Vulture Magazine 23 dicembre 2011

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VULTURE MAGAZINE 1 Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata Sommario 23 Dicembre 2011 Via Anzio Vertenza Fonte Cutolo Viabilita’. Due Incidenti In Due Giorni Concerto Di Natale Della Pro Loco Filiano Honduras. Don Ferdinando Riceve il Vescovo per Benedire una struttura Medica Rionero. CROB - “Gian Franco Lupo un sorriso alla vita” Rionero. Radiohead on A.I.R. Venosa. I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” Lezione Di Filosofia Prof. Aldo Tonini Al "G. Gasparrini" Di Melfi "Giornata Del Merito Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano - Comunicato Bandi

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notizie dal cuore della basilicata

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Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 23 Dicembre 2011 Via Anzio Vertenza Fonte Cutolo Viabilita’. Due Incidenti In Due Giorni Concerto Di Natale Della Pro Loco Filiano Honduras. Don Ferdinando Riceve il Vescovo per Benedire una struttura Medica Rionero. CROB - “Gian Franco Lupo un sorriso alla vita” Rionero. Radiohead on A.I.R. Venosa. I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” Lezione Di Filosofia Prof. Aldo Tonini Al "G. Gasparrini" Di Melfi "Giornata Del Merito Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano - Comunicato Bandi

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nota ex lavoratori Cutolo a Prefetto

Vertenza Fonte Cutolo

Eccellenza, se c’è una cosa che crediamo abbia contraddistinto la nostra lotta sindacale e civile, che ci vede protagonisti da oltre un anno, è lo stile di correttezza e di confronto costruttivo che abbiamo assunto rispetto a tutte le proposte che ci sono state avanzate e rispetto anche alle provocazioni che ci sono state mosse, da chi ha provato a farci passare dalla parte del torto. Riteniamo, tuttavia, che per via di tutta una serie di omissioni, negligenze e strumentalizzazioni che sono state perpetrate ai nostri danni di cittadini del Vulture e di lavoratori, non siamo più in grado di tollerare altre prese di posizioni inadeguate ed irrispettose da parte di quelle istituzioni che dovrebbero garantire il rispetto delle più elementari regole della convivenza civile. Per tutte le azioni intraprese e per tutte le sollecitazioni rivolte ai poteri esecutivi, amministrativi, giudiziari che gravitano intorno alla nostra vicenda, rivendichiamo il merito di aver esercitato e di esercitare la strenua difesa della legalità e della legittima tutela degli interessi dei più deboli, senza che alcun potere costituito abbia avuto la forza e la voglia di affiancarci realmente nel difficile percorso intrapreso. Tutto questo ad Ella rappresentiamo, perché sta mutando nel nostro animo e nelle nostre intelligenze questo atteggiamento, ravvisando la

necessità, anche se non l’opportunità, di agire secondo logiche che non siano più conformi allo stile ispiratore della nostra azione, dal momento che forse la sordità delle istituzioni va scossa con azioni “sonanti e minacciose” di protesta, col rischio di essere additati a categoria sociale di inciviltà. Ma veniamo ai fatti. La nostra maggiore indignazione va rivolta verso l’attuale stato di conduzione dello stabilimento della fallita Cutolo Michele & Figli Srl, sorgente storica nel panorama delle aziende imbottigliatrici di acqua minerale del Vulture. Ci rivolgiamo, in particolare, al fatto che una società, la Fonti di Rionero Srl di recente costituzione, diversa dalla Cutolo, che, ancorché fallita, risulta ancora detentrice delle concessioni minerarie e delle autorizzazioni sanitarie, eserciti attualmente all’interno dello stabilimento della società fallita l’attività di emungimento e di imbottigliamento dell’acqua minerale. Tutto ciò accade dal giorno successivo al fallimento, con l’evidente avallo del curatore fallimentare e del Giudice Delegato al fallimento, nonostante gli scriventi abbiano allertato di detta condotta illecita il Commissariato di polizia di Melfi (che tra l’altro ha espletato un sopralluogo), lo stesso Giudice Delegato, il Capo di Gabinetto della Presidenza Regionale, il Dipartimento Ambiente, il Dipartimento Sanità, la ASP di Venosa, il Comando della Guardia di Finanza di Rionero ed i NAS, senza che alcuno dei soggetti interpellati prendesse i necessari provvedimenti. Nella appena trascorsa giornata di lunedì avevamo avuto assicurazioni dal Direttore Generale del Dipartimento Ambiente e da responsabili dell’Ufficio Geologico che nella medesima giornata, in occasione della seduta della Giunta Regionale, sarebbe stato proposto dallo

