XI Istituto Comprensivo Gravitelli Paino Messina · 2020-01-29 · Noemi Conte Da noi soffia ven-...
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28 Gennaio 2020 XI ISTITUTO COMPRENSIVO Gravitelli—Paino MESSINA N°3
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Direzione– Redazione– Amministrzione: XI Istituto Comprensivo Gravitelli - Paino Messina
Dirigente Scolastico : Pof.ssa Domizia Arrigo —Responsabili Editoria : prof.ssa Spignolo Sabrina e Prof.ssa Vita Ketty
Direttore di redazione : Prof.ssa Sabri-
na Spignolo
Art Director: Prof.ssa Patrizia Rug-
geriCaporedattore: Gabriele Amabile
redattori: Aurora Vita, Anna Nostro,
Maristella Di Paola, Giulia Famulari,
Silvia Previderio, Salvatore Toscano,
Gabriele Falcomatà,
Inviati: Fabiana Lombardo, Enea Gian-
luca Oteri, Marco Petilli, Ruggeri Mat-
tia
Sez. Grafici: Giada Musolino, Arianna
Amante, /Christian Runci, Sturiale ,
Aya Washid, Francesco Malaspina,
Ciprandi Alessandro, Mucciardi Noemi ,
Castelli Francesco, Oliva Emanuela
Segretarie di redazione:
Noemi Conte
Da noi soffia ven-
to di passione
Inaugurazione asilo Montepiselli
Ex brefotrofio
Occhio alla salute
Gli Aristogatti
La Bella e la Bestia
Uno studente, non certo modello, (espulso dalla scuola e non ammesso al Politecnico) una volta
disse:- “A me la cosa peggiore in una scuola sembra l'uso di metodi basati sulla paura, sulla
forza e sull'autorità artificiosa. Un tale trattamento distrugge i sentimenti sani, la sincerità
e la fiducia in se stesso dell'allievo. Produce dei soggetti sottomessi.”
Invece per noi, alunni dell’XI Istituto comprensivo Paino Gravitelli, lo studio e la scuola non
sono sottomissione e paura, ma voglia di imparare e passione (termine che deriva dal latino
passio-onis e sta ad indicare un forte sentimento, un vivissimo interesse verso un’attività da
seguire con determinazione). Forse è una parola così comune, anche inflazionata, da risultare
quasi banale, ma riesce bene a spiegare quel coinvolgimento che occupa una parte dominante
delle ore di scuola, facendo nascere, nel cuore dei ragazzi ,una voglia innata di studiare e/o ap-
passionarsi allo studio, perché lo studio è conoscenza, curiosità di apprendimento, acquisizione di
competenze da poter spendere nel nostro futuro. La passione nel cuore degli alunni viene princi-
palmente dimostrata non solo nelle ore di piena attività didattica, quando la figura carismatica
dei professori riesce a coinvolgerti in argomenti interessanti, profondi, trascinanti, ma anche
quando, durante le ore extrascolastiche, gli alunni della scuola scelgono di suonare uno strumen-
to e provano ad entrare nell’orchestra della scuola o di far parte del coro dedicando diverse ore
del loro tempo alle prove piuttosto che trascorrerle in attività ludiche più attraenti per gli
adolescenti( smartphone,play,switch…)
Gabriele Amabile IIC
Concerto
La Redazione Da noi soffia vento di passione!
Palcoscenico : che passione
Passione a ritmo di musica
La mia passione? Scout
Passione tra le righe
Anche la befana ricicla
Caponnetto: incontri e testimonianze La bella e la bestia
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Inaugurazione asilo Montepiselli
Finalmente,oggi,15 gennaio2020 e' stata riaperta la scuola
dell'infanzia di Montepiselli,chiusa nel 2002.
La cerimonia di inaugurazione è stata pre-
senziata dal sindaco di Messina Cateno De
Luca e dagli assessori Mondello,Minutoli
eTrimarchi; la dirigente scolastica dellXI
I.C. Gravitelli prof.ssa Domizia Arri-
go,l’orchestra dell’Istituto,tanti bambi-
ni,insegnanti e genitori. Al taglio del nastro,
l’orchestra con un gruppo di allievi della
scuola primaria hanno suonato e cantato
l’inno dell’Istituto e i piccoli della scuola dell’
infanzia hanno continuato con altri canti,poi
dopo,la benedizione di padre Giovanni Stu-
riale e i discorsi delle autorità è seguita
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una bella festa con torta e spumante.
