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E LI t,I LU :on si t to io Anno XXV, num. 2'7. o ICYVF_`.1) 4 luglio 1S89. GIÀ UFFICIALE PER. GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVIN 1ALE E COMUNALE PUBBLICAZIONE: Nel giorno- Ai G I 017 E D Ì d' ogni settimana. 4.7n. numero,. centesimi 10. DIREZIONE: Nella TipogratiaVannucchi, via del Monte, 12, Pisa. AVVERTENZE: L'Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde dei soli incassi di cui ia emesso ricevuta. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. 11E151 M M GIOR NALE POLITICO-AMM ISTR A T IVO ABBUONAMENTI: Un anno, lire 5; un semestre, lire 2,50: per fuori dello stato si aggiungono le maggiori spese postali. INSERZIONI: Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spa- zio di linea. Dopo la firma del gerente, cent. 25 cs. Per gli annunzi in 4.a pagina (esclusi quelli dal- !' estero, o di articoli esteri) si fissa compenso volta per volta, e senza impegno di rinnovo. IN ITALIA E ALL'ESTERO — Verso le 8 ant. del 27 giugno presso Tuara a 6 chilom. da Beuevento il bersa- gliere Borelli coi n. di matricola 5364, ri- masto indietro al suo reggimento, 7° bersa- glieri, che si conduceva qui per gli esercizi di campo, s'indirizzava a un contadino chie- dendogli ove fosse la colonna marciante. « Non la vedi, rispose il villico, eccola fermata là... ». Il Borelli fatti pochi passi si inginoc- chiava in mezzo alla strada e dato di piglio al fucile ha cominciato a tirare contro i sol- dati in riposo. Al secondo colpo i bersaglieri sparpagliati cominciarono a gridare all'anni. Accortisi donde veniva il fuoco risposero con le fucilate e procurano di circondare il soldato Borelli che continuava a sparare. Il maggiore del 3° battaglione cav. Ignazio Varino , vedendosi cadere al suo fianco il caporale Menotti Frosinone di Melfi, sguai- nata la sciabola si slanciava innanzi gridando: Avanti ragazzi ! Ma il Borelli gli tirava una fucilata quasi alla distanza di trenta metri, lo colpiva alla gola trapassandogli la carotide e lo rendeva cadavere. Il soldato Bianchi era riuscito a prendere alle spalle il Borelli; ma questi gli tirò una fucilata ferendolo alla gamba. Infine, colpito da 4 colpi, di cui due al cuore, uno all'addome e l'altro alla regione ascellare destra, il Borelli, dopo avere esplosi 42 colpi, a sua volta moriva. Oltre la morte del Varino, furono feriti gravemente il caporale Frosinone, il soldato Bianchi, il contadino Villani Pietro che stava zolforando la vite, il ragazzo Giovanni Russo e una donna, i quali furono ricoverati nei civici ospedali. Al caporale Frosinone fu amputato il brac- cio, al soldato Bianchi la gamba e vi è poca probabilità di salvarli. Il cadavere del maggior Varino fu tra- sportato in Benevento all'ospedale di S. Dio- dato, ove hanno avuto luogo le sue esequie, che furono splendide. Il cadavere del Borelli fu seppellito nel cimitero. Sul luogo accorsero subito le autorità gin- diziaria e di pubblica sicurezza, il capitano dei reali carabinieri. La città è rimasta profondamente impres- sionata. — Grandi quantità d'oro spedite dall' A- merica del sud passano giornalmente da An- versa a destinazione dell'Austria e della Rus- sia. È stato constatato altrettanto alla vigilia della guerra del 1870, ma questa volta tra- discesi piuttosto un conflitto armato possibile fra i russi e gli austro-ungheresi. IL CODICE PENALE S. M. il re ha firmato il 30 giugno il se- guente decreto, per l'approvazione del nuovo codice penale italiano: UMBERTO I Per grazia di Dio e per volontà della nazione Re d' Italia. Vista la legge 22 novembre 1888, nu- mero 5801 serie terza, con la quale il go- verno del re fu autorizzato a pubblicare il codice penale per il regno d' Italia, allegato alla legge stessa, introducendo nel testo di esso quelle modificazioni che, tenuto conto dei voti del parlamento, ravvisasse necessarie per emendarne le disposizioni e coordinarle tra loro e con quelle degli altri codici e leggi ; Inteso il consiglio dei ministri Sulla proposta del nostro guardasigilli mi- nistro segretario di stato per gli affari di grazia e giustizia e dei culti Abbiamo decretato e decretiamo Art. I — Il testo definitivo del codice penale portante la data di questo giorno è approvato ed avrà esecuzione a cominciare dal 1° gennaio 1890. Art. 2 — Un esemplare del suddetto te- sto definitivo del codice penale, stampato nella regia tipografia, firmato da noi e contrasse- gnato dal nostro ministro di grazia e giustizia e dei culti, servirà di originale e sarà depo- sitato e custodito negli archivi generali del regno. Art. 3 — La pubblicazione del predetto codice si eseguirà col trasmetterne un esem- plare stampato a ciascuno dei comuni del re- gno per essere depositato nella sala del con- siglio comunale, e tenuto ivi esposto durante un mese successivo per sei ore in ciascun giorno, affinchè ognuno possa prenderne co- gnizione. Ordiniamo che il presente decreto, mu- nito del sigillo dello stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del regno d' Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare Dato a Roma, addì 30 giugno 1889. UM BERTO G. ZANARDELLI. Nell'atto di apporre la firma al decreto, S. M. il re espresse la sua soddisfazione per il compimento della grande riforma che onora la sapienza giuridica del nostro paese, mentre è nuova consacrazione della nazionale unità, manifestata nella più alta forma, in quella cioè del diritto. All'on. Zanardelli, che con ardente e in- defessa opera riuscì a condurre in porto l'ar- dua impresa, mettendo a profitto gli studi e la cooperazione dei nostri migliori giurecon- sulti, S. M. il re espresse la propria ammi- razione, dicendogli che tutti gli italiani do- vrinno essergli grati per essere riuscito a coronare felicemente i suoi lunghi e tenaci sforzi. Al••■• Pisa e la sua provincia Notizie statistico sanitarie per l'anno 1889. Febbraio. A riguardo delle condizioni patologiche che si considerano mantenute da enti micro- scopici possono darsi le notizie qui appresso: A. Vaivolo. Le condizioni topografiche della città di Pisa, le facili comunicazioni con città popolate, e con comuni assai importanti, la pongono nella poca favorevole condizione di trovarsi assai esposta alle malattie trasmissibili. Le quali se non trovano facilità di accendervi dei fuocolai importanti, lo