Social media: un possibile planning per la strategia

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Slide dell'incontro su strategia e pianificazione del lavoro sui social media a Spinea, giovedì 17 aprile 2014

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SOCIAL MEDIA STRATEGY

17 aprile 2014

Biblioteca di Spinea – 17 aprile 2014

TEAM

Gli ingranaggi di una

strategia social sono le

persone.

FASI DELLO SVILUPPO

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SWOT MATRIX

• S(trengths) = caratteristiche del progetto portatrici di un beneficio

• W(eaknesses) = caratteristiche del progetto portatrici di uno svantaggio

• O(pportunities) = elementi che il progetto può sfruttare a proprio vantaggio

• T(hreats) = agenti interni o esterni che possono causare problemi

W S O T

VERSO LA PIATTAFORMA

Fase esplorativa

• Analisi demografica

• Analisi dell’utenza

• Segmentazione

• User Persona (UP)

Strumenti e Ascolto

• Scelta degli strumenti

• Social Listening

• Unstructured Data

Progettazione

• Risorse

• Verso una piattaforma

• Policy

Analisi demografica

Analisi dell’utenza ?

Segmentazione per

la scelta dei social

1 - Twitter

Secondo le statistiche demografiche,

Twitter è per lo più frequentato dei

teenager che rappresentano il 43% della

popolazione del social network. L’età

media stimata è di 24 anni.

Ma in Italia, la media sale a 32 anni. In

Italia infatti la media dei teenager attivi su

Twitter è tra le più basse, del solo 22%.

Il cinguettatore medio Italiano ha tra i 27 ed

i 36 anni, leggermente più vecchio nella

media, ma secondo uno studio del Pew

Research che non riguarda solo l’Italia, gli

utenti di Twitter sono mediamente più colti

di quelli su Facebook.

Fonti: Forexinfo.it (nov-2013) | PeerReach

(nov-2013)

Segmentazione per

la scelta dei social

2 - Facebook

Fonte: Social Times It (set-2013)

YouTube arriva al 61% di utilizzatori (pari al

38,7% della popolazione complessiva e al

68,2% dei giovani)

Fonte: Censis - 11° Rapporto Censis/Ucsi

sulla Comunicazione (ott-2013)

YouTube

Social Layer

3.8 milioni di utenti attivi al mese in Italia

Fonte: WeAreSocial.it (feb-2014)

Google+

Social network cresciuto maggiormente in

termini di utenti attivi al mese. Dal 17%

(2012) degli utenti internet mobile italiani,

al 25% (2014).

Fonte: WeAreSocial.it (mar-2014) |

GlobalwebIndex Q42013

Instagram

Il concetto di

(User) Persona

• Rappresentazione astratta di un gruppo

di utenti con caratteristiche simili

• Si costruisce per astrazione attraverso

sondaggi, social listening, analisi del

traffico web...

Il concetto di

(User) Persona

Social media data

User Personas

Audience Personas

@

#

“….”

ASCOLTO (SOCIAL LISTENING)

REAL TIME ANALYSIS / SENTIMENT ANALYSIS

http://addictomatic.com/ http://searchinstagram.com/ http://topsy.com/ http://www.socialmention.com/ http://www.icerocket.com/ http://tweetbeep.com/

http://www.netvibes.com/ http://twitterfall.com/ http://whotalking.com/ http://rankur.com/ ...

ECOSISTEMA

www.yourwebsitename.com

Costruiamo una piattaforma,

non una presenza social

frammentaria.

Il sito web come punto di

convergenza del traffico.

I social media sono gli

ingranaggi che favoriscono la

distribuzione del contenuto e

la conversazione.

Non sono il punto di arrivo.

USABILITA’: PAROLE

SCRITTURA: CONTESTO

COERENZA

Il coefficiente di distribuzione dei contenuti aumenta

proporzionalmente alla coerenza tra i contenuti stessi, in

termini di usabilità e di fruizione.

IMPORTANZA DEL CALENDARIO EDITORIALE

LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM

MISURAZIONI!

Senza una costante attività di

monitoraggio, non è possibile misurare

l’impatto degli sforzi sui social media.

Social data

QUALI METRICHE?

Il coinvolgimento è interazione e l’interazione è

conversazione.

La capacità di influenzare dipende dall’interesse e

l’interesse muove all’azione.

Ritorno in termini di coinvolgimento (ROE)

Ritorno in termini di influenza (ROI)

Convergenza del traffico verso il sito web/blog

Metriche specifiche per la newsletter (Open Rate, CTR, ...)

Le misurazioni dell’impatto social, nel loro complesso, sono

ancora lontane da uno standard unico.

Dobbiamo elaborare modelli scalabili nella realtà delle

biblioteche, ma necessariamente diversi a seconda dei

contesti.

Un primo passo è stato quello di adattare alcune misure

proprie del settore no profit.

Ma ogni modello va costantemente giudicato e rivisto in

base al contesto.

PRONTI? VIA!