ZooFishing Magazine n.4/2012

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PERIODICO GRATUITO DI ZOOFISHING Trimestrale Anno III, Numero 4 Ottobre 2012 __________________ ZooFISHING MAGAZINE Periodico gratuito scaricabile dal sito internet www.zoofishing.com __________________ In redazione Enrico Busato Daniel Gemin Leonardo Bresolin Marco Pagliarin __________________ Per inserzioni, curiosità, domande e per inviare vostri articoli [email protected] __________________ Il ritrovamento del presente volantino al di fuori degli spazi consentiti è da ritenersi puramente casuale e senza alcuna responsabilità da parte dell'organizzazione. link EDITORIALE In questo numero vorrei segnalarvi che sulla nostra pagina di Facebook è possibile interagire con i nostri collaboratori e con i nostri tester, i quali sapranno darvi i migliori consigli su come utilizzare i prodotti ZooFishing. È proprio lo scambio di idee che ha portato all'evoluzione del carpfishing negli anni, permettendo la scoperta di mille soluzioni per ingannare anche i pesci più sospettosi. Basti pensare al mitico zig-rig: chi mai avrebbe pescato a “galla” qualche anno fa? Ad oggi è una delle tecniche più redditizie in alcune situazioni ed ha saputo ribaltare i risultati di numerose gare. Io trovo che il vero motore della pesca sia la continua ricerca dell'esca migliore o della presentazione più azzeccata in base alle condizioni che abbiamo difronte. È troppo avvilente la pesca amorfa di chi nega ogni sperimentazione e si fissa su punti fissi irremovibili. È proprio allo scambio di idee che dobbiamo rendere grazie se oggi abbiamo a disposizione oggetti utilissimi nelle nostre sessioni. Quanti si sono messi a lavorare per ore su un progetto che potesse agevolare le nostre pescate, alla ricerca della perfezione che faticava a venire? Adoro talvolta soffermarmi ad esaminare le attrezzature da pesca, per capirne pregi e difetti, ed ogni tanto per criticarne l'elegante inutilità! Oggetti sfavillanti che in definitiva sono solo stupendi monili da mostrare agli altri e spesso prevaricano l'importanza della preda o della strategia per catturarla. Bah io ho e le mie idee: preferisco l'utilità alla bellezza! Torniamo a noi; per agevolarvi nella scoperta dei prodotti, stiamo facendo un lavoro enciclopedico nel creare varie sezioni nella pagina di ZooFishing , dove potrete trovare: le principali caratteristiche dei prodotti, le immagini relative al loro utilizzo, gli accorgimenti tecnici e molto altro ancora! Vi segnalo inoltre che a questo link potete leggere la storia di una bellissima cattura da parte di Filippo, il quale ci ha lasciati di stucco con una carpa da sogno! Buona lettura, Enrico

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Rivista gratuita sulla pesca sportiva

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PERIODICO GRATUITO DI ZOOFISHING

TrimestraleAnno III, Numero 4Ottobre 2012

__________________

ZooFISHING MAGAZINE

Periodico gratuito scaricabile dal sito internet www.zoofishing.com

__________________

In redazione

Enrico Busato

Daniel Gemin

Leonardo Bresolin

Marco Pagliarin

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Per inserzioni, curiosità, domande e per inviare vostri [email protected]

__________________

Il ritrovamento del presente volantino al di fuori degli spazi consentiti è da ritenersi puramente casuale e senza alcuna responsabilità da parte dell'organizzazione.

