9 marzo 2014

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Anto- nio Monaco. Il sindaco di Ca- pracotta non riesce proprio a fare aprire le piste da sci da fondo nono- stante il cam- bio di gestione politica alla Regione e a Funivie Molise. Qualche anno fa fu proprio il sindaco della località alto molisana a organiz- zare una manifestazione sulla statale nei pressi di San Massimo per richia- mare l'attenzione su quanto stava ac- cadendo. Questa volta, invece, non dice nemmeno una parola dinanzi a quello che accade. E' un motivo strettamente politico? L'Oscar del giorno lo asse- gniamo a Ma- nuela Petescia. La direttrice di Telemolise ha bussato alla porta del Pro- curatore della Repubblica per essere ascol- tata ma, se- condo la sua stessa testimo- nianza, non le sarebbe stato possibile dire la sua. Per questo, la nostra collega ha pre- sentato un lungo esposto-denuncia presso la Caserma dei Carabinieri di Campobasso, esposto che è stato in- viato anche agli organi inquirenti di Bari, alla Procura Generale di Campo- basso e al Consiglio Superiore della Magistratura. Ci sarà un giudice a Ber- lino? L’Oscar del giorno a Manuela Petescia Il Tapiro del giorno ad Antonio Monaco GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 57 - DOMENICA 9 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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ELIMINARE GLI AVVERSARI PER AIUTARE FRATTURA

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Il Tapiro del

giorno lo

diamo a Anto-

nio Monaco. Il

sindaco di Ca-

pracotta non

riesce proprio

a fare aprire le

piste da sci da

fondo nono-

stante il cam-

bio di gestione

politica alla

Regione e a

Funivie Molise.

Qualche anno fa fu proprio il sindaco

della località alto molisana a organiz-

zare una manifestazione sulla statale

nei pressi di San Massimo per richia-

mare l'attenzione su quanto stava ac-

cadendo. Questa volta, invece, non dice

nemmeno una parola dinanzi a quello

che accade. E' un motivo strettamente

politico?

L'Oscar del

giorno lo asse-

gniamo a Ma-

nuela Petescia.

La direttrice di

Telemolise ha

bussato alla

porta del Pro-

curatore della

Repubblica per

essere ascol-

tata ma, se-

condo la sua

stessa testimo-

nianza, non le

sarebbe stato possibile dire la sua.

Per questo, la nostra collega ha pre-

sentato un lungo esposto-denuncia

presso la Caserma dei Carabinieri di

Campobasso, esposto che è stato in-

viato anche agli organi inquirenti di

Bari, alla Procura Generale di Campo-

basso e al Consiglio Superiore della

Magistratura. Ci sarà un giudice a Ber-

lino?

L’Oscar del giornoa Manuela Petescia

Il Tapiro del giornoad Antonio Monaco

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

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ANNO X - N° 57 - DOMENICA 9 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TAagliolto

29 marzo 2014

Retecamere, Unioncamere Molise, Cosmo Servizi, Matese per l'Occupazione, Istituto Tagliacarne e l’Universitàdegli Studi del Molise raggruppati in Associazione Temporanea d'Impresa ne portano la responsabilità

“Investire in Molise”: un’altra bufala sesquipedale!Il presidente della giunta re-

gionale Paolo di Laura Frattura,

con il piglio amministrativo che

mostra di avere, invita a ricor-

dare quanto sia stata fertile di

proposte e d’idee la sua presi-

denza alla Camera di Commercio

di Campobasso e di Unioncamere

Molise, e quanto povera si sia di-

mostrata nei fatti. Ciò può aiu-

tarlo ad essere prudente nelle

esternazioni e maggiormente

concreto nel governare. In questa

circostanza vogliamo rammentar-

gli l’enfasi con cui, assieme a Re-

tecamere, Unioncamere Molise,

Cosmo Servizi, Matese per l'Oc-

cupazione, Istituto Tagliacarne e

l’Università degli Studi del Molise

raggruppati in Associazione Tem-

poranea d'Impresa (Ati), qualche

anno fa ha accolto la Business

Community italiana (imprendi-

tori ed amministratori delegati di

aziende del settore energetico

provenienti da varie parti d’Italia

che si occupano di sistemi per

turbine eoliche ed elettriche, pro-

duttori di impianti idroelettrici e

fotovoltaici, società di ingegneria

ambientale) invitata a prendere

in esame le opportunità d'inve-

stimento offerte dal programma

di marketing territoriale "Investi

in Molise".

L’arrivo qui da noi concludeva

una serie di missioni, soprattutto

al Nord (a Biella, a Roma, a

Trento, a Rovereto e a Ravenna),

della delegazione molisana del-

l'Ati, in missione per illustrare i

contenuti e le possibilità offerte

dal programma "Investi in Mo-

lise”. Contenuti e possibilità di un

certo interesse se la Business

Community italiana è venuta nel

Molise a rendersi conto della

convenienza o meno a investire

in Molise. Accolti con tutti gli

onori, gli ospiti hanno visitato il

borgo di San Martino in Pensilis,

il cui agro è particolarmente ricco

di impianti eolici, per valutare le

opportunità d'investimento in re-

lazione alla dotazione di un si-

stema energetico autonomo;

quindi sono passati a Lucito per

vistare la centrale idroelettrica

“Defenza” e stimare le opportu-

nità di investimento mediante il

rinnovamento tecnologico/poten-

ziamento dell'impianto, e a Ora-

tino, alla centrale idroelettrica

“Centrale Bivaro”, in prospettiva

della sua riattivazione. Altra

tappa alla diga di Arcichiaro, in

territorio di Guardiaregia, consi-

derata nell'ottica della produ-

zione di energia elettrica. Infine a

San Giuliano del Sannio, borgo

preso in considerazione per le

sue caratteristiche strutturali e

ambientali idonee a essere recu-

perate per la rete dell’albergo dif-

fuso. Un notevole ventaglio di

possibilità d’intervento e di op-

zioni che non a caso aveva mosso

l’attenzione degli investitori del

Nord, attenzione favorita da una

serie di motivazioni: la cono-

scenza degli adempimenti buro-

cratici e amministrativi, la vici-

nanza geografica, la disponibilità

di manodopera qualificata, la

condivisione delle regole in vi-

gore (con particolare riferimento

alla normativa del mercato del la-

voro). I luoghi sopraindicati sono

stati peraltro giudicati in pos-

sesso di notevoli potenzialità da

sviluppare per future altre inizia-

tive in settori diversi da quelli

specifici della Business Commu-

nity. Questo, almeno, è stato detto

in aggiunta al substrato del pro-

gramma “Investi in Molise” messo

in piedi non senza dispendio di

risorse economiche e finanziarie

da parte di Retecamere, Unionca-

mere Molise, Cosmo Servizi, Ma-

tese per l'Occupazione, Istituto

Tagliacarne e l’Università degli

Studi. Agli ospiti della Business

Community è stata data anche la

possibilità di avere una visione

d’assieme dei maggiori ambiti

collinari molisani, luoghi dove

poter applicare le politiche inno-

vative e gli interventi di pianifica-

zione del territorio (nuovi modelli

di e-government, progetti di ri-

cerca e di innovazione sull’uso e

il riuso dei materiali, tecniche co-

struttive e di gestione energetica

e gestione di servizi connessi al

turismo).

Finalmente ci siamo, è stato il

commento a conclusione della vi-

sita. Poi, com’è nelle cose, alle

tante buone intenzioni non è

stato mai aggiunto alcunché di

concreto. Sicché, seppure a di-

stanza di qualche anno, sarebbe

interessante una riflessione del

presidente della giunta regionale

su questa ennesima occasione

persa. E le motivazioni del per-

ché non ha avuto seguito l’espe-

rienza dell’Ati e la volontà dei

suoi promotori.

Dardo

CAMPOBASSO. E' con delibera di

Giunta Regionale n.297 dell’8 marzo

2012 che, in applicazione di diverse di-

sposizioni di legge nazionali e regionali,

che sono stati istituiti i tre registri dei tu-

mori (RTPM, RenaM e RenCam) insieme

al C.O.R. Centro operativo regionale. Con

il provvedimento si impegnava il Diret-

tore Generale dell’Asrem ad attivare i

provvedimenti esecutivi, in applicazione

del documento istruttorio. Ma ad oggi,

quale è stata l’evoluzione di quel provve-

dimento, il rispetto delle scadenze e l’av-

venuto accreditamento del Molise all’in-

terno dell’Associazione Italiana Registro

Tumori? E' la domanda che circola in

questi giorni in attesa che qualcuno fac-

cia chiarezza. A seguito di quella deli-

bera, fu l'Asrem a dare incarico al dot-

tore Giovanni Fabrizio, già impegnato

nella Lilt del Basso Molise e direttore

dell'Uoc di chirurgia del Cardarelli per

attivare lo staff necessario per il Registro

tumori. Del resto, a questo progetto si

sta lavorando da gennaio 2005 per avere

un quadro statistico preciso della pro-

blematica.

E' evidente che tutto questo percorso

necessita di ulteriori Delibere di Giunta,

di determine dirigenziali e impegni con-

tabili, organizzativi e di risorse umane

che il dottore Fabrizio ha provveduto ad

elencare alla dirigenza dell'Azienda. E'

altrettanto evidente che alla base c'è un

costo da sostenere e bisogna individuare

le relative risorse. Da qui, proprio per

contenere le spese, si sta cercando di ve-

dere se esistono possibili figure all'in-

terno dell'organizzazione prima di rivol-

gersi all'esterno. Infatti, il Registro dei

tumori prevede le nomine del Responsa-

bile scientifico, della Commis-

sione esecutiva, dei Re-

sponsabili per le Unità

distrettuali e del-

l’individuazione di

un organi-

gramma minimo

di partenza che

garantisca la

f u n z i o n a l i t à

tecnica e scien-

tifica del piano

operativo. L'impor-

tanza della struttura

è determinata dalla rac-

colta di informazioni sui

malati di cancro residenti in un de-

terminato territorio. Ad essa il compito di

raccogliere, valutare, organizzare

e archiviare in modo conti-

nuativo e sistematico le

informazioni più im-

portanti su tutti i

casi di neoplasia

che insorgono

nella popola-

zione interessata,

rendendole di-

sponibili per studi

e ricerche. Ma an-

che nella predispo-

sizione di interventi

medici o sanitari su di

una particolare area regio-

nale.

