24) l'Urlo Dicembre 2006

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l’urlo Pubblicazione periodica a diffusione gratuita - Numero 24 - Dicembre 2006 SOMMARIO Ed i t or i al e 1 Lettere dal “gruppo genitori” 2 LIBERE FRASI IN LIBERO URLO” 4 Oroscopo 4 Consi g l i cinemato g raf ici 5 Cru c i ver b a 5 L et t era aper t a 6 Il l upo7 Mandat i da voi 8 Per c o n t attar c i 8 1 Questo è quello che scrivevamo  pr im a di Na ta le, quando l’ ur lo er a già pronto... Purtroppo una serie di inconvenienti tecnici hanno ritardato l’uscita del vostro e nostro giornale. Abbiate  pa zi en za , no i ne ab bi am o av ut a! I ragazzi e le ragazze della Redazione sono impegnati, già da alcuni numeri, a dare a l’urlo una svolta editoriale. Da un po’ di tempo a questa parte diversi lettori ci chiedevano di smetterla di scrivere soltanto di sostanze e di emarginazion e, e di trasformare l’urlo in un giornale più vario e fatto di articoli che toccassero temi differenti dai soliti. Noi della redazione abbiamo accettato la “sfida” e stiamo tentando di rendere questo periodico il più  variegato possibile, con il preciso intento di non escludere nessuno dalla lettura e di aprire sempre più il giornale ai vostri pensieri e alle vostre emozioni. Ovviamente resta immutato il fatto che questi fogli di carta sono sempre serviti per dare  voce a chi, spesso, non ne aveva e che, attraverso il racconto e la scrittura, molti di noi sono cresciuti e FORSE A NATALE SIAMO TUTTI PIU’ BUONI... si sono confrontati pubblicamente con un mondo che è pieno di pregiudizi e di luoghi comuni su chi usa, o abusa, di sostanze stupefacenti. Noi della redazione siamo, però, curiosi di sapere da  voi lettori se questo cambiamento è di vostro gradimento, se il nuovo stile del giornale vi piace oppure no, se avreste altre cose da aggiungere o suggerire e, come sempre, se avete domande, suggerimenti o contributi da offrirci, potete scriverci (via mail o per lettera, gli indirizzi li trovate in fondo al giornale) e noi cercheremo di rispondere, di pubblicare e di fare tesoro di tutti i suggerimenti. In questo editoriale ci piace particolarmente ricordare tutte le persone che in tutti questi anni hanno contribuito alla realizzazione de l’urlo, gli Operatori del Ser.T. per averci sostenuto e stimolato alla realizzazione del giornale, e vorremmo rivolgere un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno inviato i loro contributi e hanno partecipato a “distanza” alla stesura del giornale in tutti questi anni. Infine ringraziamo anticipatamente tutti coloro che scriveranno su “l’urlo” e faranno in modo che questa bellissima esperienza non finisca mai. Passate delle belle vacanze. LA REDAZIONE Buskers: L’EQUILIBRISTA

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l’urloPubblicazione periodica a diffusione gratuita - Numero 24 - Dicembre 2006

SOMMARIO

Editoriale 1

Lettere dal “ gruppo genitor i” 2

“ LIBERE FRASI IN LIBERO URLO” 4

Oroscopo 4

Consigli cinematografic i 5

Cruc iverba 5

Lettera aperta 6

“ Il lupo” 7

Mandati da voi 8

Per contattarci 8

1

Questo è quello che scrivevamo prima di Na tale , quando l’urlo eragià pronto... Purtroppo una seriedi inconvenienti tecnici hannoritardato l’uscita del vostro enostro giornale. Abbiate

 pa zi en za , no i ne ab bi am o av ut a!

