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soppoitaie senza sforzi il nuovo servizio delle pensioni che le verrebbe affidato. Crede che il consolidamento (Iella rendita sia stato calcolato - ad un saggio giusto, al quale la rendita stessa si manterrt anche dopo l'abolizione del corso forzoso. Eicotti parla sull' articolo 2. Esamina gli assegni che si fanno alla cassa delle pen- sioui colle diverse l)0P0St del ministero e della commissione; e trova che, mentre il ministero assegna una cifra alquanto maggiore pel periodo di I 5 anni; la commissione invece lascia indeterLainalo il tempo della contribu- zione, ottenendo un'economia di circa un mi- lione per anno nei 14 anni. Osserva (1uin(li quanto ha (letto il ministro, che, migliorando lo stipendio degli impiegati e dei militari per la cessazione (lei corso for- zoso, si potrebbe aunientarne di alquanto la ritenuta: ma senza anche fare questa ipotesi, al termine dei (IUIU(lici anni si dovrà ad ogni modo provvedere, non os tante che il ministro abbia affermato che questa operazione costi- tuisce una vera e propria economia. Non si è tenuto conto infatti di alcune circostanze speciali, quali gli aumenti degli stipendi ed UtIO straordinario collocamento a riposo recato da una legge già presentata al parlamento. Osserva inoltre che la riduzione della ferma per i carabinieri e le guardie doganali aumen- terà grandemente la cifra delle pensioni. Trova poi che le previsioni fatte dal ministero ri- guardo all'ammontare delle pensioni t'ra qual. che anno in 52 niilioiii, non concordano con quelle dei relatore, che stabilirebbe in 6 mi- lio[ìi soltanto sopra 6 1 e mezzo la somma delle pensioni straordinarie, ed in conseguenza quella cifra sarebbe di 55 milioni e mezzo e non tli 52. Per controbilanciare qualunque perdita e pareggiare completamente le partite, bisogne- rebbe aumentare, al presentarsi della promessa legge sulle pensioni, la ritenuta sugli stipendi degli impiegati del 13 per cento; ed aspet- tando 15 anni si dovrà portarla al 31 per 100. Ora non si tratta che di un imprestito pci quale si grava l'avvenire. Non vi sarebbe contrario se veramente questa legge fosse necessaria per 1' abolizione del corso forzoso. Ma l'oratore, esaminando le economie che si ottengono con l'abolizione, crede che con esse si sarebbe sopperito a molta parte dell'aggravio che le finanze si addossano col prestito dei 600 milioni, e per il rima- nente si dovrebbe provvedere con emissione di 95 milioni di rendita. Votert in conseguenza contro questo di- segno di legge, ed in favore di quello per Fabolizione del corso forzoso, poiché esso ap- portaai bilanci dello stato un aggravio ecce- dente la somma dei 95 milioni che egli ritiene necessaria per far fronte all'abolizione dei corso forzoso. Siinouelli (relatore) avverte che l'o- norevole Ricotti ha scambiato un servizio co- stante con un servizio variabile. Riconosce però che, meglio di ogni altro, ha dimostrato la necessità di affrettawe la presentazione di una legge sulle pensioni; quella legge renderà possibile il calcolo del- l'aggravio che ogni provvedimento legislativo relativo agli impiegati civili e militari arre- cherà alla cassa delle pensioni. Afferma la esattezza dei calcoli statistici, sui quali si sono fondati i computi aritmetici. Rettifica il concetto dell'onorevole Ricotti per la decorrenza della rendita, ed avverte cb nel 1880 la liquidazione delle pensioni dello stato non raggiunse i 18 milioni calco- lati dalla commissione. Quanto alle ritenute, trova i calcoli dell'onorevole Ricotti esagerati e non esita a ritenerli inesatti. Magliani (ministro delle finanze) re- spinge COIÌIC immeritato lo epiteto di equivoco, col quale lonorevole Ricotti ha stigmatizzato il disegno di legge sulla cassa delle pensioni. L'onorevole Ricotti, ad avviso del ministro, confonde la liquidazione del passato, che è co- stante per lo stato in 61 milioni, coi provve- dinienti per 1' avvenire. Il disegno di legge tende a trasformare in rendita perpetua quei 61 milioni e mezzo ed a tale intento è indub. biainente esuberante la somma di 27 milioni prevista dal ministero; nè può esserci errore in ciò percFiè parecchie societt private si offer- sero di accettare il servizio a tale condiziono. Una contestazione potrebbe sorgere per l'avvenire; ma il ministro ritiene chei 18 milioni calcolati soddistino all'uopo. Ricotti è favorevolissimo ad una nuova legge sulle pensioni, contrariamente a quello che hanno ritenuto il relatore ed il ministro. Chiarisce i computi già svolti ed insiste nel so- stenere la esattezza delle proprie calcolazioni. Dopo replica dell'onorevole Magliani e del relatore si approvano gli articoli 2 e 3. Minghetti rinnova al ministro, discu- tendosi l'articolo 4, la domanda se la promessa legge delle pensioni non eccederà i 61 milioni e mezzo di carico del bilancio e se sorpassandosi in un anno i 3 milioni e 170 mila lire di pen- sioni di diritto, l'eccedenza si compenser nel- l'anno successivo. Mag-liani (ministro) dichiara che non si oltrepassert mai l'annua somma di 3,170,000 di nuove pensioni e, se si eccedesse, si equilibre- rebbe l'eccedenza negli anni successivi. Sono approvati gli articoli 4 al 10. Sull'articolo I i parlano gli onorevoli Borto- lucci, Vinrana, La Porta, Maurogonato. Quindi l'articolo è approvato con un breve emendamento dell'onorevole Viarana, accettato dal ministro. Si approva pure l'articolo I 2. La camera dei deputati approvò nella se- duta di venerdì l'articolo primo della legge per l'abolizione del corso forzoso. La votazione fu fatta per appello nominale. Erano presenti 3 1 1 deputati. Votarono per l'ap- provazione 3 1 0, si astenne i. Vennero poi approvati gli articoli 2 e 3. Il voto politico delle donne La questione della donna, richiama ora, anche fra noi, l'attenzione del pubblico e della stampa. Il Secolo di Milano se ne è occupato con un articolo che riproduciamo. Eccolo: Il comizio di Roma ha proclamato il diritto della donna al voto politico. Nel pubblicarne 1' annunzio telegrafico, noi, ferventi sostenitori della redenzione della donna, abbiamo con una breve nota deplorato quel voto, che operava una diversione allo scopo del comizio. 20 febbraio 1SSI. ABBUONAMENTI: Anno, 1.. 10. Semestre, I.. 5. 1'rinlestI 1. (Con aumento delle spee posta i per ,tI)(\ INSERZIONI: Nel corpo del giornnk, cent. 50 per I inea o spa- 7_IO (I i Ui,ta. I)opo la flrma del gerente, cent. 25 cs. An nu uzi commerciali, ìndusti-ial i ec., j,t-r In pii ma pul)1)licnzione, 5 centesimi ogn i centimetro qua- mirato; per le ristampe successive, non int-r- rotte, sì fanno abbuonamenti. Abbiamo fatto un' affermazione : oggi la di mostriamo. La donna (lui costumi o dallo leggi fu te- nuta lungamente in una sorta di minorite, di inferiorità costante. I barbari la ebbero quale schiava (la adoperare nei servigi più pesanti e pi: umili; noi, più civili, la considerianio como unfauciullo che scherza, e un cuore che ama, non preocetipandoci so quest' essere pensa e ragiona. Oli studi, che escono dal breve programma di cinguearo una o due lingue straniere, dal pestare il pianoforte, dal recitare una poesia o (ml ballare, coll'aggiunta di un pò d'istruzione elementare, le sono vie- tati: nei contratti della vita sociale è dal co- dico posta a livello dei mentecatti, degli selu- poni, dei rei, che subirono una di,ninutio capitis per condanne infamanti : e il lavoro utile, che da i' indipendenza e il benessere, è rermesso solo alle povere, perchò esso non è un onore per la donna, ma è un derogare. « Ci manca ancora (dice egregiamente Legouvò nella Questione della donna) il rispetto d'una delle più sante cose di questo mondo, il ri- spetto del pane guadagnato ». E perchè la societa mercanteggia la stima alla donna, che lavora? per colpa della donna forse, che non compie bene i I suo lavoro? oibò; per colpa di noi, dei nostri costumi, 11cr- chè la donna giovane, che va per via sola (come qualunque uomo che lavora) è esposta ad udire parole che la offendono, ad incon- trare sguardi che la turbano, perchè è una forma della stoltissima galanteria di mancare di rispetto, di perseguitare le donne che vanno ler le vie sole. E che diremo dell'altra contraddizione dei costumi nostri, che vilipendono la fanciulla senza difesa, clìe soccombe alla seduzione, e glorificano quelli che la fanno soccombere, onorando la loro vergogna col nome di con- quista ? E la legge, che dovrebbe avere la missione di proteggere i deboli, non ha una parola per aiutare le sventurate, per colpire gli scellerati! Di queste contraddizioni nella questione della donna noi siamo pieni : e mostrano la necessità di una riforma generale nei costumi e nelle leggi. « Qui vi vogliamo! dicono certe signore di nostra conoscenza. Come potremo ottenere la giustizia nelle leggi per le donne, se non ci date il voto politico ? » Chi considera il principio deve ammettere l'incontestabile diritto del voto alla doniia. Essa fa parte dello stato : in questo come nella grammatica, c'è il genere maschile e il genere femminile : e come disse una eroina della rivoluzione : « Le donne hanno il diritto di salire alla tribuna, perchò hanno quello di salire sul pa- tibolo ». Ma allato alla teoria, diremo ancora con Lcgouvò, vi è la pratica; allato al principio vi è l'applicazione. Guardate la donna oggi in Italia, e sappiateci dire se essa è in condi- zione di concorrere alla vita politica! La donna, quale oggi la vediamo (salve pochissime eccezioni) è stata cresciuta per la• casa, per la famiglia: manca degli studi e del- l'avviamento stesso del pensiero, che si richiedo all'esercizio (1' un diritto politico. La donna è dalla educazione passata, o in parte anche presente, inclinata verso il cleric,alismo: e fra ( lucio che non lo soiio, se ne trovano di ancor I)() iFll' ICA INGIA DI PIS LA G EORN AI1E lOL1TICO-AMMIN1STRATIVO UFFICIALE PER GLI ATTi DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE Aiuto XVII, 1111111. 15. PUBBLICAZIONE: Nei giorni di GIOVEDI e DOMENiCA. Un numero, centesimi IO. DIREZIONE: NIIa Tipografia VRIÌIÌUCCIti. piaz7a s. Frediaiw. Iisa. AVVERTENZE: L'ArnminiStraZiOne Fili Vannucchi, risponde dti soli incassi di cui ha emesso riceut*i. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non aflrnncate si respingono. PARTE UFFICIALE COMUNE DI PISA DIREZIONE Dl VIGILANZA Si rende noto che dovendosi pro- cedere al riordinamento del piano stra- dale della Via di Banchi, a cominciare da lunedì 21 febbraio corrente resta interrotto il transito dei veicoli nella Via Vittorio Emanuele nel primo tratto presso lo sbocco di Via S. Martino. Pisa, dal palazzo comunale Li 18 febbraio 1881. D'ordine: il direttore I)' ASTE PARTE NON UFFICIALE NOTIZIE PARLAMENTARI La camera dei deputati, nella seduta del 17, discusse cd approvò tutti gli articoli del progetto di legge sulla istituzione di una cassa delle pensioni. Diamo un sunto della discussione stessa: Maurogonato parlando .sull' articolo primo del disegno di legge per la cassa delle pensioni si compiace che il ministro abbia accettati quasi interamente i concetti espressi dal relatore, quello compreso che il consolida- mento delle pensioni reca un sollievo sul bi- lancio annuale, ma non una vera e propria econoaiia. Con tutto questo egli votert di buon grado il disegno di legge, percltè gli pare che le condizioni del bilancio sieno migliorate. Conferma la iìecessitt di stabilire un saggio della capitalizzazione delle rendite, che si av- vicini più al corso reale odierno. Conferma che il disegno di legge non è una riforma alla legge sulle pensioni, nè l'isti- tuzione di una cassa delle pensioni; perché il servizio viene con essa affidato alla cassa dei depositi e prestiti, che è una sezione dell'am- ministrazione del debito pubblico, ma non una amministrazione autonoma. Fa quindi un con- fronto con la riforma sulle pensioni che si fa in Francia, ove la nuova legge non riguarda che le pensioni avvenire. Poiché il presente disegno di legge non risolve la questione delle pensioni, la sua pro- posta non aveva per iscopo che di affrettare la presentazione di una riforma definitiva. Come via a quella riforma accetta anche questa legge. Simonellj ( relatore ) esclude che la cassa dei depositi e prestiti venga sopracca- ricata di aggravi e non possa principiare le sue operazioni con sicurezza fino dai primi anni, perché questo servizio non esigerà per il primo anno che la conversione di cinque- centomila lire, somma che andrt gradualmente aumentando negli anni successivi. Magliani (ministro) dimostra all' ono- revole Maurogonato che la cassa dei depositi e prestiti è un'amministrazione autonoma, 'sot- tratta all'ingerenza dello stato; e che essa può

