UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Il sistema dei costi... · Sistemi di Controllo di Gestione...
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Facoltà di Ingegneria
Corso di Sistemi di Controllo di Gestione
prof. Lucio Cassia
Il sistema dei costiSCG-L03
Corso 228466 - Anno Accademico 2006/2007
IL SISTEMA DEI COSTIpagina 2
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Sistemi di Controllo di Gestioneprof. Lucio Cassia
Il concetto di costo
• Cosa significa la frase : “Il costo di Microsoft Office XP è 495 euro”?
• Dal punto di vista del Controllo di Gestione la frase in sé non significa nulla se non è chiarito il contesto.– è il costo di “produzione” per Microsoft?– è il costo del CD?– incorpora altri costi oltre al costo del CD, dei manuali e della confezione?– incorpora anche i costi dei servizi di assistenza?– incorpora anche i costi delle future release del prodotto?– è un costo marginale che deriva da forniture bundle?
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• Il costo è la misura monetaria delle risorse utilizzate per un qualche scopo
• La misura del costo è espressa in termini monetari– la moneta fornisce un denominatore comune che permette di sommare
quantità diverse di risorse differenti– es. le risorse impiegate per fare il pane sono gli ingredienti, l’utilizzo delle
macchine per impastare e per cuocere, le ore impiegate; il costo delle singole componenti è il denominatore comune che permette di ottenere, sommandole, il costo di un chilogrammo di pane
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• Il costo misura l’impiego di risorse– quantità di prodotto, ore di lavoro, impiego di attrezzature, etc.
(Cost is a resource sacrificed or forgone to achieve a specific objective)
• La rilevazione di un costo ha sempre a riferimento uno scopo. L’oggetto del costo (cost object) è il termine tecnico per indicare il prodotto, l’unitàorganizzativa, il progetto o altra attività per i quali i costi sono misurati.
(A cost object is anything for which a separate measurement of cost is desired).
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L’oggetto del costo
• Oggetto del costo (cost object) è il termine tecnico per indicare genericamente il prodotto, l’unità organizzativa, il cliente, il progetto o altra attività o scopo per il quale i costi sono misurati.
Unità organizzativaAttivitàClienteProgetto
Servizio
Canale
Agente
MarchioLinea di prodottiProdotto
da “Sistemi di Controllo”, Anthony et alt.
Il reparto manutenzioneUn test per rilevare il controllo di qualità
Una catena distributiva
Un aeromobile assemblato dalla Boeing Un volo aereo Ryanair da Bergamo a Londra
Un insieme omogeneo di punti venditaUn venditore
Tutti i capi di abbigliamento Murphy&NyeUn gruppo coerente di capi d’abbigliamento Un capo d’abbigliamento taglia 48, colore rosso
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Costs don’t just happen.
Management decisions cause them.
Management e costi
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L’importanza del governo dei costi per una impresa
• I ricavi agiscono sul risultato economico in modo mediato dalla marginalità(es. ΔEBIT = ROS x ΔR); un aumento dei ricavi porta ad un aumento del risultato economico di una quantità corrispondente al margine.I costi del venduto agiscono invece in presa diretta sul risultato economico; una diminuzione dei costi corrisponde ad un aumento del risultato economico di pari importo (ΔEBIT = -ΔC)
• Una variazione del fattore costo ha quindi un effetto molto maggiore di una variazione del fattore ricavo sul risultato economico di un’impresa.
• Sales managers vs. Purchase managers
SALESCOSTS
EBIT
EBIT
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Costo : la terminologia
• Costindica la valorizzazione monetaria di una risorsa utilizzata per qualche scopo
• Expenseindica il concetto di “costo di competenza di un periodo” nella specifica accezione contabile
da “Sistemi di Controllo”, Anthony et alt.
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Costi : un diverso focus
Financial Accounting
• I costi sono utilizzati per dare un valore alle rimanenze (materie prime, semilavorati, prodotti finiti) e per calcolare il costo del venduto
Managerial Accounting
• I costi sono utilizzati per pianificare, controllare, dirigere e prendere decisioni
La nostra attenzione si sposta dai fatti di natura contabile a quelli
di natura gestionale
(from financials to operations)
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Costi variabili
(variable costs)
I costi variabili sono costi il cui valore complessivo varia in misura proporzionale al volume di attività
• quantità di farina in un panificio (al variare della quantità di pane prodotta)
• energia elettrica per gli impianti di produzione (al variare delle ore di funzionamento degli impianti)
• spese di spedizione (al variare del numero e del peso dei colli spediti)
Costi fissi
(fixed costs)
I costi fissi sono costi il cui valore complessivo non varia al variare del volume di attività
• stipendi dei dirigenti
• energia elettrica per la climatizzazione
• costi di sorveglianza dei fabbricati
• tassa di circolazione di un autocarro
• canoni di locazione degli immobili
Costi e volume di attività
Determinanti dei costi (cost drivers)
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Alcuni cost drivers
• Numero di progetti di ricerca• Numero di personale dedicate a ciascun progetto• Numero di componenti specifiche di prodotto• Numero di prodotti in fase di sviluppo• Numero di unità prodotte• Numero di prodotti diversi realizzati• Numero di lotti di produzione• Numero di ordini di modifica del prodotto• Numero di campagne pubblicitarie• Numero di addetti alle vendite• Valore delle vendite• Numero di articoli commercializzati• Numero di clienti e canali• Numero di interventi di installazione• Numero di chiamate di servizio
Ricerca & Sviluppo
Progettazione
Produzione
Marketing
Distribuzione
Servizio post vendita
da “Sistemi di Controllo”, Anthony et alt.
