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OSSERVATORIO SOCIALE COMMISSIONE ANZIANI zent di paIs Notiziario Informativo PER e CON gli anziani di Casarsa e San Giovanni D i c e m b r e 2 0 1 5 d e c i m a e d i z i o n e

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OSSERVATORIO SOCIALE

COMMISSIONE ANZIANI

zent

di paIsNotiziario Inf

ormativo PER e CON

gli anziani di Casarsa e

San Giovanni

Dicembre 2015 decima edizione

Nessuno è mai troppo vecchio per voler bene, per stare con gli altri, per imparare e fare qualcosa. Perché se una persona fa qualcosa, impara qualcosa, condivide qualcosa, allora qualcosa cambia.È questo lo spirito di “Zent di paìs”, un giornalino voluto e realizzato da persone anziane, i volontari della Commissione Anziani dell’Osserva-torio Sociale del Comune di Casarsa della Delizia, per le persone anziane, ma anche per tutte le famiglie. Un giornalino che mette al centro soprattutto gli anziani, che vuole informare, raccontare, far discutere, richiamando l’attenzione sui fatti e sulle esperienze positive, ma anche sulle cose che non vanno. A partire da ciò che accade a Casarsa, San Gio-vanni e dintorni.

In questa edizione, vogliamo co-gliere l’occasione per augurare a tutti gli anziani e a tutta la comu-nità un sereno Natale ed un felice Nuovo Anno.

NESSUNO È MAI TROPPO VECCHIO

GLI ANZIANI DEL CENTRO SOCIALE RACCONTANO: p.3 LA FESTA DEI NONNIp.3 LA GARA DI BOCCEp.4 LA CASTAGNATAp.5 ATTIVITA’ CON LA SCUOLA MATERNAp.6 LA VOGLIA DI RICORDAREp.8 STORIE E MEMORIE DI EMILIO

CENTRO DIURNO “FRUTS DI UN TIMP”p.9 A PESCA CON ASD LA LOGGIAp.10 “QUELLI DEL MERCOLEDI” p.12 “MEMORIA E DINTORNI” A TRIESTEp.16 LABORATORIO DI MEMORIA CREATIVAp.18 SALUTA IL TUO VICINO

gli articoli di questo numero

2 ZENT DI PAìS notiziario per anziani e non solo

GLI ANZIANI DEL CENTRO SOCIALE RACCONTANO 2 OttobreLA FESTA DEI NONNI La festa dei nonni è stata introdotta nel 2005 per celebrare l’importanza del ruolo dei nonni all’interno delle fami-glie e della società. La data scelta è il 2 ottobre in cui la Chiesa ricorda gli an-geli custodi, una scelta non casuale per-ché i nonni sono un po’ i protettori dei bambini.

Il fiore della festa è il non ti scordar di me : questo piccolo e delicato fio-re selvatico dai petali azzurri simboleg-gia il ricordo, la memoria, l’amore e la speranza. I nonni infatti rappresentano l’amore e la saggezza in carne ed ossa e le loro parole hanno qualcosa di speciale per i bambini ed i giovani. Per questo ogni anno noi anziani del Centro siamo felici di festeggiare con i bambini della scuola materna di S. Giovannni di Ca-sarsa la tradizionale “Festa dei nonni”.

Nell’occasione ci siamo cimentati in al-cuni giochi con i bambini, è stato molto divertente e ci siamo commossi quando i bambini ci hanno cantato le canzoni e recitato alcune poesie… “Nessuno può fare per i bambini ciò che fanno i nonni, essi spargono polvere di stelle nella vita dei più piccoli”.

LA GARA DI BOCCEUn’altra iniziativa da non perdere as-sieme al Centro Sociale Anziani di San Martino al Tagliamento che ogni anno ci accoglie è la gara di bocce dove la vo-glia di stare assieme ed un pizzico di sana rivalità rendono questa giornata un ap-puntamento speciale di incontro.Grazie di cuore a tutti gli anziani ed alle operatrici! Ah dimenticavamo, quest’anno il vincitore della gara è stato il Centro Anziani di San Giovanni!!

