Voltana on line n.13-2013

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13 2013 Voltana On Line www.voltanaonline.it Interviste flash a Michele DE PASCALE e cambiamento dello scenario politico nazionale, che parta dai territori, fortemente radicato ed alimentato dalla spinta vitale della società civile ed economica: premessa ineludibile per ogni azione di ricostruzione mo- rale, politica ed economica del Pae- se. Anche il territorio lughese comin- cia a mostrare un quadro disarman- te, in cui si impone, in netta eviden- za, il divario tra la diffusa domanda di buon governo e la deludente ri- sposta resa dalle stanche attuali classi dirigenti, sia in termini di scel- te politiche, che di strategia ammini- strativa e relazioni associative. I cittadini, le associazioni ed i corpi intermedi lamentano, infatti, da tem- po, un forte disagio e chiedono si- gnificativi cambiamenti, per i quali faticano a trovare interlocutori credi- bili. Siamo perciò convinti che sia giun- to il tempo di dare vita ad una libera associazione di cittadini in grado di esprimere un chiaro impegno socia- le e politico, finalizzato alla parteci- pazione attiva nella vita delle Istitu- zioni locali e che si identifichino nei valori e negli ideali del- ( Segue a pag. 2 ) Buongiorno, sono Mario Paganini e […] Vi scrivo in quanto candidati alla Segreteria Provinciale del Parti- to Democratico, anche se le candi- dature non sono ancora ufficializza- te. In occasione del Congresso e in particolare dell'iniziativa di martedì 15 ottobre in programma qui a Vol- tana volevo fare un breve pezzo in cui vi presento. La mia urgenza sta nel fatto che le risposte mi occorre- rebbero in tempi brevissimi per riuscire a impaginare in tempo Per questo vi chiedo cortesemente di rispondere in modo molto veloce e breve alle poche domande sotto riportate. […]. Vi ringrazio per la disponibilità 1. Una cosa da valorizzare della nostra provincia. 2. Una cosa da risolvere subito nel- la provincia. 3. Tre parole per il PD che vorresti. 4. La cosa che nel PD funziona me- glio. 5. La cosa che nel PD proprio non va. 6. Perché votare te ?” A pagg. 4 e 5 le risposte. Verso le Elezioni Amministrative del 2014. I nuovi soggetti politici. Dalla Dichiarazione d’Intenti della ASSOCIAZIONE CIVICA PER LA BUONA POLITICA. Si è fatto davvero troppo alto il prezzo da pagare ad una gestione politica del nostro Paese, arrocca- ta, impotente e corrotta, che vanifi- ca il lavoro delle persone laboriose e oneste! Da tempo, infatti, è andata pro- gressivamente crescendo la nostra insofferenza di cittadini, stanchi di dover pagare lo scotto dell'incapa- cità e degli errori di classi dirigenti sempre più inadeguate ai ruoli ed ai compiti propri dell'amministra- zione di uno Stato. Lo spettacolo indecoroso al quale noi cittadini, da anni, assistiamo impotenti, di una politica troppo spesso mossa da ambizioni personali, interessi di bottega ed odio per l'avversario rappresenta esattamente l’opposto rispetto allo scenario politico- sociale-istituzionale a cui miriamo. Per uscire dall'attuale situazione di paralisi politica, economico- finanziaria e sociale in cui versa l'intero paese (ultima tappa di un iter storicamente scandito da scelte inopportune, se non addirittura inattuate...) è urgente aprire, al più presto, una stagione di concrete riforme d’ispirazione democratica, popolare e liberale, caratterizzata da forti misure di crescita economi- ca ed occupazionale. Bisogna scongiurare disoccupa- zione e tensione sociale mettendo al centro poche, chiare priorità, per fare ripartire l’economia e sa- nare il baratro che separa cittadini, istituzioni, imprese e politica. Oc- corre porre mano al riordino istitu- zionale abolendo province, accor- pando piccoli comuni, ridisegnan- do l’architettura dello Stato e ren- derlo più efficiente. Occorre ridur- re il numero dei parlamentari e abolire i contributi pubblici ai par- titi e movimenti politici. Non siamo contrari ai partiti! Rite- niamo ci sia assoluto bisogno di una classe politica seria, responsa- bile, competente e onesta, che la- vori al servizio della comunità, con- tribuisca a tirare fuori l’Italia dalla crisi creando premesse di sviluppo e crescita. Occorre, dunque, un epocale a Danilo MANFREDI

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2013 Voltana On Line www.voltanaonline.it

Interviste flash a Michele DE PASCALE e

cambiamento dello scenario politico

nazionale, che parta dai territori,

fortemente radicato ed alimentato

dalla spinta vitale della società civile

ed economica: premessa ineludibile

per ogni azione di ricostruzione mo-

rale, politica ed economica del Pae-

se.

Anche il territorio lughese comin-

cia a mostrare un quadro disarman-

te, in cui si impone, in netta eviden-

za, il divario tra la diffusa domanda

di buon governo e la deludente ri-

sposta resa dalle stanche attuali

classi dirigenti, sia in termini di scel-

te politiche, che di strategia ammini-

strativa e relazioni associative.

I cittadini, le associazioni ed i corpi

intermedi lamentano, infatti, da tem-

po, un forte disagio e chiedono si-

gnificativi cambiamenti, per i quali

faticano a trovare interlocutori credi-

bili.

