L'Altrolato - Anno IV numero 7 - Domenica 19 Febbraio 2012

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Settimanalediinformazione-AnnoIVnumero7-Domenica19Febbraio2012 DISTRIBUZIONE GRATUITA FOTO DI ROBERTA FORMISANO e-mail:[email protected] Prove di disgelo nella coalizione di maggioranza. Il lungo braccio di ferro, spesso incomprensibile e a volte irritante, tra il Sindaco e il gruppo consiliare del Pd (orfano della consigliera Sosio che ha confermato la sua dissociazione con un comunicato stampa) pare sia all’epilogo. Si va verso il sereno. Una lunga, penosa incomunicabilità fra separati in casa che ha paralizzato l’attività amministrativa e ha dato un duro colpo alla credibilità della politica. Occorre recuperare e in fretta il tempo perduto. Basta con i comunicati “di parte”, le parole hanno un senso se alla base ci sono onestà politica e senso di responsabilità. Altrimenti la verità avrà sempre più facce e ciò non è possibile. Finalmente sul tavolo un comunicato congiunto fra le parti, per sancire l’accordo per una discussione in consiglio comunale su alcuni punti programmatici, poi ci sarà la verifica politica in cui ogni partito sottoporrà la propria macchina ad un “tagliando di controllo”interno. Dopo così pochi chilometri, però …. o qualche auto era difettata o qualche autista ne ha imballato il motore (ri. to.) La nota

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Settimanale di informazione della città di Casoria. Anno IV numero 7 - Domenica 19 Febbraio 2012

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Domenica 19 Febbraio 2012 1

Settimanale di informazione - Anno IV numero 7 - Domenica 19 Febbraio 2012DISTRIBUZIONE GRATUITA

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GIOVANI E LEGALITA’il domani si costruisce oggi

Prove di disgelo nella coalizione di maggioranza. Il lungo braccio di ferro, spesso incomprensibile e a volte irritante, tra il Sindaco e il gruppo consiliare del Pd (orfano della consigliera Sosio che ha confermato la sua dissociazione con un comunicato stampa) pare sia all’epilogo. Si va verso il sereno. Una lunga, penosa incomunicabilità fra separati in casa che ha paralizzato l’attività amministrativa e ha dato un duro colpo alla credibilità della politica. Occorre recuperare e in fretta il tempo perduto. Basta con i comunicati “di parte”, le parole hanno un senso se alla base ci sono onestà politica e senso di responsabilità. Altrimenti la verità avrà sempre più facce e ciò non è possibile. Finalmente sul tavolo un comunicato congiunto fra le parti, per sancire l’accordo per una discussione in consiglio comunale su alcuni punti programmatici, poi ci sarà la verifica politica in cui ogni partito sottoporrà la propria macchina ad un “tagliando di controllo”interno. Dopo così pochi chilometri, però …. o qualche auto era difettata o qualche autista ne ha imballato il motore (ri. to.)

La nota

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 72

di Ciro Galiero

POLITICA

IL RUOLO E L’IMPEGNO DELL’IDV: PARLA ANTONIO LANZANOLA POSIZIONE POLITICA, LE COMMISSIONI, LA NECESSITA’ DI RITROVARE FORZA E COESIONE

È un monento delicato quello che attraversa la maggioranza consiliare. L’appello a ritrovare forza e coesione ancora non è stato raccolto. L’IDV, importante forza della coalizione, sta facendo la sua parte. Ascoltiamo il pensiero di un suo autorevole e credibile esponente. Il consigliere Lanzano.Lei nell’ultima tornata elettorale si è presentato nelle liste dell’IDV, qual’è il suo curriculum elettorale?La mia prima esperienza politica risale al 1993 in cui presentandomi in una lista civica di centro sinistra sono stato eletto consigliere comunale, dal ‘93 al ’98, durante l’amministrazione guidata da Salvatore Graziuso, successivamente nel 2003 mi sono candidato nelle liste di Alleanza Nazionale e ancora una volta eletto consigliere. Dopo lo scioglimento della giunta, guidata dall’allora sindaco Giosuè De Rosa, per infiltrazioni camorristiche, mai effettivamente appurate lo prova il fatto che non ci sono stati avvisi di garanzia, ho continuato la mia attività politica. Nella tornata elettorale del 2008 ho voluto rimettermi di nuovo in gioco e non trovando più un “feeling” con il centro destra mi sono candidato come sindaco, appoggiato da una lista civica formata essenzialmente da persone con nessuna esperienza pregressa, ed ho concorso alla carica di sindaco insieme a Stefano Ferrara, poi risultato vincitore al ballottaggio, Tommaso Casillo e Vincenzo Russo. E’ stata sicuramente una bella avventura con grandi soddisfazioni personali in quanto ottenni circa 1.500 voti nonostante la lista fosse formata come già detto da persone non inserite nel panorama politico casoriano. Giungiamo ai nostri giorni con la decisione di aderire ad una coalizione in cui il candidato a sindaco era Vincenzo Carfora, questo rappresentava per me già una garanzia vista la sua di professionalità e trasparenza. La scelta di partecipare con l’IDV oltre a quanto già detto prima è data dal fatto che il programma presentatomi è vicino alle mie ideologie e che la lista era formata

essenzialmente da persone “per bene”, senza togliere ovviamente niente a tutte liste che si sono presentate. E’ mia intenzione e volontà quindi di seguire le direttive del mio attuale partito impegnandomi al massimo nei compiti affidatimi. Lei è il presidente della commissione Ambiente, Pubblica Istruzione e Cultura, quali sono gli obiettivi che le commissioni da lei presiedute si pongono?Nelle commissione da me guidate si è stabilito insieme agli altri membri che le compongono che tutti i provvedimenti varati durante le sedute vengano approvate all’unanimità. Se questo non dovesse avvenire se ne discute affinchè si trovi una convergenza unica perché deve essere chiaro per tutti che le commissioni hanno un obiettivo unico cioè quello di lavorare per e nell’interesse della città. Anche i membri dell’opposizione stanno collaborando attivamente senza creare nessuna difficoltà. Nella commissione ambiente ci stiamo operando affinchè quest’usanza, a dir vero poco civile, di disfarsi in qualsiasi luogo della città di ingombranti o di spazzatura a qualsiasi ora della giornata cessi. Infatti in accordo con l’assessore Tignola, l’assessore Casillo e il comandante dei vigili urbani Pezzullo ci si sta adoperando affinchè ci sia un maggior controllo da parte della vigilanza

