Post on 11-Mar-2016
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GergievIl grande direttore russo protagonista dell’autunno discografi co
Si conferma interprete di riferimento di Ciaikovsky(con il primo Blue-Ray Mariinsky)ed esemplare direttore Mahalerianocon la chiusura del ciclo delle sinfonie.
… e solo per il mercato italiano,“Essential Gergiev”, una panoramica sulla discografi a del maestroad un prezzo tascabile!
Sound and Music - Novità discografi che OTTOBRE 2011
Columns - OTTOBRE 2011
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Hyperion 2Gimell 7CPO 7Chandos 10BBC 13Classic Archive 14Mariinsky 14Testament 19Audite 19Wigmore Hall Live 24Supraphon 24Tactus 25Urania 25Playa Sound 26Linn Records 27Hi-Q Records 28OMR 29JVC XRCD24 30Pure Pleasure 31Reference Recordings 32Speakers Corner 32Impex 33
Più premiati 35
Servizio novità 34
In questo numero…
Primo piano 32
SC-L
SP23
62 (L
P da
180
gra
mm
i)
HENRY MANCINIBREAKFAST AT TIFFANY’S
THE ROMANTIC CELLO CONCERTO - VOL. 3SIR CHARLES VILLIERS STANFORDGemma Rosefi eld, violoncelloBBC Scottish Symphony Orchestra, Andrew Manze
CDA67859 (CD alto prezzo)
C. Villiers Stanford: Concerto per violoncello e orchestra; Rondò per vio-loncello e orchestra; Bal-lata and Ballabile per vio-loncello e orchestra op. 160; Irish Rhapsody n. 3 per violoncello e orche-stra op. 137Il terzo volume della col-lana Romantic Cello Con-
certo vede la giovane violoncellista Gemma Rosefi eld fare il suo esordio nel catalogo Hyperion. Il suo brillante stile esecutivo e la sua intensa personalità le hanno assicurato il favore del pubblico e le hanno consentito di aggiudicarsi nel 2007 il Pierre Fournier Award presso la Wigmore Hall. Seb-bene sia conosciuto soprattutto per la sua produzione corale, Charles Villiers Stanford scrisse diverse opere per violoncel-lo e orchestra, dalle quali è possibile apprezzare l’originalità della sua scrittura orchestrale e l’eccezionale talento con cui il compositore irlandese seppe far dialogare lo strumento so-lista con l’orchestra. Il suo Concerto in re minore fu conside-rato fi n dal suo primo apparire una delle pietre miliari della letteratura inglese per violoncello e orchestra, così come la Ballata and Ballabile, un’opera dai tratti scopertamente romantici pervasa da un irrefrenabile lirismo. La Rosefi eld esegue queste opere con una straordinaria espressività, sfog-giando sonorità calde e di meravigliosa bellezza, mentre la BBC Scottish Symphony Orchestra suona con il suo consue-to aplomb.
Precedenti volumi della serie:
VOL.1: OPERE DI DOHNÁNYI, ENESCU E D’ALBERTAlban Gerhardt, violoncelloBBC Scottish Symphony Orchestra, Carlos KalmarCDA67544 (CD alto prezzo)
VOL.2: OPERE DI VOLKMANN, DIETRICH, GERNSHEIM E SCHUMANNAlban Gerhardt, violoncelloRundfunk-Sinfonieorchester Berlin, Hannu LintuCDA67583 (CD alto prezzo)
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Columns - OTTOBRE 2011
NICOLA PORPORACANTATEIestyn Davies, controtenore; Arcangelo, Jonathan Cohen
CDA67894 (CD alto prezzo)
N. Porpora: Or che una nube ingrata; Oh se fosse il mio core; Destatevi, o pa-stori; Oh Dio, che non è vero; Veggo la selva e il monte; Dal povero mio corIl giovane controtenore Iestyn Davies fa il suo at-tesissimo debutto solistico in casa Hyperion con un incantevole disco compren-
dente sei cantate di Nicola Porpora. Davies viene accompagnato in questo disco dall’ensemble Arcangelo, una formazione di strumenti originali che si è già messa in luce per le sue interpre-tazioni intense e palpitanti, che non si limitano mai a quelle che vengono spesso defi nite “esecuzioni storicamente informate”. Nel corso di una carriera che si protrasse per quasi sette decen-ni, Porpora compose circa 135 cantate sacre, dodici della quali furono dedicate al principe di Galles Federico, munifi co patrono delle arti e musicista dilettante dotato di un certo talento. L’abili-tà di Porpora nell’esprimere la lingua italiana in musica fu lodata in ogni parte d’Europa e ancora oggi non è possibile rimanere insensibili di fronte alle sue fantasiose immagini musicali. La spiccata propensione di Davies per la caratterizzazione degli af-fetti e la sua innata capacità di esprimere il senso più autentico del testo e della musica contribuiscono a rendere questo disco uno dei titoli più belli dedicati alla cantata settecentesca.
Nicola Porpora su HYPERION:
NICOLA PORPORAOR SÌ M’AVVEGGIO, OH AMORE - CANTATE PER SOPRANOElena Cecchi Fedi, soprano; Auser Musici, Carlo IpataCDA67721 (CD alto prezzo)
BACH PIANO TRANSCRIPTIONS - VOLUME 10CAMILLE SAINT-SAËNS - ISIDORE PHILIPPNadejda Vlaeva, pianoforte
CDA67873 (CD alto prezzo)
C. Saint-Saëns: Ouverture dalla Cantata BWV 29; Adagio dalla Cantata BWV 3; Andantino dalla Cantata BWV 8; Bou-rrée dalla Partita n. 1 per violino solo BWV 1002; Andante dalla Sonata n. 2 per violino solo BWV 1003; Presto dalla Cantata BWV 35; Introduzione e Aria dalla Cantata BWV 15; Fuga dalla Sonata n. 3 per violino solo BWV 1005; Largo dal-la Sonata n. 3 per violino solo BWV 1005; Récitatif et Aria
dalla Cantata BWV 30; Gavotta dalla Partita n. 3 per violino solo BWV 1006; Aria dalla Cantata BWV 36; Coro dalla Can-tata BWV 30 I. Philipp: Concerto RV.522 - BWV 593 (Vivaldi-Bach) Concerto RV.565 - BWV 596 (Vivaldi-Bach)
Il decimo volume della collana Bach Piano Tran-scriptions ci offre la possi-bilità di ascoltare alcune delle opere più conosciute del grande Cantor lipsien-se fi ltrate attraverso la sen-sibilità romantica di due compositori - uno famosis-simo e l’altro virtualmente sconosciuto - vissuti tra la
fi ne del XIX e l’inizio del XX secolo. Il programma compren-de tutte le trascrizioni bachiane di Camille Saint-Saëns con l’aggiunta di alcuni lavori del suo allievo Isidore Philipp. Saint-Saëns fu uno dei numerosi compositori che seguirono con attenzione l’uscita delle edizioni a stampa della Bach-Ge-sellschaft, che contribuirono a riportare alla luce un gran nu-mero di opere di Bach, prime tra tutte le cantate sacre. Le tra-scrizioni di Saint-Saëns rivestono una grande importanza sia per il fatto di essere basate su lavori relativamente poco noti concepiti in origine per strumenti diversi dal pianoforte sia per la grande cura con cui furono realizzate. La Hyperion è orgo-gliosa di presentare la giovane pianista bulgara Nadejda Vlae-va, che con questo disco fa il suo esordio nel catalogo dell’eti-chetta londinese. Ascoltando questo disco, non potrete fare a meno di rimanere colpiti dall’incontenibile energia e dalla im-pressionante padronanza tecnica della Vlaeva, una pianista destinata a far parlare molto di sé.
ROBERT PARSONSOPERE SACREThe Cardinall’s Musick, Andrew Carwood
CDA67874 (CD alto prezzo)
R. Parsons: Domine, quis habitabit?; Peccantem me quotidie; Holy Lord God Almighty; Deliver me from mine enemies; Retribue servo tuo; Solemnis urge-bat dies “Iam Christus astra ascenderat”; Magni-fi cat; Libera me, Domine; Credo quod redemptor; O bone Jesu; Ave Maria
Dopo aver portato a termine l’integrale delle opere sacre di William Byrd, l’ensemble vincitore del Gramophone Award The Cardinall’s Musick prende in esame un altro grande ma-estro del Rinascimento inglese, Robert Parsons. Purtroppo ci
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sono pervenute pochissime notizie sulla breve vita di questo compositore e - salvo rare eccezioni - le sue opere continua-no a rimanere avvolte nell’oblio, forse anche a causa della cospicua produzione del prolifi co William Byrd, che prese il suo posto come Gentleman della Chapel Royal. Nonostante questo, va detto che lo stile vocale di Parsons è uno dei più eleganti e opulenti della metà del XVI secolo. In questo disco l’ensemble Cardinall’s Musick ci offre una sublime interpre-tazione di alcune delle opere corali più belle di Parsons, tra le quali meritano di essere citati il sofi sticato Magnifi cat e il drammatico O bone Jesu. L’impasto sonoro al tempo stesso puro e brillante della formazione diretta da Andrew Carwood esalta al massimo grado le eleganti architetture polifoniche di Parsons. L’interpretazione magica e apparentemente priva di sforzo della splendida Ave Maria rappresenta la conclusione ideale di un disco di grandissimo interesse.
The Cardinall’s Musick e Andrew Carwood su HYPERION:
GREGORIO ALLEGRIMISERERE E LA MUSICA DI ROMAThe Cardinall’s Musick, Andrew CarwoodCDA67860 (CD alto prezzo)
WILLIAM BYRDINFELIX EGOThe Cardinall’s Musick, Andrew CarwoodCDA67779 (CD alto prezzo)RECORDING OF THE YEAR 2010 (GRAMOPHONE)
RICHARD STRAUSSINTEGRALE DEI LIEDER - VOLUME 5Kiera Duffy, soprano; Roger Vignoles, pianoforte
CDA67746 (CD alto prezzo)
R. Strauss: Mädchenblumen op. 22; Frühlingsgedränge op. 26 n. 1; Morgen! op. 27 n. 4; Hat ge-sagt - bleibt’s nicht dabei op. 36 n. 3; Meinem Kinde op. 37 n. 3; Mein Auge op. 37 n. 4; Herr Lenz op. 37 n. 5; Junghexenlied op. 39 n. 2; Muttertändelei op. 43 n. 2; Einkehr op. 47 n. 4; Ich schwebe op. 48 n. 2; Kling! op. 48 n. 3; Sechs Lieder op. 68
Sapientemente concepita dal pianista Roger Vignoles, l’integra-le dei Lieder di Richard Strauss vede protagonisti cantanti gio-vani ma di grandissimo talento e si pone l’obiettivo di presentare al grande pubblico sia i capolavori più conosciuti sia gemme virtualmente sconosciute del grande compositore tedesco. La maggior parte dei brani di questo disco fu composta tra il 1888 e il 1900, fatta eccezione per i Brentano-Lieder op. 68, sei lavori
caratterizzati da una scrittura magniloquente e molto espressiva che denota il grande talento di quello che è tuttora considerato uno dei più grandi compositori d’opera della prima metà del XX secolo. Kiera Duffy si accosta a queste opere con un approccio impeccabile che rivela la sua comprensione del testo e la sua assoluta padronanza di una musica assai complessa ed esegue il brillante Lied der Frauen con un’incontenibile vitalità e un’in-tonazione impeccabile. Come sempre, questo splendido disco è corredato dalle interessantissime note di copertina fi rmate da Roger Vignoles e dai testi cantati.
LOUIS MOREAU GOTTSCHALKINTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTEPhilip Martin, pianoforte
CDS44451/8 (8 CD prezzo speciale)
Con il suo stile idiomatico e raffi nato, il pianista Philip Martin si è affermato tra gli interpreti più autorevoli dell’opera di Louis Moreau Gottschalk. Le opere di Gottschalk godettero di una grandissima popolarità per tutta la durata della sua vita soprattutto grazie alla loro trascinante vena melodica e
al loro palpabile senso del divertimento. Gli otto volumi dell’ampia integrale dei lavori di Gottschalk portata a termine da Martin sono stati accolti con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo e hanno sempre lasciato gli appas-sionati del grande repertorio pianistico in febbrile attesa del vo-lume successivo. Oggi la Hyperion riunisce questi otto dischi in un elegante cofanetto offerto a un prezzo particolarmente conve-niente. «Questo nuovo disco di Philip Martin è senza dubbio uno dei titoli pianistici più importanti degli ultimi anni. Era dai tempi in cui sul mercato discografi co apparivano le interpretazioni ma-gnifi camente cesellate e ornate da delicate sfumature sonore di grandi interpreti del calibro di Wilhelm Kempff, Stefan Askena-se e Walter Gieseking che non ascoltavo brani pianistici eseguiti con un approccio così ipnotico. Questo disco cancella ogni dub-bio sul fatto che Martin sia uno dei migliori pianisti in circola-zione» (Fanfare, Stati Uniti).
LUDWIG VAN BEETHOVENINTEGRALE DELLE OPERE PER TRIO DI ARCHI E PIANOFORTE The Florestan Trio
CDS44471/4 (4 CD prezzo speciale)
L. van Beethoven: Trio per archi e pianoforte op. 70 n. 1 Degli Spiriti; Trio per archi e pianoforte op. 70 n. 2; Allegretto per archi e pianoforte WoO39; Trio per archi e pianoforte op. 97 Ar-
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PRIMA SCELTAi migliori a prezzo speciale
€14.90 (prezzo consigliato - fi no al 31.12.2011)
Dopo aver portato a termine la monumentale collana dedicata alle opere per tastiera di Bach, Angela Hewitt dà inizio con questo disco a una nuova integrale destinata ad arricchire il già straordinario catalogo della Hyperion, questa volta dedi-cata ai ventisette concerti per pianoforte e orchestra di Mo-zart, alcuni dei quali sono considerati tra i più grandi capola-vori del compositore salisburghese. In particolare, i Concerti n. 6 e n. 8 sfoggiano una straordinaria perfezione formale e una aristocratica eleganza. Scritto nel 1777 da un Mozart appena ventunenne, il Concerto n. 9 Jeunehomme è ritenu-to il primo grande capolavoro mozartiano, un giudizio che trova piena conferma in una scrittura monumentale e di stra-ordinaria originalità e in un’orchestrazione brillante e molto fantasiosa. Come ha affermato il critico americano Michael Steinberg, scrivendo questo concerto «Mozart, per così dire, divenne Mozart». Eseguendo questi concerti Angela Hewitt sfoggia la sua caratteristica eleganza e la sua innata musicali-tà, venendo accompagnata dall’Orchestra da Camera di Man-tova, formazione dotata di un impasto sonoro di impeccabile raffi natezza. Il disco è arricchito da un ricco apparato di note, comprendente un commento personale e molto illuminante della stessa Hewitt.