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stesso Dipartimento Ambiente la delibera di revoca delle concessioni sinora detenute dalla fallita Cutolo. Secondo i nostri interlocutori, questo atto, se approvato, avrebbe costituito il presupposto giuridico per ripristinare la condizione di legalità. Tuttavia, in maniera sconvolgente, per chi era presente al colloquio con siffatti funzionari e dirigenti, si apprendeva che lo stesso Dipartimento, ancorché dotato di un organo di polizia mineraria, su espressa richiesta del portavoce dei lavoratori, lamentava la impossibilità a intervenire a tutela del bene pubblico acqua minerale fermando l’illecita attività industriale condotta.

Evidentemente, le risorse della

nostra terra possono essere fraudolentemente depredate senza che neppure gli organi preposti alla vigilanza ed alla tutela del patrimonio naturale sia in grado di intervenire.

Se dopo aver consumato tutti questi passaggi, fatti di denunce, di interlocuzioni, di presidi e, più in generale, di mobilitazione attiva nel rispetto degli interessi collettivi e degli interessi degli ex lavoratori, non si è riusciti a sensibilizzare in maniera sufficiente e determinante la politica, le istituzioni, la pubblica amministrazione, la magistratura, significa che o siamo in una regione “mafiosa” o siamo in una regione in cui la “illegalità” è considerata condizione normale.

Eccellenza dobbiamo demordere o dobbiamo, come pensiamo, innalzare il livello dello scontro?

A chi, se non ad Ella, possiamo e dobbiamo rivolgerci per ridare dignità ad una lotta che non si chiude nel particolarismo, ma che necessita di una profonda affermazione di un principio di trasparenza e di legalità?

Eccellenza, non vogliamo passare dalla parte del torto, ma al tempo stesso abbiamo bisogno in questa fase della protesta, condotta senza alcuna forma di protezione, di raggiungere l’agognato risultato del ripristino della condizione di “normalità”.

Per meglio consentirLe di

comprendere il nostro disagio e la nostra avversità a quanto ci è accaduto, La informiamo che i soprusi hanno avuto inizio a partire dall’ottobre dell’anno scorso, quando, sempre coltivando una prospettiva di illegalità, con conseguente privilegio per la parte imprenditoriale, come abbiamo appreso successivamente formandoci sulla vicenda, il Dipartimento alle Attività Produttive ha avviato un percorso teso a “recuperare” una situazione societaria ormai decotta, introducendo al tavolo regionale, su proposta della proprietà Cutolo, un nuovo imprenditore, la Paninvest Spa di Aprilia, presentandolo come soggetto economico solido e con un piano industriale credibile.

Questa fase, avviata appunto dal citato imprenditore laziale, che entrava in partecipazione di maggioranza nella Acque Rionero Spa, ha permesso a questa di condurre al di fuori della norma (perché priva delle autorizzazioni/concessioni di rito) l’attività di imbottigliamento, con l’impegno a tutelare i livelli occupazionali.

Tuttavia, nonostante il ricevimento del placet di “permessa illegalità” da parte del Dipartimento regionale, l’esperienza si è drammaticamente conclusa dopo solo sei mesi con il licenziamento di tutte le maestranze e con la loro messa in mobilità.

E nel frattempo gli altri Dipartimenti

regionali, Ambiente e Sanità, competenti in materia, assistevano “indifferenti” all’irregolare iniziativa senza eccepire alcunché.

Conclusosi con gli esiti descritti

questo percorso, dopo aver sofferto

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numerose settimane di sciopero, sempre il Dipartimento Attività Produttive ne ha intrapreso in maniera sospetta un altro, sempre a vantaggio della proprietà Cutolo, la quale, pur essendo ormai in fase prossima al fallimento, con due iter amministrativi in corso avviati, questa volta su nostra pressione, dal Dipartimento Ambiente per la decadenza/revoca delle concessioni e dal Dipartimento Sanità per la decadenza /revoca delle autorizzazioni amministrative, si vedeva servita sul piatto d’argento la possibilità di proporre un nuovo soggetto finanziario a garanzia di una ipotetica azione di rafforzamento patrimoniale ed economico della società da loro condotta. Detto nuovo partners sarebbe stato la Black Diamod Trust, di origine spagnola.

