Uno sguardo sulla valutazione dei Dirigenti Scolastici in ... · Dirigenti Scolastici in Europa...

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Uno sguardo sulla valutazione dei Dirigenti Scolastici in Europa Torino, 17 marzo 2017 Massimo Faggioli Dirigente di Ricerca Area «Valutazione e miglioramento» INDIRE –Firenze [email protected]

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Uno sguardo sulla valutazione dei Dirigenti Scolastici in Europa

Torino, 17 marzo 2017

Massimo Faggioli Dirigente di Ricerca Area «Valutazione e miglioramento» INDIRE –Firenze [email protected]

Una relazione sistemica tra:

• Autonomia delle istituzioni scolastiche

• Sistemi di valutazione delle scuole

• Modalità di valutazione dei DS

Autonomia scolastica: due polarità

Tutti i sistemi educativi, a partire dagli anni 70, di fronte ai problemi della scolarizzazione di massa devono conciliare due esigenze:

• Garantire l’efficienza e l’efficacia dell’istruzione.

• Garantire un accesso equo e sostenibile al servizio scolastico a un numero sempre più alto di cittadini.

Con due possibili indirizzi di fondo su cui modellare le risposte:

• Mantenere un forte controllo dello stato per garantire gli standard di apprendimento e l’equità del servizio scolastico.

• Puntare sull’autonomia delle istituzioni scolastica per far crescere le scuole in un regime di competizione e di stretto rapporto con le comunità locali.

Autonomia scolastica: due polarità

• I sostenitori del primo modello sostengono che l’autonomia totale non riuscirebbe a garantire l’equità dell’offerta formativa, ragion d’essere di qualsiasi sistema scolastico pubblico, e acuirebbe le disparità sociali legate al censo e alle caratteristiche socio economiche dei territori.

• I fautori del secondo modello sono convinti che la competizione induca dinamicità, stimolando le scuole a migliorarsi attraverso il confronto delle performance dei singoli e delle istituzioni scolastiche a cui appartengono.

Le due impostazioni sembrano derivare più dall’evoluzione storica degli stati e dalla cultura ad essa sottesa piuttosto che dal confronto politico di oggi.

Autonomia scolastica: tre assetti

1 - la piena autonomia delle scuole: solo l’istituto scolastico prende le

decisioni, nei limiti fissati dalla legislazione o dai regolamenti nazionali o locali.

2 - L’autonomia limitata: le scuole decidono in accordo con l'autorità

competente e/o nei limiti da essa definiti. Spesso in questi casi la scuola si riferisce a un’autorità locale.

3 - Nessuna autonomia delle scuole: le decisioni sono prese dall’autorità educativa, anche se l’istituto scolastico può essere consultato a un particolare stadio della procedura.

Due visioni della responsabilità…

• Govern Based Accountability (GBA) Controlli esterni, incentivi, sistemi standardizzati di valutazione, rapporti di valutazione pubblici. • Market Based Accountability (MBA) Piena libertà delle famiglie nella scelta della scuola, voucher, competizione, fiducia nei vantaggi della personalizzazione dei percorsi formativi. (Harris & Herrington 2006, p. 221)

Due visioni della responsabilità…

• I due indicatori per inserire i sistemi in una o nell’altra categoria sono: la pubblicazione del rapporto di valutazione esterna, e il livello di liberta di genitori/alunni nella scelta della scuola.

• Un rapporto di valutazione reso pubblico nell’ambito di un sistema che conferisce pieni poteri a genitori e alunni nella scelta della scuola provoca dinamiche di mercato, in cui il rapporto, e quindi il sistema di valutazione esterna che permette la produzione di tale rapporto, diventa una leva che puo influenzare la scelta dei genitori e, di conseguenza, spingere le scuola a migliorare il rendimento.

• Un rapporto che non viene reso pubblico o distribuito con delle restrizioni, in un sistema che attribuisce gli alunni alle scuole sulla base di criteri prestabiliti, come la vicinanza, pone l’accountability delle scuole tra compiti dello Stato, che e il responsabile ultimo dell’istruzione dei propri cittadini e del miglioramento del rendimento delle scuole.

Due visioni della responsabilità…

• Nei sistemi MBA le scuole devono rendere conto al pubblico, in quelli GBA allo Stato, che, e responsabile della qualità dell’istruzione e del rispetto degli standard stabiliti.