Siamo perciò convinti che sia giun-

to il tempo di dare vita ad una libera

associazione di cittadini in grado di

esprimere un chiaro impegno socia-

le e politico, finalizzato alla parteci-

pazione attiva nella vita delle Istitu-

zioni locali e che si identifichino nei

valori e negli ideali del- ( Segue a pag. 2 )

“Buongiorno, sono Mario Paganini

e […] Vi scrivo in quanto candidati

alla Segreteria Provinciale del Parti-

to Democratico, anche se le candi-

dature non sono ancora ufficializza-

te.

In occasione del Congresso e in

particolare dell'iniziativa di martedì

15 ottobre in programma qui a Vol-

tana volevo fare un breve pezzo in

cui vi presento. La mia urgenza sta

nel fatto che le risposte mi occorre-

rebbero in tempi brevissimi per

riuscire a impaginare in tempo

Per questo vi chiedo cortesemente

di rispondere in modo molto veloce

e breve alle poche domande sotto

riportate. […].

Vi ringrazio per la disponibilità

1. Una cosa da valorizzare della

nostra provincia.

2. Una cosa da risolvere subito nel-

la provincia.

3. Tre parole per il PD che vorresti.

4. La cosa che nel PD funziona me-

glio.

5. La cosa che nel PD proprio non

va.

6. Perché votare te ?”

A pagg. 4 e 5 le risposte.

Verso le Elezioni Amministrative del 2014. I nuovi soggetti politici.

Dalla Dichiarazione d’Intenti della

ASSOCIAZIONE CIVICA PER LA

BUONA POLITICA.

Si è fatto davvero troppo alto il

prezzo da pagare ad una gestione

politica del nostro Paese, arrocca-

ta, impotente e corrotta, che vanifi-

ca il lavoro delle persone laboriose

e oneste!

Da tempo, infatti, è andata pro-

gressivamente crescendo la nostra

insofferenza di cittadini, stanchi di

dover pagare lo scotto dell'incapa-

cità e degli errori di classi dirigenti

sempre più inadeguate ai ruoli ed

ai compiti propri dell'amministra-

zione di uno Stato. Lo spettacolo

indecoroso al quale noi cittadini, da

anni, assistiamo impotenti, di una

politica troppo spesso mossa da

ambizioni personali, interessi di

bottega ed odio per l'avversario

rappresenta esattamente l’opposto

rispetto allo scenario politico-

sociale-istituzionale a cui miriamo.

Per uscire dall'attuale situazione

di paralisi politica, economico-

finanziaria e sociale in cui versa

l'intero paese (ultima tappa di un

iter storicamente scandito da scelte

inopportune, se non addirittura

inattuate...) è urgente aprire, al più

presto, una stagione di concrete

riforme d’ispirazione democratica,

popolare e liberale, caratterizzata

da forti misure di crescita economi-

ca ed occupazionale.

Bisogna scongiurare disoccupa-

zione e tensione sociale mettendo

al centro poche, chiare priorità,

per fare ripartire l’economia e sa-

nare il baratro che separa cittadini,

istituzioni, imprese e politica. Oc-

corre porre mano al riordino istitu-

zionale abolendo province, accor-

pando piccoli comuni, ridisegnan-

do l’architettura dello Stato e ren-

derlo più efficiente. Occorre ridur-

re il numero dei parlamentari e

abolire i contributi pubblici ai par-

titi e movimenti politici.

Non siamo contrari ai partiti! Rite-

niamo ci sia assoluto bisogno di

una classe politica seria, responsa-

bile, competente e onesta, che la-

vori al servizio della comunità, con-

tribuisca a tirare fuori l’Italia dalla

crisi creando premesse di sviluppo

e crescita.

Occorre, dunque, un epocale

a Danilo MANFREDI

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( Segue a pag. 3 )

la Costituzione Ita-

liana ed Europea. Tale associazione

deve essere in grado di aggregare

persone per bene, animate dalla

volontà di sostituire, all'atteggia-

mento di inerzia passiva di fronte

agli eventi, il desiderio di viverli da

protagonisti, trasformandosi in sog-

getti attivi di vero e profondo cam-

biamento, per una nuova offerta

politica di buon governo al servizio

della comunità lughese.

Chi si candida a governare ha il

dovere di dare risposte chiare, pre-

sentare programmi e non propa-

ganda, dire quale sarà la visione

del territorio negli anni futuri; come

si intende realizzarla e su quali mo-

tori dello sviluppo si vuole puntare.

CREDIAMO, pertanto, in un'As-sociazione, che induca un radicale

rinnovamento nei contenuti, nelle

persone e nelle modalità di fare

politica ed amministrazione civica.

Siamo convinti, infatti, che alle

spinte dell'antipolitica e al populi-

smo si debba rispondere con il raf-

forzamento e la trasparenza dei

processi democratici, con il contra-

sto ad ogni tentativo di corruzione e

con il potenziamento della vigilanza

sui piccoli e grandi conflitti d’inte-

resse, che rappresentano la vera

minaccia per qualsiasi società giu-

sta e libera.

INTENDIAMO rivolgerci alle

singole persone, ai movimenti della

società civile ed economica e al

mondo del volontariato, per avvia-

re un processo di aggregazione

libero da personalismi e pregiudizi

ideologici, mirato a fare, del nostro

Comune, una realtà che prosperi,

cresca, si misuri con i territori cir-

costanti e sia capace di incidere, a

pieno titolo, nei contesti decisionali

Emiliano-Romagnoli, Nazionali ed

Europei, con l'obiettivo di costruire

la necessaria coesione sociale e

culturale fra i vari attori coinvolti

nel processo. Per raggiungere tale

scopo è, però, indispensabile che il

territorio generi mobilità sociale e

competizione, rimettendo al centro

il lavoro, la professionalità, l'effi-

cienza della pubblica amministra-

zione e della scuola, la libera inizia-

tiva ed il merito individuale.