ambientale soprattutto nelle zone note, dove maggiormente questo fenomeno si verifica. In una delle ultime commissione è stato approvato all’unanimità un progetto di videosorveglianza soprattutto nelle zone sensibili in attesa del PON sicurezza che si sta delineando in questi giorni. Per quanto riguarda la pubblica istruzione, come commissione, abbiamo verificato che in alcuni plessi scolastici mancano da sempre i certificati di agibilità o di prevenzione incendi e quindi, in accordo con i vari assessorati competenti e le istituzioni scolastiche, stiamo agendo per colmare queste lacune ed in alcuni casi stiamo anticipando i problemi che

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POLITICA

si potrebbero verificare soprattutto alla ripartenza dell’anno scolastico inserendo nel bilancio comunale voci inerenti l’edilizia scolastica. C’è da tener presente che l’opera svolta dagli assessori Marro, pubblica istruzione, e D’Anna, lavori pubblici, è stata encomiabile, senza il loro prodigarsi in alcuni plessi scolastici si sarebbe potuto avere un ritardo nell’apertura dell’anno scolastico, invece così non è stato. I problemi comunque rimangono e quindi le commissioni lavorando in sinergia con loro si prodigheremo affinchè tutto questo non avvenga. Lo stesso dicasi per la scuola San Mauro dove attualmente ci sono lavori in corso per la sua ristrutturazione. La situazione di una maggioranza ancora non perfettamente coesa, l’assenza dei consiglieri comunali del PD nelle sue commissioni ha danneggiato i lavori? Ci sono stati dei rallentamenti e/o comunque si è avvertito il disagio provocato dalla loro assenza?Disagio, nel senso di rallentamento dell’operatività delle commissioni, non si è avvertito, quello che più ci rammarica è che l’assenza dei consiglieri del PD appartenenti alla maggioranza, soprattutto perché eletti dai cittadini, arreca un danno alla città ed a chi ha voluti che li rappresentassero. I consiglieri tutti, maggioranza ed opposizione, devono partecipare alle commissioni perché anche questo è un loro compito istituzionale. I problemi politici interni alla maggioranza o al partito vanno discussi in sedi diverse ed istituzionali ma la partecipazione alle commissioni non deve mancare. C’è da dire che i consiglieri dell’opposizione stanno collaborando in tutte le commissioni, e non solo le mie, in maniera attiva e produttiva perché hanno inteso perfettamente il ruolo che ricoprono. Se lei avesse una bacchetta magica quali, dei tanti problemi che affliggono la nostra città, auspicherebbe che fossero risolti con priorità maggiore? Dico una banalità ma vorrei che tutto funzionasse alla perfezione, oggi mi auspicherei che ci fosse una serenità maggiore all’interno della maggioranza, la parola serenità non è una banalità perchè solo attraverso una sinergia di

intenti si possono affrontare decisioni anche di difficile soluzione. Altro tema importante è il lavoro per i disoccupati della nostra città, creare opportunità di lavoro significa molto, sembra banale ma si ridurrebbero anche la delinquenza o il modo di comportarsi poco urbano delle persone. Non siamo ancora in questa fase perché non ci sono ancora quelle condizioni di cui prima ho discusso, cioè la serenità. I lavori di questa amministrazione stanno procedendo a rilento perché per troppo tempo noi della maggioranza abbiamo rincorso situazioni poco piacevoli che non ci hanno consentito di avviare la macchina comunale come molti si auspicavano. Chi nell’ambito della maggioranza si pone in contrapposizione deve soprattutto rendersi conto che così facendo non si opera in favore della collettività e dei cittadini, le questioni personali o di partito vanno opportunamente affrontate dando però la priorità soprattutto alla causa per cui sono stati eletti cioè essere operativi e quindi affrontare e risolvere i problemi della città Nei vari consigli comunali a cui ho assistito ho riscontrato dall’opposizione toni accesi nei confronti della maggioranza, chiaramente determinato dall’evidente spaccatura in atto, però ho anche verificato che c’è un alto senso civico soprattutto con la loro partecipazione nelle varie commissioni, cosa non vera ancora per il PD. Cosa ne pensa a tal proposito? Durante i consigli comunali chiaramente l’opposizione rappresenta l’alter ego a quest’amministrazione e a questa coalizione, quindi gioco forza deve comportarsi come fa, però confrontandomi con i presidenti delle varie commissioni ho riscontrato un alto senso di responsabilità soprattutto quando si tratta di approvare i vari documenti redatti dalle commissioni. Questo sta a significare una cosa ben precisa è che cioè quando gli interessi sono comuni e soprattutto hanno l’obiettivo di migliorare la vivibilità della città di Casoria non c’è colore politico che tenga. Quello che mi aspetto a breve è la partecipazione attiva anche del PD ed è quello che in molti si auspicano.

