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Page 1: Il Settimanale di Arezzo 180

ANNO V NUMERO 180 • VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014 • COPIA GRATUITA

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Page 2: Il Settimanale di Arezzo 180

2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 14 FEBBRAIO 2014

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO V NUMERO 180 – VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTIEMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

VITA DELLA CITTÀ3 Ponybici: un corriere per abbattere l’inquinamento5 Cave di Quarata: “terra dei fuochi” oppure no?6 Arezzo, isola felice in un mare di acqua buona28 Economia di territorio: fare insieme

NON PIÙ PAROLE OMAI8 Giostra d’Inverno (2a parte)

L’ESPERTO RISPONDE10 Mangiar sano costa troppo?

AREZZO SPORT13 La Ius continua a volare15 Arezzo Bengals Cricket ancora non c’è il campo16 Lions Hockey: è l’ora di tornare a graffiare17 Il Giotto ha festeggiato i vincitori del Torneo So-ciale 201318 Dalla Serie B alle Giovanissime: la Stella Azzurra può esultare

19 “A testa alta”, rivive in un libro la storia di Lauro Minghelli20 Arriva Catteau, lo studioso che ha cambiato la Chimera Nuoto

A REGOLA D’ARTE21 Fabio Genovesi racconta al Giardino delle Idee il suo Giro d’Italia22 Il teologo che cospirò contro Hitler24 Un futuro più roseo per il Teatro Tenda25 Ritorno alla terra: Luigi Torreggiani espone alla Vineria al 1026 La pittura surreale di Sabrina Livi: talento e co-raggio

ACLINFORMA29 Patronato e Caf Acli: assistenza gratuita nella dichiarazione dei redditi 2013.Fap Acli: parte il Far Express, la consegna di farmaci a domicilio

IN QUESTO NUMEROIN QUESTO NUMERO

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO14 FEBBRAIO 2014

continua a pag. 4

PONYBICI: UN CORRIERE PER ABBATTERE L’INQUINAMENTO

argobike passa il testimone a Pegaso e cambia veste, lo annunciano la Camera di Commercio e la Confcommercio are-tine; ma cosa cambierà per le consegne

dei pacchi in centro storico?Pegaso, che da anni ad Arezzo coniuga la soste-

nibilità ambientale con la consegna di pacchi, non solo rileva il servizio di consegna dei pacchi entro il perimetro del centro storico, ma lo implementa e lo trasforma creando il primo ciclocorriere cittadi-no. Cargobike, infatti, era nato dall’iniziativa della Confcommercio per il trasporto di pacchi durante le feste natalizie per facilitare gli acquisti in centro anche nelle strade inaccessi-bili alle macchine per la Ztl, come avviene già da anni in Nord Europa; per questa ra-gione, erano state acquistate due bici “Cargo Bike Bullit” di produzione danese.

Pegaso conferma la scelta sia del mezzo sia della mobi-lità sostenibile, ma lo rende un servizio autonomo e at-tivo per tutta la settimana lavorativa; ripercorrendo i passi di molte grandi città, prima tra tutte New York negli anni Ottanta, l’azienda di consegne Aretina opta per un servizio ecologico e senza

impatto ambientale creando il corriere in bici.

Questo servizio, già attivo in 25 cit-tà italiane e dimostratosi valido pure a Copenaghen, Amsterdam, Tokio e Parigi, sarà ampliato rispetto a quello fornito da Cargobike perché arriverà a coprire tutta l’area cittadina; questa decisione di una mobilità sostenibile rientra nella fi -losofi a aziendale di Pegaso che, da quasi venti anni ormai, fa recapiti espressi della città, è impegnata sia nelle distribuzioni cittadine di posta, pacchi, pasti e medicinali, sia nelle spedizioni internazionali ed

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Page 4: Il Settimanale di Arezzo 180

4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 14 FEBBRAIO 2014

è referente per l’Italia delle poste

statali svizzere e del-le poste statali fran-cesi, essendo stata

pure una delle prime aziende in Italia ad avere

la licenza postale.Dal 2010 la Pegaso ha aperto un uffi cio

spedizioni in via Guadagnoli, una delle zone del centro storico raggiungibile in macchina, dando la possibilità di spedire in tutto il mondo merci e do-cumenti; la sede di via Guadagnoli sarà proprio il punto di partenza per i ciclocorrieri che effettueran-no distribuzioni e consegne sia in centro storico che nell’intera città. «Questa attenzione all’ambiente è evidente già dal 2000, anno in cui Pegaso ha sposato il concetto di “azienda consapevole” - racconta Lu-cio Massai, il titolare della fi liale aretina, - iniziando a convertire i propri automezzi a gasolio dapprima con un porter Piaggio a trazione GPL, che ha effet-tuato il servizio taxi merce per il centro storico dal 2005 al 2007, poi convertendo tutti i nostri furgoni con automezzi a trazione metano.

Negli ultimi cinque anni abbiamo evitato di im-mettere nell’aria aretina diverse tonnellate di CO

2.

A oggi il 90% del nostro parco mezzi è a trazione ecologica».

Ponybici utilizzerà la bicicletta Bullit, lunga 2,94 metri, per trasportare in città documenti cartacei, inviti, regali, materiale fotografi co, libri, dvd, cd,

orologi, pezzi di ricambio, chiavi, medicinali, fi o-

ri e referti medici, facendo rispar-

miare tempo ai clienti sen-za inquinare: la consegna è

garantita en-tro l’arco della

giornata o, in casi di consegne urgenti, in un’ora.

Ponybici è attivo presso la sede di Pegaso in via Guadagnoli dal lunedì al venerdì con orario d’uf-fi cio, dalle 9 alle 13 la mattina e dalle 15 alle 19 il pomeriggio; per usufruire dei ciclocorrieri aretini basterà una telefonata o un’email a [email protected] se non si ha la possibilità di andare di persona; il servizio sarà attivo anche il sabato per essere un valido supporto ai negozianti aretini, ma se vi siete incuriositi potete visitare il sito www.ponybici.it, ot-timizzato per smartphone e tablet.

«Perché scegliere il nostro servizio? – spiega Mas-sai. – Perché siamo economici: il costo del servizio in abbonamento può arrivare fi no a 4 euro, ma siamo più veloci degli automezzi classici dei comuni cor-rieri, in più non inquiniamo con emissioni nocive nell’aria, non emettiamo rumori e diminuiamo il traffi co cittadino.

Inoltre le biciclette colorano e movimentano il centro storico in modo divertente e umano, con i ragazzi presi dallo sforzo fi sico-atletico di pedalare, con un messaggio fortemente salutare: non sono previsti “aiutini” elettrici.

Scegliere noi come corrieri cittadini è una scelta di responsabilità sociale, per una qualità della vita e per un rinascimento aretino della nostra città».

«

DoInliapraze ramWW

[segue da pag. 3]

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO14 FEBBRAIO 2014

Amministrazione comunale ci riprova e por-ta in Consiglio una proposta di deliberazio-ne fi nalizzata alla localizzazione di una nuo-va area estrattiva a Quarata della superfi cie

di oltre 5000 metri quadrati». Parte da qui il j’accuse dei tre consiglieri della “sinistra” consiliare di oppo-sizione Marco Tulli, Roberto Barone e Gianni Mori. Una questione assai spinosa e che preoccupa non poco i residenti di una zona ancora in espansione urbanistica, un caso che per ora sembra essersi are-nato in Comune per l’ostruzionismo portato avanti dall’opposizione. «Mentre i cittadini, da anni, chie-dono inascoltati chiarezza perché profondamente preoccupati per la loro salute – continuano i tre – con dati epidemiologici assolutamente non tran-quillizzanti, mentre la Magistratura sta svolgendo indagini e rinviene rifi uti di ogni genere, l’Ammi-nistrazione comunale, anziché adoprarsi con ogni mezzo, come da noi e dai cittadini richiesto da anni, per avviare un piano serio di caratterizzazione e di bonifi ca della zona, insieme a Provincia e Regione, ci viene a proporre nuove escavazioni. Incredibile ma vero. Abbiamo dovuto ricordare alla Giunta e al Sindaco che la zona di Quarata ha dato già troppo in termini ambientali e che le conseguenze di questo scempio le vivono tutti i giorni sulla loro pelle gli abitanti». Più possibilista ma comunque abbastanza chiara an-che la posizione del centrodestra, che in Provincia attacca con Lucia Tanti. «Da parte nostra – spiega

– come sempre non c’è nessuna preclusione aprioristica, e vediamo certo di buon occhio se arrivano nuove realtà a investire nel nostro territorio, ma prima di dare nuove concessioni è necessario avere cer-tezze di natura ambientale e sanitaria, e capire quali sono i reali vantaggi per il territorio. Insomma in politica non si possono fare le cose alla chetichella, soprattutto non si può non dare riscontro ai cittadi-ni dopo aver preso con loro precisi impegni». Un dibattito serrato che riguarda una zona alle porte della città, già oggetto delle indagini della Magistra-tura e che in Parlamento i 5 Stelle, sono arrivati a defi nire la “terra dei fuochi aretina”. Che succederà dunque adesso?

