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territorio Parma, bellissima da 2.200 anni benessere ginseng e zenzero, alle radici della salute idee nella zucca n. 16 settembre-ottobre 2017

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territorioParma, bellissima

da 2.200 anni

benessereginseng e zenzero,

alle radici della salute

idee nellazucca

n.16settembre-ottobre

2017

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Settembre è il mese dei buoni propositi:si rinnova l’abbonamento in palestra, si decidono nuovi corsi per il tempo libero, si torna a dieta, si cerca qualche associazione di volontariato da aiutare… In una parola, si decide come impiegare al meglio il proprio tempo per sé e per gli altri, ripromettendosi che questo sarà l’anno della svolta. Anche noi di Pam Panorama vogliamo incoraggiare questa sferzata di energia. Il nostro motto, infatti, è proprio “La vita spesa al meglio”, e questo non significa solo dare modo di risparmiare con prodotti buoni e convenienti, ma anche offrire una serie di consigli e servizi per migliorare ogni aspetto della giornata. Il nostro magazine ne è un esempio: nelle prossime pagine trovate tante ricette buone e salutari fatte con i prodotti di stagione. Scegliere frutta e verdura di questo periodo, per esempio la zucca, è il modo migliore per mangiare bene spendendo poco. Inoltre, vi consigliamo alcuni superfood di tendenza, come zenzero, curcuma, rabarbaro e ginseng, che recenti studi hanno riscoperto come autentici

Giulia Laura Pivetta responsabile comunicazione e

marketing positioning Pam Panorama

EDITORIALE

la vita spesa al meglio

toccasana per l’organismo, prendendo a modello le antiche usanze dell’Oriente. Ma spendere al meglio la vita vuol dire anche riempirsi gli occhi di bellezza, per esempio con un viaggio a Parma e dintorni oppure con le mostre d’arte in corso in questi due mesi e che vi consigliamo. E vuol dire anche non perdere tempo in attività che riteniamo noiose o poco piacevoli: grazie ai nostri eco-consigli per il bucato perfetto, stirare sarà una passeggiata! Infine, per un benessere a 360°, vi diamo alcune indicazioni su come prendersi cura del proprio aspetto, per esempio occupandosi di mani e unghie, per averle sempre perfette.Che cosa ne dite dei nostri suggerimenti? Qual è la vostra idea di ‘vita spesa al meglio’? Non vediamo l’ora di saperlo!Buon divertimento!

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NUMERO

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10Pam Panorama MagazineAnno 3 - Bimestrale - Numero 16 - 2017Testata registrata al Tribunale di Venezia nr.1/2015

editorePam Panorama S.p.A.Via Delle Industrie, 8 - 30038 Spinea (VE)

direttore responsabileSara [email protected]

Pam Panorama Magazine è un progetto realizzato per Pam Panorama S.p.A. da: LORO Srl - Via San Marco, 33 - 20121 Milano (MI)www.unodiloro.com

coordinamento ed editingEmanuela Taverna - [email protected]

progetto grafico e impaginazioneSelene Marchesi - [email protected]

redazione, collaboratori e consulentiLorenzo Brenna, Teresa Capodimonte, Silvia Donini, Francesca Liistro, Maria Teresa Manuelli, Sara Melocchi, Maria Teresa Nardi, Ilaria Pedrali, Anna Maria Pellegrino, Luigi Piscitelli, Anna Simone, Emanuela Taverna, Valentina Vercelli.

fotografie Depositphotos

stampa e distribuzione Poligrafici Il Borgo Srl - Via del Litografo, 6 - 40138 Bologna

Distribuito gratuitamente solo nei punti vendita Pam e Panorama ai titolari di Carta Per Te.

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Pam Panorama rispetta l’ambiente. Questo magazine, infatti, è stampato su carta Fsc-Forest Stewardship Council, che prevede una gestione forestale responsabile. Il marchio di certificazione assicura che la raccolta dei prodotti legnosi e non legnosi del bosco man-tiene la biodiversità, la produttività e i processi ecologici, che la gestione economica delle foreste aiuta sia la popolazione locale sia la società in generale a godere di benefici a lungo termine e che le operazioni forestali sono strutturate e gestite in modo da essere suf-ficientemente redditizie, senza generare profitto finanziario a scapito delle risorse forestali, dell’ecosistema o delle comunità interessate.

3 EDITORIALE: la vita spesa al meglio 6 LI TROVI ADESSO: tante virtù nella zucca 10 IL MENU COMPLETO: più tempo in cucina 12 CI PROVO ANCH’IO: la ricetta step by step 14 VINI: i grandi rossi d'Italia 16 IL GUSTO DI VIAGGIARE: Parma, bellissima da 2.200 anni 20 RICETTE DAL MONDO: Irish Soda Bread, il pane di James Joyce 22 SANI E SALVI: alle radici del benessere 24 FIERA DELLE VANITÀ: mani e unghie belle e sane 26 VITA IN FAMIGLIA: il domatore di foglie

settembre/ottobre n.16 - 201722

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1430

28 CUCINA IN FAMIGLIA: würstel mummia 29 L'ESPERTA: scuola nuova, quante emozioni! 30 TECNOLOGIA DIGITALE: le app per avere il pollice verde 32 VITA DI PAM PANORAMA: Appuntamento con il Gusto 34 IN MOSTRA: Caravaggio a Milano e Pablo Picasso a Roma 36 REGNO ANIMALE: quando gli animali "curano" i bambini 38 VIVERE GREEN: con meno fatica, bucato perfetto 40 PRODOTTI A MARCHIO: casa e cucina splendenti 42 LIBRI: all'alba della vita

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LI TROVI ADESSO

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* @MT_Manuelli Giornalista specializzata in economia alimentare, collabora con corriere.it, Il Sole 24 Ore, Metro.

l’autore in un Tweet

di Maria Teresa Manuelli* www.improntalimentare.it

speciale zucca

È ANCHE UN ORNAMENTOEsistono anche delle varietà di zucca non commestibile, ovvero solo per uso ornamentale per decorare tavole o interni. Si tratta per lo più di zucche di dimensioni piccole, con forme strane e allungate e una buccia rugosa.

Dagli usi in cucina alle proprietà benefiche, dalle leggende agli usi artistici. Tutto sull’ortaggio autunnale più versatile e conosciuto

zuccatante virtùnella

Come scegliere la zucca? Deve essere pesante, avere una buccia dura e spessa, senza ammaccature. È matura al punto giusto quando è facile da tagliare.

Non solo arancione e non solo tonda. Sapevate che del pre-zioso frutto delle cucurbitacee (questo il nome scientifico delle zucche), in Italia esistono tantissime varietà? Tra le più comuni, la Cucurbita maxima, è la classica zucca gialla o arancione, ricca di betacarotene, un antiossidante. Generalmente tondeggiante e di grandi dimensioni, ha del-le scanalature verticali che la contraddistinguono. La zucca a trombetta, invece, risponde al nome scientifico di Cucurbita mo-schata ed è oblunga, ricca di polpa arancione e con buccia fine e liscia. Quella a fiasco (Lagenaria siceraria), di colore verde, è usata nelle zuppe e nelle minestre sin dall’antichità. La zuc-ca mantovana è tra le più pregiate e rinomate del Nord Italia: ha forma leggermente schiacciata, buccia dura, verde e poco liscia, la polpa è compatta e pastosa con un colore arancio ac-ceso. È quella usata per i celebri tortelli.

storia anticaLa zucca veniva coltivata già nel 5.000 a.C. dalle tribù sudamericane. I semi erano ricchi di proteine, ed era facilmente trasportabile, perfetta per gli scambi commerciali. La sua diffusione in Europa si deve ai coloni spagnoli, che qui la importarono, dal XVI secolo in poi. In Italia viene coltivata soprattutto in alcune regioni settentrionali, ma è ampiamente consumata ovunque.

Il consiglio è di lasciarle al sole almeno dieci giorni tra settembre e ottobre in modo che si asciughino.

Avendo cura di ritirarle durante la notte per evitare l’umidità, poi si manterranno perfette fino a febbraio. Una volta tagliate, invece, devono essere consumate entro 72 ore. Il metodo migliore per conservare la polpa a lungo è la surgelazione, sia di quella fresca tagliata a fettine o dadini, sia di quella cotta, dopo una bollitura di almeno 2-3 minuti.

come conservarlaLe zucche intere si conservano

per molto tempo, anche per tutto l’inverno: basta tenerle in un ambiente

non umido, con una temperatura tra 12° e 22° gradi e al riparo

dalla luce solare diretta.

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poche calorie, tante virtùNonostante il sapore dolce, la zucca è un alimento ipocalorico (26 kcal per 100 g), ricco di potassio, magnesio e vitamine. Valido nelle diete dei pazienti diabetici, grazie al bassissimo contenuto di zuccheri e grassi, compensato da elevate percentuali di fibre, vitamine e sali minerali. La presenza di acqua per il 94% della sua composizione la rende particolarmente adatta a mantenere l’idratazione e il corretto equilibrio idrico tra l’organismo e le mucose. Ricca di betacarotene, aiuta a contrastare l’insorgenza di radicali liberi, mentre gli Omega-3 riducono il colesterolo e la pressione. La polpa

della zucca è un toccasana per le pelli grasse. Basta schiacciare

una fettina di zucca cruda e mescolarla con un pugno di semi

di zucca tritati e un po’ di miele. Da applicare

sul viso e lasciare in posa per dieci minuti per una pelle più pulita e uniforme.

NON SOLO HALLOWEENNella tradizione anglosassone, la zucca, scavata e illuminata, è un elemento fondamentale per la vigilia di Ognissanti. Sembra che la tradizione abbia origine in Irlanda nel diciannovesimo secolo, dove era usanza intagliare le più svariate verdure per esorcizzare il sovrannaturale. Tutt’oggi vi si rappresentano volti mostruosi, streghe o fantasmi a seconda dell’abilità e della fantasia. Ma altri popoli usano questo ortaggio per scopi altrettanto artistici. La zucca è stato uno dei primi strumenti musicali: l’uomo primitivo già la usava come maracas, scuotendola e facendo risuonare i semi al suo interno. Ancora oggi è usata in varie parti del mondo come cassa di risonanza per molti strumenti musicali. In passato, le zucche svuotate erano utilizzate come borracce per conservare il vino o per portare in giro l’acqua. Quelle più piccole addirittura per tenere la polvere da sparo o il tabacco da fiuto.