• I primi “offrono ai genitori una scelta più ampia di scuole da far frequentare ai loro figli” (Harris & Herrington 2006, p. 221) che innesca dinamiche di mercato in cui le scuole devono competono sia per varietà che per qualita dell’offerta. Nei secondi l’autorità esterna gestisce gli strumenti che possono influire sul rendimento delle scuole (incentivi, sanzioni, stanziamento di fondi che dipendono dagli indicatori socio- economici, etc. )

• I due pilastri dei sistemi MBA sono l’accesso all’informazione e la libertà di scelta di genitori e alunni. Nei sistemi GBA la distribuzione degli studenti nelle scuole si basa su regole predefinite che valgono per tutti, e le informazioni sulla qualità della scuola hanno un valore interno all’amministrazione.

Francia: organi di controllo • Il Recteur è un alto funzionario nominato dal Consiglio dei

Ministri con apposito D.P.R. E’ un agente del potere centrale e rappresenta il Ministro dell’Educazione Nazionale a livello di académie (circoscrizione amministrativa del Ministero corrispondente alla suddivisione regionale). È responsabile del servizio scolastico nella sua circoscrizione.

• L’Inspecteur d’académie è un funzionario, direttore dei servizi dipartimentali (provinciali) dell’Educazione nazionale, che opera sotto la supervisione del Recteur (a capo dell’académie) e del préfet e ha il compito di attuare la politica educativa del Ministero de l’Educazione Nazionale nell’ambito del département (una sorta di provincia).

Francia: il profilo dell’ ispettore

• L’Inspecteur de l’Education nationale (IEN): è una figura con compiti ispettivi nella scuola primaria ed molto presente sul territorio, garantisce il buon funzionamento amministrativo e valuta l’operato del Directeur d’école e degli altri insegnanti.

Francia: valutazione delle scuole primarie

• gli ispettori dell’educazione nazionale (Inspecteurs de l’Éducation Nationale - IEN) conducono valutazioni esterne di determinate scuole sulla base della corrispondenza dell’insegnamento con i programmi nazionali e con la politica locale (insegnamento delle lingue moderne, partenariati locali, etc.).

Francia: valutazione delle scuole primarie

• Le scuole non hanno personalità giuridica, la valutazione non ha effetti amministrativi sull’istituzione. Il rapporto e consegnato e discusso con la scuola e trasmesso ai livelli superiori dell’amministrazione.

• Il rapporto non viene pubblicato (in alcuni casi se ne rendono disponibili ai genitori e agli insegnanti alcune parti)

Francia: valutazione delle scuole secondarie

• Le scuole secondarie firmano con l’autorità educativa regionale un contratto basato su degli obiettivi (contrat d’objectifs), che viene rinnovato a cadenza triennale o quadriennale. Tale contratto copre obiettivi educativi ampi che sono considerati priorità della scuola.

• Non esiste un modello di valutazione a livello nazionale.

Francia: valutazione delle scuole secondarie

• Le principali variabili sulle quali si focalizzano le osservazioni degli ispettori si basano sugli obiettivi stabiliti nei contratti firmati dal dirigente scolastico, che riguardano i risultati raggiunti dagli studenti, i loro livelli nelle competenze chiave, ma anche il coinvolgimento della scuola nel suo complesso nella realizzazione di percorsi scolastici di qualità.

Francia: valutazione delle scuole secondarie

• Le valutazioni conducono alla formulazione di raccomandazioni e suggeriscono le misure per il miglioramento del rendimento delle scuole. Non portano mai a riduzioni significative dei finanziamenti o a sanzioni.

• il principio della circolazione ristretta dei rapporti è anche qui ampiamente applicato, per evitare di mettere le scuole in competizione.

Francia: chi è il DS

• Nel livello prescolare e primario, il capo di istituto prende il nome di Directeur d’école. Mantiene lo status di insegnante ma può essere esonerato totalmente o parzialmente dall’insegnamento in base al numero di classi che gestisce.

Francia: chi è il DS

• Nel livello secondario inferiore (Collège), il capo di istituto prende il nome di Principal e nel livello

secondario superiore (Lycée) di Proviseur. Entrambi hanno lo status di “Personnel de direction”

(personale dirigente).

• Dirigono l’istituto in qualità di rappresentanti dello Stato e di presidenti del Consiglio di amministrazione, sotto l’autorita del Recteur e dell’Inspecteur d’académie.

Francia: il ruolo del DE

• Nel livello primario l’insegnante incaricato della direzione della scuola assume una funzione, non è un capo di istituto. Il superiore gerarchico degli insegnanti e l’Ispettore del Ministero responsabile per la circoscrizione a cui afferiscono.

• I Directeurs d’école garantiscono il buon funzionamento delle scuole materne ed elementari e sono responsabili dell’applicazione dei regolamenti scolastici.

