Post on 09-Feb-2016
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SOMMARIO70
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Cover Story e Attualità
Ma che musica, Maestro!la primavera arriva sulla scia di sette note
Walking with dinosaursthe live experience a torino
Gli angeli del ghiacciocampionati del mondo di pattinaggio di figura
Momixle quattro stagioni di bothanica
Fashion: Carlo Pignatelli Outsidephotoshot dedicato alla collezione p/e 2010
In Vetrina
Officina dello Stiletendenze e moda capelli
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3632
editoriale
trend in the city
extra trend
life coaching
hi tech
design
personal chef
personal shopper
fashion cool
fashion cool
beauty
wellness
sport
mondo auto
mondo moto
nautica
natura & ambiente
animali
arte & cultura
cinema
teatro
libri
musica
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weekend di coolto
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magazine
Aut. Trib.di Torino n.13 del 26/03/2009Iscrizione R.O.C. 17970
anno secondo • numero 2 • marzo 2010
In copertina:
note di primaveraper la nuova stagione della musica
Nessuna parte di questo giornale comprese le inserzioni pubblicitarie puòessere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’Editrice. La Redazione
non è responsabile di eventuali variazioni di programmazione.
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RUBRICHE
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EDITORIALE
FFacciamo il punto della situazione. Nel mese di
marzo, CoolTO Magazine celebra i suoi primi dieci
mesi di vita. E se è vero che alcuni seguono la moda,
mentre altri la dettano, noi ci sentiamo di apparte-
nere a questa seconda categoria. In esilio la mode-
stia, qualità che non ci appartiene quando è falsa, riconosciamo i meriti di un
duro lavoro che ci ha riservato grandi sorprese e soddisfazioni, e ancora molte
altre ne riserverà. Non solo a noi, ovviamente, ma anche a chi ha reso possibile
questo successo editoriale: VOI.
Si respira aria di primavera, e il cambiamento e dietro l’angolo. C’è voglia di leg-
gerezza e di svago, e allora spazio alla grande musica internazionale che a breve
invaderà la città con una serie di imperdibili appuntamenti con le sette note: da
Vasco Rossi agli U2, senza dimenticare il Traffic Free Music Festival fino al MITO
2010. Per il resto, sulla città della Mole soffia un vento di primavera che porta con
se novità e proposte interessanti per trascorrere al meglio il proprio tempo. Con-
sigli spassionati, dal teatro al cinema, passando per la moda, per essere sempre
aggiornati su quanto accade intorno a noi.
Giuseppe Lamanna
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DIETRO L’EDITORIALE...
Hanno collaborato a questo numero:
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Daniele Smaltini
Barbara Odetto Cinzia Galletto
Maria Greco
Giuseppe Lamanna
Ornella FontanaTamara Gavina
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Ogni donna, si sa, desidera che il
giorno delle nozze sia magico e in-
dimenticabile. La scelta del luogo
contribuisce a questo scopo, ecco
perché sempre più spesso si cer-
cano castelli o palazzi d’epoca per
celebrare il proprio matrimonio.
Ma qualcosa di nuovo si sta deli-
neando all’orizzonte dei fiori
d’arancio. Abbandonate le sedi
tradizionalmente preposte a
dire “sì”, i futuri sposi puntano
in alto, addirittura al cielo, e
scelgono di sposarsi in mongolfiera. Per vivere
un’emozione unica, capace di unire al romanticismo del mo-
mento la suggestione del paesaggio e per brindare alla vita futura sorvolando nel
più assoluto silenzio il mondo sottostante. Le coppie torinesi possono scegliere mete vicine
quali la Valle d’Aosta o il sud del Piemonte e unire all’emozione del matrimonio la scoperta
di un territorio affascinante: montagne e laghi nel primo caso, colline e filari di vite nel se-
condo. Attente alle esigenze degli innamorati, alcune agenzie turistiche e matrimoniali hanno
sviluppato questo filone, che è ormai la vera tendenza del momento. I pacchetti proposti
sono completi e curati nel dettaglio: dalle riprese aeree alla musica, dal truccatrice alla par-
rucchiera, dalla navetta per condurre i passeggeri alla mongolfiera sino al reportage foto-
grafico a terra e da elicottero, senza dimenticare ovviamente la scelta del pallone aerostatico:
rigorosamente bianco e capace di accogliere dodici persone. Dopo la cerimonia seguono il
tradizionale ricevimento e il pernottamento in alberghi di lusso. Perché essere originali è
trendy, ma il galateo ha la sua importanza. Dedicato a chi non soffre di vertigini e ama la na-
tura, questo tipo di celebrazione ha un unico svantaggio: gli sposi possono pianificare tutto,
ma non il meteo e quindi devono avere spirito di adattamento e sorridere anche in caso di
pioggia o di vento. D’altronde ciò che conta è che si amino, tutto il resto è contorno…
Stile Dinivo - Incoming Travel Agency
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TREND IN THE CITY Barbara Odetto
Il matrimonio sceglie la mongolfiera
per dire “lo voglio” a tre metri sopra il cielo
LA TESTA (E IL CUORE )tra le nuvole
Il cinema è morto? Lunga vita al cinema! Alla faccia di chi pro-
spettava una crisi senza fine, il 2009 sarà ricordato come
l’anno dei record. Dati alla mano, il 2009 ha fatto registrare gli
incassi più alti nella storia del cinema americano, e un ottimo
+3% per quanto riguarda il numero di biglietti venduti. Segno
evidente che la Settima Arte gode ancora di ottima salute.
Sull’onda lunga di questo inaspettato e grandioso successo,
le Major americane scendono in campo per sfruttare al me-
glio questa rinnovata popolarità del grande schermo, pro-
ponendo ai loro clienti qualcosa di assolutamente
indimenticabile: una serata in un cinema extra lusso. È
ormai una vera e propria moda dilagante, arrivata diret-
tamente dall’Australia, che si sta diffondendo a macchia
d’olio in tutti gli Stati Uniti e che presto arriverà anche
in Europa. Certo, all’ombra della crisi economica sem-
bra un vero e proprio paradosso, ma l’iniziativa ha già
riscosso molto successo, segno evidente che gli ame-
ricani iniziano a preferire champagne e caviale ai più
popolari popcorn e Coca Cola. Sotto il nome di Gold
Class, questi cinema di prima classe offrono una se-
rata assolutamente esclusiva, comodamente cocco-
lati da ogni confort e personale specializzato
pronto a soddisfare ogni esigenza. All’ingresso, il
cliente viene accolto da una sorridente hostess, che lo accom-
pagna all’interno di un’ampia sala per un massimo di 40 spettatori. Il suo posto
è una spaziosa poltrona con poggiagambe reclinabile, dotata di pulsanti sui braccioli. Basta
un solo tocco, ed ecco materializzarsi una serie di camerieri personali e hostess di sala pronti
a servirlo in qualsiasi momento, proponendo un ricco menù a base di cocktail di gambe-
retti, anelli di seppia al forno, sandwich con bistecca e altre prelibatezze che una squadra
di chef sta preparando nella cucina a fianco. Trascorrere due ore da veri ricchi costa “solo”
29 dollari, consumazioni a parte. Un piccolo prezzo per trascorrere una serata assoluta-
mente esclusiva. E se il film è brutto? Pazienza, l’importante è che lo champagne sia freddo.
EXTRA TREND Sara Recalcati
10IL CINEMA?
ROBA DA RICCHI!Direttamente dall’Australia, ecco l’ultimo trend
che coinvolge il mondo della Settima Arte
Uomo anche tu fai parte di questo moto perpetuo,
te ne sei reso conto? Come ti poni davanti al cam-
biamento? All’inizio di ogni anno, sognamo un
anno migliore rispetto al precedente, o altrettanto
uguale se è stato appagante, pensando che gli
eventi possano prendersi magicamente cura di noi,
agevolandoci e facendoci sognare. Da coach vi
posso dire che il sogno non diventa realtà se non è
seguito da azioni. Le azioni non possono essere
messe in atto se non sono precedute da un obiet-
tivo chiaro. Ogni notte sogniamo, ma difficilmente
trasformiamo il sogno della notte in un’azione al
mattino seguente. Eppure spesso il sogno era così
reale… Bene, chiariamo il concetto che i sogni pos-
sono diventare realtà al risveglio. I sogni si avve-
rano se sai come agire. E come, vi chiederete? Con
la trasformazione del sogno in azione, attraverso
tecniche pratiche per lo sviluppo delle tue capacità.
Svegliarsi dal torpore quotidiano e creare immagini
che riflettano la nostra persona, la nostra originalità
e particolarità. Progettare, costruire il nostro futuro
sentendosi protagonisti. Risvegliarsi con rinnovata
voglia di creare il NUOVO, di pensare ed agire come
se il “problema” fosse già risolto. Col coaching in-
segniamo i criteri del risveglio della consapevo-
lezza. Vivi la primavera con rinnovata fiducia, vai
incontro alla vita con atteggiamento di curiosità,
scoprirai aspetti assolutamente nuovi per comin-
ciare il tuo nuovo ciclo Primavera-Estate…
LIFE COACHING Tamara Gavina
+ 39.335.6235059 • info@tamaragavina.com
i l RISVEGLIO
12Ed eccoci nuovamente in primavera!
Dall’inverno alla primavera, dalla primavera
all’estate, dall’estate all’autunno, dall’autunno
all’inverno; in un ciclo vitale armonico
di continuo cambiamento.
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HITECH
Aggiornare il proprio stato, condividere con i propri contatti video, foto e link, commentare
notizie e tutto quanto accade intorno a se. No, non stiamo parlando del solito Social Network,
“semplicemente” Google ha fatto Buzz. Nell’era del Social Network, dove la dittatura di
Facebook sembra inattaccabile, la celebre società di Mountain View cala il suo nuovo asso.
Una grande rivoluzione che ha travolto Gmail, il servizio di posta di Google, trasformandolo
in un vero e proprio Social Network. Il nuovo Google Buzz porta in dote con se con nuovi
servizi che consentono di raccogliere e condividere tutte le proprie attività sul web in un
unico flusso informativo. In pratica, basta scegliere i contatti e gli amici con cui utilizzare
questa funzione perché messaggi, file multimediali, contenuti e collegamenti in Internet
vengano aggregati insieme. La posta elettronica perde così la sua staticità, aprendo la porta
ad uno streaming di infomazioni in tempo reale. Un’evoluzione annunciata da diversi anni,
e ormai non più rimandabile visto il grande successo ottenuto da Facebook e Twitter.
Statistiche alla mano, sono ormai 300 milioni gli utenti dei Social Network, contro i 280 di
chi abitualmente utilizza la posta elettronica. Disponibile per PC e su piattaforma mobile,
Buzz si attiva non appena si apre la propria casella di posta elettronica, integrandosi alla
perfezione con Google Maps e geolocalizzando così i post e i messaggi. Grazie al messaggio
geolocalizzato è possibile vedere sulla mappa il punto esatto dell’utente. Naturalmente, non
mancano i connettori a siti quali
Picasa, Flickr, Google Reader e
Twitter, così da poter condivi-
dere in gruppi pubblici o privati
tutte le proprie attività sul web
in un’unica finestra. Un modo
più semplice e veloce per
condividere file e per segnalare
quali informazioni sono pub-
bliche e quali private, perché
visualizzare in tempo reale gli
aggiornamenti allo stato degli
amici non ha prezzo. Per tutto il
resto, c’è la privacy. Ma questa,
ovviamente, è un’altra storia.
Andrea Soncino
Dopo aver dichiarato guerra all’Iphone di Apple,
la BigG scende in campo anche contro Facebook
GOOGLE AL TEMPO DELSOCIAL NETWORK
Italia Independent, marchio di progetti di stile e design fondato da Lapo Elkann, sarà presente
anche quest'anno al Mido, Mostra Internazionale di Ottica, Optometria e Oftalmologia, all'interno
del Design Lab, l'area dedicata ai marchi caratterizzati da design e forte creatività. Italia Inde-
pendent presenterà delle importanti novità, in particolare la gamma I-wear si arricchirà di 15 mo-
delli per un totale di 330 skus articolate in tre differenti fasce di prezzo a partire da 157€ retail.
Uno dei temi principali della collezione sarà l’edizione neon. I modelli 000b e 080 Neon sinte-
tizzano il saper fare di Italia Independent: tradizione, contemporaneità, artigianato e innova-
zione, sapientemente miscelate per dare vita ad un prodotto unico nel suo genere. Gli occhiali
da sole Neon sono una reinterpretazione di iconiche forme dell’occhialeria italiana, caratteriz-
zati dalla montatura in acciao spazzolato con il frontale e terminali in acetato, contraddistinti
da una speciale colorazione Neon. Le lenti specchiate con trattamento multistrato sono pro-
dotte dalla Dalloz Sunoptic. I modelli neon sono disponibili in 5 varianti colore al prezzo di 157
euro. Al Mido sarà inoltre presentato il progetto Alfa Romeo Centenary Edition. Nel 2010 la
casa del ‘biscione’ compie 100 anni e si regalerà il lancio di una nuova compatta: l’Alfa Romeo
Giulietta, destinata a diventare la best seller dell’intera gamma. La ‘Giulietta’ sarà la prima Alfa
a portare il nuovo logo del centenario. Come tributo a questo evento Italia Independent pre-
senta una gamma di tre modelli di occhiali da sole Alfa Romeo "centenary edition" la cui distri-
buzione sarà destinata a prestigiosi fashion store e ottici a livello internazionale. L'accordo con
Alfa Romeo costituisce un'importante passo per Italia Independent nel rafforzamento della sua
posizione nel business dell'occhialeria che la vede integrare a monte e a valle le catena della crea-
tività, attraverso il coinvolgimento di "ingegni" del design e fashion, come Giambattista Valli e
facendo essa stessa da designer per altri marchi. Il presidente Lapo Elkann ha commentato:
"Sono orgoglioso della partnership con Alfa Romeo che con quest'accordo raggiunge una com-
pletezza. Siamo partiti dal core business Alfa Romeo reinterpretando la Brera secondo gli stilemi
di Italia Independent, oggi facciamo un tributo all'heritage, alla storia, al design di Alfa Romeo
con una linea di occhiali che ne incarna a pieno i valori distintivi, forme sinuose ma allo stesso
tempo decise, materiali innovativi senza dimenticare le icone della storia dell'occhialeria ita-
liana. E' una collezione a prova di alfista e sconsigliata ai deboli di cuore". L'Alfa Romeo "Cen-
tenary Edition" è articolato in tre modelli di occhiali da sole. Ar100/1 è un modello unisex
sportivo in acetato in cui le forme rotonde ed eleganti ben si equilibrano con le spigolature
esterne. Il modello Ar100/2 è la rivisitazione degli occhiali sportivi anni 70, a goccia e in me-
tallo. Dal modello Ar100/2 deriva il modello "squadra corse", caratterizzato da paraocchi, lenti
nxt polarizzate e quadrifoglio Alfa Romeo in carbonio
sull'asta. Gli occhiali saranno in consegna nella se-
conda metà di Marzo 2010, il retail price di partenza
è di 127€ per il modello AR 100/1, passando dai 147
€ per il modello AR 100/2,
fino ai 227€ del modello
AR 100/2 squadra corse.
INDEPENDENT ITALIA
nuova collezione i-wear 2010 e alfa “centenary edition”
La Redazione DESIGN
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DESIGN
Sony VAIO W Eco
Il piccolo netbook dal “grande cuore verde” di casa Sony è il
compagno ideale per tutte le esigenze quotidiane in ambito
informatico. Basato sui nuovi processori Intel Atom N450 e
con sistema operativo Windows 7 Starter, Sony VAIO W Eco
dispone di 1GB di RAM, accompagnato da un hard disk da
250GB. Il display VAIO (10,1 pollici/ 25,6 cm) con
retroilluminazione LED non contiene, inoltre, parti in
mercurio dannose per l'ambiente. Realizzato all'insegna
dell'ecosostenibilità, questo nuovo mini-laptop promette le
più alte prestazioni al più basso impatto ambientale.
