Post on 15-Mar-2016
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Voltana On Line 12
2011
La MOTOSALSICCIATA
mando unificato, ma solo una forma
di coordinamento, con una coalizio-
ne internazionale che si incrina ai
primi colpi e che deve già risponde-
re alla pesante accusa di essere an-
data oltre il mandato ricevuto. Si po-teva iniziare in modo peggiore?
4. Da tempo si doveva intervenire
in difesa dei diritti umani. Lo abbia-
mo chiesto ripetutamente mentre
l’atteggiamento del governo italiano
e della comunità internazionale e, diciamolo, di tanta parte dei respon-
sabili della politica oscillava tra
l’inerzia e le complicità con Ghedda-
fi. Se si interveniva prima, non sa-
remmo giunti a questo punto.
5. E ancora oggi, mentre si inter-
viene in Libia non si dice e non si fa
Dieci tesi sull’intervento militare di Flavio Lotti, Coordinatore na-zionale della Tavola della pace.
1. Una cosa è la Risoluzione
dell’Onu, un’altra è la sua applica-
zione. Una cosa è difendere i dirit-
ti umani. Un’altra è scatenare una
guerra.
2. La Carta dell’Onu autorizza
missioni militari (art. 42), non
qualsiasi missione militare.
3. L’iniziativa militare contro
Gheddafi è stata assunta in fretta
da un gruppo di Paesi che hanno
fatto addirittura a gara per stabili-
re chi bombardava per primo, che
non ha nemmeno una strategia
comune, che non ha un chiaro co-
nulla per fermare la sanguinosa re-
pressione delle manifestazioni in
Baharein, nello Yemen e negli altri
Paesi del Golfo. L’Italia e l’Europa,
prima di ogni altro Paese e Istituzio-
ne, devono mobilitare ogni risorsa disponibile a sostegno di chi si bat-
te per la libertà e la democrazia.
6. Ricordiamo che la risoluzione
dell’Onu 1973 indica due obiettivi
principali: l’immediato cessate il
fuoco e la fine delle violenze contro i civili. Qualunque iniziativa intra-
presa in attuazione di questa risolu-
zione deve essere coerente con
questi obiettivi. Ovvero deve spe-
gnere l’incendio e non alimentarlo
ulteriormente, deve proteggere i
civili e non esporli a
Libia: così non si difendono i diritti umani!
(Segue a pag. 2)
A sinistra il volantino della 9a edizione
Al centro ed a destra tre “scatti” colti da Carlo Monti
Moltissime immagini e commenti su
Motosalsicciata Bar Stazione Voltana
S
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Libia: così non si difendono i diritti umani! una nuova spirale della
violenza. Gli stati che si sono assun-
ti la responsabilità di intervenire
militarmente non possono permet-
tersi di perseguire obiettivi diversi
e devono agire con mezzi e azioni coerenti sotto il “coordinamento
politico” dell’Onu previsto dalla
Risoluzione 1973.
7. Ad attuare quelle decisioni ci
doveva essere un dispositivo politi-
co, diplomatico, civile e militare
sotto il completo controllo
dell’Onu. Quel dispositivo non esi-
ste perché le grandi potenze han-
no sempre impedito all’Onu di
attuare quanto previsto dall’art.
43 della sua Carta e di adempiere al suo mandato. La costruzione di
un vero e proprio sistema di sicu-
rezza comune globale non è più
rinviabile.
8. Non è questione di pacifismo.
La Storia e il realismo politico ci
insegnano che la guerra non è mai
stata una soluzione. La guerra non è uno strumento utilizzabile per
difendere i diritti umani. La guerra
non è in grado di risolvere i proble-
mi, ma finisce per moltiplicarli e
aggravarli.
9. L’Italia ha un solo grande inte-
resse e una sola grande missione da
compiere: fermare l’escalation della
violenza, togliere rapidamente la
parola alle armi e ridare la parola
alla politica, promuovere il negozia-
to politico a tutti i livelli per trovare
una soluzione pacifica e sostenibile.
L’Italia deve diventare il crocevia
dell’impegno europeo e internazio-nale per la pace e la sicurezza uma-
na nel Mediterraneo. Per questo
l’Italia non doveva e non deve bom-
bardare. Per questo deve cambiare
strada. Subito.
10. Ricordiamo nuovamente quello
che sta scritto nella Costituzione italiana. Art. 11: “L’Italia ripudia la
guerra come strumento di offesa
alla libertà degli altri popoli e come
mezzo di risoluzione delle contro-
versie internazionali.”
