La Settimana n. 9 del 3 marzo 2013

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Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 3 marzo 2013 Q uanto è difficile vivere tutti i tempi della Chiesa! È difficile acco- gliere una "Parola" che la Provvidenza ha pronunciato nel passa- to e collegarla alle situazioni che sperimentiamo nel presente; è diffi- cile dall’oscurità degli episodi quotidiani aprirsi costantemente al fu- turo del compimento finale; come non è facile vivere cristianamente il presente facendo in esso incontrare la Parola di Dio e la vita, Cristo è quest’uomo: occorre infatti uno sforzo di apertura che, accogliendo nell’oggi il passato con le sue ricchezze umane e divine, lo salva dal tradizionalismo e fa del futuro, in cui Dio mi aspetta, una speranza, non un sogno che mi aliena la vita. “Assenti al presente della Chiesa e dell’uomo (Lettera pastorale per la Quaresima 1972) - Una missione di Accoglienza” La lettera dei responsabili della Carità : «Abbiamo bisogno di condividere, di metterci in ascolto, di comprendere, per trovare, soprattutto nei fratelli in difficoltà, quel frammento della grandezza e della forza di Dio di cui abbiamo necessità. Diventa così il modo di rafforzare ed esercitare la fede, nel presente anno ad essa dedicato. Un cammino di Quaresima, dunque, in cui vivere con più intensità queste dimensioni» Con le opere ti mostrerò la mia fede a celebrazione della Quaresima, nel contesto dell’Anno della fede, ci offre una preziosa occasione per meditare sul rapporto tra fede e carità. Così inizia il Messaggio del Santo Padre per la quaresima di 2013. Seguendo questa indicazione, intendiamo farci guidare in questo periodo dalle parole di Giacomo “con le mie opere ti mostrerò la mia fede”, alimentando il nostro quotidiano con l’ascolto della parola, la condivisione con i poveri ed uno stile sobrio di vita. Per questo abbiamo bisogno di condividere, di metterci in ascolto, di comprendere, per trovare, soprattutto nei fratelli in difficoltà, quel frammento della grandezza e della forza di Dio di cui abbiamo bisogno. Diventa così il modo di rafforzare ed esercitare la fede, nel presente anno ad essa dedicato. Un cammino di Quaresima, dunque, in cui vivere con più intensità queste dimensioni. LA PREGHIERA All’invito alla preghiera personale, si aggiunge un impegno di preghiera comunitaria che le Caritas parrocchiali potrebbero promuovere ed offrire alle loro Comunità. Mezzora di Adorazione settimanale, con un invito alla rilettura della Parola della liturgia domenicale, lasciando poi spazio all’adorazione dell’eucaristia. Nel periodo che ci porterà alla elezione del nuovo pontefice, non facciamo mancare la nostra preghiera quotidiana e, nella preghiera della liturgia domenicale, eleviamo le nostre umili e insistenti preghiere affinché illumini l’animo dei cardinali che dovranno eleggere il nuovo Papa. DIGIUNO Spesso la nostra vita è alla ricerca di sicurezze, di comodità, di agiatezza, lasciandosi guidare soltanto dai criteri umani. La logica di Dio ci spinge a credere che è nella nostra debolezza che si manifesta la pienezza e la potenza di Dio. Guardiamo allora alle parole di Isaia: “Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi ignudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Isaia 58,6-8). Il digiuno di questa Quaresima può divenire una luce che ci aiuta a recuperare la sobrietà di vita. CARITÀ Solidali con le persone solidali con la storia. La preghiera fa nascere il desiderio di ascoltare la storia dell’altro e spinge ad impegnarci con responsabilità nella carità, nella solidarietà, riconoscendo una comune fraternità. Per l’esercizio della carità si propongono le intenzioni di Quaresima di questo anno: 1) fondo solidarietà per le famiglie; 2) Casa Accoglienza per malati gravi in disagio sociale; 3) Una Scuola elementare a Chikopelo. Il Signore ci aiuti a convertire il nostro cuore. Un fraterno saluto da suor Raffaella Spiezio e dal diacono Enrico Sassano L el 2014 ci sarà ancora un boom di ragazzi sui banchi di scuola, in particolare alle elementari. E’ l’effetto immigrazione che rende la crescita costante dal 2008. Del resto l’ultimo censimento ha registrato un’onda di stranieri che supera i 4 milioni. Gli stranieri fanno figli e la loro presenza si sviluppa dove c’è maggior disponibilità di lavoro. Nel 1990 nascevano meno di 10 mila bambini stranieri ed oggi ne nascono 80 mila e la scuola deve accoglierli. Tra i tanti problemi del nostro paese c’è l’incapacità della politica di tener conto delle previsioni demografiche per fare programmazione. Siamo sommersi di dati ma essi sono utilizzati solo per fugaci presentazioni e proclami, poi rimangono chiusi nei cassetti e senza programmazione si compiono scelte… a breve termine. Eppure la vita vince la crisi. Questo è il messaggio che deve trovare concretezza negli indirizzi politici. Stiamo vivendo in un periodo storico di profonda crisi etica e conseguentemente economica. Adesso occorre ripartire con vigore e la crisi, ogni tipo di crisi, può essere vinta se si mette in atto la cultura della vita. La famiglia costituisce la prima cellula fondamentale. Essa precede lo Stato. E’ nella famiglia che nasce la vita. E allora senza indugi occorre ripartire da questa fondamentale cellula. Dare speranza alle famiglie con azioni concrete quali il lavoro e la casa. Per favorire la nascita di nuove famiglie, capaci di generare figli per un futuro fecondo di vita, che infonda speranza per superare ogni crisi. La famiglia costituisce un luogo essenziale per la crescita della persona. E’ in essa che ogni persona matura se stessa, acquisisce la sua identità, proietta il suo futuro. E’ la famiglia che contribuisce a rendere le persone solide e forti. Investire nella famiglia è investire nel futuro. Quindi senza tentennamenti occorre favorire azioni che diano speranza alle famiglie e sostegno a quelle con figli. In particolare alle nuove famiglie. Ecco un primo punto da mettere al centro delle prossime attività politiche. Una reale attenzione ai giovani con azioni concrete che siano desiderose di favorire occasioni di lavoro, anche con salario minimo, ma sufficiente per poter godere di un piccolo tetto. C’è la primaria necessità di infondere vita in una società che ha messo in atto atteggiamenti predatori e difensivi. N INTENZIONI PER LA RACCOLTA DELLA QUARESIMA DI CARITÀ 2013 1.Fondo solidarietà Famiglie e Lavoro Come ricorderete, lo scorso anno abbiamo costituto un Fondo solidarietà Famiglie e Lavoro. Il fondo sta svolgendo la sua funzione di sostegno sia per i casi che si presentano alla Caritas e, soprattutto, per quelli che le parrocchie presentano, non essendo in grado di farvi fronte da sole. È necessario continuare questa "opera segno" per i motivi che tutti sappiamo e per que- sto occorre rifinanziarlo. Sperando che il 2014 porti reali miglioramenti alle famiglie, voglia- mo dunque mantenere per quest’anno il Fondo incrementandolo con parte delle raccolte del- la Quaresima di Carità e con le offerte che potranno pervenire per questa specifica circostan- za: è anche un invito a finalizzare le scelte di sobrietà e di rinuncia di singoli, di comunità par- rocchiali, di gruppi di famiglie, di associazioni ecclesiali, di gruppi caritativi, a questo scopo. 2.Casa Accoglienza per malati gravi in disagio sociale Un opera segno che, da qualche anno, ha iniziato un servizio nel nostro territorio è la Asso- ciazione La Casa Accoglienza onlus che ospita, in forma gratuita, persone affette da varie ma- lattie croniche e gravi, che si trovano anche in una situazione di disagio sociale importante. L’Associazione La Casa, per far fronte alle spese di gestione della struttura, non ha entrate se non quelle derivanti dalla carità di singole persone. La Fondazione Caritas si avvale spesso della struttura, alla quale invia casi di persone che corrispondono alle caratteristiche richieste dalla finalità indicata e che diventano spesso ospiti di tale struttura. Per rafforzare e sostenere questa collaborazione, una parte del ricavato della Quaresima di Ca- rità verrà destinata a questa opera, proponendo alla Comunità diocesana di contribuire anche attraverso forme di volontariato che permettano di rendere più bassi possibile i costi di gestio- ne. 3.Educare alla mondialità - Una Scuola elementare a Chikopelo Il Vescovo Simone, ha espresso l’intenzione di far crescere il rapporto fra la nostra Diocesi e quella di Dodoma. È in atto un progetto, promosso dalle due diocesi, la costruzione di una Scuola Elementare nel villaggio di Chikopelo Bwawani, per evitare che circa 500 bambini debbano fare 15km al giorno a piedi per frequentare la scuola nel villaggio vicino. La struttura muraria è già finanziata dalla CEI, grazie all’interessamento di mons. Giusti; è necessario trovare i fon- di per l’arredamento interno. Come Comunità diocesana, attraverso la raccolta della Quaresi- ma di Carità,ci proponiamo di finanziare il necessario per due classi composte da 45 bambini ciascuna comprendenti: n. 30 banchi a tre posti, n. 2 cattedre, n. 2 sedie per i maestri, n. 2 armadi per i libri (i libri sco- lastici sono della scuola e non vengono portati a casa). La vita vince la crisi Indicazioni per la politica di domani IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi Tempo di Quaresima LINEA di Pensiero di Luca Lischi

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Settimanale della Diocesi di Livorno

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Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

3 marzo 2013

Quanto è difficile vivere tutti i tempi della Chiesa! È difficile acco-gliere una "Parola" che la Provvidenza ha pronunciato nel passa-

to e collegarla alle situazioni che sperimentiamo nel presente; è diffi-cile dall’oscurità degli episodi quotidiani aprirsi costantemente al fu-turo del compimento finale; come non è facile vivere cristianamenteil presente facendo in esso incontrare la Parola di Dio e la vita, Cristoè quest’uomo: occorre infatti uno sforzo di apertura che, accogliendonell’oggi il passato con le sue ricchezze umane e divine, lo salva daltradizionalismo e fa del futuro, in cui Dio mi aspetta, una speranza,non un sogno che mi aliena la vita.