ASPIRIAMO a creare, dunque, un' "ASSOCIAZIONE PER LA BUO-

NA POLITICA", che:

Ispiri fiducia, prenda sul serio ogni legittimo desiderio di benes-

sere, non abbandoni nessuno ad un

destino di emarginazione e consi-

deri il Welfare come generatore di

opportunità e strumento di promo-

zione umana.

Sia in grado di scommettere sul potenziale di chi è, oggi, escluso

dalle occasioni di crescita e di svi-

luppo, a partire dai giovani e dalle

donne, soggetti precari e privi di

stabile occupazione; offrire nuove

opportunità, lavorando per attrarre

investitori che generino ricchezza

produttiva; creare nuove aziende,

nuova occupazione, con una forte

attenzione alla valorizzazione delle

professionalità e dei talenti esisten-

ti .

Restituisca dignità al lavoro, inte-

so sia come servizio pubblico che

come intrapresa privata; formi ed

educhi al lavoro, inteso come pro-

cesso permanente di formazione

umana, culturale e professionale,

attraverso il coinvolgimento del

mondo della scuola in tutti i suoi

ordini e gradi.

Consideri i cittadini, singoli o associati, e le famiglie come i veri

protagonisti del bene comune, gra-

zie alla valorizzazione del nucleo

familiare, primo fulcro di formazio-

ne della personalità e perno fonda-

mentale dell’economia di uno stato

democratico.

Si esprima come forza riformista, in cui convivano culture e storie

diverse: il mondo dell’associazioni-

smo, del lavoro, delle imprese e

delle professioni, la cultura cattoli-

ca popolare e quella laica e liberal-

democratica.

Dia voce e prospettiva a tutte queste forze, portando al centro

dell’attenzione il cit tadino -

contribuente-elettore, che, con il

suo voto, è il vero ed autentico sog-

getto politico, in grado di determi-

nare l’auspicato cambiamento.

In Romagna, e nel lughese in par-

ticolare, si avverte il bisogno di

maggior dinamismo e di uno scatto

di volontà collettiva, sia sul piano

del metodo e dell’indirizzo politico-

amministrativo, sia su quello, so-

stanziale, partecipativo e strategico

che:

• dia risalto al tessuto produttivo,

lavorativo e professionale locale,

stimoli e coinvolga le competenze

presenti, rendendole artefici dello

sviluppo; Affermi e persegua il

concetto di “fare sistema”, allo sco-

po di creare le condizioni culturali

e ambientali affinché le istituzioni

pubbliche, le imprese, gli istituti di

credito, le organizzazioni di rap-

presentanza dei cittadini cooperino

tra di loro, per rendere più compe-

titivo e attraente il territorio;

• crei luoghi e momenti di co-

decisione , aperti al dialogo e al

confronto fra Enti Locali (Unione

dei Comuni) e organi di rappresen-

tanza sociale, per attuare scelte

condivise e responsabili, nell’e-

sclusivo interesse della comunità;

• svolga un'azione capace e deter-

minata nell'individuare gli strumen-

ti più idonei a realizzare progetti

competitivi in tempi certi;

• valorizzi le imprese, il territorio,

le sue peculiarità ambientali, infra-

strutturali e produttive, promuo-

vendole, con ogni legittimo mezzo,

al fine di attrarre nuovi investimenti

sul territorio nei diversi campi: sto-

rico–culturale, commerciale, arti-

gianale, industriale, agricolo e nel

campo dei servizi, delle comunica-

zioni e della conoscenza;

• introduca profondi cambiamenti

nella Pubblica Amministrazione,

formando e motivando il personale

e la dirigenza sia nei metodi che

nei comportamenti, per tramutarli

in risorsa strategica. La Pubblica

Amministrazione che pensiamo

deve proporsi come ente facilitato-

re dello sviluppo del territorio, non

deve essere autoreferenziale, ma

proattiva, propositiva, rispettosa,

efficace, appropriata e tempestiva

nella risposta;

• rassicuri i cittadini creando un

contesto territoriale ove ciascun

soggetto (Istituzione Pubblica –

Associazionismo – Forze dell’ordi-

ne, ecc.) si senta protagonista atti-

vo, in un clima ambientale impron-

tato ad una civile ed armoniosa

convivenza. Pensiamo ad un siste-

ma di sicurezza ad ampio raggio, in

cui ogni cittadino possa vivere la

propria esistenza con serena tran-

quillità in ogni settore della vita

Verso le Elezioni Amministrative del 2014. I nuovi soggetti politici.

( Segue da pag. 1 )

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Verso le Elezioni Amministrative del 2014. I nuovi soggetti politici.

momenti di programmazione istitu-

zionale partecipata, in cui si realiz-

zino accordi capaci di concretizzare

le scelte strategiche di cui la rap-

presentanza politica misura (come

in ogni democrazia) il gradimento e

da cui deve trarre il proprio con-

senso.

