Post on 05-Jul-2015
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Politici e Social Media
Un’analisi della social presence dei principali leader politici italiani ed
alcuni suggerimenti per migliorarla
Premessa
La navigazione da casa in Italia è sotto la media Europea al 54%
Ma raggiunge il 78% se il famiglia c’è un teenager
Digital Divide marcato tra Sud e Nord del PaeseSicilia sotto il 40%
In Italia vi sono 15 milioni di smartphone, 2/3 dei quali sono usati per navigare
Oltre la media Europea
Nel 2014 si accederà a internet più dai dispositivi mobili che dal computer
Social Media
La prima applicazione di internet ad avere superato, per uso, la pornografia
FaceBook fa la parte del leone con oltre 900 milioni di utenti nel mondo
21,5 milioni in Italia
Twitter ne ha oltre 500 milioni, ma è più diffuso il fenomeno dei fake o del bite’n’run (chi si iscrive, prova per poco e poi non lo utilizza più)
2 milioni in Italia
YouTube secondo motore di ricerca dopo Google LinkedIn più utile per costruire reti basate sulle competenze Gli altri Social Media (Google+, Foursquare, De.li.cious,
Pinterest, …) non sviluppano abbastanza massa critica
La metodologia usata è stata quella di analizzare ogni Canale per capire se costituisca o meno un «fattore» nella social media presence del politico
Ciò che si è riscontrato è che il numero di iscritti e/o visualizzazioni segue la completezza del canale, oltre che il bacino geografico di interesse
Il punto di riferimento, per ogni social media non solo per YouTube, è stato Barack Obama, indiscusso campione nell’uso degli stessi social media tra i politici.
1mo nella ricerca Google
angelinoalfano1
136 iscritti, 36.000 visualizzazioni
Nessuna organizzazione dei contenuti
Il Canale raccoglie gli interventi politici di Alfano
Angelino Alfano
2ndo nella Ricerca GoogleIl primo è un Canale morto dello stesso Casini creato per le elezioni del 2008, dal nome Casini Pier Ferdinando Presidente 2008!!!
IoCentroTv297 iscritti, 296mila visualizzazioni
Nessuna organizzazione dei contenuti
Il Canale raccoglie gli interventi politici di Casini
Pierferdinando Casini
1mo nella Ricerca Google
Governo Berlusconi
678 iscritti, 197mila visualizzazioni
Nessuna organizzazione dei contenuti
Il Canale raccoglie gli interventi degli esponenti del Governo Berlusconi III, in carica dal 2008 al 2011
Silvio Berlusconi
1mo nella Ricerca Google
Pier Luigi Bersani
843 iscritti, 859mila visualizzazioni
Organizzazione dei contenuti per intervento
Il Canale raccoglie gli interventi politici di Bersani
Pierluigi Bersani
1mo nella Ricerca Google
Il canale ufficiale di Nichi Vendola
4.300 iscritti, 1,8 milioni di visualizzazioni
Nessuna organizzazione dei contenuti
Il Canale elenca interventi Video del politico, mostra anche alcuni spot delle Fabriche di Nichi, e qualche sporadico intervento esterno.
Vendola non parla solo di politica ma anche di cultura.
Nichi Vendola
1mo nella Ricerca Google
Antonio Di Pietro
12.000 iscritti, 15,4 milioni di visualizzazioni
Buona organizzazione dei contenuti
Il Canale elenca interventi video di Di Pietro, e di alcuni politici IDV, nonché approfondimenti sull’economia a cura di un Professore Universitario
Antonio Di Pietro
1mo nella Ricerca Google
Beppe Grillo
88.000 iscritti, 92 milioni di visualizzazioni
Buona organizzazione dei contenuti
Il Canale comprende interventi di Grillo stesso, del giornalista Marco Travaglio e di esperti in numerosi temi.
Beppe Grillo
Dal punto di vista dei numeri, Alfano, Berlusconi e Casini risultano trascurabili, su YouTube; Bersani lo è quasi
Il Canale di Vendola risulta disorganizzato ed autoreferenziale
Il Canale di Di Pietro è meglio: sia grazie all’organizzazione dei contenuti, che ad alcuni interventi esterni che ne arricchiscono la voce
Campione di questa specialità è senza dubbio Beppe Grillo, il cui Canale raggiunge la metà delle visualizzazioni (e più di 1/3 degli iscritti) di Barack Obama
Grillo fa tesoro dell’esperienza di blogger, dando accesso a numerose voci (non solo la sua) Se un concetto me lo ripetono 10 persone anziché una, e lo fanno da
differenti angolazioni, è più facile che io mi convinca In più non va sottovalutato il suo passato/presente di attore comico.
