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EDOARDO EDOARDO DI MAGGIO DI MAGGIO Il sistema delle cure primarie a garanzia delle migliori terapie per il dolore severo EDOARDO EDOARDO DI MAGGIO DI MAGGIO PALERMO 19 -20 -21 OTTOBRE 2016 CENTRO CONGRESSO ASTORIA PALACE HOTEL SIMG Società Italiana Medicina Generale e delle Cure Primarie

Transcript of Il sistema delle cure primarie a garanzia delle migliori ... · carico del paziente da parte delle...

EDOA RDO EDOA RDO DI M A G GIODI M A G GIO

Il sistema delle cure primarie a garanzia delle migliori terapie per il dolore severo

EDOA RDO EDOA RDO DI M A G GIODI M A G GIO

P A L E R M O 1 9 - 2 0 - 2 1 O T T O B R E 2 0 1 6

C E N T R O C O N G R E S S O A S T O R I A P A L A C E H O T E L

SIMG Società Italiana Medicina Generale e delle Cure Primarie

Dolore Cronico OA e LBP, Italia 2016

� Prevalenza ≈13 milioni pz (1/3 non si cura)

� Costo sociale medio annuo pz: 4557 €

� Onere annuo SSN: 11,2 miliardi € (9,6% spesa sanitaria pubblica complessiva)

�Low Back Pain: 25% del dolore OA

� 4% degli accessi medici alla Med.Gen. (2-3 pazienti die)

� 3a causa dopo Ip. Arteriosa e Medicina Preventiva

Lucioni, Health Publishing and Services 14/10/2014

Considerazioni

Il Medico di Famiglia è il primo interlocutore a cui il cittadino-paziente si rivolge per il suo “problema dolore”.

Nello studio del Medico Medicina Generale fino ad un paziente su tre soffre di dolore cronico.

� La maggior parte del tempo che un MMG spende per il problema dolore è dedicato a quello causato da patologie osteo-muscolari

� Fra queste il ”banale” mal di schiena costituisce un quinto del suo impegno

� I pazienti oncologici, con problema dolore, sono in media il 3-4 per mille e non rappresentano che lo 0.5 % dei problemi

Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo 2010

La legge La legge 15 15 marzo marzo 20102010, n. , n. 38 38

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La legge La legge 15 15 marzo marzo 20102010, n. , n. 38 38 "Disposizioni per garantire l'accesso alle "Disposizioni per garantire l'accesso alle

Cure Palliative ed alla Terapia del Cure Palliative ed alla Terapia del DoloreDolore“ “

Prevede la realizzazione di una Rete Nazionale per le Cure Palliative e di una Rete Nazionale per la Terapia del Dolore, volta a garantire la continuità assistenziale del malato dalla struttura ospedaliera al suo domicilio.

Rete costituita dall’insieme delle strutture sanitarie, � Rete costituita dall’insieme delle strutture sanitarie, ospedaliere, territoriali, delle figure professionali e degli interventi diagnostici e terapeutici disponibili nelle regioni e nelle province autonome, dedicati alcontrollo del dolore in tutte le fasi della malattia.

La legge La legge 15 15 marzo marzo 20102010, n. , n. 3838

� Intende riorganizzare e sistematizzare l’esistente al fine di ottenere una maggiore facilità di accesso alle risorse assistenziali disponibili, rafforzando l’offerta assistenziale nel territorio per il paziente adulto e

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assistenziale nel territorio per il paziente adulto e pediatrico.

Per raggiungere tale obiettivo s’intende realizzare un nuovo modello organizzativo, integrato nel territorio, nel quale il livello assistenziale viene scomposto in tre nodi complementari:

il centro di riferimento di terapia del dolore (Hub),

l’ambulatorio di terapia antalgica (Spoke),l’ambulatorio di terapia antalgica (Spoke),

l’Aggregazione Funzionale Territoriale, AFT , con competenze di terapia antalgica gestito dalla Medicina Generale.

realizzando così la Rete Regionale contro il dolore acuto e cronico.

Rete assistenziale

Spoke

HubHub

Attività extra-ospedalieraAttività extra-ospedaliera

La Rete di Terapia del Dolore

HubHub

Attività intra-ospedalieraAttività intra-ospedaliera

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TerritorioTerritorio

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La Rete di Terapia del Dolore in Sicilia

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VI Congresso Nazionale Federdolore - Pavia 2011

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La Rete di Terapia del Dolore in Sicilia

HubHubHubHubSpokeSpokeDoloreDoloreSpokeSpokeDoloreDolore

TerritorioTerritorio

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MmgMmg sisi

Con DA 3 gennaio 2011 sono stati individuati due centri Hub che rispondevano a criteri di

valutazione dei livelli di attività e qualificazione delle prestazioni erogate e di distribuzione

territoriale e popolazione assistita:

• U.O.C. Anestesia Rianimazione e Terapia del Dolore - Hub di Terapia del Dolore - Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo.