Tavolo Bigwire by Zanotta
È di grande impatto estetico ed emo-
zionale. Bigwire, il tavolo prodotto da
Zanotta, è una struttura in acciaio ver-
niciato nero, grafite, rosso o bianco,
con piano in cristallo temperato ver-
niciato nero, marrone, rosso o in
cristallo extrachiaro verniciato bianco,
in abbinamento alle strutture dello
stesso colore. Disponibile con piano
ovale o rotondo in diverse misure.
Void Watches
Particolari per la retroilluminazione del quadrante e la
proporzionalità tra la metà in vetro e quella in acciaio della
parte superiore, gli orologi lcd, disegnati da David Ericson,
sono il simbolo della dualità della vita. Il loro nome riflette
l’ispirazione del designer svedese: in astronomia i Void
sono i grandi spazi vuoti tra i filamenti di galassie, enormi
strutture dell’universo che ne contengono pochissime.
Francesca de Cristofaro
Questo mese proviamo a staccarci dal solito layuot che seguiamo
per questa rubrica, per dedicarci maggiormente al lato ludico
della cucina. Approfittiamo della Pasqua ormai alle porte per
improvvisarci pasticceri provando a creare con le nostre mani
il dolce che rappresenta questa festività per antonomasia:
l’Uovo di Pasqua!
Ingredienti:
• 500gr di cioccolato fondente di copertura
• termometro per dolci (detto anche caramellometro)
• due mezzi stampi per uova di Pasqua di media
grandezza
Preparazione:
Portare ad ebollizione una grande pentola non
completamente piena d'acqua. Abbassare la
fiamma ed immergere il pentolino con il ciocco-
lato a pezzi; lasciare fondere completamente.
Controllare che la temperatura del cioccolato ri-
manga intorno ai 42 gradi centigradi. Spegnere il
fuoco; versare 3/4 del cioccolato su una superficie
liscia (vetro, ceramica, porcellana o al limite
marmo); il rimanente cioccolato rimetterlo a ba-
gnomaria ma a fiamma spenta. Lavorare il ciocco-
lato con una cucchiaio di plastica, o qualcosa del
genere, sino a che raggiunga i 30 gradi centigradi. Rac-
cogliere il cioccolato lavorato e versarlo nel pentolino
dove si trova il resto del cioccolato. Controllare la tempe-
ratura: se è sensibilmente minore di 35 gradi, rimettere il pen-
tolino a bagnomaria sino al raggiungimento di tale temperatura.
Versare in fretta il cioccolato nei due mezzi stampi facendoli roteare, in
modo da foderarli completamente di cioccolato. Dopo alcuni minuti il cioccolato inizia a solidi-
ficarsi; mettere in frigo per un paio di ore. Togliere da frigo; per togliere le due metà di uovo,
premere delicatamente dietro i due mezzi stampi. Prima di riunire le due metà, con un coltel-
lino pareggiare i bordi. Infornare una teglia da forno vuota nel forno gia caldo per 15 minuti. Ap-
poggiare per un attimo sulla teglia calda le due metà in modo fa ammorbidire leggermente i
bordi ed immediatamente riunirle in modo da ricomporre l'uovo facendo combaciare i bordi.
PERSONAL CHEF Carlotta Bentivoglio
Divertiamoci, creando!18Uovo di Pasqua
Gentile redazione,
di recente ho scoperto un capo di cui
non faccio più a meno: il gilet. Ho no-
tato che nelle passate collezioni, molte
griffe lo rilanciavano sulla pedana ab-
binandolo magari anche al denim o a
gonne oversize per un effetto più coun-
try. Mi piacerebbe sapere, visto che fa
ormai parte del mio look, se per la pros-
sima primavera ci sarà ancora una ten-
denza-gilet che possa alimentare tutta
la creatività di un… personalissimo
stile! Grazie ancora...
Camilla
Cara Camilla,
anche io sono una fan del gilet, soprat-
tutto, così come giustamente tu riporti,
mi piace abbinare questo capo, così
versatile, a qualcosa di forte come un
paio di denim used e sfilacciati, tshirt,
tronchetti o sandali borchiati. Per la
prossima primavera/estate posso dirti:
stai tranquilla e inizia a giocare con la
collezione dei tuoi gilet. Le proposte
della prossima stagione lanciano in pas-
serella modelli sciancrati o oversize,
con scolli a V o revers a contrasto. Per
le più audaci… Da indossare anche
sopra la giacca! Guardare per credere...
PERSONAL SHOPPER Ornella Fontana
Ok by CoolTo!01_Balenciaga
02_C’N’C Costume National
03_Yves Saint Laurent
20 GILET, IL RITORNOUn capo adatto a forti contrasti!
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FASHION COOL Ornella Fontana
Green therapy in passerella: il
colore dell'ottimismo conquista le
collezioni della prossima stagione.
Sfumature delle gemme, nuance
elettrica, persiana, fluo.
Fotosintesi dell'eleganza.
Collezioni Primavera/Estate 2010:
01_Armani.
02_BCBG Max Azria.
03_Blugirl.
04_Blumarine.
05_Jean Paul Gaultier.
06_Just Cavalli.
07_Maison Martin Margiela.
08_Marc Jabobs.
09_Proenza Schouler.
10_Sonia Rykiel.
SIAMOAL
VERDE1 2
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FASHION COOL
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Ornella Fontana
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WLE
GONNEL'Extralong diventa protagonista
assoluto: variazioni con ruches,
tagli iperfemminili, effetto bon bon,
spacchi vertiginosi, esagerazioni.
L'estremo che fa... donna.
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Collezioni Primavera/Estate 2010:
01_Alviero Martini.
02_D&G.
03_Derek Lam.
04_Enrico Coveri.
05_Hermès.
06_Marc Jacobs.
07_Tommy Hilfinger.
08_Vivienne Westwood.
09_Yoshi Yamamoto.
10_Yves Saint Laurent.
BEAUTY Ornella Fontana
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Tonalità strong, tinte fluo, nuance mat. Il maquillage
della primavera/estate ruba i colori a una tela pop.
Regola di base: sperimentare!
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1. Palpebre protagoniste di tutto il make up con OmbresDuoLumières Eye Shadow di YSL, nuance luminose del blu cobaltoe del viola (29,80 euro).
2. Il tocco finale per un effetto neon? La vernice giallo lime byIllamasqua (14 euro).
3. Da GIVENCHY, un balsamo magico per labbra & guance arricchitocon sfere di acido ialuronico e olio di Luffa. Dona un colore rosatoalla carnagione naturale e labbra volumizzate e idratate. (26.3 euro)
4. Mat' Morphose è un fondotinta con una texture a soffio, coprentema leggero. Si fonde perfettamente con l’incarnato per un effettoinvisibile dalla durata di almeno 12 ore. (16.99 euro)
5. Hydra Renew Bloom: rossetto super idratante per labbra nutrite eidratate. Disponibile a partire da gennaio 2010 in nuove tonalità,oltre a quelle già esistenti.
6. Hippy Fizz Cheap and Chic di Moschino: eau de toilette fiorita,un concentrato estremo di freschezza e vitalità. (51 euro).
MAKE-ART! MODELLE
DALLA PASSERELLA DI
LUELLAPRIMAVERA/ESTATE 2010
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WELLNESS Cinzia Gallettoc.galletto@blu-communication.com
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La tradizione torinese
entra nelle spa
per trattamenti “golosi”
CIOCCOLATO MON
AMOUR
Da qualche anno a questa parte gli ingredienti per i trattamenti benessere fanno a gara per at-
tingere ad alimenti e prodotti commestibili. Dal limone alla papaya, dal miele all’uva, ma anche
yogurt e marmellate oltre ad essere delizie per il palato hanno lasciato le tavole per entrare a
pieno diritto in spa e centri benessere, diventando ingredienti indispensabili per una riscoperta
polisensoriale. Il podio di questa tendenza va di sicuro al cioccolato che, nelle spa di tutt’Europa,
è diventato il principale protagonista di trattamenti dall’alto tasso goloso-sensoriale. E non fanno
eccezione Torino e il Piemonte che, forti della grande tradizione legata al rinomato “cibo degli
dei”, offrono in quasi tutte le spa trattamenti e coccole a base di questo gustoso alimento. A To-
rino, il rituale della cioccolata calda, si sa, continua ininterrotto dal 1700 ad oggi e si celebra in
maniera più o meno invariata nelle principali pasticcerie e bar piemontesi. Non bisogna dimen-
ticare infatti che Torino dal 1600 è considerata una delle capitali italiane e forse europee del cioc-
colato. Qui sono stati inventati il cioccolato con le nocciole Prochet, l’inimitabile Giandujotto e
il macchinario per trattare industrialmente il cioccolato Caffarel. Se alla Talmone si deve la prima
rete di commercializzazione nazionale di cioccolato, alla piemontese Ferrero va il merito di aver
fatto conoscere in tutto il mondo la pasta Gianduja sotto il nome commerciale di Nutella. Non
c’è da stupirsi quindi se il cioccolato, soprattutto nelle spa locali, diventi un ingrediente ricer-
cato per trattamenti esclusivi passando dal rituale della merenda di casa Savoia ad elemento
“principe” di trattamenti benessere. Il chocolate massage è uno fra i trattamenti più richiesti di
ultima generazione. Stimolante, energizzante, riducente, il cioccolato svela le sue molteplici
virtù sfatando antichi pregiudizi. Dopo uno scrub che può effettuarsi con mosto d’uva o miele,
una soffice mousse di cioccolato viene distesa sul corpo. L’aroma ricco del cioccolato sembra
quasi percepirsi anche nel palato. La sensazione impalpabile della mousse sulla pelle si unisce
al profumo creando una miscela esplosiva in grado di appagare tutti i nostri sensi. In un’ora circa
di trattamento ci si trova immersi in un atmosfera di estremo relax complice anche la calda sen-
sazione della colata calda di cacao sulla schiena. Al termine del trattamento grazie alla teobro-
mina e alla caffeina contenute nel cacao la sensazione di benessere è totale e la pelle risulta più
tonica, liscia ed idratata. Infatti, le proprietà emollienti del burro di cacao combinati con l’azione
snellente del tannino e quella stimolante della teobromina oltre ad essere efficaci per la circo-
lazione ci regalano una pelle di seta e, non ultimo, un istantaneo buonumore.
SPORT Francesca de Cristofaro
COM’È DURAL’AVVENTURA
30Una giornata all’aperto,
per sfidare se stessi
e i propri limiti
Un’avventura in PiemonteL’Exploring Outdoor gestisce uno dei migliori Par-chi Avventura d’Italia. Arrivare è molto comodo.Basta prendere l’uscita Carisio dell’autostrada A4Milano-Torino, seguire le indicazioni per Cossatoe poi per Valle Mosso, da dove cominciano le in-dicazioni per il Parco Avventura. Da non dimenti-care, per chi avesse voglia di ulteriore adrenalina,il 1° Bungee Center Italiano, sempre gestito dal-l’Exploring Outdoor, che sorge a poca distanza.Exploring Outdoor srlfraz. Picco, 6, I-13824 Veglio (Biella)T + 39.015.702488 - F +39.015.7011833Email: veglio@parcoavventura.itwww.veglio.parcoavventura.itskype: exploringoutdoor
Siete alla ricerca di un modo diverso ed emozionante di trascorrere il vostro tempo libero, a
stretto contatto con la natura? Amate il rischio, l’avventura e avete voglia di mettervi in gioco?
Se è così, benvenuti nel Parco Avventura, il luogo ideale per mettere alla prova le vostre capa-
cità di concentrazione, di equilibrio fisico e mentale attraverso un insieme di percorsi sospesi a
diverse quote da terra, generalmente installati su alberi ad alto fusto o, in loro mancanza, anche
su pali di legno o pareti di roccia. Attraverso l’imbragatura, che vi consente di muovervi in to-
tale sicurezza, è possibile effettuare dei percorsi con giochi che si differenziano tra loro per il
livello di difficoltà e dove l’equilibrio, lo spirito d’avventura, la coordinazione e in parte anche
la forza sono gli elementi indispensabili per vincere la sfida. Al di là dell’aspetto ludico-ricrea-
tivo, le attività del Parco Avventura possono costituire un vero e proprio programma formativo
fuori dagli schemi perché in un contesto naturale e rigenerante, oltre a garantire il divertimento,
permettono di realizzare esperienze significative nelle quali adulti e bambini, studenti e do-
centi, sono al centro di questa esperienza unica. Quando, inoltre, ci si trova sospesi fra gli al-
beri, su un percorso caratterizzato da ostacoli di difficoltà crescente, si manifesta subito una forte
coesione del gruppo e si sviluppa il senso di mutuo soccorso, insieme alle capacità individuali
di superare limiti generalmente percepiti come invalicabili solo perché influenzati da abitudini,
vincolati da tabù o intimoriti da fobie. Naturalmente, per far emergere queste attitudini, non ci
sono limiti d’età, o meglio più che dall’età il limite può essere dato dall’altezza. Il tempo im-
piegato per procedere sui percorsi dipende dalla disinvoltura del partecipante e dall’affluenza
lungo i percorsi. Tra le attività che prendono vita nel Parco Avventura, una che sta avendo una
notevole diffusione negli ultimi tempi è il Tarzaning: una disciplina ludico-sportiva che prevede
il superamento di ostacoli, con difficoltà variabile, in sospensione fra gli alberi o, in certi casi,
su percorsi artificiali costituiti da pali in legno. Ci si muove in totale sicurezza grazie a un equi-
paggiamento simile a quello usato nelle vie ferrate di montagna, imbraco, longe, casco e guanti,
e superando ogni passaggio attrezzato grazie al proprio equilibrio, alla concentrazione e al-
l’attività muscolare utile nei tratti più complessi. Non è semplice risalire all’origine di questa at-
tività, ma si deve ai francesi il merito di averla promossa, negli anni ’90, a vera e proprio disciplina
sportiva. In Italia ha iniziato a diffondersi nel 2003 con l’apertura dei Parchi Avventura, che oggi
nel nostro Paese sono più di 100. Se non avete ancora visitato uno di questi Parchi, con l’arrivo
della Primavera è davvero il momento di farlo. Divertirsi a contatto con la natura e nel rispetto
del territorio, lontani dai mezzi motorizzati, dai rumori, dalle emissioni di gas, non ha prezzo.
32
Per gli astrologi sarà sempre un segno
d'acqua legato all'autunno ma per chi vive
a pane e auto lo Scorpione nel 2010 di-
venterà un segno più estivo, e pure d'aria.