Registro tumori, a che punto è?A distanza di due anni non si hanno notizie sul lavoro svolto

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TAagliolto

39 marzo 2014

CAMPOBASSO. Sembra

chiudersi il quadro del corto-

circuito giudiziario che sta av-

venendo nel piccolo Molise. Un

quadro che oggi vede più

chiare anche le parole utiliz-

zate dal governatore Frattura

nella conferenza stampa sulla

notizia della sua iscrizione nel

registro degli indagati (se-

condo Frattura a causa delle

pressioni mediatiche della

Gazzetta del Molise e di Tele-

molise vicine all’ex presidente Iorio)

sulla vicenda della Biocom, ossia

l’azienda di cui Frattura era amministra-

tore unico e che ha incassato 265mila

euro di fondi pubblici senza utilizzarli

né restituirli. Così come si chiarisce la

preoccupazione di Michele

Iorio che a novembre 2013

aveva evidenziato: “ci sono

delle indagini sul mio

conto e che coin-

volgono altri

esponenti poli-

ticamente a me

vicini - tra cui

anche La Gaz-

zetta del Mo-

lise e Telemo-

lise ndr - e

queste indagini

sono condotte

dalla Squadra Mobile di

Campobasso. Ossia dagli

uffici dove la sorella del go-

vernatore Frattura ricopre

il ruolo di capo di Gabi-

netto del questore”. Que-

store che, a sua volta, fini-

sce sotto inchiesta,

nell’ambito del procedi-

mento Biocom, per favo-

reggiamento al governatore

Frattura. Il quadro oggi

sembra più chiaro se si

considera ciò che è avve-

nuto venerdì in Procura a

Campobasso. Lì, negli uffici

di viale Elena, si presenta

una donna per chiedere un

colloquio con il procuratore

capo Armando D’Alterio.

Non è una donna come

tante. E’ il direttore di Tele-

molise, Manuela Petescia,

indagata per una presunta

corruzione avvenuta attra-

verso la linea editoriale di Telemolise.

Manuela Petescia non ha dubbi: “L’in-

chiesta sarebbe stata costruita per tap-

pare la bocca all’emittente televisiva

schierata politicamente contro l’attuale

governatore Frattura”. E non è un caso di

omonimia. Si tratta proprio di quel Frat-

tura indagato per aver percepito fondi

pubblici dalla Regione Molise (265mila

euro) senza utilizzarli per costruire una

centrale biodisel a Termoli. Manuela Pe-

tescia era in Procura anche per quella

che in gergo tecnico si chiama “noti-

zia crimis”. Ossia è in possesso di al-

cune prove in merito al procedimento

giudiziario nei confronti del questore

di Campobasso, Giancarlo Pozzo, inda-

gato per favoreggiamento nei confronti

dello stesso governatore Frattura. Inda-

gini che sono state aperte dal pm Fabio

Papa e sono seguite, ad oggi, dal procura-

tore D’Angelo. Lo stesso magistrato che

siede a tavola con gli avvocati del gover-

natore Frattura. Insomma, al di là del

fatto di voler essere ascoltata per la pro-

pria vicenda giudiziaria, per cui il magi-

strato poteva decidere di non ascoltare

l’indagata in quel momento, Manuela Pe-

tescia voleva anche informare il procura-

tore capo D’Alterio di un fatto di rile-

vanza penale riguardante il questore

Pozzo già sotto inchiesta. E il procuratore

capo cosa fa? Lascia per due ore la dot-

toressa Petescia ad attendere nel corri-

doio anzi, va oltre. “D'Alterio - racconta

Petescia - mi ha negato il diritto di essere

ascoltata barricandosi nella sua stanza.

Un comportamento a mio avviso illegit-

timo". Così la direttrice, dopo le urla a

viale Elena, presenta ai Carabinieri un

lungo esposto denuncia indirizzato agli

organi inquirenti di Bari, alla Procura

generale di Campobasso e al Csm. Un

esposto in cui la stessa Petescia eviden-

zia un aspetto peculiare anche relativa-

mente alle indagini che riguardano lei,

Telemolise, La Gazzetta e Iorio: “Se, ove

mai esistesse l’ipotesi di un “sistema Io-

rio” dal 2001 al 2012 – evidenzia la diret-

trice - su cui starebbe facendo luce la

Questura di Campobasso, perché sono

stati passati al setaccio dalla Squadra

Mobile TUTTI gli Enti, e dico tutti gli

Enti possibili e immaginabili, che ave-

vano rapporti economici con la Regione

fuorché quelli presieduti da PAOLO DI

LAURA FRATTURA FINO ALL’OTTO-

BRE DEL 2011?”. In parole povere “per-

ché si è escluso A MONTE, a quanto

sembra, la possibilità che anche Frattura

abbia fatto parte di questo fantomatico

sistema?”. In altre parole, guardando alle

indagini per corruzione, “perché gli or-

gani inquirenti hanno ignorato tutti i

contratti di Camera di Commercio e

Unioncamere con Telemolise quando la

stessa emittente televisiva parlava bene

di Frattura?”. Insomma, si ha la sensa-

zione che la magistratura a Campobasso

stia giocando a favore di qualcuno. La

domanda è: perché? Per coprire cosa?

giorug

Il caso. Il direttore di Telemolise va in Procura

per consegnarle ma il procuratore capo D’Alterio

si rifiuta di riceverla

La tesi. Manuela Petescia: io indagata per la linea editoriale perché schieratapoliticamente contro il governatore Frattura

Questore indagato, spuntano altre prove ma il pm non le vuole

ArmandoD’Alterio

A sinistra: il pm Nicola D’Angelo ritratto in un momento convivialecon i legali del governatore Frattura

Page 4: 9 marzo 2014

4 TAagliolto9 marzo 2014

CAMPOBASSO. La Coldiretti Molise, in una nota

inviata al Presidente della Giunta della Re-

gione Molise, Paolo Di Laura Frattura, ed al-

l'assessore regionale all'agricoltura, Vitto-

rino Facciolla, evidenzia le gravi difficoltà

create dalla attuale organizzazione della

gestione, dal 24 febbraio 2014, del Proto-

collo Regionale informatico unico, che ha

la sede operativa in Via Genova 11, a

Campobasso. Tale organizzazione obbliga

alla consegna di tutta la corrispondenza

cartacea a tale indirizzo, essendo stati sop-

pressi tutti gli Uffici di Protocollo della Re-

gione già operanti, ad eccezione dell'Ufficio

della sede periferica di Termoli (Via Cav. di

Vittorio Veneto, n. 8) ed Isernia (Via Farinacci,

n.9), abilitati esclusivamente al ricevimento e

alla protocollazione della posta consegnata a ed

alla protocollazione della corrispondenza cartacea

in uscita.

Secondo l'attuale gestione, rimarca Coldiretti Molise, i

plichi di voluminosi allegati, come ad esempio quelli per

la richiesta di carburante agricolo agevolato per le aziende

agricole, che hanno come destinazione l'Assessorato all'Agricol-

tura a Campobasso, ma anche le sedi periferiche, ad esempio La-

rino, Venafro, Montenero, Trivento, ecc, devono essere prima portati

a Campobasso, in via Genova, per la prima consegna dell'accompa-

gnatoria, il giorno successivo occorre ritornare in via Genova, riti-

rare la ricevuta del protocollo e poi, a carico del mittente, occorre

portare tale ricevuta con tutto il voluminoso plico degli allegati alle

sedi operative dell'Assessorato, che siano centrali a Campobasso o

periferiche nella regione. La Coldiretti Molise, pur condividendo le

finalità del Protocollo Regionale informatico unico, che puntano a

procedere nell'automazione dei procedimenti amministrativi e, più

in generale, nel processo di informatizzazione dei flussi di lavoro,

in considerazione anche del mutato scenario tecnologico e norma-

tiva, suggerisce che, per le consegna delle pratiche, vengano tenuti

gli sportelli di prima ricezione negli uffici preposti alla lavorazione

delle stesse, e che siano questi uffici a scannerizzare l'accompagna-

toria ed inviarla telematicamente all'Ufficio di via Genova a Cam-

pobasso, che provvede alla protocollazione unica regionale. Con

Tale soluzione si evitano disastrosi problemi all'utenza, si raziona-

lizza il lavoro degli uffici regionali e si abbattono i tempi per il di-

sbrigo delle pratiche. Coldiretti Molise evidenzia, infine, che l'at-

tuale gestione del Protocollo Unico Informatico, contrasta

fortemente con l'opera in direzione della velocità e della semplifi-

cazione burocratica, avviata dall'assessore Facciolla, per facilitare

i rapporti tra realtà produttiva e pubblica amministrazione, che è

un presupposto irrinunciabile per rispondere con prontezza alle

esigenze e alle aspettative degli imprenditori agricoli molisani.

di Giovanni Notaro*

Il crollo dell'occupazione, l'as-

senza di politiche attive per favo-

rire le assunzioni ed il reinseri-

mento lavorativo dei disoccupati,

la mancanza di risorse per il pa-

gamento degli ammortizzatori, le

grandi crisi aziendali come Gam

Ittierre e Zuccherificio unite alla

mancanza di una vera politica di

sviluppo industriale, sono gli ele-

menti che caratterizzano un Mo-

lise che non cresce.

Il mercato del lavoro in Molise

anche per il 2013 continua a per-

dere persone: 15 mila occupati in

meno dal 2008 ad oggi. Secondo i

dati dell'Istat, pubblicati qualche

giorno fa, anche il tasso di occu-

pazione dei molisani tra i 15 e 64

anni segnala una riduzione di più

di 3 punti percentuali. Il numero

dei disoccupati, pari a 19.000, cre-

sce di anno in anno, 4.000 persone

in più sono senza un lavoro ri-

spetto al 2012. Il tasso di disoccu-

pazione nel 2013 ha raggiunto la

soglia del 15,8%, superiore di

quasi 4 punti percentuali alla me-

dia dell'Italia, pari al 12,2%. Anche

il tasso di disoccupazione giova-

nile è fortemente incrementato:

passando dal quasi 30% nel 2008

al 48.9% nell'ultima rilevazione

dell'Istat. Crescono gli inattivi, le

persone scoraggiate, i giovani che

non studiano e non lavorano e

cresce anche l'area del sommerso.