• U.O.C. Anestesia Rianimazione e Terapia del Dolore - Hub di Terapia del Dolore - Ospedale San Vincenzo Taormina dell’ASP di Messina.

HUB - SPOKE REGIONE SICILIA

Dolore - Ospedale San Vincenzo Taormina dell’ASP di Messina.

Con un prossimo provvedimento l’attribuzione di Hub verrà rivalutata in base ai requisiti minimi

contenuti nel nuovo decreto in pubblicazione.

SPOKE REGIONE SICILIA rilevamento ottobre 2014

TerritorioAFT

UCCPAmbulatori

Da un’offerta frazionata…

AmbulatoriSPOKE

Centri

Specialistici

HUB

TerritorioAFT

Ad un sistema integrato…

AFTUCCP Ambulatori

SPOKECentri

Specialistici

HUB

Il Medico di Medicina Generale e le Cure Primarie

“ Lo stato dell’arte “

In questo contesto le Cure Primarie sono fortemente coinvolte ed, in modo particolare, la fortemente coinvolte ed, in modo particolare, la Medicina Generale è chiamata ad un ruolo fondamentale nell’ambito della Rete di Terapia del Dolore

Le Cure Le Cure Primarie, comparto Primarie, comparto ad elevata complessitàad elevata complessità

La complessità delle Cure Primarie deriva da:

� Elevato numero di processi e punti di erogazione da coordinare

� Servizi e prestazioni da erogare

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� Servizi e prestazioni da erogare

� Servizi e componenti professionali da integrare

Nell’ambito della Rete di Terapia del Dolore obiettivo dell’ Assistenza Primaria è facilitare l’accessibilità, la continuità e la presa in carico del paziente in tutto l’iter diagnostico-terapeutico.

Funzioni della Medicina Generale*

La Medicina Generale, in particolare, è chiamata al superamento della logica dell’intervento rivolto alla erogazione della singola prestazione a favore di un approccio integrato finalizzato a una gestione globale della salute del cittadino, modulando i bisogni del paziente con i possibili livelli assistenziali del sistema:

• Garantire la continuità dell’assistenza per l’intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana, attraverso:

• la organizzazione distrettuale del servizio ,

• la massima integrazione dell’attività professionale tra i medici di medicina generale,

• il coordinamento operativo tra essi e gli altri professionisti dell’assistenza territoriale ( Continuità assistenziale – GM ).

* Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale, 2009

Al momento, tale integrazione dell’attività professionale viene garantita attraverso Forme Associative dell’Assistenza Primaria:

• LA MEDICINA IN ASSOCIAZIONE

Scenari attuali in Medicina Generale

� Massimo 14 MMG

� Chiusura pomeridiana di uno degli studi dopo le 19.00

� Sedi territoriali proprie di ogni MMG

� Condivisione e implementazione di Linee Guida

� Condivisione della qualità dell’attività e della appropriatezza

* Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale, 2009

Scenari attuali in Medicina Generale

Forme Associative dell’ Assistenza Primaria

• LA MEDICINA IN RETE

� Massimo 14 MMG

� Chiusura pomeridiana di uno degli studi dopo le 19.00

� Sedi territoriali proprie di ogni MMG� Sedi territoriali proprie di ogni MMG

� Condivisione e implementazione di Linee Guida

� Condivisione della qualità dell’attività e della appropriatezza

� Gestione della scheda sanitaria con software compatibile

� Collegamento informatico tra i MMG

� Collegamento Telematico con Servizi ASL ove normati

* Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale, 2009

Forme Associative dell’ Assistenza Primaria

• LA MEDICINA DI GRUPPO

� Massimo 8 MMG

� Sede unica obbligatoria oltre ad eventuali altre sedi

� N° di studi medici nella sede unica pari almeno alla metà dei MMG

Scenari attuali in Medicina Generale

� Condivisione di spazi comuni

� Condivisione di Personale di studio e Infermieri

� Condivisione e implementazione di Linee Guida

� Condivisione della qualità dell’attività e dell’appropriatezza

� Gestione della scheda sanitaria con software compatibile

� Collegamento informatico tra i MMG in Rete Locale

� Collegamento Telematico con Servizi ASL ove previsti

* Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale, 2009

� più complesse, dal punto di vista organizzativo e strutturale, sono:

� Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT)

� Unità Complessa di Cure Primarie (UCCP)� Unità Complessa di Cure Primarie (UCCP)

* Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale, 2009, Legge Balduzzi 2012, Patto della salute 2014

In particolare, nell’ambito della Rete di TeraSIa del Dolore, la AFT è considerata il modello operativo della Medicina Generale, nella gestione del paziente con dolore.