Twitter è il vero must del politico 2012: comunicazione essenziale e potenzialmente virale, facilità nel conseguire numeri importanti (se sei un personaggio famoso)
Ma la verità è che, per i politici da noi analizzati, nessuno ha saputo rinunciare a gonfiare il proprio twitterego con fake followers, e spesso anche con fake following
Persino Barack Obama segue gente che twitta poco e niente e magari su gusti di gelato!
I numeri sono risultati clamorosamente gonfiati, e con contenuti (qui si parla dei politici italiani) perlopiù replicati da FaceBook
Obama qui è oggettivamente di un altro pianeta, indirizzando i propri contenuti verso i diversi Social Media in base alle caratteristiche
Di seguito comunque i numeri principali raccolti, sebbene si suggerisce di non contarci troppo per le proprie analisi
Nome Username Tweets Following Followers Claim
Alfano @angealfa 745 168 24.584 Segretario politico del PDL
Casini @pierferdinando 1861 196 54880 Leader dell’UDC
Di Pietro @idvstaff 4656 133 109730 L'alternativa di governo, dalla parte dei cittadini.
Bersani @pbersani 3669 43124 112623 Segretario del PD e deputato. Mi trovi su facebook http://tinyurl.com/2v7h3kr(pagina ufficiale) e su www.bersanisegretario.it
Vendola @NichiVendola 4707 30951 194714 Presidente della Regione e Presidente di Sinistra Ecologia Libertà, a cui forse non basteranno i 140 caratteri
Grillo @beppe_grillo 4025 87 528899 Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure!
La metodologia seguita in questa analisi è stata di analizzare le Pagine FB per segmenti:
Visual Identity: espressa dall’accoppiata cover + foto, veicola l’impressione immediata
Mission/Value Proposition: è lo short about sotto la cover, accanto alla foto
Story: About Page + profondità della Timeline
Views and Apps: le foto, gli eventi, le note, …
Buzz: I post del Politico e i commenti degli altri utenti generano un universo virtuale che va attentamente analizzato.
Nella nostra analisi, abbiamo scelto di non considerare i «like», ai post dei politici
Marcano un apprezzamento blando
Mentre riteniamo che gli «share» vadano conteggiatiCon lo share l’utente porta il post del politico sulla sua timeline, è un segno evidente di empatia
Abbiamo osservato gli ultimi 10 post e verificato mediamente gli share per ognunoAverage Share Ratio (ASR)
La parte più difficile è ovviamente quella di misurare qualitativamente i «comments» degli utenti
Si stanno sviluppando parser in grado di estrarre l’umore dai commenti, ma è tuttora preferibile l’analisi umana
L’equazione dei Social Media (E. M. Orsburn)Perché generi un ROI positivo, il contenuto va suddiviso seguendo queste percentuali: Informing 20%, Entartaining 20%, Interacting 40%, Converting to business 20%Solo una parte dei contenuti dovrebbe essere dedicato a
vendere qualcosa
Considerato come sia difficile (ma non impossibile, come vedremo) per un politico con un numero consistente di followers «interagire» con gli utenti che lo seguono, ci siamo concentrati sulle prime due voci nell’elenco: informazione e intrattenimento
Il Net Promoter Score (F. Reichheld)Si ottiene chiedendo agli utenti di esprimere un giudizio da 0 a 10 sul politico
Si suddividono gli utenti in 3 categoriePromoters (9–10 rating) - Evangelists (10 e lode)
Passives (7–8 rating)
Detractors (0–6 rating)
NPS = Promoters – Detractors
Indipendentemente dai voti, si tratta di vedere chi difende le cause del politico, e chi le attacca
Abbiamo escluso gli insulti generici «anticasta» e l’apprezzamento «no matter what»
Angelino Alfano
Angelino Alfano
Visual Identity: tutta centrata su Alfano, nessun logo o riferimento al partito
Mission/Value Proposition:
L’accoppiata VI+MVP trasmette l’immagine di un uomo confidente ma con ancora scarsa leadership
Angelino Alfano
Story: Come per la MVP l’About page riporta i link di Alfano, e la sua formazione Universitaria
Nessun riferimento all’attività politica o a come vi sia giunto
Nell’era dei social media, la full disclosure sul proprio passato (politico e non solo) è da ritenersi basilare.