si deve principalmente al buon clima, e allo stato igienico non cat- tivo davvero. Il vaiuolo ha dominato nelle comunità ru- rali, colle quali vi sono rapporti non i nterrotti. Nelle frazioni che sono più vicine al . comune di Cascina si sono avuti tre di quelli amma- lati ; due in adulti vacyinati, l'altro in un bam- bino non vaccinato. che tutti ebbero esito fausto. In questo tempo furono ricoverati nello spedale della città Giuseppe Re medi di anni 29 e il fratello Giovanni di anni 16, del Ti- rolo tedesco, credo esercenti il mestiere di spazzacamino, che si recano da una città al- l'altra per agire in tale industria. Il primo di questi giovani era ammesso il 27 gennaio, e l'altro il 7 febbraio, per es- sere entrambi ammalati di varioloide. Veni- vano collocati in una stanza separata, ma sembra che ciò non bastasse, perché pochi giorni dopo cadeva ammalato di vaitiolo Oreste Bernabei, di 'anni 30, di Fauglia, e che tro- vavasi nelle sale chirurgiche per esser curato di una malattia della vescica. Quest' uomo era nello spedale fino dal 29 dicembre ; e solo fra il 13 e il 14 febbraio presentò i sintomi che fecero sospettare la esistenza dell'esantema vaiuoloso. Appena accortisi della cosa, fu pure trasportato in una sala a parte, dove periva in conseguenza di quella malattia. In questo tempo si svilupparano altri casi, dei quali terremo parola in seguito; potendosi dire fino dal momento presente, che le poche precau- zioni prese, avevano acceso nell' interno dello spedale un piccolo focolaio, che si sarebbe dovuto evitare. Nella città si osservarono pochi simi casi cli varioloide e varicella. Per gli altri comuni sappiamo che vi fu- rono 23 ammalati a Cascina, 6 a Vi copisano. 4 a Rosignano. B. Morbillo. Il numero degli ammalati per morb illo è stato assai meno dello scorso anno. Il dott. Fer- rari medico della frazione rurale di S. Maria, Barbaricina cc. ne osservò otto, parte nelle case coloniche della strada provinciale che conduce ai Bagni di S. Giuliano, parte in quelle della via comunale di Gello. Il dottor Gattai incaricato del servizio medico per i poveri del quartiere di S. Francesco ebbe solo tre casi, e nove ne osservava il dott. Poggesi incaricato per il servizio identico nel quartiere di S. Maria. Per tale malattia non vi fu che un morto, ed era una bambina di mesi 18. Maggiore fu l' influenza del male in vani comuni, e sappiamo che a Cascina furono 164 ammalati, a Ponsacco 80, a Capannoli 58, a Collesalvetti 35. C. Scarlattina. Fortunatamente di tale malattia non si ebbero che due ammalati, un bambino, e una giovanetta. Devo dire come quest' ultima fosse un' alunna interna dell'istituto del padre Ago- stino da Montefeltro. Poteva il fatto divenir grave, se non si fossero immediatame nte ado- perate ie misure di una severa profilassi. Ciò venne ordinato subito, e il medico curante sig. dott. Gatnbini sì diede cura di prender tutte quante le precauzioni raccomandate, per im- pedire la diffusione del male; ed ebbe il con- forto di veder coronati i suoi sforzi, non es- sendosi verificati altri casi. Si ebbero pure di tali ammalati in Colle- salvetti 41, Cascina 17, Vicopisan o 9, Poti- sacco 6, Rosignano 5. D. Difterite e croup Di questa spaventosa malattia, se ne eb- bero alcuni ammalati, preferibilmente nelle frazioni rurali. Ve ne furono tre in quella di Putignano, uno nella frazione di S. Marco, uno in S. Piero, uno in quella di S. Biagio a Cisanello. Un solo caso si osservò nella città. Di questi ne perivano quattro, tutti di sesso mascolino, il minore per età di un anno, il più adulto di tre. e gli altri due fra questi due limiti. Il comune rurale che ha avuto malati per difterite fu quello di Cascina con II. E. Febbre tiroide. Un solo ammalato vi fu di febbre tifoide nella città, e due ne osservava il dott. Chioc- coni in due case poste lungo la via provin- ciale calcesana. Si ebbe a deplorare solo una vittima, ed era un bambino di cinque anni. Poca importanza deve avere avuto tal malattia per gli altri comuni, non essendovi denunzie, annunziandosi solo la presenza di due casi di tifo esantematico in Pontedera. F. Febbre puerperale. Nel paese di Riglione si presentavano in brevissimo tratto di tempo, tre casi di febbre puerperale. A. tale notizia venivano al medico e alla levatrice trasmessi gli ordini più se- veri per le disinfezioni. che giovarono perciò non si ebbero altre puerpere inquinate. Nella città per tale infezione periva una giovane si- gnora, madre di molti figli, appartenente a famiglia rispettabile, e la cui perdita vanne uni- versalmente compianta. Non mancò la scienza di adoperare tutte le sue armi, ma pur troppo molte volte divengono inefficaci, sebbene ado- perate da nomini pieni di sapere e di perizia. Tre ammalate per questa febbre si os- servarono pure in Collesalvetti, due in Ce- cina. G. 'pertosse. Tal .malattia è assai diminuita, nulla- meno periva una bambina dì otto mesi, nella quale sopravveniva una bronco-polmonite che diveniva letale. Stimo non inutile del tutto pubblicare il quadro completo delle varie cagioni che pro- dussero la morte, in confronto di quanto era avvenuto l'anno trascorso. Statistica delle cause di morta nel mese di febbraio. 1888 1889 Classe M. F. M. F. Malattie fetali e vizii con- geniti 7 5 9 5 2. Dette infettive miastnatiche e contagiose. . . 6 10 7 5 3. Dette costituzionali . . . I l 7 7 12 4. Dette del sistema nervoso. 15 14 10 10 5. Dette dell' apparato respi- ratorio 22 22 21 24 6. Dette dell' apparato circo- latorio 8 13 6 9 7. Dette dell' apparato dige- rente 3 5 4 1 8. Dette dell'apparato uropo- jetico e genitale . . . . l -- I 9. Dette di gravidanza, parto o puerperio . . 2 10. Dette della pelle e del tes- suto sottocutaneo . . . l I I 13. Dette dell' apparato loco- motore . . . 9 77 77 68 70 Morti nel febbraio 1888 totale ti. 154 1889 » »l36 Morti in meno per l'anno 1889 n. i 8. Mentre nell'anno passato i morti nel mese di febbraio furono nel numero di 154, in que- st'anno giunsero solo a 136, con la diminu- zione cioè di diciotto. Questo fatto non do- vesi alla mancanza di perdite per le forme acute, le quali sono pressoché identiche noi due anni, ma solo per essere stata maggiore la mortalità per malattie che tengono un an- damento lento, dovuto ad alterazioni del mi- sto organico, o a lesioni nella compage degli organi.

