Salerno Granata numero 16

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OGGI ALL’ARECHI

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OGGI ALL’ARECHIGRANATA

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ULTIMO TURNO CASALINGO CONTRO AL CAPOLISTA PERUGIA

’ il diciassettesimo confronto a Salerno tra le due squadre. Le Eprecedenti sfide vedono un

bilancio nettamente favorevole per i granata: otto, infatti, sono i successi seguiti da sette pareggi. Una sola affermazione per gli umbri. Per due volte i due team si sono affrontati in Coppa Italia e c’è anche uno scontro in Serie A. Le altre sfide si sono disputate equamente tra Serie B e Serie C.VITTORIE GRANATA – Come detto in precedenza, sono otto le vittorie granata. La prima partita ufficiale svoltasi a Salerno risale alla stagione 1940-1941, siamo in Serie C, ed una rete di De Sio alla penultima giornata consolida la terza posizione dei padro-ni di casa, il Perugia chiuderà nono. Per il bis la Salernitana deve aspettare ben 48 anni, Incarbona regala due punti che si rivelano importanti nel prosieguo della stagione. Infatti, i granata si salvano per un punto dall’incubo della retrocessione in Serie C2. Un altro successo di misura, l’anno successivo, siglato Ferrara, spiana la strada per la promozione in Serie B dopo 33 anni. Perugia che nel corso degli anni si rivela ostico da battere e dopo un paio di tentativi i granata vincono, per la terza volta consecutiva con il risultato di 1 a 0, nella stagione 1994-1995 (conclusasi con l’amaro quinto posto, fatale sconfitta a Bergamo e il pareggio in casa con la Lucchese alla penultima) grazie ad un goal del “re del taglio” Ricchetti.Promozione che tre anni dopo viene centrata nella bellissima cavalcata del 1997-1998: la doppietta di Di Vaio stende gli umbri nel giro di dieci

minuti.Entrambe le squadre vengono promosse e si sfidano l’anno successi-vo in quella che rimane l’unica sfida in Serie A: come la stagione precedente è ancora Di Vaio-show con un’altra doppietta che regala tre punti che non serviranno, purtroppo, per confermare la categoria. Unico successo in Coppa, è datato nel 2000-2001: Chianese sigla un goal che si rileva fondamenta-le per l’economia dei 180 minuti. La Salernitana passa alla fase successiva dove viene travolta dalla Fiorentina.Infine, ultimo successo in ordine di tempo, è quello della stagione 2006-2007: basta un rigore di Ferraro dopo appena quattro minuti a regalare i tre punti. Stagione fallimentare per i granata che non solo non centrano i play-off ma si stazionano in una posizione di media classifica non consona al blasone.SEGNI “X” – Il primo pareggio risale alla stagione della prima storica promozione in Ser ie A del la Salernitana (1946-1947), al vantaggio granata d i Mor i sco r i sponde Lazzarini.Dopo un paio di anni in cui le due squadre non si affrontano assistia-mo a ben quattro pareggi consecutivi tra campionato e Coppa. In campiona-to tre 0a0 consecutivi, l’ultimo dei quali è nella stagione 1993-1994 dove entrambe le compagini riescono a salire di categoria: gli umbri diretta-mente grazie al primo posto, la Salernitana tramite i play-off (celebre finale al “San Paolo” di Napoli contro la Juve Stabia). Sempre nello stesso anno Salernitana e Perugia sono protagoniste della Semifinale di Coppa

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SE NON C’E’ SOFFERENZA NON C’E’ SALERNITANA di Mario Ruggiero

LA TERNA ARBITRALE

FOCUSSU...FOCUSSU...

di Mario Ruggiero

hi tifa Salernitana sa di dover soffrire. Chi tifa CSalernitana ogni domenica

rischia di perdere il cuore. Non sono delle frasi fatte. E’ una verità assoluta. La sofferenza appartiene per antonomasia al popolo grana-ta. Lo dice la storia: 33 anni di serie C consecutivi con salvezze riuscite all’ultima giornata, lo spareggio con il Cosenza, il tragico 24 mag-gio 1999, i due fallimenti societari n e g l i u l t i m i d i e c i a n n i . La controprova c’è stata anche mercoledì, giusto per non smentir-si. La Salernitana aveva a disposi-zione due risultati su tre. Affrontava una squadra di catego-ria minore, con ottime individualità ma globalmente inferiore.Qualunque squadra avrebbe chiuso la pratica con un goal per tempo. Ed invece no. Mentre De Cenco siglava il vantaggio del Monza, ogni tifoso granata sudava “freddo” – quasi impossibile per chi era allo stadio viste le condizio-ni climatiche. Un freddo ed un vento gelido che ricordavano sinistramente la Siberia in Inverno e non una mite città quale è Salerno in primavera - e soffriva. In quei minuti riapparivano come scheletri dall’armadio gli incubi della finale del 1980/1981, persa nonostante un ampio vantaggio e per l’appunto con due risultati su tre a favore.

