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Due righe due...Come raccontare il mondo penitenziario? - Come raccontare il mondo penitenziario? - Ci piace sognare e ridere, invece che essere terribilmente svegli e seri
Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)
Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 2 - 16 febbraio 2009DISTRIBUZIONE GRATUITA
“C’erano una volta un Dipar-
timento e un Re, che Re non
era per niente, anche se
tutti lo chiamavano Re, che
aveva deciso di rivolgersi
al Papa perché scomuni-
casse, finalmente, l’Im-
peratore che lo metteva
sempre in cattiva luce
con i propri Vassal-
li….”
continua a pag. 2
di Leo Beneduci
STUDENTI IN
LOTTA CONTRO IL
MINISTRO
GOVERNO
(NON) INCONTRA
AD AVELLINO
PACCHI, COSTI IN
CONTO PER
L’AMMINISTRAZIONE
EMERGENZA
STUPRI: ALLARME
NAZIONALE
BLOCK NOTESBLOCK NOTES DIMENTICANZEDIMENTICANZE ATTUALITA’ATTUALITA’ ZAPPINGZAPPING
Nelle facoltà di Giurispruden-za è iniziato il dibattito sulleproposte del Governo. Gli stu-denti si preparano ad azioni diprotesta.
PAG. 3PAG. 3
L'Amministrazione dovrà fare fron-
te alle spese di spedizione degli
oggetti dei detenuti fino a dieci chili
di peso e, in caso di trasferimento
d'autorità, anche le spese per
l'eventuale eccedenza. PAG. 5PAG. 5
Negli ultimi mesi, quasi ogni gior-
no assistiamo sulle cronache a
fatti di violenza contro le donne.
Un brutale fenomeno che si sta
diffondendo a macchia d’olio in
tutta la penisola. PAG. 7PAG. 7
Il 2 febbraio ad Avelinoil Governo
ha organizzato un incontro con le
autorità e i cittadini campani. Per
il servizio d’ordine non è stata
invitata la Polizia Penitenziaria.
PAG. 4PAG. 4
2 Numero 2 - Anno XI - Lunedì 16 febbraio 2009
Alcuni, assai pochi a dire il vero tra
il già esiguo numero degli affezio-
nati lettori di queste pagine, ci
hanno chiesto perché, soprattutto
per quanto è appositamente di mio
pugno, invece di soffermarci
su resoconti e proteste lega-
ti a fatti concreti di questa
nostra “triste” realtà lavorati-
va, indugiamo nel fantastico,
nella favola o nel racconto
preso a prestito dalla lettera-
tura, persino nelle serie TV
quale e da ultimo quella di
Startrek con il titolo: “il Pia-
neta DAP”.
La risposta, apparentemente
semplice ed ovvia, che ci
piace sognare e ridere, inve-
ce che essere terribilmente
svegli e seri, magari e qualo-
ra ne fossimo capaci, anche
attardandoci in dotte ed
argomentate elucubrazioni,
diviene nel concreto poco
sincera.
Infatti, il problema, almeno
per quanto ci riguarda, è che
le cose incredibili che atten-
gono il mondo penitenziario
e la relativa Amministrazione
non si sa più come raccon-
tarle, senza l’ausilio delle
perifrasi, dei doppi sensi e di
immagini fantastiche che
necessariamente rendano
meno pesante la situazione
e, se vogliamo, conferisca-
no alla stessa la giusta collo-
cazione nel teatro dell’assur-
do.