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 74

ATTUALITA’

Corso Umberto I 15/17-80026 Casoria (NA)Tel 081 7574976- Fax 081 5400027

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di Luisa Marro

UN’ALTRA VIA È POSSIBILEPARTE DA CASORIA LA PROPOSTA DI ACCREDITAMENTO PER I SERVIZI SOCIALI DELL’AMBITO

Il primo modello di accreditamento nasce negli Stati Uniti intorno al 1920 e fu ideato dai medici allo scopo di tutelare la propria professionalità. In Italia, il processo di introduzione dell’accreditamento nel Servizio Sanitario Nazionale viene annunciato nel 1992 (D. lgs.502/92) e successivamente articolato e specificato nel 1997 (D.P.R. 14/01/97) e nel 1999 (D. lgs. 229/99); poi affidato alle Regioni. Per la Campania facciamo riferimento alla Legge Regionale n.11/2007 - Decreto Presidente della Giunta n.16/2009- e al D.D. n.450 del 24/ 9/ 2010. Dunque, l’esigenza di valutare la qualità dei servizi socio-sanitari si è sviluppata in tempi relativamente recenti e, nelle politiche sociali sta acquisendo la dovuta centralità. E’, comunque, alquanto difficile parlare di qualità in questo settore per le caratteristiche stesse dell’azione socio- sanitaria che non produce un bene ma un servizio, con vaste componenti immateriali ed accentuata personalizzazione. Infatti, a differenza di ciò che accade in un’azienda che produce beni materiali, nei servizi socio- sanitari il prodotto prende vita nel diretto contatto fra operatore ed utente, nelle azioni ed interazioni che costituiscono la loro relazione, insomma, è sostanzialmente un atto sociale. Nello specifico, l’accreditamento istituzionale è la richiesta da parte di autorità pubbliche a soggetti che erogano servizi di dimostrare i livelli qualitativi delle prestazioni/servizi erogati al fine di poter stipulare rapporti contrattuali. L’accreditamento istituzionale rappresenta ormai una pre-condizione per la stipula di accordi tra un soggetto e la pubblica amministrazione. Il soggetto “accreditato” viene dichiarato capace e adeguato allo svolgimento di determinati servizi del welfare pubblico locale e come tale può ben considerarsi un “fornitore verificato”. Al soggetto accreditato, pertanto, la Pubblica Amministrazione e il cittadino possono rivolgersi con maggior tranquillità, perché si è dimostrato in grado di garantire gli standard organizzativi ed operativi richiesti dalle norme. Il meccanismo dell’accreditamento nella sua intima essenza possiede gli elementi per autoregolamentare al meglio l’offerta della qualità dei servizi.Il cittadino, attraverso l’utilizzo di voucher messi a disposizione

dalla Pubblica Amministrazione, ha il potere di scegliersi il soggetto “accreditato” a cui chiedere la prestazione. Ciò pone le aziende implicate in concorrenza tra loro forzandole ad offrire i propri servizi alla massima qualità possibile allo scopo di conquistare il favore degli utenti.Tale gioco di sana concorrenza, abbinato a controlli periodici da parte degli enti pubblici, garantirà la qualità dei servizi offerti. Viene garantita in tal modo la centralità del cittadino cui viene restituita la sua dignità di persona e allontanata definitivamente una sua concezione quale “cliente” dal quale ricavare un utile.Per il consumatore cittadino, quindi, l’accreditamento è uno strumento che comporta dei vantaggi e dei benefici reali e percepibili, assicurando attraverso il sistema di valutazione la certezza della conformità agli standard di prestazione e di legge richiesti. Scegliere un prodotto o servizio certificato significa assicurarsi che il fornitore ha assolto a tutta una serie di obblighi e ha messo in campo tutte le risorse per poter immettere sul mercato un bene che offra effettivamente quello che dichiara. Ciò è particolarmente significativo laddove si cerca la qualità di beni e di servizi che impattano direttamente sulla salute e sulla sicurezza delle persone.In conclusione, l’accreditamento è una prassi di assegnazione dei servizi sociali che pone al centro dell’interesse pubblico il bene e il vantaggio dei cittadini.Ma nonostante sia questa la sua intima essenza non sono pochi coloro che lo osteggiano frammettendo ostacoli e eccependo distinguo ad una sua attuazione.Certamente tra questo coro si scorgeranno soggetti che possono contare su una rete “relazionale” solida con certi pubblici poteri. Rete che permette loro di poter sopravanzare un concorrente anche più “attrezzato” nella scala delle preferenze pubbliche nell’assegnazione delle commesse, a detrimento della qualità del servizio offerto.E, ancora, appartengono al coro operatori poco attenti alle esigenze degli utenti e molto più ai propri utili per il fatto che essere sottoposti ad un serio controllo amministrativo li

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

COMUNICATO STAMPA

obbliga ad impiegare lavoratori con contratti ben definiti e con credenziali accertate. Ciò nella loro ottica “imprenditoriale” malata porta ad una compressione dei loro utili dovendo rimunerare personale specializzato ed inquadrato al posto di lavoratori spesso sfruttati e sottopagati e non in possesso delle specializzazioni richieste. Si può aggiungere al coro dei “dissidenti” la “mala” politica con il suo potere discrezionale di pilotare gli appalti in direzione della coltivazione del consenso elettorale. Elementi “opportunisti” della pubblica amministrazione, sfruttando la “benevolenza” delle aziende “appaltate”, sfruttano la possibilità di pilotare assunzioni con l’intento di premiare la “fedeltà” politica dei propri gruppi elettorali. Le tentazioni sono l’anticamera della perdizione per i meno virtuosi. È la logica di tale massima che ha certamente ispirato coloro che hanno concepito l’accreditamento quale strumento attraverso il quale dispensare i servizi sociali ai più bisognosi.Oggi che l’onestà e la trasparenza dei politici sta diventando un problema serio che mina alla base la stabilità della nostra democrazia, un percorso di pulizia morale e di giustizia sociale si impone con forza alle modalità con le quali essi portano avanti la loro attività amministrativa. I danni provocati da prassi poco chiare ci conducono soltanto a seppellire ogni nostra velleità di sviluppo. Il mio assessorato intende perseguire la modalità dell’accreditamento perche è garanzia di trasparenza e legalità e sono certa che con tale convinzione troverò tantissimi alleati tra la buona politica, le parti sociali e sindacali.

