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1 La radiotelevisione La radiotelevisione La storia del sistema televisivo La storia del sistema televisivo italiano italiano 1. 1. Il monopolio Il monopolio 2. 2. La riforma La riforma 3. 3. La liberalizzazione La liberalizzazione dell’emittenza locale dell’emittenza locale 4. 4. La liberalizzazione La liberalizzazione dell’emittenza nazionale dell’emittenza nazionale 5. 5. Il sistema misto Il sistema misto 6. 6. Verso il duopolio Verso il duopolio 7. 7. Il duopolio Il duopolio 8. 8. Verso il superamento del Verso il superamento del duopolio duopolio 9. 9. La legge Gasparri La legge Gasparri 10. 10. Il Testo unico della Il Testo unico della radiotelevisione radiotelevisione

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La radiotelevisioneLa radiotelevisione La storia del sistema televisivo italianoLa storia del sistema televisivo italiano

1.1. Il monopolioIl monopolio2.2. La riformaLa riforma3.3. La liberalizzazione dell’emittenza La liberalizzazione dell’emittenza

localelocale4.4. La liberalizzazione dell’emittenza La liberalizzazione dell’emittenza

nazionalenazionale5.5. Il sistema mistoIl sistema misto6.6. Verso il duopolioVerso il duopolio7.7. Il duopolioIl duopolio8.8. Verso il superamento del duopolioVerso il superamento del duopolio9.9. La legge GasparriLa legge Gasparri10.10. Il Testo unico della Il Testo unico della

radiotelevisioneradiotelevisione

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

1.1. Il monopolioIl monopolio

Il silenzio dell’art. 21 Cost. Il silenzio dell’art. 21 Cost. rispetto alla radio e alla rispetto alla radio e alla televisionetelevisione

Il D.P.R. n. 156 del 1973 - Il D.P.R. n. 156 del 1973 - Codice postaleCodice postale

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

1.1. Il monopolio (segue)Il monopolio (segue)

La sentenza Corte cost. n. 59 del La sentenza Corte cost. n. 59 del 1960 (la legittimità del 1960 (la legittimità del monopolio pubblico)monopolio pubblico)

E’ sufficiente (…) dimostrare che non contrasta con [l’art. 21] E’ sufficiente (…) dimostrare che non contrasta con [l’art. 21] l'avocazione allo Stato di quei mezzi di diffusione del pensiero l'avocazione allo Stato di quei mezzi di diffusione del pensiero che, in regime di libertà di iniziativa, abbiano dato luogo, o che, in regime di libertà di iniziativa, abbiano dato luogo, o siano naturalmente destinati a dar luogo, a situazioni di siano naturalmente destinati a dar luogo, a situazioni di monopolio, o - il che è lo stesso - di oligopolio. monopolio, o - il che è lo stesso - di oligopolio. E la dimostrazione è in re ipsa, quando si consideri che, E la dimostrazione è in re ipsa, quando si consideri che, rispetto a qualsiasi altro soggetto monopolista, lo Stato rispetto a qualsiasi altro soggetto monopolista, lo Stato monopolista si trova istituzionalmente nelle condizioni di monopolista si trova istituzionalmente nelle condizioni di obbiettività e imparzialità più favorevoli per conseguire il obbiettività e imparzialità più favorevoli per conseguire il superamento delle difficoltà frapposte dalla naturale superamento delle difficoltà frapposte dalla naturale limitatezza del mezzo alla realizzazione del precetto limitatezza del mezzo alla realizzazione del precetto costituzionale volto ad assicurare ai singoli la possibilità di costituzionale volto ad assicurare ai singoli la possibilità di diffondere il pensiero con qualsiasi mezzo. diffondere il pensiero con qualsiasi mezzo.

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Il monopolio (segue)Il monopolio (segue)La sentenza Corte cost. n. 225 del 1974 (il La sentenza Corte cost. n. 225 del 1974 (il “decalogo” al legislatore)“decalogo” al legislatore)

A tal proposito la Corte - pur nel rispetto della A tal proposito la Corte - pur nel rispetto della discrezionalità del legislatore di scegliere gli strumenti discrezionalità del legislatore di scegliere gli strumenti più appropriati ad assicurare il conseguimento dei due più appropriati ad assicurare il conseguimento dei due fondamentali obbiettivi di cui innanzi si è discorso - fondamentali obbiettivi di cui innanzi si è discorso - ritiene che la legge debba almeno prevedere: ritiene che la legge debba almeno prevedere: a) che gli organi direttivi dell'ente gestore (si tratti di a) che gli organi direttivi dell'ente gestore (si tratti di ente pubblico o di concessionario privato purché ente pubblico o di concessionario privato purché appartenente alla mano pubblica) non siano costituiti appartenente alla mano pubblica) non siano costituiti in modo da rappresentare direttamente o indirettamente in modo da rappresentare direttamente o indirettamente espressione, esclusiva o preponderante, del potere espressione, esclusiva o preponderante, del potere esecutivo e che la loro struttura sia tale da garantirne esecutivo e che la loro struttura sia tale da garantirne l'obiettività; l'obiettività; b) che vi siano direttive idonee a garantire che i b) che vi siano direttive idonee a garantire che i programmi di informazione siano ispirati a criteri di programmi di informazione siano ispirati a criteri di imparzialità e che i programmi culturali, nel rispetto dei imparzialità e che i programmi culturali, nel rispetto dei valori fondamentali della Costituzione rispecchino la valori fondamentali della Costituzione rispecchino la ricchezza e la molteplicità delle correnti di pensiero; ricchezza e la molteplicità delle correnti di pensiero; c) che per la concretizzazione di siffatte direttive e per il c) che per la concretizzazione di siffatte direttive e per il relativo controllo siano riconosciuti adeguati poteri al relativo controllo siano riconosciuti adeguati poteri al Parlamento, che istituzionalmente rappresenta l'intera Parlamento, che istituzionalmente rappresenta l'intera collettività nazionale; collettività nazionale;

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

1.1. Il monopolio (segue)Il monopolio (segue)

La sentenza Corte cost. n. 225 del 1974 (il La sentenza Corte cost. n. 225 del 1974 (il “decalogo” al legislatore - segue)“decalogo” al legislatore - segue)

d) che i giornalisti preposti ai servizi di informazione siano tenuti alla maggiore d) che i giornalisti preposti ai servizi di informazione siano tenuti alla maggiore obbiettività e posti in grado di adempiere ai loro doveri nel rispetto dei canoni obbiettività e posti in grado di adempiere ai loro doveri nel rispetto dei canoni della deontologia professionale; della deontologia professionale;

e) che, attraverso una adeguata limitazione della pubblicità, si eviti il pericolo che e) che, attraverso una adeguata limitazione della pubblicità, si eviti il pericolo che la radiotelevisione, inaridendo una tradizionale fonte di finanziamento della libera la radiotelevisione, inaridendo una tradizionale fonte di finanziamento della libera stampa, rechi grave pregiudizio ad una libertà che la Costituzione fa oggetto di stampa, rechi grave pregiudizio ad una libertà che la Costituzione fa oggetto di energica tutela; energica tutela;

f) che, in attuazione di un'esigenza che discende dall'art. 21 della Costituzione, f) che, in attuazione di un'esigenza che discende dall'art. 21 della Costituzione, l'accesso alla radiotelevisione sia aperto, nei limiti massimi consentiti, l'accesso alla radiotelevisione sia aperto, nei limiti massimi consentiti, imparzialmente ai gruppi politici, religiosi, culturali nei quali si esprimono le imparzialmente ai gruppi politici, religiosi, culturali nei quali si esprimono le varie ideologie presenti nella società; varie ideologie presenti nella società;

g) che venga riconosciuto e garantito - come imposto dal rispetto dei fondamentali g) che venga riconosciuto e garantito - come imposto dal rispetto dei fondamentali

diritti dell'uomo-il diritto anche del singolo alla rettifica.diritti dell'uomo-il diritto anche del singolo alla rettifica.