Perché, per fare un esempio,
delle due l’una, o scrivere
una “barbosa” lettera di pro-
testa sindacale di vibrata
protesta indirizzata a tutti,
propri tutti, come peraltro già
accade in altro settore,
oppure descrivere su queste pagi-
ne, trovando un modo “carino” per
farlo, che 3 o 4 Provveditori Regio-
nali che gestiscono almeno 9.000
uomini/donne del Corpo e nel com-
plesso circa 15.000 detenuti si
sono incapricciati nel rendere la
vita dura, fino a cercarne prematu-
ra dipartita da Largo Daga, al Diret-
in primain prima
beneduci@osapp.it
di
Leo
Beneduci
tore Generale del Personale e della
Formazione De Pascalis sulla
vicenda del computo degli straordi-
nari ed andando in assoluto sfavo-
re del “proprio” Personale che nel
frattempo ha iniziato a protestare in
modo tangibile e fino ad oggi ina-
scoltato, hanno interpretato in
maniera assolutamente contraria,
anche con proprie Contro-Circolari
le disposizioni che il Centro ha
emanato in proposito (con tanto di
visto del Capo del Dap Ionta).
Oppure, per fare un altro esempio,
sarebbe arduo raccontare, senza
edulcorare la pietanza, che 9 sin-
dacati (con la s volutamente minu-
scola e noi compresi) della Polizia
Penitenziaria vengono convocati
dal Ministro, dopo una minacciata
protesta nazionale, terzi nella sca-
letta della giornata dopo il Compar-
to Ministeri e il Sidipe e alle richie-
ste degli stessi su Organici e
Sovraffollamento si vedono rispon-
dere dall’autorevole Responsabile
Politico che, certamente, si costrui-
ranno nuove carceri, magari nei
luoghi indicati il prossimo 3 marzo
dai sindacati stessi, a cui tali ruolo
e competenza non possono essere
negati (?), tanto che alcune sigle
(con la s volutamente minuscola),
pur non risultando avere spe-
cifiche compartecipazioni in
società di costruzioni, prima
di apposito comunicato con-
giunto, hanno affermato di
essere moderatamente soddi-
sfatte.
E per restare in tema, come
non trovare esilarante fino al
punto di dovervi adattare,
prima o poi, un qualche speci-
fico copione, che alcune delle
stesse sigle sindacali che,uni-
tamente ai restanti sindacati
del Corpo, affermano la pro-
pria unitarietà di intenti e di
azioni in ambiti quali la Fun-
zione Pubblica o il tavolo
nazionale del Dipartimento,
nelle proprie singole ed anche
recenti assemblee sul territo-
rio, con il sempre inconsape-
vole e “credulone” Personale
di Polizia Penitenziaria, attri-
buiscano poi al proprio esclu-
sivo merito, nonostante l’as-
soluta incompetenza degli
altri (sindacati), i contenuti e i
risultati (chissà quali?) che in
tali pubblici contesti la Polizia
Penitenziaria sta ottenendo.
Peraltro, anche adesso che il
racconto ha preso piede
senza allusioni o metafore,
non possiamo non accorger-
ci della noiosità delle materie
così trattate e dell’intrinseca
intraducibilità di tali vicende in
un linguaggio reale e com-
prensibile, fino a ritenerne
indispensabile l’immediata
riproposizione nelle forme già
conosciute che ci accingiamo,
quindi, a riassumere:
“C’erano una volta un Dipartimento
e un Re, che Re non era per nien-
te, anche se tutti lo chiamavano
Re, che aveva deciso di rivolgersi
al Papa perché scomunicasse,
finalmente, l’Imperatore che lo
metteva sempre in cattiva luce con
i propri Vassalli….”