Riapparivano dubbi esistenziali sul perché essere lì, in quello stadio a beccarsi quel ventaccio e a tifare una squadra che ,a volte, ti fa venire il mal di vivere. Poi ricordi il perché. Ricordi che tifi Salernitana perché che ne sanno loro, i tifosi degli “squadroni”, di sofferenza? La bellezza della sofferenza è l’assaporare il forte gusto della vittoria,

insipido per chi ottiene sempre tutto con c a d e n z a q u a s i a n n u a l e .Poi mentre distrattamente lanci urla sull’operato arbitrale eccolo il lampo di luce, il miracolo sportivo: Alessandro Volpe con il suo dolce sinistro toglie le castagne dal fuoco. Eccolo il caldo. Fuori fa anche freddo ma in quel momento dentro ti senti come un vulcano.A far da cornice al tutto, la pioggia. La pioggia al momento della premiazione, giusto per aggiungere un po’ di epicità in più a quei 90 minuti. Pioggia che nasconde le lacrime che sgorgano a fiotti quando capitan Montervino alza il Trofeo. Sarà anche una Coppa minore ma è la Coppa di Tutti. La Coppa di chi non c’è più su questa Terra, è diventato polvere ma ha tra-mandato il proprio amore per questa maglia, questi colori alle generazioni future. La Coppa degli infermi, coloro i quali hanno battaglie più importanti da affrontare. Avranno certamente sorriso appena hanno saputo. La Coppa dei Tifosi, quelli veri, che non la lasceranno mai sola. La Coppa di questa Società che sta mantenendo le promesse e regala gioie vere a questa piazza da tre anni. La Coppa dei calciatori che con impegno e dedizione hanno scritto il loro nome nella Storia di questa squadra.E non è finita qui, ci sono altri capitoli da scrivere, quello della Promozione in B, ad esempio. Ovviamente non certo e che passa per i Play-off. Perché che Salernitana sarebbe, senza sofferenza?

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Italia di Serie C (quella che i granata hanno vinto lo scorso 16 aprile). In quel caso il pareggio con goal (2-2) condan-na i padroni di casa che al ritorno pareggiano a reti bianche e vengono eliminati a causa dei goal subiti all’Arechi. Le reti di Breda e Pisano sono inutili. Per uno straordinario segno del destino, gli umbri perderanno in finale dalla Triestina proprio a causa dei goal subiti in trasferta. Nel campionato 1995-1996 i granata agguantano il pareggio con un calcio di rigore di Ferrante mentre l’ultimo segno “X” risale alla stagione 2007-2008. Turienzo e Cardinale afferrano per i capelli una partita che non si era messa bene. Un punto agrodolce per i granata che da lì a poco e per la precisione il 27 aprile del 2008 conquistano la promo-zione con uno stadio quasi gremito in ogni ordine di posto contro il Pescara. UNA SOLA SCONFITTA – L’unica affer-mazione umbra risale alla stagione 2004-2005 con le reti di Ravanelli e Ferreira Pinto. Una sconfitta che costa cara ad Aldo Ammazzalorso che viene esonerato da patron Aliberti. Una Salernitana che troverà in Gregucci l’allenatore giusto per salvarsi “sul campo”. Salvezza che venne dal falli-m e n t o g i u n t o i n e s t a t e .

ELEZIONI AMMINISTRATIVE - 25 MAGGIO 2014

AL COMUNEDI BELLIZZI VOTA

Rocco

CALENDAe scrivi

OTATE PER OI Cand. Portavoce Sindaco Antonio Granato

LA FAMIGLIA,LA SALERNITANA

E BELLIZZILE MIE «PASSIONI»

FotoArmando Fortunatoarà Riccardo Ros di Pordenone a

dirigere Salernitana - Perugia. Il Sfischietto friulano sarà coadiuvato dagli assistenti Enrico Caliari (sez. Legnago) e Francesco Di Salvo (sez. Barletta). Una designazione importante per il 28° direttore di gara, chiamato ad arbitrare una gara decisiva per le sorti di entrambe le squadre.

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I NUMERIDEL CAMPIONATOI NUMERIDEL CAMPIONATOGRANATA

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CLASSIFICA - PROSSIMI TURNICANNONIERI

TRENTATREESIMO TURNO DI CAMPIONATO di Rocco Calenda

PERUGIA

LECCE

FROSINONE

L’AQUILA

CATANZARO

BENEVENTO

PISA

PONTEDERA

GROSSETO

PRATO

GUBBIO

VIAREGGIO

ASCOLI (-4)*

BARLETTA

PAGANESE

SALERNITANA

NOCERINA (-2)**

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9

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SQUADRA Pt. Gi. V N P GF GS DR

CLASSIFICA 1° DIVISIONE - GIR. BSERIE B

P.-Off

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L’EDITORIALEL’EDITORIALEGRANATA

SALERNSALERNGRANATAwww.salernogranata.it

di Rocco Calenda

nche il terzo anno di Salerno Granata è volato via in un Asoffio, sarà per la brevità del

campionato, o per la voglia di migliorarsi sempre, ma questi dieci mesi con voi sono letteralmente «volati».Questo infatti, è l’ultimo numero, per quest’anno del giornale, e come tutti gli anni mi corre l’oggligo di fare i dovuti ringrazimenti. Innanzitutto, comincio dalla società US. Salernitana1919, per essere sempre stata cortese e gentile nei nostri confronti, forse noi tutti ci aspettavamo la vittoria diretta dopo i due campionati vinti di seguito, ma va bene anche così, ci giocheremo l’accesso alla serie B tramite i play-off, sperando poi di raccontare le gesta dei nostri beniamini in un campionato che ci compete assoluta-mente e non nell’inferno della serie C, come amo ancora e nostalgica-mente chiamarla.Ringrazio poi tutta la redazione giornalistica, dal direttore Mirko Cantarella ai giornalisti Vincenzo Buoninfante, Armando Iannece e Mario Ruggiero, senza i quali tutto questo non potrebbe esistere, ma un ringraziamento particolare lo rivol-go a mio figlio Antonio, instancabile webmaster, a lui è affidato l’omonimo sito, dove tutti voi gior-nalmente potete informarvi su cosa accade in casa granata, attento e puntuale negli aggiornamenti e sui temi.Ancora un grandissimo grazie va a tutti gli sponsor, senza i quali noi non potremo esistere, grazie ancora per averci affidato la vostra azienda, e