CDA67840
WOLFGANG AMADEUS MOZARTCONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N. 6, N. 8 E N. 9Orchestra da Camera di Mantova, A. Hewitt, piano e direzione
W.A. Mozart: Concerto n. 6 per pianoforte e orchestra K.238; Concerto n. 8 per pianoforte e orchestra K.246 Lützow; Concer-to n. 9 per pianoforte e orchestra K.271 Jeunehomme
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ciduca; Allegretto per archi e pianoforte Hess 48; Variazioni per archi e pianoforte su Ich bin der Schneider Kakadu op. 121a; Trio per archi e pianoforte op. 1 n. 1; Trio per archi e pianoforte op. 1 n. 2; Trio per archi e pianoforte WoO38; Trio per archi e pianoforte op. 1 n. 3; Variazioni per archi e pianoforte op. 44; Trio per archi e pianoforte op. 11
I quattro volumi dell’inte-grale delle opere per trio di archi e pianoforte di Bee-thoven realizzati dal Flore-stan Trio sono stati accolti con grande favore sia dalla stampa sia dal pubblico. Ri-unita in un elegante cofa-netto offerto a un prezzo molto conveniente, questa integrale è oggi considerata
una delle migliori versioni disponibili sul mercato, un fatto che la rende un vero e proprio must per tutti gli appassionati dell’o-pera di Beethoven degni di questo nome. «L’interpretazione del Florestan Trio si mette in grandissima evidenza per il suo delica-to lirismo, le sue sonorità luminose e la sua vitalità ritmica» (BBC Music Magazine) «Il Florestan Trio sembra determinato a spremere ogni grammo di energia, vitalità e arguzia da queste incantevoli opere giovanili […] Il mezzo più effi cace per espri-mere fi no in fondo la brillantezza di questi lavori è l’aristocratico fraseggio di Susan Tomes, sempre precisissimo e pervaso da un meraviglioso piglio ritmico» (Gramophone) TOP 20 DISCS OF 2003 (BBC MUSIC MAGAZINE / RADIO 3 CD REVIEW) RECOMMENDATION OF THE MONTH, CHAMBER (BBC MUSIC MAGAZINE)
MICHAEL PRAETORIUSOPERE NATALIZIEWestminster Cathedral ChoirThe Parley of Instruments, David Hill
CDH55446 (CD medio prezzo)
M. Praetorius: Nun komm, der Heiden Heiland; Pueri nostri concinite ‘Singet und klinget’; Danze da Terpsichore; Puer na-tus in Bethlehem ‘Ein Kind ge-born’; Quem pastores laudavere; Vom Himmel hoch; Es ist ein Ros’ entsprungen; Wie schön leuchtet der Morgenstern; Nun helft mir Gottes Güte schon preisenMichael Praetorius fu uno
dei compositori tedeschi più versatili del periodo compreso tra la fi ne del Rinascimento e i primi albori del Barocco. Nel 1603 Praetorius venne nominato Kapellmeister alla corte di Wolfenbüttel, un incarico che gli permise di viaggiare in tutta la
Germania e di imporsi come uno dei direttori e consulenti musi-cali migliori del paese. La musica sacra di Praetorius gode oggi di una fama di gran lunga minore rispetto a quella che meritereb-be, un fatto che in parte trova spiegazione nelle sue grandissime proporzioni. Con questa incantevole silloge di inni, di corali e di carole la Hyperion si è posta l’obiettivo di ricostruire una delle celebrazioni musicali dirette da Praetorius a Wolfenbüttel, sce-gliendo i solisti tra i membri del coro e utilizzando strumenti originali o copie fedeli degli strumenti che venivano utilizzati in Germania tra la fi ne del XVI e l’inizio del XVII secolo. «Il disco dedicato al repertorio natalizio più bello che conosca. Il programma comprende musica molto bella, eseguita in manie-ra impeccabile e con grande partecipazione emotiva» (Hi-Fi News) «Questo disco propone una serie di opere molto attraenti, eseguite e registrate con estrema cura» (Gramophone).
Westminster Cathedral Choir & David Hill su HYPERION:
TOMÁS LUIS DE VICTORIAMISSA VIDI SPECIOSAM E MOTTETTICDH55358 (CD medio prezzo)
JOSQUIN DESPREZMISSA PANGE LINGUAM E VULTUM TUUMCDH55374 (CD medio prezzo)
AA.VV.EPIFANIA A ST PAUL’SHuw Williams, organoSt Paul’s Cathedral Choir, John Scott
CDH55443 (CD medio prezzo)
Anonimo: Brightest and best of the sons of the morning; Coventry Carol; The growing limbs of God the Son; O worship the Lord in the beau-ty of holiness! F. Mendels-sohn: When Jesus our Lord W. Byrd: Praise our Lord, all ye Gentiles; Senex pue-rum portabat J. Handl: Omnes de Saba venient L.
Marenzio: Tribus miraculis J. Bingham: Epiphany P. Cornelius: The three Kings W. Crotch: Lo! Star-led chiefs F. Arthur Gore Ouseley: From the rising of the sun S.S. Wesley: Ascribe unto the Lord H. Howells: Here is the little door J. Eccard: When to the temple Mary went G. Holst: Nunc dimittis H.127La lunga serie di registrazioni realizzata dal St Paul’s Cathe-dral Choir viene coronata da un ultimo disco dedicato alla festa dell’Epifania, che costituisce una sorta di pendant per il bellissi-mo Advent at St Paul’s (CDA66994). Il programma di questo di-sco comprende una serie di bellissime opere composte tra il XVI
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e il XX secolo, spaziando da Johann Sebastian Bach a Judith Bingham e presentando alcuni amatissimi brani di Wesley, Cor-nelius, Howells e altri autori. «Un grande applauso a John Scott e al St Paul’s Cathedral Choir, che con questo disco ci ricordano quanto sia affascinante il repertorio dell’Epifania […] Ogni bra-no viene eseguito come se fosse l’opera più bella mai scritta e la loro semplice bellezza viene espressa con una gioia profonda e sincera […] Detto questo, non si può che godere della mera-vigliosa ricchezza di questo programma» (Organists’ Review) EDITOR’S CHOICE (ORGANISTS’ REVIEW) - EDITOR’S CHOICE (CATHEDRAL MUSIC).
GimellJOSQUIN DESPREZMISSA DE BEATA VIRGINE. MISSA AVE MARIS STELLAThe Tallis Scholars, Peter Phillips
CDGIM044 (CD alto prezzo)
J. Desprez: Missa De beata virgine; Credo quarti toni; Cantus planus Ave maris stel-la; Missa Ave maris stellaQuesto disco rappresenta il quinto volume dell’in-tegrale delle messe di Jo-squin Desprez, un progetto di grandissima importanza che la Gimell porta avanti con una cura ai limiti del
maniacale da parecchi anni. Josquin fu il compositore più im-portante che la storia della musica ricordi tra Guillaume Du-fay e Giovanni Pierluigi da Palestrina ed è considerato dalla maggior parte degli studiosi il capofi la della scuola franco-fi amminga. Date queste premesse, nessuno può sorprendersi del fatto che con ogni probabilità la Missa De beata virgine fu la messa più eseguita di tutta la prima fase del periodo ri-nascimentale. Scrivendo quest’opera Josquin si sbizzarrì in sperimentazioni sulle strutture, sui motivi, sulle architetture matematiche e su tutto ciò che gli venne in mente. La Missa Ave maris stella appartiene invece alla prima fase creativa di Josquin e presenta una scrittura più trasparente e concisa. Il Credo quarti toni è sopravvissuto grazie a un solo manoscritto conservato a Cambrai realizzato negli ultimi mesi di vita di Josquin. Sebbene alcuni musicologi continuino a metterne in dubbio l’autenticità, lo studioso John Milsom si è battuto per farne riconoscere la piena autenticità e ha espresso le sue ragio-ni nel saggio «Did Josquin write this?» pubblicato nel booklet di questo disco. Peter Phillips si è detto convinto delle tesi di Milsom. Questo disco farà sicuramente procedere il dibattito.
FRANCESCO DURANTEMUSICA NAPOLETANA PER IL NATALE Solisti, Kölner Akademie, Michael Alexander Willens
CPO777571 (CD alto prezzo)
F. Durante: Pastorale o Mot-tetto per la nativitate Jesu Chri-ste Ad presepe venite; Magnifi -cat a 4; Litanie della BMV; Magnifi cat a 4; Kyrie-Gloria della Messa In PastoraleSebbene ci siano pervenute pochissime informazioni sulla vita di Francesco Du-rante, le fonti di cui siamo in possesso dimostrano che
fu uno dei più grandi compositori di musica sacra della Napoli della prima metà del XVIII secolo. Verso la fi ne del XVII secolo il repertorio natalizio divenne una delle tradizioni più amate dal pubblico napoletano, che dimostrò di apprezzare molto le can-tate e i mottetti basate sui principali eventi di questa festività. Durante portò avanti questa tradizione con una serie di opere vocali da lui defi nite pastorali, termine che indica la relazione di questi brani con i pastori che dai campi si recarono all’umile mangiatoia del Re dei Re. Tra le opere presentate in questo pri-mo volume dedicato alla letteratura natalizia napoletana quella più conosciuta, amata, eseguita e registrata è senza dubbio il Magnifi cat in si bemolle maggiore, un incantevole lavoro che venne pubblicato più volte anche nel corso del XIX secolo e che fu giustamente defi nito «la versione più perfetta dell’inno di lode a Maria Vergine». In questo lavoro Durante riuscì a far coesistere i gloriosi stilemi della Scuola Napoletana con alcuni degli elementi che andavano di moda all’inizio del XVIII se-colo, come si può facilmente notare ascoltando la meravigliosa interpretazione della Kölner Akademie diretta con piglio e molto buon gusto da un ispirato Michael Alexander Willens.
RICHARD WETZEIN WEIHNACHTSORATORIUM AUF ALT-DEUTSCHE GEDICHTESolisti, Dombergchor Erfurt, Philharmonischer Chor Erfurt Thüringisches Kammerorchester Weimar, G. A. Albrecht
CPO777638 (CD alto prezzo)
R. Wetz: Ein Weihnachtsoratorium auf alt-deutsche Gedichte op. 53Dopo aver pubblicato il Requiem di Richard Wetz, la CPO pro-segue l’esplorazione della produzione del compositore tedesco presentando il suo Oratorio di Natale basato su antiche poesie tedesche, che lo tenne impegnato dal 1927 al 1929.
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L’Oratorio di Natale fu eseguito per la prima volta il 3 dicembre del 1929 nel-la Predigerkirche di Erfurt sotto la direzione dello stesso autore. Negli anni successivi venne eseguita con una certa regolarità in diverse città tedesche, ma dopo il 1945 scomparve quasi completamente dai
cartelloni delle stagioni concertistiche. Convinta dell’alto va-lore di questo oratorio, la CPO pubblica oggi la registrazione live del concerto tenutosi nel 2010 a Erfurt per celebrare il 75° anniversario della morte di Wetz. L’Oratorio di Natale non solo dimostra l’altissimo magistero contrappuntistico di Wetz, ma mette anche in evidenza il suo grande talento drammaturgi-co e una scrittura polifonica molto libera che gli consentì di enfatizzare al massimo i contenuti espressivi della musica. Come il Requiem, anche l’Oratorio di Natale venne concepito per essere eseguito nelle sale da concerto e non per una liturgia sacra.
GEORG PHILIPP TELEMANNINTEGRALE DEI CONCERTI PER FIATI - VOLUME 6La Stagione Frankfurt, Camerata Köln, Michael Schneider
CPO777402 (CD alto prezzo)
G.P. Telemann: Concerto per fl auto traversiere, ar-chi e basso continuo TWV 51:h1; Concerto per due fl auti, fagotto, archi e bas-so continuo TWV 53:D1; Concerto per oboe, archi e basso continuo TWV 51:a1; Concerto per due oboi, fagotto, archi e bas-so continuo TWV 53:C1
Concerto alla francese; Concerto per fl auto, archi e basso continuo TWV 51:D3 Concerto Polonaise; Concerto per due fl auti dolci, archi e basso continuo TWV 52:B1; Concerto per due corni, archi e basso continuo TWV 52:F3Il sesto volume dell’integrale dei concerti per fi ati di Georg Philipp Telemann varata dalla CPO vede il compositore di Magdeburgo far sfoggio da par suo delle più raffi nate tec-niche contrappuntistiche, di una vena melodica senza pari e di una sbrigliata scrittura virtuosistica. Quando si tenta di dividere i concerti di Telemann in gruppi omogenei si incon-trano spesso lavori uniti tra loro in modo da formare coppie. I lavori presentati in questo disco offrono la possibilità di ascoltare quelle che possono essere considerate “opere ge-melle”. Recenti studi musicologici hanno messo in evidenza
che Telemann diede a ogni gruppo di concerti caratteristiche peculiari e oggi gli appassionati di musica più ambiziosi pos-sono individuare gli elementi che portarono alla formazione di ciascun gruppo e ciclo, trarre paralleli tra un’opera e l’al-tra ed elaborare confronti che fi no a qualche tempo fa erano assolutamente inimmaginabili. In questo disco l’ensemble di strumenti originali La Stagione Frankfurt diretto dal fl au-tista Michael Schneider e i solisti della Camerata Köln ci propongono tra le altre cose una formidabile interpretazione del Concerto Polonaise, un lavoro molto gradevole basato su una serie di coinvolgenti temi popolari e pervaso da una freschezza irresistibile.
ANDRZEJ PANUFNIKINTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 4Konzerthausorchester Berlin, Lukasz Borowicz
CPO777683 (CD alto prezzo)
A Panufnik: Sinfonia n. 2 (Sinfonia Elegiaca); Sinfo-nia n. 3 (Sinfonia Sacra); Sinfonia n. 10I primi tre volumi dell’in-tegrale delle sinfonie di Andrzej Panufnik varata dalla CPO è stata accolta con grandissimo favore sia dal pubblico sia dalla stampa specializzata di
tutto il mondo e la scelta compiuta da Burkhard Schmilgun, direttore artistico della prestigiosa etichetta tedesca, di affi da-re un compito così impegnativo al giovane direttore Lukasz Borowitz si è rivelata completamente azzeccata. Nei tre dischi precedenti il direttore polacco ha guidato con eccellenti risultati la sua Orchestra della Radio Polacca, mentre da questo volume in avanti proseguirà la sua ardita esplorazione del repertorio sinfonico di Panufnik alla testa della Konzerthausorchester Berlin, non perché la prima fosse inadeguata sotto l’aspetto artistico - tutt’altro! - ma per il fatto che non disponeva di un organico suffi cientemente vasto per affrontare le sinfonie della maturità di Panufnik. Il compositore polacco scrisse la Secon-da Sinfonia (intitolata Elegiaca) nel 1957 prendendo le mosse dalla Sinfonia della Pace, una sinfonia per coro e orchestra che aveva portato a termine due anni prima, e la Terza Sinfonia (intitolata Sacra) nel 1963 come «omaggio al millenario della conversione della Polonia al Cristianesimo, dell’indipendenza e come espressione dei miei sentimenti religiosi e del mio patriot-tismo». La Sinfonia Sacra continua a essere ancora oggi l’opera più eseguita di Panufnik. La Decima - e ultima - Sinfonia di Panufnik venne invece portata a termine nel 1988 per celebrare il primo centenario della fondazione della Chicago Symphony Orchestra e venne tenuta a battesimo da un direttore del calibro di Sir Georg Solti.
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AA.VV.CANTATE PER SOPRANO DALLA GROSSFAHNER-COLLECTIONMaria Jonas, soprano; Chursächsische Capelle Leipzig
CPO777546 (CD alto prezzo)
J.H. Buttstett: Das ist mei-ne Freude; Jetzt ist das Mahl bereit G.F. Künstel: Was will mich die Sünde schrecken J. Pachelbel: Mein Fleisch ist die rechte Speise G.P. Telemann: Schmecket und sehet TWV 7:32; Ich hoffe darauf, dass du so gnädig bist TWV 1:deest; Was Jesus tut, ist
wohl getan TWV 1:1526 J. Topf: Gott, du bist mein GottIl villaggio della Turingia di Grossfahner custodisce nella sua biblioteca la collezione di manoscritti musicali del XVII e XVIII secolo più vasta di tutta la Germania centrale, comprendente ol-tre 600 lavori scritti da una cinquantina di compositori tanto fa-mosi quanto virtualmente sconosciuti che ricoprirono l’incarico di organisti e di direttori musicali delle principali chiese della Turingia e della Sassonia. La maggior parte di queste opere sa-cre fu copiata o acquistata dall’allora direttore musicale della chiesa di Grossfahner Abraham Nagel, che aggiunse lavori di sua composizione e manoscritti provenienti dal vicino villaggio di Eschenbergen. Grazie all’impegno di Nagel si venne così a creare una vasta raccolta di lavori sacri composti tra il 1650 e il 1750, che consente di farsi un’idea molto precisa delle opere polifoniche che vennero eseguite in due villaggi della Germania centrale dalla metà del XVII secolo fi no alla morte di Johann Sebastian Bach. Da questo suggestivo repertorio, il soprano Ma-ria Jonas ha scelto otto cantate che dimostrano al di là di ogni ragionevole dubbio che in epoca barocca in Germania la musica sacra di alto livello non veniva eseguita solo nelle cappelle delle città principali.
