VIII Regional Seapower Symposium - marina.difesa.it · senta il momento di sintesi del- ... m e...

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27 cooperazione internazionale VIII Regional Seapower Symposium VENEZIA I I l Regional Seapower Sym- posium (RSS) di Venezia per le Marine del Mediter- raneo e del Mar Nero rappre- senta il momento di sintesi del- l’intero sforzo della Marina nel processo di Dialogo e Coope- razione. Fin dal 1996, ogni due anni, nella storica cornice della città lagunare, i Capi delle Ma- rine che operano nel Mediter- raneo Allargato ed i rappresen- tanti di Organizzazioni Interna- zionali e realtà coinvolte nelle problematiche della sicurezza marittima, si incontrano per condividere differenti prospetti- ve ed affrontare questioni ma- rittime di interesse e competen- za comune, con l’obiettivo di contribuire fattivamente alla si- curezza marittima. L’ultima edizione del RSS si è te- nuta dal 19 al 22 ottobre scorsi, assumendo per la prima volta la denominazione di Venice RSS, così da legarlo in maniera inscindibile al capoluogo vene- to, antica Repubblica Marina- ra, città unica, ricca di storia e tradizioni legate al mare. Nel corso di questi 14 anni il RSS ha saputo ritagliarsi un posto di assoluto rilievo nel contesto dei temi sensibili legati alla maritti- mità, grazie soprattutto ai con- creti risultati da esso conseguiti attraverso il lancio di iniziative internazionali di elevatissima importanza come il Virtual-Re- gional Maritime Traffic Center, il V-RMTC, ormai consolidata realtà nel settore dello scambio di informazioni sul traffico marit- timo, adottato da 30 Marine nelle varie comunità esistenti. Inoltre, il progressivo allarga- mento della partecipazione al Simposio a marine di regioni le cui dinamiche sono correlate a quelle del Mediterraneo Allar- gato, ha consentito di poter re- cepire anche visioni e perce- zioni differenti di medesime problematiche, che hanno ar- ricchito ulteriormente i conte- nuti dell’evento. All’ottava edi- zione, tenutasi - come ormai da tradizione - nell’antico Istitu- to di Studi Militari Marittimi sito all’interno dell’Arsenale, hanno partecipato delegazioni delle Marine di 44 Paesi, tra di loro 25 Capi di Stato Maggiore e 18 rappresentanti di organizzazioni militari e civili da tutto il mondo. I media internazionali presenti hanno sottolineato come non accada spesso di poter dispor- re in un solo evento di non me- no di 34 relatori di grande livel- lo, che hanno presentato e condiviso idee e proposte sui temi in agenda, contribuendo anche alla concretizzazione di iniziative multi-laterali per mi- gliorare la sorveglianza maritti- ma e lo scambio di informazio- ni, al fine di meglio fronteggiare le minacce ed individuare pos- sibili vie per risolvere il problema della pirateria nel Corno d’Afri- ca e nell’Oceano Indiano. Il tema generale “Dialogue and Cooperation (D&C) as Ma- ritime Security Enablers” (Dialo- go e Cooperazione quali fattori abilitanti della Sicurezza Maritti- ma) è stato infatti ulteriormente suddiviso in tre aspetti, corri- spondenti alle tre sessioni, che hanno analizzato - rispettiva- mente – il contributo del bino- mio D&C a tematiche di gran- de attualità dello scenario ma- rittimo internazionale, quali la Maritime Situational Awareness, le Maritime Security Operations e la Maritime Capacity Buil- ding, la cui combinazione con- sente, secondo la Marina Mili- tare, proprio di conseguire la Si- curezza Marittima in senso lato. La scelta del tema di quest’an- no è stata dettata dall’esigen- za di puntare su una problema- tica di assoluta attualità, contri- buendo in questo modo a rafforzare l’attenzione che il RSS ha attirato su di sé negli anni. La Maritime Situational Aware- ness 1 (MSA) rappresenta l’evo- luzione della “Sorveglianza Ma- 1 La Maritime Situational Awareness(MSA) , è la gestione di tutte le informazioni relative al dominio marittimo che possano avere un im- patto sulla Maritime Security. In tal senso, idealmente, la MSA dovrebbe includere la più ampia gamma di fonti di informazione possibile, a livello internazionale ed intera- genzia. Inoltre la MSA richiede una capacità di scambio tempestivo di informazioni e di analisi accurata di dati provenienti dalle più disparate fonti, da impiegare utilmente per le singole funzioni istituzionali dei vari contri- butori.