La situazione politica attuale e le ulteriori polemiche di queste ore mi impongono di chiarire la mia attuale posizione in attesa degli sviluppi concreti che avranno queste vicende.Voglio affermare con forza la mia vicinanza al Sindaco, a questa amministrazione ma soprattutto al mio partito, il Partito Democratico.Credo che la riunione svoltasi tra il Commissario provinciale On. Andrea Orlando e il nostro Sindaco Vincenzo Carfora abbia rappresentato un passo oltremodo positivo per la risoluzione di una questione politica che va avanti ormai da troppo tempo e non ci consente di dare a pieno risposte chiare ai cittadini di Casoria.E’ evidente che rispetto al risultato di questo incontro, mi risulta impossibile fare emergere fraintendimenti o facili strumentalizzazioni, data la sinteticità e la chiarezza con cui si sono espressi l’ On. Orlando e il Sindaco Carfora.Non comprendo cosa possa essere oggetto di interpretazioni se la strada è chiara: prima portare avanti alcuni punti programmatici concordati per il rilancio della città e poi una verifica politica per sgomberare il campo da dubbi e difficoltà, il tutto in tempi brevissimi.Una linea che condivido a pieno e che peraltro mi sembra l’unica perseguibile per sbloccare una situazione di pericoloso stallo, al fine di rilanciare l’attività amministrativa e portare avanti i punti sanciti prima nel programma elettorale e oggi più che mai dal PD e dall’intera amministrazione.

Consigliere comunaleDott.ssa Rosa Sosio

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 76

EVENTI

di Giuseppe Clarino

UN ORGOGLIO CASORIANOORLANDO D’UVA: UN GRANDE ARTISTA DA VALORIZZARE

Mai mi sarei aspettato che un giorno avrei scritto del mio amico e artista Orlando D’Uva. Il tutto nasce da un articolo su un periodico di Casoria dal titolo “Orlando D’Uva: un artista dimenticato” . Ho deciso di scrivere perché voglio portare la testimonianza di una persona che con Orlando ha diviso tutti i momenti del suo percorso artistico essendo nato nello stesso vicolo (o vic e Carmingnano), avendo frequentato le stesse classi e avendo continuato a frequentarlo fino alla sua morte. Volutamente risparmio le note biografiche perché l’ha fatto già egregiamente Imma Noviello nel sito costruito per Orlando, come non cercherò di analizzare dal punto di vista critico la sua opera perché l’hanno già fatto critici del calibro Bonifacio Malandrino, Carlo Barbieri, Spartaco Balestrieri e tanti altri, sulla stampa locale, nazionale ed estera. Cercherò invece di ripercorrere il suo cammino artistico attraverso la sua ricerca di Dio, delle dimensioni trascendentali, delle diverse forme di energia che seppur invisibili ci circondano, che poi hanno intriso tutta la sua opera.Orlando spirito inquieto, abbandona gli studi al terzo anno dell’ITIS. L. da Vinci per iniziare a girovagare per il mondo. Le prime tappe saranno Parigi e Germania ma è con la morte del padre che il suo percorso incomincia a delinearsi. Infatti, egli nel cercare ossessivamente un incontro con lo spirito del padre incomincia ad avvicinarsi al mondo medianico e attraverso questi inizia quella che lui definirà “trivellazione della sua anima”. Nascono così le prime opere come “una parte di me all’acquasanta”, “ dal profondo” e “visioni dolenti” dalle quali, traspare tutta la sua disperazione. Queste culmineranno con la mostra nella cappella S. Barbara del Maschio Angioino dal titolo “palpiti dell’essere pittore”. Questo è il periodo “genovese” al quale presto seguirà il periodo “olandese” per approdare poi al periodo “veneziano”. È in questa città, magica, come lui la amava definire, e dall’incontro

con padre Pellegrino Ernetti, orientalista, filosofo e teologo nonché docente di prepolifonia al conservatorio Benedetto Marcelli di Venezia, che il suo animo si placa e approda a una visione della vita meno pessimistica del periodo precedente; assapora la gioia, attraverso la meditazione, della visione delle dimensioni superiori che sfoceranno nel 1985 al capolavoro “metamorfosi componente n° 1” nel quale un uomo disteso su una panchina, esangue per la fame, si preoccupa di nutrire con briciole degli uccellini. È questo il periodo più lirico e proficuo per Orlando. Seguirà poi il periodo di Marina della Lobra, ove viveva in un autentico

antro, nel quale ricadrà nel pessimismo ma con l’influsso del periodo veneziano (sembra una contraddizione ma non lo è) e dipingerà “bilocazione”, “palpiti”, “vibrazioni astrali”, ” la vita oltre la morte” per poi approdare al capolavoro “al di là del reale, oltre l’ideale”, che segna l’acme della pittura (orlandiana o d’uviana; faccia il lettore). Successivamente si ritira a Casoria, in via Achille Del Giudice, ove la malattia che ha già minato il suo fisico e che lo porterà di lì a poco alla morte, gli farà assaporare la gioia della presenza di Padre Pio con il quale rimarrà in contatto sino alla fine. Il suo ultimo quadro, dipinto a valle di Maddaloni, dove si era ritirato per morire, lo vidi e m’impressionò fino a farmi stare male.

Era un albero scheletrito, malato, con due rami sulla parte superiore a mo di croce. Rappresentava probabilmente la sua fine. Infatti, due giorni dopo morì. Ecco questi sono solo alcuni dei ricordi che ho per inquadrare Orlando D’Uva. Ho voluto scrivere quest’articolo affinché le nuove generazioni casoriane possano avere memoria di un uomo che al pari di altri (Padre Ludovico, cardinale Castaldo, prof. Ferone, ecc.) ha dato lustri alla sua città ed affinchè le istituzioni locali facciano più di una semplice delibera (n.752 del 16.07.1998) nella quale si assegna a questo figlio di Casoria un semplice slargo tra via M. Rocco e via N. Rocco.