GEORG SCHUMANNTRII PER ARCHI E PIANOFORTEMünchner Klaviertrio
CPO777712 (CD medio prezzo)
G. Schumann (1866-1952): Trio n. 1 per archi e pianoforte op. 25; Trio n. 2 per archi e pianoforte op. 62Sebbene non avesse nessun legame di parentela con il ben più famoso Robert, Georg Schumann condivise con il composi-tore di Zwickau il fecondo ambiente culturale sassone e il fatto di essere nato in una famiglia molto legata alla musica. Nel giro di pochissimo tempo Georg Schumann si mise in luce grazie a un brillante talento pianistico, che fi n da gio-vanissimo gli consentì di eseguire concerti per pianoforte e
orchestra di grande diffi coltà. In ogni caso, Schumann non si interessò solo alla carriera concertistica. Nel corso della sua carriera Schumann scrisse una sonata per violoncello e pianoforte, due sonate per violino e pianoforte, due quintetti per archi e pianoforte, un quartetto per archi e pianoforte e due trii per archi e pianoforte, tutti concepiti in origine per essere eseguiti da lui stesso.
Quando nel 1900 si trasfe-rì a Berlino per assumere l’incarico di direttore della Singakademie, Schumann costituì un trio con il violi-nista Carl Halir e il violon-cellista Hugo Dechert. Schumann scrisse il suo primo trio a Brema, dove dirigeva l’orchestra fi lar-monica locale. Composto
nel 1916, il Trio n. 2 è un’opera intensamente melodiosa, che si colloca a pieno titolo nella poetica del Tardo Romantici-smo, priva delle elaborate costruzioni armoniche tanto care al suo contemporaneo Max Reger. Nel complesso si tratta di un disco di grande interesse, che ci consente di riscoprire un compositore virtualmente sconosciuto e di apprezzare la raf-fi nata musicalità del Münchner Klaviertrio.
FELIX WEINGARTNERINTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOLUME 3Sarastro Quartett
CPO777253 (CD medio prezzo)
F. Weingartner: Quartet-to per archi n. 2 op. 26; Quartetto per archi n. 4 op. 62In questo disco ritroviamo il violinista Carl Halir, di cui si è parlato a proposito del disco dedicato a Georg Schumann. Halir non fu solo il solista che eseguì i trii di Schumann, ma
anche il primo violino di un quartetto, a cui Felix Weingart-ner dedicò i suoi primi due quartetti. In seguito Weingartner commentò in questi termini la prima esecuzione del Quartet-to n. 2 op. 26: «All’inizio si percepì una buffa furia. Persino i componenti del Quartetto Halir dimostrarono una certa esi-tazione e suonarono con timoroso rispetto, mentre una parte del pubblico fi schiava. Il quartetto è pervaso da un’atmosfera cupa, che a tratti assume toni estremamente austeri; ancora oggi faccio fatica a capire cosa abbia spinto il pubblico ad accoglierlo in maniera così ostile». Per la verità, anche nel 2011 non si riesce a comprendere cosa suscitò questa ostilità.
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Infatti, sia questo lavoro sia il Quartetto n. 4 non presentano caratteristiche in grado di offendere nessuno e lo sviluppo non presenta innovazioni stilistiche particolarmente audaci. Sotto l’aspetto formale, Weingartner fa parte della tradizione che ebbe tra i suoi massimi esponenti Franz Schubert, più che di quella legata all’ultima fase creativa di Beethoven, come si può notare ascoltando questa bella registrazione realizzata dal Sarastro Quartett.
FELIX MENDELSSOHNINTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOLUME 1Minguet Quartett
CPO777503 (CD medio prezzo)
Felix Mendelssohn: Quartetto per archi n. 2 op. 13; Quartetto per ar-chi n. 6 op. 80Nel corso della sua breve vita, Mendelssohn si oc-cupò con profi tto di tutti i generi musicali, spaziando dal repertorio pianistico all’opera teatrale e alla cameristica, ambito che
riveste un’importanza fondamentale nella sua produzione. In questa categoria rientrano oltre trenta lavori, tra cui set-te quartetti per archi, che la CPO ci proporrà nei prossimi mesi nella magistrale interpretazione del Minguet Quartet. Mendelssohn compose le dodici Fughe per quartetto d’archi all’età di appena 12 anni e due anni più tardi scrisse il Quar-tetto per archi in mi bemolle maggiore, primo suo lavoro di questo genere. Il Quartetto n. 2 è considerato uno dei suoi primi capolavori assoluti. Mendelssohn compose quest’ope-ra nel 1827 - l’anno della morte di Beethoven - e nella sua scrittura è possibile riconoscere con chiarezza alcuni elemen-ti del tono e della struttura formale del Quartetto op. 132 del Titano di Bonn, un sincero omaggio alla memoria del grande compositore appena scomparso, che comunque non portò Mendelssohn a diventarne un epigono. Ultimo quartetto per archi scritto da Mendelssohn, l’intensissimo Quartetto op. 80 è intriso del lacerante dolore provato dal compositore per la morte dell’adorata sorella Fanny e, con la sua complessa ela-borazione tematica, costituisce un importante punto di svolta dagli ideali stilistici del Classicismo di Haydn e di Mozart.
GEORG FRIEDRICH HÄNDELAPOLLO E DAFNEAndrea Lauren Brown, Dominik WoernerCantus Firmus Consort, Andreas Reize
CPO777228 (CD alto prezzo)
G.F. Händel: Apollo e Dafne HWV 122; Concerto grosso op. 3 n. 2 HWV 313; Ouverture HWV 336; Suite HWV 352; Suite HWV 353; Die verwandelte Daphne; Suite HWV 354; Der be-glückte Florindo; Ciacco-na da Terpsichore HWV 8bIn passato suggestiva cor-nice di eventi musicali, il
castello di Waldegg è stato scelto dalla CPO per l’esecuzione della cantata Apollo e Dafne di Händel. Diretto dalla mano esperta di Andreas Reize, l’ensemble di strumenti originali can-tus fi rmus consort ha eseguito di recente questa cantata dram-matica nel Castello di Waldegg, una scelta che ha consentito di far rivivere per una sera lo spirito musicale di Händel con la massima autenticità possibile. Oggi questa magnifi ca interpre-tazione dell’Apollo e Dafne ci viene proposta dalla CPO con altri quattro lavori del grande compositore sassone, tra i quali spiccano le due suite tratte dall’opera perduta Die verwandel-te Daphne. Caratterizzata dalla presenza di un’esposizione, dell’acme e della catastrofe conclusiva, la classica struttura di questa cantata drammatica dimostra quanta importanza Händel desse all’utilizzo delle risorse teatrali. Il programma di questo disco si conclude con una ciaccona tratta dal balletto Terpsi-chore, che in seguito Händel riutilizzò in diversi lavori, tra cui l’opera Radamisto.
AA.VV.CAROLS FROM ST JOHN’S COLLEGE, CAMBRIDGEJohn Challenger, organoThe Choir of St John’s College, Cambridge, A. Nethsingha
CHSA5096 (SACD alto prezzo)
J. Rutter: What sweeter music Anonimo francese: Noël nouvelet; Ding! Dong! Merrily on high J. Burton: Balulalow W. Mathias: A babe is born H. Darke: In the bleak mid-winter E. Poston: Je-sus Christ, the apple tree Anonimo inglese: I saw three ships; Tomorrow
shall be my dancing day; O little town of Bethlehem; On Christmas Night (Sussex Carol) R.R. Bennett: Out of your sle-ep P. Warlock: Benedicamus Domino J. Joubert: There is no rose M. Martin: Adam lay bounden M. Flecha Il Vecchio:
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Riu, riu, chiu Anonimo tedesco: Es ist ein Ros’ entsprungen C. Robinson: Make we joy F. Mendelssohn: Hark! the herald angels sing J. Tavener: The Lamb M. Finnissy: Telling K. Leighton: Coventry Carol F.X. Gruber: Silent night J.F. Wade: O come, all ye faithfulNell’attesa che giunga il periodo d’Avvento e il Natale, il Choir of St John’s College di Cambridge diretto da Andrew Nethsing-ha propone una deliziosa antologia di lavori dedicati a queste gioiose festività. Il programma comprende una serie di lavori originali di John Rutter, Sir Richard Rodney Bennett, Elizabeth Poston e Kenneth Leighton, alcuni arrangiamenti di canti popo-lari e una scelta di inni liturgici legati all’Avvento e al Natale. Questo splendido disco è stato registrato nella Cappella del St John’s College in surround, una tecnologia che consente non solo di apprezzare un suono veramente spettacolare, ma anche di vivere in maniera incredibilmente realistica una delle cele-brazioni che si tengono ancora oggi in questo luogo molto sug-gestivo. Fondato negli anni Settanta del XVII secolo, il Choir of St John’s College di Cambridge è oggi considerato uno dei migliori cori di college del mondo, conosciuto e apprezzato da milioni di appassionati di musica per le sue eccezionali registra-zioni, esibizioni radiofoniche e tournée di concerti.
ROBERT SCHUMANNQUARTETTI PER ARCHIDoric String Quartet
CHAN10692 (CD alto prezzo)
R. Schumann: Quartetto per archi n. 1 op. 41 n. 1; Quartetto per archi n. 2 op. 41 n. 2; Quartetto per archi n. 3 op. 41 n. 3In questo nuovo disco la Chandos presenta i tre quartetti op. 41 di Schu-mann, nella sontuosa inter-pretazione del Doric String Quartet, formazione consi-
derata tra i migliori ensemble cameristici dell’ultima generazio-ne, ospite abituale di tutti i festival e le rassegne concertistiche più importanti del Regno Unito, dell’Europa, dell’Asia e degli Stati Uniti. Unici lavori del genere fatti pubblicare da Schu-mann, i tre quartetti per archi op. 41 vennero portati a termine nel 1842 in un periodo particolarmente fecondo per il grande compositore di Zwickau. Basate sui modelli che Schumann aveva analizzato con così tanta attenzione e pervase dalla sua caratteristica vena melodica, queste splendide opere presentano lo spirito che ci si aspetterebbe di trovare nel più romantico dei musicisti romantici. I tre quartetti op. 41 vennero eseguiti per la prima volta il 13 settembre del 1842, nel corso di un concerto or-ganizzato per festeggiare il ventitreesimo compleanno della sua adorata moglie.Clara apprezzò molto questi quartetti, defi nen-
doli «lucidi, cesellati in maniera molto elegante e scritti secon-do lo stile dei quartetti». A proposito di queste opere, il celebre teorico e compositore Moritz Hauptmann scrisse: «Il Quartetto n. 1 mi è piaciuto immensamente e mi ha fatto meravigliare del suo talento […] Sotto il profi lo stilistico, è strutturato in maniera impeccabile e per la maggior parte è pura bellezza».
Il Doric String Quartet su CHANDOS:
ERICH KORNGOLDQUARTETTI PER ARCHICHAN10611 (CD alto prezzo)GRAMOPHONE RECOMMENDS
WILLIAM WALTONQUARTETTI PER ARCHICHAN10661 (CD alto prezzo)
AA.VV.MY TRUE LOVE HATH MY HEARTSarah Connolly, mezzosoprano; Malcolm Martineau, pianoforte
CHAN10691 (CD alto prezzo)
B. Britten: O Waly Waly; A Corpus Christi Carol; Early One Morning; How Sweet the Answer I. Gurney: Sle-ep; By a Bierside P. War-lock: The First Mercy J. Ire-land: Her Song; Tryst; My True Love Hath My Heart H. Howells: Lost Love; King David; Gavotte; Come Sing and Dance M. Head: Cot-
swold Love; Foxgloves R.R. Bennett: A History of the Thé DansantIn questo disco Sarah Connolly e il pianista Malcolm Martineau eseguono quattro arrangiamenti di Benjamin Britten, tre basati su canti popolari e uno su un’opera corale da lui composta in gioventù. Questi bellissimi lavori costituiscono il pendant ideale della cantata Phaedra e di A Charm of Lullabies, presentate in un disco pubblicato pochi mesi fa dalla Chandos (CHAN10671). Il programma è completato da undici brani composti negli anni Venti del secolo scorso, periodo considerato da molti studiosi il decennio d’oro del repertorio vocale inglese. Tra i lavori più signifi cativi meritano di essere citati By a Bierside, un’amara rifl essione sulla morte scritta da Ivor Gurney nelle trincee del-la prima guerra mondiale, e King David, ritenuta da molti tra i massimi capolavori di Herbert Howells; da notare che lo stesso Howells dichiarò in più di un’occasione: «Sono più orgoglioso di aver scritto King David che qualunque altra cosa». L’opera più recente presentata in questo disco è A History of the Thé Dansant, un brano retrò dai toni surreali composto nel 1995 da Sir Richard Rodney Bennett.
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Bernard Herrmann oggi è conosciuto so-prattutto come com-positore di colonne sonore. Herrmann si mise in grande evi-denza grazie alla sua collaborazione con Alfred Hitchcock, per il quale scrisse le colonne sonore di al-cuni capolavori come North by Northwest, Vertigo e Psycho, ol-tre che per Quarto po-tere diretto da Orson Welles e Taxi Driver di Martin Scorsese. Nonostante questi grandi successi, Herr-
mann si considerò sempre un compositore che lavorava anche per il cinema e non un “semplice” autore di colonne sonore. Herrmann maturò l’idea di scrivere Moby Dick - A Cantata nel periodo in cui svolgeva le professioni di compositore e di direttore della CBS Symphony Orchestra. In un primo tempo Herrmann pensò di concepire questo lavoro secondo le logiche dell’opera lirica, ma ben presto si rese conto che il palcoscenico di un teatro non era il posto ideale in cui portare una versione musicale di Moby Dick. Dopo lunghe rifl essioni, Herrmann trovò la soluzione migliore nella forma della cantata, che ven-ne portata a termine nel 1938. L’opera venne tenuta a battesimo l’11 aprile del 1940 dalla New York Philharmonic Orchestra diretta da John Barbirolli, che la defi nì il lavoro più ambizioso che avesse mai sentito da un compositore americano dell’ulti-ma generazione. All’inizio degli anni Trenta Herrmann si fece infl uenzare dallo stile di Arnold Schönberg e dei compositori che avevano abbracciato la dodecafonia, un’infatuazione che peraltro non durò molto. Questa fase della carriera di Herr-mann culminò con la Sinfonietta per archi, un’opera che non venne mai eseguita in pubblico e rimase chiusa in un cassetto fi no all’inizio degli anni Sessanta, quando Herrmann la scelse come base per l’ultima parte della colonna sonora di Psycho. Questo disco presenta la versione originale della Sinfonietta in prima registrazione mondiale nella splendida interpretazione della Danish National Symphony Orchestra guidati da Michael Schønwandt.
FREDERICK DELIUSOPERE ORCHESTRALITasmin Little, violino; Paul Watkins, violoncelloBBC Symphony Orchestra, Sir Andrew Davis
CHSA5094 (SACD alto prezzo)
F. Delius: Concerto per violi-no e orchestra; Doppio Con-certo per violino, violoncello e orchestra; Concerto per violoncello e orchestraQuesto disco riunisce per la prima volta i tre grandi concerti per archi di Frede-rick Delius. Il Concerto per violino e orchestra, il Dop-pio Concerto per violino,
violoncello e orchestra e il Concerto per violoncello e orchestra vengono eseguiti da artisti esclusivi Chandos considerati tra i massimi specialisti del repertorio del XIX e XX secolo inglese. Vincitrice del Critics’ Choice Award ai Classic BRIT Awards del 2011, Tasmin Little è la protagonista del Concerto per vio-lino e orchestra. Contrariamente alla quasi totalità dei concerti, quest’opera non è un brano virtuosistico nel senso più comune del termine, in quanto la parte solistica è legata all’accompa-gnamento orchestrale dall’inizio alla fi ne, al punto che sembra scaturire dalla sua stessa struttura. Quest’opera è strutturata in un solo movimento di ampio respiro diviso in tre sezioni, nelle quali si succedono sentimenti molto eterogenei, che spaziano da una passionalità molto spontanea a toni sognanti e a spunti di grande energia. Paul Watkins ci offre una vigorosa interpreta-zione del Concerto per violoncello e orchestra, opera che Delius amava più di tutti i suoi concerti, anche perché fu l’ultimo lavoro che riuscì a fi nire prima che la sifi lide gli portasse la paralisi e la cecità. Tasmin Little e Paul Watkins eseguono poi il Doppio Concerto, un’opera poco eseguita e ancora meno incisa, che con i suoi colori accesi e il suo slancio trascinante è considerata tra i massimi capolavori di Delius.
