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“La scrittura è la pittura della voce”Voltaire
IL BAMBINO, IL PASSAGGIO,LA SCUOLA PRIMARIA
ROSSO BARBARAGRAFOLOGA CONSULENTE IN PSICOLOGIA DELLA
SCRITTURARIEDUCATRICE DEL GESTO GRAFICO AED
Tel. 3477279119Mail:[email protected]
11/04/23
CAMPANELLI D’ ALLARME: DIFFICOLTA’ DA MONITORARESCUOLA DELL’INFANZIA
Il bambino confonde suoni, non completa le frasi, utilizza parole non adeguate al contesto o le sostituisce, omette suoni o parti di parole, sostituisce suoni, lettere - p/b…-, ha un’espressione linguistica inadeguata;
a 5 anni ha poca abilità nella manualità fine, a riconoscere la destra e la sinistra o ha difficoltà in compiti di memoria a breve termine, ad imparare filastrocche, nei giochi con le parole.
Presenta difficoltà di orientamento e integrazione spazio-temporale, difficoltà di Coordinazione oculo-manuale e di Coordinazione dinamica generale, Dominanza laterale non adeguatamente acquisita, difficoltà nella discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale, nell’esecuzione autonoma delle attività della giornata, ad orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani).
Nelle attività di pregrafismo, denota lentezza, pressione debole o eccessiva esercitata sul foglio, discontinuità nel gesto, ritoccatura del segno già tracciato, direzione del gesto grafico, occupazione dello spazio nel foglio.
Quali esercizi?
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• Esercizi di grafica, per la motricità fine, e l’organizzazione mentale.
• Il bambino non “copia” le forme, ma le elabora interiormente: No a eccessive schede prestampate con lettere da ricalcare o da completare.
• Forma grafica percepita e ricreata con la fantasia immaginativa del bambino, sperimentata attraverso il corpo
• Corretta assunzione dello schema motorio.
• graduale conquista di abilità di simbolizzazione sempre più complesse
• Attività didattiche in forma ludica mirate allo sviluppo di competenze necessarie ad un successivo approccio alla lingua scritta. “Operazioni meta fonologiche” - sotto forma di giochi anche grafici a livello sillabico (scandire per esempio la parola cane in ca-ne)
Tenendo presente che…..
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• La graduale conquista delle capacità motorie, percettive,
linguistiche, mnemoniche e attentive procede parallelamente
al processo di concettualizzazione della lingua scritta che non
costituisce un obiettivo della scuola dell'infanzia, ma che nella
scuola dell'infanzia deve trovare i necessari prerequisiti per
poi essere sviluppata nella primaria
• NON E’ NECESSARIO CHE IL BAMBINO DI SEI ANNI SAPPIA
RICONOSCERE E SCRIVERE LO STAMPATO, OCCORRE ADATTARSI
AL BAMBINO!!
INGRESSO SCUOLA PRIMARIACOMUNICAZIONE DIFFERENTE.LETTURA.SCRITTURA.
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IL BAMBINO A SEI ANNI
DEVE AFFRONTARE…
Il Bambino nella Scuola Elementare
FANCIULLEZZA = FORMAZIONE e CAREZZE EMOTIVE
Fase del pensiero operatorio ed organizzato
Cognitivamente il B. è pronto per apprendere, le strutture mentali sono sufficientemente costituite, l’attività neuronale del cervello è in grado di recepire, elaborare e rispondere agli stimoli ed affrontare la Lettoscrittura.
Affettivamente il B. è ancora bisognoso di cure, il suo equilibrio psico emotivo è ancora instabile e necessita di rassicurazione . E’ fondamentale il ruolo di una
MAESTRA/MAMMA
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LA LETTOSCRITTURAUN NUOVO STRUMENTO
Strumento del pensiero
Mezzo per stabilire un rapporto sociale
Veicolo per esprimere l’esperienza razionale e affettiva
Espressione di pensiero, sentimenti, stati d’animo…
Oggetto culturale che ha come sue dimensioni quelle del tempo storico, dello spazio geografico, dello spessore sociale.
Esperienza importante ma …..traumatica.
Ambiente diverso: scuola primaria meno accattivante dell’ Infanzia.
Sconcerto, delusione…
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1. INGRESSO SCUOLA PRIMARIA
2. COMUNICAZIONE Estroverso: comunicazione facilitata dal“bisogno”
di relazionarsi con l’altro : energia vitale direzionata
verso l’esterno
Introverso: comunicazione più selettiva, avvertita come motivo di scambio, l’energia vitale è
direzionata verso di sé,
3. LETTURA
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Verifica prerequisiti e rafforzamento delle abilità di base (soprattutto quelle meno sviluppate dal bambino)
Attività propedeutiche alla lettura. (lettura delle immagini)
OSTACOLI: difetti visivi, daltonismo, difetti uditivi, balbuzie, disfasie, dislalie.
