2010 - Giusy Di Fato & Sebastiano A. Patanè - Radiante
-
Upload
sebastiano-agata -
Category
Documents
-
view
216 -
download
3
description
Transcript of 2010 - Giusy Di Fato & Sebastiano A. Patanè - Radiante
Catania 2011
proprietà letteraria di
Giusy Di Fato e
Sebastiano A. Patanè
Catania 2011
a cura di Sebastiano A. Patanè
per “Le vie poetiche”
copertina di
Sebastiano a. Patane
Le vie poetiche
Radiante Catania 2010
Nord-tramontana
come fionda
in oscillazione
evolve
e capovolge
il senso
una siepe
scivola
l'attesa
nel rovere
e rimbomba
di assonanze
le stelle una
che
sopra
tutte
nutre
la vertigine
Trigono di Sud Ovest
S’adagia la calma sui tavoli muovendo
le piccole molliche di pensiero rarefatto dall’abbraccio
Si inarca la colonna di basalto e (piena) la mano ignora ogni assoluzione
dell’incidente carezza
Confonde il corpo disabituato la brezza e la calura…
richiama i calici di un antico brindisi
Guarda -diremo- non c’è più traccia dei reticolati
dove appendemmo i versi…
Greco Tramontana
e di ritorno
la curva che giace nel calice del vento
anima il legno dentro la semente
cenere, che risale dall’incenso
il petto asciutto di un campo violentato
comprime un sasso
tra lo scialle notturno delle processioni
e la bocca che precipita dal vuoto
nella scanalatura delle foglie
senz'argine dalla follia si genera
quel nome altro
che è miele dall'aceto nelle orbite
Phusis
così, scendere e tornare non è possibile
due volte nello stesso fiume
se l'anima si spoglia della luna
senza tradire mai la sua natura
oscillante nell’odore di una rosa
é lo sguardo ultimo che il viandante cede
nei bivacchi prima che il sale trasmigri
l'impeto con vele di cicogna
oltre il respiro di un battito ossessivo il solo
su cui poggiare l’anima in caduta
Zephirus di Ponente
Riporta le pause e le pianure
questo lento sbattere di ante
e nell’intero delle lune
si capovolgono gli oracoli
Soffia serale angelo la tua smania
sulle bocche sature di sale
il bosco e la genziana
e germoglia sulle ringhiere
le nuove canzonette da fumare
Visto da qui il mare si allontana
e non è vero che gli aquiloni restano
Levante
spostami le ciocche, da levante in su
le cime sono rami in movimento
nell’intimo di un rovere
un calzino spaiato posto fra me e
l’ultimo rigagnolo di sole
come un dipinto distratto sulle pareti del treno
quando la notte
soffia una grata e scompiglia le pieghe della stasi
l’incastra nel tacco che più non ti muova
e devi partire, per terre ignote e inesplorate
dove l’umido s’aggroviglia addosso e
l’arrampicarsi di un pensiero e poi l’altro
al sudore e sangue segue l’attesa
di un ritorno “mi salverà domani dalla noia
un altro amore? forse” Ecco il forse
e vengono gli anni a chiederti del conto
del renderti adesso quel che non hai avuto
ieri
la dolcezza l’ultimo pezzo assaporato ad unghie
ché nella fretta si incollano le mani
ora che il tempo si è sciolto e tu
non l’hai mangiato
Trigono alto
Urla pure i disagi e le mosche
pretendi le calme d’agosto e disgiungi le mani stasera
ché brilla una luna a tricorno sul manto dell’Etna
La scia che taglia gli azzurri è una schiera di piccole fate
che percuotono il freddo sottano d’inquiete posture
nei vinti canali del giorno
A sera ogni favilla è una fiaba
raccolta dai diametri occulti degli occhi
arrampicati alle grondaie dei vetri
e su per le pertiche di questa luna primopremio
che lascia maschere d’argento là dove serve un verso
Scirocco
Ho perso le parole
erano poggiate a due a tre
-i conti non tornano?
stavano in fila, lo giuro-
una era di scorta vite d’edera
alla notte, salvava l’acqua
dal vento di scirocco
mi scioglieva nel ventre
le paure che trattenevo
sin dall’alba nel tramonto e
in un angolo
allucinata e tiepida sfilava
il tepore della scelta
tornavano le mani sui vuoti di cicale
ad aprirsi scalze in cima alla caduta
-al tetto- che non vide più le spine
piccole in proporzione alla vertigine
che divorava il seme
fu così, che vinsi la paura
Nel segno
Timore di cadere nelle cose che ci porta il vento
lancio di sassi alle malinconie
e gridare ancora e piangere il futuro
Spargiamo di colori tutto l’amore intorno
dal fiume sempre emergono le spade
poco dopo le regine
Indice
Radiante – 2011
Nord-Tramontana
Trigono di Sud Ovest
Greco Tramontana
Zephirus di Ponente
Levante
Trigono alto
Scirocco
Nel segno
http://leviepoetiche.blogspot.it/