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INTRODUZIONE
Il progetto di seguito presentato, rappresenta il momento di sintesi e di applicazione dell’esperienza di
Tirocinio del primo anno del corso di Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie.
Attraverso quest' analisi è stato esaminato l’utilizzo di scale di valutazione utilizzate attualmente dai
fisioterapisti in alcune SOD o AAD dell'Azienda Ospedaliera - Universitaria Careggi, con il tentativo di
rilevare eventuali criticità e proporre nuove scale basate sull’ evidence.
Le aree di interesse di suddetta analisi sono state :
AAD Fisioterapia e Riabilitazione Ortopedica (padiglione CTO)
AAD Servizio Fisioterapia interdipartimentale (padiglioni intramurali Careggi)
Per comprendere al meglio l’ambito lavorativo la prima parte del lavoro si è orientata sull’ analisi sistemica
del contesto generale dell’AOUC e dei dipartimenti presi in esame ; quindi è stata dedicata una parte del
tempo alla rilevazione e raccolta dei dati necessari alla stesura del Project Work.
I dati relativi all’organizzazione oggetto di analisi sono stati ricavati mediante:
Sistema informativo aziendale (intranet)
Colloqui con intervista guidata
Consultazione della cartella informatizzata "ArchiMed"
Consultazione della scheda fisioterapica cartacea
Osservazione diretta dell’ambiente di lavoro
Presa visione delle normative in vigore
OBIETTIVO GENERALE
L'obiettivo generale è quello di verificare l'appropriatezza del sistema di valutazione nell'ambito riabilitativo
AOU Careggi, in particolare nelle 2 Aree di Attività Dipartimentali da noi analizzate.
OBIETTIVO SPECIFICO
L'analisi sistemica del contesto dell'AOU Careggi
Descrizione organizzativa e strutturale del Padiglione CTO e dell'area interdipartimentale.
Individuare, per ogni SOD, il percorso riabilitativo del singolo paziente.
Conoscere la gestione delle singole S.O.D., in riferimento alla distribuzione delle diverse unità
professionali e loro mansioni/ruoli
Individuare se il sistema di valutazione utilizzato risponde ai criteri di EVIDENCE BASE
PRACTICE e se viene correttamente applicato
Formulare una diagnosi delle criticità al fine di poter realizzare un progetto di miglioramento, sia per
quanto riguarda l'assetto organizzativo che per quello che riguarda l'eventuale proposta di utilizzo di
nuove e più efficaci scale di valutazione secondo l' EBM.
METODI
Per il raggiungimento degli obiettivi specifici abbiamo utilizzato più canali informativi.
Innanzitutto per capire com’è strutturata l’AOUC di Careggi, abbiamo avuto degli incontri con la
Responsabile Professionale dell’area della Riabilitazione, la quale ci ha illustrato l’organizzazione strutturale
dell’ospedale, con i vari dipartimenti e le diverse figure professionali e ci ha fornito del materiale utile per
l’analisi del contesto.
In seguito abbiamo fatto una divisione delle varie SOD afferenti al padiglione CTO e all’area
interdipartimentale. La nostra analisi ovviamente si è soffermata sulle SOD dove viene svolto il servizio di
riabilitazione.
Abbiamo intervistato i coordinatori e i fisioterapisti circa la loro attività e il sistema di valutazione in uso, per
rendere più omogeneo il lavoro abbiamo realizzato una griglia di domande che ci potessero fare da guida.
L’analisi è stata completata dalla frequentazione dei diversi reparti per avere il riscontro di quanto appreso
durante i colloqui.
DOMANDE-GUIDA
1. Chi è il Coordinatore dell’area riabilitativa?
2. Quanti fisioterapisti lavorano in quest’area?
3. Quanti pazienti in media vengono trattati al giorno?
4. Quali patologie?
5. Qual è la durata media della degenza?
6. Qual è l’età media del paziente?
7. Che cartella riabilitativa utilizzate?
8. Quali scale di valutazione (internazionali e non) utilizzate? Perché? (lo prevedono le direttive dell’ospedale o lo scegliete in autonomia?)
9. Avete un database dove raccogliete i dati all’inizio e alla fine del trattamento, al fine di fare ricerca scientifica?
10. Se sciegliete voi, vi basate su linee guida/EBM?
11. Ci sono delle regole/istruzioni nella somministrazione di scale?
12. Fate delle riunioni di equipe?
13. C’è collaborazione fra le varie figure professionali?
14. Ogni quanto vi aggiornate?In base a quale criterio scegliete un corso rispetto ad un altro?
Dalla rielaborazione dei dati ricavati attraverso l’intervista semi-strutturata, per ognuna delle S.O.D.,
abbiamo poi scritto una relazione, che riportiamo nelle pagine seguenti.
L’intervista doveva servire soprattutto, a comprendere quale fosse il sistema di valutazione utilizzato, in base
alla tipologia di paziente , ai suoi bisogni di salute, e conseguentemente al tipo di intervento fisioterapico.
L’obiettivo era capire quali fossero le criticità dall’esperienza diretta dei fisioterapisti per progettare un
intervento di miglioramento. Non per tutte le S.O.D. è stato possibile ricavare i dati attesi; forse perché molte
delle domande fuorviavano dall’obiettivo principale o non consentivano di reperire il dato in maniera
immediata. In molti casi, l’intervista intralciava o rallentava il lavoro dei fisioterapisti. Per tanto abbiamo
riportato tutti i dati solo per le S.O.D. dove è stato possibile; per le restanti ci siamo concentrati solo sugli
aspetti più salienti della nostra ricerca.
