L'Altrolato - Anno IV numero 9 - Domenica 04 Marzo 2012

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Settimanale di informazione della città di Casoria. Anno IV numero 9 - Domenica 04 Marzo 2012

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Settimanale di informazione - Anno IV numero 9 - Domenica 4 Marzo 2012DISTRIBUZIONE GRATUITA

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ROTTURA NEL PDCHI DENTRO

CHI FUORI

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 92

di Ciro Galiero

POLITICA

Consiglio comunale: ancora una fumata neraIL CONSIGLIERE LAEZZA RIBADISCE IL DISTACCO DEI 4 CONSIGLIERI DEL PD DALLA MAGGIORANZA

Lunedi 27 febbraio, dopo circa due mesi, si è svolto il consiglio comunale. La seduta inizia con la richiesta fatta dal presidente Fuccio ai consiglieri di votare la mozione pervenuta da sette consiglieri della maggioranza di inserire all’ ODG, oltre alla Istituzione della Consulta dei Presidenti e del Più Europa, anche il Dibattito Politico. Il consigliere Orsino Esposito prende la parola e comunica che in un incontro dei capigruppo del consiglio comunale, avvenuta il 24 gennaio, dall’opposizione è pervenuta la richiesta di far conoscere a tutti il momento di difficoltà in essere nella maggioranza e quindi si è deciso di richiedere l’inserimento del dibattito politico per i motivi suddetti. Il consigliere Del Prete chiede che vengano esposti i reali problemi che affliggono la maggioranza e chiede inoltre al sindaco di esporre la reale motivazione di questa crisi invitandolo a trovare una soluzione. Il presidente Fuccio comunica a tutti che all’ODG non è prevista una relazione del sindaco e che, solo se lo stesso decide di intervenire, lo farà al termine del dibattito politico. Il consigliere Laezza comunica che sono in atto azioni fra il PD ed il sindaco e si auspica venga trovata una soluzione allo stato attuale. Il sindaco Carfora prende la parola affermando che interverrà al termine del dibattito politico. Orsino Esposito invita il consigliere Massimo Iodice, promotore della richiesta di dibattito politico, di intervenire e di richiedere alla maggioranza risposte in merito alla crisi. Il consigliere Orlando Esposito nel suo intervento esprime stupore dinanzi alla richiesta fatta all’opposizione di esprimersi in merito alla crisi in quanto, da lui affermato, ai tavoli decisionali l’opposizione non è presente o non è presa in considerazione. Asserisce inoltre che la città ha bisogno di risposte e non di sole parole. L’intervento del consigliere Del Prete non è altro che un elenco, come già fatto in altre occasioni, delle opportunità perse dall’amministrazione di dimostrare la sua operatività. Prende la parola il sindaco Carfora che chiede la sospensione del dibattito per una decina di minuti per una verifica politica. La richiesta viene messa ai voti con 13 voti favorevoli, 1 astenuto e 10 contrari. La seduta viene sospesa. Dopo oltre un’ora si riprende senza che nessun

comunicato venga letto. Prende la parola il consigliere Polizio il quale comunica che nel consiglio comunale odierno si era fiduciosi che si sarebbero finalmente risolte le questioni nella maggioranza. L’immobilismo – continua Polizio - non aiuta certo la città a risorgere; se non si vogliono condividere con l’opposizione scelte o nuove idee allora che si andasse avanti con i progetti che la maggioranza ha definito. I problemi interni alla maggioranza non si risolvono certo con una sospensione nel bel mezzo di un consiglio comunale. È imbarazzante vedere una maggioranza spaccata, si lavora alacremente nelle commissioni ma in consiglio i documenti prodotti non vengono presentati. Voci di corridoio parlano di una volontà di azzeramento della giunta - così interviene il consigliere Cerbone – e si sente parlare continuamente di un passaggio alla maggioranza di una quota di consiglieri di opposizione. L’intervento del consigliere Capano è caratterizzato dallo sventolio di un documento di sfiducia al sindaco e ribadisce di essere deluso dal comportamento della maggioranza in particolare del PD. Prende la parola il consigliere Pugliese il quale mette in evidenza che, in merito alla “governance” tanto sbandierata dall’amministrazione, si è persa traccia. Anch’egli annovera l’elenco delle cose non fatte dall’amministrazione dimostrando di fatto di essere, come del resto altri, ripetitivo e non costruttivo. Riprende la parola il sindaco Carfora il quale, con forza e decisione, ribadisce all’aula consiliare ed ai presenti, stampa e cittadini, quanto segue: “E’ l’ennesimo consiglio comunale sul dibattito politico che portiamo avanti da otto mesi. Le cose non vanno bene e me ne rendo conto ma l’opposizione deve anche essere intellettualmente onesta e non nascondere, nei propri intervent, gli errori del passato. Che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Io come Sindaco ho iniziato l’otto giugno ed il mio primo intervento è stato quello di andare subito a firmare con il prefetto la stazione unica appaltante, cioè che tutte le gare con un importo dai 250.000€ in su verranno svolte in Prefettura. Il Sindaco Carfora è qui ad agire su moralità, trasparenza e legalità. Che ci sia un problema nella maggioranza è noto ed evidente a tutti altrimenti avremmo già approvato il PUC. Il

