Vulture Magazine, 22 Ottobre 2011

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VULTURE MAGAZINE 1 Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata Sommario 20 Ottobre 2011 Venosa.”La Peste Italiana, Il Caso Basilicata” Dove Portera’ L’inquinamto Fenice? Lavello. Fenice, L’abbiamo Spenta! Ripacandida. Mancato Coinvolgimento Sul Problema Fenice. Rionero, 7^ edizione della festa della castagna Elys Ospite Alla Fiera Di Lagopesole Venosa. Provino Giovanissimi Osservatori Della Juventus Bella Basilicata Film Festival

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notizie dal cuore della Basilicata

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Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 20 Ottobre 2011 Venosa.”La Peste Italiana, Il Caso Basilicata” Dove Portera’ L’inquinamto Fenice? Lavello. Fenice, L’abbiamo Spenta! Ripacandida. Mancato Coinvolgimento Sul Problema Fenice. Rionero, 7^ edizione della festa della castagna Elys Ospite Alla Fiera Di Lagopesole Venosa. Provino Giovanissimi Osservatori Della Juventus Bella Basilicata Film Festival

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VENOSA 14 OTTOBRE 2011. A CURA DELLA PRO-LOCO. PRESENTATO IL LIBRO DI

MAURIZIO BOLOGNETTI:”LA PESTE ITALIANA, IL CASO

BASILICATA” ALLA PRESENZA DI UN PUBBLICO ATTENTO E

NUMEROSO. ASSENTI I GOVERNANTI REGIONALI E

PROVINCIALI

Venosa. "La peste italiana. Il caso Basilicata", è il titolo del libro-dossier di Maurizio Bolognetti presentato sabato 14 ottobre nella Sala del Trono del Castello Pirro del Balzo di Venosa. Ad organizzare questo evento la pro-loco. Nell'analisi dei disastri ambientali lucani trattata nel volume di Bolognetti in evidenza quella relativa al caso Fenice, l'inceneritore di San Nicola di Melfi, il cui inquinamento era stato denunciato in passato, dallo stesso autore. Bolognetti è tra colori i quali sono stati accusati e dalla Regione e dall'Arpab di facili allarmismi. Oltre ai danni ambientali (ammessi dalla stessa Arpab con la pubblicazione dei dati sul livello di inquinamento causato dall'impianto)- si evidenzia nel libro- la Basilicata, a livello nazionale, rientra tra le prime regioni con un'alta concentrazione di malattie tumorali e patologie strettamente legate alla presenza di inquinamento. Alto il tasso di malattie tumorali nel territorio in cui è ubicato l'inceneritore Fenice, ovvero il

Vulture Melfese. La "peste" a cui fa riferimento Bolognetti nel suo dossier è sinonimo di malattia, quella malattia che colpisce una regione in cui c'è assenza di legalità. Il presidente della pro-loco, Michele Duino, presentando questa serata ha detto: “la Basilicata sta diventando l’immondezzaio d’Italia. Così non va. La pro-loco ha anche il compito di salvaguardare il territorio per promuovere il turismo. Mi auguro che da questo incontro vengano fuori idee e suggerimenti per riacquistare l’aria pulita persa”. A coordinare gli interventi, il direttore del Quotidiano della Basilicata Paride Leporace: “come giornale abbiamo chiesto la chiusura della Fenice e le dimissioni dei responsabili. Il problema rifiuti è un problema della modernità”. Il Sindaco Bruno Tamburriello ha detto: “sembra che la questione Fenice sia sorta oggi, invece Comuni come Venosa e Lavello si sono mossi da tempo. Già nel 2009 abbiamo chiesto la chiusura del termo distruttore Fenice. Qui si decide della salute e della pelle dei cittadini. Dico basta a speculazioni politiche! C’è stato un periodo in cui hanno utilizzato la discarica di Venosa come pattumiera della Basilicata. Si occulta molto in questa Regione, è ora di dire basta”. Antonio Annale, Sindaco di Lavello ha aggiunto: “va dato atto a Maurizio Bolognetti di aver sollevato le coscienze. Restiamo allibiti nel vedere lo scaricarsi ed rimbalzarsi delle responsabilità. Sono indignato! E’ dal 1992 che Lavello si è mossa per porre un freno a questo mostro. Fummo lasciati soli dalla politica. Quando i consigli comunali si esprimono contro la Fenice e non vengono tenuti in considerazione, sopraggiunge l’antipolitica. Non si ha il coraggio delle proprie azioni, abbiamo una classe politica irresponsabile. Un piano di bonifica della Fenice non serve più, va bonificata la politica!”.Giuseppe Digilio, vice presidente nazionale Alleanza Ecologica, ha evidenziato: “la politica arriva sempre dopo la denuncia dei cittadini. L’ambiente deve essere una