Ebbene, anche questa volta, il

Dipartimento Attività Produttive, senza entrare minimamente nel merito della validità dell’iniziativa avanzata e della concreta esistenza degli elementi di fondatezza della supposta forza finanziaria del soggetto spagnolo, faceva concludere alle forze sindacali un accordo capestro che prevedeva tra l’altro l’assorbimento solo parziale delle maestranze interessate, con un contratto a tempo determinato di quattro mesi.

Solo per un senso di decenza sorvoliamo sugli altri aspetti inquietanti che hanno attraversato tutte le fasi di negoziazione e di scontro, alimentate nella loro durezza dalla superficialità e dall’indifferenza, che oggi chiamiamo “tutela di interessi oscuri”, esercitata dall’ Istituzione regionale.

Bastava rivolgersi una semplice

domanda, come noi abbiamo fatto: quale serio soggetto economico può pensare di investire nella Cutolo Michele e Figli un ammontare di denaro fresco, tenuto conto della fase prefallimentare della stessa società, che deve fronteggiare una debitoria stimata tra i 25 ed i 30 milioni di euro?

Nessun imprenditore rischia di perdere il proprio capitale per pagare debiti altrui, per un ammontare di quel tipo, atteso che l’attività ed il patrimonio che potrebbe recuperare, dopo la sistemazione del passivo, assume, per essere ottimisti, un valore stimato di pochi milioni di euro!! E difatti, dopo aver mal digerito e mal sopportato anche questo secondo percorso, in coincidenza dell’avvenuta dichiarazione di fallimento della Cutolo Michele e Figli, risalente alla fine del mese di novembre, assistiamo alla scomparsa dell’investitore spagnolo ed al naufragare, per la seconda volta, del disegno strategico tanto caro all’Assessore del Dipartimento Attività Produttive.

Al contempo, la fase di verifica amministrativa, condotta orami da mesi dai Dipartimenti Ambiente e Sanità in tema di revoca delle concessioni minerarie e delle autorizzazioni, non porta ad alcun esito.

Nessuno è in grado di capire dove

si sono fermate le carte e perché si sono fermate, fino all’altro ieri, quando, come su rappresentato, apprendiamo con un certo grado di ottimismo dal Dipartimento Ambiente che la delibera di revoca sarà discussa in Giunta Regionale. Non ci resta altro che attendere speranzosi.

Ma la Giunta, purtroppo, non assume alcuna decisione, o meglio, decide sospettosamente, a nostro avviso, di rinviare alla prossima seduta la decisione, adducendo a giustificazione la presenza di un vizio di procedura.

Ma quale procedura? Vogliono farci credere che il Dipartimento Ambiente, proponente la delibera di revoca, ha sbagliato l’iter, nonostante le numerose consultazioni con il rispettivo ufficio legale e nonostante gli abbondanti mesi che si sono concessi?

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Per noi è più facile credere che non vi è la volontà politica di affrontare la questione, per evitare di scomodare interessi forti e pericolosi, che stanno ricattando la politica regionale e forse nazionale.

Eccellenza, questo non è

dietrologia. Consideri criticamente la presenza, nell’ultimo consiglio di amministrazione della prefallenda Cutolo, dell’on. Nicola Pagliuca di Melfi e dell’on. Ignazio Abrignani di Roma. Professionisti che appena presa consapevolezza delle reali condizioni dell’azienda avrebbero dovuto portare i libri contabili in Tribunale o, per lo meno, avrebbero dovuto avere l’onestà intellettuale di rappresentare il loro dissenso rispetto alla realizzazione di certe politiche dissennate intraprese dall’azienda, di cui il Pagliuca era addirittura Amministratore Delegato.

Invece no. Abbiamo ragione di credere che in

tanti abbiano tramato a danno dell’immagine regionale e, soprattutto, a danno dei lavoratori, che oggi non possono sperare in alcun percorso teso alla loro tutela occupazionale.

Per queste e per tutta una serie di

ragioni che rimandiamo ad un approfondimento di ordine confidenziale, riteniamo di aver subito abbastanza.

Ella rappresenta l’ultimo baluardo della nostra speranza. EX LAVORATORI IN PRESIDIO DELLA FALLITA FONTE CUTOLO

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VIABILITA’. 21 DICEMBRE 2011. DUE INCIDENTI IN DUE GIORNI.