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soppoitaie senza sforzi il nuovo servizio dellepensioni che le verrebbe affidato.

Crede che il consolidamento (Iella renditasia stato calcolato - ad un saggio giusto, alquale la rendita stessa si manterrt anche dopol'abolizione del corso forzoso.

Eicotti parla sull' articolo 2. Esaminagli assegni che si fanno alla cassa delle pen-sioui colle diverse l)0P0St del ministero edella commissione; e trova che, mentre ilministero assegna una cifra alquanto maggiorepel periodo di I 5 anni; la commissione invecelascia indeterLainalo il tempo della contribu-zione, ottenendo un'economia di circa un mi-lione per anno nei 14 anni.

Osserva (1uin(li quanto ha (letto il ministro,che, migliorando lo stipendio degli impiegatie dei militari per la cessazione (lei corso for-zoso, si potrebbe aunientarne di alquanto laritenuta: ma senza anche fare questa ipotesi,al termine dei (IUIU(lici anni si dovrà ad ognimodo provvedere, non os tante che il ministroabbia affermato che questa operazione costi-tuisce una vera e propria economia.

Non si è tenuto conto infatti di alcunecircostanze speciali, quali gli aumenti deglistipendi ed UtIO straordinario collocamento ariposo recato da una legge già presentata alparlamento.

Osserva inoltre che la riduzione della fermaper i carabinieri e le guardie doganali aumen-terà grandemente la cifra delle pensioni. Trovapoi che le previsioni fatte dal ministero ri-guardo all'ammontare delle pensioni t'ra qual.che anno in 52 niilioiii, non concordano conquelle dei relatore, che stabilirebbe in 6 mi-lio[ìi soltanto sopra 6 1 e mezzo la somma dellepensioni straordinarie, ed in conseguenza quellacifra sarebbe di 55 milioni e mezzo e nontli 52.

Per controbilanciare qualunque perdita epareggiare completamente le partite, bisogne-rebbe aumentare, al presentarsi della promessalegge sulle pensioni, la ritenuta sugli stipendidegli impiegati del 13 per cento; ed aspet-tando 15 anni si dovrà portarla al 31 per 100.Ora non si tratta che di un imprestito pciquale si grava l'avvenire.

Non vi sarebbe contrario se veramentequesta legge fosse necessaria per 1' abolizionedel corso forzoso. Ma l'oratore, esaminando leeconomie che si ottengono con l'abolizione,crede che con esse si sarebbe sopperito a moltaparte dell'aggravio che le finanze si addossanocol prestito dei 600 milioni, e per il rima-nente si dovrebbe provvedere con emissionedi 95 milioni di rendita.

Votert in conseguenza contro questo di-segno di legge, ed in favore di quello perFabolizione del corso forzoso, poiché esso ap-portaai bilanci dello stato un aggravio ecce-dente la somma dei 95 milioni che egli ritienenecessaria per far fronte all'abolizione dei corsoforzoso.

Siinouelli (relatore) avverte che l'o-norevole Ricotti ha scambiato un servizio co-stante con un servizio variabile.

Riconosce però che, meglio di ogni altro,ha dimostrato la necessità di affrettawe lapresentazione di una legge sulle pensioni;quella legge renderà possibile il calcolo del-l'aggravio che ogni provvedimento legislativorelativo agli impiegati civili e militari arre-cherà alla cassa delle pensioni.

Afferma la esattezza dei calcoli statistici,

sui quali si sono fondati i computi aritmetici.Rettifica il concetto dell'onorevole Ricotti

per la decorrenza della rendita, ed avvertecb nel 1880 la liquidazione delle pensioni

dello stato non raggiunse i 18 milioni calco-lati dalla commissione. Quanto alle ritenute,trova i calcoli dell'onorevole Ricotti esageratie non esita a ritenerli inesatti.

Magliani (ministro delle finanze) re-spinge COIÌIC immeritato lo epiteto di equivoco,col quale lonorevole Ricotti ha stigmatizzatoil disegno di legge sulla cassa delle pensioni.

L'onorevole Ricotti, ad avviso del ministro,

confonde la liquidazione del passato, che è co-stante per lo stato in 61 milioni, coi provve-dinienti per 1' avvenire. Il disegno di leggetende a trasformare in rendita perpetua quei61 milioni e mezzo ed a tale intento è indub.biainente esuberante la somma di 27 milioniprevista dal ministero; nè può esserci errorein ciò percFiè parecchie societt private si offer-sero di accettare il servizio a tale condiziono.