ART. 5

Assistenza territoriale

1. Al fine di promuovere un modello multiprofessionale edinterdisciplinare, le Regioni istituiscono

� le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT)

� e le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) � e le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP)

quali forme organizzative della medicina convenzionata,

integrata con personale dipendente del SSN come previsto dal comma 2 dell’art. 1 della legge 189/2012, per l’erogazione delle cure primarie.

Esse perseguono obiettivi di salute e di attività definiti dall’Aziendasanitaria e dal Distretto, secondo un modello-tipo coerente con icontenuti degli ACN e definito dalle Regioni al fine di garantireuniformità assistenziale.

3. Ogni AFT della medicina generale e della pediatria è

funzionalmente collegata ad una UCCP.

Le AFT della medicina generale, che coprono un bacino di utenza

riferito a non più di 30.000 abitanti, rappresentano l’insieme

dei professionisti che hanno in carico il cittadino che

esercita la scelta nei confronti del singolo medico.

Entro sei mesi dalla stipula dei nuovi ACN, e comunque non

oltre la vigenza del presente Patto,oltre la vigenza del presente Patto,

le AFT e le UCCP costituiscono le uniche forme di aggregazione

delle cure primarie, per cui in esse confluiscono le diverse

tipologie di forme associative della medicina generale e le altre

tipologie di aggregazioni funzionali e/o strutturali realizzate

nelle varie Regioni (di cui all’art. 54 dell’ACN 2009).

8. Sono definiti tramite Accordi Stato-Regioni i nuovi standard

organizzativi del Distretto in grado di orientare il suo ruolo

strategico nella costituzione di reti assistenziali a baricentro

territoriale, e di facilitatore dei processi di integrazione e di tutela della

salute dei cittadini al fine di assicurare la qualità delle prestazioni

erogate dai professionisti convenzionati nell’ambito delle UCCP e

AFT e dagli altri servizi territoriali, consentendo di assicurare una

migliore risposta assistenziale ai bisogni delle persone affette da

patologie croniche, contribuendo così a ridurre i tassi di ricovero e glipatologie croniche, contribuendo così a ridurre i tassi di ricovero e gli

accessi impropri al DEA.

9. Nell’ambito dei processi di attivazione delle AFT e

delle UCCP, alla luce di quanto sancito dall’intesa Stato

Regioni del 25 luglio 2012, dovrà essere prevista una

figura medica formata ed esperta sulle tematiche legate

alla terapia del dolore.

Aggregazione Funzionale Territoriale - AFT

� Caratteristiche strutturali

� Intra-distrettuali� Composizione: minimo 20 MMG� Copertura del territorio: massimo 30.000 abitanti� Sede: quella abituale di ogni singolo MMG

� Obiettivi

� Promuovere la diffusione della buona pratica clinica basata sulle evidenze EBM nell’ottica della Clinical Governance

� Promuovere e diffondere l’appropriatezza clinica e organizzativa nell’uso dei servizi

� Promuovere modelli di comportamento nelle funzioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione ed assistenza orientati a valorizzare la qualità degli interventi e al miglior uso possibile delle risorse, pubbliche e private, quale emerge dall’applicazione congiunta dei principi di efficienza e di efficacia.

* Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale, 2009

Aggregazione Funzionale Territoriale - AFT

� La AFT è dunque un nuovo Modello Organizzativo di Assistenza Integrata nel territorio e per la Medicina Generale rappresenta una sfida fondamentale.

� La rete di Terapia del Dolore potrà essere comSIutamente

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� La rete di Terapia del Dolore potrà essere comSIutamenterealizzata solo se alla base viene creata una rete di MMG capace d’intercettare la maggior parte delle richieste da parte del paziente con dolore, fornendo una prima risposta e fungendo da triage per i Centri di Riferimento e/o gli ambulatori di terapia del dolore, secondo la complessità del caso.

Presidi ambulatorialiospedalieri e territoriali

SPOKE

Centri

Specialistici

di riferimento

HUB

MMG, continuità assistenziale, infermieri

AFT AFT

UCCPUCCP

DOLOREDOLORE

TRANSIZIONETRANSIZIONEESIDEMIOLOGICA,DEMOGRAESIDEMIOLOGICA,DEMOGRA

FICAFICA, TECNOLOGICA, TECNOLOGICA

RIORGANIZZAZIONE RIORGANIZZAZIONE E E

RIQUALIFICAZIONERIQUALIFICAZIONE

CRISI DEL CRISI DEL MODELLO MODELLO

OSPEDALIEROOSPEDALIERO

RIQUALIFICAZIONERIQUALIFICAZIONEDELLA DELLA

ASSISTENZA ASSISTENZA TERRITORIALETERRITORIALE

In questo contesto si inserisce potenzialmente il MEDICO DI MEDICINA GENERALE CON SPECIALE INTERESSE (MMGcSI)

Il MMGcSI è un medico di Medicina Generale che su base accademica o vocazionale acquisisce specifiche competenze cliniche che, messe a disposizione del suo contesto territoriale di appartenenza, permettono di implementare la presa in carico del paziente da parte delle Cure Primarie, riducendo carico del paziente da parte delle Cure Primarie, riducendo così gli accessi impropri al sistema di cure ospedaliero e abbattendo costi e tempi d'attesa.Questa figura professionale, in crescita esponenziale in tutta Europa, può contribuire ad implementare il sistema di presa in carico del paziente offrendo una tipologia di intervento professionale che si pone idealmente a metà tra l'ambito territoriale e quello ospedaliero .