Al Salone di Ginevra si vedrà infatti debut-
tare una versione firmata Abarth della
500C, la variante cabriolet della best-seller
torinese. Una piccola dedicata soprattutto
a quel pubblico femminile che ama il vento
tra i capelli e ogni tanto sente prurito al
piede dell'acceleratore quando si toglie il
tacco 12. L'Abarth 500C è realizzata impiegando la stessa ricetta che tanto successo ha rac-
colto con la 500 chiusa. Gli ingredienti principali sono i fascioni paraurti oversize, il diffusore
posteriore con il doppio terminale di scarico e le minigonne, che scendono verso l'asfalto a sot-
tolineare la fiancata. In pratica nella 500 C convivono due anime: dalla cintola in giù la piccola
scoperta tira fuori il lato sportivo della sua personalità, mentre nella parte alta si dà più un tono
e un contegno, con forme senza grilli per la testa. Questo sdoppiamento della personalità può
essere sottolineato scegliendo le due inedite verniciature bicolori proposte in alternativa alla
solita tavolozza di colori. Quella più sportiva abbina il nero al bianco gara, mentre quella più ele-
gante gioca su due tonalità di grigio. Anche la capote può essere ordinata in diversi colori, nera
oppure grigia, così come due sono anche le opzioni a livello dei cerchi da 17", che possono
avere finitura diamantata grigia o bianca. Scelta obbligata, invece, almeno per ora, sul fronte mo-
tori, monopolizzato dall'ottimo 1.400 turbo benzina da 140 cv e 206 Nm di coppia, disponibili
già a 2.000 giri. Dotato di overboost e di funzione Sport, che regola in modo più vivace la risposta
del motore e dello sterzo. In un secondo tempo il listino si amplierà con l'arrivo del kit di ela-
borazione "esseesse" già disponibile anche sulla 500 berlina e con 160 cv. Quanto alla trasmis-
sione a Torino hanno scelto di offrire di serie un cambio robotizzato a sei marce Abarth
Competizione con tanto di levette al vo-
lante per la selezione manuale. Venendo
alle prestazioni, la 500C dello Scorpione
scatta da 0 a 100 in 8,1 secondi e rag-
giunge i 206 km/h con una percorrenza
media dichiarata di 15,4 km/litro. Non c'è
invece alcuna indiscrezione circa l'altro nu-
mero sta a cuore alla clientela, ovvero il
prezzo. Se ne saprà di più quando si avvi-
cinerà il momento del lancio sul mercato,
fissato per l'estate.
Daniele SmaltiniMONDO AUTO
Lo Scorpione si prepara alla stagione caldaAbarth 500C
34
Nel 2010 Yamaha Super Ténéré torna alla ribalta, con una do-
tazione tecnologica di assoluto rilievo. Un segno dei tempi che
cambiano e delle diverse esigenze
dei motociclisti di oggi. Sempre
meno attratti dalle super sportive;
alla ricerca invece di moto poliva-
lenti, comode. Ma anche potenti e
adatte a viaggiare su tutti i terreni,
proprio come le maxi enduro che
hanno fatto la felicità di tanti mo-
tociclisti nei magici anni '80. Super
Ténéré, come molti altri modelli Yamaha di
ultima generazione, adotta il sistema YCC-
T, Yamaha Chip Controlled Throttle. L’aper-
tura farfalla viene gestita e misurata
elettronicamente circa ogni millesimo di se-
condo. Il sistema elabora poi una serie di calcoli per sta-
bilire l’apertura ideale dei corpi farfallati e per controllare il volume d’aria in aspirazione. E'
la prima Yamaha di serie dotata anche di controllo della trazione, una tecnologia sviluppata
sulle YZF-M1 che hanno trionfato in MotoGP. Il sistema misura le velocità della ruota ante-
riore e di quella posteriore, utilizzando i dati per stabilire se il retrotreno sta perdendo ade-
renza. In questo caso agisce e sulla fasatura d’accensione, sull’iniezione elettronica e sul
sistema YCC-T per recuperare la trazione. La trasmissione a cardano è stata scelta perché ri-
chiede poca manutenzione. Gli ingranaggi della trasmissione sono a profilo ipoidale, con un
disegno che consente di contenere dimensione e peso, contribuendo a ridurre le masse non
sospese nella zona del retrotreno. Il suo serbatoio da 23 litri offre una buona autonomia, la
sella è regolabile in altezza (845-870 mm), così come il parabrezza. La presa da 12 volt nel
cupolino consente di ricaricare cellulari e GPS. I due potenti fari anteriori non usano un fila-
mento separato per abbaglianti e anabbaglianti. All’accensione degli anabbaglianti, un di-
spositivo attivato da un solenoide oscura parte dei fari. Quando il pilota seleziona gli
abbaglianti si ritrae, consentendo la completa proiezione del fascio luminoso. La prenota-
zione per aggiudicarsi i primi esemplari sarà possibile a partire dall’ 8 marzo 2010, colle-
gandosi al sito web http://www.yamaha-motor.it/super-tenere.
Daniele SmaltiniMONDO MOTO
XT1200Z: il ritorno della mitica endurona giapponese
YamahaSuper Ténéré
DATI TECNICI
Lunghezza fuori tutto: 12,63 m
Larghezza: 3,87 m
Capacità serbatoi carburante: 800 l
Capacità serbatoio acqua: 250 l
Posti letto: 4+2
Locali bagno: 2
Portata massima persone: 12
Omologazione: Categoria B
Motorizzazione:
2 x Volvo Penta D4 300 HP
2 x Volvo Penta D6 330 HP
2 x Volvo Penta D6 370 HP
La RedazioneNAUTICA
la misura perfetta dell’Open!36ATLANTIS 40ATLANTIS 40
Sintesi assoluta tra sportività e funzionalità, Atlantis
40 è la misura perfetta dell’Open. Su questo spor-
tcruiser di nuova generazione, poppa e pozzetto di-
ventano sempre più i centri vitali dell’esperienza a
bordo, spazi da godere e sfruttare in modo versa-
tile, immediato e spontaneo. Più che le dimensioni
dei singoli elementi - spesso notevoli come nel caso
della plancetta di poppa o della chaise longue ac-
canto al doppio posto di guida - è la misura perfetta
dell’insieme a rendere speciale questo modello. Sei
persone possono accomodarsi sul divano a C e go-
dersi il pranzo sul grande tavolo in teak, servito da
un attrezzato mobile bar. Senza doverlo richiudere
il tavolo può ripiegarsi: il piano si riduce, liberando
ulteriore spazio calpestabile e favorendo la massima
libertà di movimento in coperta. La dinette si tra-
sforma in un’ampia area prendisole che si aggiunge
alla chaise longue e alla cuscineria di poppa, assi-
curando un posto al sole ad almeno cinque adulti.
L’elegante soft top azionabile elettricamente sa farsi
apprezzare nelle ore più calde e durante la naviga-
zione. La copertura esalta la vocazione open del-
l’Atlantis 40, infatti la struttura che lo sorregge è
visivamente leggerissima, grazie all’assenza di mon-
tanti laterali. In questo modo la visibilità dal posto
guida risulta ottimale, anche grazie al posiziona-
mento del volante verso il centro della barca. Il sa-
lone a centro barca dispone di una seduta a L per
sei persone, corredato da un ingegnoso tavolo pie-
ghevole che diventa coffee table o tavolo da pranzo
con un gesto semplice e immediato. Di fronte al di-
vano, sul lato sinistro, si allunga la cucina che, spa-
ziosa e pratica, consente un uso fl essibile dello
spazio, da giorno, da bar o da cucina. La cabina ar-
matoriale è arredata con il classico letto matrimo-
niale centrale ed è arricchita da un ampio e profondo
armadio e da un bagno con una comoda doccia a
piatto rotondo. Atlantis è un mondo che fa parte di
un grande mondo. In ogni yacht Atlantis c’è infatti la
forza progettuale e produttiva di Azimut-Benetti. Per
Atlantis poter benefi ciare di risorse, ricerche e tec-
nologie che solo un grande gruppo può assicurare,
rappresenta un grande vantaggio competitivo.
Azimut-Benetti Spa Divisione Atlantis
29025 Sariano di Gropparello (PC)
Tel. +39.0532.854711
info@atlantisyachts.it
cockpit
dinette
cabina armatoriale
cabina ospiti
Yes, we can! Il celebre tormentone elettorale, che ha accompagnato
il neo presidente americano Barack Obama fin dentro lo studio
ovale della Casa Bianca, è la perfetta sintesi di quello che l’uomo
può effettivamente realizzare. In questo caso, stiamo parlando di
un futuro più verde, di città sostenibili, insomma di un mondo mi-
gliore. “Guarire” il Pianeta è possibile. Oggi, non solo esistono le
tecnologie e le competenze necessarie, ma sono presenti anche le
idee e i progetti per poter compiere un importante e decisivo passo
in avanti. “Green Life: costruire città sostenibili” è infatti la prima
mostra dedicata agli architetti e alle città che hanno saputo darsi
una visione del futuro, adottando strategie coraggiose e mettendo
in atto azioni concrete per un’architettura più sostenibile. Il futuro
passa attraverso la completa ristrutturazione delle città, luogo del-
l’artificiale per eccellenza, dove per la prima volta l’urbano diventa
anche sostenibile. Infatti, solo le città sostenibili del prossimo fu-
turo potranno dare speranza a quella metà della popolazione mon-
diale che è diventata urbana, talvolta cingendo d’assedio i nuclei
storici con nuovi agglomerati di fango e lamiera. Per passare dal-
l’utopia alla realizzazione, dimostrando così che è possibile vivere
diversamente negli spazi urbani, sono scesi in campo i più grandi
architetti del mondo come Thomas Herzog, Norman Foster, Renzo
Piano e Richard Rogers, che già a partire dal 1996 hanno promosso
la Carta Europea per l’Energia Solare nell’Architettura e nella Pia-
nificazione Urbanistica. Questi quattro illustri architetti sono pre-
senti a Green Life con proprie realizzazioni significative: Norman
Foster con le Vivaldi Towers nel quartiere energeticamente avan-
zato ad Amsterdam e con il master plan di Eurogate, il quartiere ad
NATURA & AMBIENTE Giovanni Olmo
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Green Life: un futuro verde é
POSSIBILE
La prima mostra in Italia e in Europache raccoglie il meglio dei progetti
di architettura green
1
2
edilizia passiva di Vienna; Ri-
chard Rogers con il nuovo ae-
roporto di Barajas; Renzo
Piano con la California Aca-
demy of Sciences a San Fran-
cisco; Thomas Herzog con
Soka Bau, l’edificio per uffici ad alta efficienza energetica a
Wiesbaden. Inoltre, a Green Life sono presenti anche i re-
centissimi Linked Hybrid di Steven Holl a Pechino, Manitoba
Hydro di KPMB_Architects a Winnipeg, il Genzyme Centre
di Stefan Behnisch a Cambridge, tutti certificati LEED (Lea-
dership in Energy and Environmental Design). Dopo le ar-
chitetture, è possibile viaggiare, all’interno della mostra,
dentro 9 città che hanno fatto di “green life” la propria filo-
sofia abitativa. In primo luogo Stoccolma: Green Capital
2010 e “fossil free” entro il 2050. In mostra il suo eco-quar-
tiere Hammarby. Di Amburgo (la metropoli europea della
green economy, impegnata a ridurre le proprie emissioni
di CO2 del 40% entro il 2020) si mostrano la riqualificazione
di Hafen City con alcuni degli edifici più interessanti (Uni-
lever e Baufeld10). Amsterdam, dove entro il 2015 tutte le
nuove costruzioni saranno ad emissioni zero, si racconta
attraverso i numerosi progetti in mostra tra cui il suo sto-
rico eco-quartiere: GWL Terrain. Città simbolo della prote-
zione del clima, Copenhagen è proposta con il suo progetto
di quartiere carbon neutral e libero dalle auto (Nordhavn) e
con i suoi spazi pubblici: dal recupero dell’area del porto ai
piccoli giardini verticali. Per Friburgo, città verde e solare
per eccellenza, parlano gli eco–quartieri di Vauban, Riesel-
feld e Sonnenschiff e la simbolica Solar Fabrik. Gli edifici di
Zurigo presenti in Green Life dimostrano la coerenza di una
città che si sta impegnando a portare i consumi individuali
a 2000 Watt (contro i circa 6200 Watt attuali). Infine l’espe-
rienza austriaca, raccontata da Vienna e Salisburgo con i
“Quartieri solari e senza auto” (Floridsdorf, Gneiss Moss,
Bike City, Samer Mosi). Tutte le opere esposte sono progetti
realizzati, interventi di edilizia concretamente costruiti. At-
traverso immagini, disegni, fotografie, filmati, materiali e
tecnologie, la mostra parla di un presente che è già futuro,
a dimostrazione che è possibile costruire città sostenibili
nel segno di soluzioni, estetiche e ambientali, che rispet-
tino le radici della nostra storia.
Green Life: costruire
città sostenibili
Triennale di Milano
Via Alemagna 6
Fino al 28 marzo 2010
01 Linked Hybrid Beijing, Cina. Architetto: Steven Holl02 Genzyme Corporation Headquarter, Cambridge, MA.
Architetto: Behnisch03 Aereoporto Internazionale Barajas, Madrid.
Architetto: Richard Rogers04 Tetto Expodach 2000, Hannover.
Progetto di Thomas Herzog05 Kraanspoor, Amsterdam. Architetto: Oth
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4
5
40
L’amore è eterno, finché dura. Almeno per quanto riguarda i rapporti
tra uomini e donne. Diverso invece è il sentimento che lega un ani-
male domestico al proprio padrone. In questo caso, parliamo di un
amore reciproco che non solo trascende il tempo, ma addirittura su-
pera i confini della natura terrena. Risulta impossibile spiegare a pa-
role, come sia possibile sviluppare un imperituro sentimento d’amore
nei confronti del proprio partner animale. Si tratta di una vera e pro-
pria simbiosi dei sentimenti, che unisce due esseri viventi così diversi
tra loro, eppure così simili allo stesso tempo. E così, negli ultimi anni
è cresciuto moltissimo il desiderio di persone che scelgono di essere
sepolte accanto ai loro fedeli compagni animali. Una scelta insolita,
certamente, ma non casuale e soprattutto non dettata da una moda
di eccentricità. Se fino ad oggi, i luoghi del riposo eterno per uomini
e animali erano rigorosamente separati, in Inghilterra questo tabù è
stato finalmente infranto. Infatti, le sempre più numerose richieste
degli abitanti hanno spinto la contea britannica del Lincolnshire ad
approvare la delibera per la creazione di una serie di cimiteri misti.
Qui, gli esseri umani potranno essere accolti insieme ai loro amati
animali, siano essi cani e gatti, ma anche cavalli e altre specie tanto
amate in vita. Potrebbe sembrare un oltraggio, ma questa richiesta
non vuole essere l’ennesimo atto dissacratorio nei confronti del
culto dei morti, bensì l’ultimo grande atto d’amore nei confronti di
un altro essere vivente. Dopo tutto, va ricordato che le sepolture mi-
ste hanno radici storiche lontane nel tempo. Già nell’antico Egitto,
questa pratica era molto diffusa. Oggi, il nuovo corso viene avviato
dal Woodland Burial Place, piccolo cimitero di Penwith, in Cornova-
glia. Qui, da diversi anni ormai, molte persone sono già state sepolte
accanto ai loro amati animali, e più di 100 hanno già riservato un po-
sto per il futuro. In Italia, difficilmente vedremo la diffusione dei ci-
miteri misti. Tuttavia, nella località di Piobesi Torinese, alle porte di
Torino, si trova Il Parco degli Animali, il primo cimitero per animali
autorizzato in Piemonte. Si tratta di un grande parco, che si estende
su una superficie di oltre 5000 mq, dove contemplare la bellezza
della natura in tutte le sue fasi, anche quelle più dolorose.
Marcello GiustiANIMALI
INSIEMEperSEMPREDall’Inghilterra, cresce la domanda di persone
che chiede di essere sepolta insieme ai loro amati animali
Il Parco degli Animali
Piobesi Torinese
www.ilparcodeglianimali.it
L’amoreai tempi di RAP
L’amore è davvero una cosa meravigliosa? Difficile negarlo, altrettanto complesso è sostenerlo. Dopo tutto, chi
non ha mai sofferto per amore scagli la prima scatola di cioccolattini. Con-
tro il buonismo imperante dei tempi moderni, Chiara Rapaccini
(www.chiararapaccini.com) in arte RAP dice la sua su questo
folle sentimento, attraverso la sua ultima opera. Edita da Salani
Editore, si chiama Lovstori (Amori Sfigati), ed è una raccolta di
50 santini da regalare ad amici, innamorati, da attaccare sui
diari, sul frigo o da scambiare come le mitiche figurine, che
raccontano gli amori sfortunati, le timidezze e le ingenuità
del cuore di innamorati contemporanei, quasi tutti perdenti,
ma teneri e autoironici. Perché chi non è un po sfigato in
amore è finto. Parola di RAP.
