XII CONGRESSO CURE PRIMARIE -...
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02/08/12 1
XII CONGRESSO CURE PRIMARIE
Empoli 14, 15, 16/06/2012
NUOVE FRONTIERE PER LE PROFESSIONI SANITARIE
DANILO MASSAI DANILO MASSAI Direttore Dipartimento Agenzia per la Formazione Direttore Dipartimento Agenzia per la Formazione AZIENDA USL 11 EmpoliAZIENDA USL 11 Empoli
www.usl11.toscana.itwww.usl11.toscana.it
02/08/12 2
L’assistenza territoriale oggi
AREA MATERNO INFANTILEAREA MATERNO INFANTILEAREA MATERNO INFANTILEAREA MATERNO INFANTILE
AREA DELL’HANDICAP E DELLE DISABILTÀAREA DELL’HANDICAP E DELLE DISABILTÀAREA DELL’HANDICAP E DELLE DISABILTÀAREA DELL’HANDICAP E DELLE DISABILTÀ
AREA DELLA SALUTE MENTALEAREA DELLA SALUTE MENTALEAREA DELLA SALUTE MENTALEAREA DELLA SALUTE MENTALE
AREA DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHEAREA DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHEAREA DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHEAREA DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE
AREA ANZIANIAREA ANZIANIAREA ANZIANIAREA ANZIANI
AREA DELLE PATOLOGIE ONCOLOGICHEAREA DELLE PATOLOGIE ONCOLOGICHEAREA DELLE PATOLOGIE ONCOLOGICHEAREA DELLE PATOLOGIE ONCOLOGICHE
D o m i c i l i o
R e s i d e n z i a l i t à
Strutture Poliambulatoriali Ambulatori Medicina generale
Associazionismo medico
Continuità assistenziale
02/08/12 3
Da dove partire allora….
Realtà demografica
Condizione socio culturale
Cronicità
Politiche SanitarieDipartimentalizzazioneRiorganizzazione ReteOspedaliera e Territoriale
Percorsi Assistenziali, non atti assistenziali
Transizione assistenzia
le
Transizione assistenzia
le
Transizione epidemiologica
Transizione epidemiologica
Transizione Demografic
a
Transizione Demografic
a
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Professionisti
Professionisti
Risultato della gestione comune di una persona
ResponsabilitàResponsabilità
02/08/12 6
Obiettivi generali
Nell’ambito della valorizzazione e sviluppo delle Cure Primarie il progetto tende a:
• sviluppare la capacità di analizzare i bisogni di salute della popolazione, di identificare le priorità, di valutare l’appropriatezza e gli esiti dell’azione svolta;
• sviluppare il sistema della continuità clinico assistenziale, adottando soluzioni organizzative e gestionali integrate che permettano la presa in carico globale dell’assistito in tutti i momenti del percorso di cura, anche attraverso una logica improntata alla gestione per processi;
• valorizzare la professionalità attraverso il superamento del sistema assistenziale prestazionale e frammentato
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Obiettivi specifici
• Definire la funzione infermieristica e il ruolo dell’infermiere di comunità/famiglia all’interno dei NCP
• Strutturare i NCP in equipe territoriali
• Facilitare l’accesso ai servizi sanitari attraverso un punto di riferimento assistenziale infermieristico
• Superare il sistema assistenziale prestazionale a favore della progettazione assistenziale
• Facilitare il raccordo e l’intervento dei professionisti coinvolti nel processo clinico-assistenziale
• Mantenere continuità assistenziale e relazionale tra le strutture di ricovero e territorio
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L’INFERMIERE di COMUNITA’/FAMIGLIA e i NUCLEI di CURE PRIMARIE
Il Nucleo delle Cure Primarie è
la struttura organizzativa di base per le cure Primariedove, accanto
alla valutazione medica e al trattamento clinico, si affianca :
• la rilevazione del bisogno di assistenza, • la pianificazione e l’intervento infermieristico e quello degli altri
operatori socio sanitari secondo la metodologia dell’analisi multidisciplinare
e dell’ integrazione professionale
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I Nuclei di cure primarie
Medici di Medicina GeneralePediatri di libera scelta
InfermieriAssist.SanitariOstetricheFisioterapistiAssistenti socialiFarmacistiMedici specialistiEducatori ProfesOTA/OSS……
Integrazione professionale ed operativa sulla base di
progetti e piani assistenziali
definiti
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Altri professionisti sanitari
Costruzione del piano integrato delle cureCostruzione del piano integrato delle cure
MMG
Servizio Sociale
Infermiere specialista
Famiglia fisioterapistaAltri specialisti
volontariato
Ostetrica
Infermiere di Famiglia
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MEDICINA GENERALELINEE STRATEGICHE:
1. SUPERAMENTO DELL’ESERCIZIO PROFESSIONALE IN FORMA SINGOLA DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE
2. VALORIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI (INFERMIERI, OSTETRICHE, ASSISTENTI SANITARIE)
3. INFORMATIZZAZIONE VERTICALE E ORIZZONTALE
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Le professioni sanitarieScienze
Infermieristiche ed Ostetriche
Scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione
Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche
Scienze delle Professioni Sanitarie
della Prevenzione1. Infermiere2. Ostetrico/a3. Infermiere Pediatrico
1. Podologo2. Fisioterapista3. Logopedista 4. Ortottista5. Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'età evol.6. Tecnico della Riabilitazio-ne Psichiatrica7. Terapista Occupazionale8. Educatore Professionale
Area Tecnico Diagnost.1. Tecnico Audiometrista2. Tecnico di Laboratorio Biom.3. Tecnico di Radiologia Med.4. Tecnico di Neurofisiopat.
Area Tecnico Assistenziale5. Tecnico ortopedico6. Tecnico audioprotesista7. Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare8. Igienista Dentale9. Dietista
1. Tecnico della Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro2. Assistente Sanitario
3 8 9 2
4 aree 22 professioni con profilo
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Laurea inInfermieristica
3 anni
Laurea Specialistica inScienze Infermieristiche
2 anni
Dottorato di ricerca 3 anni
Master I° Livello1 anno
Master II° Livello1 anno
180Cfu
120Cfu
60Cfu
60Cfu
Ha l'obiettivo di assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi
e contenuti scientifici generali (180 Cfu. 1 credito = 30 ore).La durata normale è di 3 anni.