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risorsa, non un problema. Le istituzioni non ci tutelano. Se questi sono i risultat chiedo un rinnovamento della classe dirigente regionale”.

Il Consigliere Regionale, Alessandro Singetta ha ribadito: “fare finta di niente è grave, ci sono responsabilità politiche gravi. Tutti fanno a gara nel dire non sapevo. Se il terreno è inquinato, muore anche il corpo. In Basilicata c’è un livello di crescita di tumori pari alle altre regioni, nella fascia che va dai 20 ai 59 anni siamo al primo posto in Italia”. Il consigliere regionale, Franco Mollica: “non devo chiedere perdono a nessuno sulla questione Fenice. Nel 2001 come presidente della commissione Ambiente non ho votato a favore della costruzione dell’impianto Fenice. Grazie alla pressione dei cittadini ed a quella dei Comuni, niente sta passando indenne ultimamente”.Ernesto Navazio, consigliere regionale ha detto: “io mi fidavo dell’ Arpab, della Regione e della Provincia, anche se i cittadini di Melfi nel referendum hanno votato No alla Fenice. L’Arpab è una agenzia i cui costi servono solo a pagare gli stipendi. Dal 2001 al 2008 l’Arpab non ci ha mai allertati sulla Fenice. Dobbiamo pretendere la bonifica e la chiusura della Fenice. Da Roma in su ci sono tecnici ed esperti, da Roma in giù c’è solo pattumiera! Nicola Buccino, già senatore della repubblica ex Sindaco di Matera ha detto: “la nostra politica era ed è debole, ecco spiegato l’arrivo di grandi gruppi industriali in Basilicata che hanno

fatto quello che volevano. La nostra classe politica è incapace di gestire le risorse del nostro territorio. Nel 1945 avevamo la stessa popolazione di oggi, abbiamo solo inseguito un benessere che non è mai arrivato! Non abbiamo capacità e forza contrattuale. La politica non sta vicino ai problemi della gente. Adesso è giunto il momento di far quadrato attorno al problema ambiente”. Sono intervenuti il consigliere provinciale Giuseppe Di Leo: “gli incarichi all’Arpab li ha messi la politica”. Franco Castelgrande, segretario provinciale Comunisti italiani: “i problemi dell’ambiente non nascono oggi. Questa è la chiave di violino dei nostri governanti: crea il bisogno, gestisci il bisogno. Questa è la regione dai mille comitati che poi si mettono in politica. L’area nord della Basilicata, la più ricca della regione, è abbandonata dalle istituzioni”. Nicola Abbiuso del comitato diritto alla salute di Lavello, che lo scorso 18 settembre ha promosso una protesta presso la Fenice, ha detto. “andiamo in giro con documenti della Regione e li leggiamo. C’è timore riverenziale in questa Basilicata. Quattro Comuni si sono espressi contro la Fenice che sta inquinando, non fornisce energia ed i rifiuti della Sata non sono insufficienti per lo smaltimento. Ci chiediamo cosa sta a fare? Sentire dire da un dirigente dell’ASP di Venosa, fenice non inquina è un’affermazione gravissima”. Maurizio Bolognetti ha concluso gli interventi: “ai nostri governanti regionali manca il momento di incontro, di dibattito e di idee come sta avvenendo questa sera.Il nostro è un paese che non rispetta la legalità e la Basilicata è figlia di questo male. L’italia è un paese dove non c’è certezza della pena. L’Arpab ha perso credito verso i cittadini. L’Italia negli ultimi anni è stata condannata dalla Corte di Giustizia Europea in fatto ambientale. Il nostro parlamentare Margiotta in qualità di vice presidente della commissione Ambiente non l’abbiamo mai visto intervenire ed impegnato per i problemi …ambientali lucani. Nella nostra Regione ci sono ben

