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WIDE Ampie vedute sulla visual communication UNO N. 1 GENNAIO- FEBBRAIO 2011 8,00 ZETA’S SRL - 20137 MILANO - VIA KOLBE 8 IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CMP/CPO DI MILANO ROSERIO PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

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Ampie vedute sulla visual communication.

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WIDEAmpie vedute sulla visual communication

UNO

N. 1 geNNaio- febbraio 2011 €8,00Zeta’s srl - 20137 Milano - via Kolbe 8 in caso di Mancato recapito inviare al cMp/cpo di Milano roserio per la restituZione al Mittente previo pagaMento resi

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ADD PRINT, ADD POWER

Io sono la comunicazione su carta. Non esiste un altromezzo pubblicitario così: da toccare, sfogliare, riguardare, conservare erileggere. Ecco perché con la forza concreta ma emozionale della pubblicitàstampata, puoi rendere le tue campagne ancora più forti. Scopri i mieipunti di forza su: www.printpower.eu

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WIDE, fInalmEntE!

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Provate a leggere questa parola ad alta voce: WIDE! Proprio così! Se siete in ufficio o nella vostra sala stampa e non vi sembra abbastanza grande, aprite la finestra, gridate WIDE e fate entrare un po’ di aria fresca. Basta poco per abbattere le barriere, aprire la mente, far entrare spazio nuovo e far uscire le idee al di fuori degli spazi consueti d’azione. Wide per noi vuole essere tutto questo: una voce fuori dal coro, un modo diverso per dire le cose che ci competono e un approccio nuovo al solito business. Basta cambiare il punto di vista per vedere tutto con occhi diversi: Wide vuole guardare al nostro mercato con una prospettiva più ampia da un punto di osservazione più alto per scattare una panoramica istantanea riprendendo il mondo del large format in un piano sequenza senza interruzioni. Wide significa anche grande spazio ed è proprio per questo che abbiamo voluto concepire una rivista che uscisse dai confini della rivista stessa – la stessa testata in copertina così come le testate interne, sconfinano dalla pagina per dare una sensazione di ampie possibilità di comunicazione. C’è spazio per tutto dentro Wide: visioni, opinioni, applicazioni, soluzioni, contaminazioni e creazioni. Sono questi i contenitori che organizzano l’informazione all’interno del progetto editoriale e che volutamente non danno definizioni rigide, lasciando spazio alla libera interpretazione e all’espressione di tutti coloro che desiderano essere protagonisti delle pagine di Wide, utilizzando questo media per avere risonanza nel mercato della comunicazione visiva e del wide format. Anche il formato della rivista è più Wide e il progetto grafico dà ora spazio a grandi immagini di impatto: abbiamo deciso coraggiosamente di lasciare spazio bianco nella pagina e di scrivere un po’ meno parole, ma con una maggiore intensità. Nell’era dei contenuti liquidi abbiamo restituito un po’ di regola tipografica alla rivista cartacea, che ci auguriamo diventi la degna discendente della sua progenitrice Serigrafia & Comu-nicazione Esterna. E per guardare al futuro, Wide è anche sfogliabile online su www.stampamedia.net.

Alexia Rizzi

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SOMMARIO

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edItORIAlewide, finalmente! pag 3

vISIOnIinvestire in tecnologia digitale pag 6il merchandising fotografico pag 8il fascino del brand promotion pag 10medprint per il mercato del centro-sud pag 12news a pag 14officina della comunicaZione pag 17

OpInIOnIwide... da tutti i punti di vista pag 18intervista a f. martin di hp pag 24le strategie di pixartprinting pag 28l’uso dei solventi in stampa pag 30

SOluzIOnIincontro con efi vutek pag 32news dalle aZiende pag 34le “guide” di roland pag 39

SpecIAle pOple tendenZe nell’allestimento del point of purchase pag 43

SpecIAle tAMpOgRAfIAquando i dettagli sono importanti pag 46

ApplIcAzIOnIpublialba installa l’océ ariZona 550 gt pag 52:m-press tiger con unità serigrafica in linea pag 54

cOntAMInAzIOnIsoluZioni innovative da nemes pag 55viaggio nel futuro al canon expo pag 57

cReAzIOnIle “invasioni cromatiche” di domenico palumbo pag 50nuovi oriZZonti creativi con Zund pag 58gabriele basilico per il calendario epson 2011 pag 60cover story: walter raviZZa pag 61

indiriZZi dei fornitori pag 62colophon, nomi pag 66

W la rivista “wide” fa parte del progetto widecomm, piattaforma dedicata al mondo della comunicazione visiva, ideato da Zeta’s e 4it group

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Mostra delle tecnologie per l’industria grafica,editoriale e cartotecnica mediterranea

www.medprint.it

Medprint 2011.Al centro

del mercato.

L’unica mostra per l’industria della stampa e della cartotecnica

del Centro-Sud.

Organizzata da: CENTREXPO SpA - corso Sempione 4 - 20154 Milano - Italy - tel. +39 02.3191091 - fax +39 02.341677 - e-mail [email protected] - www.centrexpo.itPromossa da: ACIMGA Associazione Costruttori Italiani Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e Affini

ASSOGRAFICI Associazione Nazionale Industrie Grafiche, Cartotecniche e Trasformatrici e Gruppi collegati

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Fiera di Roma - Pad. 323 - 26 marzo 2011

Ingresso Est - via EiffelOrario: 10.00 - 19.00

NUOVE

DATE!

Wide 246x320 visitatori 31-01-2011 14:19 Pagina 1

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Se agli esordi della stampa digitale di grande formato gli acquirenti erano pochi e le macchine presenti sul mercato altrettanto, oggi molti più print service provider approcciano questo segmento, alcuni come core business e molti anche a completamento della fornitura di servizi di stampa integrati. Le tecnologie tra cui scegliere sono molteplici e offrono differenti prestazioni per un’ampia varietà di applicazioni realizzabili. Come fare per districarsi in questo vario panorama di offerte? Sia per chi si affaccia per la prima volta a questo mercato sia che si decida di upgradare il proprio parco tecnologico acquisendo nuove macchine, abbiamo individuato un vademecum da seguire per ponderare la scelta e arrivare alla decisione più adatta alle esigenze del proprio business. Appurato che si possa accedere al credito – dettaglio per niente scontato, in particolare in questo periodo – la ricerca comincia dall’informazione. Occorre innanzitutto documentarsi per avere una panoramica generale delle soluzioni disponibili sul mercato: in questo caso è utile consultare riviste e siti internet specializzati. Ma prima di prendere qualsiasi decisione è bene fare una prova sul campo: come quando si acquista un’auto.

Tipo di tecnologia e finishingLa prima cosa da mettere a fuoco è a quale tipo di applicazione dedicare la nuova stampante. Se i lavori a cui si intende destinarla sono il proofing, la stampa fotografica o

INVeSTIre IN TecNOlOgIaconsigli per chi per la prima volta acquista una soluzione per produrre grande formato.

Stampa digitale

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la fine art, la tecnologia ideale è l’inkjet a base acqua. Se serve che lo stampato abbia una maggiore resistenza restando in ambito di supporti flessibili, la soluzione è un plotter a solvente oppure latex (un plotter print-and-cut in caso il taglio sia una componente essenziale). La tecnologia a sublimazione con inchiostri dye (diretta o indiretta) è la più idonea in caso si desideri stampare su supporti tessili per la realizzazione di soft-signage, bandiere e banner, considerando che in questo caso occorre dotarsi di una calandra o una pressa a caldo per il trasferimento termico. In questi casi anche la tecnologia latex è efficace. Infine la tecnologia UV, nelle sue diverse varianti, è attualmente molto evoluta per la stampa diretta su materiali rigidi così come su alcuni tipi di supporti tessili: in questi casi la scelta deve ponderare la produttività, la luce di stampa, numero di colori e colori opzionali.

Gli investimenti in tecnologia di stampa richiedono spesso di essere completati con soluzioni di finitura per il taglio e per la laminazione. Ogni tecnologia richiede specifici trattamenti: gli stampati con inchiostri a base acqua necessitano di una verniciatura protettiva per poter resistere nel tempo; se si intende allungare la vita di un’applicazione realizzata con inchiostri a base solvente è necessario effettuare una plastificazione. Anche i più resistenti inchiostri UV se trattati con una verniciatura lucida o opaca possono accentuare la luminosità dei colori.

Per avere un just in time competitivo è indispensabile internalizzare i processi di taglio che per applicazioni roll-to-roll a solvente può essere integrato nello stesso device (es. plotter print & cut), ma per materiali rigidi particolarmente pesanti è indispensabile dotarsi di un tavolo da taglio e integrare nel flusso di lavoro i relativi programmi di nesting e di step-and-repeat.

I dettagli che contano Un aspetto a cui prestare particolare attenzione è l’analisi delle specifiche tecniche: nella maggior parte dei casi la massima velocità di una data macchina, indicata dal produttore sulla relativa documentazione, non corrisponde mai al massimo della qualità di output. Per questo è necessario valutare bene le reali prestazioni di ogni dispositivo, considerando esattamente a quale produttività e fino a che grado di risoluzione è più concentrato il business. Da non trascurare i dettagli dell’ingombro della macchina, dell’eventuale necessità di impianti di aerazione e soprattutto il tipo di impianto elettrico necessario per l’alimentazione. Una volta individuata la macchina adatta alle proprie esigenze è importante valutare i servizi pre e post vendita offerti dal vendor: comprendere attentamente i termini della garanzia; valutare la validità del training per gli operatori; stipulare un contratto di assistenza tecnica personalizzato, chiarendo le tempistiche di intervento in caso di guasto e di sostituzione della componentistica.

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Infine, dopo la scelta... vederla all’operaInfine, una visita a uno show-room per effettuare prove di stampa su diversi materiali per verificare le prestazioni della macchina è lo step decisivo per concretizzare la decisione finale. Oppure, se possibile, si può andare presso un sito produt-tivo dove la macchina che si intende acquistare è in funzio-ne per scambiare le proprie opinioni con chi è già utente. Il networking in questo caso è fondamentale: toccare con ma-no aiuta a chiarire le idee!

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Il merchaNdISINg fOtOgrafIcOla personalizzazione per mezzo di immagini fotografiche, di oggettistica e di merchandising: un mercato decisamente promettente.

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stampa della fotografia tradizionale è in calo, il business legato al merchandising fotografico cresce a doppia cifra? I più recenti dati previsionali di InfoTrends segnalano infatti che il fatturato relativo al mercato del merchandising fotografico per gli Stati Uniti è cresciuto e inducono a credere che continuerà a un tasso annuo pari al 22%, fino a superare negli Stati Uniti i 2,5 miliardi di dollari entro il 2013. I motivi sono da attribuirsi soprattutto al particolare appeal che l’oggetto personalizzato produce sul consumatore che può acquistare un prodotto unico e originale; dal punto di vista del fornitore, questo tipo di offerta consente una buona marginalità.

Promotion Expo ci ha fornito l’opportunità di riflettere su un mercato, quello del merchandising personalizzato, e di approfondire le previsioni di crescita di questo segmento dal punto di vista globale di InfoTrends, società di ricerca con base in America e UK. In particolare, nella più recente indagine condotta da quest’ultima è stato analizzato il mercato fotografico in relazione all’impiego di immagini per la personalizzazione, attraverso la stampa, di differenti articoli quali album fotografici, biglietti augurali, calendari, poster e applicazioni di grande formato ma anche oggettistica e articoli di diverso genere. Perché in un momento in cui la

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Identikit del consumatoreLa ricerca di InfoTrends intitolata “2009 Photo Merchandise End-User Survey Analysis: United States” (Sondaggio 2009 sul consumatore finale di merchandising fotografico: Stati Uniti) può essere considerata attendibile anche per l’Europa in quanto sono state individuate dinamiche analoghe anche per il nostro mercato. Dei 1.915 consumatori finali intervistati, circa il 25% aveva acquistato merchandising fotografico l’anno precedente. È emersa una correlazione diretta tra l’età e la propensione ad acquistare merchandising fotografico: gli interpellati sotto i 35 anni hanno dimostrato una molto maggiore dimestichezza con l’acquisto di questo tipo di prodotto rispetto alle persone di età più avanzata. Inoltre, il 44% degli interpellati con figli minori di 4 anni aveva acquistato merchandising fotografico nell’ultimo anno. Circa un quarto degli interpellati totali aveva acquistato merchandising fotografico nell’ultimo anno, vale a dire che la maggioranza non lo aveva fatto, ciò dimostra quindi le potenzialità di crescita di questo mercato che per i fornitori si gioca sul convincere nuovi acquirenti a effettuare il primo acquisto, oltre a fidelizzare i clienti già attivi. Le statistiche rivelano che una gran parte di chi ha già acquistato merchandising fotografico lo rifarà in futuro. La sempre maggiore diffusione e

disponibilità di smartphone e di fotocamere digitali con risoluzioni sempre più alte ha incentivato questo mercato. Gli utenti più assidui sono utenti adulti con bambini piccoli: in questi casi il valore emotivo dell’oggetto personalizzato è molto forte perché si lega alla conservazione dei ricordi di infanzia. La sfida nel mercato attuale è raggiungere l’acquirente primario di merchandising fotografico: genitori con figli di meno di 4 anni e consumatori di età compresa tra i 18 e i 34 anni.

Il mercato è sul webUn’altra domanda rivolta da InfoTrends ai consumatori è attraverso quale mezzo avevano conosciuto i prodotti offerti dai fornitori di merchandising fotografico. Le risposte hanno evidenziato che i mezzi di divulgazione più diffusi sono: campioni esibiti presso un punto vendita (ipermercati, centri commerciali, grandi magazzini, partner affiliati), indicazioni da amici, pubblicità o siti web. Quasi il 18% degli interpellati riferisce di aver saputo del merchandising fotografico tramite internet. La maggior parte delle attività si è evoluta attraverso siti web di seconda o terza generazione. Il valore strategico dei siti web che offrono oggetti personalizzati è cresciuto quanto si sono diffusi il marketing e la vendita: l’ottimizzazione dei motori di ricerca e i link sponsorizzati ha assunto un rilievo primario per la

promozione di questo tipo di attività. Tuttavia esistono canali ancora poco sfruttati come i blog, il podcast, i video su YouTube, la pubblicità sui social network, oltre alla creazione di una base di fan e follower su Facebook e Twitter. I consumatori di età compresa tra i 25 e i 34 anni sono cresciuti e i fornitori di merchandising fotografico devono capire in che modo sfruttare internet e i social network.

fidelizzare il clienteUna volta raggiunto il consumatore, per indurre il cliente a continuare a ripetere l’acquisto è importante informarlo regolarmente in merito ai nuovi prodotti disponibili, offrirgli servizi aggiuntivi quali l’archiviazione gratuita delle immagini e la possibilità di condividerle, ma soprattutto è importante inviargli offerte customizzate in base alle specifiche esigenze e preferenze oppure legate alle festività (ad esempio mettendo contemporaneamente a disposizione dell’utente template sempre più accattivanti per rendere la personalizzazione degli oggetti sempre più originale e creativa). Il merchandising fotografico è una grande opportunità che sta crescendo a doppia cifra e al momento rappresenta un mercato con margini di sviluppo di business ancora molto ampi. Un’immagine vale più di mille parole e la stampa fotografica personalizzata può essere una notevole fonte di profitto e di crescita per le aziende di stampa ogni dimensione.

25,2%35,5% 37,0%

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età 25-34

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Senza figli

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Percentuale di interpellati che ha acquistato merchandising fotografico l’anno precedente (1.915 interpellati).