I ragazzi e le ragazze dellaRedazione sono impegnati,già da alcuni numeri, adare a l’urlo una svoltaeditoriale.Da un po’ di tempo aquesta parte diversi lettorici chiedevano di smetterladi scrivere soltanto disostanze e diemarginazione, e ditrasformare l’urlo in ungiornale più vario e fatto diarticoli che toccassero temidifferenti dai soliti. Noidella redazione abbiamoaccettato la “sfida” estiamo tentando di renderequesto periodico il più

 variegato possibile, con ilpreciso intento di nonescludere nessuno dallalettura e di aprire semprepiù il giornale ai vostripensieri e alle vostreemozioni. Ovviamenteresta immutato il fatto chequesti fogli di carta sonosempre serviti per dare

 voce a chi, spesso, non ne

aveva e che, attraverso ilracconto e la scrittura,molti di noi sono cresciuti e

FORSE A NATALESIAMO TUTTI PIU’

BUONI...

si sono confrontatipubblicamente con unmondo che è pieno di

pregiudizi e di luoghicomuni su chi usa, o abusa,di sostanze stupefacenti.Noi della redazione siamo,però, curiosi di sapere da

 voi lettori se questocambiamento è di vostrogradimento, se il nuovo stiledel giornale vi piace oppureno, se avreste altre cose daaggiungere o suggerire e,

come sempre, se avetedomande, suggerimenti ocontributi da offrirci, potetescriverci (via mail o perlettera, gli indirizzi litrovate in fondo al giornale)e noi cercheremo dirispondere, di pubblicare edi fare tesoro di tutti isuggerimenti. In questoeditoriale ci piaceparticolarmente ricordaretutte le persone che in tuttiquesti anni hanno

contribuito allarealizzazione de l’urlo, gliOperatori del Ser.T. peraverci sostenuto estimolato alla realizzazionedel giornale, e vorremmorivolgere unringraziamento a tutti

coloro che ci hanno inviato iloro contributi e hannopartecipato a “distanza”alla stesura del giornale intutti questi anni.Infine ringraziamoanticipatamente tutti coloroche scriveranno su “l’urlo”e faranno in modo chequesta bellissimaesperienza non finisca mai.Passate delle belle vacanze.

LA REDAZIONE

B u s k e r s : L ’ E QU I L I B R I S T A

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LETTERE DAL “ GRUPPO GENITORI” La redazione ha ricevuto una serie di lettere da parte del “gruppo genitori” del Ser.t. di S. Giovanni in Persiceto. Non

solo siamo felicissimi di pubblicarle, ma crediamo che il nuovo stile de l’urlo passi anche attraverso “aperture” di 

questo tipo. Le lettere sono molto belle, alcuni e alcune di noi hanno deciso, di volta in volta, di aggiungere qualche

 piccola e breve considerazione, o anche solo un semplice augurio.

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PR IM A L ETT ERA

Urlo

Mia figlia è una tossicodipendenteUrlo di doloredi rabbiadi vergognadisperatadi autoaccusaUrlo di amore

Mia figlia si disintossicaUrlo di sofferenzadi faticadi penadi impotenzadi sostegnodi speranza Urlo di amore

Mia figlia è ricaduta nella tossicodipendenzaUrlo di fallimentodi esasperazionedi stanchezzadi pietàdi solitudine

SECONDA LETTERA

Ho paura

Ho paura di quello che ho scoperto, che tiriguarda, non solo te, ma che riguarda anche lafamiglia. Sono terrorizzata all’idea che ti possasuccedere qualcosa di brutto, mi ripeto in

continuazione che andrà tutto bene, quando haidei giorni buoni sei fantastico, poi hai dei giornino e non ti riconosco. E la paura mi assale, econtinuo a fare dei brutti pensieri, e mi sentoangosciata, piango e mi chiedo che cosa è potutosuccedere. Forse lo so e mento con il fingere dinon sapere, e allora cosa fare? Rivolgermi apersone competenti mi aiuta, ma ancora nonriesco ad entrare in te, mi sembrava così facilecomunicare con te, pensavo che tu non aveviproblemi, tu sei una parte di me, come potevopensare che una parte di me ha dei problemi (che

presunzione!).Proteggerti, accudirti (hai ragione hocomunicato poco) ma sai io, non sono perfetta,sono un essere umano che ha i suoi limiti, vorreichiederti aiuto ho bisogno di te, dammi unamano, non abbandonarmi, dimmi cosa possofare, ma non solo per te, anche per me. E’ cosìdifficile a volte esprimersi. Voglio dirti una cosa,combatterò per te non ti lascio solo.