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leVIII Regional Seapower SymposiumVENEZIA

IIl Regional Seapower Sym-posium (RSS) di Veneziaper le Marine del Mediter-

raneo e del Mar Nero rappre-senta il momento di sintesi del-l’intero sforzo della Marina nelprocesso di Dialogo e Coope-razione. Fin dal 1996, ogni dueanni, nella storica cornice dellacittà lagunare, i Capi delle Ma-rine che operano nel Mediter-raneo Allargato ed i rappresen-tanti di Organizzazioni Interna-zionali e realtà coinvolte nelleproblematiche della sicurezzamarittima, si incontrano percondividere differenti prospetti-ve ed affrontare questioni ma-rittime di interesse e competen-za comune, con l’obiettivo dicontribuire fattivamente alla si-curezza marittima.L’ultima edizione del RSS si è te-nuta dal 19 al 22 ottobre scorsi,assumendo per la prima voltala denominazione di VeniceRSS, così da legarlo in manierainscindibile al capoluogo vene-to, antica Repubblica Marina-ra, città unica, ricca di storia etradizioni legate al mare.Nel corso di questi 14 anni il RSSha saputo ritagliarsi un posto diassoluto rilievo nel contesto deitemi sensibili legati alla maritti-mità, grazie soprattutto ai con-creti risultati da esso conseguitiattraverso il lancio di iniziativeinternazionali di elevatissimaimportanza come il Virtual-Re-gional Maritime Traffic Center, ilV-RMTC, ormai consolidatarealtà nel settore dello scambiodi informazioni sul traffico marit-timo, adottato da 30 Marinenelle varie comunità esistenti.Inoltre, il progressivo allarga-mento della partecipazione alSimposio a marine di regioni lecui dinamiche sono correlate aquelle del Mediterraneo Allar-gato, ha consentito di poter re-cepire anche visioni e perce-

zioni differenti di medesimeproblematiche, che hanno ar-ricchito ulteriormente i conte-nuti dell’evento. All’ottava edi-zione, tenutasi - come ormaida tradizione - nell’antico Istitu-to di Studi Militari Marittimi sitoall’interno dell’Arsenale, hannopartecipato delegazioni delleMarine di 44 Paesi, tra di loro 25Capi di Stato Maggiore e 18rappresentanti di organizzazionimilitari e civili da tutto il mondo. I media internazionali presentihanno sottolineato come nonaccada spesso di poter dispor-re in un solo evento di non me-no di 34 relatori di grande livel-lo, che hanno presentato econdiviso idee e proposte suitemi in agenda, contribuendoanche alla concretizzazione diiniziative multi-laterali per mi-gliorare la sorveglianza maritti-ma e lo scambio di informazio-ni, al fine di meglio fronteggiarele minacce ed individuare pos-sibili vie per risolvere il problemadella pirateria nel Corno d’Afri-ca e nell’Oceano Indiano. I l tema generale “Dialogueand Cooperation (D&C) as Ma-ritime Security Enablers” (Dialo-go e Cooperazione quali fattoriabilitanti della Sicurezza Maritti-

ma) è stato infatti ulteriormentesuddiviso in tre aspetti, corri-spondenti alle tre sessioni, chehanno analizzato - rispettiva-mente – il contributo del bino-mio D&C a tematiche di gran-de attualità dello scenario ma-rittimo internazionale, quali laMaritime Situational Awareness,le Maritime Security Operationse la Maritime Capacity Buil-ding, la cui combinazione con-sente, secondo la Marina Mili-tare, proprio di conseguire la Si-curezza Marittima in senso lato.La scelta del tema di quest’an-no è stata dettata dall’esigen-za di puntare su una problema-tica di assoluta attualità, contri-buendo in questo modo arafforzare l’attenzione che il RSSha attirato su di sé negli anni.La Maritime Situational Aware-ness1 (MSA) rappresenta l’evo-luzione della “Sorveglianza Ma-

1 La Maritime Situational Awareness(MSA) , èla gestione di tutte le informazioni relative aldominio marittimo che possano avere un im-patto sulla Maritime Security. In tal senso,idealmente, la MSA dovrebbe includere lapiù ampia gamma di fonti di informazionepossibile, a livello internazionale ed intera-genzia. Inoltre la MSA richiede una capacitàdi scambio tempestivo di informazioni e dianalisi accurata di dati provenienti dalle piùdisparate fonti, da impiegare utilmente perle singole funzioni istituzionali dei vari contri-butori.