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Ogni oggetto, dal più piccolo, quale può essere una caramella, una penna, una scatolina a quello un po’ più grande come ad esempio una borsa o un ombrello fino ad arrivare ai banner pubblicitari - quasi si fa fatica a pensare a quanti possono essere i campi di applicazione possibili! - può servire alle aziende per veicolare in maniera originale il proprio brand. Oggetti studiati per incuriosire, affascinare, conquistare l’attenzione del mercato, ma anche una grande opportunità per le aziende che vogliono mantenere un legame continuativo con i propri clienti. Ecco perché se si parla di tecniche di personalizzazione per decorare, nobilitare e rendere unici gli oggetti,

Il faScINO del braNd prOmOtIONa promotiontrade exhibition una cascata di oggetti impreziositi e nobilitati con le tecniche di personalizzazione più evolute. di Vanna pizzetti

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siano essi magliette, cappellini, tazze, borse ecc., si è certi di catturare l’attenzione del pubblico che gravita attorno al mondo del brand promotion. È andata così anche all’affollatissima conferenza sulle “Tecniche di personalizzazione: aggiornamenti e soluzioni” organizzata da Assoprom nell’ambito dell’undicesima edizione di PTE PromotionTrade Exhibition, manifestazione milanese tenutasi presso fieramilanocity lo scorso gennaio, di cui Assoprom è partner ufficiale fin dalla prima edizione, e che vede rappresentati nell’area espositiva produttori, importatori e distributori di oggettistica per la promozione, la pubblicità, la regalistica aziendale, oltre ai fornitori di macchine per la stampa e la personalizzazione. Un evento ben riuscito che con interventi brevi e stimolanti ha offerto

una panoramica sulle tecniche di personalizzazione più disparate, dalla serigrafia alla tampografia, dall’incisione laser al ricamo, dai transfer alla stampa digitale. Dopo il benvenuto e l’introduzione a cura di Marco Busini, presidente di Assoprom, Franco Lo Giudice di Quasar, oltre a spiegare gli accorgimenti necessari per realizzare un telaio serigrafico ad alta definizione, ha illustrato gli effetti unici che si possono ottenere con inchiostri metallizzati e perlescenti, fluorescenti, fosforescenti, in rilievo, inchiostri a ferrite per pannelli magnetici… e altro ancora. Spesso collegata con la tecnica serigrafica, anche la tampografia svolge un ruolo principe quando si parla di personalizzazione di alta qualità di oggetti dalle geometrie più insolite e nei materiali più disparati. Giuseppe Fusco della

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alla possibilità di realizzare ricami tramite applicazioni o, ancora, la creazione patch con l’uso della termogarza. Un’altra tecnica di personalizzazione molto apprezzata poiché contempla svariati oggetti è il transfer che può essere applicato, ad esempio, su tessuti chiari, scuri, materiali rigidi,

Gto (produttore di macchine tampografiche) ha centrato il suo intervento sui tre elementi imprescindibili (clichè, tampone e colore) da tenere sotto controllo per ottenere sempre un’ottima qualità. E se la tampografia stupisce per l’infinità di oggetti che si possono stampare, altrettanto interessanti sono le potenzialità offerte dall’incisione laser illustrate da Ettore Colico della Sei, utili per personalizzare insegne ed espositori, conferendo così maggiore incisività alla comunicazione visiva. Luciano Gasparri della Embroidery Systems ha poi presentato alcune soluzioni per valorizzare con bellissimi ricami cappellini, felpe, polo, guanti, magliette, scarpe ecc. Molto interessanti i nuovi effetti spugna e i ricami con applicazioni di feltro e gomma 3D, oltre

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ma prevedere anche decalcomanie ad acqua o, ancora, applicazioni che associano al transfer strass, ricami, effetti serigrafici o materiali termoadesivi. Tra gli effetti proposti dalla Memo di Sesto San Giovanni (MI), ad esempio, la possibilità di abbinare un taglio laser per avere forme e design studiati su misura per il cliente. A parlare invece delle opportunità di personalizzazione offerte dalla stampa digitale, è stata Roland che ha mostrato alcuni esempi comprendenti gli oggetti più svariati stampati con le proprie soluzioni. Sul suo stand l’azienda proponeva sistemi di taglio vinile basati su CAMM-1 GX24 in combinazione con termotrasferibili floccati, glitterati e tridimensionali, oltre ai sistemi VersaCAMM in quadricromia e inchiostro metallico.

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Medprint 2011, la fiera dedicata al mercato della stampa, dell’editoria e della cartotecnica del Centro-Sud, sceglie nuovamente la sede espositiva di Roma, il polo di eccellenza per la sua capacità di presentare al meglio l’offerta degli espositori e per accogliere gli operatori in visita alla mostra. Roma esercita infatti una grande capacità di attrazione sugli operatori del Centro-Sud dove si concentra il 45% delle imprese grafiche – il 10% nel solo Lazio – e il 42% delle cartotecniche. Un mercato costituito da imprese che, secondo le stime del settore, nel 2009 hanno investito più di 250 milioni di euro in tecnologie.

Accanto al tradizionale parterre di aziende leader nel settore, MedPrint 2011 propone tanti momenti di formazione e informazione. L’Innovation Corner è un nuovo spazio all’interno dell’area espositiva dove prendere visione e ascoltare le storie di eccellenze innovative

presentate dagli espositori. Una straordinaria vetrina a disposizione dei visitatori che potranno così confrontarsi con le novità sulle soluzioni “green” e sull’innovazione legata ai materiali e alle nuove tecniche di stampa e finitura. Questo il programma:

Mercoledì 23 marzo - Conferenza di apertura- Convegno “Innovazione e sostenibilità ambientale: verso un futuro tutto verde” a cura di Enipg e Osservatorio per i Quotidiani

Giovedì 24 marzo - Convegno “Uno sguardo sul futuro” – Innovazioni Kodak a cura di Kodak- Seminario tecnico “Aggiornamenti tecnologici sulla flessografia” a cura di ATIF, Associazione Tecnica Italiana per lo sviluppo della Flessografia - Seminario “Modello reti d’impresa per la filiera grafica e cartaria” a cura di Federazione della Filiera della Carta e della Grafica

Venerdì 25 marzo “Creativity Day” a cura di Inside - Seminario e tavola rotonda “Stampati e stampatori green: come orientarsi nella selva delle cerificazioni” a cura dell’Accademia del Poligrafico e delle riviste Print Buyer e Il Poligrafico - Convegno “Quale futuro per le arti grafiche? E-book e nuove tecnologie: opportunità o minaccia” a cura di CNA Roma

- Incontro “Le nobilitazioni alla stampa, valore aggiunto alla comunicazione” a cura di Grafiche Mercurio, in collaborazione con Accademia del Poligrafico e rivista Print Buyer

Sabato 26 marzo - Convegno “Il diritto d’autore”,a cura di CNA Comunicazione e Terziario avanzato. www.medprint.it

Medprint 2011 ha un presidente d’eccezione. Stiamo parlando di Vincenzo Boccia (nella foto), contitolare di Arti Grafiche Boccia, personaggio di spicco in Confindustria di cui è vicepresidente nazionale oltre che presidente Piccola Industria con delega per il credito e la finanza per le PMI.

Il MercatO del ceNtrO-Sud SI INcONtra a rOMa

Nuove date per Medprint 2011: dal 23 al 26 marzo alla Fiera di roma.

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Eventi Creativity Day si sdoppia: a Milano e Roma Creativity Day, l’evento gratuito dedicato a tutti i creativi digitali italiani, aprirà i battenti dell’edizione 2011 radicalmente rinnovato nello spirito e nei contenuti. Nuove location e la presenza di ospiti illustri dall’Europa e dagli Stati Uniti da-ranno vita a un ricco programma di conferenze e workshop tecnici. Creativity Day coniuga spettacolo e formazione tecnica ed è rivolto a professionisti della grafica, del web e della comunicazione. I visitatori potranno assistere al dietro le quinte di progetti realizzati per importanti brand quali Carrera, Il Sole 24Ore, Alemagna, BP, Del Monte, Sky e tanti altri dalla diretta voce dei protagonisti. Una modalità coinvolgente, studiata per stupire e affascinare, che intende la-sciare una traccia e suscitare visioni nella mente dei visitatori. Alle conferenze seguiranno infatti workshop tecnici di approfondimento dedicati all’uso di stru-menti e software per arrivare ai risultati appena visti. Il Creativity Day 2011 farà tappa a Milano il 2 marzo, al Teatro Franco Parenti, e a Roma, il 25 marzo, all’interno dei padiglioni della Fiera Medprint, l’esposizione di tecnologie di stampa digitale più grande dell’Area Mediterraneo. www.creativityday.it

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Stampa digitale Euroscreen per il Centro-Sud Le soluzioni Mimaki saranno tra i grandi protagonisti dell’edizione 2011 di Medprint a Roma, dal 23 al 26 marzo. La gamma UV LED, capitanata dalla nuova flatbed JFX-1631plus, e i sistemi integrati Print&Cut della casa giap-ponese richiameranno l’attenzione dei visitatori presso lo stand di Euroscreen Roma, consociata di Euroscreen, distributore nazionale di Bompan. Quattro giorni durante i quali gli operatori del Sud Italia potranno scoprire la qualità ec-celsa e la versatilità dell’innovazione tecnologica firmata Mimaki. I sistemi della multinazionale nipponica saranno infatti costante-mente impegnati nella realizzazione delle più svariate applica-zioni, dalla stampa di grande formato alla personalizzazione di piccoli oggetti e gadget, dando prova delle loro indiscusse pro-prietà in termini di affidabilità, produttività e precisione estrema. «A Medprint proporremo soluzioni che allo stato attuale rappre-sentano il top della tecnologia d’avanguardia», commenta Andrea Rezzaghi, direttore generale di Euroscreen. «Mimaki e Bompan credono fortemente nell’R&D, rendendo la propria offerta sempre più performante, ricca e rispon-dente alle esigenze concrete degli utilizzatori. In un mercato in piena evoluzio-ne come quello del Sud Italia, i plotter Mimaki possono fare la differenza».

Interior decoration Masserdotti per Extrabanca Il Gruppo Masserdotti è stato incaricato di decorare la filiale milanese di Extra-banca, istituto di credito dedicato agli immigrati, progettata con un concept innovativo dallo studio di retail design CreaInternational: una struttura che ga-rantisca una nuova e piacevole esperienza di confronto e di relazione con la Banca, nel segno dell’accoglienza, dell’ascolto e dell’informazione. Porte, fine-stre e pareti della sede sono state rivestite con i motivi e i colori simbolo della banca, così come la vetrina. Tramite l’applicazione di speciali pellicole adesive stampabili con una definizione ai massimi livelli è stato possibile trasformare superfici e arredi, personalizzando gli ambienti col grande vantaggio di inter-venire su strutture preesistenti senza effettuare opere murarie. Gli innovativi rivestimenti filmici proposti dal Gruppo Masserdotti sono altamente personaliz-zabili, resistenti all’acqua, all’usura e all’abrasione, ignifughi e facilmente pulibili, permettendo di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza di comunicazione.

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Fespa Digital Un salto da gigante nel digitale L’appuntamento con Fespa Digital Europe per quest’anno ha come baricen-tro il Nord, in particolare la città di Amburgo. Il periodo di svolgimento della versione europea della fiera – che come recita il claim del calendario di eventi internazionali “Join Fespa’s global events devolution” ha ormai conquistato l’in-tero pianeta – è dal 24 al 27 maggio prossimi e sembra avere già numeri da primato. Oltre 12.500 visitatori attesi da 125 paesi e 380 espositori. Anche l’edizione 2011, tutta coniugata al digitale, accoglierà costruttori internazionali e fornitori di tecnologia e rivenditori che si incontreranno su un palcoscenico, quello targato Fespa, che da sempre catalizza le anteprime europee delle ulti-me tecnologie. Il team di Fespa non mancherà di stupirci con il concept origi-nale “Un salto da gigante nella stampa digitale” e con un calendario di eventi come workshop, convegni, dibattiti a cura dei massimi esperti del settore. www.fespadigital.com

Poltrone Nuovo presidente per Mimaki La multinazionale giapponese potenzia ulteriormente la propria struttura orga-nizzativa, ridefinendo, a seguito dello stanziamento di un importante budget per gli sviluppi strategici previsti nel 2011, le sue cariche massime. Mikio Noguchi (nella foto), già executive vice president di Mimaki Engineering, succede ad Akira Ikeda, fondatore della società, a cui è stato conferito il titolo di presidente onorario. Con sede a Nagano (Giappone), Mimaki Engineering presenta una gamma completa di sistemi hardware e software proprietari, utensili e consu-mabili. Fondata nel 1975, è presente con due sedi in Giappone e 11 società in tutto il mondo e conta oltre 2.000 dipendenti. A marzo 2010, l’azienda rileva un dato di vendite pari a 23.2 miliardi di yen (oltre 214 milioni di euro). In Italia è rappresentata da Bompan, importatore esclusivo per l’Italia di tutti i prodotti.

Stampa digitale Anteprima Durst a Medprint Durst Phototechnik sceglie il palcoscenico di MedPrint per presentare in an-teprima mondiale l’ultima novità, attualmente top secret. «Non possiamo an-cora svelare i dettagli relativi a questo nuovo sistema, ma possiamo anticipare con soddisfazione che andrà a completare la nostra offerta», afferma Alberto Bassanello, direttore vendite Durst Italia. «Un plotter a letto piano ad alta definizio-ne, affidabile come tutti i prodotti Durst e caratterizza-to, oltre che da innovative soluzioni tecniche, anche da un costo interessante. Ci rivolgiamo a un nuovo target, rispondendo alle esigenze di realtà impren-ditoriali che vorranno affrontare per la prima volta la stampa digitale flatbed. La nuova stampante, inoltre, rappresenta la soluzione ideale anche per le aziende che hanno già installato un sistema di stampa indu-striale digitale e vorrebbero implementare e amplia-re la produzione, ad esempio per la realizzazione di applicazioni particolari di altissima qualità. Presso il nostro spazio espositivo potremo dare dimostrazione pratica di tutti i vantaggi che contraddistinguono la nuova stampante». Altro protagonista allo stand dell’azienda altoatesina sarà il sistema flatbed Rho 750. Flessibile, competitivo e modulare, il sistema offre un reale vantaggio competitivo, consentendo di fornire risposte innovative a un mercato sempre più esigente, con tempi di produzione ridotti e standard qualitativi eccellenti.

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l’Accademiadel Poligrafico

ACCADEMIA_Wide1:Layout 1 18-02-2011 15:36 Pagina 1

Print buyer, Editori e redazioni,

dei corsi 2011.

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Dal 18 al 20 maggio prossimo, presso gli East End Studios di Milano, si svolgerà Officina della Comunicazione, evento che scaturisce da un nuovo progetto in cui confluiscono professionalità di marketing e comunicazione provenienti da settori di mercato diversi ma contigui. Dai produttori di tecnologia ai creativi, da chi realizza strumenti a chi li usa per veicolare il proprio messaggio fino all’utenza finale: tutta la filiera della comunicazione di marketing si incontra in un ambiente stimolante per lavorare insieme. Officina della Comunicazione nasce dall’esperienza e dalla sinergia operata da 4IT Group e Multimedia Tre per unire tre saloni convergenti: Inprinting, Omnicom Expo e DM expo, che in passato hanno condiviso spazi espositivi e che oggi hanno deciso di puntare sulle sinergie tra i mercati contigui che rappresentano, permettendo agli operatori di un’intera filiera di trovarsi e confrontarsi sulla stessa piattaforma. Nel progetto è confermata

nella fucina dell’officinaall’officina della comunicazione si fabbrica creatività, si assemblano relazioni, si aziona tecnologia e si trasforma tutto in business.

a Milano dal 18 al 20 maggio

ViSioni

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l’importanza dell’area espositiva che si articola in tre settori, uno per ogni manifestazione. In particolare Inprinting 2011 parla dell’evoluzione delle tecnologie di stampa digitale: dall’inkjet alla stampa a 6 colori+, dal web-to-print fino all’MSI e le soluzioni integrate, indirizza i professionisti nella scelta degli investimenti più adeguati al loro business. Insieme, analizza in profondità il mercato delle molte applicazioni verticali che coinvolgono diversi segmenti di industria: il mondo della comunicazione e del marketing (con il transpromo, il direct mail e la comunicazione personalizzata), l’editoria libraria, periodica e universitaria (con il Book On Demand), le Arti Grafiche tutte e il Grande Formato. Perché chi compra tecnologia abbia una visione chiara degli ambiti più profittevoli per il business e possa cogliere opportunità. Le tre parole chiave dell’Officina

della Comunicazione sono: Contenuti, Relazioni, Esperienze.

contenutiI professionisti del marketing possono attingere da un nutrito calendario di convegni e seminari unico, integrato e coordinato, orizzontale sui temi della comunicazione di marketing e verticale sugli argomenti più attuali e per i quali esiste maggiore necessità di approfondimento.

RelazioniOfficina della Comunicazione dà spazio a momenti di imatching programmati e prefissati tra gli operatori del settore che lo desiderano. Tali incontri, svolti in spazi preposti, danno la possibilità di approfondire le relazioni in un ambiente riservato che permette di ottimizzare la risorsa tempo.

esperienzeChi visita l’Officina vive una vera e propria esperienza sul campo, osservando le linee di produzione installate per mostrare ogni fase della realizzazione di un prodotto di marketing. Dall’idea al risultato finale: aziende di ogni anello della catena riproducono l’intero processo produttivo di quattro filiere, trasversali all’area espositiva e integrate ai contenuti.

www.officinadellacomunicazione.eu

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come un trampolino di lancio verso un orizzonte costellato di nuove e infinite applicazioni. Wide per me

significa flessibilità, creatività, ricerca tecnologica di ampio raggio, apertura mentale e specificità, quest’ultima intesa come varietà di dettagli che rendono unica e speciale l’idea di chi, sia esso il singolo operatore o la realtà aziendale, sa guardare al futuro. Wide rappresenta anche il nuovo approccio di chi oggi utilizza il digitale: un target sempre più ampio, evoluto e strutturato, che spazia dal service all’industria capace di cogliere in questa tecnologia una nuova opportunità di business.

Donato Maggi product & solution business developer CanonLa prima cosa che immagino pensando all’aggettivo Wide è la grande ragnatela mondiale (World

Marco Reggiroli marketing manager Italy e GS/product support & communication Agfa GraphicsLa stessa fonetica della parola, “UAID” riporta a qualcosa di grande, aperto, che idealmente circonda tutto e tutti. Personalmente traduco Wide con diversi termini, tutti concatenati: aperto, ampio, spazioso, grande. La prima cosa che mi viene sempre in mente è una bellissima canzone di Tom Petty, Into The Great Wide Open, del 1991, che parla di futuro e di nuove opportunità e dove il limite è solo il cielo.

