Attualita Febbraio 2015

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  • 8/9/2019 Attualita Febbraio 2015

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    COME SI PU UCCIDERE IN NOME DI DIO ?Il mondo occidentale atterrito per tutto ci che si verificato a ParigiI terroristi non sanno che Dio appartiene a tutti e nessuna persona pusentirsi autorizzato alla violenza nei confronti degli altri. Da anni si as-siste ad una lunga scia di violenze, di guerre, di distruzioni. In alcuniPaesi del mondo i cristiani vengono perseguitati, talvolta decapitati omessi in croce.Va ricordato ci che disse Benedetto XVI il 27 ottobredel 2011 ad Assisi: Non soltanto il fatto che qua e l ripetutamente scombattono guerre : la violenza come tale potenzialmente sempre pre-

    sente e caratterizza la condizionedel nostro mondo. La libert ungrande bene, ma il mondo della li-bert si rivelato in gran partesenza orientamento e da non pochila libert viene fraintesa anchecome libert per la violenzaAveva ragione il filosofo tedescoEmmanuel Kant quando disse

    Libert vuol dire fare ci che sideve e non ci che si vuole. Daalcuni anni ho fatto presente ai let-tori di questo mensile che, facendoentrare in Italia ed in Europa tantimusulmani senza sapere se sianomoderati o violenti, nel futuro si

    TRIBUTO AGLI ARTISTI DELLANTOLOGIALArte lespressione del pensiero pi profondo nel modo pi sem-lice. Con questa frase Albert Einstein concentra tutta lessenza ed ilalore di una opera darte che sia essa una poesia, un saggio o una nar-azione, una scultura o un quadro. Il nostro pensiero, in continuo movi-

    mento, il motore di chi in possesso di spiccate doti, ma soprattutto dihi dotato di una sensibilit fuori dal normale. Il vero Artista una per-ona semplice, mai spocchiosa ed a volte insicura. Molto spesso non saemmeno lui stesso delle capacit di cui detentore. Crea per se e pervere quella consapevolezza disprimere quello che di pi pro-

    GAETANO

    SALVEMINIuna v i ta per l a l ibe r t

    [email protected]

    I CONCORDATI VOLANOLA COSTITUZIONE E LE NORME EUROPEEl mese di febbraio rievoca i Concordati, vecchio e nuovo. L11ebbraio 1929 il card. Gasparri e Mussolini stipularono i Patti La-eranensi. Il 18 febbraio 1984 il card. Casaroli e Craxi firmaronol Nuovo Concordato.E arcinoto che entrambi gli Accordi sononcompatibili con i princpi (laici) sanciti dalla vigente Costitu-ione e dalla normativa dellUnione Europea che vieta gli aiutii Stato (sotto forma di privilegio) alle imprese commerciali ge-tite da enti ecclesiastici (agevolate da esenzioni fiscali). Infatti,e sale cinematografiche e teatrali, i centri sportivi, le scuole, glilberghi, le mense e tanti altri luoghi in cui si svolgono attivit lu-rative, non possono essere considerati alla stregua di sedi di cultoeligioso. Esentare fiscalmente tali edifici (e le attivit commer-iali connesse) significa recare enorme danno allErario statale.

    Lentit del danno rilevabile dallallegata tabella. Pi volteUnione Europea ha avviato la procedura dinfrazione controItalia ma i clericali arroccati ai vertici delle Istituzioni hanno fi-ora saputo aggirare furbescamente le obiezioni avanzate dalla

    Commissione di Bruxelles. Mai un talk-show televisivo della Raio di altre emittenti) stato dedicato al problema in questione. Leotenti lobby che manovrano il vapore italico (soprattutto quellaaticana) hanno emarginato coloro che sostengono la laicit dellotato come conditio sine qua non di democrazia autentica, si-onimo di imparzialit. Ho accolto favorevolmente lauspicio di

    Papa Francesco Vorrei una Chiesa povera per i poveri. Daempre credo che San Pietro non ebbe bisogno di possedere unaanca. Finalmente oggi il Papa lo ha affermato apertis verbis.

    Continuo a sperare che Egli intenda proseguire senza esitazioneimpegno riformatore gi intrapreso, abolendo lo IOR ed altrinti arcimilionari; ma soprattutto dando disdetta del Concordatonegazione palese degli insegnamenti evangelici). La diffusioneella fede in Cristo non ha bisogno di trattati internazionali. Eon ha bisogno nemmeno di quel mostro giuridico costituitoal famigerato art. 7 della Costituzione (che recepisce i fascisti

    Patti Lateranensi), in stridente contrasto con lart. 8 (e con tantiltri precetti che sanciscono la laicit dello Stato).

    Cosmo G. Sallustio Salvemini

    UN CONVEGNO PER TRE CELEBRAZIONIE sempre un arricchimento culturaleartecipare alle giornate organizzateal Prof. Salvemini (nella foto) (Pre-idente UN.I.A.C., Direttore dellacuola di Giornalismo). Quella chei svolta a Roma presso la CasaellAviatore, Circolo Ufficiali Ae-onautica, stata caratterizzata daen tre celebrazioni prestigiose: 20nniversario di fondazione dellacuola di Giornalismo Gaetanoalvemini. 16 anniversario di pub-licazione dellAntologia degli Ar-sti (Edizioni Movimentoalvemini). 15 anniversario di fon-

    segue a pag. 2) Daniela Piron

    AL PROF. JOVINEIL PREMIO

    PER LA MEDICINAi svolta a Roma, presso la salaella Protomoteca in Campidoglio,a cerimonia di premiazione delremio Personalit Europea014, indetto dal Centro Euro-eo per il Turismo Cultura e Spet-acolo. Il presidente del Centro

    Europeo, Giuseppe Lepore, haonsegnato lambito riconosci-

    mento ad esponenti del mondo cul-urale, artistico, sportivo, deliornalismo e dello spettacolo che

    BUFERA SULLA FORMAZIONEOBBLIGATORIA DEI GIORNALISTIChe bufera sullOrdine dei giornalisti. Motivo del dibattito: i corsi obbli-gatori per tutti i giornalisti, professionisti e pubblicisti. Gratuiti quasitutti, con qualche eccezione. Con questa nuova legge, occorre perliscritto allODG accumulare dei crediti: sessanta nel triennio e almenoquindici per ogni anno. Ogni evento d luogo a dei crediti (dai tre al mas-simo dieci). Sono esentati da questobbligo, i pensionati e i giornalist

    non in attivit, o coloro i quali sono allestero per lavoro e i pubblicisticon iscrizione inferiore ai tre anni. Questi corsi di aggiornamento pro-fessionale per i giornalisti stanno creando e creano ancora una confu-sione indescrivibile. Andiamo con ordine, per. Cerchiamo di spiegareche cosa sono e quali scopi dovrebbero raggiungere. chiaro che quellodi far si che il giornalista sia sempre pi aggiornato un principio sacro-santo. Ma come lo dovrebbe fare secondo coloro che sostengono questainiziativa? Con lezioni teoriche e convegni a cui i colleghi debbono par-tecipare per raggiungere un certo numero di crediti. Allora, attenzioneProbabilmente, chi ha varato questalegge (lex ministro della Giustizia,

    Speriamo voglia risponderci, per-ch, animati da spirito sincera-mente collaborativo, cipermettiamo di dare un piccolo,ma non inutile, suggerimento, nel-lintento di favorire lauspicatacrescita del bel Paese. Comnoto, il potenziale industriale ita-liano dato soprattutto da medie,piccole e piccolissime imprese ar-tigiane, che fanno del loro meglioper affermare il made in Italy inquesto mondo globalizzato, etutte, specialmente le piccole im-prese artigiane, che, date le lorodimensioni, in genere non sono ingrado di esportare i loro prodotti

    allestero, stanno soffrendo per lacontrazione dei consumi interni,dovuta, a questa crisi planetariache sembra non voler finire mai.Orbene, ci sono provvedimentiche non solo sono a costo zero, mache potrebbero anche far entrarenelle casse dei Comuni italiani,sempre a corto di denaro, un po disoldi in pi, consentendo, peraltro,ai proprietari di case di poter di-sporre di maggiore spazio utile nelproprio appartamento, perch ma-gari la famiglia cresciuta, o si habisogno di un ripostiglio dove

    (segue a pag. 7) Lisa Biasci

    (segue a pag. 2) Sergio Scalia

    QUI BISOGNA ASSICURARE ORDINE E DISCIPLINASulla Rivista dei Carabinieri Reali (Anno II N.4 Luglio-Agosto 1935-XIII) linteressante articolo:La FunzionePolitico Sociale dellArma dei Carabinieri Reali, scritto dal 1 Capitano dott. Luigi Licci. Sono parole di ot-tantanni addietro, che fanno riferimento a periodi molto difficili, ma che ben si possono adattare alla situazionesociale delloggi, anchessa oltremodo problematica, che vede lArma sostegno forte della gente e presidio dilegalit come in passato. Leggiamo cosa scrive lautore: Ci che il popolo dItalia ama di pi nellArma deCarabinieri il suo senso tradizionale di probit e di moderazione; lessere stati e lessere Carabinieri comeuna grande forza permanente di giustizia, di sicurezza e di ordine...In questa sintesi sono racchiusi gli elementidordine morale, politico, sociale che ne presiedono la sua tradizione, ormai consacrata da una serie dgrandiosi eventi nazionali, quali il Risorgimento italiano e il consolida-mento dellUnit Nazionale. Infatti, quando Roma diviene Capitale dI-

    IL FANATISMO TEME LINFORMAZIONELa cosa che i pazzi, i fanatici e i criminali temono di pi linformazione. La storia ce lo ha sempre insegnato:ogni regime tirannico, da Mussolini a Saddam Hussein, ogni forma di criminalit, dal piccolo spacciatore allepi potenti cosche mafiose, temono linformazione, la consapevolezza, la verit. Finch lopinione pubblica,il popolo, vive nellignoranza, va tutto bene, ma appena un giornalista coraggioso, una voce controcorrente,decide di scoperchiare il marcio, o almeno di fare un poco di ironia, ecco che la bestia si sveglia e reagisce nel-

    lunico modo che conosce: con la violenza sproporzionata. La penna ha

    sempre dato fastidio ai poteri forti hanno sempre preferito il silenzio, equando una voce si leva, la reprimono sempre con bavagli, censure o,nei casi pi estremi, con il sangue. Pi c il marcio, quindi, pi si vor-rebbe imporre il silenzio. Quelli ammazzati dalla mafia me li ricordobene: da Peppino Impastato, che and a pestare i piedi, con ironia bef-farda e rabbia, a un certo Tano Badalamenti, a Giuseppe Pippo Fava,che parlava troppo: ci pens poi TotRiina a farlo uccidere, come favore

    LA COSCIENZA SPORCA DELLOCCIDENTEDopo il Tramonto dellOccidente (parafrasando O. Spengler), dovutoper allo sfascio della Scuola e della cultura di ogni ordine e grado (apartire dal 62-68), a causa dei conniventi interessi di capitalismo e sini-strismo, sodali nella costruzione di un umanoide manipolabile;- Dopola caduta della civilt europea voluta dal capitalismo e dal sinistrismoinsieme, sempre conniventi nellobiettivo di costruire un essere tantotronfio quanto ignorante e inetto e attuato attraverso lopera di diffusione

    nella societ e negli Studi della insulta pedagogia anglo-americana e delsuopendant politico: ilpolitically correct (novella bibbia commercialedellipocrisia e della stolidit umana e morale in ogni suo grado). Siamoalfine giunti a un livello impensa-bile dignoranza attiva, incivilt e

    (segue a pag. 2) Raffaele Vacca

    (segue a pag. 2) Mario Coletti

    NATO UN TOPOLINO! INCHIESTASULLASTENSIONISMO DEI VIGILI DISERTORI

    Della vicenda, grazie alle contestazioni fatte gridando a gran voce, si interessata la stampa di tutto il mondocoinvolgendo anche il governo italiano, al quale il Sindaco di Roma Marino avrebbe dovuto inviare una rela-zione del Comando della Polizia Locale di Roma-Capitale, con lesito dellinchiesta interna ma che ancora, stra-namente, non stata trasmessa... Il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia dovr poi riferiree decidere. Su cosa e come, non si sa... Un problema prettamente locale, diventato un caso nazionale, riuscendo persino ad oscurare linformazione su Mafia Capitale... Intanto, un assessore al Comune di Roma, in-serisce la retromarcia , rendendosi conto del ridicolo nel quale precipitatoil Sindaco, il comando della Polizia Locale di Roma Capitale ed il presi-

    (segue a pag. 2) Antonio Bartalotta

    (segue a pag. 7) Vetriolo

    I N V I T O A V I S I T A R E I L B L O GNavigando in Rete e digitando movimentosalvemini.blogspot.com potete documentarvi sulle propostedi riforma istituzionale avanzate dal Movimento Salvemini. Sono state inserite numerose rubriche suvarie tematiche. Il blog ha registrato finora circa 20.500 visualizzazioni.