Due righe
due...Ci piace sognare e ridere,
invece che essere terribilmente svegli e seri
3Numero 2 - Anno XI - Lunedì 16 febbraio 2009
BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’
Studenti contro il MinistroI futuri avvocati, ora studenti di
giurisprudenza, sono sul piede diguerra. Nelle aule delle facoltà di tut-t'Italia il bersaglio preferito è il Mini-stro della Giustizia Angelino Alfano.L'allarme è scattato dalle sue paroleche ufficializzano l'idea del Governodi procedere ad una riforma organicadell'area giuridico-economica delleprofessioni coinvolgendo avvocati,notai e commercialisti. In sintesi ilGoverno intende cambiare in modoradicale le regole per accedere allaprofessione di avvocato. In Senato visono diverse proposte di riforma,circa nove, due molto recenti e ingrado di diventare la futura riforma,una firmata dal Consiglio NazionaleForense, l’altra dal senatore FrancoMugnai del Pdl. In Europa solo l’Italiasupera la soglia dei 200 mila avvoca-ti (per l’esattezza sono 213.081), inbase alle cifre ricavate dal Consigliodegli ordini forensi d’Europa. Comedire che un avvocato su tre nell’Unio-ne Europea è italiano. Tutti gli altriPaesi si attestano ben al di sotto diquesta cifra: la Spagna con 154.953,la Germania con 146.910, il RegnoUnito con 139.789, la Francia consoli 47.765. Un tempo si era parlatoanche di inserire il numero chiuso, unpo’ come accade per la professionedi medico. In base alle ultime propo-ste di riforma presentate in Senato ilnumero chiuso e comunque un fortelimite all’accesso potrebbe essereintrodotto in una forma più indiretta.Le proposte prevedono che potràottenere l’abilitazione solo chi avràseguito le scuole professionali postlaurea, a pagamento e a numero
ANNO XI - n. 2 Lunedì 16 febbraio 2009
Direttore Responsabile Leo Beneduci
Direttore Editoriale Domenico Nicotra
Vice Direttore Domenico Mastrulli
Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano
Gennaro Ricci
Direttore Organizzativo Luca Cruciani
Coordinamento Redazionale Alfio Grasso
Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo
Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia
Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica Italiana
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RIFORMA PROFESSIONI - Nelle facoltà di Giurisprudenza è iniziato il dibattito sulle proposte del Governo
chiuso, mentre ora basta seguire unlibero tirocinio senza alcuna spesa,presso un qualunque studio legale.Per accedere al numero chiuso dellescuole si dovrà sostenere un esamee per avere il certificato conclusivodelle scuole si dovrà sostenere sem-pre un esame finale (che non è anco-ra l'esame per diventare avvocatoche invece dovrà essere sostenuto inseguito). Per iscriversi al registro dei
nicotra@osapp.it
di
Domenico
Nicotra
praticanti bisognerà avere meno di40 anni di età mentre ora non esistealcun limite. Quando si sosterràl’esame per diventare avvocato, nonsi potrà fare ricorso ai codici com-mentati con la giurisprudenza comeaccade ora né sperare in un oralecon materie meno complesse tipo ildiritto ecclesiastico. Dopo tre boccia-ture si è fuori del tutto, non si potràpiù sostenere l'esame, lo stesso
dopo i 50 anni mentre adesso non c'èalcun limite. Il ministro Alfano hacomunque precisato che “il governointende procedere con soluzioni lar-gamente condivise all’unico fine diassicurare a tutti i cittadini utenti lagiusta assistenza legale”. Precisazio-ne utile visto che gli studenti di Giuri-sprudenza e gli aspiranti avvocatistanno organizzando una protestasenza precedenti contro la riforma.
Governo (non) incontra
4 Numero 2 - Anno XI -Lunedì 16 febbraio 2009
DIMENTICANZE - La Polizia Penitenziaria non è stata invitata all’evento di Avellino
Il 2 febbraio per iniziativa del
Ministro della Programmazione di
Governo, on. Gianfranco Rotondi,
numerosi esponenti dell'esecutivo,
tra cui il Ministro dell'Interno, delle
Infrastrutture, del Lavoro, della
Semplificazione Normativa sono
intervenuti al teatro “Carlo Gesual-
do” di Avellino per l'evento Governo
Incontra. In uno scenario che ha
visto presenti numerosissime auto-
rità del territorio campano, è stato
BB brevi
Missioni a Milano,
non meno di un mese
Procedimenti disciplinari inviati per posta raccomandata
E' diventata una prassi notificare le
comunicazioni inerenti i procedi-
menti disciplinari al Personale di
Polizia Penitenziaria assente dal
servizio per motivi giustificati
mediante raccomandata postale al
domicilio dichiarato. Questa 'soler-
zia' nelle comunicazioni non trova
alcuna utilità ai fini del corretto
andamento del procedimento né
attiene all'esatto adempimento delle
formalità previste dalla vigente nor-
mativa ovvero non garantisce il dirit-
to alla difesa del Personale interes-
sato. I procedimenti disciplinari con-
dotti e conclusi nei confronti del Per-
sonale di Polizia Penitenziaria
assente dal servizio con motivazioni
giustificate non sono necessarie e,
quindi, dovrebbero cessare.