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890 siti inquinati in Basilicata, la metà si trovano in quelli del petrolio. Lorenzo Zolfo Le foto riprendono un momento degli interventi ed il pubblico presente.

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DOVE PORTERA’ L’INQUINAMTO

FENICE? Le ultime vicende giudiziarie, creano sgomento e rabbia nella popolazione.

Sulla coscienza di chi andranno i tanti morti per patologie tumorali provocati dalla presenza dell’inceneritore Fenice in funzione nella zona di San Nicola di Melfi? E quelli che muoiono ancora e, probabilmente, moriranno nel futuro se non si interviene con urgenza ad eliminarne la causa? Forse sulla coscienza di quanti, a vario titolo, hanno speculato in forma diversa o, quanto meno, mostrato imperdonabile negligenza ed omissioni sull’inquinamento del termovalorizzatore Fenice. Si sapeva che, primo o dopo, la bomba Fenice doveva scoppiare. E’ inutile nascondersi dietro un dito. I danni ambientali provocati dal funzionamento dell’inceneritore di San Nicola di Melfi sono sotto gli occhi di tutti. Gli ultimi sviluppi della vicenda ampiamente riportati dalla stampa e su cui non ci soffermiamo, anche con i provvedimenti giudiziari a carico di non pochi soggetti indagati, ci sorprendono fino ad un certo punto. La cosa che fa più rabbia è il

vergognoso ed intollerabile gioco dello “scaricabarile”, ad ogni livello. Da anni le popolazioni dell’area nord della Basilicata denunciano le conseguenze disastrose sull’ambiente e sulle persone dovute all’inquinamento prodotto dall’incenerimento di sostanze nocive effettuato dal “mostro”ecologico Fenice. Non sono bastate le ”. Non sono bastate le decise prese di posizione delle varie amministrazioni comunali dell’area, le vibrate proteste delle associazioni ambientaliste e movimenti popolari a tutela della salute dei cittadini a porre rimedio. Le continue assicurazioni e giustificazioni, da parte di chi doveva vigilare e controllare, non ci hanno mai convinto, né ci convincono del tutto. I dati resi pubblici, gioco forza, negli ultimi giorni ci hanno dato ragione. Fin dal 2002, e forse anche prima, l’inceneritore Fenice ha ammorbato l’aria che respiriamo con l’emissione di sostanze nocive alla salute ed inquinato l’ambiente circostante. Ne sanno qualcosa i tanti cittadini colpiti da patologie tumorali (non pochi, purtroppo, passati a miglior vita) e i molti che ancora oggi soffrono il dramma della malattia. E’ emerso da una relazione del prof. Francesco Fracassi, docente dell’Università degli Studi di Bari e superconsulente della procura di Potenza”. L’inquinamento da clorurati ( sostanze cancerogene) - afferma Fracassi - risale a molti anni prima. I responsabili di Fenice ne erano a conoscenza sin dal 2000. Fin dal luglio 2007 Fenice avrebbe spacciato dei numeri grezzi e agglomerati senza specificare il tipo di composti clorurati presenti”. D’altra parte a dirlo è l’Istituto Superiore della Sanità in base a quanto emerge dall’indagine sviluppata da un gruppo di studiosi in collaborazione con il Dipartimento della Salute della Regione Basilicata e con l’ausilio dell’Istat. Infine dalla relazione di attività redatta dal registro tumori di Basilicata si viene a sapere che tra il 1997 al 2005 sono stati soprattutto i maschi della Usl n. di Venosa ad ammalarsi di leucemia e di

