4. Moti con accelerazione costante[2].ppt [Sola lettura] · cui componenti sono V 0x e V 0y ......
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Moto con accelerazione costante
atvvtvva +=
−
−= 0
0 0
( ) ( ) atvvatvvvvv21
21
21
0000 +=++=+=
vtxxtxx
v =−−
−= 0
0 0
20000 2
1 21
attvxxatvtxx ++=!"
#$%
& +=−
ü Se l’accelerazione è costante vuol dire che la velocità varia in modo lineare nel tempo, cioè per intervalli di tempo uguali si hanno incrementi di velocità eguali.
velo
cità
t o
v
v0
(1)
(2)
In un piano v-t questa equazione rappresenta una retta con coefficiente angolare a
Questa è l’equazione oraria di un moto accelerato
Ricordando
D’altronde dal grafico risulta che, per un moto rettilineo la velocità media può essere scritta
Equazioni del moto con a = cost
• Il moto con a = cost è descritto da 5 grandezze
• x-x0, v, v0, a, t. • Tali grandezze sono conseguenza delle
equazioni 1 e 2 della precedente diapositiva.
• Il moto con accelerazione costante più comune è il moto di un grave in caduta libera
• al livello del mare l’accelerazione di gravità media è: g = 9,806 + 0,017 m/s2
( )
( )
20
00
020
2
200
0
21
212
21
atvtxx
tvvxx
xxavv
attvxx
atvv
−+=
++=
−+=
++=
+= x
v
t
a
v0
Caduta di un grave • In prossimità della superficie terrestre ogni corpo è soggetto ad una accelerazione costante pari a 9,81 m/s2. Quindi l’equazione oraria y = f(t) di un oggetto lasciato libero di muoversi è: y = -1/2 gt2
• Il segno meno deriva dall’orientazione del sistema di riferimento che è definito positivo allontanandosi dalla superficie della Terra. • Se l’oggetto parte da una posizione y0 e se ha una sua velocità iniziale v0 allora l’equazione oraria si completa nel seguente modo
y = y0 + v0t -1/2 gt2
Equazioni del moto in forma integrale
Dalla definizione di accelerazione:
a = dv/dt ovvero dv = adt:
atvvquindi
vctper
catv
dtadv
adtdv
+=
=→=
+=
=
=
∫ ∫∫ ∫
0
00
( )
200
0
20
0
0
21
021
attvxx
quindixct
cattvx
tdtadtvx
dtatvdx
vdtdx
++=
=→=
++=
+=
+=
=
∫ ∫∫ ∫
∫∫
L’altra equazione base si ottiene dalla definizione di v = dx/dt ovvero dx = vdt:
Moto in più dimensioni I moti in più dimensioni si ottengono sommando vettorialmente i moti lungo ciascun asse ( ) ( ) ( )
kzjyixr
kzzjyyixxr
kzjyixkzjyixr
rrrkzjyixr
Δ+Δ+Δ=Δ
−+−+−=Δ
++−++=Δ
−=Δ⇒++=
121212
111222
12
)()(
( )kvjvivv
kdtdz
jdtdy
idtdx
kzjyixdtd
v
dtrd
vtr
v
zyx ++=
++=++=
=⇒Δ
Δ=〉〈
kajaiaa
kdtdv
jdtdv
idtdv
a
dtvd
atv
a
zyx
zyx
++=
++=
=⇒Δ
Δ=〉〈
Moto di un proie;le
La vy varia passando da funzione positiva, nulla e negativa, mentre la vx è sempre costante. Un corpo viene lanciato con una velocità iniziale V0 in prossimità della superficie terrestre. Se le cui componenti sono V0x e V0y avremo che: nel suo progredire il proiettile risentirà, solo della forza di gravità che gli imprime una accelerazione pari a g = - 9.81 m/s2
Moto parabolico
2000
200
00000
21
21
cos
gttsenvyygttvyy
tvxxtvxx
y
x
−⋅+=−+=
⋅+=+=
θ
θ
gtvvy −= 00 sinθ
§ Il moto orizzontale e quello verticale sono due moti indipendenti e possono essere trattati ciascuno per conto proprio
§ Lungo l’asse x il moto è un moto rettilineo uniforme, mentre lungo l’asse y il moto è uniformemente accelerato.
Se un oggetto cade da fermo, la sua posizione, rispetto al punto da cui cade, aumenta con il quadrato del tempo (y = - ½ gt2), mentre la sua velocità aumenta linearmente con il tempo (vy = - gt)
Traie=oria di un proie;le § Ricavando t dalla equazione del
moto rettilineo uniforme, supponendo x0 ed y0 uguali a zero, e sostituendo nell’equazione nel moto uniformemente accelerato si ottiene:
( )( ) xtgx
vg
y
xv
t
cos2
cos1
02
00
00
θθ
θ
+""#
$%%&
'−=
⋅=
Equazione di una parabola nel piano x,y con la concavità rivolta verso il basso y = - ax2 + bx + c
0 10 20 30 400
100
200
300
400
Y (
metr
i)
X (metri)
parabola
Gi=ata
gvtt
gttsenv
tvR
002
00
00
sin20
sono soluzioni cui le210
)(cos
θθ
θ
=
=〈−=
=
2000
000
21
)(cos
gttsenvyy
tvxx
−=−
=−
θ
θ
• La gittata è la distanza orizzontale coperta da un proiettile.
• L’equazione della traiettoria si ricava da:
• chiamiamo x-x0 = R e poniamo y-y0 = 0
)2sin(cossin2 0
20
00
20 θθθ
g
vR
g
vR =⇒=
R è massima a θ0 = 45°
Moto circolare uniforme
ü Istante per istante la direzione del vettore velocità cambia, quindi varia e pertanto il moto è soggetto ad una accelerazione. ü Il modulo di questa accelerazione sarà pari a:
a = v2/r ü la direzione, istante per istante, perpendicolare al vettore velocità ü verso diretto al centro della traiettoria
v1 v2 v2
v1
r1
r2 Δs
Δv
rva
rvva
r:tsv:
tv
trsvv
2
11
11
::0tper
Δper dividendo quindi::
=
=
→ΔΔΔ
=ΔΔ
Δ=Δ
!!
!!
!!!!
ü Il moto è circolare perché la sua traiettoria è una circonferenza, ed è uniforme perché il modulo della sua velocità è costante. ü E’ costante solo il modulo, non il vettore velocità.