Accesso• Diploma di maturità
Ha l'obiettivo di fornire allo studente una formazione di livello avanzato
per l'esercizio di attivitàdi elevata qualificazione
in ambiti specifici (120 Cfu).La durata normale è di 2 anni.
Accesso• Diploma di maturità• Diploma di Infermiere• Laurea Infermieristica
Accesso•Laurea specialistica
DOTT
DM
DR
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Definizione di autonomia professionale
Evitare definizioni in negativo: assenza di vincoli di subordinazione, operativa e decisionale, rispetto ad altre professioni sanitarie
Cercare definizioni in positivo: enfatizzare i contenuti, la metodologia e gli obbiettivi propri della professione
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I principi deontologici dell’autonomia delle professioni sanitarie(medici e infermieri)
CDM 2006
Art.4: L’esercizio della medicina è fondato sulla libertà e sulla indipendenza della professione che costituiscono diritto inalienabile del medico.
CDIArt.1.2.: L’assistenza infermieristica è servizio alla persona e alla collettività. Si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari, di natura tecnica, relazionale ed educativa
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I principi deontologici dell’integrazione delle professioni sanitarie
(medici e infermieri)
CDMArt.68: …nell’interesse del cittadino il medico deve intrattenere buoni rapporti di collaborazione con le altre professioni sanitarie rispettandone le competenze professionali
CDIArt.3.2.: l’infermiere assume responsabilità in base al livello di competenza raggiunto e ricorre, se necessario, all’intervento e alla consulenza di esperti. Riconosce che l’integrazione è la migliore possibilità per far fronte ai problemi dell’assistito.
Art.5.1.: l’infermiere collabora con i colleghi e gli altri operatori, di cui riconosce e rispetta lo specifico apporto all’interno dell’equipe
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In assenza di un preciso coordinamento definito dalle autonomie professionali è molto alto il rischio di :
sovrapposizioni di competenze
duplicazioni onerose di prestazioni
mancanza di continuità assistenziale e di risposte univoche alla domanda di salute
conflitti tra operatori
frammentazione delle responsabilità
02/08/12 19
““Accettare che ciascuna figura professionale Accettare che ciascuna figura professionale agisca in proprio”, agisca in proprio”,
con metodi propri e decisioni indipendenti con metodi propri e decisioni indipendenti
impedisce la condivisione delle responsabilitàimpedisce la condivisione delle responsabilità
e il miglioramento e il miglioramento sia della qualità dell’assistenza sanitaria sia della qualità dell’assistenza sanitaria
sia della qualità di vita di malati e loro sia della qualità di vita di malati e loro famigliarifamigliari
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Il cambiamento culturale che ha Il cambiamento culturale che ha investito la medicina e tutto l’ambito investito la medicina e tutto l’ambito
socio- sanitariosocio- sanitario
ha cambiato il rapporto ha cambiato il rapporto operatori/cittadini e, in modo più operatori/cittadini e, in modo più
allargato, quello tra strutture socio-allargato, quello tra strutture socio-sanitarie e utenti.sanitarie e utenti.
02/08/12 21
• Opportunità di crescita per il cittadinoOpportunità di crescita per il cittadino in termini di consapevolezza ed in termini di consapevolezza ed
autonomiaautonomia
• Sfida per il mondo sanitario Sfida per il mondo sanitario chiamato a rispondere a nuovi bisogni.chiamato a rispondere a nuovi bisogni.
02/08/12 22
Al cittadino-paziente-utente non sono più sufficienti le competenze tecnico-professionali degli operatori sanitari
e sempre più pressanti sono le richieste di maggiore attenzione alla dimensione umana e relazionale del rapporto terapeutico.
MALATTIAMALATTIA
OPERATORI esperti Nella conoscenza della malattia e dei suoi effetti sulle attività di vita
CITTADINO espertoCITTADINO espertoDell’esperienza che della malattia subisceDell’esperienza che della malattia subisce
02/08/12 23
In questa nuova prospettiva le diverse In questa nuova prospettiva le diverse professioni sono chiamate ad acquisire professioni sono chiamate ad acquisire
la consapevolezza dei rischi della la consapevolezza dei rischi della professione e la cultura della professione e la cultura della
responsabilitàresponsabilità
02/08/12 24
Condividere le responsabilità ?
1. condividere gli obbiettivi 2. costruire dei percorsi comuni3. conoscere e rispettare le reciproche
competenze4. fondare le singole competenze attorno a
una matrice etica e disciplinare comune5. condividere un percorso formativo, in
parte, comune
02/08/12 25
Formazione sul campo
Attività di addestramento__________________Partecipazione a comitatie commissioni__________________Audit clinico
_______________________Partecipazione a gruppi di miglioramento_______________________Partecipazione a ricerca
_______________________
Applicazione di istruzioni e procedure________________________Comitati permanenti e commissioni di studio________________________Miglioramento qualità attraverso revisione processi ed esiti________________________Gruppi per miglioramento qualità e promozione salute______________________Studi e ricerche per acquisire nuove conoscenze su salute e malattie______________________
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Guardare al futuro: incorporare le discontinuità
26
Sistema socio sanitario
Polarizzazione degli utenti
Evolu
zione
mod
elli
clinic
o-as
siste
nzial
i
Quadro (reg. e
naz) competitivo
Quadro economico
finanziario
Mer
cato
del
lavo
ro e
geo
graf
ia
delle
pro
fess
ioni
Trend demo -
epidemiologico
Innovazione tecnologica
02/08/12 27ASSISTENTE
SOCIALE
Il paziente cronico e la persona fragile
27
ASSISTENZA PROTESICA
ASSISTENZA DOMICILIARE
OSPEDALE
TRATTAMENTI RIABILITATIVI
HOSPICE
RSA
VISITA SPECIALISTICA
SPORTELLO SOCIALE
02/08/12 28
Il percorso clinico assistenziale
28
VISITA SPECIALISTICA
MMG
ESAME DI LABORATORIO
ESAME RX
OSPEDALE
TRATTAMENTI RIABILITATIVI
ASSISTENZA PROTESICA
ASSISTENZA DOMICILIARE
RSA
02/08/12 29
Il percorso clinico assistenziale
29
VISITA SPECIALISTICA
MMG
ESAME DI LABORATORIO
ESAME RX
OSPEDALE
TRATTAMENTI RIABILITATIVI
ASSISTENZA PROTESICA
ASSISTENZA DOMICILIARE
RSA
02/08/12 30
TRATTAMENTI RIABILITATIVI
30
OSPEDALE SPECIALISTICA ESAME RXESAME DI
LABORATORIO ASSISTENZA PROTESICA
Il governo del percorso
ASSISTENZA DOMICILIARERSA
MMG
Definire gli standard di garanzia e di passaggio
in carico tra soggetti organizzativi
02/08/12 31
TRATTAMENTI RIABILITATIVI
31
OSPEDALE SPECIALISTICA ESAME RXESAME DI
LABORATORIO ASSISTENZA PROTESICA
Il governo del percorso
ASSISTENZA DOMICILIARERSA
MMG
Definire gli standard di garanzia e di passaggio in
carico tra soggetti organizzativi
CASE MANAGER
ASSISTENTE SOCIALE
02/08/12 32
TRATTAMENTI RIABILITATIVI
32
OSPEDALE SPECIALISTICA ESAME RXESAME DI
LABORATORIO ASSISTENZA PROTESICA
Il governo del percorso
ASSISTENZA DOMICILIARERSA
MMG
CASE MANAGER
ASSISTENTE SOCIALE
02/08/12 33
LA NOZIONE DI COMPETENZA PER LA VITA
Ha più facce, comporta:
Conoscenze abilità attitudinimotivazione valori emozioni(emisfero destro intuitivo/ emozionale,
emisfero sinistro logico/razionale)
02/08/12 34
COMPETENZE E SOCIOCOSTRUTTIVISMO
La pedagogia che sostiene le competenze è il sociocostruttivismo:
– le competenze sono contestualizzate e in funzione di situazioni.