I semi di zucca nei Balcani sono chiamati “afrodisiaco del sultano” per le loro proprietà energetiche e tonificanti, grazie al magnesio e allo zinco.

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LI TROVI ADESSO speciale zucca

Tagliate la zucca in quattro parti togliendo i semi e cuo-cetela al vapore. La zucca dovrà ammorbidirsi, ma non disfarsi. Passatela nel passaverdura o schiacciatela con lo schiacciapatate. Lasciate raffreddare. A questo punto, aggiungete gli amaretti ridotti in polvere (usate il mixer), la mostarda passata (con un mixer) e il grana padano. Amal-gamate bene e lasciate riposare l’impasto coperto per 24 ore, a temperatura ambiente. Nel caso in cui – dopo il riposo – l’impasto dovesse risultare eccessivamente mor-bido, aggiungete un paio di cucchiai di pangrattato finis-simo. Realizzate la pasta nel modo consueto: nella farina a fontana inserite le uova e il sale. Iniziate a incorporare farina, poca alla volta, fino a ottenere una palla omoge-nea. Iniziate a lavorarla per circa 10/15 minuti: allungate

l’impasto tenendo un lembo fermo e tirando l’altro e poi battendola sul tavolo. È un’operazione un po' lunga, ma così otterrete un impasto morbido ed elastico. Lasciate riposare l’impasto coperto per un’ora. Poi realizzate delle strisce sottili. Allineate le strisce di pasta sul tavolo. Con l’impasto di zucca, create delle palline del diametro di cir-ca 3 cm, ponetele sulla striscia di pasta, a distanza di circa 4 cm l’una dall’altra. Passate dell’albume nella zona che andrà tagliata, questo per consentirvi di sigillare bene i bordi, quindi stendete sopra un’altra sfoglia, premete facendo uscire le bolle d’a-ria e tagliate i tortelli con la rotella tagliapasta. Cuocete in abbondante acqua salata per circa 15/20 minuti e condite con abbondante burro fuso e Grana Padano.

In alcune zone della Bassa padana si usa condire i ravioli con un sugo di cipolle e poco pomodoro o con un sugo a base di salsiccia.

l’idea in più

porzioni: 6/8ingredienti

pasta all’uovo 700 g farina 00 Pam Panorama 7 uova BIO Pam Panorama q.b. sale

ripieno 1 zucca mantovana 180 g Grana Padano grattugiato Pam Panorama 175 g mostarda di mele di Mantova (o Mostarda di Cremona) 160 g amaretti q.b sale q.b pepe bianco 1 cucchiaino noce moscata 2 cucchiai pangrattato (facoltativo)

condimento 250 g burro Pam Panorama 130 g Grana Padano Pam Panorama

tortelli di zucca mantovani

DIFFICOLTÀ: mediaPREPARAZIONE: 1 oraCOTTURA: 40 minutiLA TUA RICETTA A MENO DI: 1 euro a persona

il grande classico

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L'abbinamento di pere e formaggio è davvero proverbiale. In questo caso, il dolce frutto stempera un sapore molto forte, in un'unione perfetta

UN PO' DI STORIAL'origine del gorgonzola si perde nella notte dei tempi. Già nel IX secolo, si dice che Carlo Magno ebbe modo di gustare un formaggio dal sapore intenso e dalle caratteristiche venature verdi. La versione più accreditata sulla nascita di questo formaggio parla di un artigiano distratto (oppure innamorato) che ha interrotto la lavorazione per riprenderla il giorno seguente.

}gorgonzola

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* @Cookandthecity Dopo la laurea in lettere, ha lavorato per l’editoria specializzata. Oggi è copywriter e fotografa per le aziende di food.

l’autore in un Tweet

RICETTE DI STAGIONE ricette e foto di Sara Melocchi* food bloggerwww.cookandthecity.it

Il clima più fresco permette di dedicarsi a forni e fornelli. Il risultato? Piatti più elaborati e anche un po' più sostanziosi, per una festa del palato

DIFFICOLTÀ: mediaPREPARAZIONE: 10 minuti COTTURA: 17 minuti LA TUA RICETTA A MENO DI: 3 euro a persona

Pelate la pera e tagliatela a dadini. Riservate per dopo. Affettate la cipolla molto sottile. Versatela nel tegame insieme a 50 g di burro. Fate appassire la cipolla a fuoco dolce senza farla imbiondire troppo. Versate il riso tutto in una volta e alzate la fiamma. Tostate il riso per circa 2 minuti. Bagnate con vino bianco e fate evaporare, sempre a fiamma vivace, poi aggiungete il brodo fino a coprire il riso. Moderate la fiamma senza renderla troppo debole. Il brodo di cottura dovrà sobbollire leggermente. Girate di tanto in tanto e aggiungete il brodo quando il riso si asciuga. Verso la fine della cottura, dovrete far evaporare il brodo in eccesso. Aggiungete le pere a circa 1 minuto dalla fine. Quando il riso è cotto, spegnete il fuoco e aggiungete il restante burro, freddo di frigorifero. Coprite con un coperchio e lasciate lì per poco meno di 1 minuto. Aggiungete il gorgonzola e rimestate con energia. Servite nei piatti e aggiungete al centro un cucchiaio di gorgonzola.

risotto pere e gorgonzola

più tempo in cucina

porcini frittirisotto pere e

gorgonzola

involtini di maialearancine di farro e verdurecrema di zucca

IL MENU completo} ai fornelli

DIFFICOLTÀ: facilePREPARAZIONE: 10 minuti COTTURA: 20 minutiLA TUA RICETTA A MENO DI: 3 euro a persona

Pulite i porcini delicatamente con una spazzola morbida, tagliate la radice e affettateli dello spessore di 5 mm. Infarinate le fette ottenute, passatele nelle uova sbattute e poi nel pangrattato finissimo. In una padella sufficientemente larga, scaldate l’olio e friggetevi poche fette alla volta, per un paio di minuti, fino a doratura.Scolatele e ponetele su carta assorbente da cucina. Salate e pepate. Servite subito.

ingredienti

500 g funghi porcini freschi 2 uova Pam Panorama 100 g farina Pam Panorama 200 g pangrattato 1 l olio di semi di girasole Pam Panorama q.b. sale e pepe

porzioni: 4/8

l’idea in piùPer un gusto più stuzzicante, potete aromatizzare il pangrattato con rosmarino e salvia disidratati.

Potete arricchire il piatto con l’aggiunta di alcuni gherigli di noce.

l’idea in più

320 g riso Carnaroli Pam Panorama 1/2 cipolla dorata 50 g + 30 g per mantecare burro Pam Panorama 80 g Grana Padano Pam Panorama 70 ml vino bianco secco 1,2 lt brodo di carne filtrato 50 g gorgonzola dolce 1 pera Williams

ingredienti porzioni: 4

porcini fritti

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porzioni: 4ingredienti

RICETTE DI STAGIONE

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ai fornelli

ingredientiporzioni: 3/4

2 3 41

DIFFICOLTÀ: media PREPARAZIONE: 20 minuti COTTURA: 1h 30 minutiLA TUA RICETTA A MENO DI: 4 euro a persona

1. Unite il macinato e la salsiccia di maiale in una terrina, aggiungete il prosciutto tritato, il panino sbriciolato (dopo averlo fatto ammorbidire nel latte e strizzato), il grana, il prezzemolo e l’aglio tritati. Aggiungete la noce moscata, il sale e il pepe. 2. Mischiate bene gli ingredienti e poi spalmate un cucchiaio di questo impasto sulle fettine sottili di lonza, infine arrotolatele. 3. Accoppiate gli involtini e infilzateci due stuzzicadenti per tenerli insieme. Ricordate di inserire tra un involtino e l’altro una foglia di salvia. Infarinate gli involtini e mettete da parte.Ora preparate il sugo. Scaldate in un’ampia padella l’olio con una noce di burro e unite il preparato per soffritto surgelato, il concentrato di pomodoro. 4. Fatele rosolare e appassire leggermente, poi unite gli involtini infarinati e cuoceteli qualche minuto per lato, in modo da far prendere colore. Bagnate il tutto con un bicchiere abbondante di vino. Aspettate che evapori e coprite gli involtini con il brodo di carne. Fate cuocere con il coperchio per 1 ora e mezzo circa a fuoco moderato. Il sugo dovrà essere morbido, ma denso. Servite subito.

involtini di maialeSECONDO CLASSICO

Potete servire gli involtini anche con una polenta bella fumante

l’idea in più

DIFFICOLTÀ: facilePREPARAZIONE: 20 minuti COTTURA: 40 minutiLA TUA RICETTA A MENO DI: 2 euro a persona

Pulite tutta la verdura e poi tagliatela a dadini. In una pentola, scaldate l’olio, poi versateci le verdure. Fate cuocere per circa 10 minuti, eventualmente bagnando con poca acqua, per evitare che la verdura si attacchi sul fondo. Cuocete il farro per circa 30 minuti, in abbondante acqua salata. Scolatelo e fatelo raffreddare. Versate in una ciotola le verdure insieme al farro, mescolate e aggiungete un uovo, il parmigiano e il pepe. Mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti. Prendete due cucchiai di farro condito e formate delle palle grandi quanto un mandarino, premendo molto bene. Passatele nel pangrattato, poi nell’uovo e ancora nel pangrattato. Friggete le arancine in abbondante olio per frittura. Scolatele quando saranno ben dorate poi salatele.