rittima”, grazie al valore ag-giunto offerto dalla modernacondivisione informativa e dal-l’analisi dei dati e si pone l’o-biettivo dell’effettiva ed effica-ce conoscenza di ogni attivitàcorrelata all’ambiente maritti-mo e delle potenziali ripercus-sioni sulla sicurezza, l’econo-mia e l’ambiente di ogni Pae-se. Il binomio “Dialogo & Coo-perazione” costituisce un fatto-re decisivo per un effettivo mi-glioramento della qualità delleinformazioni impiegate.Un’altra componente del ruoloistituzionale delle Marine vienerinnovata nella struttura dellecosiddette Maritime SecurityOperations (MSO), sforzi militarie civili volti alla “Sicurezza Ma-rittima” caratterizzati da unnuovo approccio - di tipo siner-gico - derivante dalle attività dicollaborazione a livello multidi-sciplinare ed interagenzia, chene potenzia l’efficacia in mododa meglio affrontare la com-plessità degli attuali scenari. Il concetto di Maritime Capa-city Building (MCB), prende inconsiderazione le capacitàumane, scientifiche, tecnologi-che, organizzative, istituzionali edi risorse di una Nazione, miran-do – attraverso la costruzione difiducia e sviluppo di partner-ship - a potenziare l’abilità de-gli Stati Costieri nell’affrontareefficacemente tutte le questio-ni relative al conseguimentodella sicurezza in ambientestrettamente marittimo. I lavori del Simposio sono iniziatiil 20 ottobre, con il discorso diapertura del Capo di StatoMaggiore della Marina, - Am-miraglio Bruno Branciforte – cheha voluto sottolineare come ilnumero ed il livello dei parteci-panti sia un’indicazione dell’im-portanza del RSS ed ha ribaditoche una forte cooperazione,sul versante internazionale co-me su quello nazionale, sia asua volta necessaria per con-trastare la sfida senza frontierelanciata dalla pirateria, dal ter-rorismo, dall’inquinamento, dal

traffico illegale di esseri umanie di armi e da tutte le altre atti-vità illecite che trovano in mareil proprio spazio di manovra. IlCapo di Stato Maggiore ha al-tresì indicato che il Dialogo e laCooperazione non sono soltan-to aspetti complementari dellasicurezza marittima, ma rappre-sentano l’approccio più effica-ce per sconfiggere i fenomeniche minacciano la sicurezza in-ternazionale e per agevolarel’accesso a quegli aspetti es-senziali per una costruzione direali capacità: “il Dialogo è l’e-lemento primario per favorire laconoscenza e la comprensionereciproche – entrambe essen-ziali per una effettiva confiden-ce building – mentre la Coope-razione è l’elemento costruttivosinergico”. La conclusione dell’interventodi apertura ha costituito un’oc-casione per confermare comeil RSS di Venezia sia ormai dive-nuto un’eccellente sede per di-scutere della situazione della si-curezza marittima globale, unluogo dove i Capi delle Marinepossono riunirsi e parlare delleloro sfide comuni rafforzando lacooperazione reciproca.Dopo l’intervento d’apertura ilSimposio prevedeva, oltre alletre sessioni dedicate espressa-mente alle Marine, anche unafase “fuori dalle sessioni” (Outof Sessions Speeches), durantela quale undici relatori - rappre-sentanti di varie realtà, militari ecivili - hanno condiviso le pro-prie esperienze, punti di vista epreoccupazioni sulla sicurezza

e stabilità in mare2. Al termine di questa sessionel’Ammiraglio Branciforte ha invi-tato tutti i partecipanti a pre-senziare alla firma della Nota diAdesione all’Accordo Operati-vo del Virtual-Regional Mariti-me Traffic Centre3 da partedell’Ammiraglio Viktor MAKSY-MOV – Capo della Marinaucraina, testimonianza concre-ta del valore aggiunto del Re-gional Seapower Symposium in

