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Introduzione Web 2.0 Semantic Web Semantic Web e Web 2.0 Web 2.0 – Modulo B Web 2.0 e Semantic Web: tecnologie e applicazioni Andrea Perego DICOM, Università degli Studi dell’Insubria, Varese, Italy I Semestre, 1 o ottobre 2008 – 14 novembre 2008 Andrea Perego Corso Web 2.0 – Modulo B

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  • IntroduzioneWeb 2.0

    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Web 2.0 – Modulo BWeb 2.0 e Semantic Web: tecnologie e applicazioni

    Andrea Perego

    DICOM, Università degli Studi dell’Insubria, Varese, Italy

    I Semestre, 1o ottobre 2008 – 14 novembre 2008

    Andrea Perego Corso Web 2.0 – Modulo B

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    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    Indice

    1 IntroduzioneCos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    2 Web 2.0

    3 Semantic Web

    4 Semantic Web e Web 2.0

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    Indice

    1 IntroduzioneCos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    2 Web 2.0

    3 Semantic Web

    4 Semantic Web e Web 2.0

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    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    Cos’è il Web 2.0

    Non esiste una definizione condivisaAlcune accezioni:

    Un Web dove gli utenti sono sia fruitori che creatori dicontenutiUn Web dove il feedback degli utenti influisce sui contenuti eservizi forniti dai content / service providerUn Web utilizzato dagli utenti come una piattaforma per lacreazione e condivisione di contenuti

    Non indica un’evoluzione del Web in senso tecnologico, ma uncambiamento di come gli utenti e gli sviluppatori utilizzanotecnologie esistenti

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    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    Storia del termine

    Il termine “Web 2.0” compare per la prima volta nel 2004 cometitolo di una conferenza (la “Web 2.0 Conference”1, appunto)

    La sua iniziale definizione sottolineava l’idea del “Web comepiattaforma”A partire da esso furono coniati i termini:

    “Web 1.0”: il Web prima del Web 2.0 – i.e., fino al 2001“Web 1.5”: la fase intermedia tra il Web 1.0 e il Web 2.0“Web 3.0”: il Web dopo il Web 2.0

    1URL: http://www.web2summit.com/web2con

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    http://www.web2summit.com/web2con/

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    Alcune possibili distinzioni

    Web 1.0: pagine Web statiche (HTML) pubblicate da contentprovider e utenti con account su server

    Web 1.5: pagine Web dinamiche (HTML + CGI + database)pubblicate da content provider e utenti con accesso a servizi dihosting

    Web 2.0: il Web come piattaforma per la creazione,aggregazione e condivisione di contenuti da parte degli utentifinali

    Web 3.0: il Web come piattaforma per la creazione,aggregazione e condivisione di contenuti e servizi da partedegli utenti finali

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    Il Web 2.0 secondo Tim Berners-Lee (2006)

    Web 1.0 was all about connecting people. It was an

    interactive space, and I think Web 2.0 is of course a piece

    of jargon, nobody even knows what it means. If Web 2.0

    for you is blogs and wikis, then that is people to people.

    But that was what the Web was supposed to be all along.

    And in fact, you know, this ‘Web 2.0,’ it means using the

    standards which have been produced by all these people

    working on Web 1.0.2

    2Intervista a Tim Berners-Lee, 22 agosto 2006:

    http://www.ibm.com/developerworks/podcast/dwi/cm-int082206txt.html

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    http://www.ibm.com/developerworks/podcast/dwi/cm-int082206txt.html

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    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    Tecnologie impiegate nel Web 2.0

    (X)HTML + CSS: separazione tra rappresentazione epresentazione di un documento

    XML, XPath, XQuery, XSLT: rappresentazione, estrazione,trasformazione dei dati

    RSS, Atom: Web syndacation

    Microformats ((X)HTML + RDF), GRDDL: integrazione dimetadati in pagine Web e loro estrazione

    Web Service (SOAP + WSDL, REST): API standardizzate chepermettono l’utilizzo e l’aggregazione di servizi

    Ajax (JavaScript + XML + Web Service): il Web comedesktop application, creazione di mash-up

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    Alcuni framework e servizi impiegati dal Web 2.0

    Wiki

    Forum

    Weblog

    Virtual community

    Social networking

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    Attività specifiche del Web 2.0

    Collaborative Web sites (Wikipedia)

    Collaborative rating (Amazon)

    Collaborative/social tagging → folksonomy (Delicious)

    User-generated content, consumer-generated media (blog,condivisione di file multimediali)

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    La tag cloud del Web 2.0

    Fonte: Wikipedia

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    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    Alcuni problemi aperti

    Trust: come garantire l’affidabilità dello user-generatedcontent?

