Web 2.0 e Impresa

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18/10/07 Paolo Lattanzio 1 Web 2.0 e impresa Paolo Lattanzio [email protected] paololattanzio.blogspot.com

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Web 2.0 e impresa

Paolo Lattanzio [email protected] paololattanzio.blogspot.com

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Argomenti

• Partecipazione• Il web 2.0• Innovazioni• Nuovo modello comunicativo• Esempi• Aspetti business

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Mascella.Comunite.it

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Perché un forum?

• Partecipazione

• Interazione

• Comunicazione asincrona e non paritaria

Sito e contenuti

Altri utenti

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Forma di interazione 1.0

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• Partecipazione VS unidirezionalità

• Comunità di pari Vs comunità verticistica

Anche le modalità comunicative evolvono

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• Presupposti del web 2.0: il filesharing• Peer to peer (Generalmente con peer-to-peer o

P2P si intende una rete di comp. che non possiede client o server fissi, ma un numero di nodi equivalenti che fungono sia da client che da server verso altri nodi.)

• Condivisione• Rete acefala• Creazione comunità

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PartecipazionePosso finalmente parlare in prima persona!

Indymedia

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Il web 2.0 – Alcune definizioni

• Per Franco Carlini è l’era del Web 2.0, lo sviluppo di tecnologie abilitanti relazioni sociali complesse sull'onda di potenza hardware sempre più economica e banda larga di massa.

• “un diverso intreccio tra tecnologia, usi sociali e collettivi e modelli di business, basati su gratuità più pubblicità”.

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1.0 2.0

Partecipare (focus consumatori)Pubblicare (focus inserzionisti)

Folksonomia (Tagging)Tassonomia

SyndicationStickiness

WikiContent Management System

Apertura a tutte le personeMaggiore popolazione tecnica

BLOG senza conoscenze tecnichePadronanza HTML

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Esempio, lecchiamoci i baffi

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In principio furono i blog

• Web-log o Diari in rete

• Ma non solo

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71 million blogs

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Incremento website Incremento Blog

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Il web 2.0“Cos’è web 2.0. Design Patterns e Modelli di Business per la prossima generazione di software”.

Web 2.0 è un insieme di approcci, un sistema gravitazionale

Web 2.0 indica un nuovo approccio sociale alla generazione e distribuzione di contenuti via web, che siano caratterizzati da processi comunicativi aperti, con una forte decentralizzazione dell’autorità, libertà di condividere e riusare i contenuti stessi.

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Il web 2.0• Si riferisce ad una nuova modalità di comunicare

ed utilizzare la rete che non ha più il pc di casa o i propri dispositivi hardware e software come base delle attività, ma è web-based.

• Internet da information source a partecipation platform: aggiungere, comunicare, condividere, aggiornare, pubblicare, nascondere, linkare, taggare, votare

• Esempi: Zoho Pbwiki

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● Nuove pratiche

- condividere- partecipare- commentare- collaborare- creare- diffondere- classificare- commentare

- assemblare- rielaborare- aggregare- sottoscrivere- decentrare- distribuire- trovare - farsi trovare

Esempio:

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● Nuove parole

link permanente

pubblicazionecondivisione

affiliazione

casting

opinioni

Really Simple Syndication

definizione

nutrimento

tassonomia fatta dal popolo del web

usabilità, accessibilità

Extensible Markup Language

miscelare

identità

Web 2.0

popolarità

sharing

folksonomy

wiki

community

mash-up

profilo

permalink

blogpost

commentoaggregare

Social Bookmarking

xmlAjax

RSS

Syndication

feedSocial Networking

TaggingTag

interessi comuni

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Tools del web 2.0

• Convergenze online• Una sola interfaccia• Rich User Experience

GMAIL

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Go o g le m a p sEle nco p a rt e cip a nt i

Te ch no ra t i

De l.icio .us

Flickr

Ma s h up

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Il web 2.0 come insieme di principi e procedure:

• tagging (e la folksonomia) invece della tassonomia; • arricchimento delle esperienze-utente (gmail, google maps); • rendere gli utenti collaboratori (ebay e commenti su amazon); • pubblicazione invece della partecipazione (blog Vs forum); • fiducia radicale (wikipedia); • diritto a remixare (CreativeCommons); • perpetual beta; data inside; • piccoli pezzi uniti e unibili in maniera non rigida; • la rilevanza del long tail

• Abbiamo a che fare con una piattaforma (il web), che vince sempre su una singola applicazione.