Lo scorso dicembre la direzio-
ne generale in relazione a pressan-
ti esigenze di servizio del Provvedi-
torato di Milano correlate dall'entra-
ta in funzione di un nuovo padiglio-
ne detentivo presso la Casa di
Reclusione di Milano Bollate, ha
disposto l'invio in missione con
decorrenza dal 15 gennaio di 40
unità di personale di polizia Peni-
tenziaria. Delle 40 unità stabilite
hanno raggiunto l'istituto di Bollate
soltanto 21. Per assicurare un mini-
mo di continuità nella fase di avvio
della nuova struttura è stato deciso
che l'invio in missione di personale
avvenga con turnazione non infe-
riore ad un mese.
organizzato un servizio d'ordine e
di rappresentanza che ha coinvolto
tutte le Forze di Polizia ad eccezio-
ne della Polizia Penitenziaria.
Nonostante la Polizia Penitenziaria
dipenda anche dall'Autorità Provin-
ciale di Pubblica Sicurezza nel-
l'esplicazione di funzioni come l'or-
dine pubblico nessun invito è stato
inoltrato per il coinvolgimento diret-
to dei reparti degli istituti peniten-
ziari della provincia di Avellino. Pro-
babilmente l'assenza di considera-
zione da parte delle autorità politi-
che oltre che per possibili dimenti-
canze, malgrado l'indubbio contri-
buto del Corpo alla lotto contro la
criminalità deriva dai ben noti 'luo-
ghi comuni' che assommano l'ap-
partenenza al Corpo con le esclusi-
ve funzioni custodiali interne agli
istituti penitenziari e non con le
attribuzioni di Polizia Giudiziaria e
di Pubblica Sicurezza.
@GIUSTIZIA.IT
Posta elettronica,
suffisso uguale per tutti
Negli indirizzi di posta elettroni-
ca resi disponibili dalle rispettive
amministrazioni agli appartenenti
alle altre Forze di Polizia è prevista
l'estensione/dominio relativa al
corpo di appartenenza (per esem-
pio la Guardia di Finanza ha il suf-
fisso @gdf.it).
Gli appartenenti alla Polizia Peni-
tenziaria devono utilizzare gli indi-
rizzi con l'estensione/dominio
@giustizia.it identico per profili tec-
nici-amministrativi anche di altri
Dipartimenti del dicastero della
Giustizia, che non ne qualifica la
specificità e l'appartenenza.
La solerzia dell’Amministrazione non trova in questo caso utilità ai fini del procedimento
BOLLATE
Riorganizzazione
dei servizi negli istitutiE' stata chiesta l'apertura di un
tavolo di lavoro sulla riorganizza-
zione dei servizi e degli istituti nel-
l'ambito dei provveditorati regionali.
Infatti numerosi provveditorati stan-
no formulando ed attuando nuovi
progetti riguardo la riorganizzazio-
ne degli istituti e dei servizi destina-
ti alla popolazione detenuta della
propria giurisdizione.
TAVOLO DI LAVORO
5Numero 2 - Anno XI - LUnedì 16 2009
NN news
PACCHI - Per gli oggetti inferiori ai 10 kg nessun costo per i detenuti trasferiti d’autorità
IN SICILIA
Gazebo e sit-in
a Catania Piazza Lanza
Un gazebo nel piazzale anti-
stante la Casa Circondariale di
Catania 'Piazza Lanza' sarà allesti-
to dal 24 al 26 febbraio prossimi .