– Le competenze sono condivise
– Le competenze sono trasferibili, utilizzabili in un nuovo contesto.Risponde alla domanda “Che faccio di ciò che ho appreso?”
• E’ una rivoluzione copernicana, e la più grande sfida mai lanciata ai docenti, tutor, istruttori. Il loro compito diventa complesso: gestire situazioni per permettere allo studente di costruire conoscenze e sviluppare competenze.
02/08/12 35
Quali Paradigmi?
PARADIGMA:
Matrice disciplinare di una comunità di scienziati, cioè l'insieme degli impegni condivisi che condizionano la scelta e la soluzione dei problemi scientifici affrontati dai membri della comunità.
“La struttura delle rivoluzioni scientifiche” T.S. Kung, Einaudi paperbacks
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Quali Paradigmi?
Ogni professione si basa su tre mandati:
- mandato della comunità scientifica
- mandato della comunità professionale
- mandato della comunità sociale
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Quali Paradigmi?
OSPEDALE Medicina clinica.
TERRITORIO Medicina del Territorio
Riferimento "polare" equipe di camera operatoria: tutti aiutano il medico che opera, decide, ordina
Riferimento "polare" assistenza domiciliare:case manager riceve occasionalmente aiuto dal medico
Tecnologia sempre più sofisticata. Paziente con una patologia(prevalente)
Interventi sempre più complessiPaziente con più patologie
Interventi di breve durata contenuti nel tempo, Paziente acuto
Interventi di lunga durata prolungati nel tempo, Paziente Cronico
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Quali Paradigmi?Paziente passivo, esegue istruzioni, si attiene a prescrizione
Paziente attivo, esegue istruzioni, si attiene a prescrizioni, adotta comportamenti e sviluppa capacità
Ruolo del medico preponderante, medico leader riconosciuto per autorità e autorevolezza
Ruolo del case manager e del case giver prevalente solo nella gestione, primus inter pares
Interventi monoprofessionali integrati da altre professioni, attività multiprofessionale
Interventi poliprofessionali a base interprofessionale più che multiprofessionale
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AMBIENTE ESTERNOAMBIENTE ESTERNO
AMBIENTE ESTERNOAMBIENTE ESTERNO
AMBIENTE INTERNOAMBIENTE INTERNO
Sottosistema razionale(strutture organizzative, meccanismi operativi...)
Sottosistema sociale (uomini e donne,
comportamenti, sist. premianti,...)
AMBIENTE INTERNOAMBIENTE INTERNO
Sottosistema razionale(strutture organizzative, meccanismi operativi...)
Sottosistema sociale (uomini e donne,
comportamenti, sist. premianti,...)
Gli Stakeholders
Nuove Tecnologie
Nuovi Mercati
Obiettivi e strategie aziendali
Risultati dell’attività aziendale
Nuovi assetti geopolitici
L’azienda come Sistema Aperto
02/08/12 40
6.1 L’EVOLUZIONE DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE
AZIENDA PIATTA E LARGA
AZIENDA
AZIENDA A RETE
02/08/12 42
L’insieme dei processi di creazione di messaggi ed informazioni all’interno delle diverse reti di
relazioni che costituiscono l’essenza dell'organizzazione.
Essa coinvolge i membri interni, i collaboratori interno-esterni e tutti i soggetti
esterni in qualche modo interessati o coinvolti nella vita stessa dell’orga-nizzazione.
Essa consente di definire e condividere la mission, la cultura e i valori di impresa
(Kreps, 1986; Goldhaber, 1986).
LA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA E’:
02/08/12 43
Le 4 Funzioni della Comunicazione Interna
INTEGRATIVA
MANUTENTIVA
ORIENTATA AIRISULTATI/
PERFORMANCE
ORIENTATAALLA
INNOVAZIONE
Sviluppa l’identificazione, lo spiritodi corpo: crea condivisione sui valorisu un modo comune di pensare.
Mantiene il sistema e le sue regole (ad esempio lo status).
Stimola il coinvolgimento delle persone a perseguire gli obiettivi come propri
Facilita l’accoglimento interno e canalizza le prospettive esterne per il cambiamento.
02/08/12 44
COMUNICAZIONE INTERNA
IMMAGINE INTERNA
DIMENSIONEEMOTIVA
DIMENSIONERAZIONALE
AREA DEL JOB cosa debbo fare?
AREA DELLAORGANIZZAZIONE dove andiamo?
AREA DELLAMOTIVAZIONEquali sono i vantaggi per me?