Rachele Bompan marketing manager Bompan Se penso a Wide visualizzo la barra y delle nostre macchine di grande formato, interpretandola

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Quando ci siamo trovati a ripensare una rivista che rappresentasse la community della visual communication e del wide format abbiamo deciso di scegliere l’idea più elementare che si potesse immaginare, semplicemente abbiamo detto: “Wide, perché no?”.Cosa significa Wide? Come tutti i concetti semplici si presta a molte interpretazioni. Ogni componente dello staff ha tolto le briglie all’immaginazione e ha condiviso la propria visione di Wide, visualizzando spazi aperti, forze della natura, avveniristiche costruzioni architettoniche, complesse ingegnerie tecnologiche: in altre parole, il grande formato senza confini di applicazione. Wide è il contenitore della nostra e delle vostra immaginazione, una grande porta aperta sul mondo della comunicazione, un hub di interscambio per idee innovative e progetti per il futuro. Come abbiamo scritto nella presentazione sul numero Zero, divulgato per darvi un assaggio di Wide, è la rivista per chi pensa, progetta e stampa in grande. Abbiamo notato con piacere che questa filosofia è piaciuta. Ecco cosa hanno risposto alla nostra domanda “Cosa evoca secondo te la parola Wide?” alcuni importanti attori del nostro mercato, che ringraziamo per avere accolto con entusiasmo e fantasia la nostra piccola inchiesta. Dalle risposte noterete che Wide è davvero una fonte sorprendente di ispirazione...

WIDe... DA tuttI I puntI DI vIStAI lettori desiderano riviste tecniche che accendono l’immaginazione?

Interviste

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paola Sarco exhibition manager viscom Italia La parola Wide mi fa venire in mente gli Stati Uniti con l’esperienza del viaggio attraverso spazi sconfinati, metafora della conoscenza del sé e del mondo esterno, e quindi approfondimento e rivelazione.

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Spazi sconfinati, metafora della conoscenza del sé

Qualcosa di grande, aperto, che circonda tutto e tutti

un target sempre più ampio, evoluto e strutturato

La grande ragnatela mondiale

Apertura mentale, assenza di ostacoli visivi

un progetto di dimensione davvero mondiale

Il nostro bellissimo pianeta

La grandiosità della natura

possibilità e forza di creare qualcosa di nuovo

uno spazio, reale o virtuale, aperto ai pensieri, alle parole, alle azioni

un allargamento delle prospettive

una visione di ampio respiro

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Walter Bano business unit manager divisione Wide Format printing Systems océ ItaliaA me la parola Wide evoca ampiezza di vedute, capacità di pensare in grande e uscire dagli schemi precostituiti.

vittorio negro imaging supplies & display graphics business operation manager divisione Wide Format printing Systems océ ItaliaOgni tanto restare lontani dal business aiuta la mente nella ricerca di un nuovo modo di interpretare gli eventi quotidiani. Spesso, questo è fondamentale per comprendere le vere motivazioni di un problema e agire nella giusta direzione a supporto del business. Wide nella mia mente rappresenta la grandiosità della natura. Dai maestosi scenari naturali come le grandi catene montuose, le praterie

una stampante di grande formato e il nostro pianeta. Perché? Perché giocando sulle assonanze della parola piuttosto che sul suo significato penso a Wide (qualcosa di ampio ed esteso), Wild (l’Africa, un luogo selvaggio), Wire (i cavi e l’installazione di una stampante di grande formato) e World (il nostro bellissimo pianeta)... insomma, sempre qualcosa di grande!

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Wide Web) che negli ultimi 20 anni (il prossimo 6 agosto) ha rivoluzionato il modo di comunicare, di fare business e di relazionarsi con il prossimo. Una rivoluzione culturale che, essendo trasversale sia per latitudine sia per estrazione sociale, ha appunto “allargato” i confini socio economici delle nazioni, creando collegamenti e relazioni prima impensabili.

Dario Morelli Sign&Display - marketing manager Italy, Imaging printing Group Hp Italiana La parola Wide mi fa venire in mente qualcosa di ampio, l’Africa,

Giovanni pizzamiglio business manager pro Graphics di epson Italia Mi viene automatico associare la parola Wide a World costruendo il termine Worldwide che è utilizzato per descrivere qualcosa di universale o comune a tutte le genti, quindi decisamente grande per le nostre unità di misura quotidiane. E andando oltre, collego poi questo al www di World Wide Web che rappresenta nella pratica come possa tradursi un progetto di dimensione davvero mondiale.

Alberto Bassanello direttore vendite Durst ItaliaSpontaneamente e senza pensare alla rivista o al nostro settore, Wide rievoca in me il concetto della dimensione senza limiti in generale, l’apertura mentale, l’assenza di ostacoli visivi, più o meno quello che vedo quando mi trovo sulla cima della montagna più alta intorno a me.

edoardo elmi presidente Guandong ItaliaWide, una sola parola che mi dice “Spazialità no limit per la stampa digitale”. Tutto questo mi fa tornare alla mente il lontano 1992/94, quando si formò spontaneamente un comitato in supporto del Sign Visual con la regia di Brigitte Hunt per dare vita ai primi seminari sulla stampa digitale con lo scopo di arricchire la manifestazione fieristica. Per mesi si è dibattuto per dare un significato concreto al concetto di grande formato: da dove iniziava e quali erano i limiti dimensionali, come definirlo per farlo comprendere agli operatori e ai potenziali fruitori di tali nuove tecnologie. Non trovando nulla di particolarmente efficace, decidemmo di adottare il termine un po’ americano di LFDP, acronimo di Large Format Digital Printing, che per circa dieci anni è stato ufficialmente utilizzato nelle conferenze, nelle relazioni tecniche e nelle interviste. Ora è musica per le mie orecchie sentire che basta dire Wide e tutti ne comprendono compiutamente il significato.

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americane o il deserto africano, alle piccolissime cose spesso invisibili ma alla base della nostra vita come il DNA.

Mario picchio presidente Roland DG Mid europeLa parola Wide genera immediatamente un grande entusiasmo dentro di me, la mia mente comincia subito a vedere un grande cielo azzurro e comincio a sognare di riuscire a realizzare tutte quelle idee che spesso il quotidiano ci costringe ad accantonare. Wide è per me la possibilità e la forza di creare qualcosa di nuovo, l’entusiasmo per rinnovare. Tutto questo si sposa meravigliosamente con il mondo digitale e con l’azienda che ho la fortuna di guidare. Grazie alla versatilità del digitale i sogni possono trovare forma in molte declinazioni diverse. Il segreto è riuscire ad ascoltare il mercato e le nuove generazioni perché niente è impossibile, basta semplicemente volerlo...

Wide rappresenta un’opportunità espressiva, composta dalla creatività della persona e dai mezzi tecnici disponibili, per fare in modo che la sua creatività sia esaltata e valorizzata. Wide è per questo tutta positività, un invito a stare attenti a quello che ci accade. Questa consapevolezza ci porta più avanti, verso qualcosa ad ampio respiro, verso qualcosa di “più Wide”.

Gianluca Bondioli responsabile commerciale Zünd ItaliaWide, per deformazione professionale, evoca le grandi stampe. Wide mi ricorda il Web, la comunicazione del futuro. Wide promette un allargamento delle prospettive, che spero vada a stimolare aree di mercato limitrofe e interessanti.

Matteo Redaelli amministratore di Logics, distributore ufficiale sistemi ZündLa parola Wide mi fa venire in mente un’immagine simile a quelle dei film di John Ford, con vasti paesaggi americani. Dunque, una visione di ampio respiro.

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vittorio neri responsabile comunicazione Roland DG Mid europeLa parola Wide mi fa subito pensare a qualcosa che non ha confini, uno spazio, reale o virtuale, aperto ai pensieri, alle parole e alle azioni. Se calo questo pensiero nella mia realtà di lavoro,

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Il momento peggiore della crisi economica mondiale sembra ormai alle spalle, ma il 2010 è stato un altro anno difficile per molte aziende di stampa. Relativamente al segmento della comunicazione visiva, quali sono state le conseguenze della crisi per HP? Nonostante le difficili condizioni delle attività commerciali, il 2010 si è rivelato un anno relativamente positivo per la divisione Sign & Display della nostra azienda, grazie soprattutto all’interesse costante per la tecnologia di stampa HP Latex, che in definitiva ha inciso positivamente sulla nostra quota di mercato complessiva. Inoltre, la HP Scitex FB7500, che ha creato un nuovo settore industriale, ha avuto un’accoglienza molto positiva nel corso del 2010 e continua a giocare un ruolo importante nel mercato dei grandi formati.

Il successo delle edizioni 2010 di IPEX e Fespa ha portato con sé una nuova ventata di ottimismo nell’industria della stampa. Condivide questa considerazione? Ad Ipex i principali espositori erano costituiti da aziende operanti nel digitale, il che a mio avviso dimostra che questa tecnologia è la chiave del futuro. Detto questo, da un

punto di vista più ampio ritengo che il segmento della stampa tradizionale continui a trovarsi in una situazione difficile e che gli stampatori che non hanno ancora adottato il digitale, o che sono nel digitale solo parzialmente, stiano ancora accusando il colpo. Per quanto riguarda Fespa, è chiaro che il digitale è attualmente la tecnologia predominante nel settore dei cartelloni e dei pannelli pubblicitari, al punto che è molto calato l’interesse per l’offset di grande formato e la serigrafia. Credo che l’ottimismo mostrato a Monaco sia stato determinato in buona parte dalla versatilità dell’inkjet e dalle numerose opportunità offerte da tale tecnologia.

Recessione a parte, gli stampatori si trovano a fronteggiare un mercato sempre più competitivo con richieste da parte dei clienti di maggiore qualità e rapidità. Cosa dovrebbero fare le aziende per distinguersi dalla concorrenza? Credo che ogni stampatore che basa la sua offerta unicamente sul numero di metri quadri stampati subirà sempre la pressione dovuta ai tempi di produzione e al prezzo. In effetti, gli stampatori più attivi si propongono già come consulenti di stampa, lavorando a stretto contatto con i clienti per esaminarne le loro esigenze e assicurare un valore aggiunto. Questi stampatori sono consapevoli che i clienti, al di là dei progetti standard, desiderano essere informati sulle novità che riguardano supporti,

tecniche e applicazioni che possono ottimizzare gli investimenti di marketing e differenziare le loro campagne pubblicitarie. In altri casi molti stampatori utilizzano sempre più varie tecnologie di stampa digitali allo scopo di offrire servizi via web. È interessante anche notare che sono moltissime le aziende di piccole dimensioni, in genere con soli tre o quattro dipendenti, che hanno unito le forze con altri stampatori allo scopo di consolidare le proprie competenze, aumentare la loro presenza sul mercato e ritagliarsi così ulteriori opportunità di business.

Quali consigli darebbe agli stampatori che devono valutare i loro prossimi investimenti? Naturalmente l’attenzione di ogni stampatore sarà incentrata soprattutto sulle apparecchiature in grado di offrire la migliore combinazione di velocità, qualità e convenienza economica. Credo, inoltre, che sia consigliabile rivolgersi a soluzioni di stampa versatili in grado di gestire un ampio ventaglio di applicazioni utilizzando supporti diversi, questo per ampliare la gamma di progetti proposti al cliente. Tuttavia mi preme anche sottolineare che, per definizione, il digitale include la stampa e molto altro ancora. Per questo motivo consiglierei alle aziende di scegliere un fornitore in grado di soddisfare le proprie esigenze IT, oltre a puntare su una tecnologia di stampa di qualità. Suggerirei inoltre agli stampatori di rivolgere l’attenzione alle aziende

puntare sempre pIù sul valore aggIunto

Cosa c’è di nuovo nel segmento del grande formato e quali sono le strategie vincenti per le aziende che vogliono competere sul mercato? ne parliamo con François martin, direttore marketing Hp graphic solution Business emea.

Interviste

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che sono leader di mercato, fornitori con i quali poter lavorare a stretto contatto e in grado di supportare le loro attività di marketing. Sul mercato ci sono tanti fornitori che propongono offerte molto diverse; conviene pertanto testare quei fornitori i cui programmi di R&S possono garantire prodotti all’avanguardia e soluzioni di workflow orientate a incrementare i profitti. Attualmente, gli stampatori hanno la possibilità di gestire applicazioni fino a ieri impensabili, il che dà la misura della rapidità dei cambiamenti. Uno dei nostri clienti ha infatti stampato recentemente 63.000 cartelloni singoli personalizzati per una catena che conta 156 punti vendita. In sostanza, le nuove applicazioni sono sinonimo di nuove opportunità di business.

Le tematiche ambientali hanno un ruolo sempre più importante nel mondo della stampa. Quali suggerimenti darebbe ai fornitori per ridurre l’impatto ambientale e garantire stabilità a lungo termine? Le norme sempre più rigide e la nuova legislazione stanno già portando i produttori e i fornitori a offrire prodotti e soluzioni in grado di ridurre l’impatto sull’ambiente. Ritengo tuttavia che, più che di rispetto delle leggi, si tratta principalmente di un problema etico. In qualità di fornitori, siamo concentrati a implementare in modo proattivo nuove soluzioni e strategie in grado di soddisfare non solo le normative in vigore e le esigenze attuali dei nostri clienti, ma anche ad anticipare quelle future. Un buon esempio è rappresentato dagli inchiostri HP Latex, una tecnologia a base acqua che consente di ridurre l’impatto della stampa sull’ambiente. Abbiamo anche dato vita a un’iniziativa in base alla quale i fornitori possono - senza costi aggiuntivi - riconsegnare una grande quantità di supporti riciclabili HP di diversa natura. Tali supporti sono riciclati a nostre spese e permettono allo stesso tempo alle

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aziende di offrire ai clienti un numero maggiore di servizi nel pieno rispetto ambientale. Attualmente, HP è l’unico fornitore ad adottare tali criteri, che di recente sono stati ampliati fino a coinvolgere 17 Paesi europei.

Restando sempre su questo tema, quale significato avrà per gli stampatori la legislazione in materia ambientale attuale e futura? Sebbene alcuni paesi siano molto più avanti rispetto ad altri, la legislazione influisce ancora sull’attività dei fornitori di servizi di stampa, indipendentemente da chi siano e dal luogo in cui operano. Questo avviene perché, anche nei paesi i cui governi non sono stati solerti nell’aggiornare le normative, un numero sempre maggiore di proprietari di brand internazionali invitano i propri fornitori a implementare metodi di produzione ecologici. Di conseguenza, i fornitori di servizi di stampa interessati a gestire il lavoro per conto delle multinazionali dovranno necessariamente aggiornarsi o rischieranno di perdere le opportunità di business. Indipendentemente dalle esigenze ambientali, per restare competitivi e crescere gli stampatori dovrebbero anche differenziare la propria offerta. Pertanto, oltre ad aggiornare la propria azienda adeguandola alle esigenze ambientali attuali e future, consiglierei anche di prendere in considerazione le soluzioni di stampa che forniscono, ad esempio, le opzioni di stampa in piano/roll-to-roll, nonché la possibilità di gestire vari tipi di supporti in modo da garantire un ampio ventaglio di applicazioni.

Viviamo in un mondo in rapida evoluzione in cui i consumatori decidono gli acquisti in tempi sempre più brevi. Dal punto di vista della stampa, in che modo HP soddisfa tale esigenza? È una domanda interessante; effettivamente stanno cambiando le modalità con le quali i proprietari

dei brand approcciano i loro clienti. Il momento dell’acquisto è sempre più importante; i siti internet sono sempre più intuitivi e consentono di toccare virtualmente ciò che acquistiamo. Nei negozi, per contro, assume sempre più importanza la comunicazione POS e POP. E poiché la maggior parte delle scelte di acquisto viene effettuata nei negozi, i proprietari dei brand puntano a catturare l’attenzione del target con messaggi più incisivi. Questo significa qualità elevata per confermare l’identità del brand e messaggi in linea con i prodotti da promuovere. Anche le offerte speciali e le promozioni last minute implicano la stampa di materiale POS/POP da aggiornare regolarmente, un’opportunità questa per gli stampatori per aumentare il loro fatturato.

Quali sono le sue previsioni per il nuovo anno per quanto riguarda il settore dei cartelloni e dei pannelli pubblicitari? Credo che il 2011 non sarà molto diverso dal 2010. Ritengo che assisteremo a un aumento del digital signage utilizzato in abbinamento a cartelloni pubblicitari stampati in digitale, in particolar modo nell’ambiente della vendita al dettaglio, nonché in luoghi pubblici quali aeroporti e stazioni ferroviarie. Penso inoltre che assisteremo a un’accelerazione nella sostituzione di tecnologie a solvente a favore degli inchiostri UV e HP Latex. L’ampia gamma di soluzioni disponibili con queste due tecnologie rende i sistemi a base solvente un’opzione sempre più superata. Inoltre, attenzione a non sottovalure il fattore “verde”: come già accennato, lo stampatore di successo dovrà offrire ai clienti prodotti stampati in grado di ridurre l’impatto sull’ambiente. Al di là di questo, non mi aspetto cambiamenti rivoluzionari, ma piuttosto un consolidamento delle applicazioni digitali che già rappresentano una percentuale crescente dell’intero mercato della cartellonistica di grande formato.