“Assenti al presente della Chiesa e dell’uomo (Lettera pastorale per laQuaresima 1972) - Una missione di Accoglienza”

La lettera dei responsabili della Carità: «Abbiamo bisogno di condividere, di metterci in ascolto, di comprendere, per trovare, soprattutto nei fratelli in difficoltà, quel frammentodella grandezza e della forza di Dio di cui abbiamo necessità.Diventa così il modo di rafforzare ed esercitare la fede, nel presente anno ad essa dedicato.Un cammino di Quaresima, dunque, in cui vivere con più intensità queste dimensioni»

Con le opereti mostrerò la mia fede

a celebrazione dellaQuaresima, nelcontesto dell’Annodella fede, ci offre una

preziosa occasione permeditare sul rapporto trafede e carità. Così inizia ilMessaggio del Santo Padreper la quaresima di 2013.Seguendo questaindicazione, intendiamofarci guidare in questoperiodo dalle parole diGiacomo “con le mie opereti mostrerò la mia fede”,alimentando il nostroquotidiano con l’ascoltodella parola, la condivisionecon i poveri ed uno stilesobrio di vita. Per questoabbiamo bisogno dicondividere, di metterci inascolto, di comprendere, pertrovare, soprattutto neifratelli in difficoltà, quelframmento della grandezza edella forza di Dio di cuiabbiamo bisogno. Diventacosì il modo di rafforzare edesercitare la fede, nelpresente anno ad essadedicato. Un cammino diQuaresima, dunque, in cuivivere con più intensitàqueste dimensioni.

LA PREGHIERAAll’invito alla preghierapersonale, si aggiunge unimpegno di preghieracomunitaria che le Caritasparrocchiali potrebberopromuovere ed offrire alleloro Comunità. Mezzora diAdorazione settimanale, conun invito alla rilettura dellaParola della liturgiadomenicale, lasciando poispazio all’adorazionedell’eucaristia. Nel periodoche ci porterà alla elezionedel nuovo pontefice, nonfacciamo mancare la nostrapreghiera quotidiana e, nellapreghiera della liturgiadomenicale, eleviamo lenostre umili e insistentipreghiere affinché illuminil’animo dei cardinali chedovranno eleggere il nuovoPapa.

DIGIUNOSpesso la nostra vita è alla

ricerca di sicurezze, dicomodità, di agiatezza,lasciandosi guidare soltantodai criteri umani. La logicadi Dio ci spinge a credere cheè nella nostra debolezza chesi manifesta la pienezza e lapotenza di Dio. Guardiamoallora alle parole di Isaia:“Non è piuttosto questo ildigiuno che voglio: scioglierele catene inique, togliere ilegami del giogo, rimandareliberi gli oppressi e spezzareogni giogo? Non consisteforse nel dividere il pane conl’affamato, nell’introdurre incasa i miseri, senza tetto, nel

vestire uno che vedi ignudo,senza trascurare i tuoiparenti? Allora la tua lucesorgerà come l’aurora, la tuaferita si rimarginerà presto.Isaia 58,6-8). Il digiuno diquesta Quaresima puòdivenire una luce che ci aiutaa recuperare la sobrietà divita.

CARITÀSolidali con le personesolidali con la storia. Lapreghiera fa nascere ildesiderio di ascoltare lastoria dell’altro e spinge adimpegnarci con

responsabilità nella carità,nella solidarietà,riconoscendo una comunefraternità. Per l’eserciziodella carità si propongono leintenzioni di Quaresima diquesto anno: 1) fondosolidarietà per le famiglie;2) Casa Accoglienza permalati gravi in disagiosociale; 3) Una Scuolaelementare a Chikopelo.

Il Signore ci aiuti a convertire ilnostro cuore.

Un fraterno saluto da suorRaffaella Spiezio e dal

diacono Enrico Sassano

L

el 2014 ci sarà ancora un boom di ragazzi suibanchi di scuola, in particolare alle elementari. E’

l’effetto immigrazione che rende la crescita costante dal2008. Del resto l’ultimo censimento ha registratoun’onda di stranieri che supera i 4 milioni. Gli stranierifanno figli e la loro presenza si sviluppa dove c’èmaggior disponibilità di lavoro. Nel 1990 nascevanomeno di 10 mila bambini stranieri ed oggi ne nascono80 mila e la scuola deve accoglierli. Tra i tanti problemidel nostro paese c’è l’incapacità della politica di tenerconto delle previsioni demografiche per fareprogrammazione. Siamo sommersi di dati ma essisono utilizzati solo per fugaci presentazioni eproclami, poi rimangono chiusi nei cassetti e senzaprogrammazione si compiono scelte… a breve termine.Eppure la vita vince la crisi. Questo è il messaggio chedeve trovare concretezza negli indirizzi politici. Stiamovivendo in un periodo storico di profonda crisi etica econseguentemente economica. Adesso occorre ripartirecon vigore e la crisi, ogni tipo di crisi, può essere vintase si mette in atto la cultura della vita. La famigliacostituisce la prima cellula fondamentale. Essa precedelo Stato. E’ nella famiglia che nasce la vita. E allorasenza indugi occorre ripartire da questa fondamentalecellula. Dare speranza alle famiglie con azioni concretequali il lavoro e la casa. Per favorire la nascita di nuovefamiglie, capaci di generare figli per un futuro fecondodi vita, che infonda speranza per superare ogni crisi.La famiglia costituisce un luogo essenziale per lacrescita della persona. E’ in essa che ogni personamatura se stessa, acquisisce la sua identità, proietta ilsuo futuro. E’ la famiglia che contribuisce a rendere lepersone solide e forti. Investire nella famiglia è investirenel futuro. Quindi senza tentennamenti occorrefavorire azioni che diano speranza alle famiglie esostegno a quelle con figli. In particolare alle nuovefamiglie. Ecco un primo punto da mettere al centrodelle prossime attività politiche. Una reale attenzioneai giovani con azioni concrete che siano desiderose difavorire occasioni di lavoro, anche con salario minimo,ma sufficiente per poter godere di un piccolo tetto. C’èla primaria necessità di infondere vita in una societàche ha messo in atto atteggiamenti predatori edifensivi.

NINTENZIONI PER LA RACCOLTADELLA QUARESIMA DI CARITÀ 20131.Fondo solidarietà Famiglie e LavoroCome ricorderete, lo scorso anno abbiamo costituto un Fondo solidarietà Famiglie e Lavoro.Il fondo sta svolgendo la sua funzione di sostegno sia per i casi che si presentano alla Caritase, soprattutto, per quelli che le parrocchie presentano, non essendo in grado di farvi fronte dasole. È necessario continuare questa "opera segno" per i motivi che tutti sappiamo e per que-sto occorre rifinanziarlo. Sperando che il 2014 porti reali miglioramenti alle famiglie, voglia-mo dunque mantenere per quest’anno il Fondo incrementandolo con parte delle raccolte del-la Quaresima di Carità e con le offerte che potranno pervenire per questa specifica circostan-za: è anche un invito a finalizzare le scelte di sobrietà e di rinuncia di singoli, di comunità par-rocchiali, di gruppi di famiglie, di associazioni ecclesiali, di gruppi caritativi, a questo scopo.

2.Casa Accoglienza per malati gravi in disagio socialeUn opera segno che, da qualche anno, ha iniziato un servizio nel nostro territorio è la Asso-ciazione La Casa Accoglienza onlus che ospita, in forma gratuita, persone affette da varie ma-lattie croniche e gravi, che si trovano anche in una situazione di disagio sociale importante.L’Associazione La Casa, per far fronte alle spese di gestione della struttura, non ha entrate senon quelle derivanti dalla carità di singole persone. La Fondazione Caritas si avvale spessodella struttura, alla quale invia casi di persone che corrispondono alle caratteristiche richiestedalla finalità indicata e che diventano spesso ospiti di tale struttura.Per rafforzare e sostenere questa collaborazione, una parte del ricavato della Quaresima di Ca-rità verrà destinata a questa opera, proponendo alla Comunità diocesana di contribuire ancheattraverso forme di volontariato che permettano di rendere più bassi possibile i costi di gestio-ne.

3.Educare alla mondialità - Una Scuola elementare a ChikopeloIl Vescovo Simone, ha espresso l’intenzione di far crescere il rapporto fra la nostra Diocesi equella di Dodoma. È in atto un progetto, promosso dalle due diocesi, la costruzione di unaScuolaElementare nel villaggio di Chikopelo Bwawani, per evitare che circa 500 bambini debbanofare 15km al giorno a piedi per frequentare la scuola nel villaggio vicino. La struttura murariaè già finanziata dalla CEI, grazie all’interessamento di mons. Giusti; è necessario trovare i fon-di per l’arredamento interno. Come Comunità diocesana, attraverso la raccolta della Quaresi-ma di Carità,ci proponiamo di finanziare il necessario per due classi composte da 45 bambiniciascuna comprendenti: n. 30 banchi a tre posti, n. 2 cattedre, n. 2 sedie per i maestri, n. 2 armadi per i libri (i libri sco-lastici sono della scuola e non vengono portati a casa).