Una contestazione potrebbe sorgere per

l'avvenire; ma il ministro ritiene chei 18 milioni

calcolati soddistino all'uopo.Ricotti è favorevolissimo ad una nuova

legge sulle pensioni, contrariamente a quello

che hanno ritenuto il relatore ed il ministro.Chiarisce i computi già svolti ed insiste nel so-stenere la esattezza delle proprie calcolazioni.

Dopo replica dell'onorevole Magliani e delrelatore si approvano gli articoli 2 e 3.

Minghetti rinnova al ministro, discu-tendosi l'articolo 4, la domanda se la promessalegge delle pensioni non eccederà i 61 milioni emezzo di carico del bilancio e se sorpassandosiin un anno i 3 milioni e 170 mila lire di pen-sioni di diritto, l'eccedenza si compenser nel-l'anno successivo.

Mag-liani (ministro) dichiara che non sioltrepassert mai l'annua somma di 3,170,000di nuove pensioni e, se si eccedesse, si equilibre-rebbe l'eccedenza negli anni successivi.

Sono approvati gli articoli 4 al 10.Sull'articolo I i parlano gli onorevoli Borto-

lucci, Vinrana, La Porta, Maurogonato.Quindi l'articolo è approvato con un breve

emendamento dell'onorevole Viarana, accettatodal ministro.

Si approva pure l'articolo I 2.

La camera dei deputati approvò nella se-duta di venerdì l'articolo primo della legge perl'abolizione del corso forzoso.

La votazione fu fatta per appello nominale.Erano presenti 3 1 1 deputati. Votarono per l'ap-provazione 3 1 0, si astenne i.

Vennero poi approvati gli articoli 2 e 3.

Il voto politico delle donne

La questione della donna, richiama ora,anche fra noi, l'attenzione del pubblico e dellastampa. Il Secolo di Milano se ne è occupatocon un articolo che riproduciamo. Eccolo:

Il comizio di Roma ha proclamato il dirittodella donna al voto politico. Nel pubblicarne

1' annunzio telegrafico, noi, ferventi sostenitoridella redenzione della donna, abbiamo con unabreve nota deplorato quel voto, che operavauna diversione allo scopo del comizio.

20 febbraio 1SSI.

ABBUONAMENTI:

Anno, 1.. 10. Semestre, I.. 5. 1'rinlestI 1.(Con aumento delle spee posta i per ,tI)(\

INSERZIONI:

Nel corpo del giornnk, cent. 50 per I inea o spa-7_IO (I i Ui,ta.

I)opo la flrma del gerente, cent. 25 cs.An nu uzi commerciali, ìndusti-ial i ec., j,t-r In pii ma

pul)1)licnzione, 5 centesimi ogn i centimetro qua-mirato; per le ristampe successive, non int-r-rotte, sì fanno abbuonamenti.

Abbiamo fatto un' affermazione : oggi ladi mostriamo.

La donna (lui costumi o dallo leggi fu te-nuta lungamente in una sorta di minorite, diinferiorità costante. I barbari la ebbero qualeschiava (la adoperare nei servigi più pesantie pi: umili; noi, più civili, la considerianiocomo unfauciullo che scherza, e un cuoreche ama, non preocetipandoci so quest' esserepensa e ragiona. Oli studi, che escono dalbreve programma di cinguearo una o duelingue straniere, dal pestare il pianoforte, dalrecitare una poesia o (ml ballare, coll'aggiuntadi un pò d'istruzione elementare, le sono vie-tati: nei contratti della vita sociale è dal co-dico posta a livello dei mentecatti, degli selu-poni, dei rei, che subirono una di,ninutiocapitis per condanne infamanti : e il lavoroutile, che da i' indipendenza e il benessere, èrermesso solo alle povere, perchò esso non èun onore per la donna, ma è un derogare.« Ci manca ancora (dice egregiamente Legouvònella Questione della donna) il rispetto d'unadelle più sante cose di questo mondo, il ri-spetto del pane guadagnato ».

E perchè la societa mercanteggia la stimaalla donna, che lavora? per colpa della donnaforse, che non compie bene i I suo lavoro?oibò; per colpa di noi, dei nostri costumi, 11cr-chè la donna giovane, che va per via sola(come qualunque uomo che lavora) è espostaad udire parole che la offendono, ad incon-trare sguardi che la turbano, perchè è unaforma della stoltissima galanteria di mancaredi rispetto, di perseguitare le donne che vannoler le vie sole.

E che diremo dell'altra contraddizione deicostumi nostri, che vilipendono la fanciullasenza difesa, clìe soccombe alla seduzione, eglorificano quelli che la fanno soccombere,onorando la loro vergogna col nome di con-quista ? E la legge, che dovrebbe avere lamissione di proteggere i deboli, non ha unaparola per aiutare le sventurate, per colpiregli scellerati!

Di queste contraddizioni nella questionedella donna noi siamo pieni : e mostrano lanecessità di una riforma generale nei costumie nelle leggi.

« Qui vi vogliamo! dicono certe signore dinostra conoscenza. Come potremo ottenere lagiustizia nelle leggi per le donne, se non cidate il voto politico ? »

Chi considera il principio deve ammetterel'incontestabile diritto del voto alla doniia.Essa fa parte dello stato : in questo comenella grammatica, c'è il genere maschile e ilgenere femminile : e come disse una eroinadella rivoluzione :

« Le donne hanno il diritto di salire allatribuna, perchò hanno quello di salire sul pa-tibolo ».

Ma allato alla teoria, diremo ancora conLcgouvò, vi è la pratica; allato al principiovi è l'applicazione. Guardate la donna oggi inItalia, e sappiateci dire se essa è in condi-zione di concorrere alla vita politica!

La donna, quale oggi la vediamo (salvepochissime eccezioni) è stata cresciuta per la•casa, per la famiglia: manca degli studi e del-l'avviamento stesso del pensiero, che si richiedoall'esercizio (1' un diritto politico. La donna èdalla educazione passata, o in parte anchepresente, inclinata verso il cleric,alismo: e fra(lucio che non lo soiio, se ne trovano di ancor

I)() iFll' ICA

INGIA DI PISLA

G EORN AI1E lOL1TICO-AMMIN1STRATIVO

UFFICIALE PER GLI ATTi DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE

Aiuto XVII, 1111111. 15.

PUBBLICAZIONE:

Nei giorni di GIOVEDI e DOMENiCA.

Un numero, centesimi IO.

DIREZIONE:

NIIa Tipografia VRIÌIÌUCCIti. piaz7a s. Frediaiw. Iisa.

AVVERTENZE:

L'ArnminiStraZiOne Fili Vannucchi, risponde dtisoli incassi di cui ha emesso riceut*i.

I manoscritti non si restituiscono.

Le lettere non aflrnncate si respingono.

PARTE UFFICIALE

COMUNE DI PISA

DIREZIONE Dl VIGILANZA

Si rende noto che dovendosi pro-cedere al riordinamento del piano stra-dale della Via di Banchi, a cominciareda lunedì 21 febbraio corrente restainterrotto il transito dei veicoli nellaVia Vittorio Emanuele nel primo trattopresso lo sbocco di Via S. Martino.

Pisa, dal palazzo comunaleLi 18 febbraio 1881.

D'ordine: il direttoreI)' ASTE

PARTE NON UFFICIALE

NOTIZIE PARLAMENTARI

La camera dei deputati, nella seduta del17, discusse cd approvò tutti gli articoli delprogetto di legge sulla istituzione di una cassadelle pensioni.

Diamo un sunto della discussione stessa:Maurogonato parlando .sull' articolo

primo del disegno di legge per la cassa dellepensioni si compiace che il ministro abbiaaccettati quasi interamente i concetti espressidal relatore, quello compreso che il consolida-mento delle pensioni reca un sollievo sul bi-lancio annuale, ma non una vera e propriaeconoaiia.

Con tutto questo egli votert di buon gradoil disegno di legge, percltè gli pare che lecondizioni del bilancio sieno migliorate.

Conferma la iìecessitt di stabilire un saggiodella capitalizzazione delle rendite, che si av-vicini più al corso reale odierno.

Conferma che il disegno di legge non èuna riforma alla legge sulle pensioni, nè l'isti-tuzione di una cassa delle pensioni; perché ilservizio viene con essa affidato alla cassa deidepositi e prestiti, che è una sezione dell'am-ministrazione del debito pubblico, ma non unaamministrazione autonoma. Fa quindi un con-fronto con la riforma sulle pensioni che si fain Francia, ove la nuova legge non riguardache le pensioni avvenire.

Poiché il presente disegno di legge nonrisolve la questione delle pensioni, la sua pro-posta non aveva per iscopo che di affrettarela presentazione di una riforma definitiva. Comevia a quella riforma accetta anche questa legge.

Simonellj ( relatore ) esclude che lacassa dei depositi e prestiti venga sopracca-ricata di aggravi e non possa principiare lesue operazioni con sicurezza fino dai primianni, perché questo servizio non esigerà peril primo anno che la conversione di cinque-centomila lire, somma che andrt gradualmenteaumentando negli anni successivi.

