Post on 21-Feb-2019
Epidemiologia dell’ictus cerebrale
Incidenza: 110.000 nuovi casi/anno in Italia
Prevalenza: in Italia circa 400.000 pazienti con ictus
Prognosi a 6 mesi:- mortalità del 27%- disabilità nel 30-44%
Principali cause dell’ictus cerebrale
Ischemia: 70%Emorragia: 20%
Altre
L’ ictus cerebrale è una patologia complessa che può determinare diversi quadri di
disabilità
Principali deficit neurologicinell’ictus cerebrale
Emiparesi
Deficit della sensibilità somatica
Emianopsia
Disfagia
Incontinenza urinaria e/o fecale
Disturbi cognitivi(afasia, attenzione, aprassia, etc.)
Disturbi psicologici
Prognosi del recupero funzionale
Deriva:
Dalle caratteristiche del quadro clinico del paziente
Da fattori esterni al paziente (riabilitazione, supporto familiare,
ambiente, etc.)
Importanza dei criteri predittivi
Indicazioni riguardo le potenzialità di recupero funzionale
Indicazioni riguardo le aspettative di sopravvivenza
Indicazioni riguardo i tempi di degenza
Indicazioni riguardo la durata della riabilitazione motoria e sociale
FATTORE ETA’
Gli anziani possono recuperare come i giovani anche
se in tempi più lunghi
L’età influisce sul recupero solo in associazione
ad altri fattori sfavorevoli
L’età avanzata viene considerata fattore prognostico sfavorevole
ma
Per cui l’età avanzata non è un criterio sufficiente per una mancata presa in carico riabilitativa
INCIDENZA DELLE CARATTERISTICHEDELLA LESIONE
NATURA : l’emorragia tende a recuperare più rapidamente
dell’ischemia
SEDE: recupero maggiore nelle lesioni corticali
recupero intermedio nelle lesioni sottocorticali (o miste corticali-subcorticali)
il coinvolgimento dei nuclei della base non influenza significativamente il recupero motorio
recupero peggiore nelle lesioni della corteccia premotoria
DIMENSIONE: correla con l’ outcome, sia come fattore
indipendente che in associazione alla sede della lesione
GRAVITA’ DEL DEFICIT MOTORIO INIZIALE
Gli studi riguardano la gravità dell’emiplegia, del controllo del tronco e del deficit dell’arto superiore ed inferiore
I movimenti volontari iniziali della spalla sono un indicatore prognostico favorevole
per il recupero della mano
La flaccidità prolungata e l’assenza di forza al grip sono test predittivi negativi
DEFICIT COGNITIVI
NEGLECT: aumenta il deficit sensitivo-motorio e la
disabilità, rallenta e riduce il recupero, richiede training
riabilitativo specifico
APRASSIA: aumenta la disabilità, rende più difficoltosa la riabilitazione motoria, rende difficile il reinserimento
lavorativo
DEMENZA: incide sfavorevolmente sull’outcome
AFASIA: i dati sono controversi
EMIANOPSIA
Fattore prognostico negativo per l’outcome
Non può essere spiegato solo dalla disabilità conseguente al deficit visivo
I pazienti emianopsici con lesioni occipitali hanno prestazioni discrete
L’ incidenza di emianopsia è superiore a quella di lesioni occipitali, poiché può
derivare da vaste lesioni che coinvolgono le radiazioni ottiche
INCONTINENZA COMPLETA
Fattore prognostico negativo per l’outcome
Spesso consegue a lesioni vaste del lobo frontale (a volte insieme a lobo parietale
o temporale)
Non sembra importante il lato della lesione
Spesso si associa a deficit cognitivi
A volte associata a gravi disturbi della coscienza
DEPRESSIONE
Accordo unanime sull’influenza negativa della depressione sull’outcome
Meglio depressione all’ingresso (reazione a stress acuto) piuttosto che depressione alla
dimissione
Correla con la gravità del deficit funzionale
Non esiste relazione con il lato e la localizzazione della lesione
FATTORI AFFIDABILI
MAL. CEREBR-V: aumentano mortalità;prognosi sfavorevole fatta eccezione per i TIA
DIST. SENSIBILITA’: aumentano il deficit di controllo motorio
SUPP. FAMILIARE: degenza più breve,migliore outcome, migliore reinserimento
sociale
RIAB. PREC. : migliora i tempi di recuperoe l’outcome
DIST. COSCIENZA: correlano negativamente con l’outcome, aumentano la mortalità
FATTORI CONTROVERSI
SESSO : le femmine hanno maggiore compromissionefunzionale,degenza più lunga
SCOLARITA’: influenza il recupero solo in associazione ad altri fattori sfavorevoli
M. CARD-VASC: aumentano mortalità; ipertensione e
fibrillazione atriale influenzano negativamente l’outcome
DISFAGIA: può aumentare mortalità, ma non è chiarala relazione con l’outcome