La dirigente scolastica Domizia Arri-
go,particolarmente contenta, ha rin-
graziato l’Amministrazione comunale
per il risultato raggiunto poiché si è
trovata a vivere un avvenimento im-
portante che segnerà nel tempo un
momento significativo per la scuola di
questo territorio:l’apertura di questo
plesso scolastico.
L’edificio è pronto per la crescita e la
formazione dei piccoli utenti della no-
stra città.Dopo un percorso intenso
l’inaugurazione della scuola dell’infan-
zia è il punto di partenza di una piani-
ficazione scolastica ed educativa,con
l’obiettivo di arricchire il patrimonio di
fruizione pedagogica dei cittadini di
Montepiselli.
XI I.C. Gravitelli Paino
Barbara Inferrera
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Ex Brefotrofio
Visita al ex Brefotrofio di Messina 12 dicembre 2019
Giorno 12 dicembre le classi 2°D,2 °C e 2°A si so-
no recate, accompagnate da alcuni docenti, alla mo-
stra documentaria e fotografica “I figli della pie-
ta” sulla storia dell’assistenza all’infanzia abban-
donata di Messina, presso l’ex brefotrofio.
I brefotrofi erano degli istituti che accoglievano
e accudivano i bambini abbandonati dalle loro fami-
glie, erano costruiti su baracche e la spesa per
l’assistenza ai bambini veniva attribuita dalla
provincia e dal comune. Durante il fascismo c’era
molta possibilità per le ragazze madri di essere
accolte anche loro con i propri figli e nei periodi di
guerra il numero dei bambini raddoppiò. Le donne
che non avevano le possibilità economiche per cre-
scere i figli, li abbandonavano. Il tutto avveniva in
modo discreto, i bambini venivano lasciati in ma-
niera anonima attraverso la ruota, uno strumento
che collegava l’esterno con l’interno, dove si trova-
va una balia che, in un primo momento si prende-
va cura del bambino e successivamente lo regi-
strava e annotava i segni di riconoscimento. Il
nome del bambino veniva dato a seconda del san-
to del giorno oppure veniva inventato. Inizial-
mente, come segno di riconoscimento, si faceva
indossare un orecchino d’oro al trovatello, in se-
guito una medaglietta. Quasi sempre, la madre,
quando lasciava il figlio divideva un’immaginetta
sacra in due parti, una metà la conservava lei
mentre l’altra metà la lasciava con il bambino in
modo da poterlo riconoscere in caso volesse ri-
prenderlo. Al giorno d’oggi al posto della ruota
abbiamo “una culla per la vita”, una versione
moderna e tecnologicamente avanzata di essa,
un reparto dell’ospedale dedicato a chi vuole
partorire in anonimato e affidare il bambino in
mani sicure. Così si cerca di aiutare tutte quelle
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no la chiesa dei Catalani. Per fare in modo che il bambi-
no venisse accolto senza che la madre fosse riconosciu-
ta, veniva utilizzata una ruota collocata all’esterno: il
bambino veniva messo dentro questa ruota e si suona-
va una campanella, così anche le madri che provavano
vergogna potevano lasciare i propri figli. Successiva-
mente il bambino veniva registrato e se non già aveva
un nome, si provvedeva a dargli nome e cognome. Veni-
vano conservati eventuali oggetti che la madre aveva
lasciato; abbiamo visto alcuni di questi oggetti con i
nostri occhi: carte o, lettere, giocattoli… . Ai trovatelli
si metteva un orecchino, un segno identificativo che di
fronte alla della società veniva visto negativamente.
Quando sarebbe stata in grado di accudire il proprio
figlio, la madre lo avrebbe potuto riprendere, in qualsia-
si momento. Al giorno d’oggi il sistema è cambiato: le
madri che non possono o non vogliono tenere il bambino
possono lasciarlo al momento della nascita; se ci ripen-
sano, lo devono riprendere entro 40 giorni, trascorsi i
quali il bambino viene dato in adozione. Le domande di
adozione, al giorno d’oggi, sono moltissime .