I CONTENUTI DELLA COMUNICAZIONE INTERNA I CONTENUTI DELLA COMUNICAZIONE INTERNA
02/08/12 45
Il percorso evolutivo deve essere disegnato facendo leva sulle competenze individuali di mobilitare il cambiamento e sul costante allineamento interno su
valori, obiettivi e risultati
Mobilitazione del cambiamento
Allineamento interno
• Cambiamento caotico
• Apertura al cambiamento
• Cambiamento focalizzato
• Mancanza di consapevolezza
• Cambiamento limitato
Alto
AltoBasso
BassoLEVE:
Competenze manageriali- Teamwork- Leadership- etc….
LEVE:
Condivisione e Comunicazione
- Valori- Obiettivi- Misure- Comportamenti
■ Quali sono le competenze necessarie per facilitare il processo di trasformazione?
■ Quali le aree di intervento?
■ Come indirizzare la Comunicazione?
02/08/12 46
Profilo competenzetarget
Lo sviluppo delle Competenze si indirizza attraverso un processo di sviluppo specifico per ogni figura professionale
autoproposizione di piano annuale
individuale - condivisione
Valutazioneannuale
Assessmentsui singoli
Check autovalutazione mid year
Comunicazione linee guida e suggerimenti
individuali
Learning
02/08/12 47
Lo sviluppo delle Competenze Core si fonda su una chiara identificazione della visione della cultura “Futura”, dei gap e dei percorsi formativi per conseguirla …
Competenza A
Competenza B
Competenza CCompetenza D
Competenza E
CompetenzenecessarieCompetenze disponibili
Fil. Estero
Area Distribuzione Area Prodotti e Internazionale Area Sistemi e Servizi Direzione Finanza
Direzione Amministrazione
e Affari Generali
Direzione Internal Auditing
Direzione Attivi Creditizi
Direzione Risorse Umane
Direzione Pianificazione e
Controllo
Direzione Comunicazione
Amministrazione Delegato
Fil. Italia
Competenze necessarieManagers
Azioni•Formazione•Hiring esterno•Mobilitazioni•Trasferimenti•Etc.
Competenze disponibili
02/08/12 48
I Champion identificati devono essere valutati in relazione ai nuovi skill e comportamenti richiesti dalla nuova organizzazione e nuova cultura aziendale
Paolo Rossi
1. Leadership
2. Soluzione dei problemi
3. Programmazione ed organizzazione del lavoro
4. Comunicazione
5. Gestione risorse umane
6. Rapporti interpersonali
Media
Risorsa 3
Media Necessaria per la posizione 4
■ Ricerca ulteriore Candidato ■ Copertura dei Gap di
•Leadership •Comunicazione
1 3 5 Azioni correttive
Gap
Competenze del CandidatoCompetenze Necessarie
Legenda
Bassa AltaCompetenze Core
02/08/12 49
I gap identificati indirizzano gli interventi di sviluppo professionale per ogni Champion utilizzando le leve più appropriate per ciascun tipo di competenza
Valutazione CompetenzeValutazione Competenze
Applicabile a tutte le competenze
Applicabile a tutte le competenze
Applicabile a tutte le competenze
Formazione specialisticaFormazione manageriale
Gestione sviluppo professionale
personale
Training on the job
Affiancamento/ scambio
esperienzeJob rotation
Job enlargement
Autosviluppo e certificazione
Recruiting/Reallocation
5
5
5 5
5
5
Com.1
Com.2
Com.3
Com..
4
4
4
3
1
Piano di Formazione
Paolo Rossi
5Intervento intensivo1 Intervento “leggero”
Legenda
Esempio
02/08/12 50
Definizione Interventi
Assesment e identificazione
dei Gap
Approccio progettuale allo Sviluppo Manageriale
• Condivisione delle linee guida
• Messa a punto del Dizionario delle Competenze
• Definizione dei livelli e delle “Competenze Target”
Messa a punto del Dizionario delle
Competenze
Definizione Pilota e
popolazione
Azioni formative e Change
Management
• Competence Assesment, tramite desk review e/o questionario
• Identificazione della popolazione
• Identificazione dei confini del Pilota
• Impostazione del database
• Valutazione delle competenze core dei componenti la popolazione
• Completamento del database delle Competenze
• Identificazione dei gap vs le “Competenze Target”
• Selezione dei migliori performer
• Verifica offerta formativa sul mercato
• Disegno percorso formativo dei migliori performer (es. training, job rotation)
• Impostazione Comunicazione
• Avvio azioni formative
• Monitoraggio risultati
• Avvio azioni Comunicazione
Avvio azioni e governo del
processo
02/08/12 51
Il processo di trasformazione delle diverse realtà ha come obiettivo la creazione di un’azienda agile in grado di rispondere adeguatamente al cambiamento
Le caratteristiche di un’azienda agile
Reattività Reattività
Tempestività Tempestività
FlessibilitàFlessibilità
Offrire alla persona servizi/prestazioni conformi alle sue esigenze/aspettative, con le risorse a
disposizione ed entro gli standard di qualità esistenti
Offrire alla persona servizi/prestazioni conformi alle sue esigenze/aspettative, con le risorse a
disposizione ed entro gli standard di qualità esistenti
++
++Dare rapida attuazione al cambiamento,
ottenendo risultatisenza dispersione di risorse
Dare rapida attuazione al cambiamento,ottenendo risultati
senza dispersione di risorse
Ricercare costantemente nuovi modi di lavorare,e sapervi allineare le risorse a disposizione,
senza traumi organizzativi
Ricercare costantemente nuovi modi di lavorare,e sapervi allineare le risorse a disposizione,
senza traumi organizzativi
02/08/12 52
Per assicurare l’agilità occorre agire su specifici fattori organizzativi
• Propensione all’innovazione • Ambiente collaborativo e
senso di appartenenza alla struttura
• Valorizzazione del contributo individuale
• Chiarezza di obiettivi e scelte organizzative
•Attenzione ai nuovi trend
• Motivazione risorse
• Orientamento al cliente e all’efficacia dei processi di erogazione dei servizi
• Realizzazione con l’utilizzo di risorse interne
• Strategia di miglioramento del servizio al cliente
• Competenze e attività all’interno dell’organizzazione
• Misurazione della performance rispetto agli obiettivi attesi futuri oltre che a quelli correnti