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EDITORIALE

In questo numero vorrei segnalarvi che sulla nostra pagina di Facebook è possibile interagire con i nostri collaboratori e con i nostri tester, i quali sapranno darvi i migliori consigli su come utilizzare i prodotti ZooFishing. È proprio lo scambio di idee che ha portato all'evoluzione del carpfishing negli anni, permettendo la scoperta di mille soluzioni per ingannare anche i pesci più sospettosi. Basti pensare al mitico zig-rig: chi mai avrebbe pescato a “galla” qualche anno fa? Ad oggi è una delle tecniche più redditizie in alcune situazioni ed ha saputo ribaltare i risultati di numerose gare. Io trovo che il vero motore della pesca sia la continua ricerca dell'esca migliore o della presentazione più azzeccata in base alle condizioni che abbiamo difronte. È troppo avvilente la pesca amorfa di chi nega ogni sperimentazione e si fissa su punti fissi irremovibili. È proprio allo scambio di idee che dobbiamo rendere grazie se oggi abbiamo a disposizione oggetti utilissimi nelle nostre sessioni. Quanti si sono messi a lavorare per ore su un progetto che potesse agevolare le nostre pescate, alla ricerca della perfezione che faticava a venire? Adoro talvolta soffermarmi ad esaminare le attrezzature da pesca, per capirne pregi e difetti, ed ogni tanto per criticarne l'elegante inutilità! Oggetti sfavillanti che in definitiva sono solo stupendi monili da mostrare agli altri e spesso prevaricano l'importanza della preda o della strategia per catturarla. Bah io ho e le mie idee: preferisco l'utilità alla bellezza!Torniamo a noi; per agevolarvi nella scoperta dei prodotti, stiamo facendo un lavoro enciclopedico nel creare varie sezioni nella pagina di ZooFishing, dove potrete trovare: le principali caratteristiche dei prodotti, le immagini relative al loro utilizzo, gli accorgimenti tecnici e molto altro ancora! Vi segnalo inoltre che a questo link potete leggere la storia di una bellissima cattura da parte di Filippo, il quale ci ha lasciati di stucco con una carpa da sogno!

Buona lettura,Enrico

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Racconti di pesca

Sono le 7:00 quando la sveglia suona. Sembra un giorno come tanti altri in cui devo recarmi all’università, oggi però la mia auto è già carica per portarmi a pesca. Alle 14.30 infatti le lezioni finiscono e io mi dirigo rapidamente verso il lago da me scelto per la sessione... clicca QUI per leggere il resto dell'articolo!!

Storia di una BIG Storia di una BIG

Bellis s ima cattura di Filippo nelle acque friulane.. che spettacolo!

Complimenti ! !

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Racconti di pesca

Vorrei aprire questa parentesi che personalmente trovo molto interessante… Quanti di voi possiedono sotto casa un corso d’acqua? Quanti di questi sono popolati da grandi carpe? Quanto tempo abbiamo da dedicare alla loro ricerca?

Io sono un grandissimo amante della pesca, specialmente della tecnica Carpfishing ma, ahimè, fra il lavoro e tutte le piccole attività quotidiane (per non parlare della fidanzata) non ho molto tempo da dedicare alla mia passione, salvo per sessioni organizzate con forte anticipo. Io però non lascio solo a queste occasioni un posto speciale nei miei desideri e lascio correre la fantasia: talvolta, dopo il lavoro, mi concedo un paio di ore sfruttando il corso d’acqua sotto casa sperando in qualche partenza… Non dobbiamo cercare solo grandi esemplari, per sfruttare al meglio il poco tempo a disposizione è necessario pensare solo al puro divertimento concentrato in un paio di ore, quindi dovremmo portare via l’indispensabile e cercare di attirare le nostre amiche carpe con qualche piccolo trucchetto.

Lo Spot:

Naturalmente, a meno che non ci piaccia rischiare, sceglieremmo uno spot che conosciamo bene.. Il tempo

è tiranno e spesso non ci possiamo permettere di usare il marker, men che meno avremmo la possibilità di calare un’ imbarcazione dotata di eco. Per cui vi consiglio di sfruttare un luogo a voi familiare dove sappiate in che punto lanciare e quali sono tutta quella serie di elementi frequentati dalle nostre amiche carpe: Ostacoli, buche, risalite etc etc…

L'attrezzatura:

2 canne sono più che sufficienti. Nessuno ci vieta di usare tre canne (... si paga tanto di licenza) però ricordiamoci che il tempo non sarà molto e che se conosciamo bene lo spot non ci sarà la necessità di dover coprire tutto il fiume. Anche la fase di preparazione (sacchetti, retine, stringer..etc) sarà molto più breve: quindi dovremmo trovare qualcosa che potenzi l’attrazione verso le nostre esche. Richiami come pellets o method sono ottimi compagni di viaggio. In questo caso, creare delle retine o piccole sacche in pva o un piccolo stringer con una decina di boilies potrebbe rivelarsi una marcia in più, magari aggiungendo pure un tocco di PLUS LIQUIDO Zoobest!

