La Pulce 201

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La PulceGiornalino di informazione e azione missionaria

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SFRUTTAMENTO, IMMIGRAZIONE,

MORTE.

L’ABBANDONO E’ REATO!

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IL SOPRAVVISSUTO

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EDDY-TORIALE BUON VIAGGIO…

Gli abitanti dello stivale hanno le valigie in mano e sono pronti per lemeritate ferie. La toccata e fuga nel negozio “X” per recuperare le ultimeg g p pcose per chiudere la valigia e viaaaa... Famiglia, fidanzati, amici, conoscenti operfetti sconosciuti, non importa chi sia il compagno di viaggio, l'importante èprendere quella strada che vi porterà alla vostra meta. Tuttavia per unabuona percentuale della popolazione del Belpaese rinuncerà al break diAgosto, per impossibilità economiche o motivi che non è dato a meg , p pconoscere, però voglio mettermi nei panni del bambino o la bambina chequest'anno purtroppo vedranno il sole, solo dal terrazzo di casa. A settembre,di ritorno sui banchi di scuola, alla consueta domanda dell'insegnante "cosahai fatto durante le vacanze?" Il "figlio di papà" risponderà a gran vocesfoggiando un'abbronzatura invidiabile, decantando le infinite attività svoltegg ,durante il soggiorno, raccontando del sole dei tropici, di barriere coralline, dispiagge bianchissime e di resort da capogiro. Ma voglio immaginare quelbambino che per scarse possibilità non ha potuto sentire la sabbia sotto ipiedi, tentato di dare una risposta falsa, inventando castelli di sabbia pur dinon essere l'unico della classe ad essere restato a casa durante le vacanze.Alla fatidica domanda dell'insegnante il bambino non rispose, esitò per qualchesecondo poi prendendo tutto il coraggio che aveva in corpo rispose con unsecco, "io sono rimasto a casa". I compagni di classe ridacchiavano alle suespalle, quando d'un tratto ricominciò a raccontare di posti incantati, di spaziinfiniti, di oceani, di animali esotici, di odori e sapori di paesi lontani. A, , , p pquelle parole i compagni rimasero di stucco. Era impossibile avere visto tuttequelle cose in una sola estate. Gli altri bambini avevano ragione, eraimpossibile. Ma i genitori del bambino, alla consapevolezza di non permettersiuna vacanza, chiarirono la faccenda al figlio, che capì i sacrifici di mamma epapà e non potendo visitare luoghi da sogno, chiese loro di raccontargli unap p p g g gstoria tutte le sere prima di andare a nanna, così d'aver girato tutto il mondocon la propria immaginazione, prima dell'inizio della scuola.

Edoardo Scaburri

Proverbi dal mondo…

"Impara la lezione dell'albero: resiste al calore del p

sole e regala agli altri la freschezza dell'ombra.”

Proverbio indiano

UNO, DUE E TRE… DAL MONDO!

È un’idea di alcuni

studenti ecuadoriani quella

di conservare le medicine

ti t i li t l’HIV

Ogni anno, le piogge

monsoniche colpiscono il

Pakistan con violenza,

L’11 luglio, “El Chapo”

Guzman, uno dei più

pericolosi criminali al

antiretrovirali contro l’HIV

in bustine che ricordano

quelle del ketchup: al

contrario di siringhe e

contagocce, queste

provocando inondazioni

che, oltre ad avere un

effetto distruttivo e a

rendere inagibili le

infrastrutture sono

mondo, è evaso di

prigione… per la seconda

volta. Dopo 13 anni di

fuga, il presidente del

Messico Pena Nieto aveva

dispensano esattamente la

dose necessaria, che

viene inserita nella bocca

del bambino senza

perdite; inoltre il non

infrastrutture, sono

responsabili di molte

morti. Le persone dei

villaggi più colpiti sono

costrette ad abbandonare

Messico Pena Nieto aveva

celebrato la cattura come

un successo, aggiungendo

anche che sarebbe stato

imperdonabile se il perdite; inoltre, il non

contatto con l’aria

permette la conservazione

fino a un anno. La

medicina deve essere

le loro case e rifugiarsi

in luoghi più sicuri.