arancine di farro e verdureSECONDO VEGETARIANO

3 uova Pam Panorama 160 g farro perlato BIO Pam Panorama 4 cucchiai olio extravergine di oliva Pam Panorama 100% italiano 100 g Parmigiano Reggiano Pam Panorama 1 zucchina 1 carota 1 porro 200 g pangrattato 1 lt olio di semi di arachidi Pam Panorama q.b. sale e pepe

L'ideale è completare la guarnizione aggiungendo del caramello sopra lo zucchero. Per un gusto più esotico, in alternativa allo zucchero bianco potete utilizzare lo zucchero di canna mischiato a un po’ di cannella.

l’idea in più

Potete aromatizzare la preparazione aggiungendo dei funghi porcini.

l’idea in più

DIFFICOLTÀ: media PREPARAZIONE: 15 minuti COTTURA: 1h 20 minutiLA TUA RICETTA A MENO DI: 2 euro a persona

Mettete la zucca in forno per toglierle la buccia più facilmente. Cuocete poi al vapore la zucca, già privata della buccia e dei semi, per circa 1 ora. Una volta cotta, frullatela insieme alla panna, poi unite lo zucchero, il latte condensato, l’uovo intero, il sale e la cannella. Mescolate bene fino a ottenere una crema omogenea. Versate la crema ottenuta in pirottini da 10 cm circa e fate cuocere a bagnomaria in forno a 150° per circa 20 minuti. Terminata la cottura, spegnete e lasciate raffreddare in forno. Riponete la crema di zucca in frigorifero per almeno 2 ore, poi spolverizzate la superficie con lo zucchero. Servite subito.

crema di zuccaDOLCE

porzioni: 4ingredienti 600 g zucca a pasta dura (pesata a crudo) 100 ml panna fresca per dolci Pam Panorama 100 g latte condensato 50 g zucchero Pam panorama 1 uovo Pam Panorama q.b. cannella 1 pizzico sale

12 fettine sottili lonza 300 g carne macinata scelta 100 g salsiccia 50 g prosciutto cotto Pam Panorama 1 panino piccolo q.b. latte per bagnare il pane 50 g Grana Padano Pam Panorama 2 cucchiai prezzemolo tritato finemente 1 spicchio aglio q.b. preparato per soffritto surgelato 1 bicchiere vino bianco secco 1 l brodo di carne 1 pizzico noce moscata 6 foglie salvia 100 g farina 00 Pam Panorama 100 ml olio extravergine di oliva Pam Panorama 100% italiano 1 noce burro Pam Panorama un cucchiaio concentrato di pomodoro q.b. sale e pepe

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di Valentina Vercelli*assaggiatore esperto Onav (Organizz. naz. assaggiatori di vino)

in cantinaL’ANGOLO DELL’INTENDITORE

@valevercelli Giornalista professionista, da oltre dieci anni si occupa di enogastronomia per le principali riviste e guide del settore.

l’autore in un Tweet

Il merito dell’invenzione del Brunello va alla famiglia Biondi Santi, il cui Brunello Riserva del 1955 è considerato uno dei migliori vini al mondo di tutti i tempi. È un vino di straordinaria longevità, che nelle annate migliori può conservarsi anche per un secolo. È fatto con il vitigno sangiovese grosso e può essere venduto solo dopo cinque anni di affinamento in cantina. È un rosso corposo ed elegante, armonico e asciutto, che si sposa con formaggi stagionati, carni rosse e ricette con condimenti a base di funghi porcini e tartufo.

dalla Toscana, il Brunello

L’Italia è la patria di alcuni grandi vini rossi che si acquistano per festeggiare un’occasione speciale o per fare un regalo importante. Sono vini di grande struttura, che possono invecchiare per anni e sono adatti ad accompagnare le ricette dei mesi più freddi

IL BAROLO Il Barolo ha bisogno di parecchio tempo in bottiglia prima di svelarsi al meglio. È conosciuto come “Re dei vini e vino da re”, perché la sua fortuna cominciò del XIX secolo, quando fu scoperto e apprezzato da Carlo Alberto, al punto che il re comprò una grande tenuta a Verduno, per iniziare a produrlo personalmente. A tavola, si abbina con carni rosse e piccola cacciagione.

i grandi rossid’Italia

Barolo e Barbaresco sono i vini più importanti del Piemonte e tra i più rinomati in Italia. Entrambi sono prodotti nella zona delle Langhe con il vitigno Nebbiolo. Differiscono per il grado di invecchiamento in botte e per la posizione dei vigneti. La storia del Barbaresco si fonde con la leggenda. Alcuni raccontano che i Galli siano arrivati in Italia proprio perché attratti dalla bontà del vino di Barbaritium; altri che il vino deve il suo nome al fatto che la zona in cui oggi si coltiva era coperta da foreste fittissime e impenetrabili che costituirono un rifugio sicuro per i Liguri in fuga dai Romani. E poiché questa zona non ricadeva nel dominio di Roma, fu denominata barbarica silva, toponimo all’origine dell’attuale Barbaresco. È considerato il miglior vino da abbinare agli arrosti, ma si sposa anche con i bolliti misti della tradizione piemontese, i brasati, la selvaggina e i formaggi stagionati.

Già al tempo dei Romani, in Valpolicella si pro-duceva per l’imperatore Augusto un vino pregia-to, derivato dall’appassimento delle uve e, come si usava allora, dolce, conosciuto con il nome di Reticum, l’attuale Recioto. A inizio Novecento, per un “errore” di produzione, è nato il Recioto amaro, poi chiamato Amarone. Il vino “sbaglia-to” piacque al punto che si cominciò a metterlo in commercio dal secondo dopoguerra. È com-posto da un mix di uve, tra cui le più importan-ti (Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara) sono autoctone del territorio. La sua particolari-tà sta nel fatto che, dopo la vendemmia, le uve vengono fatte appassire in appositi locali per un periodo di tempo compreso tra 90 e 120 giorni: così avviene l’evaporazione dell’acqua e la con-centrazione degli zuccheri negli acini. Dopo la pigiatura e l’affinamento in botte, l’Amarone di-venta un vino potente e vellutato, di grande per-sistenza e morbidezza, che si abbina a selvag-gina e formaggi stagionati, ma può essere anche bevuto da solo, come vino da meditazione.

dal Piemonte, il Barbaresco dal Veneto, l’Amarone

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SPECIALE TERRITORIO di Ilaria Pedrali*

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il gusto di viaggiare

Storia, arte, musica e buon cibo sono la compagnia ideale per i primi fine settimana d’autunno

Parmabellissima da 2.200 anni

} 4chicche

Nel 2017 ricorrono i 2.200 anni della fondazione di Parma. E già questo basterebbe per visitarla. Culla di capolavori artistici di pre-gio, trasversali per epoche storiche, Parma è la terra del buon cibo e del bel canto, appaga tutti i cinque sensi e regala una magica atmosfera. Dall’arte alla musica, passando per la degustazione di parmigiano, prosciutto crudo e ottimo vino, Parma è la meta ideale per un fine settimana di inizio autunno. Tappa d’obbligo la città, con i suoi monumenti e bellezze artistiche segno delle signorie che si sono succedute in città, dai Farnese ai Borbone. Bellissimo il Duomo, il Battistero, la chiesa di Santa Maria della Steccata e il Palazzo della Pilotta. Incantevoli i teatri e pregevoli le opere d’arte della Galleria Nazionale. Consigliatissima, però, anche una visita nella bassa parmense, che in questo periodo dell’anno dà il me-glio di sé, regalando panorami da cartolina e prelibatezze tutte da gustare, in quella fascia di terra che dal Po raggiunge l’Appennino.

1. A circa 50 km da Parma, in provincia di Modena, si trova la pietra di Bismantova, un monolite di arenaria citato da Dante.2. Un viaggio in carrozza nei Boschi di Carrega, come ai tempi della Duchessa Maria Luigia d’Austria.

a Parma trovi ... Pam Local - Strada Garibaldi 22 Parma Panorama via Silvio Pellico Parma

l’autore in un Tweet Giornalista appassionata di viaggi. Ha lavorato, tra gli altri, per Brevivet e per un master in turismo dell’Università Cattolica.

* @ilaria_pedrali

focus suil Battistero dell'Antelami

In Piazza Duomo, a fianco della Cattedrale, sorge, imponente ed elegante, il Battistero di Parma (nella foto qui a sinistra). Monumento di rara bellezza, è tra i più affascinanti e noti d’Italia. È il capolavoro di Benedetto Antelami, che diresse l’opera e realizzò quasi per intero la mirabile decorazione plastica dell’edificio. Di forma ottagonale, per suggerire l’unione tra terra e cielo, la sua costruzione iniziò nel 1196, e si concluse solo molti anni dopo, a causa di una serie di liti politiche tra i committenti e Verona, che fornì il marmo. All’esterno, l'edificio è completamente in marmo rosa, mentre all’interno ci sono dei bellissimi altorilievi che rappresentano il ciclo dei mesi e delle stagioni. Da ammirare anche la cupola, decorata con figure di santi.

Pietra di Bismantova (Foto: wikipedia) Museo del Parmigiano Reggiano (www.reggioreport.it)

3. Il Museo del Parmigiano Reggiano, a Soragna. Qui è stato ricreato un tipico caseificio di inizio Novecento.4. La via Francigena, da Parma a Berceto, un pellegrinaggio di epoca altomedievale.

