Vulture Magazine, 17 Novembre 2011

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VULTURE MAGAZINE 1 Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata Sommario 17 Novembre 2011 Venosa. Ambiente Territorio e Politica Bentornato Vinicio Rionero In Vulture. Rosanna Fabrizio E La Sua Raccolta Di Poesie Effluvi Melfi. Dibattito Su”Welfare, Ambiente, Risorse” Il Liceo “Quinto Orazio Flacco” 7° Concorso Nazionale “Giovani Idee” Venosa. Allagata La Scuola Da Ignoti Calcio. Seconda Categoria Melfi. La Scuola Pallavolo Pallandia Da 35 Anni Sulla Breccia Consiglio: “No alla riduzione dei collegi provinciali” Lucania Sinfonietta

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Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 17 Novembre 2011 Venosa. Ambiente Territorio e Politica Bentornato Vinicio Rionero In Vulture. Rosanna Fabrizio E La Sua Raccolta Di Poesie Effluvi Melfi. Dibattito Su”Welfare, Ambiente, Risorse” Il Liceo “Quinto Orazio Flacco” 7° Concorso Nazionale “Giovani Idee” Venosa. Allagata La Scuola Da Ignoti Calcio. Seconda Categoria Melfi. La Scuola Pallavolo Pallandia Da 35 Anni Sulla Breccia Consiglio: “No alla riduzione dei collegi provinciali” Lucania Sinfonietta

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Bentornato Vinicio

Bentornato Vinicio, bentornato in questa terra che un po’ ti appartiene... Calitri, dove affondano le sue radici, è solo al di là dell’Ofanto, quel borgo sulla collina che si vede da Monticchio. Ma tanta strada questo poeta senza tempo ha già fatto. “Sembra più grande degli anni che ha” ci ripeteva una signora mentre assistevamo alla presentazione-concerto del suo libro, anni fa alla Feltrinelli di Bari. Quel corposo volume che è un vero diario del nostro tempo, rivisto senza ammiccamenti e conformismi, a partire dal titolo “Non si muore tutte le mattine”. E’ pur vero che dai suoi testi, dalle canzoni emerge una padronanza di linguaggi che solo gli anni e l’esperienza conferiscono. Vinicio Capossela è un artista davvero unico nel suo genere. Sono “lampi di circo e di poesia per dare una mano ai sogni”, con questo verso lo identificava Gianni Mura qualche tempo fa. E’ armonia, è storia di strada, è compagni di vita e di vino, è tutto un mondo spesso dai colori notturni, è “un pendolare della vita e della musica, un randagio con molte radici”. Poeta e scrittore, musicista e folk-singer, Capossela sa mescolare straordinariamente cronaca e surrealismo, valzer e jazz, il pianoforte e la fisarmonica, con una voce particolare,

nuda ed armonica come poche nel panorama della musica moderna. E’ un autore che viene da lontano, compagno di strada più di Tom Waits che di Paolo Conte (di cui qualcuno ne immagina l’eredità). Ma c’è anche Buscaglione e le ballate della pizzica salentina e della taranta. E’ un autore completo, fertile quando è contagiato da quella vena poetica più autentica. Parla di marginalità come pochi altri, di migrazioni e ritorni. Lui che ha tante radici e che in lui convivono come in una Babele della tolleranza. Nasce ad Hannover da genitori di Calitri, cresciuto nelle colline del Reggiano e vive a Milano in una zona (riferisce sempre Mura) da dove molti traslocano perché ci sono troppi immigrati. Storie del nostro tempo, un tempo che attraversa a piedi o in macchina, in treno come in nave: bello il passo del suo libro nel quale descrive il viaggio da Bari a Bar, sull’altra costa dell’Adriatico. E’ un funambolo da circo di paese, un cantastorie, di quelle che restano dentro, vere o inventate, dure quanto leggere. Di quelle che ci piaceranno sempre ascoltare. Armando Lostaglio

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RIONERO IN VULTURE. POESIE. ROSANNA FABRIZIO E LA SUA RACCOLTA DI POESIE EFFLUVI

