Post on 16-Feb-2019
Informazioni di base• Orario delle lezioni:
– Giovedì ore 15,00 – 18,00 (cinema Lumière)– Venerdì ore 10,00 – 13,00 (cinema Lumière)
• Ricevimento:– Alla fine della lezione o su appuntamento
Dipartimento di Economia Aziendale, stanza 122, via Ridolfi, 10
– ggistri@ec.unipi.it– http://omero.humnet.unipi.it/
• Esame: Test di fine corso e/o esame tradizionale– Codice: PP412 Modulo A (5 cfu), PP440 Modulo B (5 cfu), PP251 A+B (10 cfu)
Programma d’esame• Modulo A (5cfu)
• Volpato Giuseppe (2006) Economia e gestione delle imprese fondamenti e applicazioni, Carocci Editore.– Cap 1 Introduzione allo studio della gestione d’impresa
• Guido Gianluigi (2006) Economia e Gestione delle imprese. Principi, schemi, modelli, Franco Angeli.– Cap 1 L’organizzazione dell’impresa– Cap 2 L’analisi di settore– Cap 3 La progettazione e la gestione della produzione
• Volpato Giuseppe (2003) La Gestione d’impresa, Cedam.– Cap 8 Principi di marketing– Cap 9 Il concetto di prodotto– Cap 10 La comunicazione d’impresa– Cap 11 Il prezzo– Cap 13 La distribuzione
Programma d’esame
• Modulo B (5 cfu)
• Guido Gianluigi (2006) Economia e Gestione delle imprese. Principi, schemi, modelli, Franco Angeli– Cap 7 La strategia competitiva
• Perretti, F. e Negro, G. (2003) Economia del cinema. Principi economici e variabili strategiche del settore cinematografico, Etas.– Cap 1 Le dimensioni del settore cinematografico– Cap 2 L’evoluzione del settore cinematografico in Europa e negli Stati
Uniti– Cap 3 Il prodotto cinematografico– Cap 4 La produzione cinematografica)– Cap 5 La distribuzione cinematografica– Cap 6 I mercati di sbocco– Cap 8 Il divario competitivo tra Stati Uniti ed Europa
I contenuti
• Modulo A:– Economia industriale– Strategia competitiva– Gestione dell’impresa
• Modulo B:– Approfondimento settore
cinematografico
Diario delle lezioniEGI – Modulo A – (5 crediti) 19/2 – 30/3 • 1, 2 marzo - Presentazione del corso, introduzione allo studio della gestione
d’impresa - L’organizzazione dell’impresa
• 8, 9 marzo - L’analisi di settore
• 15, 16 marzo - La progettazione e la gestione della produzione
• 22, 23 marzo - Marketing strategico e operativo
• 29, 30 marzo - Il marketing: il fenomeno delle comunità
EGI – Modulo B – (5 crediti) 2/4 – 23/5 • 5, 6 aprile - Vacanze di Pasqua
• 12, 13 aprile – Sospensione per esami
• 19, 20 aprile - La strategia competitiva
• 26, 27 aprile – Il settore cinematografico
• 3, 4 maggio - Il settore cinematografico
• 10, 11 maggio - Il settore cinematografico
• 17, 18 maggio - Il settore cinematografico
Sabato 26 maggio: test scrittotest scritto
Esercitazione: Premio Simktg Rai
• Partecipazione – Ogni squadra dovrà consegnare entro il 31 maggio 2007 il proprio elaborato al Tutor
della sede e contestualmente inviarlo per posta alla Segreteria Organizzativacompleto dei moduli di partecipazione;
• Valutazione elaborato– (0, 1, 2, 3) punti in più all’esame
• Ciascun elaborato dovrà:– Illustrare il piano per la soluzione dell’obiettivo, in un numero massimo di
20 pagine (formato A4, massimo 35 righe per pagina) compresi gli eventuali allegati;
– specificare tutte le fonti esterne di informazione utilizzate per la sua realizzazione. Non è consentito, in nessun caso, richiedere informazioni a RAI;
– essere assolutamente anonimo; non dovrà pertanto riportare al suo interno alcuna indicazione circa gli autori al fine di consentire una valutazione totalmente obiettiva e anonima del lavoro (nomi dei partecipanti, Università di appartenenza e altri riferimenti ai componenti della squadradovranno essere riportati unicamente sui moduli di partecipazione).