«L’

CAVE DI QUARATA: “TERRA DEI FUOCHI” OPPURE NO?

di David Mattesini

Dopo gli interventi in Cina, India e Australia, Borgo Ita-lia sbarca in Corea, per la precisione a Seul, dove le aziende Monnalisa, Miniconf e Baby Cashmere presente-ranno le loro eccellenze ai nu-merosi buyer coreani.WWW.BORGO-ITALIA.COMWWW.BIMBO.NET

NEWS

Page 6: Il Settimanale di Arezzo 180

6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 14 FEBBRAIO 2014

a settimana scorsa ci siamo occupati della qualità dell’acqua ad Arezzo, cercando di districarci nella mole dei dati Arpat contenuti nei report usciti sul fi nire del 2013 e nelle esaurienti banche dati acces-sibili a chiunque. Dopo la fredda esposizione dei numeri, Arpat si è resa disponibile per un commento tecnico degli stessi. Partendo dalla conferma che, per quanto concerne i corpi idrici nel sottosuolo e

la qualità delle acque con fi nalità potabili, il territorio del capoluogo resta tutto sommato un’isola felice. Le acque sotterranee sono risultate nel triennio 2010-12 in stato “buono”, un dato che riguarda appena il 19% della Toscana. Non se la passa bene invece la provincia.

Corpi idrici sotterraneiRibadita la criticità dei nitrati riscontrata per il

solo anno 2012 e nella sola stazione di Pozzo Rossi, a Case Nuove di Ceciliano (39 mg/l contro un valore soglia di 50), Arpat evidenzia comunque il dato po-sitivo di Arezzo, ma soprattutto tiene ad approfon-dire la situazione delle vallate, in modo particolare la Val di Chiana, che invece sono classifi cate come “buono stato-scarso localmente”. «Innanzitutto spe-cifi chiamo che in tale categoria rientrano quelle zone che per un numero limitato di stazioni (meno di un quinto del totale) presentano delle criticità – spie-ga Marco Talluri, responsabile comunicazione di Arpat. – È motivo di preoccupazione? No, quando si parla di acque sottosuolo è abbastanza relativo parlare di possibili pericoli per l’uomo». Talluri poi puntualizza: «Queste criticità in Val di Chiana sono dovute quasi esclusivamente ai nitrati. Una situazio-ne ormai nota e monitorata, tanto che il canale della Chiana fa parte delle cosiddette “zone vulnerabili”». E tanto che dal 2006 è in vigore un programma della

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Page 7: Il Settimanale di Arezzo 180

7IL SETTIMANALE DI AREZZO14 FEBBRAIO 2014

ELICE IN UN MARE A

Regione per cercare di ridurre al minimo l’impatto sul territorio delle attività agricole e di allevamento, visto che sono le cause principali dell’inquinamento: nel mirino il rilascio sul terreno di letame e liquami degli animali, e l’uso di altri fertilizzanti.

Ma perché le falde di Arezzo città non risentono di queste criticità? «Perché ci sono meno attività agricole intensive, e poi perché pare che ci siano differenze di ordine geologico, ma è solo un’ipotesi che dovrà essere verifi cata», risponde Talluri.

Acque ai fi ni potabiliL’acqua che arriva in città è un’acqua oggettivamente buona: l’80% dei punti di controllo delle acque

destinate a essere depurate e quindi inviate ai rubinetti è di classe A2, che è la categoria più alta che c’è in Toscana. Ma, come già accennato, è un dato poco signifi cativo per la reale situazione ambientale di Arezzo, sia perché l’acqua arriva da fuori, da Montedoglio, sia perché – commenta Talluri - «ovviamente tutte le acque che vengono captate per essere inviate ai rubinetti devono essere prima depurate».

Acque superfi ciali: fi umi e torrentiNel 2012 si è chiuso il primo ciclo di monitoraggio triennale attraverso l’analisi (chimica ed ecologica) di

circa 270 stazioni regionali. Dal punto di vista chimico, le acque aretine sono tutte buone tranne un breve tratto dell’Arno in uscita da Arezzo e gli ultimi chilometri della Chiana. Più variegata la situazione ecologica: non ci sono zone insuffi cienti, ma l’acqua è classifi cata come “scarsa” nel Maspino, nell’Esse e in molti seg-menti della Chiana. Rivelate nel Maspino tracce (comunque dentro i valori soglia) di nonilfenolo, composto sintetico che si trova nei saponi, mentre a degradare i corsi attinenti alla Chiana sono i residui di mercurio e di tbt (tributlistagno), usato in passato come anti-muffa. Incuriosisce la presenza di mercurio. «Il mercurio è un elemento diffuso sul suolo toscano, è presente anche nelle acque marine – spiega Talluri. – È in corso uno studio della Regione, sembra che rientri fra i valori di fondo naturale delle nostre terre. Localmente non si può escludere anche un’origine antropica, ma non ci sono elementi scientifi ci per verifi carla». Mancano indi-cazioni sul Castro, ma semplicemente perché attualmente non rientra nei corsi d’acqua monitorati da Arpat.

di Luca Trippi

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 14 FEBBRAIO 2014

TUTTO “MADE IN ITALY”!

piegazione ribadita anche dal rettore Ezio Gori che tra l’altro, ha puntualizzato anche il fatto che Martino aveva già fatto presente al Direttivo gialloblù, fi n dal mese di otto-

bre, questa eventualità.«Vorrei sottolineare in maniera forte – ci precisa

Ezio Gori – che con Martino non abbiamo inter-rotto il rapporto di collaborazione iniziato nel 2011 come invece alcuni hanno voluto insinuare. Martino è stato uno degli artefi ci dei grandi risultati ottenuti dal nostro Quartiere in Piazza Grande: quattro Lan-

ce d’Oro, di cui tre con-secutive, in tre anni sono un bottino che non si mette in discussione, così come il modo di prepara-zione e i ritmi importati al nostro campo gara.

Chi segue la prepara-zione dei nostri cavalieri sa il tempo che si deve dedicare alla nostra strut-tura. Oltre alle normali attività quotidiane che ri-chiede l’accudire i cavalli, le sessioni di allenamento iniziano fi n dai mesi in-vernali per poi intensifi -carsi in modo progressivo

in vista delle Giostre.Martino ci aveva fatto presente che, se fosse andata

in porto la commissione lavorativa, non avrebbe più avuto modo di essere presente in maniera costan-te come invece ha fatto in questi anni. Per questo sarebbe stato costretto a darsi delle priorità che, in questo caso, vedevano il lavoro come primo punto».

Ci sono però state delle insinuazioni sul fatto che questo “arrivederci” di Martino a Santo Spi-rito sia invece un “addio” dettato da altri fi ni… Magari, in una sorta di fanta-Giostra, il ritornare in Piazza e correre nuovamente, in coppia con Luca Veneri?

«Questo c’è lo aspettavamo al momento in cui la notizia fosse stata di dominio pubblico. D’altronde quando si parla di un personaggio quale Martino Gianni, per anni indiscusso protagonista della Gio-stra, vincitore di 13 Lance d’Oro come giostratore e di 4 come preparatore, non poteva essere che così.

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Sa cura di Roberto Parnetti

GIOSTRA D’INVERNO

(2a PARTE)CONTINUA DAL NUMERO 178

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO14 FEBBRAIO 2014

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Da parte mia e del Direttivo posso rimarcare che Mar-tino, negli incontri e colloqui avuti anche personalmen-te, ha sempre ribadito che la sua decisione era solo ed esclusivamente dettata dalle ragione già dette. Martino, come ha poi ribadito anche in interviste, ha avuto la sua carriera da giostratore solamente con il Quartiere di Sant’Andrea e quella da preparatore con Santo Spirito».

È invece un addio quello di Emanuele Formelli ovvero colui che si occupava della parte relativa alla preparazione dei cavalli.

«Emanuele a fi ne anno ci ha comunicato la sua vo-lontà di rescindere il rapporto di collaborazione con il quartiere e, dopo aver valutato tale richiesta in seno al Consiglio direttivo, non abbiamo potuto far altro che prendere atto di questa sua decisione e, anche per il ri-spetto e la stima che nutriamo verso lui, accogliere la sua richiesta. Emanuele è stato un valido preparatore e, negli anni che è stato al servizio di Porta Santo Spirito, ha svolto un ottimo lavoro al campo addestramento».

