Clavajas - il nesti pais n° 4

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Numero 4 dicembre 2007 Clavajas – il nesti paîs pagina 1 ..... c’era una volta la neve ………… Sommario Editoriale di Clara Da Pozzo La festa di S. Lorenzo di Mirco Andar per i “trojs” di Clavais di Mirco Zanier L’angolo della poesia di Ennio Giacometti Vitaliano Parussini: un artista tra noi di Francesca Parussini I soci dell’Associazione Culturale Clavajas Com’è stato il tempo a Clavais di Arianna Primus Le ricette di Clara e Lisa Koenraads Cronache estive ed autunnali di Mattia Primus Una nuova iniziativa di Gianni Tulisso Emil: calciatore nonostante il parere dei medici Una lettera al giornale di Elio Zuliani Cruciverba di Lisa Koenraads A tutti voi Buone Feste e soprattutto Buon Anno Nuovo a nome dell’Associazione Culturale Clavajas. Come già anticipato da Giacomo, da questo numero sarà compito dell’Associazione prendersi cura della redazione e stampa del giornalino che cercheremo di preparare per due uscite l’anno. L’idea di questo giornalino è nata dal desiderio di condividere con gli altri i ricordi che ognuno di noi ha di Clavais e della sua gente, attraverso fotografie, storie di vita, aneddoti, poesie, ecc. Speriamo continui ad essere gradito, come fino adesso lo è stato, e speriamo di continuare a ricevere la collaborazione di tutti voi per gli articoli. Il giornalino non viene preparato da professionisti e viene stampato in proprio grazie alla collaborazione di alcuni soci; quindi desideriamo scusarci se nella lettura troverete degli errori, speriamo non tanti, e vi invitiamo a segnalarceli. Ricordiamo che TUTTI possono mandarci i loro lavori e ringraziamo quanti fino adesso lo hanno fatto. Il Presidente Clara Da Pozzo Clavajas il nesti paîs

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pubblicato il 29 dicembre 2007

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Numero 4 dicembre 2007 Clavajas – il nesti paîs pagina 1

..... c’era una volta la neve …………

Sommario

Editoriale di Clara Da Pozzo

La festa di S. Lorenzo di Mirco

Andar per i “trojs” di Clavais di

Mirco Zanier

L’angolo della poesia di Ennio

Giacometti

Vitaliano Parussini: un artista tra

noi di Francesca Parussini

I soci dell’Associazione Culturale

Clavajas

Com’è stato il tempo a Clavais di

Arianna Primus

Le ricette di Clara e Lisa Koenraads

Cronache estive ed autunnali di

Mattia Primus

Una nuova iniziativa di Gianni

Tulisso

Emil: calciatore nonostante il

parere dei medici

Una lettera al giornale di Elio

Zuliani

Cruciverba di Lisa Koenraads

A tutti voi Buone Feste e soprattutto Buon Anno Nuovo a nome dell’Associazione Culturale Clavajas.

Come già anticipato da Giacomo, da questo numero

sarà compito dell’Associazione prendersi cura della redazione e stampa del giornalino che cercheremo di preparare per due uscite l’anno.

L’idea di questo giornalino è nata dal desiderio di

condividere con gli altri i ricordi che ognuno di noi ha di Clavais e della sua gente, attraverso fotografie, storie di vita, aneddoti, poesie, ecc.

Speriamo continui ad essere gradito, come fino

adesso lo è stato, e speriamo di continuare a ricevere la collaborazione di tutti voi per gli articoli.

Il giornalino non viene preparato da professionisti e

viene stampato in proprio grazie alla collaborazione di alcuni soci; quindi desideriamo scusarci se nella lettura troverete

degli errori, speriamo non tanti, e vi invitiamo a segnalarceli. Ricordiamo che TUTTI possono mandarci i loro lavori

e ringraziamo quanti fino adesso lo hanno fatto.

Il Presidente Clara Da Pozzo

Clavajas il nesti paîs

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La Festa di San Lorenzo

Quest’anno, come avete potuto notare, la gestione della tradizionale sagra di S.Lorenzo è stata acquisita dall’Associazione Culturale Clavajas, dopo che per molti anni era stata gestita dall’Associazione Agrituristica Clavais prima e poi dalla Parrocchia di San Vito di Liariis. Durante le precedenti gestioni la Sagra è sempre stata ben organizzata tant’è che negli

anni ha riscosso molto successo sia dal punto di vista gastronomico che da quello sociale. Molta gente del comprensorio e non solo del Comune si recava nel fine settimana di inizio agosto nella nostra piccola frazione dove condivideva con gli amici i piatti tradizionali innaffiati da un bicchiere di buon vino e si divertiva con allegre ballate nella piazza.

il bel tempo ci ha assistito.....

Purtroppo negli ultimi anni – come ormai succede spesso in Carnia – le giornate di brutto tempo in

agosto si sono fatte più frequenti. Di conseguenza la riuscita della sagra è stata spesso compromessa dalla pioggia e i preparativi di settimane di lavoro sono stati in parte cancellati. Quest’anno si è pensato che per portare avanti la tradizione si doveva puntare sui giovani, anche

se nella frazione i giovani sono pochi; un cambio generazionale era doveroso. La sfida era impegnativa. Abbiamo iniziato con frequenti riunioni; parlavamo tra noi sulle proposte e sulle soluzioni. Come sempre ci sono state difficoltà iniziali, ma il buon senso e la voglia di fare hanno prevalso e in poco tempo abbiamo avuto molte adesioni.