Flavio Lotti
Coordinatore nazionale della Tavola della
pace
dal sito www.perlapace.it
e dal sito www.liberainformazione.org
Sì, 300 milioni di euro, quindi 5 euro
per ogni italiano vivente: è il costo del
mancato accorpamento dei referen-
dum alla data delle elezioni ammini-
strative. La decisione, chiaramente presa nella speranza di non far rag-
giungere il quorum ai referendum, è di
per sé scandalosa, ma lo è ancor di più se rapportata alle polemiche sul costo che avrebbe avuto la festa una-tantum del 17 marzo: polemiche che
hanno avuto effetto, visto che per ri-
sparmiare ci hanno tolto un giorno di
ferie. Quindi, riassumendo: per la festa dell’Unità d’Italia l’Italia non ha un sol-
do (lo hanno detto la Lega e la Confin-dustria) e la festa è gentilmente finan-ziata dai lavoratori, invece per evitare l’Election Day l’Italia è ricca, talmente
tanto da poter buttare dalla finestra 300 milioni di euro. In attesa di prese di posizione di Lega e Confindustria an-che su questo argomento (ma, chissà
perché, non ci credo molto…) ci rimane
una sola cosa da fare: andare a votare
ai referendum e soprattutto invitare
il maggior numero di persone a far-
lo, così da raggiungere il quorum e dare il chiaro messaggio a questi im-broglioni che ci governano che non bastano questi mezzucci per tacitare il
popolo italiano. §
(Segue da pag.1)
300 milioni di euro
A Pisa i dati viaggiano a 448 Gbit al secondo! La tecnologia per trasmettere
dati a 448 Gbit al secondo esiste
già, ma non è stata sviluppata al
MIT di Boston bensì nelle strutture
universitarie di Pisa. I ricercatori dell'istituto Tecip (Tecnologie della
Comunicazione dell'Informazione e
della Percezione) della scuola supe-
riore Sant'Anna insieme ai ricercato-
ri del Laboratorio Nazionale di Reti
Fotoniche del Cnit (Consorzio Na-
zionale Interuniversitario per le Te-
lecomunicazioni), in collaborazione
con Ericsson, hanno compiuto il mi-
racolo. Ecco quindi il primo sistema
super-veloce "su doppia portante
ottica inserito in un apparato
commerciale di rete in fibra otti-
ca", come riporta La Stampa
Nel comunicato ufficiale si parla di
un singolo secondo per "una quanti-
tà di dati alternativamente pari a 20
film in alta definizione, 500 film in
qualità standard, 22.500 collega-
menti Adsl a 20 Mbit/s, 7 milioni di
videochiamate o 100 milioni di te-
lefonate standard".
"Il sistema sarà testato, nei prossi-
mi mesi, su segmenti di rete instal-
lati in tutto il mondo per poi diven-
tare prodotto del portafoglio Eri-
csson e quindi essere impiegato nei maggiori sistemi di comunica-
zione su fibra ottica", conclude il
documento.
COMMENTO. Sarebbe bello se
diventasse il prodotto del portafo-
glio di un'azienda italiana. Purtrop-
po non è possibile semplicemente
per il fatto che la politica italiana si è
profondamente impegnata per di-
struggere tutte le nostre eccellenza
… vedi OLIVETTI ai tempi del calco-
lo meccanico e poi non sostenuta nel
passaggio all'elettronica … vedi
FIAT ai tempi d'oro, ricordo che la
tecnologia COMMON-RAIL fu idea-
zione FIAT in anni dove ancora il
diesel non era così diffuso, brevetto
poi svenduto alla BOSH … ricordo
poi che il primo sistema di fasatura
variabile è di implementazione ALFA-
ROMEO …
Il popolo italiano non è general-
mente di imbecilli, ma potrebbe fare
di meglio quando va a votare! §
Secondo il nuovo rapporto pubbli-
cato da Standard & Poor's la compa-
gnia italiana è quella che rischia di
più nella guerra libica.
(…)
La società di rating ritiene che,
allo stato attuale, una parte signi-
ficativa del petrolio e del gas libi-
ci possano essere compromessi;
e, tra tutti i produttori, Eni appare
in questo momento il più esposto,
assieme a Repsol e BG Holdins
Ltd.
dal sito www.aamterranuova.it
Fonte: E gazzette
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di Paolo Gagliardi
Le minorenni non esistono !