Per la preparazione dei cavalli rimane dunque Maurizio Orlandi.

«Sì, anzi è già al lavoro specie sui nuovi soggetti giunti in scuderia. Maurizio è un professionista scrupoloso e un valido preparatore di cavalli che, fi n dallo scorso anno, si è messo a completa disposizione del Quartiere».

Almanacco Giostresco, Quintanaro Paliesco 2014

Sono 76 le Giostre, Quintane e Palii inserite nell’Almanacco 2014 che sarà presentato sabato 22 ad Ab-biategrasso (MI) e che fa parte del progetto “Si dia inizio al torneamento” con il patrocinio della F.I.G.S.

(Federazione Italiana Giochi Storici), della F.I.S.E. (Federazione Italiana Sport Equestre) e del Comune di Abbiategrasso.

Il volume, edito dalle Edizioni Giorgio Vasari, si apre con i saluti dell’onorevole Paolo Fadda (sottosegreta-rio del Ministero della Salute), di Carlo Capotosti (presidente della F.I.G.S.) e dell’onorevole Ermete Realacci (primo firmatario di una proposta di legge per la promozione dei giochi storici). Segue poi la parte dedicata al riepilogo della stagione 2013, con 64 manifestazioni segnalate di cui 12 definite come “non storiche”, schede e notizie dettagliate arricchite da oltre 150 fotografie.

Nella terza parte una sezione dedicata ai tornei cavallereschi dei Cavalieri di Arezzo e della Compagnia dell’Aquila Bianca, quindi il calendario 2014.

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 14 FEBBRAIO 2014

«INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN «INVESTIRE NELLA PUBBLICITÀ IN TEMPO DI CRISI È COME TEMPO DI CRISI È COME COSTRUIRSI LE ALI MENTRE COSTRUIRSI LE ALI MENTRE GLI ALTRI PRECIPITANO»GLI ALTRI PRECIPITANO»

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STEVE JOBSSTEVE JOBS

MANGIAR SANO COSTAa prevenzione è una battaglia che si combatte anche a tavola, oltre che con uno stile di vita sano, fatto di attività fi sica, senza fumare né abusare di alcolici.

Sì, perché mangiar male fa male! Certo non ci vo-leva questo articolo per dichiararlo: ormai si sente e si legge da tutte le parti, per fortuna, e questo tam tam certamente serve, perché la prevenzione si fa informando e dando una democratica ed etica op-portunità alle persone di scegliere in maniera consa-

pevole cosa fare per la loro salute. Da ormai svariati anni mi occupo di questo, con passione e dedizio-ne, perché promuovere la salute, specialmente nei più piccoli, è per chi scrive una forma di amore nei confronti della vita. Durante questo percorso, fatto di corsi informativi e formativi, convegni, articoli, conferenze, congressi, interviste, trasmissioni, dialo-ghi in ambulatorio, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere molte persone meravigliose e di confron-tarci con loro. Molto spesso è venuto alla luce il pro-blema della diffi coltà di realizzare nel quotidiano la prevenzione, e in questi tempi di crisi, ancora di più.

Perché pare che mangiar sano sia un lusso che po-chi si possono permettere economicamente.

Perché i “cibi spazzatura” costano meno. Perché la disponibilità di tempo è sempre minore

e si scelgono cibi “veloci” e preconfezionati, troppo ricchi di zuccheri semplici e grassi saturi.

Perché l’ansia e le paure spesso ci costringono a rifugiarci nel cibo.

Perché sempre meno ci si concede di stare a tavola a parlare per curare anima e corpo.

Perché le mode ci dicono cosa, quanto, dove e come mangiare, togliendoci irreversibilmente la fi -ducia nel chiedere e ascoltare le risposte del nostro corpo che da saggio ci direbbe di cosa esattamente ha bisogno. Sono tutte obiezioni vere e reali.

Ma crediamo che si possa fare di meglio per noi e per i nostri fi gli. Siamo convinti che una buona alimentazione si possa fare anche a minor costo, per-ché ciò che fa bene è povero e semplice, e grazie a Dio questo permette la prevenzione anche ai meno

L

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11IL SETTIMANALE DI AREZZO14 FEBBRAIO 2014

abbienti. Può essere un esempio il comprare esattamente quanto e quello che serve, senza farsi tenta-re dalle offerte che ci spingono ad acquistare grandi quantità per la tanto sbandierata ipotetica conve-nienza, mentre spesso vera conve-nienza non è!

Basti pensare a quante cose si buttano perchè ne avevamo prese troppe e vanno a male. È vera convenienza, dun-que, comprare cibi di minor qualità o esagerare nel mangiarli per evitare di buttare l’eccesso legato a un tre per due?

Sono vera convenienza le spese che dobbiamo af-frontare per curare le patologie e i disturbi legati a una scorretta alimentazione?

Per contro, è quindi possibile pensare a una con-venienza nel fare prevenzione?

Noi siamo convinti di sì, perchè le cose che co-stano meno sono ad esempio i legumi, vere miniere di proteine di elevato valore biologico, se consumati insieme ai cereali, come quelle della così costosa car-ne, che “deve” essere costosa perché è necessario sia di alta qualità. Dovendone poi assumere in quantità ridotta, si può e si deve scegliere di elevata qualità… Si mangia una volta in meno e si mangia migliore.

La frutta e le verdure? Quelle sì che costano tanto…specialmente se non sono di stagione, se sono esotiche e se vengono da lontano. Ma tutto si abbassa e il livel-lo nutrizionale si alza se si opta per dare la preceden-za alla freschezza, ai prodotti locali, alla stagionalità.

Che d i r e poi del r i spa rmio energetico che aumenta se si consu-mano questi alimenti vivi e ricchissimi di vitamine, crudi o meno cotti ed elaborati possibile? Beh, per i cereali non è necessario sotto-lineare la convenienza di un piatto di pasta semplice e nutriente, se poi si pensa a quanto l’integrale aumenti il senso di sazietà che spinge an-che a ridurre la quantità che se ne mangia, allonta-nando inutili eccessi e quindi la predisposizione allo sviluppo di sovrappeso e obesità, il collegamento fra risparmio e salute è presto fatto.

Infi ne il pesce, anch’esso davvero costoso… se non è pesce azzurro, certamente meno prestigioso ma as-solutamente non meno nutriente e gustoso.

Quindi non fatevi ingannare, la prevenzione con-viene!

Dottoressa Barbara Lapini DietistaResponsabile prevenzione Lilt (Lega Ita-

liana Lotta contro i Tumori) di Arezzowww.dietistalapini.it

Manda le tue domande a [email protected] e leggerai le tue ri-

sposte nella prossima rubrica.

a cura delladott.ssa BarbaraLapini

dun-nel

a un

o af-ati a

con-

co-

Che d i r e poi del r i spa rmio energetico che aumenta se si consu-mano questi alimenti vivi e ricchissimi di vitamine, crudi o meno cotti ed elaborati possibile? Beh, per i cereali non è necessario sotto-lineare la convenienza di un piatto di pasta semplice e nutriente, se poi si pensa a quanto l’integrale aumenti il senso di sazietà che spinge an-che a ridurre la quantità che se ne mangia, allonta-nando inutili eccessi e quindi la predisposizione allo

TA TROPPO?

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12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 14 FEBBRAIO 2014

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1314 FEBBRAIO 2014

Ius VolleyIus Volley

continua a pag. 14

in copertinain copertina

rimato in classifica, un’entusiasmante serie di grandi prestazioni e un grande agonismo in campo, frutto di fame e voglia di superarsi. La Ius Volley Arezzo, fino a ora assoluta dominatrice del cam-pionato di Serie D, vola e vede ormai la vittoria del campionato non più come una chimera, ma come un finale dolcissimo col quale completare al meglio una stagione da sogno. Stagione che la vede in possesso di una prima posizione tenuta finora a pugni stretti, partita dopo partita, grazie a

un gruppo solido e consapevole di poter firmare qualcosa di importante. «Siamo partite con l’obiettivo di rientrare nei play-off e inaspettatamente abbiamo raggiunto la prima

posizione – dice Luciana Locci, presidente e allenatrice della Ius Volley Arezzo. – Abbiamo iniziato l’an-

P

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14 14 FEBBRAIO 2014

nata con qualche defezione, come l’infortunio a Chiara Soldani, rinnovando nel frattempo la squadra con qualche prospetto proveniente dalle giovanili. Sin dall’inizio il gruppo ha reagi-to positivamente e si è compattato, svolgendo un grande lavoro che ha portato la squadra a un’importante crescita». Crescita che ha portato le ragaz-ze guidate da Luciana Locci in cima alla classifica con 35 punti, 38 set vinti e 14 set persi: numeri importanti, numeri da primato. «A questo punto ci crediamo e vogliamo con-tinuare a lottare per mantenere la posizione, con la con-sapevolezza che per ottenere un risultato positivo bisogna cercare in ogni partita di tenere alta sia la tensione sia la concentrazione – sottolinea ancora Locci, che aggiunge: – abbiamo raggiunto una maggiore serenità di squadra e questo senza dubbio ha portato le ragazze a divertirsi mag-giormente. Adesso c’è grande armonia e tutto questo ha spinto ulteriormente la squadra a crescere e lottare per questo grande obiettivo».