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neoplasie alla prostata, al polmone, al retto, al colon, allo stomaco. Immaginiamoci come, ad oggi, siano aumentati se solamente ci fossero noti i dati, aggiornati e recenti, di tali patologie del registro dei tumori della Basilicata raccolti dall’Irccs Crob. Il che ci porta a chiederci: che aria respiriamo, che acqua beviamo, che frutta e cibi mangiamo direttamente dalla terra? Eppure un tempo la valle d’Ofanto, dai tempi della famosa azienda dei Fortunato e in seguito per opera di validi ed accorti imprenditori agricoli era considerata “ la California del nord Basilicata” con i suoi prodotti ortofrutticoli, zootecnici e cerealicoli di pregio. Oggi non sono pochi coloro i quali nutrono dubbi sulla salubrità dell’aria che si respira e sull’incontaminazione di quanto si produce in quell’area. Hanno ragione i cittadini di Lavello, di Melfi e dell’intera area del Vulture Alto Bradano a pretendere provvedimenti immediati, anche con la sospensione dell’attività dell’inceneritore e procedere in maniera celere, credibile, efficace e definitiva alla bonifica del territorio. La denuncia alla Procura di Potenza della rionerese Antonietta Asquino, ricoperta da enormi macchie rosse e viola sulla pelle d’inspiegabile causa, dopo aver lavorato per circa dieci anni come addetta alle pulizie nel termodistruttore Fenice di San Nicola di Melfi, spinge ad una seria riflessione e ad approfondita analisi del caso. Non bisogna esasperare gli animi di chi subisce sulla propria pelle il disastro ambientale. Non si vuole arrivare all’irreparabile. Però, ogni pazienza ha un limite e le popolazioni del Vulture Alto Bradano ne avvertono la fine. Evitare, insomma, che le proteste sfocino in atti incontrollabili “Intelligenti pauca” ( Alla persona intelligente, poche cose). Michele Traficante :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

LAVELLO. FENICE, L’ABBIAMO SPENTA! TEATRO SACRO

CUORE. IL COMITATO DIRITTO ALLA SALUTE PER SABATO 22

OTTOBRE INCONTRA LA POPOLAZIONE PER INOLTRARE

CAUSA AI RESPONSABILI DELL’INQUINAMENTO

Lavello. Un risultato quasi inaspettato per le comunità di Lavello e dei comuni della zona Vulture-Melfese. Erano in pochi a crederci, ma la tenacia del Comitato “Diritto alla Salute” ha permesso di sollecitare la Magistratura e la Politica lucana ad affrontare una questione grave ed ancora piena di lati oscuri. Mesi di lavoro, incontri, dibattiti durante i quali sono scaturiti denunce e manifestazioni pubbliche, convinti che questa fosse una battaglia giusta. Una battaglia per le nostre comunità. I fatti di questi giorni ci stanno dando ragione. La Magistratura, che dal 2009 sta lavorando sulla vicenda Fenice, ha appena iniziato i suoi lavori con i primi arresti ed i primi avvisi di garanzia. Il Procuratore di Potenza ha assicurato che non si faranno sconti a nessuno.”La vera vittoria del Comitato-riferisce il presidente Nicola Abbiuso- è stata l’iniezione di fiducia e di autostima infusa nei concittadini lavellesi e nei lucani. Coloro che tanti anni fa ci hanno preceduto, i cittadini del comitato “NO A FENICE”, avevano visto giusto. I loro sospetti, oggi, sono un’amara realtà. La dignità dei cittadini, dei lavoratori di