*Penalizzazione per irregolarità amministrative

CLASSIFICA MARCATORI

stiamo lavorando per dare sempre di più un servizio impeccabile ed accu-rato per tutti.L’ultimo ringraziamento, ma non per questo meno importante, va al C e n t r o d i C o o r d i n a m e n t o Salernitana Clubs, l’unico veramente in grado di poter essere sempre vicino ai tifosi ed alle loro esigenze, basti ricordare la raccolta delle adesioni dei carnet per gli abbona-menti di questa stagione e la bellissi-ma iniziativa di «tutti uniti all’Areci», dove anche oggi abbiamo un bel colpo d’occhio, tanto per non andare troppo indietro nel tempo.All’anno prossimo dunque, seguiteci sempre e con passione noi, come voi, amiamo la Salernitana e tutto quello che ruota intorno al suo mondo, nei siamo i primi tifosi e voi sosteneteci sempre, affinchè possiamo tutti insieme remare in un unica direzione che sia il bene esclusivo della nostra squadra.Il campionato non finisce qui, ci sono i play-offda disputare e la salernita-na potrà ancora dire la sua. Concludo come sempre dicendo: FORZA SALERNITANA!!!

LA TRASFERTA

l Centro di Coordinamento Salernitana Clubs, ricorda a Itutti i tifosi granata che in

occasione dell’incontro di calcio Paganese - Salernitana, in pro-gramma Domenica 04 Maggio 2014 alle ore 15,00 organizza la trasferta. Tutti gli interessati, per prenota-zioni ed informazioni, su costi e modalità di partecipazione possono rivolgersi al delegato alle trasferte; Sig. Giancarlo Centanni Cell. 347 6868049 oppure a: Riccardo Santoro Cell. 338 9708031, Mario Santaniello Cell. 328 7203967, Rocco Calenda Cell. 347 7219365.

GRAZIE A TUTTI I TIFOSI PER L’AFFETTO CHE CI AVETE DIMOSTRATO

Stadio Comunale«Marcello Torre»

ore 15.00

PAGANESEvs

SALERNITANA

Riposa: PISA

32° GIORNATA12 Dic2013

13 Apr2014

Prossima Giornata Ultima Giornata

Riposa: PONTEDERA

33° GIORNATA19 Dic2013

27 Apr2014

Riposa: LECCE

34° GIORNATA06 Gen2014

04 Mag2014

Giornata Odierna

0 0

0 30 32 03 0*2 21 03 2

0 1

1 23 11 02 00 00 00 2

BENEVENTO -

GROSSETO -

VIAREGGIO

CATANZARO - PAGANESE

FROSINONE - L’AQUILA

PRATO

GUBBIO - ASCOLI

NOCERINA - BARLETTA

PISA - LECCE

- PERUGIASALERNITANA

- **Nocerina radiata dal campionato

* a Tavolino

ASCOLI -

-

-

- PISA

NOCERINA

BARLETTA - GROSSETO

L’AQUILA CATANZARO

PAGANESE -

PERUGIA FROSINONE

PONTEDERA - GUBBIO

PRATO - BENEVENTO

VIAREGGIO

SALERNITANA

1 0

2 20 02 01 11 12 20 3

16 reti Ciofani D. (Frosinone; 3 rigori)15 reti Arma (Pisa; 6 rigori)14 reti Arrighini (Pontedera; 1 rigore) Grassi (Pontedera; 9 rigori)13 reti Evacuo F. (Benevento; 2 rigori) Miccoli (Lecce; 2 rigori) Eusepi (Perugia; 5 rigori)12 reti Mazzeo (Perugia; 1 rigore)11 reti Tripoli (Ascoli; 1 rigore) Fioretti (Catanzaro; 2 rigori) Curiale (Frosinone; 1 rigore)10 reti De Sousa (L'Aquila; 3 rigori)8 reti Zigoni (Lecce)7 reti Lanini (Prato) Guazzo (Salernitana; 1 rigore) Mendicino (Salernitana; 1 rigore)6 reti Mancosu (Benevento) Mengoni (Benevento) Del Pinto (L'Aquila) Bogliacino (Lecce; 3 rigori) Gustavo (Salernitana)5 reti Ilari (Barletta) Bombagi (Grosseto) Ferretti (Grosseto; 1 rigore) Marotta (Grosseto; 1 rigore) Lepore (Nocerina; 2 rigori) De Sena (Paganese; 1 rigore) Fabinho (Perugia)