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Monolitico

Tubo unidirezionale

Modulare

composito

Web 1.0 Web 2.0

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Web incrementale

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18/10/07 Paolo Lattanzio 26Il Time ha eletto noi, chi ha un blog, chi li commenta, chi carica le proprio foto su Flickr, i filmati su Youtube come personaggi dell’anno.

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• New media per una comunicazione virale

TracciamentoCondivisioneTaggingMashupSocial media and bookmarking

Viral marketingBuzz marketing Video blogPodcastingContentcasting

Contagio delle idee

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Guarda QUI

Comunicazione virale -> Virus

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• RSS (acronimo di Really Simple Syndication) è uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti Web; è basato su XML, da cui ha ereditato la semplicità, l'estensibilità e la flessibilità.

• Permette la visualizzazione su portali e siti web di headline e link relativi a notizie pubblicate su altri siti

• Reader View Aggregator QUI• I progenitori erano le newsletter

(Push)

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FREE YOUR DATA

• Embedding• Apertura dati

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Il mondo business

• Nelle aziende il Web 2.0 non si limita ai servizi collaborativi più noti, blog e s.network.

• Il Web 2.0 per le aziende deve essere pensato come l'insieme di piattaforme e servizi basati su protocollo IP, dinamici e utili allo sviluppo di applicazioni e relazioni, sia interne sia esterne.

• E’ un acceleratore di conoscenza, e così può portare vantaggi alle aziende su tutti i fronti.

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Prima Dopo

MonologoUnidirezionaleComunicazione di massaStaticoNo interazione fra clientiDifficile identificare I clientiDifficile gestire I clienti

DialogoOne-to-one marketingReal-timeDinamicoCollaborativoRich customer interactionRich customer data

Rapporto e interazioni fra Azienda e Clienti

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Il Web 2.0 nelle imprese

• Oltre il 40% delle P&M aziende utilizzano il Web 2.0 in America (06-07). Il 14% utilizza il modello SAAS (software as a service: invece di programmi residenti)

• Si abbattono i costi di promozione e di vendita dei propri prodotti/servizi aumentando l'impatto di informazioni sulla clientela.

• Oggi circa 400 mila aziende americane P&M utilizzano il webcasting o i blog. 260 mila utilizzano sistemi di podcast. Circa 400 mila utilizzano Skype. Largamente più utilizzati i sistemi di messaggistica istantanea.

AMI Partners

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• Indagine su un campione di 320 quadri dirigenti, di sette paesi europei (It, Fr, De, Uk, No, Es, Se)

• Il 57% attribuisce il basso tasso di penetrazione del Web 2.0 in azienda alla mancanza di comprensione della tecnologia da parte del management.

• Fra le altre cause, sono citate la mancanza di controllo sui contenuti diffusi (23%) e le problematiche legate alla sicurezza (20%).

BEA Systems

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• Fra le ragioni che potrebbero spingere le imprese a investire sul Web 2.0, al primo posto c’è il miglioramento dell’interazione fra aziende e clienti (41%).

• Sono citati anche il miglioramento della collaborazione fra i dipendenti (31%) e l’opportunità di creare un’interfaccia unica fra i partner o i fornitori dell’azienda (28%).

BEA Systems

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A.A.A.A.A.A.