    Gli scopi fondamentali perseguiti da questo Periodico e dal sito web suindicato sono: 1. Dare voce e visibilita chi non ne ha per colpa delle lobby che gestiscono la Rai (azienda pubblica) per soddisfare interessi pri-vati, 2. Contrastare la corruzione, 3. Educare alla legalit, 4. Promuovere i valori etici e i diritti umani.

    VECCHIO E NUOVO CONCORDATO

    segue a pag. 2) Carmen Galoppo

    DOBBIAMO RIPRENDERELA NOSTRA SOVRANIT

    I tempi chestiamovivendo presen-tano difficoltle cuiorigini si per-dono nelle ombre politiche deidecenni trascorsi e che tuttora siperpetuano.Tutti i Movimenti po-litici odierni sono attualmente tur-bati da incomprensioniprogrammatiche e comportamen-tali. Ci si verifica perchla mtadi riferimento, diretta allaricostru-zione della nostra Entit italica,non vive nel cuore di tut ti . Unagran parte degli espositori di ideenon si ispiraalla concretaricostru-zione della tradizione millenaria erecente della nostra Entit Patria,ma risulta sommersa da inadegua-tezza spirituale, che pur riportan-dosi a positivi ricordi storici ne fa(segue a pag. 2) Carlo Morganti

    (segue a pag. 2) Ferruccio Ciavatta

    LETTERE APERTE AL PREMIERIn qualit di artista Ti chiedo contutto il cuore di non abbando-nare gli Artigiani che sono lor-goglio della nostra Italia, lavoricesellati a mano, riparazioni suoggetti e ricordi cari, tante diquelle cose preziose create dallaloro arte, tanti ragazzi che po-trebbero imparare queste artimeravigliose. Molti artigianihanno chiuso i battenti per letroppe tasse,. Perch non si dloro la possibilit di pagare ilminimo delle tasse, e poter av-viare ragazzi che amano questa

    arte dopo la scuola dellobbligoe facilitando i molti Laureati chesono costretti a svolgere un la-voro umiliante di operatoridellAMA, a descapito dei geni-tori che hanno pagato i lorostudi. Lautomazione, il pro-gresso e il consumismo sono unagrande cosa e tra queste cosenon perdiamo la preziosit delleopere che lArtigiano crea. CaroMatteo, ti parlo come se tu fossimio figlio, aiuta questa gioventche disperata e senza lavoro.

    Liana Botticelli

    SENZA AMORE NULLA CAMBIERLattacco al settimanale Charlie Hebdo ci pone dinanzi a due tragicherealt. La prima la natura dellIslam, che non muta mai. La seconda il devastante suicidio del mondo occidentale, frutto inevitabile del tradi-mento alla civilt e alla fede cristiana. Riguardo il secondo punto, ci sa-rebbe da scrivere interi libri. Ad essere colpito stato un giornale cheviene descritto come espressione di libert, ma che dietro questa espres-sione altro non ci sono che bestemmie e volgarit, soprattutto contro lafede cristiana. Se si distingue dagli altri perch ha avuto il coraggio ditoccare anche Maometto, non si distingue per, se non in peggio, per lamostruosa volgarit e blasfemia rivolta contro la Ss.ma Trinit stessa,come quando in una vignetta stata ripresa in maniera orribilmente of-fensiva finalizzata alla esaltazione della sodomia. Pur nel doveroso ri-spetto della tragica fine di questi uomini ma pi che eroi di libertbisognerebbe descriverli come martiri del male. Questa volta il terrori-smo ha colpito il Paese che ha inventato il terrorismo di massa, pi di 220anni or sono. Quindi non si pu dire: Siamo tutti francesi, ma al massimo siamo vicini ai francesi, ad unpopolo che per deve comprendere (segue a pag. 6) Pierluigi Vignola

    Consigliamo di visitare anche i seguenti siti web collegati con il nostro: attualita.it; matchnews.it; caf-fdellartistasalerno.it; associazioneprometeo.eu; lapilli.eu; normanacademy.it; flipnews.org; freelancein-ternationalpress; orbisphera.com; massimonardi.it; nicovalerio.blogspot.com; marazzanipierino.com;periodicoliberopensiero.it; giordanobrunomi.wordpress.com; rosacroce.info; lectoriumrosicrucianum;dantederosa.com; lapalestradellavita.it; nuovaera1987.it; youtube.com/user/vincenzopagliara; lasiritide.it

    (segue a pag. 6) Emiliano F. Caruso

    Considerate anche le esenzioni e i privilegi divario genere concessi alVaticano, lErario Sta-tale perde ogni anno 6 miliardi di euro (LIn-contro, Torino 2013).

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    LATTUALIT, pag. 2 N. 2 FEBBRAIO 2015

    INFORMAZIONE AI SOCIQuote associative annuali: ordinaria euro 60,00; simpatizzanteeuro 100,00; benemerita euro 180,00; sostenitrice euro 280,00.Per aspiranti pubblicisti: euro 360,00. Versamento su c/c po-stale n. 56777006, intestato a Movimento Gaetano Salvemini,via Lorenzo il Magnifico 25, 00013. Fonte Nuova (Roma).

    AV V I S O A G L I A S P I R A N T I P U B B L I C I S T IRegolamento: 1) versare la quota associativa annuale. 2) rileggere at-tentamente gli articoli prima di inviarli alla Direzione entro il 15 di ognimese. 3) Gli articoli non devono superare le 25 righe dattiloscritte. 4)confrontare il testo originario dei propri articoli con quello poi pub-blicato con le necessarie correzioni e abbreviazioni, al fine di non ri-petere errori e prolissit negli articoli inviati successivamente. 5)pubblicare almeno 80 articoli in 24 mesi consecutivi. 6) fare tirocinioin Redazione nei turni da concordare con il Direttore. 7) rivolgersi alconsulente Patrizio Alessandrini (via Monte Senario 14, Roma. Tel.06.87195452) per far calcolare le ritenute dacconto da versare ogniquadrimestre allAgenzia delle Entrate. 8) Conservare ogni copiadel giornale per poter compilare lelenco degli 80 articoli da conse-gnare allOrdine. 9) Presentare allOrdine la domanda discrizione al-lAlbo firmata dal Direttore della testata. 10) Sono accettati solo testidattiloscritti composti in RTF oppure WORD 4/5 e inviati per E-mail:[email protected]. Per avere conferma, chiamare il cell. 347.0333846.Anche dopo liscrizione allAlbo necessario pubblicare almeno un articolosu ogni numero e rinnovare la quota associativa annuale simpatizzante.

    INVITO AI REDATTORI in corso il rilascio e/o rinnovo delle Tessere-Stampa di questo Periodico peril 2015 entro il 28 febbraio. Coloro che ne sono gi in possesso sono invitati acontattare al pi presto il Direttore per far applicare il bollino 2015. Quota mag-giorata dopo il 28 febbraio.

    segue da pag. 1) Qui bisogna assicurare ordine e disciplina...

    (segue da pag. 1) Tributo allAntologia degli Artisti

    segue da pag. 1) Un convegno per tre celebrazioni

    (segue da pag. 1) Al Prof. Jovine il premio per la medicina

    (segue da pag. 1 La coscienza sporca delloccidente

    (segue da pag. 1) Un imperativo categorico: rinnovarsi o perire.

    (segue da pag. 1) Dobbiamo riprendere la nostra sovranit

    (segue da pag. 1) Come si pu uccidere in nome di Dio?

    hanno raggiunto particolare apprezzamento da parte dellopinione pub-blica e dei media. Tra i personaggi premiati: Patty Pravo, Lando Buz-zanca, Piera Degli Esposti, Elio Pandolfi e Gianni Rivera. Nellambitodel Premio Personalit Europea 2014, una particolare attenzione statariservata agli esponenti del mondo cattolico, tra i quali Angelo Zema, di-rettore di Roma Sette, e frate Alessandro Giacomo Brustenghi, meglioconosciuto come Frate Alessandro, che sta conquistando il mercatomusicale con la sua splendida voce tenorile. Per il settore della medicina,il Premio stato conferito al Prof. Carlo Jovine, Primario NeurologodellOspedale San Giovanni Battista dellOrdine di Malta. Il Prof. Jo-vine ha fatto parte della Consulta medica che ha sancito la inspiegabilitscientifica della guarigione di Suor Normand dal morbo di Parkinson:il miracolo attribuito a Papa Wojtyla, che ha posto le premesse della bea-tificazione del grande Pontefice. Pi che alla mia persona ha dichia-rato il Prof. Jovine , credo che questo Premio costituisca un indirettoriconoscimento alle due alte istituzioni nelle quali ho lonore di svolgerela mia professione: lOrdine di Malta e la Congregazione delle Cause deiSanti, lorganismo vaticano di cui sono perito ufficiale. La manifesta-zione (44a edizione), stata realizzata con il patrocinio di Roma Capitalee il contributo della Fondazione Roma-Arte-Musei, braccio operativoin ambito artistico e culturale della Fondazione Roma, presieduta dalProf. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele. Lintento quello di sensibiliz-zare lopinione pubblica sulle tematiche dellEuropa.Carmen Galoppo

    LIBERA UNIVERSIT INTERNAZIONALE SALVEMINIDIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

    E SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

    Scuola di Giornalismodiretta dal Sen. Prof. Cosmo G. SALLUSTIO SALVEMINI (P.M.S.P.)