Come nasce l’idea di creare un lungo fumetto anti-San Valen-
tino, su un tema quasi intoccabile come l’amore e gli inna-
morati? «È la naturale evoluzione di un’opera che ho esposto
in tutto il mondo. Da Roma a Bruxelles, passando per Parigi
fino a New York, attraverso le pagine separate di
questo lunghissimo fumetto rappresento la
dura verità sui rapporti di coppia tra uomo
e donna, parlando di amori sfigati».
42
Gabriel CamaràARTE & CULTURA
La poliedrica artista romana, in arte RAP,
presenta Lovstori (Amori Sfigati), una collezione
di 50 “santini” dedicati al mal d’amore
Da dove arriva l’ispirazione per raccontare l’amore sfigato? «Purtroppo dalla
realtà quotidiana, e principalmente dalla mia personale esperienza. Ormai posso
essere onesta e diretta da dire che il 70% degli argomenti trattati nelle mie opere
è capitato a me. Il resto, arriva dal confronto con amici e conoscenti, ognuno dei
quali ha voglia di raccontare liberamente i propri disastri del cuore».
Passando in rassegna le diverse situazioni raccontate, è impossibile non ri-
trovarsi davanti a qualcosa di già vissuto in prima persona. «Ognuno di noi
ha sofferto per amore. Questo è un dato incontestabile. Quello che ho voluto fare
è stato raccontare una serie di storie profonde, anche dolorose, ma in maniera
non superficiale usando spesso l’ironia e il sarcasmo. La mia ispirazione in que-
sto senso sono stati Elio e le storie tese, i cantori per eccellenza delle sfighe
umane, capaci di raccontare delle vere e proprie tragedie umane in maniera non
semplicistica».
Nata come opera d’arte moderna, adesso LovStori è diventato un vero e pro-
prio “gioco” della verità. «È stata una cosa del tutto spontanea e non preventi-
vata. Da Roma a Genova, mi raccontano infatti che le persone nelle varie parti d’Ita-
lia giocano con le mie carte come fossero delle figurina. Le carte vengono
disposte in ordine, tutte coperte, e successivamente ognuno dei partecipanti ne
gira una. Chi ha girato la carta racconta la sua esperienza personale sull’argo-
mento rappresentato in essa».
Rispetto alla mostra che ha girato il mondo, composta da 100 illustrazioni,
in LovStori (Amori sfigati) ne troviamo la metà. Qual è stato il criterio di se-
lezione? «Come per qualsiasi scelta, si decide sempre per le migliori. Non è fa-
cile realizzare una carta che racconti una storia drammaticamente ironica. Ho pub-
blicato quelle che hanno un ritmo di gag, perché ovviamente non tutto fa ridere.
Le carte di Lovstori sono molto impressioniste in questo, devono ottenere un ef-
fetto immediato in chi le osserva e le legge».
La sua produzione artistica è estremamente varia. Dalle illustrazioni alle cam-
pagne pubblicitarie, passando per la scrittura per il cinema e addirittura le
etichette per un’azienda vinicola. «Non mi sono mai posta limiti artistici. Scrivo
articoli, romanzi, faccio la designer di mobili, ma alla fine dico che è sempre tutta
la stessa cosa. Chi è mentalmente creativo non ha difficolta a passare da una cosa
all’altra. Alla fine, la scrittura come la pittura non sono altro che diverse espres-
sioni della stessa creatività. Attualmente ad esempio, sto ultimando un romanzo
dal titolo La bambina buona, una graphic novel ispirata con grande ironia alle mie
vicende personali».
Insomma l’amore esiste ma è estremamente complicato. Secondo lei, è me-
glio regalare Lovstori ad uomo o ad una donna? «È indifferente. L’unica cosa
che cambia sono le reazioni. Le donne ridono a crepapelle, giocano e si regalano
le carte. Gli uomini non solo non ridono mai, ma si avvicinano e mi fanno i com-
plimenti per i colori. Ma come? Scrivo cose anche cattive e voi vi concentrate sui
colori? Ironia zero. Alla fine, forse, ha ragione mio marito Mario Monicelli quando
dice che il vero amore si misura a tavola, perché a letto sono bravi tutti!»
44
CINEMA Camilla Costanza Sessa
Lontano dalla tradizione
delle fiabe per ragazzi,
Tim Burton riscrive
a sua immagine e somiglianza
il celebre romanzo
di Lewis Carroll
il CINEMANEL PAESE
delle Meraviglie
La fantasia torna al potere. Con il suo kolossal Avatar, James Cameron ha segnato inde-
lebilmente un punto di non ritorno all’interno della storia della Settima Arte, elevando la
qualità della realizzazione cinematografica a livelli mai visti prima. Uno spettacolo per
gli occhi degli spettatori, ma quasi un insormontabile problema per tutti i cineasti im-
pegnati nel fantastico. Avendo come metro di paragone un film capace di sconvolgere i
botteghini di tutto il mondo, polverizzando ogni tipo di record, il cinema fantasy si trova
ora ad un pericoloso bivio. Due le strade attualmente percorribili: estinguersi o distin-
guersi. Una scelta quasi obbligata, ma per niente scontata, alla quale nessun artista può
più sottrarsi. E così, la Disney cala il proprio asso nella manica, affidando al genio e alla
creatività di Tim Burton, una nuova trasposizione del capolavoro letterario di Lewis Car-
roll, Alice nel Paese delle Meraviglie. Dopo aver ricostruito Gotham City, realizzato l’in-
credibile fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, creato il fantastico mondo di Jack Skele-
ton, Tim Burton prende in mano il mondo creato da Lewis Carroll nei due romanzi “Le
avventure di Alice nel paese delle meraviglie” e “Attraverso lo specchio e quel che Alice
vi trovò” e lo ridipinge completamente di nero. “È un progetto davvero divertente – sot-
tolinea Burton - La storia è ovviamente un classico, con immagini, idee e concetti molto
iconici. Ma tutte le versioni cinematografiche fatte sinora... insomma... Non ne ho mai
vista una che avesse un vero impatto su di me. Viene sempre fuori qualcosa che mostra
una serie di strani eventi. Ogni personaggio è strambo, e Alice non fa che vagare da un
incontro all'altro, risultando quasi solo come un osservatore. Il mio obiettivo è quello di
fare un film interessante e coinvolgente che esprima un po' della psicologia del libro, e
porti freschezza alla storia mantenendone la natura classica. E, sapete, realizzarlo in 3-
D stereoscopico è perfetto, visto il materiale di base. Quindi sono molto eccitato, non vedo
l'ora di realizzare questa versione che, sì, sarà nuova, ma avrà anche tutti gli elementi
che la gente si aspetta di trovare”. Le atmosfere gotiche, tanto care al regista californiano,
invadono così il classico mondo fiabesco, trasformandolo in un luogo tetro e inquietante,
popolato di bizzarri e misteriosi personaggi. La celebre storia per ragazzi si trasforma
ora in un racconto adulto, un vero e proprio percorso di formazione alla ricerca del com-
pimento del proprio destino. Nella Londra vittoriana, l’ormai diciannovenne Alice (Mia Wa-
sikowska) è in procinto di essere data in sposa al miglior partito della città. Tuttavia, in
lei c’è qualcosa che non va. Voci e memorie ormai sopite nel tempo si rivegliano nella
sua testa, portandola in un luogo misterioso e oscuro, dove la aspettano incredibili av-
venture. Pur stravolgendo tutto il possibile, Tim Burton resta intimamente fedele alla sa-
cralità della storia, rendendola in tutto e per tutto conforme all’opera di Carroll. Accanto
alla quasi esordiente Mia Wasikowska, giovane talento australiano, Burton schiera i suoi
fedelissimi a partire da Johnny Depp, eclettico e psichedelicamente caotico Cappellaio
Matto. Un ruolo fatto su misura per l’attore feticcio di Burton, già diretto in altre sei oc-
casioni, dotato di un’innata capacità istrionica in grado di fargli fare qualsiasi cosa. Una
“deliranza”, quella del Cappellaio Matto, che introduce la protagonista all’interno di un
suggestivo e raffinatissimo mondo creato in computer grafica, dove incontrerà gli altri
grandi protagonisti della storia: Anne Hathaway, la bella regina bianca; Helena Bohan Car-
ter, la sanguinaria regina rossa; Stephen Fry, lo Stregatto; Alan Rickman, il Brucaliffo; e
il mitico Christopher Lee nel ruolo del Re di Cuori. Insomma, il cinema fantasy appare
più in forma che mai. Oltre ad Alice in Wonderland, infatti, il mese di marzo vede anche
l’uscita di altri lungometraggi di genere come il thriller fantastico Legion, con Dennis Quaid
e Paul Bettany, e la commedia di Chris Columbus Percy Jackson & gli Dei dell’Olimpo –
Il ladro di fulmini, primo adattamento della saga letteraria di Rick Riordan. Perché non
va mai dimenticato che la fantasia è un luogo dove ci piove dentro.
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Teatro Stabile di TorinoTeatro Carignanopiazza Carignano 6, Torino tel. 011.51.76.246
Teatro Agnellivia Sarpi 111, Torino Tel: 011-612136
Alfa Teatrovia Casalborgone 16/I, Torino tel. 011.81.95.803
Teatro Alfieri Torino Spettacolipiazza Solferino 4, Torino tel. 011.56.23.800
Teatro Araldovia Chiomonte 3, Torino tel. 011.33.17.64
Teatro Cardinal Massaiavia Cardinal Massaia 104, Torinotel. 011.25.78.81
Teatro Colosseovia Madama Cristina 71, Torino tel. 011.66.98.034 - 65.05.195
Teatro Erba Torino Spettacolicorso Moncalieri 241, Torinotel. 011.66.15.447
Garybaldi Teatrovia Garibaldi 4, Settimo Torinesetel. 011.89.70.831
Teatro GioielloTorino Spettacolivia C. Colombo 31, Torino tel. 011.58.05.768 - 011 66.15.447
Teatro Juvarravia Juvarra 15, Torino tel. 011.54.06.75
Teatro Matteottivia Matteotti 1, Moncalieri tel. 011.64.03.700
Teatro Monterosavia Brandizzo 65, Torino tel. 011.28.40.28
Teatro Nuovocorso Massimo d'Azeglio 17, Torinotel. 011.65.00.200
Piccolo Teatro Peremprunerpiazza Matteotti 39, Grugliasco tel. 011.78.08.717
Teatro Regiopiazza Castello 215, Torino tel. 011.88.151
Quando il genio di William Shakespeare incontra i miti del rock,
allora è necessario allacciare le cinture di sicurezza, perché
quello che attende dietro il sipario è un’incredibile viaggio nel
futuro, uno spettacolo unico e interattivo. Luca Tommassini
riadatta Il Pianeta Proibito Rock Musical di Bob Carlton, tra-
sformandolo in un intreccio visionario e divertente, ricco di
personaggi e ospiti a sorpresa. Il celebre coreografo e regista
romano sceglie Lorella Cuccarini, regina incontrastata del mu-
sica italiano, come protagonista, affiancandole un team crea-
tivo e cast artistico di assoluto valore come Attilio Fontana,
Pietro Pignatelli e i grandi talenti delle tre edizioni italiane di
X-Factor. Partendo dall’originale dell’88, questa nuova ver-
sione riprende non solo i grandi classici del rock, arrangiati in
una veste rinnovata ed insolita, ma attinge anche alle nuove
sonorità contemporanee. Da Elvis Presley a Bjork, dai Beach
Boys a Michael Jackson, da Jerry Lee Lewis a Coolio, dai Rol-
ling Stones ai Prodigy, un eclettico mondo musicale ripropo-
sto in modo assolutamente originale. Innovative e sorpren-
denti anche le soluzioni sceniche, grazie alle proiezioni in 3D,
per la prima volta utilizzate in uno spettacolo italiano, una tec-
nologia di ultima generazione capace di animare la scena di
presenze virtuali. Irrompono così nello spettacolo Morgan, che
si materializza come una forza oscura del male cantando una
versione da lui arrangiata appositamente per lo spettacolo di
Sympathy for the Devil dei Rolling Stones, Mara Maionchi
nelle vesti della prima donna presidente degli Stati Uniti e Fran-
cesco Facchinetti, moderno narratore shakespiriano. Il Pianeta
Proibito è un viaggio emozionale, un'avventura spaziale che
vede co-protagonista anche il pubblico, passeggero di questa
strana crociera; un viaggio a bordo di un'astronave ipertec-
nologica che, imbarcati anche gli spettatori, viene risucchiata
dal misterioso pianeta di Shakespiria.
Dal 9 al 21 marzo, al Teatro Alfieri, Lorella Cuccarini torna protagonista
in questo musical futuristico e coinvolgente
Lo stupore attende sulPIANETA PROIBITO
TEATRO Andrea Amos Sessa
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UN UOMO SOLO di Christopher Isherwood – Adelphi
Isherwood trasforma il suo occhio di romanziere nell’obiettivo di
una macchina fotografica e racconta la giornata di un anziano pro-
fessore inglese, George, che vive in California, in una asciutta e
struggente sequenza di scatti. Non è una giornata particolare, ma
solo altre ventiquattr’ore senza Jim, il suo compagno morto in un
incidente. Una giornata che scorre tra i sospetti dei vicini, la con-
solante vicinanza di Charlotte, la rabbia contro i libri letti per una
vita ma ormai inutili e il desiderio di un corpo giovane, solo intravi-
sto, ma che forse è già troppo tardi per toccare.
BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE
di Alessandro D’Avenia – Mondadori
Protagonista del libro d’esordio dello scrittore, Alessandro D’Avenia,
è Leo. Un sedicenne che ama stare con gli amici, giocare a calcetto
e ascoltare musica. Le ore trascorse a scuola sono uno strazio, fino
a quando arriva un supplente di storia e filosofia, soprannominato
“Il sognatore”. Un’insegnante diverso: una luce brilla nei suoi occhi
quando spiega e quando sprona i suoi studenti a vivere intensa-
mente e a cercare i propri sogni. Il sogno di Leo si chiama Beatrice.
Presto scoprirà però che questa ragazza è malata di leucemia.
RIPORTANDO TUTTO A CASA di Nicola Lagioia – Einaudi
Bari, anni Ottanta. Giuseppe ha i capelli rossi, i brufoli e un’inesau-
ribile riserva di denaro nel portafoglio. Vincenzo è bello e tenebroso.
Il terzo amico è la voce narrante che registra la vertigine dei loro
quindici anni, il precipizio dentro l’età adulta. Le strade sono piene
di ottimismo e le televisioni stanno ridisegnando la mappa dei de-
sideri. Via via che i ragazzi affrontano la vita, appare però evidente
che le cose non sono semplici. A dispetto delle loro case sempre più
lussuose, delle madri che consumano i tacchi davanti alle vetrine, il
radar dei loro occhi adolescenti registra vibrazioni inattese.
LA MANO SINISTRA DI DIO di Paul Hoffman – Editrice Nord
Il santuario dei Redentori è un luogo circondato da un’arida bosca-
glia e avvolto da una perenne fuliggine. Qui vivono più di diecimila
ragazzi che vengono addestrati fino alla sfinimento dai Redentori.
Questi hanno un disperato bisogno di soldati da mandare in guerra
contro gli Antagonisti, coloro che non credono in nessun Dio. Una
guerra che dura da due secoli. Cale ha 14 anni. Non si lamenta e non
protesta. Il suo sguardo è freddo. Il cuore risoluto e la mente lucida
e determinata. Cale vuole fuggire. Ma, una volta fuori dal Santuario,
si ritrova in un mondo crudele e pericoloso. Un mondo che aspetta
e teme colui che forse lo distruggerà: la mano sinistra di Dio.
