LALIMENTAZIONE NATURALE NEL BAMBINO Lallattamento e lo svezzamento.

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L’ALIMENTAZIONE NATURALE NEL BAMBINO

L’allattamento e lo svezzamento

Allattamento al seno

IL MIGLIOR ALIMENTO PER IL NEONATO Funzione Protettiva Funzione immunomodulante (tolleranza) Funzione trofica Favorisce un ottimale sviluppo cerebrale del

bambino. Permette lo sviluppo del Bacillus Bifidus

nell’intestino Aumenta i legami emozionali fra madre e

figlio

Il latte materno:

87.35

1.43.57.50.25

Composizione % per 100 grammi

Acqua Protidi LipidiGlucidi Ceneri

Allattamento misto

Somministrare prima il latte materno. Iniziare sempre il primo pasto del mattino

con la poppata al seno. In funzione dell’allattamento materno,

variare il numero delle poppate con alimento sostitutivo.

Con queste precauzioni, è possibile mantenere l’allattamento materno per 6-9 settimane in più.

E’ un tipo di alimentazione particolare che consiste nell’impiego di latte

materno con aggiunta di altro tipo di latte

Allattamento artificiale

La scelta della tettarella del biberon: essa deve assomigliare il più possibile a

un capezzolo i fori dovranno essere piccolissimi il bambino che succhia dal seno deve

aspirare molto forte perché esca il latte questo esercizio fisico che favorisce lo

sviluppo delle labbra, mascella e apparato fonatorio.

Il biberon

Dopo ogni poppata lo si laverà con uno spazzolino per bottiglie (usato solo per il biberon), sale grosso e sapone; evitare i detersivi.

Fino al sesto mese deve essere sterilizzato.

E’ meglio scegliere il metodo della bollitura (circa 20 minuti)

Enzimi del neonato:

Nel neonato gli enzimi sono presenti in quantità limitata e non possono assolvere i loro compiti

L’amilasi prodotta dal pancreas è molto debole; le farine ricche di amido verranno date solo a partire dal quinto mese.

Nello stomaco, l’acido cloridrico e la pepsina assumono caratteristiche simili a quelli dell’adulto verso il ventesimo mese di vita.

Gli enzimi presenti in quantità uguale sono: la lattasi intestinale, la saccarasi e la maltasi.

Latte in polvere

Latte maternizzato: è il tipo di latte più utilizzato. Subisce trattamenti che cercano di rendere la sua composizione il più possibile simile a quella del latte materno.

Ovviamente sarà molto difficile che questo latte assomigli, seppur lontanamente, al latte umano.

Latte vegetale (1)

Latte di cereali: è un latte molto simile, dal punto di vista chimico, al latte materno.

Presenta è la carenza di grassi, che può essere superata introducendo del latte di

mandorle.

Latte vegetali (2)

I cereali più indicati sono: il riso: ha un’azione astringente l’orzo: ha un’azione leggermente

lassativa.

Durante i mesi estivi, per prevenire i disturbi gastrointestinali è

consigliabile una maggior quantità di riso.

Come preparare il latte di cereali (1)

utilizzare chicchi di cereali integrali biologici e macinare una volta la settimana la quantità necessaria in modo che la farina sia sempre fresca;

passare al setaccio la farina integrale per togliere i residui più grossi;

un cucchiaio di farina per 100 grammi di acqua, aumentando di un cucchiaino ogni 100 grammi di acqua per ogni mese di età;

Come preparare il latte di cereali (2)

bollire il liquido un’ora, mezz’ora dopo il primo mese e 20 minuti dopo il terzo mese, sostituendo man mano l’acqua evaporata;

filtrare il liquido, almeno fino all’inizio dello svezzamento;

preparare la quantità giornaliera in una volta e conservarla in un contenitore sterile, al freddo.

Preparazione del latte: la scelta dell’acqua

Le acque da utilizzare dovrebbero possedere un residuo a 180° inferiore ai 30 mg/l. (difficile eliminazione)

Il pH dovrebbe essere maggiore di 6,4.

Il contenuto di nitrati deve essere inferiore a 5 mg/l. (se trasformati in nitriti: metaemoglobina)

Latte di mandorle

Conosciuto già dai tempi antichi e particolarmente adatto all’alimentazione dei bambini.

E’ un latte molto simile al latte materno, per quantità e composizione di calcio, proteine e zuccheri.

E’ tuttavia troppo ricco di proteine e di grassi.

Non è adatto per l’alimentazione esclusiva, ma è un ottimo integratore.

Preparazione del latte di mandorle

Lasciare le mandorle a mollo in acqua calda per 10-15 minuti, per rendere più facile la separazione della buccia

Versare 1 litro di acqua bollita calda su 100 grammi di mandorle dolci spellate e tritate o frullate

Dopo qualche ora passare il tutto attraverso un panno di cotone e il latte così ottenuto viene usato, diluito con il 50% di acqua.

Il latte vaccino

Il latte di mucca, poco si adatta all’alimentazione del bambino.

E’ un latte ricco di proteine e di alcuni acidi grassi, generalmente saturi

.E’ di difficile digestione e può causare fermentazione e putrefazione intestinale.

