Post on 15-Feb-2019
SISTEMA SCHELETRICO
Le funzioni delle ossa e del sistema scheletrico sono:
• sostegno
• protezione
• movimento
• formazione delle cellule del sangue (emopoiesi)
• deposito di sali minerali (in particolare, calcio e fosforo)
Le ossa sono tra loro diverse per forma e dimensioni :
• Lunghe (es. femore della coscia)
• Corte (es. ossa carpali del polso)
• Piatte (es. ossa del cranio)
• Irregolari (es. vertebre)
Il tessuto osseo come ogni tessuto connettivo è formato da: sostanza fondamentale
(matrice), fibre reticolari e di collagene e da una componente cellulare, osseina e
calcio
Componente cellulare:
Osteociti, sono le cellule del tessuto osseo maturo e permettono gli scambi
metabolici,
Osteoblasti, cellule di generare la matrice ossea, rimodellando l’osso,
Osteoclasti, cellule capaci di distruggere il tessuto osseo invecchiato e danneggiata
Il periostio è il rivestimento della superficie esterna di un osso ricca di vasi
sanguigni, ad esso si attaccano i muscoli.
Le ossa dello scheletro sono costituite da: tessuto cartilagineo e tessuto osseo
Lo scheletro fetale e neonatale sono formati principalmente da tessuto
cartilagineo (ossa flessibili), mentre in quello adulto prevale il tessuto osseo (ossa
meno flessibili ma più robuste).
Il processo di formazione dell’osso è detto
OSSIFICAZIONE
che inizia prima della nascita (dall’8°settimana di gravidanza) e termina con la
fine dell’accrescimento (fase dello sviluppo fino ai 25 anni di vita ).
La crescita dell'osso risulta essere sotto il controllo dell’ormone della crescita nel
periodo che precede la pubertà, per poi passare sotto il controllo degli ormoni
sessuali nel periodo successivo.
Per tutta l’intera durata della vita adulta
Nella struttura ossea avvengono continui cambiamenti prendono il nome di
RIMODELLAMENTO OSSEO
Esso dipende da livelli di calcio nel sangue, dalla forza esercitata sullo scheletro
dalla gravità e dai muscoli, dai livelli di estrogeni e testosterone che attivano gli
osteoblasti.
https://www.youtube.com/watch?v=1PHPzfk6Fls
Livelli di calcio nel sangue dipendono dalla coordinazione antagonista di questi due
ormoni
Paratormone è ipercalcemizzante (prodotta dalla paratiroide): stimola attività degli
osteoblasti/clasti e aumenta l’assorbimento di calcio a livello intestinale e riduce
quello eliminato con le urine
Calcitonina è ipocalcemizzante (prodotta dalla tiroide): inibisce attività osteoclasti e
aumenta la quantità di calcio eliminato con le urine
Il calcio plasmatico regola l’eccitabilita’ dei nervi, la contrazione muscolare, Il calcio
plasmatico è essenziale per la coagulazione. IL CALCIO DELLE OSSA RENDE
L’OSSO RESISTENTE AI CARICHI.
PATOLOGIE ASSOCIATE CON ALTERATO METABOLISMO
OSSIFICAZIONE :
RACHITISMO:
Il rachitismo è una malattia tipica dell'età pediatrica ed è causato da un difetto di
ossificazione della matrice osteoide di nuova formazione, soprattutto a livello delle
cartilagini delle articolazioni e delle zone di calcificazione provvisoria.
Al centro dell'eziopatogenesi del rachitismo si trovano:
alterazioni del metabolismo osseo e della vitamina D (stimola assorbimento di ioni
calcio a livello intestinale)
NANISMO:
Grave difetto staturale: al termine della pubertà l’altezza non raggiunge i 130 cm
nell’uomo e i 125 cm nella donna.