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POLITICA

PIU’ Europa è stato rallentato perchè la Regione non ci dava sicurezza sui finanziamenti e perché i progetti realizzati dalla precedente amministrazione e presentati non erano corretti. Siamo in questa situazione in quanto non vogliamo rifare la vecchia politica. Si parla tanto di spreco di denaro per i dirigenti - rivolgendosi al consigliere Pugliese - ma sa quanto i dirigenti costavano nel 2009 e prima? Attualmente non si spende un euro in più di quanto previsto a bilancio. Passando ai cumuli di spazzatura presenti ancora oggi in città, essi sono dovuti all’inciviltà dei cittadini, nonostante il lavoro assiduo di Casoria Ambiente, azienda di cui tutta l’opposizione parla. Inoltre abbiamo sciolto i fitti passivi e a breve avremo a disposizione la struttura dell’Ex distretto scolastico. Ricordiamo anche il concorso per dieci vigili urbani che da anni non si svolgeva a Casoria e che si è realizzato nel pieno rispetto della legalità e delle normative del concorso. Allo stadio comunale i lavori vanno avanti seppur rallentati per un saggio ai ferri di sostegno della tribuna. A proposito della commissione trasparenza, la cui presidenza è affidata a Cerbone, non ho mai chiesto di chiuderla, ho solo detto che non esiste un regolamento apposito. Questa è la verità. Siamo in difficoltà con la maggioranza e stiamo cercando di risolvere. Se le cose non andranno bene allora presentate la mozione di sfiducia contro il sindaco così come le ha sventolate il consigliere Capano. Sono fermamente convinto di andare avanti per il bene della città e non perché attaccato alla mia poltrona di sindaco. Il prossimo ed imminente passo avverrà la prossima settimana con la presentazione alla Ragione del Più Europa, unico volano di sviluppo della nostra città”. Il discorso del sindaco Carfora viene applaudito dai presenti che gli ribadiscono con questo gesto la loro solidarietà. Dopo l’intervento del sindaco riprende la parola il consigliere Laezza che ribadisce la posizione di distacco del PD dalla maggioranza, chiedendo di fatto le dimissioni del due loro assessori accusandoli di non rispondere al partito ma al sindaco. Abbiamo presentato da tempo al sindaco un documento – continua Laezza - in cui sono stati illustrati i punti su cui non concordavamo ed abbiamo fatto delle proposte che vorremmo fossero discusse. E’ astato inoltre presentato un documento programmatico su cui, il nostro referente provinciale (on. Orlando), ha chiesto al Sindaco di porre la massima attenzione. Due punti del

documento saranno il banco di prova per verificare se il Sindaco ha la maggioranza per andare avanti oppure no. I consiglieri Petrone e Lanzano nel loro intervento, in risposta al consigliere Laezza, ribadiscono che nelle commissioni si lavora alacremente e che sono i consiglierei del PD a non dare il proprio contributo ai lavori. Chiedono inoltre al sindaco di prendere una posizione in merito alla crisi altrimenti potrebbe non trovarsi a breve l’IDV nella maggioranza. Il consigliere Monaco prende la parola e conferma la sua solidarietà al sindaco chiedendogli di proseguire il suo operato ben certo che l’API tutta lo sosterrà. Monaco ribadisce che in passato era convinto che senza il PD questa maggioranza non avrebbe avuto senso di esistere ma oggi, vista la situazione, che si vada avanti anche senza il PD perché la città ha bisogno di risposte. Inoltre, a sorpresa ma con forza, chiede le dimissioni del presidente del consiglio comunale Fuccio in quanto ritiene che non ha più la maggioranza che lo ha votato. Prende la parola il consigliere Marigliano il quale ribadisce che si aspettava che l’amministrazione ed il sindaco entrassero nel merito delle critiche politiche ed indicassero un percorso politico-programmatico per superare questa fase. Marigliano conclude il suo intervento chiedendo al sindaco di trarre le conclusioni in maniera definitiva. Terminato il dibattito politico, dopo oltre cinque ore dall’inizio della seduta consiliare, per mancanza del numero legale non si è provveduto a valutare gli altri due punti all’ODG che vengono rimandati alla prossima seduta consiliare. A conclusione della seduta il consigliere Massimo Iodice in un intervento accorato, fuori dagli schemi e colori politici, afferma che la situazione a cui assistiamo oggi è di una politica troppo personalizzata. “Bisogna che ci sia una forte presa di coscienza da parte di tutti” ed invita il sindaco Carfora a proseguire il suo mandato ed a occuparsi esclusivamente delle questioni politiche per il bene della città.Alcune mie considerazioni: il consiglio comunale andato in onda, ancora una volta, non ha centrato gli obiettivi; non ci sono le premesse per una rapida soluzione della crisi; molto spesso gli interventi sono ripetitivi, banali e non risolutivi; la città ha bisogno di risposte con o senza il PD per cui si punti immediatamente all’approvazione dei provvedimenti vitali per la sopravvivenza della città quali il Più Europa ed il PUC.

Il 24 febbraio 2012 nella sala consiliare del Comune di Casoria alla presenza del sindaco di Casoria dott. Vincenzo Carfora, l’assessore Luisa Marro, moderatore del convegno il preside dell’istituto Torrente dott. Giovanni de Rosa, la dott.ssa Raffaella Ragone dell’istituto italiano per gli studi filosofici, dott. Maurizio Sansone presidente della federazione collegi dei periti industriali della Campania, il poeta e giornalista Edoardo Sant’Elia direttore e fondatore de “La freccia ed il cerchio” ed il prof. Aniello Montano ordinario di filosofia all’università di Salerno, non è intervenuto, per un impegno improvviso, il presidente dell’istituto italiano per gli studi filosofici il prof. Gerardo Marotta, si è svolto il convegno in cui è stata presentata la rivista “La Freccia e il Cerchio”. L’incontro si è svolto inoltre alla presenza di vari presidi e docenti delle scuole che insistono sul nostro territorio.