Obiettivo adesso possibile per la Ius Arezzo, che diventa sempre più reale quanto più cresce la consape-volezza nelle proprie capacità da parte di una squadra che non vuole più mollare la testa della classifica, ottenuta grazie a una grande compattezza di squadra dimostrata in ogni partita: «Senza dubbio il più grande punto di forza della squadra è l’agonismo. Le ragazze stanno inoltre dimostrando grande orgoglio nel far parte sia di una società dalla storia importante come la nostra – società che ha militato pure a livello nazionale – sia di un gruppo di mentalità vincente come quello con il quale stanno vivendo questo grande capitolo sportivo».

Un capitolo nel quale le ragazze guidate da Luciana Locci vogliono continuare a scrivere altre pagine importanti, mantenendo ben salda la testa di una classifica che le vede tra l’altro subito davanti a un’altra “grande” aretina, la Chimera Volley 88. Così, adesso che siamo entrati nel vivo della stagione, le ragazze

della Ius vogliono continuare a fare la voce grossa, e a lottare con la Chimera Volley 88, in una sfida che possiede tutti gli ingre-dienti del derby d’alta classifica.

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Primato in classifica, grandi numeri e voglia di continuare a stupire: la Ius Volley Arezzo continua a dominare il campionato di Serie D

La Ius continua a volare[segue da pag. 13]

di Omero Ortaggi

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1514 FEBBRAIO 2014

l fatto, se non ha del clamoroso e dell’incredibile, poco ci manca. Dopo anni di ricerca e speran-ze spesso vane, ancora l’Arezzo Bengals Cricket non è riuscita a

trovare un campo dove allenarsi e giocare. Il campionato ormai è alle porte, e inizierà ad aprile: la squadra aretina, se la situazione burocratica non si sblocca in un periodo breve e ragionevole, non avrà una struttura dove giocare e sarà costretta sem-pre ad affrontare le avversarie fuori casa.

Il presidente della società, Nasir Arfat, ci ha parlato della situazio-ne, dal suo punto di vista. «Lo scor-so anno siamo riusciti a ottenere il campo della squadra di baseball, così abbiamo giocato nel diaman-te vicino allo stadio: non un vero e proprio stadio per il cricket, ma me-glio di nulla.

Quest’anno, invece, ancora non sappiamo dove potremo giocare, e il fatto è un grosso problema dato che ad aprile inizierà il campiona-to, che sarà una fase regionale. Ci saranno squadre di Firenze, Prato, Lucca, insomma, rappresenteranno tutta la Toscana. L’unica che non ha il campo è la nostra di Arezzo».

C’è tanta amarezza nelle parole di Arfat, preoccupato per la man-canza di una struttura adeguata al cricket quando all’inizio del campionato manca solo un mese. Continua il Presidente: «Il nostro tor-neo è organizzato dalla Uisp, che sta provando a darci una mano a trovare il campo. Fino ades-

so tutti i nostri sfor-zi sono stati vani, speriamo che con l’aiuto dell’ente qualcosa riesca a cambiare. Per ora gli allenamenti li svolgiamo nel par-co di via Montefal-co, nel lato vicino alla caserma dei Carabienieri: una situazione temporanea che speriamo pos-sa cambiare presto, anche per-ché non è giusto per noi e per chi vuole usufruire del parco.

Stiamo cercando di risolvere questa questione, ci vuole un po’ di fortuna e di pazienza, anche se il tempo non è molto.

La speranza è che le istituzioni ci possano dare un aiuto concre-to e contribuire a fornirci il cam-po».

I

Arezzo Bengals Cricket ancora non c’è il campo

Il presidente Nazir Arfat ci spiega i motivi

di Alessio Segantini

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16 14 FEBBRAIO 2014

ancano poco più di due mesi al termine della sta- gione regolare e le tre compagini

del Lions Hockey sono in pie-na bagarre nella conquista del primato nei rispettivi campio-nati. Il bilancio a metà stagione evidenzia però luci e ombre: «Rispetto al potenziale dei no-stri atleti, la raccolta dei risul-tati non è stata ancora quella che ci aspettavamo – è questa l’opinione di Paola Salvi, presi-dentessa infaticabile dei Leoni aretini su pattini on-line. Più in particolare, iniziando dall’Under

12, la loro attuale posizione di vertice pare giustifica-ta: «Questo è il primo anno che si è creata tale ca-tegoria e i nuovi arrivi hanno già dimostrato di pos-sedere un grande potenziale, promettendo bene per il futuro – prosegue la Salvi. – Nonostante alcune volte pecchino di ingenuità e poca esperienza, la squadra sembra già avviata sulla giusta direzione».

Volgendo lo sguardo all’Under 14, la categoria

che in passato ha sempre raggiunto le finali nazio-nali, questo campionato sembra più complicato degli altri.

L’andamento dei Leoni è stato altalenante: «Il fatto è che abbiamo dovuto sostituire tre elementi nella nostra formazione, perciò, questo è un anno di consolidamento, transizione, di ricerca dei nuovi equilibri per una perfetta amalgama tra i vari ele-menti». Nella nuova fisionomia assunta dalla truppa mezzana della società aretina di hockey, i nuovi in-gressi hanno già sfoderato sul campo doti e talento da vendere. La lotta al vertice è ancora aperta.

Infine, l’Under 16, reduci sino a ora da un buon campionato occupando il secondo piazzamen-to nella classifica generale. Ma la Salvi è una pre-sidentessa che non si accontenta, e il suo spirito combattivo la spinge ad anelare costantemente al primato: «Questi ragazzi non si rendono conto del potenziale che hanno. In certi frangenti penso che non credano alle proprie capacità. Il loro anda-mento a intermittenza ha testimoniato che se essi si sentono carichi, non trovano ostacoli dinanzi a loro. La difficoltà maggiore è stata quella di dare continuità su tutti i 40 minuti di gioco. A volte cali di tensione si sono dimostrati fatali».

Per questo il bilancio a metà stagione, seppur positivo, non soddisfa pienamente l’ambiente di-rigenziale aretino, abituato a grandi prestazioni e conscio del grande potenziale, ancora largamente inespresso, dei propri atleti. Paola Salvi, come sem-pre, ci crede e suona la carica. Adesso, per il Lions Hockey Arezzo, è l’ora di sfoderare gli artigli e ritor-nare a graffiare.

Giacomo Belli

M

Lions Hockey: è l’ora di tornare a graffiare

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1714 FEBBRAIO 2014

l Circolo Tennis Giotto ha archiviato il Torneo Sociale 2013 con una grande festa all’insegna dello sport e dell’amicizia. La serata ha rappresentato l’occa-sione per rivivere le emozioni di centinaia di partite di tennis giocate negli ultimi mesi e, soprattutto,

per premiare i vincitori dei vari tornei. La coppa più importante è andata a Luca Ben-

venuti, presidente del Giotto che si è aggiudicato il successo nel torneo assoluto dopo aver superato in finale Alberto Donati; ad aver conquistato gloria nel singolare maschile è stato invece Alessandro Rossi, mentre il trofeo del singolare femminile è stato conse-gnato a Sandra Lanternini.

Tra i premiati non sono mancati nemmeno i vincito-ri dei tornei di doppio: nel doppio misto si è imposta la coppia Patrizia Felicini-Marco Sonnacchi e nel doppio maschile Alessandro Serafini-Francesco Se-rafini.

Con questa serata, il Giotto ha dato a tutti appun-tamento per il prossimo maggio quando partirà il Tor-neo Sociale 2014, un appuntamento che coinvol-gerà sempre più tennisti e che promette divertimento e spettacolo per tutti i soci del Circolo aretino.