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0 21 11 30 10 21 02 0

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- PONTEDERA

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BENEVENTO

CATANZARO

LECCE FROSINONE

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4 13COPPA ITALIALEGA PROCOPPA ITALIALEGA PROGRANATA

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LA SALERNITANA CONQUISTA IL SECONDO TROFEO DELLA STORIA di Armando Iannece

iscattare la pessima prestazio-ne offerta contro il Prato per Rentrare nella storia alzando il

t ro feo de l la coppa I ta l i a , un’impresa soltanto sfiorata 34 anni fa, questo l’obbiettivo della squadra granata desiderosa di riconciliarsi con il pubblico dopo una tre giorni di critiche e polemi-che. Nell’occasione Gregucci prefe-risce affidarsi alla vecchia guardia adottando un turn-over piuttosto limitato con Luciani al posto di Scalise sulla destra con Piva sul versante opposto. A centrocampo Montervino rileva lo squalificato Perpetuini mentre Volpe viene arretrato sulla mediana a discapito di Mancini, al rientro dopo oltre un mese, ai suoi lati Gustavo e Fofanà, con Ginestra punta centrale al posto di uno stanco Mendicino. Nel Monza mister Asta conferma la migliore formazione possibile con Grauso a centrocampo, frangiflutti dinanzi alla difesa, con Gasbarroni alle spalle del duo De Cenco-Sinigaglia, libero di inventare. L’inizio di partita è tutto di marca salernitana con un colpo di testa di Fofanà che al 15 sibila il palo alla destra di Castelli su preciso cross dalla destra di Luciani e, una man-ciata di minuti più tardi, con una splendida percussione in area di Gustavo ben lanciato da Mancini su cui Anghileri rinviene in extremis in angolo. Tuttavia è solo un fuoco di paglia, la squadra granata fatica a creare gioco per vie centrali complice un Mancini decisamente appannato che stenta a trovare la posizione e con Ginestra costretto a ripiegare verso la trequarti per evitare di rimanere troppo isolato in avanti. Il Monza dal canto suo non sembra voler accelerare limi-tandosi a ripartire in contropiede grazie alla classe di Gasbarroni capace di svariare su tutto il fronte

di attacco. Il primo tempo, termina-to con il risultato ad occhiali, la degna conclusione di una prima frazione di gara deludente da parte di Ginestra e soci. Nel secondo tempo la Salernitana non conferma i primi quindici minuti del primo, subendo l’iniziativa della squadra brianzola con l’ex trequartista del Palermo in gran spolvero. Proprio da una iniziativa sulla fascia sinistra di Gasbarroni al 55° minuto nasce l’occasione più pericolosa del Monza con un preciso cross di Franchino non raccolto in area Sinigaglia, lasciato inspiegabil-mente solo da Tuia. La frittata si compie qualche minuto più tardi, dove proprio l’ex laziale non si accorge di un passaggio corto di Gori lasciandosi anticipare da Sinigaglia in area lesto a mettere il pallone in mezzo per l’accorrente De Cenco che tutto solo fredda il portiere granata. La Salernitana accusa il colpo e fatica ad abbozza-re una reazione degna di nota. E’ ancora il Monza a sfiorare il clamo-roso raddoppio con uno splendido taglio in area di De Cenco, spina nel fianco della difesa granata, su cui Gori compie un’autentica pro-dezza. Sembra l’ennesima serata storta, quando all 87° ancora Volpe, autentico cecchino in quest’ultimo scorcio di stagione, con un splendi-do tiro al volo dai venti metri fulmi-na Castelli, riportando il risultato in parità e facendo scoppiare di giubi-lo gli oltre seimila spettatori presen-ti all’Arechi. I cinque minuti di recupero fischiati dall’arbitro Abisso, e la successiva occasione sprecata Fisher che, tutto solo dinanzi a Gori, cicca incredibilmen-te il pallone, ha rappresentato l’ultima emozione di una partita che segna il primo trionfo della Salernitana nella manifestazione tricolore, raggiunto però con troppo

FOTO GALLERYFOTOGALLERYGRANATA

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AMICI DI “SALERNO GRANATA” - LE FOTO ALLO STADIO E NON di Rocco Calenda

affanno. alernitana – Monza 1 – 1 Reti: 12’ st De Cenco (M), 42’ st Volpe (S). Salernitana: Gori, Luciani, Piva, Montervino, Tuia, Sembroni , Vagenin (32’ s t Mendicino), Volpe, Ginestra (44’ st Scalise), Mancini, Fofana (22’ pt Mounard). All.: A. Gregucci. A disposizione: Iannarilli, Ampuero, Capua, Ricci. Monza: Castelli, Franchino, Anghileri, Polenghi, Grauso (45’ st Terrani), Briganti, Vita, Valagussa, Sinigaglia (44’ st Finotto), Gasbarroni, De Cenco (28’ st Fisher). All.: A. Asta. A disposizio-ne: Chimini, Zullo, Candido, Bianchi. Arbitro: Rosario Abisso di Palermo Assistenti: Alfonso D’Apice (sez. Parma) – Lorenzo Gori (sez. Arezzo) Ammoniti: Ginestra, Montervino (S), Gasbarroni, De Cenco, Briganti (M). Angoli: 6 – 3 Recupero: 1’ pt, 5’ st. Spettatori: 6289

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FORZA SALERNITANA

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NEL SEGNO DI AGO: QUEL GOL A BRINDISI CON IL NUMERO 8 SULLE SPALLE di Vincenzo Buoninfante