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2.2. La riformaLa riforma

La legge n. 103 del 1975 “Nuove norme in materia La legge n. 103 del 1975 “Nuove norme in materia di diffusione radiofonica e televisiva”di diffusione radiofonica e televisiva”

Una legge di riforma del settoreUna legge di riforma del settore

Il servizio pubblico e la riserva del servizio Il servizio pubblico e la riserva del servizio radiotelevisivo allo Statoradiotelevisivo allo Stato

La nuova organizzazione della RAILa nuova organizzazione della RAI

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3.3. La liberalizzazione La liberalizzazione dell’emittenza locale dell’emittenza locale

La sentenza Corte cost. n. 202 del 1976 La sentenza Corte cost. n. 202 del 1976 (l’illegittimità del monopolio locale)(l’illegittimità del monopolio locale)

Questa Corte al riconoscimento della legittimità del monopolio statale è Questa Corte al riconoscimento della legittimità del monopolio statale è pervenuta sul presupposto della limitatezza dei canali utilizzabili. pervenuta sul presupposto della limitatezza dei canali utilizzabili. Ove si constati - come è ragionevole fare sulla base delle diffuse Ove si constati - come è ragionevole fare sulla base delle diffuse cognizioni tecniche e delle pratiche realizzazioni in atto esistenti -la cognizioni tecniche e delle pratiche realizzazioni in atto esistenti -la ingiustificatezza, allo stato attuale, della tesi secondo cui sussisterebbe ingiustificatezza, allo stato attuale, della tesi secondo cui sussisterebbe una concreta limitatezza in ordine alle frequenze utilizzabili per le una concreta limitatezza in ordine alle frequenze utilizzabili per le trasmissioni radiofoniche e televisive, deve riconoscersi su scala locale trasmissioni radiofoniche e televisive, deve riconoscersi su scala locale che il relativo presupposto non possa ulteriormente essere invocato.che il relativo presupposto non possa ulteriormente essere invocato.

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3.3. La liberalizzazione La liberalizzazione dell’emittenza locale (segue)dell’emittenza locale (segue)

La sentenza Corte cost. n. 202 del 1976 (la La sentenza Corte cost. n. 202 del 1976 (la necessità dell’intervento del legislatore)necessità dell’intervento del legislatore)

Il riconoscimento del diritto di iniziativa privata, nei limiti risultanti da quanto Il riconoscimento del diritto di iniziativa privata, nei limiti risultanti da quanto precede, data la connessione con il servizio pubblico essenziale e di preminente precede, data la connessione con il servizio pubblico essenziale e di preminente interesse generale, costituito, tra l'altro, dalla diffusione via etere su scala interesse generale, costituito, tra l'altro, dalla diffusione via etere su scala nazionale di programmi radiofonici e televisivi ed affidato al monopolio statale, nazionale di programmi radiofonici e televisivi ed affidato al monopolio statale, postula la necessità dell'intervento del legislatore nazionale perché stabilisca postula la necessità dell'intervento del legislatore nazionale perché stabilisca l'organo dell'amministrazione centrale dello Stato competente a provvedere l'organo dell'amministrazione centrale dello Stato competente a provvedere all'assegnazione delle frequenze ed all'effettuazione dei conseguenti controlli, e all'assegnazione delle frequenze ed all'effettuazione dei conseguenti controlli, e fissi le condizioni che consentano l'autorizzazione all'esercizio di tale diritto in fissi le condizioni che consentano l'autorizzazione all'esercizio di tale diritto in modo che questo si armonizzi e non contrasti con il preminente interesse modo che questo si armonizzi e non contrasti con il preminente interesse generale di cui sopra e si svolga sempre nel rigoroso rispetto dei doveri ed generale di cui sopra e si svolga sempre nel rigoroso rispetto dei doveri ed obblighi, anche internazionali, conformi a Costituzione. obblighi, anche internazionali, conformi a Costituzione.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

4.4. La liberalizzazione La liberalizzazione dell’emittenza nazionaledell’emittenza nazionale

Il periodo del cd. “far west” dell’etereIl periodo del cd. “far west” dell’etere L’occupazione delle frequenzeL’occupazione delle frequenze L’interconnessione strutturale e funzionaleL’interconnessione strutturale e funzionale Il favor per le emittenti da parte dei Il favor per le emittenti da parte dei giudici di meritogiudici di merito

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La radiotelevisione La radiotelevisione (segue)(segue)

4.4. La liberalizzazione dell’emittenza La liberalizzazione dell’emittenza nazionale (segue)nazionale (segue)

La sentenza Corte cost. n. 148 del 1981 (la La sentenza Corte cost. n. 148 del 1981 (la difesa del pluralismo)difesa del pluralismo)

I dati caratteristici del mezzo di diffusione del pensiero in esame, (…) I dati caratteristici del mezzo di diffusione del pensiero in esame, (…) per la sua notoria capacità di immediata e capillare penetrazione per la sua notoria capacità di immediata e capillare penetrazione nell'ambito sociale attraverso la diffusione nell'interno delle abitazioni nell'ambito sociale attraverso la diffusione nell'interno delle abitazioni e per la forza suggestiva della immagine unita alla parola, e per la forza suggestiva della immagine unita alla parola, dispiega[no] una peculiare capacità di persuasione e di incidenza dispiega[no] una peculiare capacità di persuasione e di incidenza sulla formazione dell'opinione pubblica nonché sugli indirizzi socio-sulla formazione dell'opinione pubblica nonché sugli indirizzi socio-culturali, di natura ben diversa da quella attribuibile alla stampa. culturali, di natura ben diversa da quella attribuibile alla stampa. L'emittenza privata può essere attualmente esercitata senza le L'emittenza privata può essere attualmente esercitata senza le conseguenze dannose di cui si è parlato solo in ambito locale per la conseguenze dannose di cui si è parlato solo in ambito locale per la oramai ivi acquisita pluralità di altre emittenti di diversi e contrastanti oramai ivi acquisita pluralità di altre emittenti di diversi e contrastanti indirizzi, mentre largamente travalicherebbe questi limiti qualora si indirizzi, mentre largamente travalicherebbe questi limiti qualora si estendesse a tutto il territorio nazionale, ove i suoi effetti si estendesse a tutto il territorio nazionale, ove i suoi effetti si moltiplicherebbero di intensità finendo con l'attribuire al soggetto moltiplicherebbero di intensità finendo con l'attribuire al soggetto privato, operante in regime di monopolio o oligopolio, una potenziale privato, operante in regime di monopolio o oligopolio, una potenziale capacità di influenza incompatibile con le regole del sistema capacità di influenza incompatibile con le regole del sistema democratico. democratico.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)4.4. La liberalizzazione La liberalizzazione dell’emittenza nazionale (segue) dell’emittenza nazionale (segue)

