22 LA REPUBBLICA COMMENTI I~ L T T DEVrLLAG

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22 LAREPUBBLICA COMMENTI SABATO14LUGLIO2007 I~ DEVrLLAG ~~~;~ ..~. 1&:t.::..-J:~Mllm:t r&s w. QUANDO LA SOCIETÀ ÈSOTIOSORVEGLIANZA GIOVANNIVALENTINI LE SOCIETA che per le loro procedure amministrative e di controllo dipendono dalle tecnologie della comunicazione e dell'informazione sono società sorvegliate. (da "La società sorvegliata" diDavid Lyon- FeltrineIli, 2003 - pag.l) Q UALCHEgiorpo fa, percor- rendo in macchina via Cri- stoforo ColomboaRoma, ho stretto inawertitamente la strada a un' auto che arrivavaa gran velocità alla mia destra e perciò il guidatore ha protestato rumorosamente strombazzando con il clacson a tut- to spiano. Ho alzato un braccio, co- me per dire: «Esagerato!Vaiin ma- lora...», owero vai al diavolo o vai all'inferno, come probabilmente sarà capitato anche a qualcuno di voi nel caos del trafficourbano. Il bisticcio era stato talmente ra- pido e inoffensivo che poco oltre, davanti a tre fileferme a un semafo- ro rosso, mi sono accodato tran- quillamente al bolide che m'aveva appena superato. A quel punto, però, ne sono scesi due energume- ni in canottiera che avanzavano con aria minacciosa verso di me. Se fosse stato uno solo, forse avrei avuto anche la tentazione (senz'altro sbagliata) di uscire per uno scambio reciproco di spiega- zioni. Ma invece ho avuto la pron- tezza diimpugnare iltelefonino e di scattare una sequenza di foto: pri- ma a uno dei due figuri,poi all'altro e quindi alla targa della loro auto. Allora gli energumeni si sono fer- mati di colpo, hanno fatto dietro front e sono rimontati in macchina, come se avessero visto un carabi- nière o un poliziotto in divisa, una pistola puntata o chissà che. Racconto l'episodio non solo a beneficio dei lettori è soprattutto delle lettrici, nell'eventualità che Possano trovarsi in situazioni ana- lol7.h~. Ma soprattut~o per d,~durne chm In iL.'a n..."'!H.."U'"If' I~c E cioè uno Stato che, magari in no-o me della lotta all'evasione fiscale, accede in modo anomalo all'ana- grafe tributaria o alle banche-dati delle banche, raccogliendo una quantità eccessiva di informazioni. La situazione dev'essere effetti- vamente graveperindurreun uomo cauto ed equilibrato come il profes- sor Pizzettiad affermare che (dnIta- lia c'è una vera emergenza nella protezione dei dati,>, paragonando- la a quella ambientale, energetica e infrastrutturale. Perpoi denunciare una "sindrome bulimica" che mi- nacciadi trasformare tutta l'Unione (europea) in «un universo di con- trollati e spiati».Da qui, appunto, la necessità di definire una legislazio- ne comune. Dallatutela originariadell'indivi- duo, stiamo passando a quella del- l'intera collettività o almeno di grandi settori della collettività: dal- le e-mail dei lavoratori dipendenti ai depositi bancari ditutti i cittadini. Non parliamo più soltanto di pri- vacy, cioè di tutela della riservatez- za personale, bensì di protezione dei dati più o meno sensibili che ri- guardano intere categorie di perso- ne. Fra intercettazioni, dossier, ispezioni telematiche, lanostraèor- mai una società sotto sorveglianza, verrebbe da dire in libertà vigilata. Da parte sua, il Garante ha dispo- sto nell'ultimo anno circa350verifi- che e accertamenti, i,mpegnando anche la Guardia di Finanza e la Po- liziapostale, per garantire il rispetto delle regole.Ma evidentemente an- cora non basta. Occorre un impe- malUdorenon solo.Dcrra L lo, giudice, e una lotta ~~~.~~.~.q~P.!.l!~C!......................... Sergio Compagnuccl Grosseto SONOun giudice ma se un amico mi chiede un consiglio sull' oppor- tunità diintentare una lite,rispon- do di no, a prescindere dalla fon- datezza delle sue ragioni: una con- troversia civileche dura dieci anni è comunque persa in partenza. A Grosseto, dove lavoro, cinque. Lagente è stanca, delusa, irrita- ta, allibita, sgomenta. Ed ha ragio- ne. Pochi giorni fa,uno stimato av- vocato mi diceva:"Giudice,mi cre- da, forse voi non vi rendete conto, ma noi parliamo coni cli~nti,lega- rantisco chesiamoyiciniallo scon- tro sociale". lo gliho creduto, e ho sentito un brivido sulla pelle (forse è per questo che sto scrivendo). In un contesto di tale gravità, l'Anm lotta per ottenere "un'in- compatibilità limitata al circonda- rio anziché al territorio regionale in caso di passaggio dalle funZioni requirenti a quelle giudicanti e vi- ceversa"; ilCsm, da parte sua, ritie- ne che sia difondamentale impor- tanza "ottenere una norma transi- toria idonea a consentire una più comoda sistemazione dei capi di ufficio perdenti posto". Tutti san- no che sono questioni che non cambiano di una virgola (e sottoli- neo di una virgola)la situazione. Questa lettera è rivolta soprat- tutto ai tanti magistrati ed awoca-. ti silenziosi, con la speranza che questo disagio diffuso riesca pian piano ad emergere dal basso, affin- ché si possa trovare la forza, insie- me, per pretendere che i rispettivi rappresentanti trattino negli alti consessi i problemi veri che aftIig- gono il nostro sistema. Sono infermiere europeo T T I funerali diBoviopensando aWelby C ARO Augias, per l'avvocato Bovio, morto suicida, un fu- nerale religioso in una grande chiesa, con ben tre prelati ad uf- ficiare la messa. E per Welby1 Non sarà che lachiesaèpiù tolle- rante con le persone importanti con amicizie importanti? E' solo un'impressione? Paolo Floravanti [email protected] ~ ENTILE dottor Augias, non ~o mai scritto ad un quoti- diano, ma ora sono spintaafarlo per un fatto che mi indigna veramente. Chiedo di venir aiutata a capire un fatto che mi pare pa- radossale; ho visto al telegiomale i funerali, in chiesa con rito cattolico, dell'avvocato Bovio. Mesi fa quel povero Welby non ha potuto avere una funzione religiosa come richiedeva la moglie. Il primo è morto suicida, il secondo sappiamo benissimo cosa ha dovuto affronta- re per porre fine ad una vita non vita, suicida anche lui perciò! La chiesa ancora una volta sta dalla parte di chi può? Se è così, è una cosa vergognosa e so- no perciò molto, ma molto soddisfatta di esser- mi allontanata da tempo da tutta questa ipo- crisia religiosa. Con questo però, non voglio dire che non ri- spettoumanamenteladecisionediquell'avvo- cato, come per tutti coloro che hanno il corag- gio di fare un atto cosl forte e doloroso. Lorena Drosera Venezia-Iorenacro@hotmail. com stato celebrato da migliaia di persone, però in piazza, davanti alle porte sbarrate della sua chie- sa. Ha commentato Mina Welby, la vedova: «lo non capisco una chiesa che manda quattro cardi- nali a benedire la salma del gene- rale Pinochet, un assassino, e ne- ga ilfuneralea mio marito perché non voleva più soffrire». Invece si capisce la logica che ispira due comportamenti cosl diversi. La chiesa è anche un or- ganismo politico, cioè di potere. Dunque risente l'attrazione dei suoi simili, vale a dire altri uomini di potere. Pi- nochet hafatto uccidere e torturare, haspianta- tolademocraziadalsuopaese, sicuramente non meritava l'omaggio di chi si dichiara addirittu- ra 'unico legittimo rappresentante di Gesù sulla Terra', pretesa che in termini di puro vangelo suona quasi blasfema. Uno dei preti che hanno celebrato le esequie dell'avvocato Bovio ha detto che la chiesa ormai non fa più differenza tra ifigli di Dio e che dun- que si possono celebrare ifunerali anche per co- loro che si suicidano. Tomaladomanda: perché allora Bovio si e Welby no? La risposta non sta nella natura del gesto ma nelle ragioni politiche che hanno vietato di cele- brare in chiesa per Piergiorgio Welby. Il cardi- nale Ruini temeva che aprire materialmente la porta della parrocchia a chi aveva chiesto per mesi di far cessare.le sue sofferenze, potesse esse- re interpretato come un 'apertura anche metafo- rica; uno spiraglio verso la cessazione volonta- ria dell'esistenza. Un conto è chi si uccide nel segreto della sua stanza; un altro è chi trasforma il suo gesto in una rivendicazione pubblica e civile. Ci sarebbe voluto un atto misericordioso da parte del car- dinale. La politica però conosce l'utile, non la misericordia. risponde CORRADOAUGIAS [email protected] L , AWOCATO Corso Bovio, suicida con un colpo di rivoltella, è stato salutato come meritava un principe del foro. Piergiorgio Welby, morto per interposta generosa assisten- za perché impossibilitato a sopprimersi da sé, è esempio, per la legge francese si parla di Pacs. Così in Italia il dise- gno di legge del Governo era stato battezzato Dico;ieri mattina un' a- genzia ha siglato i contratti di unione solidale con la formula Cus questa «invenzione» una legge molto attesa e controversa possa ricevere eventualmente maggiore consenso in Parlamento e nel pae- se, e quindi diventare legge, tutto ciò scomDare. chiesta di diritti delle coppie di fat- to? Non è compito della politica costruire il consenso per dare loro una risposta positiva? L'unica considerazione di meri- to di Berselli concerne il fatto che.a