Firma: la paura

 La cosa più importante è proprio il non mollare, dare forza e coraggio anche se uno pensa di non averne più, far capire quanto è importante per lei suo figlio equanto gli vuoi bene. Coraggio, le mando un raggio di sole solo per lei.

di pauraUrlo di amore

Mia figlia riprova ad uscire dallatossicodipendenzaUrlo di incoraggiamentodi pazienza

di pazienzaper il tempo perdutoper le occasioni mancatedi non rassegnazione

per un filo di speranza ritrovataUrlo di amore

Quando l’urlo sarà un sussurroTu sarai guaritaFragile, difficile figlia mia.

 Spero per lei che arriverà il giorno in cui urlerà. Di gioia. Di felicità. D’amore.

 Per sua figlia che ce l’ha fatta a guarire.Un grandissimo “in bocca al lupo” e, se ne ha voglia,ci scriva ancora!

 In fondo urlare, almeno ogni tanto, fa bene!

D i l e mm a : B A B B O N A T A L E E ’ M O R T O ?  

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QUARTA L ETTERA

Quando in una famiglia c’è un problema didipendenza di alcol o droga, non riguarda unsingolo membro ma tutta la famiglia, frequen-tando il centro sottosopra ho potuto rifletteresu questo argomento che è vasto, ho cercato didarmi delle risposte, arrivando alla conclusioneche oltre ad essere un problema familiare èanche di carattere sociale, noi come famiglia enoi come comunità potremmo rispolverarecerti valori che al giorno d’oggi sono andatidimenticati e sono: coraggio, forza d’animo,generosità, obiettività, sincerità, umiltà.Il coraggio di agire male o di fare cose chepossono danneggiare non sono una virtù, maserve per prendere decisioni difficili e assumersile proprie responsabilità, la forza d’animo serve

TERZA LETTERA

Intanto che attraversiamo il tunnel del nostroproblema, il buio si fa sempre più tetro e piùnero, quand’ecco che un barlume di luce ci viene incontro, ci prende per mano, ci aiuta asuperare difficoltà inimmaginabili che gravitano

sul nostro cuore e sulla nostra mente. E cosìpiano, piano una speranza ed un sorriso siimpadroniscono di noi e tutto sembra piùchiaro. Questo barlume di luce ha solo un nome:ha il nome di una mamma, di un’amica, di unasorella, di una maestra, ha il nome di chiconsiglia, ha il nome a cui confidi i tuoi segreti,ha un nome ricco e splendente, ha il nomeuguale e identico alla mia unica ed amatafigliola. Un grazie a lei e a tutti i suoicollaboratori.

 Spero che la luce e la speranza possano abitare

nei vostri cuori e menti senza andare mai piùvia. Un affettuoso saluto.

per rimanere lucidi e sereni anche nei momentidifficili, la generosità, che è la capacità di pensa-re agli altri, al loro benessere, dando buoniesempi, l’obiettività per valutare senza farsiinfluenzare da pregiudizi e maldicenze; l’umiltà èla capacità di ascoltare gli altri ammettendoanche i propri errori, e fare il possibile, per

correggerli; sincerità prima di tutto con noistessi per poterlo essere con gli altri. Penso chesiano valori che ci possono aiutare in famiglia enella comunità, per cambiare comportamentisbagliati e assumere uno stile di vita migliore.

 Per quanto riguarda la mia esperienza non posso che essere d’accordo con voi, sarebbebellissimo se tutti facessero la fatica di capirequanto sia complesso affrontare i problemi legati all’uso di sostanze, forse un sacco di  pregiudizi cadrebbero. Comunque vi auguroogni bene per il futuro

