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1 Metodologia della Ricerca pedagogica in Educazione speciale Unità integrata di Pedagogia Speciale dell’integrazione, Metodologia della ricerca pedagogica in educazione speciale e Legislazione dell’integrazione speciale Docente: Prof. Mario Di Mauro Come osservare il bambino, come osservare il gruppo

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Metodologia della Ricerca pedagogica in Educazione speciale Unità integrata di Pedagogia Speciale dell’integrazione, Metodologia della ricerca

pedagogica in educazione speciale e Legislazione dell’integrazione speciale  Docente: Prof. Mario Di Mauro

Come osservare il bambino, come

osservare il gruppo

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Crescere è strano,non puoi fermarti,cambi e non te ne accorgi;non sei tu a deciderlo,nessuno lo decide,nessuno sa perchéma tu cresci.

Crescere è strano,

non puoi fermarti,

cambi e non te ne accorgi;

non sei tu a deciderlo,

nessuno lo decide,

nessuno sa perché

ma tu cresci.F. Palumbo, anni 10

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3M. Di Mauro – Met.Ricerca SOS 2003 – L3

LA SCUOLA SI RIVOLGE A SOGGETTI INESISTENTI NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI ANCHE SE CONTRIBUISCE A CREARLI

Ricercare in educazione speciale. Come osservare il bambino, il gruppo

NELLA SCUOLA È L’ADULTO L’ASSE NELLA SCUOLA È L’ADULTO L’ASSE PORTANTE, LA STRUTTURA REGOLATIVA, IL PORTANTE, LA STRUTTURA REGOLATIVA, IL MEZZO E IL FINEMEZZO E IL FINE

IL MONDO IMMAGINATO DALLA SCUOLA E CHE LA SCUOLA FA APPRENDERE NON ESISTE

I SOGGETTI CHE LA SCUOLA SI SFORZA DI INTEGRARE SONO FORSE GLI UNICI SOGGETTI VERI E REALI

Linguaggi omologati – Diversità uniformate Gesti stereotipati – Voci corali, ecc.

Mondo fuori dal mondo – Storia senza storia -

Contraddizioni della vita reale – distanza dal condizionamento – estraneità della convenzione

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SISTEMA EDUCATIVO CENTRALIZZATO, DIREZIONALE E CONVERGENTE

Il cambiamento del processo di apprendimento sociale

1°TipoIl pre-moderno

Gestione della conoscenzaSviluppo tecnico a basso livello di complessità

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Il cambiamento del processo di apprendimento sociale

2°TipoIl moderno

Gestione della competenzaSviluppo tecnico a medio livello di complessità

SISTEMA EDUCATIVO SOCIO-PROFESSIONALE E BASATO SU CURRICOLI PROGRAMMATI

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Il cambiamento del processo di apprendimento sociale

3°TipoIl post-moderno

Gestione della capacitàSviluppo tecnico ad alto livello di complessità

SISTEMA EDUCATIVO PRIVO DI TEORIA EDUCATIVA, GENERATORE DI IDENTITA’

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Un processo di natura culturale che produce cambiamenti attraverso cui l’uomo evolve assieme al suo ambiente

CULTURE DIFFERENTI

Continuo adattamento nel tempo

CHE COSA E’ CHE COSA E’ L’EDUCAZIONE ?L’EDUCAZIONE ?

Stare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante

Continuo adattamento nello spazio

EDUCAZIONI DIFFERENTI

- Organizzazione attività produttive

- Gestione del territorio

- Durata della vita

- Modello di famiglia

- Ecc.

CHE COSA E’ CHE COSA E’ L’EDUCAZIONE ?L’EDUCAZIONE ?

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Stare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante

- proviene da un ambiente socialmente elevato e colto - ha spiccata disposizione per una materia di studio - mostra di trovarsi frequentemente in grande difficoltà - è intelligente - è sempre attento e impegnato

Dalla natura al naturalismo

NATURA

COME SI POSSONO ANALIZZARE I COME SI POSSONO ANALIZZARE I CAMBIAMENTI CAMBIAMENTI NELL’EDUCAZIONE?NELL’EDUCAZIONE?