Anna Nostro
Maristella Di Paola 2a
madri che per motivi svariati non possono garanti-
re al proprio figlio una vita serena.
Famulari Giulia,
Previderio Silvia e Ruggeri Mattia IID
Prima delle vacanze di Natale, con la nostra classe, ci
siamo recati ad un ex brefotrofio, un ospedale per bam-
bini abbandonati. Uno di questi ospedali si trovava vici-
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Occhio alla salute semplice ai bambini, per raccogliere informa-
zioni sulle loro abitudini alimentari, sull’atti-
vità fisica praticata e sull’eventuale seden-
tarietà ; grazie alle risposte dei genitori e
in ambiente scolastico, grazie alle risposte
dei Dirigenti, hanno potuto raccogliere risul-
tati interessanti. Hanno parlato di una cor-
retta alimentazione, mostrando due tipi di
piramide alimentare sul power point: quella
corretta e quella sbagliata, invitandoci a
capire a quale piramide noi apparteniamo col
Il 13 Dicembre al teatro Cristo Re si è
parlato della salute e dello scopo per
ridurre l’obesità infantile. Hanno inizia-
to il discorso le dietiste che ci hanno
parlato dell’importante lavoro del Mini-
stero della Salute in collaborazione con
il Ministero dell’Istruzione, hanno sor-
teggiato dalla provincia di Messina 46
scuole in qualità di operatori ASP e
hanno somministrato un questionario
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nostro stile di vita. Il parere medico è stato
affrontato da una dottoressa del Policlinico che
ci ha dato dei consigli utili su come fare la spe-
sa, e di quanto sia importante controllare l’eti-
chetta alimentare, attraverso la quale il con-
sumatore accede facilmente alle informazioni
del prodotto che sta acquistando. Questa
esperienza per me si è rivelata interessante e
mi ha permesso di scoprire nuove informazioni
sulla corretta alimentazione e di come mangia-
re bene significa vivere bene
Emanuela Oliva 2A
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Mercoledi 4 dicembre noi alunni dell’ XI
Istituto Comprensivo “ Gravitelli” ci
siamo recati al cinema “ Apollo” per as-
sistere alla proiezione cinematografica
di un classico della Walt Disney “ Gli ari-
stogatti” in lingua inglese. Quando ero
piccola, era uno dei libri che chiedevo a
mia madre di leggere più spesso: quei
gattini con la loro storia mi hanno sem-
pre ispirato affetto e simpatia. E come
nelle migliori delle tradizioni, anche que-
sta fiaba termina con il lieto fine, con il
trionfo del Bene sul Male. Dico questo
perché proprio il genere della fiaba è
stato oggetto delle nostre letture an-
tologiche e, pertanto, so che c’è sempre
un eroe protagonista, che deve supera-
re prove difficili prima di giungere alla
vittoria finale e deve scontrarsi con un
nemico che lo ostacolerà in tutti i mo-
di.E quanti ostacoli hanno dovuto supe-
rare Minou, Matisse e Bizet con la loro
madre Duchessa, così elegante ed ari-
stocratica !!! Ma non si sono mai persi
d’animo, anche se spesso pensavano alla
loro padroncina Madame Adelaide e a
quanto sarebbe stata in pena nel non
trovarli al suo risveglio. Edgar, il mal-
vagio maggiordomo, dal momento che
Madame Adelaide aveva deciso di la-
sciare tutte le sue ricchezze proprio ai
gatti, ha architettato un piano diaboli-
co per liberarsi di loro definitivamente:
di notte li abbandona in una cesta, lon-
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tano da Parigi, certo che non li avrebbe
più visti. Per fortuna, i gattini incontrano
Romeo, che, in questo caso, svolge il ruolo di “
aiutante” nel viaggio di ritorno verso la casa
di Madame Adelaide: tante sono le prove che
devono superare dalla pesante locomotiva sul
ponte della ferrovia , alla caduta di Minou dal
furgone sino al suo annegamento nel fiume.