QU IN TA LETTERA

Siamo del “gruppo genitori” (e familiari ingenere) che si ritrova ogni 15 giorni a S. Agata.Questo è il quarto anno dalla terribile rivelazionee sembra che presto nostro figlio verràdichiarato guarito. Nel ringraziare il Ser.T. di S.Giovanni in Persiceto per il sostegno immediato,e poi costante per accettare la situazione ecercare di venire fuori, vorremmo riportarealcune situazioni fatte nel periodo di confronto

con il gruppo. Intenderemmo più precisamentesoffermarci su due particolarità che, almeno apercezione nostra, ci distinguevano dagli altrifamigliari via via incontrati in questi anni.Primo nostro figlio, dopo ritrosie e qualcheuscita, ha completato il percorso di comunità,mentre gli altri erano in cura direttamente con ilSer.T., non volendo fare tale percorso odavendolo abbandonato subito senza ripovare.Secondo: nessun altro (almeno dalle apparenzeessendo questo un campo che tocca l’interioritàdi ognuno) è sembrato essere praticante dellefede cattolica (o anche di altra confessione) oalmeno, ha dato qualche segnale in tal senso.Questo naturalmente può non significarealcunché e potrebbe essere stato puramentecasuale, anche in considerazione che non sonostati poi tantissimi i partecipanti agl’incontri. Néovviamente si vuole qui ostentare una scelta di vita confessionale piuttosto che una correttacondotta laica, ma fra le nostre tante riflessioni,abbiamo notato da sempre queste due diversitàe cercato di capire se significassero qualcosa nelsuperamento della gravissima situazione in cuieravamo caduti.

Ripetiamo, tutto questo solo come nostrariflessione e senza alcuna pretesa di asserire

(continua a pagina 6)

S ol u z i o n e : PARE D I N O !  

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 Libere cose

in libero urlo Il qua der none al Ser .T. continua galop pare e noi della red azion e abbia mo dec iso di prose gui re con que sto inserto

speciale. Oltre al cruciverba, in questo numero, abbiamo aggiunto anche qualche consiglio cinematografico. Per

questo abbiamo cambiato il titolo: “libere cose”.

 I  N S E R  T O ! ! ! ! !

13-6-06… Ma se non c’è mai la biro, quali libere frasi?

Senza dataMa esistono davvero i colpi di fulmine! Dio miaveva dato una bella favola (forse l’ultima?) da vivere, e invece mi sto giocando anche questa…

Perché? Ma il famoso “un domani migliore”arriverà mai per me? O devo soffrire tutta la vita? Gianluca ti amo abbiamo rovinato tutto…anche stavolta, ha vinto la polverina?

17-08-06L’amore chiese all’amicizia “perché esisti tu segià esisto io?” E l’amicizia rispose: “Perasciugare le lacrime che tu hai lasciato.

Senza data Amore è la trovata pubblicitaria più azzeccata

dell’esistenza dell’uomo. “Vende” un prodottoche è il più riciclabile di tutti, e tutte le volte chelo “compriamo” diciamo: stavolta è persempre…

Senza dataPiangevo perché non avevo scarpe… poi vidi unuomo che non aveva gambe e sorrideva…

21-9-06 giovedìMeglio una vita senza sostanza che non fa altroche annebbiare i propri sentimenti e ti fa vederela vita in maniera negativa

11-9-06 Adesso sono felice, ma fino ad un mese fa uncane era più felice e meno solo di me. La droga(eroina più coca) è stata l’unica vera amica sianei momenti belli e soprattutto brutti. Maadesso l’unica vera amica è la vita di adesso, nonquella di prima.

( r i s p o n de a l l a f r a s e sop r a )  

Finalmente anche se sono venti giorni stotornando a vivere

10-10-06Sto tenendo duro Lorenzo, ma non ce la facciopiù. Sono sola e pensavo di tornare a vivere e

invece no, non ho nessuno!! E’ durissimo!!Grazie per il conforto, a presto!

Senza dataChi ce l’ha fatta fare ragazzi, non passa più!!!Merda.

6-10-2006Ciao ragazzi sono d’accordo con questo ragazzoche si chiama Lorenzo, non ci passa piùdavvero, anche se io non mi sto facendo, mal’umiliazione di essere tornata in casa con lamamma, è peggio di qualsiasi droga, forza ecoraggio a tutti. Ciao.