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Anno XXV, num. 2'7. o ICYVF_`.1)

4 luglio 1S89.

GIÀ UFFICIALE PER. GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVIN 1ALE E COMUNALE

PUBBLICAZIONE:

Nel giorno-Ai G I 017 E D Ì d' ogni settimana.

4.7n. numero,. centesimi 10.

DIREZIONE:

Nella TipogratiaVannucchi, via del Monte, 12, Pisa.

AVVERTENZE:

L'Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde dei

soli incassi di cui ia emesso ricevuta.

I manoscritti non si restituiscono.Le lettere non affrancate si respingono.

11E151 M MGIOR NALE POLITICO-AMM ISTR A T IVO

ABBUONAMENTI:

Un anno, lire 5; un semestre, lire 2,50: per fuori

dello stato si aggiungono le maggiori spese postali.

INSERZIONI:

Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spa-

zio di linea.

Dopo la firma del gerente, cent. 25 cs.

Per gli annunzi in 4.a pagina (esclusi quelli dal-

!' estero, o di articoli esteri) si fissa compenso

volta per volta, e senza impegno di rinnovo.

IN ITALIA E ALL'ESTERO

— Verso le 8 ant. del 27 giugno pressoTuara a 6 chilom. da Beuevento il bersa-gliere Borelli coi n. di matricola 5364, ri-masto indietro al suo reggimento, 7° bersa-glieri, che si conduceva qui per gli esercizidi campo, s'indirizzava a un contadino chie-dendogli ove fosse la colonna marciante.

« Non la vedi, rispose il villico, eccolafermata là... ».

Il Borelli fatti pochi passi si inginoc-chiava in mezzo alla strada e dato di piglioal fucile ha cominciato a tirare contro i sol-dati in riposo.

Al secondo colpo i bersaglieri sparpagliaticominciarono a gridare all'anni.

Accortisi donde veniva il fuoco risposerocon le fucilate e procurano di circondare ilsoldato Borelli che continuava a sparare.

Il maggiore del 3° battaglione cav. IgnazioVarino , vedendosi cadere al suo fianco ilcaporale Menotti Frosinone di Melfi, sguai-nata la sciabola si slanciava innanzi gridando:Avanti ragazzi !

Ma il Borelli gli tirava una fucilata quasialla distanza di trenta metri, lo colpiva allagola trapassandogli la carotide e lo rendevacadavere.

Il soldato Bianchi era riuscito a prenderealle spalle il Borelli; ma questi gli tirò unafucilata ferendolo alla gamba.

Infine, colpito da 4 colpi, di cui due alcuore, uno all'addome e l'altro alla regioneascellare destra, il Borelli, dopo avere esplosi42 colpi, a sua volta moriva.

Oltre la morte del Varino, furono feritigravemente il caporale Frosinone, il soldatoBianchi, il contadino Villani Pietro che stavazolforando la vite, il ragazzo Giovanni Russoe una donna, i quali furono ricoverati neicivici ospedali.

Al caporale Frosinone fu amputato il brac-cio, al soldato Bianchi la gamba e vi è pocaprobabilità di salvarli.

Il cadavere del maggior Varino fu tra-sportato in Benevento all'ospedale di S. Dio-dato, ove hanno avuto luogo le sue esequie,che furono splendide.

Il cadavere del Borelli fu seppellito nelcimitero.

Sul luogo accorsero subito le autorità gin-diziaria e di pubblica sicurezza, il capitanodei reali carabinieri.

La città è rimasta profondamente impres-sionata.

— Grandi quantità d'oro spedite dall' A-merica del sud passano giornalmente da An-versa a destinazione dell'Austria e della Rus-sia. È stato constatato altrettanto alla vigiliadella guerra del 1870, ma questa volta tra-discesi piuttosto un conflitto armato possibilefra i russi e gli austro-ungheresi.

IL CODICE PENALE

S. M. il re ha firmato il 30 giugno il se-guente decreto, per l'approvazione del nuovocodice penale italiano:

UMBERTO IPer grazia di Dio e per volontà della nazione

Re d' Italia.Vista la legge 22 novembre 1888, nu-

mero 5801 serie terza, con la quale il go-verno del re fu autorizzato a pubblicare il

codice penale per il regno d' Italia, allegatoalla legge stessa, introducendo nel testo diesso quelle modificazioni che, tenuto contodei voti del parlamento, ravvisasse necessarieper emendarne le disposizioni e coordinarletra loro e con quelle degli altri codici e leggi ;

Inteso il consiglio dei ministriSulla proposta del nostro guardasigilli mi-

nistro segretario di stato per gli affari digrazia e giustizia e dei culti

Abbiamo decretato e decretiamoArt. I — Il testo definitivo del codice

penale portante la data di questo giorno èapprovato ed avrà esecuzione a cominciare dal

1° gennaio 1890.Art. 2 — Un esemplare del suddetto te-

sto definitivo del codice penale, stampato nellaregia tipografia, firmato da noi e contrasse-gnato dal nostro ministro di grazia e giustiziae dei culti, servirà di originale e sarà depo-sitato e custodito negli archivi generali delregno.

Art. 3 — La pubblicazione del predettocodice si eseguirà col trasmetterne un esem-plare stampato a ciascuno dei comuni del re-gno per essere depositato nella sala del con-

siglio comunale, e tenuto ivi esposto duranteun mese successivo per sei ore in ciascungiorno, affinchè ognuno possa prenderne co-gnizione.

Ordiniamo che il presente decreto, mu-nito del sigillo dello stato, sia inserto nella

raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del

regno d' Italia, mandando a chiunque spettidi osservarlo e di farlo osservare

Dato a Roma, addì 30 giugno 1889.UM BERTO

G. ZANARDELLI.

Nell'atto di apporre la firma al decreto,S. M. il re espresse la sua soddisfazione peril compimento della grande riforma che onorala sapienza giuridica del nostro paese, mentreè nuova consacrazione della nazionale unità,manifestata nella più alta forma, in quellacioè del diritto.

All'on. Zanardelli, che con ardente e in-defessa opera riuscì a condurre in porto l'ar-dua impresa, mettendo a profitto gli studi ela cooperazione dei nostri migliori giurecon-sulti, S. M. il re espresse la propria ammi-razione, dicendogli che tutti gli italiani do-vrinno essergli grati per essere riuscito acoronare felicemente i suoi lunghi e tenacisforzi.

Al••■•

Pisa e la sua provincia

Notizie statistico sanitarie per l'anno 1889.

Febbraio.

A riguardo delle condizioni patologicheche si considerano mantenute da enti micro-scopici possono darsi le notizie qui appresso:

A. Vaivolo.Le condizioni topografiche della città di

Pisa, le facili comunicazioni con città popolate,e con comuni assai importanti, la pongononella poca favorevole condizione di trovarsiassai esposta alle malattie trasmissibili. Lequali se non trovano facilità di accendervi deifuocolai importanti, lo si deve principalmenteal buon clima, e allo stato igienico non cat-tivo davvero.

Il vaiuolo ha dominato nelle comunità ru-rali, colle quali vi sono rapporti non i nterrotti.Nelle frazioni che sono più vicine al . comunedi Cascina si sono avuti tre di quelli amma-

lati ; due in adulti vacyinati, l'altro in un bam-bino non vaccinato. che tutti ebbero esitofausto.

In questo tempo furono ricoverati nellospedale della città Giuseppe Re medi di anni29 e il fratello Giovanni di anni 16, del Ti-

rolo tedesco, credo esercenti il mestiere dispazzacamino, che si recano da una città al-l'altra per agire in tale industria.