La parte finale del lavoro è stata quella di ricercare la letteratura scientifica a sostegno delle scale di
valutazione utilizzate dai fisioterapisti nelle varie S.O.D. ma anche ricercare nuove scale di valutazione
specifiche, richiesteci da loro.
La ricerca è stata condotta su banche dati (Medline, PEDro, Cochrane) secondo l’ Evidence Based Practice.
ANALISI DEL CONTESTO CAREGGI
L’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi (AOUC) è un ‘azienda ospedaliera integrata con l’Università
degli Studi di Firenze e si caratterizza per l’attività assistenziale di ricovero, per prestazioni ambulatoriali,
specialistiche ed attività d’emergenza urgenza. Svolge in modo unitario funzioni d’assistenza, didattica e
ricerca, costituendo al tempo stesso elemento strutturale del Servizio Sanitario Nazionale, ed in particolare
del Servizio Sanitario della Regione Toscana.
Nasce agli inizi del 1900, con una struttura a padiglioni. È un' ospedale di alta specializzazione e basato sul
modello organizzativo per intensità di cura.
OBIETTIVO: il raggiungimento del più elevato livello di risposta alla domanda di salute, intesa come
recupero e mantenimento della salute fisica, psichica e sociale, in un processo che includa la didattica, intesa
come strumento di costruzione e miglioramento delle competenze degli operatori e dei soggetti in
formazione, e la ricerca volta al continuo progresso delle risorse cliniche e biomediche. Al raggiungimento di
tale obiettivo concorrono tutte le competenze scientifiche e cliniche della Facoltà di Medicina e Chirurgia e
quelle del Servizio Sanitario.
L’azienda adotta come modello di gestione operativa delle attività assistenziali il Dipartimento ad Attività
Integrata (D.A.I.), al fine di perseguire l’ottimale realizzazione del percorso diagnostico terapeutico e
riabilitativo ed esercitare, in forma unitaria e coordinata, le attività assistenziali. Fornisce al cittadino un
percorso assistenziale caratterizzato da omogeneità nella gestione degli aspetti diagnostici, terapeutici e
riabilitativi.
I Dipartimenti ad attività integrata sono:
1. ORTOPEDIA
2. NEROSCIENZE
3. LABORATORIO
4. DEL CUORE E DEI VASI
5. SPECIALITA MEDICHE - CHIRURGICHE
6. MATERNO INFANTILE
7. ORGANI DI SENSO
8. DEA E MEDICINA E CHIRURGIA GENERALE E DI URGENZA
9. BIOMEDICINA
10. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
11. ONCOLOGIA
12. AGENZIA REGIONALE PER LA CURA DEL MEDULLOLESO
In ogni D.A.I. è nominato dal Direttore Generale un responsabile Infermieristico di D.A.I (R.I.D.), ovvero un
responsabile tecnico-sanitario (R.T.D.), con funzione di coordinamento e gestione del personale d’assistenza
e delle infrastrutture di ricovero avvalendosi dei capi sala e dei coordinatori. Gestiscono le attività tipiche
delle figure professionali di pertinenza, in conformità con le linee guida ed i protocolli operativi delle relative
U.PR.
In ogni dipartimento operano le strutture organizzative dipartimentali (SOD),costituite da equipe mediche
specialistiche, che prendono in carico il paziente, seguendolo nel percorso assistenziale sotto tutti gli aspetti
(diagnostici, terapeutici e riabilitativi), in collaborazione con le altre professioni sanitarie.
Le Unità Professionali (U.PR.), sono individuate e classificate in funzione delle specifiche competenze
tecnico-scientifiche possedute. L’Unità Professionale ha il compito di attivare i processi tesi a definire gli
standard ed i protocolli tecnico-scientifici e le linee guida, da utilizzare nel processo di produzione,
ottimizzando e migliorando gli standard di riferimento e definendo la «migliore pratica» da applicare.
Assetto istituzionale :
1. Organi d’ Indirizzo
2. Organi Paritetici
3. Direttore Generale
4. Collegio Sindacale
Direzione Aziendale:
Direttore Generale
Direttore Amministrativo
Direttore Sanitario
La funzione assistenziale nell’A.O.U.C. è organizzata su due distinti livelli di responsabilità con distinte
funzioni e organigrammi:
Servizio Infermieristico e Ostetrico Aziendale (S.I.O.A.)
Servizio Infermieristico Dipartimentale
Le funzioni tecnico-sanitarie nell’A.O.U.C. sono organizzate su due distinti livelli:
Servizio Tecnico-sanitario Dipartimentale: opera in staff al direttore di Dipartimento col quale
collabora direttamente nella definizione dei percorsi diagnostici, terapeutici, riabilitativi e
assistenziali, nella negoziazione del budget e nella pianificazione operativa. Ha la responsabilità
dell’organizzazione integrata dell’attività tecnico-sanitaria del Dipartimento e del personale di
supporto all’attività diagnostica, terapeutica, riabilitativa e assistenziale. E’integrato, ove necessario,
da referenti delle specifiche professionalità tecnico-sanitarie.