Sono una invenzione dei comunisti !
Fedemilio De Lirio
info: mariopaganini@gmail.com
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Hai visto un graffito particolarmente simpatico?
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VEINT
U n’à incóra ṣmes d’pióvar
ch’u s’liva un’aria ch’la t’séga a mëẓ,
un veint che s’t’aṣlérgh al braz
u t’fa vulér in zil com’una cumeta.
A là d’có, in do ch’e’ cmeinza e’ mér,
i s’à da ësar ṣmèngh un os avért.
VENTO
Non ha ancora smesso di piovere
che si alza un’aria che ti taglia a metà,
un vento che se allarghi le braccia
ti fa volare in cielo come un aquilone.
Là in fondo, dove comincia il mare,
devono essersi scordati una porta aperta.
Dalla raccolta di poesie “ E’ viaz dl’anma ” (Faenza, Tempo al Libro, 2011)
Non pentirti di ciò che hai fatto,
se quando l’hai fatto eri felice!
La Lega Nord da anni è al Gover-
no del Paese, ma - sulla questione
degli immigrati - si comporta come
se fosse all’opposizione!
Solamente slogan e terrorismo me-
diatico!
A chi Governa - però - si chiede di
saper trovare una soluzione ai pro-
blemi del Paese e non di limitarsi
soltanto ad enfatizzarli!
Mesi fa la Lega aveva agitato lo
spauracchio di 500 mila sbarchi.
Fortunatamente tra uomini, donne
e bambini ne sono arrivati 6.200.
Ma, dopo mesi, erano ancora im-
preparati a gestirne poche migliaia!
Pochi mesi fa
il Premier gli
aveva promesso
di fargli una
autostrada
lungo la costa...
Ora invece il
Premier gli ha
fatto cadere un
mucchio di
bombe sulla
testa !
Referendum acqua pubblica.
www.acquabenecomune.org
I vizi sono nati quando l’uomo ha
confuso il piacere di vivere con il
vivere di piacere.
Nel 2010 vi sono stati 25 omicidi
collegati alla religione. Sono stati
uccisi, perché “cristiani”: un vicario
apostolico, 17 sacerdoti, una reli-
giosa, un religioso, due seminaristi
e tre laici.
Dovresti evitare di complicarti ulte-
riormente la vita !
È già complicata di suo !
La prossima settimana andrò all'Uffi-
cio Brevetti per depositare un'idea.
Si tratta di un rotolo di carta igienica
tricolore ad uso e "consumo" dei le-
ghisti.
La peculiarità sta nella colorazione
del VERDE, ottenuta con estratti di
ORTICA…
P.G.
Il bunga bunga con una minorenne è
un fatto privato ! Ma telefonare ad
un Questura facendo pesare il ruolo
istituzionale e paventando i rischi di
incidenti diplomatici (nipote dell’ex
Premier Egiziano) sono abusare del
proprio ruolo pubblico !
Il segretario del Pd, Pier Luigi Ber-
sani, etichetta come 'vergognosa' la
ricetta del ministro Umberto Bossi
per risolvere l'emergenza profughi
a Lampedusa. "Immigrati? Fora da i
ball", è stata l'espressione utilizzata
dal leghista Bossi che Bersani de-
nuncia. "La posizione della Lega è
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Quando Silvio baciò la mano a Gheddafi...
Sarà perché grazie alla parteci-
pazione al Meeting della Lega
Araba è riuscito a rinviare la se-conda udienza per la causa di se-
parazione con Veronica Lario,
sarà perché lui è il Capo del Parti-
to dell’Amore, ma anche questa
volta Berlusconi non è riuscito a trattenersi, e ne ha combinata
una delle sue: dopo il recente
discorso alla Knesset in cui ave-va dichiarato “giusta” la reazio-
ne di Israele ai missili di Gaza, per poi piangere nello stesso
giorno per le vittime della stri-
scia come per quelle della Sho-
ah, oggi ha pensato bene di non far mancare un gesto di affetto al
suo amico, o amichetto Colon-
nello Gheddafi facendogli un bel baciamano degno di uno sciupa-
femmine quale egli è, e di mandare
un messaggio bello potente: Israele
se vuole la pace restituisca alla Siria
le alture del Golan. Insomma sono tutti cretini, esclusi i presenti. Godia-
moci la scena con un po’ di pop
corn; ne vale la pena.
dal sito www.giornalettismo.com
e due commenti del 29/03/2010
Notare come Gheddafi metta subito
la mano in tasca, quasi per volersi
pulire della bava berlusconiana, il
che è tutto dire. Due viscidi che si
schifano l’un l’altro.