Rionero in Vulture. La prof.ssa Rosanna Fabrizio e le sue poesie. Ha composto una raccolta di poesie dal titolo “Effluvi”.Nata a Melfi (PZ) nel 1977. Dopo la maturità classica ha proseguito la sua formazione umanistica laureandosi a pieni voti in Lettere classiche all’Università degli Studi della Basilicata, con una tesi di laurea in Antropologia Filosofica che ha ricevuto la dignità di stampa. Vive a Rionero in Vulture, dove ha insegnato Lettere presso l’Istituto Tecnico per il Turismo “G. Galliano” e continua a dedicarsi allo studio e alla scrittura. Contatti: [email protected] Avvicinata ha riferito:”La silloge Effluvi è composta da 49 componimenti, per lo più brevi – disposti non in ordine cronologico ma tematico – che hanno come filo conduttore l’uomo, la sua natura, le sue tonalità emotive, il suo rapporto con “l’altro”, e alcune considerazioni di carattere esistenziale che prendono spunto dall’esperienza personale.

Alcune poesie hanno come tema il conflitto passione-ragione, che è all’origine delle contraddizioni umane; altre sono espressione di stati d’animo: dubbi, inquietudini, incertezze, paure, tra cui quella dell’ignoto, aspirazioni, desideri, la solitudine dell’“io”, l’angoscia provocata dal senso della precarietà e del limite, la sensazione di vertigine, confusione o spaesamento, generata nell’individuo dall’impossibilità di determinare totalmente gli eventi presenti e futuri, e dalla scoperta di zone d’ombra dentro di sé; riguardo al tema della temporalità, non manca il riferimento alla memoria e al passato. Sono presenti anche interrogativi sulla vita e il suo senso, a cui fa da sfondo una continua ricerca di essenza, autenticità, libertà e verità, da cui l’esigenza di un’introspezione e uno scavo interiore continui, e il bisogno di trovare un orientamento e un fine ultimo dell’esistenza. Frequente è la metafora del viaggio, del cammino, del percorso, per rappresentare il divenire della vita umana. Diverse poesie si ispirano o fanno riferimento a concetti e idee tratte da filosofi come Aristotele, Platone, Pascal, Nietzsche, Schopenhauer, Leopardi, Kierkegaard, Freud, Bergson, Viktor von Weizsäcker, Husserl, Heidegger, Sartre. Grande importanza viene data ai sentimenti, tra tutti, domina l’amore, declinato in tutte le sue forme e inteso, in generale, come una sorta di anima mundi misteriosa che ha un quid di miracoloso, capace di unire, fondere, superare ogni iato, isolamento o contrasto, persino quello tra vita e morte. Sotteso un po’ a tutti i componimenti è un anelito di trascendenza, tradotto in una volontà di credere in un Divino Padre che ama i suoi figli, li sostiene e non li abbandona. Molteplici sono le suggestioni provenienti dall’osservazione della natura, che diventano poi metafora e, pertanto, spunto di riflessione sulla natura umana.

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Una poesia è dedicata al tragico evento dell’11 settembre, e un’altra si ispira al film “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders. I termini sono spesso utilizzati nella loro accezione etimologica. Frequente è l’uso di allitterazioni, assonanze e omoteleuti, per richiamare l’attenzione sul senso delle parole attraverso il loro suono, e il ricorso all’enjambement, per mettere in risalto singoli lemmi o espressioni nodali, che possono anche alludere per similitudine o rimandare simbolicamente a qualunque altra realtà il lettore voglia cogliere. Non mancano altre figure retoriche come l’antitesi, il chiasmo, la sinestesia, l’anafora, l’enallage, l’iperbato, l’ellissi, la metonimia. La punteggiatura è volutamente scarna, sia perché tra un verso e un altro vi è già una pausa “naturale” – e dunque una virgola sarebbe, in un certo senso, superflua – sia per sfruttare al massimo il potere semantico di ogni singola parola, attraverso la possibilità di utilizzarla, e dunque interpretarla, non in modo univoco, ma in una pluralità di associazioni e sfumature di significato. La Genesi poetica fornisce il background filosofico-letterario da cui sono maturati il pensiero e la sensibilità che, passando attraverso le esperienze di vita soggettive, hanno poi assunto la forma di poesia”. Lorenzo Zolfo. La foto ritrae il titolo della raccolta di poesie e l’autrice Rosanna Fabrizio.