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Costi fissi e costi variabili
Quale dei seguenti costi è variabile rispetto al numero di Happy Mealvenduti al negozio di McDonald a Bergamo?
A. Lo stipendio del gestoreB. Il costo del pane per la preparazione degli hamburgerC. Il costo dell’energia elettrica per l’illuminazione del localeD. Il costo del giocattolo associato all’Happy MealE. I costi di pulizia del locale
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Costi variabili totali
Nel caso dei costi variabili il costo complessivo è variabile perché il costo unitario è costante.
Es. costo al minuto di conversazione nel contratto di telefonia mobile Vodafone Easy
• no scatto alla risposta• costo al minuto : 15 cent / min•tassa governativa mensile : 12,91 €
Minuti di conversazione
Cos
to p
er m
inut
o
0,15 € / min
Minuti di conversazione
Cos
to d
ella
tele
fona
ta
0,15 € * N min
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Costi fissi totali
Nel caso dei costi fissi il costo complessivo nel periodo di riferimento è fisso e quindi il costo unitario decresce all’aumentare del volume delle attività
Es. costo della tassa di concessione governativa nel contratto di telefonia mobile Vodafone Easy
• no scatto alla risposta• costo al minuto : 0,15€•tassa governativa mensile : 12,91 €
Minuti di conversazione
Cos
to m
ensi
le ta
ssa
Minuti di conversazioneC
osto
men
sile
tass
ape
r sin
golo
min
uto
di
conv
ersa
zion
e
12,91 € / N min
12,91 €
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Costi semivariabili
• Sono combinazione tra costi fissi e costi variabili– Il costo di una autovettura è un costo semivariabile rispetto al numero di
chilometri percorsi : il costo della tassa di circolazione è fisso, mentre il costo del carburante è variabile
– Il costo dell’energia elettrica di un reparto produttivo è un costo semivariabile rispetto ai volumi prodotti : il costo per illuminazione è fisso, mentre il costo dell’energia per le macchine utensili è variabile
Volume
Cos
toto
tale
CT = CF + CVu * Q
CT = Costi totali
CF = Costi fissi (@Q=0)
CVu = Costo variabile unitario
Q = Quantità (volume)
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Il comportamento dei costi fissi e dei costi variabili
Il costo unitario diminuisce all’ aumentare del livello complessivo delle attività
Il costo totale resta costante al variare del livello complessivo delle attività
Costi fissi
Il costo unitario resta lo stesso al variare del livello complessivo delle attività
Il costo totale varia al variare del livello complessivo delle attività
Costi variabili
Costo unitarioCosto totaleCosto
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Il comportamento dei costi fissi e dei costi variabili
molta rilevanza sul costo totale
poca rilevanza sul costo totale
Breve periodo
poca rilevanza sul costo totaleCosto fissi
molta rilevanza sul costo totaleCosti variabili
Lungo periodoCosto
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Costi fissi
impegnativi
Sono costi fissi di lungo periodo. Non possono essere ridotti nel breve periodo.
• Quota di ammortamento di un capannone industriale (gli ammortamenti sono costi giàsostenuti finanziariamente (sunkcosts))
Costi fissi
discrezionali
Sono costi fissi che possono essere cambiati nel breve periodo dal manager.
• Costi di Ricerca & Sviluppo
• Costi di marketing
Costi fissi impegnativi e discrezionali
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Costi fissi a gradino: risorse impegnate che rendono disponibile capacità
km annui dipercorrenza
Costi fissi per un corriere
(assicurazione, bollo, stipendio autista,
ammortamento mezzo, manutenzione)
120.000 240.000 360.000
120 k€
80 k€
40 k€
Intervallo di rilevanzaper l’anno corrente
da “Sistemi di Controllo”, Anthony et alt.
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• L’affitto di un capannone in un’area industriale è disponibile a lotti di 500 m²indivisibili al costo di 100 € / m² per anno. Pertanto l’incremento dei costi relativi allo stabilimento non sarà una variabile lineare con i volumi produttivi; sarà invece una funzione a gradini con incrementi di 50.000 €.
• Il costo del personale è altrettanto una funzione a gradini, con incrementi pari al costo annuo di un lavoratore dipendente (ad. es. 30.000 €).
• La produttività di una pressa a iniezione per la stampa di componenti in materiale plastico ha un valore massimo esprimibile in tonnellate di materiale stampato/anno; un incremento di domanda da parte del mercato richiede l’acquisto di una seconda pressa, che rende subito disponibile un raddoppio della capacità, ma che determina anche il raddoppio della quota di ammortamenti.