Quando è nata l’Associazione Culturale Clavajas

non pensavamo che l’organizzazione della Sagra ci impegnasse molto, specie a livello emotivo. Ma alla fine con la nostra dedizione e qualche suggerimento datoci da chi precedentemente aveva gestito la Sagra e soprattutto con la clemenza quasi miracolosa del tempo il primo anno della nostra gestione ha avuto un ottimo esito. Quel che più ci ha fatto piacere è vedere

che tutto lo sforzo fatto da noi giovani di Clavais è stato ripagato dall’affluenza di moltissima gente.

i cucinieri in piena attività !

Quest’anno la Sagra si è svolta in due giorni; i preparativi già da qualche tempo erano stati messi a punto ma il brutto tempo incombeva….. qualche goccia di pioggia iniziava a toccare i chioschi super forniti e pronti a sfornare

prelibati manicaretti…. Pensate, quest’anno c’era anche la novità della “bistecca alla Clavajana” (nostra versione della più famosa Fiorentina); a fine sagra ne sono state vinte 34!!!!!! Al capogriglia Miki non restava che affogare il dispiacere in grandi boccali di birra LOWENBRAU …. E noi della cucina tutti – o quasi – dietro al nostro comandante…. Dall’altra

parte della piazza il gazebo della birra pullulava di coraggiosi bevitori e la birra colava come l’eruzione dell’Etna dalle mani sapienti di Erwin con i suoi aiutanti Emil ed Eleonora, pronti sempre a dar sollievo agli assetati!!! E per finire l’eccellente musica dell’orchestra Studio Folk accompagnava i numerosissimi ballerini.

L’unico ferito pare sia stato Jacum; la storia narra che all’indomani della sagra non riuscisse a

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servirsi delle dita e che i medici gli

diagnosticassero come causa stata l’eccessivo uso dei tasti della cassa…… ma questa è un’altra storia…… In fin dei conti dopo questa breve narrazione della Sagra vogliamo ancora ringraziare chi ci ha assistito e incoraggiato ma soprattutto tutta la gente che in questi due giorni di festa ha

condiviso con noi momenti di felicità. Nella foto a destra i bambini che hanno partecipato con entusiasmo alle gare sportive

Andar per i “Trojs” di Clavais Molti conoscono la bellezza di Clavais nelle

diverse stagioni e le sue caratteristiche case, la sua gente cordiale, tanto che la sua particolare posizione offre spunti a pittori e fotografi; ma pochi, tranne i nativi, sanno che la frazione ha altre cose da mettere in mostra. Tra queste i classici “Trojs” (sentieri), che una volta erano le arterie che collegavano la

montagna con il paese. Nei dintorni ce ne sono almeno una decina che portano a varie destinazioni, la maggior parte dimessi, altri invece abbastanza puliti o almeno conservati approssimativamente, forse perché più vicini al paese e quindi a portata di … piede. Purtroppo lo spopolamento ha decimato i piccoli paesi come il nostro e con questo si è avviato il

degrado dell’ambiente e la manutenzione dei trojs è sempre più scarsa e limitata, lasciata soltanto alla buona volontà di quei pochi che frequentano il bosco, chi per far legna, chi soltanto per passeggiare, chi per sbizzarrirsi in moto….. E pensare che una volta questi trojs venivano calpestati da tanta gente: da chi andava a far

fieno o a far legna e così i boschi erano pieni della stessa vita che si incontrava in paese. Una volta la gente, a bracciate, raccoglieva il foet (fogliame) per farne al lettiera per il bestiame e così puliva il bosco; insomma tutto il paese era in sinergia con la natura. Ora questo “toposistema” non esiste più; il paese e il bosco non sono più un tutt’uno e così anche i classici e

bei trojs lentamente periscono. Ma ce ne sono ancora di puliti e ordinati e se si

potesse segnarli e metterli in una mappa anche

la gente che viene da fuori potrebbe apprezzarne l’antico fascino. Li citiamo di seguito: Troj di Miec, Troj di Mont, Troj das Ruvis, Troj da Braida, Troj da Pocia, Troj das Pociolatas, Troj dal Pradat.

Il 1° dicembre, all’età di 94 anni, si è spenta Ines di Bataja. Un’instancabile lavoratrice e maestra di vita, sempre pronta a scherzare ma anche a dare buoni consigli. Resterà per sempre nei nostri ricordi per la sua gioiosa simpatia.

