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Economia e Gestione delle Imprese «Anno 2007» Giacomo Gistri

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Economia eGestione delle Imprese«Anno 2007»

Giacomo Gistri

Informazioni di base• Orario delle lezioni:

– Giovedì ore 15,00 – 18,00 (cinema Lumière)– Venerdì ore 10,00 – 13,00 (cinema Lumière)

• Ricevimento:– Alla fine della lezione o su appuntamento

Dipartimento di Economia Aziendale, stanza 122, via Ridolfi, 10

[email protected]– http://omero.humnet.unipi.it/

• Esame: Test di fine corso e/o esame tradizionale– Codice: PP412 Modulo A (5 cfu), PP440 Modulo B (5 cfu), PP251 A+B (10 cfu)

Programma d’esame• Modulo A (5cfu)

• Volpato Giuseppe (2006) Economia e gestione delle imprese fondamenti e applicazioni, Carocci Editore.– Cap 1 Introduzione allo studio della gestione d’impresa

• Guido Gianluigi (2006) Economia e Gestione delle imprese. Principi, schemi, modelli, Franco Angeli.– Cap 1 L’organizzazione dell’impresa– Cap 2 L’analisi di settore– Cap 3 La progettazione e la gestione della produzione

• Volpato Giuseppe (2003) La Gestione d’impresa, Cedam.– Cap 8 Principi di marketing– Cap 9 Il concetto di prodotto– Cap 10 La comunicazione d’impresa– Cap 11 Il prezzo– Cap 13 La distribuzione

Programma d’esame

• Modulo B (5 cfu)

• Guido Gianluigi (2006) Economia e Gestione delle imprese. Principi, schemi, modelli, Franco Angeli– Cap 7 La strategia competitiva

• Perretti, F. e Negro, G. (2003) Economia del cinema. Principi economici e variabili strategiche del settore cinematografico, Etas.– Cap 1 Le dimensioni del settore cinematografico– Cap 2 L’evoluzione del settore cinematografico in Europa e negli Stati

Uniti– Cap 3 Il prodotto cinematografico– Cap 4 La produzione cinematografica)– Cap 5 La distribuzione cinematografica– Cap 6 I mercati di sbocco– Cap 8 Il divario competitivo tra Stati Uniti ed Europa

I contenuti

• Modulo A:– Economia industriale– Strategia competitiva– Gestione dell’impresa

• Modulo B:– Approfondimento settore

cinematografico

Diario delle lezioniEGI – Modulo A – (5 crediti) 19/2 – 30/3 • 1, 2 marzo - Presentazione del corso, introduzione allo studio della gestione

d’impresa - L’organizzazione dell’impresa

• 8, 9 marzo - L’analisi di settore

• 15, 16 marzo - La progettazione e la gestione della produzione

• 22, 23 marzo - Marketing strategico e operativo

• 29, 30 marzo - Il marketing: il fenomeno delle comunità

EGI – Modulo B – (5 crediti) 2/4 – 23/5 • 5, 6 aprile - Vacanze di Pasqua

• 12, 13 aprile – Sospensione per esami

• 19, 20 aprile - La strategia competitiva

• 26, 27 aprile – Il settore cinematografico

• 3, 4 maggio - Il settore cinematografico

• 10, 11 maggio - Il settore cinematografico

• 17, 18 maggio - Il settore cinematografico

Sabato 26 maggio: test scrittotest scritto

www.premiomarketing.com

Esercitazione: Premio Simktg Rai

• Partecipazione – Ogni squadra dovrà consegnare entro il 31 maggio 2007 il proprio elaborato al Tutor

della sede e contestualmente inviarlo per posta alla Segreteria Organizzativacompleto dei moduli di partecipazione;

• Valutazione elaborato– (0, 1, 2, 3) punti in più all’esame

• Ciascun elaborato dovrà:– Illustrare il piano per la soluzione dell’obiettivo, in un numero massimo di

20 pagine (formato A4, massimo 35 righe per pagina) compresi gli eventuali allegati;

– specificare tutte le fonti esterne di informazione utilizzate per la sua realizzazione. Non è consentito, in nessun caso, richiedere informazioni a RAI;

– essere assolutamente anonimo; non dovrà pertanto riportare al suo interno alcuna indicazione circa gli autori al fine di consentire una valutazione totalmente obiettiva e anonima del lavoro (nomi dei partecipanti, Università di appartenenza e altri riferimenti ai componenti della squadradovranno essere riportati unicamente sui moduli di partecipazione).

