Università degli Studi di Perugia Corso di Laurea in ... Didattico... · Corso di Laurea in...
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Università degli Studi di Perugia
Corso di Laurea in Infermieristica Anno Accademico 2015/2016
Docente Dr. Franco Cocchi
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Il termine Cognizione si riferisce a quelle funzioni psicologiche che permettono all'organismo di raccogliere informazioni relative al proprio ambiente e a sé stessi, immagazzinarle, analizzarle, valutarle, trasformarle, per poi utilizzarle per agire nel mondo circostante. I processi cognitivi includono, a partire dalla percezione, funzioni quali: l'attenzione l'apprendimento la memoria l’elaborazione dell'informazione la categorizzazione la soluzione di problemi (problem solving) i processi decisori (decision-making) il linguaggio e la rappresentazione simbolica il pensiero
La Cognizione
La cognizione permette di adattare il comportamento dell'organismo alle esigenze dell'ambiente o di modificare l'ambiente in funzione dei propri bisogni.
Il pensiero cosciente e logico opera a diversi livelli di strutturazione
-semiotico quando sostituisce un oggetto o un'attività con un segno, un simbolo, un segnale e a riconoscere un oggetto o una situazione (significato) da qualcosa che l'annuncia o lo rappresenta (significante); di classificazione quando riunisce in un «insieme» alcuni oggetti che sembrano equivalenti rispetto a una o più proprietà;
di seriazione dove, a differenza della classificazione, l'accento è posto su ciò che è comune, stabilisce un confronto tra oggetti in rapporto a ciò che li distingue: grandezza, qualità, peso;
di quantificazione che opera una sintesi tra classificazione e seriazione introducendo la nozione di numero che ne consente la computazione; -di astrazione che consente una conoscenza dell'ambiente non più legata all'oggetto o alla situazione concreta, ma a una ricostruzione interna fatta grazie a quelle operazioni formali che sono la deduzione che predice un caso particolare, a partire da una conoscenza generale, di induzione e deduzione che inferisce una situazione generale a partire da un fatto particolare e viceversa.
L’intelligenza
L'intelligenza è una qualità del pensiero
Secondo Jean Piaget,l'intelligenza si sviluppa con l'accrescimento, seguendo uno sviluppo per fasi:
0 - 24 mesi FASE SENSO-MOTORIA
24 mesi - 6 anni FASE PRE-OPERATORIA
6-11 anni FASE OPERATORIO-CONCRETA
11 - 14 anni FASE OPERATORIO-FORMALE
Secondo Piaget il pensiero intelligente si sviluppa secondo la dialettica assimilazione-accomodamento.
L 'assimilazione è l'incorporazione di un nuovo oggetto o idea in uno schema mentale di cui il soggetto dispone, e l'accomodamento che è la tendenza a produrre nuovi schemi mentali per l'integrazione di nuovi dati esperienziali.
Jean Piaget (Neuchâtel CH, 9 agosto 1896 – Ginevra, 16 settembre 1980)
Dopo la scuola superiore studiò scienze naturali presso l'università di Neuchâtel.
Dopo un semestre presso l'università di Zurigo nel corso del quale sviluppò un forte interesse per la psicoanalisi lasciò la Svizzera e si trasferì in Francia. Trascorse un anno lavorando presso l'école de la rue de la Grange-aux-Belles un istituto per ragazzi creato da Alfred Binet un pioniere nello sviluppo dei test di intelligenza.
Qui Piaget, effettuò una serie di interviste finalizzate alla standardizzazione dei test di Binet e rimase progressivamente affascinato dai processi di pensiero che parevano guidare le risposte, compì nei due anni successivi i suoi primi studi sperimentali sull'età evolutiva.
Nel 1921 divenne direttore dell'Institut J. J. Rousseau di Ginevra presso il quale iniziò le sue ricerche sugli
schemi mentali dei bambini in età scolare.
Nel 1923 sposò Valentine Châtenay, la coppia ebbe tre figli, il cui sviluppo intellettuale e lo sviluppo del
linguaggio furono oggetto di studio da parte di Piaget.
Fu titolare di diverse cattedre: psicologia, sociologia e storia delle scienze a Neuchâtel dal 1925 al 1929;
storia del pensiero scientifico a Ginevra dal 1929 al 1939; psicologia e sociologia a Losanna dal 1938 al 1951;
sociologia a Ginevra dal 1939 al 1952 e successivamente psicologia genetica e sperimentale dal 1940 al
1971.