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L’ANGOLO DELLA POESIA

Il canto della neve Solamente la bellezza di un paese come il nostro, incastonato tra verdi boschi e prati di seta, adagiato come perla fra monti e declivi che si susseguono e presagiscono la splendida apertura sulle valli che lo accolgono, solo un paese come il nostro, ripeto, è destinato a rimanere incancellabile nei ricordi di chi l’ha conosciuto, si è mosso, ha lavorato, ha vissuto ed ha giocato fra gli angoli delle case, sugli spazi di

ogni cortile, percorrendo e ripercorrendo i dintorni dove ogni pietra era nota, familiare ogni sentiero, confidenziale ogni rapporto. Incancellabile nel suo aspetto, curato e mantenuto in un insieme quasi intatto dalla laboriosità della gente che lo animava e lo amava. Intoccabile struttura che il passato ci ha regalato, scrigno prezioso che custodisce ricordi, saggezze, virtù unitamente a memorie e bellezze che il vivere attuale va ormai vanificando. Entro questo contesto il mio vivere ha potuto apprezzare ogni cosa, assaporare l’intensità di ogni momento, custodirne i colori i profumi i mutamenti, come il susseguirsi di infinite diapositive sulla

pellicola di un film dolce e triste nello stesso tempo ma bellissimo, incancellabile, da rivedere. In uno solo di questi momenti quando l’inverno era decisamente alle porte, come ora, accadeva che i primi freddi pungenti addormentassero ogni cosa e i campi spogli e bruniti si intristivano per giorni in solitudine tra pallide brine e un silenzio inusuale, inaccogliente fino a quando l’azzurro intenso del cielo non moriva nel grigiore uniforme che presagiva la neve. Dai campi allora, animati da stormi di fringuelli fuggitivi, riemergeva un profumo nuovo di umida terra, mentre i cristalli delle brine s’affievolivano per cedere il passo al rinnovamento del tempo. Il volto delle case si incupiva e sospettosi corvi s’attardavano a pascolare sui prati appena concimati

accanto al passo lento e laborioso della gente. Erano sicure le montagne che di lì a poco il vento del nord avrebbe uniformato i loro passi nelle foschie della prima neve, e quando il verde dei boschi gradatamente perdeva il suo vigore e gli alberi impallidivano, sul mio capo, sul mio volto, sulle mie mani, iniziavano a scendere i timidi cristalli che la mia anima attendeva. Un canto sommesso nasceva sulle stoppie poi lentamente s’affievoliva mentre l’insieme andava coprendosi di bianco candore a custodire tutto nella pace.

Ennio Giacometti Udine 3.12.2007

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VITALIANO PARUSSINI: UN ARTISTA TRA NOI

Vitaliano Parussini aveva conosciuto Clavais, quando era ancora molto giovane e da allora, ogni estate, trascorreva un periodo di vacanza nella piccola località.

Per la sua sensibilità di artista, da sempre amante della montagna e del contatto con la natura, era un piacere, un’intensa commozione trovarsi di fronte ai paesaggi imponenti e suggestivi che solo la montagna sa offrire. Tanta bellezza veniva “catturata” con veloci bozzetti e poi trasferita su acquerelli e oli con quei tratti personali, ora delicati e luminosi, ora

intensi e decisi, che lo caratterizzavano. Non solo le bellezze paesaggistiche e naturali, che potevano essere fonte di ispirazione per la sua opera di artista, richiamavano Vitaliano Parussini a Clavais, ma anche la possibilità di diventare parte, nel piccolo centro rurale, di un modo di vivere “quasi antico”, fatto di cose necessarie, di fatica e di lavoro ma anche di

contatti umani e di semplici gesti: il “Bondì”, una battuta, una risata … che testimoniavano un senso di unione e di condivisione quasi dimenticato da chi, come lui, proveniva dalla città ma che sapeva apprezzare le cose fondamentali della vita. A Clavais Vitaliano, per il suo carattere aperto e cordiale, conosceva tutti, si fermava a

scambiare due parole con tutti e aveva tanti amici. Li incontrava regolarmente da Clemes, “Dal Fari”, con loro andava a raccogliere funghi o a portare il latte quando ancora la raccolta avveniva nella latteria di Liariis oppure andava a visitare luoghi e bellezze dei dintorni.

E come, allora, non diventare parte di quei primissimi, incerti tentativi di “Sagra di S. Lorenzo”? Come non mettere a disposizione le sue capacità di artista, lui che, tra le tante cose, aveva firmato infinità di manifesti e bozzetti pubblicitari, lui caricaturista e vignettista, lui che aveva curato per tanti anni l’allestimento della “Cavalchina Mascherata” di

S. Daniele, lui pittore che aveva espresso la sua arte in una continua e poliedrica attività? Eccolo allora realizzare quei pannelli nei quali ritroviamo immagini, usi e tradizioni della Carnia di un tempo, nei quali elementi buffi e ironici attirano l’attenzione, nei quali la realizzazione

grafica e pittorica rivelano la sua lunga esperienza. Ancora oggi, dopo tanti anni, gli stessi pannelli vengono utilizzati per abbellire e vivacizzare la “Sagra di S. Lorenzo”. Recentemente, con validi apprezzamenti di critica, alcuni suoi acquerelli, nella cui realizzazione ere veramente un maestro, sono

stati esposti in una mostra collettiva a Venezia (ottobre 2007) e in una mostra antologica a Udine (settembre 2007) nella quale non potevano mancare soggetti di montagna e scorci di Clavais, il piccolo paese della Carnia che Vitaliano Parussini aveva sempre nel cuore.