( R i s p o nde a l l a f r a s e sop r a )  

Beata te che sei in famiglia! Essere soli è peggio!Tanti auguri! Spero che vada meglio, lo credevoma sbagliavo

gemelliPuoi occuparti di un progetto ambizioso al qualetieni, specie se non riguarda la tua abitualeattività lavorativa, ma costituisce anche unpassatempo. In amore puoi essere più disponibile

cancroTi puoi permettere una vera chicca, offerta da una

 Venere molto positiva, e accettare un invito

allettante anche se costoso, si intende se ne vale lapena. Dimentica pure i tuoi doveri

leoneTi puoi dedicare con l’entusiasmo di cui sei capace aquello che più ti piace, accettando con gratitudine idoni di Giove, che di certo qualcosa di buono ha inserbo per te.

 vergineLa tua capacità di concentrazione è premiata, eoggi ti puoi dedicare senza temere le critiche a ciòche piace, se hai compiuto il tuo dovere con chi ha

 bisogno di te, e quindi non protesta.

 bi la nc iaOggi puoi celebrare la festa offrendo a chi ami ladimostrazione del tuo affetto, che può essere

OROSCOPO

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ORIZZONTALI: 1. Un po’ spartano - 5. Ossatu-re di selle - 9. Il filosofo delle monadi - 10. Anche,parimenti -11. Una palla di filo - 12. Ricopre pistesportive - 13. Crollo del pugile - 14. Persona cru-dele e vile

 VERTICALI: 1. Saluto tra arabi - 2. Un alto ec-clesiastico - 3. Aggettivo del mercato per amantidi lettura - 4. Il nome del soprano Fabricini - 6. È

circondata da sobborghi - 7. Probe, rette - 8. Gran-de società automobilistica giapponese.

CRUCIVERBA

CONSIGLI

CINEMATOGRAFICILock and Stock Quattro proletari mettono insieme una somma di100.000 sterline per giocare a poker, ma perdonotutto… e si indebitano. Da qui inizia un’avventuradivertente e rocambolesca.giudizio: *****

Prima o poi me lo sposo

 A chi ricorda con piacere gli anni ‘80 e la loromusica, un film che vale la pena di vedere.giudizio: ****

Pane e tulipaniRosalba è una casalinga di Pescara da dove parte,con il resto della famiglia, per una gita in pullman.

 Viene, per errore , dimenticata in un autogr illdell’autostrada e, facendo autostop, finisce a

 Venezia dove iniziano incontr i magici esorprendenti...giudizio: ***

Il mio grosso, grasso matrimonio greco

Il film è basato su una storia vera ed esprime lenotevoli differenze culturali presenti oggi negliStati Uniti. Divertente.giudizio: ***

realizzata anche in un pranzo speciale dacondividere con qualcuno che è davvero speciale

scorpioneTi puoi dedicare a quello che ti piace, anche senzal’approvazione di tutti, ti basti quella dell’amato

 bene con il quale condividere qualcosa dieccezionale, anche se ti costerà qualche spicciolo in

più.

sagittarioSe tieni al rapporto di coppia, evita di stuzzicare ilpartner, che potrebbe reagire alle tue giustecritiche, proprio perchésono giuste. Accetta una proposta insolita, se tidiverte.

capricornoUna esperienza del tutto inedita potrebbe aprirtinuove stimolanti prospettive, da vivere con lamassima libertà. L’amore potrebbe darti di più, ma

non è il caso di chiedere novità

acquarioPuoi permetterti una giornata di intensa libertà dadedicare a quello che ti piace, anche trascurando ituoi doveri familiari, se li giudichi noiosi. Al lavoropotrai dedicare un pensiero organizzativo.

pesciDi domenica ti spetta una intera giornata dadedicare al riposo, incluso quello da una famigliache qualche volta senti un po’ opprimente: invecedi criticare, prenditi un paio d’ore di libertà all’ariaaperta.

ElektraLa guerriera ninja della Marvel ha fatto colpo. Ilfilm è unico nel suo genere e molto bello.giudizio: ***

Prima ti sposo poi ti rovinoUn affermato divorzista in Los Angeles conduce una

 vita apparente mente invidiabile, MA!