Il primo di questi giovani era ammessoil 27 gennaio, e l'altro il 7 febbraio, per es-sere entrambi ammalati di varioloide. Veni-vano collocati in una stanza separata, masembra che ciò non bastasse, perché pochigiorni dopo cadeva ammalato di vaitiolo OresteBernabei, di 'anni 30, di Fauglia, e che tro-vavasi nelle sale chirurgiche per esser curatodi una malattia della vescica. Quest' uomo eranello spedale fino dal 29 dicembre ; e solo frail 13 e il 14 febbraio presentò i sintomi chefecero sospettare la esistenza dell'esantemavaiuoloso. Appena accortisi della cosa, fu puretrasportato in una sala a parte, dove perivain conseguenza di quella malattia. In questotempo si svilupparano altri casi, dei qualiterremo parola in seguito; potendosi dire finodal momento presente, che le poche precau-zioni prese, avevano acceso nell' interno dellospedale un piccolo focolaio, che si sarebbedovuto evitare.

Nella città si osservarono pochi simi casicli varioloide e varicella.

Per gli altri comuni sappiamo che vi fu-rono 23 ammalati a Cascina, 6 a Vi copisano.4 a Rosignano.

B. Morbillo.Il numero degli ammalati per morb illo è

stato assai meno dello scorso anno. Il dott. Fer-rari medico della frazione rurale di S. Maria,Barbaricina cc. ne osservò otto, parte nellecase coloniche della strada provinciale checonduce ai Bagni di S. Giuliano, parte inquelle della via comunale di Gello. Il dottorGattai incaricato del servizio medico per ipoveri del quartiere di S. Francesco ebbe solotre casi, e nove ne osservava il dott. Poggesiincaricato per il servizio identico nel quartieredi S. Maria.

Per tale malattia non vi fu che un morto,ed era una bambina di mesi 18.

Maggiore fu l' influenza del male in vanicomuni, e sappiamo che a Cascina furono 164ammalati, a Ponsacco 80, a Capannoli 58, aCollesalvetti 35.

C. Scarlattina.Fortunatamente di tale malattia non si

ebbero che due ammalati, un bambino, e unagiovanetta. Devo dire come quest' ultima fosseun' alunna interna dell'istituto del padre Ago-stino da Montefeltro. Poteva il fatto divenirgrave, se non si fossero immediatame nte ado-perate ie misure di una severa profilassi. Ciòvenne ordinato subito, e il medico curantesig. dott. Gatnbini sì diede cura di prender tuttequante le precauzioni raccomandate, per im-pedire la diffusione del male; ed ebbe il con-forto di veder coronati i suoi sforzi, non es-sendosi verificati altri casi.

Si ebbero pure di tali ammalati in Colle-salvetti 41, Cascina 17, Vicopisan o 9, Poti-sacco 6, Rosignano 5.

D. Difterite e croupDi questa spaventosa malattia, se ne eb-

bero alcuni ammalati, preferibilmente nellefrazioni rurali. Ve ne furono tre in quella diPutignano, uno nella frazione di S. Marco,uno in S. Piero, uno in quella di S. Biagioa Cisanello. Un solo caso si osservò nellacittà. Di questi ne perivano quattro, tutti di

sesso mascolino, il minore per età di un anno,

il più adulto di tre. e gli altri due fra questidue limiti.

Il comune rurale che ha avuto malati perdifterite fu quello di Cascina con II.

E. Febbre tiroide.Un solo ammalato vi fu di febbre tifoide

nella città, e due ne osservava il dott. Chioc-coni in due case poste lungo la via provin-ciale calcesana. Si ebbe a deplorare solo unavittima, ed era un bambino di cinque anni.

Poca importanza deve avere avuto talmalattia per gli altri comuni, non essendovidenunzie, annunziandosi solo la presenza didue casi di tifo esantematico in Pontedera.

F. Febbre puerperale.Nel paese di Riglione si presentavano in

brevissimo tratto di tempo, tre casi di febbrepuerperale. A. tale notizia venivano al medicoe alla levatrice trasmessi gli ordini più se-veri per le disinfezioni. che giovarono perciònon si ebbero altre puerpere inquinate. Nellacittà per tale infezione periva una giovane si-gnora, madre di molti figli, appartenente afamiglia rispettabile, e la cui perdita vanne uni-versalmente compianta. Non mancò la scienzadi adoperare tutte le sue armi, ma pur troppomolte volte divengono inefficaci, sebbene ado-perate da nomini pieni di sapere e di perizia.

Tre ammalate per questa febbre si os-

servarono pure in Collesalvetti, due in Ce-cina.

G. 'pertosse.Tal .malattia è assai diminuita, nulla-

meno periva una bambina dì otto mesi, nellaquale sopravveniva una bronco-polmonite chediveniva letale.

Stimo non inutile del tutto pubblicare ilquadro completo delle varie cagioni che pro-dussero la morte, in confronto di quanto eraavvenuto l'anno trascorso.Statistica delle cause di morta nel mese di

febbraio.

1888 1889Classe M. F. M. F.

Malattie fetali e vizii con-

geniti 7 5 9 52. Dette infettive miastnatiche

e contagiose. . . 6 10 7 53. Dette costituzionali . . . I l 7 7 124. Dette del sistema nervoso. 15 14 10 105. Dette dell' apparato respi-

ratorio 22 22 21 246. Dette dell' apparato circo-

latorio 8 13 6 97. Dette dell' apparato dige-

rente 3 5 4 18. Dette dell'apparato uropo-

jetico e genitale . . . . l -- I9. Dette di gravidanza, parto

o puerperio . . 210. Dette della pelle e del tes-

suto sottocutaneo . . . l I I13. Dette dell' apparato loco-

motore . . . 9 —

77 77 68 70

Morti nel febbraio 1888 totale ti. 1541889 » »l36

Morti in meno per l'anno 1889 n. i 8.Mentre nell'anno passato i morti nel mese

di febbraio furono nel numero di 154, in que-st'anno giunsero solo a 136, con la diminu-zione cioè di diciotto. Questo fatto non do-vesi alla mancanza di perdite per le formeacute, le quali sono pressoché identiche noidue anni, ma solo per essere stata maggiorela mortalità per malattie che tengono un an-damento lento, dovuto ad alterazioni del mi-sto organico, o a lesioni nella compage degliorgani.

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1.

Intorno all'età delle persone che termina-vano la loro esistenza, come (può verificarsinel quadro seguente, si vedrà che le perdite

maggiori si ebbero negli individui dalla na-scita a cinque anni, e negli altri dai 60 in su.

Età dei morti del mese di febbraio 1889.M. F.

Dalla nascita a meno di un anno n. 16 13

Da un anno a 5. » 10 12

Da 6 a 10 • 2 1

Da 11 a 15 9

Da 16 a 20 » 1 7

Da 21 n 30

4 4

Da 31 a 40

2 2Da 41 a 60 » Il 4

Da 61 a 70 6 10

Da 71 a 80» 5 12

Da 81 a 90 6 4

Da 91 a 100 » 1_ ••■

I'. 66 70

Maschi n. 66Fe m mine . » 70

Totale . n. 136.

I matrimoni celebrati nel mese di feb-braio furono 45.

Il numero totale dei nati fu di 150; ma-schi 83, femmine 67; ed essendo i morti136, così la cifra dei nati supera di 14 que-

st' ultima. I nati morti furono sei, due maschi,quattro femmine.

x.

IL PROGETTO DI REVISIONEde Ila tassa dei fabbricati

È stata distribuita ai deputati la relazionedell'on. Tondi sul progetto di legge per la re-visione generale della tassa dei fabbricati.