AA.VV.FANTASIES FOR BASSOONKaren Geoghegan, fagotto; Philip Edward Fisher, piano
CHAN10703 (CD alto prezzo)
F. Schubert: Sonata per arpeggione e pianoforte D.821 R. Schumann: Fantasiestücke op. 73 G. Schreck: Sonata op. 9 L. Spohr: Adagio in fa maggiore S. Rachmaninov: Vocalise E. Elgar: Salut d’amour op. 12La Chandos decise di offrire il contratto di esclusiva a Karen Geoghegan nel 2007, dopo che la giovane fagottista si era messa in luce nel programma televisivo della BBC Classical Star. In questo disco la Geoghegan è accompagnata dal pianista Philip
PRIMA SCELTAi migliori a prezzo speciale
€14.90 (prezzo consigliato - fi no al 31.12.2011)
BERNARD HERRMANNMOBY DICKRichard Edgar-Wilson, David Wilson-JohnsonDanish National Symphony Orchestra and ChoirMichael Schønwandt
CHSA5095 (SACD)
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Edward Fisher in una bella antologia di brani di alcuni dei più grandi compositori del XIX e del XX secolo, tra cui Schubert, Schumann, Spohr, Rachmaninov ed Elgar. Eppure - fatta ecce-zione per la Sonata di Gustav Schreck - nessuna delle opere pre-sentate in questo disco è stata composta in origine per fagotto.
Considerato tra i brani più belli di Rachmaninov, Vo-calise fu scritto per voce a bocca chiusa e pianoforte. In questo splendido arran-giamento il fagotto ricopre il ruolo di “voce a bocca chiusa” dimostrando fi no in fondo tutte le sue grandi ri-sorse liriche, come peraltro si può notare anche nella
bellissima Salut d’amour di Elgar. Il Fantasiestücke di Schu-mann fu scritto in origine per clarinetto e pianoforte e le sue tre parti devono essere eseguite senza soluzione di continuità, con ogni brano che riprende e sviluppa le idee melodiche di quello precedente. Rimasta inedita per decenni dopo la morte del suo autore, la Sonata D.821 di Schubert è un’opera complessa e do-tata di un grande slancio espressivo, che passa dalla malinconia più profonda a scatti di vitalità molto coinvolgenti.
MSTISLAV ROSTROPOVICH: PORTRAIT OF A LEGENDMstislav Rostropovich, violoncelloLondon Symphony Orchestra, English Chamber OrchestraOrchestra Sinfonica di Stato dell’Unione SovieticaBBC Symphony Orchestra, George Hurst, Sir Colin DaviesBenjamin Britten, Evgeny Svetlanov, Gennadi Rozhdestvensky
BBCL5005 (3 CD prezzo speciale)
A. Khachaturian: Concerto Rapsodia per violoncello e orche-stra D. Shostakovich: Concerto n. 2 per violoncello e orchestra op. 126 P.I. Ciaikovsky: Varia-zioni su un tema rococò per vio-loncello e orchestra op. 33; Pezzo Capriccioso per violoncello e or-chestra R. Schumann: Concerto per violoncello e orchestra op. 129 A. Dvorák: Concerto per
violoncello e orchestra op. 104 F.J. Haydn: Concerto n. 1 per violoncello e orchestra C. Saint-Saëns: Concerto n. 1 per violoncello e orchestra op. 33 E. Elgar: Concerto per violoncello e orchestra op. 85. DIAPASON D’OR
JANET BAKER: PORTRAIT OF A LEGENDJanet Baker, sopranoGraham Johnson, Martin Isepp, Geoffrey ParsonsLondon Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra Evgeni Svetlanov, Carlo Maria Giulini, Norman del Mar
BBCL5006 (3 CD prezzo speciale)
F. Schubert: Diciannove Lie-der E. Chausson: Poème de l’amour et de la mer op. 19 H. Berlioz: Les nuits d’été op. 7 A. Schönberg: Canto della co-lomba del bosco (Gurrelieder) C.W. Gluck: O del mio dolce ardor J.-B. Lully: Bois epais B. Marcello: Il mio bel foco - Quella fi amma che m’accende L. Berkeley: Five Poems of
W.H. Auden G. Finzi: Let Us Garlands Bring op. 18 R. Vaughan Wil-liams: Let Beauty Awake; Tired; Silent Noon; Linden Lea B. Britten: The Salley Garden; O can ye sew cushions?; O Waly, Waly; Come ye not from Newcastle? H. Purcell: Sleep, Adam, sleep and take thy rest; Lord, what is man P. Warlock: Sleep; Pretty Ring Time; Rest, sweet nymphs; The Jolly Shepherd. CHOC DE LE MONDE DE LA MUSIQUE
LEOPOLD STOKOWSKI: PORTRAIT OF A LEGENDRae Woodland, Janet Baker, BBC Chorus, Goldsmith’s Choral Union Harrow Choral Society, London Symphony OrchestraBBC Symphony Orchestra, New Philharmonia Orchestra Leopold Stokowski
BBCL5007 (3 CD prezzo speciale)
G. Mahler: Sinfonia n. 2 Resurrezione D. Shostako-vich: Sinfonia n. 5 op. 47 R. Vaughan Williams: Sinfo-nia n. 8; Fantasia su un tema di Thomas Tallis O. Klemperer: Merry Waltz M. Ravel: Rhapsodie espa-gnole J. Brahms: Sinfonia n. 4 op. 98 O. Novacek: Perpetuum mobile
Un violoncellista russo, un mezzosoprano inglese e un direttore inglese naturalizzato americano, tre leggende della musica che la Classic Archives celebra con altrettanti cofanetti tripli compo-sti dalle migliori registrazioni apparse nel catalogo della BBC Legends. Balzato sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo per aver suonato Bach davanti alla Porta di Brandeburgo all’indomani della caduta del Muro di Berlino, Mstislav Rostro-povich è stato uno degli interpreti più carismatici della secon-da metà del XX secolo, ispiratore di compositori del calibro di
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Benjamin Britten e di Dmitri Shostakovich e partner abituale di fi gure leggendarie come Herbert von Karajan e Sviatoslav Richter. Considerata dalla stampa specializzata tra le migliori cantanti inglesi degli ultimi decenni, Janet Baker si è distinta in un repertorio vastissimo, che dai capolavori barocchi di Bach, Händel e Purcell si spinge fi no alle opere dei compositori con-temporanei inglesi, con una spiccata predilezione per il reper-torio liederistico di Schubert e di Schumann. Sebbene il suo nome sia forse quello meno conosciuto del terzetto, Leopold Stokowski godette di una grandissima fama per il suo imma-ginifi co stile direttoriale, per le sue vulcaniche trascrizioni per orchestra e - non ultimo - per il fatto di aver stretto la mano a Topolino nel fi lm d’animazione della Disney Fantasia. Ognuno di questi cofanetti ci offre la possibilità di ascoltare questi tre giganti della musica nei loro cavalli di battaglia con una qualità sonora di alto livello e a un prezzo molto conveniente. Un’occa-sione veramente imperdibile!
classic archiveARTURO BENEDETTI MICHELANGELIINTERPRETA MOZARTSymphonieorchester des Süddeutschen RundfunksAntoine-Pierre de Bavier, direttore
CA039 (CD alto prezzo)
W.A. Mozart: Sinfonia n. 32 K.318; Concerto n. 15 per piano-forte e orchestra K.450; Maureri-sche Trauermusik K.477 (K.479a); Concerto n. 20 per pianoforte e orchestra K.466La seconda uscita della Classic Archive propone una nuova registrazione live fi nora inedita dell’in-comparabile Arturo Bene-
detti Michelangeli effettuata l’11 luglio del 1956 all’interno del castello di Ludwigsburg nell’ambito della quinta edizione del Deutsches Mozartfest promosso dalla Deutsche Mozart Gesell-schaft. Ogni inedito del grande virtuoso di Brescia rappresenta un must assolutamente imperdibile per tutti gli appassionati di pianoforte (e non solo) in quanto tassello di grande importanza della discografi a di un interprete entrato giustamente nella leg-genda, ma questo disco possiede - se possibile - un signifi cato addirittura maggiore, visto che testimonia il primo concerto di Michelangeli con Antoine-Pierre de Bavier, direttore di grande talento, che strinse una profonda e sincera amicizia con il piani-sta italiano. In particolare, i due concerti mozartiani ci offrono la possibilità di apprezzare la miracolosa purezza dell’approccio di Michelangeli, che scolpisce un modello destinato a rimanere un punto di riferimento ineludibile.
PIOTR ILIC CIAIKOVSKYLE ULTIME SINFONIEMariinsky Orchestra, Valery Gergiev
MARBD0515 (Blu-ray alto prezzo)
MARDVD0513 (DVD Video alto prezzo)
P.I. Ciaikovsky: Sinfonia n. 4 op. 36; Sinfonia n. 5 op. 64; Sinfonia n. 6 op. 74 PateticaNessuno può eccepire sul fatto che Valery Gergiev sia uno dei più grandi interpreti moderni del-le opere di Ciaikovsky. Insieme, Gergiev e l’Orchestra del Mari-insky hanno realizzato versioni defi nitive delle ultime sinfonie di Ciaikovsky, salutate con unanime
entusiasmo sia dal pubblico sia dalla stampa specializzata di tutto il mondo, come si può notare da queste straordinarie interpretazioni fi lmate nel gennaio del 2010 presso la Salle Pleyel di Parigi da Andy Sommer. Le ultime tre sinfonie di Ciaikovsky sono legate ai temi del destino e della morte, i pensieri che ossessionarono gli ultimi anni di vita del grande compositore russo. La Quarta Sinfonia venne scritta durante le ultime fasi del matrimonio di Ciaikovsky e in corrispon-denza di un tentativo fallito di suicidio ma, nonostante que-sto, il suo autore la considerò fi no alla fi ne dei suoi giorni una delle sue opere migliori. Al contrario, Ciaikovsky giudicò poco attraente la Quinta, opera che oggi viene considerata tra i suoi lavori più gradevoli e sinceri. Il tema del destino venne approfondito in maniera sconvolgente nella Sesta Sinfonia, che fu eseguita per la prima volta poco prima della morte di Ciaikovsky. Quest’opera venne battezzata in seguito dal fratello del compositore con il titolo di Patetica, aggettivo che ne esprime le atmosfere profondamente malinconiche e la scrittura punteggiata di frequenti escursioni dinamiche e pervasa dalla consapevolezza della fi ne ormai imminente.
GEORGE BALANCHINEJEWELS Solisti, Corpo di ballo e Orchestra del Teatro Mariinskydi San Pietroburgo, Tugan Sokhiev
MARBD0516 (Blu-ray alto prezzo)
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60 titoli a €12,90 a cdpromozione valida fino al 31.12.2011
Promozione
VIVALDI: Sonate per archi vol. 1Purcell QuartetCHAN0502
LECLAIR: Concerti per violino vol. 2 Collegium Musicum 90, Simon StandageCHAN0564
HAYDN: Nelson Mass Collegium Musicum 90, Richard HickoxCHAN0640
AA.VV.: Musica rinascimentaleEmily van Evera Nancy Hadden Robert MeunieCHAN0524
HAYDN: TheresienmesseCollegium Musicum 90, Richard HickoxCHAN0592
TELEMANN: Concerti & OverturesCollegium Musicum 90, Simon StandageCHAN0547
HAYDN: HarmoniemesseCollegium Musicum 90, Richard HickoxCHAN0612
HANDEL: Dixit DominusL. Dawson, I. Partridge; The Sixteen OrchestraCHAN0517
ALBINONI: Concerto per oboeA. Robson, Collegium Musicum 90, S. StandageCHAN0579
SCHEIBE-HASSE: Concerti per fl autoConcerto Copenhagen, Andrew ManzeCHAN0535
BYRD: Opere per cembalo,voci e viole (2)Sophie Yates, I Fagiolini, ConcordiaCHAN0609
RSC
LECLAIR: Concerti per violino vol. 1Collegium Musicum 90, Simon StandageCHAN0551
HAYDN: PaukenmesseCollegium Musicum 90, R. HickoxCHAN0633
VIVALDI: Sonate per archi vol. 2Purcell QuartetCHAN0511
PURCELL: Dioclesian & Timone di Atene C. Pierard, J. Bowman, J. M. Ainsley, M. George CHAN0569/70 (2 CD)
BPC
VIVALDI: Double ConcertosA. Robson, C. Latham, S. StandageCHAN0528
BACH: Concerti per violinoCollegium Musicum 90, Simon StandageCHAN0594
TELEMANN: Die Donner-Ode - CantataCollegium Musicum 90, Richard HickoxCHAN0548
HANDEL: Cantate Italiane & Trio SonateCatherine Bott, Purcell QuartetCHAN0620
VIVALDI-BACH: Gloria; Magnifi catS. Varcoe; Collegium Musicum 90CHAN0518
BIBER: Sonatae tam aris quam aulisPurcell QuartetCHAN0591
AA.VV.: Musica per Federico il GrandeCollegium Musicum 90, Simon StandageCHAN0541
ALBINONI: Concerti per archiCollegium Musicum 90, Simon StandageCHAN0610
AA.VV.: Musica spagnola per cembaloSophie Yates, clavicembalo CHAN0560
MARCELLO: Requiem SF. B660 Academia de li Musici, F. M. BressanCHAN0637
VLC
BACH: Messe luterane vol. 2N. Argenta, M. Padmore, Purcell QuartetCHAN0653
MARCELLO: Sonate per clavicembaloRoberto Loreggian, clavicembaloCHAN0671/2 (2 CD)
AA.VV.: Capriccio Stravagante vol. 1His Majestys Sagbutts & Cornetts, Purcell QuartetCHAN0651
RAMEAU: Opere per clavicembaloSophie Yates, clavicembaloCHAN0659
HUMMEL: Messa in Re maggiore e Mi bemolle maggiore - Te DeumCollegium Musicum 90, Richard HickoxCHAN0681
BACH: Messe luterane Purcell QuartetCHAN0642
MARCELLO: Arianna (Commedia in musica)Academia de li Musici, F. M. BressanCHAN0656/3 (3 CD)
CALEGARI: La Resurrezione di LazzaroAcademia de li Musici, F. M. BressanCHAN0673
PALESTRINA: Musica per il Venerdì SantoMusica Contexta, Simon RavensCHAN0652
AA.VV.: Capriccio stravagante vol. 2Purcell QuartetCHAN0670
VIVALDI: L’Estro ArmonicoL’Arte dell’Arco, Christopher HogwoodCHAN0689/2 (2 CD)
BUXTEHUDE: Cantate sacreE. Kirkby S. LeBlanc, Purcell QuartetCHAN0691
PICCINNI: Le donne vendicateI Barocchisti, Diego FasolisCHAN0705/2 (2 CD)
TORELLI: Concerti GrossiCollegium Musicum 90, Simon StandageCHAN0716
GALUPPI: Messa per S. MarcoAcademia de li Musici, F. M. BressanCHAN0702
HASSE: Sonate e trio sonateEpoca BaroccaCHAN0711
HANDEL: PartenopeEarly Opera Company, Christian CurnynCHAN0719/3 (3 CD al prezzo di 2)
TELEMANN: Burlesque de QuixotteCollegium Musicum 90, Simon StandageCHAN0700
RAMEAU: Opere per clavicembalo vol. 2Sophie Yates, clavicembaloCHAN0708
COUPERIN: Opere per clavicembaloSophie Yates, clavicembaloCHAN0718
PASQUINI: Sonate per gravicembaloRoberto Loreggian, clavicembaloCHAN0704
HUMMEL: Messa in Mi bemolle - Te DeumGritton, Murray, Varcoe, Collegium MusicCHAN0712
BUXTEHUDE: Cantate sacre vol. 2Kirkby, Chance, Harvey, Daniels-PurcellCHAN0723
STRADELLA: Amanti ola, ola!Alessandro Stradella ConsortCHAN0728
MONTEVERDI: Flaming HeartI Fagiolini, Robert HollingworthCHAN0730
HUMMEL: Sonate per fortepiano Opp. 13 & 20Susan Alexander-Max, fortepianoCHAN0765
SCARLATTI A.: Cantate e musica da cameraTempesta di Mare Chamber PlayersCHAN0768
HANDEL: Duetti da opereR. Joshua, soprano; S. Connolly, mezzosopranoCHAN0767
FASCH: Overture in ReTempesta di MareCHAN0751
HANDEL: SemeleEarly Opera Company, Christian CurnynCHAN0745/3 (3 CD al prezzo di 2)
PURCELL: Dido and aeneasSolisti, Choir of the age of EnlightenmeCHAN0757
MOZART: Duo sonatas vol. 1C. Mackintosh, violino; G. Govier, fortepianoCHAN0755
MONTEVERDI: Fire & AshesI Fagiolini, Robert HollingworthCHAN0749
MOZART: Duo sonatas vol. 2C. Mackintosh, violino; G. Govier, fortepianoCHAN0764
ALBINONI: Concerti Op. 10Collegium Musicum 90, StandageCHAN0769
Sound and Music srlVia Mazzarosa, 105 55100 Lucca - Italia - Tel. 0583 581327 - Fax 0583 419115 - info@soundandmusic.com
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J.S. Bach: Messa BWV 233 (Gloria) A. Vivaldi: Concerto n. 10 “con quattro violini e violoncello obligato” RV.580 (Allegro) C. Monteverdi: Sì ch’io vorrei morire J.P. Rameau: La Poule G.P. Telemann: Ouverture per due oboi, violino concertante e archi (Gig) N. Piccinni: Ero ancora di tenera età (Le donne vendicate) T. Albinoni: Concerto per due oboi, archi e basso continuo op. 7 n. 8 (Allegro) G.F. Händel: Per le porte del tormento (Sosarme, Re di Media HWV 30) J.M. Leclair: Concerto per fl auto, archi e basso continuo op. 7 n. 3 (Allegro) H. Purcell: Thy hand, Belinda, darkness shades me; When I am laid in earth (Dido and Aeneas) W.A. Mozart: Sonata III per violino e fortepiano K.303 F.J. Haydn: Harmoniemesse (Agnus Dei - Dona nobis)In esclusiva per l’Italia, la Sound & Music è orgogliosa di presentare Essential Chaconne, una straordinaria compilation dei migliori brani scelti dal vasto catalogo della Chaconne, la linea della Chandos dedicata alla musica antica eseguita su strumenti originali. Accanto a tutti i maggiori big del Barocco, da Bach a Händel a Vivaldi, il programma comprende alcuni compositori meno noti come Jean-Marie Leclair e Niccolò Piccinni, che vi faranno scoprire nuovi repertori di grande interesse, e si spinge fi no ai due dioscuri del Classicismo viennese, Haydn e Mozart. Tra gli interpreti si contano alcuni dei massimi specialisti del repertorio preromantico, da Simon Standage, violinista e direttore del Collegium Musicum 90, al Purcell Quartet e dall’ensemble I Fagiolini alla clavicembalista Sophie Yates, ai quali si aggiungono Diego Fasolis, direttore de I Barocchisti, e L’Arte dell’Arco. Un disco assolutamente imperdibile (anche per il prezzo choc), che contribuirà a mettere i dischi della Chaconne al centro della vostra collezione.