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Fenice, dei lavoratori dell’insediamento industriale e degli agricoltori è stata calpestata. Abbiamo avuto ragione di PRETENDERE giustizia e verità da tutti quelli che sapevano. Non siamo soli e non lo siamo mai stati! Decine di organizzazioni, comitati, formazioni politiche stanno al nostro fianco e ci seguono sia dalla Basilicata che dalla vicina Puglia, sempre pronti a manifestare al nostro fianco. Un grazie particolare a Fabio e Mingo della trasmissione “Striscia la Notizia” ed ai tanti giornalisti, reporter e blogger che hanno contribuito ad accendere fari “nazionali” sulla nostra piccola comunità. Ed ancora continuano a seguirci con attenzione. Due eventi importanti, l’intervento della Procura e la sospensione delle attività di Fenice, non sono un punto di arrivo ma un punto di partenza. Le nostre iniziative continuano. Dobbiamo tenere alta l’attenzione ed iniziare un percorso per la richiesta di risarcimento nei confronti di chi, in questi anni, ha erroneamente pensato di farla franca! Le fonti di inquinamento ambientale ai quali siamo sottoposti quotidianamente sono tante, ma un dato è certo: FENICE ha inquinato dal 2002 e, dagli ultimi monitoraggi, sta ancora inquinando le falde acquifere. Per questo il Comitato, con la consulenza di un pool di avvocati della zona, ha deciso si intraprendere l’iniziativa di una CAUSA CIVILE nei confronti di chi ha inquinato e di coloro che a vario titolo non hanno fatto nulla per impedire lo scempio ambientale. Grazie a tutti!”. Lorenzo Zolfo La foto ritrae la protesta del comitato diritto alla salute dello scorso settembre di fronte alla Fenice.

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RIPACANDIDA. 20 OTTOBRE 2011. I CONSIGLIERI DI

MINORANZA PROTESTANO PER IL MANCATO COINVOLGIMENTO

SUL PROBLEMA FENICE. E CHIEDONO UNA

CONVOCAZIONE URGENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Ripacandida. Con lettera indirizzata al Sindaco Giuseppe Annunziata ed al segretario comunale, dott. Nicola Terlizzi Il Gruppo Consiliare Centro-Sinistra per Ripacandida e il Gruppo Consiliare Partito Socialista Italiano, in riferimento alla convocazione da parte del Sindaco di Melfi, di un Consiglio Comunale in seduta straordinaria d’urgenza, allargato ai consigli comunali dei comuni limitrofi, riguardo al gravissimo problema dell’inceneritore “FENICE”, denunciano la scorrettezza politica del Sindaco del Comune di Ripacandida, in riferimento al mancato coinvolgimento dell’iniziativa, estesa come da nota inviata dal Comune di Melfi in data 13 ottobre 2011 a tutti i Consiglieri Comunali. “Riteniamo quanto avvenuto oltretutto una palese violazione del diritto all’informazione di un Consigliere Comunale nell’espletamento del proprio mandato e una grave inadempienza e defezione dei doveri da parte del primo cittadino. Per tale ragione e anche perché il problema di cui sopra interessa tutta la cittadinanza di Ripacandida, e non

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soltanto una “parte”, con la presente, i Consiglieri Comunali appartenenti ai due gruppi citati in premessa, Chiedono la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario urgente per discutere del grave problema “Fenice” che interessa in questi giorni tutti i Comuni del Vulture-Melfese. In attesa di un riscontro positivo si porgono Distinti Saluti”

Lorenzo Zolfo

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: GUSTATO IL FRUTTO PRELIBATO DEL

VULTURE Rionero, 7^ edizione della festa della castagna organizzata dal

Centro Anziani

Si dice, solitamente, che “nella vecchiaia non è la morte che fa paura ma la solitudine”. Un detto che, sicuramente, non vale per i tanti arzilli “giovanotti di ieri” che frequentano il “Contro comunale Anziani” di Rionero in Vulture. Un sodalizio promosso alcuni anni fa dall’Amministrazione comunale della città vulturina proprio per creare un valido punto di aggregazione ai tanti uomini e donne che ormai hanno abbondantemente superato gli anni settanta, gli ottanta e oltre. E sono circa trecento i soci, quasi equamente divisi fra maschi e femmine ( in verità vi è una leggera maggioranza di donne) che, nella loro accogliente sede, si ritrovano, stanno