Timeline: si ferma al 2010
Views and Apps: Album fotografici, bookmark per il suo libro sulla mafia (doppio link), 2 video del 2011, pagina Benvenuto con link alle sue social pages (anche altre meno diffuse )
Angelino Alfano
Buzz: I post di Alfano raccontano le sue giornate di politico, con qualche promessa
Effetto «agenda elettronica»
Commenti fortemente critici
2 post al giorno di media (con punte di 4)
Nessuna interazione
1. ASR = 45,6
2. NPS = negativo
Angelino Alfano
Conclusioni:
Contenuti replicati sugli altri canali
Nessun ascolto delle critiche
Troppi post, molto simili tra loro, e poco meditati
I fan di Alfano esprimono apprezzamento e fiducia, ma non rispondono alle critiche
Sostanziale assenza di Promoters (o meno che mai Evangelists)
Il risultato è di un luogo dove ognuno può scrivere quello che gli pare, «tanto nessuno mi ascolta»
Pierferdinando Casini
Pierferdinando Casini
Visual Identity: sia cover che foto raffigurano il politico mentre parla
Elegante la scelta del nome a caratteri bianchi, in corsivo, sulla cover
Mission/Value Proposition:
Come Alfano, Casini si limita a riportare link a sue altre social pages
Pierferdinando Casini
Story: Un paio di social links, data e luogo di nascita, orientamento religioso
Se si aggiunge il fatto che la Timeline si ferma al 2008, anno di iscrizione a FB, ciò che ne viene fuori è l’immagine di un politico senza radici
Eppure la storia democristiana di Casini è nota
Ma così l’immagine che risulta è di un politico che quelle radici cerca di nasconderle
Views and Apps: album fotografici, 3 eventi del 2009, note, un misterioso link Discussions e 14 video
Pierferdinando Casini
Buzz: La scelta dei contenuti è simile a quella degli altri politici: poche informazioni e nessun intrattenimentoCasini parla come un anonimo sostenitore del governo
Monti e non come un uomo politico con trent’anni di esperienza
I commenti sono critici e senza risposta
Casini riporta i commenti di alcuni utenti del suo blog e questo è cmq un piccolo gesto interattivo
Media di 3 post al giorno (con una punta di 6!!!!)
1. ASR = 8,2
2. NPS = negativo
Pierferdinando Casini
Conclusioni: Stesse caratteristiche della Pagina di Alfano con meno utenti ma anche senza quel fastidioso effetto agenda elettronica (sono qui, vado là) che la Pagina dell’esponente PDL trasmette
Considerati i numeri non ancora pesanti con i quali Casini si trova ad avere a che fare, sarebbe davvero tanto difficile tenere qualcuno per rispondere alle critiche ragionevoli, magari elevando il tono delle conversazioni?
Riportare gli interventi di qualche utente non significa interagire, ma è meglio che niente.
Ridurre il numero di post!!!
Pierluigi Bersani
Visual Identity: cover con bandiera del PD, foto con Bersani sorridente
Mission/Value Proposition:
Bersani è un uomo del PD!
VI e MVP convergono su questo messaggio
Pierluigi Bersani
Story:
Scritto in prima persona, ricostruisce la storia personale di Bersani
La Timeline arriva fino al 2009, quando Bersani diventa segretario del PD
Views and Apps:
Album fotografici, due eventi 2009 e 2010, alcuni video sotto YouTube, un misterioso Welcome, le note, due video sotto il link Video che sono la stessa cosa
Pierluigi Bersani
Buzz: Fortemente criticoNessun tentativo di governare il dissenso
Eppure ai tempi del Governo Berlusconi le cose non andavano tanto maleBersani e il suo partito paiono pagare pesantemente il
sostegno al Governo Monti
Nel periodo analizzato, Bersani ha inserito più video degli altri fin qui vistiI link su FB non vanno mascherati come su Twitter
2/3 post al giorno
1. ASR = 32,2
2. NPS = negativo
Pierluigi Bersani
Conclusioni:
Il problema è lo stesso riscontrato con gli altri politici: messaggi gettati lì e nessuna risposta alle istanze della gente (nemmeno a quelle presentate con toni pacati)
Sempre troppi post
L’impressione generale è che i nostri politici ignorino i meccanismi di funzionamento dei Social Media
Ogni post è un’interruzione per gli utenti che ti seguono: dagli sempre una ragione per accettarla di buon grado
Un merito che va riconosciuto a Bersani è il fatto che palesa orgoglio per il suo ruolo.
