Il marketing del prodotto televisivo
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Transcript of Il marketing del prodotto televisivo
Prof. Carlo Nardello
Il marketing del prodotto televisivo
Prof. Carlo Nardello
Che cos’e’
Dialogo tra la libera creatività degli autori e le strategie editoriali dei braodcasters
Crescita del narrowcasting a scapito del tradizionale broadcasting: ripensamento del ruolo del marketing e suo riposizionamento all’interno della filiera decisionale del sistema televisivo.
Ha acquisito una nuova rilevanza ed e’ il punto di partenza e di arrivo nell’iter decisionale degli autori e delle reti.
Prof. Carlo Nardello
Che cos’e’
Si occupa di:
Ideazione , sperimentazione e messa in onda
Fine tuning dei programmi gia’ in onda
Interventi straordinari su eventi televisivi
Posizionamento delle reti
Allocazione, utilizzo e valorizzazione delle star
Monitoraggio costante domanda e offerta con particolare attenzione del feedback dell’audience
Identità editoriale del broadcaster
Prof. Carlo Nardello
A cosa serve
Lo spostamento verso i programmi multipiattaforma e la transizione al digitale: l’audience dei nuovi gruppi di fruitori
La televisione ha una crescente necessità di differenziare l’offerta e di segmentarla.
Le analisi in profondità delle dinamiche di fruizione e dei comportamenti culturali sono diventati elementi di conoscenza indispensabili e non più eludibili.
Il marketing di prodotto: “tutte le azioni e le attivita’ poste in atto prima della messa in onda”
Prof. Carlo Nardello
A cosa serve
Dall’approccio prevalentemente “product oriented”, ad un’impostazione “market oriented”
Il marketing televisivo si occupa della valutazione ex ante ed ex post del prodotto (singolo programma o format), dell’analisi della concorrenza interna ed esterna, del potenziale di un programma e delle risorse artistiche, della capacità di individuare e raggiungere un pubblico specifico e dell’appetibilità’ del prodotto rispetto al mercato pubblicitario
Prof. Carlo Nardello
A cosa serve
“…l’insieme della programmazione dovrà da un lato confermare l’attenzione alle componenti più
tradizionali del pubblico televisivo, che sceglie per reti e per appuntamenti ed è già prevalentemente incline alla nostra offerta; dall’altro riavvicinarsi a
quelle più dinamiche della popolazione, un pubblico in costante movimento (e in costante crescita), che oggi è possibile intercettare solo innovando i contenuti e sviluppando l’offerta
multipiattaforma”
Prof. Carlo Nardello
Come funziona e con chi si rapporta
È centrale l’attività di ricerca svolta su tutte le leve di maggior impatto in televisione, quali:
l’offerta erogata: (potenzialità di un programma in onda)
il pubblico: (concept test)
Prof. Carlo Nardello
Il team di lavoro: composizione e articolazione
Il mktg del prodotto deve contare su professionalità eterogenee, che lavorano in chiave interdisciplinare.
Per l’analisi dell’offerta e’ fondamentale l’utilizzo di tecniche socio-semiotiche
Lo sono anche quelle psicologiche nei focus group
Si aggiunge la logica matematico-statistica per quantificare i fenomeni
Prof. Carlo Nardello
Strumenti di ricerca e di analisi
Il mktg del prodotto si serve di un fascio di tecniche di analisi insieme qualitative e quantitative
Le ricerche di mercato sono destinate a rilevare i comportamenti di incontro tra domanda ed offerta (scelta di visione, gradimento, adesione, rifiuto) in tutte le componenti oggettive (chi le compie, con che frequenza) e soggettive (con implicazioni di natura psicologica)
Prof. Carlo Nardello
Supporto al processo ideativo e progettuale
Ideazione, sperimentazione e messa in onda di nuovi programmi
Elemento determinante e’ essere sempre “in sintonia con l’evoluzione dei gusti, richieste ed esigenze dei consumatori”
Audience: nomadismo ed infedeltà
Prof. Carlo Nardello
Il caso Capri
Nei prodotti a lunga serialità si parte da un concept: proposta progettuale che descrive, in forma testuale, cosa si intende realizzare
Il concept e’ accompagnato da un board che illustra graficamente l’idea
Esaurita la parte creativa e di messa a punto il tavolo di lavoro si apre al marketing
..che attraverso le ricerche deve rispondere ad alcuni quesiti conoscitivi
Prof. Carlo Nardello
Il caso Capri
Prof. Carlo Nardello
Il caso Capri
Prof. Carlo Nardello
Fine tuning: ottimizzazione e rivitalizzazione del prodotto seriale. Il caso L’Eredita’
L’obsolescenza può dipendere da vari fattori:
Un prodotto non ottiene più i risultati del passato
Non soddisfa appieno l’obiettivo di rete per la fascia oraria in cui e’ collocato
Perde terreno nella capacità di fidelizzare
Strategia: testare dei numeri zero per verificarne l’efficacia
Prof. Carlo Nardello
Fine tuning: ottimizzazione e rivitalizzazione del prodotto seriale. Il caso L’Eredita’
Il caso L’Eredita’:
Da molti anni occupa la fascia del preserale di Rai Uno
Nel tempo ha avuto performance meno brillanti in termini di ascolti e fidelizzazione
Nel dubbio se rivitalizzare L’Eredita’ o sostituirla vennero testati alcuni numeri zero, su un campione di telespettatori, per valutare :
gradimento
resistenze
suggerimenti
Prof. Carlo Nardello
Fine tuning: ottimizzazione e rivitalizzazione del prodotto seriale. Il caso L’Eredita’
Prof. Carlo Nardello
Riposizionamento del brand di prodotto: il caso Sanremo
Il marketing agisce anche sul riposizionamento del brand quando un programma molto noto subisce un consistente calo di ascolti.
