Voltana on line n.13-2013
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13
2013 Voltana On Line www.voltanaonline.it
Interviste flash a Michele DE PASCALE e
cambiamento dello scenario politico
nazionale, che parta dai territori,
fortemente radicato ed alimentato
dalla spinta vitale della società civile
ed economica: premessa ineludibile
per ogni azione di ricostruzione mo-
rale, politica ed economica del Pae-
se.
Anche il territorio lughese comin-
cia a mostrare un quadro disarman-
te, in cui si impone, in netta eviden-
za, il divario tra la diffusa domanda
di buon governo e la deludente ri-
sposta resa dalle stanche attuali
classi dirigenti, sia in termini di scel-
te politiche, che di strategia ammini-
strativa e relazioni associative.
I cittadini, le associazioni ed i corpi
intermedi lamentano, infatti, da tem-
po, un forte disagio e chiedono si-
gnificativi cambiamenti, per i quali
faticano a trovare interlocutori credi-
bili.
Siamo perciò convinti che sia giun-
to il tempo di dare vita ad una libera
associazione di cittadini in grado di
esprimere un chiaro impegno socia-
le e politico, finalizzato alla parteci-
pazione attiva nella vita delle Istitu-
zioni locali e che si identifichino nei
valori e negli ideali del- ( Segue a pag. 2 )
“Buongiorno, sono Mario Paganini
e […] Vi scrivo in quanto candidati
alla Segreteria Provinciale del Parti-
to Democratico, anche se le candi-
dature non sono ancora ufficializza-
te.
In occasione del Congresso e in
particolare dell'iniziativa di martedì
15 ottobre in programma qui a Vol-
tana volevo fare un breve pezzo in
cui vi presento. La mia urgenza sta
nel fatto che le risposte mi occorre-
rebbero in tempi brevissimi per
riuscire a impaginare in tempo
Per questo vi chiedo cortesemente
di rispondere in modo molto veloce
e breve alle poche domande sotto
riportate. […].
Vi ringrazio per la disponibilità
1. Una cosa da valorizzare della
nostra provincia.
2. Una cosa da risolvere subito nel-
la provincia.
3. Tre parole per il PD che vorresti.
4. La cosa che nel PD funziona me-
glio.
5. La cosa che nel PD proprio non
va.
6. Perché votare te ?”
A pagg. 4 e 5 le risposte.
Verso le Elezioni Amministrative del 2014. I nuovi soggetti politici.
Dalla Dichiarazione d’Intenti della
ASSOCIAZIONE CIVICA PER LA
BUONA POLITICA.
Si è fatto davvero troppo alto il
prezzo da pagare ad una gestione
politica del nostro Paese, arrocca-
ta, impotente e corrotta, che vanifi-
ca il lavoro delle persone laboriose
e oneste!
Da tempo, infatti, è andata pro-
gressivamente crescendo la nostra
insofferenza di cittadini, stanchi di
dover pagare lo scotto dell'incapa-
cità e degli errori di classi dirigenti
sempre più inadeguate ai ruoli ed
ai compiti propri dell'amministra-
zione di uno Stato. Lo spettacolo
indecoroso al quale noi cittadini, da
anni, assistiamo impotenti, di una
politica troppo spesso mossa da
ambizioni personali, interessi di
bottega ed odio per l'avversario
rappresenta esattamente l’opposto
rispetto allo scenario politico-
sociale-istituzionale a cui miriamo.
Per uscire dall'attuale situazione
di paralisi politica, economico-
finanziaria e sociale in cui versa
l'intero paese (ultima tappa di un
iter storicamente scandito da scelte
inopportune, se non addirittura
inattuate...) è urgente aprire, al più
presto, una stagione di concrete
riforme d’ispirazione democratica,
popolare e liberale, caratterizzata
da forti misure di crescita economi-
ca ed occupazionale.
Bisogna scongiurare disoccupa-
zione e tensione sociale mettendo
al centro poche, chiare priorità,
per fare ripartire l’economia e sa-
nare il baratro che separa cittadini,
istituzioni, imprese e politica. Oc-
corre porre mano al riordino istitu-
zionale abolendo province, accor-
pando piccoli comuni, ridisegnan-
do l’architettura dello Stato e ren-
derlo più efficiente. Occorre ridur-
re il numero dei parlamentari e
abolire i contributi pubblici ai par-
titi e movimenti politici.
Non siamo contrari ai partiti! Rite-
niamo ci sia assoluto bisogno di
una classe politica seria, responsa-
bile, competente e onesta, che la-
vori al servizio della comunità, con-
tribuisca a tirare fuori l’Italia dalla
crisi creando premesse di sviluppo
e crescita.