Magliani (ministro) dimostra all' ono-revole Maurogonato che la cassa dei depositie prestiti è un'amministrazione autonoma, 'sot-tratta all'ingerenza dello stato; e che essa può

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peggiori delle prime, per i costumi loro. Molteche si vantano libere pensatrici, insieme allafede rinnegarono anche quelle modeste virtù,che spirano nella famiglia 1' indulgenza e lapace.

Educhiamo la donna prima, e poi saràvenuto il tempo di chiamarla al voto. Diamoad essa una fede, che non sia superstizione,ma clic la tenga lontana dallo scetticismo, cheè la rovina del dovere: apriamo alle donne leporte delle officine, dei ginnasi, dei licei, delleuniversiti. Lavori e studi: si conquisti il SUO

diritto come lo conquista oggi l'operaio.

La giustizia comincia. Già le leggi apronoalle donne le pagine un dì chiuse: continui ladonna questo progressivo sviluppo.

Ci si dirà forse, che la donna istruitatroppo, trascurerà i doveri di sposa e di madre.Ma a questa obbiezione noi rispondiamo, con-cludendo, colla vivace e pittoresca parola delLegouvè.

« Il vostro programma non è meno miei-diale per la famiglia ! Chi guardera i figlimentre la madre guarderà gli astri? Le vostrefiglie saranno scienziate, sia pure, ma spose emadri !... no

« Eccoci di fronte alla grande obbiezione,obbiezione invincibile in apparenza.

« Essere sposa e madre consiste dunquesoltanto nell' ordinare un pranzo, nel dirigerela servitù, vegliare al benessere materiale ealla salute di tutti, che dico? consiste soltantonell' amare, pregare, consolare ? No ! è tuttoquesto, ma è più ancora: consiste nel guidaree nell'educare, per conseguenza nel sapere....

« Senza sapere nessuna madre è compie-tamente madre; senza sapere nessuna sposa èveramente sposa. Non si tratta, discoprendoalla inti1igenza femminile le leggi della na-tura, fare di tutte le nostre figlie altrettantiastronomi e fisici. Si tratta di temperare vT-gorosamente il loro pensiero con una solidaistruzione, per prepararle a dividere tutte leidee del loro marito, tutti gli studi dei lorofigli.

« Si enumerano tutti gli inconvenienti dellaistruzione e si dimenticano tutti i pericolimortali dell'ignoranza. Perchè la tal donna èdivorata dalla noia ? Perchè nulla sa. Perchéla tal'altra è capricciosa, vana, civetta? Per-chè nulla sa. Perchè spende per comprare ungioiello il prezzo d' un mese di fatiche delmarito? Perché lo rovina coi debiti che glinasconde? Perché, la sera, lo trascina, stancoe ammalato, a feste che gli pesano? Perchènulla sa, perchè non le hanno comunicato al-cuna idea seria, che potesse nudrii'la, perchéil mondo della intelligenza le è chiuso. . . A.lei dunque il mondo della vanità e dei disor-dino ! Quel marito che si ride della scienzasarebbe stato salvo per lei dal disonore.

« Io vo più oltre. Ancorchè il sapere nondovesse servire a nulla alle donne come sposee come madri, direi ancora: debbono sapere.

« Un fatto mi ha sempre colpito e ferito;tutti i talenti, tutte le virtù che si coltivanonelle giovinette hanno sempre per obbiettivoil matrimonio, cioè dire il marito. Non si vedee non si educa nelle giovinette che la futurasposa. A. che gli servirà il tale talento o latale qualità quando sarà maritata? si dice iii-cessantemente. Il suo sviluppo personale èun mezzo, SCOpO giammai. La donna dunquenon esiste per se stessa? Non è figlia di Diose non quando è compagna dell'uomo ? Nonpossiede un' anima distinta dalla nostra, mi-mortale conio la nostra, che tiene come lanostra all'infinito per l:i perfettibilità ? La re-sponsabilità (lei suoi errori e il merito delleSLLC virtù non le appartengono? A.l disopra diqueste funzioni di spose e di madri, funzionitransicorie, accidentali, che la morte spegne,l'assenza sospende, che appartengono alle unoe non appartengono alle altre, c'è per la donnaun titolo ekruo ed inalienabile che domina eprecede tutto, quello di creatura umana. Eb-bene, como tale, ha diritto alto sviluppo piùcompleto della niente e del cuore. Lungi duo-que da noi queste vano obbiezioni cavate dalle

nostre leggi d'un giorno! È in nome dell'eter-nità che voi le dovete la luce ! »

11 commercio dell'italia con l'esteronel 1O.

La direzione generale delle gabeile hapubblicato la statistica del commercio speciale(li importazione e di esportazione dal primogennaio al 31 dicembre 1880, dalla qualeriassumiamo i dati seguenti:

I risultati generali del nostro commerciointernazionale durante lo scorso anno si riassu-mono nelle cifre seguenti:

Importazioni . . . L. 1,224,841,148Esportazioni . . » 1,130,644,512

Eccedenzadelle importazioni L. 94,196,636

Se si confrontano questi risultati con quellidell'anno antecedente si ha che il valore deiprodotti importati dall'estero nel 1880 pre-sentò una differenza in meno di fronte al 1879valutata a 37 milioni e 700 mila lire ; men-tre il valore delle esportazioni dell' Italia nel1883 superò quello dell'anno antecedente perun importo di oltre 23 milioni e 650 mila lire.

Preso nel suo complesso (importazioni edesportazioni riunite) il commercio dell' Italiacoll'estero durante lo scorso anno, giusta, lerisultanze della statistica doganale, presentauna piccola differenza in meno di fronte al1879.

Affrettiamoci ad avvertire che questa dif-ferenza è il risultato di una causa artificiale,alla quale accennammo altra volta. Nel corsodel 1879, le proposte governative (che poidivennero legge esecutiva) per sensibili au-menti nei dazi di importazione di alcune der-rate coloniali, ma dello zucchero specialmente,provocarono un forte movimento di specula-zione nello acquisto dei generi che dovevanoessere colpiti da nuovi diritti di dogana. Co-sicché le provviste dello zucchero e del caffènon si limitarono alla quantità necessaria aibisogni dell'anno, ma la superarono di molto,influendo così in doppio senso sulle risultanzedella statistica doganale : nell' anno 1879

entrò nel regno una parte abbastanza consi-derevole delle provviste necessarie all'annosuccessivo; nel 1 880 1' importazione dei colo-niali fu di tanto minore di quanto maggiorifurono le provviste già fatte nell'anno ante-cedente. Sicché in ultima analisi la statisticaufficiale registra per l'anno 1880 una minoreimportazione di derrate coloniali, in confrontoa quella del 1879, valutata a circa 50 mi-lioni e 600 mila lire.

Due articoli importantissimi del commer-cio italiano di esportazione sono il vino e l'oliod' oliva. Ora secondo i risultati offerti dallastatistica doganale per l'anno 1880, la quan-tità dei vini in botti esportati ascese a oltre2 milioni e 188 mila ettolitri, per un valorecomplessivo di I ,063,000 lire: 1' esportazionedell'ultimo anno superò quella del 1879 di1,125,000 ettolitri, a più di 39 milioni dilire. Ma se gli ultimi raccolti delle uve per-misero una sì copiosa esportazione dei nostrivini, massime di quelli delle provincie me-ridionalì, non si può dire altrettanto deglioli. L'esportazione di questo ricco prodotto delnostro suolo che nel i 879 ascese a 1 4 1,849,000ettolitri, discese a 86,490,000 ettolitri nelloscorso anno , causando una diminuzione direddito per 1' [talia valutata a 55 milioni dilire e più.

Causa la scarsezza dei raccolti, dimirìni-rono sensibilmente le esportazioni della canapagreggia e del lino: ascesero a oltre 364,400quintali nel 1879, mentre nel 1880 non su-perarono 23 1 ,600 quintali: una diftrenza inmeno nei valori di circa 17 milioni di lire.Fu invece abbondante nello scorso anno laproduzione dei bozzoli e quindi la esportazionedelle sete. Coafrontaudo le notizie del I 880con quelle corrispondenti del 1879, si ha chele esportazioni dei bozzoli dall' Italia crebbero

per Uil valore di 8,364,000 lire e quella della

seta greggia di circa IO milioni e 400 milalire. Pur troppo dobbiamo avvertire clic, perle capricciose vicende della moda, I' industriaserica attraversa oggidì uno stadio di crisi,speriamo non duraturo, ma che intanto ècausa di conseguenze deplorevoli per una partenobilissima del nostro paese.

Invece l'industria del cotone acquista ognigiorno maggior vigore : accrescono sens ibil-mente le importazioni del prodotto greggio ediminuiscono quelle di molti manufatti.

Un segno evidente di un aumento nellanostra attività industriale si ha nel fatto chedurante lo scorso anno aumentarono conside-revolmente le importazioni di macchine e dicarbon fossile: la differenza in più delle im-portazioni avvenute nel 1880 di frorte al 1879

è rappresentata da un valore di oltre 8 mi-lioni di lire per le macchine e di circa 12milioni di lire per il carbon fossile.