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LA CASTAGNATADiversamente dagli anni scorsi in cui eravamo ospiti del Centro Sociale An-ziani di San Martino al Tagliamento, quest’anno abbiamo voluto ricambiare la calda accoglienza invitando gli anzia-ni al Centro di San Giovanni di Casarsa. E’ stato bello vedere il salone gremito di anziani festanti in cui risuonavano cal-de risate e si notavano abbracci e strette di mano. Mentre all’interno iniziava la festa, fuori dal Centro alcuni Alpini di Casarsa preparavano delle squisite casta-gne con un ingegnoso macchinario!Il pomeriggio è trascorso sereno con musica, canti e danze grazie alla pre-senza del “Trio Delizia” capeggiato dal Maestro Mario Muccin e accompagnato da Silvana e Nadia che hanno riproposto un repertorio degno di nota con famose canzoni d’ un tempo ma sempre attuali.Grazie agli anziani di San Martino per aver accolto il nostro invito, ai musi-cisti, agli Alpini ed alle operatrici per il piacevole pomeriggio in compagnia!

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LE ATTIVITA’ CON LA SCUOLA MATERNACon la riapertura del Centro Socia-le Anziani e dell’anno scolastico della scuola materna di San Giovanni di Ca-sarsa, bambini e anziani hanno avuto e avranno delle belle occasioni per tra-scorre del tempo assieme, per svolgere nuove attività e soprattutto per condi-videre momenti di festa. Anche quest’anno, il 15esimo, si è pen-sato di realizzare un nuovo progetto di scambio intergenerazionale.Il primo appuntamento è stato, come da tradizione, la ”Festa dei nonni”. Gli anziani assieme ai bambini hanno giocato, ascoltato canti e poesie e si sono scambiati un piccolo regalino : gli anziani hanno ricevuto un cuore rea-lizzato con la creta e i bimbi un angelo di carta fatto con la tecnica del riciclo. Gli anziani sempre entusiasti di questa iniziativa riferiscono che : “ la vivacità dei più piccoli mette molta allegria e fa dimenticare tutti i mali!”. In quell’occa-sione è stato lanciato il prossimo tema, ovvero l’alimentazione.

Subito si è udito un borbottio “ na volta a no era l’abbondansa cha è ades” che ha suscitato la curiosità dei bambini, chissà di che cosa si parlerà?. Sono già in programma degli incontri in cui si par-lerà dei pranzi e delle cene di un tempo sia nella quotidianità che nelle occasio-ni speciali, quali Natale, Pasqua e ricor-renze varie, per poi passare ai metodi di cottura, alle modalità di conservazione del cibo e ai tipi di alimenti che veni-vano consumati quando non esistevano supermercati e ristoranti.A livello pratico verranno fatti assieme laboratori di cucina e verrà realizzato un libretto con disegni e foto.A conclusione di questo percorso, gli anziani parteciperanno ad un’ uscita conviviale con i bambini e poi…con il caldo e la bella stagione il giardino della scuola ospiterà di nuovo tutto il Centro Anziani per un nuovo momento di festa!

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Ogni martedì pomeriggio proseguiamo l’attività di lettura assieme alla vo-lontaria Silvana.Durante l’incontro Silvana ci legge brani, filastrocche, poesie, brevi capitoli tratti da alcuni libri locali o della tradizione sia in lingua italiana che friulana. Il più delle volte non ci accorgiamo di come il tempo voli via veloce perché durante la lettura ritornano alla mente un sacco di ricordi malinconici ma anche felici, storie da condividere, piccoli aneddoti spesso rinchiusi in qualche cassetto della mente e del cuore che riaffiorano come nell’ultimo incontro in cui Silvana ha letto alcune storie sul tema dell’amo-re, dei primi corteggiamenti, della no-stra giovinezza. Una delle riflessioni più belle emerse è stata : “l’amore è dietro l’angolo, può capitare all’improvviso! Tutte ci siamo sposate per amore, nulla è stato combinato”.IDA S. : “e pensare che io e mio marito ci conoscevamo fin da piccoli quindi si può dire che siamo cresciuti assieme e abbiamo imparato a conoscerci e a vo-lerci bene da sempre”. LUCIANA B. : “mi sono innamorata di mio marito a prima vista. Mi ha chiesto di ballare ed io ho accettato subito, alla

LA VOGLIA DI RICORDAREfine della canzone gli ho dato un ba-cio, me lo ricordo come se fosse ieri… ora non c’è più, avrei voglia di ballare di nuovo con lui e rivivere quel momen-to”. LUCIANA F. : “anche il mio è stato un colpo di fulmine. Mi sono innamo-rata immediatamente della divisa e poi dell’uomo”. GIOVANNINA : “ho conosciuto mio marito mente lavoravamo nei campi, che emozione! Se mi ricordo il primo bacio? Certo che sì. A casa ho un casset-to pieno di foto in bianco e nero e spes-so le riguardo, foto di me e mio marito da giovani ed assieme alla compagnia di amici”. TERESA : “Alessandro mi scriveva con-tinuamente lettere sia di giorno che di notte. Sotto il francobollo mi scriveva parole affettuose o d’amore che non si potevano scrivere nella lettera ed io aspettavo la posta sempre con gran-de emozione”. IRMA : “Avevo 16 anni quando ho ricevuto il mio primo bacio.