•Abbassa il volumeAbbassa il volume

•Ascolta le personeAscolta le persone

•Apri le porte dell’aziendaApri le porte dell’azienda

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18/10/07 Paolo Lattanzio 38IPSOS Mori, 11/06

• Il 61% degli utenti internet europei conosce i blog (IT:58%)

• Il 34% (39 milioni) non ha acquistato un prodotto perché ha letto un commento negativo online

• Il 52% è più favorevole ad acquistare un prodotto di cui ha letto commenti positivi online

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18/10/07 Paolo Lattanzio 39Universal McCann, 12/06

16-44 frequent users

Il 30% dei post ha almeno un commento Il 30% dei post ha almeno un commento Nielsen BuzzMetrics, 05/06Nielsen BuzzMetrics, 05/06

I blog attivanola conversazione

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Il consumatore è cambiatoIl consumatore è cambiato

• Ha più potere, ha il controllo• È meno fedele, ha offerta globale• Vuole partecipare alla costruzione dei

brand e dei prodotti• Le aziende devono costruire un rapporto

con le persone (non più solo consumatori),conversando, mostrando il volto umano dell'azienda

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L’azienda che intraprende strategie comunicative 2.0 deve:

• Avere passioneAvere passione• Rivolgersi alle personeRivolgersi alle persone• Essere credibileEssere credibile• Scrivere spessoScrivere spesso• Link, link, link, link, link, link, link, link, link, Link, link, link, link, link, link, link, link, link,

link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link,link, link, link, link, link, link, link, link, link,

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Pubblicità su Internet ogni anno cresce del +40%

Web Marketing

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• La customer collaboration dovrebbe portare, secondo Verona, a una collaborative innovation, perchè l’innovazione da momento isolato diventa processo "articolabile in microattività svolte efficacemente anche da attori specializzati indipendenti".

• Con tool 2.0 gli utenti partecipano a diverse fasi dello sviluppo

• L’azienda può beneficiare in tempo reale dell’apporto dei clienti, con positive ricadute sul gradimento e sulle vendite.

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7 regole per le aziende che usano il Web 2.0

1. Le aziende dovrebbero costruire una struttura con Service oriented architecture in grado di integrarsi nel Web 2.0.

2. Le aziende dovrebbero considerare prioritario il controllo degli accessi ed essere sicure che la struttura di Web 2.0 possa essere integrata con la propria soluzione per la gestione degli accessi.

3. Le società non dovrebbero avere il timore di continuare ad utilizzare i propri sistemi di comunicazione come le email o i calendari, ma dovrebbero entrare nell'ottica che una combinazione dei vecchi sistemi e Web 2.0 possa portare soltanto benefici.

4. Dare fiducia agli utenti, ma monitorare l'utilizzo delle applicazioni.5. Invita le aziende a trovare un modo per evitare che i propri dipendenti

utilizzino i sistemi di comunicazione per scopi che non hanno nulla a che fare con il lavoro.

6. Molte aziende pensano che avere un sito internet non sia importante. Invece, potrebbe essere un'interfaccia utile dove inserire wiki o blog, come fanno già diverse grandi aziende.

7. Le società dovrebbero cercare di utilizzare ciò che gli utenti comunicano in Rete per definire le loro strategie di marketing.

di Marianna Di Iorio

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Il futuro…… o il 3.0Second Life

Second Life è un mondo virtuale tridimensionale multi-utente online inventato nel 2003 dalla società americana Linden Lab. Il sistema fornisce ai suoi utenti (definiti "residenti") gli strumenti per aggiungere e creare nel "mondo virtuale" di Second Life nuovi contenuti grafici: oggetti, fondali, fisionomie dei personaggi, contenuti audiovisivi, ecc. http://www.slideshare.net/danrev/secondlife-a-real-new-world-life-business-and-toxic-immersion

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GRAZIE PER

L’ATTENZIONE

Contatti:

Email: [email protected]

Blog: paololattanzio.blogspot.com

Forum: mascella.comunite.it