La sentenza Corte cost. n. 148 del 1981 (la La sentenza Corte cost. n. 148 del 1981 (la necessità dell’intervento del legislatore)necessità dell’intervento del legislatore)

Ciò vale ovviamente, allo stato attuale della Ciò vale ovviamente, allo stato attuale della legislazione, in base alla quale, per la permanente legislazione, in base alla quale, per la permanente carenza di una normazione adeguata, restano appunto carenza di una normazione adeguata, restano appunto aperte le possibilità di oligopolio o monopolio sopra aperte le possibilità di oligopolio o monopolio sopra delineate. delineate. A diverse conclusioni potrebbe eventualmente giungersi A diverse conclusioni potrebbe eventualmente giungersi ove il legislatore, affrontando in modo completo ed ove il legislatore, affrontando in modo completo ed approfondito il problema della regolamentazione delle approfondito il problema della regolamentazione delle TV private, apprestasse un sistema di garanzie efficace al TV private, apprestasse un sistema di garanzie efficace al fine di ostacolare in modo effettivo il realizzarsi di fine di ostacolare in modo effettivo il realizzarsi di concentrazioni monopolistiche o oligopolistiche non solo concentrazioni monopolistiche o oligopolistiche non solo nell'ambito delle connessioni fra le varie emittenti, ma nell'ambito delle connessioni fra le varie emittenti, ma anche in quello dei collegamenti tra le imprese operanti anche in quello dei collegamenti tra le imprese operanti nei vari settori dell'informazione incluse quelle nei vari settori dell'informazione incluse quelle pubblicitarie.pubblicitarie.

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5.5. Il sistema mistoIl sistema misto

La legge n. 10 del 1985, disposizioni La legge n. 10 del 1985, disposizioni urgenti in materia di trasmissioni urgenti in materia di trasmissioni radiotelevisiveradiotelevisive

Nell’ordinare il sistema radiotelevisivo lo Stato si Nell’ordinare il sistema radiotelevisivo lo Stato si

informa ai principi di libertà di manifestazione del informa ai principi di libertà di manifestazione del

pensiero e di pluralismo dettati dalla Costituzione pensiero e di pluralismo dettati dalla Costituzione

per realizzare un sistema misto di emittenza pubblica per realizzare un sistema misto di emittenza pubblica

e privata.e privata.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue) 6.6. Verso il duopolioVerso il duopolio

La sentenza Corte cost. n. 826 del 1988 (la La sentenza Corte cost. n. 826 del 1988 (la difesa del pluralismo)difesa del pluralismo)

[La Corte] reputa indispensabile (…), chiarire che il pluralismo [La Corte] reputa indispensabile (…), chiarire che il pluralismo dell'informazione radiotelevisiva significa, innanzitutto, possibilità di dell'informazione radiotelevisiva significa, innanzitutto, possibilità di ingresso, nell'ambito dell'emittenza pubblica e di quella privata, di ingresso, nell'ambito dell'emittenza pubblica e di quella privata, di quante più voci consentano i mezzi tecnici, con la concreta possibilità quante più voci consentano i mezzi tecnici, con la concreta possibilità nell'emittenza privata - perché il pluralismo esterno sia effettivo e non nell'emittenza privata - perché il pluralismo esterno sia effettivo e non meramente fittizio-che i soggetti portatori di opinioni diverse possano meramente fittizio-che i soggetti portatori di opinioni diverse possano esprimersi senza il pericolo di essere emarginati a causa dei processi di esprimersi senza il pericolo di essere emarginati a causa dei processi di concentrazione delle risorse tecniche ed economiche nelle mani di uno o di concentrazione delle risorse tecniche ed economiche nelle mani di uno o di pochi e senza essere menomati nella loro autonomia. pochi e senza essere menomati nella loro autonomia. Sotto altro profilo, il pluralismo si manifesta nella concreta possibilità Sotto altro profilo, il pluralismo si manifesta nella concreta possibilità di scelta, per tutti i cittadini, tra una molteplicità di fonti informative, di scelta, per tutti i cittadini, tra una molteplicità di fonti informative, scelta che non sarebbe effettiva se il pubblico al quale si rivolgono i mezzi scelta che non sarebbe effettiva se il pubblico al quale si rivolgono i mezzi di comunicazione audiovisiva non fosse in condizione di disporre, tanto nel di comunicazione audiovisiva non fosse in condizione di disporre, tanto nel quadro del settore pubblico che in quello privato, di programmi che quadro del settore pubblico che in quello privato, di programmi che garantiscono l'espressione di tendenze aventi caratteri eterogenei.garantiscono l'espressione di tendenze aventi caratteri eterogenei.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue) 6.6. Verso il duopolio (segue)Verso il duopolio (segue)

La sentenza Corte cost. n. 826 del 1988 (la necessità dell’intervento La sentenza Corte cost. n. 826 del 1988 (la necessità dell’intervento del legislatore)del legislatore)

Tutte le argomentazioni sopra svolte rendono evidente Tutte le argomentazioni sopra svolte rendono evidente la necessità di una disciplina definitiva della materia, la necessità di una disciplina definitiva della materia, che si sottragga a tali censure e appresti quel che si sottragga a tali censure e appresti quel “sistema di garanzie efficace al fine di ostacolare in “sistema di garanzie efficace al fine di ostacolare in modo effettivo il realizzarsi di concentrazioni modo effettivo il realizzarsi di concentrazioni monopolistiche od oligopolistiche non solo monopolistiche od oligopolistiche non solo nell'ambito delle connessioni fra le varie emittenti, nell'ambito delle connessioni fra le varie emittenti, ma anche in quello dei collegamenti tra le imprese ma anche in quello dei collegamenti tra le imprese operanti nei vari settori dell'informazione, incluse operanti nei vari settori dell'informazione, incluse quelle pubblicitarie” (sent. n. 148 del 1981). quelle pubblicitarie” (sent. n. 148 del 1981). Come si e già più volte sottolineato, la necessità Come si e già più volte sottolineato, la necessità dell'introduzione, nella disciplina dell'emittenza dell'introduzione, nella disciplina dell'emittenza privata su scala nazionale, di un simile sistema di privata su scala nazionale, di un simile sistema di garanzie deriva dall'imprescindibile esigenza, sottesa garanzie deriva dall'imprescindibile esigenza, sottesa alla menzionata sentenza, di una effettiva tutela del alla menzionata sentenza, di una effettiva tutela del pluralismo dell'informazione, che va difeso contro pluralismo dell'informazione, che va difeso contro l'insorgere di posizioni dominanti o comunque l'insorgere di posizioni dominanti o comunque preminenti, tali da comprimere sensibilmente questo preminenti, tali da comprimere sensibilmente questo fondamentale valore.fondamentale valore.