Si distinguono il nanismo:
Armonico, quando le proporzioni corporee, sviluppo intellettuale e sessuale rientrano
nella norma, tra questi:
- Nanismo ipofisario: difetto della produzione del GH (ormone della crescita),
Disarmonico: quando segmenti corporei non sono armonici, sviluppo intellettuale e
sessuale possono non essere nella norma. Tra questi:
- Acondroplasia, malattia genetica autosomica dominante (frequenza di 7 casi su
10). Colpisce le cartilagini che si saldano precocemente, di conseguenza le ossa
degli arti risultano brevi. Sviluppo intellettuale e sessuale rientrano nella norma
- Nanismo di origine tiroidea, arti poco sviluppati rispetto al tronco, aspetto del
viso indicativo di deficienza mentale (facies mixedematosa), sviluppo sessuale
gravemente compromesso
Trattamento: Terapie ormonali
Il tessuto osseo può essere: compatto e spugnoso:
Compatto, il tessuto si presenta denso e al microscopio sono visibili delle lamelle
ossee a disposte in maniera concentrica che formano gli osteoni (canali di Havers ,
dove passano i vasi sanguigni)
Spugnoso, il tessuto si presenta con un aspetto spugnoso (trabecole) ed è ricco di
spazi in cui si trova il midollo osseo rosso (emopoiesi). Con il passare del tempo, il
midollo delle ossa diventa meno attivo ed è progressivamente sostituito da adipociti
(Midollo giallo)
STRUTTURA DI UN OSSO LUNGO:
Ossa lunghe sono formate da una parte centrale allungata detta diafisi e due estremità
rotondeggianti denominate epifisi
Diafisi: tessuto osseo compatto che circonda un canale centrale (la cavità midollare)
Epifisi: costituite prevalentemente da tessuto osseo spugnoso rivestite da un sottile
strato di osso compatto
OSTEOPOROSI:
Una patologia cronica che si manifesta nell’anziano a causa di:
• crollo ormoni sessuali (responsabili dell’attività degli osteoblasti)
• scarsa attività fisica
• dieta povera di calcio
• carenza vitamina D
• fumo di sigaretta
• abuso di alcol
Colpisce prevalentemente le donne oltre i 65 anni (menopausa, crollo estrogeni), e il
20% degli uomini oltre i 70 anni.
Le ossa delle vertebre e il femore sono principalmente colpite da fratture.
Trattamento farmacologico: ormonale a base di estrogeni, vitamina D, bifosfonati
(azione simile agli estrogeni), raloxifene, integratori alimentari di Calcio
Attività fisica, eliminare il fumo e alcol, alimentazione ricca di calcio
SUDDIVISIONE DELLO SCHELETRO IN DUE PARTI:
• lo scheletro assile, costituito dalle ossa che formano l’asse longitudinale del
corpo, cioè le ossa del cranio, della colonna vertebrale e della gabbia toracica,
e anche l’osso ioide;
• lo scheletro appendicolare, costituito dalle ossa degli arti (superiori e
inferiori) e delle rispettive cinture (scapolare e pelvica), che ne permettono
l’attacco allo scheletro assile.
Complessivamente lo scheletro umano di un adulto ha 206 ossa, di cui 80 nello
scheletro assile e 126 nello scheletro appendicolare.
19Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano, terza edizione, Zanichelli editore 2018
scheletro assile – Il cranio (vista laterale) formato da:
8 ossa del neurocranio e 14 ossa facciali
12
1
2
1
1
Unite da articolazioni fisse, ad
eccezione della mandibola,
osso mobile articolato con le
ossa temporali
Unite da SUTURE (articolazioni immobili)
– Il cranio del neonato: fontanelle, zone membranose che permettono la crescita
del cervello, si saldano in suture (ossificazione ) entro i due anni di età.
23Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano , terza edizione, Zanichelli editore 2018
scheletro assile: – La gabbia toracica funzione di: protezione degli organi vitali (CUORE, POLMONI) formata da:
-sterno (osso impari, piatto e
mediano);
-12 paia di coste o costole (7 coppie
di coste vere si articolano dallo sterno
alle vertebre dorsali; 3 coppie di coste
spurie o false che sono unite prima tra
loro e poi si articolano dallo sterno; 2
coppie di coste fluttuanti che sono
articolate solo sulle vertebre e
l’estremità anteriore rimane libera);
-le coste si articolano sullo sterno e
vertebre grazie alla cartilagine
costale, questo permette l’estensione
della gabbia toracica durante la
respirazione
21Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano, terza edizione, Zanichelli editore 2018
scheletro assile: – La colonna vertebrale
Costituisce l’asse longitudinale dello
scheletro, è solida e flessibile.