I

Il Giotto ha festeggiato i vincitori del Torneo Sociale 2013

I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL CIRCOLO

IL GIOTTO AL MARE: da sabato 31 maggio a lunedì 2 giugno, i soci e i maestri del Circolo si trasferiscono a Milano Marittima per vivere tre belle giornate di relax e tante altre attività come tennis, golf e ballo latino-americano.

IN GITA AGLI “INTERNAZIONALI D’ITALIA”: martedì 13 maggio è in programma un viaggio a Roma per assistere, dalle tribune del campo centra-le, al grande spettacolo del tennis internazio-nale. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla Segreteria del Circolo.

LA “24 ORE” PER CARLO PINI: il 25 e 26 luglio, 48 tennisti si sfideranno ininterrottamente nell’ar-co di tutta una giornata, dando vita a una raccolta benefica di fondi in ricordo dell’ami-co Carlo Pini.

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18 14 FEBBRAIO 2014

alla Serie B alle Giovanissime, la Stella Azzurra esulta con tutte le sue forma-zioni. Le maggiori soddisfazioni arrivano dalla prima squadra che, al suo primo anno nel campionato di calcio femminile

di Serie B, si è ormai stabilmente assestata al terzo posto in classifica alle spalle di San Zaccaria e Me-stre. Nell’ultimo fine settimana le ragazze di mister Massimiliano Pedalino hanno espugnato il campo della Virtus Romagna con un 2-0 firmato dalla prima doppietta di Mariacostanza Aterini, mentre dome-nica 16 febbraio proveranno ad allungare la loro striscia positiva sfidando il Venezia Lido allo stadio

comunale “Città di Arezzo”. «Dobbiamo sfruttare questa partita per consoli-

dare il terzo posto in classifica – afferma il direttore sportivo Omar Neri. – Stiamo vivendo una stagione esaltante ma ora dovremo esser bravi a mantenere alta la concentrazione e a non lasciare punti per strada, con l’obiettivo di chiudere sul podio questa nostra prima stagione in Serie B. Le prossime parti-te ci serviranno per maturare un’ulteriore crescita e per riuscire a gettare solide basi per un futuro di grandi successi».

Non smettono di sorprendere nemmeno le Gio-vanissime che si sono confermate al primo posto

del campionato regionale supe-rando nell’ultimo turno le coeta-nee del Siena con un netto 7-0: le ragazze di Paolo Acquisti si trovano ora a +4 dalle inseguitri-ci e stanno procedendo spedite verso la vittoria del secondo tito-lo toscano consecutivo.

Nel frattempo hanno archivia-to la loro stagione le Juniores di Elena Bruno che, nell’ultimo tur-no del campionato regionale, sono state piegate dalle cam-pionesse d’Italia del Firenze. Con questa sconfitta, la stagione del-la Stella Azzurra si è chiusa con un ottimo terzo posto alle spalle del Perugia e delle stesse fioren-tine, due formazioni le cui prime squadre militano in Serie A. «Le nostre ragazze meritano un ap-plauso – conclude Neri. – Al loro primo anno nel campionato Ju-niores sono state eccezionali e hanno tenuto testa a due delle migliori squadre d’Italia».

D

Dalla serie B alle Giovanissime: Dalla serie B alle Giovanissime: la Stella Azzurra può esultare la Stella Azzurra può esultare

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1914 FEBBRAIO 2014

testa alta”. La straordinaria e sfortunata vita di Lauro Minghelli rivive in un romanzo pubblicato a dieci anni esatti dalla scomparsa dell’amato calciatore di Sassuolo, Torino e Arezzo. Il libro porta la firma di due giornalisti aretini, Andrea

Lorentini e Luca Stanganini, e della scrittrice Katia Zeffiri che negli ultimi mesi hanno collaborato con la famiglia di Minghelli e con tanti suoi ex compagni di squadra per rico-struirne l’intera storia, dai primi calci al pallone alla battaglia contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla). Edito dalle Edi-zioni Giorgio Vasari e patrocinato dal Comune di Arezzo, A testa alta sarà presentato alla cittadinanza con un grande evento in programma sabato 15 febbraio, alle 17, alla sede dell’Arbitro Club presso lo stadio comunale, a pochi passi dalla curva che porta proprio il nome di Lauro Minghelli. Alla presentazione saranno presenti gli autori, la famiglia e tanti personaggi che sono ancora legati con affetto al ricordo del calciatore, tra cui Serse Cosmi, Francesco Graziani e gli ex compagni di squadra, oltre all’attuale dirigenza dell’Us Arez-zo e ai rappresentanti di Chimet e Gimet Brass-Galvamet, gli sponsor che hanno contribuito alla pubblicazione dell’ope-

ra. «Il libro – raccontano gli autori – è nato su impulso della famiglia di Lauro e, in particolare, di sua cugina Gessica. A testa alta è un’opera destinata a fissare nel tempo la memoria e i ricordi di un uomo la cui storia meritava di esser raccontata». Lauro Minghelli ha mosso i suoi primi passi nel Sassuolo, poi si è trasferito nella Primavera del Torino con cui ha vinto due scudetti, fino al 1993 quando è passato nell’Arezzo di Serse Co-smi. Dal granata all’amaranto, il calciatore ha continuato a collezionare vittorie e soddisfazioni, centrando promozioni e entrando rapidamente nel cuore dei tifosi aretini. Il destino è però beffardo con Lauro e gli prospetta una sfida più grande: lentamente la Sla fa la sua comparsa, con gli interventi chirur-gici e i successivi controlli non ne riescono a frenare l’avanzamento.

Lauro non si demoralizza ma affronta la terribile malattia con incredibile forza d’animo e con un contagioso sorriso, da vero campione e, soprattutto, sempre a testa alta. «Nel libro – concludono gli autori – emerge la straordinaria voglia di vivere di un uomo che ha affrontato la malattia sempre con il sorriso sulle labbra e facendo forza a chi gli stava vicino: A testa alta mantiene viva l’incredibile lezione che Lauro ci ha lasciato in eredità». Marco Cavini

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“A testa alta”, rivive in un libro la storia di Lauro Minghelli

Diventa un romanzo la straordinaria e sfortunata vita dell’amato calciatore di Arezzo e Torino

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Page 20: Il Settimanale di Arezzo 180

20 14 FEBBRAIO 2014

l nuoto aretino volge verso il futuro con Raymond Catteau. La Chimera Nuoto sta organizzando un semi-nario di una settimana sulle nuove metodologie di insegnamento del nuoto, in cui il grande ospite sarà proprio Catteau, il più importante studioso del mondo di pedagogia natatoria. Il professore francese è diventato famoso per aver rinnovato l’insegnamento del nuoto mettendo al centro l’atleta e non l’istrut-tore, con un apprendimento che si basa esclusivamente sull’esperienza.

Il “Metodo Catteau” fa perno su una didattica di tipo attivo fondata sulla scoperta guidata: l’istruttore fornirà all’allievo le principali nozioni tecniche del nuoto, poi lascerà libero spazio allo stesso atleta limitan-dosi ad indicare gli obiettivi da raggiungere. A quel punto toccherà al singolo nuotatore sperimentarsi e capire il movimento più adatto per raggiungere i vari obiettivi, imparando a conoscere il proprio corpo ed interiorizzando il movimento migliore.

La Chimera Nuoto già da qualche anno ha ristrutturato la propria scuola nuoto e l’attività agonistica seguendo i dettami di Catteau, ma ora è decisa a muovere un ulteriore passo in avanti portandolo diretta-mente ad Arezzo all’interno del Centro Sport Chimera. Il seminario si svolgerà secondo gli stessi precetti del francese e coinvolgerà attivamente gli istruttori e gli allievi della società aretina. Catteau dirigerà le lezioni in piscina per testare la didattica e vedere all’opera i ragazzi e i tecnici della Chimera Nuoto, concludendo poi con una parte teorica che riassumerà quanto fatto in vasca e mostrerà come, al termine di una sola settimana di nuoto, siano visibili importanti miglioramenti negli stessi allievi messi alla prova.

A organizzare l’evento sarà il direttore tecnico della Chimera Nuoto, Marco Magara, che nelle scorse settimane ha frequentato un seminario di Catteau a Reggio Cala-bria, apprezzandone l’efficacia della metodologia e rinnovando il proprio impe-gno nell’attuazione del metodo all’interno della sua società.

«La Chimera Nuoto sta procedendo spedita verso questa nuova pedagogia - afferma lo stesso Magara. - Si tratta di un metodo attivo e funzionale che cer-cheremo di diffondere come approccio nella formazione e nell’insegnamento del nuoto.

In questo senso riteniamo di fondamentale importanza l’ar-rivo di Catteau ad Arezzo perché permetterà al nuoto aretino di acquisire consapevolezza di un metodo che, se applicato correttamente, è in grado di portare grandi risultati e di miglio-rare le prestazioni di ogni singolo atleta».