Proprio nell’ultimo mese,

l’acqua è scesa copiosa

d l i l i d i i

fuorilegge fosse riuscito a

scappare di nuovo. Un vero

colpo basso per la sua

immagine, cui si aggregano

l d i 43 somministrata ai bambini

di madre sieropositiva

entro 24 ore dalla

nascita. La pratica sta

avendo successo anche

dal cielo, riversandosi in

particolare nelle strade

delle province di Khyber

Pakhtunkhwa e

Balochistan; ma nuove

la scomparsa dei 43

studenti il settembre scorso

ed episodi di abuso di

autorità da parte delle forze

dell’ordine, il tutto condito

in Tanzania, Zambia e

Uganda, ma la difficoltà

più grande sta ancora

nell’ignoranza generale

i d l i ll

;

piogge sono attese per

i primi di agosto.

,

con la ormai scarsa fiducia

dell’opinione pubblica verso

la classe politica.

riguardo al virus e alla

sua diffusione.

Daniele Finazzi

ATTUALITA’ SFRUTTAMENTO, IMMIGRAZIONE, MORTE.

Lunedì scorso a Nardò, in provincia di Lecce, il termometro sfiorava i 42 gradi.Abdullah Mohamed, 47 anni, d’origine sudanese, arrivato in Puglia il giorno prima, hainiziato a raccogliere pomodori intorno alle 11 del mattino, quando di solito lagiornata in campagna finisce e scatta la controra. Si è lamentato quattro, cinque volteper il caldo, è andato a riposarsi all’ombra prima di accasciarsi al suolo esanime. Èmorto così. Mohamed non aveva un regolare contratto di lavoro. Era in Italia con unpermesso di soggiorno per richiedenti asilo che sarebbe scaduto nel 2019. Lepermesso di soggiorno per richiedenti asilo che sarebbe scaduto nel 2019. Lepersone arrivate a Nardò per lavorare sono state “sistemate” nel rudere fatiscentedel’ex Falegnameria dove manca l’acqua potabile, l’elettricità e i bagni. E' stata laCaritas a portare l’acqua, per bere e per lavarsi, ai lavoratori attraverso i camion-cisterna. Ma quanto guadagnava Mohamed? Secondo quanto ricostruito dai carabinieri,l’uomo sarebbe morto per una paga tra i sei e i sette euro l’ora. A questa cifraperò vanno tolti la quota per il caporale, il costo del trasporto fino ai campi inpullman, il prezzo del panino e della bottiglietta d’acqua per la pausa pranzo. Intasca al povero Mohamed sarebbero rimasti soltanto un paio di euro. Un'altratremenda storia di sfruttamento.

E’ morta per il diabete.

… e per colpa dei trafficanti che primadella traversata le avevano buttato vialo zainetto con dentro l’insulina. E’

t di i i tmorta a dieci anni mentre scappavadalla Siria e dalla guerra. La bimba siera imbarcata con il padre e le sorellesu un barcone partito dall'Egitto direttoverso le coste italiane. Erano 320,pressati come sardine. Gli organizzatorip gdel viaggio hanno pensato di fare postobuttando in mare alla rinfusa un po' dibagagli, compreso lo zainetto in cuic'erano le fiale di insulina chesarebbero servite alla bimba durante la

S il f l i l è

Carlo Parini. Ha spiegato di essersiopposto con tutte le sue forze perriavere dagli scafisti egiziani quellozainetto che era stato strappato dallemani della bimba; ma inutilmente. Ha

t h il i i i dtraversata. Senza il farmaco la piccola èentrata in coma diabetico e non c'èstato nulla da fare. Il padre, un sirianodi 48 anni, davanti al corpo senza vitadella figlia, ha chiamato al telefonol'Imam affinché le porgesse l'estremo

sperato che il viaggio in mare durassepoco, ma la figlia non ha resistito. Ilgenitore, in fuga dalla guerra, ha unalaurea in Economia. Di tutto quello cheaveva con sé è riuscito a conservare ilpassaporto, sperando che gli sia utilel Imam affinché le porgesse l estremo

saluto recitando una preghiera. Poi hadovuto abbandonare il cadavere in mare.Approdato in Sicilia l'uomo ha raccontatotutto al sostituto commissario di Siracusa

p p , p gper potere raggiungere la Germania,dove desidera andare. Un'altra tremendastoria di immigrazione e morte.