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Alla base del feeling che si è creato tra pixart.it – oggi ribattezzata pixartprinting – e i suoi 65.000 clienti c’è il concetto elevato della parola “servizio”. Servizio che si esprime non solo nel garantire un prodotto di qualità stampato (e spedito) nei tempi richiesti e con costi vantaggiosi, ma anche nella grande attenzione e cura da parte di pixartprinting nel seguire l’ordine in tutto il suo iter, passo dopo passo, facendo sentire il cliente al centro del proprio business. Una ricetta semplice ma efficace, uno stile, un modo di stare sul mercato che ha portato l’azienda a ottenere un altissimo livello di fidelizzazione dei clienti, perché, come dice lo stesso Matteo Rigamonti, fondatore e ad, «chi prova il nostro servizio nella maggior parte dei casi non ci lascia più». Un’attenzione che si esprime anche nella possibilità di ristampare i lavori che a detta del cliente presentano dei problemi, anche se ciò potrebbe derivare da un errore a monte non imputabile all’azienda. Insomma, pixartprinting continua dal 1994 ad avere successo, macinando ordini su ordini, e veleggiando ora anche verso l’internazionalizzazione. Una nuova sfida che coincide non solo con il cambio di denominazione sociale in pixartprinting – brand con il quale ora opera in tutta Europa – ma anche con l’inaugurazione della nuova sede a Quarto d’Altino, un edificio con 10.000 m2 destinati alla produzione, ai quali se ne aggiungono 2.000 di uffici. Una location di grande prestigio ma temporanea, in quanto l’azienda

un 2011 nel segno della crescIta nuovo nome, nuova sede e ambiziosi progetti all’orizzonte. pixartprinting affina le strategie e va alla conquista del mercato europeo.

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ha già formalizzato l’acquisto di un terreno di 66 mila m2 per costruire una sede di 33 mila m2 coperti che sarà pronta nel 2013.

Know-how da esportare: pixartprinting ora parla inglese, spagnolo, francese… La strategia di espansione sul mercato europeo si concretizza nella creazione di negozi virtuali in ciascun Paese ritenuto commercialmente interessante, con flussi di lavoro personalizzati e in grado di parlare la lingua dei singoli paesi. Ciascuno di essi avrà un dominio locale e permetterà quindi ai clienti di accedere all’offerta e ai servizi visitando il “negozio di vicinato” (pixartprinting.es, pixartprinting.fr e così via). Attualmente sono stati acquistati domini per 20 paesi europei e 10 extra-europei mentre sono già operative le vetrine di Italia, Francia e Spagna. A breve sarà on

air anche la vetrina e il customer service in Portogallo. Per quanto riguarda invece il Regno Unito, pixartprinting ha seguito un’altra modalità dando vita a una società a sé stante denominata pixartprinting.co.uk, una nuova realtà nata dalla partnership con Gary Peeling, CEO di Precision Printing, azienda specializzata nel servizio di prodotti stampati di piccolo formato, con 120 dipendenti e completamente nuova all’esperienza web-to-print. pixartprinting.co.uk collaborerà con la sede italiana in ambito produttivo mentre tutti gli aspetti commerciali saranno invece gestiti direttamente da Londra. La produzione inglese si farà carico degli ordini di piccolo formato e di quelli con consegna in 24/48 ore, utilizzando i sistemi digitali HP e offset Heidelberg. La sede produttiva di Quarto d’Altino stamperà invece per il mercato inglese tutti i lavori large format e produrrà direttamente gli stampati per le consegne a 7 giorni. La partnership avviata negli UK rappresenta un progetto pilota e servirà a testare il terreno per poi replicare questa formula mediante collaborazioni commerciali e produttive in altri paesi europei. Tutto questo è possibile, come spiega Matteo Rigamonti, «grazie a tre elementi fondamentali: una strategia di marketing solida e di lungo respiro, software di alto livello, attrezzature e fornitori molto ben organizzati». Concetti che hanno valso all’azienda il premio “Meriti speciali” nell’ambito del prestigioso Premio La Vedovella 2010.

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sì al digitale… ma largo anche all’offset Fin dal suo esordio il nome pixart è stato associato a servizi di stampa digitale. Tuttavia, da poco più di un anno, l’azienda ha iniziato a puntare anche sulla capacità produttiva delle macchine offset di ultima generazione, scelta che Alessandro Tenderini, direttore generale, così motiva: «Abbiamo deciso di investire nel tradizionale in quanto, pur constatando che le tirature si sono abbassate, non sono ancora così basse da renderle economicamente vantaggiose per il digitale». Un’altra riflessione riguarda poi il break-even con il digitale che secondo pixartprinting non è più sulle 700 copie A3 (o 350 fronte/retro) ma, con una serie di integrazioni software che l’azienda sta sviluppando, potrebbe arrivare a 200/300 copie. In ultima analisi, come spiega lo stesso Rigamonti, «ciò che interessa al cliente sono qualità, puntualità e prezzo e non tanto se la tecnologia di stampa utilizzata è digitale o offset». Al di là comunque delle tecnologie di stampa, punto di forza del

processo produttivo dell’azienda è un software messo a punto da un team di ricerca, frutto di 15 mesi di lavoro e di un investimento di circa 400 mila euro, in grado di smistare gli ordini (in totale 2.000 al giorno, su 7.000 preventivi effettuati online) valutando di volta in volta se è più idonea la stampa offset o quella digitale. Restando in tema di software, un ulteriore passo verso l’ottimizzazione dei flussi produttivi è rappresentato dall’ingresso in azienda del software Uragano, progettato ad hoc da pixartprinting, in grado di gestire il workflow unendo le commesse per tipologia di supporto e tempi di consegna scelti dai clienti. Con esso pixartprinting è in grado di abbattere ulteriormente i costi di produzione.

un ricco parco macchine di piccolo e large formatSe si visita la sede si resta colpiti dal dispiegamento di macchine costituite, per quanto riguarda il piccolo formato, da 6 HP Indigo, 2 offset Komori, una da 4 e una da 10 colori, finissaggio targato Horizon, Duplo e Polar, 5 plotter da taglio

Zund e 2 linee di saldatura e 2 occhiellatrici Flexa. Nel large format ci sono invece 3 Durst Rho 700 Hs PAC e 1 Rho 700 PAC; due roll-to-roll Durst Rho 320, 4 HP Latex da 2,5 m, 4 plotter Mutoh e 6 Roland, 2 sistemi KIP Color. Nell’ambito del finishing del grande formato pixartprinting utilizza una fresa Cielle, un plotter da taglio Zund e un sistema di confezionamento dei pannelli Panotec che consente di creare scatole con un flusso di lavoro automatizzato.

tutti i numeri di pixartprinting Clienti totali: 65.000Italiani 45.000Esteri: 20.000Ordini: 2.000 al giornoTipologia clienti: 90% operatori del settore, per lo più stampatoriServizio: 7 giorni su 7Tempi consegna lavori: 24, 48, 72 e 5/7 giorni

Matteo rigamonti. nella pagina a fianco con gary peeling, ceo di precision printing. sopra, l’interno della nuova sede di pixartprinting a Quarto d’altino (Venezia).

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L’Unione Europea insieme ad altre nazioni sta attuando politiche finalizzate alla riduzione del livello di gas serra emesso nell’ambiente al fine di controllarne l’impatto negativo sui cambiamenti climatici. Una delle principali classi di sostanze sotto accusa nell’ambito delle emissioni dei gas serra sono i cosiddetti COV (Composti Organici Volatili). In genere i solventi utilizzati nel settore della stampa contenuti negli inchiostri, nei detergenti e nei ritardanti fanno parte dei COV. Perché sono ritenuti pericolosi per l’ambiente? I COV sono ecologicamente pericolosi soprattutto a causa del loro ruolo nella formazione dello smog fotochimico nella bassa atmosfera, conosciuta come la troposfera (0 - 20 km dalla crosta terrestre), mentre nella stratosfera (20 - 50 km al di sopra della superficie terrestre) i COV contribuiscono al deterioramento dell’ozono stratosferico, necessario per proteggere la superficie della Terra dai raggi ultravioletti dannosi. La riduzione di questo scudo per i raggi UV è una delle cause del surriscaldamento globale.

Le normative europee sulle emissioni di Co2Quali sono stati i provvedimenti dell’UE per regolare le emissioni di CO2? Ci sono due direttive principali: la direttiva per riduzione integrata dell’inquinamento (IPPC) e la direttiva sulle emissioni di solventi (SED). La IPPC copre tutte le forme di

inquinamento: terra, aria e acqua controllando le diverse tipologie di industrie minerarie, chimiche, di gestione dei rifiuti, fornitrici di energia e la stampa con un consumo superiore a 200 tonnellate di COV all’anno. Il SED è dedicato a specifici settori che impiegano COV come la stampa per cui il consumo di COV supera le 5 tonnellate all’anno. Sono fissati i limiti sulla quantità di COV che possono essere emessi, oltre i quali è obbligatorio per le aziende dotarsi di impianti di abbattimento per dissociare i COV in anidride carbonica e acqua. Queste apparecchiature richiedono investimenti onerosi (fino a 1.000.000 di euro) e impegnano competenze tecniche per l’efficace utilizzo. A partire dalla serigrafia rotativa, quella a foglio e tutte le tecnologie di stampa a bobina sono coinvolte, mentre le tecnologie di stampa digitale sono escluse. Tuttavia, in alcuni paesi dell’Unione Europea leggi più restrittive e normative dedicate destinate a rendere operative le direttive comunitarie hanno incluso tali processi di stampa nel meccanismo di controllo COV. L’Accordo di Copenaghen del 2009 ha sancito la riaffermazione da parte dei governi in tutto il mondo, compresa l’Unione Europea, dell’impegno a ridurre del 20% rispetto alle emissioni registrate nel 1990 entro il 2020. Questo obiettivo non potrà essere raggiunto semplicemente attuando le normative IPPC e SED. Sono necessari provvedimenti più severi.

Innanzitutto verranno maggiormente controllate le imprese private con l’istituzione di tasse ambientali in particolare applicate ad esempio ai trasporti. Saranno inoltre ridotti i limiti consentiti di emissione di COV: in particolare le aziende che attualmente non sono soggette alle direttive IPPC e/o SED saranno assoggettate ad altri provvedimenti normativi per fare in modo che si allineino ai parametri definiti dall’Accordo. In tal caso anche il settore della stampa sarà coinvolto nei provvedimenti di controllo dei COV. Attualmente l’UE ha affiancato alle direttive IPPC e SED altri cinque provvedimenti, uno dei quali è noto come Direttiva sulle emissioni industriali, approvata dal Parlamento Europeo nel luglio 2010. Un comunicato ufficiale dell’Unione Europea afferma che saranno applicati limiti più severi rispetto all’inquinamento atmosferico. Agli Stati membri sarà concessa una certa flessibilità nella proroga dei termini per quanto riguarda le centrali elettriche e per le centrali a carbone nei Paesi dell’Est, per questo motivo sarà l’industria privata a dover compensare la carenza di riduzione delle emissioni. Le normative più severe entreranno in vigore nel 2016.

Conseguenze per la stampaCome può affrontare questo problema il settore della stampa? La risposta sta nell’utilizzo della tecnologia. Dato che il SED è stato introdotto nel 1990 in concomitanza

L’ImpIego deI soLventI In stampapaul machin* fornisce un aggiornamento sulle normative legate alle emissioni di Co2 in relazione ai Cov.

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con la diffusione della tecnologia UV, sono conseguentemente stati messi in commercio inchiostri a base acqua o consumabili a basso livello di COV. Questi ultimi sono adatti a qualsiasi tipo di supporto e di tecnologia di stampa consentendo ai fornitori di prodotti stampati di scegliere di impiegare nei propri processi prodotti a basso livello di COV. È vero che questo tipo di inchiostro e la relativa tecnologia possono avere oneri di investimento e costi di gestione più elevati, in quanto i dispositivi sono dotati di moduli di polimerizzazione rispetto alle normali soluzioni di stampa di grande formato a solvente, ma sicuramente queste spese non sono paragonabili a quelle legate a eventuali impianti di abbattimento che potrebbero essere necessari quando entreranno in vigore più severe norme di controllo COV. Un effetto positivo che potrebbe comportare un rinnovo tecnologico a favore di un approccio meno inquinante è anche quello dell’efficientamento dei processi di stampa con una conseguente ottimizzazione dei costi.

*Membro dell’Health and Safety Executive del Comitato consultivo Industria della stampa e consulente per l’Unione Europea dell’ambiente per il settore della stampa.

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In occasione della scorsa Viscom di Milano abbiamo incontrato presso lo stand di Euroscreen, Massimiliano Cariolato, sales manager di EFI-Vutek Italia, e Antonio Santoso Pozo, regional manager South Europe EFI-Vutek, per dare seguito all’anticipazione pubblicata su XXL, la pubblicazione sul wide format distribuita in fiera.

Quali sono le strategie di EFI-Vutek per il prossimo futuro?A.S.P.: In generale la strategia di EFI è proseguire nel costruire un portfolio che copra tutte le esigenze dei fornitori di prodotti stampati: in particolare nel grande formato abbiamo la serie Vutek che si pone al top della produttività e parallelamente abbiamo implementato la famiglia Rastek che copre le richieste di livelli di produttività intermedi. Il nostro vantaggio rispetto ai competitor è la nostra struttura aziendale di fornitore globale: siamo produttori di inchiostri, abbiamo una posizione di leadership nello sviluppo del software e progettiamo e costruiamo l’hardware.

Un portfolio completo richiede anche un’organizzazione commerciale strutturata, come avete organizzato la distribuzione dei prodotti e dei servizi EFI-Vutek in Italia?M.C.: Oltre alla presenza diretta come EFI-Vutek Italia, abbiamo scelto di rafforzare la nostra distribuzione in una prospettiva di crescita di quote di mercato, affidando a Euroscreen – partner con cui abbiamo un rapporto di business ormai consolidato – la serie di soluzioni più produttive Vutek, mentre Digitalia è ora distributore dei prodotti Rastek, che sono destinati a un mercato entry level.

Quali sono le implementazioni e le nuove tecnologie su cui sta lavorando il vostro reparto di ricerca e sviluppo? A.S.P.: Da sempre la nostra filosofia di sviluppo tecnologico è molto attenta a soddisfare le richieste del mercato sia in termini di hardware sia di software: in questo momento le esigenze primarie dei nostri utenti, ma in generale l’attenzione dei print

service provider, è concentrata sul cost saving e su un calcolo molto più preciso del ROI. Per questo stiamo lavorando per rendere le nostre soluzioni sempre più modulari nell’ottica della piattaforma aperta, in modo da consentire al cliente di partire con un investimento adatto ai volumi di business reali per poi upgradare la propria macchina in base alla crescita delle commesse e delle esigenze di automatizzazione e di applicazioni diverse. Anche il software svolge un ruolo di primaria importanza non solo da un punto di vista della qualità di stampa, ma anche nell’efficientamento dei processi. Infine un focus importante su cui stiamo continuando a lavorare è quello dello sviluppo di prodotti green, per cui EFI-Vutek è stato pioniere con gli inchiostri BioVu.

Quali sono le fasce di mercato che investono maggiormente e quali sono le attuali esigenze dei clienti? M.C.: Abbiamo un 50% di clienti che provengono dalla stampa serigrafica e decidono di investire per la prima volta in una soluzione digitale su cui migrare parte dei lavori e che per questo abbia caratteristiche, in quanto a performance e risultati di stampa, che soddisfino le loro esigenze. Anche molti stampatori offset si stanno avvicinando alla stampa digitale di grande formato per far fronte alle brevi tirature e alle esigenze di personalizzazione dei loro clienti.

le strategie di un fornitore globaleefi-Vutek rafforza la propria presenza sul mercato italiano.

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Massimiliano Cariolato (a sinistra), sales manager di efi-Vutek italia, e antonio santoso Pozo, regional manager south europe efi-Vutek. a destra, lo stand di euroscreen alla scorsa Viscom 2010 di Milano.

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best seller Proprio poco prima della scorsa edizione di Viscom a Milano, EFI Vutek ha festeggiato la vendi-ta della 100ª stampante wide format GS3200: lo stampatore Quarmby Colour, con sede a Leeds, ha installato la stam-pante ibrida in piano e flatbed e bobina con tecnologia UV da 3,2 metri. L’azienda inglese, già in pos-sesso di due stampanti Vutek QS2000, ha scelto la versione a otto colori più inchiostro bian-co per ampliare la propria capa-cità produttiva e per rafforzare la propria leadership nel mercato del wide format. Dal momento del lancio della Vutek GS3200, le unità ven-dute hanno superato qualsiasi più rosea previsione. Con una velocità massima di 233 m2/ora e una qualità fotografica con una risoluzione effettiva di 1.000 dpi, queste macchine da 3,2 metri sono installate in tutto il mondo.

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Plotter Kona Apparel Si chiama così la nuova serie di plotter ad alta produt-tività di Mutoh progettati per il mercato professionale: la nuova serie esegue stampa e taglio di progetti eseguiti con il CAD ed è disponibile in due modelli. Kona Appa-rel 1400, che ha una larghezza di taglio di 1.365 mm, e Kona Apparel 1650, in grado di tagliare formati fino a 1.615 mm di larghezza, sono affidabili e produttivi e assi-curano precisione nelle linee e nel taglio. La famiglia Kona Apparel integra nuovi set di applicazioni e funzionalità che semplificano il lavoro professionale secondo le più attuali esigenze di questo specifico mercato. L’affidabilità dei componenti è garantita in quanto la parte elettronica e le automazioni dei plotter sono gli stessi impie-gati nell’industria automobilistica.