Si innamora di una sua cliente e… sono guai!giudizio: ***

Shall we dance?Richard Gere (John Clark) noto avvocato di New 

 York ha sucesso nel lavoro ma non è del tutto felice,percio, quasi per caso, comincia a frequentare unascuola da ballo dove conosce una ballerinaincantevole...

giudizio: ***

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superiorità sulle situazioni e sulle scelte diognuno anche in considerazione del ristrettonumero dei partecipanti coinvolti. L’augurio èche tutti, genitori e soprattutto figli, aprescindere dai metodi e dalle credenzereligiose, ritrovino la serenità fuori dall’infernodelle sostanze.

 Siamo contenti per voi e vi facciamo tanti auguri per il pezzo di cammino che vostro figliodovrà ancora fare. Affettuosi saluti 

LETTERA APERTA

Questo mese la redazione ha ricevuo diverse lettere.

Quella che pubblichiamo di seguito è di Massimo, alla

quale abbiamo dedicato un’ampia risposta alla fine.

 Abbiamo deciso di lasciare inalterato il contenuto della

lettera ma di omettere alcuni nomi, ci sembrava più cor-

retto, speriamo che Massimo non ce ne vorrà.

Proverò ad essere breve, ma non è facile. Michiamo Massimo, sono in carico al Ser.T. di * da20 anni. Quando iniziai ad andarci non c’eranessuno delle persone di adesso. Ho svolto variprogrammi terapeutici, compreso S. Patrignano(3 anni), me l’hanno imposto (o mangi questaminestra o salti la finestra) ho fatto diversireinserimenti nelle Marche. Beh il succo è che

ho fallito in tutto e il Ser.T. non è più disposto aspendere una lira per me. Comprensibile, mafino a un certo punto. Adesso mi hanno lasciatoin mezzo alla strada per 2 mesi dopo l’ennesimaricaduta, beh ho retto il colpo molto bene, mapoi alla fine sono ritornato a chiedere unamano, perché avevo la percezione che allalunga sarebbe finita male. Primo tentativoniente, sono andati negativi - arrangiati - ma lamia incavolatura era tale che sono tornato allaribalta scrivendo una lettera all’equipecompreso *. Ho preso tutti i risultati positiviche ho ottenuto in tutti questi anni. Io sono

SIEROPOSITIVO da Marzo 2006 e, vi assicuro,che è un colpo che richiede del tempo peressere attutito. Beh sono riuscito ad ottenere unminipercorso di reinserimento, 4-6 mesi almassimo (i soldi sempre), in una struttura in cuiero già stato. Quello che mi chiedo e che vogliofare è un progetto di reinserimento riservato apersone sieropositive, si trova a Pesaro e la lorodisponibilità è totale nei miei confronti. Ma semanca un servizio alle spalle (i soldi) nonpossono fare niente, sono stanco sono incazzatodi non aver di non poter scegliere i progetti più

consoni a me. Ho tanti doveri mancati. Macome sieropositivo vorrei far valere i mieidiritti: voglio uscire dal circuito di tossici,comunità terapeutiche, sotterfugi, ecc. Voglio

reinserirmi nella società come sieropositivo, enon solo come ex tossico. Perché lasieropositivita rimane a vita, se non finisce perevolvere in AIDS. Io capisco che i Ser.T. nonsono dei pozzi senza fondo, ma qua si parla dirischio (emarginazione, malattia, depressione,carcere, ecc.) e un reinserimento per tossici mi

sembra che non possa rispondere a questecose. Mi chiedo ma è possibile che per attivareun progetto per sieropositivi ci si debbarivolgere al Ser.T.? Ho voluto scrivere a voi nondi certo con l’idea di smuovere qualcheistituzione, ma perché penso che confrontarsicon persone che certi problemi li hanno e li vivono di persona sia più fecondo che nonscrivere ai guru di questi servizi. Riprendo unarticolo scritto da un ASV del Ser.T. di *apparso sul numero di Maggio di “IL SOGNO DIUNA COSA” dell’A.S.L. di Bologna, oggetto diquell’articolo è la professionalità nel Ser.T, e, a

un certo punto dice: “[...] lavorare insiemesignifica rispettare la competenze e le

caratteristiche professionali personali di tutti,trovare strategie operative che permettanol’appagamento di ogni singolo individuo [...]”.Io credo sia possibile superare leincomprensioni che possono impedire allastruttura di essere veramente dinamica,costruendo dei criteri precisi di intervento, dicompetenze e responsabilità professionali. Solocosì i Ser.T. potranno essere non tanto unospazio dove si ricevono in custodia coloro chehanno conosciuto il disagio della dipendenza,

quanto piuttosto, dei luoghi che possano tenereconto dei bisogni, delle motivazioni e dellestorie personali di ogni singolo utente”. Solochiacchere