insieme, chiacchierano piacevolmente e ricordano i bei tempi della “fuggita gioventù”. Non mancano, soprattutto da parte degli uomini, fra una partita a carte e l’altra, richiamare alla memoria i tempi duri della guerra e dei terremoti del 1930 e del 1980, i sacrifici e le rinunce dovuti alla miseria ecc. Tuttavia sono quasi tutti, in un certo modo, nostalgici di quegli anni ( ah, che ti fa la bella gioventù trascorsa!) e non mancano di raffrontarli con i nostri tempi troppo moderni, a loro dire, e privi di rispetto, di solidarietà e di amicizia vera. Ma non stanno certamente con le mani in mano, i nostri vivaci “anzianotti” sempre in gamba. Infatti, sotto la fattiva e propositiva guida del loro dinamico presidente, l’ultrasettantenne Mauro Sasso, sono impegnati piacevolmente in una miriade di attività ed iniziative che, da qualche anno, hanno assunto anche rilevante valore sociale e culturale. Parliamo, in particolare, dell’interessante concorso letterario a carattere regionale su temi di attualità, delle conferenze tenute da medici di base del posto su argomenti di salute che riguardano la terza età. Senza parlare della simpatica consuetudine di festeggiare, anche con un “pensierino”, i compleanni degli associati e, soprattutto, della ormai nota “Festa della castagna”.. E’ risaputo che è abbastanza fiorente, nella zona del Vulture, la coltivazione del castagno ed il conseguente commercio del suo prelibato frutto. Qui il castagno ha trovato le condizioni pedo-climatiche ottimali al suo sviluppo. Lungo i crinali e i costoni del vulcano spento si estendono i floridi castagneti ( circa 1772 ettari, fra demaniali e privati, con una produzione che si aggira sui 10mila quintali di castagne; la resa media per ettaro si aggira intorno agli otto quintali nei cedui da paleria, con picchi, nei cedui castanili da frutto, che raggiungono una produzione annua di pari ai 20-30 q.li), ricadenti maggiormente nei comuni di Melfi, Rapolla, Barile, Rionero e Atella) che danno, fra l’altro, il rinomato

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Marroncino di Melfi, varietà molto apprezzata e largamente utilizzata dalle varie industrie dolciarie, soprattutto dell’Avellinese e del Beneventano, per la preparazione dei marron-glacés. Si tratta di un cultivar, pare importato dalla Turchia nientemeno che da Federico II, che produce castagne e/o marroni di notevole pregio. Il frutto è di grossa pezzatura ( altezza 34,5 mm; larghezza 33,8 mm; peso medio 17,9; volume 17,00 cc.). Il numero medio dei frutti per Kg oscilla da 54 a 64. La polpa è croccante e saporita: Il contenuto di carboidrati è pari all’1,82%. La vitamina C infine raggiunge valori di 24 mg, espressi in acido ascorbico Ed è proprio questa lodevole iniziativa della Festa della castagna ad impegnare maggiormente tutti i soci del Centro comunale anziani. E’ veramente ammirevole il loro “darsi da fare”, in un’armonia totale e coinvolgente, nell’allestire i vari mini stend per ospitare i prodotti tipici del luogo, il procurare le castagne e provvedere poi ad arrostirle “alla varola”. E poi la vendita, l’organizzazione dei momenti di divertimento con la collaborazione di gruppi musicali e d’intrattenimento vario. Addirittura, alcune arzille signore del Centro, incuranti degli anni ( e probabilmente anche degli acciacchi), hanno costituito un gruppo folk con tanto di costumi tradizionali rioneresi e non mancano, in varie occasioni, di sfilare in pubblico ed esibirsi in canti balli e tarantelle di un tempo.

