RIMINI L’acqua della Pigna secondo Leonardo da Vinci · le le parole diventano a-zione. ......

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33SABATO 24 MARZO 2012C u l t u ra

IL LIBROOGGI LA PRESENTAZIONE

di Thomas Casadei

RIMINI: Margherita Zoebeli(1912-1996) è certamente una figuraeuropea che a Rimini ha trovato tra-mite il Ceis (Centro educativo ita-lo-svizzero) – frutto di un’originalis-sima e assai stretta collaborazionetra il Comune e il Soccorso operaiosvizzero, nell’immediato dopoguer-ra – un luogo d’elezione per proget-tare e realizzare l’“utopia concreta”di una “scuola per tutti” (come la de-finisce Andrea Canevaro).

La pedagogistasvizzeraMargheritaZoebeli1912-1996

In occasione del cente -nario della nascita, laFondazione che porta ilsuo nome e il Ceis, in col-laborazione con l’Univer -sità di Bologna, hannoprogrammato tra il 2011 eil 2012 una serie di impor-tanti iniziative tra cui u-na biografia di Margheri-ta Zoebeli, una antologiadi scritti e carteggi inedi-ti, una ricerca sullo «spa-zio che educa» (con inter-viste ad architetti e urba-nisti) e una edizione spe-ciale della Festa del villag-gio.

È davvero il modo mi-gliore per sviluppare unaprofonda riflessione sullasua esperienza pedagogi-ca e sul messaggio che lasua testimonianza di vitaha trasmesso.

Il volume “In te rv en tosociale e azione educati-va. Margherita Zoebelin e ll ’Italia del secondod o po g u e rr a ”, curato daCarlo De Maria e pubbli-cato dalla Clueb nella bel-la collana diretta da Patri-zia Dogliani “Passato Fu-t ur o”, mostra l’a mp ie zz adei percorsi sviluppata daquesta cittadina svizzera,cresciuta nel segno dellamilitanza socialista e atti-va nell’affermare principiideali alla base della buo-na convivenza: socialità ecooperazione, senso di co-munità, libertà responsa-bile, pace, una pedagogiadel fare attraverso la qua-le le parole diventano a-zione. Storicamente, ilprogetto della ginevrinaportò con sé scelte pedago-giche radicalmente nuoveper il nostro paese. Si trat-ta di aspetti che incrocia-no la storia dell’educazio -ne e la storia sociale, suiquali si soffermano Tizia-

na Pironi e Marcello Tren-tanove nei loro saggi. Il ri-fiuto, ad esempio, di un in-segnamento direttivo efrontale, che inquadrassei bambini in attività uni-formi e collettive, nell’am -bito di uno spazio organiz-

zato come “blocco unico”.Di fronte alla pedagogistasi pose il problema delrapporto con gli insegnan-ti italiani, provenienti dauna scuola di stampo au-toritario, che risentivadella pesante eredità del

Rimini, il Ceis, e la “scuola per tutti”L’utopia concreta di Margherita Zoebeli

fascismo e che, quindi, e-ra avvezza all’uniformitàe all’obbedienza. Affrontòla situazione dando cen-tralità alla discussionequotidiana, dialogando fi-no a tarda sera con le mae-stre (alla formazione di e-

L’acqua della Pigna secondo Leonardo da VinciProsegue la manifestazione “Armonie d’acqua” tra Palazzo del Podestà e piazza Tre Martiri

RIMINI

ducatori e insegnanti e a-gli spazi dell’arte educati-va sono dedicati nel volu-me i contributi di MonicaMaioli, Grazia HoneggerFresco, Giovanna Gerva-sio Carbonaro, GiovanniSapucci).

Ceis e il Villaggio ita-lo-svizzero divennero cosìparte importante di quel-la galassia di correnti au-tonome dell’impegno so-ciale, che negli anni 50contribuirono alla rina-scita italiana, in posizio-ne indipendente rispettoal potere pubblico e ai par-titi. Piccoli gruppi di ope-ratori, educatori e volon-tari giravano in lungo e inlargo per l’Italia, speri-mentando progetti, inizia-tive, programmi per co-struire la democrazia, perdiffondere la partecipa-zione attiva e stimolarel’evoluzione sociale delpaese, per lo più privi difinanziamenti, aiuto e so-stegno: “minoranze peda-g o gi c h e”, come le defini-sce nel suo contributoGoffredo Fofi, che graziealla spinta di un ottimi-smo di fondo, e alla spe-ranza di un’Italia miglio-re, più giusta e civile dopola lunga parentesi del fa-scismo, ebbero la forza diindicare percorsi innova-tivi attuandoli sul territo-rio, unendo pensiero e a-zione, grande slancio i-deale e concreta capacitàoperativa.

Gli appuntamenti di og-gi. Alle 9.30 le ceneri diMargherita Zoebeli sa-ranno spostate nel fame-dio del cimitero che ospitale personalità riminesi il-lustri. Alle 11 al Ceis saràpresentato il libro di Car-lo De Maria.

RIMINI. Continua a Rimini la rassegna“Armonie d’acqua”, dedicata alla Giornatamondiale dell’acqua e al centenariodell’acquedotto riminese. Il programma di oggiprevede, al Palazzo del Podestà in piazzaCavour alle 17.30, “L’acqua e il principio,l’acqua e il bene comune, intervengono SaraVisintin, assessore all’Ambiente del Comunedi Rimini, e Donato Piegari p s i c o l o g o.Si prosegue, sempre al Palazzo del Podestà,

con una visita guidata alle installazioni con lostorico e critico d’arte AlessandroGiovanardi.Domenica l’appuntamento è alle 17 al Museodella Città con un intervento dell’architettoPierluigi Foschi. A seguire la dimostrazionesonora dell’organo leonardesco ricostruito,restaurato e messo in funzione.È possibile visitare, fino a domenica, leinstallazioni al Palazzo del Podestà dalle 17alle 23.Spiega Andrea Felli, autore con FrancescoPenolazzi dell’installazione sonora “Ar monied’acqua antica e moderna”: «Leonardo erapassato da Rimini ed era rimasto incantatodall’armonia prodotta dalle acque zampillantidella fontana cittadina». Secondo lo studiosoCarlo Pedretti l’espressione “Fassi un’ar monia”che Leonardo pronunciò davanti alla fontanariminese, indicherebbe un’esortazione: sifaccia uno strumento musicale che producaun’armonia – ossia una polifonia – mediante la

caduta dell’acqua. Nel 2003 Foschi realizzòtale strumento, e oggi è possibile ascoltarlonuovamente grazie al restauro promossodall’Associazione Culturale “Consorzio deiSaper i”, per questo evento. «L’inter pretazionedi Pedretti – dice Felli – è stata fonte diulteriore stimolo per la nostra installazione». Il“suono” della Fontana, registrato in notturna, èora riprodotto in ambiente chiuso al Podestà.La elaborazione di frammenti di diverse caduted’acqua è servita per creare, attraverso l’usodel computer, quell’armonia di cui parlaLeonardo. In questa elaborazione non sonostati utilizzati strumenti musicali, maunicamente semplici processori di segnale.«Mi piace pensare che Leonardo, amante dellatecnica e della tecnologia, apprezzerebbel’armonia che abbiamo tentato di creare».Infine è ancora visibile l’installazione “L’acquaè di tutti” (nella foto) in piazza Tre Martiri (acura di Claudio Ballestracci, ManoloBenvenuti, e Giulio Accettulli).