Per chi volesse visitare il sito:

http://digilander.libero.it/vitalianoparussini

un pannello di Vitaliano Parussini creato per

la Sagra di S. Lorenzo

Ricordiamo che un altro pannello di Vitaliano Parussini è riprodotto nel nostro calendario 2008 mese di Agosto, proprio per ricordare la sua attività per Clavais.

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Associazione culturale Clavajas – Elenco Soci

cognome nome residenza

Acerboni Massimo Salzano (VE)

Bacchetta Michele Liariis - Ovaro (UD)

Battistella Mario Mereto Di Capitolo - S. Maria La Longa (UD)

Beorchia Bruno Entrampo - Ovaro (UD)

Bera Fedele Franca Torino

Biadene Marianna Deventer (Olanda)

Biadene Gian Giacomo Udine

Boni Francesco Ferrara

Bonifacio Giuliana Udine

Brovedan Marco Clavais - Ovaro (UD)

Bussone Jean-Baptiste Francia

Cagnazzo Mari Pordenone

Camellini Nello San Prospero sulla Secchia (MO)

Candido Elvira Clavais - Ovaro (UD)

Cesare Marta Udine

Chiarandini Giorgio Udine

Da Pozzo Clara Clavais - Ovaro (UD)

De Antoni Stefano Comeglians (UD)

De Carlo Ennio Montereale Valcellina (PN)

De Franceschi Fabio Mione - Ovaro (UD)

De Franceschi Graziano Mione - Ovaro (UD)

Dell'Oste Raffaella Clavais - Ovaro (UD)

Fedele Monia Lestizza (UD)

Fogar Domenico Udine

Furlan Ornella Mereto Di Capitolo - S. Maria La Longa (UD)

Koenraads Elisabeth Clavais - Ovaro (UD)

Mirai Walter Ovaro (UD)

Not Emil Clavais - Ovaro (UD)

Not Denis Clavais - Ovaro (UD)

Pachner Marzia Liariis - Ovaro (UD)

Parussini Chiara Udine

Plozzer Luigino Clavais - Ovaro (UD)

Primus Arianna Clavais - Ovaro (UD)

Primus Pierino Clavais - Ovaro (UD)

Puntin Lodovico Nevio Aquileia (UD)

Puschiasis Tiziana Clavais - Ovaro (UD)

Puschiasis Dario Clavais - Ovaro (UD)

Querini Paolo Entrampo - Ovaro (UD)

Reggi Luigi Udine

Solaro Clemes Clavais - Ovaro (UD)

Sterza Fiorenza Udine

Tavoschi Giovanni Udine

Tulisso Gianni Udine

Valdes Vittorio Pordenone

Vecchiet Lucio Capriva del Friuli (GO)

Zanier Erwin Clavais - Ovaro (UD)

Zanier Mirco Clavais - Ovaro (UD)

Ricordiamo a tutti i lettori che dal 29 dicembre è disponibile, su prenotazione,

presso l’abitazione del Presidente Clara Da Pozzo in Via Clavais, 6 il nuovo Calendario 2008. Affrettatevi ad ordinarlo!!

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Com’è stato il tempo a Clavais……

MEDIA MENSILE temperatura pressione umidità condizione cielo

mese

°C hPa % ottavi giugno 19,8 1003,8 63,4 5,2

luglio 22,3 1001,3 60,6 2,9

agosto 21,1 1003,8 62,5 4,4

settembre 16,1 1010,3 61,0 3,7

ottobre 12,7 1015,5 61,8 3,3

novembre 5,4 1016,1 62,5 2,9

giugno luglio agosto settembre ottobre novembre

temperatura massima (°C) 29 32 28 25 24 21

temperatura minima (°C) 11 7 13 5 2 -4

pressione massima (hPa) 1014 1013 1020 1024 1025 1026

pressione minima (hPa) 990 989 990 998 1005 996

umidità massima (%) 72 70 76 72 75 78

umidità minima (%) 56 52 54 48 49 38

n° giorni pioggia 14 10 14 6 5 3

n° giorni neve 0 0 0 0 0 1

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Le ricette Sopa brusada (Clara)

Questo piatto, senza l’aggiunta del formaggio, veniva un tempo usato al posto della colazione

oppure nello svezzamento dei neonati. Per 4 persone: 5 cucchiai di farina bianca, sale 1\2 litro di latte 1\2 litro d’acqua In un pentolino antiaderente far imbrunire la farina senza alcun condimento, mescolandola continuamente in modo da non bruciarla. In una

pentola mettere l’acqua e il latte, poi versare la farina preparata e mescolarla subito per non formare grumi. Mettere sul fuoco e portarla a bollore, sempre mescolando, facendola cuocere per ancora un paio di minuti; salare e impiattare. A piacere si possono aggiungere delle fette di pane di segale e formaggio grattugiato.

Antipasti Crostini umbri (Lisa)

Ingredienti: 200 g di fegato, 50 g di prosciutto crudo, 4 cucchiai d’olio d’oliva, una noce di burro, succo di mezzo limone, 2 foglie grandi di salvia, un cucchiaino abbondante di capperi, un pezzo di cipolla, sale e pepe Tagliate il fegato a pezzetti e mettetelo insieme

a tutti gli altri ingredienti in una pentola. Coprite e lasciate cuocere a fuoco moderato (ottimo sullo ‘spolert’) per un’ora e mezza. Mettete il fegato e il prosciutto nel mixer o passateli al trita-carne. Ammorbidite il composto con il sugo filtrato. Spalmate la crema su fette di pane abbrustolite.