Servizio Tecnico-Sanitario Aziendale (S.T.A.): supporta la Direzione Aziendale, opera in staff al
Direttore Sanitario, gestisce le U.PR. tecnico-sanitarie appartenenti alle specifiche professionalità.
Ha responsabilità e compiti di tipo professionale riferiti a tutto il personale afferente a questa area.
All' interno del S.T.A. è compresa l' area della riabilitazione(Logopedisti, ortottisti/ tec. Oftalmologici e
fisioterapisti) coordinata da un responsabile professionale.
Nell' area della riabilitazione ci sono 4 AAD(area di attività dipartimentali):
1. Fisioterapia e riabilitazione ortopedica neurochirurgica:
Comprende 2 aree di attività, ambulatorio e degenza, ha 26 fisioterapisti e 2 coordinatori.
2. Fisioterapia e riabilitazione cardiologica:
Fa parte del D.A.I. Cuore e Vasi, ci sono 7 Fisioterapisti di cui 1 Coordinatore
3. Riabilitazione del medulloleso, e sono 12 Fisioterapisti di cui 1 Coordinatore
4. Servizio Fisioterapia Interdipartimentale:
Composto da 18 fisioterapisti di cui un Coordinatore, che si sppostano nei 7 D.A.I.
NORMATIVE:
1. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001: definizione dei LEA
(livelli essenziali di assistenza)
2. Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n°196 in materia di protezione dei dati personali.
3. Delibera N°595 del 30.05.2005 della Regione Toscana:definizione dei LEA nell’ambito delle
prestazioni specialistiche della branca di medicina fisica e riabilitazione, con l'individuazione di tre
percorsi assistenziali.
4. Atto Aziendale (D.G. 116/2007)
5. Provvedimento Direttore Generale n°280 del 30 maggio 2011: Progetto di riorganizzazione e
riqualificazione del polo ortopedico e traumatologico che ha definito il nuovo assetto DAI ortopedia
dal 20 giugno 2011.
6. D.P.R. del 29 gennaio del 1992 (?)
Il nostro studio si concentra sull'analisi di due aree di attività:
1. Area di attività CTO
2. Area di attività multipartimentale di Careggi
AREA DI ATTIVITA' CTO
All'interno del CTO, operano le S.O.D., afferenti a 5 D.A.I.
Si trovano nel padiglione del CTO:
D.A.I. di Ortopedia (8 S.O.D.).
parte del D.A.I. Organi di senso (5 S.O.D. )
parte del D.A.I. di neuroscienze (5 S.O.D.)
DEA e medicina generale e d'urgenza (1 S.O.D.)
Oncologia (1 S.O.D.)
Noi abbiamo analizzato sia le degenze che i pazienti ambulatoriali.
D.A.I. ORTOPEDIA
MISSION
Soddisfare i bisogni assistenziali dell’Area Vasta Centro per quanto attiene alle specialità di ortopedia sia per
la traumatologia sia per tutta la chirurgia di ortopedia elettiva con riferimento particolare alle patologie
complesse che sono adeguatamente trattate con approccio interdisciplinare. Vengono inoltre erogate
prestazioni nei campi della chirurgia maxillo-facciale, chirurgia della mano, ortopedia oncologica e malattie
del metabolismo minerale ed osseo.
Il dipartimento utilizza, in processi intra e inter-dipartimentali improntati alla massima efficienza ed
efficacia, le risorse assegnate per fini assistenziali e di ricerca e contribuisce all’insegnamento delle
discipline proprio delle aree specialistiche del DAI attraverso la didattica frontale ed il training sperimentale.
AAD FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE ORTOPEDICA-DEGENZA
Coordinatore: Oriani Marinella
Fisioterapisti: 8
Quest’area di attività si occupa del D.A.I Ortopedia, del D.A.I. Oncologia (1 SOD) e del D.A.I. Organi di
senso (5 SOD)
1. CHIRURGIA E MICROCHIRURGIA DELLA MANO (6° piano)
Direttore Dr. Massimo Ceruso
ATTIVITà
L’equipe di professionisti di questa struttura dipartimentale si occupa di:
Chirurgia della mano e microchirurgia ricostruttiva correlata
Chirurgia e microchirurgia ricostruttiva dell’arto superiore e del sistema nervoso periferico.
In quest’area afferiscono due fisioterapisti, i quali si occupano di pazienti in regime di degenza e
ambulatoriale.
Le patologie trattate sono di tipo ortopedico, traumatologico e reumatologico della mano e degli arti
superiori. In particolare si occupano di lesioni complesse (coinvolgimento di almeno 3 strutture anatomiche),
in seguito ad eventi traumatici ma anche interventi programmati su lesioni o patologie particolari (es. artrite
reumatoide). Altre patologie/interventi sono:
Lesioni tendinee della mano
Osteosintesi e protesi (gomito, polso e metacarpo falangee)
Chirurgia e microchirurgia ricostruttiva degli esiti traumatici ossei, articolari e dei tessuti molli
(lesioni complesse)
Reimpianti
Nel piano di lavoro del paziente trattato in chirurgia della mano rientrano la valutazione, le modalità e i
tempi di trattamento ma anche lo splinting i cui obiettivi sono:
proteggere l'impianto e i tessuti molli
assicurare una azione di supporto, protettiva, correttiva
permettere un' azione equilibrata dei muscoli sani
permettere la massima mobilità pur garantendo la stabilità ottimale
sostituire temporaneamente o in modo indeterminato una funzione
facilitare la funzione
Il fisioterapista durante la valutazione iniziale utilizza una “scheda di valutazione fisioterapica della mano”
per i pazienti ambulatoriali (non validata) dove prende in considerazione diversi items:
dolore (scala VAS)
presenza/assenza di edema
presenza di infezioni
stato della ferita chirurgica/cicatrice
presenza di mezzi di sintesi o altri apparecchi da segnalare
valutazione della sensibilità (deficit nervi periferici)
valutazione del movimento (TAM e TPM)
prese e pinze funzionali
forza muscolare
Queste variabili sono analizzate in tempi differenti, infatti alcune di queste non sono valutabili
nell’immediato post-operatorio (es la forza muscolare). Gli items considerati inoltre non danno una
quantificazione precisa ma rispondono alla domanda presenza/assenza, solo la VAS ha un valore da 0 a 10.