Le porte dell' "ASSOCIAZIONE

PER LA BUONA POLITICA", sono

aperte a tutti coloro che, come sog-

getti singoli, associazioni e movi-

menti civici, intendano condividere

i nostri valori e le nostre idee, nella

convinzione che sia giunto il mo-

mento di agire, perché la società

economica e civile sappia realizza-

re un nuovo rinascimento sulle ma-

cerie lasciate dalla vecchia politica,

cogliendo il senso pieno dell'inno-

vazione che la storia stessa sembra

indicarci.

Su queste basi, i firmatari della

presente carta degli intenti si pon-

gono all’attenzione della Comunità

Lughese come promotori e garanti

dell’ "ASSOCIAZIONE PER LA BUO-

NA POLITICA", e rivolgono un ap-

pello a tutti i cittadini residenti nel

comune di Lugo e a tutte le associa-

zioni comunque costituite affinché

partecipino attivamente alla costru-

zione di questo progetto.

civile.

CREDIAMO nel valore della coesione - inclusione sociale e del-

la sussidiarietà e riteniamo neces-

saria una profonda revisione

dell'attuale modello di welfare so-

ciale e sanitario, a favore di un si-

stema che sappia salvaguardare la

tutela dei soggetti più deboli, fa-

cendo perno sulla compatibilità

economica e sulla qualità profes-

sionale degli operatori, garantita

esclusivamente dalla loro crescita

meritocratica ed anche promuo-

vendo il volontariato, inteso come

momento di crescita personale e

supporto al miglioramento della

società.

SIAMO CONVINTI che il pro-gresso economico scaturisca dagli

investimenti, dall'innovazione e

dalla ricerca tecnologica, dalla ri-

duzione della pressione fiscale e

del costo del lavoro, dall'elimina-

zione degli sprechi, dalla promo-

zione della cultura, della scuola,

della formazione e della salute, in-

tese come fondamentali motori del-

lo sviluppo di una nazione.

SIAMO CERTI, infine, che Lugo, le sue frazioni ed i comuni dell'U-

nione e della Romagna possano

dare vita ad un territorio sempre

più accogliente, connotato da una

sempre più apprezzabile qualità di

vita e da una sempre maggiore ca-

pacità di attrarre investimenti pro-

duttivi che generino occupazione e

ricchezza e rafforzino i legami di

cooperazione tra imprenditori e

lavoratori.

A fronte di tutto ciò, il quadro po-

litico-istituzionale attuale non lascia

presagire – quanto meno a breve –

realistiche spinte rinnovatrici. Nei

territori dell’Unione dei Comuni

rischiamo, infatti, di restare vittime

di un ingiustificato immobilismo. La

buona politica deve esprimersi in-

troducendo un nuovo sistema di

rapporti che, sgombro da ideolo-

gie e reciproche pregiudiziali, li-

beri le energie che consentano di

realizzare solide sinergie, necessa-

rie a ridisegnare un nuovo sistema

di Welfare ed a determinare la cre-

scita economica del territorio. Dob-

biamo darci un marchio ed un

brand che veicolino ed esaltino, su

tutti i mercati (Nazionali ed Esteri),

le nostre capacità di cooperare e di

essere “Sistema”, coinvolgendo in

quest'opera l’insieme dei soggetti

più sensibili e propensi ad innova-

re e ad investire per la crescita.

Le buone idee non sono esclusivo

patrimonio di un colore politico o

di uno schieramento ideologico,

esse nascono dalle capacità indivi-

duali e collettive, dal senso di re-

sponsabilità, dalla volontà e dal

coraggio di mettersi in gioco, con

onestà, competenza ed entusiasmo,

su obiettivi concreti di comune in-

teresse, da realizzarsi con un meto-

do non individuale, ma partecipati-

vo ed inclusivo, nel rispetto di re-

gole democratiche e condivise.

Quando le idee sono buone e si

condividono, possono nascere buo-

ni progetti e dai buoni progetti

possono scaturire nuove opportuni-

tà, da finalizzare alla ricerca delle

risorse finanziarie da destinare agli

investimenti.

Devono quindi divenire ricorrenti i

( Segue da pag. 2 )

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Page 4: Voltana on line n.13-2013

Pagina 4 www.voltanaonline.it n. 13 - 2013

dell'Istruzione, dell'Università e del-

la Ricerca. "Desta particolare

preoccupazione - continuano - la

condizione dei cosiddetti Neet, gio-

vani che né studiano né lavorano:

l'abbandono precoce dei percorsi di formazione rischia di pregiudica-

re il loro futuro, i dati Ocse lo dico-

no chiaramente".

"Così come - concludono i due

membri del governo Letta - è evi-

dente che in Italia c'è un capitale femminile sottoutilizzato sul piano

professionale, uno spreco di risorse

e talenti che il nostro Paese non può

più permettersi". Ma quali sono le

competenze indagate dall'Ocse? E a

quale livello siamo in Italia? Per

quanto riguarda la literacy profi-

ciency, gli esperti parigini hanno

preso in considerazione le capacità

degli adulti di età compresa fra i 15 e i 65 anni "di comprendere, valuta-

re, usare e farsi coinvolgere con

Ocse, italiani "analfabeti" del millennio di Salvatore Intravaia

Secondo l'organizzazione interna-

zionale, gli adulti del Belpaese sono

in fondo alla classifica europea che

stima la capacità e preparazione

letteraria e matematica di 24 paesi.

Il ministro: a preoccupare maggior-

mente è la condizione dielle donne

e dei neet, i giovani che né studiano

né lavorano.