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22 LAREPUBBLICA COMMENTI SABATO14 LUGLIO2007

I~ DEVrLLAG~~~;~ ..~. 1&:t.::..-J:~Mllm:t r&s w.

QUANDO LA SOCIETÀÈSOTIOSORVEGLIANZA

GIOVANNIVALENTINI

LE SOCIETA che per le loro procedure amministrative e dicontrollo dipendono dalle tecnologie della comunicazionee dell'informazione sono società sorvegliate.

(da "La società sorvegliata" diDavid Lyon- FeltrineIli, 2003 - pag.l)

QUALCHEgiorpo fa, percor-rendo in macchina via Cri-stoforo ColomboaRoma,ho

stretto inawertitamente la strada aun' auto che arrivavaagran velocitàalla mia destra e perciò ilguidatoreha protestato rumorosamentestrombazzando conilclacson atut-to spiano. Hoalzatoun braccio, co-me per dire: «Esagerato!Vai in ma-lora...», owero vai al diavolo o vaiall'inferno, come probabilmentesarà capitato anche a qualcuno divoi nel caos del trafficourbano.

Il bisticcio era stato talmente ra-pido e inoffensivo che poco oltre,davanti atre filefermea un semafo-ro rosso, mi sono accodato tran-quillamente al bolide che m'avevaappena superato. A quel punto,però, ne sono scesi due energume-ni in canottiera che avanzavanocon aria minacciosa verso di me.

Se fosse stato uno solo, forseavrei avuto anche la tentazione(senz'altro sbagliata) di uscire peruno scambio reciproco di spiega-zioni. Ma invece ho avuto la pron-tezza diimpugnare iltelefonino ediscattare una sequenza di foto: pri-ma auno deidue figuri,poi all'altroe quindi alla targa della loro auto.Allora gli energumeni si sono fer-mati di colpo, hanno fatto dietrofront e sono rimontati in macchina,come se avessero visto un carabi-nière o un poliziotto in divisa, unapistola puntata o chissà che.