Occorre, dunque, un epocale
a Danilo MANFREDI
Pagina 2 www.voltanaonline.it n. 13 - 2013
( Segue a pag. 3 )
la Costituzione Ita-
liana ed Europea. Tale associazione
deve essere in grado di aggregare
persone per bene, animate dalla
volontà di sostituire, all'atteggia-
mento di inerzia passiva di fronte
agli eventi, il desiderio di viverli da
protagonisti, trasformandosi in sog-
getti attivi di vero e profondo cam-
biamento, per una nuova offerta
politica di buon governo al servizio
della comunità lughese.
Chi si candida a governare ha il
dovere di dare risposte chiare, pre-
sentare programmi e non propa-
ganda, dire quale sarà la visione
del territorio negli anni futuri; come
si intende realizzarla e su quali mo-
tori dello sviluppo si vuole puntare.
CREDIAMO, pertanto, in un'As-sociazione, che induca un radicale
rinnovamento nei contenuti, nelle
persone e nelle modalità di fare
politica ed amministrazione civica.
Siamo convinti, infatti, che alle
spinte dell'antipolitica e al populi-
smo si debba rispondere con il raf-
forzamento e la trasparenza dei
processi democratici, con il contra-
sto ad ogni tentativo di corruzione e
con il potenziamento della vigilanza
sui piccoli e grandi conflitti d’inte-
resse, che rappresentano la vera
minaccia per qualsiasi società giu-
sta e libera.
INTENDIAMO rivolgerci alle
singole persone, ai movimenti della
società civile ed economica e al
mondo del volontariato, per avvia-
re un processo di aggregazione
libero da personalismi e pregiudizi
ideologici, mirato a fare, del nostro
Comune, una realtà che prosperi,
cresca, si misuri con i territori cir-
costanti e sia capace di incidere, a
pieno titolo, nei contesti decisionali
Emiliano-Romagnoli, Nazionali ed
Europei, con l'obiettivo di costruire
la necessaria coesione sociale e
culturale fra i vari attori coinvolti
nel processo. Per raggiungere tale
scopo è, però, indispensabile che il
territorio generi mobilità sociale e
competizione, rimettendo al centro
il lavoro, la professionalità, l'effi-
cienza della pubblica amministra-
zione e della scuola, la libera inizia-
tiva ed il merito individuale.
ASPIRIAMO a creare, dunque, un' "ASSOCIAZIONE PER LA BUO-
NA POLITICA", che:
Ispiri fiducia, prenda sul serio ogni legittimo desiderio di benes-
sere, non abbandoni nessuno ad un
destino di emarginazione e consi-
deri il Welfare come generatore di
opportunità e strumento di promo-
zione umana.
Sia in grado di scommettere sul potenziale di chi è, oggi, escluso
dalle occasioni di crescita e di svi-
luppo, a partire dai giovani e dalle
donne, soggetti precari e privi di
stabile occupazione; offrire nuove
opportunità, lavorando per attrarre
investitori che generino ricchezza
produttiva; creare nuove aziende,
nuova occupazione, con una forte
attenzione alla valorizzazione delle
professionalità e dei talenti esisten-
ti .
Restituisca dignità al lavoro, inte-
so sia come servizio pubblico che
come intrapresa privata; formi ed
educhi al lavoro, inteso come pro-
cesso permanente di formazione
umana, culturale e professionale,
attraverso il coinvolgimento del
mondo della scuola in tutti i suoi
ordini e gradi.
Consideri i cittadini, singoli o associati, e le famiglie come i veri
protagonisti del bene comune, gra-
zie alla valorizzazione del nucleo
familiare, primo fulcro di formazio-
ne della personalità e perno fonda-
mentale dell’economia di uno stato
democratico.
Si esprima come forza riformista, in cui convivano culture e storie
diverse: il mondo dell’associazioni-
smo, del lavoro, delle imprese e
delle professioni, la cultura cattoli-
ca popolare e quella laica e liberal-
democratica.
Dia voce e prospettiva a tutte queste forze, portando al centro
dell’attenzione il cit tadino -
contribuente-elettore, che, con il
suo voto, è il vero ed autentico sog-
getto politico, in grado di determi-
nare l’auspicato cambiamento.