I pessimi raccolti del 1879 e la crisi an-nonaria che ne seguì costrinsero il paese afar larghe provviste di derrate alimentari inRussia e agli Stati Uniti. Nel 1879 furonoimportate ben 488 mila tonnellate di granoe frumento per un valore di circa 151 mi-lioni e mezzo di lire. Malgrado che gli effettidel cattivo raccolto frugifero del I 879 si sienoripercossi nel movimento commerciale deiprimi sei o sette mesi dei 1880, la recentestatistica doganale registra una minore im-portazione di grano e frumento nell' ultimoanno di 258,400 tonnellate, valutate a oltre

82 milioni e 400 mila lire. Occorre appenarichiamare l'attenzione del lettore sulla impor-tanza di questo risultato.

La ristrettezza dello spazio non ci concedeulteriori analisi sul movimento di importazionee di esportazione dei vari prodotti: bastiintanto afferniare che nel suo complesso ilcommercio dell' Italia coli' estero durante il1880 fu in realtà più attivo di quello dell'an-tecedente anno e che accenna visibilmentead aumenti sensibili.

11 naufragio dell' " Onde Joseph

Leggiamo nella Gazzetta Livornese:L'ufficio d' istruzione del nostro tribunale

civile e correzionale emetteva 1' ordinanza dirinvio del processo relativo al naufragio dei-1' Onde Joseph.

Le imputazioni da discutersi nel pubblicodibattimento sono le seguenti

Giovanni Renucci, nostromo al coniando del-l'Onde Joseph, è rinviato al giudizio per averfatta per negligenza una cattiva manovra clicfu causa principale della perdita del piroscafostesso.

Paolo Cusmano, tenente dell' Ortigia, diguardia sul piroscafo, al momento dei disastro,è rinviato al giudizio per non aver fatto la ma-novra che dovea fare, e per esser concorso nellaperdita dei piroscafo Onde Joseph.

Giuseppe Jonbert, Saritoro Barrago e Giu-seppe d'Amico rinviati ai giudizio per non averesollecitamente avvistati i fanali dell'altro va-pore, ed aver dato causa alla morte di moltiindividui.

Stefano Paratore, comandante i' Ortigia,per avere ommesso di operare il salvataggiodei naufraghi, in quantità maggiore di quelliche furono salvati.

I redditi delle tasse nel gennaio 1881.

Da un prospetto che abbiamo sott'occhiorileviamo che nel mese di gennaio scorso gliincassi delle imposte hanno dato uii notevoleaumento.

Per la tassa sugli affari sono state incas-sate lire 14,000,000 il che dA un aumento di304,000 lire pci mese di gennaio 1880.

Il prodotto delle dogane è stato di lire1 1 ,823,000 e così si è avuto sull' incasso digennaio 1880 un aumento di lire 3,800,000.

Un aumento di 500,000 lire lo ha dato ilsale.

Lire 198,000 di aumento si sono otte-nute sulla tassa di fabbricazione dell' alcool,birra ecc.

Anche il macinato ha dato un aumentodi lire 570,000.

I generi coloniali hanno pure presentatoun aumento non indifferente.

Il commercio della seta

Da una pubblicazione ufficiale che abbiamosott'occhio rileviamo i seguenti dettagli in-torno al commercio della seta fra la China e1' Italia.

L'esportazione diretta dalla China ascencledalle 2,000 alle 3,000 balle per anno. Peròogni anno per via indiretta, cioè dalla Franciae dalla Inghilterra, riceviamo altre 12,000 a13,000 balle di seta, comprendendovi 4,000 o5,000 balle che alcune case francesi e inglesispediscono in Lombardia per esservi lavorataa loro proprio conto. Per tal guisa la Lom-bardia impiegherebbe ogni anno circa 10,000balle di seta chinese greggia nelle sue fab-briche.

Non si conosce se anche la Sicilia nefaccia uso per le sue fabbriche di Catania,ma la circostanza che i vapori della Peninsu-lar and Oriental Company imbarcano qual-che volta delle balle di seta chinese per Brin-disi, dà luogo a ritenerlo.

NOTIZIE AWIICOLE

Abbiamo accennato alla cultura di un nuovocereale, la soya, specie di fave, molto colti-vate in Germania e punto in Italia.

Si sa ora che il commendatore GustavoMarini ne ha fatto esperimento il quale hadato buon risultato.

Ebbe i germi dal direttore del semenzaiocomunale e li piantò, nel mese di maggio,in tre diverse località. In due non prospera-rono troppo, « ma (scrive il signor Marini)quelle poi clic feci mettere nella terra comune,coltivate a granone, quelle, dico, prosperaronobenissimo e mi hanno dato ottimi risultati,poiché ogni pianta mi ha prodotto circa un90 granelli ».

Il signor Marini ha dato prova d' essereun agricoltore intelligente che accetta volen-tieri i progressi della scienza; intanto è utileche altri sappia quale profitto può trarsi dallasoia. L'epoca più utile per la piantagione è ilmese di apri le.

Leggiamo nel Villaggio:Osservazioni generali. - Lo stato delle

campagne è piuttosto soddisfacente, in ispeciaimodo poi pci frumenti, i quali si presentanocon una vegetazione ricca di promesse.

Il disgelo continua dappertutto, ed è acredere che forti geli non ne avremo più.

La primavera si presenta sotto buoni an-spici anche per l uve.

Tutto sommato, le previsioni sono favore-voli agliagrìc oltori, i quali fanno già i loroconti sopra una ricca annata, migliore dellapassata.

Inveuzioiti e scoperte

Il cronista scientifico dei Deliats registrauna curiosa scoperta.

Segnaliamo sommariamente, esso dice, unapparecchio curiosissiwo, ma le cui funzionisembrano a prima vista inverosimili: vogliamoparlare del disco-sega di Reese, descritto nel-1'Enqineer. Si conoscono questi piccoli dischicircolari in ferro dolce, animati da una grandevelocità di rotazione. Basta avvicinare unabarra di ferro o di acciaio al disco in movi-mento perché la barra sia penetrata e divisa.

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iQuesta sega, inventata in America or sono

alcuni anni, Si è diffusa prontamente nell'in-dustria e viene impiegata specialmente persegare le cime delle verge dì acciaio, le qualisono tagliate in due o tre mintiti.

Le molecole del disco, animate da unagrande velocitt, penetrano le molecole del

metallo come un proiettile, le dividono e ne

determinano prontamente la rottura. IL fno-meno è il gi singolare, ma c'è assai cli più.Il sig. Reese di Pittsburg impiega un discoanalogo che taglia l'acciaio senza che vi siail pi1' piCCOlO corUatto fra il disco e il me-tallo. Il disco gira, la barra che deve essertagliata gira pure parallelamente e nel mede-simo senso a qualche millimetro di distanza;si forma un taglio che ingrandisce pronta-mente e la barra è tagliata.

Il disco taghiatore è orizzontale ; il suomovimento di rotazione è di 230 giri al mi-nuto; è dello spessore di 5 mUlirnetri, il suodiametro è di l.nì 10. La celerità alla circoti-ferenza è necessariamente di 80.nì al minuto.Davanti a questo, a 3 millimetri circa, si fagirare il pezzo che deve esser tagliato, conuna celerht sensibilmente eguale: esso è si-tuato senza contatto e viene continuamenteriavvicinato per mantenerlo a breve distanzadal disco che gira.

Secondo l'inventore, sig. Reese, il metallosi fonde e cade a piccole goccie al suolo;frattanto la temperatura del disco non sieleva di troppo, la barra soltanto è sensibil-mente riscaldata ; quanto alle goccie che ca-dono si possono raccogliere senza che bru-

0mb la mano.Il sig. Reese è d'opinione che le molecole

d'aria violentemente spinte dal disco sul me-tallo si scaldino e lo fondano. La barra sarebbedunque tagliata per I' urto ardente di parti-celle gazose. Il fenomeno richiede di essereattentamente esaminato per poterlo spiegareconvenientemente. Qualunque cosa sia è rimar-chevole dal punto di vista scientifico per do-vere attirare tutta l'attenzione degli ingegnerie dei fisici.

È certo la prima volta che vediamo unaSega tagliare l'acciaio a distanza, e l'apparec-chio del sig. Reese ha tutta 1' attrattiva diuna novità.

INTERESSI DEL PRIVATI

Il ministro d'agricoltura e commercio pub-bUca la seguente notifìcazione per norma deicommercianti

« In forza di una circolare del dipartimentodelle dogane, i dazi d'entrata in Russia sugliorologi da tasca ed orologi a pendolo venneromodificati come segue:

« lo Gli orologi da tasca e gli orologi apendolo smontati (i meccanismi separatamentedalle casse) pagheranno 65 copecks d'entrataper meccanismo e le casse pagheranno secondola materia che avrà servito alla loro fabbri-cazione.