L'incidenza dei giovani NEET dal

2008 al 2013 è in continuo au-

mento, il valore percentuale è in-

crementato di anno in anno sino a

toccare la media del 29,2% contro

quella del 2008 che era pari al

19,6%. Le ore autorizzate di cassa

integrazione nel 2013 in Molise

sono 6 milioni, aumentate di quasi

15 punti percentuali rispetto al

2012 pari a 771.883 ore. Secondo i

dati INPS questo andamento è

caratterizzato da una crescita

molto elevata degli interventi di

CIG Ordinaria (70%), da un au-

mento più contenuto della CIG

Straordinaria passando da

1.480.525 ore nel 2013 rispetto a

1.793.585 nei 12 mesi precedenti.

Dall'elaborazione dell'Ufficio

studi CISL Abruzzo Molise "M.

Ciancaglini" si evince che solo le

ore di CIG in deroga sono dimi-

nuite, contrassegnate da una de-

cisa flessione pari al 65%; ma il

dato è ancora influenzato dal ral-

lentamento dei pagamenti di CIG

(e mobilità in deroga) a causa

della carenza di risorse.

Il settore dell'industria è il più

colpito dalla crisi, ma non è mi-

gliore la situazione dell'edilizia,

dell'artigianato e del commercio.

Dall'analisi è ancora difficile scor-

gere i segnali di una possibile ed

auspicabile ripresa produttiva del

Molise, e sempre più urgenti di-

ventano le misure da adottare per

favorire l'occupazione e la cre-

scita economica del territorio. Alla

politica chiediamo segnali forti

per invertire questa deriva pau-

rosa, e a tale scopo unitariamente

a CGIL e UIL Molise abbiamo

presentato una piattaforma sul la-

voro con proposte che rimettano

al centro il tema del lavoro.

*Segretario Generale

Aggiunto Cisl

La Coldiretti Molise scrive al presidente Frattura per le difficoltà create

Pericoloso il crollo dell’occupazioneL’INTERVENTO

“Un Protocollo d’archivio

che non funziona”

Page 5: 9 marzo 2014

CASTROPIGNANO. “Città Fu-

ture- Un nuovo modello di svi-

luppo per il settore delle

costruzioni”. Questo il tema

scelto per il decimo congresso

regionale della Fillea Cgil Mo-

lise, il più grande sindacato tra

gli attivi della Cgil ed il più rap-

presentativo con il quasi 60% di

adesioni tra i sindacati del set-

tore edile, tenutosi ieri a Castro-

pignano. Da oltre cinque anni

una pesante crisi attanaglia un

settore che in Molise nel tempo

ha trainato lo sviluppo a più li-

velli. Uno spaventoso regresso

che ha fortemente contratto ore

di lavoro, numero di operai e

delle imprese e monte salari.

Nell’ultimo semestre del 2013 i

lavoratori sono stati 3.275, il

monte salari denunciato 16mi-

lioni 578mila euro e le imprese

attive 838. Il dramma che ha in-

vestito l’edilizia ha inevitabil-

mente riversato i suoi effetti

anche su importanti siti produt-

tivi di materiale da costruzione,

costretti a chiudere i battenti. E’

il caso della Laterite a Bojano,

La Smi di Mafalda, la Precal e la

MC Grup di Venafro, la Filb Fi-

nestre a Montefalcone del San-

nio, la Fortore a Santa Croce di

Magliano. Non va veglio a realtà

che lottano e soffrono, con forte

richiesta di ammortizzatori so-

ciali. Ai lavoratori licenziati si

aggiungono operai che percepi-

scono lo stipendio con molti

mesi di ritardo. Rispetto ad uno

scenario scoraggiante quali le

proposte della Fillea Cgil Molise

per uscire dal tunnel? Le ha il-

lustrate il segretario regionale

uscente Pasquale Sisto. Impro-

ponibile costruire nuove infra-

strutture e abitazioni, è invece

necessario risanare ed ammo-

dernare il patrimonio edilizio

pubblico e privato esistente. E’

impensabile costruire la Ter-

moli-San Vittore quando le

strade per raggiungere dalle

fondovalli i centri dislocati sul

territorio sono vere e proprie

mulattiere per le quali urge am-

modernamento e messa in sicu-

rezza. Senza parlare poi delle

eterne incompiute da comple-

tare come la Fondovalle Rivolo

o la Isernia-Castel Di Sangro.

Molte le arterie interessate da

smottamenti e dissesti, in Mo-

lise sono 22mila i fronti frana

aperti che minacciano collega-

menti viari, abitazioni, scuole,

attività produttive.

Priorità anche al raddoppio

della linea ferroviaria adriatica

nel tratto che va dalla stazione

di Termoli a quella di Ripalta.

Discorso a parte merita la rico-

struzione post sisma. A più di

undici anni dalla tragedia la ri-

costruzione è ferma al 30%

mentre più di 800 persone abi-

tano ancora nelle casette pre-

fabbricate. Un altro capitolo

fondamentale sul quale operare

è il dissesto idrogeologico, per il

quale è a rischio il 100% dei co-

muni molisani. Il 65% delle

scuole in regione presenta inol-

tre problemi strutturali che ri-

chiedono lavori urgenti di

messa in sicurezza. E’ necessa-

rio anche completare gli acque-

dotti, progettarne di nuovi,

ridare vitalità a centri storici

abbandonati. Il Molise ha dun-

que bisogno di opere medie e

piccole, immediatamente can-

tierabili per ridare ossigeno alle

imprese edili, creare occupa-

zione, sostenere un comparto

allo stremo.

TAagliolto

59 marzo 2014

Avranno non poco da mettere

a punto i consiglieri regionali

Parpiglia e Di Pietro Jr della

proposta di legge che hanno in-

tenzione di presentare alla com-

missione consiliare perché la di-

scuta e la passi all’esame del

consiglio. L’idea è certamente

sostenuta da ragioni valide e da

analisi sociali e statistiche che

la sorreggono con la forza dei

numeri. Secondo la Caritas, sa-

rebbero più di più di 800.000 gli

uomini precipitati nella povertà,

dopo aver lasciato la casa coniu-

gale, e affollano le mense e i

dormitori pubblici. Crediamo

che accada anche alle donne

dopo la separazione ma sullo

specifico non ci sono dati a so-

stegno. Comunque, s’è capito, i

due consiglieri regionali vo-

gliono affrontare il problematico

discorso che investe le separa-

zioni e le conseguenze econo-

miche, psicologiche e di vita che

ne conseguono. Trattandosi di

un insieme di problemi partico-

larmente complessi da ridurre

poi e da tradurre in una legge

regionale, come dicevamo, dopo

aver letto le motivazioni che li

spingono ad agire, i due consi-

glieri dell’Idv dovranno mettere

a punto molti aspetti della loro

proposta per renderla attuabile

in una realtà sociale qual è la

nostra, molisana. Le intenzioni,

probabilmente, vanno oltre le

possibilità. Ciò è materia da ap-

profondire, e la commissione è il

luogo deputato per farlo. L’inter-

vento si prefigge di dare un so-

stegno pratico (ma anche mo-

rale) ai genitori separati e

divorziati che vengono a trovarsi

in evidenti e comprovate condi-

zioni di difficoltà. Un sostegno,

come? A cominciare dall’avvio

delle pratiche di separazione

con la costituzione di centri

d’assistenza e mediazione fami-

liare che possano anche agevo-

lare il raggiungimento di un ac-

cordo sulle modalità di

realizzazione dell’affidamento

congiunto. Su un eventuale so-

stegno economico, la legge re-

gionale che si vorrebbe appro-

vare dovrebbe prevedere e

disciplinare il diritto a ricevere

un aiuto finanziario con l’ac-

cesso a prestiti da restituire se-

condo piani di rimborso concor-

dati. Spesso a separazione o

divorzio avvenuto, uno dei due

coniugi ha gravi problemi logi-

stici. Non sa dove andare a dor-

mire. Anche questo aspetto è

stato preso in considerazione e,

difatti, la proposta che Parpiglia

e Di Pietro jr stanno elaborando,

prevede di fornire al genitore in

difficoltà la possibilità di un’abi-

tazione, anche mediante il fi-

nanziamento di progetti per

l’adeguamento e la gestione di

immobili pubblici e privati. Una

proposta, come si può rilevare,

articolata, da mettere in condi-

zione di conciliare sul piano

della legittimità e, diremmo, so-

prattutto, delle disponibilità, un

insieme d’interventi: Centro

d’assistenza; contributi econo-

mici e sostegno alla ricerca e

all’uso di un’abitazione. Una

proposta che in un certo qual

modo (politico) riabilita il duo

Parpiglia/Di Pietro jr che non

sono piaciuti affatto nella ver-

sione “edilizia” a sostegno della

chiusura dei porticati e del cam-

bio di destinazione dei sottotetti,

per farne volumi abitabili e

commerciali. Come non sono

piaciuti a sostegno delle modifi-

che e dell’integrazione della

legge regionale sul Piano Casa.

Dardo

Parpiglia e Di Pietro evolvono:

dai volumi edilizi in eccedenza

ad un sentito problema sociale

Il fatto.Una proposta di legge in favore di separati e divorziati

Interrogazione dell'on.Leva.“Bisogna impedire che vengadanneggiato un patrimonio”

“Edilizia allo stremo”Preoccupazione ed allerta dal congressoregionale della Fillea Cgil

Page 6: 9 marzo 2014

Le letture di questa prima domenica di Quaresima ci aprono ilmondo delle debolezze umane, del peccato, della trasgressione e, inopposizione, la realtà della grazia, del perdono, della forza con cuisiamo rivestiti da Cristo, per l'obbedienza del quale “tutti sarannoconsiderati giusti”.