Pierluigi Bersani
Antonio Di Pietro
Antonio Di Pietro
Visual Identity: cover con bandiera dell’IDV e foto di Di Pietro che parla
Sulla bandiera dell’IDV c’è il simbolo del like, con il pollice alzato; il risultato è un’immagine meno ingessata
Value Proposition:
Dopo una stringata presentazione, Di Pietro usa il resto dello spazio per marcare la propria differenza dagli altri politici
Parla al presente, quindi afferma ciò che sta facendo adesso, ignorando quanto fatto in precedenza (con Mani Pulite, nello specifico)
Antonio Di Pietro
Story:
Formazione universitaria, ministeri assunti, luogo e data di nascita, links
La Timeline raggiunge il 1994, e Mani Pulite
Views and Apps:
Album fotografici, note, pagina di Benvenuto con link a Twitter e Flickr (e Flavor?), 6 video, una lunga lista di eventi , alcuni video YouTube
Antonio Di Pietro
Buzz:
Le critiche sono sempre presenti ma percentualmente in misura nettamente minore
Pare funzionare l’accreditamento di Di Pietro quale «politico contro»
Il flusso di post non è centrato sull’attività politica di Di Pietro quanto sulla denuncia dei privilegi della «casta» e della politica del Governo Monti
3/4 post al giorno
1. ASR = 150
2. NPS = lievemente negativo, quasi 0
Antonio Di Pietro
Conclusioni:
Gli utenti non rispondono sdegnati ai post di Di Pietro, più che altro li accompagnano, al massimo con una tiratina di orecchi
Se latitano i Promoter, sono in numero abbastanza basso i Detractor
Troppi post
Di Pietro è riconosciuto come guastatore, e i suoi post coloriti paiono generare abbastanza interesse
È riuscito a trasferire su FB la value proposition della sua proposta politica
Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi
Visual Identity: cover che reclamizza un libro su come lui ha cambiato le campagne elettorali in Italia, foto risalente ad alcuni anni fa
Value Proposition:
Berlusconi demanda la comunicazione su di sé al sito forzasilvio.it
La scelta di limitare la propria comunicazione a un libro su di sé e ad uno dei suoi siti rappresenta un chiaro tentativo di tirarsi fuori dalla contesa
Silvio Berlusconi
Story:
Luogo e data di nascita, fondatore del PDL, studi universitari, deputato, e poi 4 siti web 1.0 (uno ripetuto 2 volte)
Timeline fino al 2010
Views and Apps:
Album fotografici, note, tanti video, un invito a registrarsi a forzasilvio (definito il network ufficiale), un link ad una app «forzasilvio»
Silvio Berlusconi
Buzz:
Berlusconi offre frammenti di interviste, commenti, dichiarazioni, pareri, e persino il karaoke del nuovo inno del suo partito
Il livello delle risposte è molto critico, ma c’è chi ne prende le parti
Non esiste conversazione
Meno di un post al giorno, ma con salti e picchi
1. ASR = 88
2. NPS = negativo
Silvio Berlusconi
Conclusioni:
Il network ufficiale di Berlusconi è forzasilvio.it e si vede, dato che questa pagina sembra star lì per forza
Non solo manca ogni forma di interazione (anche tra i vari utenti), ma gli stessi Promoter di Berlusconi, che non mancano, si limitano ad affermare quanto lui sia bravo senza rispondere a nemmeno una tra le accuse mossegli
E soprattutto non puoi usare un elefante come FaceBook per pubblicizzare una formica come forzasilvio.it
I link verso siti esterni funzionano con Twitter, non con FB!