I vari interventi hanno avuto un unico filo conduttore l’importanza della filosofia nella vita quotidiana e la sua introduzione nelle scuole anche negli ordini dove attualmente non è presente. Il dott. De Rosa ha chiesto la collaborazione e disponibilità ai dirigenti e docenti presenti, di utilizzare la rivista e chiedendo all’istituto di studi filosofici di affiancarli e supportarli nella sua applicazione. La dott. Ragone si è detta ben disposta a collaborare, si metterà in piedi un’iniziativa che prevede la realizzazione di un progetto scolastico con il coinvolgimento di circa 20 alunni meritevoli delle scuole di Casoria, al termine del quale sarà indetto un incontro in cui saranno presentati i risultati del progetto, come l’esperimento sarà stato condotto e successivamente sarà pubblicato sulla rivista. Il riferimento delle iniziative in atto sul territorio è l’assessore Luisa Marro.

C. G.

LA FILOSOFIA “INVESTE” SU CASORIA

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 94

ATTUALITA’

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di Antonio Di Napoli

VERSO LE ELEZIONI DELLE R.S.U. - LA VOCE DELLA UILIL CONTRIBUTO DI ANTONIO ORECCHIO CANDIDATO DELLA LISTA UIL

Verso le Elezioni delle R.S.U. in questo numero ospitiamo il pensiero di Antonio Orecchio, rappresentante sindacale uscente, voce della UIL.Che rappresenta oggi la UIL all’interno del Comune di Casoria?Oggi la UIL all’interno del Comune rappresenta il nuovo, il nuovo nel senso vero della parola, facendo però tesoro delle passate esperienze, voltando pagina cercando di imboccare un sentiero nuovo per una nuova stagione, senza però dimenticare le passate esperienze, anzi facendo tesoro di esse per migliorarci ed essere sempre disponibili alle esigenze di tutti i lavoratori. Certo non bisogna dimenticare chi a Casoria ha fatto la storia della UIL, soprattutto negli ultimi vent’anni, oggi in pensione, ma a mio avviso troppo presto dimenticato da tanti. Avrà sicuramente commesso degli errori, perché solo chi non opera non sbaglia, ma è stato sempre disponibile con tutti, per qualsiasi problema senza mai tirarsi indietro. Poi si sa, cambiano i venti e la gente per non trovarsi in mezzo alla tormenta si premunisce in tempo utile, dimenticando o cancellando in un niente, tutto, collaborazione ed amicizie, resettando in pratica tutto il passato senza neanche un minimo di riconoscenza. Tant’è la vita, anzi è l’epoca che attraversiamo che ci fa confrontare giorno dopo giorno con situazioni simili. D’altra parte gli insegnamenti che ci vengono da più direzioni, soprattutto dai politici di ultima generazione, che non hanno niente a che vedere con i professori di un tempo, neanche tanto lontano, sono un esempio lampante e la trasformazione camaleontica di tanti soggetti è la logica conclusione del processo di cambiamento dell’essere umano sempre più alla ricerca della protezione e del favoritismo mettendo spesso sotto i piedi la propria dignità. Mi perdoni ma è solo uno sfogo che ho voluto fare, questo senza voler difendere nessuno, ma è il proprio IO che me lo impone, poi ognuno ha il pieno diritto di comportarsi come meglio crede. Dicevo della UIL, dove oggi a Casoria si presenta con una lista nuova, tutti candidati alla prima esperienza, solo il sottoscritto, RSU uscente è alla seconda canditura, e tutti animati di ottimi propositi e pronti a

tutelare nelle sedi opportune e con ogni mezzo i diritti di tutti, e ripeto di tutti, i lavoratori. Cosa vi prefissate di portare sul tavolo delle trattative per migliorare lo status dei lavoratori soprattutto in un momento di crisi, occupazionale ed economica, come quello attuale? Che cosa promettere ai lavoratori se non il massimo impegno in tutti i tavoli di trattative, ma sempre attraverso un dialogo costruttivo, e che vada nell’interesse della collettività, e soprattutto unitamente alle altre forze sindacali, o almeno quelle disponibili al confronto, perché non si sa mai, visto l’aria che tira dalle nostri parti negli ultimi tempi. Mai come quest’anno si respira in giro l’aria delle più agguerrite campagne elettorali politiche o amministrative che hanno caratterizzato le tornate elettorali degli ultimi anni, dimenticando che sono solo elezioni sindacali. Troppi volantini scritti senza pudore da chi in un recente passato ha fatto sempre parte della cosiddetta troika. Tante le provocazioni messe in atto alle quali noi, com’è nel nostro stile, non abbiamo dato seguito. Lasciamo che queste elezioni si svolgano nella massima tranquillità soprattutto lasciando ai dipendenti-elettori libera scelta e non asfissiarli con un pressing continuo e costante, a tutte le ore, usando tutti i mezzi di comunicazioni possibili. Sembra siamo tornati indietro di sessant’anni, ai tempi di Achille Lauro, quando il grande armatore per prendere voti faceva arrivare nelle case dei cittadini pacchi spesa con ogni tipo di genere alimentare accompagnati quasi sempre da qualche busta dal gradito contenuto. Oggi sembra di essere ritornati a quei tempi, poiché non passa un giorno che non arriva ai dipendenti un regalo, sia esso una penna, un portachiavi, un agendina o un qualsiasi oggetto con la sigla sindacale di riferimento ben visibile agli elettori. Peccato che la festa delle donne arriva, ahimè dopo le elezioni, altrimenti la spesa per queste interessate attenzioni sarebbe sicuramente lievitata E di molto! A proposito, chi paga? Lei parlava di programmi, bene l’unica cosa che possiamo promettere come già detto è il massimo impegno nelle sedi competenti