È che a lui [ Mr. B.] la politica gli
serve solo per aggiustare i (…) suoi,
quindi bacia le mani indifferente-
mente a mafiosi, dittatori, israeliani,
russi, palestinesi … l’importante è
salvaguardare i suoi interessi, del
resto gli importa un (…) .
L’immagine proposta è di PRESS TV -
BELUSCONI’S GAFFE - 03-27-2010
Nel sito del neoministro nessuno ha ag-
giornato le pagine. Spuntano le dichiara-
zioni, vergate dal neoministro, prima
dell'ingresso nella maggioranza e della
nascita de I Responsabili
Un ingresso nel governo?
"Fantasticherie, non so se piangere
o se ridere". Berlusconi? "Un gene-
rale 'lìder maximo'. Non sono inte-
ressato alle sue offerte".
Così scriveva Saverio Romano,
neo-ministro per le Politiche a-
gricole, sul suo sito ufficiale
Pagine virtuali che raccontano pri-
ma l'impegno con l'Udc (fino a set-
tembre dello scorso anno), poi il
divorzio da Pierferdinando Casini
(a seguito della nascita del quarto governo siciliano Lombardo) e,
infine, la nascita dei Popolari di Italia
Domani e l'appoggio a Berlusconi.
Eppure, sul suo blog, l'avvocato
46enne non faceva altro che ripetere
di essere contro ogni forma di tra-
sformismo e si scagliava contro
quanti intendevano la politica come
"un'occupazione di poltrone" .
Con determinazione Saverio Ro-
mano sostiene che, nella sua attività
politica [lui] è guidato dalle "doti di
onestà, generosità e lealtà che ha
appreso dal padre", ed è consape-
vole che "nessun prezzo può bastare
per comprare la libertà di ognuno di
noi". In quello stesso post (datato 11
settembre 2010) l'allora segretario
dell'Udc Sicilia scriveva: "Desidero
essere ricordato come uno che non ha mai cambiato bandiera". Infatti !
“Con lui, una deriva plebiscitaria!” È vero! Gli articoli di Qui
li Ripubblico
quella classica: fare dell'emer-
genza un motivo per aumentare il
consenso populista della paura. A Bossi non interessa risolvere il
problema degli sbarchi a Lampedu-
sa, ma serve solo ad incendiare gli
animi dei propri elettori a colpi di
frasi ad effetto" ha commentato Ber-
sani. "La colpa è sempre di qualcuno
e mai della Lega. Questa volta la re-
sponsabilità è dell'Europa che non
vuole condividere la gestione dell'e-
mergenza degli sbarchi. L'eventu-
ale soluzione dei problemi è quel-
la prenderli dall'isola e rimandarli
a casa loro".
"La verità è che Bossi è un mini-
stro del governo Berlusconi, il mi-
nistro dell'Interno è Maroni, la leg-
ge in vigore è la Bossi-Fini. Sono
loro che stanno al governo. Se so-
no capaci gestiscano il problema.
Altrimenti se ne vadano a casa" ha
esordito Bersani. §
Fora da i ball
Memo...
L'orologio dell'apocalisse fu mes-
so in carica nel dopoguerra alle ore
23.53. A mezzanotte in punto il
mondo sarebbe finito a causa di
una guerra nucleare. Al contrario di
un comune orologio, le cui lancette
vanno solo avanti, le sue sono anda-
te sia avanti che indietro. Il tempo
comune non esiste per la distruzio-
ne dell'umanità. Oggi l'orologio
segna le 23.54, sei minuti a mezza-
notte. In un solo caso arrivò a un
minuto dagli ultimi rintocchi, du-
rante la i missili di Cuba del 1962,
ma la soluzione della crisi fu così
veloce che l'orologiaio non fece in
tempo a spostare la lancetta in a-
vanti.