• Selezione locale e selezione nazionale

Premi

• PRIMA SQUADRA CLASSIFICATA

• Ognuno dei componenti della prima squadra classificata avrà l’opportunità di seguire gratuitamente un Master di Marketing e/o Comunicazione tra quelli accreditati dalla Società Italiana Marketing.

I Premi

SECONDA SQUADRA CLASSIFICATA Ognuno dei componenti della seconda squadra classificata vincerà un PC.

TERZA SQUADRA CLASSIFICATA Ognuno dei componenti della terza squadra classificata vincerà un palmare pocket

PC.

I Premi DALLA PRIMA ALLA DECIMA SQUADRA : MARKETING TALENT

Il curriculum di ognuno dei componenti delle squadre classificate dal primo al decimo posto viene segnalato ala Direzione del Personale RAI e di altre aziende partner della Società Italiana di Marketing, quale Marketing Talent.

La Direzione di tali aziende potrà invitare, a propria discrezione, i Marketing Talenta sostenere un colloquio selettivo per opportunità di stage e/o di lavoro.

TUTTI I PARTECIPANTI ALLA GARARICEVONO IL DIPLOMA DI PARTECIPAZIONE

AL XIX PREMIO MARKETING SIMktg

Quesito

Perché si studia economia e gestione

delle imprese?

Obiettivi formativi• Il corso fornisce una introduzione generale al funzionamento dell'impresa e alle principali problematiche inerenti alla sua gestione, descrivendo criticità e strumenti relativi alle funzioni aziendali, al loro coordinamento e all'analisi del contesto competitivo di riferimento.

• Il profilo professionale che si intende formare è quello di una figura in grado di organizzare e gestire produzioni ed eventi culturali, con conoscenze storico-artistiche tali da permettere un significativo apporto già in fase di progettazione.Il percorso formativo integra perciò la conoscenza di base dei principali temi dei beni culturali, delle arti figurative, dell'architettura e delle performingarts, con l'acquisizione dei principi economici, finanziari, strategici, organizzativi, gestionali e giuridici relativi alla gestione di quei settori. In particolare, si approfondiscono argomenti di marketing e comunicazione, di gestione dei diritti d'autore, di finanza dei mercati artistici, di fiscalità, di articolazione e regolamentazione dei mercati dell'arte nazionali ed esteri, con riferimento alle disposizioni legislative della comunità europea.

Schema generale

Capitolo 1L’organizzazionedell’impresa

L’impresa

Paragrafo 1.1L’impresa

L’impresa è:

• Un’organizzazione di persone e beni

• rivolta a uno scopo produttivo

• avente contenuto economico

• ORGANIZZAZIONE

• PROCESSI DI PRODUZIONE

• FINALITA’ ECONOMICA DEL REDDITO

Un’organizzazione economica che, mediante l’impiego di un complesso differenziato di risorse, svolge processi di acquisizione e di produzione di beni o servizi, da scambiare con entità esterne al fine di conseguire un reddito.

Giuristi ed economisti

Art 2555 CC – AZIENDA –

Art 2082 CC – IMPRENDITORE –

E’ imprenditore chi esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione e scambio di beni e servizi.

L’insieme delle relazioni tra:

Le teorie d’impresa...

• Spiegano perché i sistemi economici si fondano su organizzazioni che svolgono al loro interno attività di produzione

• Coase: “costi di transazione”– Limite: costi di coordinamento

• Williamson: 4 fattori, 2 umani, 2 ambietali– Razionalità limitata e opportunismo– L’incertezza dell’ambiente esterno e piccoli numeri

• Alchian & Demsetz: – Necessità di svolgere un lavoro di squadra

• Quando particolari fattori vanno usati in modo congiunto e gestiti da un agente centralizzato

– Necessità di controllare il suo svolgimento• Poiché nel lavoro congiunto non si conosce l’apporto del singolo occorre

remunerare il controllore col surplus

Critica all’esigenza efficientista

• Se l’impresa nasce per trovare una soluzione efficiente a un problema organizzativo, perché nella pratica si trovano anche imprese inefficienti?