« Lo stesso trattamento avranno gli oro-logi da tasca e gli orologi a pendolo, il cuimeccanismo, abbenchè aderente alla cassa, puòessere levato senza deterioramento di questa.

« 20 Gli orologi da tasca e gli orologi apendolo, il cui meccanismo non può esserestaccato dalla cassa, pagheranno:

« a) Quelli ch& hanno cassa in legno odi materia diversa dal legno, a norma delpeso della cassa assieme al meccanismo, idazi d'entrata secondo la natura della materiaimpiegata alla fabbricazione della cassa;

« b) Gli orologi a pendolo in legno chenon hanno casse e con un solo quadrante, pa-gheranno all'entrata 30 copecks ognuno ».

TT *

- La guardia Antonelli Orestedella R. tenuta di Tombolo, la qualefu arrestata insieme alle altre due

guardie, è stata messa in libertà dal-I , autorità giudiziaria.

Prosegue sempre I' istruzione perI ' omicidio verificatosi nella tenutastessa.

*- Dal iuinistero dell'interno è stata

spedita ai l)L'eretti ed ai comandanti lelegioni dei carahiìieri irna circolare delseguente tenore:

« L'amministrazione della PtIl))1icasicurezza non ha soltanto la missionedi far rispettare le leggi e di persegui-tare i maltattori, ne ha mi' altra nonmeno importante, ma forse troppo ne-gletta, quella, cioè, di prevenire i reati,sovvenire ai pubblici e l)iati inCortu-ni, e, quando ne sia richiesta dallel)aIti, comporre i dissidi e stendere iverbali delle seguìte conciliazioni.

« Per raggiungere questo scopo tI-lantro[)ico e umanitario, gli uffici dipubblica sicurezza devono essere apertia tutti i cittadini, che gli impiegatidevono accogliere con riguardi e modicortesi, aiutandoli nei loro bisogni, ac-correndo premurosi nelle pubbliche enelle private sventure ».

*rrArjo civnii

Dal dì I I al cb 1 7 febbraio I 88 1 inclusive.

NASCITE DENUNZITE:

Maschi a. IO. - Femmine i. 16.

MA.TRIMONI

Saviozzi Vittorio, con Marchetti Zaira,ambedue celibi, di Pisa. - Prosperi Oreste,di Firenze, con Fontani Eleonora, di Pisa, am-bedue celibi. - Bellani Egisto, con BendoniEmma, ambedue celibi, di Pisa. - ChericoniI)ante, con Ruberti Filide, ambedue celibi, diPisa. - Del Corso Giuseppe, di Pisa, conPasquini Maria, di San Giovanni al Gatano,ambedue celibi. - Sbrana Giuseppe, di SanMarco alle Cappelle, con Sbrana Ines, di SanBiagio a Oisauello, ambedue celibi. - OrsiFrancesco, di Putignano, con Bartelloni Teresa,di Riglione, ambedue celibi. - Nassi Giovanni,con Bertoni Maria, ambedue celibi, di Pisa. -Giusti Ferdinando,di San Michele degli Scalzi,con Braccini Isolina, di Pisa, ambedue celibi. -Gabbrielli Emilio, con Serani Artemisia, ambe-due celibi, di Barbaricina. - Pasquini Ignazio,vedovo, con Pellegrini Italia, nubile, ambeduedi Pisa. - Matteoli Angiolo, con Simili Luisa,ambedue celibi, di San Michele degli Scalzi. -Naldini Orazio, (li Santa Maria in Monte, conGiornetti Armida, di Pisa, ambedue celibi. -rTolomfe i Giovanni, con Luchini sIaria Gaspera,ambedue celibi, di Pisa. - Chiappe avvocatoRaffaello, di Livorno, con Collodi Antonietta,di Pisa, ambedue celibi. - Ciampelli Carlo, ve-dovo, con Benassi Albina, nubile, ambedue diPisa.

MORTI.

Falciani Argentina, di anni 7, di Pisa. -Rossi Mariano, coniugato, 81, di Rosignano ma-rittiaio. - Casigliani, nei Gori, Penelope, 38,di Pisa. - Malucchi, nei dell'innocenti Teresa,6 1 , di San Marco alle Cappelle. - Romagnani,nei Canini, Rosa , 32 , di Pisa. - BarsottiLuigi, vedovo, 76, d'Uliveto. - Caroti, vedovaMalizia, Maddalena, 70, di Collemontanino. -Giuritoli Pellegrino, celibe, 80, di Putignano. -Vacca Raffaello, coniugato , 46 , di Pisa. -Conti Serafina, nubile, 66, di Pisa. - Giurlani,vedova Giolai, Luisa, 54, di Pisa. - Cavallini,nei Panichi, Maria, 44, di Ponsacco. - BagliniLaurina, nubile, 46, di Cascina. - Lubrani Te-resa, nubile, 68, di Pisa. - Collini Giuseppe,coniugato, 39, di Pisa. - Boccacci, nei Gatti,Maria, 33, di Pisa. - Begliomini Anna, nubile,79, di Pisa. - Ferrini, nei Mariani, Lisene, 30,di Pisa. - Brandini , vedova Tognotti, Teresa,81, di Pisa. - Pacciardi Luigi, coniugato, 73,di Pisa. - Donzehli Scipione, celibe, 42, di Pisa.- Cross Guglielmo, coniugato, 81, di Pisa. -Folaghi Luigia, 6, di Pisa. - Manzoli Lorenzo,celibe, 70, di Pisa. ,

Più 11. 17 al disotto di 5 anni.

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Ieri sera si produsse sulle scene del RegioTeatro Ernesto Rossi il celebre vetocipedistasignor Gio. Batta Scuri.

Esso lavora sopra un velocipede ad unasola ruota e vi eseguisce esercizi difficil issimi,i quali fanno meravigliare lo spettatore per lasicurezza e precisione con cui son fatti, avutospecialmente riguardo alle difficolt di mante-ere l'equilibrio nella qual cosa il signor Scuri

riesce perfettamente.Non sappiamo ancora se questa sera il si-

gnor Scuri darA una seconda rappresentazione;se Io facesse, crediamo che i nostri concittadin ibn Si lasceranno sfuggire. l'occasione di vedereuna cosa così sorprendente.

I signori filodrammatici hanno egregiamentedisimpegnato il loro còmpito.

ATTI GITJDIZIARII

&ìfltO degli atti legali inseriti nel n. 13( 15 febbraio) del Supplemeneo al foglio pe-riodico della 1?. Prefettura di Pisa.

- Il prefetto della provincia di Pisa in baseal decreto prefettizio del 6 giugno 1879 di espro-priazione di terreni spettanti ai proprietariindicati nell'elenco annesso al citato decreto, afavore dell'amministrazione dei lavori pubbliciper causa dei lavori di rialzo e ringrosso del-l'argine destro d'Arno fra la casa Vannucchi edil pubblico passeggio, e ritenuto che in dettoelenco venne nuovamente intestato al sig. Vin-centi cav. Giuseppe, anzichè alle signore Vin-centi Dorotea e Camniilla una porzione di ter-reno rappresentato dalla particella di num. 24in parte, ha decretato che in rettificazione delsuccitato elenco sia sostituito al sig. Viucenticav. Giuseppe, le signore Vincenti Dorotea eCam mula.

- Presso il ministero della pubblica istru-zione è aperto il concorso al posto di professoredi architettura nella R. accademia di belle artiin Torino, con l'annuo stipendio di L. 3000. Ledomande dovranno esser presentate a detto mi-nistero non più tardi del 15 marzo 1881.

- Il di 10 marzo 1881 avanti il tribunalecivile di Volterra avrà luogo un nuovo incantocon lo sbasso del 40 per cento sopra i beni es-cussi in danno del sig. Mariano Poggi e quindiil 1° lotto, consistente in un pezzo di terra concasetta detta - Poggio al Frassine - postoin comune di Campiglia marittima, sarà postoall'incanto per L. 4,087,50; il 2' consistentein un fabbricato posto in Campighia, via delTeatro num. 9, per L. 954,1 8; il 3° consistentein tre preselle in Chiusa Grande di numeri 1 1,12 e 2, provenienti dalla allivellazione A.Iliataper L. 1281,16; il 4° consistente in una pro-sella di num. 16 in Chiusa Grande, con casettaad uso agricolo, pozzo ecc. per L. 382,3 1

; il

50 consistente in altra presella di num. 2 1 inChiusa Grande con fabbrichetta annessa peruso agrario, per L. 268,30.

- Il dì 3 marzo 1881 avrà luogo un nuovoincanto con lo sbasso del 15 per cento sopra illotto unico dei beni escussi a danno della so-cietà carbonifera di Monterufoli, e quindi dettolotto consistente in una miniera di lignite delpodere Nuovo nella tenuta di Moriterufoli pro-l)riet del cav. Niccolò Maffei di Volterra e idiritti di escavazione di tutto il combustibilefossile che spettano in perpetuo alla detta so-cietlt; detta miniera è fornita di congegno a

macchina di estradizione, casa ad uso dell' am-ministrazione, casa ad Ut) (l abitazione pr ilavoranti, capanna per i lavoi'antì ecc., il tuttosarft posto all'incanto per L. 374,373,36.