Short time... Short time... Many carpsMany carps

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Il punto sui terminali:

Facciamo una piccola ma importante parentesi per parlare della scelta dei terminali. Come già detto affrontiamo una parte di fiume che conosciamo, dove c’è presenza di carpe. In queste occasioni non cerchiamo la taglia ma numero di partenze però speriamo sempre nell'arrivo di una big.La mia scelta è ricaduta su un rig dotato di anellino al

posto del capello classico. Con il classico rig siamo obbligati a mantenere lo stesso numero e diametro delle boilies per il quale il terminale era predisposto, mentre con l’ anellino, possiamo cambiare sia il numero che il diametro delle esche che verranno proposte

in acqua alle carpe. Infatti, dobbiamo sempre ricordarci che, specialmente nella stagione calda, avremo a che fare non solo con le carpe ma anche con altri specie di pesce (carassio, brema, cavedani) che potrebbero disturbare la nostra pesca. A questo punto, rinunciando a qualche partenza in più, dovremmo passare a diametri di boilies più importanti rispetto a quelli di partenza. Ed è a questo punto, come detto già sopra, che si può testare l’utilità dell’anellino.

Esche e richiami:

Naturalmente all’amo andranno correlate delle esce… C’è chi preferisce il self-made, chi il ready-made... Io ai due preferisco la qualità! Per queste uscite mi sono

appoggiato a boilies self-made, prodotte con materiali di qualità della linea Zoofishing (diametro 16 – 18 – 20 ). Insieme alla boilies, che saranno parte integrante della pasturazione, potremmo usare anche del pellets bagnato in precedenza con PLUS LIQUIDO ZooBest e PLUS LIQUIDO Integra. Con esso, potremmo creare retine o sacchetti in pva correlati di un bello stringer con alcune boilies che arricchirà il piatto presentato alle carpe (vedi figure sopra). L'ausilio dei due liquidi, è stato un buon espediente ed un ottimo richiamo: a differenza delle prove precedenti dove non erano stati utilizzati, hanno dato una marcia in più, facendomi raggiungere bei risultati e soddisfazioni…

Ringrazio vivamente la linea Zoofishing

Ciao a tutti ,

Marcus Bock

Come possiamo vedere dalle figure, l’anellino si rivela un efficacissimo compagno di pesca e una via di scelta rapida ai continui mutamenti degli umori e della presenza di pesce…

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Iniziative

I giorni 21 e 22 Luglio si è tenuto a Vigonovo in provincia di Venezia un enduro a coppie organizzato da Italpesca. La manifestazione è andata bene come ogni anno. In totale sono state catturate carpe regine per un peso di circa 170kg, le quali sono state regolarmente rilasciate dopo le operazioni di pesatura.Hanno partecipato 15 coppie ed abbiamo dovuto rinunciare ad altre in quanto come per motivi logistici i posti non sono molti. L'acqua era molto ferma e si risentiva molto della temperatura che gia' allora

stava creando notevoli problemi (non solo al pesce) .I vincitori sono stati Sinigaglia Luca e Trevisi Michele e la Carpa piu' grossa è stata una 12kg. Come al solito ci hanno fatto i complimenti tutti per la nostra presenza costante in particolare nelle ore notturne che sono le piu' problematiche anche dal punto di vista della pesca. Ringraziamo tutti gli sponsor per la collaborazione,

senza di voi non sarebbe possibile la realizzazione di eventi come questo.