• Incentivazioni di natura non esclusivamente finanziaria
• Utilizzo delle tecnologie per trasformare i processo e abilitare iniziative di efficienza e collaborazione interna
CUSTOMER SERVICE
GESTIONE PERFORMANCE
CAMBIAMENTO ORGANIZZA-
TIVO
LEADERSHIP
CULTURA E VALORI
TECNOLOGIE
02/08/12 53
DINAMICHEDINAMICHEDELL’AGILITÀDELL’AGILITÀ
I fattori organizzativi devono interagire in modo coerente e dinamico per la realizzazione del cambiamento
Governo del raggiungimento degli obiettivi
definiti
Soddisfazione delle esigenze
del Cliente
Obiettivi definiti e strategia per raggiungerli
Vision promossa lungo tutta la
struttura
Organizzazione in funzione
degli obiettivi
Leve tecnologiche per una realizzazione veloce
ed efficace
GUIDA
IMPLIC
A
OTTIMIZZA
INDIRIZZ
A
CUSTOMER SERVICE
GESTIONE PERFORMANCE
CAMBIAMENTO ORGANIZZA-
TIVO
TECNOLOGIE
Leadership
CULTURA E VALORI
LEADERSHIP
DIFFONDE
CULTURA E VALORI
FEEDBACKFEEDBACK
02/08/12 54
Le Competenze Core sono sono articolate secondo specifici fattori abilitanti
Leadership
Soluzione dei problemi
ComunicazioneGestione risorse
umane
Programmazione ed organizzazione
del lavoro
Rapporti interpersonali
•Comunicativa•Negoziale
•Analisi•Sintesi•Decisionale
•Leadership•Iniziativa•Gestione del cambiamento•Team building
• Programmazione• Organizzazione• Realizzativa• Orientamento alla
qualità dei risultati
•Relazionale•Lavorare in team•Adattamento•Gestire lo stress
•Gestire•Delegare•Sviluppare
Competenze Core e fattori abilitanti
02/08/12 55
La necessità di competenze future richiesta dal processo di trasformazione deve essere qualificata in base ad una struttura condivisa di rilevazione…
Leadership
Soluzione deiproblemi
Comunicazione Gestione risorseumane
Programmazione& organizzazione
del lavoro
Rapportiinterpersonali
Livello 1 Livello 3 Livello 5 Leadership E’ in grado di ottenere
collaborazione dalle risorse gestite al fine di conseguire gli obiettivi prefissati.
E’ in grado di gestire il clima dell’unità organizzativa e coinvolgere le risorse nel perseguimento degli obiettivi prefissati, adeguando il proprio stile di comportamento alle situazioni
E’ in grado di gestire, attraverso la creazione di consenso, un’unità organizzativa ad elevata complessità di responsabilizzare i collaboratori, trasmettendo la visione d’insieme e prospettica, al fine di perseguire gli obiettivi prefissati.
Iniziativa E’ in grado di attivarsi a seguito di sollecitazioni ed input esterni e ricorre al capo di fronte ad ostacoli od imprevisti di normale entità.
E’ in grado di attivarsi autonomamente di fronte ad opportunità ed ostacoli od imprevisti di normale entità e ricorre al capo in situazioni complesse
E’ in grado di attivarsi autonomamente in un’ottica imprenditoriale anche di fronte a situazioni di elevata complessità ed incertezza valorizzando eventuali contributi esterni.
Gestione del cambiamento
E’ in grado di gestire il team in situazioni di stabilità assicurando l’esecuzione dei compiti assegnati.
E’ in grado di gestire il clima del team in situazioni caratterizzate da incertezza assicurando il regolare svolgimento delle attività ordinarie
E’ in grado di presidiare efficacemente il clima del team in situazioni caratterizzate da elevata incertezza mantenendo costante il focus sugli obiettivi prioritari e favorendo nel contempo il processo di cambiamento in atto.
Team Building E’ in grado di aggregare le risorse per la risoluzione di problematiche di bassa complessità.
E’ in grado di coinvolgere le risorse nell’ambito di una attività di gruppo già impostata per il raggiungimento di obiettivi comuni
E’ in grado di creare un forte spirito di squadra – anche tra risorse tra loro eterogenee – valorizzando il contributo di ciascuna nel perseguimento dell’obiettivo e sviluppando le sinergie del team nelle varie fasi dell’attività.
Dizionario Competenze Core - Categoria Leadership
Competenze Core Trasversali
02/08/12 56
…articolata in fattori abilitanti e relativi livelli per consentire l’assesment e la definizione degli interventi formativi di guida del cambiamento
Livello 1 Livello 3 Livello 5 Non Valutabile
Valutazione Livello 1
Valutazione R.U.
Leadership E’ in grado di ottenere collaborazione dalle risorse gestite al fine di conseguire gli obiettivi prefissati.
E’ in grado di gestire il clima dell’unità organizzativa e coinvolgere le risorse nel perseguimento degli obiettivi prefissati, adeguando il proprio stile di comportamento alle situazioni
E’ in grado di gestire, attraverso la creazione di consenso, un’unità organizzativa ad elevata complessità di responsabilizzare i collaboratori, trasmettendo la visione d’insieme e prospettica, al fine di perseguire gli obiettivi prefissati.
Attuale Potenziale
Attuale Potenziale
Iniziativa E’ in grado di attivarsi a seguito di sollecitazioni ed input esterni e ricorre al capo di fronte ad ostacoli od imprevisti di normale entità.
E’ in grado di attivarsi autonomamente di fronte ad opportunità ed ostacoli od imprevisti di normale entità e ricorre al capo in situazioni complesse
E’ in grado di attivarsi autonomamente in un’ottica imprenditoriale anche di fronte a situazioni d'elevata complessità ed incertezza
Gestione del cambiamento
E’ in grado di gestire il team in situazioni di stabilità assicurando l’esecuzione dei compiti assegnati.
E’ in grado di gestire il clima del team in situazioni caratterizzate da incertezza assicurando il regolare svolgimento delle attività ordinarie
E’ in grado di presidiare efficacemente il clima del team in situazioni caratterizzate da elevata incertezza aziendale e/o personale mantenendo costante il focus sugli obiettivi prioritari e favorendo nello stesso tempo il processo di cambiamento in atto.
Team Building
E’ in grado di aggregare le risorse per la risoluzione di problematiche di bassa complessità.