La vita vince la crisiIndicazioni per la politica di domani

IL GRANELLOdi senape

di mons. Alberto Ablondi

Tempodi Quaresima

LINEAdi Pensiero

di Luca Lischi

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI3 marzo 2013II

La parola alla... CARITAS

Pastorale dellacarità e del carcere

ono già due gliincontri effettuatinell’ambito dellapastorale della Carità

alle 18 presso i localiparrocchiali dei Salesiani.Il primo tenutosi il 22gennaio ha avuto cometema l’immigrazione el’intento è stato quello diindagare le cause cheportano a lasciare ilproprio paese.Possono essere di variotipo le condizioni chespingono a questa scelta:dalle zone soggette acatastrofi naturali da cuisi è costretti a spostarsiperché ogni attività chepermetta la sopravvivenzaè impraticabile, a causereligiose legateall’impossibilità dipraticare il proprio culto,cause sociali, etniche epolitico-militari;situazioni in cui i dirittiumani vengonofortemente violati .Tra lemotivazioni personali èstato sviluppato il temadelle coppie mistecollegato alla realtàlivorneseIl secondo incontro“Siamo in diversi”, a curadella Commissionehandicap, a partire dallaparola ha sviluppato leidee che si affacciavanonella mente deipartecipanti. Chesignificati ha per noi ladiversità? Comeriusciamo a gestirla? Ilracconto è statoimprontato sullacondivisione dei tantimomenti proposti econdivisi nel desiderio diaccettare la diversità comevalore dell’accoglienza ediritto di ciascun uomo.Il prossimo incontro èprevisto per martedì 5marzo (sempre alle 18 aiSalesiani) e tratterà di“Diritto e cittadinanza”,vi aspettiamo numerosiper crescere insieme nelcammino della carità.

V.V.

Se aggregazioni laicali in occasionedella mostra su “Che cos’è l’uomo

perché te ne ricordi ? Genetica enatura umana nello sguardo diJérome Lejeune” predisposta inCattedrale in occasione dellaSettimana per la Vita, hannoorganizzato una Via Crucis per ibambini mai nati.Le 10 stazioni meditate facevanoriferimento ad alcuni pensieri diJérome Lejeune, medico e genetistache una volta scoperta la sindromedi Down dovuta non a una malattiavenerea della donna comeerroneamente si credeva, ma ad unaalterazione cromosomica edessendosi adoperato affinchè tuttigli embrioni avessero uguale dignitàe rispetto perché vita gratuita da Diodonata, percorse la propria ViaCrucis, rifiutato, osteggiato, deriso,contrastato, messo a tacere perché laverità del mistero della vita diciascuno a immagine e somiglianzadi Dio fosse eliminata.Significativa la frase: “To kill or notto kill, that is the question”pronunciata negli Stati Unitiquando si stava approvando l’abortonei casi diagnosticati di sindrome diDown. La medicina che per millenniaveva combattuto a favore della vita,della salute, contro la malattia e lamorte stava cambiando questi

obiettivi,infliggendosentenze dimorteanzichéalleviare ildolore.L’embrionenon è unammasso dicellule maun essereumano delqualericordare lafrase diGesù:“Qualunquecosa avrete

fatto a uno di questi piccoli l’avretefatto a me”. Don GiuseppeCoperchini, a conclusione della ViaCrucis ha ricordato come l’uomo dioggi abbia perso il “senso dellapersona” perché sopraffatto daldesiderio di avere un uomo perfetto.Niente ci differenzia dai primitivi odagli antichi spartani che dal Taigetobuttavano via i bambini nonperfetti. Per noi cristiani però la ViaCrucis del quotidiano non si fermaal dolore e all’annientamento,perché abbiamo nella Via Crucis diCristo la certezza della vittoria sullamorte. Il dolore di Lejeune e ilnostro dolore si trasforma pertantoin una Via Crucis di speranza perchéal di là di questo dolore c’è la realtàdi un Dio che ci ama, che è vittoriasul male, sul peccato, sulledelusioni, sull’egoismo e “nelsilenzio del nostro Venerdì Santorisuona la voce del Signore che cidice di vivere la nostra fede”.Le meditazioni sono stateaccompagnate dall’organo suonatodal maestro Giorgio Maroni e dallavoce della soprano Rosalia Gallardocon testi medioevali castigliani edallo Stabat Mater.

Monica Cuzzocrea

L

LA SENSIBILIZZAZIONE AL RISPARMIO ENERGETICO

Anche al Centro Mondialità m’illumino di meno

Via Crucis per la Vitain cattedrale

«To kill ornot to kill»

arissimi,vi raggiungiamo per invitarvi ad un

importante appuntamento, incontro diformazione alla mondialità tenuto daFrancesco Gesualdi.E’ più che mai necessario oggi, interrogarcisugli stili di vita, sull’attenzione al creato,sulla giustizia. Come Caritas vi proponiamoquesto momento di formazione, nellasperanza sia accolto come opportunità nelnostro cammino di carità. Il tema che terràFrancesco Gesualdi è "Mondialità e stili divita".Per chi non conoscesse Francesco Gesualdi,ecco a voi una breve descrizione:In gioventù fu allievo di Don Milani allaScuola di Barbiana. Ormai pensionato,utilizza tutto il suo tempo per coordinare esvolgere le attività del Centro Nuovo Modellodi Sviluppo di Vecchiano (PI), un centro didocumentazione che si occupa di squilibrisociali e ambientali a livello internazionale,con l’obiettivo di indicare le iniziativeconcrete che ciascuno può assumere, a partiredalla propria quotidianità, per opporsi aimeccanismi che generano ingiustizia emalsviluppo. Una sezione del Centro svolgeattività di ricerca sul comportamento socialeed ambientale delle imprese con l’obiettivodi fornire informazioni ai consumatoritramite guide cartacee e siti internet.Particolarmente sviluppata anche lariflessione su temi come la decrescita el’economia stazionaria.Francesco Gesualdi hapubblicato vari libri e articoli riguardanti lanegazione dei diritti umani, lo sfruttamentodel lavoro minorile, il potere dellemultinazionali, la crisi dell’occupazione,l’impoverimento a livello globale, ilproblema energetico, il debito del TerzoMondo, l’inquinamento e la distruzionedell’ecosistema

Vi aspettiamo con gioia, un fraterno saluto sr Raffaella FdC

ed Enrico Sassano Diacono

C

Invito alla MONDIALITÀ

a Caritas Diocesana di Livorno rendenoto che dal giorno 4 Marzo ogni

lunedì con orario dalle ore 15 alle 17presso la sede di via delle Cateratte 13,sarà attivo il servizio del “CentroAscolto Carcere” rivolto ai cittadiniitaliani e stranieri e alle loro famiglie. Ivolontari della Commissione Carceresegnaleranno le varie problematicheche emergeranno dai colloqui ai servizi,già operanti, di tutela legale, ascoltodei bisogni ecc. in particolare per

quanto attiene all’accompagnamentoper il Ritorno Volontario Assistitorivolto agli stranieri che desideranoritornare nel proprio paese di origine.Il Centro di Ascolto sarà intitolato aWally Seller Sgherri, della quale cipreme ricordare l’impegno e ladedizione nel suo operato a favore deicarcerati in particolare nell’imminente28 febbraio, 1° anniversario dellascomparsa.

M.U.

L

Proseguono gli incontri diformazione dedicatialla pastorale dellacarità. Tanti i temiaffrontati nei localidei Salesiani

Ogni lunedì in Caritas un centro di ascolto per il carcere

LA NUOVA REALTÀ SARÀ INTITOLATAA WALLY SELLER SGHERRI

10 stazionimeditate conalcuni pensieridel servo di Dio JéromeLejeune,medico e genetista,scopritoredella causadella sindromedi Down

nche alla Bottega del Mondo di viadella Madonna "Mi illumino di meno".

Cioè?Lanciata dal programma di Radio 2“Caterpillar” nel 2005, è la Giornata delRisparmio Energetico per sensibilizzare alrisparmio energetico.Aderire è semplice:ridurre al minimo il consumo energetico,spegnendo il maggior numero didispositivi elettrici non indispensabili, lucicomprese, per un breve periodo.Dalle 18 alle 19.30, come previsto dallacampagna, il 15 febbraio scorso tutta Italiaha spento l’interruttore.Tra le “grandi adesioni”, il Senato dellaRepubblica con le luci della facciataspente, l’Aereoporto di Torino, la RoccaMaggiore di Assisi e, negli scorsi anniaddirittura la Valle dei Templi di Agrigento.E allora alla Bottega del Mondo acquisti alume di candela!

g.s.

A

Page 3: La Settimana n. 9 del 3 marzo 2013

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI3 marzo 2013 III

L’INTERVISTA ADino Boffo

Coerenza interioree maestosità spirituale

DI CHIARA DOMENICI

a sua coerenzainteriore e lamaestositàspirituale dell’atto

compiuto non alleviano innulla l’eccezionalità che ilgesto ha immediatamentesvelato, l’irriducibile caratteredi novum che esso haacquisito senza che iltrascorrere delle ore potesseminimamenteridimensionarlo».Direttore, queste sue paroledescrivono benissimo il gestodi Benedetto XVI; anche imedia si sono dovuti“adattare” a questo evento:voi, giornalisti cattolici, di TV2000 come avete vissuto lanotizia? con quali criteri avetedeciso di trattarla vista la suanovità e la sua portata? «L’abbiamo vissuta nellostupore più totale, nellaconvulsione che il mestierecomporta, nella lucidadeterminazione che l’unicacosa che dovevamo fare eraandare in studio e, pur standocollegati alle notizie così danon perdere un frammento diquanto succedeva, potessimodar voce ai nostritelespettatori. In unasettimana hanno telefonatooltre 20 mila persone: è unnumero impressionante.Quello di gente che volevaringraziare, piangere, maanche capire. Ecco il nostrosforzo è stato quello da unaparte di medicare e dall’altradi spiegare quello che cisembrava essere il senso dellascelta papale. E poi su tuttodare l’assicurazionefondamentale: Il Signore c’è, èsalito sulla barca e ora è Luidirettamente al timone. Nondobbiamo aver paura, Egli lasta puntando verso la rivasicura »

In un certo modo inquietantisono state anche le parolesuccessive del Pontefice, aproposito di una Chiesa divisae spesso con una mentalitàarrivista: una sincerità forseper la prima volta cosìmanifesta?«Ma queste davvero non mihanno colpito. Sono ormai treanni che il Papa parla delvolto deturpato della Chiesa,di individualismi, rivalità,divisioni. E soprattutto delcarrierismo che è il virus piùinsinuante e demolitore. Forsela chiave di tutto sta inquell’accenno che lui fecetempo fa sul Secolarismoentrato a forza nella Chiesa eche cambiando atteggiamenti,disponibilità, dedizione. LaChiesa va amata come si amanostra madre, non dunque perciò che la cosa ci può rendere,ma perché è nostra madre ebasta. Per essa dobbiamo

vivere e per essa dobbiamosoffrire, perché sia strumentodi salvezza per i popoli. Maciò in maniera concreta, vitale,esperienziale, mettendosi ingioco per quello che siamo».