Cristian Cortesi

IL SOPRAVVISSUTODAL MONDO…ALTRO!

I primi mesi sono stati duri. La Capii però presto che la mia vecchiasolitudine, il continuo senso di colpa,l’ignorare dove andare e cosa fare persopravvivere. Arrivò all’improvviso,nell’aprile dello scorso anno. Un’ondata dimorte inarrestabile destinata a ingigantirsinei giorni successivi

p p pvita non esisteva più. Fu un periodo disolitudine, di emarginazione e dipovertà. Ero un “sopravvissuto”, uno dacui era meglio stare lontani per evitareguai e problemi. Trovare lavoro erai ibil l i i tnei giorni successivi.

Presto mia madre e le mie due sorellecominciarono a sentirsi deboli, ad averefebbre e perdite di sangue. Sintomi fintroppo comuni in quei giorni. Leaccompagnai subito al centro di

impossibile e passavo le mie giornatevagando senza meta e cercando dicontinuare a vivere. Come già detto,non fu facile.

Negli ultimi tempi la situazione staaccompagnai subito al centro ditrattamento più vicino. Era da stupidipensare che ne sarei uscito illeso.Uomini vestiti con una tuta di plasticagialla le stesero su un lettino e leportarono in una edificio completamente

g pmigliorando. La diffidenza della gente èancora forte, ma ormai sono diverse lepersone come me. Passiamo le nostregiornate insieme, in fuga dalla solitudinee dagli orrori visti.

bianco. Più volte sono tornato là nellasperanza di rivederle, ma invano. Di loronon seppi più nulla.

Non passò molto tempo prima che ancheio fui portato in una struttura simile, ma

Mi sono messo in viaggio. Ho sentitoche a qualche centinaio di chilometri daqui un ragazzo ha fondato una squadradi calcio composta da noi“sopravvissuti”. Voglio partecipare perché

il mio destino sarebbe stato diverso. Adun certo punto i giramenti di testadiminuirono, il vomito cessò, le forzecominciarono a tornare e con loro lavoglia di vivere. Dopo alcuni mesi io eduna decina di altre persone fummo

sopravvissuti . Voglio partecipare perchéè un modo per sostenersi a vicenda ecombattere la diffidenza diffusa. Oalmeno, questa è la mia speranza. Lasperanza di un sopravvissuto ad Ebola.

L’epidemia di Ebola è iniziata a febbraio una decina di altre persone fummocondotti in una stanza bianca e spoglia.La nostra agitazione era evidente, nonsapevamo quello che stava per accaderema eravamo accomunati da un sottile filodi speranza nel cuore. Un signore in

L’epidemia di Ebola è iniziata a febbraio 2014 e ha causato più di 11.000 morti, soprattutto in Sierra Leone, Liberia e Guinea. Negli ultimi mesi il numero di casi si è notevolmente ridotto ma l’epidemia continua a fare vittime. I sopravvissuti sono circa 16.000 e

pantaloni corti e maglietta disse qualcosain inglese, presto la ragazza accantotradusse le parole nei diversi dialettilocali. In quel momento capimmo.Eravamo dei sopravvissuti, uomini cuidestino permetteva di tornare alle loro

p devono fare i conti con la diffidenza

della gente. Erison Turay ha fondato in Sierra Leone la squadra di calcio dei “Survivors” riunendo dei sopravvissuti ad Ebola e sperando così di superare le diffidenze locali nei loro confronti.

destino permetteva di tornare alle lorovite. Soltanto arrivato al cancellocompresi realmente quanto successo: erolibero. Di fronte a me il mondo.

Il racconto è frutto di fantasia.

Matteo Finazzi

“… STESSA SPIAGGIA STESSO MARE… D’INDIFFERENZA!”DAL MONDO…ALTRO!

“Ascoltate il grido dei poveri”

Fu Papa Wojtyla, alla vigilia del “famoso” G8 di Genova, ad esortare con questa frasele politiche mondiali a cambiare e raggiungere una “nuova moralità”.Sono passati tanti anni, ma il grido di Papa Wojtyla è rimasto inascoltato.