In Romagna, e nel lughese in par-
ticolare, si avverte il bisogno di
maggior dinamismo e di uno scatto
di volontà collettiva, sia sul piano
del metodo e dell’indirizzo politico-
amministrativo, sia su quello, so-
stanziale, partecipativo e strategico
che:
• dia risalto al tessuto produttivo,
lavorativo e professionale locale,
stimoli e coinvolga le competenze
presenti, rendendole artefici dello
sviluppo; Affermi e persegua il
concetto di “fare sistema”, allo sco-
po di creare le condizioni culturali
e ambientali affinché le istituzioni
pubbliche, le imprese, gli istituti di
credito, le organizzazioni di rap-
presentanza dei cittadini cooperino
tra di loro, per rendere più compe-
titivo e attraente il territorio;
• crei luoghi e momenti di co-
decisione , aperti al dialogo e al
confronto fra Enti Locali (Unione
dei Comuni) e organi di rappresen-
tanza sociale, per attuare scelte
condivise e responsabili, nell’e-
sclusivo interesse della comunità;
• svolga un'azione capace e deter-
minata nell'individuare gli strumen-
ti più idonei a realizzare progetti
competitivi in tempi certi;
• valorizzi le imprese, il territorio,
le sue peculiarità ambientali, infra-
strutturali e produttive, promuo-
vendole, con ogni legittimo mezzo,
al fine di attrarre nuovi investimenti
sul territorio nei diversi campi: sto-
rico–culturale, commerciale, arti-
gianale, industriale, agricolo e nel
campo dei servizi, delle comunica-
zioni e della conoscenza;
• introduca profondi cambiamenti
nella Pubblica Amministrazione,
formando e motivando il personale
e la dirigenza sia nei metodi che
nei comportamenti, per tramutarli
in risorsa strategica. La Pubblica
Amministrazione che pensiamo
deve proporsi come ente facilitato-
re dello sviluppo del territorio, non
deve essere autoreferenziale, ma
proattiva, propositiva, rispettosa,
efficace, appropriata e tempestiva
nella risposta;
• rassicuri i cittadini creando un
contesto territoriale ove ciascun
soggetto (Istituzione Pubblica –
Associazionismo – Forze dell’ordi-
ne, ecc.) si senta protagonista atti-
vo, in un clima ambientale impron-
tato ad una civile ed armoniosa
convivenza. Pensiamo ad un siste-
ma di sicurezza ad ampio raggio, in
cui ogni cittadino possa vivere la
propria esistenza con serena tran-
quillità in ogni settore della vita
Verso le Elezioni Amministrative del 2014. I nuovi soggetti politici.
( Segue da pag. 1 )
Pagina 3 www.voltanaonline.it n. 13 - 2013
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mons o non coperto da copyright.
Verso le Elezioni Amministrative del 2014. I nuovi soggetti politici.
momenti di programmazione istitu-
zionale partecipata, in cui si realiz-
zino accordi capaci di concretizzare
le scelte strategiche di cui la rap-
presentanza politica misura (come
in ogni democrazia) il gradimento e
da cui deve trarre il proprio con-
senso.
Le porte dell' "ASSOCIAZIONE
PER LA BUONA POLITICA", sono
aperte a tutti coloro che, come sog-
getti singoli, associazioni e movi-
menti civici, intendano condividere
i nostri valori e le nostre idee, nella
convinzione che sia giunto il mo-
mento di agire, perché la società
economica e civile sappia realizza-
re un nuovo rinascimento sulle ma-
cerie lasciate dalla vecchia politica,
cogliendo il senso pieno dell'inno-
vazione che la storia stessa sembra
indicarci.
Su queste basi, i firmatari della
presente carta degli intenti si pon-
gono all’attenzione della Comunità
Lughese come promotori e garanti
dell’ "ASSOCIAZIONE PER LA BUO-
NA POLITICA", e rivolgono un ap-
pello a tutti i cittadini residenti nel
comune di Lugo e a tutte le associa-
zioni comunque costituite affinché
partecipino attivamente alla costru-
zione di questo progetto.
civile.
CREDIAMO nel valore della coesione - inclusione sociale e del-
la sussidiarietà e riteniamo neces-
saria una profonda revisione
dell'attuale modello di welfare so-
ciale e sanitario, a favore di un si-
stema che sappia salvaguardare la
tutela dei soggetti più deboli, fa-
cendo perno sulla compatibilità
economica e sulla qualità profes-
sionale degli operatori, garantita
esclusivamente dalla loro crescita
meritocratica ed anche promuo-
vendo il volontariato, inteso come
momento di crescita personale e
supporto al miglioramento della
società.
SIAMO CONVINTI che il pro-gresso economico scaturisca dagli
investimenti, dall'innovazione e
dalla ricerca tecnologica, dalla ri-
duzione della pressione fiscale e
del costo del lavoro, dall'elimina-
zione degli sprechi, dalla promo-
zione della cultura, della scuola,
della formazione e della salute, in-
tese come fondamentali motori del-
lo sviluppo di una nazione.
SIAMO CERTI, infine, che Lugo, le sue frazioni ed i comuni dell'U-
nione e della Romagna possano
dare vita ad un territorio sempre
più accogliente, connotato da una
sempre più apprezzabile qualità di
vita e da una sempre maggiore ca-
pacità di attrarre investimenti pro-
duttivi che generino occupazione e
ricchezza e rafforzino i legami di
cooperazione tra imprenditori e
lavoratori.