Dal 1945 ad Alamogordo, nel New
Mexico, dove avvenne il primo test
nucleare sono state fatte esplodere
più di duemila testate nucleari
nel mondo. Le prime due, "Little
Boy" (Piccolo ragazzo) e "Fat Man"
(Uomo grasso) hanno precorso i
moderni aiuti umanitari in Iraq e in
Afghanistan. La Storia ci ha infatti
insegnato che Hiroshima e Nagasa-
ki con le loro centinaia di mi-
gliaia di vittime civili
(soprattutto donne e bambini)
servirono per evitare un numero
più alto di caduti tra i militari
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mi di oggi. Inoltre non rappresenta
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AGENDA
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americani per la conquista del
Giappone. Un sacrificio necessario.
Le testate nucleari sono come le
caramelle e i "test" sono proseguiti
un po' ovunque dalle isole del Paci-
fico, predilette da Francia e Stati
Uniti, alle regioni interne dell'Asia,
mete nucleari della Cina e
dell'Urss, ma anche dalla Gran Bre-
tagna che ha nuclearizzato alcune
remote regioni australiane. Nel do-
poguerra i terrestri si sono bom-
bardati da soli, senza riuscire a distruggersi. Visti da qualche civil-
tà aliena sembriamo lemming tena-
ci che si buttano a ripetizione in un
precipizio. Siamo sopravvissuti alle
bombe atomiche, ma l'orologio
dell'apocalisse non poteva preve-
dere che la fine dell'umanità potes-
se avvenire per il nucleare civile, il cosiddetto "nucleare buono". Ci
sono circa 500 centrali nel mondo.
Gli incidenti sono stati migliaia, i
più importanti Three Mile Island,
Chernobyl e Fukushima. Con l'au-
mento delle centrali aumenta il nu-
mero di incidenti per un semplice
calcolo delle probabilità. Il prossi-
mo incidente potrebbe essere l'ulti-
mo. Ogni centrale sposta la lancetta
in avanti di qualche secondo. Ogni
tensione internazionale aumenta le
News dal blog di Beppe Grillo
Condannato il Ministero all'Istru-
zione guidato Mariastella Gelmini
ovvero il Ministro stesso: ha discri-
minato un disabile riducendo le ore
di sostegno per uno studente in un
istituto superiore di La Spezia. È
una sentenza, importante del tribu-
nale di La Spezia che può avere
conseguenze in tutto il Paese. In aula non è una settimana proficua,
per la titolare del Ministero con
sede a Trastevere a Roma: il Tribu-
nale del Lavoro di Genova venerdì
25 ha condannato il Ministero dell'I-
struzione a risarcire con circa 500
mila euro 15 lavoratori precari del-
la scuola che avevano presentato
ricorso per la loro mancata stabiliz-
zazione.
Il giudice ha definito 'condotta
possibilità di atti terroristici con-tro gli impianti nucleari. Durante
l'ultima guerra mondiale non esiste-
vano centrali nucleari, altrimenti
non saremmo qui. Chi proteggerà
le centrali in caso di conflitto?
L'orologio dell'apocalisse va fer-
mato. Quando una guerra finisce, si può ricominciare, ma dopo Cher-
nobyl la vita per un territorio im-
menso è finita per sempre.
(…)
sintesi dal sito www.beppegrillo.it/
SCUOLA: Condannata Gelmini: «discrimina disabile» cari di Genova è solo l'ultima sen-
tenza in ordine di tempo sulle man-
cate stabilizzazioni dei lavoratori
precari della scuola. Queste cause
sono la diretta conseguenza delle
scelte politiche della Gelmini e di questo governo che, pur di fare
cassa, non ha voluto portare a ter-
mine il piano straordinario di im-
missione in ruolo previsto dal go-
verno Prodi». La parlamentare ag-
giunge: «Con i risarcimenti di oggi
si raggiunge una cifra consistente
che ci porta a chiedere pubblica-
mente al Ministro Gelmini di am-
mettere, una volta per tutte, che
per lo Stato sarebbe stato molto
meglio investire quelle risorse
per la stabilizzazione dei docenti
e la qualità della didattica piutto-
sto che pagare questi giusti risar-
cimenti».
dal sito www.unita.it
discriminatoria' quella del Ministro
per l'istruzione. Lo ha fatto sapere
l'avvocato Isabella Benifei che ave-
va fatto ricorso. Il giudice ha con-
dannato il Ministero a ripristinare le
ore di sostegno e a pagare le spese processuali. Benifei, incaricata dai
genitori del ragazzo, ha contestato
il contrasto fra i tagli della Gelmini
e il diritto alla tutela delle persone
con disabilità. «L'articolo 3 della
Costituzione - si legge nel ricorso -
promuove la piena attuazione del
principio di parità di trattamento» e
con il provvedimento ministeriale
«viene leso il diritto del disabile all'istruzione».