Festival di Sanremo giunto alla 59° edizione nel 2009
Fase preliminare->approfondita esplorazione del vissuto televisivo del programma ->punti di forza e debolezza->verificare le situazioni:
Esogene (legate al contesto del programma)
Endogene (legate al programma in sé)
Prof. Carlo Nardello
Riposizionamento del brand di prodotto: il caso Sanremo
Prof. Carlo Nardello
L’uso della leva prodotto per il riposizionamento delle reti
La rete ammiraglia deve necessariamente consolidare i plus di immagine legati all’autorevolezza e alla tradizione che la rendono adatta alla famiglia
Per provocare gli spostamenti verso il pubblico nomade il prodotto punta e agisce su una profilatura piu’ giovane del target di riferimento
Non casuale l’evoluzione del linguaggio fictional da “Un medico in famiglia” a “Tutti pazzi per amore”
Tutti pazzi per amore ha intercettato le fasce di pubblico centrali attraverso un prodotto fresco e destandardizzato rispetto alle altre fiction Rai Uno
Prof. Carlo Nardello
L’uso della leva prodotto per il riposizionamento delle reti
Prof. Carlo Nardello
Supporto all’utilizzo delle risorse artistiche: il caso Max Giusti
Nell’analisi del prodotto non si può trascurare la parte relativa alle risorse artistiche che spesso ne condiziona gli esiti
Vasto ventaglio di professionalità: giornalisti, conduttori, presentatori, showgirl, comici, ecc)
Prima di innescare un processo di produzione risulta utile sondare gli umori del pubblico sui personaggi coinvolti nel programma per analizzare le potenzialità
La 1° analisi emerge dal monitoraggio top star che attraverso rilevazioni continuative misura i trend (notorietà, simpatia) e fornisce i dati sugli scostamenti nel tempo
Prof. Carlo Nardello
Supporto all’utilizzo delle risorse artistiche: il caso Max Giusti
3 gli aspetti che si indagano:
1.Profilo per target dell’immagine del personaggio
2.Trend evolutivo dell’immagine
3.Analisi ad hoc su problemi specifici (adattabilità dei personaggi a una rete o programma, ecc)
Prof. Carlo Nardello
Supporto all’utilizzo delle risorse artistiche: il caso Max Giusti
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Il dialogo con gli spettatori e la qualità del prodotto
La qualità televisiva e’ uno dei mandati istituzionali del servizio pubblico radiotelevisivo.
Asl servizio pubblico si riconosce un ruolo ideale.
La Rai detiene un patrimonio importante: la storia per immagini della cultura del secolo scorso.
Ogni broadcaster si crea un’idea di qualità televisiva, o comunque di livello di qualità verso cui tendere nella programmazione
Prof. Carlo Nardello
Il dialogo con gli spettatori e la qualità del prodotto
Sul concetto regna inoltre un paradosso:
Un programma non e’ solo un bene di consumo , ma anche uno strumento di diffusione di cultura; questo porta con sé la difficoltà di non poter essere valutato come gli altri prodotti
Distinguere tra qualità “percepita” da quella “dovuta”
Prof. Carlo Nardello
Il dialogo con gli spettatori e la qualità del prodotto
Jader Jacobelli, storico coordinatore della Consulta qualità Rai diceva:
“occorre conciliare audience e qualità perché l’audience senza qualità non vale, e la qualità senza audience e’ sprecata”
Si puo’ individuare un tentativo di sistematizzazione della materia nella ricerca promossa da Prix Italia “The best for quality” in cui e’ stata definita una gerarchia degli elementi qualitativi presenti nei palinsesti
Indicatori->originalità/diversità, varietà dei generi, efficacia, innovazione ed impatto
Prof. Carlo Nardello
Il dialogo con gli spettatori e la qualità del prodotto
Nel contratto di servizio si fa’ esplicito riferimento al monitoraggio della qualità dei prodotti televisivi offerti
I progetti sperimentali promossi dalla Rai negli anni per monitorare la qualità hanno rappresentato il tentativo di identificare le dimensioni utili per costruire indicatori di riferimento:
Gli elementi strutturali del programma
La motivazioni attese dal pubblico
Gli elementi del servizio pubblico