Ottimo come antipasto insieme con del prosciutto o come contorno alla selvaggina. Rotolini di sfoglia farciti (Clara)

Ingredienti per circa 40 rotolini: 1 rotolo di pasta sfoglia pronta 1 ciuffetto di prezzemolo tritato

4 filetti di alici sott’olio

2 fette di prosciutto cotto Formaggio grattugiato Srotolare la pasta sfoglia e dividerla a metà. Distribuire su di una metà il prezzemolo e le alici

tritate finemente; cospargere con formaggio grattugiato. Arrotolare la pasta e tagliarla in tanti rotolini di circa un centimetro di larghezza e disporli in una teglia da forno precedentemente unta o rivestita con apposita carta. Procedere allo stesso modo con l’altra metà della pasta sfoglia; cospargerla di formaggio grattugiato, stendere le fette di

prosciutto, quindi arrotolare e tagliare i rotolini, disporre anche questi ultimi sulla teglia facendo attenzione a distanziarli in modo che in cottura non si attacchino. Mettere in forno già caldo a 200° e farli cuocere per 10 minuti finchè non saranno dorati in superficie. Far raffreddare e servire.

Primi piatti Pasticcio di crespelle al radicchio (Clara)

Ingredienti per 6 persone: per le crespelle: (12 circa) 125 gr. di farina 3 uova 250 ml. di latte fresco intero Burro, sale. Per la besciamella: 3 cucchiai di farina 50 gr. di burro 500 ml. di latte Per il condimento al radicchio: 500 gr. di radicchio di Treviso, a piacere formaggio grattugiato, 2 cucchiai d’olio, uno spicchio d’aglio, sale, pepe. Preparare le crespelle: sciogliere due cucchiai di

burro a fuoco bassissimo e farlo raffreddare. In una ciotola versare la farina e iniziare a mescolare con la frusta, aggiungendo a mano a mano il latte a filo e un uovo alla volta; amalgamare bene ed aggiungere il sale e il burro liquefatto raffreddato. Far riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

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Nel frattempo far sbollentare il radicchio in

acqua bollente salata, per 1 minuto, quindi scolarlo e farlo raffreddare sotto un getto d’acqua fredda. Tritarlo abbastanza fine, quindi passarlo in padella con l’olio e l’aglio per 10 minuti. Spegnere e aggiungere il sale e il pepe. Scaldare una padella antiaderente di circa 20 cm. di diametro, ungerla con un po’ di burro e far

cuocere le crespelle versando via via un mestolino di pastella alla volta fino ad esaurimento della stessa, facendo roteare la padella in modo da ricoprirne uniformemente il fondo. Preparare una besciamella, scaldando in un pentolino il latte e in un altro il burro con la farina; aggiungere poi a filo il latte alla farina e

burro continuando a mescolare per non formare grumi; far cuocere per 5 minuti facendo attenzione che la besciamella risulti piuttosto liquida. In una pirofila versare 2 cucchiai di besciamella, ricoprire con uno strato di crespelle, altra besciamella, 3-4- cucchiai di radicchio, a piacere formaggio grattugiato. Proseguire in questo

modo fino ad esaurimento degli ingredienti, terminando con lo stato di besciamella, radicchio e formaggio. Infornare a 180° per 20 minuti e poi servire.

Secondi piatti Polpettone di tacchino (Lisa)

Ingredienti per 4 persone: 500 gr di petto di tacchino, 250 gr di ricotta fresca, fettine di pancetta,

foglie di salvia, sale, pepe, noce moscata, cannella Fatevi macinare il petto di tacchino, mescolatelo con la ricotta. Insaporitelo con sale, pepe, noce moscata e, se vi piace, un pizzico di cannella.

Formate un polpettone, copritelo con le foglie di salvia prima di arrotolarlo nelle fette di pancetta. Cuocete a forno caldo per circa 45 minuti.

Dolci Crêpes al cioccolato con la panna (Lisa)

Ingredienti: 125 farina, 2 uova,

sale, 2 cucchiai di cacao amaro, circa 2 bicchieri di latte, panna da montare. Incorporate nella farina prima le uova, poi il cacao e il sale e in fine aggiungete il latte. La pastella deve risultare non troppo liquida. Fate riposare per un’ora. Riscaldate un po’ di olio o di

burro in una padella piccola, versate un mestolino di pastella, girate la padella in modo di distribuire la pastella uniformemente. Quando la crêpe comincia a asciugarsi giratela. Tenete le crêpes pronte sopra un piatto piatto coperte con un piatto fondo; così rimangono morbide. Proseguite con le altre crêpes. Spalmate le crêpes raffreddate con panna

montata zuccherata (a piacere potete aggiungere un cucchiaino di liquore) e arrotolatele. Le crêpes si possono preparare prima, basta toglierle dal frigorifero un’ora in avanti. Crostoli (Clara)

Per ogni uovo: 2 cucchiai di zucchero 2 cucchiai di vino bianco 2 cucchiai di grappa 2 cucchiai d’olio Un pizzico di sale E poi:

1 cucchiaino di cannella, vanillina Limone grattugiato ( 1 limone per 4 uova circa) Farina “00” quanto basta (1 kg. Per 4 uova circa) Olio per friggere Mettere in una terrina le uova intere e tutti gli ingredienti, aggiungendo la farina man mano fino ad ottenere una pasta piuttosto consistente da stendere con la macchina.