Ma le parti, secondo me, più divertenti sono
state quelle del concerto tenuto dagli amici di
Romeo in una vecchia soffitta o del compito
affidato a Groviera di avvertirli della prigio-
nia dei gatti ad opera di Edgar: in realtà, que-
sto momento non è proprio divertente, anzi è
drammatico; ma a me, l’immagine di Groviera,
circondato da gatti che non vedono l’ora di gu-
starsi quel bocconcino, fa ridere…E a
questo punto, troviamo una delle fun-
zioni citate da Propp, che è stato uno
degli studiosi più importanti del gene-
re della fiaba: il “ ritorno dell’eroe” nel
luogo da cui era partito, o meglio, era
stato allontanato. La comitiva dei
gatti deve liberarsi definitivamente di
Edgar e, con l’aiuto di Romeo, della
banda di Scat Cat, di Groviera e persi-
no di Frou-Frou, il maggiordomo viene
messo fuori combattimento, impac-
chettato e rinchiuso nel baule spedito in Afri-
ca. Da quel giorno, la casa di Madame Adelaide
diviene un rifugio sicuro per tutti i gatti ran-
dagi di Parigi. E se alla fiaba aggiungiamo la
leggenda, secondo la quale il film si ispiri alla
storia vera di una famiglia di gattini che, nel
1910, ereditò un’ingente fortuna da una ricca
signora, abbiamo tutti gli ingredienti di una
storia, che ha intrattenuto con la lettura e
con l’animazione generazioni di bambini.
NOEMI ROMEO
CLASSE 1 D
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Una bellissima fiaba, non solo da ascoltare ma
anche da guardare…. Credo che questa sia il mo-
do più giusto per definire e sintetizzare l’espe-
rienza cui, noi studenti dell’“XI Istituto Com-
prensivo Gravitelli” abbiamo partecipato giove-
dì 18 dicembre presso il teatro “Cristo Re”, do-
ve ha avuto luogo la rappresentazione del musi-
cal “La bella e la bestia”, a cura della scuola di
danza della nostra città “Alice”. La cura dei
dettagli e la scrittura della scenografia hanno
messo in evidenza il grande impegno sia degli
attori che dei ballerini, tra i quali c’erano tre
alunne della scuola secondaria di primo grado del
nostro istituto: non è facile immaginare l’emo-
zione delle tre ballerine che, mentre cercavano
di fare del loro meglio sul palco, sapevano che
tra il pubblico presente si trovavano anche i
loro insegnanti ed i compagni di classe. Alla fine
dello spettacolo, infatti, hanno ricevuto i compli-
menti da parte dei docenti per la loro perfor-
mance..E’stato emozionante e meraviglioso!!!
Coinvolgente la rappresentazione, belli i costumi
e spettacolari le scenografie; che dire della sto-
ria? E del suo significato? un messaggio molto
forte e profondo: la bellezza vera non è quella
esteriore, bensì quella interiore. E’ importante
non lasciarsi ingannare dalle apparenze, perché
la vera bellezza si trova nel cuore. In una fred-
da notte, una bellissima fata travestita da
vecchia mendicante bussò alla porta di un ca-
stello. Il padrone era un giovane principe catti-
vo, che si rifiutò di accoglierla in casa in cambio
di una rosa: per il suo gesto, con un incantesimo
egli venne trasformato in una orrenda bestia e
gli abitanti del castello in oggetti parlanti. Il
principe avrebbe potuto riavere il suo aspetto
soltanto se avesse imparato ad amare e farsi
amare prima che la rosa incantata fosse ap-
passita, al compimento del suo ventunesimo an-
no. La Bestia, sconfortata, si rinchiuse nel suo
castello e così trascorsero gli anni… Un giorno,
un uomo smarritosi nel bosco trovò rifugio nel
castello, restando prigioniero della Bestia. Belle,
la giovane e bella figlia, riuscì a trovare il padre
Maurice e propose alla Bestia di sostituirsi a lui,
accettando di vivere per sempre nel castello.