• Dato che mantengono lo status di docenti, non sono preposti alla valutazione degli insegnanti, che spetta agli ispettori (Inspecteurs de l’Education nationale - IEN).

Francia: il ruolo del DS

Competenze amministrative

• è al tempo stesso l’organo esecutivo e il rappresentante dello Stato nell’istituto scolastico;

• è responsabile della gestione e dello sviluppo delle risorse umane;

• stipula contratti o convenzioni a nome dell’istituto, autorizzati dal Consiglio di Amministrazione da lui presieduto;

• predispone e gestisce il budget previa delibera del Consiglio di Amministrazione;

Francia: il ruolo del DS

• e responsabile del mantenimento dell’ordine nell’istituto e dà corso alle azioni disciplinari;

• è incaricato della valutazione amministrativa degli insegnanti: attribuisce un “voto di merito” che concorre per il 40% alla valutazione, utile a un eventuale avanzamento di carriera. Il restante 60% deriva dalla valutazione della didattica fatta dagli Inspecteurs Pédagogiques Régionaux (Ispettori pedagogici regionali).

Francia: il ruolo del DS Competenze pedagogico-didattiche

• È l’animatore e il coordinatore dell’attività didattica: presiede all’elaborazione del progetto di istituto (projet d’établissement), organizza le classi e l’orario delle lezioni;

• presiede i diversi consigli scolastici;

• ha la responsabilità degli alunni da un punto di vista organizzativo (iscrizioni, assenze, rispetto dell’obbligo scolastico, ecc.) e da un punto di vista didattico (modalità e frequenza della valutazione degli apprendimenti);

• e responsabile dell’informazione e dell’orientamento;

• garantisce la costituzione di équipe di docenti e la scelta del “Professeur principal” (coordinatore dell’équipe educativa)

Francia: come si valuta il DE

Livello prescolare e primario

• Dato che mantengono lo status di insegnanti, i Direttori sono valutati con le stesse modalità dei docenti. L’Inspecteur de l’Education National (IEN) della circoscrizione in cui si trova la scuola (loro superiore gerarchico) è preposto alla valutazione.

• Il ritmo delle ispezioni è molto variabile, l’intervallo più frequente è di 4 anni. Sono spesso gli stessi insegnanti e directeurs che chiedono di essere valutati per progredire nella loro carriera. La valutazione viene fatta attraverso un colloquio individuale e l’attribuzione di un voto basato su criteri in parte didattici e in parte amministrativi.

Francia: come si valutail DS • La valutazione del personnel de direction ha due obiettivi:

offrire supporto, accompagnamento e valorizzazione delle pratiche dei dirigenti;

dare una maggiore oggettività alla progressione di carriera e alla mobilità verso altre categorie professionali.

• Ne è responsabile il Recteur d’académie che può effettuarla personalmente o affidarla all’Inspecteur d’académie.

• La prima fase prevede l’autovalutazione di istituto in cui il DS traccia un quadro globale (punti di forza e di debolezza, vincoli e opportunità di sviluppo), un progetto pedagogico-didattico che indichi le modalità con cui si attua la politica nazionale e regionale, si gestiscono le risorse umane e le relazioni interne ed esterne, si governano gli aspetti amministrativi e finanziari.

Francia: come si valuta il DS • Questo documento viene poi sottoposto al Recteur che lo

utilizza per redigere la lettre de mission, in cui vengono stabiliti gli obiettivi dell’istituto scolastico e i tempi per il loro raggiungimento, che guideranno l’azione personale del capo di istituto per i prossimi tre/quattro anni e ne permetteranno, al termine, una valutazione oggettiva.

• L’autovalutazione deve essere realizzata nel corso del primo trimestre dell’anno scolastico, in modo che la lettre de mission possa arrivare al capo di istituto prima delle vacanze invernali (febbraio).

• Alla fine di ogni anno scolastico, il capo di istituto può predisporre, un “bilan d’étape” (rapporto intermedio), che porterà a un’eventuale ridefinizione degli obiettivi della lettre de mission o alla messa in atto di specifiche azioni di formazione.

Francia: come si valuta il DS

• Al termine dei tre/quattro anni, viene fatto un bilancio degli obiettivi con un colloquio con il Recteur o con l’Inspecteur d’académie che rappresenta la fase finale della valutazione. Il colloquio è individuale, ha una durata sufficiente affinché si stabilisca un vero dialogo e verte sull’analisi dei risultati ottenuti e sulle strategie messe in campo per raggiungerli.

• Sulla base di questa analisi, il valutatore mette in evidenza le competenze del capo di istituto ed emette un parere utile anche per eventuali avanzamenti di carriera, promozioni.