2 Gli interventi sono stati effettuati da Efthi-mios MITROPOULOS – Segretario Generaledell’International Maritime Organisation(IMO); Ammiraglio Giorgio LAZIO – AssistenteMilitare del Presidente del NATO MilitaryCommittee; Eddy HARTOG – Direttore del DGMARE dell’Unione Europea; AmmiraglioAlexandros MARATOS – Presidente dell’Inter-national Hydrographic Bureau; Samuel KA-ME-DOMGUIA – rappresentante dell’AfricanUnion Committee; Ammiraglio Maurizio GE-MIGNANI - Maritime Commander HQ Naples;Ammiraglio Fernando LISTA – Vice Direttoredello Staff Militare dell’Unione Europea; Am-miraglio Harry B. HARRIS – Comandante della6^ flotta della Marina USA; Dott. GiuseppeBONO - Amministratore Delegato di Fincan-tieri S.p.A.; Ammiraglio Marco BRUSCO – Co-mandante Generale delle Capitanerie diPorto e Ammiraglio Robert H.PARKER – Co-mandante della US Coast Guard. 3 Per comprendere la rilevanza del VirtualRegional Maritime Traffic Centre è necessarioun breve excursus . Il cosiddetto V-RMTC èuna rete virtuale per lo scambio di dati sultraffico marittimo nella regione Mediterraneache fornisce informazioni non classificate sumercantili di dislocamento superiore a 300tonnellate. Durante la 4^ edizione del RSS,nel 2002, le delegazioni presenti decisero dirafforzare la sicurezza del traffico marittimomediterraneo attraverso alcune iniziativespecifiche. La Marina Militare presentò il“Progetto Pilota V-RMTC” al 5° RSS del 2004.Inizialmente firmato da 17 Paesi (Italia, Porto-gallo, Spagna, Francia, Slovenia, Croazia,Montenegro, Albania, Grecia, Turchia, Cipro,Malta, GIordania, Israele, Romania, RegnoUnito e USA) il progetto prese il via ufficial-mente il 20 settembre 2006. L’anno successi-vo Germania e Bulgaria si aggiunsero ai fir-matari, e nel 2008 le marine di Belgio, Geor-gia, Olanda e Senegal firmarono la nota diAdesione all’Accordo Operativo del V-RMTC. La adesione dell’Ucraina porta la Co-munità del Mediterraneo Allargato a 24membri.

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termini di partnership e sinergiacostruttiva tra Marine con men-talità comune. Nel pomeriggio, la prima sessio-ne, presieduta dall’AmmiraglioMohamad LAGHMARI – Ispetto-re della Reale Marina del Ma-rocco, si è concentrata sulcontributo di Dialogo & Coope-razione alla Maritime SituationalAwareness (MSA)4. Le presenta-zioni si sono focalizzate sulla ne-cessità di condividere i dati alloscopo di comprendere e reagi-re tempestivamente alla situa-zione in atto. Poiché nessunaMarina può acquisire il 100%della consapevolezza globaleda sola, la condivisione di infor-mazioni operative tra marine èessenziale. Gli sforzi per la MSAnon possono essere limitati allacondivisione di dati. Natural-mente una rete informativanon può sostituire integralmen-te delle unità navali. Assettioperativi in numero sufficiente,navi, aerei da pattugliamento,devono essere presenti per co-stituire un deterrente al terrori-smo.La seconda sessione, svoltasi lamattina del 21 ottobre, ha ri-guardato il tema del “contribu-to di D&C alle Maritime SecurityOperations (MSO)”. Nei lavori,presieduti dal Capo della Mari-na spagnola - Ammiraglio Ma-nuel REBOLLO GARCIA, i

relatori5 hanno posto l’enfasisulle MSO, ed in particolare sul-le operazioni contro la piraterianel Corno d’Africa e nel baci-no somalo e sull’operazioneNATO Active Endeavour (OAE).Queste operazioni sono la pro-va della necessità di forme diMaritime Security Operationsmaggiormente efficaci e di unchiaro quadro legale con loscopo di rispondere efficace-mente alle nuove minacce.Inoltre le organizzazioni interna-zionali dovrebbero implemen-tare ed aggiornare le misuremiranti a rafforzare il ruolo cen-trale delle forze maritt ime,mentre le marine dovrebberofornire le loro capacità peculia-ri di intervento dove e quandonecessario. La giornata è stataanche segnata dalla cerimo-nia di firma dell’Accordo Ope-rativo del Trans-Regional Mariti-me Network (T-RMN) da partedi 25 Marine6, svoltasi a bordodella Nave Scuola Amerigo Ve-spucci, ormeggiata in Riva SanBiasio.Il T-RMN connette il Virtual-Re-gional Maritime Traffic Centre(V-RMTC) con sistemi equiva-lenti condotti dalle Marine di