Nei versetti della Genesi, da subito, l'autore ricorda che l'uomo èchiamato a riconoscere i propri limiti: è stato plasmato dalla polvere,segno di fragilita' e di “vanità”, ha ricevuto il soffio vitale da Dio, èstato posto nel giardino, chiamato a custodire il creato, dal quale nonpuò separarsi, perché egli può cominciare a conoscere se stesso in ri-ferimento a ciò che è fuori di lui. Non può mangiare dell'albero delbene e del male non perché non possa riconoscere il bene e il male,ma perché non può definirli da solo, quasi fosse lui unico giudice dellarealtà. Anche la donna, posta di fronte ad Abramo, in qualche modolo limita, e viceversa. Tutti limiti dati per una pienezza di vita, per unamore vero, per un cammino sicuro. Il serpente tocca però il tallonedi Achille: dà una immagine distorta del Creatore, la fa vedere comeun padrone possessivo, esigente, egoista. Instilla la sfiducia. E quantoci si fa una idea sbagliata di Dio allora il primo atto è la disobbedienza,la fuga. La sua casa diventa una prigione. Molti si sono fermati sulla so-glia della comunione con Dio per questa falsa immagine, altri l'hannovarcata, ma portandosi sempre dietro, nel loro cuore, un angolo nelquale questa sfiducia è sopravvissuta, pronta a farsi sentire, solita-mente nei momenti più bui. Ognuno porta nell'intimo questa ferita,l'idea di un Dio che non ci ama fino in fondo, che non sempre vuoleil nostro bene, che ogni tanto si dimentica di noi, che ci ama finchésiamo buoni e al primo errore ci abbandona. E' difficile scardinarecerti “dubbi dell'anima”, e c'è sempre qualcuno,purtroppo, che fa laparte del serpente. Solo Dio può andare così in profondità e guarirci.

Dio desidera il bene dell'uomo. Fin dal primo libro della Bibbia, leg-giamo che collocò l'uomo nel “paradiso”, cioè in un mondo di armo-nia, di intimità con Dio e di felicità piena. Proprio perché ama l'uomoe desidera il suo bene, Dio gli chiede unicamente di rispettare la suacondizione creaturale di non voler “essere come Dio”. L'uomo è ten-tato di andare oltre la propria creaturalità. Sollecitato dal Maligno,l'uomo cerca in se stesso, non in Dio, la fonte del bene e della felicità.Dio “soffre una tremenda frustrazione” perché l'uomo lo ha conside-rato un rivale anzichè un benefattore, e ciò ha lasciato un'improntaindelebile nell'uomo. Dio è fedele al suo disegno di bene nei confrontidell'uomo e, per questo, restaura il suo disegno di amore per mezzodi Gesù Cristo: "Così come per la colpa di uno solo, si è riservatasu tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia diuno solo si riserva su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita".Adamo ed Eva furono tentati e caddero nella tentazione. L'uomonuovo, Gesù Cristo, fu tentato e ne uscì vincitore. In lui, scrive san-t'Agostino, fummo tutti tentati e tutti ottenemmo la vittoria.

Il Vangelo di Matteo narra le tentazioni di Gesù nel deserto. Il dia-volo cerca di coinvolgere il Figlio di Dio nel suo piano di rovina del-l'uomo, cercando di far fallitr l'opera di salvezza. Prima lo invita acompiere miracoli per realizzare la salvezza con mezzi straordinari;poi, cerca di persuaderlo a segiure la via della potenza e della gloria.Ma a differenza di Adamo, Cristo, l'Uomo-Dio, non cede al tentatoree ribadisce il primato del Padre su tutte le cose, riconciliando così lanatura umana con quella divina. Tutta la vita è una continua lotta con-tro le tendenze verso il male, ma l'esempio di Gesù ci dimostra comeall'uomo è concessa la libertà di scegliere se seguire la via della vitao quella della morte, certi del sostegno della grazia divina.

Mons. Gabriele TETI

L’accrocco umano è stato di

primissima qualità politica e

amministrativa. Mai prima era

capitato di annoverare allo

stesso tavolo di lavoro i rappre-

sentanti della Regione Molise,

della Provincia di Campobasso,

del Comune capoluogo di re-

gione, dell'Unione delle Camere

di commercio del Molise e del

Patto Territoriale del

Matese: Michele Iorio, Nico-

lino D'Ascanio, Peppe Di Fabio,

Paolo di Laura Frattura ed En-

rico Colavita col dichiarato in-

tento di “arricchire il destino del

Molise e di realizzare crescita e

sviluppo”. Obiettivo di cotanta

nobiltà politico-amministrativa

era: rendere la Cittadella de-

l’Economia di Selvapiana il

luogo della crescita program-

mata e della coesione socio-eco-

nomica. Ambizioso il progetto;

ambiziosi gli uomini che se ne

facevano carico. Il punto di sal-

datura era la valorizzazione

delle potenzialità economiche,

della cultura e dei saperi (mani-

fatturieri) molisani. Appunti e

riflessioni elencati in bella copia

in un convegno che solo qualche

anno fa è stato tenuto a Campo-

basso sullo sviluppo sostenibile

e partecipativo.

Alcuni uomini di quell’ac-

crocco istituzionale sono tutt’ora

protagonisti della vita pubblica

molisana, seppure a ruoli inver-

titi (Iorio e di Laura Frattura),

altri fuori della scena (D’Asca-

nio e Di Fabio) ma con una scia

di atti e provvedimenti alle

spalle che ancora incidono sulle

strategie realizzate e realizza-

bili, altri ancora (Colavita) ap-

parentemente ai margini, ma

con un peso specifico impor-

tante essendo stato un tempo

antagonista e altro tempo sodale

dell’attuale neo presidente re-

gionale, comunque una pre-

senza incombente nell’area

della Sinistra. Quell’accrocco,

come stiamo facendo cenno, ap-

pena qualche anno fa è stato

protagonista di un annuncio di

progresso e di fattività ammini-

strativa dinanzi, si pensi un po’,

ad operatori economici della

Serbia, ospiti con propri stand,

progetti e proposte alla conven-

tion di Selvapiana, per dare un

costrutto alla ipotesi di una col-

laborazione transnazionale nata

da una serie di iniziative poste

in essere da Unioncamere Mo-

lise (leggasi Frattura), dal Patto

Territoriale del Matese per l’Oc-

cupazione (leggasi Colavita), dal

Ministero per lo Sviluppo Eco-

nomico e dalla rete dei Patti Ter-

ritoriali italiani, in sinergia con

la Regione Molise (leggasi

Iorio). Dinanzi al Gotha della

politica e dell’economia del Mo-

lise riunito nella speranza (ta-

luni nella convinzione) che il

passo da compiere meritava at-

tenzione e partecipazione, ga-

rantito dalla massiccia presenza

di vertici istituzionali e di realtà

territoriali dotate di risorse, di

uomini, di mezzi, di progetti e di

prospettive, tutto quadrava a

meraviglia.

Il convegno infatti era il com-

pimento di un percorso ragio-

nato e comparato. Difatti, nel

corso dei lavori il Molise è stato

raccontato in tutte le sue mi-

gliori peculiarità che i vari Iorio,

D’Ascanio, Di Fabio, di Laura

Frattura e Colavita rappresenta-

vano, ciascuno per un verso o

per l’altro (per una peculiarità e

per l’altra), con un target di cre-

dibilità certificato dalla perso-

nale esperienza di

amministratori. Cui si aggiunge-

vano i prodotti, i brevetti, i pro-

getti in esposizione, distribuiti

sui quattromila mila metri qua-

drati dell'area fieristica. Alle

corte. A Selvapiana hanno di-

scusso tutti, e di tutto. Hanno di-

scusso gli uomini delle

istituzioni, le associazioni di ca-

tegoria, le organizzazioni sociali,

l’università, le Agenzie di lavoro,

finanche le singole testate gior-

nalistiche con una ampiezza di

argomentazioni che mai avrebbe

lasciato immaginare che il se-

guito sarebbe stato un flop, un

terribile flop. Selvapiana ora è

un deserto, un luogo in disfaci-

mento, un sogno in dissolvi-

mento, una speranza vanificata.

Se Iorio, bocciato dalle urne ha

colpe, non di meno le hanno

condivise i Frattura, i D’Ascanio,

i Di Fabio e i Colavità. A ruoli in-

vertiti, Frattura e Iorio, hanno

tempo e modo di chiarire gli ar-

cani che si portano dietro, di cui

non hanno mai dato conto.

Il Molise? Come le stelle, ri-

mane a guardare.

Dardo

CAMPOBASSO. Continuano i servizi preventivi

posti in essere dai Carabinieri sulla scorta della

indicazioni del Comando Provinciale indirizzati

alla prevenzione di reati contro il patrimonio e

all’individuazione di potenziali autori di reati pre-

datori.

Numerosi i servizi in tutto l’arco orario della

giornata in cui i Carabinieri della Compagnia di

Campobasso hanno pattugliato le strade cittadine,

le aree rurali ed i paesi che ricadono nel territorio

di competenza.

Diversi i controlli eseguiti soprattutto a nei con-

fronti di quelle persone ritenute avulse dal conte-

sto locale ed in tale ambito un uomo ed una donna,

trentacinquenni e di origine romena, sono stati

fermati nel capoluogo. Interrogata la Banca Dati

delle Forze di Polizia è emerso che entrambi sono

gravati da precedenti di polizia per reati contro il

patrimonio.

Immediatamente è stata avviata nei loro con-

fronti la richiesta di emissione del foglio di via ob-

bligatorio dal Comune di Campobasso.

69 marzo 2014 Campobasso

Foglio di via per due romeniSono stati i Carabinieri a fermarli. Hanno precedentiper reati contro il patrimonio