Prima della nascita è costituita da 33 ossa
distinte, 9 di queste si fondono per formare il
sacro e coccige, nell’adulto sono 26.
Tranne il sacro e il coccige che sono fissi,
tutte le vertebre sono mobili e separate da i
dischi intervertebrali, che agiscono da
ammortizzatori di urti, questi dischi nei
giovani sono ricchi di acqua (90%).
La colonna vertebrale sostiene la testa,
protegge il midollo spinale contenuto nella
cavità (foro vertebrale), inoltre presenta delle
curvature convesse e concave che
permettono l’equilibrio.
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Malattie della colonna vertebrale:
Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano, terza edizione, Zanichelli editore 2018
Curvature fisiologiche
Ernia del disco: spostamento/scivolamento di un
disco intervertebrale a causa di una eccessiva
torsione. Questo provoca uno schiacciamento del
midollo spinale o i nervi spinali che partono da qui,
provocando un dolore intenso.
Altro caso che può provocare la formazione di ernia è
la diminuzione di acqua del disco con l’avanzare
dell’età e l’indebolimento dei legamenti della colonna
vertebrale, favorendo negli anziani la fuoriuscita del
disco
Curvature patologiche
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Suddivisione dello scheletro: lo scheletro appendicolare
– Le ossa della cintura scapolare (clavicola e scapola)
Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano, terza edizione, Zanichelli editore 2018
1Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano, terza edizione, Zanichelli editore 2018
scheletro appendicolare– Le ossa dell’arto superiore : (64 ossa degli arti superiori)
Omero (braccio),
Radio e ulna (avambraccio)
Carpo, metacarpo e falangi (mano)
Cingolo scapolare (scapola e clavicola)
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Omero, osso lungo che presenta
nell’epifisi prossimale una testa con ampia
superficie liscia collegata alla scapola,
nell’epifisi distale presenta un aperte
laterale detta condilo che si articola con il
radio, ed una parte troclea che si articola
con l’ulna
Ulna ha l’epifisi prossimale molto grossa
con la quale si articola al tempo stesso
all’omero e al radio, mentre l’epifisi distale
è meno sviluppata e si articola con le ossa
del polso e con il radio
Il radio ha l’epifisi distale più sviluppata
dell’ulna e anch’essa articolata al polso,
mentre l’epifisi prossimale presenta la
testa (capitello) che si articola sull’omero
27Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano, terza edizione, Zanichelli editore 2018
scheletro appendicolare– Le ossa dell’arto superiore: Carpo, metacarpo e falangi (mano)
Falangi,
falangine e
falangette ad
eccezione del
pollice che
possiede solo
falangi e
falangine
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scheletro appendicolare– Le ossa dell’arto inferiore (62 ossa)
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scheletro appendicolare: – Le ossa della cintura pelvica (ileo, ischio e pube); lateralmente presenta la cavità che ospita il femore (acetabolo)
Differenze anatomiche tra i due sessi: nel sesso femminile, le ossa del bacino sono più in basso e più leggere, le ossa iliache sono più larghe, più inclinate in avanti, l’arcata sottopubica è più aperta (110° F contro 70° M). Questo per permettere di ospitare il feto e consentire poi il passaggio del feto lungo il canale del parto.
Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano, terza edizione, Zanichelli editore 2018
Il cingolo pelvico
(bacino) collega
gli arti inferiori al
tronco,
attraverso
l’articolazione
(sinfisi pubica)
dell’osso sacro e
le due ossa
dell’anca (iliache)
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scheletro appendicolare
Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano, terza edizione, Zanichelli editore 2018
Femore, osso più lungo del
corpo, costituito da: testa
articolata nella cavità
acetabolare delle ossa
iliache; collo; corpo (diafisi);
condilo laterale e mediale;
epifisi distale. Questa si
articola con la rotula o
patella (osso del ginocchio)
e con la tibia.