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da parte di tutti noi anche perché i programmi, lasciamoli ad altri soggetti istituzionali che spesso li presentano abbastanza pomposi per poi disattenderli puntualmente. Certo è che se qualcuno crede che attraverso una massiccia propaganda in stile americano con convention e manifesti su tutti i network del pianeta di convincere i dipendenti con discorsi futuristici, è sicuramente su una strada sbagliata. La gente è troppo intelligente per non saper valutare e regolarsi di conseguenza. Discorsi che poi non sono altri che vecchi cavalli di battaglia che puntualmente vengono tirati fuori, da vent’anni a questa parte, vedi il ticket mensa, i corsi di formazione, la patente di servizio che è attesa dal 2001, la valorizzazione e progressione del personale, l’art.17 lett. F, la modifica dell’orario di servizio, questo altro colpo in canna dal lontano 1997 e mai sparato, la formazione del personale salvo poi favorire in modo discriminante, ed in totale accordo con i reggenti del momento, solo una parte del personale, la Legge 626, e altra patata bollente! La regolarizzazione chiara e trasparente della produttività. Discorsi tra l’altro che non interesano solo una sigla sindacale ma sono obiettivi comuni a tutti i lavoratori e quindi dovrebbero far parte dei programmi di ogni sindacato. I dipendenti di queste promesse sono ormai stufi vogliono chiarezza e soprattutto una sola certezza ed è quella di essere tutelati sempre e da tutti i sindacati, per salvaguardare i loro sacrosanti diritti. E questo è anche un invito alle altre sigle sindacali per iniziare una nova stagione, magari tutti sintonizzati sulla stessa frequenza che è quella dei diritti dei lavoratori. Anche a chi, sette anni fa, dimenticando di essere stato il primo Schettino della storia, abbandonò la barca in balia delle cattive onde e privilegiando i propri interessi personali, ed oggi ritorna sulla scena prestando il fianco al reggente di turno. Sì, ma almeno ci vuole dire dove Lei e la UIL Vi batterete per migliorare complessivamente lo stato dei dipendenti?Ci sono da anni diverse situazioni che bollono in pentola, ma sempre per dissidi e mancanza di coesione tra le varie

OO.SS., cosa molto grave, e qui ci tengo a dirlo la colpa e di tutti i sindacati, che da anni rimangono sul tavolo delle trattative con buona soddisfazione di chi invece alle spalle dei dipendenti percepisce lauti compensi per contratti abbastanza onerosi e spesse volte senza neanche averne i requisiti . Rinnovo l’invito ad abbassare i toni di questa competizione elettorale ricordando che a noi deve interessare solo il miglioramento e la difesa dei diritti dei dipendenti, la politica lasciamola ai politici. Certo noi dobbiamo tener presente quando accade a livello nazionale perché siamo lavoratori italiani, ma nello specifico, ora ci interessa più da vicino la realtà Casoriana. Pertanto sarebbe auspicabile che tutti, e ripeto ancora una volta, tutti insieme, noi sindacati da una parte e la parte pubblica dall’altra, in modo chiaro e trasparente, attraverso un dialogo, se va bene il dialogo, ma anche attraverso forme di lotta civili e legali, e senza accordi sottobanco come invece spesso capita dalle nostri parti, mettere sul tavolo delle trattative quei problemi che da anni non trovano soluzione e che invece, se supportati come dicevo prima in modo efficace ed omogeneo da tutti noi che abbiamo il mandato di difendere appunto i lavoratori, possono trovare sbocco positivo e ridare a tutti i dipendenti non solo la dignità, troppe volte calpestata da leggi vergognose introdotte dal governo Berlusconi e dai suoi delfini quali i ministri Brunetta e Sacconi, ma soprattutto una stabilità, non solo lavorativa ed economica, ma anche morale, ed un futuro certamente migliore per tutti i dipendenti e le loro famiglie. In conclusione Lei cosa chiede agli elettori?Di meditare bene prima di votare perché da queste scelte dipende gran parte del futuro di tutti i dipendenti, lavoratori che ultimamente, soprattutto a livello nazionale sono stati il bersaglio preferito della politica discriminatoria del precedente governo, e per chi crede nel nostro impegno di sostenerci con i voti per rafforzare un sindacato che da anni si batte ed è stato sempre presente sul territorio e con qualsiasi amministrazione.NOI CI SIAMO.

 

 

 

 

 

 

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dalle ore 9:30 – 13:00 

Responsabile organizzativo: Dr. Paolo FRATTOLILLO  Dirigente medico ASL NA3 SUD  

Con il contributo: 

 Dr. Salvatore MARINO del Laboratorio “Analisi Cliniche  ASA” Casoria 

Dr. Domenico FEMIANO coordinatore Cittadinanzattiva CASORIA 

 

Con  la partecipazione: 

Croce Rossa Italiana VdS Gruppo Casoria, Protezione Civile “le Aquile” , AIAS Casoria 

 

 

 

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 96

ATTUALITA’

di Roberta Formisano

IL 15° CENSIMENTO GENERALE E I CITTADINI DI CASORIAHAI RISPOSTO AL QUESTIONARIO? ANCHE TU HAI CONTRIBUITO A COSTRUIRE L’ITALIA CHE VERRÀ