Gli uomini e gli enti che hanno affossato la Cittadella dell’Economia

I^ DOMENICA DI QUARESIMA

Le cose che avrebbero dovuto far grande il Molise e non sono state

9 marzo 2014

Selvapiana è un deserto, un luogo in disfacimento,

un sogno in dissolvimento, una speranza vanificata

Page 7: 9 marzo 2014

Sulle aliquote Tasi, il governo

ha dato ai Comuni la facoltà di

stabilire un possibile aumento

fino allo 0,8 per mille. Il paga-

mento della Tasi dipenderà dalla

casa che si possiede e dalle ali-

quote che ogni Comune deciderà

di applicare, le date di versa-

mento non sono ancora state uffi-

cializzate ma potranno variare da

Comune a Comune, in ogni caso

ci sarà la possibilità di pagare

tutto in un'unica volta entro il 16

giugno 2014. Esenti dal paga-

mento dell’imposta gli immobili

della Chiesa adibiti al culto,

gli enti no profit, i terreni

agricoli. Ipotizzando

l’applicazione dell’ali-

quota base all’uno

per mille, secondo

una simulazione

de l l ’U f f i c i o

studi della

Cgia, la Tasi “colpirà” soprattutto i

proprietari di immobili in Lom-

bardia, Lazio e Veneto. I primi sa-

ranno chiamati a versare 660

milioni, i secondi 480 milioni e i

terzi 354 milioni di euro. Com-

plessivamente nelle casse dei Co-

muni dovrebbero arrivare poco

più di 3,8 miliardi di euro. Le Re-

gioni, invece, dove la Tasi peserà

di meno sono il Molise (17 mi-

lioni di euro), la Valle d’Aosta (14

milioni di euro) e la Ba-

silicata (23

m i -

lioni di euro). “Questa stima – se-

gnala il segretario della Cgia Giu-

seppe Bortolussi – è molto

prudenziale, in virtù del fatto che

i sindaci avranno la possibilità di

aumentare ulteriormente l’ali-

quota. Pertanto, è molto probabile

che alla fine il gettito complessivo

sarà superiore ai 3,8 miliardi da

noi preventivati; e’ chiaro che in

questa stima il carico fiscale più

importante è in capo alle Regioni

dove è maggiore il numero degli

immobili ad uso abitativo e quelli

riconducibili alle attività com-

merciali/produttive. Se sulle

prime abitazioni la Tasi, di fatto,

sostituirà l’Imu, sulle seconde e

terze case e sulle

costruzioni

ad uso produttivo, il tributo sui

servizi indivisibili andrà ad ag-

giungersi all’Imu. Pertanto, è

certo che su queste tipologie im-

mobiliari il carico fiscale è desti-

nato ad aumentare; la nostra

preoccupazione – prosegue Bor-

tolussi – è rivolta soprattutto agli

effetti che l’Imu e la Tasi avranno

sui capannoni. Ricordo che, su

queste tipologie di immobili,

viene attribuito allo Stato il gettito

calcolato con l’aliquota base del

7,6 per mille, mentre solo la parte

eccedente questa soglia, fino al li-

vello massimo del 10,6 per mille,

finisce nelle casse dei Comuni.

L’aliquota media Imu applicata

sui capannoni è stata del 9,33 per

mille. Ora, i sndaci hanno la pos-

sibilità di applicare in via aggiun-

tiva la Tasi fino a raggiungere la

soglia dell’11,4 per mille. Se do-

vessero applicare l’aliquota base

del nuovo tributo, ovvero l’uno

per mille, gli imprenditori si tro-

verebbero a pagare un miliardo

in più. Una cosa inaccettabile”.

79 marzo 2014Campobasso

Alle 12 l’inaugurazione in via Campania

Primo distributoreautomatico dell’acqua

Sarà inaugurato questa mattina alle 12 in via Campania il primo distribu-tore automatico dell’acqua. L'Italia detiene il primato europeo di consumodi acqua minerale in bottiglia: ogni anno ne consumiamo 194 litri a testa. Laconfezione (in bottiglie di plastica) e il trasporto (principalmente su gomma)dell'acqua minerale hanno enormi ripercussioni sull'ambiente, in termini diemissioni di gas serra e di rifiuti prodotti. Tuttavia anche in Italia sta cre-scendo la consapevolezza di adottare comportamenti più sostenibili persensibilizzare alla riduzione degli sprechi. Da questa esigenza nasce il pro-getto “Case dell'Acqua”, un distributore pubblico di acqua filtrata in formaliscia, refrigerata o gassata, dove il cittadino può riempire self-service leproprie bottiglie. “Case dell’acqua” è un progetto che intende promuoverel’utilizzo dell’acqua pubblica di qualità. Queste strutture sono nate per pro-muovere il servizio fornito dagli acquedotti pubblici e la particolarità sta nelfatto che l’acqua distribuita è refrigerata, naturale o frizzante secondo igusti. Come funzionano? Il cittadino si reca nelle “Case” con i propri reci-pienti in vetro, li riempie in autonomia e li porta a casa. Va anche tenutopresente che l’acqua distribuita da queste particolari fontane è quella del-l’acquedotto comunale, ma non è la stessa che esce dai rubinetti di casa,perché viene microfiltrata e sterilizzata con una lampada a raggi ultraviolettiche distrugge il Dna dei batteri. Un filtro composito, poi, rende l’acqua privadi cloro e gradevole al gusto. Secondo i dati diffusi dall’Istat, in Italia un ita-liano su tre non si fida di bere l’acqua del rubinetto (Annuario degli indica-tori ambientali 2007), nonostante il consumo di acqua pubblica sia molto piùcomodo rispetto all'acquisto delle pesanti confezioni sul mercato; nono-stante l’acqua del rubinetto sia più sicura perché più controllata; nonostantel’evidente risparmio economico (in media 0,5 millesimi di euro al litro perl'acqua spillata dal rubinetto di casa, quella sul mercato costa dalle 300 alle1.000 volte di più, secondo le stime Eurispes - Rapporto Italia 2008).Un’anomalia tutta italiana che viene confermata anche dai dati relativi alconsumo nazionale di acqua in bottiglia: nel 2008, gli italiani ne hanno acqui-stati 12,5 miliardi di litri, 194 litri all’anno a testa (Rapporto Beverfood2009-2010). Un dato che pone il nostro in cima ai Paesi europei per con-sumi di acqua in bottiglia e al terzo nella classifica mondiale, dopo EmiratiArabi (260 litri all’anno a persona) e Messico (205).Si stima che ogni singola“Casa” eroghi 2.500 litri ogni giorno, che equivalgono a circa 1.700 bottigliein plastica da un litro e mezzo. In un anno, quindi, prelevando l’acqua dalle“Case” si “risparmiano” circa 620 mila bottiglie. Tradotto in numero dimezzi pesanti che circolano per il trasporto delle confezioni d’acqua signi-fica 65 TIR in meno su strade e autostrade.I vantaggi ambientali non si fer-mano qui: approvvigionandosi a una “Casa dell’acqua”, ogni anno, si evita diprodurre (e smaltire) 20 tonnellate di Pet (polietilentereftalato) , di conse-guenza, si risparmiano 35 tonnellate di petrolio e 300 metri cubi di acqua.35 tonnellate di petrolio, tradotte in emissioni in atmosfera, corrispondonoa 30 tonnellate di CO2 e 350 chilogrammi di monossido di carbonio. Ipo-tizzando un'erogazione giornaliera di 1.250 litri di acqua da una delle “Case”costruita in un Comune di circa 10.000 abitanti si otterrebbero notevolibenefici ambientali. In un anno sarebbero erogati 450.000 litri con un ri-sparmio per le famiglie stimati in circa 90.000 euro. Senza dimenticare il ri-sparmio in Pet, petrolio, meno Tir sulle nostre strade, meno CO2 per laproduzione ed il trasporto e garantire la salute e la sicurezza dei consu-matori è necessario, che vengano individuati per ciascuna unità distributiva,i relativi punti critici di controllo e predisposte analisi di laboratorio checontemplino sia il mantenimento dei parametri relativi alla potabilità dell’ac-qua, sia del controllo di eventuali cessioni derivanti da materiali a contattocon l’acqua, inoltre i gestori di tali punti d’erogazione sono considerati atutti gli effetti operatori del settore alimentare, e quindi soggetti alla nor-mativa relativa alla sicurezza alimentare e obbligati per legge a operare conun piano di autocontrollo Haccp (Hazard Analysis and Critical ControlPoints).

Gam pignorati i fondi

Campodipietra, chiude la scuola dell’infanzia

BOJANO. A seguito del man-

cato pagamento di molteplici

parcelle professionali maturate

dall'avvocato Nicola Lucarelli

nel corso degli anni (legale

della Gam negli ultimi 3 anni)

sono stati pignorati nei con-

fronti di Finmolise parte dei

fondi elargiti dalla regione a fa-

vore della Gam per il rilancio

della filiera. Il tribunale di

Campobasso ha assegnato

parte delle somme al professio-

nista. Lo stesso professionista,

unitamente a componenti del

collegio sindacale, ha bloccato

anche i crediti vantati dalla

Gam nei confronti di Aia di Ve-

rona.

CAMPODIPIETRA. "Dal lontano 1932 decine di ge-

nerazioni sono cresciute nelle stanze dell’Asilo Infan-

tile, oggi conosciuto come Scuola dell’infanzia, struttura

gestita dalle Suore Francescane Missionarie di Gesù

Bambino, che hanno gestito con devozione e abnega-

zione e che ha visto crescere tanti genitori ed i loro figli

che in seguito sono divenuti genitori, attraverso una

presenza educativa e solidale con la popolazione di

Campodipietra. Purtroppo a giugno, alla fine del cor-

rente anno scolastico, l’Asilo che ha visto crescere e

formato alla crescita tanti cittadini verrà chiuso". Lo so-

stiene il consigliere comunale, Giovanni Barra. "Con la

chiusura muore una parte storica e tradizionale della

cultura del paese. Quindi a partire dal prossimo anno

scolastico, 2014/2015, la scuola delle Suore Francescane

non aprirà, anche se per il prossimo triennio vi sarà sul

territorio una popolazione infantile che potrebbe usu-

fruire del sevizio di circa 80 bimbi l’anno. Quindi nel ri-

cercare le cause non si può constatare che vi è stata

noncuranza da parte delle istituzioni locali mirata al-

l’annullamento delle tradizioni e della cultura". Tanti

cittadini si stanno chiedendo che fine farà la struttura

di proprietà della Chiesa, per questo il Consigliere

Barra, unitamente ad altri cittadini, chiederà al Vescovo

di trasformare la stessa in una casa per anziani, in

modo che la delusione in minima parte sarà compen-

sata da posti di lavoro che si creeranno con la nascita

della struttura sociale. Inoltre è intensione del costi-

tuente comitato civico nato con l’occasione, di interes-

sare direttamente Papa Francesco ricordando allo

stesso che il cuore di un popolo no può essere fermato

solo per difficoltà economiche contingenti, anche per-

ché vi è la convinzione che con opportuni sacrifici, fatta

da tutta la cittadinanza, la vita della comunità continue-

rebbe a scorrere nella tradizione e nella gioia di poter

accompagnare anche le future generazioni in quella

struttura che è stata parte integrante della storia di

Campodipietra.

Ai Comuni la possibilità di aumentare l’aliquota base

Tasi, il decreto è entrato in vigore

L'azienda non aveva provveduto

a pagare le parcelle professionali

Il consigliere Barra chiede al Vescovo

di ripensarci e critica l'Amministrazione comunale

Page 8: 9 marzo 2014
Page 9: 9 marzo 2014

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

30.000 copie in omaggioISERNIAANNO X - N° 57 - DOMENICA 9 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Page 11: 9 marzo 2014

VENAFRO. “L’amministrazione co-

munale, in merito alla vicenda dell’il-

legittimo percepimento di fondi

pubblici da parte dell’ex sindaco Ni-

candro Cotugno, si attiverà nei con-

fronti dello stesso, qualora egli non

provveda autonomamente, al recupero

delle somme indebitamente intascate”.