    Privacy: come proteggere la privacy degli utenti?

    Access control: come regolare l’accesso alle risorse condivise?

    Folksonomy: come renderle effettivamente utilizzabili?

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    Indice

    1 IntroduzioneCos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    2 Web 2.0

    3 Semantic Web

    4 Semantic Web e Web 2.0

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    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    Cos’è il Semantic Web

    The Semantic Web is not a separate Web but an

    extension of the current one, in which information is given

    well-defined meaning, better enabling computers and

    people to work in cooperation. The first steps in weaving

    the Semantic Web into the structure of the existing Web

    are already under way. In the near future, these

    developments will usher in significant new functionality as

    machines become much better able to process and

    “understand” the data that they merely display at

    present.3

    3Tim Berners-Lee, James Hendler, Ora Lassila. The Semantic Web. Scientific American, May 2001

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    http://www.sciam.com/article.cfm?id=the-semantic-web

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    The Semantic Web stack (o layer cake)

    Fonte: World Wide Web Consortium

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    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    Caratteristiche

    Il Semantic Web nasce dalla volontà di creare un insieme distrumenti standard per una descrizione delle risorse che siaprocessabile dalle macchine, così da automatizzare il processodi reperimento e scelta di informazioni e servizi

    Lo scopo è la costruzione di un framework di servizi che puòessere integrato all’interno del Web attuale

    Come la maggior parte degli standard adottati nel Web, ibuilding block del Semantic Web sono definiti dalle specifichetecniche del World Wide Web Consortium

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    URI/IRI (Uniform/Internationalized Resource Identifiers)

    Gli URI/IRI sono, assieme al protocollo HTTP(S) e allinguaggio HTML, una delle basi su cui si fonda il Web

    Gli URI sono identificatori costruiti con una precisa sintassi

    La loro funzione è identificare univocamente una qualsiasirisorsa (anche non digitale e/o disponibile via Internet)

    URL (Uniform Resource Locator) e URN (Uniform ResourceName) sono sottoinsiemi degli URI

    Gli IRI sono un’estensione degli URI, realizzata per permetterel’utilizzo di caratteri non ASCII

    In quanto tali, gli URI sono un sottoinsieme degli IRI

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    Esempi di URI/IRI

    ftp://ftp.is.co.za/rfc/rfc1808.txt

    http://www.ietf.org/rfc/rfc2396.txt

    ldap://[2001:db8::7]/c=GB?objectClass?one

    mailto:[email protected]

    news:comp.infosystems.www.servers.unix

    tel:+1-816-555-1212

    telnet://192.0.2.16:80/

    urn:oasis:names:specification:docbook:dtd:xml:4.1.2

    http://www.astronomía.net/estrella/vega.html

    mailto:josé.ramí[email protected]

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    ftp://ftp.is.co.za/rfc/rfc1808.txthttp://www.ietf.org/rfc/rfc2396.txtldap://[2001:db8::7]/c=GB?objectClass?onemailto:[email protected]:comp.infosystems.www.servers.unixtel:+1-816-555-1212telnet://192.0.2.16:80/urn:oasis:names:specification:docbook:dtd:xml:4.1.2http://www.astronom�a.net/estrella/vega.htmlmailto:jos�.ram�[email protected]

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    XML (Extensible Markup Language)

    Fornisce un formato standard per la rappresentazione dei dati

    È un metalinguaggio, cioè un linguaggio che fornisce uninsieme di costrutti per la creazione di linguaggi checondividono la stessa sintassi

    È un sottoinsieme dell’SGML (Standard Generalized MarkupLanguage), un metalinguaggio di marcatura sviluppatonell’ambito dell’editoria tradizionale, e diventato standard nel1986

    L’HTML appartiene alla stessa famiglia, in quanto linguaggiodefinito attraverso l’SGML

    L’XHTML è la ridefinizione dell’HTML a partire dall’XML

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    Un esempio di documento XML che usa il “dialetto” RSS

    1 2 3 4 < t i t l e>Pu b l i c a t i o n s @ DaWSec5 h t t p : //www. dicom . u n i n s u b r i a . i t /dawsec /? se c=pubs6 Mon , 08 Sep 2008 10 : 0 6 : 3 0 +02007 8 < t i t l e>Barbara Carminat i , E l ena F e r r a r i , Andrea Perego . S e c u r i t y

    and Pr i v a c y i n S o c i a l Networks (2008) . I n : Ency c l oped i a o fI n f o rma t i o n Sc i enc e and Technology , 2nd Ed i t i o n . IG IPub l i s h i n g , pp . 3369−3376 , 2008.