La povertà è un dato di fatto non c'è famiglia che faticano a guardare negliLa povertà è un dato di fatto, non c èdubbio; come non c’è dubbio chel'indifferenza e l'avidità sono da sempreun grave difetto dell'animo e quando,l’indifferenza e l’odio diventano una guidacomportamentale il risultato è catastrofico

famiglia che faticano a guardare negliocchi proprio figlio perché vorrebbe manon può offrirgli ciò di cui ha bisogno echi le vacanze le passa a casa sognandoche “un giorno magari tutto si sistemerà…”

e crolla tutto… Torno a riproporre il temadella “povertà” proprio in questo periodo,dove la quasi totalità delle persone staprogettando le proprie vacanze estive.Credo che, nel corso dell’anno solare,sia questo il periodo dove con maggior

Serve fede, in alcuni casi non resta chequella… Ma la fede, non ci può lasciareindifferenti di fronte a questi scenari, amaggior ragione quando possiamo “staccarela spina” e placare i nostri ritmi freneticidobbiamo fermarci a pensare E allora chesia questo il periodo dove, con maggior

facilità, ci dimentichiamo di chi habisogno e ci concentriamo più albenessere personale, perché “è da unanno che si tira il carretto come muli…”Nella spensieratezza di quel pugno di

dobbiamo fermarci a pensare… E allora chela stessa fede ci interroghi e ci aiuti adascoltare il grido di chi ha bisogno e tutticoloro che chiedono ciò che è loro diritto,perché la povertà non va in vacanza e lafame resta…!

giorni vissuti “da ricchi”, serviti e contutte le comodità del caso, sarebbebello, umano oserei scrivere, pensareanche a chi non può staccare la spina,perché “fermarsi” vorrebbe dire morire…

Vogliamo cambiare il mondo?

Si, cambiare il mondo si può, ma primache l'evoluzione avvenga deve allargarsi la

Nel mondo, anche in estate, ci sonoesseri umani che continuano a morire difame, che restano analfabeti, soffronoperché non possono curarsi (non è loroconsentito), non hanno diritto a nulla, la

che l evoluzione avvenga, deve allargarsi laconsapevolezza delle singole coscienze.Buona vacanza a tutti!

Andrea Toigo

vita è negata…

In Italia, d’estate. c’è chi continua la suatrafila per la richiesta di sussidi, chi lottaper un posto in una casa popolare, chicerca lavoro spesso invano chi sicerca lavoro spesso invano, chi siadegua a certe condizioni per poteravere di cosa vivere, chi i libri discuola per settembre li può avere soloin comodato d’uso; ci sono padri di

CUCINA…NEL MONDO COUSCOUS AI FRUTTI DI MARE

Il couscous ai frutti di mare è un primopiatto di derivazione nord-africana, ma

minuti, poi aggiungete il burro e fatecuocere a fuoco dolce per altri duep

molto usato anche nell’area Mediterranea;esso viene realizzato con innumerevolivarianti, a seconda del luogo in cuiviene preparato. La nostra versione delcouscous ai frutti di mare è molto

t l d tt d li

minuti, sempre mescolando; quindispegnete il fuoco e sgranate bene lasemola servendovi di una forchetta.Nel frattempo mettete in un tegame duecucchiai di olio e una cipolla tritatafinemente; fatela appassire, poi aggiungetei piselli e salateli Fate stufare i piselligustosa e leggera e adatta ad un clima

estivo in quanto può essere servitaanche fredda.

Ingredienti

i piselli e salateli. Fate stufare i piselliper circa 20 minuti aggiungendo, pocoalla volta e quando serve, dell’acquabollente fino al temine della cottura.Lavate i pomodorini e tagliateli in quarti;tritate prezzemolo ed erba cipollina. Pulitebene vongole e cozze, togliendo a queste

per il couscous:

· Couscous precotto 250 gr· Acqua 270 ml· Olio extravergine di oliva 2 cucchiai· Burro 50gr· Sale q b

ultime il bisso (la barbetta che fuoriescedalle valve) e lavandole poi sotto l’acquacorrente. Mettete le vongole in un tegamecon un cucchiaio di prezzemolo tritato,metà della dose di vino bianco e mezzospicchio d’aglio, poi coprite con uncoperchio e lasciate che si aprano Fate Sale q.b.