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L’INTERVENTO . Donato M. MAZZEO , Fondatore Circolo IDV Skanderbeg, Barile E-Community IDV

A MELFI UN DIBATTITO SU ”WELFARE, AMBIENTE,

RISORSE” DEI POPOLARI UNITI

Un’atmosfera quasi kafkiana, un po’ casereccia, fra autorità politiche “vissute”, vecchi democristiani oggi in partiti diversi e peones, con ammiccamenti trasversali , più o meno , espliciti , anfitrione il nuovo Sindaco di Melfi e Segretario regionale PSI Livio Valvano. Premettendo alle mie considerazioni , da che pulpito, vorrei evidenziare quanto segue : 1) Avendo partecipato, assieme ad altri esponenti del mio partito (mi sono iscritto nel 2005 , candidato alle Elezioni Regionali ) alla recente campagna elettorale per il nuovo Esecutivo della città di Melfi , ricordo – intelligenti pauca- che in quell’occasione “Popolari Uniti” non aderirono alla lista di Centro-Sinistra e presentarono una autonoma; 2) Il Partito “Italia dei Valori”, convintamente e lealmente “dentro” la coalizione elettorale , conta oltre 40 deputati e senatori in Parlamento , pur non invitato od almeno inserito fra gli “Ospiti” sul manifesto pubblicitario, ha seguito, dapprima con il V.Sindaco ed Assessore all’Ambiente Rinaldo Di Ciommo e poi ,per l’intero convegno dal segretario di sezione locale , Mario

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Caputo ed altri dirigenti politici. , con attenzione e disponibilità. 3) “Popolari Uniti” , con capogruppo regionale di se stesso il collega giornalista Gigi Scaglione, è assente dall’attuale Parlamento –come altri partiti minori- ha qualche consigliere provinciale ed assessore comunale sul territorio Ebbene , anche in quella riunione, ha voluto smarcarsi da quella parte legalitaria e “giustizialista” rappresentata da IDV in Regione (Benedetto, Mazzeo, Autilio e Mastrosimone) e nelle due provincie di Potenza e Matera. Un’ennesima dichiarazione sleale che non depone bene , fra alleati di coalizione, specie se viene da un partito (notasi la minuscola) che nasce a Parco Aurora e raggiunge il “finish” a Via Anzio , con qualche bandierina in periferia . Tanto che ha dovuto pescare da un gruppo “civico” di Bari, fulminato sulla via di Damasco “Popolare”, per allargarsi appena un po’ fuori dagli angusti confini locali. 4) In breve, ci sono forze politiche Lilliputiane che si gonfiano e si gonfiano e si gonfiano…… (ogni riferimento a Gulliver di J. Swift è casuale) , senza considerazione e rispetto alcuno per le dimensioni, la rappresentatività di alcuni milioni di cittadini/e e per l’attivismo capillare e proficuo da sempre dimostrato nelle piazze referendarie ed in occasione di manifestazioni di massa con il Presidente nazionale Di Pietro ed i capigruppo di Camera (Donadi) e Senato della Repubblica (Belisario).. 5) In presenza di una “verifica” imminente (domani, per chi legge) fra tutte le “anime” del centro-sinistra dentro ed all’esterno del centro-sinistra “bulgaro” lucano , che senso avrebbe il dibattito del convegno di Melfi e la richiesta accorata di “soccorso” da parte del giovane Roberto Speranza , segretario regionale PD , impegnato , urbi et orbi, a produrre teoricamente “discontinuità” nell’ambito della “nuova stagione” politica , pure a livello locale ???

SAINT VINCENT. IL LICEO CLASSICO “QUINTO ORAZIO FLACCO” DI VENOSA SBANCA LA CITTADINA VALDOSTANA CON UN CORTOMETRAGGIO

SUL LAVORO AL 7° CONCORSO NAZIONALE “GIOVANI IDEE”

INDETTO DALLA FONDAZIONE CARLO DONAT-CATTIN

Venosa. La classe 2 C del Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Venosa ha vinto il 7° concorso nazionale “Giovani Idee” di Saint Vincent (Ao). Da sette anni la Fondazione e le Associazioni «Carlo Donat-Cattin» di Torino, Bergamo e Brescia, promuovono i Concorsi “Giovani Idee” riservati a brevi filmati, realizzati da studenti delle scuole secondarie di 2° grado. Contemporaneamente promuovono studi, convegni e ricerche sulla storia del pensiero sociale, politico ed economico del nostro Paese, dando particolare riguardo al movimento cattolico e alla sua presenza nella società italiana ed europea. Il Convegno che ogni anno a novembre si svolge a Saint-Vincent, è senza dubbio l'evento di maggior rilievo e impegno per la Fondazione e le Associazioni, perché rappresenta la più alta espressione di confronto politico fra gli esponenti della politica Italiana e i rappresentanti delle forze sociali ed economiche.Al rilancio dei Convegni di Saint-Vincent, dopo una pausa di oltre dieci anni, ha contribuito anche il mondo della scuola, coinvolto