In ogni AFT dovrà essere individuato un MMG con speciale interesse e particolarmente formato in Medicina del Dolore (GPwSIs / MMGcSI)

Medico di Medicina Generale Referente AFT per la Rete di TeraSIa del Dolore

In tale modello organizzativo il MMG deve imparare a lavorare in team con i colleghi,

nell’ambito della AFT, la quale deve prevedere la figura del MMG Referente:

� Consultants� Consulenza di primo livello ai colleghi, ai Gruppi…

Referente per la formazione

GPwSIsGPwSIs

� Referente per la formazione� Guida per la corretta interpretazione degli Indicatori� Valutazione degli Standard e dei (LAP) Livelli Accettabili di

Performance. � Percorsi di Educazione Continua al miglioramento

� Interlocutore con Centri Hub e Spoke

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PTA / UCCP PTA / UCCP / CASA / CASA DELLA DELLA

SALUTE..SALUTE..

PTA / UCCP PTA / UCCP / CASA / CASA DELLA DELLA

SALUTE..SALUTE..

Riforma Cure Primarie-Legge 189/2012 (Decreto Balduzzi)-

Patto per la Salute La Rete di TERAPIA DEL DOLORE

HubHubSpoke

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- Per i pazienti:1. riferimento unico e "continuità assistenziale "2. maggior facilità di accesso a livelli di cura e prestazioni di alto livello, integrate e coordinate3. prevenzione delle complicanze a breve e lungo termine4. supporto all’educazione sanitaria continua (fumo, obesità, vita sedentaria, uso razionale dei farmaci…)

- Per i Medici di Medicina Generale:1. tempi di lavoro certi e programmati su esigenze assistenziali reali2. adozione di PDTA condivisi e riduzione della conflittualità con il II° livello

I vantaggi dell’inserimento nel nostro Sistema Sanitario Nazionale di una figura

professionale quale quella del MMGcSI (GPwSI) si estenderebbero a tutti gli attori della

scena sanitaria, dal paziente al medico ospedaliero:

2. adozione di PDTA condivisi e riduzione della conflittualità con il II° livello3. aumento della considerazione professionale da parte dei pazienti4. incentivi economici proporzionali a risultati ottenuti

- Per la Specialistica di II livello:1. calo delle prestazioni a bassa intensità assistenziale2. riduzione delle liste d’attesa3. maggiore appropriatezza degli interventi, grazie alla “contiguità” con la MG

- Per il Sistema Sanitario Nazionale:1. maggiore qualità, appropriatezza e standardizzazione delle prestazioni erogate2. maggiore appropriatezza delle prestazioni richieste3. riduzione dei costi sociosanitari a medio e lungo termine4. maggiore disponibilità di risorse per prevenzione ed altri servizi

MMGcSI – GPwSI : prospettive

� Potrà essere il riferimento delle Forme Aggregative su definite aree di patologia, non per visitare il paziente, ma per interfacciarsi con i Colleghi per interfacciarsi con i Colleghi

� Professionista deputato al trasferimento / implementazione delle nuove conoscenze secondo un modello orizzontale e di confronto

� Percorso formativo di tipo «esperienziale» piuttosto che accademico/frontale (formazione sul campo)

� «Pro-Motore» di aggiornamento continuo della Aggregazione dei Medici appartenenti alle AFT

Area Cure Palliative e Medicina del Dolore

Percorso formativo per il MMG “con particolare interesse”, un nuovo profilo di MMG, manager, capace di organizzare, coordinare e gestire secondo la logica della Clinical Governance le cure domiciliari nell’ambito della fragilita nei grupSIstrutturati di MMG (AFT e UCCP)

28 -30 APRILE 2016 / 13 15 Ottobre 2016 1° Corso di Formazione per MMGcSI in TeraSIa del Dolore

e Cure PalliativeSCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DELLA SOCIETA’ ITALIA DI MEDICINA GENERALE E DELLE CURE

PRIMARIE

Il sistema delle cure primarie a garanzia delle migliori terapie per il dolore severo

GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE

EDOA RDO EDOA RDO DI M A G GIODI M A G GIO

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