• In caso di parere negativo vengono indicate le necessità di percorsi di formazione.

Inghilterra: valutazione delle scuole

• L’Ofsted (Office for Standards in Education, Children’s Services and Skills) e l’organo responsabile per la valutazione esterna delle scuole.

• E’ un dipartimento governativo non ministeriale. Il programma ispettivo prevede una valutazione della scuole e del sistema educativo nel suo insieme.

• L’Ofsted rende conto direttamente al Segretario di Stato per l’istruzione e al Parlamento.

Inghilterra: valutazione delle scuole

l’Ofsted usa il Framework for School Inspection. Gli ispettori formulano un giudizio sull’efficacia di una scuola basato su quattro categorie che prevedono sette o otto criteri ciascuna:

1. i risultati degli alunni;

2. la qualità dell’insegnamento;

3. il comportamento e la sicurezza degli alunni;

4. la qualità della leadership e del management.

Devono anche considerare:

1. lo sviluppo spirituale, morale, sociale e culturale degli alunni a scuola;

2. se l’istruzione impartita dalla scuola soddisfa i bisogni degli alunni e, in particolare, di quelli disabili e di quelli con bisogni educativi speciali.

Inghilterra: valutazione delle scuole

• L’ispettore a capo del gruppo di valutatori redige un rapporto che riporta i giudizi emersi dall’ispezione per ciascuno degli aspetti relativi alla performance della scuola, che sono stati esaminati nel corso dell’ispezione, e le raccomandazioni relative agli aspetti che necessitano di miglioramenti.

• Il rapporto viene inviato alla scuola e viene pubblicato sul sito dell’Ofsted. Devono essere inviate copie al dirigente scolastico, all’autorità locale, all’autorità pubblica competente o al soggetto privato proprietario della scuola.

• Quando la scuola ha ricevuto il suo rapporto finale, deve inviarne una copia ad ogni genitore di tutti gli alunni iscritti. Una copia deve inoltre essere messa a disposizione del pubblico su richiesta.

Inghilterra: chi è il DS

• I capi di istituto nei livelli preprimario, primario e secondario sono Headteachers. Come gli insegnanti, hanno lo status di dipendenti pubblici ma non sono dipendenti dello stato: vengono assunti dalle autorità educative locali (LAs) o dall'organo di governo della scuola (school governing body), a seconda della tipologia di scuola.

Inghilterra: il reclutamento

• i posti vacanti vengono resi noti tramite bando pubblico al fine di predisporre una lista di candidati.

• I candidati, in possesso di una qualifica professionale nazionale denominata National Professional Qualification for Headship (NPQH), sono selezionati con colloqui svolti dallo school governing body. Su proposta di quest'ultimo, l'autorità educativa locale (LA) nomina gli headteachers.

• Nelle scuole pubbliche che non dipendono dalle LAs, i capi d'istituto vengono assunti e, se necessario, destituiti direttamente dallo school governing body.

• Gli headteachers possono avere un contratto sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato.

Inghilterra: la destituzione

Il licenziamento senza preavviso è previsto solo per gravi motivi di cattiva condotta. Un headteacher può essere destituito per accertata mancanza di capacità: lo school governing body stabilisce il regolamento che ne fissa le procedure. L'iniziativa può essere presa:

– dalle LAs, inviando un rapporto scritto al presidente dello school governing body e all'headteacher;

– dagli ispettori dell’Ofsted che, in seguito a un'ispezione, devono riferire sulla qualità della leadership e della gestione della scuola;

– -in seguito alla procedura annuale di valutazione denominata Performance Management

Inghilterra: le vie di «uscita»

• Esiste un programma del governo per finanziare le LAs affinché offrano Agli Headteachers l’opportunità di “ritirarsi dignitosamente” (Supported Early Retirement Scheme for Heads): il programma è destinato a coloro che hanno svolto un servizio soddisfacente ma che non sono riusciti ad attuare i principali cambiamenti previsti per migliorare l’offerta educativa.

• Un altro programma ‘di recupero’ è lo Stepping down: esso offre la possibilità a headteachers, vice-headteachers e insegnanti che svolgono incarichi di responsabilità, di retrocedere, assumendo un nuovo incarico che comporta responsabilità minori e, di conseguenza, una riduzione salariale.

Il caso Inghilterra: le funzioni

• Gli headteachers devono rendere conto allo school governing body dell’organizzazione, della gestione e della supervisione del personale e delle altre risorse della scuola.

• Formulano gli obiettivi generali della scuola e le modalità per la loro attuazione.