Per il condimento:· Cozze 20· Piselli surgelati 200 gr· Gamberi 200 gr· Vino bianco ½ bicchiere

coperchio e lasciate che si aprano. Fatela stessa cosa in un tegame separatocon le cozze. Spegnete il fuoco eseparate i molluschi dal proprio guscio,quindi, con un colino a maglie fini, filtrateil brodo di cottura e ponetelo in unaciotola. Mettete in un tegame 4 cucchiaidi li i hi di li

· Prezzemolo tritato 3 cucchiai· Erba cipollina tritata 1 cucchiaio· Aglio 2 spicchi· Pomodori ciliegino 200 gr· Olio extravergine d’oliva 4 cucchiai· Sale q.b. Pepe macinato a piacere

di olio e uno spicchio di aglioschiacciato, poi aggiungete le seppie cheavrete precedentemente pulito e tagliato arondelle, i molluschi sgusciati e igamberetti che avrete lessato per 3 minutiin acqua bollente e sgusciato. Fatesoffriggere qualche secondo, poi· Pepe macinato a piacere

· Cipolla 1· Vongole 300 gr· Seppie 150 gr

Procedimento

gg q , paggiungete il liquido di cottura di cozze evongole precedentemente filtrato e lasciatecuocere per 10 minuti, aggiungendo senecessario poca acqua calda, in modo daterminare la cottura con un po’ di liquidoresiduo nei frutti di mare (2-3 cucchiai).Aggiungete quindi i pomodorini e il

Per preparare il couscous ai frutti dimare, iniziate mettendo in un tegame270 ml di acqua, scaldatela eaggiungete un bel pizzico di sale e duecucchiai di olio extravergine di oliva.

Aggiungete quindi i pomodorini, e ilprezzemolo. Ponete il condimento cosìottenuto in una ciotola con il couscous,aggiungete i piselli e l’erba cipollina,aggiustate di sale, pepate e, se volete,aggiungete un filo di olio extravergine dioliva crudo! Servite il couscous ai frutti di

Portate ad ebollizione e versatevi ilcouscous a pioggia, spegnete il fuoco elivellate il couscous con il dorso di uncucchiaio. Lasciate riposare un paio di

mare subito o lasciatelo raffreddaresecondo i vostri gusti.

Michela Pagani

ARTE…NEL MONDO TAMARA GORSKA

Tamara Gorska, in arte de Lempicka, dal cognome del marito Lempicki, nasce a Varsavia,da facoltosi genitori il 16 maggio 1868 A 13 anni assieme a sua nonna visita l'Italia eda facoltosi genitori, il 16 maggio 1868. A 13 anni, assieme a sua nonna, visita l Italia escopre la sua passione per l'arte. A 16 anni conosce Tadeusz Lempicki, giovane avvocatodi Pietroburgo, che sposerà due anni dopo.Assieme conducono una vita brillante, incuranti degli stravolgimenti politici russi, finché nel1917, dopo la rivoluzione d'ottobre, Tadeusz viene arrestato dalla Ceka - la polizia segretabolscevica - per la sua militanza nelle file controrivoluzionarie. Mentre la sua famiglia si eragià trasferita Tamara rimane a Pietroburgo e grazie alle sue relazioni ottiene presto lagià trasferita, Tamara rimane a Pietroburgo e, grazie alle sue relazioni, ottiene presto laliberazione del marito. Finalmente nel 1918 arrivano entrambi a Parigi, dopo una sosta aCopenaghen. In questo periodo nasce la figlia Kizette, mentre il matrimonio inizia anaufragare, ed è questo il momento in cui (per stessa ammissione dell'artista) nasce ilbisogno di esprimersi e dipingere. Prende quindi lezioni di pittura, prima da Maurice Denise poi da André Lhote, con l'intento di vendere i suoi quadri e così guadagnarsi da vivere.