- Il (lì 22 febbraio I 881 scade il terminoutile per farsi luogo all'aumento del sesto soprai lotti I 2, 1 9, 20, 2 I , dei beni escussi in dannodella signora Annunziata Mucchi, vedova Maz-zoni, vedova Portelli, dei quali alla udienza del7 febbraio detto si reso acquirente quanto al i 2°lotto consistente in tua casa ad un piano 1)OStain Campighia marittima via dello Stracohlo, i si-gnori Belmessicci Giuseppe e Bnettini Augustoper L. 760; quanto al 10°, consistente in tuipodere alla pi'esella di n. i I in Chiusa Grandecon casa colonica, posto in comune di Campighiamarittima, il sig. cav. Aureliano Bruiio per hiieI 000; quanto al 20° consistente in altro poderealla Presella di n. 20 in Chiusa Grande con casacolonica non finita, posto come sopra, il signorGiuseppe Bongianni N. N. per L. 455,44; oquanto al 21° consistente in un podere dettodella - Casa Rossa - formato dalla presella(li lì. 10 e da un quarto della I.a con casa colo-nica, posto come sopra, il sig. Domenico Bar-sotti pe L. 1000,00.

- La direzione del genio militare di Fi-renze (sezione di Pisa) rendo noto al pubblicoche il dl 3 marzo 1881 a ore 12 meridiane siprocederà nell'uffizio del genio militare iii Pisa,all'appalto per la costruzione di inipalcaturosulle volte di mattoni in piano nella caserma delsale in Volterra ed altro, per la complessivasomma di I. 9000,00; i lavori dovranno esserecompiuti entro giorni 120 dalla data del ver-bale della consegna; il termino utile per offl'ireil ribasso non inferiore al ventesimo scadrìt alloore 12 meridiane del 18 marzo 1881.

- Il cancelliere della pretura di Campigliamarittima rende noto che il sig. Tommaso Maricome tutore della interdetta signora EmiliaMari, ha fino dal 27 gennaio I 881 dichiaratonella cancelleria (li detta pretura di accettarecon benefizio di legge e d'inventano la ereditàdevoluta a detta interdetta e relitta dal di leigenitore sig. Vincenzo Mari.

- Il sindaco del comune cli Suvereto rendenoto che nella prossima sessione ordinaria diquel consiglio municipale sarà proceduto allacollazione di quattro doti di L. I I 7,60 ciascunadella pia eredità Batini.

- La regia prefettura di Pisa rende notoche la mattina del dl 2 marzo avrà luogo in unadelle sale di detta prefettura un pubblico in-canto per l'appalto della calzoleria del bagnopenale di Piombino durante il tempo dal 1°aprile 1881 al 31 dicembre 1883.

- Il 23 febbraio 1881 scade il termine utileper farsi luogo all'aumento del sesto sopra l'im-mobili escussi in danno di Jacopo Fantozzi, deiquali all'incanto del dì 8 febbraio detto si roseacquirente il sig. Ranieri Gotti per L. 4,252, econsistenti in una casa posta in Pontedera nellapiazza delle Grasce.

- L' usciere addetto al tribunale civile diPisa, con atto del O febbraio I 88 1 ha citato a-vanti detto tribunale if. di tribunale di com-mercio il sig. Raffaello Gargani sindaco al faI-limento Fantozzi e lo stesso sig. Jacopo Fan-tozzi e Colombo, e Rizieri Castelhini per sen-tìre ordinare al sindaco del fllimento suddettodi consegnare entro 24 ore alla ditta Pietroe Guglielmo Martelli di Livorno, una mac-china a vapore, un riscaldatore, ui molino atre palmenti con alberatura tornita ed altro.

- Il dl 25 febbraio 1881 avrà luogo avantiil tribunale civile di Pisa un nuovo incanto conlo sbasso del 20 per cento sopra i beni escussiin danno di Filippo e Tommaso Baldassarri con-sistenti in una vasta tenuta detta (li - Moi'-telo - O COSI per L. 29,355,31.

-Il dì 7 marzo 1881 e occorrendo il 12 o17 detto avrà luogo avanti la regia pretura diPeccioli 1' incanto per la vendita del seguentefondo, pignorato a danno di rrorsihjo Secondo,minore e rappresentato dal tutore FerdinandoGiorgi ; e cioè una casa posta in Ghizzano, co-mune di Pecciohi, di 3 piani, per il prezzo mi-numo (li L. 288,00.

CAMBIAMENTI DI RESIDENZA

Adami Flaminio, da Calci a Pisa. - Pa-gliai lacopo, da Barga a Pisa. - Collodi Giu-seppe, da Montecarlo a Pisa. - MacchiavelliEnrico, da Rosignano a Pisa. - Canavesio Pie-tro Antonio, da Torino a Pisa. - Perotti Fe-lice, da Orbetello a Pisa. - Ascanì Augusto, daCascina a Pisa. - Brasa Domenico, (la Porrettaa Pisa. - Dell' Innocenti Augusto, (la Pisa aLivorno. - Vincentehhi Ranieri, da Pisa a Li-vorno. - Brunori Scipione, (la Pisa a Livorno.- Belisai Curzio, da Pisa a Roccastrada. -Boehliouwer Odoardo, da Pisa a Fircize.

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Prezzi delle grasce vendute in Pisanel mercato del dì I O febbraio i 88 1.

N 13. 1 prezzi Fegnati niIa 1.a colonna sono

relativi ai eiieri venduti in partita juor dazio, e per

ogni ettolitro.I prezzi segnati nella 2.a cQlonna riguardano i

generi venduti in dettaglio dazio compreso, e per ogni

ettolitro.L.eO. L.eC.

Grftno gentile rosso i .a qualiUt 22,95 22,95Detto di 2.a 22,60 22,60Detto bianco I .a q. » »Detto 2.a Detto mazzocchio I .a q. nuovo1)etto 2.a Detto di Livorno

» »Detto grano grosso buono . » »Detto di Maremma il quin-

tale da. . . 27 ) 50, a 28,50 »

Grano provenienza lombarda ilquintale da »

»Detto Romagna es. . 28,00 a 28,50

»Segale nuovo »

16,45

Segalato » »

Vecce schiette » 17,10

Orzo nostrale » »Detto estero » »Fave nostrali » 18,50Dette estere » »Dette orzate » »Mescolo » »Avena di Maremma, morella »

11,65

Detta mista o bianca »

10.95Granturco di I.a q. . 13,70 13,70Detto di 2.a 13,00 13,00Riso 1.a q. il quintale » 55,00Detto di 2 a » 49,00Fagiuoli bianchi grossi I .a q »

28,75

Detti mezzani » 26,00Detti tondini » »Detti coli' occhio » »Ceci cremici » »Lupini . . » »Detti esteri. . »Saggina . . . »Miglio . » »Panico 1 .a q. »Detto di 2.a » »Olio di 1.a q. per ogni ett. i 17,00 128,00

Detto di 2.a 110,00 i 21,00

Detto da lumi . . 80,00 91,00Farina di castagne » »Patate il quintale » »Vino del Piano di Pisa l.a

q. ogni ettolitro . . 21,85 28,40Detto 2.a 17,50 24,50Fieno 1.a q. il quintale 7.00

»Detto di 2.a 6,00 »Paglia, il quintale . . 3,00

»Detta a manne il quintale. 4,00

»Pane 1.a q. il chilogrammo . »

0,42

Detto di 2.a . . » 0,36Detto di 3.a » 0,27

PASQUALE FINALI, gerente resp.

PROVINCIA DI PISA

COMUNE DI CALCINATA

Avviso d'tsta.

11 sindaco sottoscritto:IflePen(lO a quanto ò disposto nella delibe-

razione consiliare del 15 giugno 1880,Iteude pubblicamente noto; che alle ore

10 antimeridiane del 22 febbraio 1881, in una

sala tiel palazzo comunale, si procedert colmetodo dell' estinzione di candela vergine, indistinti e separati lotti, all' accollo dei lavori(li riordinamento ed inghiararnento delle ap.I i'esso strade coni tinal i;

I ° SLradu (lellt Madonna della Querce odei Malloggi in baso al 'czz (I' asta (li lire3,895,2 1-, determinato dal la perizia dell' inge-guore comunale del 26 nìarzo 1880;

2° Strada delle Case Vecchie o Ruotinoin base al prezzo d'asta di lire 2,291,64 de-terminato dalla perizia dell' ingegnere comu-nale del 2 aprile 1880;

30 Strada dei Ronchi - 1 ° Tratto - inbase al prezzo d' asta di lire 1,973,15 deter-minato dalla perizia dell' ingegnere comunalee dai relativo capitolato d'appalto; e

40 Strada dei Ronchi - 2 ° Tratto - inbase al prezzo d' asta di lire i ,020,83 deter-minato dalla perizia e capito lato surricordati.