Promotion Nuove linee da Beechfield Marchio specializzato in copricapi promozionali, Beechfield lancia tre nuovi de-sign nel 2011: il berretto Sherpa B345, lo zuccotto con fascia per stampa B445 e il cappellino rapper a 5 spicchi B610. I nuovi prodotti non solo riflettono le tendenze moda contemporanee nel mercato della modisteria aziendale e promozionale, ma si misurano direttamente anche con aspetti pratici di deco-razione degli articoli. Sherpa B345 consente di adattare la moda invernale alle massime prestazioni in ambienti esterni; si prevede che il nuovo berretto sarà soprattutto popolare nel mercato degli sport invernali da praticare sulla neve, ma lascia intendere che susciterà particolare interesse anche come coprica-po di moda invernale per uso generico. Beechfield descrive il nuovo zuccotto con fascia per stampa B445 come una “soluzione semplice a un problema vecchio”; sviluppato in collaborazione con un negozio di stampa britannico, il B445 individua nel sempreverde berretto a costine B45 il suo punto di parten-za e aggiunge una banda in twill ben rifinita da decorare e una controfodera sul risvolto; la banda offre una superficie ideale per la stampa. Il nuovo cappellino rapper a 5 spicchi B610 è una versione economica del capofila rapper Smartfit B665; confezionato al 100% in twill di cotone, il berrettino ha inoltre una calotta a cinque pannelli per semplicità di decorazione.

Emissioni Sun Chemical per l’ambiente Per sostenere i propri clienti nella ricerca di un’attività sostenibile, in un modo quantitativo e sostenuto da dati effettivi, Sun Chemical ha pubblicato il rap-porto Impatto ambientale delle emissioni di carbonio 2010 (www.sunchemical.com/sustainability), che delinea i risultati di nove analisi ambientali condotte recentemente, rivolte a quantificare l’impatto delle emissioni di carbonio del-le proprie linee di produzione. I risultati evidenziati nel documento forniscono dati che saranno utilizzati da Sun Chemical per migliorare ulteriormente i propri processi produttivi, al fine di ridurre l’impatto ambientale della sua attività e del-le linee di produzione. Le analisi si concentrano sulle emissioni dei gas serra (GHG) associati con le attività produttive e di distribuzione, detto anche il ciclo di vita “dalla fabbrica al cliente”, dei prodotti di Sun Chemical. L’analisi ha riguardato 6 linee di produzione, per un totale di 9 prodotti, a rap-presentare circa il 90% dei prodotti offerti, tra cui: inchiostri neri coldset, inchio-stri colore coldset, inchiostro rotocalco da pubblicazione, basi in nitrocellulosa, inchiostro in nitrocellulosa, inchiostri flessografici a base acqua, dispersioni flexo ad acqua, inchiostri a essiccazione per energia e inchiostri da forno.

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l’immaginazione in formato wall paper I supporti Muramour, brand dell’azienda belga Craftecazon, sono proposti nel nostro paese da Digitalia sulla base di un accordo di commercializzazione esclusiva. I digital wall covering sono supporti in PVC dedicati all’interior de-coration per il rivestimento di pareti; sono disponibili in differenti finiture, sono ottimizzati per la stampa inkjet sia a solvente sia eco-solvent e sono certificati in classe ignifuga euro “B” (s3, d2). A partire dai prezzi competitivi, i prodotti Muramour vantano diversi plus tra i quali: la facilità generale di applicazione, la completa lavabilità, una particolare resistenza allo strappo e, soprattutto, la possibilità di rimozione senza traccia di segni residui come collanti o altri scarti. Infatti le specifiche colle assorbenti e non assorbenti della gamma abbinata sono propriamente calibrate sul ma-teriale esterno e perciò, se correttamente applicate su superfici compatte (o preventivamente rese tali tramite stucco), permettono la rimozione a secco senza alcun danneggiamento o degrado della sottostante area di applicazio-ne; in ogni caso la totale pulizia è assicurata a umido con un qualsiasi normale detergente domestico. Muramour è disponibile in tre differenti tipi di rivestimento, ognuno adatto a particolari effetti di stampa in base alla scelta di un risultato più a rilievo o più in mimetizzazione con la parete. Nelle opzioni c’è il Sable, effetto “sabbia” graffia-to che garantisce elasticità e finezza al tatto con resa morbida; il Lin, una “tela” che offre un supporto classico con struttura sottile, ad ampia tolleranza di uso e tonalità; infine Lisse, effetto “liscio” come rivestimento in raso capace di ren-dere al meglio immagini vibranti, dai toni più forti. Questi prodotti si votano dunque ad arricchire uffici, depositi, ambienti di pas-saggio e di uso collettivo per dipendenti e clienti oppure aeroporti, hotel, bar, ristoranti; ma anche, all’occorrenza, originali spazi privati in base ai gusti e alle possibilità. Non a caso il produttore suggerisce di guardare oggi al muro come qualcosa di limitato solo dalla propria immaginazione. www.muramour.euwww.digitaliaspa.eu

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Etichette Successo italiano in India La scorsa edizione della fiera Labelexpo India 2010 ha confermato il successo delle macchine per etichette Cartes. I visitatori si sono dimostrati particolar-mente interessati alle serie Laser350 e Combi Laser. La Laser di Cartes è l’unica macchina con sorgente semi-sigillata presente nel mondo delle etichet-te autoadesive. Caratteristiche fondamentali sono la durata illimitata della sor-gente, costanza nella qualità del taglio nel tempo e costi di manutenzione ed esercizio contenuti. Le macchine della serie Combi Laser uniscono molteplici tecnologie e lavora-zione nello stesso processo produttivo: stampa serigrafica, rilievo braille, verni-ciatura a spot, stampa a caldo, applicazione ologrammi, rilievo, plastificazione, verniciatura UV, e l’innovazione tecnologica della fustellatura Laser Cartes. www.cartes.it

Software EngView per scatole ed espositori Cielle fa un ulteriore passo avanti e insieme a EngView presenta un processo facile e completo per la realizzazione di scatole, espositori, POP e imballag-gi, grazie all’utilizzo di librerie complete di scatole parametriche. Ora disegnare contenitori e materiali da esposizione non è più un problema. Niente più tempo perso per misurare, decidere dove posizionare le cordonature affinché il ma-teriale si pieghi correttamente e in quali punti collocare le fessure in modo che le patelle si inseriscano perfettamente, nessuna necessità di ricorrere a grafici esperti e dotati di inventiva. Semplice da usare, il software EngView provvede a tutto da solo e ha a disposizione una vasta libreria con oltre 1.300 modelli certificati FEFCO e ECMA da realizzare nei più comuni materiali (cartoncino, micro-onda, doppia-onda, onda-scoperta, cartone-ondulato, multistrato, car-tone pressato, cartone alveolare ecc.), pronti per l’uso e modificabili in base alle necessità. Il software EngView calcola automaticamente lo sviluppo del solido, elaborando una simulazione in 3D del prodotto finito completo di movi-menti di piegatura/montaggio. www.cielle.it

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Sportswear I modelli 2011 di Fruit of the loom Fruit of the Loom ha lanciato cinque nuovi modelli di indumenti per il 2011 che denotano un’ulteriore espansione della gamma di T-shirt Valueweight, la risco-perta della polo pesante e il lancio della primissima felpa Outodoor da donna. Le T-shirt Lady-Fit Valueweight con collo a V e Lady-Fit Valueweight a maniche lunghe e la T-Shirt senza maniche sono tutte realizzate con base integralmente in tessuto Valueweight in cotone Fruit of the Loom (160/165 gm/m2). La polo pesante è stata completamente ridisegnata per offrire ulteriori caratte-ristiche di alto livello, a un prezzo ancora più competitivo. La felpa Lady-Fit con zip è realizzata con lo stesso tessuto in felpa in poliestere anti-pill al 100% (300 gm/m2) del modello da uomo. www.fruitoftheloom.eu

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Inkjet Stampanti Roland con software EFI Le più recenti stampanti a getto d’inchiostro di Roland DG sono ora supporta-te dai software di gestione del colore di EFI, tra cui le soluzioni Print Pack 2 per EFI Colorproof XF e il RIP Fiery XF 4.1. I modelli sono le stampanti/taglierine con LED agli UV VersaUV che utilizzano inchiostri ecologici agli UV CMYK, bianco e trasparente, tutta la serie Soljet Pro III XJ e XC, inclusa la stampante/taglierina per il bianco e quelle della serie VersaCamm VP-i e SP-i, le stampanti VersaArt RS con inchiostri ecologici. L’integrazione con le soluzioni EFI ottimiz-za la loro produttività e offre vantaggi aggiunti agli utenti degli inchiostri bianchi e trasparenti. Gli utenti possono connettersi al MIS e alle soluzioni Web-to-print e Web Control Center per la stampa in remoto e la stampa di prove.

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Andate in internet al portale

e cliccate sul banner “riviste sfogliabili”

www.stampamedia.net

Dietro a questo piccolo bottone

c'è una importante novità che allarga i confini della comunicazione.

Wide integra carta stampata e web. Quando su Wide trovate questo “bottone” - sia accanto ad un arti-colo che ad una pagina pubblicitaria – significa che sulla rete potrete avere facile accesso agli appro-fondimenti che vi interessano.

istruzioni per l’uso

*gli abbonati avranno così la possibilità di sfogliare on-line la rivista il giorno stesso che questa viene mandata in stampa, quindi un paio di settimane in anticipo rispetto a chi la riceve tramite la normale distribuzione.

Per informazioni sulle modalità di abbonamento: tel. 02 7529101 oppure [email protected]

Sfogliate la rivista e quando trovate il “bottone” cliccatelo e verrete collegati ad un file di approfondimento. Potrete trovare un filmato, una scheda di prodotto, maggiori informazioni sull’argomento che per motivi di impaginazione non hanno potuto trovare spazio sulla carta stampata, altre foto o documenti correlati.

Scegliete la rivista che volete sfogliare cliccando sulla copertina (tutte le riviste sono accessibili tranne l’ultimo numero che è riservato agli abbonati* in regola con l’abbonamento – se non siete abbonati, abbonatevi!)

www.wideonline.it

www.print-buyer.it

www.print-buyer.it

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dove Roland distribuiva ai visitatori del proprio stand quattro schede “Come Fare”, istruzioni pratiche, in pillole, su come realizzare alcune applicazioni molto comuni nell’ambito della gadgettistica e della personalizzazione. Non c’è dubbio, la stampa è un mestiere creativo!

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“Da cosa nasce cosa”, ci insegnava Bruno Munari, che se fosse ancora con noi avrebbe sicuramente lodato la filosofia dell’Artigiano Tecnologico. Questa figura immaginaria, in cui la community degli utenti delle soluzioni Roland DG si è identificata perfettamente nel corso di questi ultimi anni, ha continuamente attinto non solo attrezzature, software e inchiostri. Ciò che ha contribuito a costruire un fenomeno unico nel mondo della stampa digitale – quello della comunità degli Artigiani Tecnologici –, oltre all’affidabilità delle macchine del brand Roland, è proprio l’attitudine dell’azienda di Acquaviva Picena di dispensare ai “Rolandiani” preziosissimo know-how nelle più fantasiose forme. Attraverso convegni, corsi, eventi così come l’impiego degli spazi fisici e virtuali nei modi più creativi possibili, Roland continua la sua mission di stimolare l’immaginazione dei propri utenti, come leva potente per la costruzione di nicchie di business da Guinness dei Primati. In occasione di Viscom abbiamo visitato, all’interno dello stand di Roland, l’area Campus, spazio in cui il visitatore poteva lavorare con i prodotti, creare, stampare, chiedere informazioni applicative e di software, grazie alla presenza di esperti come Giovanni Re e

Guida alla creativitàcon le Guide e le schede “come fare”, roland stimola la creatività dei propri utenti.

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Daniele Cogo. Proprio in questo spazio adibito a “scuola creativa” c’erano anche i libri, le guide applicative di Roland: una serie di tascabili utilissimi per acquisire i fondamentali su diverse tecnologie come la stampa e taglio, gli inchiostri metallici, la soluzione R-Wear. Piccoli vademecum che in maniera ordinata, chiara e semplice affrontano temi specifici a partire dalla descrizione tecnica, per addentrarsi nella preparazione del file, spaziando per una serie infinita di applicazioni con relativi consigli pratici per produrle, fino a una breve presentazione degli ambiti di impiego, del mercato di riferimento e delle potenzialità di sviluppo offerte da una data soluzione. L’operazione “guida” – che non è una novità, si possono collezionare scaricandole dall’area download nel sito di Roland – è stata rafforzata durante il PromotionTrade Exhibition di Milano

la Guida roland stampa&taglio e una delle schede “come Fare”, istruzioni pratiche, in pillole, su come realizzare alcune applicazioni nell’ambito della personalizzazione.

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stampare bene per vendere di più

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Per questo Digital Flex sceglie la qualità Epson.

Per rispondere alle esigenti richieste degli uffici marketing, Digital Flex (una società di Nuova Roveco Group) ha scelto Epson Stylus Pro WT7900: la stampante che fa dell’attenzione alla qualità e ai dettagli i suoi principali punti di forza. Digital Flex è un’azienda leader in Europa nella stampa flessografica, settore nel quale è presente dal 1964. Questa ultraquarantennale esperienza ha permesso di maturare competenze elevatissime e di affiancare i clienti nella scelta delle soluzioni più adatte per

ottenere risultati di qualità superiore. Con la consapevolezza dell’importanza crescente che ha il packaging per le aziende, sia nella comunicazione del brand sul punto vendita sia come strumento in grado di aumentare la vendita del prodotto. Così, per offrire ai suoi clienti un digital proofing ancora più affidabile rispetto alle prove colore digitali realizzate con il sistema sino ad allora adottato, ha scelto di rivolgersi ad Epson. «Epson Stylus Pro WT7900 – spiega Angelo Manzoni, responsabile IT e Nuove Tecnologie di Digital Flex – ci ha permesso di dare ai clienti che stampano su film trasparente una riproduzione ancora più reale del lavoro con la possibilità di stampare anche il colore bianco». Grazie all’utilizzo combinato della stampante Epson Stylus Pro WT7900 e del software GMG Colour Proof, il cliente ha in mano una prova colori su materiale trasparente che simula il risultato di stampa sia a livello spettrofotometrico che di dot gain. Questo modello è in grado di riprodurre un gamut colore ancora più ampio, avendo a disposizione in più il verde, l’arancio e il bianco. «Il tutto – continua Manzoni – con una semplicità d’uso che ci ha ampiamente soddisfatto. Ad oggi sono presenti nella nostra sede tre stampanti Epson Stylus Pro WT7900, che ci garantiscono non solo una migliore qualità delle prove colore, ma anche il vantaggio, in termini economici, di poter ottimizzare i costi del materiale di consumo per tutti i modelli Epson, per la stampa sia su carta che su materiale trasparente».

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La promozione del prodotto nell’era del marketing emozionale sembra concentrata nell’attribuire alla forza comunicatrice del brand, della fiducia e del trasporto emotivo nei confronti della marca, un ruolo chiave per il successo nella vendita. Distinguersi nella giungla del proliferare di una varietà sempre più eccessiva per qualsiasi prodotto, dal più semplice ed essenziale al più sofisticato, è diventato assolutamente fondamentale. Il “neuro marketing” propone parallelamente una lettura più scientifica che esamina il posizionamento del prodotto nel punto vendita in relazione ai meccanismi percettivi dell’occhio umano e di conseguenza si concentra su soluzioni che sfruttino al massimo le coordinate spaziotemporali per raggiungere quella visibilità che si trasformi in attenzione e memoria. Sempli-ficando, un prodotto vincente è quello legato a un brand che esprime valori in cui il consumatore si identifica incondizionatamente e al contempo è intelligentemente posizionato nel punto vendita, secondo le dinamiche che gli consentono di catturare l’attenzione del consumatore, costantemente bombardato di messaggi. Come tutto ciò si traduce in pratica? Tutte queste teorie ormai consolidate, che sono alla base dell’evoluzione continua dello studio dei comportamenti del consumatore, guidano i processi di produzione ovvero tutto ciò che al di là del packaging sta “intorno” al prodotto nel suo ciclo di vita

all’interno del punto vendita. A cominciare dallo studio della grafica fino alla vera e propria realizzazione e allestimento passando per il progetto, quello che chiamiamo POP segue dinamiche precise che cercheremo di individuare. Iniziamo con il capire quali sono le scelte di investimento da parte dei brand owner. Praticamente tutti, o quantomeno i marchi più visibili, investono in allestimenti. I settori che sono maggiormente presenti nella GDO in particolare con il classico espositore sono la cosmesi e il food, seguiti da nicchie come l’abbigliamento. Naturalmente nel supermercato le aziende, soprattutto delle prime due categorie, investono molto di più sulla quantità di espositori e sulla loro visibilità, piuttosto che esasperando la qualità. Diversamente quando si parla di presenza in profumeria, in farmacie o in negozi specializzati la ricerca della qualità di stampa, del supporto più raffinato, della fedeltà al colore diventano più importanti anche quando si tratta di espositore puro: in questi casi occorre soddisfare un consumatore più attento, che si muove spinto da una ricerca più mirata e che si sofferma di più. Specialmente quando si parla di food e cosmesi – ma questo dato può essere generalizzato – l’espositore in tutte le sue forme è il prodotto più diffuso, dall’espositore da banco a quello da terra fino ai totem antitaccheggio che ultimamente hanno una grande richiesta in ogni settore. Per l’abbigliamento i prodotti si

il pop “in vetrina”cosa succede nel mondo dell’allestimento del punto vendita e quali sono le attuali tendenze?