Nel 1922 partecipa al Salon d'Automne. Dopo questasua prima apparizione, la pittrice continua a esporrea Parigi fino alla seconda metà degli anni Trenta.Nel 1928 Tamara divorzia dal marito e nel 1933sposa, sotto consiglio della madre, il barone Kuffner,assieme al quale si trasferisce nel '43 a New Yorkassieme al quale si trasferisce nel 43 a New York.Questo è un periodo rado in cui le esposizioni sonomeno frequenti e i critici meno attenti alle sue opere.Questo però è il periodo delle opere a carattereumanistico e pietistico, i corpi non sono più sottopostialla memoria cubista bensì assumono forme più dolci,i d i i d ll' i l i d d llspiegate da una crisi dell'artista nel periodo della

seconda guerra mondiale che la costringe, appunto, atrasferirsi in America. Nel 1941 si tengono dellepersonali a New York, Los Angeles e San Francisco.Di questo periodo si noti la perfezione formale dellacomposizione, curata nei particolari con cura epreziosità tecnica che sembra discendere dai maestrifiamminghi e che verrà contrapposta al dilaganteastrattismo. Con questo spirito vengono esposte lesue opere nel '57 a Roma. Intorno al 1960 lo stilemuta a vantaggio dell'arte astratta con l'utilizzo dellaspatola, contorni confusi e pochi accenni di colore.spatola, contorni confusi e pochi accenni di colore.L'indifferenza della critica alla mostra di New Yorkdel 1962, anno nel quale muore per infarto il baroneKuffner, spinge l'artista a dichiarare che non avrebbepiù partecipato ad alcuna esposizione. Tamara deLempicka muore il 18 Marzo 1980 a Cuernavaca, inMessico durante il sonno Conformemente ai suoiMessico, durante il sonno. Conformemente ai suoidesideri, Kizette ne spargerà le ceneri sul cratere delvulcano Popocatépetl.

Diego Toigo

NATURAL…MONDO L’ABBANDONO E’ REATO!

E’ la mattina di Natale, in salotto trovi un grande pacco con della bellissima cartacolorata e un grande fiocco rosso che riflette le luci dell’albero di Natale, ti chiedicosa possa esserci in quel fantastico pacco ed impaziente lo apri. Dentro trovi unapiccola palla di pelo con due grandi occhioni che ti fissano, te ne innamori (finchè ècucciolo ovviamente) ma poi iniziano i problemi: portarlo a passeggio per fargli fare isuoi bisogni, portarlo dal veterinario per i vaccini, rinunciare alle gite “fuori porta” pernon lasciarlo solo in casa, tappeti e scarpe mangiucchiati, comprare le sue crocchettee tutto questo all’interno della tua vita già particolarmente frenetica, ma poi arrival’estate… FINALMENTE!!! Inizi a cercare la struttura ideale per le tue vacanze equando la trovi sul sito c’è la specifica “animali NON ammessi” . Ma come?? Eppure

i i i l i i b l f tt ì i i inon puoi rinunciare a quel viaggio, sembra la vacanza perfetta, così inizi a cercareuna pensione che possa ospitarlo, ma l’idea di spendere soldi extra x UN CANE nonesiste! FOLLIA! Allora provi la seconda opzione, qualcuno che sia disposto a tenerti ilcane, ma tutti i tuoi amici sono in ferie, così inizia a balenarti per la testa un idea “e se lo legassi da qualche parte? Sicuramente qualcuno lo troverebbe e se neprenderebbe cura così io potrei godermi la mia vacanza poi magari quando tornoprenderebbe cura così io potrei godermi la mia vacanza, poi magari quando tornoposso provare a cercarlo e riportalo a casa, tanto è il mio cane e faccio quello chevoglio, ma sicuramente non posso rinunciare alla mia vacanza perfetta per un cane!NON SE NE PARLA!!” E così la notte della partenza lo prendi, lo leghi ad un guard-rail e te ne vai…

Ma proprio dietro di te c’è un auto, prende il tuo numero di targa e chiama le forzedell’ordine e sporge denuncia nei tuoi confronti, è sì … L’ABBANDONO E’ REATO!!!Ora al posto delle tue belle vacanze tante attese rischi fino ad un anno di reclusionee un’ammenda che va da 1.000 sino a 10.000€!!

Quindi amico mio, BUONE VACANZE e ricorda “SE LO ABBANDONI IL BASTARDOSEI TU!”

Ilary Belotti

L’ANGOLO…DI DANNY

LA MISSIONE CON IRONIA… E UN PIZZICO DI FOLLIA!