ROMA - Cittadini italiani in fondo alla classifica sui saperi essenziali

per orientarsi nella società del ter-

zo millennio. E in Italia, si ritorna a

parlare di analfabetismo funziona-

le. Non importa, in altre parole, se

gli italiani sanno tecnicamente leg-gere, scrivere e far di conto. Ma

l'uso che sono in grado di fare del-

le informazioni che possono acqui-

sire anche attraverso le tecnologie

digitali. Nell'ultima classifica stilata

dall'Ocse (l'Organizzazione per la

cooperazione e lo sviluppo econo-

mico), e diffusi oggi dall'Isfol, sulle

competenze principali degli adulti

il nostro Paese figura all'ultimo po-

sto. Ci piazziamo in fondo alla clas-

sica - ultimi tra 24 paesi - per com-

petenze in lettura e al penultimo

posto sia per competenze in mate-matica sia per capacità di risolvere

problemi in ambienti ricchi di tec-

nologia, come quelli delle società

moderne.

L’analisi di Tito Boeri

Una maglia nera che preoccupa

la politica e che fa il paio con gli scarsi risultati dei quindicenni ita-

liani nei test Ocse-Pisa in lettura,

matematica e scienze. "I dati

dell'Indagine PIAAC (Programme

for the international assessment of

adult competencies) dell'Ocse so-

no allarmanti e impongono un'in-

versione di marcia", dichiarano

Enrico Giovannini e Maria Chiara

Carrozza, rispettivamente a capo del dicastero del Lavoro e delle

politiche sociali e del ministero

Intervista flash a Michele DE PASCALE novative.

4. La cosa che nel PD funziona me-

glio e 5. La cosa che nel PD proprio

non va.

Il PD ha dimostrato, in alcune cir-

costanze, la capacità di mettere in

campo una forza incredibile, ma,

alla prova dei fatti, i risultati ottenuti

sono stati assolutamente insufficien-

ti. L'ho paragonato, scherzando, ad

una "Balena nel vinavil", gigantesca

ed immobile. Dobbiamo ripensare

completamente la nostra organizza-

zione, liberando energie nuove,

aprendo alla partecipazione quanti-

tativa, con sondaggi online mensili,

e qualitativa, coinvolgendo cioè le

migliori competenze.

6. Perché votare te?

Credo di rappresentare il giusto

mix di esperienza e radicale voglia

di cambiamento. Credo di aver ag-

gregato attorno alla mia proposta le

migliori energie del PD di tutta la

Provincia, a prescindere dal fatto

che, sul nazionale, votino per Renzi,

Cuperlo o Civati. Smettiamola di

lamentarci e dividerci in correnti e

mettiamoci al servizio del nostro

territorio.

1. Una cosa da valorizzare della no-

stra provincia.

Il diffusissimo sentimento di soli-

darietà, che, pur nelle difficoltà, ci

ha permesso di rimanere una co-

munità coesa. Non so se vi è un al-

tro luogo nel mondo con una rete

di volontariato così forte, e sistemi

d'impresa così organizzati e diffusi.

Dobbiamo cambiare moltissimo,

senza però permettere che l'indivi-

dualismo imperante ci cambi.

2. Una cosa da risolvere subito nella

provincia.

Guerra senza frontiere alla buro-

crazia. In questi ultimi dieci anni ad

ogni livello di Governo la morsa

della burocrazia si è stretta attorno

al collo di cittadini e imprese. Ser-

ve una brusca inversione di ten-

denza, regole più semplici, com-

prensibili da tutti e una Politica che

si confronta ma che poi torna ad

assumersi delle responsabilità,

senza essere sempre ostaggio dei

"Comitati del No a prescindere".

3. Tre parole per il PD che vorresti.

Lavoro, perché se non restituiamo

competitività alle nostre imprese e

invertiamo il dato sulla disoccupa-

zione rischiamo di compromettere

tutte le conquiste sociali e civili

degli ultimi 100 anni. Partecipazio-

ne. Romagna, che è il nuovo oriz-

zonte politico, di area vasta, a cui

dobbiamo guardare con coraggio,

per mettere in campo Politiche In-

Età: 28 anni

Titolo di studio: Diploma Liceo

Scientifico

Occupazione: Assessore al Turismo

- Comune di Cervia

Ruoli nel Pd: Coordinatore segre-

teria provinciale

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Pagina 5 www.voltanaonline.it n. 13 - 2013

Intervista flash a Danilo MANFREDI 1. Una cosa da valorizzare nella no-

stra provincia.

Credo che dovremmo mantenere

la coesione sociale propria della

nostra provincia; valorizzare

quell’insieme di relazioni sociali

forti, costruite sulla solidarietà ter-

ritoriale e continuare a promuovere

l'assunzione collettiva di responsa-

bilità, che fa sì che si percepiscano

i problemi come comuni e non cir-

coscritti a singole persone o grup-

pi. Credo che questo rappresenti

un vero e proprio vantaggio com-

petitivo del nostro territorio.

2. Una cosa da risolvere subito nella

provincia

Non c’è dubbio che il lavoro è la

nostra prima priorità. Sono stati

oltre 30.000 i disoccupati in provin-

cia con un’altissima percentuale di

giovani. Non è accettabile che nel

2012 moltissimi ragazzi abbiano

deciso di emigrare all’estero. Non

per fare una bella esperienza tem-

poranea e poi tornare ma per tro-

vare un lavoro stabile ed una spe-

ranza di vita migliore. Questo signi-

fica un fenomeno nuovo per il no-

stro territorio a mio avviso passato

troppo sotto silenzio.