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differenziano di più: si parla meno di espositore muovendosi di più verso la vetrina, dove il prodotto più richiesto è ancora il classico cartello vetrina da 90x120 cm seguito da progetti diversi dove la personalizzazione inizia a fare sentire la propria voce. In quanto al progetto, i brand più forti cercano di fare innovazione ricercando strutture più originali e soprattutto funzionali dal punto di vista del montaggio, ma ciò comporta un aumento dei costi di produzione che purtroppo è ancora una leva molto influente. In quanto ai materiali richiesti dipende molto dal ciclo di vita dell’espositore: nel caso di prodotti alimentari il cartone ondulato va per la maggiore in quanto ha costi contenuti ed è facilmente smaltibile; le aziende cosmetiche si orientano verso metacrilati, PVC e PET per risultati di effetto.

se è green è meglio L’evoluzione più evidente è l’attenzione di un numero di brand owner sempre maggiore – a partire dai grandi marchi da sempre più propensi alla ricerca – alla sostenibilità ambientale. Il prodotto green, cominciando dal packaging fino a tutto quanto concerne il product environment, si sta diffondendo in maniera significativa. Dove possibile cresce la richiesta di supporti monomateriale facilmente riciclabili a discapito ad esempio di quelli con interni in polistirolo; la pla- stificazione in acetato cede il posto alla plastica bio e si tende a sceglie-re carte clorin free. C’è maggiore attenzione all’ecosostenibilità del prodotto non solo nella compo-sizione dei materiali ma dell’intera vita dello stesso. Si accentua la ricerca del prodotto certificato FSC, PEFC e l’attenzione alle politiche Reach. Tutto questo oltre a far bene al pianeta, si traduce in disponibilità da parte delle aziende a spendere dal 30 al 40% in più e in possibili migliori marginalità per i fornitori. Il mercato del green legato al POP in Italia ha potenzialità di sviluppo notevoli.

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chi è arscolorFondata nel 1965 da Renato Galli, oggi l’azienda è seguita dai figli Roberto e Stefania. Inizia come laboratorio per la stampa fotografica professio-nale. Nel 2000 si orienta verso la stampa digitale con sistemi roll e flatbed. L’azienda si occupa di allesti-menti indoor e outdoor, stampe d’arte, fotografia, taglio e inta-glio. È dotata anche di reparto di prestampa e spedizioni.

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soluzioni personalizzate e diversificate. le strategie vincenti di arscolor per competere nel popNel settore della comunicazione POP c’è da sempre una ricerca esasperata di progetti personalizzati, concepiti per sorprendere il consumatore, intrattenerlo e invogliarlo all’acquisto. Va da sé, dunque, che si privilegino i supporti che si prestano a essere posizionati senza difficoltà, facili da stampare e che rendano al meglio la qualità delle immagini. Ne parliamo con Roberto Galli, direttore commerciale della Arscolor di Milano. «Nella nostra esperienza la qualità che siamo in grado di assicurare passa sicuramente attraverso la competenza maturata nell’ambito della stampa fotografica professionale. Questo ci permette di gestire al meglio i file da stampare e di non incorrere in errori legati alla riproduzione cromatica», spiega Roberto Galli, 44 anni, al timone, insieme alla sorella Stefania, della Arscolor di Milano, nata nel 1965, le cui radici affondano nella fotografia per poi approdare nel 2000 alla stampa digitale, passaggio comune a molte altre aziende che per stare sul mercato hanno dovuto diversificare la loro offerta di servizi. «Per noi questa trasformazione è stata facile, del tutto naturale. Proprio perché la nostra storia comincia con la fotografia, siamo in grado di valorizzare al massimo la stampa, una professionalità che ci ha fatto diventare fornitori di fiducia dei più noti brand che operano nel settore della moda, della cosmesi e della gioielleria: Rolex, Aveda, Burberry… solo per citarne qualcuno. In genere non si tratta di grandi tirature, ma piuttosto di progetti dove è richiesto un alto contenuto di qualità». Per loro Arscolor produce qualsiasi progetto di comunicazione, dai pannelli alla grafica, dalla decorazione delle vetrine ai banner da collocare all’esterno stampando su svariati supporti tra i quali

vinile adesivo, forex, plexiglass accoppiati, canvas, film removibili, legno, vetro, metallo ecc. Tra le tecnologie utilizzate in azienda spiccano un sistema di taglio Kongsberg utilizzato per realizzare prototipi; un sistema Durst Rho 205, un plotter da 260 Seiko per il vinile, una Neolt UV da 3 m. Ma quali sono le difficoltà che si incontrano in questo segmento di stampa? «Oggi il cliente è molto attento alle novità e spesso è lui a richiedere di stampare su supporti nuovi. Questo ci ha costretto a metterci in casa diverse tecnologie di stampa, ampliare il nostro magazzino, sperimentare nuovi supporti e a infoltire continuamente la gamma prodotti stampati. Direi però che le difficoltà non derivano tanto dalla complessità dei progetti grafici da realizzare – certo, vale sempre la regola che è fondamentale conoscere i supporti, gli inchiostri e le tecnologie di stampa e di taglio – quanto piuttosto da un mercato “schizofrenico” che non tiene conto dei tempi di realizzazione perché non è più abituato a programmare le campagne adv. Con queste premesse hanno successo le aziende che conoscono bene l’intero processo di lavoro, hanno in casa più tecnologie di stampa e sono veloci. Tornando alla sua domanda rispetto alle difficoltà, credo non si debba sottovalutare la concorrenza, che si è fatta più

agguerita, e i margini di profitto che si sono abbassati». E il digital signage che comincia a diventare un pericoloso competitor… «Proprio così! Questa tecnologia si sta ritagliando poco a poco un suo spazio poiché le aziende cominciano a vedere positivamente i vantaggi derivanti dalla possibilità di far scorrere più messaggi su un pannello digitale installato sul posto o in prossimità di dove il cliente verosimilmente prende la sua decisione di acquisto. Oggi sempre più si tende a intrecciare varie formule di comunicazione, creando messaggi ad hoc per ogni ambiente o evento e targhetizzando il messaggio».

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Spesso considerata (a torto) la cenerentola delle arti grafiche, rispetto ad esempio alla più celebrata serigrafia, la tampografia in realtà è una tecnica di stampa che ha molte frecce al suo arco. Non tutti forse sono consapevoli che moltissimi degli oggetti che abbiamo sotto gli occhi sono decorati con questa tecnica: caffettiere, tazzine da caffè, penne, montature di occhiali, flaconi per cosmetici, accendini, quadranti per autovetture, pannelli per lavatrici. Una quantità infinita di oggetti dalle forme più svariate e nei materiali più complessi: plastica, vetro, metallo, ceramica, legno, cuoio, pelli, tessuti, alluminio. Dimostrazione, questa, di come la tampografia sia la scelta obbligata nel caso in cui le superfici da decorare siano irregolari, piane e curve, difficili da stampare. Insomma, laddove gli altri sistemi non sono in grado di arrivare, ecco che entra in gioco la tampografia che assicura una riproduzione di tratti sottili e nitidi, anche a più colori, con un’ottima precisione dei dettagli e un’ottima resa di stampa. Nata più di 100 anni fa, la tampografia diventa popolare nei primi anni Sessanta quando viene impiegata per stampe di piccole dimensioni. Nel corso degli anni questa tecnologia si perfeziona fino a consentire la stampa su oggetti sempre più grandi grazie a nuove macchine tampografiche che hanno tamponi con forme e durezza differenti. Questo metodo di stampa si basa sull’utilizzo di tamponi flessibili (generalmente in silicone) che

permettono di trasferire l’inchiostro dal clichè, costituito da una lastra in acciaio o in fotopolimero, direttamente sull’oggetto da stampare. L’immagine da trasferire viene incisa sulla lastra mediante un processo di incisione chimica o con laser e poi ricoperta di colore. Il colore in eccesso viene quindi rimosso e ciò che resta nell’incisione viene trasferito dal tampone all’oggetto da decorare. Il trasferimento dell’inchiostro dal tampone all’oggetto avviene mediante un processo chimico-fisico. Quando il tampone si deposita sull’oggetto l’inchiostro ha raggiunto un grado di viscosità ideale per assicurare il completo rilascio, e questo perché durante quel brevissimo spazio di tempo che passa prima che il tampone depositi l’immagine, l’inchiostro subisce un’alterazione dovuta all’evaporazione dei solventi presenti nello stesso. Questo è uno dei vantaggi offerti da tale tecnica di stampa poiché non è necessario aspettare che l’inchiostro essicchi prima di stampare più colori in sovrapposizione. Il tampone si adatta alla conformazione dell’oggetto e la sua forma e la durezza sono di fondamentale importanza per ottenere una buona qualità di stampa. La scelta del tipo di tampone da utilizzare dipende principalmente dall’area di stampa, dalle caratteristiche del materiale e dal tipo di inchiostro usato. Gli inchiostri, proprio per la particolarità del processo e per i supporti sui quali devono aderire,

devono garantire un’ottima qualità, resistenza e un’ampia gamma di colori. Naturalmente per ogni tipo di materiale è necessario impiegare inchiostri e additivi formulati appositamente.

I fornitori di macchine tampografiche presenti sul mercato propongono solitamente, oltre alle macchine, anche un’ampia varietà di tamponi, clichè e accessori. Tosh, ad esempio (www.tosh.it), nella sua offerta contempla sia le macchine a tampone singolo per la stampa monocolore sia sistemi multicolore più complessi. I modelli sono circa una ventina e sono suddivisi in due linee: serie Logica Highspeed e serie Logica Flexible. Tosh propone anche tamponi di diversa durezza e in centinaia di forme standard e clichè. Comec, altro brand noto nel mondo della tampografia (www.comec.it), è sul mercato con una gamma che va dalle piccole macchine tampografiche KP05 e KP06 disponibili nelle versioni a un colore con calamaio ermetico o a due colori fino ad arrivare al sistema InkPrint XE-Tech 16-20 a 6 colori con cambio automatico dei tamponi. C.S.S. - Centro Studi Serigrafici (www.csstecaprint.it) Teca-Print propone invece due tipologie di macchine: quelle con il sistema a lama e quelle con il sistema a bicchiere. Una trentina i modelli venduti che vanno dal formato 60x60 al 750x250 mm.

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quando i dettagli sono importantiutilizzata per decorare superfici irregolari e complesse, la tampografia garantisce sempre un’incredibile precisione di registro.

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più le forme e le superfici sono difficili da stampare e più la tampografia dà il meglio di sé. La parola a InDeco Serigrafia di Palazzago (BG) e Società cooperativa La Riva di Pistoia.Nel settore tampografico sono presenti aziende di piccole dimensioni ma anche realtà più strutturate che si sono imposte in alcune aree di specializzazione, come ad esempio il settore cosmetico, medicale, promozionale, industriale (quadranti delle automobili, cambi marcia) ecc. Generalmente sono aziende che hanno al loro interno anche la serigrafia e che abbinano il processo tampografico laddove hanno l’esigenza di decorare oggetti con superfici irregolari o stampare su materiali complessi. Nata inizialmente come tecnica d’elezione per il settore promozionale e dei gadget, oggi la tampografia è ampiamente utilizzata per applicazioni legate alla cosmetica, alla profumeria, al beverage. Si tratta di un processo di stampa che, come ribadito dagli utilizzatori, non presenta particolari difficoltà, anche se occorre avere una buona conoscenza rispetto agli inchiostri e agli additivi proprio in funzione dei diversi materiali utilizzati. Insomma, è perfetta quando occorre stampare su superfici difficili e soprattutto quando è richiesta un’alta qualità di stampa, specialmente nei tratti sottili.

Da vent’anni sul mercato, InDeco Serigrafia ha una produzione a tutto tondo che spazia dalla stampa in piano alla serigrafia UV, dalla litografia UV alla tampografia, stampa a caldo e sublimazione tridimensionale servendo clienti di alto profilo che operano nel settore cosmetico, profumeria e articoli promozionali. «Con questa tipologia di clientela, molto attenta alla qualità, oltre alla serigrafia contiamo anche su un reparto di tampografia grazie alla quale possiamo ottenere un’incredibile precisione di registro su dettagli piccolissimi, peculiarità queste che solo la tampografia è in grado di assicurare», spiega Laura Musitelli, socia di InDeco Serigrafia. È risaputo infatti che rispetto alle altre tecnologie la tampografia permette di stampare su superfici anche ridotte senza alcun problema di registro colore, adattandosi a qualsiasi forma – sia essa piana, ellittica, tonda – e su una vasta gamma di materiali:

vetro e ogni tipo di plastica. «Inizialmente la tampografia era utilizzata prevalentemente nel settore promozionale, oggi invece sta conoscendo un momento di gloria – ripeto: più che meritata! – nel settore cosmetico, tricosmetico e profumeria, tutti mercati dove noi siamo specializzati». InDeco Serigrafia è infatti nota sul mercato della stampa di flaconi e tappi per il settore della profumeria, cosmetica e beverage con commesse di tutto rispetto che possono arrivare anche fino a 10 milioni di pezzi. Una competenza e una rapidità di produzione che hanno portato InDeco a guadagnarsi recentemente anche la fiducia di un cliente importante che opera nell’ambito degli hotel e che ha richiesto all’azienda la stampa di 2 milioni e mezzo di flaconi in plastica da usare nei bagni degli hotel. «Si tratta di flaconi dalla forma particolare, difficili da gestire, che però hanno superato i nostri test di fattibilità. Anche in questo caso la tampografia non ci ha tradito. Anzi. La usiamo proprio quando ci rendiamo conto che con altre tecniche di stampa non siamo in grado di raggiungere i risultati sperati. Anche la facilità di impiego gioca la sua parte. Le macchine presenti sul mercato sono facili da usare e basta poco per acquisire una buona esperienza; l’unica prerogativa è avere una buona conoscenza delle vernici e dei trattamenti prima e dopo la stampa».

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piccoli quantitativi (500 o 1.000 pezzi). «Siamo sempre alla ricerca di nuove aree di business anche se in Toscana non abbiamo praticamente concorrenti perché siamo gli unici ad avere tampografiche a più colori. La nostra marcia in più è costituita dall’essere disponibili a effettuare campionature, prove di stampa e di tenuta su materiali diversi». L’azienda dispone di 4 macchine Comec con calamaio ermetico per la stampa fino a 4 colori nel formato fino a 120 mm e ha installato recentemente anche una macchina tampografica, sempre Comec, XE30 a 8 colori con un’area di stampa 115x300 mm. La Riva funge anche da centro servizio assistenza alla vendita di macchine da stampa a tampone Comec Italia, nonché dei materiali e dei prodotti di consumo.

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nata inizialmente come tecnica d’elezione per il settore promozionale e dei gadget, oggi la tampografia è ampiamente utilizzata per applicazioni legate alla cosmetica, alla profumeria, al beverage.

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Il parco macchine di InDeco Serigrafia, costituito da quattro automatiche a 5 colori, due automatiche a 2 colori e tre semiautomatiche a 4, comprende i brand Tosh, Gto e Comec.

Il sito web dell’azienda La Riva Società cooperativa di Pistoia, nel presentare la società oltre al claim “assoluta libertà di stampa” afferma di “stampare senza alcun vincolo su oggetti di qualsiasi forma”, questo grazie alla tampografia in grado di risolvere problemi che difficilmente possono trovare soluzioni con altri processi di stampa. «Come nel caso dei manici di scope e spazzoloni che essendo caratterizzati da superfici irregolari presentano non poche difficoltà di stampa con altre tecniche», spiega Elena Bugelli, socia della Cooperativa La Riva. «Con la tampografia siamo invece riusciti a stampare con successo motivi personalizzati a più colori che ci hanno richiesto espressamente i nostri clienti». Sul mercato dal 2003, questa piccola ma versatile azienda (4 persone) inizia la sua attività stampando in tampografia i

coperchi per le macchine da caffè Ariete, esperienza questa che permette a La Riva di crescere e di svilupparsi in altri settori, come ad esempio quello della cosmetica. «Uno degli ultimi lavori ci è stato commissionato dall’azienda agricola Buonamici che, oltre alla produzione di olio, ha affiancato anche una linea di creme per il viso e il corpo. Per questa azienda abbiamo stampato tutti i vasetti e i coperchi. Il risultato? Ottimo. Con la tampografia abbiamo la sicurezza di offrire ai nostri clienti una decorazione di altissimo livello con colori sempre perfetti e resistenti». Un altro settore dove l’azienda sta cercando di entrare è quello del packaging per piccoli frutti proponendo vaschette in supporto colorato trasparente, polistirolo o PLA. In questo caso mette a disposizione il proprio know-how proponendo la stampa del coperchio con scritte e disegni a uno o più colori scelti dal cliente. La vaschetta di plastica può essere anche personalizzata con grafica in rilievo. Un business che La Riva sta cercando di lanciare contattando le aziende del settore agroalimentare allettandole con la proposta di

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Già diffuso in particolare in Francia, l’impiego degli spazi tradizionalmente dedicati all’affissione per divulgare messaggi visivi dal mondo della comunicazione sociale e dell’arte, arriva anche a Milano grazie a Domenico Palumbo. Il progetto nato dall’idea del creativo bergamasco si chiama Comunitarte, e lo scorso 31 gennaio ha debuttato a Milano con l’affissione, in Piazzale Loreto – uno dei punti di snodo principale del capoluogo lombardo e tradizionalmente affollato di insegne pubblicitarie superwide – di un’opera di Palumbo. Intitolato “Mondi e Mantidi” della misura di 7x9 metri, il lavoro è ora visibile sul tetto di un palazzo della piazza milanese, spiccando incastonato fra le comunicazioni pubblicitarie.