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attraverso il concorso "Giovani idee". E' un'iniziativa didattico-formativa, riservata agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori e finalizzata a creare il dialogo fra le generazioni, coniugare opportunità di conoscenza, di sapere e a promuovere cambiamenti nei comportamenti individuali e collettivi.La partecipazione al Concorso, aperto a tutte le scuole superiori italiane, impegna le classi partecipanti a sviluppare, durante l'anno scolastico, uno dei temi in agenda per il Convegno e realizzarne un filmato. Il tema del concorso di quest’anno,cambia ogni anno, è di estrema attualità: “L’Italia che attende. Una Repubblica fondata sul lavoro. Lavoro e giovani. In questo senso, cosa si aspettano gli studenti di oggi, che saranno i lavoratori di domani? E cosa vorrebbero che la politica facesse per loro? ”. Dodici le scuole in gara provenienti dalla Sicilia, Campania,Emilia Romagna, Lombardia, Puglia,Piemonte, Toscana e Basilicata. La classe vincente, la II C del Liceo Classico di Venosa, ha presentato un cortometraggio dal titolo: “Work in Regress”, una denuncia contro un sistema che si basa sull’aggressione al mondo del lavoro, ma anche un anelito di difesa della libertà e della giustizia sociale. Protagonisti:Marco Bonifacio, un manager che viene licenziato perché non condivideva i modi poco puliti adottati dai vertici aziendali dove lavorava. Marco Soldo che impersona il cavalier Astolfo De Mauris, personaggio ispirato a Cetto Laqualunque (inventato dal comico-attore Antonio Albanese) infelice rappresentante di una classe politica che mira a conservare se stesso nella più assoluta autorefenzialità e che pertanto non si fa scrupoli pur di diventare sempre più ricco ai danni della comunità. Mentre, Chiara Catapano ha impersonato quel personaggio che riporta la politica in una dimensione più corretta ed umana. La motivazione di questo primo posto, redatta da una giuria competente, è stata la seguente: “Il cortometraggio fa proprio il modello retorico dello show informativo

televisivo per affermare un punto di vista finalmente autonomo, in cui la nuova generazione si scrolla di dosso la mera denuncia della stagnazione del mondo del lavoro, per reagire e assumere un ruolo da protagonista. In tutto questo, l’opera realizzata denota una buona attenzione ai codici, alle tecniche e alle risorse espressive del mezzo audiovisivo”.

Per realizzare questo cortometraggio gli alunni hanno impiegato 8 giorni, tre per le riprese e 5 per il montaggio. Il materiale utilizzato a proprie spese: macchina da presa, manifesti e stampa, locandine, custodia, dvd dove è spportato il filmato, palcostenico di fortuna presso il castello Pirro del Balzo. Responsabile delle riprese, Vincenzo Lacolla (ha dichiarato: “Una esperienza formativa a 360° in cui ci siamo espressi attraverso la scrittura, la musica e,soprattutto attraverso l’immagine, specchio di una realtà difficile da vivere e complessa da capire. E’ stato questo lo spirito che ha mosso il progetto come un efficacissimo modo di fare scuola diversamente fuori dall’aula”); Montaggio: Vittorio Grimaldi (ha utilizzato la sua abitazione per montare tutto il cortometraggio), Sceneggiatura e Testi: Antonio Mancino (è stato chiaro nel suo intento, pungente nel suo sarcasmo, capace di stupire con una eloquenza elegante ed ironica l’uditorio con tutti i suoi personaggi); Soggetto: Antonio Mancino, Vincenzo Lacolla, Marco Bonifacio e Roberta