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7.7. Il duopolio (segue)Il duopolio (segue)

La legge n. 223/90 - Disciplina del La legge n. 223/90 - Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e sistema radiotelevisivo pubblico e privatoprivato

La normativa antitrust (art. 15, comma La normativa antitrust (art. 15, comma 4)4)

Disposizioni sulla pianificazione delle Disposizioni sulla pianificazione delle frequenzefrequenze

La normativa in materia di pubblicitàLa normativa in materia di pubblicità

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La radiotelevisione La radiotelevisione (segue)(segue)

7.7. Il duopolio (segue)Il duopolio (segue)

La sentenza Corte cost. n. 420 del 1994 (la difesa La sentenza Corte cost. n. 420 del 1994 (la difesa del pluralismo)del pluralismo)

La necessità di consentire l'accesso al massimo numero possibile di voci non può La necessità di consentire l'accesso al massimo numero possibile di voci non può essere intesa come mera idoneità minima di una qualsivoglia disciplina «anti-essere intesa come mera idoneità minima di una qualsivoglia disciplina «anti-trust»; d'altra parte l'innegabile impossibilità di individuare una soluzione trust»; d'altra parte l'innegabile impossibilità di individuare una soluzione obbligata, che possa dirsi essa sola rispettosa del canone costituzionale dell'art. obbligata, che possa dirsi essa sola rispettosa del canone costituzionale dell'art. 21 Cost., non è di impedimento a verificare se sia adeguato, a meno, il limite 21 Cost., non è di impedimento a verificare se sia adeguato, a meno, il limite «anti-trust» adottato e se più in generale, nel contesto delle contingenti «anti-trust» adottato e se più in generale, nel contesto delle contingenti condizioni economiche e culturali della società in un determinato momento condizioni economiche e culturali della società in un determinato momento storico, la normativa vigente effettivamente si sia mossa in direzione della storico, la normativa vigente effettivamente si sia mossa in direzione della realizzazione del pluralismo. Normativa questa che va letta nel contenuto realizzazione del pluralismo. Normativa questa che va letta nel contenuto integrato quale risultante dalla determinazione del numero complessivo delle reti integrato quale risultante dalla determinazione del numero complessivo delle reti ad opera del piano di assegnazione delle frequenze sicché il parametro ad opera del piano di assegnazione delle frequenze sicché il parametro percentuale (del 25%) e quello assoluto (di tre reti) - contemplati dalla norma percentuale (del 25%) e quello assoluto (di tre reti) - contemplati dalla norma censurata, concorrono nel fissare il limite alla concentrazione in tre reti su un censurata, concorrono nel fissare il limite alla concentrazione in tre reti su un totale di dodici complessive ovvero di nove assentibili a soggetti privati e totale di dodici complessive ovvero di nove assentibili a soggetti privati e comportano di conseguenza che allo stato attuale della vigente disciplina a comportano di conseguenza che allo stato attuale della vigente disciplina a regime un terzo di tutte le reti private può essere posseduto da uno stesso regime un terzo di tutte le reti private può essere posseduto da uno stesso soggetto.soggetto.

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7.7. Il duopolioIl duopolio

La sentenza Corte cost. n. 420 del 1994 (la necessità La sentenza Corte cost. n. 420 del 1994 (la necessità dell’intervento del legislatore)dell’intervento del legislatore)

Ferma, quindi, la esclusione di un limite percentuale pari ad Ferma, quindi, la esclusione di un limite percentuale pari ad un quarto delle reti complessivamente disponibili, di per sé un quarto delle reti complessivamente disponibili, di per sé atto a consentire la ripartizione della emittenza privata fra una atto a consentire la ripartizione della emittenza privata fra una rosa ristrettissima di forti concentrazioni oligopolistiche, rosa ristrettissima di forti concentrazioni oligopolistiche, spetterà al legislatore - che sollecitamente dovrà intervenire - spetterà al legislatore - che sollecitamente dovrà intervenire - emanare una nuova disciplina della materia conforme a emanare una nuova disciplina della materia conforme a Costituzione, individuando i nuovi indici di concentrazione Costituzione, individuando i nuovi indici di concentrazione consentita e scegliendo tra le ipotesi normative possibili consentita e scegliendo tra le ipotesi normative possibili (come, ad esempio, riducendo il limite numerico delle reti (come, ad esempio, riducendo il limite numerico delle reti concedibili ad uno stesso soggetto ovvero ampliando, ove concedibili ad uno stesso soggetto ovvero ampliando, ove l'evoluzione tecnologica lo renda possibile, il numero delle reti l'evoluzione tecnologica lo renda possibile, il numero delle reti complessivamente assentibili).complessivamente assentibili).

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

8.8. Verso il superamento del duopolio Verso il superamento del duopolio

La legge n. 249 del 1997 - Istituzione dell’Autorità La legge n. 249 del 1997 - Istituzione dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni e norme sui per le Garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivosistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo

Nuove norme antitrustNuove norme antitrust limiti dimensionali (20% reti)limiti dimensionali (20% reti) limiti economici (30% risorse)limiti economici (30% risorse)

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

8.8. Verso il superamento del duopolio Verso il superamento del duopolio (segue)(segue)

Limiti alle risorse economiche: Art. 2, comma 8, legge n. Limiti alle risorse economiche: Art. 2, comma 8, legge n.

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a) i soggetti destinatari di concessioni televisive in ambito a) i soggetti destinatari di concessioni televisive in ambito

nazionale anche per il servizio pubblico, di autorizzazioni per nazionale anche per il servizio pubblico, di autorizzazioni per

trasmissioni codificate in ambito nazionale, ovvero di entrambi i trasmissioni codificate in ambito nazionale, ovvero di entrambi i

provvedimenti possono raccogliere proventi per una quota non provvedimenti possono raccogliere proventi per una quota non

superiore al 30 per cento delle risorse del settore televisivo in superiore al 30 per cento delle risorse del settore televisivo in

ambito nazionale riferito alle trasmissioni via etere terrestre e ambito nazionale riferito alle trasmissioni via etere terrestre e

codificate. I proventi di cui al precedente periodo sono quelli codificate. I proventi di cui al precedente periodo sono quelli

derivanti da finanziamento del servizio pubblico al netto dei diritti derivanti da finanziamento del servizio pubblico al netto dei diritti

dell'Erario, nonché da pubblicità nazionale e locale, da spettanze dell'Erario, nonché da pubblicità nazionale e locale, da spettanze

per televendite e da sponsorizzazioni, proventi da convenzioni con per televendite e da sponsorizzazioni, proventi da convenzioni con

soggetti pubblici, ricavi da offerta televisiva a pagamento, al netto soggetti pubblici, ricavi da offerta televisiva a pagamento, al netto

delle spettanze delle agenzie di intermediazione.delle spettanze delle agenzie di intermediazione.

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8.8. Verso il superamento del duopolio Verso il superamento del duopolio (segue)(segue)

Limiti alle risorse fisiche: Art. 2, comma 6, legge n. Limiti alle risorse fisiche: Art. 2, comma 6, legge n.