    9 Book ch ap t e r s10 h t t p : //www. dicom . u n i n s u b r i a . i t / dawsec /pubs/ IST3369 . pdf11 12 13

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    RDF (Resource Description Framework)

    È il linguaggio utilizzato per descrivere ogni risorsa identificatada un URI/IRI

    Ogni enunciato RDF ha la forma di una tripla〈soggetto, predicato , oggetto〉, in cui ognuna delle componentiè identificata da un URI/IRI

    Tale sintassi viene astratta utilizzando un modello a grafo incui soggetto e oggetto sono nodi, mentre i predicati sono archietichettati e orientati:

    soggetto oggettopredicato

    L’RDF è comunque esprimibile utilizzando la sintassi dell’XML

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    Un esempio di documento (grafo) RDF

    http://www.example.org

    http://authority.example.org/foaf.rdf#alice

    2007-12-14

    http://xmlns.com/foaf/0.1/maker

    http://purl.org/dc/terms/0.1/issued

    1 2 5 < r d f : D e s c r i p t i o n r d f : a b o u t=" h t t p : //www. example . o rg ">6 < f o a f :m a k e r

    r d f : r e s o u r c e=" h t t p : // a u t h o r i t y . example . o rg / f o a f . r d f#a l i c e " />7 2007−12−148 9

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    http://www.example.orghttp://authority.example.org/foaf.rdf#alicehttp://xmlns.com/foaf/0.1/makerhttp://purl.org/dc/terms/0.1/issued

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    SPARQL (Simple Protocol and RDF Query Language)

    Definisce un protocollo e un linguaggio per interrogare grafiRDF

    Attraverso di esso è possibile estrarre, da uno o più grafi RDF,enunciati che soddisfino certe condizioni

    Il protocollo descrive struttura e contenuto dei messaggi chedevono essere scambiati tra l’agent che effettua la query equello che che risponde ad essa (endpoint)

    Il linguaggio è modellato a partire dall’SQL

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    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    RDFS (RDF Schema) I

    Permette la definizione di vocabolari RDF, attraverso cui èpossibile classificare e descrivere le proprietà delle risorse

    I due costrutti principali sono rdfs:Class e rdf:Property

    rdfs:Class viene impiegato per definire classi di risorse chepossono essere soggetti o oggetti di enunciati RDF

    rdfs:Property è impiegato per definire i predicati (che in RDFsono denominati proprietà)

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    RDFS (RDF Schema) II

    Per le classi è possibile definire relazioni di sottoclasse(rdfs:subClassOf)

    Per le proprietà è possibile definire relazioni di sottoproprietà(rdfs:subPropertyOf), oltre a specificare su quali (classi di)risorse si applica (rdfs:domain, rdfs:range)

    Altri costrutti supportati da RDFS:contenitori (per descrivere gruppi di risorse)collezioni RDF (contenitori “chiusi”)reificazione (per esprimere enunciati che hanno come soggettoe/o oggetto altri enunciati)

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    OWL (Web Ontology Language) I

    Estende RDFS con ulteriori costrutti per la definizione di classie proprietà, attraverso cui è possibile definire ontologie OWL eutilizzare motori inferenziali per il ragionamento automatico

    Alcune caratteristiche:relazioni di equivalenza, disgiunzione, congiunzione enegazione; restrizioni su proprietà

    proprietà simmetriche, transitive, inverse, funzionali

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    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    OWL (Web Ontology Language) II

    Esistono tre “versioni” di OWL:OWL Lite: decidibile (complessità di tipo esponenziale)

    OWL DL: decidibile (complessità di tipo esponenziale nondeterministico)

    OWL Full: indecidibile

    Tra di essi vale la relazione:

    OWL Lite ⊂ OWL DL ⊂ OWL Full (⊃ RDFS)

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    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    RIF (Rule Interchange Format)

    I linguaggi a regole costituiscono un’ulteriore estensionesemantica, che permette di aumentare l’espressività di OWLEsistono diversi linguaggi a regole per il Semantic Web (ad es.,SWRL e N3Logic), che utilizzano come base le regole di Horn:

    p1 ∧ · · · ∧ pn → q

    L’importanza delle regole sta nel fatto che possono essereutilizzate per svariate applicazioni. Ad es.:

    specifica di regole inferenziali non supportate da RDF/OWLspecifica di politiche per il controllo dell’accesso e per laprotezione della privacyspecifica di preferenze degli utenti

    Il RIF definische un formato standard per l’interscambio diregole, in modo da far comunicare tra loro sistemi cheimpiegano linguaggi a regole e motori inferenziali diversi