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Ero con amici nell’orto, ad un certo punto tutti sono rientrati e io e lui sia-mo rimasti soli. Quando mi ha baciata è stata una cosa grande, inaspettata, non ero pronta. Siamo stati fidanzati tanti anni perché prima doveva sposarsi mia sorella maggiore e poi io”. IDA : “Appena l’ho visto, il cuore mi è balzato in gola, è stato un colpo di ful-mine. Il primo bacio ce lo siamo scam-biati al cinema”. FILOMENA : “Avevo conosciuto un ragazzo quando ero giovane ma non mi piaceva tanto perché troppo timido. Poi mi ricordo che ce n’era un altro, ricor-do ancora il nome, si chiamava Pacifico, mi voleva tanto bene. Io però non ero sicura e l’ho lasciato. Lui allora ha deciso di andarsene all’estero per non vedermi più e non soffrire perché era tanto in-namorato. Io ci sono rimasta male per-ché sapevo che mi voleva bene e ora che sono passati tanti anni spesso lo penso, sarei curiosa di incontrarlo di nuovo. In seguito ho conosciuto mio marito, all’inizio non ero molto convinta ma col tempo posso dire che abbiamo tra-scorso una storia d’amore bellissima”.Non vediamo l’ora che torni martedì per ascoltare le letture di Silvana e far volare la memoria!

Domenica 4 Ottobre 2015 si è tenu-ta la 6^edizione della Festa dei Nonni nei pressi del centro comunitario di San Giovanni di Casarsa. La festa è stata orga-nizzata e gestita dal gruppo famiglie del-la parrocchia. La giornata ha avuto inizio con la Santa Messa delle ore 10.30, se-guita da un ricco rinfresco. Quando tut-ti erano seduti a tavola, è stato servito un menù ricco e variegato, apprezzato con gusto da tutti i presenti. Nel pomeriggio si è svolta la tombola : una bellissima e ricchissima tombola con tanti vincitori. Un gioco divertente, coinvolgente ed in grado di far esternare anche gli animi più competitivi. La partecipazione è stata un successo! La simpatia e l’allegria di ogni anziano ha reso l’atmosfera serena e pia-cevole. Il tutto è stato allietato da musi-che di sottofondo. La festa si è conclusa intorno alle ore 17 con ringraziamenti vari da parte degli ospiti. Un grazie di cuore a tutti coloro che si sono impegnati a rendere fantastica que-sta giornata, agli organizzatori, ai cuochi, a chi ha servito ma soprattutto a chi ha partecipato, sempre cosi numerosi. Alla prossima Festa dei nonni! Shradda Fabris

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STORIE E MEMORIE DI EMILIO

La Donna - Il sesso forte emergente Alcune testimonianze sul ruolo delle donne nel periodo della Grande Guerra hanno portato alla luce storie di don-ne realmente vissute che, alla pari degli uomini al fronte, e, soprattutto dopo la terribile disfatta di Caporetto, han-no combattuto una guerra altrettanto dura. Storie di fame, di stupri, di abban-dono della propria terra con bambini ed anziani da sfamare durante il lungo e pericoloso tragitto che le avrebbe por-tate in salvo oltre la linea del Piave. Storie di donne impazzite dal dolore e di donne coraggiose che hanno segnato il percorso dell’emancipazione femminile.

Che fortuna nascere quiOgni tanto penso alla fortuna che ho avuto ad essere nato e cresciuto a certe latitudini e longitudini. Sembra infatti che metà dell’umanità esista per vivere, l’altra invece per essere vissuta ed abusa-ta. Per molti individui nascere è umano ma continuare a vivere è diabolico.“Beati i poveri perché vostro è il regno dei cieli” aveva predicato qualcuno due-mila anni orsono. Però su questa terra

i poveri restano sempre dei miserabili nell’attesa di sedersi alla destra di Dio ma a pancia vuota. Chi è sazio, difficilmente riuscirà a comprendere chi è affamato.Dovrei pensarci più spesso ma anch’io finisco per dimenticare, mangio, bevo, vado a comperarmi qualche capo di ab-bigliamento, un oggetto superfluo e continuo a vivere da fortunato che si ri-trova nella parte ricca del mondo…elu-dendo spesso il senso della misura.