A fronte di tutto ciò, il quadro po-
litico-istituzionale attuale non lascia
presagire – quanto meno a breve –
realistiche spinte rinnovatrici. Nei
territori dell’Unione dei Comuni
rischiamo, infatti, di restare vittime
di un ingiustificato immobilismo. La
buona politica deve esprimersi in-
troducendo un nuovo sistema di
rapporti che, sgombro da ideolo-
gie e reciproche pregiudiziali, li-
beri le energie che consentano di
realizzare solide sinergie, necessa-
rie a ridisegnare un nuovo sistema
di Welfare ed a determinare la cre-
scita economica del territorio. Dob-
biamo darci un marchio ed un
brand che veicolino ed esaltino, su
tutti i mercati (Nazionali ed Esteri),
le nostre capacità di cooperare e di
essere “Sistema”, coinvolgendo in
quest'opera l’insieme dei soggetti
più sensibili e propensi ad innova-
re e ad investire per la crescita.
Le buone idee non sono esclusivo
patrimonio di un colore politico o
di uno schieramento ideologico,
esse nascono dalle capacità indivi-
duali e collettive, dal senso di re-
sponsabilità, dalla volontà e dal
coraggio di mettersi in gioco, con
onestà, competenza ed entusiasmo,
su obiettivi concreti di comune in-
teresse, da realizzarsi con un meto-
do non individuale, ma partecipati-
vo ed inclusivo, nel rispetto di re-
gole democratiche e condivise.
Quando le idee sono buone e si
condividono, possono nascere buo-
ni progetti e dai buoni progetti
possono scaturire nuove opportuni-
tà, da finalizzare alla ricerca delle
risorse finanziarie da destinare agli
investimenti.
Devono quindi divenire ricorrenti i
( Segue da pag. 2 )
CORSO DI
GINNASTICA
Rivolto a tutti coloro
che vogliono mante-
nersi in forma con
esercizi di tonifica-
zione generale e
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Pagina 4 www.voltanaonline.it n. 13 - 2013
dell'Istruzione, dell'Università e del-
la Ricerca. "Desta particolare
preoccupazione - continuano - la
condizione dei cosiddetti Neet, gio-
vani che né studiano né lavorano:
l'abbandono precoce dei percorsi di formazione rischia di pregiudica-
re il loro futuro, i dati Ocse lo dico-
no chiaramente".
"Così come - concludono i due
membri del governo Letta - è evi-
dente che in Italia c'è un capitale femminile sottoutilizzato sul piano
professionale, uno spreco di risorse
e talenti che il nostro Paese non può
più permettersi". Ma quali sono le
competenze indagate dall'Ocse? E a
quale livello siamo in Italia? Per
quanto riguarda la literacy profi-
ciency, gli esperti parigini hanno
preso in considerazione le capacità
degli adulti di età compresa fra i 15 e i 65 anni "di comprendere, valuta-
re, usare e farsi coinvolgere con
Ocse, italiani "analfabeti" del millennio di Salvatore Intravaia
Secondo l'organizzazione interna-
zionale, gli adulti del Belpaese sono
in fondo alla classifica europea che
stima la capacità e preparazione
letteraria e matematica di 24 paesi.
Il ministro: a preoccupare maggior-
mente è la condizione dielle donne
e dei neet, i giovani che né studiano
né lavorano.
ROMA - Cittadini italiani in fondo alla classifica sui saperi essenziali
per orientarsi nella società del ter-
zo millennio. E in Italia, si ritorna a
parlare di analfabetismo funziona-
le. Non importa, in altre parole, se
gli italiani sanno tecnicamente leg-gere, scrivere e far di conto. Ma
l'uso che sono in grado di fare del-
le informazioni che possono acqui-
sire anche attraverso le tecnologie
digitali. Nell'ultima classifica stilata
dall'Ocse (l'Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo econo-
mico), e diffusi oggi dall'Isfol, sulle
competenze principali degli adulti
il nostro Paese figura all'ultimo po-
sto. Ci piazziamo in fondo alla clas-
sica - ultimi tra 24 paesi - per com-
petenze in lettura e al penultimo
posto sia per competenze in mate-matica sia per capacità di risolvere
problemi in ambienti ricchi di tec-
nologia, come quelli delle società
moderne.
L’analisi di Tito Boeri
Una maglia nera che preoccupa
la politica e che fa il paio con gli scarsi risultati dei quindicenni ita-
liani nei test Ocse-Pisa in lettura,
matematica e scienze. "I dati
dell'Indagine PIAAC (Programme
for the international assessment of
adult competencies) dell'Ocse so-
no allarmanti e impongono un'in-
versione di marcia", dichiarano
Enrico Giovannini e Maria Chiara
Carrozza, rispettivamente a capo del dicastero del Lavoro e delle
politiche sociali e del ministero
Intervista flash a Michele DE PASCALE novative.
4. La cosa che nel PD funziona me-
glio e 5. La cosa che nel PD proprio
non va.