Infine il fisioterapista allega una documentazione di foto e video.
Per i pazienti in regime di degenza la valutazione prevede l’utilizzo di una scheda informatizzata
(Archimed), mentre per quelli ambulatoriali c‘è un sistema informatizzato che però è accessibile solo ai
fisioterapisti.
Raramente vengono utilizzate delle scale di valutazione specifiche in quanto i pazienti vengono trattati in
fase acuta (durata della degenza 3-4 giorni) o nel caso di pazienti ambulatoriali perchè la funzionalità
dell'arto è limitata dall'intervento e dalle indicazioni del chirurgo.
Le scale quindi vengono utilizzate quando il paziente termina il percorso riabilitativo e lo prosegue in altre
strutture oppure quando si osservano dei miglioramenti funzionali. Si utilizzano:
Scala Dash
MayoElbow score
Constant
La domanda che si pongono i fisioterapisti è : esistono delle scale validate per l'immediato post-chirurgico?ci
sono scale specifiche per le cicatrici?ci sono scale quantitative?
2. ORTOPEDIA GENERALE 1 (6°piano)
Direttore Dr. Massimo Innocenti
ATTIVITà
L’equipe di questi professionisti si occupa del trattamento delle patologie di spalla, del gomito, del rachide,
dell’anca, del ginocchio, del piede e trattamento delle fratture degli arti, del rachide e del bacino.
Attività clinica di:
degenza ordinaria(traumatologia,lesioni dei legamenti,lussazioni di spalla ecc)
one day surgery (alluce valgo, cisti ossee, artroscopia spalla, ginocchio , caviglia)
day hospital(epicondilite, morbo dupuytree,dita a martello, dita a scatto)
ambulatorio (sindrome del tunnel carpale)
3. ORTOPEDIA GENERALE 3
Direttore Dr. Renzo Angeloni
ATTIVITà
L’equipe di professionisti di questa struttura dipartimentale si occupa di: trattamento delle patologie della
spalla e del gomito e chirurgia del plesso brachiale e dei nervi periferici.
Attività clinica di:
Degenza ordinaria( patologia traumatica e non della spalla e del gomito e traumatologia generale)
Day hospital(patologia AASS)
Ambulatorio(tunnel carpale,prime visite ortopediche e visite di controllo post intervento)
4. ORTOPEDIA ONCOLOGICA E RICOSTRUTTIVA (7°piano)
Direttore Dr. Rodolfo Capanna
ATTIVITà
L’equipe di professionisti di questa struttura dipartimentale si occupa di:
Trattamento delle patologie oncologiche dell’apparato muscolo scheletrico (tumori dell’osso e delle
parti molli)
Trattamento delle perdite di sostanza post-traumatiche e oncologiche, mediante trapianti ossei
massivi e vascolarizzati, trapianti muscolari
Tecniche di rigenerazione ossea
Protesi da ricostruzioni modulari
Trattamento delle revisioni di protesi
Attività clinica di:
Degenza ordinaria
Day surgery
Ambulatorio
5. TRAUMATOLOGIA E ORTOPEDIA GENERALE (3° piano)
Direttore Dr. Roberto Buzzi
ATTIVITà
L’equipe di professionisti di questa struttura dipartimentale si occupa del trattamento delle patologie
ortopediche e traumatologiche.
Attività clinica di:
Degenza ordinaria(patologie del piede, patologie degenerative dell’anca e del ginocchio)
Day hospital (patologie del menisco, del carpo, rimozione mezzi di sintesi)
Ambulatorio (del piede, pediatrico e visite di controllo post-operatorio)
6. TRAUMATOLOGIA MAXILLO-FACCIALE (3°piano)
Direttore Dr. Giuseppe Spinelli
ATTIVITà
L’equipe di professionisti si occupa di:
Oncologia cranio-maxillo-facciale
Malformazioni cranio-maxillo-facciali
Traumatologia cranio-maxillo-facciale
Chirurgia disfunzionale/infiammatoria
Chirurgia oro-maxillo-facciale
Chirurgia ricostruttiva maxillo-facciale
D.A.I. ORGANI DI SENSO
MISSION
Le strutture del Dipartimento Organi di Senso soddisfano la domanda di prestazioni per la diagnosi ed il
trattamento delle patologie oculari, otorinolaringoiatriche, audiologiche ed odontostomatologiche, oltre che
per il trattamento delle patologie, benigne e maligne, della cute ed interventi ricostruttivi di chirurgia
plastica. Il dipartimento utilizza, in processi intra- ed inter- dipartimentali, le risorse assegnate per fini
assistenziali e di ricerca e contribuisce all’insegnamento delle discipline proprio delle aree specialistiche del
D.A.I. attraverso la didattica frontale ed il training sperimentale.
1. CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE
Direttore Prof. Roberto Bertolai
ATTIVITà
L’equipe si occupa del trattamento delle patologie traumatiche, neoplastiche, mal formative e flogistiche del
distretto maxillo-facciale.
Attività clinica in regime di:
Degenza ordinaria (traumatologia seguita a interventi di urgenza in regime di priorità, neoplasie
benigne e maligne)
Day surgery (chirurgia minore)
Ambulatoriale (chirurgia minore)
2. CHIRURGIA PLASTICA
Direttore Dr.Marco Innocenti
ATTIVITà
L’equipe di professionisti di questa struttura dipartimentale si occupa del trattamento delle patologie cutanee
chirurgiche, delle problematiche ricostruttive post-oncologiche e post-traumatiche, esiti di obesità e della
lipodistrofia nei pazienti HIV positivi.
Attività clinica in regime di
Degenza ordinaria (chirurgia ricostruttiva mammaria, della testa e del collo, degli arti,chirurgia
tumori cutanei, del melanoma e dei tumori dei tessuti molli)
Day surgery (chirurgia dei tumori cutanei benigni e maligni e chirurgia degli esiti di traumi dei
tessuti molli)
Ambulatoriale (chirurgia dei tumori cutanei benigni e maligni e chirurgia degli esiti di traumi dei
tessuti molli)
3. ANESTESIA
Direttore Dr.ssa Chiara Adembri
ATTIVITà
L’equipe di professionisti svolge attività anestesiologico-rianimatoria di elezione e di urgenza e di gestione
delle emergenze cliniche per le SOD di Audiologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica ,Chirurgia Plastica ,
Odontoiatria.
Attività clinica in regime di:
Degenza ordinaria
Day Surgery- week surgery
Regime ambulatoriale
Consulenza
ATTIVITà RIABILITATIVA
I fisioterapisti che afferiscono a questi reparti (escluso chirurgia e microchirurgia della mano) sono 6.
Le maggiori richieste arrivano dal reparto di traumatologia (3°piano), soprattutto per pazienti con fratture di
femore ma anche fratture di tibia, rotula, bacino, arti superiori e politraumi. L’èta media dei pazienti è alta, si
parla infatti di reparto “orto-geriatrico” dove quindi la gestione del paziente è molto più complessa, sia per la
presenza di comorbidità ma anche per problemi di tipo sociale. Molte richieste arrivano anche dall’ortopedia
elettiva del 6° piano, la quale si occupa soprattutto di PTA e PTG.
I fisioterapisti si occupano di:
Progetto dimissione in continuità assistenziale
Richieste di trattamento
Nel primo caso il fisioterapista, entro le 48 ore dalla richiesta, deve fare la valutazione, la quale insieme a
quella clinica ed infermieristica, formano un algoritmo il quale serve all’ ASF per definire il percorso
assistenziale e riabilitativo del paziente dopo la dimissione. Importante è anche verificare lo stato sociale del
paziente, quindi se vive solo, se ha dei familiari e se ha barriere architettoniche in casa.
Ci possono essere diversi tipi di percorso:
Territoriale (domiciliare, counseling o ambulatoriale)
Codice 56 – riabilitazione intensiva
Strutture intermedie
Strutture di lungodegenza
La scala di valutazione funzionale FIM modificata è suddivisa in 3 parti:
1. Cura della persona
2. Capacità relazionali e cognitive
3. Scheda mobilità (valutare la deambulazione, l’equilibrio, i trasferimenti letto-sedia)
La valutazione viene poi riportata su scheda informatizzata CARIBEL.
Nel secondo caso il fisioterapista prende in carico il paziente, facendo una valutazione iniziale
(osservazionale, senza utilizzo di scale di valutazione funzionali) e imposta il piano di trattamento. Il tutto è
riportato su ArchiMed, una cartella informatizzata che comprende la valutazione iniziale, le note in diaria e
la relazione finale. Nell’opinione dei fisioterapisti , le scale di valutazione funzionale non vengono utilizzate
perché non sensibili per la fase clinica acuta trattata in questi reparti ma anche perché vista l’età avanzata dei
pazienti si ritiene più oppropriato fare un’attenta valutazione dello stato sociale e familiare del paziente.
Quindi l’obiettivo del fisioterapista è:
evitare complicanze secondarie dovute all’immobilità a letto (piaghe, retrazioni muscolari, trombosi)
istruire il paziente nei passaggi posturali
insegnarli esercizi specifici per l’articolarità e il tono muscolare
addestrarlo all’utilizzo di ausili (deambulatore, canadesi)
educazione dei familiari
strategie per trasferimenti per il personale di reparto
D.A.I. NEUROSCIENZE
MISSION
Soddisfare i bisogni assistenziali dell’Area vasta Centro per quanto attiene alle specialità di neurochirurgia.
Neuro rianimazione, e alle attività strumentali di alta specializzazione collegate (neuro fisiopatologia).