Racconto l'episodio non solo abeneficio dei lettori è soprattuttodelle lettrici, nell'eventualità chePossano trovarsi in situazioni ana-lol7.h~.Ma soprattut~oper d,~durnechm In iL.'a n..."'!H.."U'"If' I~c

E cioè uno Stato che, magari in no-ome della lotta all'evasione fiscale,accede in modo anomalo all'ana-grafe tributaria o alle banche-datidelle banche, raccogliendo unaquantità eccessivadi informazioni.

La situazione dev'essere effetti-vamente graveperindurreun uomocauto ed equilibrato come ilprofes-sor Pizzettiad affermare che (dnIta-lia c'è una vera emergenza nellaprotezione dei dati,>,paragonando-la a quella ambientale, energetica einfrastrutturale. Perpoi denunciareuna "sindrome bulimica" che mi-nacciadi trasformare tutta l'Unione(europea) in «un universo di con-trollati e spiati».Da qui, appunto, lanecessità di definire una legislazio-ne comune.

Dallatutela originariadell'indivi-duo, stiamo passando a quella del-l'intera collettività o almeno digrandi settori della collettività: dal-le e-mail dei lavoratori dipendentiai depositi bancari ditutti icittadini.Non parliamo più soltanto di pri-vacy,cioè di tutela della riservatez-za personale, bensì di protezionedei dati più o meno sensibili che ri-guardano intere categorie di perso-ne. Fra intercettazioni, dossier,ispezioni telematiche, lanostraèor-mai una società sotto sorveglianza,verrebbe da dire in libertà vigilata.

Daparte sua, ilGarante ha dispo-stonell'ultimo anno circa350verifi-che e accertamenti, i,mpegnandoanche la Guardia di Finanza e la Po-liziapostale, per garantire ilrispettodelle regole.Ma evidentemente an-cora non basta. Occorre un impe-