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per la farcia: 150 g biscotti Petit Pam Panorama 100 g noci sgusciate Pam Panorama 40 g pinoli Pam Panorama 80 g mandorle sgusciate Pam Panorama 80 g nocciole sgusciate Pam Panorama 200 g miele millefiori Pam Panorama 100 g zucchero Pam Panorama 50 g uva sultanina Pam Panorama 120 g canditi 200 ml vino bianco secco 1 cucchiaio chiodi di garofano, noce moscata, cannella in polvere 150 ml vino

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SPECIALE TERRITORIO

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il gusto di viaggiare

B&B ParmacentroVia M. d’Azeglio, 4643125 Parma (PR)Tel: +39.366.2649565 - [email protected]

DOVE ALLOGGIARE

Relais Antica Corte Pallavicina Strada del Palazzo Due Torri, 343010 Polesine ParmenseTel: +39.0524.936539relais@acpallavicina.comwww.anticacortepallavicinarelais.it

IL COMMISSARIO SONERI e la legge del Coranodi Valerio Varesi Ed. Frassinelli 18,50 euro

LIB

RI a

tem

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DON CAMILLO E DON CHICHÌdi Giovannino GuareschiEd. BUR, 9,00 euro

salumi. Basti pensare al formaggio che tutto il mondo ci invidia, il Parmigiano Reggiano. Le eccellenze gastronomiche parmensi vengono inoltre esaltate dalle sapienti mani delle “rezdore”, vere cuoche che sanno creare piatti insuperabili, come paste ripiene, lessi, stracotti e dolci casalinghi capaci di conquistare chiunque. Insomma, la tradizione gastronomica a Parma e dintorni permette di fare un’esperienza sensoriale che non può deludere. E, per concludere il pasto, un caffè accompagnato da una violetta candita.

Parma è il tempio dell’enogastronomia. I nomi culatello di Zibello e prosciutto di Parma sono due biglietti da visita che parlano da soli. È il maiale a farla da padrone sulle tavole parmensi, al punto che a novembre al nobile animale è dedicata persino una sagra, che ogni anno attira - nel complesso delle sue 4 tappe a Sissa, Polesine Parmense, Zibello, Roccabianca - oltre 100mila persone. Parma, però, non è solo prosciutto e

Chi non conosce il celebre prosciutto di Parma o il culatello di Zibello? Senza dimenticare il Parmigiano Reggiano

tradizione enogastronomica

Monumento a Giuseppe Verdi a Parma

viniI vini di questa fetta d’Italia assomigliano molto agli Emiliani: sono schietti e frizzanti! I Colli Piacentini sono la patria del Gutturnio, un rosso prodotto sia in versione mossa sia in versione ferma: nel primo caso si tratta di vini spumeggianti, da bere giovani, insieme ai salumi locali, nel secondo sono vini più strutturati, accompagnano lasagne, paste al ragù e arrosti. Molto interessante è anche la produzione di vini bianchi rifermentati in bottiglia da uve malvasia e di vini passiti, tra i migliori d’Italia. Le province di Parma, Reggio Emilia e Modena sono rinomate per la produzione di Lambrusco, un vino tornato di moda per la sua piacevolezza e versatilità in tavola, mentre la tipologia più identificativa dei Colli Bolognesi è il Pignoletto Frizzante, ottimo al momento dell’aperitivo o insieme al fritto di pesce.

ricetta e foto di Sara Melocchi

Per la frolla: disponete la farina a fontana e unite nel centro tutti gli altri ingredienti. Incorporate con una forchetta la farina agli altri ingredienti, poi impastate con le mani fino a ottenere un panetto omogeneo. Rivestitelo con una pellicola e fate riposare per 30 minuti in frigorifero. Per il ripieno: in una padella fate sciogliere il miele insieme allo zucchero. Unite il vino, fatelo evaporare poi unite tutta la frutta secca. Mescolate bene, dunque spegnete la fiamma. Aggiungete i biscotti sbriciolati, i canditi, l’uvetta sultanina - fatta precedentemente ammorbidire nell’acqua e poi strizzata - infine le spezie. Dividete la frolla in due parti. Stendetela con il mattarello fino a ottenere due dischi. Imburrate una teglia del diametro di circa 22/24 cm, infarinatela, eliminate l’eccesso di farina, poi rivestitela con un disco di pasta sfoglia. Riempite con la farci-tura e coprite con il secondo disco di frolla. Chiudete premendo il bordo con i rebbi di una forchetta e infornate a 180° C per 30 minuti. Una volta cotta, estraete la torta dal forno, fatela raffreddare e spolverizzatela con zucchero a velo.

porzioni: 8ingredienti

per la frolla: 500 g farina 00 + 1 cucchiaio per la tortiera 100 g zucchero 00 + 10 g per la tortiera 160 g burro 1 cucchiaio olio di semi di girasole

Una variante prevede di spolverizzare la superficie della torta con del cacao in polvere.

l’idea in più

spongata emiliana

DOVE MANGIARETrattoria La Bucavia Ghizzi, 6 - 43010 Zibello tel. +39 0524/[email protected] www.trattorialabuca.com

Trattoria Sorelle PicchiStrada Luigi Carlo Farini, 27/A 43121 ParmaTel. +39 0521.233528www.trattoriasorellepicchi.com

DIFFICOLTÀ: media PREPARAZIONE: 35 minuti COTTURA: 30 minutiLA TUA RICETTA A MENO DI: 3 euro a persona

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tradizioni nel piattoRICETTE DAL MONDO - IRLANDA testo, ricetta e foto di Anna Maria Pellegrino*www.lacucinadiqb.com

La dispensa irlandese è ricca di carne bovina e ovina, di prodotti caseari e di verdura mentre le regioni costiere offrono pesce e crostacei. Ma nulla come la patata fu più artefice delle trasfor-mazioni sociali che avvennero nel corso di due secoli, grazie anche alla facilità di coltivazione. La patata rese possibile infatti l’esplosione de-mografica tra ‘700 e ‘800.La patata è rimasta uno dei fondamentali in-gredienti della gastronomia irlandese, servi-ta in mille piatti diversi, spesso accompagnati dall’immancabile birra stout, la bevanda scura di malto d’orzo. Altri ingredienti importanti sono

l’agnello, di cui l’Irlanda vanta le migliori razze al mondo, il salmone e le ostriche di Galway. Gli allevamenti bovini e ovini, inoltre, hanno reso possibile, fin dall’ottavo secolo d.C., la produ-zione di una grande varietà di formaggi: Tanag, Grus, Tath e gli altri a latte crudo. La maestria dei casari irlandesi si evince anche dai caglian-ti utilizzati nel corso del tempo dove, al caglio di vitello e agnello, si alternava quello vegetale, derivante dal muschio e da altre erbe sponta-nee. I formaggi più noti come Cheddar, Cashel Blue, St. Kilian e Durrus sono invece l’espres-sione moderna dell’arte casearia irlandese.

Solo quattro gli ingredienti necessari alla preparazione del pane da sempre sulle tavole delle famiglie irlandesi e che in meno di un’ora è pronto in tavola: farina, bicarbonato di sodio, buttermilk e sale.

Un pane morbido senza lievitazione, è possibile? Certo, grazie all’utilizzo del bicarbonato di sodio, composto chimico scoperto a metà ‘800, artefice della nascita dell’Irish Soda Bread, il pane che ogni famiglia era in grado di preparare in casa. Pochi ingredienti per un impasto che deve essere lavorato pochissimo e sul quale va incisa una profonda croce che consente una cottura più omogenea anche all’interno e una pagnotta già in quattro porzioni, una volta sfornata. Nelle panetterie lo troverete in moltissime versioni, arricchito con uvetta, semi oleosi, frutti rossi e anche uova, ma la ricetta originale prevede solo quattro ingredienti e solo due tipi di farina. Con la farina bianca si otterrà il classico “Irish Soda Bread” mentre con un mix di farine bianca ed integrale, si otterrà il “Brown Bread” così come classificato nelle ricette del libro di cucina irlandese di Monica Sheridan “The art of Irish cooking” (1965).

niente lievito,solo bicarbonato Accendete il forno statico a 200° C e foderate con

carta forno una teglia tonda da circa 20 cm di diametro. In una ciotola setacciate la farina con il bicarbonato e il sale. Versate il buttermilk e mescolate con un cucchiaio di legno per pochissimo tempo: si otterrà un composto grezzo. Trasferitelo sopra un piano di lavoro abbondantemente infarinato e date al composto una forma tonda. Trasferitelo nella tortiera, incidete con un coltello affilato una croce profonda e infornate per 30 minuti o fino alla doratura della superficie. Fate raffreddare sopra una gratella e aspettate che si raffreddi prima di tagliarlo.

Irish Soda Breadaringhe, salmone e merluzzo,gli immancabiliCosa ordinare comodamente seduti al pub, mentre si aspetta che smetta un improvviso acquazzone? Naturalmente le aringhe, assieme a salmone e merluzzo. Non si può rinunciare alla mitica Seafood Chowder, la vellutata zuppa di pesce che prevede ben cinque diverse specialità ittiche e tanta panna. Altra proposta da assaggiare è l'Irish stew, uno stufato a base di collo di montone, patate e cipolle. Altro piatto simbolo è sicuramente il Colcannon, uno sformato vegetariano preparato con patate e cavolo verza, arricchito dalla presenza di cipolle o porro, tanto latte e abbondante burro. E infine i dolci: le Porter Cake realizzate con frutta secca e birra, torte di mele e mirtilli e naturalmente gli Scones (piccoli panini dolci), chiari o scuri, anche con uvetta e serviti con una tazzadi profumato tè scuro.

DIFFICOLTÀ: minima PREPARAZIONE: 10 minuti COTTURA: 30 minuti LA TUA RICETTA A MENO DI: 1 euro a persona

250 g farina tipo 00 di grano tenero BIO Pam Panorama 250 ml buttermilk (disponibile nei negozi specializzati o sostituibile con lo yogurt intero bianco o kefir) 1 cucchiaio bicarbonato di sodio Pam Panorama 1 cucchiaino raso sale marino fino

ingredienti porzioni: 4 preparazione

Cuoca fluida, blogger narrante, social curiosa. Obiettivo?Salvare le papille gustative del mondo, perché a essere buoni c’è più gusto.

l’autore in un Tweet* @lacucinadiqb

Poche le regole per la realizzazione di questo pane senza lievitazione: gli ingredienti secchi e quelli umidi devo avere lo stesso peso, la presenza di un ingrediente liquido acido, il buttermilk (disponibile nei negozi specializzati o sostituibile con lo yogurt o il kefir), necessario a far attivare il bicarbonato di sodio e a lavorare l’impasto il meno possibile.