Il futuro del Paese è anche nelle tue mani! L’Istat ha così lanciato una sfida/proposta all’Italia intera. Per il “15° Censimento Generale della popolazione e delle abitazioni” è stato richiesto ad ogni famiglia di compilare un questionario, ricevuto per posta a casa propria, da restituire presso qualsiasi ufficio postale o nei “Centri comunali di raccolta”. Un questionario da poter compilare anche via internet.Ma cos’è? A cosa serve? E’ una rilevazione totale, che si svolge in tutti i Paesi sviluppati, della popolazione, delle abitazioni, degli edifici di un paese o di una regione in un momento determinato e serve a “contare” la popolazione e a raccogliere informazioni che costituiscono il punto di partenza per individuare adeguate politiche e azioni di sviluppo, mettendo a confronto le diverse realtà territoriali del Paese. Rispondere è un dovere!E Casoria non è venuta meno alla sua risposta. Dopo essermi rivolta all’Ufficio Censimento in Via Po, mi sono recata al Municipio ‘vecchio’ in Piazza Cirillo, per avere più informazioni a riguardo. Ho avuto la fortuna di incontrare la competenza e la disponibilità del sig. Rosario Ombra, che mi ha fornito un’analisi dettagliata: circa il 95%, corrispondente al numero di 78.000 abitanti, ha risposto positivamente; molti cittadini, recatisi negli appositi uffici, sono stati aiutati a compilare il questionario via internet; altri che hanno consegnato il questionario solo pochi giorni fa, pur essendo in casa dal mese di ottobre; e non sono mancati i ‘non rispondenti’, famiglie non trovate agli indirizzi forniti dall’ Ufficio anagrafe. Insomma ci sono

state diverse difficoltà, non poche. Basti pensare ad un 4,5% (1400) dei modelli non recapitati dalla posta a causa di indirizzi non normalizzati, e ciò ha richiesto un ingente lavoro e impegno anche da parte dei Rilevatori comunali, i quali hanno dovuto personalmente consegnare i moduli a chi non li aveva ancora ricevuti. Insomma un compito, quello dei rilevatori, non facile ma proteso a garantire a tutti i cittadini il miglior servizio possibile e le informazioni necessarie per la compilazione e la consegna.Nonostante tutto, mancano all’appello solo 1000 abitanti, ovvero 250 modelli ritardatari, da recuperare

entro il 10 marzo. Tutto sommato quel 95% è la dimostrazione di cittadini che ci vogliono essere. Che vogliono essere protagonisti di un cambiamento, a cui poter contribuire con “le proprie mani”. Con un questionario cartaceo e una penna, o un mouse, uno schermo ed internet. L’importante è partecipare. Ma non solo, perché al di là delle difficoltà, nessuno si è tirato fuori dal difendere un diritto, esprimere la propria opinione come cittadino, e adempiere un dovere,

riporre i propri dati e le informazioni con l’unico scopo di veder crescere la nostra città di Casoria.Compilando il questionario hanno reso presente l’obiettivo di un futuro da migliorare già da oggi. Hanno raccontato un pezzetto dell’Italia di adesso e disegnato quella che verrà.Alice Morse Earle diceva: “Ieri è storia. Domani è mistero. Oggi è un dono. Per questo è chiamato presente.” E i cittadini di Casoria hanno deciso di non sciupare questo dono.

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EVENTI

di Luisa Marro

8 MARZO: L’UGUAGLIANZA SOSTANZIALEOLTRE LA VALENZA CELEBRATIVA, DARE ALLE DONNE LE STESSE POSSIBILITA’

L’azione di contrasto alla discriminazione di genere è l’essenza della festività dell’8 marzo, giorno consacrato alla rivendicazione dei diritti delle donne.È una ricorrenza riconosciuta che sta a ricordarci quanta strada è stata fatta per il riscatto delle donne dai tempi in cui esse non godevano nemmeno del diritto di voto ad oggi. Ma aldilà della sua valenza celebrativa essa resta ancora una festività di denuncia che tenta di aprire gli occhi a tutti noi su quanto ancora resta da fare per dire, finalmente, che le donne godano per la loro realizzazione umana e professionale delle stesse possibilità riservate agli uomini. Tanti sono gli ostacoli in più, rispetto ai maschi, che esse devono affrontare per affermarsi nella società civile.Dove non arrivano i giudizi paralizzanti sulla loro scarsa moralità della parte becera della popolazione, arrivano in seconda battuta ostacoli concreti legati al loro ruolo di mamme e di mogli che assegna loro la gestione quasi esclusiva delle problematiche domestiche che spesso le porta a sacrificare le proprie aspirazioni di realizzazione nel mondo del lavoro. Bisogna liberare le donne dalle catene di una società pensata e organizzata per soddisfare le aspirazioni dei soli maschi.Servizi sociali efficaci, asili nido in numero sufficiente e funzionanti, leggi che tutelano la maternità dovranno essere gli strumenti attraverso i quali passa la “liberazione” delle donne.Tutto ciò accompagnato da un’azione culturale che fa perno sulla formazione scolastica che formi le giovani

generazioni a pensare al rapporto tra uomo e donna come una relazione paritaria.Oggi si assistono a goffi tentativi legislativi di colmare il ritardo partecipativo delle donne alla vita politica e sociale in generale attraverso l’imposizione delle famigerate “quote rosa”. Tali interveti legislativi sembrano le “classiche toppe a colori” messe su per tirare a campare senza cambiare sostanzialmente la natura delle cose.È come dare la caramellina al bambino che piange perché suo malgrado, coinvolto in un gioco con avversari più grandi, non riesce a beccar palla.Per restituire la dignità alle donne c’è una sola strada: metterle in condizione di godere delle stesse possibilità di partenza degli uomini.Dovranno essere le sole capacità individuali dei singoli, siano essi donne o uomini, a definire la morfologia della scala dei valori che verrà a concretizzarsi nei vari campi della società civile.Imporre per legge la partecipazione di una donna incapace laddove esistano decine di uomini molto più competenti di lei è un errore che non restituisce alle tante donne in gamba la dignità che meritano.Le barriere di genere si abbatteranno solo liberando i talenti degli individui senza distinzioni di sesso.Poi a conquistare i posti che contano potranno essere tutti uomini o tutte donne o una via di mezzo; il fatto fondamentale e progressista è che si guardi soltanto alle capacità e alle competenze personali.

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 98

Casoria, sosta selvaggia in via Cavour: scatta la protesta dei residentiLe auto in sosta selvaggia costringono i pedoni a camminare nel bel mezzo della carreggiata, correndo seriamente il rischio di essere investiti dalle vetture in transito. I cittadini chiedono l’intervento della polizia municipale, dato che la

problematica è ben nota e si protrae da anni, nell’indifferenza totale.