3. Tre parole per il PD che vorresti.

Diffuso, inclusivo, trasparente.

4. La cosa che nel PD funziona me-

glio.

Sicuramente le nostre feste, colo-

rate e popolari, realizzate da tanti

militanti uniti dalla generosità e

dall’amore per la politica e per il

bene comune.

5. La cosa che nel PD proprio non

va.

Il partito viene percepito come

arroccato al proprio interno, con

discussioni dilanianti tra le varie

correnti ed incapace di promuove-

re un’incisiva azione politica.

6. Perché votare per te?

Perché vorrei un partito che dai

leader torni alle persone. Che dai

tecnicismi torni alle idee. Che dagli

equilibri strategici torni a pensare

a ciò che è veramente meglio per il

bene comune. che valorizzi le idee

per se stesse, per quello che sono,

e non solo per chi le propone.

(segue) Ocse, italiani "analfabeti" del millennio di Salvatore Intravaia

testi scritti per intervenire attiva-

mente nella società, per raggiun-

gere i propri obiettivi e per svilup-

pare le proprie conoscenze e po-

tenzialità".

Una competenza che prescinde

dalla semplice capacità strumenta-

le di leggere e scrivere. E in un

mondo che utilizza ormai dati, ta-

belle e grafici per illustrare tantis-

simi aspetti della vita comune -

dallo spread che, ci dà indicazioni sulle condizioni della nostra eco-

nomia, alle previsioni del tempo -

non sapere "accedere, utilizzare,

interpretare e comunicare le infor-

mazioni numeriche", la numeracy

proficiency , si trasforma in un gap

considerevole per i cittadini italia-

ni alle prese con una delle più gra-

vi crisi del mercato del lavoro de-

gli ultimi trent'anni. Nel Belpaese arranchiamo anche per capacità

dell'uso delle tecnologie digitali e

quelle offerte dalle reti internet

"per acquisire informazioni, comu-

nicare e svolgere compiti pratici".

Oltre un quarto degli italiani, il

28%, si piazzano a livello più bas-

so, o addirittura al di sotto di tale

livello, per competenze in Lettura.

Percentuale che scende al 15% nei

paesi Ocse e al 12% in Norvegia.

Quasi un terzo della popolazione

che leggendo un libro o qualsiasi

altro testo scritto riesce ad inter-pretare soltanto informazioni sem-

plici. Stesso discorso quando oc-

corre confrontarsi con dati, tabelle

e grafici. Gli italiani che si piazzano

ai livelli più bassi - al primo livello

o sotto il livello più basso - sono

addirittura 32%. In Spagna che ci

contende il gradino più basso sono

il 31 per cento abbondante. La Fin-

landia si piazza al secondo posto col 13 per cento e il Giappone è in

testa con appena l'8 per cento di

adulti con scarse competenze mate-

matiche.

"La clamorosa bocciatura emersa

oggi dal rapporto Ocse-Isfol - com-menta Marcello Pacifico, presidente

Anief - conferma quello che il sin-

dacato sostiene da tempo: occorre

prima di tutto agire con urgenza

per rendere obbligatoria la fre-

quenza della scuola sino alla fine

delle superiori. Poi è indispensabi-

le restituire ai nostri allievi quel 10

per cento di tempo scuola sottratto

nell'ultimo con le riforme Gelmini e

infine - continua il sindacalista - invertire il trend dei cosiddetti

Neet, quei 2 milioni e mezzo di gio-

vani che vivono le loro giornate

senza studiare né lavorare".

Fonte:

Articolo di Salvatore Intravaia

Pubblicato sul quotidiano La Repubblica

dell’ 8 ottobre 2013.

Disponibile sul sito: www.repubblica.it

Età: 44 anni

Titolo di studio: Laurea in Giuri-

sprudenzao

Occupazione: Avvocato

Ruoli nel Pd: Segretario Comunale

di Ravenna

Page 6: Voltana on line n.13-2013

Pagina 6 www.voltanaonline.it n. 13 - 2013

Immagini gentilmente messe a disposizione dagli organizzatori.

A sinistra. Sopra: Bruno Pelloni. Sotto: Silvano Verlicchi.

A destra: il pubblico in sala (con qualche volto Voltanese)

Le prospettive della Sanità lughese nell’ambito delle AUSL della Romagna di Bruno Pelloni (portavoce Associazione Civica per la Buona Politica)

L’Associazione civica per La Buo-

na Politica ha organizzato il segui-

tissimo (220 persone) dibattito sulla

Sanità (supplendo alle carenze del-

le Istituzioni), invitando il Direttore

Generale della ASL di Ravenna ed

il Presidente della Provincia per

cercare di capire cosa intendono

fare, nell’ambito della nuova AUSL

della Romagna, delle strutture sani-

tarie ed ospedaliere di Lugo.

Nonostante abbiamo rovesciato lo

schema classico di queste iniziati-

ve, facendo fare prima le domande

ai cittadini, il risultato , in termini di

chiarezza nelle risposte non è stato

esaltante.

Ci hanno detto che vogliono ra-

zionalizzare la struttura sanitaria

creando un filtro sul territorio che

permetta di “decongestionare” gli

ospedali dai malati cronici (anziani)

per qualificare le prestazioni sulle

patologie acute. Ma alla domanda

quando partiranno le “Case della

Salute” (strutture dove i medici di

base dovrebbero, in forma associa-

ta, fornire le prestazioni sanitarie

primarie sul territorio) hanno rispo-

sto che è un ottimo argomento per i

convegni e stanno facendo alcune

sperimentazioni.