Così, il 15 e 16 settembre scorsi si è svolta la settima edizione della loro “Festa della castagna”, organizzata con il patrocinio della Provincia di Potenza e del Comune di Rionero in Vulture. La simpatica manifestazione si è svolta, come il solito, al “Piano delle Cantine”, alla periferia della città. Una piacevole occasione che ha visto coinvolti e partecipi non solo gli anziani ma anche tanti giovani in un momento di aggregazione, di sano divertimento e soprattutto per gustare il prelibato frutto del Vulture, le castagne, servite sia alla varola e sia utilizzate come base per dolci tradizionali (castagnaccio, calzoncelli, mostaccioli, crostate, torte ecc. ). Servita anche la gustosa carne alla brace accompagnata da un buon bicchiere di vino aglianico del Vulture. Numerosi i visitatori, molti provenienti anche dai paesi vicini, i quali hanno potuto apprezzare e gustare i prelibati prodotti caseari di una nota Azienda Agri-zootecnica Traficante ( formaggi, provoloni, cacicavalli, latticini, salciccia, prosciutti ecc. Particolarmente apprezzati i formaggi di capra e i formaggi al peperoncino all’aglianico. Molto gradita l’esposizione dei prodotti tipici del Vulture ( vini, liquori, olio extravergine di oliva ecc.), come pure assai ammirati i lavori artigianali: gli oggetti di ceramica, bigiotteria e di découpage ( tecnica per la produzione di oggetti vari dipinti e decorati a mano) della brava Incoronata Verrastro di Lagopesole, gli oggetti finemente decorati della maestra d’arte Caterina Vaccaro di Lavangone di Potenza, le sculture in pietra e in legno dell’artista Giuseppe Ficarazzi di Rionero, le pregevoli composizioni presepiali in movimento dell’ultraottantenne Giovanni Giorgio ecc. Bravi anche alcuni anziani impegnati nei “Laboratori della tradizione”, che hanno fatto rivivere usi e costumi di un tempo della comunità rionerese con la realizzazione, fra l’altro, di alcuni oggetti, fra cui le “pupe di pezza”, tanto

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desiderate dalle bambine di una volta e i prelibati dolci di un tempo. Ad allietare le due serate ci hanno pensato il gruppo folk di Lavello “I ft’ nidd” ( gruppo di persone in festa) che, insieme al gruppo del Centro anziani di Rionero, ha prima sfilato per le principali strade della città esibendosi in sfrenati balli tradizionali fra gli applausi dei cittadini accorsi al loro passaggio e infine nel luogo della manifestazione. E poi le applaudite esibizioni di Enjoy con “Tony Delta from Radio Tour.fm e del bravo Enzo Costanza, comico cabarettista direttamente da Zelig, Striscia la Notizia, Le Iene, La sai l’ultima. Insomma una buona occasione per trascorrere un po’ di tempo in allegria ( e Dio sa se di questi tempi se ne avverte il bisogno) dimenticando, possibilmente, i tanti affanni quotidiani. Grazie, quindi, agli arzilli e vivaci anziani del Centro comunale di Rionero che, ancora una volta, ci hanno offerto tale occasione. Michele Traficante :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

ELYS ospite alla FIERA DI LAGOPESOLE

Da Agenzia LUCANIA NETWORK

Rionero in V. (PZ) Tel. 339.5293372

www.lucanianetwork.it su Facebook: 'Lucania Network'

IN OCCASIONE DELLA 18° EDIZIONE DELLA FIERA REGIONALE DI LAGOPESOLE (PZ) (in corso di svolgimento fino a domenica 23 ottobre 2011), LA S.V. E' INVITATA A PARTECIPARE ALL'EVENTO DI MODA E SPETTACOLO DI DOMENICA 23OTTOBRE con inizio alle ore 20.30, con la partecipazione come ospite d'eccezione dell'artista musicale ELYS che per l'occasione si esibirà in un live

show e presenterà il suo nuovo singolo 'VOGLIO LE ALI'. ELYS è una produzione EURO CAST MANAGEMENT (Tel. 347.6435401 - 377.1328674)