Far riposare in luogo tiepido per almeno 2 ore. Riprendere la pasta e tirarla con la macchina o con il matterello in una sfoglia sottile. Con il taglia pasta dentellato ricavare i classici crostoli. Friggere in olio bollente. Spolverare con zucchero a velo e servire.

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cronache estive e autunnali

La casa di Maria di Begheron Quest’ autunno Erwin e Mirko, aiutati da un

impresa specializzata, hanno iniziato a lavorare nell’ ex casa di Maria di Begheron con lo scopo di rimetterla in sesto per creare degli appartamenti. Fino ad ora i lavori procedono velocemente, e sembra non ci vorrà molto prima di poter vedere la casa come nuova.

Il tetto nuovo Alla fine di quest’estate un nuovo cantiere è stato aperto a Clavais: e ancora una volta si tratta del rifacimento di un tetto, più precisamente del tetto dello stavolo di Marco

Brovedan di cui sono stati rifatti anche i muri esterni. Comunque ora i lavori sono ormai finiti.

Il garage di Gino

Nel mese di novembre Gino ha demolito quel piccolo edificio in legno, che si trova all’ inizio della strada del bosco, il quale fungeva da garage per la sua auto, che ora parcheggia nella futura casa di suo nipote Michele.

I cavalli I cavalli di Mirko sono ormai conosciuti da tutti, ora ce ne sono ben cinque: Regina, Lùiera, Dora,

Cortes e Lela. Forse fra qualche mese potranno essere trasferiti nella nuova stalla la cui costruzione è in corso ormai da parecchio tempo.

Errate corrige al precedente numero 3 di

luglio 2007

A pag. 16 nella poesia di Ennio Giacometti la riga 8 va così corretta: … e dut š’indora, dut ši rišcjâlda …. Ci scusiamo con l’autore e i lettori. A pag. 17 nella fotografia “chi sono?” la sesta donna da sinistra è Maria Zuliani e non Corinna Zuliani.

Ci scusiamo con i famigliari e i lettori.

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Una nuova iniziativa

La famiglia Tulisso: da destra Gianni,

Federica, Fiorenza con Paola Toso – e il loro

cane Nala.

L’idea ha avuto origini organolettiche: non sarebbe stato bello abbinare al verde dei prati di Clavais il caratteristico viola dei fiori della lavanda, e mescolarne il profumo a quello dell’erba appena tagliata, a quello del sottobosco ?

Siccome avevamo tanto sentito parlare di questa nuova qualità, la “Lavanda di Venzone”, prodotta con la collaborazione delle Università di Trieste ed Udine, e della sua perfetta adattabilità ai microclimi della nostra regione, compresi i territori montani fino ai 1.500 metri, Fiorenza ed io ci siamo chiesti: perché non a Clavais, vicino alla nostra casa in Ombladis?

E così l’anno scorso abbiamo deciso di provarci, non certo per fini di lucro, ma per la soddisfazione di veder crescere sul nostro prato delle piante così particolari ed interessanti, di curarle con amore e raccoglierne, a maturazione, i fiori. Abbiamo iniziato con 300 piantine, dalle quali

abbiamo ricavato tre raccolti (e, per essere il primo anno, è stato un bel risultato…). La coltivazione è semplice e non richiede particolari competenze; la durata dell’impianto è stimata in 15/20 anni, con una resa massima dal terzo anno in poi. La raccolta del prodotto (di media 4 volte), che viene ritirato dalla stessa Associazione “Lavanda di Venzone” , si

effettua tra giugno e ottobre.

Paola Toso, Presidente dell’Associazione, ci ha fatto i complimenti per la qualità del prodotto, e per avere avuto l’opportunità di conoscere un posto così splendido come la nostra Clavais.

L’entusiasmo è stato tale che per la prossima primavera abbiamo già prenotato altre duecento piantine, mentre – sulla scia di noi precursori – altri proseliti si sono messi in moto (Giuliana, Giacomo, ….).: siamo sulla buona strada per far diventare Clavais ancora più bella e particolare?

EMIL: calciatore nonostante il parere dei medici

Emil Not, classe 1988, giovane di belle speranze dell'Ovarese, sarebbe , forse, più indicato per

una rubrica del tipo "Saranno famosi". Ma lui, oltre che un futuro che in molti prevedono ricco di soddisfazioni, ha già un passato da raccontare. Allora, Emil, come è questa storia del tuo infortunio? «Sono nato con una particolarità: avevo l'osso del femore di forma ovale. Di norma, questo ha forma sferica ed io invece avevo questa

particolarità. Quando ho iniziato a giocare, ho iniziato ad avere dei fastidi, che con il passare del tempo sono diventati sempre più insistenti. A quel punto, dovetti sottopormi ad un intervento chirurgico». -I cui esiti furono positivi dal punto di vista ortopedico, ma... «Ma mi sconsigliarono di giocare a calcio. Anzi, i primi tempi sembrava