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BWV 1005 E. Ysaÿe: Sonata op. 27 n. 4; Sonata op. 27 n. 3 C. Debussy: La valse que lente F. Chopin: Notturno op. 27 n. 1 F. Mompou: Jeune fi lle au jardin n. 5 A. Scriabin: Étude di terze op. 8 n. 10 P. de Sarasate: Haba-nera op. 21; Zapateado op. 23 E. Elgar: La capricieuse op. 17 J. Engel: Shell shells S. Prokofi ev: L’amore delle tre Melarance op. 33 (Marcia) J. Suk: Quattro Stücke op. 17 (Burlesca n. 4) J. Massenet: Méditation (Thaïs) F. Kreisler: Caprice viennois op. 2 Dinicu: Hora staccato Brand: The Old Refrain N. Rimsky-Korsakov: Il volo del calabrone
L’americano di origine ro-mena Michael Rabin (1936-1972) fu uno dei più grandi virtuosi di violino del secondo dopoguerra, ma la sua carriera venne tra-gicamente stroncata all’età di appena 36 anni da una caduta accidentale nel suo appartamento. Tutte le ope-re proposte in questo cofa-
netto di sei CD (disponibili anche su LP da 180 grammi) dalla Testament richiedono uno straordinario virtuosismo, spaziando dal Concerto n. 1 di Wieniawski (a suo tempo uno dei principali cavalli di battaglia di Jascha Heifetz) al celeberrimo Concerto n. 1 di Paganini, alla seducente vena melodica di Saint-Saëns, per fi nire con l’acceso romanticismo dei celebri concerti di Men-delssohn e di Ciaikovsky. Queste incisioni stereofoniche realiz-zate in studio tra il 1954 e il 1960 vengono pubblicate su licenza della EMI e sono state rimasterizzate con grandissima cura dai tecnici dell’etichetta inglese al fi ne di garantire un ascolto di straordinaria fedeltà. Nel complesso, questi dischi rappresentano allo stesso tempo una meravigliosa antologia del violinismo tar-do romantico e un doveroso omaggio a un grande artista, il cui ricordo è oggi purtroppo vivo quasi esclusivamente tra i colle-zionisti più incalliti e i violinisti.
JULIAN VON KÁROLYI E LEO BLECHINTERPRETANO CHOPIN E SCHUBERTJulian von Károlyi, pianoforteDeutsches Symphonie-Orchester Berlin, Leo Blech
AUD95640 (CD alto prezzo)
F. Chopin: Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 21F. Schubert: Sinfonia n. 9 D.944 La GrandeIl direttore Leo Blech e il pianista Julian von Károlyi, protago-nisti di questo nuovo titolo storico della Audite, rientrano di di-ritto nella schiera degli interpreti più carismatici del XX secolo, ma per una serie di ragioni il loro ricordo sembra essere caduto nell’oblio più totale.
Prima di emigrare in Occidente, George Balanchine portò a termi-ne i suoi studi a San Pietroburgo e iniziò la sua carriera al Teatro Ac-cademico di Stato, l’attuale Teatro Mariinsky. Il balletto Jewels ven-ne concepito negli ultimi anni del-la sua carriera di coreografo e fu eseguito per la prima volta nel 1967 dal New York City Ballet. Questa versione, fi lmata da Brian
Large, vede protagonisti alcuni dei migliori danzatori del Mari-insky, tra cui Ulyana Lopatkina, Igor Zelensky e Andrian Fa-deyev, accompagnati dall’Orchestra del Mariinsky diretta da Tugan Sokhiev. Il programma è corredato da un’interessante intervista con Valery Gergiev. Considerato il primo balletto astratto della storia della danza, Jewels è diviso in tre atti, Sme-raldi, Rubini e Diamanti, basati rispettivamente su musiche di Fauré, Stravinsky e Ciaikovsky. Sotto l’aspetto stilistico, i tre atti non potrebbero essere più diversi tra loro, avendo come uni-co elemento comune i favolosi costumi ornati dai colori delle pietre preziose citate nel titolo. Nell’atto iniziale Smeraldi, le ballerine volteggiano in lunghi costumi di tulle verde su una coreografi a di morbida leggerezza che ricorda lo stile della scuola francese del XIX secolo basata su musica di Fauré. Ac-compagnato dal Capriccio per pianoforte e orchestra di Stra-vinsky, il vivace secondo atto intitolato Rubini presenta un no-tevole temperamento, con movenze dai tratti spigolosi che sembrano evocare certi scorci della New York moderna. Dia-manti si riallaccia invece alla Russia zarista, con le danzatrici, abbigliate con tutù bianchi, che interpretano gli ultimi tre movi-menti della Terza Sinfonia di Ciaikovsky.
TESTAMENTMICHAEL RABINMichael Rabin, violino; Leon Pommers, pianofortePhilharmonia Orchestra, Lovro von Matacic, A. GallieraSir Adrian Boult; Sir Eugene GoossensHollywood Bowl Symphony Orchestra, Felix Slatkin
TES1471 (6 CD a prezzo speciale)
N. Paganini: Concerto n. 1 per violino e orchestra op. 6 (due versioni); Ca-pricci per violino solo op. 1; Moto perpetuo op. 11 A. Glazunov: Concerto per violino e orchestra op. 82 C. Saint-Saëns: Havanaise; Introduzione e Rondò capriccioso per violino e orchestra op. 28 (due versioni) P.I. Ciaikov-sky: Concerto per violino e orchestra op. 35 F. Mendelssohn: Concerto per violino e orchestra op. 64 M. Ravel: Tzigane; Pièce en forme de habanera H. Wieniawski: Concerto n. 1 per violino e orchestra op. 14; Concerto n. 2 per violino e orchestra op. 22; Étude-caprice op. 18 n. 4 M. Bruch: Fantasia scozzese per violino e orchestra op. 46 J.S. Bach: Sonata n. 3 per violino solo
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Il programma comprende una vibrante interpretazio-ne live fi ssata su disco nel 1950 presso il Titania Palast di Berlino del Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Chopin, nel quale Károlyi riesce a cogliere con straor-dinaria immediatezza lo spirito più autentico del compositore polacco, ac-
compagnato con sublime musicalità da un ispiratissimo Blech.Da parte sua, Blech sfodera una lettura di sofi sticata maturità nella famosa Sinfonia n. 9 La Grande di Schubert, che consente di apprezzare l’arte di un direttore considerato tra i migliori del panorama musicale tedesco dal 1908 fi no al 1933, anno in cui i nazisti gli fecero perdere il posto a causa della sua fede ebraica, costringendolo a emigrare all’estero. Károlyi fu in seguito ac-cusato di aver perso la sua originalità rifugiandosi in una grigia routine. Questa critica viene completamente smentita da questo disco, che tratteggia l’immagine di un pianista in grado di far coesistere nel modo migliore una distesa musicalità con un im-peccabile virtuosismo.
FRANZ SCHUBERT (1797-1828)OPERE PER PIANOFORTEHideyo Harada, pianoforte
AUD92575 (SACD alto prezzo)
F. Schubert: Fantasia D.760 Wanderer Fantasie; Sonata n. 21 D.960Questo nuovo SACD del-la Audite presenta due delle opere per pianoforte più signifi cative di Franz Schubert che si collocano su poli completamente di-versi. Infatti, se la Fantasia Wanderer è caratterizzata
da una scrittura vigorosa, veemente e ricca di pathos, la Sona-ta in si bemolle maggiore appare delicata, trattenuta e a tratti addirittura introversa. L’elemento che unisce queste opere è il movimento lento, la cui nozione di tempo sospeso non era mai stata affrontata fi no ad allora in modo così radicale da nessun altro compositore romantico. Nella Fantasia Wanderer questo aspetto trova espressione nel ritmo, inteso nel senso di “tempo misurato”, mentre nella Sonata si manifesta nello scorrere del tempo, che incarna il concetto di vita della musica. Nella sua interpretazione Hideyo Harada mette in grande evidenza questi contrasti, sottolineando però il fatto che in fondo si tratta di due facce della stessa medaglia.
Piotr Ilic Ciaikovsky (1840-1893): Marcia slava; Cantata Mo-sca (introduzione e coro) - Sinfonia n. 6 - Allegro con grazia Claude Debussy (1862-1918): La Mer - Jeux des vagues - Alle-gro Dmitri Shostakovich (1906-1975): Sinfonia n. 15 - Adagio (estratto) Maurice Ravel (1875-1937): Daphnis et Chloé - Ani-mé - Danse Générale (estratto) Sergei Prokofi ev (1891-1953): Romeo e Giulietta - Atto II - La gente continua a essere in festa Richard Wagner (1813-1883): Parsifal - Preludio (estratto) Gustav Mahler (1860-1911): Sinfonia n. 1 in re maggiore Il titano (Stürmisch bewegt); Sinfonia n. 8 - Parte II - Poco adagio (estratto) Gaetano Donizetti (1797-1848): Lucia di Lammer-moor (Sconsigliato!) Negli ultimi anni i collezionisti di dischi, i melomani che affolla-no i teatri lirici di tutto il mondo e i frequentatori delle principali sale da concerti hanno focalizzato sempre più la loro attenzione su Valery Gergiev, il direttore russo che da una ventina d’anni - per intenderci dalla scomparsa del sommo Herbert von Karajan - ha riportato la fi gura del direttore d’orchestra in una dimensione ai limiti del mito. Dopo aver mosso i primi passi in ambito disco-grafi co con la Philips, Gergiev ha trovato la piena consacrazione
AA.VV.ESSENTIAL GERGIEVLondon Symphony Orchestra, Orchestra del Teatro Mari-insky Valery Gergiev, direttore
GergievMahler
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con la LSO Live e la Mariinsky, le etichette di proprietà delle due orchestre a cui oggi è maggiormente legato. Sotto l’aspetto repertoriale Gergiev ha iniziato ad affi ancare con grande profi tto gli amatissimi autori russi ai più grandi compositori del Tardo Romanticismo mitteleuropeo, come si può notare dalla strepi-tosa integrale delle sinfonie di Mahler portata trionfalmente a termine il mese scorso con una magistrale interpretazione della Nona. Questo disco dal generosissimo minutaggio e dal prez-zo estremamente conveniente offre la possibilità di ascoltare i brani migliori delle numerose registrazioni effettuate negli ulti-mi tempi dal grande maestro russo, spaziando dalla triade russa Ciaikovsky-Shostakovich-Prokofi ev, all’accoppiata francese (da non perdere il vitalissimo brano del Daphnis et Chloé di Ravel) e a due giganti della lirica ottocentesca, Richard Wagner e Gaetano Donizetti, i cui stili diversissimi non fanno altro che esaltare la straordinaria ecletticità di Gergiev. Da non perdere.