IArriva Catteau, lo studioso che ha cambiato la Chimera Nuoto

PRESSOPRESSO

CENTRO SPORT CENTRO SPORT CHIMERACHIMERA

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO14 FEBBRAIO 2014

er migliaia di chilometri, in auto, a piedi, su traghetti, bus e funivie, una carovana piena di colori tenta di stare dietro al ritmo furibondo imposto dai ciclisti, che in tre settimane girano tutta l’Italia per sfi darsi davanti all’azzurro della costiera amalfi tana e tra gli aspri profi li del Vajont, sotto

il sole del lungomare pugliese e nelle tormente di neve in cima alle Dolomiti. Ne fa parte anche uno scrittore, che da piccolo, in un tema, aveva detto: «Io

la prossima volta che passa il Giro provo a scappare con lui». Lo scrittore in questione è Fabio Genovesi, il nuovo ospite del Giardino del-

le Idee. In Tutti primi sul traguardo del mio cuore – il suo nuovo libro, edito da Mondadori – l’autore racconta la prima volta in cui, da bambino, vide passare il Giro d’Italia in compagnia del mitico zio Aldo.

Ai suoi occhi il gruppo di ciclisti apparve come un vento magico, che arriva-va fulmineo e colorato, innescando un’onda travolgente di emozioni. Da quel momento, Fabio comincia a nutrire un sogno: al Giro d’Italia, prima o poi, ci andrà da protagonista.

Destino vuole che il giovane non sia tagliato per correre in bici; ma quando il desiderio sembra destinato a restare nel cassetto, giunge una chiamata inattesa: Il Corriere della Sera gli chiede di partire dietro alla corsa rosa, per fare una cronaca, tappa per tappa, dell’edizione 2013.

Tutti primi sul traguardo del mio cuore è una sorta di diario “on the road” che assume, talvolta, tratti surreali. Protagonisti sono i partecipanti all’ultimo Giro d’Italia, ma anche, e soprattutto, gli abitanti dei territori attraversati dal tour, gli strambi personaggi nei quali ci si può imbattere lungo la corsa – come il poeta calabro di paese Minno Minnini – e tutto ciò che accade mentre i ciclisti pedalano lungo lo Stivale.

Con una prosa emozionante e ironica al tempo stesso, Genovesi non manca di esultare per le grandi vit-torie, di rimanere deluso per i fatti più negativi della gara, e nutre la curiosità di fare conoscenza anche dei soggetti meno discussi, per comprendere nel profondo cosa spinge loro a intraprendere uno sport così duro.

L’appuntamento con l’autore e il suo libro, adatto anche a chi di ciclismo non se ne intende, è sabato 15 febbraio, alle ore 17, nella magica cornice del Teatro Vasariano di Piazza Grande ad Arezzo.

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Page 22: Il Settimanale di Arezzo 180

22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 14 FEBBRAIO 2014

i è conclusa la tappa aretina di Dietrich Bonhoeffer, il teologo che cospirò contro Hitler, una mostra itinerante internazionale concepita all’Università di Linz che sta attraversan-do Austria, Germania, Italia, Spagna e Svizzera. L’edizione italiana nasce da un’idea di Antonella De Bernardis, ricercatrice presso l’Università degli Studi di Genova e coordinatrice del

progetto Bonhoeffer, l’Italia, l’Europa. Protagoniste sono le parole del teologo tedesco che si sviluppano su 14 quadri espositivi. Rifl essioni, im-

magini e colori che si legano a valori come responsabilità, coraggio civile e fede. Ne parliamo con la professoressa Lucia Cuccoli, stretta collaboratrice della De Bernardis per la mostra

aretina, allestita dal 17 gennaio all’8 febbraio all’interno della cappella del Seminario vescovile di Arezzo.Innanzitutto spieghiamo chi era Bonhoeffer.«Dietrich Bonhoeffer (1906-1945) fu teologo, pastore luterano, professore universitario, pioniere del mo-

vimento ecumenico, scrittore e poeta tedesco. Figura centrale nella lotta contro il regime nazista, nel 1939 si avvicinò a un gruppo di resistenza e cospirazione contro Hitler.

Incarcerato nell’aprile 1943, venne impiccato nel campo di concentramento di Flossenbürg il 9 aprile 1945».

Come è arrivata ad Arezzo questa mostra itinerante?

«È stato grazie alla mia conoscenza personale con la professoressa Antonella De Bernardis, che si è occupata del progetto internazionale tra-ducendo anche i testi dei pannelli dell’esposizio-ne dal tedesco all’italiano.

Lo scorso agosto ho proposto al vicario gene-rale della nostra diocesi, monsignor Giovacchi-no Dallara, di poter accogliere presso l’Istituto di Scienze religiose la mostra. La richiesta è stata accettata, affi ancando all’evento anche un con-vegno di studi, svoltosi lo scorso 25 gennaio, che ha visto la partecipazione di studiosi – tra cui la stessa De Bernardis – sul tema Dietrich Bonhoef-fer, un teologo coraggioso».

Qual è l’eredità che ha lasciato questa fi gu-ra alle future generazioni?

«Sono molte le eredità di Bonhoeffer: il co-raggio di opporsi a un regime totalitario e di resistere alle privazioni, mostrando sempre un atteggiamento di speranza e di misericordia, l’amore per il proprio paese e la responsabilità civile delle proprie scelte, un Cristianesimo vis-suto con estrema delicatezza e nello stesso tempo

IL TEOLOGO CHE COSPCHIUSA CON SUCCESSO LA MOSTRA AD AREZZO DEDICATA A DIETRICH BONHOEFFER

Sdi Marco

Botti

Dietrich Bonhoeffer

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23IL SETTIMANALE DI AREZZO14 FEBBRAIO 2014

SPIRÒ CONTRO HITLER

con profondità e verità, ma tale da rispettare qualsiasi scelta e qualunque altra religione.

Ancora: l’impegno di teolo-go ecumenico che lo portò in numerosi viaggi all’estero ad incontrarsi con le più diverse confessioni religiose, l’amore per la non violenza che gli fece prospettare un viaggio in India (che poi non intraprese), ma del cui progetto ci resta traccia in una lettera scritta personal-mente a Gandhi, la sua vita privata fatta di affetti profon-di verso la famiglia, gli amici e la fi danzata, con cui ebbe un bellissimo rapporto epistola-re durante la prigionia, prima dell’impiccagione».

Come ha risposto il pubblico?«L’esposizione ha avuto una grande risonanza. In particolare, ad Arezzo, è stata visitata dai ragazzi delle

scuole medie superiori e inferiori in occasione del Giorno della Memoria e degli eventi a esso collegati, lo scorso 27 gennaio. L’iniziativa ha avuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Arezzo. Per le scolare-sche è stato predisposto un video di presentazione e gli alunni hanno potuto visitare l’allestimento guidati dai loro insegnanti, che attraverso il convegno hanno potuto ricevere l’adeguata preparazione a illustrare questo personaggio. La mostra è stata visitata anche da tanta gente comune, che poi ha lasciato apprez-zamenti e rifl essioni nel libro degli ospiti, da non considerare come un mero album delle fi rme ma parte integrante di tutto il progetto».

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 14 FEBBRAIO 2014

opo un periodo di inutilizzo e i problemi di acustica che avevano accompagnato il concerto dei Kabila lo scorso settembre, il Teatro Tenda, a due passi dal Cen-tro Commerciale Setteponti, ha invertito la tendenza con il successo dell’evento The Village del 31 dicembre, organizzato da Sugar Reef Musicology in collabo-

razione con Memorabilia. Per questo ci siamo fatti suggerire alcune considerazioni e proposte per il futuro utilizzo

della struttura da Silvia Ciarpaglini, uffi cio stampa di Sugar Reef.«La serata dell’ultimo dell’anno è stata un enorme successo, sia all’Offi cina 7 sia al Teatro Tenda – ci rac-

conta Silvia. – Abbiamo accolto circa duemila persone provenienti da tutta la Toscana, a dimostrazione della grande attrattiva anche fuori dai confi ni locali. The Village si ispirava al White Sensation, evento dance nato ad Amsterdam nel 2000, caratterizzato da una multidisciplinarietà in cui varie forme di intrattenimento si fondono per crearne una del tutto nuova».

Perché avete scelto anche questo luogo?Il Teatro Tenda si rivelava adatto al tipo di performance che volevamo proporre, sia per la particolarità

della sua struttura “circense”, sia per le dimensioni: troppo piccolo per grandi concerti e troppo grande e di-spersivo per iniziative più raccolte. I ragazzi di Memorabilia e il direttivo di Sugar Reef non si sono fatti spaventare dai limiti della struttura, ma l’hanno vista come un posto adatto a creare eventi interattivi.