Inoltre hanno ignorato il fatto che

nelle R.S.A. e nelle Case Protette,

per carenza di presenza medica ed

infermieristica, spesso si ricovera-

no in Ospedale anziani per piaghe

da decubito o per fare flebo di anti-

biotici (allucinante, ma vero!).

La nostra valutazione è che prima

vanno realizzate e testate le Case

della Salute e potenziata la rete di

filtro sul territorio anche attraverso

un rafforzamento delle R.S. A e del-

le Case Protette che svolgono un

ruolo fondamentale nell’area assi-

stenza anziani.

Poi, se la rete sul territorio funzio-

na, si potrà partire con il processo

di riorganizzazione funzionale dei

Padiglioni Ospedalieri, salvaguar-

dando comunque i servizi per le

patologie critiche.

Questo significa che nell’Ospeda-

le di Lugo non si può prescindere

da Rianimazione e Cardiologia H

24, perché sono servizi di garanzia

nei confronti di tutta la popolazione

ospedaliera.

Nel momento in cui venissero a

mancare si depotenzierebbe drasti-

camente la capacità operativa di fun-

zioni ad alta intensità come la Chi-

rurgia e l’Ortopedia e l’Ospedale

sarebbe destinato in breve tempo a

occuparsi prevalentemente della

lungodegenza.

Parallelamente serve una maggio-

re integrazione funzionale e nella

programmazione degli investimenti

con le strutture sanitarie private ac-

creditate (nella costituenda Azienda

Unica della Romagna il 30% dei

5.000 posti letto sono gestiti dal pri-

vato) al fin di evitare duplicazioni di

interventi.

In altri termini occorre fare rete,

integrare l’esistente e sfruttare le

sinergie; per non impoverire i servi-

zi , bisogna razionalizzare e qualifi-

care.

Bruno Pelloni

(portavoce Associazione Civica per

la Buona Politica)

Fonte

http://www.pavaglionelugo.net/2013/10/

associazione-civica-per-la-buona.html

Pubblicato venerdì 11 ottobre 2013

Page 7: Voltana on line n.13-2013

Pagina 7 www.voltanaonline.it n. 13 - 2013

Silvano Verlicchi sulla costituzione della Ausl di tutta la Romagna ...

- Lei propone quindi una sanità

concepita come fattore non solo

di benessere psico-fisico, ma co-

me elemento di crescita per l’e-

conomia…”

Certo. È noto l’effetto positivo che

genera la spesa in tutela della salu-

te sull’economia di quei territori

che sono in grado di garantire la

completa filiera dell’offerta di pre-

stazioni coniugandola con la forma-

zione accademica, con strutture di

ricerca, con l’industria biomedica-

le, protasica e farmaceutica, dei

servizi e del benessere termale,

del wellness e del turismo, sono

all’industria alimentare e di quella

ad alta tecnologia. Elementi tutti

questi presenti in Romagna e per i

quali non resta che porre le basi

per una duratura concertazione

strategica e una valorizzazione isti-

tuzionale ed economica dei singoli

distretti”.

- Con la realizzazione dell’Ausl

unica che ne sarà della sanità

lughese? C’è chi teme la chiusu-

ra dell’ospedale di Lugo…

“Non credo proprio che l’ospe-dale di Lugo corra il pericolo di

chiusura. Al contrario, penso che la

costituzione dell’Ausl unica debba

rappresentare una nuova occasione

da cogliere come il comprensorio

lughese ha conosciuto dalla fine

degli anni 80 a metà anni 90, per

ripensare il sistema socio-sanitario

dell’intera provincia e della Roma-

gna organizzando funzionalmente e

strutturalmente una rete di servizi

imperniata su strutture ospedaliere

pubbliche e private accreditate

che operano in stretta sinergia tra

di loro per il raggiungimento di un

obiettivo comune”.

- Quali sono tali obiettivi?

“Elevare la qualità e la quantità

delle prestazioni a costi contenuti e

sostenibili, rendere più efficace la

gestione delle risorse aziendali,

umane e strutturali, garantire la

fruibilità e l’accessibilità alle cure e

ai servizi permettendo a tutti i ri-

chiedenti di essere liberi di sce-

gliere il luogo di cura che meglio li

soddisfa. Inoltre, potenziare l’orga-

nizzazione la diffusione dell’assi-

Il confronto tra le parti sociali e

istituzionali sulla realizzazione

dell’Ausl unica di Romagna è da

tempo entrato nel vivo. La parte in

gioco è elevata. Il risultato avrà im-

portanti ricadute, non solo in ambi-

to sanitario e sociale ma anche per

ciò che genera in termini di indotto

per l’economia locale. Le associa-

zioni imprenditoriali della Romagna

hanno fornito, in occasione dei vari

tavoli istituzionali, un importante

contributo e hanno presentato alcu-

ni emendamenti. A Silvano Verlic-

chi, dirigente del Gruppo Villa Ma-

ria nonché presidente della Sezione

Salute di Confindustria Ravenna,

abbiamo chiesto un’opinione su

questo tema di grande attualità. “Il progetto di iniziativa regionale fina-

lizzato alla costituzione dell’Ausl

Romagna – spiega – presenta con-

tenuti di indubbio interesse e con-

divisione, perché sanità e servizi

sociali non vanno pensati come un

costo ma come un investimento.