3. LETTURA
4. SCRITTURAALTERAZIONI CHE CAUSANO DIFFICOLTA’ NELL’APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA:
1. Disprassie
Sindromi ipercinetiche
Mancinismo
Ritardo di lateralizzazione
Ambidestrismo
I segni dell’intelligenza e del
temperamentoLe intelligenze multiple logica analitico/matematica intuitivo/creativa
L’attenzione, la concentrazione durata all’impegno
I ritmi di lavoro ritmica, disritmica, aritmica
L’armonia del pensiero e della personalità. Gestione armonica del foglio Equilibrio tra bianco e neroLe caratteristiche personali innate
emotività, razionalità le tre zone grafichefragilità o grinta, la pressione
espansività, esuberanza O inibizione, invadenza O contenimento graficoLeadership o gregarietà inclinazione aste, curve angoli
Intuitività, creatività, esecutorietà modello, personalizzata, scattante, aderente piatta sul rigo
Condizionamenti esterni: l’impronta familiare ed educativa nella formazione delsé e delle modalità relazionali spazio, margini …
SCREENING
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Quando ?Ultimo anno scuola materna
Prima-Seconda elementare
Prima media
Come ? Ottobre – prove metafonologiche a tutti i
bambini
ottobre – gennaio - laboratori metalinguistici
gennaio - prove lettura, scrittura, metafonologia
febbraio – aprile laboratori su sillabe scritte
aprile - prove lettura e scrittura a tutti i bambini
CONTINUITA’ CON SCUOLA INFANZIA D.M.12 LUGLIO 2011
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• Scuola “contesto di relazione di apprendimento”, nell’ottica dell’inclusione
• Lavoro in sezione svolto in un clima sereno, caldo ed accogliente, con modalità differenziate
• Privilegio di metodologie di carattere operativo su quelle di carattere trasmissivo
• Importanza all’attività psicomotoria (vivere sul corpo attraverso il gioco, la musicoterapia, la psicomotricità)
• Importanza di narrazione, invenzione di storie, loro completamento, loro ricostruzione, memorizzazione di filastrocche, poesie e conte, nonché i giochi di manipolazione dei suoni all’interno delle parole.
• No a un uso eccessivo di schede prestampate, che smorzano la creatività e l’espressività del bambino e non favoriscono l’elaborazione dello schema mentale, della forma…
• Insegnante-adulto che ascolta, accoglie, sostiene e propone:
• Collaborazione, sinergia, condivisione degli stili educativi tra insegnanti• Identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento, riconoscere i segnali
di rischio e supportare con attività personalizzate all’interno del gruppo con l’osservazione sistematica
1. PIANO PERCETTIVO
2. PIANO PSICOMOTORIO
3. PIANO MANIPOLATIVO
4. PIANO LOGICO-COMUNICATIVO
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PREQUISITI e ABILITA’ su:
1. PIANO PERCETTIVO
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VISTA ( riconosce i colori; riconosce le forme; riconosce fra due oggetti …piccolo/grande ; corto/lungo).
UDITO ( bambino di schiena)
TATTO (Bambino e giochi ad occhi chiusi)
OLFATTO
GUSTO
2. PIANO PSICOMOTORIO
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RICONOSCERE SCHEMA CORPOREO ( testa, gambe, braccia…)
CAMMINARE ( su percorso…); CORRERE; SALTELLARE
MUOVERSI SECONDO COMANDI ( avanti, indietro…)
CONTROLLARE IL MOVIMENTO (via, stop con arresto immediato)
3. PIANO MANIPOLATIVO
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MOTRICITA’ FINE ( tenere la matita, usare le forbici, tracciare segni grafici….)
Evoluzione delle prensioni e del gesto grafico
Osservazioni di Eventuali difficoltà legate alla cattiva impugnatura
Segnalazione alle famiglie
4. PIANO LOGICO COMUNICATIVO
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ESPRIMERSI ( a gesti, con frasi, con disegni…)
CONCETTI DI alto/sopra/su; basso/sotto/giù; dentro/fuori; aperto/chiuso; vicino/lontano; prima, adesso, dopo…..
RIPRENDERE CON… PRESCRITTURA E PRELETTURA(attività che favoriscono un approccio favorevole alla sequenzialità, alla direzionalità, all’associazione grafema-fonema)
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o Linee dritte
o Linee curve
o Percorsi continui
o Copia di linee da modelli
Lettura del linguaggio grafico
Lettura di figure in successione ( da sx a dx)
Lettura dall’alto verso il basso
Ritmo nelle parole
Differenze tra vignette
Parole corte e parole lunghe
PREGRAFISMO E PRESCRITTURA(Attività motricità fine e orientamento spaziale)
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Impugnatura corretta
Tracciare linee rette
Tracciare linee curve
Tracciare cerchi in senso antiorario
Tracciare linee dritte e curve libere
Ricalcare un contorno proposto
Seguire percorsi entro binari
Familiarizzare con procedere da sx a dx e dall’alto verso basso
Percezione figura-sfondo
Le 3 fasi di scrittura
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Pre calligrafica: il bambino si approccia alla scrittura con l’imitazione del modello ancora molto rudimentale. Le linee sono ancora spezzettate, il tratto incerto . E’l’apprendimento del modello.