DANNI SOLO ALLE AUTOVETTURE. LA STRADA

INTERAMENTE RIFATTA INVITA A PREMERE

SULL’ACCELLERATORE

Ginestra. Si continua a parlare in negativo della Ginestra-Barile, nonostante gli evidenti miglioramenti di questa strada! Importanza snodo stradale per raggiungere la vicina superstrada Potenza-Melfi e soprattutto Venosa per chi proviene da Potenza, in due giorni si sono verificati due incidenti, per fortuna senza gravi conseguenze per gli automobilisti. Lunedì scorso, alle 9,30 una Nissan guidata da una signora proveniente da Venosa e diretta a Melfi è uscita fuori strada finendo la sua corsa contro un muretto nelle prime curve appena lasciato l’abitato di Ginestra (un punto questo che nel passato, prima che la Provincia intervenisse per migliorare la strada, ha segnato numerosi incidenti stradali). Solo tanto spavento per la guidatrice. Sono intervenuti i carabinieri di Ripacandida e la Provincia per eliminare dal manto stradale il liquido fuoriuscito dall’autovettura incidentata. Da ricordare che in quel momento cadeva pioggia mista a neve. L’altro incidente si è verificato nella mattinata di ieri 21 dicembre,una Citroen C 2 proveniente da Venosa è uscita fuori strada subito dopo il ponte dell’Arcidiaconata andando a finire

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la sua corsa contro il muretto laterale. Danni notevoli alla macchina, dolori all’automobilista prontamente soccorso dal 118 e dai Carabinieri di Melfi. Sono in tanti a meravigliarsi di questi ultimi incidenti che si verificano su questa strada interamente rifatta e migliorata dalla Provincia di Potenza, con finanziamenti della Giunta Regionale, in poco più di 4 mesi. E’ una strada sicura,con tanta segnaletica orizzontale e verticale. Nei tratti di strada dove sono uscite fuori strada le due autovetture c’era del bagnato sul fondo stradale. Probabilmente il manto stradale non è poroso, rimane sempre bagnato, pertanto si invitano gli automobilisti in transito a non premere sull’acceleratore, soprattutto in caso di fondo stradale bagnato. Lorenzo Zolfo :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

CONCERTO DI NATALE DELLA

PRO LOCO FILIANO con

l’Associazione Artistico Musicale “Art Academy”

Venti brani classici natalizi tratti dal nobile repertorio della musica lirica e leggera, per celebrare il Natale nell’ormai consueto appuntamento organizzato dall’Associazione Pro Loco di Filiano. Il concerto, completamente gratuito, si terrà, come ogni anno, nella suggestiva cornice della Chiesa “S. Giuseppe”, lunedì 26 dicembre 2011 alle ore 19.00; sul palco ci saranno gli artisti dell’Associazione artistico musicale “Art Academy” di Potenza: Patrizia Borghini, Donatella Dores e Lorenzo Corrado. Il concerto, dal titolo "Atmosfere Natalizie - Viaggio emozionale nei racconti e nelle musiche del Natale”, si caratterizza per fusioni di musica e letteratura, capaci di restituire non solo il senso e il significato, ma anche l'anima dei racconti e delle sonorità più belle. Sospesi tra sogno e

realtà, grazie all'estro interpretativo della voce narrante e delle armonie dei cantanti, lasciamoci cullare nelle atmosfere surreali di queste suggestioni immaginifiche legate ad uno dei periodi più belli dell’anno: il Natale.

Ai brani della tradizione natalizia e a ever green in tono con lo spirito della festività, si assocerà, infatti, la voce dell’attrice Luciana Micucci, che farà un’incursione nei territori della narrativa, scegliendo tra i più suggestivi brani legati alla ricorrenza del Natale. “Con questa iniziativa, giunta alla sesta edizione e caratterizzata dalla abituale qualità delle scelte, l’Associazione Pro Loco – ha dichiarato il presidente della Pro Loco Nicola Martinelli - avvia al compimento un anno ricco di impegni e occasioni culturali, ricreative, sociali, condotte sul territorio filianese.