E’ in grado di coinvolgere le risorse nell’ambito di un'attività di gruppo già impostata per il raggiungimento d'obiettivi comuni
E’ in grado di creare un forte spirito di squadra – anche tra risorse tra loro eterogenee – valorizzando il contributo di ciascuna nel perseguimento dell’obiettivo e sviluppando le sinergie del team nelle varie fasi dell’attività.
Rapporti interpersonali
Livello 1 Livello 3 Livello 5 Non Valutabile
Valutazione Livello 1
Valutazione R.U.
Leadership E’ in grado di ottenere collaborazione dalle risorse gestite al fine di conseguire gli obiettivi prefissati.
E’ in grado di gestire il clima dell’unità organizzativa e coinvolgere le risorse nel perseguimento degli obiettivi prefissati, adeguando il proprio stile di comportamento alle situazioni
E’ in grado di gestire, attraverso la creazione di consenso, un’unità organizzativa ad elevata complessità di responsabilizzare i collaboratori, trasmettendo la visione d’insieme e prospettica, al fine di perseguire gli obiettivi prefissati.
Attuale Potenziale
Attuale Potenziale
Iniziativa E’ in grado di attivarsi a seguito di sollecitazioni ed input esterni e ricorre al capo di fronte ad ostacoli od imprevisti di normale entità.
E’ in grado di attivarsi autonomamente di fronte ad opportunità ed ostacoli od imprevisti di normale entità e ricorre al capo in situazioni complesse
E’ in grado di attivarsi autonomamente in un’ottica imprenditoriale anche di fronte a situazioni d'elevata complessità ed incertezza
Gestione del cambiamento
E’ in grado di gestire il team in situazioni di stabilità assicurando l’esecuzione dei compiti assegnati.
E’ in grado di gestire il clima del team in situazioni caratterizzate da incertezza assicurando il regolare svolgimento delle attività ordinarie
E’ in grado di presidiare efficacemente il clima del team in situazioni caratterizzate da elevata incertezza aziendale e/o personale mantenendo costante il focus sugli obiettivi prioritari e favorendo nello stesso tempo il processo di cambiamento in atto.
Team Building
E’ in grado di aggregare le risorse per la risoluzione di problematiche di bassa complessità.
E’ in grado di coinvolgere le risorse nell’ambito di un'attività di gruppo già impostata per il raggiungimento d'obiettivi comuni
E’ in grado di creare un forte spirito di squadra – anche tra risorse tra loro eterogenee – valorizzando il contributo di ciascuna nel perseguimento dell’obiettivo e sviluppando le sinergie del team nelle varie fasi dell’attività.
Gestione Risorse Umane
Livello 1 Livello 3 Livello 5 Non Valutabile
Valutazione Livello 1
Valutazione R.U.
Leadership E’ in grado di ottenere collaborazione dalle risorse gestite al fine di conseguire gli obiettivi prefissati.
E’ in grado di gestire il clima dell’unità organizzativa e coinvolgere le risorse nel perseguimento degli obiettivi prefissati, adeguando il proprio stile di comportamento alle situazioni
E’ in grado di gestire, attraverso la creazione di consenso, un’unità organizzativa ad elevata complessità di responsabilizzare i collaboratori, trasmettendo la visione d’insieme e prospettica, al fine di perseguire gli obiettivi prefissati.
Attuale Potenziale
Attuale Potenziale
Iniziativa E’ in grado di attivarsi a seguito di sollecitazioni ed input esterni e ricorre al capo di fronte ad ostacoli od imprevisti di normale entità.
E’ in grado di attivarsi autonomamente di fronte ad opportunità ed ostacoli od imprevisti di normale entità e ricorre al capo in situazioni complesse
E’ in grado di attivarsi autonomamente in un’ottica imprenditoriale anche di fronte a situazioni d'elevata complessità ed incertezza
Gestione del cambiamento
E’ in grado di gestire il team in situazioni di stabilità assicurando l’esecuzione dei compiti assegnati.
E’ in grado di gestire il clima del team in situazioni caratterizzate da incertezza assicurando il regolare svolgimento delle attività ordinarie
E’ in grado di presidiare efficacemente il clima del team in situazioni caratterizzate da elevata incertezza aziendale e/o personale mantenendo costante il focus sugli obiettivi prioritari e favorendo nello stesso tempo il processo di cambiamento in atto.
Team Building
E’ in grado di aggregare le risorse per la risoluzione di problematiche di bassa complessità.
E’ in grado di coinvolgere le risorse nell’ambito di un'attività di gruppo già impostata per il raggiungimento d'obiettivi comuni
E’ in grado di creare un forte spirito di squadra – anche tra risorse tra loro eterogenee – valorizzando il contributo di ciascuna nel perseguimento dell’obiettivo e sviluppando le sinergie del team nelle varie fasi dell’attività.
Comunicazione
Livello 1 Livello 3 Livello 5 Non Valutabile
Valutazione Livello 1
Valutazione R.U.
Leadership E’ in grado di ottenere collaborazione dalle risorse gestite al fine di conseguire gli obiettivi prefissati.
E’ in grado di gestire il clima dell’unità organizzativa e coinvolgere le risorse nel perseguimento degli obiettivi prefissati, adeguando il proprio stile di comportamento alle situazioni
E’ in grado di gestire, attraverso la creazione di consenso, un’unità organizzativa ad elevata complessità di responsabilizzare i collaboratori, trasmettendo la visione d’insieme e prospettica, al fine di perseguire gli obiettivi prefissati.
Attuale Potenziale
Attuale Potenziale
Iniziativa E’ in grado di attivarsi a seguito di sollecitazioni ed input esterni e ricorre al capo di fronte ad ostacoli od imprevisti di normale entità.
E’ in grado di attivarsi autonomamente di fronte ad opportunità ed ostacoli od imprevisti di normale entità e ricorre al capo in situazioni complesse
E’ in grado di attivarsi autonomamente in un’ottica imprenditoriale anche di fronte a situazioni d'elevata complessità ed incertezza
Gestione del cambiamento
E’ in grado di gestire il team in situazioni di stabilità assicurando l’esecuzione dei compiti assegnati.
E’ in grado di gestire il clima del team in situazioni caratterizzate da incertezza assicurando il regolare svolgimento delle attività ordinarie
E’ in grado di presidiare efficacemente il clima del team in situazioni caratterizzate da elevata incertezza aziendale e/o personale mantenendo costante il focus sugli obiettivi prioritari e favorendo nello stesso tempo il processo di cambiamento in atto.