La relazione conchiude per l'accettazionedel progetto ministeriale, con alcune aggiuntee modificazioni, tendenti, nel concetto dellacommissione. ad accrescere le guarentigie peicontribuenti.

Una delle modificazioni consiste nel con-dono delle sopratasse di registro e delle multeper denunzie anteriori, o mancate, o inesatte.

Un'altra modificazione consiste nell'esten-dere l'esenzione triennale agli opifici nuovi.anche quando non abbiano bisogno di mecca-nismi e motori fissi.

Le ammissioni e promozioni nella magi-stratura.

La commissione per le « ammissioni epromozioni nella magistratura », dopo avere

preso in esame detto progetto, in tutte le

singole sue disposizioni, lo ha concordementetrovato meritevole della sua approvazione.Solamente alli istituto dell'uditorato giudiziarioche segna l' ingresso ordinario alla carriera,

ha voluto aggiungere l'alunnato pei giovani

di più forti studi, che risultino i primi nei

concorsi ed abbiano titoli speciali ad ottenerepiù sollecito collocamento e più larga rimu-nerazione.

La commissione è stata concorde nell'af-fidare all'on. Righi l'incarico di scrivere larelazione. che sarà presentata alla riaperturadella camera.

rni.tenti elementari

Il ministro della pubblica istruzione concircolare emanata nel giugno ha deliberatodi non richiedere alcun limite d' età ai candi-dati e alle candidate che si presenterannoquest' anno agli esami di patente elementare,avvertendo però che la patente stessa nonsarà rilasciata ad alcuno, se prima non abbiacompiuto gli anni d' età richiesti dalla legge.

Il concistoro e l'allocuzione del papa.

Lunedì mattina Leone XIII tenne conci-storo scgt•eto e vi pronunziò una allocuzione.

Sua santità ha cominciato coli' affermareche nuove e sempre più gravi ingiurie ven-gono fatt... alla chiesa ed al romano pontefice.

« Dopo il mutamento delle cose antiche,ha detto sua santità, dopo l' espugnazionedella città romana, vedemmo subito offesacon lunga serie di ingiurie la santissima reli-gione e la sede apostolica.

« Ma le prave sette degli uomini tendonoacremente ad ottenere cose peggiori non an-cora raggiunte ».

E qui il romano pontefice si è accintoad enumerare con paziente cura tutti gli ad-debiti che si possono muovere alle così dettesette, nei quali addebiti, naturalmente, tieneil primo posto 1' erezione del monumento aGiordano Bruno. che egli chiama « uomo dop-piamente transfuga, eretico convinto in giudi-zio, il quale fino all' ultimo sospiro conservòl' animo con singolare pertinacia avverso allachiesa cattolica ».

E cori la mente tutta piena del grandeoltraggio fatto alla chiesa colla erezione delmonumento a Giordano, S. S. afferma cheoramai, occupata materialmente Roma si tende,con animo ostile, ad uguagliare al suolo lasacra autorità del pontefice, ad estirpare lafede cristiana, e conclude che rivendicando idiritti del la sede romana. tutela la dignità delpontefice la quale non si può disgiungeredalla prosperità delle cose italiche.

Dopo di che gettò un'altra freccia controle audaci sette esclamando:

« E anche questa città, che affermavanosarebbe ri tnasta sempre sede gloriosa e sicuradel rornne o pontefice, ora vogliono che siacapitale di nuova empietà, dove alla ragioneumana, come collocata in divino fastigio, sitributa culto assurdo e procace ».

Il pontefice dopo aver soggiunto che nes-suno ignora essere egli alieno da paure, maessere anche esposto a continui pericoli, diceche deve tenere con mano più ferma che maiil timone della nave della chiesa in mezzoall' infuriar della procella, pieno di fede inDio, della cui causa iii fondo si tratta.

La conclusione della allocuzione è tnalin-conica.

Il pontefice confida molto nell'aiuto delladivina provvidenza ed anche nella coscienzadi tutti i romani — che sentono sì vicino il

papa — e di tutti gli italiani i quali sannoche il po ntefice è con loro. Ed eccita gli

italiani a pregare Iddio perchè freni l'ira sua.Il conci storo fu indetto sabato mattina

ed i cursori apostolici ne portarono notizia ai

cardinali fissandone l' ora alle 10 antimeri-diane di lunedì.

Vi assisterono tutti i cardinali presentiin curia, meno il cardinal Pecci, perchè am-

malato.

NOTIZIE D' AFRICA

Massana.

La Stefani comunica da Aden:

Sono qui giunte notizie del conte Auto-

nelli in data di Ciarciar I I giugno.La missione scioana, con a capo Degiacc

Maconen, cugino di Menelik, prosegue li suoviaggio verso la costa, e reca al re d' Italialettere e doni dell' imperatore Meuelik.

Le notizie dal campo del nuovo negusneghest, Meneli k, annunziano essere egli giàstato riconosciuto imperatore anche dagli abunadell'Abissinia. L' imperatore Menelik prose-guiva senza inconvenienti verso il Gondar ed

aveva emanato un editto perchè la popolazionedel Tigre riconoscesse a suo capo DegiaccSejum. L' imperatore Menelik si recherà nelTigre nella stagione propizia.

dervisci sono completamente tranquilliMetammeh.

Lettere private e rapporti giunti in Italiadallo Scioa delineano l a posizione di re Me-

nelik nel seguente modo:Nel mese di maggio, Antonelli lasciava re

Menelik Eggiù, al nord dei voli° galla,dopo la sua proclamazione e il riconoscimentoper parte di ras likael e del re del Goggiam,dello stesso iMenelik quale re dei re.

Chiesto giustifica l'apparente inazione delre dello Scioa, che i meno edotti delle cosed'Abissinia avrebbero voluto vedere in armifino nel Tigre.

Infatti, a Menelik premeva di non lasciare

dietro le sue spalle in ras Mikael e in reTekla Aimanot due focolari di ribellione, iquali, mentre egli Si sarebbe spinto con unamarcia difficile attraverso a paesi gia deva-stati ed affamati, avrebbero potuto divampareed a loro beli' agio riversarsi sullo Scioa edistruggerlo.

lu un paese dove per contrattare lo a-

cquisto di una capra occorre una mezza gior-nata, le importanti trattative di sottomissioneper parte dei ribelli non Si potevano certoeffettuare senza difficoltà e senza perderemolto tempo, e a Meuelik importava troppodi avere le mani libere per agire contro il

Tigre, perché egli non mettesse tutto 1' im-pegno nel riuscire in una impresa di capitale

importanza.Anche tutti i capi del Begamedir fecero

sottomissione, e il paese intero fino al Takazèè sotto il dominio di Menelik.

La stagione delle pioggie non permetteràal nuovo negus neghest di spingersi più oltre,ma non mancherà di farlo a stagione propiziacolla sicurezza di non incontrare seri osta-coli alla sua marcia che Degiac Sedurti. dalui nominato capo del Tigre, prepara spiri-

creendosi fin da ora verso l' Enderta.Il comando delle provincie che apparte-

nevano a Degiac Aliù Marium, fu dato daMenelik al Degiac Oliò, fratello della reginaTahaitù, innalzato alla dignità di ras.