    Pu essere frequentata anche per corrispondenza.Tel. 06/2148536 - Cell 347.0333846

    Il giornalismo non solo arte; anche passione vissuta con entusia-smo e con rettitudine morale. Il piombo, pi che loro, ha modificato

    la Storia. E pi che il piombo dei fucili, quello dei tipografi.

    ipocrisia grazie al parto di un nuovo orrido Leviatano: un nuovoRomanticismo; un connubio marxista-positivista di sinistrismo e poteri religiosida una parte, e capitalismo predatorio dallaltra, uniti in una guerrasanta armata di annose, note truffe ideologiche: esportazione della democrazia, ingerenze e interventi umanitari. Riecco le formule trite efalse riprese e urlate con una violenza da santo subito! da tale Wojtylanonch da loschi politicanti onnipresenti e diuturni baciapile, con cui iguerrafondai della Terra si esercitano nellopera di distruzione delluomoe delle intelligenze. Potenti che mirano ad accaparrarsi dei beni e dellericchezze del mondo e invece (come prevedibile) accrescono invariabilmente il disastro economico generale e la miseria di tutti. Stupisce peraltro la qualit becera delle menzogne avanzate ogni volta a sostegno delleguerre e ripetute a ogni intervento, con un lavaggio cerebrale martellantee deviante. Vogliono la guerra per sporchi interessi di domicilio e poterema vogliono apparire al mondo come se fossero santi. Ecco la spor-cizia della coscienza. Il primo atto di tale sporcizia- con cui fu data lastura alla Terza Guerra Mondiale (di matrice USA): una guerra pilotainavvertita poich in apparenza definita (pochi storici lo affermano tuttoggi, nessuno tra i Capi e Papi) - fu lo sciagurato intervento in Irak(G.Bush, nel 1991; correo Gorbaciov), con cui lIrak venne privato dellesue giuste richieste dopo aver, pure per conto dellOccidente, condottounannosa guerra contro lIran. Fu la prima vigliaccata, un atto piratescoche svel il volto traditore degli USA e della Nato e port alla rottura didiverse filiali amicizie risalenti alla guerra URSS- Afganistan, quandogli USA avevano pagato, armato e addestrato i loro nuovi figli: i terroristi jhadisti dellIslam. Le altre guerre , anche le attuali, ne sono un pro-sieguo . Gli intrighi USA ai fini dello sfascio dellURSS. La guerra detutto illegale (contro lONU) in Yugoslavia, dove USA e Nato, tra cui

    lItalia, per la gioia di tale Wojtyla e della Germania, falsificarono dati efatti per uccidere e sterminare i Serbi. La guerra in Afganistan (2001)per distruggere i jhadisti afgani diventati nemici. Il nuovo intervento(G. W.Bush, 2003) in Irak: unoscenit motivata da accuse inventatenelle pi spudorate Cancellerie occidentali, con cui lIrak stato di fattocancellato dalla carta del Medioriente. Lintervento (2011) in Libia, dunaipocrisia e stoltezza impari (ausilio alle primavere islamiche), che, distruggendo lunico regime possibile non terrorista, lha ridotta a una palestra di jhadisti fanatici e sanguinari che mirano insieme allIslam , oggISIS, a distruggere lOccidente. Ma la sporca coscienza USA e dei lorozerbini (UE, Nato) non arretra. Ed eccoli oggi fiondarsi come lupi ingordin Ucraina, con la stessa follia predatoria, contro i legittimi diritti dellaRussia. Dal 90/91 stanno facendo, in mala fede, carne di porco deiDiritti degli uomini e degli Stati e pretendono pure che gli altri, da allocchisi assoggettino allo scempio. Ferruccio Ciavatta

    di questi solosemplice copertina. Gli attacchi allanostrasussistenza sonostati e sono possenti e disgregatori. Un demone sembra avere attaccatola nostracivile sopravvivenza e attacca pure la sopravvivenza di chivo-glia che tale italica collettivit sopravviva, ma tale forza e disegno di-sgregatore certamente non riusciranno nellintento. Disoccupazione -insostenibile pressione fiscale, che pretende pi di quanto si guadagnacononestolavoro(il cosiddetto redditodi settore) - la denatalit- laborto- la distruzione dellafamiglia naturale- la distruzione delleimprese agri-cole e industriali - la vile schiavit alle politiche economiche straniere,sono le barriere che devono essere abbattute. La tradizionerisorgimen-tale e lesperienza storica sociale costituiscono il nostro bagaglio cultu-rale e la nostra ancora di salvezza. La reazione italiana alla attualeoppressione, estera e interna corrotta, oramai divenuta consapevole ediffusa e non si pu assolutamenterimanereindifferential lamento degliItalianiche soffrono. Enecessario riprendere la nostra Sovranit nelcon-sesso internazionale.E necessario uscire dallaumiliazione della guerrapersa. Il 14 dicembre corso, nellambito del VII Congresso Nazionalesvoltosi a Roma allHotelPamphili,il Movimento Sociale FiammaTri-colore, primo ed unico tra tuttii partiti dItalia,ha deliberato, ad unanimeapprovazionedei Congressisti,la rescissionedel Trattato di Pace del 10febbraio 1947 -Diktatproposito, questo, ben attuabile ai sensi dellaDottrina del Diritto Internazionale. Carlo Morganti

    LENTEZZA DEL SERVIZIO PO STALE

    Il Movimento Salvemini denuncia energicamente lesasperante lentezza conla quale Poste I taliane consegnano il Periodico LAttualit al domicilio deiSoci. Il ritardo lamentato da mesi dai Soci di Roma e di numerose altre citt dellordine di 25-30 giorni! Chiede, pertanto, ai Dirigenti di Poste Italianedi spiegare al pi presto le ragioni di tale inammissibile ritardo.

    alia la Monarchia ha gi lo strumento per garantire lordine e la gius-zia: lArma dei Carabinieri Reali!... Ebbene, durante tale periodo, laostra Arma adempie la sua missione e costruisce quella magnifica,ranitica piattaforma morale per lunit morale e spirituale degli Ital-ani. E si giunge alla grande guerra mondiale, alla prova suprema LI-alia si batte sulle frontiere? Qui bisogna assicurare ordine e disciplina

    LItalia lavora e forgia le armi nelle retrovie, nei suoi stabilimenti e neiuoi porti? Qui bisogna assicurare ordine e disciplina LItalia segue,on ansia crescente, le vicende dei suoi figli pi generosi sulle trinceeealvolta nelle piazze si tumultua e negli opifici si sciopera? Qui bisognassicurare ordine e disciplina... Le prove non sono finite. La vittoria,ome lUnit, va consolidata allinterno e, nella lotta dei partiti, nellaiostra delle competizioni, mentre gli spiriti si smarriscono e le opere sintrecciano in spietate contraddizioni la nostra Arma adempie ai suoioveri con quella moderazione consapevole, che costituisce la pi ampiaaranzia di giustizia. Cosa mutato nella quotidianit del Cara-iniere, una volta Reale e dal 1946 Repubblicano? Assolutamente nulla.nfatti, ieri come oggi gli eventi con i quali il Carabiniere quotidiana-

    mente si confronta, sono molteplici e delicati perch vanno dalla gestioneella normalit della vita civile alla gestione di situazioni che lo vedonoercepire un continuo senso di pericolo proveniente da un nemico invis-bile e sconosciuto. Lattuale, certamente un periodo delicatissimo perabnorme crisi economica, per lassenza di valori, come per la carenzai alta Politica e lassedio alla gente da parte del malaffare. Un periodo,uindi, che evidenzia la necessit di porre le basi per pi solide certezze,uspicando per tutti, prendendo a prestito le parole di Luigi Licci, mag-iore ..ordine e disciplina..!! Mi piace ricordare che lautore dellarti-olo, congedatosi dallArma, divenne Avvocato tanto che dal dopo guerraper tutti gli anni 50-60 fu molto apprezzato nella Capitale. Decedetteel maggio 1972. Suo figlio, Raffaele, anch Egli Ufficiale della Bene-

    merita, dal 18 aprile 1990 al 17 aprile 1991 ricopr l alta carica di ViceComandante Generale dellArma dei Carabinieri. Tra i vari incarichi, furillante e autorevole Comandante del Gruppo Roma 1, nella sede stor-ca di Piazza San Lorenzo in Lucina, nel 1971-72. Raffaele Vacca

    poter riporre attrezzi ed elettrodomestici, che, ovviamente, non si pos-sono lasciare tra i piedi per casa. E nessun apprezzabile vulnus questimodesti ampliamenti di superfici utili, allinterno del proprio apparta-mento, tanto necessari, si pu dire che recherebbero al territorio urba-nistico, anzi, in taluni casi, sarebbero persino un rimedio a evidentierrori di progettazione (si consideri, per es., un appartamento di 90 mq.al quale sia annesso un terrazzo di 80 mq., la sproporzione tra superficiecoperta e scoperta di evidenza palmare!) Era stato gi approvato, le-gislativamente, il tanto strombazzato Piano Casa, accompagnato (ri-cordate?) dal promettente slogan padroni in casa nostra , madobbiamo dire che fu davvero lultimo atto della Cena delle beffe,poich, in concreto, non se ne fece nulla, o quasi, perch Comuni e Re-gioni, in virt del principio di autonomia da essi rivendicato, hanno fattoa gara per vanificarlo, opponendo norme ostruzionistiche da fare invidiaai causidici bizantini, per es., nei condomnii, subordinando il permessodi realizzare tali modesti ampliamenti nel proprio appartamento al con-senso di tutti i condmini, cosa notoriamente impossibile! Attualmente,o S.C.I.A (Segnalazione Certificata di Inizio Attivit), o D.I.A. (Denun-cia di Inizio Attivit) o C.I.L.(Comunicazione di Inizio Lavori), nulla cambiato riguardo a detti ampliamenti (per la S.C.I.A. v. la legge n.134/2012) poich ogni modifica sullesistente resta subordinata alla con-dizione che rimangano inalterate volumetrie, superfici utili e destina-zioni duso. Ora, a parte lingiustizia manifesta nei confronti di questiproprietari ai quali viene vietato ingiustamente, di godere e disporredelle proprie cose in modo pieno ed esclusivo (art. 832 cod. civ.), una

    domanda sorge spontanea: quante piccole e piccolissime imprese arti-giane, con relativo indotto (fabbriche di laterizi, infissi e quantaltropoich, come sappiamo, nelledilizia lavorano un po tutti i mestieri),potrebbero proficuamente lavorare per la realizzazione di detti amplia-menti, pagando pure i proprietari un equo contributo ai Comuni inte-ressati? Francamente, ci sembra di scoprire lacqua calda, ma senzaSue precise disposizioni in merito, ogni eccezione rimossa come par-lare al vento. Sergio Scalia

    azione dellUnione Italiana Associazioni Culturali (UN.I.A.C.). La gior-ata ha avuto il patrocinio morale del Parlamento Mondiale per la Sicu-ezza e la Pace e del Movimento Gaetano Salvemini. Artisti provenientia ogni parte dItalia hanno potuto esporre e presentare le proprie opere.l saluto di apertura stato del Prof. Gen. Stefano Murace (Marchese di

    Costa Viola della Magnagrecia) che ha evidenziato limportanza deluolo che svolgono le associazioni culturali, in particolare il Movimentoalvemini. La libert delluomo sta nella cultura solo grazie alla cono-cenza pu avvenire il risveglio culturale che porta allonest dei pen-ieri. Nel ringraziare gli artisti presenti, ha passato la parola allautoreella prefazione dellAntologia degli Artisti, dott. Antonio Bartalotta,

    Capo Ufficio Stampa del Movimento Salvemini e Direttore Responsabilei Matchnews - Quotidiano online di Sport, Spettacolo, Arte & Cultura,quale ha aperto il suo intervento con una frase di Albert Einstein Lartelespressione del pensiero pi profondo nel modo pi semplice. Bar-

    alotta, al fianco di Salvemini ormai da tanti anni, ha evidenziato anchea grande evoluzione tecnologica che ha avuto negli ultimi anni il Movi-

    mento Salvemini e la rete di testate giornalistiche (il blog del movimentoa registrato i 20 mila contatti) che si creata attorno al Movimento peravorire la divulgazione dei grandi ideali di onest intellettuale che loaratterizzano. La bravissima attrice e scrittrice Gabriella Di Luzio haresentato i numerosi artisti presenti. Con la sua voce calda ha interpre-ato alcune poesie portando i numerosi presenti in sala ad un altissimo li-ello di emozione! La prof. Flora Battiloro, Presidente Caff dellArtistaDirigente UN.I.A.C., ha fatto un coinvolgente intervento sul sentimentod il valore della poesia come ricerca della bellezza e del bene. Ha affer-

    mato che nelle scuole ai giovani viene chiesto uno sforzo per chiuderentro certi canoni di conoscenza la poesia, si pretende che sappiano ri-pondere a domande precise quando invece nelle scuole dovremmo la-ciare ai giovani maggiore libert. Dal suo intervento ben si comprendehe abituata ad essere al fianco dei giovani, ne capisce le difficolt, manche le aspettative e gli spazi di libert. Di grande intensit ed elevatopessore culturale stato lintervento del Prof. Salvemini gli artistiono la parte pi nobile della nostra societ ha affermato sono rimastili unici ad essere mossi soltanto dalla passione senza pensare al lucro.empre mosso dagli ideali del Suo illustre antenato, il Prof. Salvemini di-ende sempre con grande passione il suo sogno di poter arrivare ad unaorma di demosortecrazia, lunico sistema per uscire dalla degenera-ione del sistema politico italiano e delle democrazie occidentali dove ilistema elettorale fortemente condizionato dalla corruzione, da pres-ioni delle lobby. Non bisogna mai lasciarsi condizionare dai poteriorti, bisogna attuare la vera democrazia che si ammalata perch si ap-annato il senso civico. A conclusione del suo intervento ha letto il di-

    corso di Pericle agli ateniesi nel 461 a. C., tratto da La guerra deleloponneso di Tucidide. Qui il nostro governo favorisce i molti in-ece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia. Qui ad Ateneoi facciamo cos. Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tuttielle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti delleccel-enza... La sala resta in silenzioso ascolto, le parole lette da Salveminion passione restano nei cuori dei presenti, che credono ancora nella veraemocrazia. Daniela Piron

    LETTERE AL DIRETTORECarissimo Cosmo, anche questanno non intendo rinunciare alla possibi-

    t di contribuire alla diffusione del pensiero salveminiano nelle mentinegli spiriti di quanti non lo conoscono o si lasciano trascinare dalla mi-

    eria morale inoculata dalle attuali Scuole. Ecco il senso della mia con-inta partecipazione al Movimento Salvemini quale Socio benemerito.