Verrà organizzato anche un sit-in
per far conoscere all'opinione pub-
blica le gravi problematiche in cui
versa il personale di Polizia Peni-
tenziaria presso l'Istituto catanese.
L'Amministrazione dovrà fare
fronte alle spese di spedizione
degli oggetti dei detenuti fino a
dieci chili di peso e, in caso di tra-
sferimento d'autorità, anche le
spese per l'eventuale eccedenza.
La nota esplicativa dell'Ammini-
strazione cita l'art. 83 comma 7 del
nuovo regolamento di esecuzione:
le spese per la spedizione degli
oggetti indicati nel comma 6 sono,
in ogni caso, sopportate dall'Ammi-
nistrazione fino al limite di dieci chi-
logrammi di peso e, per l'ecceden-
za, dal detenuto o dall'internato
che sia trasferito a sua domanda.
Per quanto attiene l'impiego del
personale di Polizia Penitenziaria
nella spedizione dei pacchi sempre
l'art. 83 stabilisce questa funzione.
Campobasso, tre errori in uno
Condannato il Ministero SENTENZA- 150.000 euro per risarcire la morte di un detenuto causata dal gas
Paga l’Amministrazione
Il Tribunale Civile di Milano ha condannato
il Ministero della Giustizia a risarcire con
150.000 euro la madre e le due sorelle di un
detenuto deceduto presso la Casa Circondariale di
Pavia respirando il gas di una bomboletta acquistata
presso lo spaccio dell'Istituto. Questo non è il primo
risarcimento danni che l'Amministrazione penitenziaria
si è trovata a corrispondere in ragione dell'utilizzo,
concomitante, di sacchetti di plastica e di bombolette
di gas. Malgrado questi fatti dannosi per l'immagine
dell'Amministrazione e pericolosi per la Polizia Peni-
tenziaria non si riesce a capire il perchè di una man-
cata abolizione dei fornellini impiegati nella cottu-
re del cibo nelle celle detentive e dei sacchetti
di plastica (sostituibili facilmente con altro mate-
riale). Questa sentenza evidenzia come la pre-
senza di questi oggetti in carcere rappresenta
per l’Amministrazione un doppio svantaggio eco-
nomico e funzionale. La pericolosità dei fornelli-
ni è nota a tutte le componenti e non sono casi
sporadici gli interventi del personale del Corpo
che rischia la propria vita spegnendo gli incendi
causati dalle bombolette o è chiamato ad inter-
venire per salvare i detenuti dall’inalazione di
queste sostanze.
Nella confusione generata dalle disposizioni
impartite dalla Direzione Generale del Personale
e della Formazione per quel che riguarda l’invio
in missione dagli istituti del Sud a quelli del Nord
di Personale di Polizia Penitenziaria, si distingue
per l’orginalità delle iniziative la Casa Circonda-
riale di Campobasso la cui Direzione ha di recen-
te disposto l’invio in missione presso la Casa
Circondariale di Asti di una unità di Polizia Peni-
tenziaria.
Peccato non ci si sia accorti che si tratta di un
rappresentante sindacale (nessuna richiesta di
nulla osta è stata fatta alla sigla sindacale di
appartenenza), è Consigliere Comunale presso
un Comune limitrofo e non ha ricevuto alcun
anticipo di missione.
Confusione ed originalità nelle scelte della Direzione del carcere molisano
DATI DAP
Suicidi in calo,
i numeri non convincono
I numeri dati dal direttore del-
l'Ufficio detenuti e trattamento del
DAP Sebastiano Ardita non convin-
cono molto gli addetti ai lavori. La
diminuzione dei suicidi ufficializzata
dal DAP non tiene conto dei tenta-
tivi di suicidio, sempre più spesso
scongiurati dal Personale di Polizia
Penitenziaria che si ritrova alle
prese con sovraffollamento e la
promiscuita' tra i soggetti reclusi
che generano numerosi spunti di
pericolo.La Polizia Penitenziaria
continua ad operare adeguatamen-
te, nonostante da 17 anni non
ottenga aumenti di organico e il
ministro Angelino Alfano non ha
manifestato alcun impegno concre-
to nel volere operare nuove politi-
che del personale.