Per la capogruppo del Pd nella
commissione Cultura della Camera,
Manuela Ghizzoni, «quella dei pre-
Pagina 6 www.voltanaonline.it
Da tre anni il presidente francese
Nicolas Sarkozy si occupava in prima
persona e con il suo staff di due affari
colossali che però non riuscivano
mai ad andare in porto: la vendita
alla Libia di una intera flotta aerea
da combattimento confezionata da
Dassault e un colossale investimen-
to transalpino per costruire centrali
nucleari a Tripoli e dintorni. I due affari colossali erano stati concordati
fra lo stesso Sarkozy e il colonnello
Mohamar Gheddafi nel dicembre
2007 a Parigi, quando il leader libico
piantò fra mille polemiche la sua ten-
da davanti all’Eliseo.
(…) Dassault ha ottenuto soltanto una
mini-commessa per sistemare quat-
tro vecchi Mirage venduti nel passa-
to a Gheddafi. E ogni accordo preli-
minare con la Francia contenuto in
quel pacchetto del 2007 è stato reso
carta straccia da Gheddafi che di
volta in volta ha sostituito le imprese
francesi con quelle russe o quelle
italiane, facendo schiumare di rab-
bia Sarkozy. Che ha una sola fortuna:
oggi in Libia non sta bombardando
né interessi né infrastrutture france-
si. Il primo obiettivo, la flotta aerea
del colonnello libico è composta da
20 velivoli tutti di fabbricazione rus-
sa: Mig 21s, Mig 23s e Sukhol 22s.
Due dei quattro vecchi Mirage fran-
cesi sono stati portati a Malta dai pi-
loti che hanno disertato ben prima
della risoluzione Onu. Quasi tutti di
fabbricazione russa i 40 elicotteri
da guerra posseduti dal colonnello,
compresi i Mi-18 identici a quelli
che Vladimir Putin ha venduto alla
Nato per la missione in Afghani-
stan. Solo quattro sono invece ame-
ricani: vecchi Chinooks rimessi in
sesto in Italia da aziende del grup-
po Finmeccanica.
Che le persecuzioni delle popola-
zioni civili contassero assai poco
per Sarkozy è testimoniato dai lun-
ghi report pubblicati su una agen-
zia che produce una newsletter ri-
servata, “Maghreb Confidential”,
assai vicina all’Eliseo di cui riporta
con frequenza commenti ufficiali o
ufficiosi. Da quelle note emerge la
progressiva e crescente stizza del
presidente francese per i patti eco-
nomici con la Libia che restavano
incagliati e spesso venivano soffiati
dalla Russia di Putin e da due co-
lossi italiani che sembrano avere
fatto venire l’ulcera a Sarkozy:
Eni e Finmeccanica. Stizza perfino per il ruolo ricoperto dall’ex can-
celliere tedesco Gerard Schroeder
a inizio 2010 … a soffiare ai francesi
una importante commessa per co-
struire la metropolitana di Tripoli.
Franco Bechis
Fonte: http://fbechis.blogspot.com
MA QUALE GHEDDAFI, SARKÒ HA DICHIARATO GUERRA ALL'ITALIA !
L’attuale crisi economica mondia-
le ha costretto una serie di governi
a considerare l’introduzione di una
valuta aurea interstatale (…).
Da quando la Cina ha annunciato
il conio dello yen d’oro, si sono al-zate voci sul sistema aureo nel Me-
dio Oriente. Il principale iniziatore
del pagamento senza dollari né eu-
ro è il leader e guida della rivolu-
zione in Libia, il colonnello Muam-
mar Gheddafi, il quale ha fatto ap-
pello al mondo arabo ed africano
per adottare una valuta unica – il
dinaro d’oro.
Su questa base finanziaria, il co-
lonnello Gheddafi ha proposto di
creare uno stato africano unico con
popolazione araba e nero-africana
che conti 200 milioni di persone.
(…) Gli USA e l’UE hanno reagito
in maniera molto negativa ad una
tale iniziativa. Secondo il
“presidente” francese ... Sarkozy “i
libici hanno attaccato la sicurezza
finanziaria del genere umano”. I
continui appelli del leader della
rivoluzione libica hanno prodotto
alcuni risultati: Gheddafi ha fatto
sempre più passi avanti con lo sco-po di creare un’Africa Unita.