Il Dipartimento (D.A.I.) svolge e promuove efficacemente nel proprio ambito le attività di assistenza,
didattica e di ricerca in modo coordinato e interconnesso; presenta un’elevata omogeneità della casistica e
tramite le strutture organizzative dipartimentali (S.O.D.) ad esso afferenti svolge le seguenti attività in
elezione e in urgenza:
Attività di neuroanestesia e neurorianimazione e diagnosi,cura ed eventuale trattamento
neurochirurgico di patologie traumatiche, tumorali, degenerative, malformative ed infiammatorie e
funzionali del sistema nervoso centrale.
1. NEUROCHIRURGIA 1 (4° piano)
Direttore Dr. Franco Ammannati
2. NEUROCHIRURGIA 2 (4°piano)
Direttore responsabile Prof. Renato Conti
ATTIVITà
L’equipe di professionisti di questa struttura dipartimentale si occupa del trattamento chirurgico delle
seguenti patologie neurochirurgiche:
Patologie malformative
Patologie degenerative
Patologie traumatiche
Patologie tumorali
Patologie vascolari del sistema nervoso centrale e periferico
3. NEUROANESTESIA E TERAPIA INTENSIVA E SUB INTENSIVA (1°piano)
Direttore Dr. Chieregato
ATTIVITà
L’equipe di professionisti di questa struttura dipartimentale si occupa di anestesia e rianimazione per le
attività chirurgiche di elezione e urgenza di neurochirurgia, ortopedia.
Questa struttura garantisce cure di elevato livello alle persone in condizioni critiche che, a causa di malattie ,
eventi accidentali o traumatici o importanti eventi chirurgici hanno bisogno di monitoraggio clinico continuo
e di tecnologie avanzate per la diagnostica e il supporto vitale.
L’assistenza sanitaria è altamente specializzata e garantita da un’ equipe di infermieri, fisioterapisti, operatori
socio sanitari e tecnici.
Nel reparto viene svolto anche il tutoraggio di studenti delle facoltà di medicina, scienze infermieristiche,
riabilitative e master di specializzazione.
L’ATTIVITà RIABILITATIVA
All’area neurochirurgica afferiscono due fisioterapisti del Dipartimento Neuroscienze. Le patologie
principalmente trattate sono lesioni cerebrovascolari, patologie tumorali, patologie degenerative vertebro-
midollari e traumi. L’età media dei pazienti è 50 anni e la loro degenza varia dai 10 ai 20 giorni a seconda
dell’età ma sopratutto del quadro clinico e se il loro percorso post-operatorio prevede anche la rianimazione.
Di conseguenza l’obiettivo del fisioterapista è :
In rianimazione e in sub-intensiva, principalmente quello di monitorare lo stato di coscienza, lo stato
della cute, il tono muscolare e l’articolarità e prevenire complicanze secondarie (esempio retrazioni muscolo-
tendinee, complicanze respiratorie, trombosi, piaghe da decubito) . Importante è anche l’educazione dei
familiari.
In reparto valutazione dell’attenzione e dell’orientamento, del tono muscolare, della sensibilità,
dell’equilibrio, dei cambi di posizione,della deambulazione e delle attività di vita quotidiana.
Le valutazioni fatte dai fisioterapisti, in questi reparti, sono più di tipo “osservazionale”,ciò è dovuto al fatto
che la degenza dei pazienti è breve e appena le loro condizioni cliniche sono stabilizzate vengono inviati in
strutture territoriali o a domicilio.
In alcuni casi,invece, vengono somministrate:
la scala Asworth per valutare il tono muscolare
la valutazione funzionale CARIBEL utilizzata nella valutazione finale dei cod.56
Glasgow Coma Scale per il coma
Delle scale è riportato soltanto il punteggio sulla cartella del paziente in ArchiMed, poiché questo
programma non prevede le scale di valutazione come file allegati.
D.A.I. DEA E MEDICINA E CHIRURGIA GENERALE E DI URGENZA
Direttore Dr. Carlo Nozzoli
MISSION
Garantire la gestione dei processi diagnostico-terapeutici e il trattamento di eccellenza in regime di urgenza-
emergenza dei pazienti che presentano quadri clinici acuti con grave compromissione delle funzioni vitali.
Il dipartimento in particolare si occupa della gestione della presa in carico del paziente dall’accesso in
ospedale fino alla sua dimissione.
1. AGENZIA RIABILITAZIONE (1° piano)
Direttore Dr. Pietro Pasquetti
ATTIVITà
L'equipe di professionisti di questa struttura dipartimentale si occupa del trattamento riabilitativo delle
patologie muscolo-scheletriche e dei tessuti molli, attraverso la stesura di progetti riabilitativi individuali e
utilizzando protocolli interni e Linee Guida nazionali e internazionali.