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25 anni di stile italiano25 anni di stile italianonella musica classicanella musica classica
DANZE STRUMENTALI MEDIEVALI ITALIANEAnima Mundi ConsortTC300002
DANZE VENETE DEL PRIMO CINQUECENTOConsort VenetoTC500001
LAUDARIO DI CORTONAEnsemble vocale La Dolce VistaTC270001
Niccolò JommelliE I MUSICI DI SCUOLA NAPOLETANA DEL ‘700I Solisti Partenopei, Ivano CaiazzaTC711201
VILLANELLE NAPOLETANE DEL XVI SECOLOEnsemble San FeliceTC500002
Adriano BanchieriGEMELLI ARMONICI E METAMORFOSI MUSICALEEnsemble HypothesisTC560204
Luigi BoccheriniSTABAT MATER (VERSIONE 1781)Barbara Vignudelli, Flavio Emilio ScognaTC740208
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Pier Francesco CavalliMISSA PRO DEFUNCTIS MOTTETTI E SONATECoro Claudio Monteverdi, Bruno GiniTC680403
Sulpitia CesisMOTTETTI SPIRITUALICappella Artemisia, Candace SmithTC572801
Francesco DuranteVESPRO BREVE E MISEREREEnsemble Strumentale Il Dodicino, Giovanni AcciaiTC680403
Baldassarre GaluppiPASSATEMPO AL CEMBALO E SONATEAnnalisa Martella, cembaloTC700702
F. Geminiani - T. GiordaniSONATE PER CHITARRA E BASSO CONTINUOG. Bandini,chitarra; F. Ferri, violoncello; D. Proni, clavicembaloTC680705
Benedetto MarcelloSONATE PER FLAUTO E BASSO OP. 2Il Rossignolo, Ottaviano TeneraniTC683802
Claudio MeruloMISSA APOSTOLORUMSchola Gregoriana Scriptoria, Roberto LoreggianTC533803
Padre MartiniREQUIEM E MISSA SOLEMNISMelodi Cantores, Elena SartoriTC701306
Niccolò Paganini24 CAPRICCI E CAPRICE D’ADIEUMarco Rogliano, violinoTC781602
Giovan Battista PergolesiLA SERVA PADRONAF. Zanello, M. Govi, M. DallaraTC711604
Alessandro RollaSEI QUARTETTI PER FLAUTO E ARCHIMario Carbotta, fl auto; Quartetto ErasmusTC751805
Gioachino RossiniPETITE MESSE SOLENNELLECoro da camera Petrassi, Flavio Emilo ScognaTC791803
Gregorio StrozziCAPRICCI PER SONAR, OP. IVElena Sartori, organo e clavicembaloTC614401
Andrea GabrieliMISSA BREVIS QUATUOR VOCUMConcentus Musicus PatavinusTC510701
Giuseppe TartiniI CONCERTI PER FLAUTOMassimo Mercelli, fl auto; Ensemble Respighi, Federico FerriTC692002
Domenico ZipoliCANTATE E SONATEE. C. Fedi, L. Cozzolino, B. Hoffmann, G. L. Lastraioli, A. FediTC682603
Giovanni Battista ViottiSEI SERENATE OP. 23 PER DUE VIOLINIMarco Rogliano, Gianfranco Iannetta, violiniTC752202
Antonio VivaldiCONCERTI PER FAGOTTO ARCHI E BASSO CONTINUORoberto Giaccaglia, fagotto; Ensemble Respighi, Federico FerriTC672242
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FRANZ SCHUBERTWINTERREISE C. Maltman, baritone; G. Johnson, pianoforte
WHLive0046 (CD medio prezzo)
Franz Schubert (1797-1828): WinterreiseQuasi volessero celebrare l’ineguagliabile reputazio-ne di tempio del canto da camera di cui gode da tem-po la Wigmore Hall e la sua omonima etichetta, Chri-stopher Maltman e Gra-ham Johnson propongono questo mese il secondo dei
tre volumi dedicati ai grandi cicli liederistici di Franz Schubert, comprendente Winterreise. Il viandante che si inoltra solitario nel gelo invernale viene delineato con straordinaria incisività da Maltman, che - come ha sottolineato il critico dell’autorevole rivista Classic FM - sfoggia «una fi era intelligenza e un’am-pia tavolozza di sfumature vocali», venendo accompagnato da Johnson, unanimemente considerato uno dei migliori pianisti accompagnatori del mondo.
AMJAD ALI KHANRAGA CLASSICI INDIANIA. Ali Khan, A. Ali Khan, A.A. Khan, sarod; S. Talwalkar, tabla
WHLive0047 (CD medio prezzo)
Raga Shyam; Raga Pilu; Raga KirwaniCon questo disco dedicato ai raga classici della tradi-zione indiana la Wigmore Hall propone per la prima volta al suo pubblico un repertorio molto sugge-stivo che merita di essere conosciuto e apprezzato ai massimi livelli. Il virtuoso
di sarod Amjad Ali Khan fa parte della sesta generazione di una famiglia di suonatori di sarod che nel corso degli ultimi due secoli ha dato un contributo determinante allo sviluppo di questo strumento. In questo disco è affi ancato dai suoi due fi gli, Amaan Ali Khan e Ayaan Ali Khan, a loro volta musicisti di
grande talento destinati a portare avanti la tradizione familiare. La musica classica indiana è considerata da molti un’espressio-ne dello spirito divino, con la melodia del raga basata su un siste-ma melodico composto da cinque o più note e con diversi raga associati a differenti momenti della giornata. «Eseguo ogni raga con il rispetto che si deve a un essere vivente […] Anche se per defi nizione il raga è un’improvvisazione su un insieme di note ascendenti e discendenti, sono convinto che ogni raga debba essere invocato» (Amjad Ali Khan).
VÁCLAV TALICH DIRIGE SMETANA E DVORÁKCzech Philharmonic Orchestra, Václav Talich, direttore
SU4065 (2 CD medio prezzo)
B. Smetana: Ma vlást A. Dvorák: Danze slave op. 72L’impasto sonoro, la repu-tazione e le prime registra-zioni della Czech Philhar-monic Orchestra sono strettamente legati al suo grande direttore Václav Ta-lich. Le incisioni contenute in questo cofanetto doppio
costituiscono la testimonianza di eventi storici di capitale im-portanza. L’esecuzione del ciclo Ma vlást di Smetana tenutasi il 5 giugno del 1939 nella Praga occupata dalle truppe naziste costituisce una chiara espressione del patriottismo di Talich. La straordinaria carica emotiva di questo memorabile evento pose le basi ideali per quella che viene giustamente considerata la ver-sione discografi ca più coinvolgente del capolavoro di Smetana mai realizzata da Talich e - dopo un’interminabile ovazione - il pubblico in delirio concluse il concerto cantando in coro l’inno nazionale ceco. Questa registrazione venne effettuata dai tecnici di Radio Norvegia, la stazione radiofonica che all’epoca posse-deva la tecnologia più avanzata del mondo. Con il suo andamen-to fi ero e la sua incrollabile determinazione a difendere la libertà del suo paese, questa versione di Ma vlást diretta da Talich si pone in netto contrasto con la leggendaria registrazione della stessa opera realizzata da Rafael Kubelik nel 1990 per celebrare con incontenibile gioia la libertà riconquistata dopo quasi mezzo secolo. Questa registrazione - la prima realizzata dalla Czech Philharmonic Orchestra - è stata defi nita dal critico di Gramo-phone Rob Cowan la versione di Ma vlást più emozionante mai fi ssata su disco.
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MARCO ENRICO BOSSIINTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO - VOLUME 6Andrea Macinanti, organo
TC862716 (CD alto prezzo)
Ogni volume dell’integrale della produzione organisti-ca di Marco Enrico Bossi varata dalla Tactus offre nuove sorprese, contribuen-do ad allargare le nostre co-noscenze sullo stile del grande compositore di Salò. Al contrario, poco si è fi no-ra detto della grande atten-zione prestata da Andrea
Macinanti nella scelta degli organi, tutti costruiti all’epoca di Bossi e dotati di caratteristiche sonore che li rendono gli stru-menti ideali per eseguirne le opere. Non si tratta di un dettaglio di poco conto. Un organo può infatti esaltare al massimo grado un’opera o renderla quasi insignifi cante, molto più di quanto ab-biano fatto gli strumenti originali che nel corso degli ultimi de-cenni hanno scatenato vivaci discussioni tra i cultori della musi-ca antica. Per questo disco Macinanti ha scelto di utilizzare tre strumenti costruiti da Pacifi co Inzoli, Vincenzo Mascioni e Wil-liam George Trice. Questa ricerca organologica, unita alla pro-fonda congenialità di Macinanti nei confronti della produzione di Bossi, contribuisce a garantire una straordinaria piacevolezza d’ascolto a un programma molto composito, che abbraccia vent’anni della carriera di Bossi. Quasi inutile sottolineare che tutte le opere in programma sono world premiere recordings!
AA.VV.GIACINTO E VINCENZO CALDERARA E LA MUSICA TASTIERISTICA SABAUDA DEL XVIII SECOLOMario Stefano Tonda, fortepiano
TC720001 (CD alto prezzo)
In coincidenza con il 150° anniversario dell’Unità dell’Italia, che ha avuto uno dei suoi motori a Torino, la Tactus presenta un disco di grande interesse, primo vo-lume di una serie che si pro-pone di andare alla scoperta della produzione musicale sabauda e il cui programma ruota intorno alle fi gure di
Giacinto e di Vincenzo Calderara. L’aspetto che emerge più evi-dente fi n dal primo ascolto delle opere contenute in questo disco è costituito dalla loro straordinaria varietà stilistica, che spazia da elementi viennesi, a reminiscenze venete, agli spunti ascrivi-bili alla scuola napoletana della Suonata di Vincenzo Calderara. Le note di copertina fi rmate da Paolo Cavallo contestualizzano le opere - tutte presentate in prima registrazione mondiale - nel loro giusto ambito storico e artistico e mettono in evidenza il grande lavoro di ricerca nelle biblioteche piemontesi che ha con-sentito di riportarle alla luce. Protagonista di questo disco è Ma-rio Stefano Tonda, che dopo aver studiato clavicembalo con al-cuni dei più grandi solisti italiani e stranieri si è specializzato in fortepiano con Malcolm Bilson. Come strumento, Tonda utiliz-za la copia di un fortepiano costruita dal viennese Anton Walter intorno al 1805 dalle sonorità particolarmente ricche e affasci-nanti. Una scoperta davvero imperdibile!
SVIATOSLAV RICHTERINTERPRETA I GRANDI CONCERTI RUSSISviatoslav Richter, pianoforte; Orchestre e direttori, diversi
URNWS131 (3 CD a prezzo speciale)
P.I. Ciaikovsky: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 23 S. Rachmaninov: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 1; Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 18 S. Prokofi ev: Concer-to n. 1 per pianoforte e orche-stra op. 10; Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra op. 55
A. Glazunov: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra N. Rimsky-Korsakov: Concerto per pianoforte e orchestra op. 30La discografi a di Sviatoslav Richter è sicuramente di grandi pro-porzioni ma molto frammentaria. Infatti, il pianista russo non ha mai registrato per una casa discografi ca in esclusiva, per cui parecchie etichette sia russe sia occidentali ne hanno capillariz-zato le incisioni, al pun to che per rintracciare le fi la di questa discografi a bisogna effettuare un impegnativo lavoro di ricerca. Questo cofanetto triplo della Urania che raccoglie i grandi con-certi per pianoforte del repertorio russo nell’interpretazione di Richter si pone quindi il problema di antologizzare una parte di questa carriera discografi ca e di renderla disponibile per il pubblico. Naturalmente, Richter ha registrato più volte alcuni di questi capolavori (per esempio il Primo di Ciaikovsky e il Secondo di Rachmaninov), mentre di altri (Rimsky-Korsakov e Glazunov) ne ha dato una sola versione. Utilizzando come fonti
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le registrazioni della Melodiya e della Deutsche Grammophon, la casa discografi ca milanese ha raccolto questo straordinario lascito discografi co inerente la tradizione concertistica russa. Al più famoso e celebrato concerto di Ciaikovsky (qui nella formidabile versione con Evgeni Mravinsky) seguono i primi due concerti di Sergei Rachmaninov (ambedue diretti da Kurt Sanderling), il Primo Concerto di Prokofi ev (diretto da Kon-drashin), il Quinto (diretto da Rowicki) e infi ne le introvabili registrazioni dei concerti di Rimsky-Korsakov e di Glazunov. In defi nitiva si tratta di una proposta editoriale senza precedenti, che in tre dischi raccoglie il meglio del meglio del concertismo russo nell’interpretazione del suo massimo interprete.
GEORGE GERSHWINTHE HISTORICAL GERSHWING. Gershwin, A. Toscanini, Benny Goodman Earl WildG. Bargy, O. Levant, F. Astaire, L. Armstrong, B. Holiday, M. MonroeN. K. Cole, E. Fitzgerald, F. Sinatra
URNWS132 (2 CD a prezzo speciale)
Questa prezioso cofanetto doppio raccoglie le uniche testimonianze di George Gershwin interprete di se stesso. Non essendoci per-venuto materiale suffi ciente per realizzare un intero CD interpretato da Gershwin, il programma di questo cofa-netto comprende molto ma-teriale d’epoca restaurato
con grande cura, che va dalla Rapsodia in Blu suonata al piano-forte dallo stesso Gershwin al Concerto in fa eseguito dal piani-sta Roy Bargy con la leggendaria orchestra di Paul Whiteman, collaboratrice fi ssa del grande compositore americano. Seguono poi 13 canzoni interpretate dai protagonisti più famosi dello star system dell’epoca, tra cui Fred Astaire e Marilyn Monroe, co-prendo un periodo di circa 30 anni. Il secondo CD ripropone invece le straordinarie registrazioni effettuate da Arturo Toscani-ni con Benny Goodman, Oscar Levant e Earl Wild. Insomma, tutto ciò che resta di un’epoca mitica della cultura occidentale della prima metà del Novecento!
HEITOR VILLA-LOBOS DIRIGE VILLA-LOBOSMagda Tagliaferro, Felicia Blumental,O.N.R.F. Symphony Orchestra, Heitor Villa-Lobos
URNWS133 (CD basso prezzo)
Heitor Villa-Lobos rappresenta il punto d’incontro tra la musi-ca colta occidentale e il folklore sudamericano, in questo caso amazzonico-brasiliano. Libera da ogni tipo di contaminazione
intellettuale di carattere tematico, la sua musica esprime, soprat-tutto attraverso il ritmo e i colori timbrici, le atmosfere ideali e le cadenze dei nativi brasiliani visti attraverso ottiche ora desunte da un programmatico astrattismo bachiano ora dalle più varie forme del tardo impressionismo parigino.
Villa-Lobos ha registrato buona parte dei suoi mag-giori lavori (soprattutto le celeberrime Bachianas brasileiras). Questa pubbli-cazione si concentra però sulla sua Quarta Sinfonia e sul Concerto n. 5 per piano-forte e orchestra, veri punti d’arrivo di un compositore prolifi co e omogeneo di in-
tenti e forme. Le registrazioni, da tempo introvabili, sono state effettuate tra il 1954 e il 1958 e sono di altissima qualità, resa ancor più evidente dall’attuale restauro.
IRLANDAIRISH TAP DANCE - DANZE TRADIZIONALI IRLANDESIArtisti vari
PSSA141221 (CD basso prezzo)
Questo irresistibile disco rende omaggio alle danze tradizionali irlandesi, con-centrando la sua attenzione soprattutto sulla step dance, antesignana della claquette, che ebbe origine dal modo in cui i contadini irlandesi comunicavano tra loro da una valle all’altra battendo gli zoccoli su tronchi d’al-
bero cavi. L’interpretazione di questi suggestivi brani tradiziona-li è affi data ai migliori artisti legati alla celebre casa discografi ca irlandese Connoisseur Music.
ROMANIACANTI ORTODOSSI BIZANTINIPreludiu
PSSA141222 (CD basso prezzo)
Questo nuovo titolo della Air Mail dedicato ai canti bizantini è il primo - e fi nora unico - disco realizzato dal prestigioso coro ro-meno Preludiu. Fondato nel 1972 dal suo attuale direttore Voicu
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Enechescu, l’ensemble Preludiu ha dato oltre mille concerti in ogni parte del mondo accolti con grande favore sia dal pubblico sia dalla critica. Il suo repertorio comprende oltre 300 opere in romeno.
Nel corso degli anni la cora-le ha abbandonato lo status amatoriale - fi no a quel mo-mento era infatti composta da studenti iscritti all’Uni-versità e al Conservatorio di Bucarest - per entrare nella sfera professionistica, pas-sando sotto l’egida del Mi-nistero della Cultura della Romania. A trent’anni dalla
sua fondazione l’ensemble Preludiu non è solo la formazione di riferimento per la musica tradizionale romena, ma anche una formazione in grado di affrontare con grande maestria le opere sacre, classiche, romantiche e rinascimentali. Nel 1996, dopo aver ascoltato un concerto dell’ensemble Preludiu, Marcel Cor-neloup, presidente dell’associazione corale A Coeur Joie Inter-national, ha affermato «Ascoltandovi, ascoltando le voci dei cantori dell’ensemble Preludiu, mi convinco sempre di più che la perfezione esista veramente!».