Yoghurt

I batteri che trasformano il latte in yogurt, provocano una scissione

delle proteine rendendole più semplici da digerire.

Il latte acido e lo yogurt, essendo alimenti predigeriti, possono

essere dati al neonato diluiti con acqua, già dai primi giorni.

Il latte di capra

E’ il latte che con la sua composizione si avvicina di più al latte umano.

E’ ricco di caseina, di lipidi e sali minerali.

E’ privo di betalattoglobulina, quindi non allergizzante.

Lo svezzamento

Lo svezzamento è quel periodo transitorio, durante il quale l’apparato digerente del bambino viene preparato

all’assunzione dell’alimento solido.

Quando e come iniziare lo svezzamento

Il momento dello svezzamento è assolutamente individuale.

Con l’allattamento materno, l’esclusiva alimentazione lattea, potrà essere protratta fino agli 8-9 mesi

Con l’allattamento artificiale, non è necessario introdurre alimenti diversi fino a 5 mesi, anche perché fino al sesto mese gli enzimi non sono ancora in grado di svolgere le loro funzioni.

E’ ora dello svezzamento..

con la dentizione con la capacità di stare seduto manifestando interesse per i cibi degli

adulti: con la conquista di autonomia: capacità

di giocare da solo per qualche minuto o di attendere pazientemente la preparazione del pasto.

Assaggini…

No fino al 5° mese Ogni tanto potrà gustare qualche

cucchiaino di brodo vegetale, succo di mela, succo di carote per abituare le papille gustative a sapori diversi.

Il vantaggio stà nel preparare la nuova flora batterica del canale digestivo.

La scelta di alimenti biologici

L’alimentazione biologica è un modo di nutrirsi in sintonia con l’ambiente e le stagioni, nel

pieno rispetto di tutto il sistema che permette la produzione, la trasformazione e

la commercializzazione del cibo.Frutta, verdura, cereali e legumi prodotti con

metodi biologici hanno un elevato valore nutritivo; sono facilmente digeribili,

contengono vitamine, sali minerali e acqua in giusta quantità.

A 8-9 mesi:

inizio dello svezzamento con introduzione di succhi di frutta (mela) o di verdura (carota) preparati in casa.

Si inizierà con un cucchiaino a giorni alterni, aumentando gradualmente in base alla tolleranza.

Si serviranno con il cucchiaino per abituare il bambino al nuovo strumento e lo si potrà rendere più “familiare” lasciandolo giocare con un cucchiaino di legno.

Il bambino avrà già una sua frequenza nei pasti, in genere 4 o 5; i nuovi alimenti diventeranno uno “spuntino”.

A 9-10 mesi:

mela e carota grattugiata, latte vegetale (mandorle, cereali), brodo di verdura, acqua.

Si aumenterà la quantità in maniera graduale, tenendo conto delle esigenze individuali, ma anche del fatto che a questa età il dispendio energetico è elevatissimo in quanto i ritmi respiratori e cardiaci sono più rapidi di quelli dell’adulto.

I pasti avranno una frequenza di 3 lattei e uno che inizierà a strutturarsi come quello dell’adulto. A metà mattino e a metà pomeriggio si potrà dare uno spuntino.

A 10-11 mesi:

passato di verdura, olio extravergine di oliva, farina di riso, farina d’orzo, gallette di riso soffiato.

L’olio extravergine verrà introdotto nella dose di mezzo cucchiaino al giorno per passare poi a un cucchiaino al giorno. Si userà sempre a crudo come condimento sulla minestra o sulle verdure; le farine si aggiungeranno alle minestre affinché si abitui al gusto e alla consistenza.

I pasti saranno due lattei e due diversificati.

A 11-12 mesi:

verdure singole lessate; frutta essiccata; ricotta, yogurt o formaggi non troppo ricchi di caseina o nei quali questa sia predigerita.

La frutta essiccata essendo molto ricca di zuccheri, verrà data una volta a settimana.

Le verdure date singole, permettono la formazione del senso del gusto.

I pasti saranno due lattei e due diversificati. Il bambino inizia ad amare una maggior

consistenza, quindi zuppe e minestre si presenteranno sempre meno diluite.

A 12-13 mesi

Possono comparire tutti i cereali e pochi legumi secchi (lenticchie, piselli, fagioli).

I legumi si introdurranno nella dose di un cucchiaio da minestra cotti, una volta la settimana.

I pasti saranno uno latteo e tre diversificati, eventualmente uno spuntino.

A 18 mesi

tutti i cereali, tutta la frutta fresca e secca, alcune spezie.

Le farine di segale, avena e grano saraceno sono molto energetiche, quindi vanno consumate nei mesi invernali e in piccole quantità.

I pasti saranno quattro più eventuali spuntini.

Prima di tutto: La coerenza…

Proporre la bambino una sana alimentazione comporta

necessariamente il miglioramento delle abitudini alimentari di tutta la famiglia.

Una sana alimentazione si acquisisce già da questa età.

…non è mai necessaria o indispensabile e comunque non è un cibo adatto

all’organismo del bambino almeno nei primi 3 anni di vita in quanto le sue

capacità di masticazione e digestione sono sicuramente inadatte alle

caratteristiche della carne.

La carne…