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Il concerto è realizzato con il patrocinio del Comune di Filiano ed il contributo della Provincia di Potenza. Per il Sindaco di Filiano Giuseppe Nella: « dopo aver trascorso il Natale in famiglia il concerto offre un momento di musica lirica di alto livello, un pomeriggio per rilassarsi e scambiarci gli auguri di Natale e di un prospero 2012 ». L’appuntamento è per lunedì 26 dicembre 2011 alle ore 19:00 a Filiano. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

HONDURAS. NOVEMBRE 2011. DON FERDINANDO CASTRIOTTI DI VENOSA RICEVE IL VESCOVO PADRE GIANFRANCO TODISCO

PER BENEDIRE UNA STRUTTURA MEDICA

Melfi. Nella seconda metà dello scorso mese di Novembre il Vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, padre Gianfranco Todisco è stato in Honduras ad El Paraiso per benedire ed inaugurare una struttura medica dove opera don Ferdinando Castriotti, sacerdote originario di Venosa,da cinque anni in missione. La strutura ospedaliere sono stati benedetti sollievo della sofferenza da parte di sacerdoti italiani. Alla cerimonia eucaristica presieduta dal Vescovo di Melfi hanno partecipato centinaia di vicini di casa per chiedere al Divino Creatore l’ultimazione del il nuovo centro medico. “Il lavoro-ha riferito il Vescovo al ritorno

dall’Honduras (una sua lettera in spagnolo è nel sito www.diocesimelfi-rapolla-venosa) è stato realizzato grazie agli sforzi del sacerdote Ferdinando Castriotta. L'investimento stimato fino ad oggi nella costruzione dell'edificio è più di 56 milioni Lempiras.La ripartizione del personale e dei fondi per la manutenzione da parte del governo, sono i temi che fanno ritardare l'apertura dell'ospedale. Secondo le stime, l'ospedale creerà una spesa di 2.000.000 Lempiras mensili e media annua di 30.000.000. Secondo Castriotta, ma ancora non hanno il sostegno finanziario dello Stato, fiduciosi che il prossimo anno l'ospedale entrerà in funzione. L'ospedale avrà una capacità di 200 pazienti. Elvia Ardon, vicino di casa, ha chiesto alle autorità del governo di approvare i fondi per l'ospedale. Una casa di riposo, una scuola e un centro di riabilitazione giovanile sono altri progetti Castriotta intrapresi nel Comune di El Paraiso. Da ricordare che l’Honduras è uno dei Paesi più poveri del Nuovo Continente, una delle nazioni con il più alto tasso di diffusione del virus Hiv. Con i suoi 6 milioni circa di abitanti, è una delle realtà più difficili del nostro pianeta. E don Ferdinando Castriotti, da 5 anni ha deciso di portare la sua opera nelle remote montagne hondureñe di El Paraiso. La sua parrocchia comprende oltre 100 comunità, distanti tra loro e difficili da visitarle. Dal suo arrivo ad oggi, ha realizzato tre cliniche, una farmacia, un centro di accoglienza per gli stranieri, la "Casa di riposo don Dante Casorelli", un centro di formazione, una scuola e internato per quattromila bambine povere e una nuova chiesa intitolata a Padre Pio. Il tutto grazie alle offerte raccolte personalmente in Italia e Stati Uniti e ai prestiti delle banche, che ha saputo sfruttare con grande lungimiranza. Il suo impegno, la sua dedizione e la grande fede che accompagna ogni suo passo gli hanno permesso di arrivare al cuore della gente centro-americana, tanto che, nell’inverno

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scorso, il primo quotidiano hondureño, “El Heraldo”, lo ha persino inserito nell’elenco dei dieci eroi nazionali. Lorenzo Zolfo La foto ritrae Il Vescovo Padre Gianfranco Todisco con don Ferdinando alla celebrazione eucaristica di ringraziamento per il nuovo centro medico. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Istituto di Ricovero e Cura a

Carattere Scientifico CENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO

DELLA BASILICATA Rionero in Vulture (PZ)

I.R.C.C.S. C.R.O.B.