Nichi Vendola
Nichi Vendola
Visual identity: sia nella cover che nella foto, Vendola parla in modo appassionato
Mission / Value proposition:
Come altri, Vendola riporta e integra gli altri social links
Errore piuttosto marchiano: Vendola sfora lo spazio consentito
Nichi Vendola
Story: L’About Page è redatta in prima persona, Vendola è l’unico a cercare di raccontare una storia (la sua)
Al termine (sarebbe stato meglio all’inizio) Vendola riporta i suoi libri, film e musicisti preferiti
La Timeline giunge al 2008
Views and Apps: Album fotografici, eventi suoi e delle Fabbriche di Nichi, molti video (non solo suoi – in particolare ci convince l’uso che Vendola ha fatto della videolettera )
Nichi Vendola
Buzz: CriticoVa cmq fatto notare che accanto ai Detractors, esistono Promoters che rispondono a tono e argomentando, innalzando talvolta il livello delle conversazioniVendola non è riconosciuto come «politico contro» come Di Pietro, ma nemmeno come parte della casta, come Alfano, Casini e Bersani (Berlusconi è un caso a parte)3/4 post al giorno
1. ASR = 58,62. NPS = quasi nullo (con più promoters, ma anche più
detrattori di Di Pietro)
Nichi Vendola
Conclusioni: Tra i politici di professione, Vendola è quello che prima di tutti ha colto le possibilità dalle rete, e dei social media, e questo gli ha garantito e gli sta garantendo un vantagio competitivo
La sua offerta è tra le più chiare: Vendola parlaLo fa nelle foto e nella About Page, e i suoi post sono +
strutturati di quelli degli altri
Anche lui non ascolta , così che è da un suo Promoter che apprendiamo la storia Vendola alike sul perché degli inceneritori alla Marcegaglia, che gli viene spesso imputata
Beppe Grillo
Beppe Grillo
Visual identity: nella cover il percorso delle ultime date della tournee di Grillo, la foto con Grillo che legge un suo libro
Mission / Value proposition:
Grillo pubblicizza l’address del suo sito
Reclamizzando il percorso della sua tournee Grillo si fa pubblicità e trasmette l’immagine di un uomo in movimento
Beppe Grillo
Story:
Luogo e data di nascita, sito web, e le iniziative nelle quali è coinvolto
Timeline al 2008
Views and Apps:
Album fotografici, iniziative commerciali, il pdf del Programma del M5S, due link YouTube (stessa pagina), 4 volantini, un sondaggio scaduto, la pagina per iscriversi al Movimento con Nome e Cognome
Beppe Grillo
Buzz: Grillo si fa molta pubblicità tramite le sue pagine, sia per la sua attività di intrattenitore che per quella di leader politicoTema centrale dei commenti sono le ricette per uscire dalla crisi, oltre che naturalmente le malefatte della «casta», ma con meno contumelieI commenti sono più interessanti dei post Siamo arrivati a contare 10 post in un giornoI pochi detrattori vengano assaliti effetto «setta»
1. ASR =2202. NPS = positivo
Beppe Grillo
Conclusioni: Alla Pagina FB, Grillo demanda il compito di favorire la conversazione sui temi a lui cari
La conversazione di sviluppa sotto l’egida di Grillo, in modo molto più ordinato delle altre Pagine
I post, tranne qualche campione, non hanno un alto livello di condivisione, proprio perché non sono i post i protagonisti
Grillo alterna pubblicità a sé, invettive, a suoi candidati, denunce
Si percepisce come FB non sia il canale numero uno, attualmente, ma possa diventarlo in breve tempo.
In conclusione, la gestione delle pagine FB di Alfano, Casini, Bersani è da ritenersi ampiamente insufficiente per contenuti, qualità del chiacchiericcio e trasmissione di una immagine forte (e connessa con la propria immagine reale)
Vendola mantiene un vantaggio competitivo, la sua immagine digitale appare allineata a quella reale (affabulatore), i contenuti non molto diversi da quelli dei primi tre, non si salva dalle contumelie ma c’è chi lo difende
Berlusconi usa FB ma non ci crede (e si vede) Di Pietro è quello che funziona meglio: usa la Timeline in
profondità, si è ritagliato l’immagine di simpatico guascone, e i suoi contenuti attraggono
Grillo è quello che ha più numeri, le critiche non lo toccano grazie all’efficienza dei propri adepti, ma la sua pagina rimane povera di contenuti (a differenza degli altri suoi canali).