• Al headteacher vengono delegate molte delle responsabilità della gestione scolastica quotidiana da parte dello school governing body che però mantiene il suo ruolo strategico di sviluppo e di monitoraggio della politica scolastica.

Inghilterra: le funzioni

Attività di insegnamento • Partecipa alle attività di insegnamento, compresa la

supplenza di insegnanti assenti, nella misura in cui le sue responsabilità lo consentano.

Pubbliche relazioni • Deve fornire informazioni su curriculum, attività

extracurricolari e risultati raggiunti dalla scuola. Deve assicurarsi che i genitori vengano informati regolarmente sui progressi dei loro figli.

• E’ responsabile delle relazioni con le autorità educative locali (LAs), con le altre scuole, con la comunità locale, con i dipendenti e con le rappresentanze del personale docente e non docente.

Inghilterra: le funzioni Responsabilità nella valutazione dei docenti

Sono previsti, per i docenti, due tipi di scala salariale:

• una suddivisa in due livelli con una performance threshold (soglia di rendimento). Gli insegnanti che hanno raggiunto il massimo punteggio della scala salariale di primo livello (da 1 a 9, un punto per ogni anno) possono chiedere la valutazione rispetto agli standard nazionali e, se la superano, passano al punto 1 della scala di secondo livello. Questa valutazione viene fatta dal headteacher che ogni anno può assegnare più punti in base al rendimento del docente, rilasciando un attestato che dichiara i punti aggiuntivi e ne motiva l'attribuzione. Questa valutazione è convalidata da un esaminatore esterno.

Inghilterra: le funzioni • una, riservata agli Advanced Skills Teachers – ASTs: si tratta di un

percorso che permette a insegnanti eccellenti di avanzare di carriera continuando a insegnare e mettendo le loro competenze al servizio di altri docenti per migliorarne il livello. La scala salariale degli ASTs è articolata in 27 punti.

• In questo caso, all'headteacher spetta il compito di certificare che l'insegnante risponda a determinati standard di eccellenza previsti per l'ammissione a una selezione dei candidati ASTs il cui elenco è predisposto dall'autorità locale (LA).

Inghilterra: la valutazione del DS • Viene effettuata sulla base di standard nazionali, i National

Standards for Headteachers, elaborati dal Department for Education and Skills – DfES, che fissano le conoscenze, le qualità personali e le azioni che caratterizzano un capo di istituto efficacie. Comprendono sei macroaree:

1. promuovere innovazione,

2. Indirizzare le attività di insegnamento/apprendimento,

3. gestire l'organizzazione,

4. assumersi responsabilità,

5. promuovere l'autoformazione e il lavoro in collaborazione,

6. rafforzare i rapporti con la comunità locale.

Inghilterra: la valutazione del DS • La valutazione è effettuata da due terzi dei membri dello school

governing body e da un consulente esterno, membro di una società privata di consulenza nominata dal Department for Education and Skills.

• Ha una cadenza annuale: lo school governing body, con il sostegno del consulente esterno, fissa, entro il 31 dicembre di ciascun anno, gli obiettivi che l'headteacher è tenuto a raggiungere. Prima che il ciclo di valutazione abbia inizio, l'headteacher può avere un incontro con il consulente esterno.

• Al termine della valutazione l'headteacher può incontrarsi con i governors (membri dello school governing body) e con il consulente esterno per discutere dei risultati della valutazione e per fissare i nuovi obiettivi annuali.

Inghilterra: la valutazione del DS

I governors scrivono il rapporto di valutazione nel quale:

• dichiarano se l'headteacher ha raggiunto gli obiettivi precedentemente stabiliti,

• possono accordare un aumento salariale,

• definiscono i nuovi obiettivi annuali,

• decidono modalità e procedure per verificare i progressi durante l'anno.

Per approfondire…

• D. N. Harris and C. D. Herrington: Accountability, Standards, and the Growing Achievement Gap: Lessons from the Past Half‐Century, in American Journal of Education Vol. 112, No. 2, february 2006, pp. 209-238

• Associazione TreeLLLe: I dirigenti scolastici: funzioni, reclutamento, valutazione. In Italia e in Europa, Seminario n. 13, aprile 2013

• Unità Italiana Eurydice: Il Dirigente Scolastico in Europa, in Bollettino di informazione internazionale, novembre 2009

• Rete Eurydice: Autonomia scolastica in Europa - Politiche e modalità di attuazione 2008

• Quaderno di Eurydice Italia n. 32: “La valutazione delle scuole in Europa: politiche e approcci in alcuni Paesi europei”, settembre 2016

• Unità Italiana Eurydice: Sistemi scolastici Europei, in Bollettino di informazione internazionale novembre 2012