Suona come un vero e proprio ultima-

tum questa dichiarazione del sindaco

Antonio Sorbo, rilasciata nel contesto

della vicenda che da un paio di giorni

sta animando la scena politica locale,

quella della segretaria comunale invi-

tata farsi da parte a seguito di una sen-

tenza della Corte dei Conti che l’ha

“multata” di 2.800 euro proprio in re-

lazione alle indennità di fine mandato

(6.949,20 euro) indebitamente liqui-

date in favore dell’ex sindaco Nicandro

Cotugno. Che farà l’ex inquilino di Pa-

lazzo Cimorelli? Restituirà alle casse

comunali le indennità “indebitamente

percepite”, oppure accetterà la “sfida”

lanciata dal suo successore e si op-

porrà legalmente ad eventuali ingiun-

zioni che dovessero pervenire dal

Comune?

Si diradano e parecchio le nubi sul

futuro dell'Ittierre. Cruciale la giornata

di ieri, cominciata con la conferenza

stampa di Roberto Ruta e Danilo Leva

e finita con l'incontro tra il governa-

tore Frattura e i sindacati, presente

sempre il senatore Ruta, che ha messo

il suo sigillo al salvataggio dell'azienda

tessile molisana.

Le notizie sono diverse e tutte buone

e confermano quello che Ruta aveva

sempre chiesto: ovvero massima col-

laborazione con i tre commissari della

gestione speciale perchè quella fide-

iussione va comunque pagata. Allora,

chiede Ruta, meglio farla fruttare e qui

viene fuori il progetto del senatore,

condiviso in serata anche da sindacati

e Frattura. In sostanza, la Regione

chiederà ufficialmente all'Ikf di Mi-

lano di acquistare e non fittare il ramo

d'azienda che nascerà come new com-

pany. Successivamente, nella stessa

new company confluiranno con quote

diverse sia la Regione, che resterà un

paio d'anni e poi uscirà fuori, sia un

paio di imprenditori locali che do-

vranno apportare i loro capitali per

rafforzare la compagine societaria.

Sempre nella new company entre-

ranno anche delle cooperative che

svolgeranno i servizi per Ikf. Una so-

luzione complessa, che tende a salva-

guardare al massimo l'attuale mano

d'opera dell'Ittierre. Una soluzione, c'è

da sottolinearlo, che sposa la linea

sempre sostenuta da Roberto Ruta,

ovvera quello del coinvolgimento della

Regione. Una linea che Frattura in

qualche modo voleva evitare, ma che,

alla fine, ha dovuto accettare, perchè il

Pd molisano ne ha fatto una questione

di bandiera in difesa dei posti di lavoro

dell'Ittierre. Anche i sindacati hanno

detto sì al progetto, portato avanti dal

senatore del Pd e anche da Danilo

Leva e Massimiliano Scarabeo che,

con un suo comunicato su Facebook,

ha dato il placet all'operazione. Ora

non resta che attendere il via libera al

concordato dei giudici del tribunale di

Isernia e poi attendere la nascita della

new company con dentro Ikf che la

gestirà e la Regione più altri imprendi-

tori in qualità di partner minori.

N.Z.

119 marzo 2014Isernia

Colpo di scena nella vicenda Ittierre, Camillo Colella si alleacon Giovanni Petrollini, ex Ad Ittierre, e con Antonio Arcaro, anchelui ex Ad Ittierre e attualmente davanti al Gup accusato di ban-carotta, e presenta un'offerta da tre milioni e duecentomila euro,superiore a quella da tre milioni dell'Ikf.

Lucio Di Gaetano, che sta curando il concordato, si è dichiaratooltremodo soddisfatto dalla piega che stanno prendendo le cose:“Fino a qualche giorno fa, solo io credevo nella possibilità di sal-vare Ittierre. Tutti la davano per morta e sepolta. Ora, prima l'Ikfe poi il Gruppo Colella, due realtà importanti, hanno dato fiduciaal mio progetto di continuità attraverso la creazione di una NewCompany. Spero che arrivino ancora nuove offerte al rialzo inmodo da tutelare ulteriormente e sempre di più i creditori di cuisiamo custodi”. Intanto il Gruppo Colella, in una conferenzastampa, ha reso noti i contenuti della sua offerta, non chiarendo,però, il numero degli occupati: “Il Gruppo Colella costituisce unPolo della Moda in Molise ed ha depositato, presso il Tribunale diIsernia, una proposta vincolante per la conclusione di un contrattodi affitto di ramo d’azienda della Ittierre S.p.A. e relativa opzionedi acquisto. “Il Gruppo Colella, nell’ambito di una strategia di di-versificazione delle proprie attività, - si legge in un comunicatostampa della Coella Holding Srl - ha deciso di investire nella co-stituzione di un ‘Polo della Moda’, alla luce delle opportunità cheil comparto riserva in questo periodo storico e considerata anchel’ubicazione strategica della sede operativa del gruppo in Molise,

territorio ricco di know-how specifico nel settore tessile. In questocontesto si inserisce anche l’offerta di affitto di ramo d’aziendadella Ittierre spa, con opzione di acquisto della stessa, depositataoggi presso il Tribunale di Isernia. La strategia posta in atto dalGruppo Colella – viene spiegato nella nota - prevede la creazionedi una Newco, all’interno del Gruppo, appositamente dedicata alcomparto Moda che ha come obiettivi, a breve termine, l’acqui-sizione di un marchio di abbigliamento, la sottoscrizione di accordidi licenze nel campo dell’abbigliamento e dell’accessorio griffatoe la costituzione, presso l’immobile di proprietà sito in Montero-duni (IS) e/o, previo accordo con l’attuale proprietà dell’immobile,presso parte del sito industriale di Ittierre di Pettoranello del Mo-lise, di due ‘Poli della Moda’, uno di tipo industriale, aggregandole micro e piccole imprese tessili all’interno dei propri spazi, eduno di tipo commerciale, implementando un centro commercialenel quale la categoria abbigliamento, attraverso l’outlet aziendale,farà da volano alle altre iniziative commerciali di privati, affittandogli spazi alle Pmi molisane di abbigliamento, alimentare, artigia-nale, servizi, entarteinement, che vogliano commercializzare ipropri prodotti e servizi, usufruendo di servizi amministrativi e lo-gistici integrati. In questa nuova avventura l’imprenditore – si sot-tolinea nella nota - sarà affiancato da Manager qualificati dellaModa, con importanti esperienze di rilievo internazionale, guar-dando al Molise, che guideranno la Newco nella sua fase costi-tutiva e di sviluppo”.

Il Comune di Venafro scrive all'ex Sindaco

per l'indennità di fine mandatoUn nuovo fenomeno ha interessato il corso d'acquaIgnote le cause

L'Ikf acquisterà il ramo d'azienda ed enterà anche la Regione

“Cotugno, restituisci i soldi”

Ittierre salva, passa la linea Ruta

Ittierre, arriva anche l'offerta di Colella

Torrente Rava, ancora schiuma

VENAFRO. La segnalazione ci è giunta da una donna che ha la

sfortuna di abitare proprio in prossimità del torrente Rava. Ma

nella tarda mattinata di ieri quella coltre di schiuma biancastra che

galleggiava sulle acque del rivolo l’hanno notata in molti. Dopo un

periodo di relativa assenza del fenomeno, l’inquinamento del tor-

rente Rava torna a destare preoccupazione per le tante famiglie

residenti a ridosso del torrente. Ignota la fonte di quella coltre di

schiuma, che in poche ore si è dissolta, ma tutti si augurano che il

fenomeno non abbia più a ripetersi.

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129 marzo 2014 Termoli

TERMOLI - “Basta con questa

espressione ‘un sindaco espo-

nente della società civile’. Non

dura, ce ne siamo accorti con le

precedenti amministrazioni ca-

ratterizzate tutte da sindaci che

non avevano un percorso poli-

tico alle spalle”. Con queste pa-

role il segretario di Sel Sandro

D’Onofrio ha presentato alla

stampa il candidato a sindaco di

Termoli Simone Coscia. “Noi di

Sel vogliamo distinguerci per il

metodo, semplice, chiaro e tra-

sparente a differenza del caos

che c’è tutto intorno in questo

momento. - ha proseguito

D’Onofrio – La scelta del candi-

dato è avvenuta democratica-

mente, ed è ricaduta

sull’avvocato Simone Coscia

perché oltre ad avere espe-

rienza, è anche espressione di

freschezza dato che sarebbe un

sindaco più giovane rispetto ai

precedenti. “Per me è un onore

che la scelta di Sel sia ricaduta

su di me – ha detto l’avvocato

Coscia – noi oggi facciamo un

discorso inverso rispetto agli

altri e cioè partiamo già da linee

guida programmatiche che poi

verranno valutate e discusse

con cittadini, quartieri,catego-

rie. Questo sarà il percorso di

partenza ed è questo che stiamo

chiedendo anche agli altri ‘met-

tete nero su bianco proposte e

soluzioni per questa città, tro-

vate la persona migliore che si

possa far portavoce e garante di

queste azioni e candidatela a

sindaco’. Per noi le primarie in-

fatti non sono un fine ma uno

strumento, e non condividiamo

affatto la linea di chi le utilizza

per risolvere beghe interne ai

partiti”. Simone Coscia ha citato

solo alcuni dei punti contenuti

nell’opuscolo presentato alla

stampa contenente le linee

guida, tra queste il Turismo

come vero motore di sviluppo di

Termoli e, di conseguenza la

necessità di fare scelte coerenti

anche sul piano industriale.

“Non diciamo no a prescindere

alle industrie, ma è possibile

fare delle scelte e consentire

l’insediamento di industrie va-

lide e che tengano conto del ter-

ritorio”. Coscia ha parlato anche

dello Zuccherificio “che è in una

fase di stallo fallimentare e co-

matoso” perché l’attività è stata

sempre basata su criteri politici

di appartenenza” e la soluzione

potrebbe essere in parte in un

finanziamento della Regione

per far ripartire l’attività di im-

presa e in parte in una coopera-

tiva di coltivatori e produttori. I

temi toccati da Coscia in confe-

renza stampa sono stati molti, si

è discusso di Ambiente e Salute,

di registro dei tumori comunale,

di lotta alla corruzione e al

clientelismo con l’istituzione di

un comitato cittadino anticorru-

zione, di informatizzazione

delle attività del Comune e di

acqua come bene pubblico ma

come bene garantito da con-

trolli che ne certifichino la po-

tabilità, di migliorie nella

gestione dei rifiuti e dei nuovi

traguardi da raggiungere con la

differenziata.