LIBRI Sara Recalcati
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MALIKA AYANE - GROVIGLI"Grovigli" il secondo album di Malika è pieno digioellini. Il divertente duetto con Paolo Conte su"Little Brown Bear", per esempio. Conte, uno deiprimi fan e sostenitori di Malika, firma anche"Chiamami adesso". E poi il duetto finale conCesare Cremonini “Believe in Love”, un duetto ininglese come già il precedente. Peraltro il discoè solo per metà in italiano. Il rock delicato di"Satisfy My Soul" è probabilmente uno deimomenti migliori dell'album.
NOEMI - SULLA MIA PELLE“Sulla mia pelle” è ufficialmente l’esordiodiscografico di Noemi e segue di una manciatadi mesi l’ep “Noemi”, uscito non appenaconcluso X Factor. I dieci episodi di cui ècomposto il cd, da “All’infinito” fino a “Sulla miapelle”, non hanno sbavature o cadute di tono,hanno ritmo ed uniformità. All’interno anche“L’amore si odia” il duetto con Fiorella Mannoiae tante altre. È un esordio che funziona: ha unabuona produzione e grande misura.
NINA ZILLI - SEMPRE LONTANOA mettere insieme il soul-pop e il reggaeprovvede una bella voce, leggera, solare eispirata, a suo agio anche su un bellissimo branodal sapore “retrò” come quello sanremese“L’uomo che amava le donne”, scritto in coppiacon Kaballà (pseudonimo di Pippo Rinaldi autoredi alcune splendide canzoni per ErosRamazzotti, Carmen Consoli, AntonellaRuggiero e tanti altri) e sorretto da un testodecisamente sopra la media.
IRENE GRANDI - ALLE PORTE DEL SOGNOL’anima e la spina dorsale sonora di “Alle portedel sogno” è data dalle programmazioni, daisynth e dai moog di Pio Stefanini che è ancheco-produttore con la stessa Irene Grandi deldisco. La scelta di un così largo uso dell’elet-tronica spinge Irene verso nuovi lidi e versonuove sfide musicali dando nuova linfa alla suaparabola artistica. Echi della un tempo giovanepromessa del rock in lingua italiana li si trovano,quasi in chiusura, nella sola “Ma”.
MUSICA Daniele Smaltini
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Piobaireachd lontani ma ben distinguibili, nenie di cornamuse che incantano e
accarezzano… Polmoni che respirano erba umida, e all’orizzonte un crepuscolo timido,
incerto, che vede impegnati a scaldare il terriccio bagnato i suoi ultimi tenui raggi di
sole. Attorno nulla. Non un auto che ingrani la marcia, non un treno che batta rotaie…
Benvenuti nelle terre di Scozia. L’antica Caledonia occupa un terzo del Regno Unito, ed
è divisa in tre regioni: le Highlands, le Lowlands, e le Shouthern Uplands e comprende
700 isole divise in tre arcipelaghi le Orkneis, le Hebrides e le Shetland. In Scozia si
parlano lo Scots (inglese scozzese) e il gaelico, e si fanno acquisti in sterline, ma se
doveste mai decidere di muovervi in quelle direzioni, e incontraste degli autoctoni, fate
ben attenzione a non chiamarli inglesi! I cittadini scozzesi, infatti, pur presentandosi
come persone affabili e cordiali, mal digeriscono gli accostamenti con i cugini di confine,
poichè sempre, nel corso dei secoli, la terra di Maria Stuarda e Conan Doyle ha
rivendicato la sua indipendenza non solo territoriale, ma soprattutto culturale nei
confronti della vicina Inghilterra (William Wallace docet!). Le alternative d’itinerario sono
veramente numerose, dato il territorio che copre quasi 80.000 km e che vede in sole tre
BENVENUTI NELLE TERRE
IMMORTALI
Filomena IoscaTRAVEL
SCOZIA
città una popolazione superiore ai duecentomila abitanti (la capitale Edimburgo, Glasgow
e Aberdeen, la “città di granito”). Strade ben asfaltate, ma che possono essere anche ad
una sola corsia, tragitti di chilometri lungo i quali si rischia di non incontrare anima viva
che differisca da pecore e lepri, e deserti verdi che in primavera esplodono di colori
assolutamente introvabili, altrove. Viaggiare, in Scozia, nel senso di abbandonarsi alla
ricerca di meraviglie e scoperte, può significare ritrovarsi in luoghi dove il tempo pare
essersi fermato; trovarsi sulle rive di un loch (i lakes sono inglesi), al di là del quale si
erge un austero castello – la Scozia ne conta circa 3000 dalle Highlands alle Lowlands,
tutti rigorosamente infestati – e cominciare a sentire un corno che suona, a vedere i
portoni che si spalancano a lasciar libero un manipolo di uomini in armatura, diretti
chissà verso quale storica battaglia. Stancarsi la notte e trovare riparo in ville tradizionali
ristrutturate, le Guesthoses che si affiancano ai numerosi B&B, o, se si hanno maggiori
esigenze (e disponibilità economiche) soggiornare in fantastici castelli e dimore signorili,
diventati lussuosissimi alberghi. Chi cerca respiro, riposo e relax, ma anche chi insegue
un po’ il desiderio del brivido , non può non lasciarsi incantare da simili luoghi e
TRA MODERNITÀ E TRADIZIONE, UN SUGGESTIVO VIAGGIO NELLA TERRA DEGLI HIGHLANDER
atmosfere… ammesso che sia partito munito di un impermeabile tascabile da riporre in
borsa quando, dopo l’acquazzone, tenaci raggi di sole cominceranno a farsi spazio fra
le nubi. È l’oceano che la fa da padrone e che rende così variabile il clima, nonostante
le temperature si mantengano miti, soprattutto nei mesi estivi e primaverili. Se poi
dovesse servire un aiutino, per scaldarsi un po’, cosa c’è di meglio di un tour -
responsabile- fra le distillerie del Paese? Parliamo di whisky, e del migliore che si possa
produrre, dal Talisker all’Oban, dal Lagavulin fino ai meno noti prodotti nelle distillerie
di Kilchoman e Caol lla. Nessie è certamente una grande attrazione, capace di spingere
migliaia di turisti a muoversi verso le terre di Scozia, ma il lago di Inverness, il Loch
Ness, non è certo l’unico “tradizionalmente” abitato da creature misteriose. Eppure
sarebbe ingrato e immeritevole attribuire ai soli stratagemmi degli abitanti dei villaggi
sulle rive dei laghi, il merito delle sensazioni che restano sulla pelle davanti a spettacoli
del genere. Fiordi e vallate, fantasmi, ruscelli e fiumi, apparizioni misteriose a pelo
d’acqua, ma anche qualche cosina in più. La Scozia offre la possibilità di visitare centri
urbanisticamente, culturalmente e artisticamente degni di grande interesse. La capitale,
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Edimburgo, sorge su una serie di colline, e pare incantare chinque si avvicini, meritandosi
l’appellativo di “Atene del nord”. È divisa in Old e New Town, la prima conserva la
struttura medievale, la seconda offre mirabili esempi di architettura georgiana, il castello
di Edimburgo, poi, è il più visitato della nazione. Nei pressi di Edimburgo, ci si può
muovere verso borghi che sembrano rimasti fermi al XVI secolo, Curloss, o cittadine che
conservano spoglie di storici condottieri, l’antica capitale Dunfermline, e che sono
diventate nei secoli notevoli centri culturali e artistici. La verità è che tutto, in Scozia,
sembra concorrere a dimostrare l’attaccamento alla tradizione che accompagna gli
abitanti di questa parte di isola; nemmeno Glasgow, l’unica vera metropoli Scozzese,
più popolata di Edimburgo e dotata addirittura di una linea underground, riesce a
discostarsene davvero. Visitate pure lo stadio dei Rangers, ma non dimenticate di passare
da George Square e dalla Cattedrale, di ammirare i tesori custoditi nella Pollok House e
di fare una capatina al futuristico museo della scienza interattivo. Giusto il risvegliarsi
dall’incanto del sogno, sacrosanto il desiderio di tornare alla realtà, ma basta poco qui
per richiudere gli occhi, solo poche decine di chilometri. A voi la scelta.
WEEKEND DI... COOLTOMarco Scurati
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Nostalgia dell’Est. Una moda, un trend o anche solo una mania per chi non ha mai vissuto o visto
la ex Repubblica Democratica Tedesca. A Berlino si vive un revival turistico della Ddr: un filone
vintage che riscopre usi e costumi degli Ossi, i tedeschi dell’Est. Ristoranti, alberghi, musei e
itinerari a spasso per una delle capitali europee più nuove e affascinanti. Ma che nasconde nei
suoi vicoli e nelle pieghe del tessuto urbano un recente passato che non è giusto dimenticare.
Come i semafori e il famoso Ampelmann: l’omino stilizzato tipico della parte Est è ormai così
cool da essere diventato un vero e proprio marchio di fabbrica della Berlino che fa tendenza.
Tanto da scalzare l’anoressico omino dei semafori della parte Occidentale. O le mitiche Trabant,
le auto a due tempi e con la carrozzeria in vetroresina diventate oggetto di culto. Un fine
settimana, dunque, da trascorrere alloggiando all’Ostel (Wriezener Karree 5): albergo che offre
stanze arredate in stile Berlino Est. Prezzi abbordabili: una doppia con bagno in comune (giusto
per stare in tema spartano) costa 54 euro a notte. Stile minimal, ma confort massimo visto che
il wi-fi è gratis. Il viaggio nel tempo inizia dal Muro di Berlino, barriera eretta nel 1961 e crollata
nel 1989. Non ne sono rimasti molti spezzoni dei 106 chilometri che dividevano famiglie e amici
ai tempi della Guerra Fredda. Oggi solo le pietre per le strade e marciapiedi ne ricordano il
Due giorni in Germania sulle tracce della DDR
BERLINO e laFIERA DELL’EST
tracciato. Sono tre le grandi sezioni rimanenti: tra Potsdamer
Platz e il Checkpoint Charlie, la East Side Gallery e nei pressi del
centro di documentazione e memoria in Bernauer Straße. Il
Checkpoint Charlie era un noto punto di passaggio sul confine
tra i settori sovietici e americani. Oggi è un monumento che
attira molti turisti per le foto di rito e per una visita al Museo del
Muro adiacente alla garitta storica. Con un rapido salto in
metropolitana si arriva ad Alexander Platz, il centro della ex
parte orientale di Berlino. In mezzo alla piazza svetta la
Fernsehturm, la torre della televisione, la seconda struttura più
alta in Europa. È possibile salire in cima e pranzare al ristorante
panoramico o anche solamente guardare dall’alto Berlino e i
suoi viali. Come Unter Den Linden, l’asse Est-Ovest che porta
fino alla Porta di Brandeburgo offrendo una lunga passeggiata
“sotto i tigli”, che danno proprio il nome alla strada. Cosa si vede
lungo Unter den Linden? La Porta di Brandeburgo, l’Università
Humboldt, il Museo della Corona, l’Ambasciata russa (ex
ambasciata sovietica), il Teatro dell'Opera, la Cattedrale di
Sant’Edvige e l’Arsenale. Ma in zona c’è anche il DDR Museum
(Karl-Liebknecht-Str. 1), il museo dedicato completamente alla
vita e agli oggetti di uso comune della Germania Est. Che cosa
si provava a vivere sotto la sorveglianza della Stasi, la famigerata
polizia segreta? Chi si nascondeva dietro il soprannome di Sudel
Ede? Quanto era confortevole un appartamento nei tipici
Plattenbau, i grandi edifici prefabbricati della Germania Est?
Come si stava al volante di una piccola Trabant? A queste e a
molte altre domande il museo risponde in modo originale,
interattivo e assolutamente obiettivo. Si rivolge non solo ai
nostalgici dell’epoca ma si pone come un importante punto di
riferimento per l’analisi sociologica e la salvaguardia del
patrimonio culturale degli anni delle due Germanie. Più di 300
abitanti dell’ex Berlino Est hanno dato il loro contributo al
museo donando effetti personali e ricordi. Tra questi, una
macchina per scrivere Erika, mobili da soggiorno come il Karat
Schrankwand, una radio Stern oltre a fotografie e indumenti
grazie ai quali il visitatore può ritrovarsi faccia a faccia con gli
oggetti della vita quotidiana al di là della Cortina di ferro. Un
viaggio nel tempo, un ritorno al futuro che vi accoglie all’uscita
del museo diretti un uno dei tanti ristoranti del centro città, il
Mitte, dove gustare le delikatessen berlinesi come la
saporitissima Boulette, una polpetta di carne di manzo fritta e
servita con senape e patate. Da gustare con una fresca Berliner
Weisse, una birra bianca di frumento.
Francesco Colle
MA CHE MUSICA, MA CHE MUSICA,
La primaveraarriva sulla sciadi sette note musicali,preludiodi una stagioneda viverea tutto decibel
cover story
MAESTRO! MAESTRO!
C
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C’è un nuovo ritmo in città. Gli echi del 60°
Festival di Sanremo non si sono ancora del
tutto sopiti, che già una nuova musica è
pronta ad invadere Torino e l’Italia intera.
La primavera porta con se una ventata di
novità, anteprime e imperdibili appunta-
menti con le sette note, che da marzo fino
alla fine dell’estate trasformeranno la città
della Mole nella capitale della musica. Si
inizia con il sound accattivante e originale
degli Afterhours, in scena al Teatro Colos-
seo il 12 marzo, per proseguire subito con
una vigorosa scossa offerta dalle Vibrazio-
ni che, tra le mura di Hiroshima Mon
Amour, il 18 marzo iniziano il loro nuovo
tour “Sulle strade del Tempo”. Il 20 marzo
le luci si accendono, non più a San Siro,
ma al Teatro Colosseo in compagnia di Ro-
berto Vecchioni. Doppio colpo il 25 mar-
zo. Mentre la voce profonda di Enrico
Ruggeri farà vibrare sempre il palcosceni-
co del Teatro Colosseo, gli idoli dei teena-
ger Tokio Hotel scuoteranno l’intera città
con il loro spettacolare show in scena al
PalaTorino. La rock band tedesca è ansiosa
di tornare a Torino dopo il clamoroso for-
fait dell’anno precedente, dovuto alla pre-
carie condizioni di salute del giovane fron-
tman Bill Kaulitz. Proprio per riscattarsi
agli occhi dei fan, i Tokio Hotel hanno
scelto Torino come prima tappa del loro
mini tour italiano, che successivamente li
vedrà esibirsi anche a Padova (26 marzo),
Roma (11 aprile) e Milano (12 aprile). Subi-
to dopo è la volta di Povia, reduce dal
quarto posto a Sanremo, protagonista il
19 aprile al Teatro Alfieri. Si cambia deci-
samente genere al Teatro Regio, dove do-
menica 28 i riflettori saranno tutti per Ni-
cola Piovani, celebre pianista, composito-
re e direttore d’orchestra , premio Oscar
nel 1999 per “La vita è bella”. Chiude que-
sto preludio musicale Renzo Arbore, in
scena il 29 e 30 marzo al Teatro Alfieri, e
Sergio Caputo, impegnato con la sua
band il 30 marzo sul palcoscenico del Tea-
tro della Concordia. L’atmosfera si scalda
e i decibel si alzano quando al Pala Olimpi-
co fa la sua comparsa in scena Vasco Ros-
si. Il mitico rocker italiano invade Torino
dal 6 al 22 aprile, concedendo ai suoi fan
ben otto date per soddisfare tutte le richie-
ste: martedì 6, mercoledì 7, domenica 11
e lunedì 12, venerdì 16 e sabato 17; mer-
coledì 21 e giovedì 22. Un tour inaspettato
e quanto mai atteso, quello del Blasco, che
abbandona temporaneamente gli stadi per
un’esperienza più “intima” all’interno dei
Palasport. Accanto al rocker di Zocca, spa-
zio anche a Francesco Renga, il 9 aprile al
Teatro Colosseo, e alla siciliana Carmen
Consoli, il 15 aprile al Teatro della Con-
cordia. Tanta musica anche nel mese di
maggio con i concerti di Elisa (5 maggio al
PalaOlimpico), Mario Biondi (8 maggio al
Teatro Colosseo), Fiorella Mannoia (10
maggio al Teatro Regio), Giovanni Allevi
(l’11 e il 12 al Teatro Colosseo), Gianluca
Grignani (17 maggio al Teatro Colosseo) e
per gli appassionati di musica jazz, imper-
dibile l’appuntamento con Bobby McFer-
rin (domenica 23 presso l’Auditorium del
Lingotto). Dal 14 al 17 luglio, dopo l’enor-
me successo di pubblico dello scorso
anno, si terrà la settima edizione di Traffic
Free Festival, dove già si annuncia la pre-
senta di grandi artisti internazionali. Ma fi-
nalmente, la lunga attesa è finita. Ad ago-
sto è arrivato il tempo dei “giganti”. Dopo
lo “Zooropa Tour” del 1993 e “l’Elevation
Tour” del 2001, gli U2 tornano nella città
della Mole per il loro ultimo “360° Tour”.