Il PD ha dimostrato, in alcune cir-
costanze, la capacità di mettere in
campo una forza incredibile, ma,
alla prova dei fatti, i risultati ottenuti
sono stati assolutamente insufficien-
ti. L'ho paragonato, scherzando, ad
una "Balena nel vinavil", gigantesca
ed immobile. Dobbiamo ripensare
completamente la nostra organizza-
zione, liberando energie nuove,
aprendo alla partecipazione quanti-
tativa, con sondaggi online mensili,
e qualitativa, coinvolgendo cioè le
migliori competenze.
6. Perché votare te?
Credo di rappresentare il giusto
mix di esperienza e radicale voglia
di cambiamento. Credo di aver ag-
gregato attorno alla mia proposta le
migliori energie del PD di tutta la
Provincia, a prescindere dal fatto
che, sul nazionale, votino per Renzi,
Cuperlo o Civati. Smettiamola di
lamentarci e dividerci in correnti e
mettiamoci al servizio del nostro
territorio.
1. Una cosa da valorizzare della no-
stra provincia.
Il diffusissimo sentimento di soli-
darietà, che, pur nelle difficoltà, ci
ha permesso di rimanere una co-
munità coesa. Non so se vi è un al-
tro luogo nel mondo con una rete
di volontariato così forte, e sistemi
d'impresa così organizzati e diffusi.
Dobbiamo cambiare moltissimo,
senza però permettere che l'indivi-
dualismo imperante ci cambi.
2. Una cosa da risolvere subito nella
provincia.
Guerra senza frontiere alla buro-
crazia. In questi ultimi dieci anni ad
ogni livello di Governo la morsa
della burocrazia si è stretta attorno
al collo di cittadini e imprese. Ser-
ve una brusca inversione di ten-
denza, regole più semplici, com-
prensibili da tutti e una Politica che
si confronta ma che poi torna ad
assumersi delle responsabilità,
senza essere sempre ostaggio dei
"Comitati del No a prescindere".
3. Tre parole per il PD che vorresti.
Lavoro, perché se non restituiamo
competitività alle nostre imprese e
invertiamo il dato sulla disoccupa-
zione rischiamo di compromettere
tutte le conquiste sociali e civili
degli ultimi 100 anni. Partecipazio-
ne. Romagna, che è il nuovo oriz-
zonte politico, di area vasta, a cui
dobbiamo guardare con coraggio,
per mettere in campo Politiche In-
Età: 28 anni
Titolo di studio: Diploma Liceo
Scientifico
Occupazione: Assessore al Turismo
- Comune di Cervia
Ruoli nel Pd: Coordinatore segre-
teria provinciale
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Intervista flash a Danilo MANFREDI 1. Una cosa da valorizzare nella no-
stra provincia.
Credo che dovremmo mantenere
la coesione sociale propria della
nostra provincia; valorizzare
quell’insieme di relazioni sociali
forti, costruite sulla solidarietà ter-
ritoriale e continuare a promuovere
l'assunzione collettiva di responsa-
bilità, che fa sì che si percepiscano
i problemi come comuni e non cir-
coscritti a singole persone o grup-
pi. Credo che questo rappresenti
un vero e proprio vantaggio com-
petitivo del nostro territorio.
2. Una cosa da risolvere subito nella
provincia
Non c’è dubbio che il lavoro è la
nostra prima priorità. Sono stati
oltre 30.000 i disoccupati in provin-
cia con un’altissima percentuale di
giovani. Non è accettabile che nel
2012 moltissimi ragazzi abbiano
deciso di emigrare all’estero. Non
per fare una bella esperienza tem-
poranea e poi tornare ma per tro-
vare un lavoro stabile ed una spe-
ranza di vita migliore. Questo signi-
fica un fenomeno nuovo per il no-
stro territorio a mio avviso passato
troppo sotto silenzio.
3. Tre parole per il PD che vorresti.
Diffuso, inclusivo, trasparente.
4. La cosa che nel PD funziona me-
glio.
Sicuramente le nostre feste, colo-
rate e popolari, realizzate da tanti
militanti uniti dalla generosità e
dall’amore per la politica e per il
bene comune.
5. La cosa che nel PD proprio non
va.
Il partito viene percepito come
arroccato al proprio interno, con
discussioni dilanianti tra le varie
correnti ed incapace di promuove-
re un’incisiva azione politica.
6. Perché votare per te?
Perché vorrei un partito che dai
leader torni alle persone. Che dai
tecnicismi torni alle idee. Che dagli
equilibri strategici torni a pensare
a ciò che è veramente meglio per il
bene comune. che valorizzi le idee
per se stesse, per quello che sono,
e non solo per chi le propone.
(segue) Ocse, italiani "analfabeti" del millennio di Salvatore Intravaia
testi scritti per intervenire attiva-
mente nella società, per raggiun-
gere i propri obiettivi e per svilup-
pare le proprie conoscenze e po-
tenzialità".