249/97249/97

Ad uno stesso soggetto o a soggetti controllati da o Ad uno stesso soggetto o a soggetti controllati da o

collegati a soggetti i quali a loro volta controllino altri collegati a soggetti i quali a loro volta controllino altri

titolari di concessione in base ai criteri individuati nella titolari di concessione in base ai criteri individuati nella

vigente normativa, non possono essere rilasciate vigente normativa, non possono essere rilasciate

concessioni né autorizzazioni che consentano di irradiare concessioni né autorizzazioni che consentano di irradiare

più del 20 per cento rispettivamente delle reti televisive o più del 20 per cento rispettivamente delle reti televisive o

radiofoniche analogiche e dei programmi televisivi o radiofoniche analogiche e dei programmi televisivi o

radiofonici numerici, in ambito nazionale, trasmessi su radiofonici numerici, in ambito nazionale, trasmessi su

frequenze terrestri, sulla base del piano delle frequenze.frequenze terrestri, sulla base del piano delle frequenze.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

8.8. Verso il superamento del duopolio Verso il superamento del duopolio (segue)(segue)

Le reti eccedenti: Art. 3, commi 6 e 7, legge n. 249/97 Le reti eccedenti: Art. 3, commi 6 e 7, legge n. 249/97

6. Gli esercenti la radiodiffusione televisiva in ambito nazionale 6. Gli esercenti la radiodiffusione televisiva in ambito nazionale

che superino i limiti previsti dall'articolo 2, comma 6, possono che superino i limiti previsti dall'articolo 2, comma 6, possono

proseguire in via transitoria, successivamente alla data del 30 proseguire in via transitoria, successivamente alla data del 30

aprile 1998, l'esercizio delle reti eccedenti gli stessi limiti, nel aprile 1998, l'esercizio delle reti eccedenti gli stessi limiti, nel

rispetto degli obblighi stabiliti per le emittenti nazionali televisive rispetto degli obblighi stabiliti per le emittenti nazionali televisive

destinatarie di concessione, a condizione che le trasmissioni siano destinatarie di concessione, a condizione che le trasmissioni siano

effettuate contemporaneamente su frequenze terrestri e via effettuate contemporaneamente su frequenze terrestri e via

satellite o via cavo e, successivamente al termine di cui al comma satellite o via cavo e, successivamente al termine di cui al comma

7, esclusivamente via cavo o via satellite.7, esclusivamente via cavo o via satellite.

7. L'Autorità, in relazione all'effettivo e congruo sviluppo 7. L'Autorità, in relazione all'effettivo e congruo sviluppo

dell'utenza dei programmi radiotelevisivi via satellite e via cavo, dell'utenza dei programmi radiotelevisivi via satellite e via cavo,

indica il termine entro il quale i programmi irradiati dalle indica il termine entro il quale i programmi irradiati dalle

emittenti di cui al comma 6 devono essere trasmessi emittenti di cui al comma 6 devono essere trasmessi

esclusivamente via satellite o via cavo.esclusivamente via satellite o via cavo.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

8.8. Verso il superamento del duopolio Verso il superamento del duopolio (segue)(segue)

Le reti eccedenti: Art. 3, commi 9 e 11, legge n. Le reti eccedenti: Art. 3, commi 9 e 11, legge n.

249/97 249/97 9. Le disposizioni riguardanti i limiti alla raccolta di risorse economiche di cui 9. Le disposizioni riguardanti i limiti alla raccolta di risorse economiche di cui

alla presente legge si applicano dal 30 aprile 1998. Entro la stessa data, la alla presente legge si applicano dal 30 aprile 1998. Entro la stessa data, la

concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo è tenuta a presentare concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo è tenuta a presentare

all'Autorità un piano per una ristrutturazione che consenta, pur nell'ambito all'Autorità un piano per una ristrutturazione che consenta, pur nell'ambito

dell'unitarietà del servizio pubblico, di trasformare una delle sue reti televisive in dell'unitarietà del servizio pubblico, di trasformare una delle sue reti televisive in

una emittente che non può avvalersi di risorse pubblicitarie. una emittente che non può avvalersi di risorse pubblicitarie.

11. Nessun soggetto può essere destinatario di più di una concessione televisiva 11. Nessun soggetto può essere destinatario di più di una concessione televisiva

su frequenze terrestri in ambito nazionale per la trasmissione di programmi in su frequenze terrestri in ambito nazionale per la trasmissione di programmi in

forma codificata. I soggetti legittimamente esercenti alla data di entrata in vigore forma codificata. I soggetti legittimamente esercenti alla data di entrata in vigore

della presente legge più reti televisive in ambito nazionale in forma codificata della presente legge più reti televisive in ambito nazionale in forma codificata

devono, ai fini di quanto previsto dal comma 2 del presente articolo, dal 31 devono, ai fini di quanto previsto dal comma 2 del presente articolo, dal 31

dicembre 1997, trasferire via cavo o via satellite le trasmissioni irradiate da una dicembre 1997, trasferire via cavo o via satellite le trasmissioni irradiate da una

delle loro reti. A partire dalla data indicata nel precedente periodo la rete delle loro reti. A partire dalla data indicata nel precedente periodo la rete

eccedente può essere esercitata in via transitoria, alle stesse condizioni e nei eccedente può essere esercitata in via transitoria, alle stesse condizioni e nei

termini previsti dai commi 6 e 7. termini previsti dai commi 6 e 7.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

8.8. Verso il superamento del duopolio Verso il superamento del duopolio (segue)(segue)

La delibera AGCOM n. 346/2001La delibera AGCOM n. 346/2001

1.1. La data stabilita per l’attuazione delle La data stabilita per l’attuazione delle disposizioni di cui all’art. 3, commi 6, 7, 9 e 11 disposizioni di cui all’art. 3, commi 6, 7, 9 e 11 della legge n. 249/97 è il 31 dicembre 2003.della legge n. 249/97 è il 31 dicembre 2003.

2.2. L'Autorità, entro il 31 gennaio 2003, si riserva L'Autorità, entro il 31 gennaio 2003, si riserva di rivedere il termine di cui al comma 1 di rivedere il termine di cui al comma 1 secondo i criteri definiti in premessa ai punti secondo i criteri definiti in premessa ai punti 19 e 20.19 e 20.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

8.8. Verso il superamento del duopolio Verso il superamento del duopolio (segue)(segue)

Il messaggio del Presidente della Il messaggio del Presidente della Repubblica alle Camere 23/07/02:Repubblica alle Camere 23/07/02:

Occorre una legge di sistema che provveda Occorre una legge di sistema che provveda alla:alla: difesa dei diritti fondamentali degli individui difesa dei diritti fondamentali degli individui e delle imprese adeguati alle nuove e delle imprese adeguati alle nuove caratteristiche della comunicazione e caratteristiche della comunicazione e dell’informazione;dell’informazione; previsione di una disciplina antitrust in linea previsione di una disciplina antitrust in linea con le nuove tecnologie e le nuove dimensioni con le nuove tecnologie e le nuove dimensioni dei mercati;dei mercati; definizione del rapporto tra emittenza definizione del rapporto tra emittenza pubblica e privata e della missione specifica pubblica e privata e della missione specifica del servizio pubblico.del servizio pubblico.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

8.8. Verso il superamento del Verso il superamento del duopolio duopolio (segue)(segue)

Il ddl governativo del 23/09/02Il ddl governativo del 23/09/02Ridefinizione dei principi generali e fondamentali del Ridefinizione dei principi generali e fondamentali del sistema radiotelevisivosistema radiotelevisivoNuova disciplina anticoncentrazioneNuova disciplina anticoncentrazioneCompiti del servizio pubblico generale radiotelevisivo Compiti del servizio pubblico generale radiotelevisivo e riforma della RAIe riforma della RAIDisciplina transitoria per la conversione dalla TV Disciplina transitoria per la conversione dalla TV analogica a quelle digitaleanalogica a quelle digitaleDelega al governo per la redazione del testo unico in Delega al governo per la redazione del testo unico in materia di radiotelevisionemateria di radiotelevisioneDefinizione dei principi ai fini dell’esercizio della Definizione dei principi ai fini dell’esercizio della potestà legislativa regionalepotestà legislativa regionaleLa tutela dei minoriLa tutela dei minori