Ciao Danny… Questa è la mia domanda per te…:

“L’i f i bbli l i i ti li i i t h d tt li i i i t ti d

Innanzitutto, grazie della domanda Giuseppina perché tratta di un tema assolutamente attuale eche esiste, nonostante qualcuno cerchi di indaffararsi per nasconderlo.

“L’informazione pubblica non lesina mai articoli e servizi tv che dettaglino crimini perpetrati da stranieri ed extracomunitari, allora perché nessuno mai parla della piaga del lavoro nero, dove i carnefici siamo proprio noi italiani e quasi sempre le vittime sono loro?”

Giuseppina da Curno

Parto con un fatto di cronaca molto probabilmente sconosciuto aipiù: qualche giorno fa, nelle campagne di Lecce, un sudanesecon regolare permesso di soggiorno è morto mentre svolgeva ilsuo “lavoro”, ovvero raccogliere pomodori. L’uomo si trovava conuna quindicina di connazionali, i cosiddetti “stagionali” che per unamanciata di euro al giorno lavorano nei grandi entroterra coltivati,sottoposti per 12-14 ore al giorno a temperature elevatissimesenza un filo d’ombra dove potersi riposare. Ovviamente si trattadi lavoro nero, perché i carabinieri indagando sull’accaduto nonhanno impiegato molto a smascherare il padrone, scoprendo cheil lavoratore in questione, come anche i suoi compagni, non eraassolutamente impiegato con un regolare contratto di lavoro. Lavittima aveva 47 anni, e dopo essersi accasciato a terraaccusando un malore, a nulla sono valsi i tentativi di rianimarloda parte degli altri stagionali al lavoro con lui: all’arrivo del 118l’uomo era già deceduto.

Questo è solo uno delle migliaia di casi di morti sul lavoro chenon vengono minimamente menzionati se non dalle cronachelocali, forse perché meno d’impatto sull’opinione pubblica, forseperché scomodi per alcuni proprietari terrieri, forse semplicementeper disinteresse. Già, perché come dicevi giustamente nella tuadomanda Giuseppina, in una situazione come quella italiana

d ll i i i i f l iù lesasperata dalla questione immigrati, fanno molto più clamorenotizie che coinvolgono in prima persona gli stranieri dalla partedei cattivi, piuttosto che gli stranieri dalla parte degli sfruttati.Servirebbe un esame di coscienza generale e un bagno diautocritica collettivo, perché ormai stiamo diventando sempre piùcapaci di puntare il dito contro questo e quello, pensiamo di

l i di d i h fessere sempre nel giusto e di non dover avere mai a che farecon il senso di colpa, ed intanto intorno a noi permettiamo apersone senza scrupoli, le stesse che fomentano l’odio verso ilprossimo che non sia della nostra “razza”, di arruolare sotto ilproprio comando gente misera, gente disperata che non chiedealtro che una vita lontano dalle guerre e dalla morte e che vedel’I li i l i i di di i il à i i il’Italia come un piccolo e vicino paradiso di civiltà e giustizia, edi sfruttarla, soggiogarla e schiavizzarla per un insulso compenso(se così può essere chiamato un salario di pochi spiccioli algiorno) che talvolta la porta addirittura a rischiare o peggioperdere la propria vita.

Io, come penso anche tu Giuseppina, sono sempre meno orgoglioso di essere italiano,perché siamo gran bravi a festeggiare i nostri successi sportivi culturali pure politici se

L’ANGOLO…DI DANNY

LA MISSIONE CON IRONIA… E UN PIZZICO DI FOLLIA!

perché siamo gran bravi a festeggiare i nostri successi, sportivi, culturali, pure politici sevogliamo, e intanto lasciamo che negli angoli più bui della nostra società, le personevengano divorate dalle ingiustizie e dai pregiudizi senza una possibile via di scampo.Dovremmo davvero cominciare a fare i conti con noi stessi e con quello che stiamodiventando, perché quando arriverà il momento in cui saremo a tu per tu con la realtà deifatti e non con quella realtà pulita e ben confezionata dai media, l’onta e la vergogna pertutto ciò che succede non lontano ma anche e soprattutto nei confini del nostro paesetutto ciò che succede non lontano, ma anche e soprattutto nei confini del nostro paese,sarà davvero difficile da fronteggiare.