Una competenza che prescinde
dalla semplice capacità strumenta-
le di leggere e scrivere. E in un
mondo che utilizza ormai dati, ta-
belle e grafici per illustrare tantis-
simi aspetti della vita comune -
dallo spread che, ci dà indicazioni sulle condizioni della nostra eco-
nomia, alle previsioni del tempo -
non sapere "accedere, utilizzare,
interpretare e comunicare le infor-
mazioni numeriche", la numeracy
proficiency , si trasforma in un gap
considerevole per i cittadini italia-
ni alle prese con una delle più gra-
vi crisi del mercato del lavoro de-
gli ultimi trent'anni. Nel Belpaese arranchiamo anche per capacità
dell'uso delle tecnologie digitali e
quelle offerte dalle reti internet
"per acquisire informazioni, comu-
nicare e svolgere compiti pratici".
Oltre un quarto degli italiani, il
28%, si piazzano a livello più bas-
so, o addirittura al di sotto di tale
livello, per competenze in Lettura.
Percentuale che scende al 15% nei
paesi Ocse e al 12% in Norvegia.
Quasi un terzo della popolazione
che leggendo un libro o qualsiasi
altro testo scritto riesce ad inter-pretare soltanto informazioni sem-
plici. Stesso discorso quando oc-
corre confrontarsi con dati, tabelle
e grafici. Gli italiani che si piazzano
ai livelli più bassi - al primo livello
o sotto il livello più basso - sono
addirittura 32%. In Spagna che ci
contende il gradino più basso sono
il 31 per cento abbondante. La Fin-
landia si piazza al secondo posto col 13 per cento e il Giappone è in
testa con appena l'8 per cento di
adulti con scarse competenze mate-
matiche.
"La clamorosa bocciatura emersa
oggi dal rapporto Ocse-Isfol - com-menta Marcello Pacifico, presidente
Anief - conferma quello che il sin-
dacato sostiene da tempo: occorre
prima di tutto agire con urgenza
per rendere obbligatoria la fre-
quenza della scuola sino alla fine
delle superiori. Poi è indispensabi-
le restituire ai nostri allievi quel 10
per cento di tempo scuola sottratto
nell'ultimo con le riforme Gelmini e
infine - continua il sindacalista - invertire il trend dei cosiddetti
Neet, quei 2 milioni e mezzo di gio-
vani che vivono le loro giornate
senza studiare né lavorare".
Fonte:
Articolo di Salvatore Intravaia
Pubblicato sul quotidiano La Repubblica
dell’ 8 ottobre 2013.
Disponibile sul sito: www.repubblica.it
Età: 44 anni
Titolo di studio: Laurea in Giuri-
sprudenzao
Occupazione: Avvocato
Ruoli nel Pd: Segretario Comunale
di Ravenna
Pagina 6 www.voltanaonline.it n. 13 - 2013
Immagini gentilmente messe a disposizione dagli organizzatori.
A sinistra. Sopra: Bruno Pelloni. Sotto: Silvano Verlicchi.
A destra: il pubblico in sala (con qualche volto Voltanese)
Le prospettive della Sanità lughese nell’ambito delle AUSL della Romagna di Bruno Pelloni (portavoce Associazione Civica per la Buona Politica)
L’Associazione civica per La Buo-
na Politica ha organizzato il segui-
tissimo (220 persone) dibattito sulla
Sanità (supplendo alle carenze del-
le Istituzioni), invitando il Direttore
Generale della ASL di Ravenna ed
il Presidente della Provincia per
cercare di capire cosa intendono
fare, nell’ambito della nuova AUSL
della Romagna, delle strutture sani-
tarie ed ospedaliere di Lugo.
Nonostante abbiamo rovesciato lo
schema classico di queste iniziati-
ve, facendo fare prima le domande
ai cittadini, il risultato , in termini di
chiarezza nelle risposte non è stato
esaltante.
Ci hanno detto che vogliono ra-
zionalizzare la struttura sanitaria
creando un filtro sul territorio che
permetta di “decongestionare” gli
ospedali dai malati cronici (anziani)
per qualificare le prestazioni sulle
patologie acute. Ma alla domanda
quando partiranno le “Case della
Salute” (strutture dove i medici di
base dovrebbero, in forma associa-
ta, fornire le prestazioni sanitarie
primarie sul territorio) hanno rispo-
sto che è un ottimo argomento per i
convegni e stanno facendo alcune
sperimentazioni.
Inoltre hanno ignorato il fatto che
nelle R.S.A. e nelle Case Protette,
per carenza di presenza medica ed
infermieristica, spesso si ricovera-
no in Ospedale anziani per piaghe
da decubito o per fare flebo di anti-
biotici (allucinante, ma vero!).
La nostra valutazione è che prima
vanno realizzate e testate le Case
della Salute e potenziata la rete di
filtro sul territorio anche attraverso
un rafforzamento delle R.S. A e del-
le Case Protette che svolgono un
ruolo fondamentale nell’area assi-
stenza anziani.