    Allego un articolo (che spero illuminante dellattuale miseria morale)er la nostra preziosa Rivista. A te, che guidi il Movimento Salvemini conanto equilibrio e dedizione, auguro ulteriori pubblici riconoscimenti.

    Abbi il mio cordiale saluto ed un forte abbraccio.Ferruccio Ciavatta (Milano, 16 gennaio 2015).

    Carissimo Ferruccio, ti ringrazio vivamente per il sostegno morale e fi-anziario che fornisci al nostro Movimento e per limpegno che profondia 23 anni al Periodico LAttualit in qualit di Capo Redattore per la

    Lombardia. La tua missione pedagogica, tesa a moralizzare il panoramaolitico italiano, ben nota a tutti i nostri lettori che possono rileggeree meditare) i tuoi articoli sul sito www.movimentosalvemini.blogspot.com

    Grazie a Uomini come Te i salveminiani residenti in Italia e nel mondoossono orgogliosamente continuare a incitare gli ignavi e gli indifferentiiproponendo il nostro storico motto Non mollare!. Si avvicina il giornon cui i galantuomini prenderanno il posto delle canaglie che ancora risul-ano infiltrate nei punti-chiave delle Istituzioni, corrompendole ulterior-mente. A coloro che ci definiscono utopisti dobbiamo rispondere megliotopisti che collusi. Ricambio cordialmente auguri e saluti. Cosmo

    * * * * * * * * *Carissimo Prof. Salvemini, La ringrazio infinitamente per le parole dincoraggiamento a proseguire lungo la strada dellapprofondimento, chea voluto dedicarmi nella Sua bella lettera. Il mio recente libro nato ineguito allinput del giornale che Lei tanto egregiamente dirige e che unoprazzo di libert autentica, nel senso pi alto del termine, nel panoramael giornalismo, spesso frenato da timori reverenziali che offuscano laerit. La prego di voler ringraziare Gian Federico Brocco che mi ha de-icato il bellissimo articolo dal titolo che per me un invito a fare sempre

    meglio. Auguro a Lei e a tutta la redazione tutto il bene del mondo, in uneriodo storico non facile per nessuno, periodo che per fa intravvedereveri fari da seguire. Ed uno di questi fari il giornale LAttualit. Conffetto, per Lei e per tutti. Adalgisa Biondi (Agrigento, 18.1.2015)

    Grazie, Adalgisa, per la stima manifestata per il nostro giornale. Ti con-iglio di visitare anche il sito www.movimentosalvemini.blogspot.com eroverai le due ultime annate del giornale e la recensione sulle tueregevoli opere letterario. Auguri per i futuri successi. Cosmo

    fondo nascosto in lui quasi a dimostrare il fatto che il suo pensiero possavivere, ma soprattutto concretizzarsi e riuscire a dire, prima a se stessoe poi al mondo intero, io sono capace di fare questo!. Mai comequestanno lAntologia degli Artisti assume una caratteristica di valenzasuperiore. Ledizione 2014 coincide con i 15 anni dellUN.I.A.C.(Unione Italiana tra le Associazioni Culturali) e con il ventennale dellaScuola di Giornalismo G. Salvemini. Era il 1999 quando Salveminicostitu lAssociazione proprio per tutelare giuridicamente e valorizzaremoralmente gli Artisti, gli Operatori culturali e umanitari e per metterela politica al servizio dellArte. LAntologia del 2014 ha poi la fortuna diimbattersi nella celebrazione del ventennale della Scuola di GiornalismoG. Salvemini. Il giornalismo non solo arte; anche passione vissutacon entusiasmo e rettitudine morale. Il piombo, pi che loro, ha modi-ficato la Storia, e pi che il piombo dei fucili, quello dei tipografi. Pro-prio per effetto della concomitanza dei due importantissimi anniversarigli Artisti che si annoverano in questa edizione, hanno voluto rendereancor pi prestigiosa la pubblicazione con le loro opere pi belle, facendodi conseguenza assumere allopera dei connotati di grande interesse e dcollocarsi tra quelle di valore assoluto. Molte le pubblicazioni e le crea-zioni di livello. Il lettore che sfoglia le pagine di questa Antologia nonpu che rimanere colpito e pensare inevitabilmente alla Legge di Mur-phy. Lo statunitense, noto postulatore della sua stessa legge, ci ha la-sciato una frase che ancora oggi ci fa riflettere Se qualcosa deveaccadere, accadr. Possiamo tranquillamente esprimerci che quel

    qualcosa accaduto proprio nelledizione dellAntologia del 2014. Inquesta pubblicazione laccaduto qualcosa di veramente fantastico ed rappresentato dalla affascinante bellezza delle creazioni. Tutte le operefanno emergere in maniera significativa lo stile dellartista. Quello stilecapace di organizzare gli elementi formali di una creazione, ma anchese non soprattutto, quel modo personale dellArtista di affrontare e co-struire la forma e i suoi elementicostitutivi. il segno specifico che lartista trasferisce nella scrittura o nelloggetto, il proprio pensiero e lapropria cultura artistica. Lo stile pi personale, pi unico. In moltepubblicazioni, quando si scorrono le pagine dedicate alla pittura o allascultura, il lettore non si rende conto della bellezza dellopera darte inquanto la giusta comprensione sicuramente visiva ed legata ancheallo spazio che essa occupa, se si tratta di una scultura, o al modo con cuiin essa lo spazio rappresentato, se si tratta di unopera pittorica. Non il caso dellAntologia degli Artisti in quanto ogni creazione che rappre-sentata ha un valore espressivo enorme, comunica sensazioni diverse eimportanti. Per cogliere queste sensazioni fondamentale leggere imovimento delle parole, delle immagini o delle sculture, come se fos-simo noi stessi a scriverle, a dipingerle o a tracciarle con uno scalpelloAnche questanno lobiettivo di centrare le emozioni del lettore statoraggiunto. UnAntologia che rester negli annali e che ci dar modo dipensare che niente succede a meno che prima non sia un sogno. (CarSandburg). Antonio Bartalotta

    sarebbero potutI verificare attentati sanguinari. Purtroppo queste mie pre-visioni si sono concretizzate. In Siria e in Iraq i guerriglieri hanno uccisOtante persone, di cui alcune decapitate o messe in croce. Lislamismomoderato ha condannato loperato dei terroristi ed ha affermato che la re-ligione islamica non vuole la guerra, bens la pace e il colloquio con lealtre religioni. Questi terroristi vorrebbero distruggere la Basilica diS.Pietro ed issare sulle sue macerie la loro bandiera nera. Spero che DioOnnipotente non permetta a questi violenti di compiere altre stragi inaltri Paesi occidentali, dove c libert e democrazia. Mario Coletti

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    LATTUALIT, pag. 3N. 2 FEBBRAIO2015

    PARLAMENTO MONDIALEper la SICUREZZA e la PACE

    Lord Presidente: Sen. Eugenio Lai(Notiziario a cura di Paolo Macali)

    TEMATICHE INTERNAZIONALI E VARIE

    AUTOGESTIONE MODELLO ARGENTINOIn Argentina nel 2001 molte imprese chiusero per la grande crisieconomica, poi molti lavoratori pensarono di autogestirle per nonperdere il lavoro. Nel Paese regnava il panico, la disoccupazionesuperava il 30% e il 50% della popolazione era sotto la sogliadella povert. Come ha raccontato Elvira Corona con il suo libroLavorare senza padroni, liniziativa di tanti lavoratori argentinidi autogestire le imprese chiuse e abbandonate si rivel vincente.La fabbrica di elettrodomestici Renacer, ex Aurora, di Ushuaia furecuperata prima dai sindacati e poi dai lavoratori stessi, quandosi resero conto che i sindacati facevano glinteressi dei padroni.Nonostante le fabbriche avessero macchinari obsolescenti, il nu-mero delle fabbriche recuperate and sempre aumentando. Benpresto in Argentina le imprese recuperate ed autogestite passaronoda 161 a 200 e i lavoratiri impiegati passarono da 6000 a 9300.Lautogestione delle imprese, che nei primi tempi si era realizzataa Buenos Aires, si diffuse su tutto il territorio nazionale. I lavora-tori, che decidevano lautogestione di unimpresa, ricevevano so-stegno e consulenza dal Movimento Nacional de fabricasrecuperadas, creato dal cattolico Luis Alberto Caro. Questi affer-mava che il meccanismo per avviare unimpresa fallita era abba-stanza semplice :La fabbrica viene espropriata, lo Stato paga ilsuo valore al proprietario e poi vende limpresa ai lavoratori, li-bera dai debiti. In Argentina la prima azienda a sperimentarelautogestione fu la Gelco. Una volta era stata una marca leader,aveva controllato oltre il 75% del mercato. Queste imprese auto-gestite dai lavoratori, divenuti anche proprietari, esportarono inBrasile e Paraguay. Pertanto, i lavoratori non furono pi dipen-denti e tutti ebbero lo stesso stipendio indipendentemente alle

    mansioni svolte. Gli utili netti in parte venivano investiti in mac-chinari e per migliorare i prodotti, il resto veniva diviso tra loro,tenendo presente una filosofia egualitaria. Rispetto al passato que-sti lavoratori-proprietari guadagnarono meglio e lavorarono conserenit e con un senso di maggiore responsabilit. Questo ottimometodo dellautogestione, realizzato in Argentina nel 2001, do-vrebbe essere applicato anche in Italia, dove da anni si verificanofabbriche abbandonate o chiuse,cos i lavoratori potrebbero con-tinuare a lavorare e percepire il salario, indispensabile per assicu-rare da vivere per s e le loro famiglie. Mario Coletti

    URGE UNEUROPA POLITICATutti possono notare le conseguenze e le decisioni dei vari StatidellEuropa Unita in tante occasioni per la non ancora realizzataUnit politica dellEuropa. In questi ultimi anni abbiamo consta-tato che lEuropa poco si interessata deglimmigrati, che arri-vano soprattutto in Italia, mentre dovrebbe essere un problemaeuropeo e non solo italiano. Da poco tempo per lEuropa hacambiato tattica ed inizia ad interessarsi insieme allItalia dei nu-merosi immigrati, che stanno invadendo il continente europeo.Anche quando il popolo libico insorse contro il dittatore Gheddafinon si ebbe in Europa una sola decisione nellintervenire in soc-corso dei libici, anelanti alla libert e democrazia, infatti inter-vennero soltanto la Gran Bretagna, la Francia e lItalia. Pertanto indispensabile che si realizzi lEuropa politica con un Governofederale. E bene che i popoli europei facciano sentire la loro vocechiedendo che si realizzi, senza pi indugi, lEuropapolitica federale, cos si potranno anche avere

    costi uguali in tutti i Paesi europei, mentre ora sinota che in alcuni Paesi la vita costa di meno,in altri di pi. In Francia una famiglia nume-rosa ha assegni familiari, che fanno raddop-piare lo stipendio o salario, mentre in Italia gliassegni familiari sono davvero irrisori e per-tanto umilianti. Speriamo che presto il sogno deipopoli europei si realizzi, cos lEuropa avr pi pre-stigio e sar pi stimata. Mario Coletti