Il gesto del Papa ha messo indubbio in molte personesemplici, come ha detto lei inun’intervista, quel “persempre” a cui è legata la vitadella chiesa, una formula cosìspesso ripetuta nellecelebrazioni liturgiche…secondo lei il gesto del Papasarà motivo di crisi di fede?Cosa dobbiamo aspettarci daiprossimi “sondaggi” suicattolici?«Mi riferivo a battute amareraccolte qua e là da personeche, pur amando il Papa, noncomprendevano il senso delsuo tirarsi indietro, quasi chevenisse introdotta unaulteriore novità nella vita dellaChiesa. A parte il fatto chel’eventualità che il Paparinunci per gravi motiviall’esercizio del suo ministeroè un’ipotesi prevista dalCodice di Diritto Canonico, edunque non è in alcun modouna deviazione dai modi concui la Chiesa ha scelto dicondursi nel mondo, bisognache nessuno approfitti perinsinuare innovazioniinesistenti. Il papato èun’istituzione divina, dalpapato non si abdica, non ècome per l’arcivescovo diCanterbury che trascorsi i suoianni o stanco per lepolemiche sui vescovi gay,prende le sue carte e saluta.No, il Papa resta inchiodatoalla croce, anche se ad un certopunto decide di farlo dinascosto, lasciando ad altricon energie più freschel’esercizio del ministeropetrino».

Parliamo del futuro: secondola sua esperienza, quale tipo dipontefice servirebbe allachiesa del III millennio?Secondo lei dovremo aspettaremolto per conoscerlo o saràuna scelta “veloce”?«Non sono un indovino, ed èdifficile, facendo data ad oggi,immaginare quale sarà ladinamica concreta delprossimo conclave. Micolpisce tuttavia che dalleinterviste ai cardinali stranieriemerga da tutti l’esigenza diprocedere con calma, di nonprecipitare le cose. Non mistupirei che il Conclavedurasse qualche giorno di più,e valuterei l’ipotesi comedecisamente positiva. I signoriCardinali vogliono essereconsapevoli del momento, perquanto possibile voglionosapere e capire che cosa èavvenuto, intendonoapprofondire la conoscenzadei candidati e dell’eligendo

Pontefice».

TV 2000 come seguirà iprossimi eventi in Vaticano? «Farà quello che ha fatto e stafacendo, mi pare incontrandoun certo successo tra itelespettatori: seguire attimoper attimo gli eventi, non

tacere nulla di quanto va dettoanche se scomodo, invitarecontinuamente ad una letturapropria e profonda (cioè nonbanale né mondana) dellecose, lasciar intervenire indiretta i telespettatori perchéla tv è anzitutto loro, e noigiornalisti a loro servizio».

In questi giorni così intensi per la vita della ChiesaTV 2000 diventa uno strumento significativo per seguire gli eventi in Vaticano. Il direttore Dino Boffo racconta come hanno vissuto la notizia e come seguiranno il Conclave

idea è quella di sostenere conuna preghiera costante e

continua Papa Benedetto XVI, iCardinali elettori ed il nuovoPontefice, nonché la Chiesa tutta:una preghiera semplice,spontanea, che arrivi dai fedeli ditutte le parrocchie, i gruppi, imovimenti, diretta al Signoreperché sostenga e accompagni icristiani in questo momento ditransizione.Nelle diverse realtà diocesanesicuramente sono già inprogramma iniziative di questogenere, ma attraverso questepagine de La Settimana, cipiacerebbe renderle note, perdiffonderle il più possibile eperché altri possano unirsi aquesti momenti di preghiera, inuna sorta di veglia itinerante per ilPapa.

Per questo siamo a chiedere a chici legge e a chi sapesse di qualchemomento organizzato propriocon questo scopo, soprattuttonei giorni dal 7 al 17 marzo, di

comunicarcelo a:[email protected],[email protected]; al num. 0586 210217 (almattino); al fax 0586 276243,oppure ancora direttamente invescovado (via del Seminario 61).

Nel prossimo numeropubblicheremo così date ed oraridi questi momenti (di parrocchie,di gruppi, di movimenti, diaggregazioni laicali, ecc.) in uncalendario che andrà ad arricchirsigiorno dopo giorno.

’L

Iniziative in Diocesiper pregare per il Papa

Una vegliaitinerante

NEL PALINSESTOLA LETTERA DEL DIRETTORE E GLI APPUNTAMENTI IN TELEVISIONE

ALL’IMPROVVISO LA NOTIZIA CHE SCONVOLGE IL MONDOari Amici,che il Papa rinunciasse all’esercizio del proprio pontificato era

un’ipotesi così ipotetica e remota da essere riposta nella soffittadelle cose impossibili. E invece, in una giornata per noi già caricadi appuntamenti (l’11 febbraio, festa della Beata Vergine diLourdes, 84° anniversario della firma dei Patti lateranensi), èarrivata in redazione questa notizia come una tegola su passantiignari. Ovvio che si smontasse tutto, che si decidesse nel contempoche nulla era trasmissibile di quel che ogni redazione predispone emette in freezer per le evenienze più tragiche, e si decidessel’unica cosa in quel momento fattibile: andare in studio e parlaredell’incredibile accaduto con i nostri telespettatori. Non unmonologo nostro, a strologare di ciò che fino ad un istante primaneppure sapevamo potesse concretamente accadere. Ma metterci inrelazione, aprire il filo diretto con chi da casa si sintonizzava connoi e voleva insieme a noi farsi una ragione di quanto stavasuccedendo. Ecco ciò che abbiamo fatto: cercare di metabolizzarela notizia, ragionarvi sopra, cercarne il punto focale, il baricentro,sfrondandolo dagli accidenti, dalle chiacchiere di colore, dallefughe in avanti. Cercare di capire che cosa il Papa aveva intesofare, perché infine l’aveva effettivamente fatto, il presumibilesenso del momento che è stato scelto per dare attuazione a questasorprendente innovazione. Abbiamo raccolto infinite confessionid’amore e di ammirazione – basti dire che solo nei giorni dall’11al 15 febbraio ci hanno telefonato quasi 20mila persone ?, maabbiamo anche messo a prova la nostra intelligenza di fede afronte di interrogativi scomodi, imbarazzanti, non scontati.Questo Papa però ci ha spinto come pochi ad usare la ragione econiugare questa con la fede: ciò che, nel nostro piccolo, si ètentato di fare dinanzi ad un passaggio non solo inatteso mainedito della vita della Chiesa, senza scantonare rispetto adomande scomode o intriganti, che magari risentivano e risentonodelle interpretazioni più maliziose circolanti nella stampa laica,ma non per questo da snobbare o irridere. Nessuno può negare cheil pontificato di Papa Benedetto sia stato grande perché si èdipanato attraverso dei marosi alti e perigliosi, attraversoincidenti ripetuti, e scandali amari. Lui ne era puntualmenteestraneo, eppure non poteva estraniarsi, visto che l’ambientazioneera spesso curiale. Ogni volta però si è risalita la china grazie alui, con le sue mani e il suo cuore, con la sua umiltà, il suoatteggiamento disarmato eppure caparbiamente ancorato alVangelo. Gli dobbiamo amore per sempre. Per questocontinueremo finché ci sarà dato in questa settimana , ossia finoalle ore 20 del 28 febbraio, a non perdere un secondo della suavita pubblica, per fissarci negli occhiciò che non andrà mai dimenticato.

Dino Boffo

TV2000, FINESTRA APERTA SULVATICANO E SULLA CHIESATv2000, all’interno del programma “Nelcuore dei giorni”, dedicherà ampio spaziodella sua programmazione ai momentiche precedono il congedo di BenedettoXVI previsto il 28 febbraio dopo il suoannuncio di rinunciare al ministeropetrino.Tv2000 sarà una finestra aperta sulmondo vaticano e sulla Chiesa conapprofondimenti e collegamenti daPiazza San Pietro e dalla Sala Stampadella Santa Sede grazie ai giornalistidella redazione del Tg2000 (in onda dallunedì al sabato alle ore 18.30.Dal 28 febbraio ogni giorno veglia dipreghiera dalle 21.20 alle 22.00trasmessa dalla parrocchia dellaTrasfigurazione.Il Direttore Dino Boffo, come peraltro sta avvenendo in questi giorni,entrerà in dialogo con i telespettatori da casa grazie al numero verdegratuito 800.22.88.96 e risponderà alle loro domande su questo momentoinsolito e allo stesso tempo intenso della storia della Chiesa universale.