’ero il giorno in cui Ago acca-rezzava quel pallone, con la Cparte esterna di un destro

portatore sano di eleganza e poesia. C’ero quando Brindisi divenne il luogo della rinascita granata e stazione d’arrivo per la carriera di quel simbolo di candore e classe cristallina. C’ero nel senso che ero nato, ero al mondo. Troppo piccolo però per capire l’importanza di un pallone che rotolava in rete e regalava un sogno ad una città che aveva tra-scorso gli ultimi 25 anni a desiderare nient’altro che una giornata come quella. E poi c’ero col Monza. Ventiquattro anni dopo. Ma questa volta c’ero davvero, a tutti gli effetti: osservatore attento, tifoso accanito, testimone di un successo a suo modo storico. C’ero e posso raccontarlo. C’ero perché il destino voleva conce-dermi l’occasione di rifarmi, di vedere quel gol segnato 24 anni prima da Ago.Da un numero otto ad un altro nume-ro otto. Dal Vestuti all’Arechi. Dalla storica promozione in Serie B al primo successo assoluto nella Coppa Italia di Lega Pro. Dal 1990 al 2014. Nel giorno del ricordo di Agostino Di Bartolomei, la sorte si diverte nel portare indietro l’orologio del tempo. Di illuminare gli occhi dei tifosi granata più maturi con un gol che tanto ricorda quello di Brindisi. Quel gol, l’ultimo della carriera dell’indimenticato campio-ne. L’ultimo di quel campionato conclusosi con lo 0-0 col Taranto e la festa per uno storico ritorno in cadet-teria.In quella partita Ago indossava proprio il numero 8, così come Alessandro Volpe. Nell’allora “Cam-po sportivo del Littorio” di Brindisi, il capitano granata offriva a tutti

l’ultimo acuto di una carriera strepitosa. La posizione più o meno la stessa, al limite dell’area di rigore. Dinamica e piede diversi. Ago di destro, con l’esterno, a piazzarla nell’angolino basso alla destra dell’estremo difensore brindisino. Volpe, invece, con un sinistro al volo, senza lasciare che il pallone toccasse terra, spedendolo anche stavolta lì, nell’angolino destro. Dove il portiere non può arrivare.Negli occhi, nella mente, nel cuore di chi c’era allora e c’è ancora, è stato come un flashback velocissi-mo e profondissimo. Un viaggio a ritroso lungo quasi un quarto di secolo. Un pensiero a quel capita-no, a quell’uomo tanto forte eppu-re tanto fragile. Un pensiero imme-diato a quanto la sorte riesca ad essere dolce e romantica quando decide di mettersi d’impegno. Un brivido ha attraversato tutti quelli

LACURIOSITA’LACURIOSITA’GRANATA

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APERTO LO STORE ONLINE DELLA SALERNITANA di Vincenzo Buoninfante

fficialmente aperto il nuovo s t o r e o n l i n e d e l l a USalernitana. Come annuncia-

to nei giorni scorsi, alle 11:00 di martedi scorso, è caduto il velo dalla nuova sezione del sito ufficiale del club. Un via libera che i tifosi grana-ta attendevano con ansia, per sco-prire l’iniziativa preannunciata anche dal co-patron Marco Mezzaroma al termine della gara di Coppa Italia col Monza.Ed ecco allora il nuovo store grana-ta, dove sarà possibile acquistare materiale ufficiale della società presieduta da Lotito e Mezzaroma. Presente naturalmente il materiale da gara, col completino in vendita al prezzo di €59,90. Per acquistare la sola maglietta il prezzo è pari ad €49,90, mentre per il pantaloncino da gara sono sufficienti €14,90. Al momento sono questi gli unici prodotti in vendita relativamente alla sezione “Gara”, che sarà sicu-ramente ampliata successivamente: divisa da portiere, guantoni, calzet-toni e quant’altro saranno inseriti gradualmente all’interno dello store.Ai tanti tifosi che si sono precipitati a visitare il negozio on-line è saltata subito all’occhio l’assenza della maglia celebrativa in onore di Agostino Di Bartolomei. Come preventivato, infatti, la casacca indossata nella gara di ritorno della finale contro il Monza non è presen-te, almeno nel day one, tra gli

oggetti acquistabili. Un’assenza questa preventivabile, dovuta alla produzione ancora limitata delle maglie da gioco commemorative. E’ certo però che, ben presto, anche la divisa dedicata a Di Bartolomei sarà inserita nel catalogo on-line.Ma non solo divise da gioco. Nel nuovo store sono presenti anche tanti altri prodotti, legati alla vita quotidiana. A partire dalla tazza col logo dell’ippocampo (12,20€), la sacca granata (16,90€), il porta-chiavi disponibile in varie misure, un collarino portabadge (6,00€) e tanti tipi di tappetini per il mouse (9,90€). Presente, naturalmente,

che vivono nel mito di Di Bartolomei, sia quelli che l’hanno ammirato dal vivo e sia i più giova-ni, che hanno imparato ad amarlo soltanto quando era già troppo tardi.Il prossimo 30 maggio saranno venti anni esatti da quando quel colpo di pistola si portò via Ago. Questo gol, quel gol di un numero otto, con una maglia forse troppo granata ma con quelle righine bianche perfette. Quell’angolino destro basso, dove il portiere non può arrivare. Una coincidenza. O forse uno scherzo di Ago che, da lassù, ha voluto ringraziare a suo modo un popolo ed una città che non l’ha mai dimenticato. E ancora oggi, più che mai, la sensazione è la stessa: Ago ci guida ancora.