Poi, se la rete sul territorio funzio-
na, si potrà partire con il processo
di riorganizzazione funzionale dei
Padiglioni Ospedalieri, salvaguar-
dando comunque i servizi per le
patologie critiche.
Questo significa che nell’Ospeda-
le di Lugo non si può prescindere
da Rianimazione e Cardiologia H
24, perché sono servizi di garanzia
nei confronti di tutta la popolazione
ospedaliera.
Nel momento in cui venissero a
mancare si depotenzierebbe drasti-
camente la capacità operativa di fun-
zioni ad alta intensità come la Chi-
rurgia e l’Ortopedia e l’Ospedale
sarebbe destinato in breve tempo a
occuparsi prevalentemente della
lungodegenza.
Parallelamente serve una maggio-
re integrazione funzionale e nella
programmazione degli investimenti
con le strutture sanitarie private ac-
creditate (nella costituenda Azienda
Unica della Romagna il 30% dei
5.000 posti letto sono gestiti dal pri-
vato) al fin di evitare duplicazioni di
interventi.
In altri termini occorre fare rete,
integrare l’esistente e sfruttare le
sinergie; per non impoverire i servi-
zi , bisogna razionalizzare e qualifi-
care.
Bruno Pelloni
(portavoce Associazione Civica per
la Buona Politica)
Fonte
http://www.pavaglionelugo.net/2013/10/
associazione-civica-per-la-buona.html
Pubblicato venerdì 11 ottobre 2013
Pagina 7 www.voltanaonline.it n. 13 - 2013
Silvano Verlicchi sulla costituzione della Ausl di tutta la Romagna ...
- Lei propone quindi una sanità
concepita come fattore non solo
di benessere psico-fisico, ma co-
me elemento di crescita per l’e-
conomia…”
Certo. È noto l’effetto positivo che
genera la spesa in tutela della salu-
te sull’economia di quei territori
che sono in grado di garantire la
completa filiera dell’offerta di pre-
stazioni coniugandola con la forma-
zione accademica, con strutture di
ricerca, con l’industria biomedica-
le, protasica e farmaceutica, dei
servizi e del benessere termale,
del wellness e del turismo, sono
all’industria alimentare e di quella
ad alta tecnologia. Elementi tutti
questi presenti in Romagna e per i
quali non resta che porre le basi
per una duratura concertazione
strategica e una valorizzazione isti-
tuzionale ed economica dei singoli
distretti”.
- Con la realizzazione dell’Ausl
unica che ne sarà della sanità
lughese? C’è chi teme la chiusu-
ra dell’ospedale di Lugo…
“Non credo proprio che l’ospe-dale di Lugo corra il pericolo di
chiusura. Al contrario, penso che la
costituzione dell’Ausl unica debba
rappresentare una nuova occasione
da cogliere come il comprensorio
lughese ha conosciuto dalla fine
degli anni 80 a metà anni 90, per
ripensare il sistema socio-sanitario
dell’intera provincia e della Roma-
gna organizzando funzionalmente e
strutturalmente una rete di servizi
imperniata su strutture ospedaliere
pubbliche e private accreditate
che operano in stretta sinergia tra
di loro per il raggiungimento di un
obiettivo comune”.
- Quali sono tali obiettivi?
“Elevare la qualità e la quantità
delle prestazioni a costi contenuti e
sostenibili, rendere più efficace la
gestione delle risorse aziendali,
umane e strutturali, garantire la
fruibilità e l’accessibilità alle cure e
ai servizi permettendo a tutti i ri-
chiedenti di essere liberi di sce-
gliere il luogo di cura che meglio li
soddisfa. Inoltre, potenziare l’orga-
nizzazione la diffusione dell’assi-
Il confronto tra le parti sociali e
istituzionali sulla realizzazione
dell’Ausl unica di Romagna è da
tempo entrato nel vivo. La parte in
gioco è elevata. Il risultato avrà im-
portanti ricadute, non solo in ambi-
to sanitario e sociale ma anche per
ciò che genera in termini di indotto
per l’economia locale. Le associa-
zioni imprenditoriali della Romagna
hanno fornito, in occasione dei vari
tavoli istituzionali, un importante
contributo e hanno presentato alcu-
ni emendamenti. A Silvano Verlic-
chi, dirigente del Gruppo Villa Ma-
ria nonché presidente della Sezione
Salute di Confindustria Ravenna,
abbiamo chiesto un’opinione su
questo tema di grande attualità. “Il progetto di iniziativa regionale fina-
lizzato alla costituzione dell’Ausl
Romagna – spiega – presenta con-
tenuti di indubbio interesse e con-
divisione, perché sanità e servizi
sociali non vanno pensati come un
costo ma come un investimento.
Rappresentano un sistema fonda-
mentale per la migliore qualità del-
la vita, coesione sociale, nonché un
potente traino per l’economia e lo
sviluppo industriale”.