Il contesto in cui è posizionato è uno dei suoi grandi punti di forza: l’enorme parcheg-gio, la possibilità di non disturbare edifi ci in-torno e di essere sdoganato dal centro città lo rendono sicuramente più accessibile di altri posti pensati per ospitare rappresentazioni teatrali o musicali».

Quale potrebbe essere il suo futuro uti-lizzo?

«È una struttura su cui si può lavorare, modulabile e molto versatile. Il Teatro Ten-da può accogliere diversi tipi di occasioni pubbliche: dallo spettacolo circense a un in-contro di pugilato, fi no ai piccoli live. Può ospitare 700 posti a sedere fi no ad arrivare ad accogliere 1000 persone per un concerto frontale. È un luogo che si perfeziona solo utilizzandolo, uno spazio nuovo e impor-tante che deve essere sfruttato, bisogna solo avere la stessa immaginazione e la voglia di mettersi in gioco che hanno dimostrato Me-morabilia e Sugar Reef».

D

GRAZIE AGLI ULTIMI INTERVENTI, LA STRUTTU

UN FUTURO PIÙ ROSE

di Cecilia Falchi

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25IL SETTIMANALE DI AREZZO14 FEBBRAIO 2014

Chi era al concerto dei Kabila a settem-bre rimase traumatizzato dall’acustica ter-ribile.

«Gli interventi di miglioria effettuati dal Comune sono stati provvidenziali e per l’ul-timo dell’anno sembrava di essere in un altro teatro: hanno chiuso le scalinate per evitare che il suono si propagasse e i tendaggi inse-riti nel soffi tto hanno giovato all’acustica e all’atmosfera.

Un ottimo lavoro di collaborazione e soste-gno ricevuto dall’assessore Franco Dringoli e dell’assessore Francesco Romizi. A dimostra-zione che quando ci sono volontà e unione di intenti vengono fuori ottime cose».

UTTURA È FINALMENTE UTILE ALLA CITTÀ

OSEO PER IL TEATRO TENDA

RITORNO ALLA TERRA Luigi Torreggiani espone alla Vineria al 10

Mercoledì 12 febbraio, presso Vineria al 10 in piazza San Giusto ad Arezzo, è sta-

ta inaugurata la mostra fotografica Ritorno alla terra, personale di Luigi Torreggiani, curata da Tiziana Tommei.

Il lavoro è stato realizzato nel 2013 in occa-sione del corso di Progettazione fotografica dell’Associazione Deaphoto. Non marginale nella creazione è stato l’insegnamento di San-dro Bini, docente del corso, e di Alberto Ianiro, tutor del progetto.

Ventuno scatti che vedono protagonisti Lo-renzo e Francesco Rizzi, gemelli trentenni, laure-ati, residenti in città ma attivi sulla terra di fami-glia alle porte del Casentino.

L’amicizia con i due e la condivisione dell’idea progettuale hanno permesso al fotografo di documentare la loro quotidianità nell’azienda agricola. Un progetto di profonda impronta so-ciale: la nobilitazione dei soggetti, dall’uomo, agli animali, fino agli strumenti di lavoro, l’ele-ganza dei gesti, anche di quelli più semplici, la compostezza formale delle strut-ture compositive e l’imprinting let-terario che conferiscono classicità alle immagini.

La mostra resterà visibile fino al 24 marzo 2014.

Serena Capponi

Page 26: Il Settimanale di Arezzo 180

26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 14 FEBBRAIO 2014

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LA PITTURA SURREALE DITALENTO E CORAGGIO

iamo al centro di accoglienza turistica, sede di una mostra dedicata agli strumenti musi-cali e ai mezzi di comunicazione. Incontria-mo proprio lei, la pittrice Sabrina Livi. È

uno spirito libero. Ha portato con sè alcune imma-gini della sua pittura surreale. Animali si trasforma-no in strumenti musicali o viceversa: la magia della metamorfosi suscita stupore…

Sabrina afferma: «La mia pittura non ha lo scopo di provocare, ma di stimolare: dalla fantasia e la po-esia nascono i buoni propositi».

Come si può essere trasportati nel sogno? «Osservando il mondo naturale e usandolo come

tramite. Qualcosa di apparentemente irreale diviene reale e armonico, perciò nei miei dipinti metto ad esempio animali e note musicali, la croma e la chia-ve di violino sono esteticamente a me più vicine…Gli stessi puntini di una coccinella possono divenire note».

Lei è laureata in Scienze Politiche.«Sì e mi sono appassionata al periodo della rivo-

luzione russa. Straordinaria la fecondità degli artisti negli anni Venti, già molto avanti e aperti al cambia-mento. Oggi, in una società senza certezze, è fon-damentale ritrovare energia e voglia di fare. L’arte nutre la speranza. Siamo in un periodo sperimentale dell’esistenza umana, dobbiamo coglierne il sen-so…».

La sua esperienza con i bambini.«Hanno una spiccata intelligenza emotiva, cineste-

tici, più ricettivi all’arte in tutte le sue sfaccettature e soprattutto non infl uenzati da ideologie specifi che».

L’arte vicina alla gente.«Capita che le persone entrino in una galleria

quasi con timore. Ma se le opere sono esposte in un diverso contesto, come ad esempio in un caffè o una cioccolateria, c’è più apertura».

Ci soffermiamo su due gru edili sotto una nevicata dai fi occhi rossi a forma di note: tutto è possibile nei dipinti di Sabrina Livi. Deformazioni irreali, accostamenti inconsueti, soltanto in apparenza in-conciliabili!

L’arte si dice venga dettata da qualcosa di supe-riore, qual è la sua posizione in proposito?

«Non sono atea, mi pongo sempre la “questione” con tantissime domande, e sono costantemente in cammino».

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO14 FEBBRAIO 2014

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DI SABRINA LIVI:

Si defi nisce un’artista surreale fuori dal coro, senza ipocrisie. Quando è iniziato tutto?

«Questa mia passione proviene da lontano. Ho vissuto le luci, l’atmosfera incantata del teatro (i pa-renti materni erano attori e musicisti, mio nonno recitava prosa) e così allo stesso modo l’amore per la natura: mio padre era capace di curare ad esempio una civetta ferita a un’ala, mi concedeva di tenere a casa perfi no un ranocchio, mi faceva osservare le piante, gli insetti… Suono la chitarra, la musica ac-compagna la mia esistenza».

Sabrina, constatiamo che la sua pittura rappre-senta una cultura alternativa, composta da visio-ni senza tempo in sospensione statica. Fermare un momento di grande suggestione serve per concentrarsi e rifl ettere?

«L’arte può suscitare entusiasmo, portare l’incon-scio in superfi cie e avere un’infl uenza positiva sulla società, dare messaggi ed enormi spunti costruttivi. Frequentando l’Accademia del Nudo, ho appreso come il linguaggio del corpo, la postura siano fon-damentali per capire gli stati d’animo».

Il sito di Sabrina Livi è www.sabrinalivi.it. Par-lare con questa originale pittrice ci ha riempito di energia. Il suo vuole essere un esempio: molti hanno perso e stanno perdendo il lavoro, lei ha scelto corag-giosamente di fare questa professione a 360 gradi. La pittura è la sua fonte rigeneratrice. Ci congratuliamo con lei per il talento e il coraggio, la dedizione con cui porta avanti ciò in cui crede... Una sua piccola grande rivoluzione che a quanto pare inizia a dare frutti!

di Ivana Marianna Pattavina

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n uno dei suoi ultimi articoli Federico Ram-pini coglie un aspetto parecchio interessante per la nostra piccola economia. Le nuove idee imprenditoriali di giovani e non solo ven-

gono osservate e apprezzate più da lontano che da vicino e fa l’esempio di una New York che consuma voracemente eventi culturali e non a marchio italiano.

Niente di nuovo, ma ci mette in guardia dal dire sempre e a tutti costi che “Qui non c’è niente...”, “Nessuno fa niente”, “Si sta meglio da qualsiasi altra parte ma non qui!”. Che signifi ca? Aprire gli occhi e cercare vicino quello che andiamo a scovare quando viaggiamo... Allora facciamo un giro per il centro alla scoperta di idee e di nuovi imprenditori che per pas-sione, per un sogno e anche per necessità hanno accettato sfi de e hanno rilanciato.