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IL PUNTO SULLA 32° GIORNATA di Armando Iannece

on una rete del salernitano Mazzeo al 17° del primo Ctempo, il Perugia stende un

ostico Pontedera compiendo un passo decisivo verso la promozione diretta in serie B. La partita di Salerno, ma soprattutto il big match interno sette giorni dopo contro il Frosinone, rappresenterà l’ultimo ostacolo di un campionato condotto sempre ad altissimi livelli. Tiene il passo il Lecce, la squadra più in forma dal girone di ritorno che, con una rete per tempo di Beretta al 23° e Bogliacino all’ 80°, non da scampo ad un Frosinone in debito d’ossigeno. Per la squadra frusinate, dopo il pareggio interno contro la Salernitana e la sosta nella giornata successiva, si tratta di uno stop probabilmente decisivo nella corsa pe r l a p romoz ione d i r e t t a retrocedendo addirittura al terzo posto in classifica. L’Aquila, approfittando della vittoria a tavolino contro la Nocerina, consolida la quarta posizione in classifica, tallonata, tuttavia, dal Catanzaro attualmente quinto in classifica, che sbanca a domicilio il Barletta con il sonoro punteggio di 3-0. Vittoria esterna anche per il Benevento, nei confronti dell’Ascoli, in virtù della doppietta di Melara e

rete nel mezzo di Mancosu. La sconfitta del Pontedera e il turno di sosta che ha interessato il Pisa, ha consentito agli stregoni di inserirsi in sesta posizione. Brutta sconfitta per la Salernitana a Prato, contro la locale formazione ormai fuori dalla lotta play-off ma vogliosi di chiudere degnamente un campionato tutto sommato positivo, i granata non riescono ad entrare in partita, subendo la pressione della squadra toscana per tutta la prima frazione del primo tempo e gran parte del secondo. Le reti messe a segno nel finale da Ginestra e Volpe, che hanno parzialmente replicato al tris toscano realizzato da Corvesi, Lanini e Romanò, hanno attenuato ma non eliminato la delusione per una sconfitta i m p r e v i s t a e p e r q u e s t o decisamente bruciante. Fortuna per i granata che il Grosseto non vada oltre il pareggio a Viareggio. In un derby piuttosto infuocato, gli uomini allenati da Acori non sono riusciti a sfondare il muro difensivo della squadra viareggina, rischiando di subire una clamorosa sconfitta nei minuti f ina l i de l la gara a causa dell’espulsione di Burzigotti difensore maremmano. Pareggio a

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er tutti rimane il capitano, il condottiero di mille battaglie, il Psimbolo del periodo più bello

d e l l a s t o r i a r e c e n t e d e l l a Salernitana. Anche quando è torna-to come mister a Salerno, nel cuore di tutti s’è ravvivato quel fuoco per anni alimentato dalla sua classe dentro e fuori dal campo. Da sempre e per sempre, Roberto Breda è e sarà uno di quelli più amati da Salerno e dai salernitani. Autore di una stagio-ne strepitosa alla guida del Latina, secondo in classifica dopo la recente vittoria sul campo del Bari, l’ex numero 4 granata non può fare a meno di continuare a seguire le sorti di una squadra che l’è rimasta nel cuore. Per il tecnico trevigiano, la parola d’ordine per questo finale di stagione è ottimismo: «Al di là della sconfitta di Prato, credo che la Salernitana stia facendo qualcosa di molto importante. La squadra è viva, capace di fare bene sia in casa che fuori al di là di qualche piccolo passo falso che ci può stare. Per questo motivo io sono ottimista in vista delle ultime due partite della stagione».Da qui alla fine, 180’ per designare la griglia di partenza della post-season. Una corsa al piazzamento migliore che, per Breda, non rappre-senta l’elemento fondamentale: «Credo che, giunti a questo punto della stagione, la classifica conti veramente poco. I play off sono un vero e proprio terno al lotto, in cui contano tantissimo gli episodi. Un episodio, che sia a favore o contro, può determinare l’esito di una sfida. Penso che l’aspetto fondamentale per riuscire nell’impresa di conqui-stare la Serie B, sia rappresentato dalla forte identità e dalla consape-volezza nei propri mezzi. Sono con-vinto che la Salernitana abbia queste caratteristiche e disponga di calciato-ri importanti. A Salerno c’è un gruppo di grande personalità e qualità e questi sono gli elementi più impor-tanti».