Siamo tutti umani e abbiamo tutti gli stessi diritti, vogliamo per una volta smetterla disentirci le vittime e abbracciare il dolore e lo sconforto che vivono questi poveri uomini,permettendo anche a loro di vivere ogni giorno la possibilità di una vita felice?

Danny (Daniele Zinesi)

CURIOSITA’…DAL MONDO

Facebook, e i social network in generale, sono qualcosa che alcuni amano

STUDIO: FACEBOOK RENDE INFELICI

molto, mentre altri detestano profondamente. Certamente, sono decisamentediffusi (con mezzo miliardo di persone che interagiscono quotidianamente conFacebook) e a più di qualcuno i social network portano via molto tempo.

Se da un lato è indubbio che Facebook e i suoi simili sono un ottimo modoper rimanere (o rientrare) in contatto con persone che altrimenti sarebbe difficilevedere di persona, quali sono gli effetti di passare tanto tempo sui socialnetwork? Secondo una ricerca, le conseguenze di un uso intensivo di Facebooksono tutt’altro che positive.

I ricercatori hanno studiato un campione di soggetti per due settimane,monitorando il loro uso di Facebook e chiedendo loro 5 volte al giorno (tramitechat) come si sentivano. E’ emersa una correlazione diretta tra l’utilizzo diFacebook e l’insoddisfazione: più i soggetti usavano Facebook, più diminuiva illoro livello di felicità e soddisfazione Questo effetto è emerso è indipendenteloro livello di felicità e soddisfazione. Questo effetto, è emerso, è indipendentedal numero di amici che i soggetti avevano sul social network, ma anche dafattori quali il sesso, la percezione di solitudine, autostima e anche depressione.

I ricercatori avvertono, a conclusione dello studio: “A prima vista, Facebookrappresenta una risorsa inestimabile per soddisfare il fondamentale bisognorappresenta una risorsa inestimabile per soddisfare il fondamentale bisognoumano della connessione sociale. I risultati suggeriscono che anziché migliorareil benessere, però, Facebook lo diminuisce”.

notizie.delmondo.info

IL MONDO…FUORI PORTA UNA VACANZA… SOLIDALE!

Estate 2015 - Loano

LIBRO

MALATO DI MONTAGNA (Hans Kammerlander)

Chi è quest'uomo che non teme alcun rischio e che inmontagna ha prestazioni quasi disumane? È lui stesso aparlarci di sé, a raccontarci la sua storia e il perchél'avventura estrema sia diventata per lui uno stile di vita.Hans Kammerlander ha cominciato a scrivere questo libro alcampo base del Kanchenjunga il primo dei tre ottomila checampo base del Kanchenjunga, il primo dei tre ottomila chevoleva scalare nella primavera del 1998, e lo ha continuato inospedale dopo aver dovuto interrompere la sua "Trilogia"himalayana dal momento che, durante la sua discesa dallamontagna, gli si erano congelate le dita dei piedi. Ci raccontain modo coinvolgente la sua vita tra roccia e ghiacci, le sue

FILM

avventure nella zona della morte, e della sua passione per lamontagna che lo ha condotto, fin da giovanissimo, sulle piùimpervie pareti e sulle cime più alte del mondo

Alessandro Belotti

FILM

L.A. CONFIDENTIAL

Da un romanzo di James Ellroy. Los Angeles anniDa un romanzo di James Ellroy. Los Angeles anniCinquanta. In un distretto di polizia lavorano agenti di ognispecie: chi pensa a fare arresti alla presenza dellatelevisione, chi è violento, chi vuole far carriera. E poi c'èun ricco maniaco che gestisce un mercato di prostitute sosiadi dive del cinema. Kim Basinger intepreta la sosia diVeronica Lake, la bionda compagna di Alan Ladd in tantifilm. I nodi sono molti: la droga che scompare daisotterranei della polizia, vecchie storie che tornano a galla,un boss della malavita che deve essere sostituito. Non cisono poliziotti buoni, solo meno cattivi degli altri.

A questo numero hanno collaborato:

Edoardo Scaburri, Matteo Finazzi, Cristian Cortesi, Andrea Toigo,

Diego Toigo, Ilary Belotti, Daniele Zinesi “Danny”Daniele Finazzi Alessandro Belotti

Alessandro Belotti

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Daniele Finazzi, Alessandro Belotti

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