Irish Soda Breadil pane che piaceva a

James Joyce

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Per partire alla ricerca del benessere, non occorre andare lontano da casa: basta cercarlo… sottoterra. Curcuma, zenzero, rafano e ginseng da sempre sono considerati dei veri toccasana. Che cosa hanno in comune? Sono delle radici che, oltre a regalare un tocco fresco e speziato ai cibi, hanno innumerevoli virtù. Dovremmo quindi prendere l’abitudine di consumarle soprattutto in inverno. Ricche di principi attivi, vitamine e antiossidanti indispensabili per un'alimentazione sana ed equilibrata, andrebbero aggiunti a ogni piatto, sia dolce che salato. Ovviamente, senza esagerare, poiché il consumo eccessivo porta controindicazioni.

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SANI E SALVI

alle radici delbenessere

contro i primi raffreddoriSe si vogliono tenere lontani i malanni di stagione, ecco una bevanda ottima sia calda che fredda, per risvegliare e rinforzare l’organismo e dargli una bella sferzata: mettere in una ciotola capiente 1 limone e mezzo non trattato e tagliato a rondelle, un pezzo di zenzero fresco di 6-7 centimetri tagliato a fettine sottili, mezzo cucchiaino di curcuma, miele a piacere. Versare sopra circa 750 ml di acqua bollente e lasciare in infusione 15 minuti. Poi filtrare e bere, circa tre tazze al giorno.

che cos’è il latte d’oro Si chiama Golden Milk per il suo colore, ma anche per i suoi benefici. Questa bevanda, infatti, è un autentico toccasana: calma i dolori articolari, le infiammazioni ed è ottimo per sedare tosse e raffreddore, depurare il fegato, migliorare la circolazione e regolare il metabolismo. Andrebbe assunto una volta al giorno per 40 giorni. Ecco la ricetta. Versare in un bicchiere di bevanda vegetale (a base di mandorla, soia o cocco) mezzo cucchiaino di curcuma e mezzo di cannella, un pizzico di pepe nero e dolcificante naturale. Mettere sul fuoco e mescolare continuamente. Non lasciare che arrivi a bollitura. Togliere dal fuoco e bere.

Adatti ad arricchire tante preparazioni, questi ingredienti sono diventati protagonisti in cucina e negli snack

di Maria Teresa Manuelli buona alimentazione

Tante virtù, ma anche qualche controindicazione. Anche con queste radici salutari, è sempre meglio non esagerare. Per lo zenzero, per esempio, è bene non superare i 4 grammi al giorno. Chi assume farmaci deve controllare che non interferisca con i principi attivi. Lo stesso vale per il rabarbaro. L’assunzione di ginseng, invece, è sconsigliata in caso di tachicardia, ipertensione, ansia e insonnia. La curcuma è sconsigliata a chi ha problemi con la cistifellea o con la coagulazione del sangue.

È un ottimo antiossidante, antinfiammatorio e antibiotico naturale. Ha anche efficaci proprietà digestive e tonificanti. Può essere utilizzato fre-sco per arricchire insalate o legumi e verdure. Ideale grattugiato nel tè freddo o nella limonata, è ottimo anche nei dolci.

zenzero

Ha proprietà diuretiche e regolatrici delle fun-zioni intestinali e dell'appetito. Oltre alla radice, in cucina si utilizzano le coste delle foglie, simili a quelle della bieta: sia per confetture e liquori, sia per la preparazione di insalate miste, risotti, contorni agrodolci e crostate.

rabarbaro

Tonico e stimolante per l’organismo, contiene 12 tipi diversi di sostanze bioattive che gli conferiscono proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antidepressive: il suo consumo aiuta a diminuire i livelli della glicemia e del colesterolo nel sangue, a migliorare gli effetti dell'insulina, oltre ad avere effetti benefici sulla memoria e sulla capacità di concentrazione.

ginseng

rafano curcumaRicco di vitamina C e B1, ha proprietà digestive, diuretiche, antibatteriche e favorisce la circolazione sanguigna. Può essere grattugiato fresco per insaporire piatti di carne e arrosti oltre che per la preparazione della celebre salsa cren.

Contiene ferro e potassio. Le sue proprietà sono antiossidanti, antinfiammatorie e antidolorifiche. La radice, essiccata e polverizzata, può essere aggiunta assieme allo zenzero nelle verdure o nei frullati e centrifugati freschi.

attenzione a non esagerare

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semipermanenteLo smalto semipermanente è un prodotto fotoindurente che dura circa due settimane e dà spessore alle unghie. Si rimuove immergendole per 5 minuti in un solvente ad hoc, chiamato remover, che permette di asportarlo come una pellicola.Sui semipermanenti si possono fare decorazioni, personalizzando con tonalità cromatiche e disegni. Il costo si aggira intorno ai 20/35 euro, a seconda del centro estetico.

gelIl gel UV è un insieme di prodotti per ricostruire unghie danneggiate, dare spessore a quelle fragili o per allungare e abbellire unghie corte. Quando viene steso, va modellato attraverso una serie di passaggi. L’applicazione da parte dell’estetista richiede un corso specifico. Si rimuove con la limatura. Ha il vantaggio di durare circa un mese, perché resiste agli urti accidentali e a eventuali rotture. Il costo può variare dai 45 ai 60 euro.

FIERA DELLE VANITÀ allo specchiodi Anna Simone*

Una volta a settimana è bene dedicare qualche minuto di tempo per uno scrub a mani e unghie. La ricetta della nonna prevede un composto a base di: 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio, 1 cucchiaino di sale alimentare fino, 3 cucchiaini di olio di Argan e un cucchiaino di olio extra vergine di oliva. In una ciotola unite tutti gli ingredienti e mescolate fino a ottenere un composto omogeneo, poi massaggiate con delicatezza su mani e unghie con movimenti circolari. Infine, sciacquate con acqua corrente. Le mani saranno morbide e idratate, a prova di carezza.

Usiamo le mani per fare qualunque cosa, è la parte del nostro corpo più esposta al sole in estate e al freddo in inverno ed è il nostro bigliettino da visita quando ci presentiamo agli altri: non vanno trascurate.

Creme mani e saponi delicatiArkalia Pam Panorama

Per la cura delle mani, la linea Arkalia di Pam Panorama com-prende una crema specifica a base di mandorle e burro di kari-tè, dalle proprietà nutrienti e idratanti, con olio di mandorle dolci e olio di crusca di riso, in tubo. Della stessa linea, la crema corpo e mani rosa e karitè, con olio essenziale di rosa e burro di karitè. Nella linea Arkalia Bio, è invece disponibile una crema mani protettiva in tubo con estratto di riso e con il 97% di ingredienti di origine naturale. Nella linea Arkalia si trovano 5 saponette (con burro di karitè, olio di argan, olio di oliva, rosa mosqueta e la-vanda) e quattro diverse profumazioni di sapone liquido (miele, arancio, argan e tè verde). La linea Arkalia Bio offre il sapone mani liquido con avena e calendula e la sapo-netta con estratto di calendula.

Per avere le mani in ordine e le unghie sistemate, la manicure è la strada maestra per rimuovere le pellicine, massaggiare le mani con prodotti rilassanti e idratanti, accorciare e armonizzare forma e lunghezza delle unghie.

manicure giapponese

È un trattamento che prevede l’utilizzo di soli elementi naturali. Si parte da un’analisi delle unghie, che vengono pulite e sgrassate; poi vengono ammorbidite le pellicine con un olio a base di estratti di alghe, di bambù, di tè rosso, vaniglia, semi di loto e olio di ylang ylang e si cospargono di cera d’api, per aumentare la lucentezza dell’unghia. In ultimo, si cosparge una speciale polvere a base di perle naturali polverizzate e polvere di riso.

* @EcoSpiragliSociologa ambientale, si occupa di tematiche legate all’ecologia e alla green economy.

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mani e unghiebelle e sane

State lontane da lavaggi eccessivi e saponi aggressivi che seccano l’epidermide. Per fare le pulizie domestiche è bene ricorrere a guanti in lattice, mentre quando fuori le temperature sono rigide si possono indossare guanti in lana, così da evitare screpolature. Per mantenere giovane la pelle delle mani, bastano piccoli accorgimenti portati avanti con costanza quotidiana. Prima di mettersi a letto, il consiglio è di nutrirle con una crema emolliente a base di burri vegetali e oli vegetali. Indispensabile, infine, bere molta acqua e seguire un regime alimentare adatto alla stagione, ricco di vitamine, sali minerali, di proteine e carboidrati.

come prendersene cura

Oltre ad applicare le creme, per aver cura delle mani

è importante lavarle non troppo spesso e con un sapone delicato

scrub nutriente

manicure

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velocità e a risalire a mulinello. Durante l’incantevole danza, la foglia invitò le sue compagne a staccarsi dal ramo per seguirla. Una foglia rossa con coraggio si staccò dal ramo e iniziò a volare; la seguirono altre piccole foglie, che si affidarono al vento. Dopo qualche mese anche l’autunno partì, per lasciare posto al geli-do inverno; gli alberi finalmente liberi dalle foglie si godevano il meritato riposo … ma dov’era fi-nito il Domatore di foglie? <<Po-verino non è mai arrivato, perché ha sentito dire che non ci sono più le mezze stagioni! Pare che adesso insegni volteggi e piroet-te alle farfalle>>.

Per i bambini, questo libro è sta-to un invito a fare lunghe pas-seggiate nel parco, per guarda-re, osservare e raccogliere molte foglie, dai toni sfumati - giallo, arancione, marrone e beige - e di grandezze diverse. Ci è piaciuto camminarci sopra, ascoltare il suono, quello scric-chiolio particolare e delicato, ci siamo seduti sopra e infine… tuf-fati dentro, perché un bel bagno di foglie non si nega a nessuno. Infine ce le siamo portate a casa per dar vita a una piccola scul-

tura di foglie, che vi invitiamo a realizzare anche a casa vostra. Un'occasione molto preziosa per esprimere la creatività dei più piccoli, ma anche per parla-re ai bambini - spesso innamo-rati della primavera e dell'estate - dell'importanza dell'alternarsi di stagioni calde e fredde. Il lavoretto che proponiamo è facile e dà l'opportunità di im-parare ad apprezzare e a cele-brare anche le giornate un po’ uggiose, dalla luce incerta e dai colori incantevoli.