Martedì 27 dicembre presso l'Irccs Crob di Rionero in Vulture alle ore 9.30 nella sala auditorium si terrà la conferenza stampa per presentare ai giornalisti la nuova borsa di studio che l'associazione di Pomarico “Gian Franco Lupo un sorriso alla vita” Onlus donerà all'Istituto di ricerca lucano. Dopo aver partecipato al finanziamento dell'unità di Terapia Intensiva Ematologica dell'Irccs Crob intestata alla memoria del piccolo Gian Franco, cui è dedicata l'associazione, avvenuta lo scorso marzo, l'associazione ha deciso di aiutare nuovamente la ricerca con questo contributo. La borsa di studio del valore di 30 mila euro, avrà una durata di due anni e sarà affidata ad un giovane ricercatore che opererà presso i nuovi laboratori attivi presso l'Irccs Crob. La borsa di studio per volere dei soci dell'associazione no profit è stata

intitolata alla memoria del direttore dell'unità operativa di ematologia del San Carlo nonché fondatore dell'Ail potentina, Francesco Ricciuti. Inoltre sarà presentato ai giornalisti l'ulteriore contributo dell'associazione per l'acquisto di strumentazioni scientifiche relative all'attività di ricerca nel campo della citogenetica molecolare in ematologia per lo studio più approfondito delle anomalie cromosomiche nelle leucemie, nei linfomi e nei mielomi. Saranno presenti alla conferenza: l'assessore alla Sanità della Regione Basilicata, Attilio Martorano, il coordinatore dell'associazione “Gian Franco Lupo”, Michele Lupo, il direttore generale dell'Irccs Crob, Rocco Alessandro Maglietta, il direttore scientifico facente funzioni, Pellegrino Musto.

Lucia Nardiello Addetto Stampa Irccs Crob

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VENOSA. 19 DICEMBRE 2011. I.I.S.S. “QUINTO ORAZIO

FLACCO” LEZIONE DI FILOSOFIA COL PROF. ALDO TONINI SU

SPINOZA MAESTRO ED HEGEL AFFERMATO PROFESSORE

Venosa. Lo scorso 19 dicembre presso l’aula magna dell’I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” si è tenuto un incontro tra i docenti di Filosofia ed alcuni alunni delle classi terminali col prof. Aldo Tonini, Docente all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Il tema affrontato dal professore SPINOZA ed HEGEL, un binomio i cui fattori a primo impatto potrebbero apparire incompatibili o addirittura opposti. Prima di iniziare la sua lezione, il professore ha esordito con il raccontare un aneddoto relativo all’insegnamento di Platone nella sua Accademia: l’aneddoto riguardava il caso in cui un giovane si presentasse alla scuola platonica, chiedendo al filosofo cosa bisognasse imparare dalla sua scuola; dinanzi ad un tale quesito Platone deduceva subito che l’impostazione del giovane non era compatibile con la sua

scuola: era infatti importante non cosa si imparasse, ma approfondire appieno ciò che si imparava. Passando a parlare dell’impostazione che avrebbe voluto dare alla sua lezione, il professor Aldo Tonini ha ritenuto opportuno fare un riferimento ad un aneddoto della filosofia Zen, relativo ad un monaco zen che impartiva la sua lezione con una sola parola: egli viveva tra le montagne e a chi riuscisse a raggiungerlo per domandargli cosa fosse lo Zen, rispondeva con una sola parola per poi congedarsi. La stessa cosa fece quando venne convocato dall’imperatore in persona: il primo gli porse la stessa domanda e lui si limitò ad intonare una nota da un flauto, per poi ritirarsi. Il professore ha poi affermato che avrebbe voluto poter impartire una lezione con una sola parola, ma ha dichiarato di non essere un maestro, ma un professore, e tra le due professioni c’è una differenza molto grande. Con questa affermazione è arrivato a delineare una prima importante differenza tra Spinoza, tendenzialmente un Maestro, ed Hegel, affermato professore. Accingendosi a cominciare la lezione vera e propria il professore ha poi spiegato con un ragionamento a domanda e risposta l’impossibilità di rubare un concetto, il quale può essere solo condiviso. Dopo un breve accenno alle vicende biografiche di Hegel, il professore ha introdotto un primo punto di contatto tra i due sistemi filosofici, premettendo la citazione di Hegel: “O si è spinoziani o non si è filosofi”. Il primo punto in comune è il desiderio del filosofo idealista tedesco di superare il concetto di un Dio personale. Nella concezione spinoziana di Dio infatti viene teorizzato il rifiuto della personalità di Dio, tant’è che lo stesso Spinoza nel Tractatus Theologico-Politicus afferma di non capire le affermazioni dei teologi a proposito di un Dio che pensa, che vuole, che crea, in breve, di un Dio come persona. Dio infatti per Spinoza non agisce perché vuole agire, ma agisce perché esiste: egli non pensa, poiché agisce, non ha creato la natura, poiché è