proprio che dovessi smettere del tutto. Figuriamoci, con la passione e la voglia di giocare che avevo! Fu un periodo molto difficile. Poi, invece, piano piano ripresi coraggio, perché dopo gli allenamenti e le partite non avvertivo alcun fastidio o quanto meno il dolore era davvero minimo». - E, quindi, ecco tutta la trafila del settore giovanile dell'Ovarese. «Sì,

mi sono tolto delle belle soddisfazioni assieme ai miei compagni. Eravamo un bel gruppo, affiatato e pieno di entusiasmo. La società, poi, ci faceva sentire importanti. La dirigenza biancazzurra, già da qualche anno, si è posta come guida per la vallata e i paesi limitrofi. Una scelta coraggiosa, visto che il calcio, ad ogni

livello, pretende subito risultati immediati. Ma

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il coraggio di oggi sarà ripagato domani.

Le società del "Carnico"

dovranno per forza curare i settori giovanili, perché questi diventeranno una fonte di investimento ed un segno di continuità». - Quale allenatore ricordi con maggiore

riconoscenza durante la tua

carriera nelle giovanili? «Fermo Interré. Lui mi ha insegnato ad essere calciatore, ma soprattutto ha cercato di farmi crescere come persona». - E in prima squadra, come va? «Beh, è dura. Si corre di più e c'è un impatto fisico diverso. I compagni più anziani cercano di aiutarmi ed io noi mi perdo una mossa di Renzo Timeus in allenamento. Lui è la classica punta moderna: veloce e tecnico. Per quanto mi riguarda, devo buttar giù qualche chilo, migliorare come tenuta e sfruttare le mie doti migliori: lo scatto breve e il tiro, abbastanza discreto». Riceviamo e integralmente pubblichiamo

questa lettera del sig. Elio Zuliani:

Sono a chiedere gentile ospitalità sul Vs. simpatico giornalino per chiarire e portare a

conoscenza a tutti i giovani componenti la neonata Associazione e cittadini tutti di Clavais, per ciò che riguarda la storia recente della nostra ex “Latteria Sociale di Clavais”. Fino al 1987 il locale dell’ex-Latteria venne tenuto sotto controllo riguardante la manutenzione ordinaria, in particolare il tetto; venne rifatto il pavimento della sala riunioni in

“Saps”. Poi alcuni giovani guidati dal sig. Ennio Zarabara, si impegnarono a rivestire in legno la stanza dove si produceva il formaggio e varie. Fu perlinato anche il corridoio d’ingresso “simpatica la porta tipo Salon del Far West”. Nell’anno 1974 venne festeggiata per la prima volta sulla nostra piazza, la ricorrenza del Patrono S.Lorenzo. In queste circostanze la

nostra ex-Latteria era il punto d’incontro per le molteplici riunioni, fungeva pure da magazzino per tutto l’occorrente, si usava la sala superiore per le feste da ballo. Successivamente non si potè più farlo perché la sala non era collaudata e priva di uscite di sicurezza. Consapevoli che l’immobile necessitava di essere

ristrutturato, si tentarono più strade. Venne presentata una domanda di contributo per immobili destinati a finalità sociali di carattere ricreativo e culturale “art. 40 L.R. 2/1982”. La domanda venne inoltrata tramite il Comune di Ovaro alla Regione F.V.G. ma non venne mai presa in considerazione (15.10.1987). Sempre nel 1987 prese le dovute informazioni

ci consigliarono di costituire una società cooperativa. Dopo un’assemblea a Clavais io e il sig. Ermanno Giacometti fummo incaricati di contattare chi di dovere. E dalle Soc. Cooperative Friulane di Udine ci indicano lo studio del Notaio dott. Alberto Amodio di Udine, il più preparato a risolvere i casi di società come la nostra.

Nel marzo 1987 il dott. Leoncini dello stesso studio, ci rilascia un documento il quale mette in chiaro la situazione della nostra ex-latteria, come moltissime altre in tutta la Carnia e il Friuli. “Pro memoria per società semplici” La situazione giuridica di molte latterie in

Friuli, fondate decenni di anni or sono, era ed è rimasta quella di società semplici. E proprio in relazione all’immobile, per poterne disporre al fine di ristrutturazione, donazione, vendita o affitto, che si rende interessante regolarizzare la situazione di questa società. Il locale non è accatastato e costruito su un terreno che è di proprietà della famiglia

Giacometti (Lucia Giacometti). I soci fondatori sono tutti morti. La posizione degli eredi mai regolarizzata. Libri contabili da anni inesistenti. L’immobile è considerato di “nessuno”. Quindi stima del patrimonio sociale per poterlo includere nella nuova costituenda Coop (Tribunale di Tolmezzo li 31.05.1988). Nel novembre 1988 (18.11.1988) a Udine nello studio

del dott. Amodio, presenti tutti gli eredi dei soci fondatori, viene costituita la nuova società “Cooperativa Agrituristica Clavais”; in detta società vi entrò a farne parte anche qualche altro cittadino di Clavais. La Coop inizia la sua