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Masulli.Scenografia:Federica Agriesti,Mariarosaria Gammone, Lucilla Lisanti. Tecnico-Fonico-Audio: Claudio Giordano. Avvicinato Marco Soldo ha riferito: “è stata una doppia felicità, al primo posto conquistato si è contrapposto proprio in questi giorni una situazione politica che lascia presagire un futuro, si difficile, ma ben augurante per noi giovani”. Anche i docenti accompagnatori dell’Emilia Romagna, la scuola “L.Da Vinci” Itis di Rimini,Onorio Pompizii e Pierangelo Gengotti hanno dichiarato: “ è stato attribuito il 1° premio alla scuola che nei contenuti ha avuto una originalità che ha abbracciato molti aspetti di questa malata società, da quello politico a quello sociale”. Il 1° premio è stato di duemila euro. Lorenzo Zolfo

Le foto riprendono il momento della premiazione e degli interventi. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

VENOSA. 15 NOVEMBRE 2011. ALLAGATA LA SCUOLA DA

IGNOTI. NIENTE LEZIONE. UNA SCUOLA FACILMENTE

ACCESSIBILE

Venosa. Ancora una volta è stata presa di mira il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di via Appia. Ignoti sono penetrati nella notte del 14 novembre scorso ed hanno aperto tutti i rubinetti, anche quelli dei termosifoni, allagando di fatto i due piani del nuovo edificio scolastico, rendendolo impraticabile. Il dirigente scolastico non ha potuto far altro, dopo aver chiamato i carabinieri, mandare a casa gli studenti. Non è la prima volta che la scuola, costruita dalla Provincia e consegnata nel settembre del 2010, è oggetto di visitatori notturni. Sembra che per entrare nella scuola è sufficiente un giravite per aprire una delle tante finestra del piano di accesso alla scuola. Il presidente del consiglio di istituto, Vincenzo Castaldi, dopo aver fatto constatare ai carabinieri il facile accesso alla scuola, ha immediatamente informato il presidente della Provincia, Piero Lacorazza affinchè si metta in sicurezza l’edificio scolastico, prima della sua inaugurazione, prevista entro fine anno. La foto ritrae il nuovo liceo classico di Venosa ed il presidente del consiglio di istituto, Vincenzo Castaldi.

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VENOSA. 17 NOVEMBRE 2011. PARLA IL PRESIDENTE DEL

CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL LICEO CLASSICO E

SCIENTIFICO: “SE NON SI METTE IN SICUREZZA LA

SCUOLA, DENUNCERO’ ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA I

PROBLEMI IRRISOLTI”

Venosa. Dopo l’ennesimo atto di sabotaggio, avvenuto nella notte del 14 novembre scorso dove ignoti sono penetrati nella scuola del Liceo Classico e Scientifico “Quinto Orazio Flacco” ed hanno aperto tutti i rubinetti, compresi quelli dei termosifoni,e scaricati tutti gli estintori, allagando di fatto i due piani del nuovo edificio scolastico, rendendolo impraticabile, fio al punto che non si è fatto lezione, il presidente del Consiglio di Istituto, Vincenzo Castaldi è abbastanza infuriato. Avvicinato lo scorso 16 novembre ha riferito: “dopo quattro assalti notturni avvenuti nel giro di un anno presso la nostra scuola sento i dovere di dire basta! E’ stato chiesto più volte dal dirigente scolastico alla Provincia di mettere in sicurezza la scuola, consegnata nel settembre del 2010, ma nulla fino ad oggi è stato fatto. Cosa bisogna fare in questi casi? Fomentare gli studenti con una agitazione? Fare occupazione per sorvegliare di notte la scuola? Invitare i nostri ragazzi a non entrare in classe perché si ha paura? Intanto ho convocato un consiglio di istituto straordinario con all’ordine del giorno un solo punto: la sicurezza del Liceo Classico di Venosa e delI’Ipsia. Chiederò personalmente ai consiglieri di

organizzare con la vigilanza notturna una ronda che sorveglierà tutta la struttura almeno nelle ore più critiche della notte, 01-04. Se non si potrà pagare con le casse della scuola, lo faremo con il contributo dei genitori. Sono tutti pronti a versare anche un euro al mese che ci permetterà di pagare la vigilanza. A questo punto non si può più aspettare. Nei quattro assalti notturni alla scuola, nella prima visitina hanno sporcato tutte le pareti, nella seconda hanno spaccato 25 serrature, nella terza hanno visitato l’Ipsia, nell’ultima irruzione dello scorso 15 novembre hanno allagato tutta la scuola scaricando tutti gli estintori. Questa volta hanno lasciato le impronte digitali un po dappertutto, qualcosa in più si può scoprire. Resta però un dubbio: se la Provincia non si decide ad eseguire gli interventi riparatori, se il dirigente scolastico non provvede a chiamare una vigilanza notturna, anche per poche ore deve intervenire il consiglio di istituto, scavalcare tutti e denunciare alla procura della repubblica i problemi irrisolti di una scuola che sta cadendo a pezzi”. La foto ritrae il presidente del consiglio di istituto, Vincenzo Castaldi.