Tutti gli oggetti della casa, tra cui il candelabro,
l’orologio e la teiera, subito intuirono che la ra-
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gazza po-
tesse rom-
pere l’incan-
tesimo e
tentarono
di conforta-
re Belle di
addolcire i
modi della Bestia. In lui emerse la bontà e l’u-
manità finora sopite, che lo portarono alla dura
scelta di lasciare libera Belle di andare ad accu-
dire il padre malato. Intanto in paese tutti
appresero della Bestia e si precipitarono al ca-
stello per ucciderla, capeggiati dall’arrogante
Gaston. La ragazza, però, nutriva un senti-
mento per la Bestia, che non appena la vide ar-
rivare trovò la forza per battere Gaston.
Quando l’ultimo petalo si staccò dalla rosa e
sembrava ormai toppo tardi, Belle, affranta
dal dolore, dichiarò il suo amore e davanti a sé
vide la Bestia trasformarsi in un principe, gli
oggetti in essere umani e il castello tornare ai
fasti di un tempo. Questa fiaba è famosa per
la storia d’amore tra i due protagonisti, che
cresce gradualmente sino a trasformarsi in
amore. Passa molto tempo prima che Belle si
accorga di tutto ciò che di buono c’era in lui, no-
nostante il suo aspetto orrendo. A catturare
l’attenzione di Belle è la bontà d’animo e la gen-
tilezza della Bestia. La Bestia, dal canto suo,
pensava che il suo aspetto fisico lo definisse e
che addirittura lo odiassero per questo, ma
Belle gli ha rivelato che quello che conta
è ciò che si ha dentro. La Bestia aveva
bisogno di qualcuno che lo amasse. Ma
finché non ha accettato se stesso non
poteva aspettarsi di essere amato dagli
altri. Bisogna amare se stessi per esse-
re amati ed imparare ad amare gli altri.
Silvia Laquidara ID
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Palcoscenico che passione!
“Le passioni sono la valvola di sfogo del
quotidiano e la consolazione del tempo
che passa’’, queste sono le parole
espresse dalla romanziera e giornalista
americana Mary Roberts Rinehart. Le
passioni sono piccoli regni di libertà. Il
tempo che dedichiamo ad esse è il nostro
vero tempo libero, quello in cui facciamo
ciò che ci piace davvero senza il proposi-
to di ottenere un guadagno economico o
di adempiere ad un obbligo.
Questi concetti spiegano il significato
profondo del termine in senso generale,
ma che cosa significa per ognuno di noi?
Vi parlo della mia più grande passione: il
teatro. Passione è quando sei un adole-
scente che preferisce assistere alle pro-
ve di uno spettacolo teatrale, piuttosto
che giocare alla play. Passione è
quando ti viene assegnata una
parte e ti ritrovi a interpretare
un ruolo in modo personale e convincente.
Passione è quando ti arrabbi perché non ci
riesci, ma insisti provando e riprovando.
Passione è crescita e sacrificio.
Passione è la paura che ti assale un atti-
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mo prima di varcare la soglia del palco e
pensi di aver dimenticato la parte, ma
una volta arrivato di fronte al pubblico,
riesci a recitare tranquillamente isolan-
doti da tutto il mondo e concentrandoti
soltanto sulle emozioni che vuoi tra-
smettere. Passione è quando ti senti
soddisfatto di far parte di un gruppo
che ti apprezza e ti stimola a prosegui-
re il tuo sogno.
Passione è quando tra i molteplici impe-
gni scolastici, riesci a inserire questo ul-
teriore impegno perché ti piace e ti di-
verti. Perché una passione è soprattut-
to divertimento e quando ti diverti tut-
to è bello e sodisfacente. Passione è
quando non vedi l’ora di mostrare a tut-
ti il lavoro che hai fatto e l’impegno che
hai messo nel riuscirvi, perché per chi ha
provato l’ebrezza del palcoscenico, diffi-
cilmente riesce a rinun-
ciarvi.
Secondo me, la recitazione
è l’arte più bella che esi-
sta! Mi permette di esse-
re chi, in realtà, non sono,
e mi aiuta a scoprire par-
ti di me che neanche io co-
noscevo.