Spaccio di cocaina, arrestata 34enneA Casoria, i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato per spaccio e detenzione di

stupefacenti Angela Piscopo, 34 anni, residente a Casalnuovo in piazza Padre Rocco, attualmente sottopostaall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. La donna è stata notata su Via Nazionale delle Puglie,

nei pressi di un bar, mentre cedeva stupefacenti ad un giovane acquirente del luogo.Perquisito, è stato trovato in possesso di 5 grammi di cocaina, suddivisa in otto dosi.

Protesta choc al museo Cam di Casoria: il direttore brucia le opere. “Basta tagli alla cultura”Grandi fogli di carta bianca per coprire le opere a parete e ampi stralci di stoffa, sempre bianca, per occultare sculture

e installazioni, riconoscibili solo da una una fotocopia in bianco e nero attaccatavi sopra: è così che dal prossimo 2 marzo il pubblico vedrà le sale del Cam, il Casoria Contemporany Art Musem, dove la collezione di oltre 1000 opere di

artisti internazionali resterà in mostra, completamente oscurata, con il titolo “CAMouflage. Fotocopie per una rivoluzione culturale”. Il gesto estremo è messo in atto dal direttore Antonio Manfredi che, in segno di protesta, ha dato alle fiamme

la sua opera con la quale ha partecipato alla 54ima Biennale di Venezia. Un gesto come reazione all’impossibilità di sopravvivenza della cultura nelle attuali condizioni.

Casoria: Politiche giovanili, finanziati 4 progettiStanziati dalla Regione Campania 100mila euro.L’assessore Marro: “risultato soddisfacente”.La Regione Campania ha approvato il finanziamento di quattro progetti promossi dall’assessorato alle Politiche

giovanili, nell’ambito dell’azione “Giovani Attivi”. Specificatamente i quattro progetti sono: “Vivendo”, “La palestra dell’orto”, “Educare alla disabilità”, “E-Casoria”. L’iniziativa “Giovani Attivi” promuove forme di cittadinanza consapevole, è partecipativa e punta a sviluppare percorsi di integrazione e migliorare l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro.

Ladro in casa di un’anziana, una vicina dà l’allarme: presoLadro in manette, tragedia evitata. E’ stato arrestato mentre entrava in un appartamento al primo piano di via Gigante ad Arpino, dove era appena rientrata l’anziana proprietaria accompagnata da una figlia. Il ladro è stato acciuffato perché i

Carabinieri sono intervenuti tempestivamente su segnalazione di una vicina che aveva notato un ombra scura armeggiare su una tapparella esterna di una delle finestre dell’abitazione presa di mira dal ladro.

CRONACA

di Antonio Di Napoli

CASORIA SUI GIORNALISETTE GIORNI DI RASSEGNA STAMPA

CASORIA

SUI

GIORNALI

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CONVEGNO

di Linda Clarino

LE MADRI DIVERSE DEI BAMBINI DIVERSI IL RUOLO DELLA CONSULTA NAZIONALE API PER LE PARI OPPORTUNITA’

Lunedi 27 Febbraio la neonata consulta nazionale per le pari opportunità Api, attraverso la professoressa Luisa Marro, delegata regionale ed alcune componenti campane della consulta, ha aperto i lavori con un interessantissimo convegno tenutosi presso la Scuola Media Statale Padre Ludovico da Casoria. Un’occasione per far conoscere al territorio il nuovo gruppo delle donne Api in Campania e i temi e gli obbiettivi di cui si occuperà. La consulta lavorerà su diversi fronti per diffondere le pari opportunità, si preoccuperà non solo di promuovere il ruolo della donna nel tessuto civico locale, ma avrà anche un ruolo di sostegno al lavoro per i giovani, per le politiche di pari opportunità a favore delle persone con disabilità, per la prevenzione, salute e sicurezza, contrastando ogni tipo di discriminazione, fenomeno di violenza su donne, bambini e fornendo spunti e iniziative di collaborazione con le realtà istituzionali cittadine. L’argomento cardine del convegno, aperto dal Senatore Casillo è stato “Madri Diverse”, ossia madri di bambini diversamente abili. Il problema della disabilità, infatti non colpisce solo la persona che sfortunatamente si trova a nascere con un handicap, ma riguarda molto da vicino i genitori ed in particolar modo le madri. Si è voluto analizzare il ruolo della madre, le problematiche e i disagi che deve affrontare quando le nasce un figlio diverso. Ne emerge un quadro sconfortante; queste madri troppo spesso sono lasciate sole nella gestione del bambino con ricadute nel proprio ambito lavorativo. E già, perché succede che per molte mamme con un figlio disabile continuare a lavorare o trovare una occupazione è un lusso e per permetterselo spesso è necessario a mentire. “Succede che delle donne non dicono di avere dei figli disabili perché altrimenti non vengono assunte, questa è la realtà. Ci sono persone che accettano turni di