Singapore, Brasile ed India (ilcui Capo di Stato Maggiore,assente al RSS, firmerà in unasuccessiva occasione). Nel po-meriggio dello stesso giorno,l’Ammiraglio Matthieu BOR-SBOOM – Comandante dellaReale Marina Olandese - hapresieduto la terza ed ultimasessione, dedicata al contribu-to del binomio D&C alla Mariti-me Capacity Building (MCB)7.Le presentazioni hanno espostovari punti di vista sui meccani-smi essenziali per la costruzionedi capacità marittime ed han-no sottolineato l’importanzadella confidence building e losviluppo di partnership. La se-conda giornata di lavori ha vi-sto anche gli autorevoli inter-venti dei Sottosegretari di Statoalla Difesa, On. Giuseppe Cos-siga, ed agli Affari Esteri, Sen.Alfredo Mantica, che hannovoluto con la loro presenza te-stimoniare l’importanza attribui-ta all’evento e rafforzarne laqualità del contributo di pen-siero e di crescita. A loro si èaggiunto il Ministro della Difesadel Governo Federale di Transi-zione in Somalia, che ha con-sentito a tutti i presenti un insi-ght nella realtà della comples-sa ed abbandonata societàsomala, per la quale - a dettadel Ministro, ed un po’ in con-trotendenza - potrebbe essereopportuno assegnare gli aiuti,anche finanziari, direttamenteai somali, senza passare da ela-borate e complesse procedureinteragenzia.Il giorno 22 ottobre, giornata dichiusura dei lavori, i tre mode-ratori delle varie sessioni hannosostanzialmente tirato le som-

4 Gli interventi sono stati effettuati da: Ammi-raglio Julio SOARES de MOURA NETO – Capodella Marina del Brasile; Ammiraglio PlamenMANUSHEV – Capo della Marina della Bulga-ria; il Vice Ministro dell’Interno e Capo dellaPolizia di Frontiera della Georgia, GeneraleZaza GOGAVA; Commodoro Ajendra BHA-DUR SINGH – Direttore dei Piani Navali dellaMarina dell’India, Ammiraglio Ugus YIGIT –Capo della Marina turca e Ammiraglio An-ders GRENSTAD – Capo della Reale Marina diSvezia.

5 Ammiraglio Yanpeng QIU – Vice Capo diStato Maggiore della Flotta orientale dellaMarina Cinese, Ammiraglio ERCEG – ViceComandante della Marina Croata, il Capodi Stato Maggiore della Marina Francese –Ammiraglio Pierre-François FORISSIER; Ammi-raglio Dimitrios ELEFSINIOTIS – Capo della Ma-rina Greca; Ammiraglio Dragan SAMARDŽIĆ– Capo di Stato Maggiore delle Forze Arma-te del Montenegro; Comandante Lars SAU-NES – in rappresentanza della Marina Norve-gese, e Ammiraglio Richard IBBOTSON – ViceComandante in Capo della Flotta RealeMarina inglese.6 Albania, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cipro,Croazia, Francia, Georgia, Germania, Gre-cia, Israele, Italia, Giordania, Malta, Monte-negro, Paesi Bassi,Portogallo, Romania, Sene-gal, Singapore, Slovenia,Spagna, Turchia, Re-gno Unito e USA.

7 Ad intervenire sono stati: Ammiraglio AxelSCHIMPF – Capo di Stato Maggiore dellaMarina Tedesca; Comandante Oumar BAI-LA KANE – Capo della Marina del Senegal;Ammiraglio Chia JACKSON – Comandantedella Task Force per la Sicurezza Marittimadella Marina di Singapore, Benny TEUTEN-BERG – rappresentante della Marina Sudafri-cana e Ammiraglio Samuel J. LOCKLEAR III –Comandante del Joint Forces Command diNapoli e Comandante delle Forze NavaliUSA per Europa e Africa (in rappresentanzadella Marina Statunitense).