Un evento atteso quasi dieci anni, che ora
vede Bono e compagni tornare nuovamen-
te a Torino per riempire gli spalti dello sta-
dio Olimpico. Insomma, una lunga cavalca-
ta musicale che si conclude al meglio, con
una delle band più famose al mondo. Ma
la musica, ovviamente, non finisce con
l’estate. Al ritorno dalle vacanze, è già
pronta una nuova straordinaria edizione di
MITO – Settembre Musica, Festival Inter-
nazionale della Musica che animerà ancora
una volta il sodalizio artistico tra Milano e
Torino. C’è chi le suona e chi le canta, a
noi basta semplicemente scegliere.
Dopo un anno sabbatico, ritorna l’Heine-
ken Jammin Festival e lo fa in grande sti-
le. La dodicesima edizione della celebre
manifestazione musicale prenderà il via
dal 3 al 6 luglio presso il Parco San Giu-
liano di Venezia, riunendo il meglio della
musica mondiale in una quattro giorni
ricca di concerti unici. Al momento, con-
fermata la presenza di Aerosmith, The
Cranberries (3 luglio); Green Day,
30 Second to Mars, Rise Against (4 lu-
glio); Black Eyed Peas, Massive Attack
(5 luglio); Pearl Jam, Ben Harper and
Rentless 7, Skunk Anansie, Gossip, Wol-
fmother (6 luglio). Accanto ai mostri sa-
cri del rock internazionale, sul palco
dell’edizione 2010 si alterneranno anche
artisti italiani e tanti gruppi emergenti
per oltre 40 ore di musica dal vivo. Inol-
tre, l’Heineken Jammin’ Festival 2010 ve-
drà anche l’allestimento di aree temati-
che di intrattenimento, che consentiran-
no agli appassionati di vivere l’atmosfera
dell’evento anche attraverso lo sport,
il relax e il divertimento.
I biglietti per l’evento sono già in vendita
presso tutti i punti vendita autorizzati.
Questi i costi per partecipare: Giornata
singola - 50 euro più diritti di prevendita;
Abbonamento tre giornate - 130 euro
più diritti di prevendita solo per le gior-
nate del 3-4-5 luglio e del 4-5-6 luglio;
Abbonamento quattro giornate 160 euro
più i diritti di prevendita.
Per ulteriori informazioni, o per conosce-
re i nomi completi degli artisti, è suffi-
ciente consultare www.livenation.it
e www.heineken.it.
l’HeinekenJammin’ FestivalSBARCA IN LAGUNA
Caro
lin
a K
ost
ner
66
Barbara Odettoattualità
IIn molti, quando raggiungono il succes-
so, cambiano. Sembra quasi un assioma:
dimenticano gli amici di un tempo e vivo-
no in un mondo patinato lontano da
quello reale. In molti, ma fortunatamente
non Samuel. Dipende dal carattere, ma
soprattutto dall’intelligenza e dalla sensi-
bilità: lui è così. Punto. Lo conosco da
quando cantava ne Gli amici di Roland
e insieme con il gruppo ci facevano balla-
re al ritmo di Goldrake e Jeeg robot d’ac-
ciaio. Ricordo quando mi parlava di un
nuovo progetto musicale chiamato Sub-
sonica e da quel momento in poi è crona-
ca nota a tutti. In tredici anni di vita i “no-
stri eroi” hanno pubblicato cinque album
in studio e venduto oltre quattrocentomi-
la copie di dischi, hanno ottenuto nume-
rosi riconoscimenti quali il Premio Amne-
sty Italia, l’MTV Europe Music Award,
il Premio Italiano della Musica e l’Italian
Music Awards. Non solo: hanno macinato
chilometri e chilometri di strada con
i loro tour, quasi sempre sold out,
e si sono imposti anche all’estero.
Come ognuno di loro, anche Samuel
ha portato avanti una serie di progetti
che esulano dai Subsonica, pur non ab-
bandonando mai il gruppo. Nel 2002,
in quella fucina di avanguardie elettroni-
che quale è Torino, insieme a Pisti hanno
dato vita a Krakatoa: un underground
party con base al "The Beach" e divenuto
col tempo icona della club culture italia-
na. Il duo è stato ed è protagonista di
una serie di happening del calibro di "Mo-
vement" – festival in cui sono stati gli uni-
ci dj italiani a suonare con artisti come
Derrick May e Underground Resistance –
o di serate quali "Xplosiva", lo storico ve-
Non sta mai fermo, almenocon la mente, ed è semprealla ricerca di “altro”. Perché la musica per luiè sperimentazione
SAMUELGLOBETROTTER
DELLE NOTE7
nerdì del nightclubbing torinese.
Forti di questa esperienza hanno poi
promosso un progetto inedito per il pa-
norama musicale italiano: i Motel Con-
nection. Samuel, Pisti e Pierfunk hanno
mosso i primi passi all’inizio del 2000
e già l’anno successivo hanno firmato
la colonna sonora di “Santa Maradona”,
lungometraggio d’esordio del regista
Marco Ponti. Nel 2004, sempre per lui,
hanno invece realizzato la musica del
film “A/R Andata + Ritorno”. In questi
dieci anni hanno proseguito la loro spe-
rimentazione elettronica e, dopo due
album di successo, sono approdati
a H.E.R.O.I.N. Il cd, uscito a marzo, è
stato anticipato dal singolo “Uppercut”,
co-prodotto come tutto l’album da Ste-
fano Fontana e accompagnato dal video
diretto da Cosimo Alemà.
Samuel, cosa significa H.E.R.O.I.N.?
«Human Environmental Return of Out-
put/Input Network. Si tratta di un pro-
getto uscito la scorsa primavera che
punta su creatività e network. L’obietti-
vo è generare un’interazione tra le di-
verse capacità individuali attraverso
l’uso di nuove tecnologie. Abbiamo
coinvolto menti geniali come l’artista
giapponese Tomokazu Matsuyama che
ha curato la grafica della cover del cd,
il fotografo Paolo Pellegrin e lo scrittore
Enrico Remmert che ha collaborato
ai testi».
Il disco è legato ad altre iniziative:
quali? «Oltre al cd ci sono un fumetto
che ci vede protagonisti ed un videoga-
me nei quali gli avatar dei Motel devono
liberare la società dalle oppressioni».
C’è poi il discorso ambientale…
«Esattamente. I ragazzi del Disegno In-
dustriale del Politecnico di Torino han-
no lavorato ad un progetto che punta
sul risparmio energetico attraverso del-
le reti che permettono lo scambio
di materia; l’idea è che gli scarti di un
sistema si trasformano in risorsa per
un altro. Non solo: durante i concerti
raccoglieremo dati per capire quanta
energia utilizzano le persone che lavo-
rano attorno ad un live come il nostro e
gli studenti del Politecnico studieranno
poi come abbassare l’impatto ambien-
tale. La nostra idea è di agire in manie-
ra concreta sul territorio circostante,
dove inquiniamo quotidianamente».
Tornando al disco, sei soddisfatto?
«Direi di sì. Abbiamo sviluppato un per-
corso creativo a 360 gradi, abbiamo ap-
profondito diversi argomenti, compreso
quello eco-sostenibile, e adesso siamo
pronti a portare in tour i nostri brani.
Iniziamo già a marzo e aprile, ma i live
si terranno sia in estate sia in inverno
e stiamo pensando anche a dei concerti
acustici con gli Gnu quartet”.
In cosa H.E.R.O.I.N. si distingue dagli
album precedenti? «Siamo tornati alle
origini dei Motel Connection con Pisti
che mette dischi e noi che suoniamo.
Stefano Fontana, autore del progetto
Stylophonic e figura importante nel-
l’ambito dance, si è occupato della
produzione mentre noi della parte
armonica».
Ultima domanda: secondo te qual è la
situazione musicale a Torino e in Ita-
lia in questo periodo? «La nostra città
è un’officina musicale, c’è fermento tra
i cantautori e alcuni di loro si stanno af-
fermando; credo che nei prossimi anni
emergeranno. In Italia, invece, c’è una
netta spaccatura tra il mainstream
e la sperimentazione. Il primo sta domi-
nando sulla seconda, ma proprio per
questo sono convinto che verranno alla
luce figure importanti. Sono in periodi
come questi che la genialità riesce
a dare il meglio».
IIspirato alla celebre e pluripremiata serie
tv trasmessa dalla BBC, Walking with Di-
nosaurs – The Live Experience non è né
un film né una mostra paleontologica,
bensì un’occasione irripetibile per incon-
trare dal vivo, e a grandezza naturale,
le creature che per duecento milioni di
anni hanno dominato il pianeta.
Promosso da Barley Arts, lo spettacolo si
annuncia come uno dei più affascinanti e
tecnologicamente pionieristici mai visti
fino a oggi,
dove lo spet-
tatore vie-
ne cata-
pultato indietro nel tempo proprio al cen-
tro dell’universo in cui vissero i dinosau-
ri, quando i cambiamenti climatici che
ebbero luogo sulla Terra costrinsero mol-
te specie all'estinzione. Il sipario si alza
quindi sulla storia del mondo, portata in
scena a partire dalla separazione delle
terre emerse e dalla transizione che con-
dusse dalle terre aride del periodo Trias-
sico alle rigogliose praterie e alle cascate
Dopo 65 milioni di anni, i giganti della preistoria ricompaionosulla Terra e arrivano a Torino all’interno di uno spettacolosorprendente che li vedrà nuovamente assoluti protagonisti
attualità
WALKING WITHDINOSAURS
Chiara Magri
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del successivo Jurassico. Oceani, eru-
zioni vulcaniche, gli affascinanti incendi
delle foreste, fino ad arrivare al grande
impatto della cometa che colpì la terra
e che forzò l'estinzione dei dinosauri.
Protagonisti assoluti dello show sono
venti dinosauri, portati in scena con di-
sarmante realismo, quasi cinematogra-
fico, osservati durante tutto l’arco tem-
porale della loro storia. Durante il loro
viaggio, i giganti preistorici sono ac-
compagnati da un narratore, che guida
gli spettatori con passione ed entusia-
smo attraverso le ere, fornendo infor-
mazioni e raccontando fatti avvincenti.
Tra le specie che dominano la scena,
lungo i duecento milioni di anni di re-
gno dei dinosauri narrati dallo spettaco-
lo, troviamo il terrificante Tirannosauro
Rex, vero terrore della terra primitiva; il
Plateosauro e il Liliensterno del periodo
Triassico; lo Stegosauro e l'Allosauro
del periodo Jurassico e il Torosauro e
l'Utahraptor del periodo Cretaceo. E
poi, ancora del Cretaceo, il dinosauro
corazzato, l'Ankylosauro e l'Ornitho-
cheirus, tra i più grandi animali volanti
di tutta l'epoca. Senza dimenticare il più
grande di tutti i dinosauri in scena: il
Brachiosauro, lungo 17 metri dal naso
alla coda. Forti emozioni arrivano du-
rante le varie fasi dello spettacolo, dove
un team di tecnici professionisti coordi-
na l'azione dei singoli dinosauri sul pal-
coscenico, attraverso l’uso di nuove tec-
nologie avanzate, create appositamente
per dar vita a queste creature. I luoghi, i
suoni e i sofisticati movimenti degli ani-
mali sulla scena coinvolgono lo spetta-
tore dandogli la netta sensazione di ve-
dere dinosauri reali, naturali e sponta-
nei nei loro movimenti, anche verso il
pubblico. Nella prima parte, gli animali
sfilano nell'arena ruggendo e saltellan-
do, mentre un perfetto intrattenitore,
nella parte di un paleontologo, descrive
le loro caratteristiche. Nella seconda, lo
show cresce culminando in uno scontro
incredibile, come quando la mamma T
– Rex difende il suo piccolo dai preda-
tori. Scritto e prodotto per le famiglie,
senza limiti di età, e realizzato grazie
alla professionalità dei migliori speciali-
sti di effetti speciali, Walking With Di-
nosaurs – The Live Experience rappre-
senta un’esperienza sensoriale davvero
unica e spettacolare. D’altronde due ore
di meraviglia e stupore valgono bene
un viaggio lungo 65 milioni di anni.
Walking With DinosaursThe Live Experience
Dal 10 al 14 marzo,
Palaolimpico di Torino
Corso Sebastopoli 123
Orari spettacoli:
Mercoledì, giovedì, venerdì
ore 20.30
Sabato
ore 11.00, 15.00, 19.00
Domenica
ore 11.00 e ore 15.00
Biglietti:
Primo Anello Numerato 40 euro
Secondo Anello Numerato 30 euro
Terzo Anello Numerato 25 euro
S
Alessandra Tosseattualità
Sarà la settimana bianca più spettacola-
re e incredibile di sempre. La città della
Mole torna nuovamente capitale mon-
diale dello sport, accogliendo i migliori
atleti professionistici, impegnati nella
centesima edizione dei Campionati
Mondiali di Pattinaggio di Figura ISU.
Atteso oltre un secolo, l’evento dell’an-
no si è guadagnato il miglior palcosce-
nico disponibile in città. Il futuristico
impianto del Palavela spalanca le sue
porte per ospitare una manifestazione
che vedrà la partecipazione di oltre
duecento tra i migliori atleti del mon-
do. Numeri incredibili che si sommano
agli oltre 350 giornalisti accreditati,
più di 30.000 biglietti già venduti, oltre
650 ore di trasmissione per un evento
trasmesso in tutti e cinque i continenti,
che raggiungerà oltre 300 milioni
di persone in tutto il mondo.
Di prim’ordine l’elenco dei partecipan-
ti, rappresentanti di oltre cinquanta
paesi. In campo femminile, mentre tutti
i riflettori saranno puntati sulla benia-
mina di casa Carolina Kostner, la favo-
rita d’obbligo è sicuramente la campio-
nessa in carica, la giovanissima sudco-
reana Kim Yu-Na. In campo maschile,
GLI ANGELIDEL GHIACCIO
Palavela: la casa del pattinaggioÈ il fiore all’occhiello dello sport torinese
e italiano. Costruito nel 1961, centesimo
anniversario dell’Unità d’Italia, e ristrutturato
ad opera del famoso architetto Gae Aulenti,
il Palavela rappresenta il tempio del pattinaggio
italiano. Caratterizzato da un’inconfondibile
e grande copertura in cemento a forma di vela,
la struttura ha già ospitato eventi di altissimo
livello internazionale come le Olimpiadi Invernali
di Torino 2006, le Universiadi 2007,
le finali dell’ISU Grand Prix di pattinaggio
di figura 2007 e numerosi altri Galà.
Con una capienza totale di oltre 8.000 posti
a sedere, è un’area libera coperta di circa 2.300
mq (di cui circa 1.800 dedicati alla pista
di pattinaggio), il Palavela è un luogo dedicato
completamente allo sport, anche amatoriale.