La struttura svolge:
attività clinica in regime di degenza ordinaria
Degenza per riabilitazione intensiva intra-ospedaliera (cod.56),
Trattamento riabilitativo di pazienti acuti (politraumatizzati, PTA, PTG nell’immediato post-
operatorio)
Trattamento pre e post operatorio per pazienti emofilici (cod 56)
Attività clinica in regime ambulatoriale
Visite mediche specialistiche fisiatriche
Prestazioni mediche specialistiche fisiatriche (manipolazioni,infiltrazioni, valutazioni posturali e
stabilometriche, valutazioni di pazienti con osteoporosi)
Trattamenti fisioterapici di rieducazione motoria in palestra o in piscina (ciclo di 10 sedute)
Ambulatorio lesioni cutanee
L’ATTIVITà RIABILITATIVA
AAD FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE ORTOPEDICA AMBULATORIALE
Coordinatore: Magnelli Ilaria
Fisioterapisti: 16
Le patologie più frequenti che vengono trattate sono:
Fratture del femore, bacino,AASS, AAII, colonna vertebrale
Amputazioni AASS/AAII
Interventi complessi per lesioni dei tessuti molli
Poli-traumi complessi
Interventi chirurgici: PTA, PTG, PT della spalla
Acromio-plastica aperta, artroscopica
Riparazione della Cuffia dei Rotatori
Ricostruzione del legamento crociato anteriore
Algie
L' attivazione del servizio fisioterapico avviene solo dopo la visita dello specialista (Fisiatra) che individua la
patologia e il percorso riabilitativo di tipo 2 o di tipo 3, secondo Delibera n° 595 del 30.05.2005 della
Regione Toscana.
Il percorso 2 (percorso assistenziale specialistico di medicina fisica) prevede 10 prestazioni (2-3
settimane),con un massimo di 2 percorsi annui. Il medico prescrittore è tenuto ad indicare con un codice
specifico, la condizione di disabilità relativa alla patologia, indicata in alcune tabelle presenti nella delibera
sopracitata. Nella tabella sono riportate le patologie con il corrispettivo codice e per ognuna sono indicate
una serie di prestazioni più appropriate (rieducazione funzionale, terapia strumentale, kinesiterapia)
indicando anche la durata del trattamento. L’esecuzione del trattamento appropriato tra quelli indicati è
responsabilità degli operatori dedicati al trattamento stesso.
Il percorso 3 è indicato per pazienti con patologie più complesse (politraumi) o che fanno un percorso che
comprende idrokinesiterapia, fisiokinesiterapia e terapia fisica con durata di 3 settimane circa.
Il fisioterapista valuta il paziente nella sua globalità all'inizio e alla fine, con :
misurazioni goniometriche
esame muscolare
valutando i trasferimenti in sicurezza e autonomia
scala VAS per il dolore
presenza di edema, lesioni cutanee
la deambulazione
la postura e l'equilibrio
La valutazione viene riportata in una scheda riabilitativa cartacea. Se il paziente presenta delle limitazioni
funzionali, allora vengono utilizzate delle specifiche scale di valutazione:
Constant
Barthel Index
Asworth
Borg
DASH
Indice di Norton extended ADL Index
ODI (Oswestry Disability Index)
I pazienti con sindromi algiche (lombalgie, cervicalgie) vengono trattati nella palestra delle algie dove
lavorano 4 fisioterapisti, i quali utilizzano il trattamento McKenzie. Durante il primo incontro è prevista una
valutazione iniziale, la quale comprende:
la somministrazione di una scala di valutazione soggettiva, la Quebec Back Pain Disability Scale
l’utilizzo di una scheda specifica, la McKenzie Institute, che varia a seconda se la valutazione è della
colonna lombare, della colonna cervicale o degli arti.
La scale Quebec Back Pain Disability e la Mckenzie Institute vengono somministrate nuovamente alla fine,
per la valutazione finale.
Il Cod. 56 è previsto soltanto per persone con instabilità clinica (Parkinson, problematiche cardio-vascolari,
piaghe, comorbidità). Generalmente rientrano nel cod. 56 gli interventi programmati di PTA e PTG. Qui la
valutazione viene fatta in equipe dal fisiatra, dal fisioterapista e dall’infermiere su cartella informatizzata
(Archimed). Il fisioterapista fa una valutazione osservazionale (forza muscolare, goniometria, trasferimenti,
VAS e stato della cute),valutando il paziente nella sua globalità ma non utilizzano scale di valutazione
specifiche. La degenza è di circa 2 settimane e il trattamento è giornaliero con durata di 3 ore. I pazienti sono
ricoverati al 6° piano ma vengono trattati nella palestra di riabilitazione (1° piano e piano T), in alcuni casi se
richiesto e se possibile questi pazienti seguono anche un programma di idrochinesiterapia.
ELENCO DELLE SCALE DI VALUTAZIONE UTILIZZATE
SCALA DI VALUTAZIONE
REPARTI IN CUI è UTILIZZATA
BIBLIOGRAFIA VALIDAZIONE
1. VAS In tutti i reparti DD, McGrath PA, Rafii A, Buckingham B. The validation of visual analogue scales as ratio scale measures for chronic and experimental pain. Pain. 1983 Sep;17(1):45-56. PubMed PMID: 6226917
Per il dolore
2. DASH Ch. della mano Hudak P, Amadio PC, Bombardier Pz. con disordini
Agenzia riab. C, and the Upper Extremity Collaborative Group. Development of an Upper Extremity Outcome Measure: The DASH (Disabilities of the Arm, Shoulder, and Hand). American Journal of Industrial Medicine 1996; 29:602-608
muscolo-scheletrici dell’ arto superiore
3. MAYO ELBOW SCORE
Ch. Della mano Morrey BF,An KN,Chao EYS. Functional evaluation of the elbow. In: Morrey BF, editor. The Elbow and Its Disorders. 2nd ed. Philadelphia: WB Saunders; 1993. p.86-89
Valuta le limitazioni del gomito nelle ADL in seguito a patologia specifica.