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la natura, e non essendo persona non può né amare né odiare: coincide insomma con il mondo (Deus sive Natura = Dio o Natura). Hegel riprende quindi, almeno inizialmente, la concezione spinoziana di Dio, per poi rivederla e completarla. Il secondo punto di contatto tra i due filosofi coincide con il primo caposaldo del sistema hegeliano: la risoluzione del finito nell’infinito. Il professore ha aperto a questo punto una breve digressione sul concetto di idealismo, citando in proposito una frase di Hegel: “L’idealismo è la filosofia dell’Infinito”. È stato opportuno poi fare riferimento a Fichte, il fondatore della filosofia idealista, il quale dopo aver avuto un iniziale passione per la filosofia kantiana, ha criticato la finitudine della stessa filosofia. Ha poi spiegato in poche parole la suddetta critica: partendo dal concetto di noumeno, Fichte ha affermato di non poter pensare qualcosa senza conoscerla, ragion per cui il noumeno altro non sarebbe stato che un’invenzione gratuita di Kant. Il soggetto, precedentemente limitato dal noumeno, ora non è più finito, ma infinito (l’io penso kantiano diventa quindi io puro). Tornando al secondo punto in comune dei sistemi filosofici spinoziano ed hegeliano, il professore ha spiegato come nel concetto spinoziano di sostanza come causa sui (ciò che è in sé e per sé si concepisce). Essendo causa sui, la sostanza spinoziana non è limitata da altri concetti, ed è pertanto infinita (il professore ha parlato a tal proposito di idealismo ante litteram). Quindi, così come Hegel sosteneva che ogni elemento finito del mondo non è che una parte dell’infinito, così Spinoza definisce gli enti del mondo (da lui denominati modi) come determinazioni di uno degli infiniti attributi della sostanza (teorizzando di fatto la risoluzione del finito nell’infinito). Il terzo punto di contatto coincide, invece, con il secondo caposaldo del sistema hegeliano: ciò che è razionale è reale, e ciò che è reale è razionale, intendo affermare che nessun

avvenimento del mondo è fortuito o negativo, ma razionale, ovvero necessario. Ed è ciò che afferma anche Spinoza nella sua Ethica ordine geometrico demonstrata: tutto ciò che si produce in Dio (ovvero nel mondo) non è contingente, poiché Dio, agendo per il fatto stesso di essere, non compie alcuna scelta, ma agisce in modo necessario. A questo punto, prima di passare a parlare delle critiche che Hegel muove a Spinoza, il professore ha preferito delineare in modo più preciso il rapporto che intercorre tra i due filosofi, facendo riferimento ad un libro di Aniello Montano, intitolato Spinoza e i filosofi, in cui si afferma in linguaggio matematico che Hegel sta a Spinoza, come Aristotele sta ai Presocratici (Hegel : Spinoza = Aristotele : Presocratici), nel senso che come Aristotele intendeva completare la concezione filosofica dei Presocratici (Metafisica, Libro I), così Hegel aveva intenzione di completare la visione spinoziana, pur condividendola in modo punti. La prima critica che il filosofo idealista muove a Spinoza è quella di aver smembrato l’oggetto durante la dimostrazione, volgendo le sue parti in altre figure (Hegel: “la dimostrazione non appartiene al concetto, ma è un operare esteriore”). D’altra parte se Spinoza parla di automovimento del concetto, la filosofia idealista considera il concetto come coincidente con l’essere stesso, a tal punto da affermare che gli uomini sono finiti che esistono nel concetto. In sostanza Hegel afferma che Spinoza non definisce la consequenzialità di Sostanza, Attributi e Modi, ma si limita semplicemente ad elencarli. Peraltro Hegel non manca di lanciare un’altra sottile critica al filosofo razionalista affermando che in Spinoza ciò che chiamiamo mondo non esiste, poiché si annulla nel concetto di Dio: in pratica il filosofo critica il fatto che Spinoza non abbia ben fuso il finito con l’infinito, ma si sia limitato ad intendere l’Infinito, arrivando a negare la possibilità che la sostanza in quanto tale possa dividersi