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CALCIO. SECONDA CATEGORIA.

IL DERBY DEL VULTURE FINISCE IN PARITA’.

R. ATELLA 2 BARILE 2SDBARILE 0

ACD REAL ATELLA: Mollica, D'Annucci, Placido, Aiuola, Mollica Carriero, Giordano, Calice,

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Dibiase, Telesca, Colangelo. All.Tomasullo ASD BARILE: Copppola, Barbaro Ro., D'Adamo, Filidoro, Grimolizzi, Strozza, Talia, Caselle, Caputo, Barbaro R.Anastasia. All: Belluscio. ARBITRO: Ricchiuti di Venosa MARCATORI: al 16' Anastasia, al 30' Caputo, al 36'Telesca, al 48'Giordano. Atella_Finisce in parità in una giornata freddissima il derby del vulture alla 5 giornata del campionato di seconda categoria tra la neo promossa Atella ed il Barile.Il Barile cerca di riconfermare la prima posizione e l'Atella cerca di uscire dalle zone basse della classifica. Parte bene il Barile che gia nei primi minuti crea più di qualche azione da rete e solo l'imprecisione degli attacanti barilese non hanno sorte diversa vedi al 1' Caputo,3' Talia,5'Barbaro Ro,e al 7' Strozza. L'Atella si fa viva al 10' con un tiro di Colangelo,ma da una ripartenza micidiale del Barile viene la rete del capitano Anastasia che sfrutta al meglio l'azione incominciata da Barbaro Ro., che lancia in profondita Caputo, questi va al cross per il delizioso tocco a rete di Anastasia.Il Barile mantiene il possesso palla ed intorno al30' va ancora in rete per merito di Caputo che ruba una palla a centrocampo e dopo una sgroppata di 50metri si presenta tutto solo davanti a Mollica e lo trafigge con un tiro in diagonale.L'Atella non ci sta e reagisce con l'aiuto dell'arbitro che a mano larga concede un rigore agli atellani ma per loro sfortuna il portierone Coppola para il tiro di Colangelo che si rifarà dopo pochi minuti accorciando le distanze.Si va al riposo sul 2 a 1 per il Barile.La ripresa incomincia con un Atella spinto in avanti alla ricerca del pareggio e ci riesce con Giordano al 48’che anticipa Coppola in uscita e lo batte con un tocco di punta.Tutte e due le squadre si confrontano alla ricerca della vittoria e sul

finire la traversa salva l'Atella su un pallonetto di Anastasia ed il portierone coppola salva il Barile parando un tiro ravvicinato di Giordano.”Peccato il Barile oggi qui ad Atella.riferisce mister Belluscio- ha perso due punti preziosi per il proseguo del campionato”. Lorenzo Zolfo :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

MELFI. NOVEMBRE 2011. LA

SCUOLA PALLAVOLO PALLANDIA DA 35 ANNI SULLA

BRECCIA. L’OBIETTIVO E’ VALORIZZARE I GIOVANI DI MELFI. IN PROGETTO PER I PORTATORI DI HANDICAP

Melfi. Nel centro federiciano la scuola di pallavolo Pallandia (unica scuola di Melfi)si prepara a disputare i campionati giovanili. Dal 4 ottobre sono iniziati gli allenamenti nella palestra comunale. Il prof. Enzo Urbino, presidente-fondatore di questa società mostra tutto il suo entusiasmo: “stiamo lavorando in palestra comunale,grazie soprattutto all'interessamento dell'assessore Masi ,che i consente di proseguire nei nostri obiettivi e finalità'. La nostra scuola ormai da 35 anni e' sempre stata presente sul territorio, la conferma viene dalla partecipazione ai numerosi campionati che andremo ad affrontare anche