L’impianto è infatti aperto anche al pubblico,
offrendo così la possibilità di misurarsi sulla
pista dove hanno gareggiato e vinto i più grandi
campioni della storia.
L’attesa è finalmente conclusa.Dal 21 al 28 marzo, al via
la 100ª edizione dei Campionatidel Mondo di Pattinaggio
di Figura ISU
70
c’è molta attesa per il campione ameri-
cano Evan Lysacek, campione uscente,
ma soprattutto per l’annunciato ritorno
di Evgeni Plushenko. Il formidabile atle-
ta russo, tre volte campione del mon-
do, cinque volte campione europeo,
sette volte campione russo, quattro
volte vincitore del Grand Prix, è rientra-
to da poco a gareggiare nel pattinaggio
di figura, conquistando subito l’oro
ai recenti Europei di Tallin.
Nella specialità Coppia, invece, si rin-
nova ancora una volta il duello tra
i tede schi naturalizzati Aliona Sav-
chenko e Robin Szolkowy, due volte
trionfatori nel 2008 e nel 2009,
e la coppia cinese formata da Zhang
Dan e Zhang Hao, per due volte secon-
di proprio dietro i tedeschi. Sarà con
ogni probabilità una sfida Russia-Stati
Uniti, rappresentati rispettivamente
dalle coppie Oksana Domnina-Maxim
Shabalin e Tanith Belbin-Benjamin Ago-
sto, nella specialità della Danza.
La Centesima edizione dei Campionati
Mondiali di Pattinaggio di Figura
si annunciano sotto il segno dei grandi
nomi e dei grandi numeri.
Un evento è già entrato di diritto
nella storia dello sport mondiale.
Programma di gara
Domenica 21 marzo
Allenamenti
Lunedì 22 marzo
Allenamenti
Martedì 23 marzo
12:00 – 16:20 Danza • Programma obbligatorio
17:15 Cerimonia di apertura
18:00 – 22:40 Coppie • Programma corto
Mercoledì 24 marzo
09:30 – 17:45 Uomini • Programma corto
18:30 – 20:00 Coppie • Programma libero
20:00 – 22:15 Coppie • Programma libero
Giovedì 25 marzo
12:45 – 17:00 Danza • Programma originale
18:00 – 19:45 Uomini • Programma libero
19:45 – 22:50 Uomini • Programma libero
Venerdì 26 marzo
09:00 – 17:40 Donne • Programma corto
18:15 – 20:00 Danza • Programma libero
20:00 – 22:30 Danza • Programma libero
Sabato 27 marzo
12:30 – 14:00 Donne • Programma libero
14:00 – 16:55 Donne • Programma libero
Domenica 28 marzo
14:30 – 17:00 Gran Galà
C
Marco Tedeschi
Fino al 28 marzo, la celebre compagnia americanaè in scena con il nuovo spettacolo al Teatro Nuovo di Milano
attualità
le QUATTRO
STAGIONI dei
MOMIX
72
C’è aria di primavera nell’aria, ma non
solo. I Momix, celebre compagnia di bal-
lerini/illusionisti conosciuta in tutto il
mondo per i suoi straordinari spettacoli,
tornano nuovamente in scena con una
nuova incredibile opera: Bothanica.
Uno spettacolo suggestivo e affascinante,
che nasce dalla passione per la natura del
coreografo americano Moses Pendleton,
storico fondatore e direttore dei Momix.
“Mi sono ispirato per prima cosa a Vivaldi
e al suo ciclo delle Quattro Stagioni”, ha
sottolineato il geniale coreografo.
Questa volta, infatti, dopo il notturno ed
alieno Sun Flower Moon, Pendleton invita
lo spettatore in un incredbile viaggio
dentro una natura meravigliosa ed affa-
scinante, fortemente minacciata dalle co-
stanti incursioni disequilibratrici dell'uo-
mo. Suggestivo e seducente, come nella
grande tradizione dei Momix, lo spetta-
colo è un crescendo di emozioni di im-
pronta ecologica, che con un ineguaglia-
bile linguaggio visuale e coreografico si
addentra nell’esplorazione della natura
più segreta e intima, mostrando la ses-
sualità delle api o l'algida voluttuosità
di creature arcane.
Bothanica è diviso in due parti: Winter
Spring (il nome delle due prime stagioni
Inverno-Primavera, ma anche, in inglese,
“lo slancio (spring) dell’inverno”) e Sum-
mer Fall (Estate-Autunno, ma anche “
la caduta dell’estate”).
Un semplice ma allo stesso tempo ele-
gante gioco linguistico che racchiude tut-
ta la filosofia “Pendletoniana” che sta alla
base del successo planetario dei Momix.
Sin dalla fondazione, la Compagnia ha in-
fatti acquisito grande notorietà per la sua
capacità di evocare un mondo di immagi-
ni surreali utilizzando costumi, giochi
di luci ed ombre, movimenti del corpo
ed allusioni comiche.
Frutto di cinque anni di lavoro, questo
nuovo spettacolo non è da meno, grazie
alle spettacolari coreografie realizzate at-
traverso un insieme di elaborati giochi ot-
tici, intessuti di efficaci strutture dinami-
che proprie della modern dance america-
na. Lo stupore in scena viene sottolineato
e amplificato da un’attenta e studiatissi-
ma colonna musicale: ben trentacinque
diverse fonti sonore. Per scrivere la co-
lonna sonora dello spettacolo, Pendleton
ha ascoltato in cuffia per settimane il cin-
guettio degli uccelli, creando successiva-
mente una melodia che unisce sapiente-
mente la musica techno ai suoni naturali,
compreso il gracidare delle rane e lo scia-
bordio dei ruscelli. Alla base di Bothani-
ca, spettacolo inebriante e struggente,
capace di farci soffermare e riflettere sul-
la bellezza e la meraviglia di un mondo
da preservare, c’è anche il desiderio
di trarre lezione dall’osservazione della
natura nel senso più primordiale del ter-
mine. “Questa – ha spiegato Pendleton -
è l’essenza dei Momix: si vede un fiore
in un uccello, un essere umano in una
roccia, una donna in un uomo. Bisogna
usare la fantasia, l’immaginazione,
la creatività. Nei nostri spettacoli cerchia-
mo di provocare quella che io chiamo op-
tical confusion: un modo per eccitare
i nervi del cervello e stimolare la creativi-
tà”. Ed ecco che il palcoscenico del Teatro
Nuovo di Milano, in un elaborato gioco
di luci e suoni, si anima di incredibili dan-
zatori in grado di trasformarsi, grazie
a sinuosi movimenti del corpo, in anima-
li, piante e fiori. Un vero e proprio omag-
gio al “cuore verde” di Pendleton, il poeta
della danza che vive in una vecchia stalla
ristrutturata nel Connecticut, il polmone
verde degli Stati Uniti. Accanto allo spet-
tacolo in scena, il foyer del Teatro mila-
nese ospita anche una mostra fotografica
dello stesso Pendleton, che racchiude tut-
ti gli scatti sulla natura realizzati dall’arti-
sta americano in trent’anni di carriera.
“Bothanica rappresenta un vero classico
per i Momix – ha concluso Pendleton -
perché noi cerchiamo sempre di rendere
vivi gli oggetti, gli animali, tutto l´am-
biente che ci circonda. Di renderlo vivo
e soprattutto di lanciare un monito
per preservarlo”.
foto
di M
ax P
ucc
iari
elloBothanica - Teatro Nuovo, piazza San Babila - Milano
Dal 2 al 28 marzo 2010 - ore 20.45 (domenica ore 16),Ingresso: 21- 45 euro.
inv
etri
na
Le prossime tendenzedella moda capelli:
il gotha dell’hairstylings’incontra
sotto la mole
Cinzia Galletto
Ore 11 – fuori: il grigio tipico
della città in una giornata
d’inverno - dentro: la luce na-
turale filtra timida dalle gran-
di finestre di un loft. Un open
space che tradisce i suoi na-
tali da grande industria per la-
sciar spazio a pannelli bian-
chi e neri, ombrelli, spot e
bank per ammorbidire la luce
dei potenti fari. Avete indo-
vinato? Ci troviamo in uno
studio fotografico. Fra un
turn over di modelle si aggi-
rano telecamere e macchine
fotografiche, truccatori e hair
stylist di fama internaziona-
le. New York? Parigi? Milano?
No, ci troviamo nel cuore
della Torino che sarà, dove
sottovoce cominciano a farsi
largo studi di moda e di arte.
Qui, alle spalle della futura
stazione Dora, nello studio fo-
tografico di Paolo Ranzani si
sta celebrando il connubio di
due giganti dello stile e del-
la moda rigorosamente tori-
nesi. L’Officina dello stile,
brand dell’hairstyling ope-
rante nel mondo dello spet-
tacolo e del jet set si sposa
professionalmente con L’Ore-
al e in particolare con la linea
numero uno dei saloni ame-
ricani: Matrix. Avete capito
stiamo parlando della fucina
dove in tre giorni si dà vita al
lancio della nuova collezione
primavera – estate per la
moda capelli. Marco Todaro,
art director dell’Officina del-
lo Stile, è in un certo senso il
direttore d’orchestra del-
l’evento che vede riuniti alcuni
dei migliori professionisti:
tutti torinesi. A Paolo Ranza-
ni, specializzato nel ritrarre
con la sua macchina foto-
grafica volti comuni e quelli
di personaggi famosi, il com-
pito con i suoi scatti di in-
terpretare il progetto creati-
vo di Marco Todaro. Al truc-
co Ezio Fontana mentre Mas-
simo Pinca, fotoreporter di
eventi di cronaca, lascia la pri-
ma linea dei crudi teatri di
guerra per narrare attraverso
un reportage la storia di que-
sto percorso creativo icono-
grafico. La squadra poi si
completa con un team di
professionisti della bellezza
provenienti da tutt’Italia. “Die-
tro al concetto “capelli” esiste
una filosofia di pensiero –
spiega Marco Todaro – per
questo più che di moda capelli
mi piace parlare di - philoso-
phy hair – ovvero una ten-
denza che parte dalla scelta
iconografica per raccontare lo
stile di una donna”. E per la
prossima primavera/estate
l’immagine della donna si fa
in quattro per dare vita a que-
sta prima collezione firmata
Officina dello stile e Matrix.
Protagonista quindi il colore
e lo styling per quattro don-
ne pronte ad incarnare quat-
tro modi diversi di vivere.
Quattro mood che dalle pa-
gine patinate a dai video
d’atmosfera dovranno essere
interpretate dai parrucchieri
di tutt’Italia per diventare lo
stile di ogni donna calata
nella sua quotidianità. Infat-
ti ogni tendenza diventerà poi
oggetto di presentazioni in-
formative e formative presso
inv
etri
na
le accademie di Roma, Mila-
no e Torino dove converge-
ranno i responsabili dei saloni
del circuito de L’Oreal pron-
ti a captare le nuove inclina-
zioni della moda per poi rea-
lizzarle sulle loro migliori
clienti.
Non ci resta che scoprire ora
quali sono le quattro donne
che la bacchetta da rabdo-
mante di tendenze di Marco
Todaro ha individuato fra i se-
gnali criptati nelle immagini
della nostra società. “Le indi-
cazioni di stile vengono trat-
te dalle osservazioni delle
tendenze carpite alle ante-
prime delle presentazioni
moda o da vizi e virtù del jet
set internazionale – svela To-
daro – e poi ogni donna-tipo
viene individuata attraverso
una Cover il cui titolo si svi-
luppa in quattro o otto im-
magini che vanno a raffor-
zare il mood principale”.
1. New Style Atletic: è la don-
na che proviene dal mondo
dello sport – è caratterizzata
da un colore chiaro di capel-
li. Le punte hanno voluta-
mente un aspetto finto tra-
sandato, sfruttato, realizzato
grazie al rasoio e alla linea De-
sign Pulse di Matrix per ca-
pelli facili da trattare. E’ lo sti-
le della donna che fa della
praticità la sua ragione di
vita e, premiata dall’atleticità
del suo fisico, può permet-
tersi una finta non curanza
del capello. La donna di co-
pertina appartiene al mondo
della scherma.
2. Butterfly Inspiration: Pro-
tagonista è il mondo degli in-
setti e in particolare la farfalla.
Nella cover viene immortala-
ta una donna evanescente
caratterizzata da indumenti
molto leggeri con perimetri
non definiti. Colori polverosi
che danno il senso dell’im-
palpabilità delle ali di una far-
falla. I capelli mossi acqui-
stano una calda tonalità do-
rato-rame. Le ali sono state
realizzate con extension di ca-
pelli veri da Ernesto Giampi-
no grazie ad un minuzioso la-
voro d’intreccio .
3. Creative Desperation:
come dire: la creatività ci sal-
verà dalla disperazione . Que-
sto mood è dedicato alla
donna pratica che sa riorga-
nizzare il guardaroba e dare
sempre una giusta valuta-
zione alla sfera delle priorità.
E’ la donna che conosce l’ar-
te di arrangiarsi e si dà da fare
con ciò che ha. Nella Cover è
rappresentata da una donna
dal capello corto, da uno sti-
le vagamente militaresco con
un ritorno del mimetico ma
questa volta non interpretato
come guerrigliero ma più
come un membro della “pro-
tezione civile” – lo stivale di
gomma come elemento finto-
povero. Il corpo è fasciato in
un bustino realizzato con ri-
tagli di giornali che diventa-
no anche soggetti per uno
smalto davvero trasgressivo
per rappresentare un femmi-
nile creativo che non si ar-
rende mai.
4. Territorio: la donna “ter-
ritorio” richiama le atmosfe-
re del sud dove hanno molta
importanza il concetto di re-
putazione, e il valore di un ac-
cordo o di un patto. Si ha bi-
sogno di radici e di cose au-
tentiche. I capelli della donna
cover sono lunghi e scuri.
Con un movimento tentaco-
lare le ciocche sembrano
radicarsi in un terreno di pie-
tre che diventano pepite do-
rate nei capelli.
SHOOTING
OFFICINA DELLO STILE
PRIMAVERA ESTATE 2010:
Art Director
Marco Todaro
Make up director
Ezio Fontana
Team Leader hair
Giampino Ernest
Franco Falbo
Tecla Barbeno
Stefano Conte
Make up artist
Esposito Luigi
Carle Alex
Photo Cover
Paolo Ranzani
Photo back stage
Massimo Pinca
Photo back stage
Gabriele Marchesini
Prodotti
Matrix
Borse e foulard
Miss Crumb
Stylist
Daniela De Stefani
David Zagra
Abbigliamento
Robe di Kappa
Tutti i prodotti hair
Matrix
88
LLo spazio espositivo del
Lingotto Fiere ospita l'ap-
puntamento per gli appas-
sionati di fumetto, i cospla-
yer e i collezionisti: Torino
Comics. Il salone, che
è anche una delle più rap-
presentative mostre mer-
cato del settore, ha sin
dagli esordi la volontà di va-
lorizzare e divulgare la re-
altà del fumetto e lo fa gra-
zie ad una serie di eventi
e di incontri davvero inte-
ressanti con i più autorevoli
esponenti del genere sia ita-
liani sia internazionali.
Come sempre sarà dedicato
ampio spazio ai collezioni-
sti, ma anche alle nuove
edizioni, e faranno capolino
racconti inediti e natural-
mente i grandi classici del
genere. Nei numerosi stand
si potranno invece incon-
trare gli autori, pronti a ri-
spondere alle domande
dei fan, e scovare nuove
storie e personaggi interes-
santi. Non mancherà inoltre
la compravendita di edizioni
usate, aspetto che rende
l’appuntamento torinese
uno dei più apprezzati dagli
appassionati di vignette. Al-
tro punto fermo di questo
happening è il Premio Pie-
tro Miccia, che quest'anno
propone una novità: i parte-
cipanti dovranno presentare
un progetto editoriale nella
sua interezza. Si tratta di un
vero e proprio dossier con
sinossi, bozzetti prepara-
tori, alcune tavole complete
e i dati tecnici del volume
qualora venisse realizzato.