Decalogo
1. Sfruttare la Timeline in profondità per raccontare la propria storia
2. Postare di meno, postare meglio: per ogni post domandarsi se si sta offrendo un servizio
3. Ogni tanto, rispondere alle critiche in prima persona: trasmette l’impressione di un canale vivo e non dell’ennesimo megafono
4. Verificare ciclicamente i propri link ed evitare come la peste i «dead end»
(…)
Decalogo
(…)
5. FaceBook è comunque uno strumento di svago: non sarebbe male intrattenere, ogni tanto
6. Non dare mai per scontato nulla, nemmeno se se ne è parlato in un altro post
7. FaceBook è un universo a sé: i link esterni, se proprio non si possono evitare, non devono sostituire il contenuto del post, mai
(…)
Decalogo
(…)
8. Aggiungere altre voci, autorevoli, al proprio Canale
9. Dare credito agli altri utenti (ma di FB, non come fa Casini con quelli del proprio blog), di tanto in tanto
10.Avere chiaro l’obiettivo della propria presenza su FB, e di ogni post che si rilascia
Concludiamo la nostra rassegna dei Politici con la Pagina di Barack Obama
Nonostante non sia esente da difetti (e chi lo è?) la sua Pagina è, come vedremo, anni luce lontana da quelle dei nostri
Riteniamo sia la migliore applicazione di quanto abbiamo detto in questa (troppo lunga, mi scuso per questo) presentazione
Barack Obama
Barack Obama
Visual identity: la cover propone una foto in b/n nella quale Obama stringe mani tese verso di lui e un appuntamento per le presidenziali, la foto Obama sorridente
Mission / Value proposition:
Chiarezza espositiva: questa pagina è per le prossime presidenziali
Barack Obama
Story: Una citazione, i suoi studi, il suo lavoro per gli Stati Uniti (come Senatore e come Presidente), interessi, musica, libri, film, TV
Timeline alla nascita con la sua storia per immagini
Views and Apps:Innumerevoli album fotografici e video (tra cui il weekly address, un’appuntamento settimanale nel quale Obama espone il senso di qualche sua iniziativa ), pagine per le donazioni e per il merchandasing, il prossimo evento
Barack Obama
Buzz: Ovviamente è impossibile monitorare i commenti ai post del Presidente degli USA (anche se probabilmente la CIA lo sta facendo)Obama alterna citazioni, cause per le minoranze, foto storiche, usa il suo cane definendolo «first dog» per gli amanti degli animali per Obama, chiede ai follower di scegliere una canzone per una ricorrenza, e pubblica il video di una sua apparizione in TV nella quale parla/canta i suoi risultati come Presidente, o magari gioca a basket, …Obama posta molto meno di una volta al giornoASR = 6500NPS = +
Barack Obama
Conclusioni:
Obama ha tanti Promotori e tanti Detrattori
Anche se in rete sono nettamente di più i fan
Ogni suo post contiene elementi di intrattenimento
L’obiettivo della sua Pagina è chiaro ed Obama non lo maschera (e perché mai dovrebbe farlo?)
Obama corre per le presidenziali 2012, chiede il tuo voto / il tuo contributo economico, elencandoti i risultati della sua amministrazione
Conclusioni
La nostra analisi si è concentrata su YouTube, Twitter e FaceBook
Twitter allo stato attuale ha numeri troppo gonfiati
Dei nostri, Grillo usa meglio degli altri YouTube, seguito da Di Pietro
DI Pietro funziona anche su FaceBook, come Grillo e Vendola
Comunque siamo ancora alla preistoria, riguardo l’uso dei Social Media
Chi sono io
Maurizio Scibilia Laurea in Scienze dell’Informazione a Pisa con 110 e lodeMaster Cefriel in ICT a Milano (con borsa di studio) 6 anni di esperienza come consulente informatico (4 nel
web in framfab, al tempo la più grande web agency europea)
MBA LUISS a Roma (con borsa di studio) Pubblicazioni sul tema della green economy sulla rivista “Il
Dirigente” Pubblicazioni di opere di narrativa Social media marketer, presente su Twitter, LinkedIn,
Pinterest e FaceBook Aspirante innovatore