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

8.8. Verso il superamento del duopolio Verso il superamento del duopolio (segue)(segue)

La sentenza della Corte costituzionale del La sentenza della Corte costituzionale del 20/11/2002 n. 46620/11/2002 n. 466

dichiaradichiara la illegittimità costituzionale la illegittimità costituzionale dell’art. 3, comma 7, della legge 31 dell’art. 3, comma 7, della legge 31 luglio 1997, n. 249 nella parte in cui luglio 1997, n. 249 nella parte in cui non prevede la fissazione di un termine non prevede la fissazione di un termine finalefinale certo, e non prorogabile, che certo, e non prorogabile, che comunque non oltrepassi il 31 dicembre comunque non oltrepassi il 31 dicembre 2003, entro il quale i programmi, irradiati 2003, entro il quale i programmi, irradiati dalle emittenti eccedenti i limiti di cui al dalle emittenti eccedenti i limiti di cui al comma 6 dello stesso art. 3, devono comma 6 dello stesso art. 3, devono essere trasmessi esclusivamente via essere trasmessi esclusivamente via satellite o via cavo.satellite o via cavo.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue) 8.8. Verso il superamento del Verso il superamento del duopolio (segue) duopolio (segue)

La sentenza Corte cost. n. 466/2002 (le cd. ”reti eccedenti” e La sentenza Corte cost. n. 466/2002 (le cd. ”reti eccedenti” e la difesa del pluralismo) la difesa del pluralismo)

E' costituzionalmente illegittimo l'art. 3, comma 7, della legge 31 E' costituzionalmente illegittimo l'art. 3, comma 7, della legge 31 luglio 1997, n. 249, nella parte in cui non prevede la fissazione di un luglio 1997, n. 249, nella parte in cui non prevede la fissazione di un termine finale certo, e non prorogabile, che comunque non oltrepassi termine finale certo, e non prorogabile, che comunque non oltrepassi il 31 dicembre 2003, entro il quale i programmi televisivi delle il 31 dicembre 2003, entro il quale i programmi televisivi delle emittenti private irradiati sul territorio nazionale con tecnica emittenti private irradiati sul territorio nazionale con tecnica analogica, che eccedano i limiti di cui al comma 6 dello stesso art. 3, analogica, che eccedano i limiti di cui al comma 6 dello stesso art. 3, devono essere trasmessi esclusivamente via satellite o via cavo. Infatti devono essere trasmessi esclusivamente via satellite o via cavo. Infatti la legittimità sul piano costituzionale di un regime transitorio - legato la legittimità sul piano costituzionale di un regime transitorio - legato ai tempi di realizzazione dei sistemi alternativi di trasmissione - ai tempi di realizzazione dei sistemi alternativi di trasmissione - necessita di un termine congruo e definitivo, in mancanza del quale la necessita di un termine congruo e definitivo, in mancanza del quale la oggettiva situazione di ristrettezza delle frequenze disponibili per la oggettiva situazione di ristrettezza delle frequenze disponibili per la televisione in ambito nazionale con tecnica analogica, finisce per televisione in ambito nazionale con tecnica analogica, finisce per favorire le concentrazioni e determina la lesione dell'ineludibile favorire le concentrazioni e determina la lesione dell'ineludibile principio del pluralismo informativo esterno e del principio della principio del pluralismo informativo esterno e del principio della concorrenza.concorrenza.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

8.8.Verso il superamento del Verso il superamento del duopolio duopolio (segue)(segue)

La sentenza Corte cost. n. 466/2002 (la delibera dell’Autorità) La sentenza Corte cost. n. 466/2002 (la delibera dell’Autorità)

Il coinvolgimento dell'Autorità per le garanzie delle comunicazioni nella Il coinvolgimento dell'Autorità per le garanzie delle comunicazioni nella determinazione del termine finale del sistema transitorio di determinazione del termine finale del sistema transitorio di radiodiffusione televisiva privata nazionale su frequenze terrestri con radiodiffusione televisiva privata nazionale su frequenze terrestri con tecnica analogica, non determina vizi di legittimità costituzionale, tecnica analogica, non determina vizi di legittimità costituzionale, dovendosi invece rinvenire le ragioni della incostituzionalità nella dovendosi invece rinvenire le ragioni della incostituzionalità nella mancanza di un criterio fissato dal legislatore, idoneo ad assicurare la mancanza di un criterio fissato dal legislatore, idoneo ad assicurare la certezza di cessazione della fase transitoria. Non sono, pertanto, certezza di cessazione della fase transitoria. Non sono, pertanto, fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 2, comma 6, e fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 2, comma 6, e dell'art. 3, comma 6, della legge 31 luglio 1997, n. 249, in riferimento dell'art. 3, comma 6, della legge 31 luglio 1997, n. 249, in riferimento agli artt. 3, 21, 41 e 136 Cost.agli artt. 3, 21, 41 e 136 Cost.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

8.8. Verso il superamento del duopolio Verso il superamento del duopolio (segue)(segue)

Approvazione della legge di sistema il Approvazione della legge di sistema il 02/12/200302/12/2003

Rinvio della legge alle Camere il Rinvio della legge alle Camere il 15/12/2003:15/12/2003:

Distribuzione delle risorse (SIC troppo Distribuzione delle risorse (SIC troppo ampio)ampio)

Regime transitorio in vista del digitale Regime transitorio in vista del digitale terrestre (DTT)terrestre (DTT)

Periodo troppo lungo (un anno)Periodo troppo lungo (un anno) Analisi priva di conseguenzeAnalisi priva di conseguenze Mancanza termine finaleMancanza termine finale

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

8.8. Verso il superamento del duopolio Verso il superamento del duopolio (segue)(segue)

Decreto-legge n. 352 del 24/12/03 Decreto-legge n. 352 del 24/12/03 (conv. (conv. in legge n. 43/2004)in legge n. 43/2004)

Analisi da terminare entro il 30/04/04 con Analisi da terminare entro il 30/04/04 con relazione al Governo e alle Camere entro relazione al Governo e alle Camere entro il 30/05/04il 30/05/04

Condizioni da verificare:Condizioni da verificare:Quota di popolazione raggiunta (50%)Quota di popolazione raggiunta (50%)Decoder a prezzi accessibiliDecoder a prezzi accessibiliOfferta di programmi anche diversiOfferta di programmi anche diversi

Misure deconcentrative in caso di esito Misure deconcentrative in caso di esito negativonegativo

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

9.9. La legge GasparriLa legge Gasparri

Approvazione il 03/05/04 della legge Approvazione il 03/05/04 della legge di sistema (cd. legge Gasparri) n. di sistema (cd. legge Gasparri) n. 112/2004112/2004

1.1. Principi generaliPrincipi generali

2.2. Tutela della concorrenza e del mercatoTutela della concorrenza e del mercato

3.3. Testo unico della radiotelevisioneTesto unico della radiotelevisione

4.4. Riforma della RAI e servizio pubblicoRiforma della RAI e servizio pubblico

5.5. Transizione verso il digitale terrestreTransizione verso il digitale terrestre

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

9.9. La legge Gasparri (segue)La legge Gasparri (segue)

Il mercato (art. 1)Il mercato (art. 1)

Il sistema integrato delle comunicazioni (SIC) Il sistema integrato delle comunicazioni (SIC) è il settore economico che comprende le è il settore economico che comprende le seguenti attività: stampa quotidiana e seguenti attività: stampa quotidiana e periodica, editoria annuaristica ed elettronica periodica, editoria annuaristica ed elettronica anche per il tramite di Internet, radio e anche per il tramite di Internet, radio e televisione, cinema, pubblicità esterna, televisione, cinema, pubblicità esterna, iniziative di comunicazione di prodotti e iniziative di comunicazione di prodotti e servizi, sponsorizzazioni.servizi, sponsorizzazioni.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