C

Dino Boffo mentre riceve il premio televisivo

Santa Chiara D’Assisi 2012

Comunicate a «La Settimana» tutti i momenti di preghierain programma nellediverse realtà diocesaneperché tanti altripossano unirsi in una invocazione corale

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI3 marzo 2013IV

VENERDÌ 1 MARZONella mattina, udienze laici in vesco-vado11.30 incontro con i responsabili delcentro di pastorale di formazione invescovado18.30 incontro con i cresimandi, geni-tori, catechisti della parrocchia di S.Giovanni Battista e Ilario, in vescovado21.15 consulta delle aggregazioni laica-li in vescovado

SABATO 2 MARZO16.30 S. Messa e conclusioni al conve-gno del CIF "Le donne nel Concilio" alCalambrone18.00 S. Messa e premiazione dei con-fratelli alla chiesa della Misericordia20.00 incontro al corso prematrimo-niale alla parrocchia di Santa Caterina

DOMENICA 3 MARZO10.30 S. Messa alla chiesa di S. M. delSoccorso in occasione della visita pa-storale al III vicariato16.00 alla chiesa dei Sette Santi, conve-gno dei ministranti

LUNEDÌ 4 MARZO21.00 in occasione della visita pastora-le al III vicariato, incontro con i cate-chisti e gli animatori alla chiesa dellaSs.ma Trinità (Cappuccini)

MARTEDÌ 5 MARZONella mattina, udienze clero in vesco-vado17.00 in occasione della visita pastora-le al III vicariato, incontro con i genito-ri del catechismo alla parrocchia di S.Jacopo

MERCOLEDÌ 6 MARZO9.30 in vescovado, consigliopresbiterale21.00 incontro con i genitori su "Edu-care: generale alla vista sociale il pro-prio figlio" alla parrocchia di S. Ermetea Forte dei Marmi

GIOVEDÌ 7 MARZONella mattina, udienze laici in vesco-vado17.00 in occasione della visita pastora-le al III vicariato, incontro con i genito-ri del catechismo alla parrocchia di S.Jacopo21.00 in occasione della visita pastora-le al III vicariato, incontro con i giova-ni alla parrocchia di S. Agostino

VENERDÌ 8 MARZO18.00 in occasione della visita pastora-le al III vicariato, incontro con i cate-chisti alla parrocchia di S.M. del Soc-corso21.00 Via Crucis per il VI vicariato aStagno

SABATO 9 MARZO10.00 convegno dell’Associazione Ita-liana Persone Down dal titolo: "Sin-drome Down. Le ragioni di una spe-ranza" al Parco del Mulino17.00 convegno diocesano deicatechisti (vedi locandina pag. VIII)18.30 S. Messa in occasione dell’anni-versario della fondazione della Comu-nità di S. Egidio alla chiesa di S. Gio-vanni

DOMENICA 10 MARZO9.00 incontro con i Terziari francescanialla parrocchia di Ss.ma Trinità (Cap-puccini)10.00 in occasione della visita pastora-le al III vicariato, incontro S. Messa allachiesa della Ss.ma Trinità (Cappucci-ni)11.00 in occasione della visita pastora-le al III vicariato, incontro con le fami-glie alla parrocchia della Ss.ma Trinità(Cappuccini)

Agenda del VESCOVO

BREVI DALLA DIOCESIPreghiera per le donneVENERDÌ 1 MARZO ALLE 17.45Alla chiesa Valdese, Giornata mondiale di preghiera perle donne

Formazione Ordo VirginumSABATO 2 MARZO A Prato nel Palazzo Vescovile incontro di formazione diQuaresima delle Donne delle Diocesi toscane consacra-te nell’Ordo Virginum ed interessate con Mons. FrancoAgostinelli, Vescovo di Prato.Incontro Nazionale in ToscanaI Vescovi della Toscana ospiteranno dal 28 al 31 Agosto2013, a La Verna l’Incontro Nazionale delle’Ordo Virginumdelle Diocesi italiane, sul tema "Nulla vi è di genuinamenteumano che non trovi eco nel loro cuore" (Gaudium et spes 1)Ordo Virginum: provocazione nel mondo contemporaneo.Info: [email protected], [email protected](0586 276225 - 210810)www.diocesilivorno.it, www.ordo-virginum.org

Incontro DiaconiSABATO 2 MARZO ALLE 16.00Alla parrocchia di San Pio X, confronto sul n. 11-18 del-la "Gaudium et Spes" a 50 anni dalla sua promulgazio-ne."La persona al centro dell’annuncio del Vangelo di Ge-sù".Alle 18.15 Primi Vespri della domenica

Pastorale della CaritàMARTEDÌ 5 MARZOAl Porto di Fraternità, incontro dal titolo "Diritto e citta-dinanza"

Incontro Ce. Do.MEI e SAELUNEDÌ 11 MARZO ALLE 17.45Presso i locali della parrocchia della Sacra Famiglia (ViaBerger), lettura ed approfondimento sul “Nostra Aeta-te”"

Libri da LEGGEREdi Mo.C.

Ludolfo di Sassonia – Meditazioni sulla vita e laPassione di nostro Signore Gesù Cristo. Pagine scelte.-Ed. San Paolo, pp. 238, euro 14,00

Ludolfo di Sassonia, monaco certosino, visse tra la finedel XIII secolo e l’inizio del XIV secolo. Entratogiovanissimo nell’Ordine dei domenicani, dove virimase per 26 anni, uomo assai colto e dotto, ebbe unaforte attrattiva per la vita monastica, tanto che volleessere ridotto a monaco semplice per potersi dedicarealla preghiera e alla contemplazione nella sua cella emorì in fama di santità. Questa Vita di Gesù Cristo, èun’opera di grande valore, e fu letta e apprezzata daBernardino da Siena, Ignazio da Loyola e tanti altri. Iltesto originale in latino, di oltre mille pagine, fustampato per la prima volta a Strasburgo nel 1474.Questo volume, che raccoglie i brani più incisivi,costituiscono un invito ai cristiani a meditare sulla vitadi Gesù, dalla sua incarnazione nel grembo di Mariafino alla sua dolorosa Passione e gloriosa Risurrezione.

Diamo ali alle strade

L’UOMO SI RITROVA NEL DONO DI SÉome Associazione Alberto Ablondi abbiamo ritenuto oppor-tuno dare la nostra adesione e collaborazione alla realizzazio-

ne delle iniziative che saranno promosse dal gruppo "Amici delQuilici" nel corso di questo anno. Si tratta di un percorso iniziatonel 2012, in occasione del bicentenario della nascita di Don Gio-vanni Battista Quilici, dal titolo di "Diamo Ali alle Strade". Il per-corso si realizza, in via ordinaria, attraverso una serie di incontrisulla figura di questa bella e interessante figura di sacerdote vissutonel XIX secolo. Oltre che dal gruppo Amici del Quilici, le iniziativesono promosse e organizzate con la collaborazione della Congre-gazione delle Figlie del Crocifisso e dell’Istituto Santa Maria Mad-dalena, del "C.E.I.S. Comunità", di Libera e, da quest’anno, anchedell’Associazione Alberto Ablondi.

M.N.

IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI28 febbraio alle 21.15 presso la Sala Consiliare della Provincia diLivorno«L’uomo si ritrova nel dono di sé»Suor Agnese Didu - Superiora Generale della Congregazione delleFiglie del CrocifissoProf. Emanuele Rossi - Ordinario di Diritto Costituzionale pressola Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

15 aprile alle 19.30 presso il Salone "A. Ablondi" della parroc-chia della Ss.ma AnnunziataQuadri scenici su testi di Don Tonino Bello«Il sogno della pace: quale pace oggi è possibile»Don Andrea Bigalli - referente di Libera per la ToscanaAndrea Filippini - infermiere impegnato in zone di guerra

Maggio alle 21.15 presso il Salone dell’Istituto delle Suore dellaMaddalena«La condizione della donna»Antonietta Potente- Teologa, religiosa domenicana

16 settembre alle 21.15 presso il Centro Artistico "Il Grattacielo"«I giovani e le sfide educative»Lambreto Giannini- PedagogistaElena Ciaffone - Assessore al sociale del Comune di RosignanoMarittimo

10 ottobre alle 21.15 presso il Salone "Filicchi" alla parrocchiadella Seton«Nuove e vecchie povertà»Donatella Turri - Direttrice Caritas di Lucca

4 novembre alle 21.15 presso la Sala congressi della Camera diCommercio«Il senso del nostro vivere»

C

A ROMAMercoledì 10 AprileIn pellegrinaggio in occasione della Visita Ad Limina, nell’An-no della fede, accompagnati da mons. Simone GiustiQuota di partecipazione: Euro 40,00*possibilità di itinerario di due giorni (9-10 aprile)

MEDJUGORIEdal 24 al 29 aprile In bus e traghetto da LivornoQuota di partecipazione: Euro 380,00 in poltrona(Con visite di Loreto e Santa Maria degli Angeli ad Assisi)

Per informazioni rivolgersi a:PHARUS VIAGGIVia Sant’Andrea 69tel. 0586/211294 email:[email protected]

L’attualità di DON QUILICI

I viaggi di PHARUS

Diocesiinforma

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI3 marzo 2013 V

a liturgia di questa terzaDomenica di Quaresimaproclama la necessità el’urgenza della

conversione a cui il Signoreinvita con passione il suopopolo, i suoi figli, i suoidiscepoli. Quanto Dio hacompiuto in passato sirinnova "oggi" nellacelebrazione. Gli esempi dipeccato e conversione sonoricordati e proclamati "pernostro ammonimento, di noiper i quali è arrivata la fine deitempi" (1Cor 10,11). Ilcompimento di questi tempi èGesù Cristo, attraverso il qualeil Nome di Dio (cfr. Es 3,14)abita in noi. In Cristo, veravite di cui noi discepoli siamoi tralci, possiamo portare fruttidi vera conversione (cfr. Lc13,9) solo se rimaniamo in luie ascoltiamo la sua Parola.