    PREMI NOBEL PER LA PACEl XIV Summit dei Premi Nobel per la Pace si tenuto a Roma neiiorni 12, 13 e 14 dicembre. Avrebbe dovuto svolgersi a Cape

    Town, in Sud Africa, nel mese di ottobre 2014, ma stato annul-ato in seguito alla rinuncia di molti Premi Nobel per la Pace. Ri-uncia fatta in segno di protesta contro il governo del Sud Africa

    he, piegandosi alle pressioni della Cina, aveva negato il vistoingresso al Dalai Lama. Il vertice degli uomini di pace insignitiel Nobel si quindi tenuto a Roma, citt dove il vertice nato eella quale sono state ospitate le prime otto edizioni. Papa Fran-esco ha voluto esprimere il suo incoraggiamentoai vincitori del

    Premio, riuniti per il XIV vertice mondiale intitolato Peace. Li-ing it!, affinch possano continuare a svolgere la loro missioneacendo tesoro delleredit morale di Nelson Mandela. Il Ponte-ice ha manifestato la sua gratitudine per limpegno dei parteci-anti a promuovere la pace e la fratellanza tra i popoli, e perimpegno nella ricerca di soluzioni ai gravi conflitti del nostroempo. Lincontro onora la memoria di Nelson Mandela la cuiredit della non violenza e della riconciliazione ha affermatol Santo Padre continua ad ispirare il mondo. Papa Francescoa quindi pregato per tutti i presenti affinch possano essere rin-ovati e incoraggiati nel loro lavoro, e perch le loro faticheossano portare abbondanti frutti di pace per il mondo. Ospitiel Summit 2014 sono stati il Dalai Lama insieme ad altri venti-ue Premi Nobel, tra i quali: lex presidente russo Michail Gor-aciov, larcivescovo sudafricano Desmond Tutu, lex primo

    ministro dellIrlanda del Nord David Trimble, la fondatrice dellaampagna internazionale per la messa al bando delle mine an-iuomo Jody Williams, il politico di Timor Est Jos Ramos-Horta,

    l sindacalista, politico e attivista polacco Lech Walesa, la pacifi-ta liberiana Leymah Gbowee, lavvocata e pacifista iraniana Shi-in Ebadi. Hanno preso parte allevento i rappresentanti distituzioni, organizzazioni e associazioni internazionali.

    Silvia Iovine

    GEMELLAGGIO ARTISTICO INTERNAZIONALE

    La data del 17 dicembre, ha generato un nuovo messaggio di cul-tura, nella scuola di Giornalismo di G. Salvemini. Questa cerimo-nia si gemellata con altre due prestigiose ricorrenze: i 15 annidellUN.I.A.C. di cui Presidente Onorario il Prof. GiorgioBosco (Ambasciatore) nonch il 16 Anniversario della pubblica-zione dellAntologia degli Artisti ( Edizioni Movimento Salve-mini ). Il Dott. Antonio Bartalotta Capo Ufficio stampa delMovimento Salvemini, moderatore. Saluto inaugurale del ProfGen. Stefano Murace (Marchese di Costa Viola della Magnagre-cia) esaltando lopera instancabile del Prof. Salvemini. Questoincontro si svolto presso il Circolo Ufficiali dellAeronauticaMilitare- Viale dellUniversit n 20 Roma. Per tale occasione stata allestita una mostra pittorica, organizzata e voluta dal Pre-sidente dellAccademia Citt di Roma Comm. Giovanni Maggi(nella foto), esponendo opere di affermati Artisti, provenienti da

    varie regioni italiane ed Europee. Tra gli Artisti presenti la DottMaria Ventura, pittrice e grafica, rappresentante dellAccademiacome Presidente per la Regione Sicilia, assieme ai suoi Accade-mici Daniela Cannia pittrice, Maria Giacobbe pittrice, Dona-tella Saladino, Jole Notarstefano, Giusy Grasso, tutti eccellentiartisti. Altra figura di spicco quella della Dott. Liana Botticellila quale ancora una volta ha saputo gestire lAntologia degli Ar-tisti nonch Direttrice artistica del Maggio Uniacense, Ad arric-chire il convegno, ci ha pensato la splendida presenza dellaDott.ssa Gabriella Di Luzio attrice e giornalista, che con la suacalda e ammaliatrice voce, ha recitato alcune poesie. E stata par-ticolarmente toccante, la poesia della poetessa Elena Andreoliintitolata: Un sogno damore errante, la poetessa pur essendo as-sente per motivi di famiglia, grazie alla Dott.ssa Di Luzio hacreato un momento di intensa commozione. Il Presidente Maggiha ricevuto in omaggio un artistico pastellato, in monocolore, daparte del Prof. Rino Mantelli, Maestro darte, pittore, disegnatoree grafico, raffigurante la compianta Giuseppina Maggi, sorelladellattuale Presidente dellAccademia. Maggi, sensibilmentecommosso ha ringraziato il Maestro Mantelli, per quel gesto fra-terno ed artistico. Quellimmagine della sorella rappresenta unaforte eredit. Proprio per larte, Giuseppina Maggi,ha perso la vita tragicamente, a bordo della sua

    auto, mentre si recava a Firenze per presiederead una mostra. Inoltre ha voluto sottolinearelimportanza della collaborazione della sua Ac-cademia con il Periodico di cultura LAttualitalla cui guida c un uomo eccezionale, sensi-bile ed instancabile. Per questo importante unastretta collaborazione, con il giornale. Due strade pa-rallele che procedono verso un unico traguardo: cultura con ilgiornale ed arte con laccademia. Stefano di Marino

    UN SIMBOLO CONTRO LA GUERRA: LA TREGUA DI NATALE DEL 1914Propensione al combattimento e odio verso il nemico: questi i fattori devianti che le oligarchie dogni tempo cercano di inculcare nellemasse per spingerle a guerre di conquista che nascondono, quasi sempre, gli interessi di potere delle stesse oligarchie, abilmenteelati dietro discutibili motivazioni ideologiche. Ma qualche volta il gioco non riesce, e le masse riconquistano consapevolezza e sensoritico, al punto di sottrarsi ai condizionamenti indotti. rimasto celebre un episodio della Grande guerra (la prima guerra mondialeombattuta tra il 1914 e il 1918), riportato in primo piano soprattutto dai media cattolici. Si avvicinava il Santo Natale del 1914,rimo anno della guerra. Papa Benedetto XV, agli inizi di dicembre, si era appellato alle nazioni belligeranti affinch le armi tacesserolmeno durante le feste natalizie. Ma la tregua di Natale non venne accettata. I capi militari non volevano porre alcun argine di uma-it alla spietatezza della guerra, nel timore che questo potesse minare la determinazione delle truppe combattenti. Ma, nonostanteutto, lappello del Papa produsse un imprevedibile risultato determinando tante piccole tregue di Natale spontanee, che coinvolseron particolare i militari inglesi, francesi e tedeschi che si fronteggiavano nella zona di Ypres (Belgio). Le foto dellepoca mostrano ioldati che fraternizzano in occasione del Natale 1914. Dellevento restano molte commoventi testimonianze: lesitante apparizionei cartelli augurali, poi i canti natalizi, quindi gruppetti di soldati disarmati che uscivano dalle trincee e sincamminavano verso leostazioni nemiche dando espliciti segnali di tregua lesigenza di umanit tornava ad imporsi dopo mesi di violenze ed orrori. Na-uralmente i comandi militari fecero di tutto per arginare il fenomeno, ma, nonostante ci, la tregua natalizia riscosse ladesione di

    migliaia di soldati.La tregua di Natale ricordata nel video della canzone Pipes of Peace di Paul McCartney (1983)ed diventatan soggetto di film e di produzioni teatrali.Allepisodio stato recentemente dedicato anche un libro, edito da Lindau: La tregua di

    Natale - Lettere dal fronte. Leggiamo nellintroduzione: Quella che, vista con gli occhi di oggi, si presenta come una grande storiai Natale, forse una delle pi toccanti storie di Natale per gli uomini del nostro tempo, costituita da molte piccole storie, che devonossere conservate e narrate di nuovo. Non dobbiamo dimenticarle, e questi fatti meritano di essere ricordati, o meglio celebrati, comen inno alla speranza. Carmen Galoppo

    DAL PAKISTAN ALLITALIAUn ragazzo che ho conosciuto in un posto del Pakistan, architetto,otto peso, non sta molto bene, sta cercando lavoro, conosce ilreco, linglese, non parla bene litaliano. scappato dal suoaese dove c la dittatura, tagliano teste a bambini, donne incintanon, e uomini. partito avendo soldi per arrivare fino in Grecia,ualche passaggio e la maggior parte di strada a piedi pensandohe dalla Grecia, che fa parte della comunit europea, avrebbeagato il biglietto normale, per accedere in Italia, ma gli scafistianno preso tutti i soldi che gli erano rimasti. arrivato fino intalia per chiedere asilo politico.

    Teresa Centofanti (cell. 340.7681033)

    GLOBALIZZAZIONELa globalizzazione un fenomeno che esiste da tempo, ma con lacaduta del mondo suddivisa in due blocchi (quello comunista sovieticoe quello americano-occidentale) inizia una era mai vista nel mondo,che ha portato problemi di criminalit, sfruttamento del lavoro enascita di nuove figure di dominazione , ossia : in pratica una crescitaenorme di uomini e merci che si spostano da zone mondiali da lorodistanti. Il continente che ha subito gli effetti pi disastrosi lAfrica,ritenuto il terzo mondo (per me il primo mondo) derubato dalle multi-nazionali, loccidente ed altri paesi che quantomeno dovrebbero

    aiutare la popolazione africana di

    ogni localit contribuendo acostruire ospedali, scuole e fare inmodo di aiutare le risorse ric-chissime dellAfrica, altro cheterzo mondo, basta volontariatoper cui associazioni a delinquereprendono soldi dagli Stati,quando i volontari non sono pa-gati e qualcuno si paga il bigliettoper il viaggio. Basta con la caritglobalizzata. Tutto il mondopotrebbe stare bene, ma a seguitodella disonest degli Stati attuataattraverso leggi che agevolano lacorruzione e il male affare si tra-duce in povert, e questo agevolail terrorismo internazionalespecie di natura islamica, questa la vera mafia, so che molti nesono al corrente, ma non se neparla mai, le cose emergono suigiornali ma vengono seppellite efra laltro le notizie dei giornali siconfondono tra di loro generandoconsapevolmente disinfor-mazione, confondendo la gente.Chiedo con lintelletto ed ilcuore, ed anche da parte di chi ne a conoscenza di riflettere conconsapevolezza che lentamentequesto pianeta gi al punto didistruzione. Teresa Centofanti

    (cell.3407681033)

    PROGRAMMI COMUNITARI COSME EDHORIZON2020L internazionalizzazione sta diventando quasi un imperativo per le aziende, ma per quelle piccolemedie rischia di trasformarsi in una ripida salita di montagna. Per questo lAgenzia ICE nellam-ito del proprio ruolo istituzionale di agevolare, sviluppare e promuovere i rapporti economici eommerciali italiani con lestero, ha recentemente organizzato un seminario sui finanziamenti eu-opei. Il focus stato sui programmi comunitari Cosme ed Horizon 2020 per il settennato 2014 020: il primo per la competitivit delle imprese e delle Pmi; il secondo un programma quadroer la ricerca e lo sviluppo. In occasione dellevento il dirigente dellUfficio partenariato industrialerapporti con gli organismi internazionali, dott. Francesco Pensabene, ha affermato che lo scopoel seminario non stato solo divulgativo, ma teso anche a fornire strumenti operativi ai soggettiubblici e privati partecipanti in vista dei bandi di gara che saranno pubblicati. Questo supporto in-ormativo specializzato stato illustrato dal dott. Valentino Izzo, project manager dellAgenzia pere Pmi della Commissione Europea. I programmi Cosme ed Horizon 2020 tendono a sostenere glinvestimenti in ricerca e sviluppo e l internazionalizzazione per accrescere la competitivit. I loroinanziamenti sono indirizzati a differenti tipologie di imprese o progetti presentati: il programma

    Cosme si rivolge ai progetti di minore entit e che sono finalizzati alla crescita. Il budget disponibiledi circa 2,3 miliardi di euro, i destinatari di questo fondo sono i Paesi dellU.E., quelli che sonoandidati ad entrarvi ed altri extraeuropei. I beneficiari di questo programma sono gli imprenditorii presenti sul mercato, soprattutto Pmi, coloro che vogliono diventare imprenditori, enti pubblici.