Calligrafica: il bambino acquisisce il modello, lo ha interiorizzato ed è capace di riprodurlo senza copiarlo. Il tratto migliora e vi è maggiore continuità di tracciato. E’ l’automatizzazione del modello.
Post calligrafica: il bambino è in grado di effettuare collegamenti interletterali con fluidità di gesto, la traccia diventa scorrevole e dinamica, vi è la personalizzazione del modello.
I DISTURBI DELLA SCRITTURA
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• La categoria diagnostica include due tipi di difficoltà distinte:
disgrafia disortografia
possono presentarsi sia in associazione tra loro sia
isolatamente
IL BAMBINO E LE DIFFICOLTA’ DI SCRITTURA
SCRITTURA ,(personalizzata, variabile più o meno ordinata ma priva di
difficoltà grafomotorie )BRUTTA SCRITTTURA
(trasandata, disordinata non metodicamente, gettata via, oscura, pluristile, contorta, confusa…)
o DISGRAFIA?(oscura/illeggibile, stentata, rabbrividita, tentennante,
rigida/angolosa, ammaccata, cattive forme, cattivi legamenti con punti di sutura e tratti sovrapposti, scarsa tenuta del rigo,
cattiva gestione degli spazi)
DISGRAFIA
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correlata a difficoltà di tipo “esecutivo motorie specifiche e
può o meno associarsi a disortografia o ad altri disturbi
• Nella disgrafia sono compromesse le abilità esecutive della scrittura.
• In particolare le caratteristiche del bambino disgrafico sono:
Difficoltà nel mantenere i giusti rapporti spaziali e di misura delle lettere, il bambino non rispetta i margini del foglio, lascia spazi irregolari tra i grafemi e tra le parole, non segue la linea della scrittura e procede in salita o in discesa rispetto al rigo;
Difficoltà nel regolare la pressione della mano sul foglio (troppo forte o troppo debole;
cambiamento di direzione nel gesto grafico (da destra verso sinistra);
Difficoltà nel ricordare come si formano le lettere e le parole così come nel copiarle;
Difficoltà nel riprodurre in maniera accurata la loro forma nelle diverse modalità (maiuscolo, minuscolo, stampatello e corsivo);
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LA DISGRAFIA: CAUSE E TIPI
Difficoltà grafomotorie nella realizzazione grafica in assenza di deficit intellettivi o
neurologici. Disgrafie vere e falsi positivi
Cause interne e Cause esterne Rigidità e blocchi metodi scolastici Lateralità disarmonica organizzazione del lavoro Disturbi percettivi - visivi la famiglia - uditivi - sensorialiDifficoltà di gestione dello spazio
SINDROMI DISGRAFICHE
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• La Disgrafia ha cause non completamente individuabili, tuttavia è di natura neurobiologica: si nasce predisposti.
• Tipologie:
• I RIGIDI
• I MOLLI
• GLI IMPULSIVI
• I MALDESTRI
• I LENTI E PRECISI
-
•
DISGRAFIEA CONFRONTO
1° CASO disgrafia come conseguenza di un segnale d’allarme emotivo
2° CASO la disgrafia è la causa di disagio emotivo3° CASO mix molto particolare
Nella DISGRAFIA vera e propria il problema nasce dalla difficoltà oggettiva a condurre in maniera funzionale il gesto grafomotorio.
Scuola Primaria:
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• Dare il tempo di maturare le capacità percettivo-motorie e linguistiche adeguate, come prerequisiti per la conquista delle abilità strumentali della letto-scrittura.
• Processi di apprendimento graduali e personalizzati.• Il bambino con DSA ha limitate capacità di riconoscimento visivo e di
analisi fonologica delle parole, con conseguenti difficoltà nell’analisi delle corrispondenze tra segni ortografici e suoni.
• Metodo globale: SCONSIGLIATO
• Metodi consigliati: fono-sillabico o sillabico puro.• I fase: esercizi di sintesi sillabica (ricostruzione di parole pronunciate ad
alta voce in sillabe, riconoscimento sillaba iniziale, intermedia, finale, treni di parole, rime, tombole, domino…)
• II fase: lavoro di tipo fonologico (individuazione del fonema iniziale di parole, intermedio e finale, fusione fonemica, composizione di parole bisillabe, associazioni grafema-fonema, associazione lettere-immagini, raggruppamenti di immagini il cui nome inizia o finisce con lo stesso suono…)
LETTO-SCRITTURA
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• Percorso che prende spunto da un’immagine esteriore rendendo il nesso con l’immagine mentale e favorendo l’astrazione concettuale
• Consonanti presentate per affinità grafiche: P-B; D-R,M-N…. Per ultime Q e H.