Rappresentano un sistema fonda-

mentale per la migliore qualità del-

la vita, coesione sociale, nonché un

potente traino per l’economia e lo

sviluppo industriale”.

- Può spiegare meglio in che mi-

sura rappresenta un investimen-

to?

“In sanità, per riorganizzare al

meglio i servizi, occorre iniziare

dal presupposto che la salute è un

‘concetto’, per cui non si devono

perseguire asettiche politiche di

contenimento della spesa, ma co-

niugare i positivi effetti economici

derivanti dalle necessarie riorga-

nizzazioni e/o razionalizzazioni dei

posti letto ospedalieri e dei servizi,

con l’efficientamento degli apparati

pubblici amministrativi, accompa-

gnate da strutturate iniziative di

reinvestimento avendo cura di per-

seguire un effetto contabile quanto-

meno neutro. Auspico perciò che le

istituzioni pubbliche si impegnino a

garantire i migliori servizi a tutela

dei cittadini, mantenendo un saldo

radicamento con i singoli territori.

Il tutto, valorizzando le eccellenze

sanitari dei presidi ospedalieri

pubblici e privati accreditati sul

nostro territorio”.

stenza sociale (Rsa, Case protette

per anziani, handicap, disagio gio-

vanile, malati psichici ecc.) e sani-

taria extraospedaliera distrettuale.

Non solo, ma valorizzare appieno la

funzione dei medici di medicina

generale, degli specialisti e del

personale tutto, che costituisce il

‘vero patrimonio’ professionale e

culturale del servizio sanitario terri-

toriale. Infine, dare maggior peso

all’impegno sussidiario profuso

ogni giorno dalle organizzazioni di

volontariato e dalla cooperai zone

sociale no profit”.

- Ora cosa accadrà?

“Abbiamo presentato alcuni

emendamenti alla legge regionale

istitutiva dell’Ausl, con l’auspicio

che vengano presi in seria conside-

razione dai soggetti istituzionali

deputati a legiferare”.

- Come vi state organizzando?

“Vista la problematicità del ‘tema

salute’, tutte le associazioni impren-

ditoriali, nessuna esclusa, hanno

chiesto alle istituzioni pubbliche

della Romagna di costituire un tavo-

lo permanente di confronto, aperto

a tutte le forze economiche e sociali

del territorio per monitorale in con-

tinuo l’evoluzione del progetto”.

Luigi Scardovi

Dal 1986 al 1991 Silvano Verlicchi è

stato Presidente dell’Usl 36 di Lugo.

È in quegli anni che viene concepi-

to e si attua il cosiddetto ‘Progetto

Salute’, vale a dire la riorganizza-

zione della rete ospedaliera e dei

servizi sociali ponendo le basi di un

rapporto innovativo tra spedalità

pubblica e privata, cooperazione e

volontariato. Attualmente, in seno

al Gruppo ‘Villa Maria’, ricopre

diversi incarichi in capo ad alcune

società ospedaliere, mentre in am-

bito confindustriale è presidente

della Sezione Salute di Confindu-

stria Ravenna e componente della

Commissione Santità Confindustria

Emilia-Romagna.

Fonte

Intervista di Luigi Scardovi a Silvano Verlic-

chi. Pubblicata dal quotidiano il Resto del

Carlino del 19 agosto 2013.

Page 8: Voltana on line n.13-2013

Pagina 8 www.voltanaonline.it n. 13 - 2013

Un calendario, aggiornato, degli

eventi pubblici a Voltana ?

Lo trovi nel sito

www.voltanaonline.it facendo

click in AGENDA !

Nella Sala Polivalente della Casa

del Popolo, tutti i mercoledì corsi

di Zumba.

RAVENNA ON MY

MIND (Ravȇna in t'é mi

pinsir) è il cortome-

traggio, della durata di

28 minuti, presentato

per la prima volta alle 15.30 del 5

Ottobre 2013 durante il Voltana

Photo Event. Il filmato è stato realiz-

zato interamente con l'interessante

tecnica time lapse, che gli conferi-sce atmosfera e dinamicità, ed è il

risultato di 200 giorni di lavoro nel

territorio della provincia di Raven-

na, durante i quali sono stati acqui-

siti 200.000 scatti fotografici. Realiz-

zarlo è stata un'esperienza molto

interessante, che mi ha permesso di

entrare a stretto contatto con la na-

tura e le tradizioni locali. Dal corto

emerge un patrimonio di risorse

naturali (flora, fauna, paesaggio,

risorse idriche) e risorse culturali

(gastronomia, musica, arte, artigia-

nato, religione, eventi sociali), che

costituiscono la ricchezza di questo

territorio. Per vedere il trailer

http://www.youtube.com/watch?v=815-

IpepKEU

Fatti e gente di Voltana e dintorni

Al Centro Sociale “Ca’ Vecchia”,

tutti i martedì corsi di: Salsa Porto-

ricana, Cubana, Rueda, Bachata.

Trovata su Internet e segnalata da

Romina

Voltana Photo Event 2013

Pubblichiamo alcune segnalazioni giunte a Voltana On Line su facebook

Trovata su Internet e segnalata da

Maurizio

Trovata su Internet e segnalata da

Giovanni Trovata su Internet e segnalata da

Maurizio

Trovata su Internet e segnalata da

Fabio

Trovata

su

Internet

e

segnalata

da

Paola