L’ ultimo spettacolo che è
stato portato in scena dal
mio gruppo teatrale,
“Progetto Crescere Insie-
me”, si intitola “La Bella e
la Bestia”. Io ho inter-
pretato il ruolo di Letont,
aiutante dell’antagonista
Gaston, parte che, in par-
ticolare, mi ha coinvolto
perché risultava simpati-
ca e trasmetteva alle-
gria.
Gabriele Falcomatà IIID
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UNA PASSIONE A RITMO DI
certi importanti: uno giorno 16
Dicembre alla chiesa Santa Ma-
ria della Consolazione e l’altro
giorno 18 Dicembre al Santuario
di Sant’Antonio. Abbiamo suona-
to tredici brani: Inno alla Paino,
Valse Imperiale, Happy Xmas,
Heal the world, Feliz Navidad,
Santa Claus is comin’ to town, I
will follow him,
Danubio Blu, All I
want for Christ-
mas is you, Oh
happy day, Jingle
bell rock, Marcia
Radetzky, Only
Night. Ad accom-
pagnarci durante
le nostre perfor-
mance musicali c’è
stato il coro della
nostra scuola se-
guito dalla pro-
fessoressa di mu-
La mia è una passione a ritmo di musi-
ca, infatti suono la chitarra e faccio
parte dell’orchestra della mia scuola, XI
Istituto Comprensivo Gravitelli-Paino
con indirizzo musicale. I professori che
si occupano dell’orchestra sono la
prof.ssa Maria Assunta Munafò di pia-
noforte, la prof.ssa Paola Bruno di clari-
netto, la prof.ssa Meluccia Santagati di
flauto traverso e il prof. Demetrio
Chiatto di chitarra. In occasione delle
feste natalizie abbiamo fatto due con-
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sica Grazia Magazzù e solo per giorno
18 era presente anche il coro della scuola
Maurolico grazie ad una collaborazione
del loro e del nostro istituto. Il pubblico
numeroso in entrambi i concerti era com-
posto da alcuni nostri professori, dalla
nostra preside, dai nostri genitori, pa-
renti, amici e molte persone che si sono
fermate mentre passavano sentendo la
nostra musica. Inoltre al concerto svolto
al Santuario di Sant’Antonio tra il pub-
blico era presente il sindaco e per tutti
noi è stata una piacevole sorpresa poi-
ché non sapevamo della sua presenza.
Ascoltando le parole dei presentatori ad
inizio dei concerti si prova sempre un pò
di ansia ma che, una volta iniziato il pri-
mo brano, abbandona il nostro corpo per
l’asciare spazio alla concentrazione per
eseguire i brani al meglio dopo
il lungo impegno svolto. Alla fi-
ne di entrambi i concerti il pub-
blico ci ha applaudito entusia-
sto e si potevano vedere i ge-
n i t o r i
che orgo-
gliosi fa-
c e v a n o
tantissi-
me foto
e video.
Il 10 Gennaio sia-
mo stati invitati al
Municipio per rice-
vere la premiazio-
ne “Natale a Mes-
sina 2mila19”. In
tale occasione ab-
biamo suonato all’inizio della cerimonia
l’inno alla Paino, l’inno della nostra scuola,
e alla fine il brano “Danubio Blu”. Il sin-
daco si è complimentato con noi, dicendo
che la musica è importante e di coltivar-
la come passione, anche perché chissà, un
giorno potrebbe diventare la nostra pro-
fessione. Se mi chiedessero cos’è la musi-
ca per me potrei parlarne per ore, per-
ché la musica ci accompagna in tutta la
nostra vita, che senza di essa sarebbe
più noiosa e triste. Con la musica spari-
sce ogni mia paura, perché dopo che la
mia mano tocca le corde mi abbandono e
tutto quello che mi circonda scompare e
mi ritrovo, io da sola, con la mia chitarra
e la mia musica. Appartenere ad un’or-
chestra e suonare insieme ai miei compa-
gni arricchisce queste mie sensazioni.
Non smetterò mai di suonare, la musica
mi appartiene, ci appartiene, perché un
uomo senza musica è come un corpo sen-
za anima.