Il consiglio di un nonno“E’ un piccolo tiranno” dice con un cer-to orgoglio il padre di un bambino di tre anni. Ah, il mio bambino è un “ditta-tore” aggiunge un altro. “Ottiene sem-pre quello che vuole” continua la ma-dre sorridendo. Siamo sicuri che lasciare ingovernato il desiderio di un bambino sia buono per lui? I bambini sono istin-tivamente egoisti ma insegnare loro a stare con gli altri è possibile attraverso il gioco, il confronto a scuola ma so-prattutto con l’esempio degli adulti. E’ importante far passare il messaggio che condividere in fondo non è poi così male, non soltanto a parole ma anche con i fatti perché condividere è un valo-re ed un piacere.Dire sempre di sì ad un bambino non è un gesto d’amore, lo è ancor di più dire qualche “no”.

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CENTRO DIURNO “FRUTS DI UN TIMP”

Martedì 13 ottobre l’ASD “La Loggia” di San Giovanni di Casarsa ha organizza-to la seconda edizione de “A pesca con il Centro Diurno Fruts di un Timp” presso il laghetto Mulinus di Ca-sarsa della Delizia. Al mattino il cielo ero coperto di nuvo-le ma non ci ha fermato! Siamo comun-que andati presso la sede dell’Associa-zione dove i volontari ci hanno accolto con il consueto affetto ed entusiasmo. La pioggia fuori cadeva copiosa ma all’interno abbiamo goduto dello sta-re assieme, di chiacchiere e di ricordi. Come l’anno scorso, anche in questa occasione, i volontari ci hanno prepa-rato un prelibato pranzo terminato poi con qualche foto e con la promessa di rivederci sicuramente per la terza edi-zione!!

Ringraziamo il Presidente dell’Associa-zione, gli organizzatori ed i volontari tutti per la bellissima giornata trascorsa assieme sperando di rivederci presto e senza pioggia! Grazie anche per la bel-lissima e calda sciarpa che l’Associazio-ne ha donato ad ogni anziano ed ope-ratore con il logo dell’Associazione.

A PESCA CON ASD “LA LOGGIA”

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Già da qualche anno il Centro Diurno “Fruts di un Timp” collabora con l’As-sociazione Familiari Alzheimer di Por-denone e tra le attività comuni vi è quel-la “del Mercoledì”, ovvero una volta al mese gli anziani e le operatrici del Cen-tro si incontrano con gli anziani e due volontarie dell’Associazione, Clementi-na Pace e Gabriella Del Duca, presso il bar della Biblioteca Civica di Pordenone dove, bevendo un fumante caffè, si rac-contano, ricordano, ridono, chiacchie-rano, si emozionano. Da questi incontri è scaturito l’anno scorso lo spettacolo itinerante “Memoria e dintorni-Storie di vita, musica e danza” nel quale sono stati raccolti i racconti di vita singola-ri e commoventi degli anziani presenti che hanno dato voce ai propri ricordi. Ricordi talvolta frammentati ma sempre ricchi di emozioni e di suggestioni. Anche questo autunno sono ripresi gli incontri del Mercoledì e Clementina e Gabriella hanno pensato ad un altro progetto rivolto in particolare al lavoro di cura. Quest’ultimo, da sempre affida-

to alle donne, ha assunto ormai da molti anni nel nostro Paese la caratteristica di essere svolto per lo più da donne migran-ti provenienti da altri paesi. Donne che, per motivi economici, sociali, politici, sono state costrette ad emigrare lascian-do i propri affetti, le proprie famiglie, i propri figli, i propri anziani per prendersi cura di altre famiglie, di altri figli, di altri anziani. Spesso non sono state preparate per questo lavoro “nuovo” che, pur tra difficoltà, svolgono mettendo in cam-po risorse personali, abilità ed affettività che sono alla base di una relazione tutta da costruire. Questo patrimonio può essere messo a disposizione di tutti. Spesso sono i familiari stessi o persone amiche che svolgono questo compito. Anche in questo caso prende vita una forma di comunicazione originale ed esclusiva che funziona proprio perché costruita, giorno dopo giorno, in base all’osservazione quotidiana e alla perce-zione dei bisogni e degli stati d’animo dell’altro. Si è pensato quindi di rivolgere una se-rie di domande all’anziano/a e a chi se ne prende cura per apprendere dalla viva