Saluti, Stefano Marigo

Raduno ItalpescaRaduno Italpesca

Succede che organizzi una riunione aziendale e ti avanzano quei 2 soldini delSuccede che organizzi una riunione aziendale e ti avanzano quei 2 soldini del pranzo... succede che 2 carpisti come Michele Visentin e Andrea Pompelepranzo... succede che 2 carpisti come Michele Visentin e Andrea Pompele decidono di organizzare una pescata tra amici ed annessa lotteria di beneficenzadecidono di organizzare una pescata tra amici ed annessa lotteria di beneficenza ed ecco che nasce un piccolo aiuto agli amici emiliani! Basta poco ma veramenteed ecco che nasce un piccolo aiuto agli amici emiliani! Basta poco ma veramente poco per ridare unpoco per ridare un po' di fiducia nellapo' di fiducia nella vita: unvita: un ringraziamento aringraziamento a tutti i partecipantitutti i partecipanti che si sono unitiche si sono uniti anche nonanche non conoscendosi perconoscendosi per aiutare chi ne haaiutare chi ne ha piú bisogno...piú bisogno...

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Un saluto, MicheleUn saluto, Michele

INSIEME PER L'EMILIAINSIEME PER L'EMILIA

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Laboratorio – istruzioni per il fai da te

Come spesso accade nel mondo delle tecnologie alimentari, è il binomio tempo e temperatura a condizionare maggiormente l'aspetto, il gusto del prodotto e le qualità chimico-fisiche con conseguente perdita di nutrienti sensibili (vitamine, zuccheri, amminoacidi). Analizziamo in breve i vari processi che possiamo utilizzare per cuocere le nostre boiles.

BOLLITURA: Con la bollitura le boiles perdono parte del loro valore nutrizionale, infatti le modificazioni maggiori a carico della composizione in nutrienti è dovuta alla diffusione delle sostanze idrosolubili in acqua. E' possibile ovviare a tali perdite utilizzando poca acqua e facendole cuocere per tempi relativamente brevi. Le vitamine che risentono maggiormente di questo tipo di cottura sono l'acido ascorbico, la tiamina, l'acido pantotenico, la piridossina, la niacina ed i folati.

Consigl i : Se si aggiungono sostanze all'acqua che ne alzano il pH si ha la perdita delle vitamine sensibili agli alcali (tiamina e

acido ascorbico); il sale da cucina (NaCl) non modifica il pH. Le proteine presenti in

cottura subiscono denaturazione, quindi le componenti animali risultano digeribili; tuttavia trattamenti prolungati possono diminuire il valore biologico delle proteine distruggendo una parte degli aminoacidi essenziali. Per quanto riguarda i cereali, la loro cottura in acqua migliora la disponibilità dell'amido all'attacco enzimatico e quindi

all'assorbimento, ma determina una perdita fino al 60% delle principali vitamine (tiamina, riboflavina e niacina) e di alcuni minerali presenti come il potassio. Le boiles devono essere cotte in acqua bollente per far raggiungere la temperatura all'interno del prodotto rapidamente e per provocare uno

shock termico che impedisca la fuoriuscita dell'amido.

PRESSIONE o VAPORE: tipo di cottura che si differenzia dalle cotture in umido in quanto le temperature raggiunte superano i 100°C. In questo modo viene

IN CUCINA: la cottura delle boilesIN CUCINA: la cottura delle boiles

Ecco alcuni esempi pratici:a sinistra vediamo la comune bollitura, come per gli gnocchi. Sopra, una vaporiera a castello elettrica, molto comoda per produrre piccole quantità velocemente.Sotto un sistema di cottura a vapore con pentole tradizionali.

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aumentata la differenza di temperatura che c'è tra il vapore e la superficie degli alimenti: ciò determina una maggiore trasmissione del calore per convezione. Da un punto di vista nutrizionale, rispetto ad altre cotture in umido quali la bollitura, le perdite di nutrienti idrosolubili risultano minori. Secondo alcuni studi sembrerebbe che le perdite di vitamina C, tiamina e riboflavina (tra le vitamine che maggiormente risentono dei processi di cottura)

siano inferiori in questo tipo di cottura

rispetto ad altre. Non bisogna comunque sottovalutare il fatto che mediante questa tecnica di cottura che impiega temperature più elevate si riducono i tempi di applicazione con minore alterazione dei composti termolabili e più veloce denaturazione delle proteine e soprattutto degli enzimi con azione negativa sui nutrienti (ad esempio enzimi ossidativi).