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(Spinoza: “Coloro che affermano che la sostanza si divida in parti o scherzano o sono dementi”). Quella di Spinoza è quindi una filosofia acosmista, poiché, come già accennato, il mondo si annulla in Dio. Per Hegel il motivo per cui Spinoza ha mancato di intendere il rapporto tra finito e infinito è stato l’aver usato il principio di identità, di non-contraddizione e del terzo escluso, perché A = A e A ≠ non A, senza che vi sia altra possibilità: secondo la logica della contraddizione è possibile dunque l’esistenza o del Finito o dell’Infinito, ma non di entrambi, così che l’infinito di Spinoza, privo del finito si sia ritrovato ad essere nient’altro che un recipiente vuoto: ciò perché il filosofo razionalista ha applicato all’infinito la logica del finito. Terminata la sua relazione il professor Aldo Tonini si è augurato di essere stato esauriente nella lezione ed ha ringraziato i presenti per l’attenzione data. Lorenzo Zolfo La foto ritrae il manifesto dell’incontro. ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

AL "G. GASPARRINI" DI MELFI "GIORNATA DEL MERITO" con

L''ASSOCIAZIONE ex Allievi-Docenti

Grazie alla liberalità di un vecchio allievo dell'Istituto Tecnico – Commerciale "Guglielmo Gasparrini" (già Regio Istituto per Agrimensori, 1854) il comm. Pietro

Paolo Tedesco, continua l'assegnazione di borse di studio ai migliori dell'Istituto nell'anno scolastico 2010-2011. Dalla media voti più alta 8,.70 (Alfonso Sportella) ad Ilaria Sasso (8,09) sono stati dieci i ragazzi e le ragazze che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento (Stefania Sportiello, Emilia Delli Gatti, Marcello Fontana, Federico Cicchiello, Simone Gentile, Alessandra Mona, Emanuela Gala, Rossella Remollino). Alla presenza del Dirigente Scolastico, Donato Santomauro, della Collaboratrice Vicaria Ruberti, del Sindaco della "Città delle Costituzioni Federiciane" Livio Valvano, con gli Assessori Masi, Palmieri, Pennesi , di Valentina Lamorte Presidente Consiglio d'Istituto, dell'esecutivo dell'Associazione ex allievi-docenti "Pro Gasparrini" fondata nel 1993 (dal Preside dell'epoca Eugenio Adriano Ferrara) Presidente p.t. Gianni Della Rossa, Alfredo Sonnessa, Palma Fulgido, Donato M. Mazzeo segretario) sono state consegnate le pergamene e le borse di studio, con la frase di Albert Einstein "Cerca di diventare non un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore" . . ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

GAL SVILUPPO VULTURE ALTO BRADANO

COMUNICATO BANDI

Si comunica che il GAL Sviluppo Vulture Alto Bradano ha pubblicato i seguenti avvisi: - AVVISO PUBBLICO PER L'AFFIDAMENTO DI INCARICHI DI PROGETTAZIONE E ALTRI SERVIZI CONNESSI DI IMPORTO INFERIORE A 100.000,00 EURO.

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VULTURE MAGAZINE 13

La costituzione della Long List è finalizzata, in particolare, ad individuare i seguenti profili professionali: 1- Esperto senior, esperienza professionale di almeno 5 anni, acquisita nel rapporto con enti pubblici e privati, nelle materie oggetto della propria attività professionale debitamente documentata nei curriculum presentati. 2 - Esperto junior, esperienza professionale di almeno 2 anni, acquisita nel rapporto con enti pubblici e privati, nelle materie oggetto della propria attività professionale debitamente documentata nei curriculum presentati. - AVVISO PUBBLICO PER LA CREAZIONE DI UN ELENCO DI OPERATORI ECONOMICI (albo fornitori) I requisiti che gli operatori devono avere per essere iscritti sono: a. essere un'impresa individuale o collettiva legalmente costituita; b. essere produttrice e/o fornitrice dei beni e servizi e/o esecutrice di lavori previsti nelle rispettive categorie merceologiche indicate nell'allegata richiesta di iscrizione del presente avviso. L'albo dei fornitori è così composto: - SEZIONE 1: ACQUISIZIONE DI BENI - SEZIONE 2: PRESTATORI DI SERVIZI - SEZIONE 3: ESECUTORI DI LAVORI Le domande devono pervenire entro e non oltre il giorno 27 gennaio 2012 (farà fede il timbro dell'Ufficio Protocollo ricevente). Per avere ulteriori informazioni sugli Avvisi Pubblici si può visitare il sito del GAL Sviluppo Vulture Alto Bradano (www.galvulturealtobradano.it) e/o chiamare al n.: 0972/725147. GAL SVILUPPO VULTURE ALTO BRADANO ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

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