    Un altro punto da sottolineare che una parte del bilancio sar destinata al rafforzamento dellunionen rete delle imprese con il finanziamento dellEntreprise Europe Network, la rete tra imprese eu-opee. Horizon 2020 il programma europeo per finanziare linnovazione e la ricerca, i suoi finan-

    iamenti sono indirizzati verso i progetti che richiedono investimenti pi elevati. Si baser su treilastri: 1) eccellenza scientifica; 2) leadership industriale; 3) sfide per la societ. Rispetto al pre-edente programma comunitario sono pi agevoli la partecipazione, le condizioni e le procedure.noltre, si riferisce a tutte le fasi del progetto, dallidea iniziale allingresso nel mercato. Il budgetdi quasi 80 miliardi di euro. Al termine della sessione tecnica vi stato un partecipato dibattitoel corso del quale gli intervenuti hanno potuto avere dai relatori specifici dettagli sulle problema-iche di proprio interesse. Fiorella Ialongo

    DROGHE SOTTOCONTROLLO MEDICO

    Desidero riallacciare il discorso delle cosiddette droghe. Fine otto-cento leroina era un ottimo farmaco per alcune patologie, sospesoperch qualcuno ne abusava. Mi chiedo oggi quanti fanno abuso difarmaci ma non vengono sospesi, specialmente psicofarmaciLeroina derivata dalla morfina, moltissime persone usano per anni, un antinfiammatorio, un ottimo analgesico, tutto ci potrebbeportare ad una depressione, quindi non potrebbe essere un antide-pressivo? Loppio proveniente dallAfghanistan deriva dal papaverodalla cui bacca viene estratto il lattice che viene fatto essiccare

    polverizzato e fumato ed un ottimo ansiolitico, la marijuana un tran-quillante, la coca da un albero. Chiedo al mondo intero di legalizzarele droghe sotto controllo medico.E mio desiderio ringraziare Dott. Alessandro Tandurella amico daanni. Ha lavorato molto per me, informandosi su internet. Ho avutola conferma di ci che da anni pensavo.

    Teresa Centofanti (cell.3407681033)

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    PREVENIRE LA VIOLENZA SULLE DONNEParte prima) Il tema che ci occupa non dovrebbe in alcun modo porre dei problemi. Sembratrano dire questo ma in una Nazione civile, la violenza sulle donne dovrebbe avere forme diutela certe e concrete, sistemi di prevenzione efficaci e un apparato giudiziario che assicuri launibilit di chi si macchia di questi delitti. Se argomentiamo e, quindi, analizziamo il problemaggi, vuol dire che tutto ci suddetto ha delle pecche evidenti, anzi dobbiamo avere il coraggio

    di dire che la tutela pari a zero. Lindagine pu partire dal Diritto Internazionale e dalla prin-ipale fonte che analizza il tema della violenza, vale a dire la Dichiarazione delle Nazioni

    Unite sulleliminazione della violenza contro le donne del 1993. Il documento fornisce unahiara definizione giuridica del concetto di violenza e basa la sua ragion dessere su di unaerie di aspetti fondamentali sia generali che particolari. Si passa dal garantire alle donne ri-petto, uguaglianza, libert, sicurezza e dignit, fino a giungere a spiegazioni circa limpattohe ha la violenza, di qualsiasi genere, ma soprattutto, sessuale sulla vita delle persone. Vite

    distrutte e ferite che difficilmente si potranno rimarginare. Anche lEuropa negli anni successiviha dato risposte concrete per la suddetta tutela e lItalia stessa si mossa molto bene con la

    Legge 15 Febbraio 1996 n. 66, la quale ha rivisitato tutta la parte del Codice Penale concernentedelitti di natura sessuale. La riforma ha cancellato la dist inzione tra violenza carnale e atto diibidine violenta, allo scopo di sposare lunica fattispecie di reato di violenza sessuale. Per in-enderci, prima del 1996, il semplice atto di libidine, cio il comportamento che non presup-oneva la congiunzione carnale forzata (esempio di scuola la classica mano sullautobus chei poggia sulle parti intime della donna) era considerato un autonomo reato ma non aveva unautela efficace se non altro perch si faceva fatica a comprendere, dal punto di vista anche psi-ologico oltre che giuridico, lo stato danimo della vittima e, a volte, si sminuiva la tipologia

    di atto. La stessa violenza carnale peccava di riferimenti di questo genere e, cosa ancora pirave, lincertezza di una esatta definizione giuridica provocava un doppio shock per la vittima:

    da una pare il dramma della violenza; dallaltra il subire una seconda violenza a seguito di in-errogazioni ed accertamenti scientifici che, sicuramente a fin di bene, provocavano una le-ione certa della dignit della donna. Lunico reato di violenza sessuale ha cercato di risolverel problema, con la previsione di pene specifiche e di circostanze aggravanti a seconda dellattoessuale compiuto dal reo; inoltre, gi in quegli anni, nato il fenomeno dei Centri di Ascoltod Accoglienza, luoghi dove le vittime di questi orrendi reati si potevano rivolgere per otteneren supporto psicologico e morale che certamente non guariva, ma quantomeno aiutava ad af-rontare meglio la situazione. Che cosa non ha funzionato? (segue) Gianluca Lari

    LATTUALIT, pag. 4 N. 2 FEBBRAIO 2015TEMATICHE ETICO-SOCIALI

    CENTENARIO DELLINIZIO DELLAGRANDE GUERRA: ONORE AI CADUTI !9 giugno 1915.Riviviamo una delle pagine pi tragiche della Grande Guerra. ..Mentre denseoltri di fumo, miste a nebbia, coprono le linee italiane, i Comandi del Regio Esercito si chiedonol perch di una tale azione improvvisa e poco giustificata. Le vedette italiane non scorgono, tra laebbia e il fumo dei proiettili fumogeni, unaltra cortina di vapore biancastro che scende lentamentealle linee nemiche, sospinta dalla leggera brezza dellalba. Moriranno sul posto. Sono stati investitia una nube di fosgene, una miscela di cloro e fosforo. Ore 6,30, come spettri, escono dalle trinceeemiche e scendono circospetti i primi reparti Honved. Hanno maschere antigas e, piombati nellerincee italiane, si aggirano tra i cadaveri e gli agonizzanti. Li finiscono con unarma antica, ma

    mai comparsa prima sul fronte italiano: la mazza ferrata. I reparti in questione erano costituiti daiReggimenti 1 e 17 della 20 Divisione Honved ungherese, le cui avanguardie erano munite dimazze ferrate per finire i moribondi..con il vigliacco colpo sul cranio. I Soldati italiani sopravvissutiurono comunque nelle condizioni di resistere e bloccare, con lausilio dei rinforzi, lattacco. 100 i

    morti tra gli Ufficiali e 2600 tra i Soldati; rimasero gravemente intossicati, invece, 98 Ufficiali e900 Uomini di Truppa delle Brigate Regina e Pisa. Per giorni sulle carrette trainate da muli

    e salme furono portate a Sdraussina, al cimitero chiamato poi Cimitero degli Asfissiati, per essereoi traslate nel 1928 al Sacrario Monumentale di Redipuglia. La notizia fece notevole scalpore,nche se i gas asfissianti erano stati usati per la prima volta dai Tedeschi il 22 aprile 1915, in Belgio,ausando 5000 vittime tra le truppe francesi. C da dire che lo Stato Maggiore Italiano, tra i varirogetti di maschera antigas, tutti inefficaci, aveva incomprensibilmente preferito quella a forma diono, con occhiali separati, che prov la propria tragica inefficienza proprio sul Monte San Michele,estando comunque in dotazione del Regio Esercito fino agli inizi del 1918. Quella delle mascherentigas fu una delle tante carenze nelle dotazioni logistiche. Ricordiamo che allinizio delle opera-ioni gli Austriaci con 14 Divisioni contro le 345 italiane erano gi in allarme e preparati a ripiegareu posizioni difensive. Probabilmente, se il Generale Luigi Cadorna fosse stato pi audace e menottendista la guerra avrebbe potuto prendere unaltra piega, diversa da quella del logoramento in trin-ea e delle ripetute e ritenute inefficaci spallate delle 11 Battaglie dellIsonzo. LItalia era entratan guerra con soltanto 30 aerei Blriot, 20 Nieuport e 8 Farman, in quanto non era stata ancora com-resa limportanza dell aviazione, ma pi grave, fu il non aver capito che la mitragliatrice era laegina della piccolissima guerra dei Fanti. Le dotazioni nazionali erano di 618 mitragliatrici, dueer reggimento, mentre gli Austriaci ne avevano due per battaglione. Le bombe a mano erano pra-icamente sconosciute, gli obici erano scarsi e forniti dalla Krupp. I fucili mod.1891, cheenivano prodotti dalla Terni al ritmo di soli 2.500 al mese, erano tanto scarsi chearecchi reparti dovettero essere armati con il Vetterli mod.1870-77. Verano000 autoveicoli e 216 mila cavalli. Ma oltre a ci, sappiamo bene dove port lainea Cadorna, con fucilazioni di massa di asseriti disertori (addirittura decima-ioni), mentre sarebbe stata pi pagante quella di Armando Diaz, certamentei umana e attenta alle esigenze dei militari.Diaz, nominato Capo di Stato Mag-iore dellEsercito dopo Caporetto, non certamente perch pi valido di Cadorna,ome in effetti era, ma solo perch napoletano e quindi pi vulnerabile e meglioensurabile in caso di eventuale definitiva disfatta, cre le premesse per la vittoriataliana galvanizzando le truppe per la riscossa che si verific, come sappiamo, con la Vittoria dellermi dItalia! Raffaele Vacca