B u s k e r s : D A N Z A R E N E L L ’ A R I A . . .

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per ben apparire sul giornale dell’ USL Bologna?Io, in prima persona, queste considerazioni nonle ho potuto appurare. Dicevo del desiderio discrivere a voi perche vi ho sempre seguito econdiviso i temi trattati. Come quando hosaputo di essere sieropositivo. Mi sonoconfrontato subito e ricevuto consigli, che

nessun Ser.T. saprebbe dare, dalPOLOINFORMATIVOHIV. Un portale veramente ben fatto e molto proficuo per chi vive questo problema. Comunque ritornerò inquesta struttura di reinserimento a *(ripetizione) e il Ser.T.: o mangi questamiinestra o salti la finestra, che per me vuol direla strada. Io non smetterò di battermi peraccedere all’progetto* di * perché x la prima volta è un progetto dove andrei conmotivazioni ed energie SOLO MIE. Vi saluto con affetto, W L’URLO.

Massimo

Caro Massimo,

come prima cosa devo dire, a nome dellaredazione de L’urlo, che siamo molto felici dellatua lettera, la quale ci fa capire che l’urlo ha unriscontro sempre più positivo fra i lettori. Inquanto membro della redazione mi sono presol’impegno di rispondere alla tua lettera basan-domi sulle mie esperienze: io mi chiamo Yvon e

da molti anni sono sieropositivo e invalido,questo per farti comprendere che ho capito il tuo problema ma, come intuisci, il Ser.T. non èl’unica strada di uscita dalle difficoltà che ci circondano. Altre soluzioni possono esserequelle di avere dei contatti al di fuori del Ser.T.,contatti che ti possono far conoscere altre vie eaprirti altre possibilità. Anche io ho vissuto un periodo di solitudine e ne ho passate di tutti i colori, ma alla fine sono riuscito a creare unarete che comprende i miei amici, il Ser.T.,alcuni medici e il centro Sottosopra nel quale

 prepariamo anche il giornale che leggi, tuttoquesto mi ha permesso di ritrovare la serenità,nonostante io sia ancora in comunità. Devodirti che ammiro il tuo coraggio nel volercombattere fino a quando non avrai risolto i tuoi problemi, in modo che tu possa raggiunge-re la tranquillità e la serenità. Per quantoriguarda il darti una mano, proveremo a farti avere alcune indicazioni che crediamo utili. Unaffettuoso saluto.

Yvon

“ IL LUPO”

Questa è un’altra lettera giunta in redazione. Viene dal 

“Lupo” ed è molto interessante.

Se si vuole essere giudici imparziali in ognicircostanza, cominciamo col persuaderci chenessuno di noi è senza colpa, molto spesso cisdegnamo perché ci viene inflitto unrimprovero o una punizione, e nello stessotempo commettiamo una nuova colpa, inquanto aggiungiamo alle nostre cattive azionil’arroganza e la rivolta. Chi può dichiarare dinon aver mai violato le regole? E, pur ammessoquesto, che vita meschina è essere virtuosisecondo le regole? Le regole dei doveri vannomolto più in là di quelle dei diritti, quanteregole impongono la pietà, l’umanità, lagenerosità, la giustizia, la lealtà, regole che non

sono scritte in nessun codice terreno, ma nonpossiamo nemmeno avvicinarci a quellaformula così vivida che è l’innocenza. Certisbagli li ho commessi, altri li ho pensati, altri

desiderati, altri favoriti, molti pagati: ma, inciascuno dei casi sono innocente perché la cosanon mi è riuscita. Bisognerebbe essere piùcomprensivi con chi sbaglia, più umani con chici rimprovera.Nessun rancore.