• Simon: approccio storico– No studio dell’analisi dei rapporti di mercato– Sì studio della forma delle organizzazioni

• Assunti:– Non separare la teoria dalla pratica– Inserire la teoria nel circuito della sperimentazione della pratica

aziendale– Rappresentare la teoria in maniera storicizzata (non deterministica)

Chiavi teoriche per illustrare la varietà delle forme presenti in natura

Tipi di razionalità prevalente:1. Soggettiva: impresa come manifestazione di una soggettività protesa verso

un fine (mezzo e comportamento razionale)– Razionalità limitata

• condizioni d’incertezza• soddisfacentismo

– Razionalità intersoggettiva• costellazione di stakeholders• strategie di convergenza e di conflitto

2. Sistemica: impresa come sistema agente secondo proprie leggi di funzionamento e di sviluppo: crescita inerziale/strutture che limitano il soggetto

– Teoria delle contingenze:• Importazione di turbolenza ambientale• Configurazione in conseguenza alle pressioni ambientali

– Teoria delle transazioni:• molti sub-sistemi inferiori• coordinamento di tutti i sub-sistemi

3. Evolutiva: In rapporto interattivo con l’ambiente (compromesso tra le due spinte precedenti):

– Agisce intenzionalmente secondo il contrapporsi dei diversi interessi– Arriva a un ordinamento nuovo passando attraverso l’instabilità (morfogenesi)

Paragrafo 1.2Il rapportoimpresa-ambiente

Il rapporto impresa-ambiente

• L’impresa è un sistema aperto di tipo socio-tecnico.– Sistema: insieme di elementi che interagiscono

• Struttura• Funzione

– Teoria dei sistemi (assunti)• Ogni sistema fa parte di un sistema più vasto che lo comprende.• Ogni sistema contiene in sé altri sistemi che gli appartengono.• Il valore del sistema è maggiore della somma dei valori delle

singole parti e tale differenza è la forza vitale del sistema stesso (sinergia).

L’ambiente generale

L’ambito competitivo

Il rischio d’impresa

• Pericolo di non remunerare congruamente i fattori produttivi impiegati. E’ insito nelle scelte compiute in condizioni di incertezza.

• Deriva da:– Le caratteristiche dell’ambiente turbolento– Le caratteristiche della struttura organizzativa e operativa

(tendenzialmente rigida)• 2 vie per fronteggiarlo

– Attenuarne l’intensità:• mantenendo condizioni d’equilibrio d’impresa• gestendo i rapporti con l’esterno

– Ridurne gli effetti negativi:• stipulando assicurazioni• trattenendo l’autofinanziamento

Per visualizzare le aree di rischio

1. Verso integrazione (orizzontale o verticale):– controllo variabilità interna (x):

comportamenti poco coordinati2. Verso dominanza

– maggiore forza contrattuale– assorbimento dei concorrenti– controllo dei rapporti con gli

stakeholders– controllo variabilità ambientale (y):

forze esterne3. Verso flessibilità

– ristrutturazione organizzativa– ristrutturazione produttiva– rigidità delle strutture (z): assetto

patrimoniale e forze produttive

Paragrafo 1.3La funzioneimprenditoriale

La funzione imprenditoriale

• La formula imprenditoriale è un modello di interazione con l’ambiente per perseguire finalitàimprenditoriali.

• Deriva da:– L’orientamento strategico: selezione delle idee guida– Le condotte strategiche: attività d’interazione con

l’ambiente competitivo– Il posizionamento strategico: collocamento all’interno

delle aree di rischio/potenzialità

Teorie sulle finalità imprenditoriali

L’imprenditore

• E’ lo stratega aziendale che si trova tutti i giorni a prendere decisioni in condizioni di incertezza e senza essere in grado di determinarne a priori le conseguenze

Teorie tradizionali Teorie recenti

Attività decisionale

• La decisone è la risultante di un processo complesso di:– Scelta ed elaborazione delle informazioni– Analisi delle alternative– Scelta di determinati comportamenti– Realizzazione degli stessi

• Direzione dell’attività decisionale:– Verso l’interno: per migliorare i processi produttivi– Verso l’esterno: per volgere a proprio vantaggio i comportamenti di

consumatori e concorrenti• Obiettivi

– Sopravvivenza– Redditività (o riduzione del rischio)– Sviluppo

Tre tipi di decisioni

Il sistema informativo aziendale

• Soddisfa il bisogno di informazioni attraverso un insieme di dati manipolati ed elaborati per essere funzionali al processo gestionale.

I criteri decisionaliL’efficacia è il grado con cui l’impresa riesce a realizzare i propri fini e gli obiettivi prestabiliti.

Si riferisce a qtà fisiche e indica in quale misura l’impresa ècapace di produrre un output da un insieme assegnato di input (output/input).

Dà una misura generale delle prestazioni definita in base al rapporto tra risultati conseguiti e mezzi utilizzati:•grado di soddisfazione delle esigenze dei consumatori•con una combinazione meno costosa della concorrenza.

Indica se l’incremento di produttività è stato ottenuto con o senza l’aumento dei relativi costi. Si ottiene applicando la nozione di costo, non di prezzo al rapporto usato per il calcolo della produttività.

Rapporto percentuale tra:remunerazione e stock di patrimonio aziendale.