“QUELLI DEL MERCOLEDI”

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voce di entrambi il dialogo a volte mi-sterioso della loro amicizia e la fatica che ad esso si accompagna.Ecco una prima testimonianza dal titolo : L’Angelo custode.“Ljuba, che in italiano significa amore, è la signora ucraina che, da oltre cinque anni, cura mia madre malata di Alzhei-mer. Come la maggior parte di queste donne che si prendono cura dei nostri anziani, Ljuba ha alle spalle una sto-ria faticosa e dolorosa, storia che ogni tanto racconta a spezzoni, con dei flash back nel suo passato remoto e recen-te. Nel proprio paese ha studiato da in-fermiera e ha lavorato per vent’anni in ospedale ma, arrivata in Italia quasi dieci anni fa, ha scoperto, con sorpresa, che il suo titolo di studio non aveva alcun valore perché qui non era riconosciuto. Certo avrebbe potuto sostenere l’esame di equipollenza (che parolone diffici-le anche per noi italiani!...): ma come è possibile affrontare un esame in una lingua che non si conosce affatto? Così si è subito resa conto dell’insormonta-bile difficoltà e ha rinunciato, presa dalla necessità urgente di trovare un lavoro. Sua cugina, che si trovava in Italia già da qualche anno, l’aveva convinta a lasciare l’Ucraina e a venire qui dove sicuramen-

te avrebbe trovato un lavoro da “badan-te” (quanti orrendi neologismi abbiamo creato!). Un lavoro di assistenza e di cura per i nostri anziani, un lavoro che noi figlie, madri, sorelle non facciamo più per mille svariate ragioni, un lavoro che richiede una presenza continua accanto all’anziano più o meno malato e quindi bisognoso di tutto, un lavoro impegna-tivo e totalizzante che spesso non vie-ne compreso. E noi lo liquidiamo con quell’orrendo termine “badante”come se volessimo allontanare da noi il pen-siero complesso dell’affettività, dell’ac-cudimento, della cura che deleghiamo ad altri. Dunque dicevo Ljuba cura la mia mamma da oltre cinque anni. Noi figlie siamo lontane dal paese d’origi-ne quindi mamma è affidata completa-mente a lei. Negli anni hanno imparato a capirsi, a riconoscersi, a volersi bene. Ljuba, nel suo italiano appreso nella pratica quotidiana, mentre la imbocca le dice “Dai, dai nonna! Apri bocca, mangi pane!” Oppure quando la pettina “Mia piccola nonna, come bambina, poverina lei!” E la mia mamma, molto religiosa e praticante per una vita intera, quan-do le chiediamo, indicando Ljuba “Chi è lei?”ci guarda per un po’, è incerta, io la soccorro ricordandole che sono sua figlia allora lo sguardo di mia madre si illumina per un attimo e poi, sorridendo dolcemente e sicura della sua afferma-zione, guarda di nuovo Ljuba e dice “Lei è l’Angelo Custode”.Che emozione! Grazie a Ljuba, a Irina, a Olga, a Elena, a Lidja e a tutti gli Angeli Custodi che si prendono cura dei nostri anziani”.C.P.

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la voce di Cesarina Bonora, cantante per hobby e per passione, che ha coinvolto la platea con brani melodici legati ai ri-cordi della vita di ognuno dei presenti. Alla fine abbiamo concluso con un'altra danza.Lo spettacolo si è svolto nel locale “Et-noblog”, un antico deposito in riva al mare che la Regione ha dato in gestione a giovani italiani e stranieri che hanno creato un centro di animazione dove si tengono concerti, spettacoli ed eventi musicali. E’ stato emozionante pensare a come giovani ed anziani abbiano potuto mescolare per un pomeriggio i loro de-stini, come se le storie degli uni avessero un riflesso nelle storie degli altri. E’ stata una giornata gioiosa perché ab-biamo condiviso molti momenti insie-me: il viaggio, il pranzo, lo spettacolo. Gli anziani continuavano a ringraziarci per averli accompagnati in questa inizia-tiva, erano molto contenti ed emozio-nati. Avevano una luce negli occhi che brillava di felicità. Il mettersi sempre in gioco, l’essere protagonisti e mantene-re la propria dignità è il loro modo di essere unici. Sono stati al centro dell’at-tenzione, prima con le loro storie e poi con la danza. Fin dall’inizio si è creata una atmosfera naturale, spontanea, di condivisione con familiari, operato-ri, volontari e lettori. Un’ intesa molto forte si era creata anche con il resto del gruppo dei partecipanti. Un’ uscita che i nostri anziani non si aspettavano e ricca di tante emozioni!Un grazie speciale va ai familiari per la loro fiducia in ciò che facciamo e per sostenerci nelle attività