ANTONIO VIVALDICONCERTI OP. 8 IL CIMENTO DELL’ARMONIA E DELL’INVENTIONEAvison Ensemble, Pavlo Beznosiuk, violino e direzione
LINNCKD365 (2 SACD a prezzo speciale)
Questo splendido cofanetto doppio dell’Avison Ensem-ble rappresenta l’attesissi-ma seconda uscita di una serie dedicata al repertorio barocco, con una delle rac-colte di concerti per violino più famose di tutti i tempi. Diretta dal violino da Pavlo Beznosiuk, uno dei più grandi virtuosi specializzati
in strumenti storici, questa brillante formazione si accosta al ca-polavoro vivaldiano con un approccio al tempo stesso energico e meditato, qualità che le consentono di coglierne lo spirito fi no in fondo. L’attrattiva principale di questa raccolta è costituita dai primi quattro concerti, conosciuti in tutto il mondo con il titolo di Quattro Stagioni, che negli ultimi decenni sono diventati non solo le opere di gran lunga più famose del Prete Rosso, ma anche vere e proprie icone del repertorio barocco. Facendo leva sul suo virtuosismo e su un suono di rara bellezza, Beznosiuk ci offre
una lettura elettrizzante e di straordinario fascino, che farà ricre-dere tutti coloro che pensavano che queste opere non presentas-sero più segreti. Un cofanetto da non perdere.
JAMES MACMILLANWHO ARE THESE ANGELS?Cappella Nova, Alan Tavener
LINNCKD383 (SACD alto prezzo)
J. MacMillan: And lo, the Angel of the Lord; Qui meditabitur; O Radiant Dawn; Lux aeterna; Os mutorum; Bring us, O Lord; Can-ticle of Zachariah; Benedictus Deus; Advent Antiphon; Pascha nostrum immolatum est; Who are these Angels?; Think of how God loves you; Benedicimus Deum caeli; Mass of Blessed John Hen-ry Newman
L’ensemble Cappella Nova fa seguito al suo «indiscutibilmente affascinante» (The Financial Times) disco d’esordio per la Linn Tenebrae con il secondo volume di opere corali di James Mac-Millan, considerato una delle voci più originali nel panorama della musica contemporanea. L’eccezionale formazione scozze-se ha da tempo un rapporto privilegiato con MacMillan, al quale ha commissionato diversi lavori di grande interesse. Tutti i brani di questo disco sono presentati in prima registrazione mondiale e sono stati incisi sotto la supervisione dell’autore. Il programma comprende l’ultimo Strathclyde Motet - i primi sette sono stati presentati nel primo disco - e la messa che James MacMillan scrisse per Benedetto XVI e che fu eseguita da 150.000 persone in occasione della visita compiuta dal pontefi ce in Scozia nel settembre del 2010.
WOLFGANG AMADEUS MOZARTDIVERTIMENTO K. 334. QUARTETTO K. 370Scottish Chamber Orchestra EnsembleAlexander Janiczek, violino e direzione
LINNCKD376 (SACD alto prezzo)
W.A. Mozart: Marcia per due violini, viola, bassi e due corni K.445 (320c); Divertimento n. 17 K.334 (320b); Quartetto per oboe e archi K.370Alexander Jeniczek guida le prime parti della Scottish Chamber Orchestra in una registrazione pervasa da un meraviglioso intimismo. La scrittura di Mozart consente
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a ogni musicista di mettersi in grande evidenza e di sfoggiare il proprio talento all’interno della compagine orchestrale. Le opere proposte in questo splendido disco rientrano nel novero dei lavori più conosciuti del grande Salisburghese e con i loro notissimi temi ne rivelano tutta la ricchezza melodica. Il celebre oboista Robin Williams ci offre una elettrizzante interpretazione del Quartetto K.370, uno dei più grandi capolavori del composi-tore salisburghese. Questo disco rappresenta il quattordicesimo tassello della fruttuosa collaborazione che lega da tempo la Linn alla Scottish Chamber Orchestra - comprendente tra le altre cose magistrali versioni delle ultime sinfonie di Mozart - nella qua-le la formazione scozzese è stata guidata prima dal compianto Charles Mackerras e poi da Alexander Janiczek, solista e diret-tore di grande talento, che oltre che con la Scottish Chamber Orchestra collabora stabilmente con la Chamber Orchestra of Europe e la Camerata Salzburg.
Già disponibili:
W. A. MOZARTSINFONIE N. 29, 31, 32, 35 E 36Scottish Chamber Orchestra
Sir Charles MackerrasLINNCKD350
(2 SACD prezzo speciale)
W. A. MOZARTSINFONIE N. 38, 39, 40 E 41
Scottish Chamber OrchestraSir Charles Mackerras
LINNCKD308(2 SACD prezzo speciale)
W. A. MOZARTSERENATA K.203. DIVERTIMENTO K.251
Scottish Chamber OrchestraAlexander Janiczek
LINNCKD320(SACD alto prezzo)
W. A. MOZARTSERENATE
Scottish Chamber OrchestraAlexander Janiczek
LINNCKD287(SACD alto prezzo)
W. A. MOZARTCONCERTI PER FIATI
Solisti, Scottish Chamber OrchestraAlexander Janiczek
LINNCKD273(SACD alto prezzo)
JEAN SIBELIUSSINFONIA N. 5. FINLANDIAPhilharmonia Orchestra, Herbert von Karajan
HIQLP010 (LP da 180 grammi)
Prima di essere nominato direttore a vita dei Berli-ner Philharmoniker, Her-bert von Karajan collabo-rò a lungo con la Philharmonia Orchestra, una compagine orchestra-le londinese, senza peral-tro mai ricoprire un incari-co uffi ciale.Walter Legge, fondatore
dell’orchestra e leggendario producer della EMI, fu sempre contrario all’idea di dare alla sua creatura un direttore princi-pale stabile, ma fu Karajan a trasformare la Philharmonia in una delle orchestre migliori del mondo e a realizzare diverse registrazioni per la EMI, compresa la celebre integrale delle sinfonie di Beethoven e alcune delle prime gemme dell’era stereofonica, come questa splendida versione della Quinta Sinfonia di Jean Sibelius. Questo disco fu registrato il 20, il 21 e il 23 settembre del 1960 (Quinta Sinfonia) e il 5 e il 6 gennaio del 1959 (Finlandia) presso la mitica Kingsway Hall di Londra dall’ingegnere del suono Douglas Larter (Harold Davidson per Finlandia) e dal producer Walter Legge. «In questo nuovo disco della Philharmonia Orchestra si notano diversi dettagli molto apprezzabili, tra cui una compagine di archi dalle sonorità meravigliosamente morbide, setose e avvolgenti. Lo Scherzo è eseguito con grande brillantezza» (Gramophone, settembre 1961).
JOHANN SEBASTIAN BACHCONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRAYehudi Menuhin, Christian Ferras, violiniRobert Masters Chamber OrchestraBath Festival Chamber Orchestra, Yehudi Menuhin
HIQLP009 (LP da 180 grammi)
J.S. Bach: Concerto BWV 1041; Concerto BWV 1043; Concerto BWV 1042La HI·Q Records Super-cuts ripropone questo ce-lebre LP che vede il qua-rantenne Yehudi Menuhin eseguire all’apice dei suoi ragguardevoli mezzi tec-nici ed espressivi i tre con-certi per violino di Johann
Sebastian Bach. Come gli altri dischi pubblicati in preceden-za da questa etichetta, questo vinile è stato accuratamente rimasterizzato nei mitici studios della EMI di Abbey Road a partire dal master stereofonico originale della EMI realizzato da Peter Andry e Robert Gooch. I Concerti in la minore e in mi minore per violino e orchestra di Bach vennero registrati
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nella famosa sala londinese di Kingsway Hall il 7 e l’8 otto-bre del 1958, mentre il Concerto per due violini (che accanto a Menuhin vede la presenza del violinista francese Christian Ferras) fu inciso l’8 luglio del 1959 dal producer Peter An-dry e dall’ingegnere del suono Robert Gooch. Oggi queste mitiche interpretazioni vengono ripresentate su vinile da 180 grammi con una accuratissima rimasterizzazione e una veste grafi ca che riproduce nei minimi dettagli la copertina del di-sco originale.
CARL ORFFCARMINA BURANASheila Armstrong, Gerald English, Thomas AllenLondon Symphony Orchestra ChorusThe Clement Danes Grammar School Boys ChoirLondon Symphony Orchestra, André Previn
HIQLP008 (LP da 180 grammi)
Registrato tra il 25 e il 27 novembre del 1975 nella Kingsway Hall di Londra dal leggendario team della EMI composto da Christo-pher Bishop e Christopher Parker, questo disco costi-tuisce una delle più fulgide testimonianze del periodo d’oro della carriera di An-dré Previn. Interpretando il
capolavoro di Orff, Previn esalta al massimo grado le straordina-ria ricchezza timbrica dell’orchestra e dà libero sfogo alla forza tellurica delle masse corali, due caratteristiche che rendono que-sta versione uno dei massimi punti di riferimento della discogra-fi a dei Carmina Burana. Rimasterizzato con estrema cura e pubblicato con la copertina dell’LP originale, questo disco è stato stampato su vinile da 180 grammi in modo da garantire un’esperienza d’ascolto il più vicina possibile a un concerto dal vivo. Da notare che la EMI incise questo LP con tecnologia sia stereo sia quadrifonica. Per questa nuovo titolo, i tecnici della HI·Q Records Supercuts hanno deciso di utilizzare il master ste-reofonico, che presenta un bilanciamento migliore.
AA.VV.ANDRÉ PREVIN’S MUSIC NIGHTLondon Symphony Orchestra, André Previn
HIQLP011 (LP da 180 grammi)
A. Previn: André Previn’s Music Might W. Walton: Orb and Sceptre P. Dukas: L’apprendista stregone T. Albinoni: Adagio (trascrizioni: Remo Giazotto) E. Humperdinck: Ouverture a Hänsel und Gretel M. Ravel: La Valse A. Dvorák: Danza slava n. 9 op. 72 n. 1
Quando nel 1967 lasciò la Decca per accasarsi alla BBC in qualità di direttore artistico, il leggendario pro-ducer John Culshaw ideò e supervisionò diverse serie di André Previn’s Music Night, un programma nel quale il grande direttore pri-ma spiegava al pubblico te-levisivo le opere dei grandi
compositori e poi dirigeva la London Symphony Orchestra, i cui membri non indossavano i consueti abiti da sera ma vestiti dal taglio insolitamente informale. Nella prima metà degli anni Set-tanta questo programma ebbe il merito di attirare sulla musica classica l’attenzione di molta gente che fi no ad allora non l’ave-va mai presa in considerazione. Tra il 1974 e il 1975 la EMI re-gistrò uno dei programmi di questa serie televisiva di grande successo, ottenendo risultati di vendite di gran lunga superiori a quelli sperati. Un album di sorprendente bellezza, degno di esse-re preso in considerazione ancora oggi.
ELVIS COSTELLOGET HAPPY!Elvis Costello, The Attractions
MFSL2-334 (2 LP da 180 grammi a 45 giri)
I Can’t Stand Up For Falling Down; Black & White World; Give Gears in Reverse; B Movie; Motel Matches; Human Touch; Beaten to the Punch; Temptation; I Stand Accused; Riot Act; Love for Tender; Opportunity; The Im-poster; Secondary Modern; King Horse; Possession; Men Called Uncle; Clowntime Is Over; New Amsterdam; High Fidelity
Si dice che il magistrale album Get Happy! di Elvis Costello e degli Attractions abbia avuto origine da uno scandalo che mise a rumore tutti gli Stati Uniti, che vide il cantante inglese con-cludere una noiosa conversazione con Stephen Stills nel bar di un Holiday Inn con pesanti frasi razziste nei confronti di Ray Charles e James Brown. Con tutti i testimoni ubriachi, non fu facile stabilire la verità dei fatti, ma le reazioni furono a dir poco clamorose, con minacce di morte, boicottaggi radiofonici e ma-nifestazioni di protesta. Di fronte a tutto questo, Costello e gli Attractions lasciarono il paese, mandarono a monte la registra-
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zione di un album già pianifi cato e diedero vita al malinconico Get Happy!, quarto titolo della band di Costello a ottenere i mas-simi riconoscimenti dalla stampa specializzata. Rimasterizzato a velocità dimezzata a partire dal master originale e stampato su due LP da 180 grammi a 45 giri in modo da riprodurre nel modo più fedele possibile la prima uscita promozionale apparsa negli Stati Uniti, questo disco non ha mai potuto vantare questa straordinaria qualità sonora su nessun supporto.
TONY BENNETTI LEFT MY HEART IN SAN FRANCISCOTony Bennett
MFSL1-358 (LP da 150 grammi)
I Left My Heart in San Francisco; Once Upon a Time; Tender Is the Night; Smile; Love for Sale; Ta-king a Chance on Love; Candy Kisses; Have I Told You Lately?; Rules of the Road; Marry Young; I’m Always Chasing Rainbows; The Best Is Yet to ComeQualcuno sa dirci se esiste
un disco di un cantante con una voce immediatamente ricono-scibile e in grado di piacere al pubblico di tutto il mondo e con uno stile vocale morbido ma deciso come una ritemprante sedu-ta di massaggi? A nostro modo di vedere queste caratteristiche corrispondono a I Left My Heart in San Francisco, album uscito nel 1962 che rappresentò il classico punto di svolta della carriera del grande Tony Bennett ed è tuttora considerato uno dei dischi pop più importanti di tutti i tempi. Vincitore di due Grammy Award, questo album contiene il brano più famoso di Bennett e 11 altre canzoni assolutamente imperdibili. Rimasterizzato a velocità dimezzata a partire dal master originale, questo nuovo titolo pubblicato dalla OMR in edizione limitata ci offre la pos-sibilità di ascoltare la splendida voce di Bennett con una qualità sonora fi nora assolutamente inimmaginabile.
ROD STEWARTGASOLINE ALLEYRod Stewart
MOFI1-016 (LP da 150 grammi)
Gasoline Alley; It’s All Over Now; Only A Hobo; My Way Of Giving; Country Comforts; Cut Across Shorty; Lady Day; Jo’s Lament; You’re My Girl (I Don’t Want To Discuss It)Non importa quale fase della carriera di Rod Stewart preferiate, quasi tutti i suoi fan sono concordi nell’assegnare la palma della vittoria ai suoi primi dischi, per intenderci quelli usciti all’inizio degli anni Settanta.
Una conferma ci viene da Gasoline Alley, uno splen-dido album pubblicato nel 1970 che spianò la strada a tutti i dischi folk-rock ap-parsi negli anni successivi, grazie al suo evocativo stile vocale, alla sua presenta-zione assai poco roboante e - soprattutto - alla incredibi-le performance di Stewart.
Ancora molto legato al suo esordio, Stewart dimostrò tutta la sua personalità in Gasoline Alley, un album per la maggior parte unplugged, nel quale il cantante si accompagna con un mix di chitarre acustiche, mandolino, violino, pianoforte e percussioni, dando vita a un rock dai tratti molto grintosi. Questo approccio ci offre la possibilità di ascoltare brani ruvidi, emozionanti, spa-valdi e del tutto sinceri, che si collocano a metà strada tra il country, il rockabilly, il blues e il folk, dando comunque vita a uno stile estremamente originale. E questa non è che una delle ragioni che rendono Gasoline Alley in disco da non farsi sfuggi-re per nessuna ragione.