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    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    Le ultime componenti dello stack

    Unifying logic Fornisce un framework logico che permette diintegrare i livelli sottostanti

    Proof Permette di verificare la correttezza delle inferenze

    Trust Verifica l’attendibilità delle informazioni veicolate dailivelli sottostanti. Il livello precedente (proof) èutilizzato per verificare l’attendibilità di informazioniinferite

    Crypto Utilizzo di tecniche crittografiche per garantirel’autenticità, ed eventualmente la confidenzialità,delle informazioni

    UI & Applications Usufruiscono dei servizi e informazioni fornitedai livelli sottostanti

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    Indice

    1 IntroduzioneCos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    2 Web 2.0

    3 Semantic Web

    4 Semantic Web e Web 2.0

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    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    Vantaggi per il Semantic Web

    Alcuni esempi:

    Collaborative tagging Uno dei maggiori problemi del Semantic Webè l’acquisizione e l’aggiornamento della conoscenza:le folksonomy forniscono una soluzione al problema

    Collaborative rating Può fornire un supporto per il livello delSemantic Web denominato trust, per deciderel’affidabilità delle informazioni

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    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Cos’è il Web 2.0Cos’è il Semantic WebL’integrazione tra Web 2.0 e Semantic Web

    Vantaggi per il Web 2.0

    Le ontologie possono essere utilizzate per dare ordine e unaprecisa semantica alle folksonomy, e a garantirel’interoperabilità semantica tra folksonomy diverse

    A partire da ciò, diventa possibile integrare metadati del Web2.0 con metadati del Semantic Web, e ad applicare sui primitutti gli strumenti che il Semantic Web offre (interrogazioni,regole, inferenza, etc.)

    Il risultato è una semplificazione della procedura necessaria alreperimento e aggregazione di informazioni, alla valutazionedella loro attendibilità, all’applicazione di politiche in sensolato (ad es., preferenze degli utenti, controllo dell’accesso,protezione della privacy)

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    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Letture consigliate

    La voce “Web 2.0” in Wikipedia fornisce un’elenco didocumenti in cui viene discusso il “significato” del termine

    Sul Semantic Web: Tim Berners-Lee, James Hendler, OraLassila. The Semantic Web. Scientific American, May 2001

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    http://www.sciam.com/article.cfm?id=the-semantic-web

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    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Riferimenti utili I

    Ajax (Asynchronous Javascript and XML):http://en.wikipedia.org/wiki/AJAX

    DOM (Document Object Model):http://en.wikipedia.org/wiki/Document_Object_Model

    XMLHttpRequest:http://en.wikipedia.org/wiki/XMLHttpRequest

    XML (Extensible Markup Language):http://www.w3.org/XML/

    XHTML (Extensible Hypertext Markup Language):http://www.w3.org/MarkUp/

    XSL (Extensible Stylesheet Language):http://www.w3.org/Style/XSL/

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    http://en.wikipedia.org/wiki/AJAXhttp://en.wikipedia.org/wiki/Document_Object_Modelhttp://en.wikipedia.org/wiki/XMLHttpRequesthttp://www.w3.org/XML/http://www.w3.org/MarkUp/http://www.w3.org/Style/XSL/

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    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Riferimenti utili II

    XSLT (XSL Transformations): http://www.w3.org/TR/xslt

    Web Services: http://www.w3.org/2002/ws/

    SOAP (Simple Object Access Protocol):http://www.w3.org/TR/soap/

    RDF (Resource Description Framework):http://www.w3.org/RDF/

    SPARQL (Simple Protocol and RDF Query Language):http://www.w3.org/TR/rdf-sparql-query/

    RDFS (RDF Schema):http://www.w3.org/TR/rdf-schema/

    OWL (Web Ontology Language):http://www.w3.org/2004/OWL/

    Andrea Perego Corso Web 2.0 – Modulo B

    http://www.w3.org/TR/xslthttp://www.w3.org/2002/ws/http://www.w3.org/TR/soap/http://www.w3.org/RDF/http://www.w3.org/TR/rdf-sparql-query/http://www.w3.org/TR/rdf-schema/http://www.w3.org/2004/OWL/

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    Semantic WebSemantic Web e Web 2.0

    Riferimenti utili III

    Microformats: http://microformats.org/

    GRDDL (Gleaning Resource Descriptions from Dialects ofLanguages): http://www.w3.org/2001/sw/grddl-wg/

    RIF (Rule Interchange Format):http://www.w3.org/2005/rules/

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    http://microformats.org/http://www.w3.org/2001/sw/grddl-wg/http://www.w3.org/2005/rules/

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