• Selezione locale e selezione nazionale
Premi
• PRIMA SQUADRA CLASSIFICATA
• Ognuno dei componenti della prima squadra classificata avrà l’opportunità di seguire gratuitamente un Master di Marketing e/o Comunicazione tra quelli accreditati dalla Società Italiana Marketing.
I Premi
SECONDA SQUADRA CLASSIFICATA Ognuno dei componenti della seconda squadra classificata vincerà un PC.
TERZA SQUADRA CLASSIFICATA Ognuno dei componenti della terza squadra classificata vincerà un palmare pocket
PC.
I Premi DALLA PRIMA ALLA DECIMA SQUADRA : MARKETING TALENT
Il curriculum di ognuno dei componenti delle squadre classificate dal primo al decimo posto viene segnalato ala Direzione del Personale RAI e di altre aziende partner della Società Italiana di Marketing, quale Marketing Talent.
La Direzione di tali aziende potrà invitare, a propria discrezione, i Marketing Talenta sostenere un colloquio selettivo per opportunità di stage e/o di lavoro.
TUTTI I PARTECIPANTI ALLA GARARICEVONO IL DIPLOMA DI PARTECIPAZIONE
AL XIX PREMIO MARKETING SIMktg
Obiettivi formativi• Il corso fornisce una introduzione generale al funzionamento dell'impresa e alle principali problematiche inerenti alla sua gestione, descrivendo criticità e strumenti relativi alle funzioni aziendali, al loro coordinamento e all'analisi del contesto competitivo di riferimento.
• Il profilo professionale che si intende formare è quello di una figura in grado di organizzare e gestire produzioni ed eventi culturali, con conoscenze storico-artistiche tali da permettere un significativo apporto già in fase di progettazione.Il percorso formativo integra perciò la conoscenza di base dei principali temi dei beni culturali, delle arti figurative, dell'architettura e delle performingarts, con l'acquisizione dei principi economici, finanziari, strategici, organizzativi, gestionali e giuridici relativi alla gestione di quei settori. In particolare, si approfondiscono argomenti di marketing e comunicazione, di gestione dei diritti d'autore, di finanza dei mercati artistici, di fiscalità, di articolazione e regolamentazione dei mercati dell'arte nazionali ed esteri, con riferimento alle disposizioni legislative della comunità europea.
L’impresa è:
• Un’organizzazione di persone e beni
• rivolta a uno scopo produttivo
• avente contenuto economico
• ORGANIZZAZIONE
• PROCESSI DI PRODUZIONE
• FINALITA’ ECONOMICA DEL REDDITO
Un’organizzazione economica che, mediante l’impiego di un complesso differenziato di risorse, svolge processi di acquisizione e di produzione di beni o servizi, da scambiare con entità esterne al fine di conseguire un reddito.
Giuristi ed economisti
Art 2555 CC – AZIENDA –
Art 2082 CC – IMPRENDITORE –
E’ imprenditore chi esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione e scambio di beni e servizi.
Le teorie d’impresa...
• Spiegano perché i sistemi economici si fondano su organizzazioni che svolgono al loro interno attività di produzione
• Coase: “costi di transazione”– Limite: costi di coordinamento
• Williamson: 4 fattori, 2 umani, 2 ambietali– Razionalità limitata e opportunismo– L’incertezza dell’ambiente esterno e piccoli numeri
• Alchian & Demsetz: – Necessità di svolgere un lavoro di squadra
• Quando particolari fattori vanno usati in modo congiunto e gestiti da un agente centralizzato
– Necessità di controllare il suo svolgimento• Poiché nel lavoro congiunto non si conosce l’apporto del singolo occorre
remunerare il controllore col surplus
Critica all’esigenza efficientista
• Se l’impresa nasce per trovare una soluzione efficiente a un problema organizzativo, perché nella pratica si trovano anche imprese inefficienti?