4. CONSTANT Ch. Della mano Agenzia riab.
Constant CR, Murley AH. A clinical method of functional assessment of the shoulder. Clin Orthop Relat Res. 1987 Jan;(214):160-4. PubMed PMID: 3791738
Per valutare gli outcomes dopo trattamento di patologia di spalla
5. GLASGOW COMA SCALE
Neurochirurgia Teasdale G, Jennett B. Assessment of coma and impaired consciousness. A practical scale. Lancet. Jul 13 1974;2(7872):81-84.
Per valutare la profondità e la durata della perdita della conoscenza e della coma
6. BARTHEL Agenzia riab. Mahoney Fi, Barthel DW. Functional evaluation: the barthel index. Md State Med J. 1965 Feb;14:61-5. PubMed PMID: 14258950
Per pazienti dopo stroke
7. ASWORTH Neurochirurgia Agenzia riab.
Ashworth B. Preliminary trial of carisoprodol in multiple sclerosis. Practitioner 1964;192:540-542.
Pz. con spasticità
8. BORG CR10 Agenzia riab. Borg, G (1982). Psychophysical bases of perceived exertion. Medicine and Science in Sports and Exercise, 5, 377-381
Per valutare la percezione soggettiva dello sforzo durante attività fisica, utilizzata anche per sensazioni come dolore, difficoltà e pesantezza.
9. OSWESTRY DISABILITY INDEX
Agenzia riab. Fairbank JC, Couper J, Davies JB, O'Brien JP. The Oswestry low back pain disability questionnaire. Physiotherapy. 1980 Aug;66(8):271-3. PubMed PMID:6450426.
Utilizzato in pazienti con dolore alla colonna vertebrale (mal di schiena)
10. INDICE NORTHON
Agenzia riab. Norton D, McLaren R, Exton-Smith AN. (1962) An Investigation of Geriatric Nursing Problems in Hospital.Churchill Livingstone, Edinburgh
Valutazione del rischio di insorgenza di lesioni da decubito
11. QUEBEC Agenzia riab. Stratford PW, Binkley J. The Quebec Back Pain Disability Scale: measurement properties. Spine (Phila Pa 1976). 1995 Oct 1;20(19):2169-70. PubMed PMID:8588178
Pazienti con mal di schiena
Dai colloqui con i fisioterapisti, in particolare in chirurgia della mano, sono emerse alcune richieste: ricercare delle scale di valutazione specifiche.
Scala per l’edema:
Scala per cicatrici o Vancouver Scar Scale : la prima scala di valutazione validata e ancora molto utilizzata ;
o Patient and Observer Scar Assessment Scale (POSAS)
Scala lesioni da decubito
o l’indice di Norton
o scala di Braden
o la scala di Waterlow (per i soggetti più a rischio)
Scala per la valutazione del cammino
o Timed 25 Foot Walk (T25FW)
o six-minute walking test
CONCLUSIONI
Dall’analisi effettuata possiamo concludere che:
L’AOUC ha un bacino di utenza vario sia per la patologia che per il periodo di degenza, che nella
maggior parte dei casi è breve poiché trattasi di una struttura di 3° livello.
Per il motivo di cui sopra, nei pazienti in fase acuta riteniamo sia indispensabile più che una
valutazione quantitativa delle funzioni, una valutazione qualitativa, che ci consenta di progettare un
intervento fisioterapico volto al raggiungimento della massima autonomia possibile, anche con la
prescrizione di ausili e l’educazione dei caregiver
Il sistema di valutazione di tutti i D.A.I. della AOUC non è omogeneo e informatizzato in tutti i
reparti. Infatti nella maggior parte delle S.O.D. viene ancora utilizzata la scheda di valutazione
cartacea in dotazione dalla AOUC, in alcuni reparti una scheda di valutazione specifica e in anestesia
e rianimazione (D.A.E e Medicina Generale e d’Urgenza) un database di reparto.
Attualmente poiche è il sistema Archimed è in fase di programmazione ,non prevede né scale di
valutazione né una valutazione finale predefinita (viene fatta una relazione finale).
ALLEGATI
DASH
Timed 25 Foot Walk (T25FW)
The Quebec Back Pain Disability Scale Source: Kopec JA, Esdaile JM, Abrahamowicz M, Abenhaim L, Wood-Dauphinee S, Lamping DL, et al. The Quebec Back Pain Disability Scale. Measurement properties. Spine. 1995 Feb 1;20(3):341-52.
The Quebec Back Pain Disability Scale is a 20-item self-administered instrument designed to assess the level of functional disability in individuals with back pain. The scale is a reliable and valid measure used for monitoring the progress of individual patients participating in treatment or rehabilitation programs.
Scoring instructions The patient is instructed to answer each question on a scale. Add up the selected numbers for a total score.
Interpretation of scores The minimum score is 20 and the maximum score is 100. Higher scores correlate to greater disability.
% of maximal disability = (score) – 20) / 80 * 100%
Minimum detectable change (90% confidence) 15 points.
The Quebec Back Pain Disability Scale This questionnaire is about the way your back pain is affecting your daily life. People with back problems may find it difficult to perform some of their daily activities. We would like to know if you find it difficult to perform any of the activities listed below, because of your back. For each activity there is a scale of 0 to 5. Please choose one response option for each activity (do not skip any activities) and circle the corresponding number.
Today, do you find it difficult to perform the following activities because of your back?