(…) La verità è che il colonnello
Muammar Gheddafi ha deciso di
ripetere i tentativi del generale
francese De Gaulle di abbandonare
l’uso di quella carta straccia ameri-cana chiamata “dollari” e tornare
all’oro, cioè sta cercando di attac-
care (…) il sistema bancario.
Kavkaz Center
Dipartimento di Monitoraggio
Fonte: http://surf6009.appspot.com
LA LIBIA VIENE BOMBARDATA PERCHÉ GHEDDAFI VUOLE IN-TRODURRE IL DINARO D’ORO ?
La carta dei gruppi etnici
è tratta dal sito
www.comedonchisciotte.org
SCONOSCIUTE IN OCCIDENTE LE RISORSE D’ACQUA LIBICHE sogno e di dividerli con i Paesi confi-
nanti. In breve, il Fiume è letteral-
mente il “buono pasto” per l’ auto-
sufficienza della Libia. (…)
In base al gigantesco sistema,
l’acqua viene pompata da falde ac-
quifere sotto il Sahara, nella zona
meridionale del Paese, dove risorse
idriche sotterranee si estendono fino
all’Egitto ed al Sudan. Poi l’acqua
viene trasportata dalle condutture in
cemento armato fino alle destinazio-ni a nord. La costruzione della la pri-
ma fase cominciò nel 1984 e costò
circa 5 miliardi di dollari. Il progetto
completo potrebbe ammontare a 25
miliardi di dollari. Esperti sud corea-
ni di costruzioni costruirono le enor-
mi condutture in Libia, utilizzando
alcune delle tecniche più moderne.
La prodezza ingegneristica prevede
la raccolta di acqua da 270 pozzi nel-
la zona centro-est della Libia, ed il
loro trasporto attraverso circa 2.000
km di condotti fino al Bengasi ed il
Sirte. Il nuovo “fiume” trasporta 2
milioni di metri cubi di acqua al
giorno. Al suo completamento, il
sistema coinvolgerà 4.000 km di tu-
bature, e 2 acquedotti di circa 1.000
km.
Gheddafi ha detto ai partecipanti:
“Dopo questo risultato, le minacce
… contro la Libia raddoppieranno
... inventeranno scuse, [ma] la vera
ragione sarà quella di fermare
questo risultato, per mantenere il
popolo libico oppresso”. Gheddafi
ha presentò il progetto davanti alla folla esultante quale dono al Terzo
Mondo. Mubarak parlò alla ceri-
monia e sottolineò l’importanza
regionale del progetto. Gheddafi
ha fatto appello ai contadini egizia-
ni affinché andassero a lavorare in
Libia, dove ci sono solo 4 milioni di
abitanti. La popolazione dell’Egitto
è di 55 milioni di abitanti, sovraf-
follati in zone ristrette lungo il fiu-me Nilo e la regione del delta. Ne-
gli ultimi 20 anni, i progetti idrici
di miglioramento previsti per
l’Egitto, che potrebbe fornire più
acqua e più ettari di terreni agrico-
li e residenziali, sono stati ripetuta-
mente sabotati dal Fondo Moneta-
rio Internazionale e dalla Banca
Mondiale, e gli interessi finanziari
anglo-americani alle loro spalle.
Sintesi. Fonte: http://poorrichards-blog.blogspot.com/
Link: http://poorrichards-
blog.blogspot.com/2011/03/virtually-
unknown-in-west-libyas-water.html
4.03.2011
Traduzione a cura di FEY per
www.comerdonchisciotte.org
Il Grande Fiume Artificiale, il più
grande progetto di trasporto
d’acqua mai intrapreso, è stato de-
scritto come “ottava meraviglia del
mondo”. Trasporta più di cinque
milioni di metri cubi al giorno alle
aree costiere attraverso il deserto,
incrementando enormemente la
quantità di terra coltivabile. Il costo totale del grandioso progetto do-
vrebbe superare i 25 miliardi di dol-
lari (USA).
Composto da una rete di tubi in-
terrati per eliminare l’ evaporazio-
ne, di quattro metri di diametro, il
progetto si estende per 4.000 km all’interno del deserto. Tutto il mate-
riale è progettato e prodotto local-
mente. Acqua sotterranea è pompa-
ta da 270 pozzi profondi centinaia di
metri in serbatoi che alimentano la
rete. Il costo di un metro cubo di
acqua è pari a 35 centesimi. Il metro
cubo di acqua desalinizzata è di $
3,75. Gli scienziati stimano la quanti-
tà d’acqua equivalente al flusso di 200 anni di acqua del fiume Nilo.