Noemi Conte 2D
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La mia passione?gli
scout.Frequento gli
scout da qualche an-
no.IL mio reparto si
chiama Edelvais
Gensiana Me 10,e' un
r e p a r t o m i -
sto,composto da tre
squadriglie maschili
(volpi,leoni, gheppy)e tre femminili
(gabbiani, delfini e pantere).Ci vedia-
mo ogni domenica per fare attività e
celebrare la santa Messa,qualche vol-
ta anche infrasettimanale. Gli scout
sono la mia passione, perché mi per-
mettono di stare a contatto con la
Natura,fare del bene,crescere con va-
lori sani.Io penso che dobbiamo lascia-
re il mondo meglio di come l 'abbiamo
trovato.
Francesco Castelli 2 A
Scout, la mia passione
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PASSIONE TRA LE RIGHE
Gianluca Oteri. Oserei aggiungere: “…La
gente siciliana con la sua storia, le tradi-
zioni e le sue risorse artistiche e am-
bientali da sempre ha dimostrato di sa-
per costruire cultura, arte, turismo e
solidarietà…” commento rilasciato dal
coordinatore sezione letteraria ”Amici
della sapienza”. Promuovere oggi la poe-
sia e l’arte in genere, è un modo per co-
noscere e capire i cambiamenti del nostro
modo di pen-
sare e que-
sto spazio
crea una
nuova gene-
razione ten-
dente a di-
ventare più
sensibile in
ogni aspetto
della società.
FABIANA LOMBARDO 1C
Venerdì 13 dicembre 2019 i partecipanti
vincitori del concorso di poesie “Amici della
Sapienza” per la settimana dell’arte e
della cultura, si sono recati al palazzo
Zanca, al salone delle bandiere per essere
premiati dall’Accademia Internazionale
Amici della sapienza. Sono state premiate
diverse scuole di primo e secondo grado di
Messina, tra le quali il nostro istituto
comprensivo Gravitelli, con sede all’Anni-
bale Maria di Francia che si è distinto con
la premiazione di 3 stu-
denti del primo anno. La
poesia prima classificata è
intitolata “GLI AMICI”
di Fabiana Lombardo, la
seconda poesia classificata
è intitolata “AMICO VE-
RO” di Adriana Donato e la
terza poesia classificata
si intitola “UN NONNO
ANCORA GIOVANE” di
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Giorno 3 Dicembre , nell’ambito del progetto sulla
legalità, l’XI Istituto Gravitelli-Messina ha incon-
trato presso il teatro Cristo Re i rappresentanti
dell’associazione “Antonino Caponnetto” accolti dal-
la dirigente scolastica professoressa Arrigo Domi-
zia e dalla referente al progetto A.Bonfiglio. Con
questo incontro la mia scuola prosegue il percorso
di cittadinanza attiva sulla lotta per la legalità e
la partecipazione di noi studenti è molto impor-
tante per comprendere questo valore. Uno studen-
te della Scuola Media “A. M. di Francia ,che ha vo-
luto ricordare la bella esperienza
trascorsa a Palermo il 21 Ottobre
durante la giornata conclusiva del
progetto. Il discorso è proseguito
poi con il racconto della vita di An-
tonino Caponetto fatto dal Rap-
presentante della fondazione , Ser-
gio Tomborrino , promotore dell’in-
contro. Caponetto è stato un gran-
de magistrato, ha combattuto con-
tro la mafia assieme a G. Falcone e
Paolo Borsellino che hanno pagato
con la vita la lotta al crimine di Ca-
sa Nostra. Antonino Caponnetto ha
continuato l’opera del magistrato
Rocco Chinnici a Palermo ed ha gui-
dat dal 1984 al 1990 il gruppo
antimafia. La loro attività ha por-
tato all’arresto di più di 400 crimi-
Caponnetto: incontri e testimonianze
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28 Gennaio 2020 Mondo scuola
Martedì 3 dicembre ci siamo recati al teatro Cristo Re,
per il progetto "sentinelle della legalità ". Qui abbiamo
incontrato un poliziotto in pensione che ha avuto l'onore
di fare parte della scorta del giudice Caponnetto. Ha
raccontato la sua esperienza, rifacendosi agli anni in cui
la mafia uccise parecchie persone e quando fu rapito il
piccolo Di Matteo ucciso e sciolto nell'acido. L'altra perso-
na presente al dibattito è un membro dell'associazione
Caponnetto. Sono intervenuti diversi compagni che han-
no posto delle domande interessanti. È stato tutto molto
coinvolgente.