80026 Casoria (Na) - Via P. Nenni (zona ind.le)Tel. +39 0817580509/0817585954Fax +39 [email protected]

STAMPA OFFSET - DEPLIANTISTICAMANIFESTI - EDITORIA

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CRONACA

di Sundra Sorrentino

A TU PER TU CON ANTONIO VASSALLOI GIOVANI, IL FUTURO, LA LEGALITA’: MANIFESTAZIONE NELLA BIBLIOTECA “MONS. PISCOPO”

Il nostro futuro è davvero proiettato nella legalità? La risposta dipende solo da noi. Questo è quanto emerge dall’incontro che si è svolto il 15 Febbraio presso la Biblioteca comunale. Il tema del mese è proprio la legalità, elemento cardine durante la campagna elettorale dell’attuale amministrazione, come ricordano il Sindaco V. Carfora e l’Assessore alla Cultura L. Marro, entrambi presenti all’appuntamento. Una speciale occasione per il progetto Officina Giovani (a cura delle fondatrici Gilda Luongo e Daniela Iavolato) e per la gioventù casoriana in generale. L’opportunità di comprendere a pieno una realtà così profondamente radicata nelle entità territoriali campane, e non solo. La possibilità di conoscere attraverso le parole, il racconto di chi ha vissuto l’illegalità in prima persona, avvertendo il peso delle sue atroci conseguenze. Antonio Vassallo, figlio dell’ex Sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso il 5 Settembre 2010, vuole ricordare suo padre, un uomo straordinariamente ordinario, reo di aver sperato in una città migliore e di aver lottato per realizzarla. Angelo Vassallo ci credeva davvero, nel valore della legalità, era convinto di poter impedire a ditte collegate ad organizzazioni criminali di intervenire nella costruzione del porto di Pollica. Questa, la sua colpa. Le indagini sul suo

omicidio, proseguono. L’ipotesi al momento più accreditata è che l’assassinio sia stato commissionato dalla camorra. Antonio Vassallo vuole ricordarlo, perché l’eco assordante

che rimbomba il giorno dopo qualsiasi evento spiacevole, non si tramuti nell’assordante silenzio dell’indifferenza. Il ruolo dei giovani, nel tenere viva la speranza in un mondo migliore, è fondamentale. Arrivati al punto in cui la legalità sembra un evento straordinario, e le ingiustizie pura normalità, appare difficile lottare ancora.E’ proprio in quel momento che gli esempi cominciano ad essere molto più eloquenti di mille parole, è in quel momento che persone come Antonio Vassallo, con la loro

sete di verità e giustizia, rendono vivida l’immagine di un tempo, non più avvolto dalle tenebre dell’ipocrisia, della corruzione. Investire sui giovani, e sul loro nascente senso della legalità vuol dire assicurare a tutti il meraviglioso futuro che la nostra terra merita, e per cui l’onestà dei cittadini getta le basi da tanti, troppi anni. Lottare, con i fatti, per il rispetto della dignità e della libertà, ogni giorno. Ricordare che non sono esilaranti dichiarazioni o stucchevoli discorsi a cambiare le cose. La soluzione è proporre alternative valide alla facile strada verso la disonestà.

Io penso questo: mi pare che sia diventata solo una questione di nomenclatura, di parole svuotate di significato, di totem linguistici: siamo i cani di Pavlov che sbavavano a comando. Il fatto è che tutta la gente più ricca che conosco non ha un posto fisso, non ce l’ha mai avuto: non so se quella sia gente felice o triste o sola, ma tanto non è di questo che si va discutendo quando si parla di “posto fisso”, o mi sbaglio?Non è per questo che la gente tira fuori le zanne: per mancanza di felicità nessuno è mai salito sui tetti.Non si fa lo sciopero della fame perché manca la buona compagniaÈ-di-denaro-che-si-parla, non di altro, mai di altro.

Ma penso anche questo: non deve essere compito di nessuno decidere cosa sia noioso o divertente al posto mio; è sbagliato, e anche un po’ snob, far coincidere il posto fisso con l’impiegato fantozziano; se il mercato del lavoro non stagnasse su livelli fossili a uno gli verrebbe pure più voglia di reinventarsi dopo tot anni; quanti sono quelli che si scelgono effettivamente il lavoro, senza accontentarsi del primo appiglio a portata salvavita di mano? Costoro, una volta aggrappatisi, dove lo dovrebbero trovare poi il coraggio di lasciare la strada vecchia per la nuova, visto il manto stradale formato Beirut?Prendete voi questi ingredienti, se credete, e consegnatemi il cocktail di verità perfetta, io non sono in grado. (a.d.n.)

Io penso che... liberamente vostro

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 78

L’assessore Luisa Marro: “Ho ridotto gli sprechi, gli eventi realizzati grazie ai privati”.Rigetta le accuse lanciate nei suoi confronti da “Assalto al futuro” l’assessore alla Cultura Luisa Marro,

dichiarando che “l’utilizzo della biblioteca comunale viene concesso a chi ne fa richiesta, io non ho il potere di negare la sala. Nei giorni trascorsi avversari politici hanno tranquillamente usufruito della struttura”. Anche

riguardo al concerto di Katia Ricciarelli: “è stato finanziato da privati. Io ho posto dei limiti di budget per le iniziative del mio settore. Ogni evento sarà finanziato da sponsor per un risparmio risorse”. E ancora: “Non vivo

di progetti della passata amministrazione. Non ho difficoltà ad ammettere che ho permesso il proseguo dei quelli partiti sotto l’amministrazione Ferrara e che ho ritenuto essere validi”.

Istituto “Voltaire”, open day per i corsiE’ tempo di scelte per una migliore formazione. L’istituto paritario Voltaire, con sede a Casoria in viale Olimpico

26, promuove l’iniziativa Open Day, volta a tutti gli studenti che hanno bisogno di orientarsi per scegliere bene l’indirizzo formativo. Fiore all’occhiello di Voltaire è l’istituto professionale alberghiero “Servizi per

l’Enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” con varia articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e vendita” e “Accoglienza turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.

Per maggiori informazioni: www.istitutivoltaire.it e 081431968.

Rapinata in casa da finti carabinieri.Si fingono carabinieri e nella notte rapinano una pensionata di 73 anni. E’ accaduto nella notte tra sabato e

domenica, verso le 3. Tre individui senza scrupolo, che avevano studiato tutti i particolari della vita dell’anziana, hanno bussato alla porta della donna, che risiede nella frazione di Arpino in via Cupa Casoria, dichiarando di

essere dei militari dell’Arma. La persona non ha avuto alcun dubbio ed ha aperto la porta di casa, trovandosi di fronte tre uomini con il volto coperto dal passamontagna ed armati. Dopo aver portato via una carta di credito, un

libretto postale, un paio di orecchini d’oro e 115 euro in denaro contante, sono scappati.