Che la classifica conti relativamen-te, Breda lo sa molto bene, lo ha provato sulla propria pelle: «Il fattore campo non conta più di tanto. Per vincere i play off devi essere in grado di far bene sia in casa che in trasferta. Ricordo che, nell’anno in cui sfiorammo la B, andammo a vincere ad Alessandria dopo il pareggio interno nella gara d’andata. E non dimentichiamo che, alla fine, quei play off furono vinti dal Verona che aveva chiuso il campionato al quinto posto». A proposito di Verona: ci pensa ancora Breda? «Ci penso, certo che ci penso. Basti pensare che buona parte di quella squadra che affron-tammo noi, oggi gioca ad alti livelli in Serie A. Questo lascia capire la forza di quella squadra e il miracolo che sfiorammo insieme ai nostri ragazzi. Poteva andare diversa-mente ma il calcio è fatto di episodi che dobbiamo accettare. Non resta che leccarci ancora le ferite per quella delusione».Tornando al presente, con l’inattesa battuta d’arresto in quel di Prato la squadra di Gregucci s’è preclusa la possibilità di raggiun-gere il tanto ambito quinto posto. Una sconfitta che costringerà Ginestra e soci a giocarsi fuori casa il quarto di finale in gara unica. Chi allora l’avversario più scomodo? Per Breda è il Lecce: «L’incertezza che regna nei piani alti della classi-fica, testimonia il grande equilibrio che c’è lì in testa. Tra le tre che si giocano il primo posto, credo che il Lecce possa essere il peggior avver-sario da ritrovarsi nel primo turno. Probabilmente, per la Salernitana l’avversario migliore può essere proprio il Frosinone anche in virtù della grande prestazione fornita al “Matusa” poche settimane fa. In questa fase della stagione è però impossibile fare tabelle, bisogna solo dare il massimo».Una mano ai granata può arrivare dall’entusiasmo per la conquista della Coppa Italia di Lega Pro: «E’ sicuramente un successo che dà

Periodico «SALERNO GRANATA»Reg. Trib. di SA n°1028 del 30/07/2012

Editore

Rocco Calenda

Direttore Responsabile

Mirko Cantarella

Collaboratori

Antonio CalendaVincenzo BuoninfanteGaetano Ferraiuolo

Progetto Grafico e impaginazione

Rocco CalendaStampa

PRINTLINK La collaborazione al periodico è a titolo gratuito.

Armando Iannece

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di Vincenzo Buoninfante

Mario Ruggiero

Foto: Armando Fortunato

morale in vista di questo finale di stagione». Coppa Italia che è stata anche l’occasione per omaggiare Agostino di Bartolomei. Un segnale importante per Breda: «La scelta di dedicare un pensiero a Di Bartolomei testimonia la bontà di una società formata da persone di valore, che guardano non solo al lato sportivo ma anche a tanti altri aspetti che, talvolta, risultano molto più importanti. Io non conoscevo personalmente Agostino, però ricordo il dramma che si visse quan-do arrivò la tragica notizia. Era la settimana che precedeva la gara con la Lodigiani e tutto l’ambiente fu scosso da quella notizia incredi-bile. Sono cose di cui si fa anche fatica a parlare. Chi fa parte del mondo del calcio, si pone delle domande quando accadono cose del genere. Ci si chiede, magari, se si poteva far qualcosa per evitarle. L’aspetto positivo è rappresentato dal fatto che ancora oggi, a vent’anni di distanza, la memoria di Di Bartolomei sia viva in tutti. Questo testimonia il forte legame tra l’uomo e la città di Salerno». Un ultimo pensiero, spontaneo, since-ro, Breda vuol dedicarlo a Paolo Donatantonio, scomparso pochi giorni fa: «Paolo è stata una figura importante per me. Una persona sempre leale, un vero e proprio amico. Mi ha dato tanto, in termini di rapporti umani. Un uomo con me sempre vero e generoso nei senti-menti e nelle emozioni. A lui va il mio pensiero. Alla famiglia la mia più sentita vicinanza

suon di gol, infine, tra Paganese e Gubbio. Non sono bastate le reti messe a segno da De Sena e Grillo da parte degli azzurrostellati per avere la meglio sugli ostici eugubini che hanno raggiunto il risultato di parità con due stranieri: Addae e Boisfer.

ROBERTO BREDA: «NEI PLAY-OFF CONTA POCO IL PIAZZAMENTO»

L’ANGOLO DELL’EXL’ANGOLODELL’EX

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di Mirko Cantarella

nche quest’anno il C.C.S.C. (Centro Coordinamento ASalernitana Clubs) ha deciso

di sostenere Mentoring USA - Italia Onlus con un semplice gesto: una firma per il 5X1000. Il Centro si è anche impegnato alla promozione presso colleghi, amici e parenti di una semplicissima scelta che non costa nulla ma che può dare molto. Il 5 per mille è una quota di imposte a cui lo Stato rinuncia per destinarla alle organizzazioni no-profit per supportare le loro attività. Non costa nulla perché è una forma di finanziamento che non comporta oneri aggiuntivi per il contribuente, non è una tassa in più. Tra l’altro, non sostituisce l’otto per mille destinato alle confessioni religiose perché si tratta di due possibilità differenti che possono essere utilizzate per destinare una parte delle proprie imposte a finalità differenti. Le donazioni in favore di Associazioni Onlus ai sensi del D.Lgs n. 460/97, come Mentoring USA/Italia Onlus, sono soggette a particolari agevolazioni fiscali. Il modello (Cud, 730, Unico) contiene lo spaz io: “Sos tegno del le organizzazioni non lucrative di utilità sociale”, in esso si dovrà apporre la firma ed il codice fiscale 96377810583 d i Mentor ing Usa/Italia” – Onlus. Scegliere di destinare il 5xmille a Mentoring significa contribuire a realizzare Programmi educativi a beneficio di ragazzi che vivono in condizioni di disagio prendendosi cura del s ingo lo Caso a t t raverso i l coinvolgimento della Scuola, della Famiglia, dei Volontari e degli Esperti. Anni di solidarietà e di amicizia quelli tra il centro di coordinamento e l’associazione, vissuti con il comune intento di far conoscere la mission di Mentoring interessando la comunità alle varie forme di disagio giovanile e al benessere del bambino. Mettere accanto ad ogni ragazzo a rischio di dispersione scolastica un mentore,