Dalla cultura all’artificialismo

CULTURA

SE UN ALUNNO …

- ottenga successo nei suoi impegni a scuola - vada particolarmente bene in quella materia - sia in qualche modo destinato ad essere bocciato - vada sempre benissimo a scuola e riesca in tutto - consegua sempre buoni risultati

ALLORA E’ NATURALE CHE …

COME SI POSSONO ANALIZZARE COME SI POSSONO ANALIZZARE I CAMBIAMENTI I CAMBIAMENTI NELL’EDUCAZIONE?NELL’EDUCAZIONE?

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DAL NATURALISMO …DAL NATURALISMO …

Stare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante

Che ciascuno sia rispettato per quello che è; Che bisogna sempre assecondare il loro sviluppo naturale; Che compito primario di un insegnante è riuscire a scoprire i loro veri interessi e le loro attitudini.

Quando parliamo di allievi, siamo tutti d’accordo che è naturale :

Se un “comportamento A” è naturale e un “comportamento B” è naturale e così pure un “comportamento C”

MA COSA SI INTENDE PER NATURALE ?

… e se due di questi comportamenti non sono tra loro uguali, quali di essi può realmente essere considerato naturale?

… … AL SENSO COMUNEAL SENSO COMUNE

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DAL SENSO COMUNE …DAL SENSO COMUNE …

Stare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante

Come stare oggi in Educazione ed utilizzare i suoi cambiamenti senza l’ambiguità del concetto di “naturale” o il rischio del “senso comune” ?

Di norma se un “evento” si manifesta con regolarità mostrando sempre gli stessi caratteri

Il “senso comune” ci induce

ad aspettarci che quell’evento continui a riproporsi sempre uguale a se stesso, cioè nel modo più “naturale” possibile

… … AL NATURALISMOAL NATURALISMO

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RICERCA TEORICA E REALTA’ SCOLASTICA.

Ricercare in educazione speciale. Come osservare il bambino, il gruppo

Come osservare, come descrivere, come capire, come valutare

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Ragazzino vivace espulso dalla scuola. Frequentava la prima media (Padova, qualche anno fa)

UN’ ESPERIENZA PERSONALE FATTA A 11 ANNI

I genitori … ci hanno detto di metterlo in una scuola per bambini superintelligenti a Milano ma noi non vogliamo

Il neuropsicologo

Gli insegnanti

… piuttosto difficile mettere d’accordo il bellissimo universo creativo del bambino con quelle regole troppo strette degli adulti

… per il bene comune e la tranquillità della classe è bene togliere di mezzo quel bambino terribile

Stare in educazione. Lo sviluppo relazionale tra scuola e società

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Soggetto diverso

IL PROBLEMA DELL’ALTRO

Elemento malfunzionante del sistema?

Segnale di malfunzionamento del sistema?

Stare in educazione. Lo sviluppo relazionale tra scuola e società

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CHE COS’E’ L’OSSERVAZIONE CHE COS’E’ L’OSSERVAZIONE

L’osservazione. Alcune definizioni

… è una modalità di ELABORAZIONE CONOSCITIVA, funzionale a molteplici finalità, che si inseriscono in un progetto più generale di descrizione e comprensione del contesto umano entro il quale si compiono degli eventi. (J. MASSONAT)

(L. D'ODORICO)

… è un tentativo di ACQUISIRE CONOSCENZA, in modo più o meno preciso e più o meno sistematico, su di un fenomeno. Si osserva perché si vuole SCOPRIRE QUALCOSA. Perciò l'osservazione comprende implicitamente un elemento di ricerca.