Elys si racconta nella sua storia...musicale e personale! Nasce a Potenza nel 1982...l'infanzia è subito promettente, infatti dopo varie manifestazioni canore e concerti per bambini, organizzati nel proprio paese, entra, all'età di otto anni nel coro della parrocchia e comincia lo studio del solfeggio. All'età di undici anni il padre acquista un pianoforte a muro e l'avvia allo studio dello strumento ma il suo obiettivo, o per meglio dire, il suo sogno è il canto. Qualche anno di sacrificio tra solfeggio, pianoforte e lezioni private e inizia così all'età di quindici anni a percorrere un'importante gavetta in vari gruppi della sua zona esibendosi in matrimoni, feste di piazza e diversi saggi canori mirando però anche ad

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altro...rapita dalla 'Carmen' di Bizet eseguita da Maria Callas, decide di esplorare il mondo lirico ed è così che all'età di diciotto anni si iscrive al conservatorio di musica "Gesualdo da Venosa" di Potenza, continuando parallelamente l'attività pop e leggera con la 'B.L.U. Orchestra', formazione rigorosamente dal vivo...caratteristica che ha sempre preteso e ricercato nonostante si sia perso sempre più il senso 'live' della musica. Con questa orchestra si assesta definitivamente e per sette lunghi anni continua l'attività di cantante solita nella propria regione fino a toccare date in tutto il meridione. L'attività conservatoriale si è fermata al quinto anno perchè l'indirizzo della sua passione è diretto sempre più allo studio delle grandi cantanti americane, prime fra tutte, Tina Turner e Mary J. Blige, mentre nel panorama italiano viene folgorata dall'umiltà, il sacrificio, la semplicità, la tecnica vocale e la carriera artistica della cantante di Solaloro: Laura Pausini. La sua attività musicale si sviluppa negli ultimi anni grazie alla 'Benedetta passione' e la musica dal vivo tributo a Laura Pausini a suo modo di vedere 'Le cose che vivi' è un veicolo eccezionale per suonare, cantare e ascoltare la musica della 'Gente', dato che ... "la solitudine è un'emergenza d'amore incancellabile". A 26 anni si esibisco come ospite al Casinò Municipale di Sanremo e tutt'oggi continua la sua attività musicale. Negli ultimi mesi, con grande successo e lusinghieri consensi, Elys è in piena fase promozionale per presentare a livello nazionale il suo nuovo e ultimo singolo dal titolo 'Voglio le ali', composto e arrangiato da Gianfranco Lorusso e Vito Genovese con testi di Donato Colangelo, con ottimi riscontri e approvazione per un brano orecchiabile e apprezzato che non mancherà di regalare alla giovane artista lucana le meritate soddisfazioni. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

VENOSA. 21 OTTOBRE 2011. STADIO MICHELE LORUSSO A CURA DELLA SCUOLA CALCIO

REAL VENOSA, CALCIO: PROVINO GIOVANISSIMI DAL 97’

AL 2000’ SOTTO L’ATTENTO SGUARDO DI OSSERVATORI

DELLA JUVENTUS

Venosa. La scuola calcio Real Venosa presieduta dall’inossidabile Michele Lopez, ex giocatore di serie C (Cavese) e serie D (Genzano), ha organizzato per il 21 ottobre ad iniziare dalle ore 14,30 presso lo stadio Michele Lorusso per giovani calciatori nati dal 1997 al 2000 sotto l’attento sguardo di osservatori della Juventus. Questa società di calcio non è nuova ad organizzare eventi del genere, nel passato osservatori del Parma, del Torino, del Napoli hanno avuto modo di visionare tanti calciatori lucani a Venosa. Giovani emergenti di Venosa e della zona, da Genzano a Lavello fino a Spinazzola avranno un’occasione per mettere in mostra il talento calcistico e fare il famoso salto di..categoria. Lorenzo Zolfo La foto ritrae uno stage di giovani svolto a Venosa nel passato.

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