I wollo galla passarono sotto il comandodi ras Darghiè, zio di Menelik, e in partesotto quello di Degiac Uoldiè.

L' Etiopia è stanca per le lotte continueche ha dovuto sostenere sotto il governo diGiovanni e Menelik vorrebbe iniziare ori pe-riodo di pace e di riposo con accentuazionecontro l' invasione musulmana.

Il clero che prima osteggiava Menelik,ora l' appoggia, e i tre abulia egiziani, Pe-tros dell' Amara, Lucas del Goggiam e Ma-thios dello Scioa lo riconobbero per impe-

ratore.Nel giorno di pasqua un dottore di Gon-

dar, già devoto a re Giovanni, fece una po-esia in onore di Menelìk e la cantò in pub-blico. La detta poesia finiva con queste parole:

« Quando re Giovanni vide che il suotempo era finito, disse a Menelik. Io partoprendi il mio trono ».

L'occupazione dell' Asirnara.

La Riforma ha da Massaua:In questo momento col telegrafo di Santi,

in comunicazione con quello ottico di Sabar-guma e Ghinda, ci giunge la notizia dell'oc-

cupazione dell'Asmara.Tuttavia da noi Si ignora ancora da chi

e con qua1i truppe questa occupazione sia av-

venuta.Non certo però da Debeb, il quale, se-

condo le migliori informazioni. è in marciaper A due.

Gni ebbi a scrivervi che il comando su-

periore avrebbe provveduto a far occuparecolle bande il passo dell'Asmara, non appenale compagnie intente a porre in assetto la

strada che vi conduce e a scavare pozzi d'a-cqua lungo la medesima avessero raggiuntoGhinda.

Qui si comincia a sentire un'afa infernale,e siamo grati al governo che. per quest'anno,ci ha assicurato il rifornimento del ghiaccio.

GIURISPRUDENZA

La sottoscrizione del traente e dell'emit-tente col suo nome e cognome o colla suaditta, è requisito essenziale della cambiale, ela sottoscrizione di chi è solito firmarsi incommercio col mettere innanzi al proprio co-

gnome la lettera iniziale del nome, costituiscela sua ditta.

I giudici non sono tenuti a prendere inesame tutte le deduzioni non concretate dalleparti in conclusione specifica.

Sig. A. Manzonittouna, 28 febbraio 1889.

Vi prego mandarmi altre 20 bottiglie diacqua della fonte di Flinggi in Anticoli diCampagna, e colgo l'occasione per confermarviin iscritto quanto già a voce ebbi a dirvi,cioè, che dall'uso di questa preziosa acqua,da me esperimentata nella mia clientela pri-

vata non solo, ma anche iu famiglia, ho ot-tenuto i più soddisfacenti risultati, massimenella diatisi urica, renelle e calcoli di triplo-fosfato magnesiaco. — Tanto per la pura

verità.Prot.. PAOLO POSTEMPSCHI

Prof. di patologia speciale e clinica

chirurgica propedeutica. Primario del-

l'archiospedale di S. M. della conso-

lazione. Già primo aiuto nella regiaclinica chirurgica di Roma.

CC:: M ccr. »Inag fitte

— Il consiglio provinciale è con-vocato per la mattina del 5 correntecol seguente ordine del giorno:

Comunicazione di deliberazioni preseper urgenza dalla deputazione provinciale.

2. Bilancio consuntivo del 188S.

3. Soppressione della frazione di Colle-

mezzano nel comune di Riparbella, e sua an-

nessione al comune di Cecina.

4. Sistemazione dei debiti provinciali —

Convenzione col comune di Pisa — Conver-

sione del prestito dei comuni 1863.

5. Nomina dei membri elettivi della dire-

zione provinciale del tiro a segno.

6. Nuova domanda del tiro a segno na-

zionale di Pisa per sussidio alle spese di e-

sercizio.7. Monumento a Bettino Riensoli.

Si trovano nell'ordine del giorno altri tre

affari, uno dei quali di interesse privato ; gli

altri due si rifei iscono a domande di concorso.

— 11 comizio agrario di Pisa, a-vendo fatto pratiche presso il mini-stero della guerra, affinchè una nuovacommissione di rimonta si recasse inquesta provincia allo scopo di proce-dere a possibili acquisti di puledri peldeposito di allevamento cavalli di Gros-seto, fa sapere a tutti quei proprietariche possono averci interesse, che ladetta commissione ha già cominciatol'esame nella parte meridionale dellaprovincia e che è imminente il suoarrivo qui da noi.

Sono partiti nella mattina del 2corrente i due battaglioni attivi del

930 reggimento fanteria, i quali si sonorecati a Collesalvetti per farvi il campodi brigata, e saranno di ritorno a Pisa,il giorno 4 agosto prossimo.

11 deposi to del reggimento conti-nuerà a rimanere in questa città.

Per la stessa destinazione sono par-tite pure alcune batterie di artiglieria.

— Nella assenza delle truppe delpresidio presteranno il servizio di guar-dia i militari della milizia comunale,ciascuno dei quali non farà servizioche per 24 ore.

I militi possono farsi sostituire.

-4(

— Stamani alle 10 gli alunni degliasili infantili di Pisa daranno alcunisaggi della loro istruzione. Gli alunni

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16,94- 15.61

12,3210,0414,75

12,6215.26

••••••

441141.41141ffir 4R ctait Salì1■411/~440

in un prolo,go, 4 atti e I 4 quadri di A. Scal-

vini, musica dei maestri Offenbach, Strauss eRicci. — Un telegramma, operetta in 3 atti

del maestro R. Martini. — Le amazzoni,operetta -ballo in 2 atti del maestro Suppè.Flik e Flok, operetta-ballo fantastica in un

prologo e 3 atti del maestro Valente. — Lacanzone di Fortunio, operetta del maestroOffenbach. — La bella Galatea, capolavoromusicale del maestro Suppa. Lubino, ope-

rette in un atto del niaestro Canard.

***Oggi si replica La Camargo.In una delle prossima sere andrà in scena

la bella operetta-ballo Flik-Flok.

dell'asilo maschile e le alunne dell'a-silo femminile saranno riuniti a que-st'effetto nella scuola di via del Museo.

— Il pubblico dibattimento controGabbanini Oreste e Torri Alberto, dicui rendemmo conto nello scorso nu-mero, venne ripreso dinanzi al tribu-nale correzionale nella mattina di gio-vedì.

Allo aprirsi della seduta l'egregiocav. Borrè dichiarò che essendo statointerpellato nella udienza precedentedal difensore del Torri, se avesse vo-luto rilasciare quietanza, dichiara chequanto al Torri non ha nulla da dire.Quanto al Gabbanini per condiscenderealle preghiere della di lui famiglia, ein vista del contegno che ha tenutoall' udienza, lo raccomanda alla mi-tezza del tribunale.

I due testimoni che erano statiarrestati per falsa testimonianza, ri-trattarono le loro deposizioni, per cuifurono rilasciati in libertà.

Tanto il pubblico ministero quantoi difensori non ripresero la parola.