TERMOLI – Esce allo scoperto, o quasi,

il centrodestra in vista delle prossime

votazioni per eleggere il nuovo Sindaco

e il Consiglio comunale.

Voci insistenti, ma non confermate uf-

ficialmente, fanno il nome come possi-

bile candidato di Antonio Chieffo, ex

assessore regionale es ex Presidente

della provincia di Campobasso che ha

anche in passato rivestito varie cariche

politiche. Chieffo, che non sarebbe sgra-

dito a gran parte della colaizione di cen-

trodestra, sarebbe sponsorizzato dall’ex

governatore Michele Iorio. Antonio

Chieffo non ha bisogno di presentazioni

vista la sua esperienza politica e con la

forza di saper mediare anche nei mo-

menti più difficili e di tenere coese le

varie componenti della coalizione. Ma

l’ex sindaco Di Brino e i suoi fidi accette-

ranno a cuor leggero il suo accantona-

mento? In termolesi, a loro volta,

voteranno un candidato illustre ma che

di Termoli non è? Oltre a questi, e in at-

tesa delle prossime decisioni, c’è un

altro ostacolo da superare: che Chieffo

accetti la candidatura.

Elezioni amministrative, Simone Coscia è il candidato di Sel

Comunali, per il centrodestraspunta il nome di Antonio Chieffo

TERMOLI – “Che fine hanno fatto i propositi di riunificazione dei

consorzi industriali in una sola Agenzia in Molise?”. A chiederlo alla

giunta Frattura è il presidente regionale del Pd, l’onorevole Laura Ve-

nittelli. “C’è imbarazzo e delusione tra gli amministratori territoriali

del Pd del Basso Molise, quelli storicamente radicati nel nostro partito,

per la connivenza con cui viene ancor oggi garantita la governance del

Cosib a Termoli. Il tema del rilancio dello sviluppo produttivo nella

nostra regione non può essere ritardato e c’è bisogno di radicali ri-

forme. Il governo regionale deve dare impulso e si attende chiarezza

sul ruolo dei Consorzi. La crisi sta spazzando via un tessuto produttivo

che era il fiore all’occhiello della nostra Regione e dal Cosib questo

momento di estrema delicatezza viene affrontato nell’inerzia più as-

soluta”. Il parlamentare molisano chiede anche su questo tema uno

scatto in avanti del centrosinistra in Regione, per far sì che si volti fi-

nalmente pagina, anche al Consorzio industriale di Termoli, da troppo

tempo covo di trasversalità politicamente irricevibili.

Onorevole Venittelli chiedelumi sui consorzi industriali

TERMOLI – “Si apprende con soddisfazione della prima storica vi-

sita dell’amministratore delegato della Fiat allo stabilimento di Ter-

moli. Il territorio e la gente del Molise che tanto hanno dato in oltre 40

anni di presenza della casa automobilista torinese meritano l’atten-

zione necessaria per salvaguardare se non implementare i livelli oc-

cupazionali e conseguire un rilancio produttivo utile ad ampliare le

prospettive di crescita dell’impianto”. L’onorevole del Pd Laura Venit-

telli ha commentato così la notizia della presenza a Termoli dell’Ad di

Fiat Sergio Marchionne. “Come rappresentanti del Molise in Parla-

mento non possiamo che auspicare un cordiale e fruttuoso dialogo tra

il governo, le istituzioni e la Fiat, affinché nell’agenda del Gruppo to-

rinese sempre più orientato a diventare player globale dell’automo-

tive, si trovino spazio, ambizioni ulteriori e risorse da destinare allo

sviluppo dello stabilimento di Termoli”.

Fiat, il Partito Democraticoplaude alla visita di Marchionne

TERMOLI – Questo pomerig-

gio alle 18, nell’Atelier Verrilli in

via Montecarlo, sarà inaugurata

la seconda tappa della prima

edizione del progetto d’arte

contemporanea, “Adotta un arti-

sta 2”, organizzata e curato da

Lina Boffa presidente dell’asso-

ciazione artistica campana “Ac-

cademia”. La manifestazione ha

lo scopo di far conoscere e pro-

muovere artisti, storici e critici

molisani in tutte le sue forme e

molti sono gli artisti che hanno

aderito, dai nomi più famosi alle

giovani promesse dell’arte con-

temporanea molisana. I critici

che hanno aderito al progetto

sono: Giulio Botteri, Titta Forsti-

nelli e Antonio Mucciaccio.

“Adotta un artista” inizia la seconda edizione

Presentato il Progetto "Differenza non Indifferenza"

TERMOLI - In occasione dellagiornata dell' 8 marzo, nell'ambitodell’iniziativa "I diritti violati delledonne" che si è tenuto presso l’Isti-tuto Tecnico Commerciale “Boc-cardi”, la consigliera di Parità dellaProvincia di Campobasso, Professo-ressa Filomena Matteo, ha presen-tato il progetto "Differenza nonIndifferenza" indirizzato agli studentie alle studentesse degli Istituti diIstruzione secondaria e finalizzato afar acquisire e sviluppare sensibilitàed attenzione alla differenza di ge-nere. I moduli di studio, che parti-ranno a breve, saranno strutturati

con l’obiettivo di affrontare e chia-rire i significati psicologico-socialipropri dei concetti di identità, ge-nere, differenze sessuali e orienta-mento sessuale. In particolare, gliincontri formativi saranno pensaticon l’intento di mettere i parteci-panti nella condizione di riflettere,attraverso la narrazione di raccontidi vita quotidiana direttamente o in-direttamente esperiti, sulle propriee sulle altrui convinzioni, credenze,dubbi, immagini mentali in tema diidentità, differenze sessuali e di ge-nere oltre che sulle questioni socialiad esse connesse.

Gli obiettivi generali del Progettosono: far acquisire conoscenze ecompetenze rispetto ai temi dellasessualità con specifico riferimentoalle questioni legate all’identità digenere e all’orientamento sessualeda un punto di vista psicologico ededucativo; lavorare sui propri mo-delli culturali, sui propri schemimentali e sui propri vissuti emotivo-affettivi correlati al tema della ses-sualità, del genere edell'orientamento sessuale. Per larealizzazione del progetto è statacoinvolta l'Associazione Professio-nale "Proteo - Fare e Sapere".

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139 marzo 2014Termoli

PESCARA – E deceduto

durante la scorsa notte

nell’ospedale di Pescara,

dove era stato trasferito da

quello di Vasto, Franco

Maria Chimisso, 64 anni,

medico in pensione resi-

dente a Termoli.

Nel tardo pomeriggio di

venerdì, il medico era alla

guida della sua autovet-

tura, una Volkswagen

Bora. Stava percorrendo in

direzione sud l’Autostrada

adriatica quando tra i ca-

selli di Vasto Nord e Val di

Sangro si è schiantato con-

tro il guard rail che separa

le due carreggiate ripor-

tando vari traumi.

Ai soccorritori le condi-

zioni del Chimisso erano

apparse subito molto gravi

e, dopo un primo ricovero

nell’ospedale di Vasto era

stato trasferito in quello di

Pescara dove, purtroppoi, è

deceduto nella stessa

notte.

Il dottor Chimisso, che la

scia la moglie e due figlio,

era conosciutissimo a Ter-

moli e a Larino dove aveva

lavorato nell’ospedale Vie-

tri nel reparto di Medicina.

I rilievi sulla dinamica

dell’incidente sono stati

eseguiti dagli agenti della

Polizia autostradale.

LARINO – Anche se ci sono state dichia-

razioni rassicuranti, continua a ventilarsi

la possibile chiusura del distaccamento

della Polizia stradale del centro frentano.

Anche " Libera, Associazioni Nomi e Nu-

meri contro le mafie si oppone a tale even-

tualità e si impegnerà nelle sedi

istituzionali regionali e nazionali èer scon-

giurare la soppressione. “Si continua a

voler tagliare indiscriminatamente e irra-

zionalmente servizi essenziali alle comu-

nità – si legge in un documento

dell’associazione - giustificando tali scelte

con una presunta razionalizzazione degli

stessi, senza tenere in considerazione né i

dati statistici ne le criticità dei territorio.

Tanto più se parliamo di sicurezza e del

pericolo che la criminalità organizzata

possa radicare i suoi purulenti tentacoli di

oppressione delle libertà individuali e

scardinamento delle regole democratiche.

Soprattutto in un territorio, quello moli-

sano, dove sono in aumento furti, rapine,

estorsioni, usure, stalking e reati ambien-

tali, così come confermato nella relazione

del Procuratore Generale alla recente

inaugurazione dell’Anno Giudiziario. In un

territorio dove il triste fenomeno del con-

sumo e dello spaccio di droghe ha ormai

assunto dimensioni tali da mettere in

campo un contrasto serio e organico a tutti

i livelli di intervento: Forze dell’Ordine,

Istituzioni e società civile. Questo è lo sce-

nario nel quale si va a calare l’ipotesi scel-

lerata di sopprimere importanti presidi

che garantiscono la tutela della sicurezza

e il contrasto alla criminalità. Scelta ancora

più insensata, per quanto riguarda il Di-

staccamento di Polizia Stradale di Larino,

dove l’Amministrazione comunale ha con-

cesso, in comodato d’uso, i locali dell’ex

Casa circondariale nel cuore del centro

storico, già utilizzati peraltro nel periodo

del terremoto del 2002, perfettamente ido-

nei ad ospitare il Distaccamento così come

ha certificato anche il sopralluogo già ef-

fettuato dai tecnici. Senza ribadire il fatto

che, nonostante l’esiguità delle forze a di-

sposizione, gli operatori di Polizia control-

lano un vasto territorio, i Comuni del

cratere cd. e obiettivi sensibili, con grande

impegno ed ottimi risultati”.