Il lupo.

C’è una regola che esiste in ogni paese, lingua ecolore della pelle: l’amore.

Con l’amore si può fare tutto, spezzare catene,nell’amore si può trovare la forza percontinuare a credere, a dare e a ricevere. Perquesto ci sentiamo molto vicini alle tue parole.

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“ MANDATI DA VOI”

In questa rubrica inseriremo tutti i vostri contributi (poesie, riflessioni, aforismi, meditazioni, ecc.) che invierete alla nostra redazione

per posta, via e-mail o in qualisiasi altro modo vi venga in mente... purché ci arrivino!!!

PER CONTATTARCIHai un tuo “pezzo” che vorresti pubblicare? Hai una tua riflessione, una poesia, un disegno, una qualsiasi

cosa che ti piacerebbe comparisse su l’urlo? Mandala qui in redazione!!!!

via mail:

centrosot tosopra@hotmail .com

l’[email protected] posta:

Redazione de l ’urlo

via Terragli Levante 1/A

40055 S. Agata Bolognese (Bo)

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NIENTE FUOCO COIBAMBINI

Niente fuoco coi bambiniche potrebbero bruciarsiné cinture ai detenutiche potrebbero impiccarsi.Mi ricordo di un suicidioe i commenti della gente:“del sistema giudiziariofu una vittima impotente.”Si è saputo che studiava Vecchio e NuovoTestamento

era molto religiosoe in odor di pentimento. Anche un prete intervistatoconfermò: “ho avuto unsegno:costruiva crocifissicon fiammiferi di legno! Alla gloria degli altricertamente va innalzatoche si celebri un processolo si nomini beato”.Ma il suo ultimo messaggiofu un consiglio inaspettato,tolse ogni santitàad un povero impiccato.C’era scritto: “Non credetea chi vi parla d’amnistiaquesta è l’unica manieraper uscire di galera.”

Massimo

GELOSIA 

Ti prende

Ti stringe il cuoreNon ti fa respirare.Smetti cuore impazzitoFai palpitare le mie vene

Smetti di prendere la miamente

I miei sentimenti.Mi fai impazzire stritolandotutto in una morsa d’acciaio

 Y .

LA MORTE

Fredda, glaciale, ti ha preso,la morte,portandoti via

i tuoi giovani anni

l’infinita voglia di vivereche fino alla fine haicombattuto.

Ora sei quiInermeCon la compostezza che sololei,la morte,sa dare.

Bacio le tue labbra ancoramorbide

Colgo l’ultima goccia di sudore Ahi… il male che sento èinfinitoTi guardo fissando ogni tuopiccolo muscoloCercando in te ancora unpunto di vita.

 Ascolto questa chitarraspagnolaChe meglio di mille paroleEsprime il mio infinito dolore.

Ricordi, emozioni d’amore,tutto in lampo mi apparequando ancora ierimi tenevi la mano

e con il tuo modo di farescanzonato

mi diceviTi amo mio piccolo procione.

Ora sei quie io sento che ogni fibra delmio corpo grida“no non è giusto”.

La neve sui tuoi capelliGli anni ti avrebbero fattainvecchiareE cosìCome ogni cosa compie il suo

ciclo Anche tu ed io saremmo andatiincontro a lei,la morte.

Ma così noCosì ti ruba a me a al mondoLa tua giovane età… Ahi… mia pena Ahi… crudele destinoMorte ti sfido.

Portami viaPoco mi importa vivereSenza il suo sorriso cheraschiava una stanza intera

Poco mi importa vivereSenza il suo sguardo cherispecchiava le ondedell’oceanoPoco mi importa vivereSenza le sue maniChe mi facevano vibrared’amore e desiderioCome chitarra suonata da millegitani.

E ora dico… sono pronto.

 Y .

 S  t   am p a a c  ur  a d  e 

l   C  en

 t r 

 o

 s  t  am

 p a

 d  el l ’  A . s .l .  d i  B 

 ol  o

 gn

 a