6 Numero 2 - Anno XI - Luned’ 16 febbraio 2009
Il Consiglio comunale di Milano ha
approvato, con i voti dei 51 consiglieri pre-
senti, il conferimento della cittadinanza ono-
raria di Milano al Corpo di Polizia Peniten-
ziaria, istituito con la sua attuale qualifica-
zione nel dicembre 1990, ma risalente al
1817, per importanti ragioni civiche, tra cui il
“contributo all’ordinato svolgersi della vita
sociale”.
Il Presidente del Consiglio comunale Man-
fredi Palmeri, ha precisato la motivazione
della delibera di iniziativa consiliare, secon-
do cui “oggi, come nel passato, gli Agenti di
Custodia si sono distinti per le loro capacità
professionali e alcuni di loro hanno addirittu-
ra sacrificato la propria vita per l’affermazio-
ne dei principi di Umanità e in difesa della
libertà di ognuno di noi”.
Ricordando che il Consiglio comunale
aveva già deliberato due volte in questo
mandato per la concessione della cittadi-
nanza onoraria al Presidente greco Karolos
Papoulias il 29 novembre 2007 e ad Al Gore
il 5 maggio 2008, Manfredi Palmeri ha
aggiunto: “Abbiamo onorato un impegno
che avevamo voluto assumere sin dallo
scorso novembre nei confronti della Polizia
Penitenziaria, durante le riunioni della Com-
missione per la Concessione delle Civiche
Benemerenze”.
“Milano è grata agli uomini e alle donne
della Polizia Penitenziaria – ha proseguito il
Presidente Palmeri – che, in condizioni
spesso difficili, si impegnano con professio-
nalità e senso del dovere. Il rispetto del
lavoro degli agenti e la consapevolezza del
loro ruolo ci portano a guardare con partico-
lare attenzione ai dati sul sovraffollamento
delle carceri: provvedimenti emergenziali e
non strutturali, ponderati non a sufficienza e
incapaci di gestire molti degli effetti genera-
ti nel Paese, sono incompatibili con la digni-
tà professionale del Corpo oltre che, natu-
ralmente, con la stessa funzione della pena,
che deve essere orientata alla rieducazione
nello spirito dell’articolo 27 della Costituzio-
ne”.
Cittadinanza onoraria a MilanoRICONOSCIMENTI - Il consiglio comunale ha deciso di omaggiare la Polizia Penitenziaria e ringraziarla
PREMI
L’ Ente di Assistenza, assegna
somme per titoli di studio
Il Consiglio di Amministrazione dell'ente
di assistenza ha deliberato di concedere dei
premi in denaro a chi nell'anno 2008 ha con-
seguito un titolo di studio superiore a quello
avuto.
Per l'impossibilità di valutare le richieste non
è stato ancora previsto l'ammontare del pre-
mio.