- Può spiegare meglio in che mi-
sura rappresenta un investimen-
to?
“In sanità, per riorganizzare al
meglio i servizi, occorre iniziare
dal presupposto che la salute è un
‘concetto’, per cui non si devono
perseguire asettiche politiche di
contenimento della spesa, ma co-
niugare i positivi effetti economici
derivanti dalle necessarie riorga-
nizzazioni e/o razionalizzazioni dei
posti letto ospedalieri e dei servizi,
con l’efficientamento degli apparati
pubblici amministrativi, accompa-
gnate da strutturate iniziative di
reinvestimento avendo cura di per-
seguire un effetto contabile quanto-
meno neutro. Auspico perciò che le
istituzioni pubbliche si impegnino a
garantire i migliori servizi a tutela
dei cittadini, mantenendo un saldo
radicamento con i singoli territori.
Il tutto, valorizzando le eccellenze
sanitari dei presidi ospedalieri
pubblici e privati accreditati sul
nostro territorio”.
stenza sociale (Rsa, Case protette
per anziani, handicap, disagio gio-
vanile, malati psichici ecc.) e sani-
taria extraospedaliera distrettuale.
Non solo, ma valorizzare appieno la
funzione dei medici di medicina
generale, degli specialisti e del
personale tutto, che costituisce il
‘vero patrimonio’ professionale e
culturale del servizio sanitario terri-
toriale. Infine, dare maggior peso
all’impegno sussidiario profuso
ogni giorno dalle organizzazioni di
volontariato e dalla cooperai zone
sociale no profit”.
- Ora cosa accadrà?
“Abbiamo presentato alcuni
emendamenti alla legge regionale
istitutiva dell’Ausl, con l’auspicio
che vengano presi in seria conside-
razione dai soggetti istituzionali
deputati a legiferare”.
- Come vi state organizzando?
“Vista la problematicità del ‘tema
salute’, tutte le associazioni impren-
ditoriali, nessuna esclusa, hanno
chiesto alle istituzioni pubbliche
della Romagna di costituire un tavo-
lo permanente di confronto, aperto
a tutte le forze economiche e sociali
del territorio per monitorale in con-
tinuo l’evoluzione del progetto”.
Luigi Scardovi
Dal 1986 al 1991 Silvano Verlicchi è
stato Presidente dell’Usl 36 di Lugo.
È in quegli anni che viene concepi-
to e si attua il cosiddetto ‘Progetto
Salute’, vale a dire la riorganizza-
zione della rete ospedaliera e dei
servizi sociali ponendo le basi di un
rapporto innovativo tra spedalità
pubblica e privata, cooperazione e
volontariato. Attualmente, in seno
al Gruppo ‘Villa Maria’, ricopre
diversi incarichi in capo ad alcune
società ospedaliere, mentre in am-
bito confindustriale è presidente
della Sezione Salute di Confindu-
stria Ravenna e componente della
Commissione Santità Confindustria
Emilia-Romagna.
Fonte
Intervista di Luigi Scardovi a Silvano Verlic-
chi. Pubblicata dal quotidiano il Resto del
Carlino del 19 agosto 2013.
Pagina 8 www.voltanaonline.it n. 13 - 2013
Un calendario, aggiornato, degli
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Lo trovi nel sito
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Nella Sala Polivalente della Casa
del Popolo, tutti i mercoledì corsi
di Zumba.
RAVENNA ON MY
MIND (Ravȇna in t'é mi
pinsir) è il cortome-
traggio, della durata di
28 minuti, presentato
per la prima volta alle 15.30 del 5
Ottobre 2013 durante il Voltana
Photo Event. Il filmato è stato realiz-
zato interamente con l'interessante
tecnica time lapse, che gli conferi-sce atmosfera e dinamicità, ed è il
risultato di 200 giorni di lavoro nel
territorio della provincia di Raven-
na, durante i quali sono stati acqui-
siti 200.000 scatti fotografici. Realiz-
zarlo è stata un'esperienza molto
interessante, che mi ha permesso di
entrare a stretto contatto con la na-
tura e le tradizioni locali. Dal corto
emerge un patrimonio di risorse
naturali (flora, fauna, paesaggio,
risorse idriche) e risorse culturali
(gastronomia, musica, arte, artigia-
nato, religione, eventi sociali), che
costituiscono la ricchezza di questo
territorio. Per vedere il trailer
http://www.youtube.com/watch?v=815-
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Fatti e gente di Voltana e dintorni
Al Centro Sociale “Ca’ Vecchia”,
tutti i martedì corsi di: Salsa Porto-
ricana, Cubana, Rueda, Bachata.
Trovata su Internet e segnalata da
Romina
Voltana Photo Event 2013
Pubblichiamo alcune segnalazioni giunte a Voltana On Line su facebook
Trovata su Internet e segnalata da
Maurizio
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Giovanni Trovata su Internet e segnalata da
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