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quest'anno,nonostante i numerosi problemi economici. I campionati soprattutto giovanili,perche dobbiamo motivare ed incentivare i nostri ragazzi/e in quanto e' inutile disputare un campionato di serie superiore con atlete provenienti da altre regioni,e poi alla fine non ti rimane >assolutamente niente. valorizziamo le nostre leve che in futuro sicuramente ci daranno delle soddisfazioni. Un esempio eclatante e' stato quello delle due nostre atlete: Mairro Rosa e Filomena Urbano entrambe hanno fatto parte della rappresentativa della Basilicata al trofeo dei tre mari svoltosi a Napoli e al trofeo delle regioni a Torino. Queste si che sono soddisfazioni!!! Per quanto riguarda i campionati, inizieremo con il campionato under 16 f.le per poi proseguire con l'under 14, l'under 13, l'under 12 e il circuito di minivolley. Il nostro campionato maggiore e' quello di II divisione per far giocare atlete fuori età inserite nel gruppo under 16. Infine stiamo aspettando che il Comune e la Regione ci diano il consenso per il nostro progetto dedicato ai portatori di handicap,questo progetto è unico ed originale, servirà ad aggregare e far fare sport anche a chi è più sfortunato di noi. Ne parleremo la prossima volta”. Lorenzo Zolfo La foto ritrae una formazione della Pallandia melfi col prof. Urbino. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Consiglio: “No alla riduzione dei collegi provinciali”

E’ stato manifestato parere negativo all’unanimità sulla proposta formulata dall’Ufficio territoriale del Governo di Potenza di riduzione a 12 delle circoscrizioni dei collegi provinciali, “in quanto il dimezzamento del numero dei consiglieri non è in grado di garantire la rappresentanza democratica delle diverse zone della provincia e delle forze politiche espresse da quest’ultima, a causa della dispersione insediativa e della vastità del territorio”. E’ quanto affermato dal presidente del Consiglio provinciale di Potenza Palmiro Sacco, nella seduta dell’assise che si è svolta oggi, accogliendo poi la richiesta, avanzata dal presidente della Giunta Piero Lacorazza e dal capogruppo Tommaso Samela (Pd), di approfondire il tema nell’ambito dell’Assemblea generale Upi Basilicata in programma il prossimo 30 novembre a Potenza. “Dobbiamo difendere la democrazia e la sua rappresentanza, senza arroccarci in una posizione di retroguardia, ma inquadrando il tema dell’abolizione delle Province o della riduzione dei collegi – ha affermato Lacorazza – in quello più complesso di riforma del sistema pubblico, che diventi meno costoso e più efficiente. Questa amministrazione e questo Consiglio hanno ridotto i costi della politica, salvaguardando da un lato la rappresentanza democratica, dall’altro i servizi al cittadino e alle imprese, attraverso una organizzazione più efficace. Crediamo sia questa la strada da seguire nel dibattito in corso sulle Province stesse”. Anche secondo il capogruppo Aurelio Pace (Gruppo misto), “solo se le Province riusciranno ad applicare il meccanismo della virtuosità, allora potranno continuare ad esistere. Ciò sarà possibile sulla base di trasferimenti certi e competenze uniche da assegnare a questi enti intermedi”. Nel corso del dibattito, il capogruppo Biagio Costanzo (Fdc) ha espresso perplessità sulla riduzione dei collegi e tanto più sull’abolizione delle Province: “In Italia ci sono 7.000 enti strumentali che costano 2,5 miliardi di euro: eliminandoli ci sarebbe un risparmio di 22 volte superiore rispetto a quello che si otterrebbe dall’abolizione delle Province”. Sulla stessa lunghezza d’onda i capigruppo Vittorio Prinzi (Idv) e Giuseppe Telesca (Pdci),