La Chiesa è una comunità checoglie il tempo prezioso dellaquaresima per cambiarementalità: togliersi da indossosentimenti di vendetta,aggressività, odio.Pilato era un governatore duroe spietato, che usava qualsiasimezzo per tenere sottocontrollo gli ebrei, anche nonrispettando la sacralità delTempio, dimora di Dio, dove isacerdoti camminavano scalzi,anche in pieno inverno.Infatti, durante la festa diPasqua, accadde unasommossa e Pilato feceintervenire dentro il Tempio ilegionari, che uccisero alcunipellegrini. Nella mentalitàebraica il male che capitaall’uomo era imputabile alpeccato personale e, quindi,pensando a quelle persone, eraevidente che avevano fattoqualcosa che non era piaciutoa Dio. Ma Gesù ci dice chequesta non è la logica di Dio.Come nell’incontro con Mosè,nel roveto (prima lettura), Dioascolta il grido di dolore delsuo popolo e decide diintervenire a liberarlo. Egli è ilpadrone del fico che, pur nontrovando i frutti sperati, offreancora un anno di tempo,lasciando che, contro ognilogica, il contadino lo curi e lonutra con il concime: fuor dimetafora, offre la possibilità diconvertirsi. Paolo ci ricordaanche il "rovescio dellamedaglia": non basta esserebattezzati, frequentare leassemblee liturgiche, pregare,

L

per essere a posto con Dio,perché Lui vuole qualcosa dipiù: la vera conversione, vuoledonarci quel fuoco che bruciasenza consumare, in unaparola vuole trasmetterciquella passione, quell’amoreper Lui e per l’uomo che cirende capaci di sentire lerichieste di aiuto dei fratelli edi intervenire, per diventare,come Mosè, lo strumento diDio.

Suggerimenti per lacelebrazioneIn questa Domenica durantela processione introitale oltrela Croce astile si porti anchel’Evangeliario per sottolineareancora una volta come la veraconversione a cui invita laliturgia odierna scaturiscadall’ascolto e dall’accoglienzadocile della parola del Signore.Per l’Atto penitenziale sipotrebbe utilizzare la3aformula prevista dalMessale Romano con leseguenti invocazioni:Signore, Vigna piantata dalPadre che ci unisci a te come

tralci alla vite, abbi pietà dinoi:kyrie eleison.Cristo, Roccia che nel desertoci disseti con il tuo Spirito,abbi pietà di noi:Christe eleison.Signore, Vangelo del Padre checi chiami a vera conversione,abbi pietà di noi:kyrie eleison.

Per la Professione di fede sisuggerisce di utilizzare ilSimbolo degli Apostoli(Messale Romano, pag. 306;Cfr. pag. XLIX ). Laddove èpossibile si preferisca la formain canto, purché la melodiaprescelta rispetti il testo e lasua struttura. A tal proposito sisuggerisce di eseguire "IoCredo in Dio - Simboloapostolico" (RN 18), oppure -per favorire la partecipazionedi tutti, anche di assembleemeno abituate al canto - lacomposizione in formaresponsoriale "Simbolo degliApostoli" (P. Impagliatelli).Alla presentazione dei doni siportino in processione oltre alpane e al vino per la

celebrazione anche delleofferte da destinare ai poveri ebisognosi della comunità,quali segni di concretaconversione verso il Signore.Si consiglia di utilizzare ilPrefazio di Quaresima III(Messale Romano, pag. 322)dove si canta la veraconversione che fruttifica nelleopere penitenziali chepurificano e aprono all’amorefraterno.Per la Benedizione finale sipuò utilizzare la Preghiera dibenedizione sul popolo,6(Messale Romano,pag. 447).In questa preghiera s’invocauna viva esperienza dellamisericordia del Signore cheperdona, converte e custodisceil suo popolo.

PER LA FAMIGLIADio rivela a Mosè il suo nome,la cui radice si impianta nellavita. Dio è la fonte dell’essere.Noi esistiamo in quantorapporto immediato eassoluto con Dio. Egli è lasorgente dell’essere e in Diol’essere coincide con l’amore,poiché Dio è amore (1Gv4,16). Egli è la sorgente anchedel nostro essere famiglia. DaDio noi impariamo ad amare,impariamo ad essere famigliaconvertendoci gli uni agli altriogni giorno, nell’ascoltoreciproco e nel perdono.Ad essere famiglia, infatti, siimpara giorno per giorno,combattendo control’idolatria del nostro io chefalsifica l’amore con ildominio sull’altro, conl’egoismo familista chiuso aglialtri, con l’edonismo. Essere eamore coincidono, si "è"veramente, solo amando neldono sincero di sé. È allora,quando uomo e donnadiventano una cosa sola, chespunta all’orizzonte della lorounione "la paternità e lamaternità. È allora che essirisalgono alle sorgenti dellavita che recano in sé".

Una buona praticaProviamo a confrontarci nellacoppia e all’interno dellafamiglia sulle personeimportanti per la nostraesistenza e su cosa "arde manon si consuma".Preghiamo: "Signore,illuminaci ogni giorno sulmistero del matrimonio".

“Se non vi convertite periretetutti allo stesso modo”

SUSSIDIO PER LA QUARESIMA: TERZA DOMENICA.........

aria indica il luogo umano, in cui Diotrova la sua concretezza storica,

ricordando come Dio chiede la fattivadisponibilità dell’uomo, per attuare il suopiano di salvezza. Gesù non è frutto di unprogetto umano ma viene da Dio: in Luisi coniuga l’incontro di Dio con l’uomo.La presenza dello Spirito, se da un latodice l’irrompere Dio nella Storia,dall’altro parla anche di un nuovo inizio,di una nuova umanità, di una nuovastoria, frutto del connubio tra Dio el’uomo.L’annunciazione a Maria inaugura lapienezza del tempo, il compimento dellepromesse: Maria è chiamata a concepireColui nel quale abiterà corporalmente

tutta la pienezza della divinità.Lo Spirito Santo, che è Signore e dà la vita,è mandato a santificare il grembo dellaVergine Maria, a fecondarla divinamente:per essere la Madre del Salvatore, Maria èstata arricchita, da Dio, di doni degni diuna così grande missione.L’angelo Gabriele, al momento solennedell’Annunciazione, la saluta come pienadi grazia: e pare che dal momento dellaproposta dell’angelo, all’assenso diMaria, la Creazione intera abbia bloccatoil suo respiro cosmico. Solo dopo il sigeneroso di questa piccola donna diNazareth, tutto il Creato ha ripreso il suopalpito: la salvezza aveva avuto il suoinizio.

M

...E PER OPERA DELLO SPIRITO SANTO,SI È INCARNATO NEL SENO DELLA VERGINEMARIA E SI È FATTO UOMO..

Laspiegazione del Credo, continua, attraverso la riflessione di don Donato Mollica

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ialeLe parole della FEDE

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI3 marzo 2013VI

Alla sequeladi don GiussaniNell’VIII anniversario della morte di Don Giussani e nel XXXI anno dal riconoscimento pontificio dellaFraternità di CL, la Messa in Vescovado,presieduta da monsignor Giusti

ommossi perl’annuncio fattodal Papa eancora più

consapevoli della nostraresponsabilità, chiediamola Grazia, nell’anno dellaFede, di una conoscenza eaffezione sempre piùprofonde a Cristoattraverso la sequelaintelligente eappassionata del carismadi don Giussani nella vitadella Chiesa, al serviziodei nostri fratelli uomini.

Con questa intenzioneè iniziata lacelebrazioneeucaristica dedicataall’ottavo anniversariodella morte del Servodi Dio Mons. LuigiGiussani e al XXXI delriconoscimentopontificio dellaFraternità di CL , nellacappella del vescovadoe presieduta dalvescovo Simone.Un clima particolare,dunque, per ilsentimento digratitudine versoBenedetto XVI, per lasua testimonianza cheinterpella tutti e nonlascia affatto tranquilli… “il nostro cuoreinquieto”. Del restodon Giussani hasempre augurato a tuttie, principalmente aiciellini, di non esseremai tranquilli, e oraquesta inquietudineappare ancora più

evidente difronte al gestodel Santo Padreche induce achiederci -come ha detto J.Carronnell’articolo su“Repubblica”:chi è mai Cristoper JosephRatzinger, se illegame con Luilo ha indotto acompiere unatto di libertàcosìsorprendente,che tutti,credenti e noncredenti, hannoriconosciutocomeeccezionale eprofondamenteumano? Evitare questadomanda lascerebbesenza spiegazionel’accaduto e, quel che èpeggio, perderemmociò che di più preziosoci testimonia. Essogrida, infatti, quanto èreale nella vita del Papala persona di Cristo,quanto Cristo deveesserglicontemporaneo epotentemente presenteper generare un gestodi libertà da tutto e datutti, una novitàinaudita, cosìimpossibile all’uomo.… Chi sei Tu, cheaffascini un uomo finoa renderlo così liberoda suscitare anche in

noi il desiderio diquella stessa libertà?«Cristo me trae tutto,tanto è bello»,esclamava un altroappassionato di Cristo,Jacopone da Todi: nonho trovato altraspiegazione. (da laRepubblica, 15 gennaio2013 La Croce diRatzinger).Durante l’omelia ilVescovo, riprendendole letture della IIdomenica diQuaresima - laTrasfigurazione - havoluto mostrare comel’esperienza misticanon è sufficiente avivere a pieno la fede.Infatti, quando i trediscepoli chiamati dalSignore a vivere

l’esperienza intima conil Padre, quella stessaesperienza vissuta daAbramo nell’esodo,non capiscono a pienoquello che stasuccedendo e chiedonodi fare delle tende perrimanere là in quellostato di estasi. Essi -Pietro, Giacomo eGiovanni - non sannoancora la ragione diquesta preferenza cheGesù ha dato loro, nonper tenersela stretta maper un compito ditestimonianza a tutto ilmondo. Pietrosappiamo bene,Giacomo sarà il primodegli apostoli a dare lavita e Giovannil’apostolo più amato.Tuttavia - ha proseguito

Mons. Giusti -questomomentoestatico, chespesso avvieneancora oggi coni grandi mistici,basti pensare aPadre Pio, a Sr.FaustinaKowalska,BernadetteSoubirous edaltri, corre ilrischio dellasuperbia alpunto che puòanche perdere lafede stessa. E’per questo cheSan Paoloesorta i Filippesia farsi imitatori

dell’apostolo, perchénell’umiltà risiede lapossibilità di viverefedelmente ecompiutamente la fede.Proprio in questo sensoil Vescovo ha volutoricordare don Giussaniattraverso un brevecenno autobiografico,quando incontrandoloper la prima voltarimase colpito dallasemplicità dell’uomo,dalla vivezza gioiosache caratterizzava il suoessere di Cristo.Ha così conclusoaugurando a tutti ipresenti di rimanerefedeli al carisma di donGiussani e di portarefrutti necessari ancheper tutti gli uomini.