    SIAMO CADUTI COS IN BASSO !Non ci sono parole per descrivere il senso di amarezza e di sgomento che il cittadino onesto provanel vedere quanto la corruzione sia penetrata in profondit, in quasi tutti i gangli della PubblicaAmministrazione e specialmente nelle Regioni, queste istituzioni che con la sciagurata modificadel Titolo V della Costituzione, introdotta con la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3 si son vo-lute trasformare in organi costituzionali funzionanti in regime di autogoverno, quando avrebbero do-vuto essere organi di mero decentramento amministrativo allargato rispetto alle Province, cheperaltro, nel loro ambito, gi funzionavano perfettamente. Oggi, a ragion veduta, ben possiamo af-fermare che i c.d. Padri costituenti, gente dotta e serissima, intendiamoci, nella loro sacrosantasmania di obliterare tutto il sistema legislativo creato nel famigerato ventennio, proprio mentrecon il, giustamente, celebrato Manifesto di Ventotene, si era auspicata la nascita di unEuropa ve-ramente unita, al di sopra dei nefasti nazionalismi, che ci erano costati due terribili guerre mondialvollero regionalizzare, non solo geograficamente, ma istituendo anche lordinamento giuridicodelle Regioni, a statuto ordinario e speciale, tutta la Repubblica, pur definendola unica e indivisi-bile. Inoltre potevano essere aggiunte Altre materie indicate da leggi costituzionali e la legge or-dinaria poteva poi demandare alle Regioni la potest normativa di attuazione delle leggi statali. Cenera, dunque, abbastanza perch i politicanti regionalisti potessero ritenersi pi che soddisfattiMa, invece, con la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, si voluto scombussolare tutto: so-stituendo lart. 116 Cost., che si limitava a dettare le norme per la costituzione di 5 Regioni astatuto speciale (Sicilia, Sardegna, Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Valle dAosta, allequali, per ragioni, possiamo dire, storiche, si dovevano attribuire forme e condizioni particolari dautonomia) e aggiungendo un quasi inintelligibile pateracchio su ulteriori forme e condizioni par-ticolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo e secondo comma dellart. 117. Che dipi per aprire paurosi varchi intesi ad autorizzare, legalmente, i tanto discrezionali rimborsi elet-torali che hanno consentito ai Fiorito di quasi tutte le Regioni di autocertificare, sic et simplici-ter, come spesa elettorale qualsiasi cosa piacesse loro e, dulcis in fundo, manco a dirlo, alleagguerrite mafie di questa Repubblica di sprecopoli , di infiltrarsi ovunque si potesse tranquilla-mente rubare a mani basse, avvalendosi della loro temibile forza intimidatrice, fatta di lusinghe eminacce di morte nei confronti dei cittadini onesti che avessero osato fare resistenza al loro poteremalavitoso. Matteo Renzi propone di aumentare la pena da 4 a 6 anni di carcere, oltre alla confiscadei profitti del reato. Baster a guarire finalmente lItalia dalla lebbra della corruzione? Noi, fran-camente, ne dubitiamo, anche perch queste canaglie riuscirebbero facilmente a nascondere il mal-tolto nei c.d. paradisi fiscali. E allora che fare?...Il giure penale ha indubbiamente compitisoprattutto repressivi, ma non si pu tornare alla barbarica teoria della retribuzione, anche se,emotivamente, a sentire lumana reazione della gente onesta, la tentazione forte. Dobbiamo, in-vece, riconoscere che il problema del sovraffollamento carcerario molto serio, per-ch se luomo che si sia macchiato di gravi delitti pu essere privato, anche perlungo tempo, della libert personale, non possiamo togliergli pure la sua dignitdi essere umano. Bisognerebbe, dunque, studiare pene, che sebbene pur sempreafflittive (altrimenti non sarebbero pene!) siano alternative al carcere e altret-

    tanto efficaci per rieducare il condannato in via definitiva, cercando di evitaregli errori giudiziari, ricordando sempre che laforisma in dubio pro reo unindefettibile principio di civilt. E forse basterebbe isolare i malavitosi renitentidal consorzio civile, offrendo per converso ai carcerati un retribuito, dignitoso la-voro quotidiano, che dia loro il senso delleducazione civica e la possibilit e la volontdi veramente redimersi. davvero utopistico sperarlo? Sergio Scalia

    LA SICUREZZA NON COMPITO DI SINDACI E VIGILI URBANINella notte di Capodanno, l83,5 per cento dei Vigili Urbani romani era assente per malattia,donazione sangue o disabilit. Bene, cosa hanno fatto Sindaco e Stato per prevenire questa in-

    decenza? Da quel che sembra, niente! Tralasciando la situazione romana che sembra scaturiscada fatti di malapolitica, approfittiamo delloccasione offerta per dare unocchiata al mondodella sicurezza locale italiana. La storia dei poteri per la sicurezza ai Sindaci, che come tuttianno hanno per braccio armato i propri Vigili, stato tarlo mentale della Lega-Nord separa-ista, ed iniziata con un decreto legge presentato dal Ministro dellInterno Maroni secondo cui

    Prefetto e Forze di Polizia dovevano assicurare lattuazione delle ordinanze dei Sindaci in ma-eria di sicurezza urbana. Provvidenzialmente, la Corte Costituzionale, con la sentenza n.115

    del 2011, ha sanzionato il fallimento di questa politica, bocciando i Sindaci sceriffo che ave-ano in taluni comuni del nord Italia emesso ordinanze su tutto, condizionando alcuni dirittiondamentali dei cittadini. Nel ribadire che il tema sicurezza pubblica materia molto impor-ante, non certamente delegabile a Sindaci e Vigili Urbani perch spetta allo Stato nelle suearie articolazioni, tornando a questioni di carattere generale, osserviamo che nel Comparto Si-urezza del nostro Paese sono molte le lacune con confusione di attribuzioni e carenza di stra-egie. Ricordiamo che nel 2000, in Puglia, fu iniziata l importante Operazione Primaveraontro il contrabbando di sigarette, fenomeno organico alla mafia pugliese, decisa dal Capo del

    Governo dell epoca, Massimo D Alema, certamente per motivi elettorali, con gran dispiega-mento di Polizia. Ci chiediamo ancora oggi perch la Guardia di Finanza non abbia procedutoutonomamente senza attendere che il Governo intervenisse cos massivamente, magari chie-

    dendo il concorso delle consorelle Forze di Polizia? Perch, ancora, in tempi pi recenti, si ntervenuti nel casertano contro i famigerati clan dei casalesi solo quando il Ministro dell In-

    erno dellepoca, il leghista Maroni, decise spettacolarmente di agire, con grancassa di riso-nanza mediatica e utili ritorni poli tici, linvio di centinaia di Agenti di Polizia e Carabinieri nelasertano? Chi avrebbe vietato operazioni di Polizia adeguate alla complessit dei gravissimienomeni? Come gi in passato sostenuto, possiamo ribadire che da tempo la politica, ormaitraripante e parolaia, ha schiacciato la Pubblica Amministrazione, ambito importantissimo

    dello Stato, che non agisce pi in via autonoma ma solo su interessato inputdella stessa politica.E ci molto grave... Raffaele Vacca

    PERCH DIRE S ?In base a quali criteri si decide di sposarsi o convivere? In GranBretagna il numero di chi va a vivere insieme ha superato quellodegli sposati. Negli Stati Uniti i matrimoni sono scesi comples-sivamente al 49%. In Italia, le coppie conviventi sono in continuoaumento. Perch ci si sposa sempre meno? Secondo Giulia PaolaDi Nicola e Attilio Danese, docenti di Sociologia della famigliae membri dellAccademia internazionale di studi familiari Intamsdi Bruxelles, si guarda al matrimonio con troppi pregiudizi, graziealla cultura dellindividualismo e alle influenze mediatiche. Tuttocambierebbe se si vedesse il matrimonio come un sostegno allapropria capacit di realizzarsi, di crescere insieme come personee individuare nella scelta del matrimonio un percorso di crescita

    nellamore attraverso la relazione di coppia. Si calcola che nel2015, con la crisi, le convivenze supereranno i matrimoni, comegi avviene nelle grandi citt del Nord e non ci si sposer senzaprima aver provato a convivere, in media per due anni. I sociologile considerano coppie pi fragili perch preferiscono rinunciare alpatto definitivo, a vantaggio di una continua verifica di coppia.Vogliono controllare come funziona la convivenza, se la vita peg-giorer o migliorer, come lui/lei si comporter per poi, eventual-mente, decidere. Si ha paura dei legami eterni a vantaggio dilegami precari, mobili, negoziabili. Non si tratta tanto di un rifiutomotivato e deciso del matrimonio, ma di una sfiducia nella pos-sibilit di realizzare pienamente nel matrimonio le aspettative chelamore suscita. Il matrimonio resta un traguardo possibile, masolo dopo che si sottoposto a verifica il rapporto di coppia, in unconfronto continuo che dovr confermare o smentire la scelta. Sigiunge a queste conclusioni circondati nella realt e nei media danumerosi vissuti matrimoniali falliti con infinite sofferenze eguerre familiari. Lo scoraggiamento prende il posto del gioiosoincontro con la persona con cui condividere la vita. In unepocadi rimando delle scelte, tanto da renderle difficoltose e infine im-possibili, importante educare e educarsi a divenire adulti pren-dendo in mano la propria vita e decidere come e per chi spenderla.Certamente dal matrimonio sarebbe ingenuo aspettarsi un para-diso di serenit. Esso piuttosto un laboratorio in cuigiorno dopo giorno simpara a vivere con qual-cuno, ad accoglierne i limiti e valorizzarne le ri-sorse. Inoltre nella coppia, se si vuolemantenere il patto di fedelt e di cura recipro-che occorre imparare a perdonare il coniuge, ifigli, i genitori per tutti quei comportamentiche arrecano sofferenza,per le trascuratezze, perle offese inflitte e subite. Ciascuno dei tratti indi-cati sopra meriterebbe pi adeguato approfondi-mento che dovrebbe condurre alla consapevolezza che ilmatrimonio un progetto di vita a due nella comunit umana.

    Maria Rosa Nicastri

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    IL SOGNOCamminavo a piedi nudi nellacampagna,/ leggera nel cuore elibera nel corpo solo coperto daveli./ Ho sfiorato le grandimargherite dal cuore giallo/

    come il sole che illuminava imiei pensieri./ i teneri papaveriondeggiavano al mio passare./Andavo verso la grande ombradegli ulivi,/ maestosi e con iloro fusti ruvidi./ Mi ricordanoi vecchi e come loro conser-vano nelle loro rughe storie divita vissuta./ La voce dellanatura mi arrivava al cuore./Un palpito ed una emozionenuova./ Io da sola con il cielo ela terra./ Mi sentivo in piena ar-monia con il mio essere,/ nondesideravo altro./ E mi bastavail fruscio sommessodei rami scossidal vento/ e lagentile voce diun passero chemi chiedeva,chi sei?/ Ed iopensavo, vorreisaperlo anchio!

    Rosa Filomena De Cicco

    UN GIORNO FINIREd io son l/ nella mia attesa in-finita / ad aspettar che qualcosacambi./ / Quando alle turbo-lenze/ subentra la quiete/ senon mi ritrovo in lei/ dove sonoio?/ Perch non mappartiene?// E se la luna/ infondendo tene-rezze/ fa goder delle sue ca-rezze/ ed il sole/ irradiando ilsuo calore/ scalda ai pi/ sialanima che il cuore/ perchproprio io/ perch vorrei sa-pere/ mi ritrovo sempre gelidoe dannato?/ Tutto questoper/ ne sono certo/ ungiorno finir/ e ritrover lapace/ e vivr anchio la miaquiete/ e le carezzedella luna/ lam-

    biranno il voltomio/ ed anche ilsole/ scalder ilmio cuore/ e ladannazione nonsar pi mia.

    Albano Laporta

  • 8/9/2019 Attualita Febbraio 2015

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    LATTUALIT, pag. 5N. 2 FEBBRAIO2015 INIZIATIVE CULTURALI

    Bisogna dar vita ad una Alleanza di uomini illumi-nati, esperti ed onesti che si uniscano al di sopra dei

    partiti per accordarsi su problemi concreti e, di voltain volta, cerchino le forze necessarie per risolverli

    (Gaetano Salvemini, 1953)

    IL Sen. Prof. C. G. S. SALVEMINI, Ministrodel P. M. S. P. per le Relazioni Internazionali,

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    come bruti, ma per seguirvirtude e conoscenza.

    Dante Alighieri

    INVITO AL MAGGIO UNIACENSEpresidenti e dirigenti delle Associazioni culturali aderenti al-Unione Italiana Associazioni Culturali (UN.I.A.C.) sono invitatiinoltrare, entro il 20 marzo, le domande di partecipazione agliventi del Maggio Uniacense (Edizione 2015) specificando iomi degli Artisti, le citt e i luoghi, la durata delle mostre dartedei concerti musicali, i libri da presentare ed ogni altra notiziaa divulgare sui mezzi cartacei e sul web. Recapito postale: via

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    CAFF DELLARTISTA - SALERNO(Presieduto dalla prof. Florinda Battiloro)

    Associazione Culturale aderente allUN.I.A.C.PROGRAMMA

    2 febbraio, luned, Caff Moka, Corso Vittorio Emanuele ore18,00: Dr. Geppino Lauriello tratter: il profumo delledelweiss9 febbraio, luned, in sede ore 18,00: Maria Falcone: violenzasulle donne.16 febbraio, luned, in sede ore 18,00: concerto di Carnevale.23 febbraio, luned, in sede ore 18,00: Preside Michele Di Fi-lippo tratter largomento: Ottaviano Augusto nel secondo mil-lennio dalla sua nascita.