9.9. La legge Gasparri (segue)La legge Gasparri (segue)

Limiti alle risorse economiche Limiti alle risorse economiche (art. 15)(art. 15)

Fermo restando il divieto di costituzione di Fermo restando il divieto di costituzione di posizioni dominanti nei singoli mercati che posizioni dominanti nei singoli mercati che compongono il sistema integrato delle compongono il sistema integrato delle comunicazioni, i soggetti tenuti all’iscrizione comunicazioni, i soggetti tenuti all’iscrizione nel registro degli operatori di comunicazione nel registro degli operatori di comunicazione non possono conseguire ricavi superiori al non possono conseguire ricavi superiori al 20% dei ricavi complessivi del sistema 20% dei ricavi complessivi del sistema integrato delle comunicazioni. integrato delle comunicazioni.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

9.9. La legge Gasparri (segue)La legge Gasparri (segue)

Limiti alle risorse fisiche (art. 15)Limiti alle risorse fisiche (art. 15)

All’atto della completa attuazione del piano All’atto della completa attuazione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze nazionale di assegnazione delle frequenze radiofoniche e televisive in tecnica digitale, uno radiofoniche e televisive in tecnica digitale, uno stesso fornitore di contenuti non può essere stesso fornitore di contenuti non può essere titolare di autorizzazioni che consentano di titolare di autorizzazioni che consentano di diffondere più del 20% del totale dei programmi diffondere più del 20% del totale dei programmi televisivi o radiofonici irradiabili su frequenze televisivi o radiofonici irradiabili su frequenze terrestri in ambito nazionale mediante le reti terrestri in ambito nazionale mediante le reti previste dal medesimo piano.previste dal medesimo piano.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

9.9. La legge Gasparri (segue)La legge Gasparri (segue)

Limiti incrociati (art. 15)Limiti incrociati (art. 15)

Le imprese, i cui ricavi nel settore delle Le imprese, i cui ricavi nel settore delle telecomunicazioni sono superiori al 40% dei telecomunicazioni sono superiori al 40% dei ricavi complessivi di quel settore, non possono ricavi complessivi di quel settore, non possono conseguire nel SIC ricavi superiori al 10% del conseguire nel SIC ricavi superiori al 10% del sistema medesimo.sistema medesimo.

I soggetti che esercitano l’attività televisiva in I soggetti che esercitano l’attività televisiva in ambito nazionale non possono, prima del ambito nazionale non possono, prima del 31/12/2010, acquisire partecipazioni in 31/12/2010, acquisire partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani.imprese editrici di giornali quotidiani.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

9.9. La legge Gasparri (segue)La legge Gasparri (segue)

Transizione al digitale (art. 25)Transizione al digitale (art. 25)

La RAI è tenuta a realizzare almeno due La RAI è tenuta a realizzare almeno due blocchi di diffusione su frequenze terrestri blocchi di diffusione su frequenze terrestri con copertura del territorio nazionale che con copertura del territorio nazionale che raggiunga:raggiunga:

Dal 01/01/04 il 50% della popolazioneDal 01/01/04 il 50% della popolazione Dal 01/01/05 il 70% della popolazioneDal 01/01/05 il 70% della popolazione

Nella fase di transizione la RAI assicura la Nella fase di transizione la RAI assicura la trasmissione di 3 programmi in tecnica trasmissione di 3 programmi in tecnica analogica e di 3 programmi in tecnica digitale analogica e di 3 programmi in tecnica digitale in chiaro.in chiaro.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

9.9. La legge Gasparri (segue)La legge Gasparri (segue)

Transizione al digitale (art. 25)Transizione al digitale (art. 25)

Sono definiti incentivi all’acquisto e alla Sono definiti incentivi all’acquisto e alla locazione finanziaria necessari per favorire la locazione finanziaria necessari per favorire la diffusione nelle famiglie italiane gli apparecchi diffusione nelle famiglie italiane gli apparecchi utilizzabili per la ricezione di segnali televisivi in utilizzabili per la ricezione di segnali televisivi in tecnica digitale, in modo da consentire l’effettivo tecnica digitale, in modo da consentire l’effettivo accesso ai programmi.accesso ai programmi.

La legge finanziaria 2004 prevede incentivi di La legge finanziaria 2004 prevede incentivi di 150 Euro per ogni Set-Top-Box digitale nei limiti 150 Euro per ogni Set-Top-Box digitale nei limiti di 700.000 decoder finanziabili e 70 Euro per i di 700.000 decoder finanziabili e 70 Euro per i STB satellitari e accessi a larga banda a STB satellitari e accessi a larga banda a Internet.Internet.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

9.9. La legge Gasparri (segue)La legge Gasparri (segue)

Il servizio pubblico (art. 17)Il servizio pubblico (art. 17)

Il servizio pubblico generale radiotelevisivo Il servizio pubblico generale radiotelevisivo garantisce sulla base di un contratto garantisce sulla base di un contratto nazionale e regionali di servizio:nazionale e regionali di servizio:

Diffusione di tutte le trasmissioni di pubblico Diffusione di tutte le trasmissioni di pubblico servizio con copertura integrale del territorio servizio con copertura integrale del territorio nazionale;nazionale;

Un numero adeguato di ore di trasmissioni Un numero adeguato di ore di trasmissioni dedicate all’informazione, alla formazione e dedicate all’informazione, alla formazione e alla promozione culturale;alla promozione culturale;

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

9.9. La legge Gasparri (segue)La legge Gasparri (segue)

Finanziamento del servizio Finanziamento del servizio pubblico (art. 18)pubblico (art. 18)

La concessionaria del servizio pubblico indica La concessionaria del servizio pubblico indica in contabilità separata i ricavi derivanti dal in contabilità separata i ricavi derivanti dal gettito del canone;gettito del canone;

La contabilità separata è soggetta a controllo La contabilità separata è soggetta a controllo da una società di revisione;da una società di revisione;

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni verifica l’effettivo adempimento dei compiti di verifica l’effettivo adempimento dei compiti di servizio pubblico.servizio pubblico.

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La radiotelevisione (segue)La radiotelevisione (segue)

(decreto legislativo n. 177/2005)(decreto legislativo n. 177/2005)

10.10. Il testo unico della radiotelevisioneIl testo unico della radiotelevisione PrincipiPrincipi SoggettiSoggetti AttivitàAttività Norme a tutela dell’utenteNorme a tutela dell’utente Uso dell’spettroUso dell’spettro Concorrenza e mercatoConcorrenza e mercato Servizio pubblicoServizio pubblico SanzioniSanzioni

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11.11. Il disegno di legge Il disegno di legge GentiloniGentiloni

Nel mese di ottobre del 2006 il Nel mese di ottobre del 2006 il Consiglio dei ministri ha Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge approvato il disegno di legge n.1825 sulla riforma del sistema n.1825 sulla riforma del sistema radiotelevisivo, presentato radiotelevisivo, presentato dall’attuale ministro delle dall’attuale ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni.Comunicazioni Paolo Gentiloni.