Andrea Capaccioli

C

Il ritiro di Quaresima per gli operatori pastorali

L’AFFIDARSI A DIOCI PORTA ACHIAMARLO«BABBO NOSTRO»

partire dal messaggio del Papa per laQuaresima 2013: “Credere nella Carità

suscita Carità”, monsignor Giusti ha propo-sto per il ritiro di Quaresima agli OperatoriPastorali della Diocesi e partecipanti allaScuola di Teologia, un percorso spirituale perdiventare figli del Padre che ci ha donato ilFiglio come modello. Ma perché si acquistiquesto atteggiamento filiale dobbiamo guar-dare a Maria quale modello di donna che saaffidarsi totalmente al Mistero. Nell’umiltàdella sua condizione essa “sa ascoltare e ri-flettere, ma anche parlare e prendere decisio-ni coraggiose, contempla le meraviglie diDio e si mette a disposizione come umileserva del Signore.Questo suo accettare la volontà di Dio - hadetto il Vescovo - ci aiuta nel nostro pellegri-naggio della fede a poter imparare ad affidar-ci a Dio seguendo la preghiera che Suo Figlioci ha insegnato: il Padre Nostro. Cristo ce lodefinisce Babbo perché è il rapporto più inti-mo che esprime confidenza e allo stesso tem-

po rispetto perché èun Dio che ci ha desi-derati e voluti fin dal-l’inizio della creazio-ne; Dio ci ha pensatoe voluto prima anco-ra che vivessimo ilnostro essere qui,nell’oggi. Nella no-stra umanità possia-mo conoscere il Si-gnore attivando i sen-si spirituali più im-portanti del vedere edell’ascoltare. L’Evan-gelista Giovanni in-fatti nell’insistere sul-l’aspetto di Gesù cheascolta il Padre e aLui obbedisce, ci invi-ta a fare altrettantoperché “il Pastore

cammina innanzi e le pecore lo seguono per-ché conoscono la sua voce” secondo una re-lazione molto profonda che nasce dalla co-noscenza e dall’esperienza di Dio. Pertantol’ascolto della Parola di Gesù rimane sempreun atteggiamento fondamentale non solo al-l’inizio del cammino della fede ma nel cuorestesso della vita di fede.È un processo lungo - ha continuato monsi-gnor Giusti - che richiede una trasformazio-ne, ma quanto più vivo una vita di comunio-ne identificandomi con Cristo tanto più “di-venterò Dio che è amore e sarò capace diamare”. Da qui la carità che non è più un at-teggiamento filantropico, ma un “essere fuo-co vivo” perché si nutre dell’amore del Padree annuncia l’amore gratuito di Dio che comedice Giovanni vuole che prendiamo dimorapresso di Lui.Un ricordo particolare e una preghiera spe-ciale è stata espressa per il Papa che sta perlasciare e si sta ritirando in preghiera. Monsi-gnor Giusti ha invitato l’assemblea ad assu-mere l’atteggiamento del Papa di modo cheper tutta la durata del Conclave fino alla fu-mata bianca, come “tanti Mosè”, nelle par-rocchie, nelle case, diventiamo dei cenacolioranti, affinché lo Spirito guidi la Chiesa inquesto momento importante.

Mo.C.

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Una preghieraspeciale peril Papa: nelleparrocchie,nelle case,diventiamodei cenacolioranti,affinché lo Spirito guidila Chiesain questomomentoimportante

Il dibattito dell’Associazione Genitori Scuole Cattoliche

La festa, la famiglia, l’educazione...valori non negoziabiliAgesc (AssociazioneGenitori ScuoleCattoliche) haorganizzato un

incontro-dibattito sul tema:“Valori non negoziabili edazione politica”. RiccardoLucchesi di Comunione eLiberazione ha aperto l’incontrodicendo che i “valori nonnegoziabili” non sono unaetichetta o una bandiera dasventolare ogni tanto ma sonopropri di una vita cristianaveramente vissuta e quindi sonovalori da difendere e sostenere inogni momento. Questi valori e laloro non negoziabilità sono statiespressi chiaramente in una notapastorale del 2002 dell’alloraCardinale Ratzinger, sono quelliche si esprimono nella dignitàdell’uomo, nella tutela della vitafin dal concepimento e quindicontro l’aborto e l’eutanasia,nella tutela dei minori controogni tipo di sfruttamento, neldiritto alla libertà e prima ditutto alla libertà religiosa,nell’educazione libera per ipropri figli, un temaquest’ultimo molto disatteso alivello politico, insomma tuttauna serie di valori checonsentono di dissentire dal“relativismo morale” oggiimperante.Daniela Bassi Musumeci delMovimento per la vita,riprendendo il recente convegnosu Jerome Lejeune, il medico chescoprì le basi genetiche dellasindrome di Down, ha affermatoche bisogna essere, come lui,“testimoni della verità”. Il valoredel rispetto per la vita è

’Lessenziale e in questacornice ha illustratol’iniziativa di LeggeEuropea “Uno di noi” peril riconoscimentogiuridico dell’embrione,una iniziativa che vuolesuscitare una “coscienzadi popolo” affinché sipossa affermare il valoredella cultura della vita.Andrea Raiano della LegaConsumatori, per farcapire quale possa essereun valore non negoziabileha fatto riferimento adalcuni brani del Vangeloperché l’agire del cristianoderiva totalmente dalla paroladel Signore. Raiano ha ricordatoanche l’enciclica Caritas inVeritate, finalizzata a ridaredignità all’uomo nella suaintegrità. Il valore principale èdunque l’uomo, un uomo peròche deve avere il coraggio diaffermare nella società in cui vivetutto ciò che Dio gli ha donato,compreso il comando disantificare la festa: le Leggi attualiche aprono i supermercati e inegozi nel giorno delladomenica negano il valore dellostare insieme e negano il valoredella famiglia ai tanti che in quelgiorno di festa sono costretti alavorare.Roberto Lombardi dirigentedell’Agesc, ha citato il VescovoCrepaldi, per la sua nota suldiffuso malessere che i cattoliciincontrano nella società attuale.C’è stata una Todi 1, una Todi 2 eil flop della Todi3, dove i principinon negoziabili che in origineaveva indicato il Cardinal

Bagnasco, pian piano sonoscoloriti strada facendo. Tuttoquesto a causa della limitatezzadell’autonomia dei laici inpolitica, a causa delle valutazioniopportunistiche di tutti, mentrespetterebbe ai politici cattoliciindividuare le vere emergenzedel paese senza farsi distogliereda problematiche inconsistenti.C’è bisogno allora di “un nuovoinizio”, del tipo di quello cheanimò i Padri Costituenti.Bisogna ricominciare a lavorarein profondità e riproporre i temicari al mondo cattolico, dopo il26 febbraio!Luisa Santolini del ForumNazionale delle Famiglie, hadetto che il compito dei cattoliciè quello di riappropriarsi dei loroprincipi di fede e riportarli nelmondo. La Santolini ha messo inevidenza l’aspetto del calodemografico esponendo alcunidati numerici riguardanti laToscana. Si scopre così checoloro che sono nella fascia di

età da 0 a 14 anni sonomeno del previsto sia subase nazionale che subase europea. Si scopreche il 52% delle famiglieindigenti che sirivolgono alla Caritas hafigli minori, ecco ilquadro di un paese nonequo e non solidale, unpaese che non ha unfuturo. Molti sonocondizionati daproblemi futili, mentreper poter realizzare dellepolitiche essenzialiriguardo, ad esempio,alla famiglia, non esiste

alcun serio dibattito. Inoltrequando non esiste un ricambiogenerazionale l’intera società ècondannata al declino, lasproporzione tra giovani eanziani è un dato evidente, non acaso il premio Nobel perl’economia ha detto che si deveinvestire nei bambini, perchésenza bambini non ci sarà unfuturo nemmeno perl’economia. La relatrice haterminato tratteggiando la figuradel cattolico impegnato inpolitica: deve essere competente,informato, conoscere bene lamateria di cui si parla, essere ingrado di studiare tattiche e dicondurre strategie che possanocoinvolgere anche gli oppositori,nello stesso tempo il politiconon deve essere lasciato solo, masostenuto dai cittadini che lohanno votato e gli stessi valorinon negoziabili dovrebberoessere presenti nei programmi digoverno.