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formato da esperti, che lo aiuti a comprendere l’importanza della scuola e a non abbandonarla. La dispersione scolast ica è un problema che tocca 3 studenti italiani su 10 e che spesso è causa di bullismo, abuso di droga ed alcol, microcriminalità e violenza negli stadi. Il coinvolgimento e il sostegno di persone, che sono tifosi ma anche genitori dà una valenza maggiore e s i g n i f i c a t i v a a l l e a t t i v i t à dell’associazione. “Crediamo nel valore di una rete di solidarietà, sos t i ene R i c cardo San toro ,

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’ stato l’attaccante più prolifico nella storia recente Edella Salernitana. Con i suoi

gol ha fatto sognare un’intera tifoseria raggiungendo la serie B e sfiorando addirittura la serie A in due campionati. Stiamo parlando di Giovanni Pisano, indimenticato bomber granata degli anni 90, attualmente allenatore della Salernitana Allievi che, intervistato dai colleghi del quotidiano Metropolis, rivive alcuni di quei momenti magici vissuti con la casacca con il cavalluccio sul petto, a partire dalle storiche sfide contro il Perugia, prossimo avversario allo stadio Arechi: “ la squadra umbra è un avversario storico nella mia lunga avventura in granata. In serie C come in B. Mi portava bene. Mi pare gli feci gol tre volte. Il ricordo più dolce la nostra vittoria, in trasferta per 2-1, nella stagione 1995/1996. Il “Curi” era strapieno, ci giocavamo la promozione in A. Liberai la gioia di migliaia di tifosi presenti nel settore ospiti.” Prosegue: “ l’azione di svolse in questo modo: rinvio di Chimenti, velocissimo a rimettere in gioco il pallone. Lancio lungo per il mio inserimento con la difesa del Perugia scoperta. Salto il portiere e la butto dentro. E chi se lo scorda. A fine gara Gaucci li mandò tutti in convento.” Dal passato dolce, al ritorno al presente, con la Gregucci’s band che sarà chiamata domenica ad affrontare proprio gli umbri in una sfida che si presenterà estremamente delicata per le due squadre: “partita tosta. Il Perugia si gioca il primo posto, ma i granata hanno dimostrato di poter battere chiunque. E poi giochiamo in casa: a Salerno è durissima per

tutti. Ad ogni modo seppur i granata dovessero giocare la gara secca dei quarti di finale in trasferta, sono in grado di ribaltare i valori in classifica. La post season è un altro campionato. Ho vinto i play-off con Salernitana e Vittoria, li ho persi invece con lo Spezia. Quella volta fummo eliminati dalla Triestina, che aveva chiuso 18 punti dietro noi e che avevamo battuto 3-1 a Trieste e 4-1 al Picco. Gli spareggi fanno storia a sé, dipende come ci s i arriva mentalmente e fisicamente. In questo la conquista della coppa I tal ia, per i granata, può rappresentare un’ulteriore spinta.” Per la prima volta nella sua storia la Salernitana inserisce la coppa Italia nella sua bacheca, un successo avvenuto sotto gli occhi dell’ex bomber granata: “ ero allo stadio mercoledì e mi sono emozionato tantissimo per il ricordo di Agostino di Bartolomei. Pochi giorni dopo la sua morte, nel 1994, giocammo la semifinale play-off contro la Lodigiani nel suo “Olimpico”. Fu un abbraccio c o m m o v e n t e . S e n s a z i o n i indescrivibili. Lui era una persona

speciale, oltre che un grande campione in campo.” Dal campo alla panchina, con un campionato estremamente positivo alla guida de l la squadra A l l i ev i de l la Salernitana: “ci stiamo togliendo belle soddisfazioni. Abbiamo raggiunto i play-off con ampio anticipo, ora ce l’andremo a giocare con Perugia o Benevento. Non è un problema l’avversario. Sono orgoglioso di questi ragazzi. Chi viene a vederci sa di trovare una squadra che gioca al calcio. I risultati sono straordinari: all’inizio facevamo fatica anche nei movimenti. Siamo arrivati ad ottenere risultati importanti, ad avere un capitano, Cappiello, che dopo aver realizzato 18 reti va in Berretti e fa doppietta in amichevole alla prima squadra. Cito lui ma la crescita è stata di tutto il gruppo e il merito è dell’intero staff che lavora con me: dal preparatore atletico Giannella a quello dei portieri Ronca, passando per i dirigenti Naiorino e Malandrino. Obbiettivo Chianciano, le finali scudetto..”

CCSC E MENTORING

presidente CCSC, perché siamo convinti che certe situazioni, se affrontate in maniera sinergica e in una cornice di responsabilità collettiva, possono aiutare, ridare speranza e soprattutto restituire valore nelle comunità”. I clubs Salernitani ancora una volta, quindi, vicini a Mentoring con una in iz ia t iva che consente d i continuare l’azione di mentorato nelle scuole, aiutando tanti ragazzi a rischio attraverso il metodo one – to – one di Matilda Raffa Cuomo.

L’INTERVISTAL’INTERVISTAGRANATA

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GIOVANNI PISANO: «SALERNITANA CREDICI, QUEL RINVIO DI CHIMENTI CHE ...» di Armando Iannece

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