3 marzo 2013

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Anno XIII - n. 08 3 marzo 2013 Tanto è stato scritto, tanto abbiamo avuto l’opportunità di vedere attraverso le immagini in TV: la rinuncia del Papa Benedetto XVI a continuare a svolgere il suo servizio apostolico alla Chiesa come pontefice, segna la nostra storia. I giornalisti si sono scatenati con le domande più curiose, quelle più banali e a volte persino stravaganti; vorrei invece andare oltre, per cogliere il messaggio più profondo che Benedetto XVI ha dato al mondo con questa sua scelta. Mi piace legarlo a quella terza enciclica che stava finendo di scrivere – dopo quelle sulla speranza e carità – sulla fede: gli è mancato il tempo per ultimarla, ma - a mio giudizio – è come se in questi giorni ce ne abbia mostrato visibilmente, attraverso le sue parole e la sua testmonianza, la struttura portante; la individuo su questi passaggi: 1.Una fede libera: per un cristiano la libertà è la possibilità di scegliere il bene e Benedetto XVI ci ha assicurato che la sua scelta è stata fatta così, esaminando la propria coscienza davanti al Signore – dunque nella preghiera intensa –, ma soprattutto con una profonda libertà interiore, quella che viene dallo stare in ascolto dello Spirito e dal lasciarsi guidare da Lui con intelligente docilità e obbedienza. 2. Una fede fondata sull’amore per Dio e per la Chiesa: più volte anche nelle parole di questi ultimi interventi del pontefice emerito è emerso questo suo amore profondo per il Signore e per la Chiesa. Benedetto XVI ha ripetuto anche nell’udienza di mercoledì scorso che la sua scelta è stata mossa proprio dall’amore e per il bene della Chiesa, che è del Signore e che va guidata con coraggio e forza. A conferma di ciò le sue parole: “Ho sempre saputo che in quella barca (della Chiesa – ndr.) c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è Sua e non la lascia affondare; è Lui che la conduce, certamente anche attraverso gli uomini che ha scelto, perché così ha voluto”. 3. Una fede umile e coraggiosa: una lezione di umiltà solenne quella che riceviamo da Benedetto XVI; in un tempo e in una società come la nostra, dove primeggiare e occupare i primi posti, l’interesse personale e le proprie

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Grazie Benedetto XVI

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Anno XIII - n. 08

3 marzo 2013

Tanto è stato scritto, tanto abbiamo avuto l’opportunità di vedere attraverso le immagini in TV: la rinuncia del Papa Benedetto XVI a continuare a svolgere il suo servizio apostolico alla Chiesa come pontefice, segna la nostra storia.I giornalisti si sono scatenati con le domande più curiose, quelle più banali e a volte persino stravaganti; vorrei invece andare oltre, per cogliere il messaggio più profondo che Benedetto XVI ha dato al mondo con questa sua scelta. Mi piace legarlo a quella terza enciclica che stava finendo di scrivere – dopo quelle sulla speranza e carità – sulla fede: gli è mancato il tempo per ultimarla, ma - a mio giudizio – è come se in questi giorni ce ne abbia mostrato visibilmente, attraverso le sue parole e la sua testmonianza, la struttura portante; la individuo su questi passaggi:

1.Una fede libera: per un cristiano la libertà è la possibilità di scegliere il bene e Benedetto XVI ci ha assicurato che la sua scelta è stata fatta così, esaminando la propria coscienza davanti al Signore

– dunque nella preghiera intensa –, ma soprattutto con una profonda libertà interiore, quella che viene dallo stare in ascolto dello Spirito e dal lasciarsi guidare da Lui con intelligente docilità e obbedienza.

2. Una fede fondata sull’amore per Dio e per la Chiesa: più volte anche nelle parole di questi ultimi interventi del pontefice emerito è emerso questo suo amore profondo per il Signore e per la Chiesa. Benedetto XVI ha ripetuto anche nell’udienza di mercoledì scorso che la sua scelta è stata mossa proprio dall’amore e per il bene della Chiesa, che è del Signore e che va guidata con coraggio e forza. A conferma di ciò le sue parole: “Ho sempre saputo che in quella barca (della Chiesa – ndr.) c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è Sua e non la lascia affondare; è Lui che la conduce, certamente anche attraverso gli uomini che ha scelto, perché così ha voluto”.

3. Una fede umile e coraggiosa: una lezione di umiltà solenne quella che riceviamo da Benedetto XVI; in un tempo e in una società come la nostra, dove primeggiare e occupare i primi posti, l’interesse personale e le proprie

La catechesi di giovedì 7 marzo è sospesa per partecipare agli esercizi

spitiruali in Chiesa

Sei un ragazzo o una ragazza desiderosa di fare sport in oratorio??

Calcio per le annate 2007/2008 allenamenti palasanluigi sabato ore 9.00-11.00info Massimo 3357689615

Minivolleyper le annate 2005/2006

allenamenti palasanluigi sabato ore 11.00-12.30info Vito 3408637721 - Cristina 3381940741

Mercoledì mattina ore 6.15 preghiera delle LODI MATTUTINE in oratorio San Luigi per adolescenti, 18enni e giovani.

VIA CRUCISVenerdì 8 marzoalle ore 17.00 Via Crucis in santuario, per tutti i ragazzi e gli adolescenti.

Sabato 9 e DoMeNICa 10 Marzo ritiro Spirituale, 18eNNI e GIoVaNI a Caravate (Va)

SETTIMANA DI ESERCIZI SPIRITUALI PARROCCHIALI tutte le sere in Chiesa par-rocchiale ore 21.00

ambizioni sono l’obbiettivo primario di chi vuole occupare o già occupa posizioni di prestigio in ambito politico, culturale, sociale e anche religioso, la scelta del nostro Papa emerito diven ta una lezione di vita, una dimostrazione concreta di cosa significhi evangelicamente “andare controcorrente” e - per un bene più grande per tutti - avere il coraggio di farsi da parte. Questa scelta umile resta dunque esempio da imitare, per tutti, soprattutto perché si intuisce dettata da una fede profonda nel Signore.

4. Una fede onesta e trasparente: tanto si è scritto sugli scandali che purtroppo segnano anche la Chiesa e che certamente hanno fatto soffrire il Papa in questi anni; Benedetto XVI è stato da sempre coraggioso nel guidare la Chiesa in questo “maremoto”, cercando – secondo il suo temperamento e le sue capacità – di cominciare quell’opera di purificazione necessaria per una Chiesa più umile e povera, semplice e aderente al Vangelo.

Credo proprio che la conferma della verità di questi aspetti così come li abbiamo sentiti e soprattutto visti in Benedetto XVI, il suo vivere con fede questi giorni per lui difficili, sia stata la serenità che traspariva dal suo volto. Lo accompagneremo con la nostra preghiera e soprattutto vogliamo in questi giorni pregare lo Spirito Santo affinché illumini i cardinali così che sia dato alla Chiesa un Papa coraggioso e umile, libero e forte, radicato unicamente nel Signore.

don Federico

Domenica 3 marzo alle ore 17.30 PREgHIERA DEL

vESPERO per adolescenti 18enni e giovani