Ruba oggetti da un’auto. Colluttazione, poi l’arresto: 26enne sorpreso dalla vittima.Sorprende un giovane ladro vicino alla sua automobile e nel tentativo di fermarlo, ha con lui una colluttazione.

L’episodio, capitato all’esterno di un bar in via Pietro Nenni a Casoria, non ha avuto fortunatamente gravi conseguenze: la vittima ha subito allertato i carabinieri che hanno arrestato il ladro, un 26enne residente

a Massa Lubrense, e riconsegnato la refurtiva.

CRONACA

di Antonio Di Napoli

CASORIA SUI GIORNALISETTE GIORNI DI RASSEGNA STAMPA

CASORIA

SUI

GIORNALI

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Domenica 19 Febbraio 2012 9

RUBRICA

di Roberta Formisano

di Maria Rosaria Rocco

L’ALTRO LATO... DEL WEB

AMIANTO: SENTENZA STORICA MA NON PER TUTTI

… E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI?

C’erano una volta… I governi devono assicurare lavoro ad ogni cittadino. Garantire a tutti sicurezza e diritti nonostante la flessibilità dei posti di lavoro. Stabilità di reddito e della condizione di vita personale e familiare. I giovani sono il futuro del Paese. Il castello costruito sul “qualcosa cambierà, ci sarà una svolta” è crollato del tutto quando l’attuale Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha espresso una frase durante una trasmissione di Canale 5, Matrix. “I giovani devono abituarsi all’idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita… del resto, diciamo la verità, che monotonia il posto fisso per tutta la vita!”. Hanno voluto rispondere i giovani italiani: “Monotonia? Ma che pensa sia un gioco? Non hanno idea di cosa sia il mondo fuori, di cosa significa avere 25 anni, essere precario o peggio disoccupato.” E un altro “la cosa di cui ci rendiamo conto è la grave lontananza, distanza che esiste tra la concezione della vita di queste persone benestanti, con quella dei comuni cittadini, la cui maggior parte è precaria (dati ISTAT).” E’ una frase, quella di Monti, che si ritrova in numerosi video su Youtube, della durata di soli 11 secondi! Sorge quindi spontanea la domanda: Ci soffermiamo solo su quello che vogliamo ascoltare o vogliamo contestualizzare quella stessa frase? Per fortuna c’è stato qualcuno che con video leggermente più lunghi ha permesso di ascoltare il resto del discorso di Monti. Continua infatti dicendo “E’ più bello cambiare e avere delle sfide, purché siano in condizioni accettabili. E

questo vuol dire che bisogna tutelare un po’ meno chi oggi è ipertutelato, tutelare un po’ di più chi oggi è quasi ‘schiavo’ nel mercato del lavoro o proprio non riesce ad entrarci. […] La finalità principale della riforma del mercato del lavoro è quella di ridurre la terribile apartheid tra chi per caso o per età è già dentro e chi giovane fa una terribile fatica a entrare, o se entra lo fa in condizione precaria.”E qui i commenti “Le persone non hanno capito cosa dice Monti o non hanno avuto almeno la decenza di ascoltare per intero il discorso

di Monti (chi ha caricato il video ha messo solo la frase incriminata fuori dal contesto) E non so quale delle due cose mi fa più tristezza. Non ho letto una critica costruttiva pro o contro la teoria di Monti.” E ancora “Ne ho molti di problemi. Tra cui quello di non aver mai avuto un posto fisso e di essere al momento disoccupata. Ma non per questo urlo allo scandalo se Monti in televisione fa un discorso che ha un senso e qualcuno travisa le sue parole.” E’ di questi giorni inoltre la discussione sull’intoccabile art. 18, una questione ‘tutta italiana’. Ma ad oggi non si è ancora giunti ad una precisa decisione. C’è bisogno di porre nuovamente al tavolo governo e parti sociali per lavorare e decidere insieme il da farsi tenendo presente il contratto di apprendistato, evitare la discontinuità e che i lavoratori finiscano in nero, dare soprattutto risposte ai giovani. Si potrà concludere così con “… e vissero tutti felici e contenti”?

“Colpevoli dei reati a loro contestati”.Queste le prime parole lette dal giudice del processo Eternit, svolto lunedì 13 febbraio nell’aula più grande del Tribunale di Torino. E’ stata grande l’attesa per questo “primo” processo sull’amianto in tutto il mondo. Il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, 65 anni, e il barone belga Louis De Cartier De Marchienne, 91 anni, sono stati condannati a 16 anni di reclusione per disastro doloso e omissione dolosa di misure infortunistiche. Il processo è durato oltre due anni e si è articolato in 65 udienze. “Una sentenza storica”, come in molti l’hanno definita, che tuttavia esclude i 384 operai dello stabilimento di Bagnoli morti a causa dell’amianto. Su questi ha pesato come un macigno la prescrizione: chi ha accertato la malattia prima del 1999 non si è visto riconosciuto nemmeno un centesimo, essendo trascorsi 12 anni dalla data della contrazione.Nessuno restituirà il sorriso a chi ha perso il marito o il figlio, il padre o la madre, come per una cittadina casoriana, la

Signora Ruggiero, grande donna e lavoratrice impeccabile, morta per vari tumori nell’ottobre del 2011, dopo che alla giovane età di 30 anni aveva perso il marito, anch’egli giovanissimo,per la stessa malattia.Entrambi lavoratori Montefibre (ex Rhodiatoce), entrambi esposti all’amianto presente ancora oggi nei suoi capannoni, entrambi hanno attraversato un calvario fatto di chemioterapie, medicine e tanto dolore. Quella coppia speciale ed unita, a me tanto vicino e cara e la sua storia, insieme alle tante altre voci di Casoria, che fanno da cornice ad una tragedia ineguagliabile, non deve far dimenticare chi per virtù proprie ha fatto dell’essere umano la sua cavia migliore.Una sola parola ci accomuna “giustizia” e speriamo che le politiche comunali, regionali e nazionali, facciano qualcosa per eliminare dalla nostra città l’amianto ancora presente per evitare di togliere ancora il sorriso a tante famiglie.“Non c’è speranza senza paura, nè paura senza speranza” C.Wojtyla.