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che hanno rimarcato le necessità di “non confondere i costi della politica con quelli della democrazia e di approfondire il tema nella prossima assemblea generale Upi Basilicata”. In particolare, secondo Prinzi, “sull’abolizione delle Province, occorre meno demagogia e più verità: il risparmio di 40 milioni di euro sarebbe annullato dal forte aumento del costo del personale da trasferire alle Regioni che costerebbe 600 milioni di euro in più. Il problema va dunque inserito nel tema più vasto delle autonomie locali, scegliendo la Provincia come ente di area vasta che possa svolgere funzioni reali riempiendole di contenuti in un contesto di riassetto generale”. È stato approvato all’unanimità anche un ordine del giorno, presentato dal capogruppo Tommaso Samela (Pd) ed altri, sulla situazione dello stabilimento Ansaldo Sts di Tito Scalo, uno dei riferimenti mondiali nel settore degli apparati elettronici e dei sistemi di segnalamento ferroviario e metropolitano, che rischierebbe la delocalizzazione a seguito della possibile vendita dell’azienda da parte di Finmeccanica. L’odg impegna il presidente della Provincia di Potenza ad attivare tutte le azioni possibili, facendosi portavoce delle ansie che attanagliano i lavoratori presso il Governo regionale e nazionale, per far luce sulla vicenda e scongiurare il rischio, laddove fosse concreto, di una delocalizzazione dello stabilimento Ansaldo Sts, oltre che per salvaguardare i livelli produttivi e occupazionali in un momento di particolare debolezza del tessuto produttivo locale. A riguardo Samela ha sottolineato che i timori dei lavoratori si sono fatti più vivi, in seguito alle posizioni contraddittorie riportate dalla stampa: “da un lato, quella rassicurante dell’amministratore delegato di Ansaldo Sts che, in occasione dei festeggiamenti per i primi 25 anni di attività dello stabilimento di Tito Scalo, ha affermato che non si procederà alla vendita della fabbrica; dall’altro, quella dell’Ad di Finmeccanica (che detiene il 40% del capitale di Ansaldo) – ha concluso Samela - il quale ha dichiarato come, in presenza di una buona offerta, si potrebbe procedere alla vendita anche di Ansaldo Sts”. Da più parti, i consiglieri provinciali intervenuti - Vincenzo Libonati (Dec), Angelo Lamboglia (Idv), Aurelio Pace (Gruppo misto), Michele Destino (Pdl) e Giuseppe Telesca (Pdci) – hanno espresso massima solidarietà alle maestranze e hanno chiesto la tutela dello stabilimento. In particolare, Libonati e Lamboglia, stigmatizzando il continuo depauperamento del

tessuto produttivo e industriale della Basilicata, hanno sollecitato un piano che valorizzi le strutture del Mezzogiorno d’Italia, attraverso una decisa azione politica. Dello stesso avviso i capigruppo Telesca e Destino, per i quali “è importante mettere il problema occupazionale al centro del dibattito politico sia regionale sia nazionale”. Da parte sua Telesca ha, inoltre, assicurato di voler seguire l’ordine del giorno per valutare gli effetti che realmente riuscirà a sortire. Il capogruppo Pace ha, inoltre, presentato una petizione che i lavoratori Ansaldo hanno rivolto alla Provincia per aumentare di pochi chilometri il percorso dei bus fino all’azienda. La fattibilità della proposta, come spiegato dal presidente Lacorazza, sarà verificata dall’Assessorato competente. “Noi faremo tutto il possibile, in accordo con le altre istituzioni che vorranno muoversi, per proteggere l’Ansaldo Sts, che è non solo un importante presidio del territorio ma un vero e proprio esempio di capacità professionalizzante e di ricerca. D’altra parte l’Ansaldo, rispetto a tutte le altre aziende legate a Finmeccanica – ha detto il presidente Lacorazza - non partecipa al profondo rosso del gruppo e rappresenta un elemento di maggiore serenità. La stessa cauta serenità che abbiamo respirato ieri., durante i festeggiamenti per il 25esimo anniversario dell’azienda di Tito Scalo. Serenità intaccata solo nel finale dalle parole dell’amministratore delegato, il quale ha parlato di un mondo in continua evoluzione e dunque di un futuro imprevedibile anche per lo stabilimento lucano. Noi crediamo, tuttavia, che sarebbe limitato immaginare aziende – ha aggiunto Lacorazza – che possano competere senza un sistema Paese in grado di promuoverle nel mondo. Sono altrettanto convinto che non ci sia più solo una competizione tra aziende, ma anche tra territori capaci di essere accoglienti. Ecco perché penso che, all’inizio del prossimo anno, dovremmo ragionare seriamente sul Piano strutturale provinciale, per far sì che i nostri territori possano godere di un sistema di pianificazione che li renda più accoglienti e quindi competitivi”. Infine, sono stati approvati i verbali delle sedute consiliari da aprile a luglio scorsi ed il presidente Lacorazza ha dato comunicazione di un prelevamento dal fondo di riserva esercizio finanziario 2011 per un importo pari a 39.300 euro. (r.a.)

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