“MEMORIA E DINTORNI” A TRIESTE

Martedì 11 Novembre siamo stati invi-tati a Trieste dall’Associazione Familiari Alzheimer di Pordenone per presentare lo spettacolo “Memoria e dintorni. Sto-rie di vita, musica e danza”. Sono le sto-rie degli anziani che abbiamo raccolto in una mappa autobiografica per orientarsi tra un tempo passato ed uno spazio pre-sente. Un’eredità per i familiari e per la comunità, una restituzione per ogni an-ziano che ha vissuto una vita singolare.Siamo partiti al mattino con la corriera e ad accompagnarci c’erano anche alcuni familiari. Siamo arrivati a Trieste intorno alle ore 11.30.

Alcuni hanno passeggiato per raggiun-gere il luogo del pranzo, altri sono ri-masti in corriera. Abbiamo pranzato con del cibo indiano, molto diverso dal nostro ma molto buono. Alle ore 14.30 è iniziato lo spettacolo con la nostra perfomance di danceability proseguen-do poi con la lettura delle storie di vita dei nostri anziani, il tutto condito dal-

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che proponiamo. Non ci sono parole per descrivere quan-ta gioia ed emozione era dentro ognu-no dei nostri anziani.Ecco alcune testimonianze : MIRELLA: “All’inizio in corriera ero un po’ perplessa, disorientata ma poi mi sono resa conto che c’era un clima se-reno e mi sono rilassata. Non pensavo di divertirmi tanto, mangiare insieme pranzo indiano! Quando ho sentito rac-contare la storia della mia vita ho pro-vato tanta felicità e ho iniziato a ride-re, ridere. Alla prima danza ero molto emozionata ma poi mi sono lasciata an-

dare e ho cercato di dare il meglio che potevo, ho dato tutta me stessa… mai avrei pensato di salire sul palco da sola, con la mia cornice. Mi sono sentita libe-ra e alla fine ci siamo uniti tutti insieme. La gioia è aumentata quando il pubblico ci ha applaudito e ci ha fatto i compli-menti. Grazie a tutti per questa bellissi-ma giornata”.NATALIA: “Sono stata contentissima sia del pranzo indiano che dello spetta-colo che abbiamo fatto. Mi sono diver-tita tanto e poi sono venuti a trovarmi i

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miei cugini che abitano a Trieste e che ho rivisto dopo due anni. Si sono fer-mati tutto il pomeriggio ed erano fe-licissimi, ci hanno fatto tanti compli-menti”.MARIA B..: “Sono sta veramente bene, mi sono divertita tanto e ho trascorso una bellissima giornata. Siamo un bel gruppetto, ci vogliamo bene e ci di-vertiamo. Ringrazio le operatrici che ci fanno stare bene e ci fanno fare tante attività”.MARIA T. : “Ero insieme a mia figlia, è stata una bella giornata. Abbiamo mangiato bene, hanno raccontato le nostre storie e poi noi abbiamo balla-to”.

GINO : “Con me è venuta mia figlia, in centro a Trieste abbiamo fatto an-che una passeggiata. Sono stato tan-to bene e abbiamo passato una bella giornata tutti insieme: viaggio, pran-zo, racconti, musica e canto. La can-tante era brava, vestita di rosso. Quan-ta emozione!!”.GIANNI: “Ero in compagnia di mia moglie, siamo stati veramente bene, molto emozionati e contenti. Un cli-ma sereno e familiare!”.Abbiamo concluso lo spettacolo sulle note di “Parlami d’amore Mariù” con evidente coinvolgimento e tenerezza sul filo dei ricordi della vita di ogni an-ziano e familiare presente.

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GITA A CAORLE

Ecco alcune foto dell’uscita a Caorle dove abbiamo potuto passeggiare per il paese, vedere e sentire il mare e mangia-re tutti assieme in un tipico ristorante. E’ stata davvero una bella giornata tra-scorsa in compagnia!

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Ripensando alla giornata trascorsa assieme, tornano alla mente le paro-le di Dag Hammarskjold : “Al passa-to, grazie. Al futuro, sì”.