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ATTUALITA’

di Maria Rosaria Rocco

“Disonorevoli” Politica e Camorra: Matrimonio all’italianaPresentato alla Biblioteca “Mons. Piscopo” l’ultimo libro di Tonino Scala

Presso la Biblioteca comunale di Casoria, il 13 Febbraio, Tonino Scala ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “Disonorevoli. Politica & Camorra: Matrimonio all’italiana”.Sono intervenuti oltre l’autore, il Sindaco Carfora, l’Assessore Marro, il Vicesindaco D’Anna, il Presidente della Commissione Cultura Lanzano ed il Consigliere Petrone.“Per i politici durante la campagna elettorale la camorra diventa roba onesta, come un’Istituzione senza la quale non puoi fare niente … La camorra gestisce migliaia e migliaia di voti. Più la gente si allontana dalla politica, più sente che sono tutti uguali e tutti incapaci, più noi riusciamo a comprare voti”. E’ con questa citazione di Maurizio Prestieri, boss pentito della camorra del Rione Monterosa, che incomincia il racconto delle storie di vari personaggi e delle loro denunce.In questo libro, l’autore racconta, attraverso lo studio degli atti giudiziari e parlamentari, nonché, con la lettura delle cronache giornalistiche, gli intrecci diabolici tra camorra e politica. Per la narrazione si è avvalso dell’esperienza acquisita in qualità di Presidente dell’Osservatorio Regionale Anticamorra che ha condotto dal 2005 al 2008. Non un libro di storia, dunque, ma un libro di storie della camorra politicizzata che inizia con il dare sostegno elettorale, pretendendo favori in cambio, per passare poi, alla candidatura ed alla votazione dei propri uomini, come si può facilmente intuire dalla Prefazione di Nichi Vendola. Tonino Scala oltre che autore di numerosi libri, è stato per molti anni anche Consigliere Provinciale e Regionale, punta di diamante di Sinistra, Ecologia e Libertà. La presentazione è iniziata con un breve saluto del Sindaco, che ha poi sottolineato l’importanza di questo

libro-denuncia sicuramente come una forma di coraggio manifestata dallo scrittore, in un Paese dove il silenzio spesso ne fa da padrone.E’ intervenuta poi la Dott.ssa Rivas, giornalista e scrittrice, che non entrando nel merito delle storie e dei personaggi presenti nel libro, ha raccontato, prendendo spunto dai suoi numerosi articoli inerenti ai problemi ambientali, come molti disastri spesso sono opera di cattive gestioni politiche accompagnate da pressioni camorristiche.Attento e preciso è stato l’intervento dell’Assessore Luisa Marro, che ha illustrato le sue impressioni sul libro, in particolare sul sottotitolo “Politica

& Camorra: Matrimonio all’italiana”, cercando di far comprendere come questo connubio rappresenti una situazione davvero grottesca. Inoltre, ha precisato e a mio avviso, ha fatto riflettere su come sia difficile ad oggi “fare politica” (per chi ci crede davvero), riuscire a farla onestamente e quanto sia duro e faticoso combattere continuamente con lo sconforto dei cittadini, che ormai non credono più in chi li rappresenta, e questa sfiducia è da ricondurre proprio a quei “disonorevoli”.L’autore ha poi spiegato come la parola “disonorevoli” voglia dare un forte scossone alla politica, ma soprattutto ai cittadini. Ha mostrato come il libro rappresenti una radiografia dell’esistente, della vita attuale. A suo avviso la camorra non si combatte con l’antipolitica, ma con quella volontà che è tutta della politica, perché la camorra non ha e non deve avere colore politico. Matrimonio all’italiana perché questo rappresenta la trasposizione cinematografica di una delle più belle commedie di De Filippo, dove un racconto di vita tutto napoletano viene trapelato oltre i confini, stessa situazione che accade purtroppo con la camorra, che oggi è intesa come fenomeno italiano, europeo e addirittura internazionale. La presentazione di questo libro ed alcune persone intervenute durante la serata, ci portano a credere che non c’ è solo del marcio in ciò che ci

circonda e che esistono ancora dei politici che svolgono il loro lavoro con il cuore, credendo che prima o poi, attraverso l’impegno ed il lavoro costante delle Istituzioni e il sostegno dei cittadini, si riesca a dare un po’ di luce alle strade grigie delle nostre città.Tonino Scala nel suo libro cita una canzone di Pino Daniele “Sicily” che canta così: “Un posto ci sarà, fatto di lava e sole dove la gente sa che è ora di cambiare …”.

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RUBRICA

di Vincenzo Carboncino

A TU PER TU CON LE TASSEManovra Monti (D.L. 201/2011): nuove sanzioni di natura penale per chi mente al fisco

E’ il 1982 e su tutti i giornali si legge “La Loren è andata in galera per evasione fiscale”. Sembra il copione di uno dei suoi bellissimi film. Invece è tutto vero. Anche nel Paese fatto di concordati, condoni e corruzioni qualcuno è andato in galera per evasione fiscale.Dopo questa premessa non dovrebbe impressionare la severità delle norme contenute nel decreto SALVA- ITALIA che prevedono sanzioni penali per chi presenta documenti falsi in sede di controllo ovvero riferisce notizie che non corrispondono al vero. Naturalmente la norma ha un ruolo dissuasivo verso condotte sleali e si propone la finalità di offrire capacità di accertamento e di controllo più persuasive del previsto. In dettaglio corre il rischio di incorrere in sanzioni penali qualunque contribuente, in seguito alle richieste da parte degli organi di accertamento, che siano poteri degli Uffici o con accessi, verifiche e ispezioni, esibisce o trasmette atti o documenti falsi in tutto o in parte, ossia procura dati e notizie non corrispondenti al vero. La legge (D.L. 201/2011) cerca