Bongiorno Federica IC
nali Gino al ma-
xi processo di
Palermo. Dopo
la morte di Fal-
cone e Borselli-
no , Caponetto
decise di porta-
re nelle scuole
la sua testimo-
nianza di testi-
mone della lega-
lità. Egli è un
simbolo della
lotta al crimine.
Dopo la sua
morte nacque
la fondazione “
Antonino Ca-
ponnetto”.
All’incontro è
intervenuto anche un ex poliziotto, il signor Giu-
seppe Vitale che ha raccontato la sua esperien-
za di lavoro e ci ha parlato di legalità e di ri-
spetto dei diritti dei cittadini. Il racconto della
vita di Antonino Caponnetto ha spinto noi stu-
denti a rivolgere delle domande precise sulla vita
del magistrato e sulla fondazione animando mol-
to la discussione . È stato un incontro molto inte-
ressante che ci ha permesso di riflettere molto
sull’importanza del rispetto delle regole e dell’im-
pegno civile per diventare sempre di più noi stu-
denti delle “giovani sentinelle della legalità”.
Vita Aurora Classe IA
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28 Gennaio 2020 Mondo scuola
Anche la Befana ...ricicla.
In seguito alla conferenza stampa del 18 dicembre 2019 presso il Salone delle Bandiere di
Messina l'XI I.C. Gravitelli ha organizzato, in collaborazione con l'Associazione
ARB,l'Associazione promozione sociale EMI',il Comune di Messina e Messina Servizi Beni
Culturali il progetto. Tale progetto ha previsto,durante il periodo natalizio,alcuni labora-
tori rivolti ad alunni della scuola primaria e econdaria di primo grado,sull'uso del materiale
da riciclo e creare,di conseguenza,alcuni manufatti. Il 6 gennaio 2020,presso il teatro Sa-
vio è stata allestita la mostra dei lavori e nel pomeriggio ci sono state le emiazioni.Il tut-
to con sottofondo musicale ,tema natalizio,del Coro dell' Istituto.
Sono stato premiati i lavori realizzati nei laboratori e anche quelli creati nell'ambito del
Anche la ...ricicla
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28 Gennaio 2020 Mondo scuola
progetto "Re...ciclaggio" ed "Ecoaddobbo " dell'XI I.C. Gravitelli. I premi sono stati con-
segnati dal Sindaco di Messina Cateno De Luca e dall' l'assessore Dafne Musolino.
Barbara Inferrera
Insegnante scuola primaria
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28 Gennaio 2020 Penne a servizio
Dal medico:
-Dottore, dottore ! Ho solo 59
secondi di vita, mi aiuti!
- Certo! Un minuto e sono da lei!
Fra medici:
-Ho in cura un paziente molto giova-
ne che sta perdendo la memoria… che
cosa mi consigli di fare?
- Di farti pagare in anticipo
Ridiamoci sopra
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28 Gennaio 2020 Penne a servizio
Detti e ridetti
La virtù sta nel mezzo.
Ovidio
Sappiamo ciò che siamo
ma non quello che potrem-
mo essere. (Amleto)
Pretendo molto da me,di
sicuro più di quello che la
natura può avermi dato
gratuitamente.
Roberto Bolle.
La musica non è solo in-
trattenimento, ma e' una
necessità dello spirito.
Riccardo Muti
Siamo soltanto baga-
gli ,viaggiamo in ordini
sparsi.
Ultimo
Sempre pronti ,in spirito e
corpo, a compiere il proprio
dovere.
Robert Baden-Powell
In un mondo pieno d'odio
dobbiamo avere il coraggio
di sperare.
Miachol Jackson
Devi promettere che so-
pravviverai, che non ti ar-
renderai.
Leonardo Di Caprio
Se c' e ' l ho fatta io ,c'è
la puoi fare anche tu.
Checco Zalone
Col nostro vento di passione vi aspettiamo
alla prossima uscita 10/03/2020