7Numero 2 - Anno XI - Lunedì 16 febbraio 2009
zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia
a cura di
Giada
Ariani
Emergenza stupri: è allarme nazionaleNegli ultimi mesi, quasi ogni giorno assistiamo sulle cronache a fatti
di violenza contro le donne: lo stupro di Capodanno a Roma, l’ag-
gressione alla coppia di fidanzati a Guidonia, la quattordicenne di
Trento violentata dai tre compagni di scuola, sono solo alcuni
esempi di questo brutale fenomeno che si sta diffondendo a mac-
chia d’olio in tutta la penisola. Lo scorso anno, nel nostro paese,
sono state violentate 4.663 donne, un dato allarmante se pensia-
mo che solo 4 donne su 100 denunciano questi fatti, e ciò equi-
vale a dire che gli stupri ogni anno in Italia non sono 4.663 ma
116.575. Secondo una recente indagine dell’Istat sono oltre 14
milioni le donne italiane che nel corso della vita sono state
oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica. Tredici sono
gli stupri che vengono commessi quotidianamente, il 69%
sono ad opera di italiani. Dati allarmanti questi, che devono
far riflettere ed intervenire per arrestare questo “barbaro
crimine”. Un reato contro la persona che sempre più
viene commesso non solo da singoli individui, ma da
veri e propri branchi che si muovono indisturbati nelle
città, nei locali, per le strade, alle fermate degli auto-
bus. Le ragazze, le donne vengono considerate da
questi “animali” vere e proprie prede, oggetto di pia-
cere e di sevizie atroci e selvagge. La gente inizia
ad avere paura. Si vive nell’angoscia costante, nel
timore dell’altro. Ad ogni angolo, ad ogni fermata ci
potrebbe essere il proprio aguzzino. Una normalis-
sima passeggiata si può trasformare nel giorno
peggiore della propria vita. E non è un deterrente
nemmeno l’avere un ragazzo al proprio fianco. Gli
episodi di violenza hanno acceso numerosi dibat-
titi su come gestire l’ordine pubblico. La Lega
arriva a chiedere misure radicali come la castra-
zione chimica. Il ministro Calderoli propone addi-
rittura la castrazione chirurgica per reprimere
l’istinto sessuale: “di fronte a certi non riesco a
pensare alla riabilitazione. E pure la castrazione
chimica è insufficiente". Il sottosegretario del-
l’interno Alfredo Mantovano (An) cerca diplo-
maticamente di placare le polemiche sorte con
le dichiarazioni di Calderoli, le quali dice sono
da prendere come “una provocazione e come
un giusto segnale di esasperazione da parte
di tanti cittadini". L’opposizione accusa il
Governo di aver fatto troppi tagli alle forze del-
l’ordine recando così un danno enorme al fatto-
re sicurezza. Il Governo si prepara a varare un
decreto d’urgenza per anticipare alcune norme del
ddl sicurezza. Tra queste l’articolo che vieta la
concessione degli arresti domiciliari a chi è
accusato di violenza, e la contestuale esclu-
sione da premi e benefici. Vi è invece titu-
banza nell’approvazione della norma leghi-
sta che prevede la possibilità agli enti di
avvalersi della collaborazione di associa-
zioni di cittadini (le cosiddette ronde) nel
controllo delle zone periferiche e meno
sicure. Walter Veltroni si dichiara contra-
rio alle ronde di cittadini ma favorevole
ad ogni provvedimento che serva ad
aumentare le forze di polizia. Maroni
vorrebbe riproporre nel ddl il provvedi-
mento (già bocciato in Senato) sull’allun-
gamento dei tempi di permanenza nei
centri temporanei degli irregolari: portarlo
fino a 18 mesi come previsto dalla diretti-
va europea sui rimpatri. L’aumento degli
immigrati irregolari ha portato infatti ad un più
difficile controllo del territorio da parte delle
forze dell’ordine e ciò si è tradotto in aumento di
delinquenza.
E tra i vari crimini quello dello stupro è un delitto
inaccettabile che lede la società, ma soprattutto
la dignità della persona. Un crimine dunque che
va punito senza sconti e facilitazioni. E coloro
che fanno i “buonisti” dovrebbero pensare che
nessuno è fuori pericolo. Può capitare alla pro-
pria madre, sorella, ragazza, amica.
E anche se è successo a persone che non
conosciamo, ci dobbiamo sentire noi stesse vit-
time di una società che non ci tutela abbastan-
za, e al contempo, facendo noi stessi parte di
questa società, dobbiamo ritenerci responsabili
se non facciamo nulla di concreto per porvi un
freno.