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Procuratevi foglie secche, cartoncini colorati, forbici e colla.

Dal cartoncino ritagliate tante forme irregolari.

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Infine incollate le foglie sui cartoncini più piccoli e appendete la vostra scultura autunnale!

Con un foglio più grande, create un pilastro centrale che simuli il tronco. Tagliate alcune fessure e incastrate diversi cartoncini.

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VITA IN FAMIGLIA testi e realizzazioni artistiche di Maria Teresa Nardi*www.libriegiochi.net

questo l'ho fatto io

Questo libro è un invito a fare lunghe passeggiate, osservare e raccogliere molte foglie. È anche un’occasione unica per parlare del susseguirsi delle stagioni e delle loro caratteristiche

<<Mancavano solo due giorni all’inizio dell’Autunno. Tutte le cose si vedevano come dietro un vetro appannato. Le foglie sugli alberi non erano più verdi e mor-bide, ma gialle e fragranti, pronte a gettarsi tra le braccia del vento autunnale per volar via come far-falle>>. Così inizia il libro Il do-matore di foglie - di Pina Irac e Maria Moya, Zoolibri 2014 - che racconta una storia dolce, de-licata e originale sull’autunno. Il Domatore di foglie, con la sciar-pa sventolante e la bacchetta, insegna alle foglie una vera e propria danza, che con i picco-li abbiamo cercato di riprodurre tenendo in mano grandi foglie.

Ma torniamo al nostro Domatore: l’autunno è già arrivato e non si vede ancora in giro. Come po-tranno le foglie cadere, chi inse-gnerà loro a lanciarsi a capofitto alla prima folata di vento, oppure a farsi cullare o a cadere tutte assieme? Le foglie erano preoc-cupatissime. Tigli, platani, salici piangenti, ippocastani, meli e viti… tutti in coro a lamentarsi! Fu così che decisero tutti assieme di non aspettare ancora <<e co-minciarono a scuotersi, dimenar-si, scrollarsi, dondolarsi, muo-versi qua e là. Qualcuno provò addirittura a saltare… ma non venne giù una foglia. Quelle se ne stavano ferme, aggrappate ai

rami con quanta forza avevano. Così immobili che sembravano disegnate. Tranne una, gialla coi bordi arancioni e una macchia verde a forma di cuore in mezzo. Aspettava questo momento da quando era gemma e non riusci-va più a star ferma>>. La foglia voleva viaggiare, andare su, far-si abbagliare dal sole, scivolare giù, sentire il solletico dell’erba; voleva veleggiare su un’onda del mare e saltellare sui tetti; vo-leva abbandonarsi alla corrente e conoscere posti mai visti. Così si lasciò cadere e iniziò a volteg-giare, a danzare libera e legge-ra, disegnando nell’aria cerchi grandi e piccoli, a scendere in

* @libriegiochi Musicologa, musicoterapeuta e formatrice. Ha collaborato con diverse associazioni e consultori di Milano e provincia. Autrice del libro “La relazione sonora dal concepimento al nido”, editrice La Scuola. La sua ultima avventura è la libreria per bambini “Libri e giochi” di Besana Brianza (MB)

l’autore in un Tweet

di foglieil domatore La lettura del libro è stata un’occasione

unica per parlare del susseguirsi delle

stagioni e di come la natura le racconti

con colori, luci e temperatura diversi.

Infine abbiamo dato vita a una

piccola scultura di foglie!

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di Silvia Donini*psicologa psicoterapeuta esperta in dinamiche familiari www.doninisilvia.it

LA PAROLA ALL’ESPERTA

Il passaggio all’educazione primaria è delicato: è importante che i genitori trasmettano sicurezza e aiutino il bambino a responsabilizzarsi, come succederà anche quando saranno più grandi

scuola nuova, quante emozioni!

sufficiente livello di autonomia, sa controllare le sue azioni più istintive, diventa consapevole di se stesso e degli altri, ha sulle spalle un buon bagaglio di competenze e comincia a vivere il desiderio di acquisirne di nuove. Ciò non significa, però, che il passaggio avvenga contemporaneamente e a allo stesso modo per tutti i bambini: ed è proprio qui che entriamo in gioco noi come genitori! È fondamentale infatti che si rispettino i tempi di ciascuno senza cadere in facili paragoni con altri bambini. Ed è importante anche che i genitori si sentano davvero coinvolti in questa fase,

dando il buon esempio e aiutando il bambino a responsabilizzarsi: rispetto degli orari e

delle regole, cura del proprio materiale scolastico sono i primi compiti richiesti. E quando invece si tratta di passaggio alla scuola secondaria?

Il discorso si complica, perché il tempo spesso coincide

con l’ingresso alla fase adolescenziale, per cui l’equilibrio precario si gioca fra autonomia e responsabilità,

in una spinta in avanti ricca di dubbi e incertezze.

A giugno remigini, a settembre primini! Il debutto alla scuola primaria è un momento importante per i bambini, al pari del primo giorno di asilo: è un passaggio delicato che non tutti vivono con le stesse emozioni e allo stesso modo.

Vediamo perché. Innanzitutto questo passaggio coincide con il completamento di un processo di crescita che prevede l’acquisizione di regole sociali e di abilità personali. Poi perché si passa da un mondo prevalentemente incentrato sul gioco a una realtà più strutturata, ricca di attività e nuovi stimoli cognitivi, benché alla scuola elementare il gioco resti ancora un momento predominante (in una rassicurante continuità con l’asilo!). Ma mio figlio sarà pronto ad affrontare questa nuova realtà? Si chiedono molti genitori, anch’essi, e forse anche più dei figli, spaventati per il gran salto che li aspetta. Se vogliamo parlare in “termini tecnici”, rispondiamo di sì, perché il bambino intorno ai 5/6 anni raggiunge di norma un

* Silvia Donini Studi a Milano, mamma di due bambine, esercita la sua professione nella ridente Brianza.

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Prima di tagliare le strisce di pasta potete stendere su di essa un po’ di ketchup o senape.

l’idea in più

CUCINA IN FAMIGLIAricetta e foto di Sara Melocchi

2 431

porzioni: 4

1 uova Pam Panorama 1 rotolo pasta sfoglia Pam Panorama, 4 würstel

ingredienti

mummiawürstel

1. Srotolate la pasta sfoglia e tagliatela a striscioline di circa 1 cm. 2. Prendete i würstel e avvolgetegli intorno una o più striscioline in modo da rivestirli completamente e simulare le bende di una mummia. 3. Lasciate solo un po’ più di spazio in un'estremità, in modo da poter praticare due incisioni che simuleranno gli occhi.

4. Spennellateli con tuorlo d’uovo sbattuto.Accendete il forno a 170° in modalità ventilata. Infornate i würstel che avrete disposto su una teglia rivestita di carta forno e lasciateli cuocere per circa 10 minuti fino a doratura della pasta.

DIFFICOLTÀ: facilePREPARAZIONE: 10 minuti COTTURA: 12 minutiLA TUA RICETTA A MENO DI: 1 euro a persona

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TECNOLOGIA DIGITALE

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speciale appdi Luigi Piscitelli*

* @L_Piscitelli Giornalista freelance e social media manager, appassionato di nuove tecnologie. Oggi si occupa anche di tematiche relative al mercato del lavoro.

l’autore in un Tweet

MyPlantsAvete la tendenza a dimenticarvi di dare acqua e nutrimento alle vostre piante? MyPlants è l’applicazione che fa per voi. Si tratta infatti del primo vero e proprio gestionale per curare fiori e piante da giardino o balcone. Il punto di forza di questa app è rappresentato dal suo utile scadenzario dotato di promemoria, che vi segnalerà quando è necessario annaffiare e concimare le varie piante in funzione dei bisogni di ciascuna. Ha una grafica curata e intuitiva, ma soprattutto ha a disposizione schede dettagliate per oltre 250 tipologie di piante e fiori. Insomma, un bell’aiuto anche per i più sbadati.

Chi ha il pollice verde può essere aiutato nelle sue attività di giardinaggio dalle moderne applicazioni, che consentono di coltivare un piccolo orto o giardino anche a chi è alle prime armi

Il nome rivela già molto della sua funzione. Pollice verde è un’app tutta italiana pensata per essere il nostro miglior compagno nella realizzazione e nella cura di un orto. È infatti in grado di fornire consigli per la coltivazione – è proprio il caso di dirlo – a tutto campo: nelle categorie piante da orto, da frutto, erbe aromatiche e consigli del contadino, sono raccolte diverse informazioni come i periodi di semina, le varie fasi di coltivazione e le esigenze principali di oltre sessanta specie vegetali. Non resta che mettervi al lavoro.

pollice verde

Non si tratta di un’app, ma di una piattaforma social per coltivare in modo semplice e divertente un piccolo orto

domestico anche in spazi limitati. È possibile infatti acquistare dei kit di partenza e il team di Grow the

Planet seguirà le fasi di crescita dell’orto, dalla semina alla raccolta, ricordando puntualmente le attività da fare: innaffiare, togliere le erbacce, raccogliere... Ogni compito è corredato da video

e istruzioni esplicative che si adattano alla zona climatica. Il diario di coltivazione viene personalizzato in base

alle temperature medie stagionali.