di creare un vero e proprio ponte, verso l’universo penale, fino ad ora quasi sempre tenuto isolato dal campo tributario. In sostanza, tutto ciò che viene presentato, comunicato o comunque dichiarato al Fisco in seguito ad una sua richiesta formale è ritenuto una vera e propria autocertificazione, con tutte le conseguenze rilevabili in termini penali in caso di dichiarazioni false o mendaci (art. 76 del DPR 445/2000). È importante sottolineare che, nell’ipotesi in cui venissero esibiti documenti falsi il reato penale si delinea in modo autonomo rispetto i possibili altri reati tributari. Esempio, nell’ipotesi di presenza di fatture false si rileva la commissione di due reati: quello di esibizione di documenti falsi e quello di false fatturazioni. Che Pena si rischia? Detenzione sino a un massimo di tre anni. Da quanto detto sopra, bisognerà prestare assoluta attenzione e prudenza a tutte le richieste provenienti dagli organi di controllo e si dovrà considerare la possibilità di eccepire, un “diniego di collaborazione”, soprattutto considerando che, anche

da errori insignificanti o disattenzioni, sono legati effetti penali anche gravi. In altre parole è regolare l’atteggiamento dei professionisti e dei contribuenti di eccepire il diritto di non mostrare, comunicare o trasmettere alcunché. E’ una cosa ammissibile tutte le volte che ci si riferisce a notizie e dati racchiusi in documenti fiscali già esibiti oppure in bilanci già depositati presso il pubblico Registro. La stessa cosa può valere sia per tutte le informazioni riguardanti i beni registrati, che possono essere acquisiti in modo diretto dai pubblici registri, che per qualunque altro rapporto con intermediari finanziari, essendo le stesse informazioni già note al fisco. In questo basta considerare tutte le recenti novità di legge riguardanti le movimentazioni bancarie. Siffatto provvedimento dovrebbe rappresentare un altro traguardo nella lotta all’evasione fiscale. Il comunicato è preciso: provare ad alterate la verità al fisco può comportare la carcerazione.Chi sa se in questi giorni non ci ritroveremo con un nuovo copione di film alla Sofia….

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Settimanale IndipendenteReg. Trib. Napoli N. 7109 del 23/10/2009

EditoreAssociazione Orizzonti LiberiDirettore Responsabile

Pellegrino TomasielloCapo - redattoreAntonio Di Napoli

RedazioneVia Pio XII, 80 - 80026 Casoria (NA)

Tel./Fax 0817362661e-mail: [email protected]

Impaginazione e grafica VECAPRINT srl Chiuso in redazione il 16/02/2012 - tiratura 5.000 copie

ULTIMA

Venerdi 10 Febbraio, presso la biblioteca comunale c’è stato un incontro organizzato dal comitato MO’ BAST, per dare visibilità ai cittadini circa le attività di cui il comitato si è fatto promotore contro l’aumento dell’RC Auto in Campania.A moderare l’incontro il direttore de “Il Domenicale di Casoria” Pasquale D’Anna. Sono inoltre intervenuti per “Donne del Sud” Susi Pagliuca, per la “Federconsumatori di Casoria” Giovanni Bianco, per il “Comitato MO’ BAST” Gabriella Gambardella e il “Presidente Federconsumatori Campania” Rosario Stornaiuolo.Sul tema ci sono stai vari interventi in cui si è evidenziato che nella nostra regione ed in particolare a Napoli provincia il costo dell’RC auto, a parità di condizione, è tre volte superiore al costo di un’altra qualsiasi regione italiana. Cosa inaccettabile ed inqualificabile che penalizza oltremodo i cittadini campani. Le motivazioni che le compagnie assicurative adducono è che nella nostra regione ed in particolare a Napoli e provincia ci sono molte richieste di risarcimento e che fondamentalmente gli automobilisti campani sono degli “imbroglioni”. L’intervento della rappresentante del comitato MO’ BAST Gabriella Gambardella ha dimostrato con dati di fatto e statistiche, che in Italia la regione Campania non è tra quelle che denuncia il maggior numero di sinistri e quindi non si capisce perché c’è questo sbilanciamento tra le varie regioni italiane. Il prezzo di una RC auto da una compagnia assicurativa all’altra in Campania è simile, è come se queste avessero formato un cartello unico teso a mantenere elevato il costo delle polizze in determinate regioni italiane. Da un pò di tempo a fronte di queste “irregolarità” il comitato MO’ BAST ha raccolto oltre 7.000 firme, di cui 2.063 a Casoria, e una rappresentanza del comitato MO’ BAST, si è recata a Bruxelles convocati dal presidente della Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo. Al termine dell’incontro è stato redatto un documento in cui sono evidenziati essenzialmente tre punti:• Discriminazione tariffaria tra le regioni italiane con particolare riferimento alla regione Campania;• Abbandono delle compagnie assicurative in alcune regioni del sud che propongono premi eccessivamente alti tali da concretizzare una sorta di dissimulato rifiuto a contrarre;• Esistenza di un cartello di compagnie assicurative tese a mantenere alto il costo delle polizze in determinate regioni meridionali. La raccolta delle firme continua presso la sede Federconsumatori di Casoria, in Via Cavour, 9. (Ciro Galiero)

issuu.com/laltrolato/docsDa oggi sfoglialo on-line

FEBBRAIO IN BIBLIOTECA20 febbraio ore 17.30

Presentazione del libro di Francesco Gemito “LA RABBIA E L’AMORE”

29 febbraio ore 16.30Il fantasma di Dickens

(per celebrare il bicentenario della nascita di C.Dickens 1812- 2012)L’autore e giornalista Maurizio Ponticello

legge ed interpreta “I Fantasmi”di Dickens

VILLA COMUNALE di CASORIAVia Pio XII

RC AUTO IN CAMPANIA: MO’ BAST!!!

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Settimanale Indipendente - Anno IV numero 716

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