• Simon: approccio storico– No studio dell’analisi dei rapporti di mercato– Sì studio della forma delle organizzazioni
• Assunti:– Non separare la teoria dalla pratica– Inserire la teoria nel circuito della sperimentazione della pratica
aziendale– Rappresentare la teoria in maniera storicizzata (non deterministica)
Tipi di razionalità prevalente:1. Soggettiva: impresa come manifestazione di una soggettività protesa verso
un fine (mezzo e comportamento razionale)– Razionalità limitata
• condizioni d’incertezza• soddisfacentismo
– Razionalità intersoggettiva• costellazione di stakeholders• strategie di convergenza e di conflitto
2. Sistemica: impresa come sistema agente secondo proprie leggi di funzionamento e di sviluppo: crescita inerziale/strutture che limitano il soggetto
– Teoria delle contingenze:• Importazione di turbolenza ambientale• Configurazione in conseguenza alle pressioni ambientali
– Teoria delle transazioni:• molti sub-sistemi inferiori• coordinamento di tutti i sub-sistemi
3. Evolutiva: In rapporto interattivo con l’ambiente (compromesso tra le due spinte precedenti):
– Agisce intenzionalmente secondo il contrapporsi dei diversi interessi– Arriva a un ordinamento nuovo passando attraverso l’instabilità (morfogenesi)
Il rapporto impresa-ambiente
• L’impresa è un sistema aperto di tipo socio-tecnico.– Sistema: insieme di elementi che interagiscono
• Struttura• Funzione
– Teoria dei sistemi (assunti)• Ogni sistema fa parte di un sistema più vasto che lo comprende.• Ogni sistema contiene in sé altri sistemi che gli appartengono.• Il valore del sistema è maggiore della somma dei valori delle
singole parti e tale differenza è la forza vitale del sistema stesso (sinergia).
Il rischio d’impresa
• Pericolo di non remunerare congruamente i fattori produttivi impiegati. E’ insito nelle scelte compiute in condizioni di incertezza.
• Deriva da:– Le caratteristiche dell’ambiente turbolento– Le caratteristiche della struttura organizzativa e operativa
(tendenzialmente rigida)• 2 vie per fronteggiarlo
– Attenuarne l’intensità:• mantenendo condizioni d’equilibrio d’impresa• gestendo i rapporti con l’esterno
– Ridurne gli effetti negativi:• stipulando assicurazioni• trattenendo l’autofinanziamento
Per visualizzare le aree di rischio
1. Verso integrazione (orizzontale o verticale):– controllo variabilità interna (x):
comportamenti poco coordinati2. Verso dominanza
– maggiore forza contrattuale– assorbimento dei concorrenti– controllo dei rapporti con gli
stakeholders– controllo variabilità ambientale (y):
forze esterne3. Verso flessibilità
– ristrutturazione organizzativa– ristrutturazione produttiva– rigidità delle strutture (z): assetto
patrimoniale e forze produttive
La funzione imprenditoriale
• La formula imprenditoriale è un modello di interazione con l’ambiente per perseguire finalitàimprenditoriali.
• Deriva da:– L’orientamento strategico: selezione delle idee guida– Le condotte strategiche: attività d’interazione con
l’ambiente competitivo– Il posizionamento strategico: collocamento all’interno
delle aree di rischio/potenzialità
L’imprenditore
• E’ lo stratega aziendale che si trova tutti i giorni a prendere decisioni in condizioni di incertezza e senza essere in grado di determinarne a priori le conseguenze
Teorie tradizionali Teorie recenti
Attività decisionale
• La decisone è la risultante di un processo complesso di:– Scelta ed elaborazione delle informazioni– Analisi delle alternative– Scelta di determinati comportamenti– Realizzazione degli stessi
• Direzione dell’attività decisionale:– Verso l’interno: per migliorare i processi produttivi– Verso l’esterno: per volgere a proprio vantaggio i comportamenti di
consumatori e concorrenti• Obiettivi
– Sopravvivenza– Redditività (o riduzione del rischio)– Sviluppo
Il sistema informativo aziendale
• Soddisfa il bisogno di informazioni attraverso un insieme di dati manipolati ed elaborati per essere funzionali al processo gestionale.
I criteri decisionaliL’efficacia è il grado con cui l’impresa riesce a realizzare i propri fini e gli obiettivi prestabiliti.
Si riferisce a qtà fisiche e indica in quale misura l’impresa ècapace di produrre un output da un insieme assegnato di input (output/input).
Dà una misura generale delle prestazioni definita in base al rapporto tra risultati conseguiti e mezzi utilizzati:•grado di soddisfazione delle esigenze dei consumatori•con una combinazione meno costosa della concorrenza.
Indica se l’incremento di produttività è stato ottenuto con o senza l’aumento dei relativi costi. Si ottiene applicando la nozione di costo, non di prezzo al rapporto usato per il calcolo della produttività.
Rapporto percentuale tra:remunerazione e stock di patrimonio aziendale.