malUdorenon solo.Dcrra

L

lo, giudice, e una lotta

~~~.~~.~.q~P.!.l!~C!.........................

Sergio CompagnucclGrosseto

SONOun giudice ma se un amicomi chiede un consiglio sull'oppor-tunità diintentare una lite,rispon-do di no, a prescindere dalla fon-datezza dellesue ragioni: una con-troversia civileche dura dieci anniè comunque persa in partenza. AGrosseto, dove lavoro, cinque.

Lagente è stanca, delusa, irrita-ta, allibita, sgomenta. Edha ragio-ne. Pochigiorni fa,uno stimato av-vocato midiceva:"Giudice,micre-da, forse voi non vi rendete conto,ma noiparliamo coni cli~nti,lega-rantisco chesiamoyiciniallo scon-tro sociale". lo gliho creduto, e hosentito un brividosulla pelle (forseè per questo che sto scrivendo).

In un contesto di tale gravità,l'Anm lotta per ottenere "un'in-compatibilità limitata al circonda-rio anziché al territorio regionalein caso di passaggio dalle funZionirequirenti a quelle giudicanti e vi-ceversa"; ilCsm,daparte sua, ritie-ne che sia difondamentale impor-tanza "ottenere una norma transi-toria idonea a consentire una piùcomoda sistemazione dei capi diufficioperdenti posto". Tutti san-no che sono questioni che noncambiano di una virgola (e sottoli-neo di una virgola)la situazione.

Questa lettera è rivolta soprat-tutto ai tanti magistrati ed awoca-.ti silenziosi, con la speranza chequesto disagio diffuso riesca pianpiano ademergere dalbasso, affin-ché si possa trovare la forza, insie-me, per pretendere che i rispettivirappresentanti trattino negli alticonsessi i problemi veri che aftIig-gono il nostro sistema.

Sono infermiere europeo

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I funeralidiBoviopensandoaWelbyCARO Augias, per l'avvocato

Bovio, morto suicida, un fu-nerale religioso in una grandechiesa, con ben tre prelati ad uf-ficiare la messa. E per Welby1Non sarà che lachiesaèpiù tolle-rante con le persone importanticon amicizie importanti? E' soloun'impressione?

Paolo [email protected]

~ ENTILE dottor Augias, non~o mai scritto ad un quoti-diano, ma ora sono spintaafarloper un fatto che mi indigna veramente. Chiedodi venir aiutata a capire un fatto che mi pare pa-radossale; ho visto al telegiomale i funerali, inchiesa con rito cattolico, dell'avvocato Bovio.

Mesi fa quel povero Welby non ha potutoavere una funzione religiosa come richiedevala moglie. Il primo è morto suicida, il secondosappiamo benissimo cosa ha dovuto affronta-re per porre fine ad una vita non vita, suicidaanche lui perciò!

La chiesa ancora una volta sta dalla parte dichi può? Se è così, è una cosa vergognosa e so-no perciò molto, ma molto soddisfatta di esser-mi allontanata da tempo da tutta questa ipo-crisia religiosa.

Con questo però, non voglio dire che non ri-spettoumanamenteladecisionediquell'avvo-cato, come per tutti coloro che hanno il corag-gio di fare un atto cosl forte e doloroso.

Lorena [email protected]

stato celebrato da migliaia dipersone, però in piazza, davantialle porte sbarrate della sua chie-sa.

Ha commentato Mina Welby,la vedova: «lo non capisco unachiesa che manda quattro cardi-nali a benedire la salma del gene-rale Pinochet, un assassino, e ne-ga ilfuneralea mio marito perchénon voleva più soffrire».

Invece si capisce la logica cheispira due comportamenti cosldiversi. La chiesa è anche un or-ganismo politico, cioè di potere.Dunque risente l'attrazione dei

suoi simili, vale a dire altri uomini di potere. Pi-nochet hafatto uccidere e torturare, haspianta-tolademocraziadalsuopaese, sicuramente nonmeritava l'omaggio di chi si dichiara addirittu-ra 'unico legittimo rappresentante di Gesù sullaTerra', pretesa che in termini di puro vangelosuona quasi blasfema.

Uno dei preti che hanno celebrato le esequiedell'avvocato Bovio ha detto che la chiesa ormainon fa più differenza tra ifigli di Dio e che dun-que si possono celebrare ifunerali anche per co-loro che si suicidano. Tomaladomanda: perchéallora Bovio si e Welby no?

La risposta non sta nella natura del gesto manelle ragioni politiche che hanno vietato di cele-brare in chiesa per Piergiorgio Welby. Il cardi-nale Ruini temeva che aprire materialmente laporta della parrocchia a chi aveva chiesto permesi di far cessare.le sue sofferenze, potesse esse-re interpretato come un 'apertura anche metafo-rica; uno spiraglio verso la cessazione volonta-ria dell'esistenza.

Un conto è chi si uccide nel segreto della suastanza; un altro è chi trasforma il suo gesto inuna rivendicazione pubblica e civile. Ci sarebbevoluto un atto misericordioso da parte del car-dinale. La politica però conosce l'utile, non lamisericordia.

rispondeCORRADOAUGIAS

[email protected]

L ,AWOCATO Corso Bovio, suicida con uncolpo di rivoltella, è stato salutato come

meritava un principe del foro. PiergiorgioWelby, morto per interposta generosa assisten-za perché impossibilitato a sopprimersi da sé, è

esempio, per la legge francese siparla di Pacs. Così in Italia il dise-gno di legge del Governo era statobattezzato Dico;ierimattina un' a-genzia ha siglato i contratti diunione solidale con la formula Cus

questa «invenzione» una leggemolto attesa e controversa possaricevere eventualmente maggioreconsenso in Parlamento e nel pae-se, e quindi diventare legge, tuttociò scomDare.

chiesta di diritti delle coppie di fat-to? Non è compito della politicacostruire il consenso per dare lorouna risposta positiva?

L'unica considerazione di meri-to di Berselli concerne il fatto che.a