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attività con tanto entusiasmo, sperando anche allo sviluppo della progettata pista dello Zoncolan – Clavais, non gradita da qualcuno e così finita in un blef. In tutti questi anni in ns. presidente Ermanno Giacometti portò diversi politici e personaggi per trovare la strada onde ottenere

finanziamenti per ristrutturare l’immobile. Per ottenere ciò bisognava che nel locale ci fosse qualche attività, ma nessuno di noi fu in grado di fare perché tutti occupati e la gran parte abitavamo tutti via da Clavais. Fu solo con i piccoli introiti della Festa di S.Lorenzo che riuscimmo ad eseguire dei lavori. 1) i servizi igienici 2) serramenti in alluminio al primo piano

3) il portone d’ingresso 4) l’acquisto del terreno sul quale era eretto il fabbricato. Il tenere in vita la Coop c’erano spese vive assai onerose. In un secondo tempo si trasformò la Cooperativa in Associazione che si chiamò “Agrituristica Clavais”. La nuova Associazione continuò ad operare io ne feci parte fino al suo scioglimento. Nell’anno 2001 venne a mancare il

nostro amico e socio Zanier Salve fu una grossa perdita in quanto Salve era instancabile in seno alla Società. Con il passare degli anni il numero di persone attive si assottigliava sempre più, causa la non più verde età dei soci; c’era difficoltà a mettere in piedi anche la Festa di S.Lorenzo.

Le tasse comunali: ICI, immondizie, luce, acqua, mod. 760, assicurazione, ecc, la tenuta dei libri contabili erano impegni ai quali bisognava rispondere. Autunno 1999 il ns. Presidente preoccupato convocò un’assemblea per capire se nell’anno successivo fossimo ancora in grado di gestire la festa di S.Lorenzo.

Il cruccio era sempre il locale ex-latteria che oltre ai danneggiamenti del terremoto 1976 preoccupavano le condizioni delle travi del tetto “tutte sotto tarlo”, guai a una grossa nevicata. Per fortuna è sempre stata scarsa in questi ultimi anni. Si fecero offerte ai soci perché avviassero qualche attività ma le risposte furono negative. Si parlò di aggiustare il tetto e

dividere la spesa in parti uguali ma alcuni soci dissero chiaramente che non intendevano dare denaro per l’ex-latteria. Da tale preoccupazione sorge l’idea di donarla

alla Parrocchia di Liariis e Clavais ben sapendo che le organizzazioni ecclesiastiche hanno dato prova di saper gestire e utilizzare al meglio i loro beni dando a tutti un servizio sociale. In fondo il locale è stato costruito con questo spirito e stando al suo statuto nessuno può lucrare. Questi tipi di locali sono inalienabili. Su

tale proposta sorge l’esigenza del voto a scrutinio segreto che in data 17.12.2000 ebbe luogo nella nostra sede il risultato fu: n° 26 voti a favore della donazione n° 2 voti contrari Il 24.06.2001 fu presa la decisione finale. Il 16.11.2003 fu chiusa e sciolta la società “Associazione Agrituristica Clavais”.

Dopo tale data è la Parrocchia ad accollarsi le sorti della ns. vecchia latteria compresa l’organizzazione della festa di S.Lorenzo. Credo di essere stato sufficientemente chiaro nell’esporre tutto ciò in base a carte in mio possesso. Il motivo che mi spinse a tale chiarificazione è conseguente all’attacco avuto da una persona in

mezzo alla strada, accusando tutta la vecchia Associazione per aver donato il locale alla Parrocchia e di essere per ciò responsabili di aver diviso il paese in due frazioni contrapposte. Io ebbi l’onore di aver partecipato attivamente per l’organizzazione della Festa per 25 anni.

Fin quando furono in vita Coop e Associazione si seppero superare tutti i litigi e caratteri diversi a volte molto pesanti, e non si ebbero divisioni. La divisione che questo signore intende, non è da attribuire alle vecchie Associazioni ma da ricercarle a quelle attuali. Grazie

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Gli animali di Clavais

Completa il cruciverba, scrivendo il nome dell'animale

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Orizzontali:

2. Si arrampica sugli alberi e mangia le noci

3. Dicono che dorme sempre, ma non è vero

5. Ce n’è più d’una in Tauz

7. Onnipresente in tutte le dispense

8. Abita in alta montagna e fischia

9. Non fa che martellare gli alberi

10. Era quasi sparita, ma adesso corre di nuovo nei dintorni del paese

11. Striscia ed può essere molto pericolosa

12. E’ il re dei rapaci

14. Ha mangiato le galline di Gino

15. Qualcuno lo ha visto sullo Zoncolan; forse proviene dalla Slovenia

Verticali:

1. Fa tanti danni nei nostri campi

2. Viene fuori dopo la pioggia, ha macchie gialle

4. E’ sempre in giro per il paese e ce n’è di tutti i ….. colori

6. Mangia le foglie giovani delle piante

13. Una strada a Clavais è intitolata a questo mammifero ormai scomparso dalle nostre parti

Il presente giornalino è stato redatto, impaginato e stampato in proprio dall’Associazione Culturale

Clavajas in bianco e nero per evidenti questioni economiche, grazie al lavoro volontario dei suoi

soci e a coloro che hanno inviato articoli e fotografie.

La redazione del giornalino è a disposizione per le eventuali repliche a quanto riportato.