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CHE COS’E’ L’OSSERVAZIONE CHE COS’E’ L’OSSERVAZIONE

L’osservazione. Alcune definizioni

… è un mezzo per accrescere il LIVELLO DI ATTENZIONE E LE CAPACITA' DI SCOPERTA dell’osservatore dall'interno della sua prassi

(D. DEMETRIO)

(F. ZAMBELLI)

… è un mezzo per FORMULARE SPIEGAZIONI, cioè per rendere comprensibili i fenomeni affrontati attraverso la loro analisi in componenti più semplici e comprensibili e l' evidenziazione di eventuali interrelazioni tra le componenti.

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CHE COS’E’ L’OSSERVAZIONE CHE COS’E’ L’OSSERVAZIONE

L’osservazione. Alcune definizioni

(L. CAMAIONI, C. BASCETTA, T. AURELI)

.. È un PROCEDIMENTO SELETTIVO e si differenzia dal semplice "guardare" o "vedere" perché lo sguardo dell'osservatore è guidato dalle ipotesi che egli ha formulato e mira a ottenere le informazioni rilevanti nel modo più accurato ed efficace.

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LE FUNZIONI LE FUNZIONI DELL’OSSERVAZIONE DELL’OSSERVAZIONE

L’osservazione. Le funzioni base

- Produzione e scambio nella classe, da dove a dove

La funzione informativa

- Manifestazione ed uso di atteggiamenti emotivi ed affettivi

La funzione apprenditiva

La funzione relazionale

La funzione espressiva

- Acquisizione personale e creativa delle informazioni

- Comunicazione e scambio dell’immagine di sé

- Modalità di espressione del linguaggio parlato e di quello corporeo

La funzione verbale non-verbale

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PERCHE’ OSSERVARE PERCHE’ OSSERVARE

L’osservazione. Le ragione di fondo per fare osservazione in classe

1 - Per conoscere l’altro e cercare di sapere che cosa avviene nella sua mente e nel suo cuore. Osservare per accrescere il LIVELLO DI ATTENZIONE E LE CAPACITA' DI SCOPERTA dall'interno del proprio modo di fare

Saper leggere SaperSI leggerema anche

Saper descrivere saperSI descrivere ma anche

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PERCHE’ OSSERVARE PERCHE’ OSSERVARE

2 - Perché nel rapportarsi con un’altra persona non serve solo DIMOSTRARE IPOTESI già date, quanto invece individuare nuove variabili che possono servire a fornire spiegazioni.

3 - Per disporre di una prima e sommaria forma di verifica della LEGITTlMITA’ e dell'EFFICACIA di un’azione intrapresa ed avere, o conferma delle strategie scelte, o stimolo a ricercare nuove modi di operare.

L’osservazione. Le ragione di fondo per fare osservazione in classe

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PERCHE’ OSSERVARE PERCHE’ OSSERVARE

4 - Per "andare oltre le apparenze" ed evitare i condizionamenti dei pregiudizi e delle teorie personali, cercando di COMPRENDERE che cosa davvero ACCADE alla persona che si ha davanti.

5 - Per …

L’osservazione. Le ragione di fondo per fare osservazione in classe

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… ridurre l’evento osservato ad “oggetto esterno e naturale”

QUALI REQUISITI OSSERVATIVI PER EVITARE DI …

basare l’osservazione sul “qui” ed ora” della situazione di interesse

L’osservazione. I requisiti osservativi

… trasformare l’evento osservato in teoria o in insieme di categorie normative

Individuare i fattori che rendono specifico e determinante il contesto di interesse

richiamarsi in ogni momento alla “storia” degli individui avendo chiaro la nozione di individuo inteso come “persona”

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IL PARADIGMA EMPIRISTICO EMPIRISTICO DESCRITTIVODESCRITTIVO

L’osservazione. I paradigmi di riferimento per osservare

E’ un procedimento lineare che mira a conoscere la situazione

Tende a ridurre il complesso al semplice per rendere il tutto ordinato

Privilegia il metodo esplicativo o della causalità lineareTende sempre a separare l’osservatore dall’osservatoNon considera mai l’irreversibilità temporale

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IL PARADIGMA ERMENEUTICOERMENEUTICO