Team Building
E’ in grado di aggregare le risorse per la risoluzione di problematiche di bassa complessità.
E’ in grado di coinvolgere le risorse nell’ambito di un'attività di gruppo già impostata per il raggiungimento d'obiettivi comuni
E’ in grado di creare un forte spirito di squadra – anche tra risorse tra loro eterogenee – valorizzando il contributo di ciascuna nel perseguimento dell’obiettivo e sviluppando le sinergie del team nelle varie fasi dell’attività.
Programmazione e org. lavoro
Livello 1 Livello 3 Livello 5 Non Valutabile
Valutazione Livello 1
Valutazione R.U.
Leadership E’ in grado di ottenere collaborazione dalle risorse gestite al fine di conseguire gli obiettivi prefissati.
E’ in grado di gestire il clima dell’unità organizzativa e coinvolgere le risorse nel perseguimento degli obiettivi prefissati, adeguando il proprio stile di comportamento alle situazioni
E’ in grado di gestire, attraverso la creazione di consenso, un’unità organizzativa ad elevata complessità di responsabilizzare i collaboratori, trasmettendo la visione d’insieme e prospettica, al fine di perseguire gli obiettivi prefissati.
Attuale Potenziale
Attuale Potenziale
Iniziativa E’ in grado di attivarsi a seguito di sollecitazioni ed input esterni e ricorre al capo di fronte ad ostacoli od imprevisti di normale entità.
E’ in grado di attivarsi autonomamente di fronte ad opportunità ed ostacoli od imprevisti di normale entità e ricorre al capo in situazioni complesse
E’ in grado di attivarsi autonomamente in un’ottica imprenditoriale anche di fronte a situazioni d'elevata complessità ed incertezza
Gestione del cambiamento
E’ in grado di gestire il team in situazioni di stabilità assicurando l’esecuzione dei compiti assegnati.
E’ in grado di gestire il clima del team in situazioni caratterizzate da incertezza assicurando il regolare svolgimento delle attività ordinarie
E’ in grado di presidiare efficacemente il clima del team in situazioni caratterizzate da elevata incertezza aziendale e/o personale mantenendo costante il focus sugli obiettivi prioritari e favorendo nello stesso tempo il processo di cambiamento in atto.
Team Building
E’ in grado di aggregare le risorse per la risoluzione di problematiche di bassa complessità.
E’ in grado di coinvolgere le risorse nell’ambito di un'attività di gruppo già impostata per il raggiungimento d'obiettivi comuni
E’ in grado di creare un forte spirito di squadra – anche tra risorse tra loro eterogenee – valorizzando il contributo di ciascuna nel perseguimento dell’obiettivo e sviluppando le sinergie del team nelle varie fasi dell’attività.
Soluzione problemi
Livello 1 Livello 3 Livello 5 Non Valutabile
Valutazione Livello 1
Valutazione R.U.
Leadership E’ in grado di ottenere collaborazione dalle risorse gestite al fine di conseguire gli obiettivi prefissati.
E’ in grado di gestire il clima dell’unità organizzativa e coinvolgere le risorse nel perseguimento degli obiettivi prefissati, adeguando il proprio stile di comportamento alle situazioni
E’ in grado di gestire, attraverso la creazione di consenso, un’unità organizzativa ad elevata complessità di responsabilizzare i collaboratori, trasmettendo la visione d’insieme e prospettica, al fine di perseguire gli obiettivi prefissati.
Attuale Potenziale
Attuale Potenziale
Iniziativa E’ in grado di attivarsi a seguito di sollecitazioni ed input esterni e ricorre al capo di fronte ad ostacoli od imprevisti di normale entità.
E’ in grado di attivarsi autonomamente di fronte ad opportunità ed ostacoli od imprevisti di normale entità e ricorre al capo in situazioni complesse
E’ in grado di attivarsi autonomamente in un’ottica imprenditoriale anche di fronte a situazioni d'elevata complessità ed incertezza
Gestione del cambiamento
E’ in grado di gestire il team in situazioni di stabilità assicurando l’esecuzione dei compiti assegnati.
E’ in grado di gestire il clima del team in situazioni caratterizzate da incertezza assicurando il regolare svolgimento delle attività ordinarie
E’ in grado di presidiare efficacemente il clima del team in situazioni caratterizzate da elevata incertezza aziendale e/o personale mantenendo costante il focus sugli obiettivi prioritari e favorendo nello stesso tempo il processo di cambiamento in atto.
Team Building
E’ in grado di aggregare le risorse per la risoluzione di problematiche di bassa complessità.
E’ in grado di coinvolgere le risorse nell’ambito di un'attività di gruppo già impostata per il raggiungimento d'obiettivi comuni
E’ in grado di creare un forte spirito di squadra – anche tra risorse tra loro eterogenee – valorizzando il contributo di ciascuna nel perseguimento dell’obiettivo e sviluppando le sinergie del team nelle varie fasi dell’attività.
Leadership
02/08/12 57
Valutazione delle competenze Core
Categoria: Leadership
Livello 1 Livello 3 Livello 5 Non Valutabile
Valutazione Livello 1
Valutazione R.U.
Leadership E’ in grado di ottenere collaborazione dalle risorse gestite al fine di conseguire gli obiettivi prefissati.
E’ in grado di gestire il clima dell’unità organizzativa e coinvolgere le risorse nel perseguimento degli obiettivi prefissati, adeguando il proprio stile di comportamento alle situazioni
E’ in grado di gestire, attraverso la creazione di consenso, un’unità organizzativa ad elevata complessità di responsabilizzare i collaboratori, trasmettendo la visione d’insieme e prospettica, al fine di perseguire gli obiettivi prefissati.
Attuale Potenziale
Attuale Potenziale
Iniziativa E’ in grado di attivarsi a seguito di sollecitazioni ed input esterni e ricorre al capo di fronte ad ostacoli od imprevisti di normale entità.
E’ in grado di attivarsi autonomamente di fronte ad opportunità ed ostacoli od imprevisti di normale entità e ricorre al capo in situazioni complesse
E’ in grado di attivarsi autonomamente in un’ottica imprenditoriale anche di fronte a situazioni d'elevata complessità ed incertezza
Gestione del cambiamento
E’ in grado di gestire il team in situazioni di stabilità assicurando l’esecuzione dei compiti assegnati.