Il tribunale, dopo avere escluso labrutale malvagità, e ritenendo il Torrie il Gabbanini responsabili di . lesionie minaccie continuate con concerto,gli condannò alla pena del carcere perun anno per ciascuno, cioè sei mesiper le ingiurie e sei mesi per le mi-naccie. Gli condannò pure alla sorve-glianza per un anno.

Il Gabbanini fu pure condannato atre mesi di carcere per il porto d'armevietata.

-4(

— L'altra sera fuori della barrierafiorentina alcuni individui vennero acontesa tra di loro per vecchi rancorie dalle parole si passò ai fatti. In unminuto la baruffa si fece grossa e ter-ribile, essendo alcuni dei contendentiarmati di accettini, altri di altri arnesie uno di una grossa frullarla.

Molti furono coloro che rimaseroferiti leggermente, e due riportaronolesioni gravissime.

-,t

— Anche a Riglione, nella stessasera, due individui questionarono peruna causa leggerissima, e uno di essicolpì con un coltello l'altro in unaspalla.

Il colpo fu così violento che Pannerestò infissa nella ferita.

Dal (h 26 giugno al 2 luglio 1889 inclusive.N A SCITI?, DEN UNZI ATI!: :

Maschi n. 22. — Femmine n. 22.

M A T RI MONI

Del Gratta Corredo. di Cascina, con Pie.gai Jole, di Pisa, ambedue celibi. — Alle-granti Luigi con Serragli Maria, ambeduecelibi, di Pisa. — Di Sacco Giuseppe, di SanGiusto. con Bini Elettra, di S. Marco alleCappelle, ambedue celibi. — Forlì Attilio conPaolicchi Zaira, ambedue celibi. di Pisa. —Ghelardi Alfredo con Bastianini Concetta, am-bedue celibi, di S. Giovanni al Gatano. —Meini Enrico con Colasante Maria Domenica,ambedue celibi, di Pisa. — Michelotti Me-notto con Ardinglii Sofia, ambedue celibi, diPisa.

MORTI

Taddei Carlo, coniugato, di anni 70, diCalci. — Gamba nei Donati Gioconda, 44, diPutignano. — Natili Teresa, nubile, 20, diPisa. — Grassini Enrichetta, nubile, 23, diBarbariciva. — Bertuccelli Ezio, celibe, 17,di Pisa. — Casalini nei Quadranti Carolina,

65, di Pisa. — Berretta Angiolo, vedovo,73, di S. &mete. — Tredici Francesco, co-niugato, 68, di Pisa. — Del Chierico Tom-maso, vedovo, 86, di Castag.neto. — LaronzoPaolo, coniugato. 66. di Putignano. — VenturiLucia. nubile, 16, di Pisa. — Moretti dot-tor Emilio, vedovo, 72, di Pisa.

Più n. I I al disotto di 5 anni.

CAMBIAMENTI DI RESIDENZA

Marchi Giuseppe, da Pisa a Lucca.— MesiEnrico, da Pisa a Firenze. — Vannetti Zaira,da Roma a Pisa. — Codacci-Pisanelli pro-fesso'. Alfredo, da Tricase a Pisa. — Miche-lagnoli Mario, da Firenze a Pisa. — BiatichiniOreste, da Lucca a Pisa. — Cippolletti Nic-cola, da Foggia a Pisa. — Davini Ferdinando,da Livorno a Pisa. Lepel vedova PoggioRosa, da Livorno a Pisa. — Casirani Italia,da Barga a Pisa.

OSSERVATORIO METEORICO della scuolasuperiore di agraria della R. universitàdi Pisa.

Il barometro è ridotto O.Altezza della stazione sul livello del in .re : metri In.

•••■■■•■•

Vento!

lì?

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GIUGNO k 9 aut. I 25°826 , 3 polo. 31°0

( 9 pont. 22°4

(9 aia. 2:3"827 3 poni. 25"2

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9 aut. 22°628 3 potn. ; 232

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Temperatura:GIUGNO 26 27 28 29 30 LUGLIO 1' 2

m aSS. 325 :R2"7 26°4 28"5 28"6 29°0 29°5min. 1I.1 MI) 184 160 1 °0 13°5 14'0

STATO DEL CIELO.Giugno 26. parzialmente coperto. — 27 detto, id.

— 28 detto, in molta parte coperto. — 29 detto,

leggermente coperto. — 30 detto, in pi ccola partecoperto. — 1° luglio. sereno — 2 detto, cal iginoso.

CAS9. MINA

Con sedi, succursali e agenzie a Firenze, Em-poli, Todi, Volterra, Viareggio, Firenzuola,Fucecchio, Rosignano, Calci, Chianni, Ri-parbella.

CORRISPONDENTE DELLA BANCA NAZIONALE NEL REGNOE DELLA BANCA NAZIONALE TOSCANA

Situazione al 3 luglio 1889.Capitale sottoscritto . L. 597,800,00

,,510,387,15Id. versato Fondo di riserva „ 18,986,28

Operazioni della cassa.Sconti — Conti correnti con garanzia —

Anticipazioni contro pegno — Anticipazionedei canoni d' affitto — Mutui per migliora-menti agricoli e trasformazioni di coltura —Miglioramenti agricoli e affitti eseguiti diret-tamente dalla cassa per proprio conto o perconto dei soci — Amministrazione di beniagricoli per conto dei soci — Macchine agra-rie a nolo o in vendita — Somministrazionidi derrate e generi alimentari agli agricoltori,coloni, fittaioli e lavoratori — Servizio dicassa ed esattorie — Depositi a conto cor-rente, a scadenza fissa e di risparmio — De-positi a custodia ed in amministrazione —Obbligazioni — Rappresentanza d' istituti dicredito e industriali. — Operazioni di creditofondiario ( Prestiti con ipoteca).

Le sottoscrizioni delle azioni si ricevonoalla sede della cassa in Pisa, Via S. Mar-tino, n. 20, primo piano.

tr Li: A. rr LA,

Al Politeama, ha incominciato fino da

martedì le sue rappresentazioni la compagniasociale di operette comiche diretta del bravoartista Gaetano Tarli, e andava in scena con

la Camargo di Lecocq.

Non parlerò del grazioso lavoro perchèquesto anche altra volta il pubblico ha potutoapprezzarlo essendo stato (lato dal 'l'ani stesso

sulle scene del Politeama.Ne è protagonista la figlia del Tani, si-

gnorina Adelina, la quale è una Camargograziosa e gentile, piena di spirito e di brio,

e che canta anche bene.Fu sempre applaudita. ma dove ebbe mag-

giori applausi, fu nel balletto del secondo attoche, accompagnato dal canto, è di bellissimoeffetto, e nella canzone della marmotta, ese-guita, tanto questa che il balletto, con veramaestria. Dell'uno e dell'altro dovette ese-guire la rep.ica, con insistenza richiesta.

L'altra figlia del Tatti la signorina Elenasostenne egregiamente la parte di Colomba.

Il Tatii, fu, come sempre, artista correttoed ebbe dal pubblico le più liete accoglienzee i più vivi applausi, fino dalla sua sortita.

Bene pure la Landitti nella parte di donnaJuana.