L’osservazione. I paradigmi di riferimento per osservare

E’ un procedimento circolare che mira a cambiare e a migliorare

Attribuisce valore alla complessità riconoscendo l’esistenza dell’aleatorio

Preferisce il metodo della “comprensione”

Adopera il principio della relazione tra osservatore ed osservato

Riconosce l’irreversibilità dei fenomeni

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L’osservazione. L’utilizzazione dell’osservazione in educazione speciale

COME MOMENTO DIAGNOSTICOL’osservazione è circoscritta a luoghi e moment specifici

COME ELEMENTO DI UNA PRASSIL’osservazione fa parte di un sistema di strumenti di lavoro

COME FASE DI RICERCA L’osservazione fa parte di un programma di indagine

COME PROCESSO RELAZIONALEL’osservazione è ridiscussa con l’altro come risultato

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Le variabili fisiologiche

Le difficoltà dell’osservazione come attività per descrivere

La descrizione di una situazione osservata è sempre il risultato, sia delle caratteristiche di quanto viene osservato che di quelle del soggetto che osserva. L’osservatore è parte del sistema che egli costruisce nell’atto di osservarlo.

(H. von Foerster,1987)

Trattamento differenziale dei canali sensoriali nella fase di input (visivo, cinestesico, uditivo)

La storia personale, la cultura di appartenenza, le teorie ingenue (o formali) applicate, i modelli sociali prevalenti, ecc.

Le variabili psicologiche

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Le difficoltà dell’osservazione come attività per decidere

L’obiettività osservativa dell’osservatore – insegnanteGli obiettivi evolutivi di natura socio-affettivi I comportamenti che sottendono gli obiettivi L’alterazione dei comportamenti attesi durante l’osservazioneGli strumenti per rilevare e le loro modalità d’uso Il trattamento, l’analisi e l’interpretazione dei dati

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E’ occasionale e non consente di accumulare conoscenze specifiche e articolate

L’osservazione. Due modalità per osservare

L’OSSERVAZIONE NATURALE

E’ globale e permette solo di individuare e circoscrivere un fenomeno

Non fa uso di strumenti perché il solo strumento adoperato è la mente dell’insegnante

Non produce e non lascia alcuna documentazione

E’ completamente soggettiva e legata all’intuizione

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Assume sempre un punto di vista che viene deciso in modo consapevole e chiaro

L’osservazione. Due modalità per osservare

L’OSSERVAZIONE SISTEMATICA

Presuppone a monte domande e risposte su cosa osservare e modelli e procedure con cui operare

E’ focalizzata e quindi il suo campo di osservazione è delimitato

E’ sempre organizzata e si svolge in un tempo e in un luogo completamente definiti

Si serve di strumenti di rilevazioni e anche di più osservatori nello stesso tempo

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Come registrare le osservazioniCome registrare le osservazioni

L’osservazione. La rilevazione delle informazioni

Registrazioni tramite sistemi chiusi

Scale

Check list

Griglie

Rilevazioni a tempo

Setting

Codifiche

Applicazioni generali

STRUMENTI

METODI

SCOPI

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Come registrare le osservazioniCome registrare le osservazioni

L’osservazione. La rilevazione delle informazioni

Codifiche a posteriori o nessuna codifica

Contestualizzazioni

Descrizioni di processi

Situazioni specifiche

STRUMENTI

METODI

SCOPI

Registrazioni tramite sistemi aperti

Narrazioni Diari

Schede descrittive

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Come registrare le osservazioniCome registrare le osservazioni

L’osservazione. La rilevazione delle informazioni

Nessuna codifica

Contestualizzazioni

Descrizioni di processi

Situazioni specifiche

STRUMENTI

METODI

SCOPI

Registrazioni tramite sistemi audio-visuali

Registrazioni audio

FotoRiprese video

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L’osservazione. Costruiamo un protocollo osservativo

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Scopi dell’osservazione e metodologia adottata

Organizzazione e modalità di svolgimento dell’osservazione

Osservazioni sullo svolgimento del lavoro osservativo

Osservazioni relative alla stesura del protocollo

Oggetto dell’osservazione