AA.VV.I VIOLINI DI CREMONA - OMAGGIO A FRITZ KREISLERSalvatore Accardo, violino; Laura Manzini, pianoforte
JVCXRNT009 (XRCD24 alto prezzo)
Questo disco abbina in un programma di straordinaria piacevolezza tre delle prin-cipali colonne dell’arte vio-linistica: Cremona, patria di alcuni dei più grandi co-struttori di violini come Stradivari, Guarneri e Ama-ti e ancora oggi sede di de-cine di botteghe di liutai, Salvatore Accardo, consi-
derato da decenni uno dei più grandi virtuosi del panorama con-certistico internazionale, e Fritz Kreisler, entrato giustamente nella storia della musica per la sua stupefacente tecnica che gli consentiva di ottenere dal suo violino le performance più incre-dibili. I tecnici della JVC sono riusciti a restituirci questo disco con un realismo assolutamente incredibile, al punto che chiu-dendo gli occhi avrete l’impressione di essere seduti di fronte ad Accardo e al pianoforte di Laura Manzini.
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MARY BLACKSPEAKING WITH THE ANGEL
PPAN014 (LP da 180 grammi)
Turning Away; Cut By Wire; Don’t Say Okay; Bless the Road; Broken Wings; Fall At Your Feet; Message of Love; Moments; Speaking With the Angel; Big Trip to Portland; I Live Not Where I LoveAll’inizio della sua carrie-ra Mary Black si collocò a metà strada tra i cantanti folk irlandesi come Dolores
Keane e i grandi interpreti country-pop californiani come Linda Ronstadt. Questo equilibrio si spezzò defi nitivamente quando la Black lasciò l’Irlanda per andare in California a registrare l’al-bum Shine con il producer di Joni Mitchell Larry Klein. Per il disco successivo Speaking with the Angels la Black fece ritorno a Dublino e ai suoi producer Donal Lunny e Steve Cooney, che realizzarono una serie di arrangiamenti basati soprattutto sulle sonorità dei violini, della fi sarmonica e dei tin whistles. Nono-stante la matrice scopertamente irlandese di questo nuovo disco, nell’approccio della Black si possono avvertire chiaramente molte infl essioni californiane. Di tanto in tanto questo sembra quasi un atto dovuto, come si può notare nel melodrammatico bisbiglio con cui esegue “Broken Wings” di Dougie MacLean o nei toni vagamente blues di “Don’t Say Okay” di Shane Ho-ward. A volte lo stile californiano emerge pienamente, un fatto che trova piena espressione nel modo con cui la Black duetta con i robusti accordi di Brian Wilson in “Fall at Your Feet” di Neil Finn o quando si accosta allo stile pop di “Big Trip to Port-land” di Noel Brazil. Insomma, questo disco ci offre la possibi-lità di ascoltare il meglio dello stile della Black, anche quando le sue radici irlandesi e le sue aspirazioni americane si trovano faccia a faccia, come avviene in “I Live Not Where I Love”, un brano folk eseguito con un arrangiamento pop estremamente scarno. Per fi nire, la Black rende omaggio in “Moments” a San-dy Denny, una delle sue cantanti preferite.
CASSANDRA WILSONBLUE LIGHT TILL DAWN
PPBST81357 (LP da 180 grammi)
You Don’t Know What Love Is; Come On In My Kitchen; Tell Me You’ll Wait For Me; Children of the Night; Hellhound On My Trail; Black
Crow; Sankofa; Estrellas; Redbone; Tupelo Honey; Blue Light ’Til Dawn; I Can’t Stand The Rain
Cassandra Wilson è una cantante jazz postmoderna, che non vede barriere a di-videre un genere musicale dall’altro. La sua magnifi ca voce e il suo grande talento interpretativo hanno contri-buito a renderla una delle cantanti jazz migliori degli ultimi anni. La Wilson tro-va ispirazione ovunque la
conduca la sua sbrigliata fantasia e riesce a imprimere il suo personalissimo stile in qualunque brano esegua, sia esso un country-blues di Robert Johnson come “Come On In My Kitchen” o “Hellbound On My Trail”, il soul di Ann Peebles “I Can’t Stand the Rain”, l’elegante R&B di Charles Brown “Tell Me You’ll Wait For Me”, il pop melodico di Joni Mitchell “Black Crow”, il brano di Van Morrison “Tupelo Honey”, il suo lavoro originale “Redbone”, per non parlare del brano che da il titolo all’album, eseguito con il chitarrista Gib Wharton.
JOE LOVANOFOLK ART
PPBST91528 (LP da 180 grammi)
Powerhouse; Folk Art; Wild Beauty; Us Five; Song for Judi; Drum Song; Di-bango; Page 4; EttenroUscito nel 2009, Folk Art è il ventunesimo album di Joe Lovano, tenorsassofo-nista e clarinettista di gran-de talento cresciuto grazie a suo padre Tony “Big T” Lovano all’ombra di alcuni
dei jazzisti più grandi di tutti i tempi come John Coltrane, Dizzy Gillespie e Sonny Stitt, alcuni elementi dei quali sono ravvisabili nel suo stile esecutivo. In questo album Lovano si dimostra an-che un autore ricco di ispirazione, come si può notare ascoltan-do i brani in programma che lo vedono impegnato accanto alla contrabbassista Esperanza Spalding, al batterista Otis Brown III, al percussionista Francisco Mela e al pianista James Weidman.
STACEY KENTTHE BOY NEXT DOOR
PPCJS9993 (LP da 180 grammi)
The Best Is Yet To Come; The Boy Next Door; The Trolley Song; Say It Isn’t So; Too Darn Hot; Makin’ Whooppes; What The World Needs Now Is Love;
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You’ve Got A Friend; I Got It Bad; Ooh-Shoobee-Doo-Bee; People Will Say We’re In Love; ’Tis Autumn; All I Do (Is Dream Of You); I Get Along Without You Very Well; You’re The Top; Bookends
Molti addetti ai lavori riten-gono The Boy Next Door l’album migliore mai realiz-zato dalla jazzista anglo-americana Stacey Kent. Il programma comprende se-dici fantastiche reinterpreta-zioni di canzoni rese famose da cantanti di sesso maschi-le durante l’adolescenza di Stacey, spaziando da “The
Best Is Yet to Come” di Tony Bennett a “The Boy Nect Door” di Frank Sinatra e da “Ooh Shoobee Doo Bee” di Dizzy Gillespie a “You’ve Got a Friend” di James Taylor. Un disco assolutamente irrinunciabile per tutti gli amanti delle canzoni dell’America dei bei tempi andati.
DOUG MACLEODBRAND NEW EYES
RR703CD (CD alto prezzo)
Brand New Eyes; So-mething Dark Is Walking; The Train of Change; Mid-night In Memphis; Zu-Zu Woman; One Eyed Owl; Somewhere South of So-mewhere; I Rolled a Nickel; The Nature of the Man; Some Old Blues Song (a.k.a I Can Count On My Blues); Welcome In Your Home
Vero blues. Queste due parole defi niscono alla perfezione lo stile e la tensione emotiva che pervade la musica composta ed ese-guita da Doug MacLeod, uno dei cantautori più rappresentativi della tradizione americana fi n dagli anni Settanta, come dimo-strano i suoi sedici album, un paio di DVD e migliaia di esibi-zioni sia in patria sia all’estero. Lo scorso mese di dicembre la Blues Foundation ha annunciato la sua nomination per il Blues Music Award del 2011 e per l’ambito titolo di Acoustic Artist of the Year. In Brand New Eyes MacLeod presenta 11 brani origi-nali di grande interesse. In un genere che fa ancora riferimento a standard sempre più lontani nel tempo, MacLeod dimostra di essere uno degli ormai pochissimi artisti sempre in viaggio, che scrivono e cantano canzoni basate sulla loro vita e sulle loro
esperienze. MacLeod ha imparato la sua arte dai grandi maestri del passato, ha sempre vissuto intensamente, è sopravvissuto a tutte le esperienze e si è fatto paladino di una tradizione gloriosa. Oggi MacLeod è molto apprezzato per il suo superbo stile com-positivo, la sua incredibile tecnica chitarristica, la sua voce calda e piena di sentimento, la sua arguzia e le sue indimenticabili ese-cuzioni dal vivo. Al centro di tutto questo ci sono il suo desiderio di narrare storie sempre nuove e la sua capacità di tratteggiare personaggi - da quelli più anonimi a fi gure di grande spessore umano - regalando loro una vita vera.
HENRY MANCINIBREAKFAST AT TIFFANY’S
SC-LSP2362 (LP da 180 grammi)
Moon River; Something For Cat; Sallys Tomato; Mr Yu-nioshi; The Big Blow Out; Hub Caps & Tail Lights; Bre-akfast At Tiffany’s; Latin Go-lightly; Holly; Loose Caboo-se; The Big Heist; Moon River Cha ChaInsieme a Bernard Herr-mann, Henry Mancini è uno dei maggiori prota-
gonisti delle colonne sonore del grande cinema hollywoodia-no degli anni Sessanta e i motivi composti da questo eclettico songwriter-direttore d’orchestra vengono facilmente riconosciu-ti anche ai nostri giorni. Uno dei più famosi è senza dubbio il de-lizioso tema “Moon River” che accompagna le scene più dolci del fi lm Colazione da Tiffany, interpretato da Audrey Hepburn e George Peppard. In realtà, tutti i brani contenuti in questo disco sono ugualmente godibili, nel nome di una continuità qualitativa che caratterizza tutti i lavori di Henry Mancini.
OSCAR BROWN JRSIN AND SOUL
SC-CS8377 (LP da 180 grammi)
Work Song; But I Was Cool; Bid ‘Em In; Signifyin’ Monkey; Wa-termelon Man; Somebody Buy Me A Drink, Rags And Old Iron; Dat Dere; Brown Baby; Humdrum Blues; Sleepy; Afro BlueQuando nel 2005 Oscar Brown morì all’età di 78 anni, un gior-nalista del New York Times scrisse numerose inesattezze sul suo conto. In particolare, il fatto di defi nirlo autore jazz perché Brown si dedicò soprattutto al gospel, al folk e al blues.
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Il suo stile vocale si estrin-secò soprattutto in una de-clamazione secca e taglien-te come un coltello, come si può notare in “Work Song”. Una certa dose di sarcasmo è necessaria quando il canto di un mercante di schiavi auspica offerte sempre maggiori (“Bid ’Em In”) e quando un bambino insi-
stente assilla suo padre con domande al tempo stesso banali e intrise di profondi contenuti esistenziali (“Dat Dere”). La band di Brown non suona sempre al completo come avviene in “Si-gnifyn’ Monkey”. In alcuni casi si ascolta infatti solo qualche accordo di pianoforte (“Watermelon Man”), in altri una chitarra (“Brown Baby”) e in altri ancora un ritmo non troppo incalzante (“Afro Blue”). Niente che non ci si potesse attendere da un disco di Oscar Brown che - detto per inciso - si considerò sempre un “entertainer”.
AA.VV.OPERE ORCHESTRALII Musici
SC-PH835096 (LP da 180 grammi)
O. Respighi: Antiche Arie e Danze per liuto S. Barber: Adagio per archi op. 11 B. Bartók: Danze popolari romene per orchestra Sz. 68 B. Britten: Simple Sym-phony op. 4Nati a Roma nel 1952 (eb-bene sì, il prossimo anno celebreranno il loro ses-santesimo compleanno!),
I Musici sono stati uno degli ensemble cameristici italiani più importanti della seconda metà del XX secolo e le loro inter-pretazioni permisero al grande pubblico di scoprire i tesori del repertorio barocco del Belpaese, primi tra tutti i lavori di Anto-nio Vivaldi e di Tomaso Albinoni. Per dare un’idea della loro importanza, basti dire che la loro acclamatissima incisione delle Quattro Stagioni fu la seconda registrazione mai realizzata del capolavoro di Vivaldi e per decenni costituì un imprescindibile modello di stile, oltre a raggiungere volumi di vendite oggi as-solutamente impensabili. In questo disco I Musici si discostano un po’ dal loro repertorio d’elezione, presentando con la loro consueta aristocratica eleganza una bella silloge di autori del Novecento. Una vera delizia!
IMPEX RECORDS
JOHNNY CASHTHE FABULOUS JOHNNY CASH
IMP6008 (LP da 180 grammi)
Terzo album del celebre cantante country Johnny Cash, The Fabulous Johnny Cash venne pubblicato nel 1959 dalla Columbia poco dopo la rescissione del con-tratto con la Sun Records. Questo disco può essere descritto alla perfezione con le parole di Tom Waits, che dichiarò: «Quando la
radio trasmette una canzone di Johnny Cash, potete star certi che nessuno si sognerà di cambiare stazione. La sua voce è veramen-te straordinaria, possiede un’anima in grado di varcare tutti i confi ni e in cui tutti noi crediamo ciecamente. La voce di Cash canta sia per i santi sia per i peccatori ed è come un balsamo per l’anima. Possa tu cantare a lungo, Johnny. Sempre forte».
BILLY JOEL52ND STREET
IMP6006 (LP da 180 grammi)
Galvanizzato dal successo ottenuto con The Stranger, Billy Joel fece ritorno in sala di registrazione per re-gistrare 52nd Street. Invece di allontanarsi dal sound che aveva utilizzato in The Stranger, Joel decise di espanderlo, dando vita a una scrittura più sofi stica e vagamente jazz. Con que-
sto album Joel mise in mostra tutto il suo talento melodico e uno stile esecutivo molto grintoso. Se giudicato canzone per canzo-ne, 52nd Street potrebbe sembrare inferiore a The Stranger, tut-tavia tutti i brani in programma sono di buon livello - in effetti “Honesty”, “My Life” e “Until the Night” sono considerate tra le canzoni più belle di Joel - e si ascoltano sempre con grande piacere. Non si può che rimanere ammirati nel notare che con appena tre album al suo attivo, Joel era riuscito a trovare la for-mula giusta per produrre dischi di successo, una formula che non lo rese solo uno degli artisti più venduti della sua epoca, ma an-che l’interprete più apprezzato del mainstream.
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Analogico
Digitale
Hi-Q RecordsHIQLP008
Reference RecordingsRR703CD
Pure PleasurePPBST91528
LSO LiveLSO0668
Hi-Q RecordsHIQLP009
Reference RecordingsRR510CD
Reference RecordingsRR122CD
Speakers CornerSC-CS8377
OMRMOFI1-016
ImpexIMP6006
Speakers CornerSC-LSP2362
Pure PleasurePPBST81357
Speakers CornerSC-PH835096
LSO LiveLSO0664
JVC XRCD24
JVCXRNT009
I dischi del catalogo Sound and Musicche hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali
I più premiati
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AA.VV.: THE BALLAD SINGERG. Finley, baritono; J. Drake, pianoforteCDA67830 (CD alto prezzo)
JOHANN SEBASTIAN BACH INTEGRALE DELLE SONATEPER FLAUTOL. Beznosiuk, fl auto; P. Nicholson, clavicembaloR. Tunnicliffe, violoncello; R. Brown, fl autoE. Kenny, arciliutoCDD22077 (2 CD al prezzo di 1)
C. M. GIULINIDIRIGE HAYDN E MAHLERBerliner Philharmoniker, C.M. GiuliniTES1462 (2 CD prezzo speciale)
FRYDERYK CHOPINOPERE PER PIANOFORTEI. Moravec, pianoforteSU4059 (CD alto prezzo)
Premiati con 5 Stelle dalla rivista MUSICA OTTOBRE 2011
SIR EDWARD ELGAROPERE CAMERISTICHEP. Lane, piano; Goldner String QuartetCDA67857 (CD alto prezzo)
EDVARD GRIEGINTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 1WDR Sinfonieorchester Köln; E. AadlandAUD92651 (SACD alto prezzo)
GAETANO DONIZETTILUCIA DI LAMMERMOORN. Dessay, Orchestra e Corodel Teatro Mariinskydi San Pietroburgo; V. GergievMAR0512 (2 SACD prezzo speciale)
GRAMOPHONE Editor’s Choice OTTOBRE 2011
Columns - OTTOBRE 2011
36Sound and Music Columns - OTTOBRE 2011
25 anni di stile italiano25 anni di stile italianonella musica classicanella musica classica