Egregiamente il Navarrini che ritrovò nelpubblico quelle simpatie che altra volta avevasaputo acquistarsi.

L a compagnia Tani, (ha ha fatto col piùgrande successo i maggiori teatri, si tratterràtra noi due mesi, e non le mancheranno quipure le simpatie del pubblico, che conoscendoil Tani, e la maggior parte dagli artisti chesono con lui, lo ha riveduto con piacere ritor-nato sulle scene del Politeama.

Il repertorio, variatissimo e interessanteche il Tani possiede, gli permetteranno di far

sì che il pubblico non debba stancarsi, perchèoltre alle bellezze di molti lavori, ne ha an-che dei nuovi e può cambiare spettacolo conuna frequenza che non può esigersi da unacompagnia che abbia un repertorio meno riccodi quello del Tani.

Per persuadersi, basta, fra altri, citare iseguenti lavori che fanno parte del repertoriodel Tatii : Il re di Quadri, operetta in:3 atti del maestro T. Laiarte. — Kakatoa,fiaba-ballo in un prologo, 3 atti e 9 quadri diA. Sculvini, musica dei maestri Offenbach eRicci. — Un' avventura di Telemaco, ope-retta in 3 atti (lel maestro N. Rebora. —Un matrimonio fra due donne, operetta in2 atti del maestro G. Offenbach. Richelieue le sue prime armi, opera comica in 3atti del niaestro A. Sauvage. — D. Pedrodei Medina, operetta-ballo in 3 atti del mae-stro P. Lanzini. — Orfeo alt' inferno, ope-retta-ballo in 4 atti e 10 quadri del maestroOffenbach.— L'augellino Re/verde, fiaba-ballo

ATTI 4GIUDIZLARtrSunto degli atti legali inseriti nel n. 50

(25 giugno) del supplemento al foglio pe-riodico della I?. prefettura di Pisa.

— Seconda pubblicazione di un avviso pernuovo incanto degli immobili esprkipriandi aisigg. Bertinelli.

— Il cancelliere della pretura di Cecinarende noto che il sig. Francesco Niccolini hadichiarato di accettare, con benefizio di leggee d' inventario, l'eredità relitta dal propriofratello Luigi Niccolini, morto in Bibbona nelgiorno 7 aprile 1889.

— È aperto il concorso a tutto il dì 1 Iluglio corr., alla nomina di ricevitore del lottoal banco n. 106, nel comune di Piombino; conl'aggio medio annuale di lire 2427,78. Il bancostesso è stato assegnato alla categoria di quellida concedersi ai pensionati dello stato, versorinunzia della pensione.

— Estratto di bando per vendita con au-mento di sesto di un immobile di proprietàdegli eredi del defunto Cammino Bolaffi: dettoimmobile verrà esposto per il prezzo di lire7291,63, all' udienza del tribunale di Pisa deldì 22 luglio corrente.

— L'appalto della rivendita di generi diprivativa n. 8. in Rosignano marittimo. vennedeliberato pel prezzo offerto di annue L. 220I' insinuazione di migliori offerte potrà esserefatta non più tardi delle ore 12 meridianedel giorno 4 luglio andante.

— Elenco dei concessionari di ali estati diprivative industriali, domiciliati nella provin-cia, i quali a tutto il 31 marzo u. s. non ri-sulta che abbiano pagata la tassa annuale,prescritta dalla legge, per conservarsi va lidol'attestato .

— Il tribunale di Pisa, sede commerciai e,ha omologato il concordato stipulato fra lafallita ditta fratelli Frosini, di Ponsacco, edi suoi creditori.

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 51(28 giugno).

— Seconda pubblicazione di un estrattodi bando per vendita con aumento di sesto,di Un immobile di proprieta degli eredi Bo-laffi

— Il cancelliere della pretura di Pe cciolirende noto che il sig. Sebastiano Biasciaccettato, nell' interesse dei lui figli minoriOrestilla, Raffaello, Giuseppa, Fine, Tom masa,Colombo, Ines e Mario, e con benefizio dilegge e (I' inventario, l'eredità della fu Qu in-tilia della Torre vedova Paoli zia della fuIsola Neri madre dei minori suddetti, mortain Peccioli il 19 maggio 1889.

— La mattina del 12 luglio ,corr., nel-l'ufficio del noturo Alessandro Scoti, saràproceduto alla vendita, con ultimo sbasso del10 per cento, dei lotti 2° e W' dei beni diproprietà delle minorenni Caterina, Elena eMaria Comparigli: il 2° lotto verra espostoper lire 11,102,73 ed il 3° lutto per lire11,739,09.

— È stato rinviato, con altro sbasso del20 per cento, ali' udienza del tribunale di Pisadel di 8 luglio corr., l'incanto degli immobiliescussi a danno del sig. Francesco Mollati:il prezzo è così ridotto a lire 2497,54.

— L'appalto delle opere e provviste oc-correnti all'ordinaria sessennale manutenzionedelle ripe ed arginature a destra dell' Arno,rimase provvisoriamente aggiudicato per lapresunta annua somma di lire 12,527,18; inbase a questo prezzo IIVI'LL luogo, la mattinadel t2 luglio andante, un nuovo esperimento.

l 'ASQUA t.lC :••■ i o•

Pisa, Tipografia Vuunucchi, 1889.

Gli uffici della cassa sono aperti dalleore W ant. alle ore 2 pom. di ciascun giorno.

r . , Depositi di risparmio.

Per il servizio dei depositi a risparmio lacassa sarà aperta anche nei giorni festi-vi dalle ore O ant. alle 1'2 mer.

Sui depositi a risparmio la cassa corri-sponde l' interesse del 4,25 per

Depositi in conto corrente.

Sui depositi a conto corrente la cassacorrisponde l' interesse (lel 3,25 per %.

Sono pagabili a vista fino a L. 3000: contre giorni di preavviso L. 5000.

DepoSiti fruttifori.

Interesse 4,50 per %, ritiro coriviso di 15 giorni.

Conti t..,orrenti vincolati.

Per tre mesi, interesse 4,60 per %. Di-sdetta 15 giorni prima della scadenza.

Per sei mesi, interesse 4,75 per 0/0. Di-sdetta 20 giorni prima della scadenza.

Per un anno, interesse 5 per V,. Disdetta30 giorni prima della scadenza.

Buoni fruttiferia scadenza fissa.

A sei mesi, interesse 4,60 per %A. un anno, interesse 4,75 per %.Non si emettono buoni per somma infe-

riore a L. 2000.

9 aut. 23429 3 poni 26"8

9 poni. 2r-n

j 9 ant. 22°430 I 3 punì. 2; 1'0,

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LEGLIOi alt. 24"01" 3 poni. 27°2

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696287

7,‹73

706293

766489

563790

IN RISA

SOCIETÀ ANONIMA POPOLARE COOPERATIVA

A CAPITALE ILLIMITATOcostituita con atto 17 luglio 1886

Page 4: 2. 4opac.bibliotecauniversitaria.pi.it/opacpisa/opac/pisa/96...lnh dll trd prvnl h nd Bn d . ln, prt n ll dll v nl d ll. l dttr tt nrt dl rvz d pr pvr dl rtr d . Frn bb l tr , nv n

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