Grow the Planet

Anche perché per molti ‘spor-carsi le mani’ con la terra per far crescere piante e fiori resta innanzitutto un piace-re. Ma per chi ama curare il giardino, oltre ai tanto amati metodi tradizionali, un valido alleato può venire dalle app. Sono diverse le applicazioni che possono aiutare gli ap-passionati di giardinaggio. Oggi, infatti, la coscienza

'green' delle persone è mol-to più sviluppata rispetto a qualche anno fa e la voglia di prendersi cura di piante

e fiori è aumentata in modo esponenziale. Lo dimostra per esempio il boom degli orti urbani, specie nelle grandi città, o il proliferare dell’agri-coltura fai-da-te sui balconi delle nostre case. Scopriamo quindi quali sono le miglio-ri app che ci aiuteranno ad avere cura delle nostre piante durante la bella stagione.

Nemmeno lo smartphone o il tablet più avanzati al mondo potranno mai sostituire zappa e rastrello.

pollice verde…

Chi è alle prime armi e intende partire da zero nella realizzazione del proprio giardino potrà trovare nell’app iScape un ottimo supporto. È infatti ideata per essere d’aiuto nella prima fase di preparazione del vostro angolo di paradiso “verde”, quello della progettazione. Vi agevolerà pertanto dal punto di vista estetico per ottenere un perfetto effetto visivo, ma sarà in grado anche di suggerirvi la migliore disposizione per le diverse specie coltivate. Potrete inoltre sbizzarrirvi nello sperimentare differenti stili per il vostro giardino.

iScape

Quante volte vi è capitato di vedere un fiore o una pianta e di pensare che starebbe benissimo anche nel vostro giardino o sul vostro balcone? Peccato però che non ne conosciate il nome. Niente paura, grazie all’app GardenAnswers Plant Identifier, potrete infatti individuare facilmente la tipologia di vegetale che desiderate semplicemente scattando una foto e premendo “invio”. In questo modo potrete subito conoscere l’identità precisa con informazioni dettagliate provenienti da un database pressoché sconfinato di circa 20mila piante.

Garden Answers Plant Identifier

digitale graziealle App

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Presso Pam Pino Torinese (Via Chieri 96 – Pino Torinese, TO) la Mozzarella di bufala campana DOP è stata abbinata alla pancetta I Tesori di Pam Panorama, mentre la proposta dolce è stata con Amaretto morbido di Mombaruzzo, tutto firmato I Tesori di Pam Panorama. Piero Rossi Cairo, esperto di vini e proprietario della Tenuta del Melo, ha presentato le caratteristiche del Piemonte DOC Barbera e del Gavi DOCG che hanno accompagnato le degustazioni.

è successo a...

Pam Livorno Corea (Piazza Saragat, 10/2 Livorno, Li) i clienti hanno apprezzato la proposta salata con Prosciutto arrosto alle erbe con grissini all’acqua o al mais stirati a mano tutti rigorosamente I Tesori di Pam Panorama, abbinati a un bicchiere di Vernaccia Bosco ai Salici, e la proposta dolce con Cantuccini I Tesori.

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VITA DI PAM PANORAMA

L'iniziativa dedicata ai prodotti d'eccellenza Pam Panoramaha deliziato i clienti dei punti vendita d'Italia con giornate all'insegna dei sapori della buona tavola

Nei mesi di giugno e luglio i punti vendita Pam Pa-norama hanno dato vita a due giornate interamen-te dedicate alla scoperta di tutto il gusto dei propri prodotti di eccellenza. I clienti hanno così potuto intraprendere un percorso guidato per imparare ad apprezzare al meglio i prodotti Pam Panorama: in particolare, le più pregiate specialità gastronomi-che della tradizione italiana della linea I Tesori di Pam Panorama, le numerose birre speciali a scaf-fale e i vini selezionati. All’interno di uno spazio alle-

stito ad hoc, i clienti hanno gustato un assaggio dei prodotti premium della linea i Tesori di Pam Pano-rama, in particolare formaggi freschi e freschissimi, come la burratina. Ai clienti che si sono soffermati per la degustazione, sono stati regalati i Taralli della linea I Tesori di Pam Panorama ed è stato lasciato come omaggio un delizioso ricettario Pam Panora-ma «Appuntamento con il gusto» con spunti per conoscere, accostare e valorizzare ciò che si mette prima nel carrello e, poi, nel piatto.

e gli eventi: AppuntamentoPam Panorama

con il Gusto

Durante la giornata ogni punto vendita ha offerto due degustazioni per provare in prima persona gli abbinamenti originali da cui prendere spunto per un goloso break estivo.

Pam Spinea (via delle Industrie, 10/b – Spinea, Ve) la proposta è stata a base di pesce, grazie allo spada affumicato servito su pane carasau, mentre l’altro assaggio è stato a base di Formaggio Piave Oro con confettura di ciliegie del Veneto, tutto a marchio I Tesori di Pam Panorama. Il Prosecco DOC Millesimato ha accompagnato le degustazioni.

è successo a...In quattro store selezionati di Roma sono state le eccellenze italiane di stagione le protagoniste dell’Appuntamento con il gusto romano, durante il quale è stato possibile assaggiare il meglio dei prodotti Pam Panorama abbinati ai vini della Cantina Cerquetta e dell’Azienda Vinicola Federici. La burratina I Tesori di Pam Panorama è stata proposta in accompagnamento ai peperoncini farciti con acciughe, olive e capperi e accompagnata da uno dei preziosi vini dell’Azienda Vinicola Federici, mentre il gusto dei cantucci I Tesori è stato esaltato da un vino della Cantina Cerquetta.

Pam Carsoli (Via Tiburtina V. km. 69 - Carsoli, Aq): questa volta la burratina I Tesori di Pam Panorama - sempre accompagnata con peperoncini farciti con acciughe, olive e capperi - è stata abbinata a una freschissima birra lager.

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IMPARA L’ARTE

Nuovi strumenti di analisi della tecnica di autori famosi; focus su periodi biografici meno noti. Queste le chiavi di lettura delle mostre che proponiamo

di Emanuela Taverna

SCHEDA DELLA MOSTRAPicasso tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915-1925dove: Roma, Scuderie del Quirinalequando: dal 21 settembre al 27 gennaioinfo e prenotazioni: www.scuderiequirinale.it

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in bella mostra

otto anni di misteroSaranno presenti in mostra anche alcuni docu-menti selezionati, provenienti dall’Archivio di Stato di Roma e di Siena relativi alla vicenda umana e artisti-ca di Caravaggio, che ha misteriosi vuoti nella sua attività. Mancano, infatti, notizie tra la fine del suo ap-prendistato nel 1588 e l’arrivo a Milano nel 1592, così come l’arrivo a Roma è documentato solo all’inizio del 1596 e dunque rimane lacunosa la sua biografia in questi otto anni, non pochi per un pittore che ha concentrato la sua opera in meno di 15 anni.

Picasso tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915-1925

Pablo Picasso La Flûte de Pan [Il flauto di Pan], 1923Olio su tela, 205 x 174 cmParigi, Musée National Picasso-Paris© Succession Picasso, by SIAE 2017

Nato nel 1988,

Luca Zuliani vive e

lavora a San Giorgio

delle Pertiche (PD).

Appassionatosi molto

giovane alla scultura,

si diploma nel 2007

presso l’Istituto d’Arte

Pietro Selvatico di

Padova. Dal 2013

iniziano ad arrivare i primi

riconoscimenti per la

sua opera, con la quale

cerca di imprimere sulla

materia l’inquietudine

e il disagio dei tempi

moderni. Un gioco di luci

e ombre, forme e colori,

con innesti di acciaio,

cemento e pietra.

Opere mutilate, corrose,

distorte per lasciare, a

chi osserva, la possibilità

di completare e di

risolvere il messaggio.

L'ARTISTA DI OGGI…

Milano torna a omaggiare Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, con 18 capolavori riuniti a Palazzo Reale di Milano per la prima volta tutti insieme. Un’esposizione unica, perché le tele di Caravaggio saranno affiancate da immagini radiografiche che consentono al pubblico di seguire e scoprire, attraverso un uso innovativo degli appara-ti multimediali, il percorso dell’artista dal suo pensiero iniziale fino alla realizzazione finale dell’opera. Attra-verso le riflettografie e le radiografie, che penetrano in diversa misura sotto la superficie del quadro, si è potuto seguire il procedimento creativo di Caravaggio, i suoi pentimenti, rifacimenti, aggiustamenti nell’elabo-razione della composizione. La tecnica di Caravaggio è stata oggetto di uno studio approfondito attraverso un’importante campagna di indagini diagnostiche: per esempio, è stato sfatato il mito che Caravaggio non abbia mai disegnato, dal momento che sono apparsi tratti di disegno sulla preparazione chiara. Il cambia-mento cruciale nella tecnica di Caravaggio avviene nel 1600, quando l’artista è chiamato a dipingere la Cap-pella Contarelli in San Luigi dei Francesi: primo inca-rico pubblico e su tele di grandi dimensioni. Nelle tele Contarelli la preparazione è scura, sempre in doppio strato, composta da terre di diverso tipo, pigmenti e olio. In sostanza, Caravaggio parte dalla preparazione scura e aggiunge soltanto i chiari e i mezzi toni, dipin-gendo solo le parti in luce. Di fatto non dipinge le figure nella loro interezza, ma solo una parte. In tutto il resto del quadro il fondo scuro e le parti in ombra sono resi solo con la preparazione, non c'è pittura.

Dentro Caravaggio L'esibizione si propone di rievocare, a 100 anni di distanza,

il viaggio in Italia fatto da Picasso (1881-1973) al seguito della compagnia dei Balletti Russi di Sergej Djaghilev. Un Grand Tour durato meno di otto settimane (dal 17 febbraio 1917), ma che sarebbe risultato decisivo per lo sviluppo dell'arte del grande pittore catalano e anche per la sua vita privata (proprio a Roma, mentre preparava i costumi e le scene per i Ballets Russes di Diaghilev, conobbe infatti la ballerina russa Olga Khokhlova che divenne poi sua moglie). È il febbraio del 1917 e in Europa infuria la Grande Guerra. Pablo Picasso, che ha solo 36 anni ma ha già guidato la rivoluzione cubista, arriva in Italia al seguito dell’amico scrittore Jean Cocteau. Questa mostra documenta in oltre 100 opere di diversi stili e generi la produzione di Picasso immediatamente successiva all’esperienza italiana, evidenziando l’impatto di questo viaggio sulla sua formazione, attraverso le numerose opere d'ispirazione classica realizzate negli anni a seguire, ricche di suggestioni neoclassiche ispirate alla scultura antica, al Rinascimento romano, fino alla riproposizione della pittura delle case di Pompei.