«Comunitarte è un modo non convenzionale di concepire l’arte: consiste nel condividere le proprie opere attraverso un canale non tradizionalmente votato a messaggi non finalizzati, sfruttando i tabelloni pubblicitari di

invasioni cromaticheDomenico Palumbo inaugura un progetto che impiega i tabelloni pubblicitari di grande formato per la divulgazione di messaggi artistici.

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grande formato, quando non sono occupati da affissioni», spiega Palumbo. «Il progetto rappresenta il tentativo di aprire un nuovo canale comunicativo fra l’artista e l’osservatore svincolandosi da spazi ristretti, asfittici, poco fruibili e accessibili a pochi». Ogni installazione riporta l’indirizzo del sito www.comunitarte.com, che rappresenta il canale diretto con chi desidera interagire con le sue opere e l’atto di liberazione delle stesse dal concetto di “proprietà artistica”.

il percorso creativoL’artefatto esposto a Milano fa parte del catalogo Installazioni Cromatiche, presentato in occasione della conferenza di inaugurazione del progetto che si è svolta lo scorso 8 febbraio presso Mondadori Multicenter. Il catalogo sancisce l’ingresso di Palumbo in una nuova fase creativa in cui eleva gli insetti come gli unici in grado di intuire una via di fuga, un’uscita di sicurezza attraverso la quale entrare in una dimensione

diversa e sconosciuta; a differenza degli uomini immersi in un vortice di ansie, dubbi e paure incapaci di orientarsi avendo smarrito il senso ultimo della propria esistenza. Catturati dall’obbiettivo, la natura e gli insetti vengono stampati, ritagliati e assemblati con la tecnica del collage che, dopo l’acquisizione digitale, è manipolata attraverso la saturazione del colore e la variazione dell’intensità della luce. L’intento è quello di creare “forti” e “intensi” cromatismi ricchi di espressività e dinamicità. Il passaggio successivo è la stampa in maxi formato con tecnologia digitale inkjet su supporti quali il PVC e il policarbonato Una volta installata, attraverso l’interazione con i diversi agenti atmosferici, inizia la vita dell’opera che evolve con il tempo di permanenza espositiva. L’accordo con il Gruppo Publionda, concessionaria di pubblicità della provincia di Milano, darà a Palumbo la possibilità di concretizzare il suo progetto di divulgazione delle proprie creazioni attraverso la filosofia di Comunitarte.

“mondi e mantidi”, opera in formato wide di Domenico Palumbo, visibile sul tetto di un palazzo di Piazzale Loreto a milano, incastonata fra le comunicazioni pubblicitarie.

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creazioni WID

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riParte il wide format tour di agfa graPhics

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Sull’onda del successo riscontrato a Bari e Catania nel 2010, Agfa Graphics ripropone per il 2011 il suo Wide Format Tour con una novità: vedere e provare la tecnologia :Anapurna. Tema dell’evento sarà l’analisi delle nuove necessità che lo store signage impone con un’attenzione particolare a un nuovo media di comunicazione, il Temporary Store. Materiali, tecnologie ma anche nuove opportunità di business saranno presentate e discusse da esperti del settore durante il seminario, ad accesso libero, organizzato nella giornata di venerdì 25 marzo.

Agfa Graphics invita tutte le aziende interessate della Lombardia e zone limitrofe al nuovo Wide Format Tour 2011. L’evento si svolgerà in due giornate, 25 e 26 marzo 2011 presso l’Hotel Cosmo Palace di Cinisello Balsamo. Nella giornata di venerdì 25 marzo, alle ore 14.00, si terrà il convegno dal titolo “Le applicazioni per i temporary store, opportunità da cogliere”. Al convegno è prevista la partecipazione di importanti esperti di

settore che approfondiranno i temi della progettazione di un temporary store, la ricerca dei materiali da utilizzare, le migliori tecnologie realizzative, gli aspetti green legati ai materiali ed alle tecnologie e forniranno un’analisi del settore della stampa di grande formato. In sole due ore si avrà un’informazione completa e dettagliata, arricchita dalla possibilità di vedere in funzione una :Anapurna di Agfa Graphics che dimostrerà dal vivo tutta la sua qualità, produttività e flessibilità. L’evento proseguirà poi il giorno 26 marzo dalle ore 10.00 alle ore 13.00 con altre dimostrazioni dal vivo, sempre presso il Cosmo Hotel Palace di Cinisello Balsamo (MI). «Abbiamo voluto riproporre e rinnovare

questa formula visto il successo avuto nelle due date svolte alla fine del 2010 a Bari e Catania», ha affermato Marco Reggiroli, Marketing Manager di Agfa Graphics Italia. «Le aziende intervenute ci hanno ringraziato per le tematiche affrontate e per gli approfondimenti ricevuti. Agfa Graphics ha un portafoglio prodotti innovativo e completo nell’ambito del grande formato, in grado di coprire le esigenze di tutte le applicazioni. In questa prima data abbiamo voluto concentrarci sull’applicazione più di tendenza, il Temporary Store, che inoltre meglio rappresenta l’anima delle nostre :Anapurna: flessibilità di utilizzo con molteplici materiali rigidi e flessibili, massima qualità di stampa, con vernice e con bianco, rispetto per l’ambiente grazie alla totale assenza di solventi dannosi per gli operatori, e rapporto prezzo/prestazioni estremamente interessante sono le caratteristiche di tutte le macchine appartenenti alla famiglia :Anapurna e si tramutano in opportunità per tutte le aziende che intendono affrontare questo mercato». Per maggiori informazioni: [email protected]

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L’ormai noto brand Arizona, famiglia di flatbed UV di casa Océ che conta oggi oltre 2.000 installazioni, arriva in Italia con la prima installazione del modello di ultima generazione 550 GT, che da qualche mese è in funzione presso Publialba, azienda piemontese attiva nel settore della comunicazione visiva integrata. Nata nel 1969, Publialba ha maturato oltre 30 anni di competenze ed esperienze nei servizi di gestione documentale proponendosi come partner di riferimento per piccole e grandi aziende. Combinando tradizione e innovazione, Publialba è diventata una realtà altamente produttiva e specializzata che, puntando su personale qualificato e tecnologie all’avanguardia, offre ai clienti una gamma completa e diversificata di servizi di stampa di alta qualità. Di recente l’azienda è entrata nel settore del wide format scegliendo la tecnologia Océ. «Due anni fa siamo entrati con successo in un mercato per noi nuovo grazie alla tecnologia Océ Arizona», ha spiegato Vittorio Magliano, titolare di Publialba. «Ora, con l’innovativa Arizona 550 GT con l’opzione inchiostro bianco, possiamo sviluppare una gamma ancora più ampia e creativa di applicazioni contando sui massimi livelli di qualità e performance per offrire più valore ai nostri clienti».

le applicazioni Il modello GT estende le prestazioni della famiglia Arizona ed è più produttivo e affidabile nella realizzazione di pannelli, cartelloni

l’arIzONa (550 GT) è quI! publialba è il primo stampatore digitale in Italia ad aver scelto il sistema flatbed di ultima generazione della Océ.

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la Océ arizona 550 GT installata presso publialba.

Sotto, un particolare dello stand di Océ alla Fespa 2010, il cui tema era lo

Stato dell’arizona, e le brochure descrittive del brand arizona coniugate

secondo il concept del Far West.

e POP di grande formato su supporti rigidi e per creare insegne retroilluminate. «Pannelli, banner, cartellonistica, copertine di libri e contenitori, materiali speciali, disegni artistici, stampe fotografiche, gadget, cartotecnica, grafica su supporti scuri, legno, plexiglass e vetro sono solo alcune delle applicazioni che, grazie ad Océ Arizona 550 GT, possiamo proporre ai nostri clienti», ha proseguito Magliano. Un altro vantaggio evidenziato dal management dell’azienda, oltre alla varietà di applicazioni, è la produttività del sistema: è in grado di stampare alla velocità di oltre 60 m2/h su supporti rigidi, con una risoluzione di oltre 1.440 dpi. L’opzione dell’inchiostro bianco – erogato ad alte velocità – permette di stampare strati inferiori di bianco su supporti scuri e oggetti, strati superiori di bianco su materiali trasparenti per applicazioni backlit o di stampare il bianco come colore spot.

Arizona 550 GT è vantaggiosa anche nei costi di gestione e nei consumi di inchiostro: è progettata per impiegare mediamente soltanto 8 ml/m2.

la tecnologia«La tecnologia Océ VariaDot alla base di Arizona 550 GT consente alla testa di stampa di rilasciare gocce d’inchiostro di dimensione variabile ottimizzando la resa di sfumature e dettagli e, unita all’utilizzo di solo quattro inchiostri, consente di ridurre fino al 50% i consumi di inchiostro rispetto ai sistemi a goccia fissa a sei inchiostri», ha spiegato Walter Bano, business unit manager della divisione Wide Format Printing Systems di Océ Italia. «Siamo orgogliosi che Publialba, una realtà dinamica che ha saputo distinguersi per un forte spirito di innovazione e per una strategia fortemente orientata a fornire ai clienti standard di qualità eccellente, abbia scelto Océ Arizona 550 GT».

una famiglia che cresceL’avevamo vista in anteprima mondiale a Fespa 2010, dove era sotto i riflettori di uno stand tutto coniugato secondo il concept del Far West e dello stato americano da cui prende il nome, e non ha tardato a far parlare di sé anche in Italia in occasione di Viscom: Arizona oggi è anche 550 XT, in una versione che raddoppia le di-mensioni del tavolo. Il sistema produce stampe molto grandi su supporti rigidi o oggetti e permette anche di stampare in modo continuativo su pan-nelli/oggetti da 125x250 cm o meno. Oltre a stampare su superfici di forma irregolare e arrotondata, è efficace su materiali pesanti come il vetro o supporti non levigati come il legno.

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Non sono moltissime le :M-Press Tiger installate al mondo, per una semplice ragione: sono macchine industriali per la stampa ibrida digitale-serigrafia tra le più grandi e produttive del pianeta. Una di queste soluzioni, nate dalla collaborazione tra Agfa Graphics e Thieme, è stata acquisita da Graphic Tech, azienda californiana pluripremiata per le proprie applicazioni. Non è certamente la prima :M-Press Tiger ad approdare in Nord America, ma ciò che vanta il primato è la configurazione. La “tigre” di Graphic Tech è un esemplare piuttosto interessante in quanto ha una unità serigrafica in linea.

I motivi di una sceltaCosa ha spinto uno dei più celebri service provider di comunicazione stampata di grande formato degli Stati Uniti a investire in un’attrezzatura dell’entità di Tiger? «Abbiamo seguito, dal momento del suo lancio, gli sviluppi di questo prodotto», ha spiegato Jim Blee, presidente di Graphic Tech. «Quando abbiamo avuto modo di vedere in azione l’ultimo modello di Tiger ci siamo immediatamente resi conto che quella era la macchina giusta al momento giusto per il nostro business. Anche considerando la nostra estrema esigenza, da una parte di grande qualità e al contempo di rapidissimo ritorno sull’investimento, questo sistema è il migliore che abbiamo individuato. «Inoltre la recente acquisizione da parte di Agfa di Pitman Company,

ci ha consentito di avere come interlocutore un partner in grado di fare fronte a tutte le nostre esigenze di business, tra cui la fornitura dell’intera gamma di attrezzature e prodotti di consumo di cui abbiamo bisogno, dai supporti alle soluzioni di finishing».

Upgrade con la tecnologia greyscaleAgfa ha di recente upgradato le soluzioni :M-Press Tiger digital press con la nuova tecnologia greyscale che, grazie alle nuove teste di stampa UPH 2 (Universal Print Head), consente di stampare gocce di dimensioni variabili fino a 10 picolitri: l’entità della goccia non è più solo legata alla qualità di stampa, ma anche alla tipologia di grafica da riprodurre. Questa nuova funzionalità rende la macchina sempre più adatta alla realizzazione di applicazioni POP di qualità per la moda e per la cosmesi grazie alla possibilità di maggiore definizione dei dettagli, delle sfumature e dei testi. Inoltre la tecnologia greyscale permette di raggiungere un’alta definizione dell’immagine in un numero di passaggi inferiore, rendendo Tiger più efficiente. Un’altra miglioria apportata al sistema è il motore di stampa più performante, che pone la macchina tra le più veloci del mercato: la nuova versione di :M-Press Tiger digital press raggiunge la produttività di 185 fogli l’ora, alla massima misura di 65”x104”.

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la potenza della tIgrepresso graphic tech, primo in nord america, in funzione una agfa :M-press tiger con unità serigrafica in linea

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la agfa graphics :M-press tiger con unità serigrafica in linea è stata acquisita da graphic tech, azienda californiana pluripremiata per le proprie applicazioni.

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Innanzitutto chi è Nemes e come è arrivata nel mondo della comunicazione visiva interattiva? Presente da quasi dieci anni nel settore dell’Information Technology, Nemes fornisce consulenza e servizi informatici. Nel 2004 dà vita a Gesto, brand con cui progetta e realizza soluzioni applicabili al settore della comunicazione pubblica e privata, utilizzando le tecnologie più innovative nel mondo del visual e dell’interactive. Nemes, sviluppando direttamente il software, è in grado di creare soluzioni personalizzate studiate in base alle esigenze del cliente; ciò consente di veicolare messaggi utilizzando le migliori tecnologie esistenti.

Quali sono i prodotti più richiesti e come si integrano con la visual communication tradizionale? L’offerta di Gesto è molteplice e completa e fornisce un servizio che spazia dallo scouting tecnologico alla progettazione, fino all’installazione e all’assistenza post vendita. Tra i principali prodotti sono proposti superfici touch screen, prisma olografici, tavoli e pavimenti interattivi, tutte soluzioni che si rapportano direttamente con il cliente/utente al fine di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza di comunicazione o semplicemente per incuriosire e stimolare il pubblico, catturandone l’attenzione. Realizziamo diverse tipologie di allestimenti interattivi per tutti i settori e per qualsiasi tipo di occasione: eventi di business, convegni,

interactive, augmented, 3d incontro con Lorenzo gabellini, amministratore delegato di nemes, azienda che propone soluzioni innovative per comunicazione visiva. di alexia rizzi

comunicazione visiva

meeting e stand fieristici. Queste tecnologie innovative permettono di affiancare la comunicazione visiva tradizionale per rendere più completo il processo di comunicazione in quanto dinamico, interattivo e maggiormente personalizzabile.

In particolare ci ha colpiti Holoprisma, come funziona e quali vantaggi offre? Holoprisma è l’ultima tecnologia elaborata: si tratta di un display olografico a tre dimensioni che consente di abbinare e mescolare i prodotti reali con i contenuti virtuali. Questo nuovo mezzo

per presentare i prodotti amplia gli orizzonti nel mondo della comunicazione e fornisce nuovi strumenti che consentono di dare visibilità immediata, appeal ed eleganza ai contenuti da comunicare. Per esternarne l’interattività, Holoprisma è collegabile a un monitor touch screen per consentire la selezione dei contenuti on-demand. La struttura, disponibile nelle versioni small e large, è rapidamente installabile e consente il caricamento dei contenuti tramite il semplice supporto USB o via rete. Gli ambiti di applicazione sono molteplici: dal retail ai musei, dagli showroom a fiere ed eventi.

un’originale applicazione di Holoprisma di nemes, display olografico a tre dimensioni che consente di abbinare e mescolare i prodotti reali con i contenuti virtuali.