• In caso di difficoltà: prima nasali (M-N), poi liquide (L-R) lasciando a dopo le labiali e le dentali (P-B; D-T)
• Iniziare con lo stampato MAIUSCOLO (bilineare) evitando di presentare la stessa lettera in
più caratteri contemporanei.
• Avviare al corsivo già nel primo anno.
• Dare indicazioni su impugnatura corretta, movimento, direzione del gesto grafico.
• Alternare lavoro comune a momenti individualizzati
• Rispettare i tempi e lo stile di apprendimento di ognuno
• Non richiedere lettura ad alta voce , copiatura dalla lavagna o esercitazione alla lavagna a bimbi con sospetta DSA
• Mantenere atteggiamento incoraggiante e gratificante
VALUTAZIONE
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A) In osservanza della diagnosi
B) Individualizzata secondo le modalità previste dai piani educativi personalizzati
C) Accorgimenti positivi per la gratificazione del ragazzo (valutazione positiva Dott.ss Adam)
STAMPATELLO MAIUSCOLO E NUMERI
GIOCO DELL’OCA PER LETTERE E NUMERI
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IL CORSIVOPERCHE?
* SI ORIGINA DALLO SCARABOCCHIO,
* LA SCRITTURA MANUALE ED IL CORSIVO IN PARTICOLARE RISPONDE ALL’IMMEDIATEZZA DELLA NECESSITA’ DI FERMARE IL PROPRIO PENSIERO
* MEGLIO RIVESTE LE TRE FUNZIONI DELLA SCRITTURA:DI ESPRESSIONE,
DI COMUNICAZIONE , DI RAPPRESENTAZIONE DELLA PERSONALITA’
LA FIRMA è IL NOSTRO MARCHIO DI FABBRICA, IL NOSTRO SIGILLOE LA SCRITTURA A COMPUTER CERTO NON HA QUESTE CARATTERISTICHE, E’
ANONIMA
* NON HA LETTERE SPECULARI
* LIMITA LE INVERSIONI DEL GESTO GRAFICO11/04/23
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AVVIAMENTO AL CORSIVOL’ avviamento al corsivo non è l’insegnamento del corsivo
• Avviare al corsivo significa abituare il bambino a:
- distinguere il binario base e il rigo d’appoggio (coloritura del binario) - differenziare binari per dimensioni ( binario madre e binario figlio) - individuazione delle tre zone grafiche (associazione colori) - giochi di movimento del tracciato sui tre binari (gioco della casa o del corpo)
QUINDI SI PUO’ AVVIARE GIA’ DA SUBITO IN PRIMA ELEMENTARE (ANCHE ALLA MATERNA)
Insegnamento del corsivo
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. Utilizzare lo script solo per la lettura per non favorire l’abitudine alla scrittura staccata, a movimenti orari nelle lettere tonde (parole prestampate in script da trascrivere in corsivo)
. Indirizzare al movimento antiorario, attraverso grandi tracciati su diverse superfici, sia in orizzontale, sia in verticale, sia nell’aria per favorire l’interiorizzazione della forma e del movimento.
. Utilizzare le forme pregrafiche per la presentazione delle lettere corsive per affinità di gesto e non in ordine alfabetico
Insegnare il Corsivo SEMPRE:
si può e si deve, avviare processi di educazione del gesto grafico, informare le famiglie sugli accorgimenti pratici attuati in classe per promuovere la letto-scrittura, suggerirli anche a casa
Modello corsivo semplificato nella gestualità
Quaderni, penne e modelli calligrafici
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. Utilizzare binari differenziati per stampatello e corsivo (anche sulla stessa riga) per mezzo della coloritura e della denominazione: binari
madre e figlia
. Utilizzare un modello semplice ed economo nella gestualità
. Offrire un modello di lettere corsive maiuscole semplificato o addirittura sostituirlo con le lettere in stampato maiuscolo
. Per iniziare meglio il “quadernino”, il bambino manifesta sempre difficoltà nella progressione continua che implica i legamenti interletterali. Il rigo e la pagina troppo lunghi spaventano e stancano.
. Utilizzare una penna che favorisca l’impugnatura, che sia leggera e maneggevole, il cui inchiostro asciughi in fretta: non necessariamente deve essere cancellabile.
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STRUMENT0 COMPENSATIVO O PROPOSTA PER TUTTI?Il Diario: progettazione e indicazioni per costruire un diario “efficiente”
11/04/23