Gianni Giovangiacomo

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI3 marzo 2013 VII

Il laboratoriod’arte Keramiké

a coltivato la passioneper l’arte sin dapiccola, ed oggi,nonostante questi

momenti difficili, ha creato ilsuo laboratorio a Collesalvetti,in via Roma 258: è Beatrice DeLaurentiis, laureata a pienivoti all’Accademia di Belle Artidi Carrara per la Scultura,espositrice presso Fiere d’artenazionali e vincitrice dinumerosi premi. "IlLaboratorio nasce dallapassione che ho per l’arte -spiega Beatrice - e alla miacaparbietà nel volercontinuare, nonostante ilperiodo non certo facile.Considero la mia attività comeun’ "estensione" di me stessa,non posso farne a meno."Beatrice ha collaborato anchealla realizzazione di duescenografie per lerappresentazioni teatrali "Lagiara" e "Navigando lungocosta" al Teatro dell’Opera diPisa, ha realizzato una copiadella scultura "Psiche eAmore" di Canova utilizzandoil vetro Dallas tramite"molatura", ha insegnato

disegno geometrico e dal vero,tecniche di scultura (marmo eterrecotte) in corsi privati perbambini e adulti presso varieassociazioni culturali e haavuto esperienze di designd’elementi d’arredo eprogettazioni d’interni pernegozi e abitazioni. Nel laboratorio, in cui èallestito un piccolo forno, sieffettuano lavori con marmo eterracotta, per lo piùbassorilievi, trompe-l’œil,numeri civici personalizzati edecorazioni di ogni tipo. "Nel corso del tempo, dasemplice bottega, il miolaboratorio è diventato unpunto d’incontro per artisti giàquotati della zona, per novizie per appassionati d’arte diqualsiasi genere: fotografia,pittura, disegno, arte orafa emolto altro. Per tutti loro, coni quali condivido esperienze etecniche, una o due volteall’anno organizzo mostretematiche."E non solo bottega d’arte: daqualche tempo Keramiké èdiventata anche "Scuola", concorsi appositi per vari campi

dell’arte. Recentemente Beatrice hapartecipato con successo allamostra "Natività nell’Arte"presso il Santuario diMontenero e, prossimamente,esporrà in una mostraorganizzata dal Comune diPisa.

Per ogni informazione suopere, laboratorio e i corsiscrivere a [email protected],oppure visitare il sitowww.keramike.it o la paginaFacebook "Keramike’ - studioe laboratorio artisticoCollesalvetti".

F.F.

H

Una “bottega d’arte”a Collesalvetti dove s’incontrano scultori e pittori della zona

ritiri spirituali che ormai da moltianni hanno luogo mensilmente

nella nostra diocesi, e che nell’anno2011-2012 erano stati guidati dapadre Domenico Moriconi S.J.,quest’anno sono stati affidati a donIvano Costa, il quale ha continuatola tradizione iniziata dai Gesuitimodificando il metodo e attingendofortemente al patrimonio dei Padridella Chiesa. Egli è un fine conoscitore di questitesti preziosi e poco noti, e confacilità riesce a comunicarli agli altri,

offrendo dellemeditazioniricche eprofonde nellequali la Paroladi Dio vienecommentatacon i passisalienti deiPadri. La lorosapienza e i loroscritticostituisconoinfatti, come ènoto, una delletappe piùincisive dellaspiritualità

cristiana, anche per le sottiliintuizioni psicologiche chemeravigliano ancora oggi; unaspiritualità attenta alle piccole cose,tutta centrata sull’imitazioneradicale del Maestro, che scavanell’intimo e tocca vette di santità digrande trasparenza e bellezza.Non di rado don Ivano cita ancheautori che, nel solco di questacorrente spirituale, hanno parlatoagli uomini dell’età moderna. L’Istituto S. Caterina, in Viale Italia181, ha accolto in questi mesi un belgruppo di persone, mosse daldesiderio di stare col Signore, dientrare in se stesse, di dedicaregratuitamente un certo tempoall’ascolto della Parola. Questobisogno profondo, questa sete diDio che anima i partecipanti, fa sìche tacciano le altre voci e l’incontrosi svolga in silenzio: si inizia almattino con le Lodi, e fra le duemeditazioni c’è un tempo dipreghiera personale, durante il qualeil sacerdote è anche a disposizioneper colloqui e confessioni.L’Eucarestia conclude la mattinata.L’ambiente dell’Istituto è caldo eaccogliente, raccolto e vicino allacittà: nel cuore di Livorno, èun’”oasi” dalla quale si riprende ilcammino con maggior serenità egioia.Il prossimo appuntamento è inprogramma sabato 9 marzo, dalle 9(arrivo 8,30) alle 13, all’Istituto S.Caterina in Viale Italia 181(possibilità di parcheggio interno).

Maria Zalum

I

Il Sabato i ritirispirituali del FIES

Alla scuola deiPadri della Chiesa

Generare cristiani: catechisti a convegnoSabato 9 marzo, l’appuntamento diocesano alla chiesa della SS.Annunziata

iamo ormai giunti al secondoappuntamento del ConvegnoDiocesano, dopo i momenti diriflessione svolti nei Vicariati ecco

l’incontro rivolto a tutti i Catechisti: delbattesimi, dei fanciulli, dei ragazzi,giovani, adulti e coppie. A questoproposito don Fabio Menicagli,responsabile dell’ufficio diocesanocatechesi, risponde ad alcune domande.Don Fabio come sono andati questiincontri?«Direi bene, c’è stata una buona partecipa-zione di alcune parrocchie che hanno ade-rito agli incontri vicariali partecipandocon tutti i catechisti, altre un po’ meno,ma tutto sommato non possiamo lamen-tarci».

E per l’incontro del 9 Marzo qualinovità ci saranno?«Quest’anno abbiamo deciso che il Con-vegno Diocesano fosse fatto dai catechistidi tutta la diocesi. Il 9 marzo sarà una verae propria convocazione generale di tutti icatechisti (coloro che si occupano di cop-pie, battesimi, bambini, ragazzi, giovani,adulti e anziani), perché è un momentoimportante per la nostra Diocesi che dopoalcuni anni, vuole darsi un Progetto Cate-chistico Diocesano unico. Ecco allora lanovità, un grande spazio dato ai lavori digruppo addirittura un’ora e un quarto do-ve discutere delle linee proposte dal vesco-vo Simone e fare proposte per delinearemeglio l’intero progetto. Inoltre, un’ulte-riore novità sarà il cenare insieme, con unacena condivisa, dove ognuno poerteràqualcosa da condividere con gli altri».

Non sarà che molti se ne andranno almomento della cena?«Certamente abbiamo valutato questapossibilità, ma perché non tentare? La ce-na è un momento importante anche perincontrarsi, allora abbiamo voluto scom-metterci un po’ perché riteniamo necessa-rio oggi più di ieri l’importanza di creareun rapporto tra catechisti; nella nostraDiocesi soffriamo spesso di “parrocchiali-smo” allora anche una cena può aiutare adincontrarsi e condividere un cammino, co-sì come lo sarà la gita del 25 aprile che loscorso anno vide una forte presenza deicatechisti».

A proposito della Gita del 25 aprile dovela farete?«La gita è indubbiamente un momento diincontro e vorremmo che diventasse unappuntamento diocesano fisso. Quest’an-no abbiamo optato per Cortona, una citta-dina bella con molte ricchezze artistiche ecatechetiche, inoltre sarà l’occasione perincontrarsi con la Prof. Silvia Mancini, di-rettrice del Centro Pastorale per la Cate-chesi e Formazione della Diocesi di Arez-zo-Cortona-San Sepolcro, che insieme adaltri membri dell’équipe ci illustrerà il pro-getto che collega l’Iniziazione Cristiana al-la Carità, un tema importante per noi».

Ci saranno novità per il prossimo anno?Ad esempio per quanto riguarda la for-mazione?«Questo è stato un punto dolente del lavo-ro di quest’anno, perché la proposta è sta-ta fatta ai catechisti giovani con la parteci-

pazione ai Gav (Gruppi di Animazione Vi-cariale), ma purtroppo non in tutti i vica-riati si è attivata, inoltre per i catechistiadulti (over 30) non è partita la formazio-ne specifica a causa anche della mia assen-za per impegni di studio a Roma. In ognicaso penso che già il Convegno offraun’ottima occasione di riflessione e, se riu-sciamo, vorremmo proporre almeno unoo due incontri prima dell’estate. Una cosache certamente ci sarà e stiamo già orga-nizzando con la diocesi di Massa Maritti-ma – Piombino saranno due campi di for-mazione: uno come lo scorso anno “Allaricerca del Catechista Perduto” per i princi-pianti, e uno di approfondimento rivoltoa tutti i catechisti. Questi due appunta-menti dovrebbero diventare stabili nelmese di Settembre. Non voglio poi dimen-ticare un altro grande appuntamento an-che questo formativo ma non solo, chesarà il “Family Day” di Livorno in pro-gramma l’8 e 9 giugno, promosso dall’uffi-cio diocesano per la Famiglia, in collabo-razione con l’ufficio di Pastorale Giovanilee anche in piccola parte da quello catechi-stico.Vorrei concludere con un augurio se mi èpermesso, quello di crescere sempre piùinsieme come comunità diocesana e di in-vitare anche se a volte è un po’ faticoso, apartecipare il più possibile agli incontri,perché solo così possiamo veramente cre-scere insieme! Ricordo ancora la gita del25 aprile 2013 a Cortona: iscrizioni il 9marzo al convegno o entro il 30 marzopresso Pharus Viaggi in vescovado».(PER TUTTE LE INFO SUL CONVEGNO DEL 9MARZO LOCANDINA A PAG VIII)

SUna volta al mese, nellacappella dell’Istituto SantaCaterina sul Viale Italia

Don IvanoCosta guidala riflessionepresentandopreziosi testisacri spessopoco notima densi di significatoe moltoattuali

Un’agendadella speranzaper Livorno

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI3 marzo 2013VIII