E’ in grado di gestire il clima del team in situazioni caratterizzate da incertezza assicurando il regolare svolgimento delle attività ordinarie
E’ in grado di presidiare efficacemente il clima del team in situazioni caratterizzate da elevata incertezza aziendale e/o personale mantenendo costante il focus sugli obiettivi prioritari e favorendo nello stesso tempo il processo di cambiamento in atto.
Team Building
E’ in grado di aggregare le risorse per la risoluzione di problematiche di bassa complessità.
E’ in grado di coinvolgere le risorse nell’ambito di un'attività di gruppo già impostata per il raggiungimento d'obiettivi comuni
E’ in grado di creare un forte spirito di squadra – anche tra risorse tra loro eterogenee – valorizzando il contributo di ciascuna nel perseguimento dell’obiettivo e sviluppando le sinergie del team nelle varie fasi dell’attività.
Valutazione media:
Esemplificativo
02/08/12 58
Posizionamento complessivo delle Figure Professionali
Valutazionedel potenziale
Esperienza
Media attuale organizzazione
Requisiti richiesti
RG
AW
AD
GM
SP KL
CHPM
CC
Nome Cognome
“Stelle”
“Indimostrata”
“Senior Performers”
“Capacità limitatamente dimostrata”
Bassa Alta
Bassa
Alta
02/08/12 59
CATEGORIA CONDIZIONI CHE DETERMINANO PERICOLO
CONTENUTO DEL LAVORO
Ambiente di lavoro e tecnologie
Problemi riguardanti l’affidabilità, la disponibilità, l’idoneità e la manutenzione o riparazione di attrezzature e impianti
Progettazione dei compiti e delle attività
Mancanza di varietà o cicli di lavoro brevi, lavoro frammentario o privo di significato, sottoutilizzo di abilità, alta incertezza
Carico di lavoro - ritmo di lavoro
Carico di lavoro eccessivo o scarso, mancanza di controllo sui ritmi, alti livelli di pressione in termini di tempo
Orario di lavoro Lavoro per turni, orari di lavoro non flessibili, orari imprevedibili, orari lunghi o impossibili
CARATTERISTICHE STRESSANTI DEL LAVORO
02/08/12 60
Una scala che valuta tre dimensioni
• Esaurimento emotivo- svuotamento risposte emozionali
• Depersonalizzazione – atteggiamenti di distacco e cinismo
• Realizzazione personale – crollo dell’autostima e del desiderio di successo
02/08/12 61
Conseguenze
• Deterioramento dell’impegno nei confronti del lavoro
• Deterioramento delle emozioni associate originariamente al lavoro
• Problema di adattamento tra persona e lavoro a causa delle eccessive richieste di esso.
02/08/12 62
Cosa ci dicono … gli infermieri?
Non vediamo molte possibilità di cambiamento
Medici e infermieri devono parlarsi di più
La nostra energia ci aiuta a sopravvivere
Possiamo fare affidamento sul nostro gruppo
Non viene visto abbastanza ciò che facciamo
Abbiamo bisogno di strumenti per relazionarci con pazienti e familiari
02/08/12 63
Vogliamo imparare a comunicare meglio con pazienti e famigliari
Imparare a comunicare tra colleghi A volte ci sentiamo
inadeguati, poco autonomi, sovraccaricati
Fate affidamento sui nostri valori
Ci sentiamo apprezzati per il nostro lavoro
Cosa ci dicono … i medici?
02/08/12 66
Lezioni aziendali
■Bene, ci sono dei cambiamenti in corso…
■Qui troverai tre lezioni fornite da grandi aziende che ti aiuteranno a sopravvivere ai cambiamenti…
02/08/12 67
Così, il coniglio si mise a sedere sotto l’albero, e si mise ad oziare.
Lezione aziendale 1Un corvo era appollaiato su di un albero, nullafacente.
Un coniglio lo vide, e gli chiese: “Posso starmene anch’io come te a non far nulla tutto il giorno?”Il corvo rispose: “Certo, perché no?”
All’improvviso, apparve una volpe.
Si avventò sul coniglio, e lo divorò.
02/08/12 68
Lezione aziendale 1
La morale della storia è che….
Per startene seduto e non fare nulla,devi stare seduto molto, molto in alto.
02/08/12 69
"Mi piacerebbe un sacco riuscire ad arrivare in cima a quell’albero" si lamentava il tacchino, “ma non ne ho la forza.”
Lezione aziendale 2Un tacchino conversava con un toro.
"Bene, perché non provi a mangiare il mio sterco?" gli rispose il toro. “Contiene un sacco di nutrimento"
Il tacchino ne assaggiò un po’, e scoprì che gli forniva forza a sufficienza per raggiungere il primo ramo dell’albero.
Il giorno dopo, mangiando ancora più letame, salì sul secondo ramo.Finalmente, dopo tanto mangiare, riuscì ad appollaiarsi in cima all’albero
Immediatamente fu avvistato da un contadino che gli sparò e lo fece cadere dall’albero.
02/08/12 70
Lezione aziendale 2
Morale della storia:
Mangiare cacca ti può aiutare ad arrivare al top, ma non può garantire che tu vi rimanga.
02/08/12 71
Lezione aziendale 3
Un uccellino stava migrando a sud per l’inverno.
Faceva freddo, l’uccellino si sentì male, e cadde a terra in un campo.
Mentre giaceva a terra, una mucca si avvicinò
e lo ricoprì di sterco
L’uccellino, infreddolito, capì che lo sterco lo manteneva al caldo, e cominciò a sentirsi meglio!Tutto ringalluzzito e contento, cominciò a cinguettare per la gioia.
Un gatto di passaggio udì il canto dell’uccellino, e andò a curiosare.
Il gatto trovò l’uccellino ricoperto di sterco e subito lo trasse fuori, lo ripulì, e se lo mangiò!
PURR....
02/08/12 72
Lezione aziendale 3
Questa storia ha tre morali:
1) Non tutti quelli che ti coprono di cacca sono tuoi nemici.2) Non tutti quelli che ti tirano fuori dalla cacca sono tuoi amici.3) E quando sei nella cacca, stai zitto!