Incidente sull’A 14, muore medico in pensione

Libera dice di no alla chiusura del distaccamento della Polizia Stradale

Archeoclub organizzaun’escursione a Venafroe ad Isernia

Si ribalta con l’auto,paura per il conducentePETACCIATO – Tanto spavento e qual-

che leggero acciacco, per fortuna nulla di

grave, per un 25enne petacciatese ribalta-

tosi con la propeia autovettura. Il giovane

stava percorrendo con la sua autovettura

la strada provinciale che collega Petac-

ciato alla marina quando, per cause in via

di accertamento, giunto nei pressi di una

curva si è ribaltato. Scattoto l’allarme sul

posto è giunta una squadra dei Vigili del

Fuoco, i medici del 118 e Volontari della

Misericordia. Il giovane che era in stato

cosciente è stato comunque trasportato al-

l’ospedale San Timoteo dove è stato sotto-

posto agli accertamenti del caso.

Furto in gioielleria, ladriportano via la cassaforteCAMPOMARINO – I carabinieri della

locale Stazione e della Compagnia di Ter-

moli stanno indagando su un furto com-

piuto durante la notte tra venerdì e ieri

nella gioielleria di Corsi Skanderbeg. I

ladri, copo aver praticato un foro nel muro

di un locasle attiguo, sono penetrati nella

gioielleria asportandone la cassaforte

contenente Gioielli, monili e solti per sva-

riate migliaia di euro, per poi allontanarsi

indisturbati.

La scoperta dell’accaduto è stata fattta

ieri mattina dal titolare del negozio di pre-

ziosi che ha immediatamente fatto inter-

venire i carabinieri.

Falsi tecnici comunali,allarme alla cittadinanzaMONTENERO DI BISACCIA – Da qual-

che giorno falsi tecnici comunali si aggi-

rano per il paese busando alle porte delle

case degli anziani che hanno lanciato l’al-

larme. Immediato l’intervento dell’Ammi-

nistrazione comunale che ha inviato un

sms ai cittadini iscritti al servizio informa-

tivo. “Attenzione, invitiamo i cittadini a

non aprire la porta a due sconosciuti che

in queste ore si stanno presentando nelle

abitazioni dei residenti, per effettuare non

meglio precisate misurazioni. Il sindaco e

il Comune di Montenero non hanno auto-

rizzato nessun privato o società ad effet-

tuare alcuna visita presso le civili

abitazioni. Per ogni necessità o segnala-

zione, invitiamo ad allertare i Carabinieri

al numero telefonico 0875.96103”.

BASSO MOLISE – Il presidente del-

l’Archeoclub di Termoli, Oscar De Lena,

comunica che è stata organizzata per do-

menica 23 marzo una escursione a Vena-

fro e Isernia. La partenza è fissata alle 8

dal piazzale Donatori di Sangue (vecchio

ospedale) con arrivo alle 10 ad Isernia e

visita guidata del Museo Nazionale del

Paleolitico e breve visita della città; alle

12,45 traferimento a Venafro e pranzo.

Alle 16 visita della Mostra su “Gli Etru-

schi del lago. Da Orvieto a Bolsena,un

percorso nella Storia” presso il Museo

Archeologico ; alle 17,30 breve visita

della cittadina e alle 18,30 partenza per

il rientro in Termoli dove si arriverà

verso le ore 21. La quota individuale, che

comprende viaggio in pullman, pranzo e

guide è di 45€ (50€ per i non soci); non

comprende il costo di tickets per ingressi

vari, Musei e siti archeologici. L’acconto

è fissato in 20 €. Le prenotazioni e i rela-

tivi acconti saranno accettati dalle ore 18

alle 19 di venerdì 14 marzo presso la

Galleria Civica.

Le prenotazioni telefoniche non sa-

ranno accettate prima delle ore 18 del 14

marzo e saranno considerate ‘vincolanti’,

con l’importo comunque addebitato al-

l’interessato. Il recesso è possibile entro

domenica 16 marzo; nessun rimborso è

previsto dopo questa data.

SAN MARTINO IN PENSILIS – La giunta mu-nicipale ha approvato la convenzione di volonta-riato di Protezione Civile con la locale AssociazioneNazionale Vigili del Fuoco in concedo, iscritta nel re-gistro regionale delle associazioni di volontariato èconsiderata a tutti gli effetti O N L U S. La conven-zione è stata sottoscritta anorma di legge anchein virtù che l’Amministrazione comunale vuole ga-rantire una adeguata partecipazione dei propricittadini alle problematiche concernenti la Prote-zione Civile, cercando, nel contempo, di sensibiliz-zare in particolare i giovani in merito alla materiaconcernente la difesa del territorio, al fine di coor-dinare i primi interventi, in caso di allarme e di pre-allarme, in attesa dell’intervento della Prefettura;assistenza in occasione di manifestazioni di inte-resse comunale cui sia presente la polizia munici-pale, altre forze dell'ordine, e/o dipendenticomunali, nonché in supporto a forze di polizia ecarabinieri in occasione di incidenti e blocchi deltraffico. L'Associazione metterà a disposizione delComune il personale volontario e le attrezzaturedisponibili, sotto la direzione del Sindaco. L’ammi-nistrazione comunale, nel contempo, concedereall’Associazione in comodato d’uso, per l’espleta-mento del servizio, il locale comunale do piazzaUmberto I (stanza in ex sede comunale).

Amministrazione approvaconvenzione con Vigili del Fuoco in congedo

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La sfida più importante dell’anno

senza allenarsi: così l’Isernia affron-

terà l’importante derby di questo po-

meriggio (inizio ore 14,30) contro

l’Olympia Agnonese, team granata

che invece proverà ad approfittare

della difficile situazione che si è

creata in seno alla ormai inesistente

società biancoceleste.

L’Isernia Fc è in autogestione: i cal-

ciatori, infatti, rimasti senza dirigenza

dopo le dimissioni del presidente

Ciampittiello e del direttore sportivo

Dino Petrangelo. Gli stessi atleti

hanno organizzato la gara odierna,

indicendo la ‘giornata biancoceleste’,

per la quale non saranno validi abbo-

namenti e ingressi di favore. L’obiet-

tivo è quello di racimolare i soldi per

pagare la vertenza dell’ex biancoce-

leste Calabrese, per evitare altri punti

di penalizzazione che porterebbero

alla sicura retrocessione.

Il ritorno in Eccellenza, comunque,

si avvicinerà qualora oggi la squadra

di capitan Nicola Panico non riuscisse

a superare l’Olympia Agnonese. L’im-

perativo, seppur in condizioni diffici-

lissime, è quello di vincere e tornare a

sperare nei playout, anche perché ri-

spetto dell’Angolana, squadra con la

quale i pentri si stanno contendendo

la terz’ultima posizione, l’Isernia deve

ancora giocarsi il jolly contro il Bo-

jano. Tre punti sicuri il prossimo 13

aprile. Ma la domanda è lecita: l’Iser-

nia tra un mese sarà ancora in corsa

per la salvezza, visto che ad oggi non

c’è società e ci sono diverse vertenze

di ex calciatori da saldare.

Soprattutto se oggi non si dovesse

vincere, sarà difficile che qualcuno

possa avvicinarsi alla società: perché

un imprenditore dovrebbe entrare

nell’Isernia, che rischia di retrocedere

e con dei debiti pregressi, quando si

potrà ben ripartire con un club pulito

dai campionati regionali? Sull’esem-

pio del Campobasso, facile immagi-

nare che se nel capoluogo pentro

dovesse esserci qualcuno interessato

al calcio, questi manifesti il suo inte-

resse a giugno. Dead club working:

questa è la triste verità in casa Isernia

Fc. Sulla base di tutti questi problemi,

chi non concederà sconti sarà l’Olym-

pia Agnonese di mister Corrado Ur-

bano. I granata, dopo la sconfitta

casalinga contro la Maceratese, pun-

teranno al pronto riscatto, per poi bis-

sare l’eventuale successo contro il

tranquillo Giulianova, che tra sette

giorni giungerà al ‘Civitelle’. Sarà,

dunque, una settimana importante

per il team altomolisano, che po-

trebbe archiviare il discorso salvezza,

prima di concludere il campionato

contro Fermana, Fano, Celano, Ter-

moli, Civitanovese, Matelica e Ango-

lana. Un calendario agevole per

l’Olympia Agnonese, ma è meglio ini-

ziare subito con un paio di successi di

fila, che porterebbero i granata a

quota 35 punti, a un passo dalla set-

tima salvezza consecutiva, tutti tra-

guardi costruiti al termine di grandi

campionati. I granata dovranno ri-

nunciare a Esposito e Di Lullo, squa-

lificati.

Isernia Fc-Olympia Agnonese sarà

diretta da Simone Degli Esposti della

sezione di Bologna, coadiuvato dagli

assistenti Giuseppe Di Giacinto di Te-

ramo e Simone Piccirilli dell’Aquila.

Sport15

9 marzo 2014I calciatori pentri, in autogestione, hanno indetto la “giornata biancoceleste” per pagare i debiti del club

Fano – Matelica: Vincenzo Fiorini di Frosinone

(Carnevale-Catallo)

Ancona – Jesina: Ilario Guida di Salerno (Bal-

delli-Zambelli)

Giulianova – Vis Pesaro: Andrea Zingarelli di

Siena (Li Volsi-Gambini)

Isernia Fc – Olympia Agnonese: Simone Degli

Esposti di Bologna (Di Giacinto-Piccirilli)

Fermana – Angolana: Nicola De Tullio di Bari

(Gregorio-Mittica)

Maceratese – Bojano: Francesco Alessandro Io-

vine di Napoli (Bovio-Barchetta)

Recanatese – Amiternina: Daniel Amabile di Vi-

cenza (Granieri-Vinti)

Sulmona – Celano: Raffaele Agrò di Terni (Pizza-

Battiniello)

Termoli – Civitanovese: Domenico Del Rosso di

Molfetta (Affronti-Yoshikawa)

SERIE D GIRONE FPROGRAMMA 26^ GIORNATA

Ancona (-1 pen.) 55; Mate-

lica 48; Termoli 47; Vis Pe-

saro e Maceratese 43;

Giulianova 38; Sulmona 36;

Jesina e Civitanovese 35; Fer-

mana e Celano 32; Olympia

Agnonese e Fano 29; Reca-

natese e Amiternina 28; Re-

nato Curi Angolana 21;

Isernia (-1 pen.) 18; Bojano

(-2 pen.) 2.

LA CLASSIFICA:

Isernia-Agnonese, per i biancocelesti ultimachiamata per la salvezza

La locandina dell’eventoI granata potranno far retrocedere i ‘cugini’ ma fare

un deciso passo verso la permanenza in serie D

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