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me dei lavori da loro presieduti,contribuendo fattivamente al-l’opera di valorizzazione deicontenuti del Simposio, che laMarina intende - per la primavolta - perseguire, attraversol’emanazione di un executivesummary, ad integrazione dellausuale attività di redazione de-gli atti completi dell’evento.La definitiva chiusura dell’otta-va edizione del Simposio di Ve-nezia è stata sancita dal discor-so del Capo di Sato Maggioredella Marina, che ha sottoli-neato come la qualità e la vi-vacità del dibattito abbianoconsentito di affermare che ilDialogo e la Cooperazioneportano senza alcun dubbio unelevato valore aggiunto alla Si-curezza Marittima. L’Ammira-glio Branciforte ha continuatoevidenziando ancora una voltal’apparente dicotomia tra lanecessità di assicurare la sicu-rezza e l’obbligo di preservarela libertà dei mari: apparente inquanto proprio garantendo al-le forze marittime la capacitàdi agire in alto mare si potrà as-sicurare la storica ed agognatalibertà di navigazione. A ciò sideve necessariamente affian-care una efficace interazionetra le realtà militari e civili permitigare i possibili impatti nega-tivi derivanti dalla condotta diMSO: le Marine, le Guardie Co-stiere, l’industria cantieristica,l’armatoria, vanno consideratiun team coeso che, attraversola condivisione di esperienze elo sfruttamento delle varieesperienze regionali e di setto-re, consentirà il giusto bilancia-mento tra sicurezza e libertàdei mari. Ne segue un’esorta-zione ad una più stretta coope-razione tra le Marine e le Orga-nizzazioni Internazionali: conqueste ultime a garantire l’im-plementazione e l’aggiorna-mento di misure che enfatizzinoil ruolo centrale delle forze ma-rittime, e le prime ad assicurarela loro innata capacità di inter-venire dove e quando neces-sario. Questo aspetto determi-

na la necessità di una MSA chenon può essere limitata al datasharing. Dobbiamo infatti valo-rizzare al massimo le peculiaritàregionali, la cui completa com-prensione è fondamentale peravere la necessaria consape-volezza di ciò che accade nel-l’ambiente circostante. L’Ammiraglio ha poi voluto esa-minare quanto emerso nel set-tore delle MSO ed in particola-re dall’esperienza acquisita nel-le operazioni antipirateria: l’effi-cacia delle operazioni di sicu-rezza marittima passa attraver-so due aspetti fondamentali:un chiaro contesto giuridico eduna capacità di sviluppare as-setti interoperabili, attraversouna spinta cooperazione tra leMarine e l’industria cantieristi-ca. Le Marine sono perciò cen-trali in ogni questione relativa almare e le loro esperienze, con-divise al solito in maniera fran-ca e onesta, hanno portatoper la prima volta – proprio du-rante l’ottavo RSS - alla stesuradi un documento di Racco-mandazioni Finali che - tenen-do conto di quanto emerso du-rante i lavori - esortano a pro-muovere iniziative e partnershipregionali per contribuire allosforzo globale, ad incoraggiarelo scambio informativo per rag-giungere la più completa edefficace MSA colmandone igap legali di riferimento, a pro-muovere la partecipazione dinavi alle MSO per la salvaguar-dia degli interessi legittimi sulmare, nonché ad armonizzaregli sforzi nazionali, regionali edinternazionali per la condottadi MSA ed MSO sviluppando al

Gianfranco Annunziata n

contempo un ruolo leader nelsettore MCB.Nelle sue conclusioni, l’Ammira-glio ha anche evidenziato co-me la Marina italiana intendadare concreta e rapida attua-zione alle Raccomandazionicondivise, attraverso il continuosviluppo della Information Te-chnology in supporto alla MSA,la disamina degli attuali vincolie limiti legali che condizionanol’efficacia delle MSO, per l’indi-viduazione di possibili soluzioni,e la ricerca di possibili iniziativedi cooperazione nei settori del-le MSO e della MCB per rispon-dere alle esigenze di governan-ce e di maritime security.Il discorso di chiusura ha ulte-riormente rafforzato l’importan-za e la qualità concreta delSimposio, consentendo allaMarina di poter affermare cheil RSS, per l’ottava volta, si èconfermato un evento eccel-lente, all’altezza delle tradizionidella Forza Armata. I lavori, lediscussioni, gli interventi e eglieventi collaterali hanno confer-mato il valore aggiunto del Dia-logo e della Cooperazione intutte le moderne esigenze diimpiego ed hanno contribuitoa ridurre la Sea-blindness chespesso caratterizza – e limita –la comunità internazionale. Le raccomandazioni finali, e laloro possibile concretizzazione,potranno essere le basi perl’avvio di nuove iniziative o pro-getti pilota da sviluppare tradue anni, nel 2012, ancora nel-la splendida cornice della Se-renissima.