* @emanuelataverna Giornalista professionista, dopo la laurea in Lettere moderne si è specializzata in food e sostenibilità, collaborando per varie testate.

l’autore in un Tweet

Michelangelo Merisi da CaravaggioSan Giovanni Battista, 1603Olio su tela, 172,7 x 132 cmThe Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, Missouri

SCHEDA DELLA MOSTRA

Dentro Caravaggiodove: Palazzo Reale, Milanoquando: dal 29 settembre al 28 gennaioinfo e prenotazioni: tel. 02/[email protected]

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all’asilo con il cane

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A QUATTRO ZAMPE

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di Lorenzo Brenna*

Conoscere gli animali e inte-ragire con loro aiuta il bambi-no ad apprendere l’importan-za della diversità e il valore della relazione. Diversi studi hanno dimostrato che la vici-nanza con un animale aiuta i bambini a sviluppare l’em-patia e l’autostima, a ridurre

lo stress, facilita l’acquisizio-ne del linguaggio e migliora le competenze verbali. Sono in aumento in Italia le attività di pet therapy, ovvero quel-le attività per il recupero e il mantenimento della salute umana attraverso un rap-porto tra uomo e animale.

Gli animali sono impiegati a livello terapeutico con varie tipologie di pazienti, non solo bambini, ma anche portato-ri di handicap, cardiopatici, ansiosi, depressi e anziani. Scopriamo come il contatto con gli animali può giovare ai bambini.

non solo cani, gli animali da pet therapy

L’utilizzo di animali, in particolare di cani, nelle scuole è ormai diffuso in numerosi stati. La presenza di un cane in classe può apportare numerosi benefici ai bambini, possono infatti imparare ad approfondire il linguaggio del corpo, a rispettare gli altri esseri viventi e a seguire piccole regole di convivenza.

i benefici della pet therapy a scuola

L’animale più utilizzato per le terapie assistite dagli animali è il cane, in particolare determinate razze caratterizzate da una spiccata socievolezza, come i golden retriver, i cocker, i labrador e i terranova. Vengono tuttavia utilizzate diverse specie animali, a seconda degli obiettivi da raggiungere. Tra queste ci sono gatti, conigli, criceti, cavalli, mucche, capre, pecore, uccelli e perfino pesci. I roditori, come conigli e criceti, vengono solitamente usati per assistere i pazienti più piccoli, proprio in virtù delle loro ridotte dimensioni e della scarsa aggressività.

La pet therapy, introdotta negli anni Sessanta, prevede l’impiego di animali per migliorare la qualità della vita dei pazienti attraverso attività relazionali.

“curano” i bambini

quando gli animali

* @LorenzoBrenna Naturalista per vocazione e giornalista di professione, si occupa di biodiversità e sostenibilità.

l’autore in un Tweet

Il cavallo è tra gli animali più efficaci

usati a scopo terapeutico.

L’ippoterapia, già nota agli antichi greci,

promuove autostima ed equilibrio.

L’uso degli animali per terapie rivolte a bambini e ragazzi autistici ha evidenziato grandi benefici, sia dal punto di vista psico-emozionale che fisico. L’animale, adeguatamente preparato, diventa una sorta di "mediatore emozionale"

e riesce a sollecitare nel paziente lo sviluppo di aree come quella affettivo-emozionale, quella ludica e quella psicomotoria. Un recente studio ha confermato che il contatto con un animale facilita la conversazione.

i casi di maggior successo

Il termine pet therapy, coniato negli anni Sessanta da Boris Levinson, prevede l’impiego di animali formati per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Le terapie con l’ausilio di animali non equivalgono a farmaci e non devono essere considerate una medicina alternativa. I benefici di queste attività relazionali sono tuttavia evidenti.

cos’è la pet therapy

In un asilo bolognese nel 2016 è stato avviato un innovato progetto di pet-education. Il progetto prevede l’impiego di un esemplare di golden retriver, chiamato Boris, per insegnare a piccoli gruppi di bambini tra i due e i tre anni a relazionarsi con un animale.

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con meno faticabucato perfetto

NUMERO 16 - 2017 3938 NUMERO 16

VIVERE GREEN di Anna Simone

PROFUMO DI BUCATOPer dare al bucato un profumo grade-vole a lungo, potete realizzare un’ac-qua profumata ecologica, grazie agli oli essenziali. Le essenze da utilizzare possono essere lavanda, albero del tè, eucalipto o menta. Versatene 10 goc-ce in un contenitore con spruzzino e vaporizzate sui panni prima di stirarli. In questo modo i capi saranno profumati a lungo.

TUTELIAMO LA SCHIENAMantenere a lungo una posizione statica in piedi non è consigliato. Infatti si tende a incurvare posteriormente la colonna vertebrale e quindi la schiena ne risente. Oltre a ridurre le ore passate davanti all’asse da stiro è indicato mettere uno sgabellino piuttosto basso sotto l’asse da stiro e poggiarci alternativamente i piedi, così non si carica il peso sempre e solo sulle gambe e si mantiene una postura corretta.

Se per voi stirare è un’incombenza da rimandare il più possibile, basta stendere bene il bucato per ridurre il ricorso al ferro da stiro: il tempo risparmiato si può impiegare in attività più divertenti, tagliando i costi della bolletta.

benvenuto risparmioIn una famiglia di tre persone in media si stira mezz’ora al giorno (ovvero tre ore e mezza a settimana), se conside-riamo un ferro da 1000W e 160 ore di utilizzo all’anno, si spendono circa 30 euro l’anno per stirare. Per risparmia-re, oltre a stirare meno si può ricorrere a un escamotage: spegnere il ferro 5 minuti prima di finire e utilizzarlo man mano che diventa tiepido per stirare i capi meno stropicciati.

per una stiratura perfettaPer tovaglie, camicie, asciugamani di lino e tutto quanto si vuole perfettamente stirato, si può ricorrere a un preparato casalingo. La ricetta è semplice: in un recipiente versate mezzo litro di ac-qua fredda e un cucchiaino di fecola di patate (oppure di amido di mais), mescolate e poi versatelo in un contenitore con spruzzi-no. La soluzione, che renderà la fibra corposa senza darle ruvidi-tà, va spruzzata sui capi prima di passare il ferro da stiro.

manutenzionePer allungare la vita del ferro da stiro, i consigli della nonna per una buona manutenzione sono ancora i più efficaci: bastano alcuni ingredienti che tutti abbiamo in dispensa. In un contenitore versate dell’acqua calda, due cucchiai di sale fino e uno di aceto di vino bianco, mescolate e immergete nel liquido una spugnetta morbida con cui pulire la piastra a freddo; poi asciugate con un panno asciutto. In alternativa, si può utilizzare una soluzione di acqua tiepida e bicarbonato (un cucchiaio di bicarbonato ogni litro d'acqua). Contro il calcare, invece, basta versare nel serbatoio del ferro da stiro un litro di acqua fredda e un cucchiaio di aceto di vino bianco. Lasciate agire per almeno 15 minuti, poi accendete il ferro da stiro e fate uscire il vapore,

fin quando si esaurisce il liquido. L'operazione va effettuata una volta ogni due mesi.

di uso del ferro da stiro consuma 1,1 kWh di elettricità

}1h

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42 NUMERO 16 - 2017

NATI PER LEGGEREdi Emanuela Taverna

all’albadella vita

In questo numero proponiamo due testi che aiutano a riflettere sull’origine della vita, sul ruolo della donna e anche su quello della coppia di genitori

Nadia Maria Filippini

Generare, partorire, nascereUna storia dall’antichità alla provettaPagg. 352 - ed. Viella – 29,00 euro

Vittoria Maioli Sanese

Chi sei tu che mi guardi.Padre, madre, figliPagg. 246 - ed. Marietti 1820 – 15,00 euro

Il volume ricostruisce la storia del parto e della nascita in Occidente dal mondo antico ai nostri giorni, soffermandosi sui cambiamenti più significativi, in un percorso tutt’altro che lineare. Il tema è approfondito nelle sue molteplici sfaccettature culturali, sociali, scientifiche, religiose. La scelta di tenere insieme generazione, gravidanza-parto e nascita muove dalla volontà di mettere a fuoco l’evento nella sua interezza e di mettere al centro tutti i soggetti coinvolti, non solo la madre, ma anche il neonato. Accanto a loro stanno la levatrice e il medico, i cui ruoli e profili sociali e professionali variano nel corso del tempo. La storia del parto e della nascita appare in questa prospettiva come un capitolo fondamentale della storia delle donne, uno strumento indispensabileper capire meglio la complessa realtà del presente.

Una riflessione sulle tematiche più essenziali che caratterizzano il rapporto genitore-figlio: origine, identità, legame di riconoscimento, appartenenza. La psicologa familiare e di coppia Maioli Sanese – già autrice di “Ho sete, per piacere”, “Perché ti amo” e “Come figlio” - mette a frutto l’esperienza di lavoro di 40 anni presso il consultorio familiare di Rimini svolto con genitori, coppie e famiglie, riportando (in forma anonima) le conversazioni più significative nate dalle domande dei partecipanti alle sue conferenze pubbliche in giro per l’Italia. Partendo dall’assunto che a definire l’identità di una persona sono innanzitutto le relazioni, l’autrice mette a fuoco il rapporto di coppia come punto di partenza per la formazione della famiglia, per poi proseguire con le domande poste dall’arrivo di un figlio, con tutti i cambiamenti che questo comporta.

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