Ne troviamo già parecchie, piccole realtà che portano in sé sapore di vecchie botteghe misto a competenza e idee chiare alla base. Poi facciamo mente locale su altre esperienze, laboratori, centri. Spazi creativi. Ce ne ven-gono in mente tante. Belle le persone che con impegno lavorano in un modo diverso, cercando di creare non solo prodotti ma dando valore aggiunto a tutto ciò che fanno.

Si lavora per il profi tto, ma si fa in modo sociale e solidale. Mettersi in rete è quasi in una forma di post-volontariato, si crea insieme o perlomeno ci si confronta. Pensiamo che sarebbe utile una mappa della città che raccontasse a chi la legge qualcosa di più su queste nuove attività. Proviamo a farne almeno un elenco… A presto con una Arezzo unconventional map… Ma ne parliamo prima con gli altri...

Biolento Cafè, bistrot biologico con vendita al detta-glio di frutta e verdura; Profumico, profumi e essenze; La Casa sull’Albero, libreria per ragazzi; Lucifero Visionibus, studio fotografico; Teatro Virginian, corsi e spettacoli per adulti e ragazzi; Vineria al 10, enoteca con selezione di salumi e formaggi; Galleria 33, galleria d’arte; Bolli Sar-toria Creativa; Spazio Seme, arti in movimento; Woo-dworm, etichetta discografica; Karemaski, multi art lab musica live

a cura dello staff Biolento Cafè

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VALORIZZARE NUOVE IDEE SECONDO SOSTENIBILITÀ E SOLIDARIETÀ

ECONOMIA DI TERRITORIO: FARE INSIEME

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INFORMAINFORMAPatronato Acli e Caf Acli – Un’assistenza gratuita nella dichiarazione dei redditi 2013Si avvicina il momento di presentare il Modello Cud, cioè la certificazione del reddito per-

cepito nel 2013 dall’Inps sia in forma di pensione sia in forma di mobilità, cassa integrazione e disoccupazione. Il Cud è la certificazione essenziale allo svolgimento della dichiarazione dei redditi, un importante adempimento fiscale che i pensionati sono chiamati a svolgere entro la fine di giugno 2014. Anche per quest’anno l’Inps non invierà per posta il modello ma renderà disponibile tutta la modulistica necessaria solo ed esclusivamente sul web, una soluzione destinata a causare disagi e preoccupazioni tra le fasce più anziane della popolazione. Il compito di supportare i pensionati in questo importante adempimento fiscale spetterà agli sportelli delle Acli che garantiranno assistenza gratuita per informare sulle novità legate alle nuove procedure, per compilare il modello Cud e per po-ter certificare i redditi percepiti nel 2013. «Ci stiamo impegnando a diffondere al massimo la notizia che anche quest’anno il Cud non verrà inviato per posta - affermano i responsabili del Caf e del Patronato di Arezzo. - Vogliamo scongiurare il rischio che i pensionati, dopo lunga attesa, manchino l’importante appuntamento con il modello 730, dunque invitiamo tutti i cittadini interessati a rivolgersi per tempo agli sportelli del Caf Acli e del Patronato Acli per ricevere copia del modello Cud, evitando così le lunghe code che si creeranno nei prossimi mesi».

Fap Acli - Parte il Far Express, la consegna di farmaci a domicilioGli anziani e le loro famiglie potranno ricevere le medicine direttamente

a casa loro. L’innovativo servizio è stato attivato dalla Federazione Anziani e Pensionati delle Acli che ha stretto accordi con una cooperativa e con alcune farmacie della provincia arrivando ad avviare il Far Express, cioè la consegna gratuita di farmaci a domicilio. L’iniziativa, riservata ai tesserati della Fap, è pensata per assicurare un utile supporto agli anziani soli e con disabilità che, avendo difficoltà ad uscire di casa, vivono un quotidiano disagio anche nel recarsi dal loro medico di famiglia e successiva-mente nel comprare le medicine. Questo servizio è reso possibile da una cooperativa che prima si recherà a ritirare la ricetta del farmaco ordinato telefonicamente, poi provvederà all’acquisto in farmacia e infine consegnerà il medicinale a domicilio in massimo 48 ore. La Fap Acli ha deciso di lasciare il servizio comple-tamente gratuito e, soprattutto, di estenderlo agli stessi parenti dei suoi tesserati: per attivare il Far Express o per ottenere ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla sede provinciale delle Acli di Arezzo in via Guido Monaco 48 o contattare lo 0575/21700 o il 339/8594580.

SEDE PROVINCIALE AREZZOvia Guido Monaco 48 – 0575/21.700 – 0575/[email protected] MERIDIANAvia Pizzuto 34 – 0575/[email protected] ZONALE VALDARNOvia Roma 1, San Giovanni Valdarno – 055/[email protected] ZONALE CASENTINOvia Nazario Sauro 26, Ponte a Poppi – 0575/[email protected] ZONALE VALTIBERINAvia XX Settembre 127, Sansepolcro – 0575/[email protected]

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ero Proviamo ancora a ri-

manere collegati ai pro-verbi contadini, che speso collegano le ricorrenze dei santi al corso delle stagio-ni.

Siamo a febbraio e do-vremmo recitare “A san Mattia la neve va via”.

Il problema è che ancora non l’abbiamo vista... In compenso dovrebbero proseguire le piogge che già abbiamo ricevuto abbondanti.

Le stesse che ora ci preoccupano, in passato venivano salutate, dopo le ne-vicate più fredde, come un toccasana per frumento e segale, tanto che si dice ancora oggi che “la pioggia di febbraio riempie il granaio”.

La Città dei Cittini

Sabato 15 e dome-nica 16 febbraio, dalle 10 alle ore 22 all’Arez-zo Fiere e Congressi di via Spallanzani, in contemporanea con

Street Food, la festa delle tipicità enogastronomiche territoriali, un grande evento con aree di gioco, spazi creativi e attrazioni gratuite che coin-volgono i bambini e le loro famiglie, nella Città dei Cittini. Ingresso bi-glietto intero 5 euro, biglietto ridotto 3 euro. Ingresso gratuito per i bambini fi no a 3 anni. Riduzioni speciali per le famiglie.

Smetto quando voglio di Sydney Sibilia ***

Una banda di ricercatori si converte alla produzione e allo spaccio di droghe sinteti-che. Cosa succede quando questi ex accademici senza speranze si ritrovano tra di-scoteche trendy, escort di lus-so e boss della mala? Che si ride molto. La trama di Smetto quando voglio, una via di mezzo tra un Breaking Bad capitolino e un Boris ambientato alla “Sapienza” invece che in Rai, è carina quanto ba-sta, gli attori sono tutti simpatici e in parte, ma la vera sorpresa del film è la messa in scena.

L’idea vincente è dare a una commedia una struttura narrativa da film d’azione. L’assenza del conformismo speculare del moralismo e della vol-garità, tipico delle commedie italiane, dà al film una freschezza rara. La critica sociale affilata e non banale e le risate continue convivono con natura-lezza in questo film.

di Lucio Massai

PIOVE, GOVERNO LADRO!

La spesa pùbbleca è arìva a le stellee non c’è verso de cambià le cosesi le difficoltàe son sempre quelle.Tutte l’iniziative più ambiziose

vàno a schifìo: el resto son novelle!Se fano leggi solo vantaggioseper chi ha ’l potere, sempre su la pelledei povaràcci. «Scelte dolorose»

dìcheno piangendo i cuccudrìlli,che non se sàzion mai de l’appetito«Non c’è un guadrìno manco per du’ spilli,

i tempi d’oro ormai sono finiti»E, intanto, l’acqua viene giù dal cielo:frane, alluvioni… è tutto uno sfacelo! di Leonardo

Zanelli

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di Fabio Mugelli

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31IL SETTIMANALE DI AREZZO14 FEBBRAIO 2014

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A testa alta – la straordinaria e sfortunata storia di Lauro Minghelliin libreria ed edicola dal 15 febbraio 2014in libreria ed edicola dal 15 febbraio 2014

PRESENTAZIONE SABATO 15 FEBBRAIO 2014, ALLE ORE 17 PRESSO L’ARBITRO CLUB (VIALE GRAMSCI, STADIO COMUNALE “CITTÀ DI AREZZO”)

Programmaintroduzione di Andrea Avato, giornalista e moderatore della serata saluto dell’Editore e presentazione del libro da parte degli Autori

interventi di Francesco “Ciccio” GrazianiFrancesco Romizi, assessore del Comune di Arezzo

Mauro Ferretti, presidente dell’U.S. ArezzoSerse Cosmi e gli ex compagni di LauroCurva “Minghelli“ e Orgoglio Amaranto

famiglia MinghelliDurante la serata saranno proiettati video e fotografi e e letti brani del libro