L’obiettivo del popolo libico ara-
bo, incarnato nel progetto del Gran-
de Fiume Artificiale, è quello di ren-
dere la Libia una fonte di ricchezza
agricola, in grado di produrre cibo
ed acqua adeguati al proprio fabbi-
Pagina 7 www.voltanaonline.it
Le carte proposte nella pagina sono tratte dal sito
www.comedonchisciotte.org
VOLTANA
Venerdì 15 aprile
Centro Sociale “Ca' Vecchia”
Ore 20,30 Inaugurazione Mostra
Ore 21,00 Presentazione del libro di poesie
“E’ VIAZ DL'ANMA”
di PAOLO GAGLIARDI
(Faenza, Tempo al Libro, 2011)
Introduce il Prof.MARIO GURIOLI
e in rappresentanza del Comune
l'Assessore PATRIZIA RANDI.
GIANNI PENAZZI (voce e chitarra)
e VITTORIO MIANI (tenore)
eseguiranno brani tratti dallo spettacolo "E' VIAZ".
Pagina 8 www.voltanaonline.it
Informiamo che si è costituito anche
a Ravenna il Comitato Referendario
che invita a "Votare sì per fermare
il nucleare" nel referendum che si
terrà il 12 giugno. Oltre alla casella di posta elettroni-
ca:
votasiperfermareilnuclea-
re@gmail.com ha già un proprio sito Internet:
http://ravennacontroilnucleare.wor
dpress.com/
dove trovare l'elenco delle adesio-
ni, il calendario delle iniziative, le
info sul tema.
Hanno già aderito personalità di
tutte le associazioni e i partiti,
oltre a singoli cittadini.
Il quesito referendario
"Volete voi che sia abrogato il de-
creto-legge 25 giugno 2008, n.
112, convertito con modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133,
nel testo risultante per effetto di
modificazioni ed integrazioni suc-
cessive, recante Disposizioni ur-
genti per lo sviluppo economico,
la semplificazione, la competitività,
la stabilizzazione della finanza
pubblica e la perequazione tribu-
taria, limitatamente alle seguenti
parti: art. 7, comma 1, lettera d:
realizzazione nel territorio naziona-
le di impianti di produzione di e-
nergia nucleare".
“È stato bello in questi ultimi due anni vedere la crescita di Paolo Gagliardi, passare dalla prima lettura dei suoi testi al libro.
Certamente due punti hanno contribuito alla sua realizzazione, da una parte la volontà nel leggere, conoscere, apprendere, ca-
pire la poesia italiana e in lingua dialettale contemporanea, dall’altra il suo affidarsi alle mani esperte e competenti di Giusep-
pe Bellosi, uno dei maggiori autori che oggi la Romagna può vantare. (…) Il viaggio che compie Gagliardi è quello che da
Monte Romano - sopra Brisighella - attraversa Faenza, Lugo, Ravenna e arriva idealmente fino al mare. Così cerca di fare que-
sta poesia che trova il suo luogo - e fiato ideale - proprio in quel territorio difficile ma così altamente umano che segna anche le
origini dell’autore e che in qualche modo identifica i tratti fondamentali ai quali la società dovrebbe ritornare.”
(dalla prefazione di Matteo Fantuzzi)
Un viaggio. Il viaggio.
Non un viaggio reale e concreto, non uno spostamento nello spazio o nel tempo, ma un viaggio metaforico, simbolico.
Il viaggio come superamento di mille pericoli, ostacoli, prove, come verifica di mille esperienze.
Il viaggio come ricerca della propria essenza e di quella degli altri, delle cose, dei luoghi.
Paolo Gagliardi ha vinto l’edizione 2009 del Concorso Nazionale di Poesia “Sinfonia Dialettale”. È membro dell’Associazione
“Istituto Friedrich Schürr” (per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio dialettale romagnolo) e dell’Associazione Cul-
turale “Il Faro” di Roma (per la rivalutazione dei dialetti d’Italia). Alcune sue poesie si trovano all’interno del sito della Schürr
(www.argaza.it), dove è stato inserito tra i poeti de “La Ludla”.