    CONCORSO

    ANTONIO DE CURTISIl 10 dicembre presso la Sala del Refettorio (Biblioteca)della Camera dei Deputati, in Via del Seminario 76, si svoltala XVII Edizione del Concorso Internazionale Antonio deCurtis, Tot, con lAdesione della Presidenza della Repub-blica, ed il Patrocinio delle pi prestigiose istituzioni: Presi-denza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblicadella Camera dei Deputati, della Regione Lazio, della Provin-cia di Roma, di Rai Senior, di Radio Vaticana.Ha preceduto limportante evento culturale, la presentazionedellultimo libro dellattore e filosofo Luciano De Crescenzo, Tporter fortuna,Casa Editrice Mondadori, con la presenzadellautore. La manifestazione ha avuto inizio con lintervento edi saluti del Sottosegretario al Ministero della Difesa, lOn. Gioac-chino Alfano, che ha aperto i lavori. Ha presentato lattore AngeloBlasetti. Moderatore il Dott. Piero Antonio Cau, Direttore Edito-riale della Rivista Carabinieri dItalia Magazine.Tra gli altri autorevoli interventi: il Ten. Col. della C.R.I. ErcoleFragasso, giornalista; il Prof. Cosmo Sallustio Salvemini, Diret-tore de LAttualit, Presidente dellU.N.I.A.C. e del MovimentoSalvemini; Don Aniello Manganiello, il Parroco di Scampia, ilprete e scrittore anticamorra; il Prof. Alberto De Marco, Redattoredella Rivista Carabinieri dItalia Magazine, poeta e scrittoreOspiti dOnore: il Dott. Luigi De Ficchy, Procuratore della Re-pubblica di Tivoli; il Dott. Virgilio Ilari, Presidente dellAsso-ciazione scientifica SISM (La Societ italiana di storiamilitare), il notaio, Dott. Luigi Pocaterra, Responsabile dellaFondazione Elisabetta Pocaterra; Il Maestro dellImmagineCarlo Riccardi, fotoreporter, il vero paparazzo della dolce vitaamico di Tot, di Vittorio De Sica, di Federico Fellini, consideratogiustamente protagonista nel campo della pittura, come futuristadella Quinta Dimensione.In occasione delle celebrazioni dei 70 anni della sua attivit fo-tografica, nel corso della serata a tutti i presenti sono stati donatisuoi disegni, dipinti in modo originale sui giornali depoca. Lu-ciano De Crescenzo, nonostante la veneranda et, ancora unavolta ha dimostrato di essere intramontabile e nella sua perfor-mance ha manifestato la consueta ironia e le sue inalterate dotiintellettive.E stata consegnata la medaglia della Presidenza della Repubblicaal Dott. Fabio Gravina, capocomico del Teatro Prati di Roma,per la Sezione Teatro; al maresciallo Angelo Sangermano, lamedagliadel Senato della Repubblica per la Sezione Bont; aDott. Luigi De Ficchy, Procuratore della Repubblica di Tivolila targa dargento della Camera dei Deputati, per la Sezione

    Premi alla Carriera; al Dott. Ennio Di Francesco, gi ufficialedei Carabinieri e Commissario di pubblica sicurezza della Poliziadi Stato, stato funzionario del Ministero degli Affari Esteri edella Presidenza del Consiglio dei Ministri, stato consegnato ilSuper Premio della Regione Lazio, per la Sezione Libri VeritSono stati consegnati gli altri Premi della Regione alla Regista ePresidente della EURWEB TV5, Dott.ssa Giovanna DUrso perla Sezione Cinema; alla Dott.ssa Pietra Barrasso per la Se-zione Pittura; alla Dott.ssa Daniela Mendola, Redattrice delMattino per la Sezione Fotografia; al poeta e scrittore Vit-torio Pesca per la Sezione Poesia; al Dott. Mario Baldi, Di-rettore del giornale periodico sportivo Atleta per la SezioneU.N.V.S (Unione Nazionale Veterani dello Sport).

    Alberto De Marco

    INVITO A COLLABORAREPER FESTEGGIARE IL 24

    E in corso di programmazione una serata conviviale per festeg-iare il 24 anniversario del periodico LAttualit che avruogo nella seconda met di marzo presso un noto ristorante ro-

    mano. Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini ha nomi-ato un apposito Comitato organizzatore di cui possono fararte i Soci e i simpatizzanti su esplicita domanda. Levento verrllietato da brani di musica classica e moderna, da una MostraArte pittorica e da declamazione di poesie. Scopo primario dellaena quello di assicurare il finanziamento necessario ad am-lificare il raggio dazione del nostro Periodico in Italia e nel

    mondo. LAttualit ha sempre rifiutato contributi finanziari diobby amorali e di politici collusi con la malavita, ha denunciatoe varie forme della corruzione, ritiene prioritaria leducazionella legalit. Vuole continuare a promuovere i valori etici, nucleossenziale degli insegnamenti salveminiani. Il programma detta-liato della serata conviviale sar pubblicato sul prossimo nu-

    mero. Lanciamo un vibrante appello ai galantuomini dItaliaffinch aiutino LAttualit a restare un libero organo ditampa, capace di dare voce e visibilit a tutti. Invitiamo i lettorivisitare il sito www.movimentosalvemini.blogspot.com - Info:

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    PROPOSTE EDITORIALIScrittori, poeti, saggisti (materie storico-filosofico-letterarie):inviate i vostri manoscritti al Comitato Editoriale del Movi-mento Salvemini.Se le vostre Opere verranno considerate idonee per le Edizioni

    Movimento Salvemini, riceverete una proposta editoriale conlindicazione del simbolico contributo-stampa a carico dellAu-tore. Volete pubblicare romanzi, poesie, saggi letterari, storici,sociologici, giuridici ed economici?Chiamate il cell. 347.0333846.

    LA NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICOEcco un evento culturale che merita di essere evidenziato. Haavuto luogo a Salerno il 16 gennaio presso laula A. Fadda delConvitto Nazionale Statale T. Tasso. Limportante manifesta-zione ha avuto inizio con il saluto del Dirigente scolastico dr.ssaVirginia Loddo e del Commissario straordinario on. prof. Pa-squale Cuofano. Le dotte relazioni sono state svolte dal prof.Claudio Naddeo (docente di Latino e Greco), dal dott. Luca San-toro (dottore di ricerca in Astronomia, Universit di Napoli), daldott. Ambrogio Ietto (gi dirigente tecnico MIUR) e dal dott. Sal-vatore La Porta (Presidente ISCAPI). E stato invitato ad inter-venire il prof. Cosmo G. Sallustio Salvemini (DirettoreLAttualit e della Scuola di Giornalismo di Roma, PresidentedellUN.I.A.C.) che, tra laltro, ha lanciato un appello a tutte leforze sociali a porre la politica scolastica al centro della vita na-zionale, nonch a risolvere definitivamente la questione meridio-nale. Il laboratorio degli studenti si simpaticamente esibito nellospettacolo Eros dolceamaro:lettura di passi tratti dalla liricagreca e latina nella cornice di un simposio. La gradevole seratasi conclusa con un pregevole momento musical-poetico a curadei porff. Geppino Lauriello, Marco Gerardo Bencivenga eFranco Sessa, Nel salone delle feste sono stati esposti libri antichie strumentazione scientifica, con uninteressante mostra fotogra-fica. Paolo Macali

    S. MARIA GORETTI,MARTIRE DELLE PALUDINacque a Corinaldo il 16 ottobre 1890 in provincia di Ancona,vicino Senigallia. I suoi genitori si chiamavano Luigi ed As-sunta Carlini, che da orfana fu adottata da due coniugi senzafigli e poveri, perci non ebbe la possibilit di frequentare lescuole.Maria aveva 6 fratelli: Tonino, che mor dopo la nascita,Angelo, Mariano, Alessandro, Ersilia e Teresa. La casa in cuiabitavano, sita in localit Pregiagna di Corinaldo, era, pur-troppo, piccola, perci i coniugi Goretti cominciarono a pen-sare di emigrare. Il 12 dicembre 1896 dello stesso anno lafamiglia Goretti si trasfer a Colle Gianturco, vicino Paliano(Fr), nellazienda del Sen. Scelsi. Giovanni ed Alessandro Se-renelli, padre e figlio, marchigiani, andarono ad abitare. Poichsia i Goretti che i Serenelli erano poveri, il succitato Senatoreconsigli loro di convivere. Il lavoro a Colle Gianturco fu bru-scamente interrotto, perch Giovanni Serenelli aveva litigatocon il figlio del Senatore Scelsi, che licenzi il Serenelli ed isuoi soci, cio la famiglia Goretti. Pertanto la famiglia Gorettie i Serenelli nel 1899 si trasferirono a Le Ferriere di Conca,

    nelle paludi pontine, dove il conte Mazzoleni prometteva panee benessere. Cos le due famiglie si stabilirono nella stessacasa, chiamata Cascina Antica. Purtroppo il 6 maggio 1900Luigi Goretti allet di 41 anni si ammal e il medico gli dia-gnostic la malaria, la polmonite e la meningite. Maria inquella drammatica circostanza, pur avendo solo 10 anni, dissealla madre: Mamma, non ti abbattere, io penser alle fac-cende di casa, tu prenderai il posto di pap in campagna. Ve-drai che Dio non ci abbandoner. La piccola Maria non davaconfidenza a nessuno. A 11 anni Maria ricevette la 1^ Comu-nione nella chiesa di Conca. Quel giorno, prima di recarsi inchiesa fece a Ges una grande promessa : Oh Ges, piuttostoche offenderti, mi faccio ammazzare. Alessandro Serenellivoleva ad ogni costo piegare Maria alle sue voglie, ma lei eradecisa a resistere, anche a costo della vita. Alessandro Serenelliun giorno vide Maria che stava rattoppando la sua camicia,che aveva dato alla sua mamma, e pens che fosse il momentoopportuno per attuare il suo desiderio. And a prendere in unastanza un punteruolo e subito si rec da Maria invitandola adentrare dentro casa. Maria non rispose, n si mosse, alloraAlessandro la trascin con violenza dentro la cucina. Maria glidisse: No,no, Dio non vuole, se fai questo vai allinferno.

    Allora Alessandro, notando che Maria non voleva assoluta-mente accondiscendere alle sue brutali voglie, and su tutte lefurie e cominci con il punteruolo a colpirla. Maria ripetevasempre: Che fai Alessandro, vai allinferno. Maria prefermorire per non peccare, infatti le varie cure avute in ospedalenon potettero evitare la morte alla Martire delle Paludi pon-tine. Mario Coletti

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    Bachelet", giunto alla5 edizione. Organiz-ato dall'Associazione

    Nuova Era di Romaaderente all'UNIAC).

    Sembra un traguardompossibile,in un'epocarenetica e superficialeome la nostra. Invecesiste una documentazione del costume, dell'arte fotografica,

    della storia che si svolge, ed l'Archivio del Premio VittorioBachelet. L'ideatore e promotore Fabrizio Fratangeli, presentaquesta nuova edizione speciale, con il titolo, per il tema ob-

    ligato: L'italia pi bella tra cultura e luoghi da salvare, la-ciando sempre anche il tema libero. Il Premio Solidariet

    Vittorio Bachelet 2015, viene assegnato al noto fotografo ro-mano Giancarlo Gasponi, per i suoi reportage, che valoriz-

    ano luoghi incantevoli non solo della Capitale ma di tuttal'Italia. Molteanche le sue pub-blicazioni di LibriFotografici, cipiace ricordare,Roma il fascinod