A giudicare i progetti inviati
sarà la redazione di Vittorio
Pavesio Productions,
che oltre a scegliere vinci-
tori e finalisti si riserverà di
valutare le proposte più in-
teressanti per una possibile
pubblicazione. Come i pre-
cedenti, anche questo sedi-
cesimo appuntamento con
il fumetto promette di far
vivere al pubblico un’atmo-
sfera allegra e frizzante,
in linea con il genere di eva-
sione che solo Torino
Comics sa regalare. Orga-
nizzata da Vittorio Pavesio
Productions, la fiera è anche
il luogo ideale nel quale tro-
vare i manga preferiti, tanti
gadgets – alcuni dei quali
davvero rari – e cimentarsi
in nuovi divertenti games.
Dal 09 all’11 aprile torna l’annualefiera del fumetto, che festeggia
i sedici anni di vita.
TORINOCOMICS
AAmate la vacanza fai da te
oppure all inclusive? So-
gnate un resort di lusso
o l’agriturismo nel cuore
di un bosco? Qualunque
sia la vostra idea di eva-
sione, potete trovare tante
proposte interessanti
a Vacanze Weekend,
la fiera del turismo e del
tempo libero che si svol-
gerà il 21 e il 22 marzo.
Nuova rispetto alle edi-
zioni passate la location,
che quest’anno sarà il cen-
tro commerciale 8 Gallery
di via Nizza 230. La tappa
torinese di questo appun-
tamento, che si svolge an-
che a Padova, suggerisce
numerose soluzioni per
le ferie e le gite fuori porta
sia in Italia sia all’estero.
Gli oltre duecento esposi-
tori, infatti, proporranno
location e programmi di
viaggio per rispondere a
tutte le esigenze dei visita-
tori, dedicando un’atten-
zione particolare alle va-
canze low price.
Le cinquanta realtà turisti-
che italiane e straniere de-
scriveranno invece diverse
formule di viaggio: per gli
amanti della natura, delle
tradizioni e dei sapori ge-
nuini, ma anche per chi
sceglie villaggi turistici,
hotel e centri benes-
sere. Accanto agli enti
di promozione turistica
ci saranno gli stand de-
dicati a chi ama la vita
del campeggio e, per
coccolare il turista,
molti espositori hanno
in programma dei con-
corsi con premi davvero
stuzzicanti: dei sog-
giorni gratuiti nelle
più belle località ita-
liane ed internazionali.
Vacanze Weekend è an-
che un’occasione di bu-
siness: con l'iniziativa
“Lavorare nel turismo”
chi desidera operare
in questo settore potrà
consegnare il proprio
curriculum agli esposi-
tori che aderiscono al
progetto.
Nei due giorni non
mancheranno infine
l’estrazione di oltre
cento finesettimana,
tanti spettacoli
interessanti e degusta-
zioni sfiziose. Per vi-
vere la vacanza ancora
prima di partire.
DOVE ANDAREIN FERIE?
Chiedetelo a Vacanze Weekend
even
ti
90
CCavalieri di Malta, della
Legion d’onore, di Vittorio
Veneto, del Lavoro: esiste
un collegamento tra questi
personaggi che si sono suc-
ceduti nel corso del tempo?
Sin dall’epoca medioevale,
nell’immaginario collettivo,
il merito di un uomo veniva
premiato con il diritto
di portare una croce e di ap-
partenere ad un ordine
di cavalieri. La mostra, cu-
rata dal Consorzio di Valo-
rizzazione Culturale La Ve-
naria Reale e ospitata dalla
Reggia, intende proprio
raccontare come gli ordini
cavallereschi medievali ab-
biano lasciato il posto a
quelli monarchici del Rina-
scimento e dell'Antico re-
gime e, successivamente,
alle moderne decorazioni
al merito. L’interessante
esposizione fa rivivere se-
coli di storia europea, con
le vicissitudini politiche
e le dinamiche sociali, ma
soprattutto con le avventure
di grandi uomini. Le cento-
venti opere esposte si arti-
colano in statue, dipinti,
abiti, armature, gioielli, in-
segne e manoscritti prove-
nienti da collezioni e da mu-
sei italiani e stranieri. Tra
questi, particolarmente inte-
ressanti sono il “Ritratto
di cavaliere di Malta”
di Tiziano, il “Ritratto della
contessa de Chinchon”
di Goya, una copia rara
di manoscritto della “Regola
dei Templari” del tredice-
simo secolo e gli “Statuti
dell’Ordine della Giarret-
tiera” donati dalla regina
Maria d’Inghilterra – nota
come Bloody Mary – al duca
Emanuele Filiberto di Sa-
voia. Il percorso si articola
in tre filoni: l’epoca delle
Crociate e dei Templari con
gli ordini monastico-cavalle-
reschi, il periodo degli or-
dini monarchici e militari
e quello napoleonico. I visi-
tatori sono accompagnati
dalla musica, apposita-
mente commissionata
a Nicola Campogrande per
far rivivere miti e leggende
dei cavalieri e dei templari.
Quattro i momenti scanditi
dalle note: “Luci del
Medioevo”, “Con occhi rina-
scimentali”, “Gli abbagli del
Barocco” e “Immagini
di Napoleone”.
VOILÀ LESCHEVALIERS
Sino all’11 aprile la mostra “Cavalieri.Dai Templari a Napoleone” allestita in
una location davvero scenografica: la Reggia di Venaria Reale.
“Cavalieri. Dai Templari a
Napoleone. Storie di crociati,
soldati, cortigiani”
Orario:
Martedì, mercoledì, giovedì
e venerdì: ore 9.00-18.30
Sabato: ore 9.00-21.30
Domenica: ore 9.00-20.00
Lunedì: chiuso
SSi inaugura il 25 marzo la
mostra curata da Francesco
Bonami dal titolo “21x21:
21 artisti x il 21° secolo”.
La collettiva è promossa
da Confindustria e Unione
Industriale di Torino ed è in-
serita nel calendario
di eventi organizzati per
il Centenario di Confindu-
stria, che fu fondata a nel
capoluogo piemontese nel
1910. Intesa a promuovere
la creatività italiana, l’espo-
sizione propone un’ampia
selezione di opere nuove
o create ad hoc dai ventuno
artisti presenti in una sorta
di percorso che riunisce la-
vori che vertono sul rap-
porto tra progresso e tutela
del patrimonio esistente.
Il concetto della mostra
è che la creazione artistica
attuale è legata a quella sto-
rica in maniera imprescindi-
bile, così come il principio
della sperimentazione
si fonda sul confronto con
il passato e questo rapporto
caratterizza anche il si-
stema industriale italiano.
L’esposizione allestita alla
Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo accoglie gio-
vani artisti il cui lavoro na-
sce dalla dialettica tra inno-
vazione e tradizione non
soltanto in ambito estetico,
ma anche in quello sociolo-
gico, esplorando i modi in
cui queste dinamiche hanno
un impatto sulla società.
In parallelo a “21x21: 21 ar-
tisti per il 21° secolo”, dal
24 marzo al 9 maggio
la sede espositiva ospita an-
che un artista già affermato
sulla scena internazionale:
Alberto Garutti con il suo
“Project space”. Nato a
Como nel 1948,
è considerato un
esponente di
spicco del pano-
rama italiano; la
sua poetica avvi-
cina il pubblico
all’arte contem-
poranea e asso-
cia la creatività
alla natura con-
servandone sia il
senso mistico sia
l’aspetto scienti-
fico. Garutti rea-
lizza nello spa-
zio di Via
Modane l’opera
“Temporali” con
cui ha vinto il
Premio Terna:
si tratta di un
grande oggetto luminoso
le cui lampadine, ogni volta
in cui un fulmine cadrà sul
territorio italiano, si illumi-
neranno alla massima po-
tenza per poi decrescere
fino al loro spegnimento.
21X 2121 artisti per il 21° secolo
Fondazione Sandretto
Re Rebaudengo
Via Modane, 16
Ingresso intero 5 €, ridotto 3 €
Orario:
Da martedì a domenica ore 12.00-20.00
Giovedì ore 12.00-23.00 (gratuito dalle 20.00 alle 23.00)
Lunedì: chiuso
Luca Francesconi
Untitled, 2009
Acrylic on paper, 150x100 cm
Courtesy Fluxia, Milano
Photo Laura Fantacuzzi
even
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RReduce dal Festival di San-
remo 2010, dove è stata
ospite, e da una serie di
date che l’hanno portata
in giro per l’Italia e negli
States, Carmen Consoli
sarà a Torino per il club
tour “Ventunodieciduemi-
latrenta” nel quale, per la
prima volta, suona il basso.
Il progetto fa parte di un
programma più ampio: oltre
a questo, infatti, la cantante
è stata impegnata in un live
parallelo nei teatri, tra
i quali il torinese Teatro Co-
losseo. Decisamente rock
il primo tour, profonda-
mente intimista il secondo,
che prende il nome dall’ul-
tima fatica discografica:
“Elettra”. Pubblicato nell’ot-
tobre del 2009, il cd ha su-
bito raggiunto la seconda
posizione nella classifica
dei dischi più venduti in Ita-
lia ed ha ottenuto un gran-
dissimo consenso da parte
della critica. L’album de-
scrive figure femminili forti,
capaci di vivere anche le si-
tuazioni più difficili, e punta
su sonorità di matrice et-
nica e italiana, con un’incur-
sione nelle melodie nord
europee. Nel disco si perce-
pisce chiaramente quanto
siano lontani gli anni
di “Confusa e felice” o “Me-
diamente isterica”, ma an-
che de “L’ultimo bacio” che
è stato la colonna sonora
dell’omonimo film di
Gabriele Muccino. Il live
all’Hiroshima Mon Amour
si preannuncia ricco di
sound elettronici e pone
l’accento sulla sperimenta-
zione. Il titolo della serata
prende il nome dalla can-
zone più onirica del disco,
“Ventunodieciduemila-
trenta” appunto, nella quale
Carmen critica il pregiudizio
borghese. Il brano, come
il tour, rappresenta la can-
tante di oggi, una donna
che ha il coraggio di inda-
gare sulle mille sfaccetta-
ture dell’amore: da quello
materno e filiale a quello
spirituale sino a giungere
a quello carnale e promi-
scuo. Sul palco dell’HMA
Carmen sarà alla voce
e al basso; con lei ci sa-
ranno Santi Pulvirenti alla
chitarra elettrica, Andrea Pe-
sce alle tastiere e al moog,
Leif Searcy alla batteria.
CANTALA ANCORACARMEN!
Il 15 aprile l’Hiroshima Mon Amourdi Via Bossoli 83 propone
“Ventunodieciduemilatrenta”,il suggestivo live
della cantantessa catanese.
even
ti
RRotterdam cede lo scettro
alla nostra città, che
quest’anno è capitale
europea dei giovani e sede
di una serie di eventi dal ti-
tolo Y-our time. La tradi-
zione e l’esperienza nel
campo delle politiche gio-
vanili, la scena culturale
in continua trasformazione
e la capacità di gestire
grandi eventi hanno deter-
minato la vittoria del capo-
luogo piemontese, in com-
petizione con Saragozza,
Il Pireo e Goteborg.
Y-our time è un progetto
aperto: durante l’anno, in-
fatti, si aggiungeranno
nuove manifestazioni
al palinsesto già dise-
gnato. Numerosi gli eventi
e i progetti che coinvolge-
ranno i giovani nell’arco
dei dodici mesi. Uno tra
tutti, la creazione di un
Libro Bianco Europeo delle
Politiche Giovanili da pro-
porre ai politici e agli am-
ministratori comunitari
e dei singoli paesi.
Le diverse attività che si
svolgeranno sono state
suddivise in cinque aree
tematiche: Y-our idea ov-
vero la partecipazione,
la sostenibilità, il sapere
e la riflessione della citta-
dinanza, Y-our talent per
valorizzare le inclinazioni
e le competenze
di ognuno, Y-our art –
che trasformerà i muri
della città in tele per gli ar-
tisti che utilizzano nuove
forme espressive –
e ancora Y-our mu-
sic in onore della
creatività musicale
e Y-our sport in cui
la città diventerà
il campo da gioco
per uno sport pulito.
Ma non è finita.
A maggio si terrà in-
fatti lo Student per-
forming festival
e durante l’anno non
mancheranno wor-
kshop e appunta-
menti con perso-
naggi affermati del
panorama delle arti
e dello spettacolo.
Y-our time offrirà
quindi tante occa-
sioni di incontro e di con-
fronto tra i giovani
e quanti operano nel set-
tore giovanile.
Per essere costantemente
aggiornati sui diversi
eventi: yourtime2010.it e
info@yourtime2010.it
Y-OUR TIME
Nel 2010 Torino è la CapitaleEuropea dei Giovani e promette
tante iniziative e numerosiappuntamenti per dare voce
e valore ai protagonisti del domani.
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oro
sco
po
ariete dal 21/3 al 20/4Cogliete le nuove prospettive che vi si presenteranno abbondanti in questo mese di marzo.Non siate più apprensivi del dovuto e valutate con calma ogni situazione.
toro dal 21/4 al 20/5Questo marzo 2010 è un mese decisamente in discesa, sappiate tenerne conto per poter farecon ponderazione tutte le scelte importanti che potrebbero cambiare in meglio il corso deiprossimi mesi.
gemelli dal 21/5 al 21/6Un mese di transizione che potrebbe portare con sè delle grandi novità per il vostro futuroanche prossimo, questo febbraio 2010 è un periodo tutto da scoprire.
cancro dal 22/6 al 22/7State attraversando un periodo che finora non è stato a voi favorevole, per la fretta con cui visiete cimentati in situazioni spesso non alla vostra portata, cercate di non ripetere gli stessierrori fatti in passato.
leone dal 23/7 al 23/8In questo marzo 2010 dovrete cercare di essere più decisi e fermi di quanto non lo siate statiin passato: ogni titubanza in situazioni dove è richiesta una scelta rapida potrebbe costarvipiù di quanto pensiate.
vergine dal 24/8 al 22/9Dovrete saper approfittare di un periodo in cui la fortuna vi sta venendo incontro: nonlasciatevi coinvolgere in problemi che non vi competono e abbiate cura di voi stessi.
bilancia dal 23/9 al 22/10Importanti cambiamenti in atto per quando concerne il vostro lavoro che potrebbe avererisvolti decisamente positivi: non per questo dovrete dare meno conto chi vi sta vicino e lo èsempre stato anche in periodi difficili.
scorpione dal 23/10 al 22/11In questo marzo 2010 avrete la tendenza ad essere un pò più egoisti del dovuto: cercate dicontrastare questa vostra tendenza in vista di relazioni che potrebbero essere importanti.
sagittario dal 23/11 al 21/12In questo marzo 2010 dovrete prestare più attenzione del solito a chi vi sta attorno chepotrebbe spesso non comportarsi con la correttezza che vi aspettate.
capricorno dal 22/12 al 20/1Continua in questo marzo 2010 un periodo che è decisamente a vostro favore: dovretecercare di non mostrare troppo entusiasmo e limitare il vostro egocentrismo che si vapronunciando un pò troppo.
acquario dal 21/1 al 19/2Fate attenzione alle scelte che avete fatto in periodi recenti e valutate in questo marzo 2010se sia veramente il caso di tornare sopra a quanto avete fermamente deciso in passato percambiare qualcosa della vostra impostazione di vita.
pesci dal 20/2 al 20/3In questo marzo 2010 continua un periodo tranquillo spesso asettico e privo di fortiemozioni: cercate di non lasciarvi andare ad ozi e a leggerezze che in un futuro anche nontroppo prossimo potrebbero esservi rinfacciate spesso.
a cura di Desirèe