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1111 .Il disegno di legge .Il disegno di legge Gentiloni (segue)Gentiloni (segue)

Il disegno in esame intende dettare le Il disegno in esame intende dettare le regole del sistema televisivo nella regole del sistema televisivo nella fase di transizione dalla tecnica fase di transizione dalla tecnica analogica a quella digitale. Si misura analogica a quella digitale. Si misura con le esigenze di crescita con le esigenze di crescita tecnologica e con il contestuale tecnologica e con il contestuale bisogno di maggiore concorrenza e bisogno di maggiore concorrenza e di più reale pluralismo.di più reale pluralismo.

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11.11. I punti qualificanti del disegno I punti qualificanti del disegno di leggedi legge

L’adozione di misure intese a contenere la raccolta di L’adozione di misure intese a contenere la raccolta di risorse pubblicitarie nel settore televisivo in capo a risorse pubblicitarie nel settore televisivo in capo a ciascun soggetto entro limiti idonei (45%) a contrastare ciascun soggetto entro limiti idonei (45%) a contrastare il consolidamento di posizioni dominanti e la il consolidamento di posizioni dominanti e la frapposizione di rilevanti barriere all’ingresso di nuovi frapposizione di rilevanti barriere all’ingresso di nuovi operatori;operatori;

il superamento degli sbarramenti normativi e il superamento degli sbarramenti normativi e regolamentari all’ingresso di nuovi soggetti nel mercato regolamentari all’ingresso di nuovi soggetti nel mercato della televisione digitale terreste, in funzione della della televisione digitale terreste, in funzione della massima apertura del mercato;massima apertura del mercato;

la limitazione dei fenomeni di sovrapposizione e la limitazione dei fenomeni di sovrapposizione e ridondanza nell’utilizzo delle risorse frequenziali da ridondanza nell’utilizzo delle risorse frequenziali da parte dei singoli operatori, in conformità ai principi parte dei singoli operatori, in conformità ai principi comunitari e nazionali di uso efficiente dello spettro comunitari e nazionali di uso efficiente dello spettro radioelettrico; radioelettrico;

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11.11. I punti qualificanti del I punti qualificanti del disegno di legge (segue)disegno di legge (segue)

l’adozione di misure idonee a consentire la l’adozione di misure idonee a consentire la deconcentrazione del mercato delle reti deconcentrazione del mercato delle reti radiotelevisive, la liberazione di frequenze e radiotelevisive, la liberazione di frequenze e l’assicurazione di generali condizioni di l’assicurazione di generali condizioni di obiettività, trasparenza, proporzionalità e non obiettività, trasparenza, proporzionalità e non discriminazione nell’accesso e nell’uso delle discriminazione nell’accesso e nell’uso delle risorse frequenziali, secondo quanto richiesto risorse frequenziali, secondo quanto richiesto dalla Commissione Europea;dalla Commissione Europea;

la garanzia d’accesso alla banda larga per tutti la garanzia d’accesso alla banda larga per tutti gli operatori interessati secondo criteri di gli operatori interessati secondo criteri di obiettività, trasparenza, proporzionalità e non obiettività, trasparenza, proporzionalità e non discriminazione; discriminazione;

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11. 11. I punti qualificanti del I punti qualificanti del disegno di legge (segue)disegno di legge (segue)

una nuova disciplina della rilevazione degli una nuova disciplina della rilevazione degli indici di ascolto televisivo con delega al indici di ascolto televisivo con delega al Governo, ispirata a criteri intesi ad assicurare Governo, ispirata a criteri intesi ad assicurare la massima rappresentatività di tutte le la massima rappresentatività di tutte le piattaforme trasmissive e di tutti gli operatori piattaforme trasmissive e di tutti gli operatori presenti sul mercato;presenti sul mercato;

un sistema sanzionatorio più efficiente quanto un sistema sanzionatorio più efficiente quanto ai meccanismi del presidio, e più efficace ai meccanismi del presidio, e più efficace quanto alla misura delle sanzioni, in linea con quanto alla misura delle sanzioni, in linea con i rilievi e le sollecitazioni formulate i rilievi e le sollecitazioni formulate dall’Autorità per le garanzie nelle dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nella segnalazione al Governo comunicazioni nella segnalazione al Governo del luglio 2006.del luglio 2006.

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1111. Le misure previste per il . Le misure previste per il raggiungimento degli obiettiviraggiungimento degli obiettivi

L’anticipo del trasferimento sul sistema L’anticipo del trasferimento sul sistema digitale di una rete degli operatori che digitale di una rete degli operatori che ne posseggono tre (la nuova scadenza è ne posseggono tre (la nuova scadenza è di 15 mesi dall’approvazione della di 15 mesi dall’approvazione della legge);legge);

il tetto del 20% per la capacità di il tetto del 20% per la capacità di trasmissione per ciascun fornitore di trasmissione per ciascun fornitore di contenuti nel sistema televisivo digitale contenuti nel sistema televisivo digitale (misura essenziale di tutela del (misura essenziale di tutela del pluralismo e della concorrenza);pluralismo e della concorrenza);

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11.Le misure previste per il 11.Le misure previste per il raggiungimento degli obiettivi raggiungimento degli obiettivi

(segue) (segue) il disegno di legge abroga, inoltre, alcune il disegno di legge abroga, inoltre, alcune

norme della legge n. 112 del 2004:norme della legge n. 112 del 2004:

è abrogata la disposizione che limita la è abrogata la disposizione che limita la possibilità di acquisizione di impianti possibilità di acquisizione di impianti radiotelevisivi ai soli soggetti già titolari radiotelevisivi ai soli soggetti già titolari di concessione;di concessione;

viene sostituita la locuzione “sistema viene sostituita la locuzione “sistema integrato delle comunicazioni” con integrato delle comunicazioni” con “settore delle comunicazioni” ;“settore delle comunicazioni” ;

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11. Le misure previste per il 11. Le misure previste per il raggiungimento degli obiettivi raggiungimento degli obiettivi

(segue)(segue) il limite alla raccolta delle risorse il limite alla raccolta delle risorse

economiche previsto per le imprese economiche previsto per le imprese (di comunicazione elettronica) che (di comunicazione elettronica) che superino il 40% dei ricavi è stato superino il 40% dei ricavi è stato sostituito con il divieto, per le stesse, sostituito con il divieto, per le stesse, di fondersi con imprese che di fondersi con imprese che occupino posizioni dominanti nel occupino posizioni dominanti nel sistema televisivo.sistema televisivo.

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11. 11. Le misure previste per il Le misure previste per il raggiungimento degli obiettivi raggiungimento degli obiettivi

(segue)(segue) si vorrebbe ricondurre sotto il medesimo si vorrebbe ricondurre sotto il medesimo

procedimento amministrativo tutte le procedimento amministrativo tutte le fattispecie di violazioni, abolendo le fattispecie di violazioni, abolendo le varie distinzioni;varie distinzioni;

è previsto l’innalzamento delle sanzioni è previsto l’innalzamento delle sanzioni amministrative pecuniarie relative a amministrative pecuniarie relative a violazione delle disposizioni in materia violazione delle disposizioni in materia di pubblicità e di obbligo di trasmissione di pubblicità e di obbligo di trasmissione dei comunicati di organi pubblici;dei comunicati di organi pubblici;

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11. 11. Le misure previste per il Le misure previste per il raggiungimento degli obiettivi raggiungimento degli obiettivi

(segue)(segue)• viene abrogato l’art. 21 della legge

n. 112 del 2004 che prevedeva la dismissione della partecipazione dello Stato nella Rai-Radiotelevisione italiana Spa.