notte anche se la legge le sgraverebbe da questo impegno, per paura di essere licenziate”. Tutto perché quella legge che tutela le famiglie con persone disabili spesso non viene messa in pratica. La legge 104del 1992, attentamente disaminata dalla dott. Rubino, che rappresenta uno dei principali strumenti legislativi a sostegno del disabile e della famiglia spesso per le donne che lavorano in strutture private e per tutte le lavoratrici autonome resta solo un lontano miraggio. Al di là dell’aspetto lavorativo, come sottolinea la professoressa Marro, queste donne i ritrovano ad affrontare problemi di natura psicologica, di gestione del rapporto con gli altri figli e con il coniuge, per non parlare poi dei problemi e dei disagi connessi all’ambiente esterno quali rapporti con la scuola, con le strutture sanitarie, con le altre famiglie cosiddette “normali”. Si evidenzia così come oggi ci sia la necessità di venire incontro alle esigenze finora negate di queste famiglie,sia sotto il profilo sociale che quello legislativo al fine di garantire pari opportunità ed un uguaglianza sostanziale, di fatto questo percorso di aiuto avviene solo in minima percentuale poiché i tagli e le drastiche riduzioni dei fondi non consentono di attenzionare anche chi circonda il diversamente abile.Il gruppo donne Api si propone di: Riproporre l’idea di prepensionamento per le madri dei disabili, incrementare l’assistenza domiciliare, incrementare le attività di coping e di tutoraggio psicologico spesso addebitate al volontariato, aumentare il fondo unico sociale drasticamente ridotto, ripristinare il fondo non autosufficiente, bilanciare il rapporto sanitario sociale e sostenere tutte le associazioni che lottano per considerare il lavoro di accudimento di un disabile come un lavoro usurante. Uno stato sociale, chiude la professoressa, non può essere degno di questo nome se vengono a mancare le basi del welfare.

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 910

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Domenica 4 Marzo 2012 11

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EVENTI

di Sundra Sorrentino

LE INGUISTIZIE E IL LIETO FINE200 ANNI DALLA NASCITA DI CHARLES DICKENS

LETTERA APERTA

Il 7 Febbraio, mentre l’Italia festeggiava Vasco Rossi, il resto del mondo celebrava i 200 anni dalla nascita di Charles Dickens, scrittore inglese di età vittoriana. L’incontro del 29 Febbraio, presso la Biblioteca Mons. Mauro Piscopo, ha voluto ricordare il grande autore e le sue opere più importanti. All’instancabile presenza della Prof.ssa Caterina Lerro si è aggiunta quella di Maurizio Ponticello, scrittore, imprenditore, e giornalista. Tutti insieme per parlare di un grandioso personaggio della letteratura britannica (secondo, per importanza, solo a Shakespeare), le cui opere sono il perfetto riflesso della società in cui nascono, l’esatta immagine di un mondo di apparenze, abitato da famiglie rispettabilmente ipocrite. Dickens, riesce a descrivere al meglio quell’universo, attraverso

l’uso di un linguaggio semplice,(lo stesso che ne ha decretato per secoli la condanna ad essere considerato adatto ai bambini) di divertenti stereotipi e situazioni tragicomiche. Da Oliver Twist a David Copperfield, in Dickens c’è un intero mondo, infantile e adulto, un mondo capovolto, in cui la purezza dei bambini si erge ad insegnare valori che gli adulti, sembrano aver totalmente rimosso. In Dickens c’è tutto. Il sopruso,

l’ingiustizia, l’intrigo, la crescita, il lieto fine. I suoi racconti rispecchiano l’Ottocento nei suoi aspetti più caratteristici, dall’interesse irrazionale per l’occulto, all’industrializzazione e il progresso. Realismo ed evasione, racconti fantastici e veristi, un cronista del suo tempo, che fa dell’osservazione la sua tecnica, della penna la sua arma, del romanzo di formazione la sua personale rivoluzione, la denuncia contro una storia sbagliata, da cambiare.Onorarne la memoria attraverso il coinvolgimento degli studenti, seppur in maniera leggermente soporifera, questo l’obiettivo. Ricordare un autore, che può essere letto in qualsiasi momento della storia o della vita umana, avrà sempre un significato diverso, avrà sempre qualcosa da donare al lettore.

Con questa intendo rispondere al sig. Pellegrino Mazzone che nel numero 16 de il Domenicale di Casoria ha asserito nel suo articolo intitolato “Le periferie sedotte ed abbandonate dalla giunta Casillo-Carfora”, (riporto testualmente) “che durante la giunta Ferrara, l’attuale maggioranza - Marro, Casillo, Carfora – ha mistificato scientificamente la propria campagna elettorale organizzando gli abitanti di questi quartieri periferici in “Comitati di Quartiere” con il solo scopo elettorale”. Nell’articolo si fa esplicito riferimento al quartiere Castagna e come tale al Comitato di Quartiere Castagna. Sento ovviamente il dovere, in qualità di presidente dell’omonimo quartiere, di rispondere a questa ingiuria. Evidentemente il sig. Pellegrino Mazzone conosce poco la realtà e la storia del comitato e con questa mia la ribadisco così non ci saranno altre occasioni di non chiarezza. Il Comitato di Quartiere Castagna si è costituito nel giugno del 2008, quindi all’inizio dell’amministrazione Ferrara, su iniziativa della prof.ssa Susi Pagliuca, del dott. Federico Cisone e del sottoscritto. Il comitato di Quartiere è un movimento civico apartitico senza scopo di lucro che si esprime con libertà di pensiero e di azione per il bene della comunità;• Scopi precipui:• Migliorare i servizi di pubblico interesse, la sicurezza, i problemi ambientali;• Promuovere iniziative sociali e culturali per migliorare la qualità di vita nel quartiere.