Tibia, si articola mediante
astragalo con l’osso del
tarso e con il femore.
Perone o fibula, si articola
con la tibia e con le ossa
tarsali.
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scheletro appendicolare– Le ossa dell’arto inferiore (26 ossa del piede)
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Falangi, falangine e
falangette
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Le articolazioni: classificazione strutturalee funzionale
La classificazione funzionale
distingue le articolazioni in base al
grado di movimento permesso:
• le sinartrosi, o articolazioni
immobili, senza alcun movimento,
dette anche suture (cranio e bacino);
• le anfiartrosi, o articolazioni
semimobili, con movimenti modesti
(vertebre);
• le diartrosi, o articolazioni mobili,
con ampi movimenti di tipo diverso
(gomito, spalla, ginocchio, dita mani e
piedi).
Le articolazioni si dividono anche in
base alla loro struttura:
• fibrose, in cui le ossa sono tenute
insieme da tessuto connettivo
fibroso;
• cartilaginee, in cui le ossa sono
tenute insieme da cartilagine (fibrosa
o ialina);
• sinoviali, in cui tra le ossa
s’interpone una cavità articolare,
detta cavità sinoviale.
Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano, terza edizione, Zanichelli editore 2018
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Le articolazioni: classificazione strutturale e funzionale
– Un’articolazione sinoviale (scapolo-omerale: spalla)
Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano, terza edizione, Zanichelli editore 2018
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Le articolazioni: classificazione strutturale e funzionale
– Un’articolazione sinoviale e diartrosi (ginocchio)
Elaine N. Marieb, Suzanne M. Keller, Il corpo umano, terza edizione, Zanichelli editore 2018
2 Menischi:
Strutture fibro-
cartilaginee
Legamenti,
uniscono
saldamente
due segmenti
ossei
Serve a
bloccare
l’estensione
della gamba
Patologie delle articolazioni
Legamenti che in risposta ad un movimento che supera i limiti di escursione
dell’articolazione, si possono sfilacciare o lacerare. Questo può provocare:
- Distorsione: se il danno interessa solo i legamenti e la capsula
articolare, sufficiente riposo per guarire
- Lussazione: quando il danno provoca allontanamento dei capi
articolari e richiede intervento chirurgico.
Lesione al menisco, la struttura fibro-cartilaginea si può staccare totalmente
o parzialmente dalla tibia, in risposta ad un movimento improvviso e brusco di
torsione del ginocchio. A seconda del danno si richiede intervento chirurgico e
riposo con riabilitazione.
Artrite, malattia infiammatoria a carico del tessuto sinoviale delle
articolazioni che può colpire qualsiasi fasci di età. Le cause possono essere
di natura autoimmune, infettiva, traumatica e metabolica. Terapia con
antiinfiammatori.
Gotta, malattia che porta all’accumulo di acido urico (precursore dell’urina)
nel sangue, questo si deposita nelle articolazioni sinoviali e forma dei cristalli
di urato di sodio che causano dolore intenso. È una malattia dell’età adulta e
associata ad altre condizioni patologiche come l’obesità, l’ipercolesterolemia
e l’ipertrigliceridemia. Terapia con antinfiammatori
Artrosi:
Riguarda la cartilagine che costituisce le articolazioni. Queste vanno incontro a deterioramento a causa dell’usura della cartilagine con l’avanzare dell’età (frequenza >75 anni), ma anche sforzi meccanici eccessivi, sesso (>Femmine), sovrappeso, fattori genetici. Le lesioni caratteristiche dell'artrosi sono gli “osteofiti”: piccole escrescenze di tessuto osseo, che compaiono alla periferia delle zone sottoposte al carico che hanno la funzione di aumentare la superficie di contatto e ridurre il carico articolare, provocando forte dolore I distretti più colpiti dall’artrosi sono le ginocchia, le anche, la colonna cervicale
e lombare e le piccole articolazioni delle mani. Terapie farmacologiche: antiinfiammatori, applicazione di protesi, somministrazione di acido ialuronico,
antidolorifici