L' incanto sarà aperto sulle somme comesopra indicate ed aggiudicato al minore e mi-gliore offerente, con avvertenza però che leofferte di ribasso non potranno essere infe-non di centesimi 50 per ogni lire 100.

Per essere ammessi ali' asta dovranno gliattendenti alla medesima esibire i consueticertificati di moralità e d'idoneità; e produrreil certificato rilasciato dall'esattore comunale,dai quale resulti essere stata effettuata lacauzione del ventesimo sulle somme per lequali vengono aperti gl'incanti surricordati.

Entro 10 giorni dalla data della aggiudi-cazione definitiva avri luogo la stipulazionedei relativi contratti d'appalto, all' atto dellaquale i doliberatari dovranno prestare unacauzione corrispondente al decimo del prezzodi delibera.

I lavori surricordati dovranno essere com-pletamente ultimati entro mesi tre, decorrendidal giorno della consegna del lavoro.

Il termine utile - Fatali - per presen-tare offerte di ribasso sui prezzi deliberatirimane stabilito alle ore 12 meridiane del 2marzo prossimo futuro.

Il capitolato d'appalto e le perizie surri-cordate sono visibili a chiunque nella segre-teria comunale nelle ore d'uffizio.

Tutte le spese (li bolli contratto e regi-stro ecc., saranno a carico degli aggiudicatari.

Calcinaia, li i 5 febbraio I 88 1.Il sindaco

TEoFILo ARGNINI.

COMUNE DI VICOPISANO

Il sindaco del comune suddetto;Vista la deliberazione della giuntadel dì 16

dicembre ultimo scorso;Dichiara aperto il concorso al posto di mae-

stra della scuola femminile di Oaprona, a cui èannesso Vannuo stipendio di lire quattrocento,ed invita tutte coloro che intendono concorrerea presentare le loro domande redatte in cartada bollo da centesimi sessanta entro giorni I 5da oggi, corredate dei seguenti documenti:

1° Fede di nascita;2° Certificato di moralità;30 Certificato negativo di penalitit;40 Patente ci' idoneiUt all' insegnamento

elementare inferiore.L'eletta dovrà entrare in funzione dopochè

il relativo verbale di nomina sarà stato appro-vato dall'autoriUt scolastica.

Nel caso di renunzia la titolare dovrà con-tinuare a fare scuola per il periodo di mesi due.

La nomina s' intende subordinata alle dispo-sizioni della legge 9 luglio 1876, n. 3950, se-ne 2.a.

Vicopisano, dal municip ioLi 15 febbraio 1881.

Il sindacoGio. BATTA. MARIkNI.

COMUNE DI VICOPISANO

SERVIZIO SANITARIO

Avviso di concorso.Essendo rìmasta vacante la condotta medi-

co-chirurgica di san Giovanni alla Vena, Cuci-gliana, e Lugnano, si dichiara aperto alla me-desima il regolare concorso.

Gli aspiranti dovranno far pervenire a que-st' uffizio entro un mese dalla data del presente

avviso le loro istanze redatte in carta da bollo,franche di posta, e corredate dei seguenti do-cumenti.

lo Fede di nascita;2° Fede di specchietto;30 Certificato di moralità;40 Attestato di sana e robusta costitu-

zione fisica;50 Laurea dottorale, e diploma di libero

esercizio in medicina e chirurga.Lo stipendio è fissato in L. 2000,00 annue.

Il titolare avrà residenza in Cevoli, e cureràgratuitamente gli abitanti di san Giovanni allaVena, Cucigliana, e Lugnano. Inoculerà il vae-ciao, procederà alle visite necroseopiche, e ri-lascerà i relativi certificati di decesso per usodell'uffizio dello stato civile. Starà provvisto delnecessario armamentario chirurgico. Suppliràgli altri titolari del comune legittimamente im-pediti col solo rimborso delle spese vive. Nonpotrà ricusarsi di soddisfare a tutti quei serviziche gli verranno ordinati dal comune, inerentialla qualità di medico chirurgo. In caso di va-canza di qualche alira condotta del comune so-sterrà l'interinato a richiesta dell'autorità ma-nicipale con la provvisione di ruolo. Rimetteràogni mese all' ufficio comunale una relazionesullo stato sanitario della propria condotta. Nonsi assenterà senza licenza dell'autorità munici-pale, e previo rimpiazzo dalla medesima accet-tato. In caso di renunzia continuerà nel serviziodella condotta per due mesi dopo l'esibita dellarenunzia stessa.

Vicopisano, li 17 febbraio 1881.

Il sindacoGio. BATTA MMUAN!.

DI erii A LtAZIONE

I sottoscritti confermano quanto dissero nelladichiarazione inserita nel giornale La l'rovin-cia di Pisa num. 12; che cioè essi non tengonodebiti con alcuno, e che son pronti a soddisfareimmediatamente chi avesse dei crediti verso diloro. E rispondono ai firmatari della dichiara-zione pubblicata nel num. 14 dello stesso gior-nale;

0 Che essi fratelli Bombicci ritenevano eritengono un eredito di lire Centomila(diciamo 100,000) a loro proveniente da un le-gato dell'avo paterno Roberto Bombicci, su cuisi sono maturati gl'interessi legali fin dal i 851;e che, atteso il disastro economico del loro pa-dre, non hanno mai conseguIto nessuna partedel credito suddetto in capitale e frutti.

20 Che i sottoscritti con atto giudiciale ri-nunziarono all'eredità del proprio genitore, eche quindi non sono responsabili dei debiti daesso contratti, nè giuridicamente nè ,noral-

mente, avendo avuto i sottoscritti medesimi peiprimi e più d'ogni altro a soffrire delle disgraziefinanziare del loro genitore.

30 Che il vantato credito dei signori Niccolaifaceva appunto carico esclusivo al signor dot-tor Tito Bombicci, ed è falso che le lire I 5,000fossero imprestate ad uno dei sottoscritti. Epoichè la verità difficilmente può nascondersi an-che da chi ne abbia il desiderio per nuoceresenza alcun profitto proprio, a persone, che collavoro assiduo ed onesto hanno saputo farsi unaposizione rispettata; nella stessa dichiarazionedei signori Niccolai, mentre si insinua, che illoro credito sia contro Carlo Bombicci, si ag -

giunge che l'istrumento relativo è sottoscrittodal fu dottor Tito.

40 Che i fratelli Bombicci senza aver maidato nessun motivo ai signori Niccolai per gia-stificare l'attacco, che questi hanno loro lanciatonella ricordata dieh iarazione, si meraviglianocome i suddetti signori, avendo pure la convin-zione di non dover nulla domandare nè preten-dere dai fratelli Bombicci, non si astengano dalfare atti e dallo spargere voci, che possono pre-giudicare al commercio dei sottoscritti.

Pisa, li 19 febbraio 1881.

CARLO C CESARE BOMBICCI.

( Seconda pubblicazione).

BANCA PISANADI ANTICIPAZIONE E DI SCONTO

L'assemblea generale ordinaria degli azio-nisti è convocata per il giorno 27 febbraioprossimo a ore 10 antimeridiane nel localedella Banca, via san Martino.

Ordine del giorno.

l' Rapporto del presidente del consigho,del direttore e dei censori sulla gestione dellabanca dal lO gennaio al 31 dicembre 1880.

2° Presentazione ed approvazione del bi-lancio dell'esercizio sociale.

Pisa, dalla sede della banca,Lì 26 gennaio 1881.

ri presidente Il segretarioRag. GIovANNI MARTELLI U. CERRAJ.

A V V E R T E N Z E.Gli azionisti possessori cli tre o piu azioni, per

essere ammessi all' assemblea, dovranno farne ildeposito alla sede 'iella società cinque giorni primadi quello fissato per I' adunanza, ossia a tutto ilgiorno 22 febbraio alle ore 2 pom. Essi riceverannoun certificato che .servira loro come carta d'ammis-sione all' assemblea. - Art. 17 dello statuto -.

Le azioni depositate si restituiscono il giornoseguente ali'adunanza. e dietro ritiro del certificatosurricc,rdato

Il proprietario 'li tre azioni ha diritto ad unvoto: quello che ne possiede nove a (tue: e cost siaggiunge un voto per ogni sei azioni Nessuno potràavere piu di dieci voti - Art. 18 dello statuto -.

Fer la validità della adunanza occorre che imembri presenti sinn in numero non minore diquindici, e rappresentino almeno la sesta partedelle azioni emesse. - Art 21 dello statuto -.

SI VENJJF un tavolino del.400, legno noce con piano di verdeserpentino campeggiato di dia-spro ai g-ui guo.

Lunghezza del piano metri I ,20, larghezzacentimetri 75, spessore centimetri 3. Sago-mato da tre lati.

Dirigersi per informazioni alla direzionedel giornale La Provincia di Pisa.

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DEL PINO

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Pisa, Tip. Vannucchi, 1881.

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