Fatta questa premessa è mio dovere ribadire che in questi quattro anni il comitato si è attivato per denunciare il degrado della nostra periferia, ma anche di altre realtà, tessendo una rete di relazione con gli altri comitati. Negli incontri sia con l’amministrazione precedente ( il dott. Stefano Ferrara ed i membri della sua giunta ne possono dare atto) che con l’attuale, si è sempre lavorato e collaborato per il miglioramento del nostro territorio senza che ci fosse mai una benchè minima pressione politica. Inoltre la logica a cui fa riferimento nell’articolo, è qualcosa che assomiglia molto a ciò che succedeva negli anni ’60 nei paesi in cui le dittature imperavano; oggi la situazione è diversa e solo il qualunquismo può ancora far scrivere queste inesattezze, in quanto i cittadini sono persone in grado di valutare e scegliere liberamente.Se nel quartiere Castagna dovesse sorgere un complesso polifunzionale con teatro e museo che ben venga, che la cultura inizi dopo anni a farsi avanti che ben venga. Sul territorio è meglio avere cemento che “sprigioni” cultura piuttosto che degrado e spazzatura.Poi basta che ad ogni piè sospinto, di qualsiasi colore politico esso sia, si pensi solo ed esclusivamente ad infangare.I cittadini di Casoria non hanno bisogno di parole o di inciuci, hanno solo bisogno e sete di fatti.

Il Presidente del Comitato di Quartiere CastagnaCiro Galiero

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 912

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Domenica 4 Marzo 2012 13

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 914

RUBRICA

di Vincenzo Carboncino

A TU PER TU CON LE TASSELA FINE DEL SEGRETO BANCARIO: NUOVA SVOLTA STORICA CONTRO L’EVASIONE

Il tempo dei grandi evasori, con un malloppo milionario in banca e dichiarazione dei redditi da poveretti, mi sa che sta finendo una volta per tutte. I conti bancari dei contribuenti diventano sempre più trasparenti per il fisco. Basterà veramente poco al fisco per trovare i falsi poveri: infatti, sarà necessario consultare il cervellone elettronico dell’Anagrafe tributaria per ottenere tutte le informazioni su quel determinato contribuente. Il tutto grazie all’articolo 11 della manovra Monti che tramuta l’Anagrafe tributaria in una specie di grande fratello, pieno di notizie, informazioni e di dati. Di fronte a regole così rigide e invasive, i contribuenti dovranno modificare i propri comportamenti per evitare di trovarsi nell’impossibilità di fornire giustificazioni adeguate con gravose ricadute in sede di verifica fiscale. Il segreto bancario è finito: diventando un velo trasparente che con un clic cadrà mettendo a nudo ricchezze, patrimoni e capitali. Rispetto al passato l’avviamento della procedura delle indagini finanziarie ha una sua autonomia e non è più esclusivamente collegata a una posizione già sottoposta al controllo. Fino a ieri l’Anagrafe tributaria dosava le informazioni: le autorità di controllo, che avevano sospetti su un certo soggetto, dovevano avviare una vera e propria procedura con tutte le difficoltà del caso. Per essere chiari, le autorità di controllo dovevano redigere una richiesta a quell’istituto di credito e chiedergli tutta la documentazione di suo interesse, quindi procedendo piano piano, un passo alla volta. Giorni e giorni, sollecitazioni su sollecitazioni, perché l’Anagrafe specificava solo la strada da percorrere un impegno

complesso ed oneroso, che oggi è diventato automatico . Ora l’Anagrafe ci consegna una fotografia completa della situazione patrimoniale, infatti, dal 1° gennaio 2012 gli istituti di credito trasmetteranno sistematicamente all’Agenzia delle Entrate le movimentazioni relative a rapporti e operazioni finanziarie di tutti i clienti. In questo modo l’amministrazione tributaria avrà potenzialmente accesso ai dati contenuti in circa 40 milioni di conti correnti. Tali informazioni, come prevede la citata norma, “sono utilizzate dall’Agenzia delle entrate per la individuazione dei contribuenti a maggior rischio di evasione da sottoporre a controllo”. Il lavoro sarà fatto da Serpico il super computer della Sogei, la società informatica del Ministero dell’economia che avendo una capacità di “intreccio dati” quasi infinita darà una ennesima battuta d’arresto contro l’evasione e il riciclaggio. In conclusione, non si può negare che l’evasione in Italia rappresenti una vera piaga ancorchè sia collegata a politiche fiscali comunque caratterizzate da un prelievo troppo elevato e da servizi statali carenti se non inesistenti, tuttavia in nome dell’evasione i nostri governanti “NON ELETTI” non dovrebbero arrogarsi il diritto di penetrare in maniera così invasiva nelle sfera patrimoniale dei cittadini. E’ inopportuno soprattutto in considerazione di un generale malessere sociale che aspirerebbe a vedere la vera giustizia fiscale: “Quella che parte dall’alto”. Quanto sarebbe bello vedere meno sprechi di “Spesa Pubblica”, meno “auto blu”, stipendi parlamentari più corretti… magari già che ci siamo sarebbe bello vedere anche la “pace nel mondo”.

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Domenica 4 Marzo 2012 15

Settimanale IndipendenteReg. Trib. Napoli N. 7109 del 23/10/2009

EditoreAssociazione Orizzonti Liberi

Direttore ResponsabilePellegrino Tomasiello

Capo - redattoreAntonio Di Napoli

RedazioneVia Pio XII, 80 - 80026 Casoria (NA)

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Impaginazione e grafica VECAPRINT srl Chiuso in redazione il 29/02/2012 - tiratura 5.000 copie

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Domenica 4 Marzo 2012 - ore 18,00Convento Suore Francescane

Elisabettine BigieVia Nuova Padre Ludovico da Casoria - Casoria

Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolopresenta

FERDINANDO MADDALONIin

Da Casoria a Scellal:il lungo viaggio di Arcangelo Palmentieri

reading teatralededicato al Beato Padre Ludovico

da Casoria

a cura di

CARMEN FEMIANO

Città di Casoria

L’ASSESSORE ALLA CULTURA LUISA MARRO

IL SINDACO VINCENZO CARFORA

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTI POSTI

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 916

I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici, ribassi o modifiche alle leggi fiscali. Offerte valide fino ad esaurimento scorte. La direzione si riserva la facoltà di stabilire le quantità massime vendibili.Le foto riportate sul volantino sono puramente indicative.

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