Francesca, Lena, Clementina e Gabriella

Lina, un familiare racconta : “L’uscita a Trieste è stata un’esperienza nuova e positiva. Con la mente sgombra e pronta a vivere il presente. Con il gruppo di San Giovanni, tutti gio-iosi, curiosi e contenti di essere as-sieme e con ancora tanta voglia di vivere. Neppure la nebbia è riuscita a diminuire la gioia di tutti. E’ stato tutto speciale. Grazie”.

LABORATORIO DI MEMORIA… CREATIVA!

a qualche settimana gli anziani del Cen-tro hanno fatto la conoscenza di Da-rio Marini, referente dell’Associazione culturale per l’inclusione sociale “Fuori tema” di San Vito al Tagliamento, con il quale è stato organizzato un laboratorio di creatività, quale strumento di socia-lizzazione, benessere interiore e condi-visione di vissuti.

Durante i vari incontri al Centro con-dotti da Dario, gli anziani, supportati dalle operatrici, discutono di argomenti generali e personali, elaborano pensieri e parole, riportano alla mente ricordi di un tempo passato e li contestualizzano all’oggi, comunicano parti nascoste di sé e sfumature del loro carattere per cono-scere e per conoscersi meglio. Tutto questo grazie a molteplici tecni-che come la lettura, l’ascolto guidato

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maginazione, anche se siamo anziani, non dobbiamo smettere di sognare! Ci-tando la frase dei fratelli Grimm: “possso sempre diventare musicante nella banda municipale di Brema”.

Attraverso questa attività ci sentiamo quasi degli “artisti attivi” con un grande potenziale di vita, protagonisti del qui ed ora, senza pregiudizi o isolati a causa delle nostre difficoltà.

Le operatrici riportano che durante gli incontri c’è un clima piacevole e sere-no. E’ un piacere vedere gli anziani sor-ridenti, partecipi attivamente all’attività.

di brani e racconti, la scrittura libera e creativa di riflessioni, la comunicazione verbale e non verbale che permette di mettere in moto la creatività individua-le e la messa a confronto con il mon-do esterno ed interno. Altro strumento nuovo che Dario ha insegnato ad uti-lizzare e che piace molto agli anziani è la risata, con le sue mille sfaccettature e modi di esprimersi, capace di diventare anch’essa veicolo personale di comuni-cazione.

Ogni giovedì, noi anziani, aspettia-mo con piacere e trepidazione l’arrivo di Dario: siamo curiosi di capire cosa ci proporrà perché ogni volta ci fa scopri-re qualcosa di nuovo di noi e dell’altro partendo dal presupposto che, nono-stante i nostri limiti e le nostre lacune di memoria, ognuno è unico e speciale e non importa come o cosa dice perché rappresenta quello che siamo e che sen-tiamo dentro.

Ci sentiamo liberi di esprimere le nostre emozioni, le nostre esperienze, la nostra personale creatività e di far correre l’im-

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SALUTA IL TUO VICINO

fondamentale è stato quello coni Medici di Famiglia di Casarsa per un aggiornamento sul progetto : abbiamo concordato la necessità di un maggiore coordinamento tra istanze sociali lega-te agli anziani soli e ambito sanitario, l’importanza della segnalazione pre-coce di casi a rischio di isolamento ed emarginazione, sapendo che vi è anche la possibilità di far riferimento ad un gruppo attivo e ben radicato nella realtà locale quali sono le sentinelle. Dall’in-contro sono emersi anche buoni spunti e proposte concrete affinché un mag-gior numero di anziani possano essere informati dell’iniziativa coinvolgendo in prima persona i Medici in tale attività di divulgazione.

Per rafforzare il Progetto “Saluta il tuo vicino”, noi volontari della Commissio-ne Anziani, con il sostegno dell’Am-ministrazione Comunale e del Servizio Sociale dei Comuni dell’Ambito Di-strettuale Est 6.2 abbiamo organizzato anche per quest’anno una serie di in-contri con alcuni “testimoni privilegia-ti” che possono darci un contributo re-ale e concreto affinché la nostra attività a beneficio degli anziani di Casarsa possa essere più efficace e soddisfacente.Gli incontri sono stati l’occasione per illustrare lo scopo e le attività svolte dal Progetto, ovvero: prevenire la solitudine e il disagio negli anziani soli e potenzial-mente a rischio attraverso la costruzione di una rete di cittadini attivi nel moni-torarne la condizione, e, in caso di biso-gno, segnalarne tempestivamente l’esi-stenza all’Assistente Sociale comunale. Nel corso dell’anno 2015 abbiamo in-contrato : assistente domiciliare del Ser-vizio Sociale dei Comuni dell’Ambito Est 6.2, infermiere del Distretto Socio-Sanitario di San Vito al T., Scout di Ca-sarsa e San Giovanni, Caritas di Casarsa e San Giovanni, Alpini, Croce Rossa di Casarsa, i volontari dei trasporti anziani del Comune di Casarsa. Altro incontro