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ADD PRINT, ADD POWER

Io sono la comunicazione su carta. Ogni euro investito indirect mail crea mediamente un ritorno di 14€, con punte di 40€. Quandosi tratta di conquistare nuovi clienti, o stimolare e fidelizzare quelliacquisiti, questo è il mezzo più efficace e misurabile. Fonte: DMIS (RegnoUnito). Scopri i miei punti di forza su: www.printpower.eu

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INVITOALL’

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Uno degli eventi più emozionanti da un punto di vista delle contaminazioni da parte delle nuove tecnologie virtuali nei confronti della comunicazione visiva tradizionale – ovvero stampata – o comunque bidimensionale, è stato il Canon Expo 2010, esposizione internazionale monomarca che ha presentato in un’unica piattaforma i nuovi concept del futuro della tecnologia di imaging proposti dalla multinazionale giapponese. Svoltosi lo scorso ottobre, l’evento ha coniugato nel nome della filosofia “One Canon” le novità di prodotto per le diverse aree di competenza ovvero consumer, professional, business, healthcare e ambiente. Accanto alle aree espositive dedicate alla stampa e alla fotografia, core business di Canon da sempre, erano in dimostrazione applicazioni, frutto della ricerca sulle ottiche dei sistemi di proiezione, che ci hanno letteralmente portati in un viaggio nel futuro. Nell’area denominata Dome Experience i visitatori erano letteralmente immersi in una

totale esperienza nelle terza dimensione: semplicemente ponendosi nel centro di una cupola di 9 metri di diametro si poteva compiere un viaggio virtuale nei luoghi più suggestivi di Parigi, Tokyo e New York. L’effetto era ottenuto impiegando una tecnica di proiezione che scompone l’immagine in differenti livelli per mezzo di un proiettore 10 XEED SX7 Mark II, che crea una sorta di veduta panoramica. La cupola aveva una curvatura di 35° in modo che i visitatori potessero vedere l’immagine in 3D. Una soluzione high-end di grande impatto pensata per i musei e i planetari, a supporto dell’infografica e dei pannelli illustrativi di grande formato tradizionali. Un viaggio visuale e acustico nell’universo dell’alta definizione era invece proposto attraverso una soluzione multi-schermo in 2D, che conduceva all’interno di un’esperienza concertistica che mescolava l’immagine HD con il suono dell’alta fedeltà. Sei proiettori XEED SX7 Mark II erano usati per

creare l’effetto di un’immagine di 10 metri di larghezza, mentre il suono era prodotto da un impianto stereo integrato de L’Océan mentre un controller CRCS, associato ad altoparlanti Baltic, creava l’effetto surround. Questa tecnologia può avere molteplici applicazioni anche in ambito business: i proiettori Canon di ultima generazione XEED, che incorporano le tecnologie LCOS per le lenti, possono essere impiegati nell’ambito dell’industrial design, dell’architettura, dell’interior decoration e della progettazione per simulare in alta definizione gli ambienti e consentire la presentazione dei progetti in concept set virtuali ad alto impatto.

viaggio al centro del futuroall’evento parigino, accanto alle soluzioni per la stampa erano in funzione tecniche di proiezione 3d e Hd.

canon expo 2010

contaminazioni

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creazIONI

Succede in una bellissima abitazione di Via Ventura a Milano, nel quartiere Lambrate, un tempo area industriale e oggi punto di incontro del design milanese. Apri la porta e ti trovi in un ambiente caldo, luminoso. Effetto magico di un giardino d’inverno, location perfetta per allestire una mostra di sorprendenti complementi d’arredo in cartone ondulato realizzati con i plotter da taglio Zund: una chaise longue, una culla, una poltrona, una cornice… ma anche un pallone da baseball, una macchinina. Progetti realizzati con un materiale comunemente considerato povero, il cartone, che non solo è ecocompatibile ma che quando è nobilitato dal taglio, smussato, piegato può anche assumere nuove forme e funzioni, spaziando nei settori che abbracciano l’architettura e il design. Un’esposizione suggestiva che ha fatto da cornice all’evento “Zund ritaglia le tue idee” nell’ambito del quale si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “Le nuove forme del packaging. Design: lusso o necessità” organizzata da Logics, distributore dei plotter da taglio Zund, e moderata da Alberto Cigada, professore ordinario del Politecnico di Milano. «Con questo evento intendiamo contribuire alla diffusione di una cultura della progettazione, la chiave di volta per creare valore, unicità e quindi nuovi segmenti di business», ha affermato Matteo Redaelli, amministratore delegato e responsabile R&D di Logics. «Nonostante ci siano già diverse aziende che riconoscono

l’importanza del design, siamo dell’idea che ci sia ancora molto da fare. Credo che il valore aggiunto della progettazione possa aiutare i nostri clienti a scoprire nuovi modi di operare, più innovativi, più funzionali e più efficienti, dando vita a prodotti unici, esclusivi e, perché no, brevettati». «E va proprio in questa direzione la collaborazione nata tra il Politecnico di Milano e Logics: promuovere, mediante il coinvolgimento di ricercatori e studenti, lo sviluppo di nuove possibili applicazioni del cartone ondulato nei settori più disparati dell’architettura e del design», ha aggiunto il prof. Cigada.

Progetto quinquennaleNel 2008, infatti, è stato avviato il progetto quinquennale “Studi per valorizzare l’utilizzo del cartone nel mondo del design”, che ha visto l’installazione del plotter da taglio Zund L2500 versione G3 nel Campus Bovisa presso POLIteca (Design Knowledge Centre), centro di documentazione costituito dal Dipartimento INDACO e dal Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria chimica “Giulio Natta”. Ormai da due anni il sistema Zund viene utilizzato da studenti e ricercatori per realizzare lavori di progettazione. «Per le aziende che vogliono competere sul mercato il design è una necessità, tanto più che siamo italiani e che il made in Italy da sempre è sinonimo di arte, design e creatività in tutto il mondo. Ovviamente la progettazione necessita di strumenti di lavoro e

versO NuOvI OrIzzONtI creatIvILa progettazione è la chiave di volta per proporre sul mercato prodotti innovativi e con un alto valore aggiunto. Logics, distributore dei plotter da taglio zund, si fa promotore di questo messaggio.

cartotecnica

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il plotter da taglio Zund installato presso il Politecnico ha dimostrato potenzialità inaspettate, dando concretezza alle idee degli studenti», ha sottolineato Barbara Del Curto, professore associato del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria chimica “Giulio Natta”. Testimonial d’eccellenza alla tavola rotonda, Stefano Rofena, socio titolare di Socon, che ha raccontato come la propria realtà imprenditoriale abbia saputo cogliere nuove opportunità, intraprendendo la strada della progettazione. Nel 1998, dopo un’esperienza come progettista di cartotecnica e display per il punto vendita, Rofena ha l’occasione di aprire una sua azienda e l’onere di acquistare un plotter da taglio cartotecnico. La scelta si indirizza verso uno Zund con il quale Rofena pensa inizialmente di poter fare da service per altre aziende, anche competitor, che necessitano di campionature in cartotecnica. Ma questo resta solo nel suo immaginario poiché da subito si apre l’opportunità di servire grandi realtà, grazie alla velocità progettuale ottenuta. «Oggi, dopo dodici anni, abbiamo 18 collaboratori e posso testimoniare che la velocità e il rapid design & prototyping nel settore POP e display sono una leva potentissima per entrare in nuovi mercati e fidelizzare i clienti che gestiscono promozioni in-store con tempi di produzione rigorosissimi. Oggi non potrei davvero fare a meno di questa tecnologia. So che può apparire assurdo, ma la grande accelerazione nella capacità progettuale è stata data proprio dal poter fare liberamente molti errori e molte velocissime correzioni con i plotter Zund. In futuro vorrei mettere a frutto la mia esperienza personale e rendere ancora più rapida la progettazione dei display, sviluppando un software parametrico». E non finisce qui. Rofena ha un sogno nel cassetto: dare vita a una scuola di progettazione orientata a fornire una forte specializzazione spendibile presso molte aziende cartotecniche e agenzie below the line.

Da sinistra: Marco visani (socio Logics), il prof. alberto cigada, stefano rofena (socon), Matteo redaelli (ad Logics), la prof.ssa Barbara Del curto.

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I paesaggi urbani di Gabriele Basilico, stampati nel più raffinato bianco e nero possibile con le tecnologie a getto d’inchiostro di grande formato Epson, hanno permesso di allestire presso la Triennale di Milano una mostra capace di trasferire le suggestioni di dodici istantanee della collezione “Dentro la città” del celebre fotografo. Dodici scatti che sono diventati

i protagonisti del consueto appuntamento di Epson con la fotografia d’autore e con l’ormai storico Calendario, insieme oggetto da collezione e atteso evento culturale di fine anno. L’architettura, ritratta dall’obiettivo di Basilico, viene epurata dai rumori e dal caos dell’ambiente urbano, per essere restituita all’occhio dell’osservatore nella perfezione plastica delle sue forme essenziali –

quasi trasportata in non-luoghi aulici – e al contempo trasfigurata, quale paesaggio metafisico capace di accogliere qualsiasi interpretazione da parte dello spettatore. Skyline, forme, elementi naturali e semplici particolari come una panchina, una macchina, un lampione diventano sontuosamente fotogenici, aurei nelle proporzioni, armoniosi nel loro “essere” dentro una città, che sembra ubbidire a imprescindibili equilibri universali. Regole sancite da un demiurgo silente che si nasconde dietro l’obbiettivo e che si manifesta nel potere magico di fermare il tempo nell’istante esatto in cui il gioco tra luci e ombre si manifesta nella simmetria perfetta. Gabriele Basilico è entrato così a pieno titolo nel novero degli artisti che lo hanno preceduto, tra cui Vittorio Storaro, Mimmo Jodice, Gianni Berengo Gardin e i numerosi altri delle scorse edizioni del Calendario Epson. Con “Dentro la città”, ancora una volta Epson ha valorizzato la fotografia d’autore attraverso la propria tecnologia, tra cui la stampante Epson Stylus Pro 4880 e la carta fotografica Epson Matte Extra utilizzate per la stampa delle immagini, quest’anno davvero di ampie dimensioni. Il Calendario a tiratura limitata di 1.300 copie numerate, sul quale le stampe sono incollate manualmente una a una, si riconferma come un oggetto di alta fattura, a testimonianza dell’impegno di Epson nei confronti della fotografia artistica.

12 mesi... dentro la cittàcalendari

la triennale di milano ha ospitato la mostra di Gabriele Basilico protagonista del calendario epson 2011 firmato dal celebre fotografo documentarista. di alexia rizzi

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Walter Ravizza, fondatore di uno studio di fine art basato sulla ricerca esplorativa delle tecniche di pittura digitali e multimediali, è l’autore dell’opera riprodotta sulla cover di questo numero di Wide, intitolata “Metro”. Come si è avvicinato Walter Ravizza alle tecniche digitali? Per mia natura sono abituato ad approfondire ogni argomento che mi appassiona: in tempi non sospetti, negli anni ’80, ho fatto un viaggio negli Stati Uniti proprio per assecondare le mie intuizioni e per comprendere meglio le evoluzioni di questo genere di arte. Il risultato è stato che nel 1987 ho fondato una delle prime agenzie italiane che hanno adottato la computer grafica, oltre a iniziare un percorso artistico nel segno del digitale.

Fine art in senso digitale è strettamente legata alla digital art? Arte digitale consiste nel partire da un foglio bianco di un programma di elaborazione delle immagini o da una fotografia digitale per elaborarle per mezzo di una penna digitale impiegando programmi e tool come Photoshop o Painter – io ad esempio prediligo un programma americano, poco diffuso in Italia. Poi c’è l’aspetto dell’output che richiede anch’esso una particolare competenza e l’attitudine alla sperimentazione.

Parliamo di tecnica: progettazione/creazione e output, ovvero stampa digitale. Come lavora?

il lato digitale della fine artCover story

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Il mio percorso artistico proviene da una ricerca personale che per un certo periodo si è identificata nella corrente artistica Trans-Art (Transversal Art), per poi riprendere un percorso di sperimentazione individuale aperto alle diverse contaminazioni culturali. Ho privilegiato la ricerca esplorativa delle tecniche di pittura digitali e multimediali, che confluiscono in opere realizzate in grandi formati su tela da 150x100 cm, come le Giclée, o realizzate in formati minori su pregiatissime carte cotone, con tecniche multimediali miste; create nella prima stesura con interventi di pittura originali, con stucchi e gessi. Di recente sto esplorando la tecnica della resina che applico sull’opera digitale. Trovo questo materiale stimolante e curioso sia per gli effetti visivi che produce, sia perché consente una personalizzazione dell’artefatto, che parte da una base stampata. Per la stampa impiego la tecnologia inkjet, in particolare il plotter HP Designjet Z3200ps Photo, che con i suoi 12 inchiostri apre a

possibilità di riproduzione colore eccezionali. La versione PostScript del plotter consente di lavorare con tutti i software in commercio, di intervenire liberamente sui profili e di correggere le curve ottenendo intensità cromatiche ad effetto. Ciò dà una possibilità di espressione in campo artistico notevole con tempi e costi interessanti, oltre a consentire un’ampia sperimentazione di supporti, anche quelli non certificati, per questo tipo di macchina.

E i soggetti? Da cosa trae ispirazione? Ho attraversato diverse fasi creative, senza però restringere il campo a una scelta specifica di soggetti. La serie di opere su cui sto lavorando di recente prende spunto dagli oggetti del quotidiano, piccole cose a cui normalmente non si presta grande attenzione, a cui ho voluto restituire una nuova identità osservandoli da un punto di vista differente.

www.ravizza.net

incontro con Walter ravizza, autore dell’opera d’arte riprodotta in copertina.

dal 15 aprile una selezione delle opere di Walter ravizza sarà esposta in una personale presso la galleria Wikiarte di Bologna.

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Gli indirizzi delle aziende di settoreTariffe e informazioni: Zeta’s, via Kolbe 8 - Milano tel. 02.75291020 email [email protected]

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intErtEssilE 22070 Appiano Gentile (CO), via Mercato 5, tel. 031933222, C.P. 18, fax 031890200. MArAbu itAliA20085 Locate Triulzi (MI), via Molise 7, tel. 0290780501, fax 0290780486. Distributo-re esclusivo tessuti di alta qualità NBC. Ampia gamma di tessuti dal 10 al 200 fili in diverse altezze, nessun bisogno di sgrassare, ottima tensione superficiale e massima stabilità dimensionale dei tessuti in fase di tesatura.

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film a intaglioAutotypE intErnAtionAl Grove Road, Wantage, Oxon - OX 12 7BZ, England. Numeri Verdi Internaz. - Serv. Clienti Italia, tel. verde 8007.90946, fax 8008.70918. www.autotype.com. Automask Ruby e Amber per mascheratura ad intaglio manuale e CAD in 3 spessori e adesività per tutte le applicazioni.

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quadri da stampaiMAs GrAficA 20081 Abbiategrasso (MI), via Brisconno 10, Loc. Mendosio, tel. 0294969672 r.a., fax 0294966225.

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colophon WID

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Progetto grafico e impaginazione:Cristina Mascherpa e Chiara ArrigoniStampa: Grafiche Parole Nuove - Brugherio (MB)Nobilitazione copertina: Litover (Monza)

L’immagine riprodotta in copertina è un partico-lare dell’opera digitale intitolata “Metro”, realizzata da Walter Ravizza (vedi pag. 61)

4IT Group 17Accademia del Poligrafico 16Agfa Graphics 18,51,54Arscolor 45Assoprom 10Bano Walter 20,53Basilico Gabriele 60Bassanello Alberto 15,20Beechfield 34Blee Jim 54Boccia Vincenzo 12Bompan 14,18Bompan Rachele 18Bondioli Gianluca 21Bugelli Elena 49Busini Marco 10Canon 18,57Cariolato Massimiliano 32Cartes 36Cielle 29,36Cigada Alberto 58Cogo Daniele 39Colico Ettore 11Comec 47Craftecazon 35CreaInternational 14Creativity Day 27CSS Teca-Print 47Del Curto Barbara 59Digital Flex 41Digitalia 32,35Duplo 29Durst 15,20,29,45Edigit 21EFI-Vutek 32,37Elmi Edoardo 20Embroidery Systems 11Epson 20,40,41,60Euroscreen 14,32Fespa Digital Europe 15Flexa 29Fruit of the Loom 37Fusco Giuseppe 10Gabellini Lorenzo 55Galli Renato 45Galli Roberto 45Galli Stefania 45Gasparri Luciano 11GMG 41Graphic Tec 54Gto 10,49Guandong Italia 20Horizon 29HP 20,24,28,61Hunt Brigitte 20Ikeda Akira 15InDeco Serigrafia 48InfoTrends 8Inside 12KIP Color 29Kodak 12Komori 29La Riva Cooperativa 49

Litover 68Lo Giudice Franco 10Logics 58Machin Paul 30Maggi Donato 18Magliano Vittorio 52Manzoni Angelo 41Martin Francois 24Masserdotti gruppo 14Medprint 5,12,14Memo 11Mercurio Grafiche 12Mimaki 14,15Morelli Dario 20Multimedia Tre 17Musitelli Laura 48Mutoh 29,34Negro Vittorio 20Nemes 55Neolt 45Neri Vittorio 21Noguchi Mikio 15Océ 20,52Palumbo Domenico 50Peeling Gary 28Picchio Mario 21Pixartprinting 22,23,28Pizzamiglio Giovanni 20Pozo Antonio Santoso 32Precision Printing 28Print Power 2,56Publialba 52Publionda 50Quarmby Colour 33Quasar 10Ravizza Walter 61Re Giovanni 39Redaelli Matteo 21,58Reggiroli Marco 18,51Rezzaghi Andrea 14Rigamonti Matteo 28Rofena Stefano 59Roland DG 11,21,29,37,39Sarco Paola 18SEI 11Sei Rota 36Seiko 45Sericom 67Socon 59Sun Chemical 13,34Tenderini Alessandro 29Thieme 54Tosh 47Visani Marco 59Viscom Italia 18Zund 21,29.58

W Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria

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