FORNO: Il calore che avvolge gli alimenti determina l'evaporazione dell'acqua superficiale con conseguente formazione di una "crosta" che determina una maggiore ritenzione dei componenti idrosolubili di interesse nutrizionale (vitamine e minerali) rispetto alle cotture in umido.

MICROONDE: Per definizione è un tipo di cottura in mezzo secco in quanto

per la trasmissione del calore non è necessario l'uso di acqua come avviene per le cotture in umido (ad esempio la bollitura o la stufatura). Nel microonde gli alimenti, sono sottoposti ad un campo

elettromagnetico che determina una serie di vibrazioni molecolari a carico dell'acqua presente (può quindi dipendere

dall'umidità del prodotto) con generazione di calore che si propaga dall'interno verso l'esterno degli stessi. Attualmente non sono state evidenziati effetti negativi rilevanti di questo tipo di cottura sui vari nutrienti in particolare le proteine (che subiscono al

contrario una denaturazione con aumento della digeribilità) e i carboidrati.

A cura di Giorgio Ferrari

Un esempio pratico di cottura in forno ad alta temperatura è quello della pizza. Questo metodo è poco utilizzato nella preparazione delle boiles, come anche il microonde.

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Racconti di pesca

Un breve racconto di un'esperienza estiva oltre confine con il mio solito compagno di avventure Nicola, per la precisione in carinzia nel lago del Weiseensee. Tutto cominciò con i racconti di un nostro amico in comune che aveva già affrontato qualche anno fa il lago con discrete catture di taglia media ma, quello che ci colpì da subito fu la bellezza del luogo e la limpidezza dell'acqua.

I P R E P A R A T I V I :

In questo lago la pesca notturna per il carpfishing non è consentita, quindi dovemmo organizzarci e prenotare una stanza in un caratteristico hotel del luogo. Per

AVVENTURA AVVENTURA A U S T R I A C AA U S T R I A C A

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quanto riguarda le esche ci affidammo a boiles realiz-zate con un semplicissimo birdfish aromatizzato allo scopex, di vari diametri partendo dal 18 fino al al 30 per ovviare a presunte breme e cavedani.

Naturalmente non mancarono ottime esche ready made di piccoli diametri (14mm) che in molte occasioni possono fare la differenza. La pesca è consentita solo previo permesso settimanale facilmente reperibile nel centro informazioni del paese e con l'utilizzo di 2 canne a testa. Visti i vari ostacoli rappresentati da vecchi alberi sommersi e qualche roccia abbiamo azzardato l'utilizzo del nylon come lenza madre.

L ' A V V E N T U R A

Arrivati li sulle sponde del lago ci trovammo di fronte ad un paesaggio spettacolare fra prati verdi e siamo stati accolti da persone veramente cordiali e disponibili. La giornata in barca passò velocemente alla ricerca di un buon spot

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dove calare le nostre lenze. Il giorno dopo, all'alba eravamo già nella postazione alla ricerca di qualche bella carpa anche se il tempo non era dei migliori con temperature notevol-mente al di sotto della media estiva e pioggia battente. Nonostante tutto calammo le esche in 8

metri di profondità in mezzo a grossi alberi e, dopo un po di ore, arrivarono le prime catture della sessione: per fortuna la nostra postazione era ben riparata perché durante il resto della nostra sessione la pioggia continuò a cadere ininterrottamente. Credo che questo ci abbia aiutati a catturare di più in quanto c'era minor visibilità in acqua: abbiamo portato a guadino 14 carpe con punta massima di 12 chili. Nonostante il maltempo e la sola pesca diurna io e il mio socio Nicola ci siamo divertiti moltissimo, spero di ritornare in questo spettacolare lago magari per tentare uno dei famosissimi amur che nuotano in queste stupende acque.

Daniele Pettenò