La Commissione Anziani

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Altro momento importante è stato l’incontro con l’Amministrazione Co-munale ed i volontari del Comune di Cordovado. Sono stati proprio loro a contattarci per conoscere meglio il pro-getto con l’intento di esportarlo anche nel loro territorio in quanto convinti della sua validità e delle preziose ricadu-te per gli anziani e la comunità tutta. E’ stato per noi volontari un bel momen-to di condivisione: poter raccontare da dove siamo partiti, quali motivazioni ci hanno spinto a creare un progetto vivo ed importante, portare alcune esperien-ze concrete di attenzione all’anziano fragile e di come la fatica sia continua-mente ricambiata dai sorrisi e dalla gra-titudine degli anziani monitorati.Speriamo e crediamo vivamente che anche il gruppo di volontari incon-trati quella sera possa seguire le nostre orme, supportato dall’Amministra-zione Comunale, e, magari, poter cre-scere assieme come cittadini e come volontari in questa avventura carat-terizzata da un cuore aperto e atten-to alle esigenze di chi ci sta accanto.Concludiamo con una riflessione : “I rapporti umani sono spesso un disastro perché gran parte dell’umanità non ca-pisce che entrare nel cuore delle perone non è una conquista ma una straordi-naria opportunità (Anonimo)”.Buon Natale con grande affetto a tutti gli anziani.

CREDIAMO SIA IMPORTANTE AIUTARE GLI ALTRI

facendo emergere i bisogni degli anziani e dei disabili a rischio di solitudine del Comune di

Casarsa e dintorni, e portandoli alla conoscenza degli operatori del servizio sociale comunale e dei gruppi di volontariato locale che possono intervenire. Siamo impegnati a costituire una

squadra di “vedette /antenne” attive sul territorio per il monitoraggio e la segnalazione

di situazioni e persone potenzialmente a rischio.

CERCHIAMO VOLONTARI MOTIVATI

con più di 18 anni desiderosi di collaborare con i professionisti

dei servizi pubblici e privati. Le persone che si propongono seguiranno un breve percorso formativo organizzato dagli

operatori dei servizi pubblici comunali e provin-ciali con la collaborazione di rappresentanti

dell’Osservatorio Sociale di Casarsa della Delizia.

IL VOLONTARIO PUOI ESSERE TU !

Chiama e chiedi informazioni su come entrare nel gruppo di volontari

Assistente Sociale Comune di Casarsa Lisa Bresil tel. 0434 873.938

Osservatorio Sociale di Casarsa della Delizia Commissione Anziani

Servizio Sociale dei Comuni dell’Ambito Distrettuale 6.2 del Sanvitese

Città di Casarsa della Delizia Assessorato alle Politiche Sociali

Evitiamo l’isolamento delle persone sole

o con pochi amici e parenti

19notiziario per anziani e non solo ZENT DI PAìS

Per qualsiasi informazioni sul Centro Diurno è possibile rivolgersi all’ufficio Assistente Sociale

ogni mercoledì dalle 16.30 alle 17.30Presso Palazzo De Lorenzi Brinis

(tel ufficio 0434/873938, tel Centro Diurno 3294711757) Giornate di apertura del Centro: dal Lunedì al Venerdì – Orari : 8.30-12.00

Per qualsiasi informazione sul Centro Sociale è possibile rivolgersi all’ufficio Assistente Sociale ogni mercoledì dalle 16.30 alle 17.30

Presso Palazzo De Lorenzi Brinis (tel ufficio 0434/873938, tel Centro Sociale 3294711773)

Giornate di apertura del Centro : Lunedì, Martedì, Giovedì e Venerdì dalle 13.30 alle 17.30

con i Trasporti effettuati dal Gruppo di Volontari del Trasporto Anziani del Comune di Casarsa della Delizia.

CENTRO DIURNO “FRUTS DI UN TIMP”

CENTRO SOCIALE ANZIANI

tutte le edizioni di ZENT DI PAIS le potete trovare sul sitoosservatoriosocialecasarsa.myblog.it

elaborazione grafica: Progetto Giovani Casarsa della Delizia

Per contatti ed informazioni o se volete pubblicare qualche articolo, contattate il numero 0434873938