Dopo la seconda guerra mondiale divenne presidente della commissione svizzera dell'UNESCO. Diresse il
Bureau International d'Education (Ufficio Internazionale dell'Educazione) dal 1929 al 1967 e nel 1955, fondò e
diresse fino alla sua morte il Centre International d'Epistémologie Génétique (Centro internazionale di
epistemologia genetica). Nel 1956 fondò la School of Sciences presso l'università di Ginevra.
Le sue ricerche sulla psicologia dell'età evolutiva e sull'epistemolgia genetica avevano un scopo primario,
comprendere i meccanismi della crescita della conoscenza.
FISICO - SOCIALE
AMBIENTE
REALE - PSICOLOGICO
COMPORTAMENTO
COMUNICAZIONE
L’UOMO ELABORATORE DI INFORMAZIONI
Il modello cognitivista
La crisi del comportamentismo, negli anni ’60, contemporanea allo sviluppo deglielaboratori elettronici, diede vita ad un nuovo indirizzo nello studio della psiche basata
sul paradigma che la mente umana funziona come un elaboratore attivo delle
informazioni che le giungono tramite gli organi sensoriali. Sono quindi studiati i
processi cognitivi in quanto funzioni organizzative. "Tutto quel che sappiamo della
realtà – scrive U. Neisser nella sua "Psicologia cognitivista" (1967) – è stato mediatonon solo dagli organi di senso, ma da sistemi complessi che interpretano continuamente
l’informazione fornita dai sensi". E’ a questo tipo di elaborazione interna – costituitadagli eventi che hanno luogo entro l’organismo tra lo stimolo d’ingresso ("in-put") e larisposta d’uscita ("out-put") – che ci riferiamo quando parliamo di "pensiero" o di"processi mentali". Questi eventi interni, naturalmente, non sono direttamente
osservabili. Devono essere inferiti, ma si tratta di inferenze possibili. Si passa perciò da
un modello di connessioni semplici e dirette tra stimoli e risposte, chiamato anche
psicologia "S-R"a uno più elaborato – "S-O (organismo)-R".
Ulric Neisser è considerato il fondatore della Psicologia Cognitiva dopo la pubblicazione nel 1967 del libro
omonimo che riassumeva i suoi numerosi studi sulla attenzione e sulla memoria.
Nato nel 1928 è oggi professore alla Cornell University
A partire dalle teorie di Neisser una grande mole di ricerche è stata dedicata con successo alla spiegazione del funzionamento dei processi cognitivi
La memoria
Il modello di Atkinson e Shiffrin
(1972 -1977)
Memoria
sensoriale
Memoria
a breve termine
Memoria
a lungo termine
Perdita per
decadimento o
interferenza
Perdita per
decadimento o
interferenza
L’informazione sensoriale è trattenuta per poco in un sistema di memoria sensoriale; parte di
questa viene poi ricodificata nella memoria a
breve termine, dove può essere conservata tramite
operazion di reharsal. Più un’informazione rimane nella MBT, maggiore è la probabilità che riesca
ad essere trasferita nella MLT
Anatomia della memoria
Lo strato più esterno del
cervello è la corteccia.
Benché sia spessa soltanto
alcuni millimetri, la corteccia
contiene il 70 per cento dei
cento miliardi di cellule del
cervello di una persona. Queste
cellule sono responsabili del
livello elevato di cognizione,
che include pensiero e memoria.
Rispetto alle dimensioni del
corpo gli esseri umani hanno la
corteccia più estesa di tutti
gli animali
Lo strato più esterno della
corteccia è detto materia grigia per la colorazione più scura dovuta all’addensarsi dei nuclei cellulari. L’assone di ogni cellula nervosa si estende collegandosi ad altre cellule nervose creando reti di comunicazione che rendono possibile il pensiero
Vi sono tre grandi
suddivisioni della memoria:
1.Working M.coordina la mlt con
sensazioni, suoni, sentimenti cosi da poter
rispondere a ciò che avviene nell’ambiente
2. Long term M. che comprende vari tipi
di informazioni su sé stessi, sulla comprensione
del mondo
3. Skill M. che comprende gli schemi motori
necessari per lo svolgimento di attività semplici
e complesse