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L’intervallo di rilevanza (relevant range)
• L’ intervallo di rilevanza è l’intervallo di attività o di volume all’interno del quale si suppone valida una specifica relazione tra volume e costo.
• Ad esempio, se i costi fissi annuali di un reparto che assembla biciclette sono 94.500 € e rimangono gli stessi all’interno del volume di produzione 1.000-5.000 biciclette, allora:
– L’intervallo da 1.000 a 5.000 biciclette è l’intervallo di rilevanza– Se la domanda annuale di biciclette aumentasse e l’impresa dovesse
assemblare più di 5.000 biciclette, allora dovrebbe disporre di maggiori risorse (spazio, addetti alle operazioni di assemblaggio, riscaldamento, attrezzi etc.) che aumenterebbero i suoi costi fissi.
da “Sistemi di Controllo”, Anthony et alt.
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Intervallo di rilevanza
Quantità
Costo totale
Approssimazione lineare all’interno dell’intervallo di
rilevanza
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Polaroid vs. Eastman Kodak (1989)
• Eastman Kodak violò per un decennio i diritti brevettuali della Polaroid in materia di sviluppo istantaneo.
• Nella causa civile che seguì doveva essere determinato il mancato reddito di Polaroid, dato dalla differenza tra ricavi non realizzati e costi non sostenuti. Assumeva quindi rilevanza la composizione % di costi fissi (costi sostenuti) e variabili (costi non sostenuti).
• Il perito di parte Polaroid prese come periodo di rilevanza un anno e quindi la ripartizione privilegiò i costi fissi. Il perito di parte di Eastman Kodaksostenne invece che il periodo di rilevanza da assumere era il decennio, privilegiando quindi i costi variabili medi del periodo.
• Il tribunale accettò questa seconda argomentazione e ridusse la stima dei mancati profitti di centinaia di milioni di euro.
ΔEBIT = ΔR - ΔC = ΔR - ΔCV= ΔR(1 - ΔCV/ ΔR)
VolumeC
osto
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“In the long run we're all dead“
John Maynard Keynes
da: “A tract on monetary reform", 1923,in “Collected writings of John Maynard Keynes", MacMillan, 1971, pagina 65
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Verso la variabilizzazione dei costi
• La distinzione tra costi fissi e costi variabili è funzione dell’intervallo di rilevanza; ad una maggiore ampiezza dell’intervallo di rilevanza corrisponde un aumento della quota di costi variabili.
• Nel lungo periodo tutti i costi diventano variabili, persino l’organico di personale a tempo indeterminato e le immobilizzazioni. Il tempo muove verso una variabilizzazione dei costi.
• Il trend attuale è verso una riduzione dei costi fissi anche nel breve periodo, tramite operazioni quali outsourcing di attività lavorative e leasing/renting, al posto di assunzioni di personale ed acquisto di beni o impianti.
– outsourcing della logistica– outsourcing della gestione dei materiali– car long-term renting– PC full cost renting
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Dal possesso all’uso
“… in generale vi è più valore nell’uso che nel possesso.”
Aristotele (384-322 a.C.)
Nel primo libro dell’Etica Nicomachea, Aristotele si dichiara d’accordo con quanti identificano la felicità con la virtù, dato che la felicità veramente consiste nell’attività secondo virtù, ma contesta la nozione di essa come possesso e disposizione, invece che come uso (χρησιζ) e attività (ενεργεια)
Eth. Nic. I 9,1098b34-1099a7
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Dal possesso all’uso
• Pay per view (es. film Prima fila Sky su Sky TV)• Pay per print (es. struttura dei costi delle stampanti e cartridge inkjet
– Quando fu introdotta, la stampante HP Deskjet 825c costava 49.99 $– La relativa cartuccia HP 17 tri-color (C6625AN) costava 32.99 $
• Pay per use (es.segreteria telefonica Memotel di Telecom Italia)• Pay per use (es. lavatrice Margherita Dialogic Ariston)
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Slide 2-14
area di perdita
area di profitto
Volume
Costi e RicaviRicavi totali
Costi totali
Break-even point
Volume di pareggio(break-even point)
da “Sistemi di Controllo”, Anthony et alt.
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Qbe = CF / (Pu - CVu) = CF / MCu
da “Sistemi di Controllo”, Anthony et alt.
Vbe = CF / (MCu / Pu) = CF / mc%
Qbe = Breakeven point (in quantità)
Vbe = Breakeven point (in valore)
CF = Totale costi fissi
Pu = Prezzo di vendita unitario
CVu= Costo variabile unitario
MCu= Margine contribuzione unitario
mc% = Margine contribuzione / Pu
W = % di vendita (in valore) di ogni prodotto∑∑
=
⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡×⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛−
=i ii
i ii
ibe Wmc%
CF
WPu
CVu1
CFV
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• Fixed CostsCosts incurred when there is no production. A fixed cost is not an opportunity cost of the decision to change the level of output.(On a cost graph, the fixed costs are the total costs when production is zero.)
• Marginal costOpportunity cost of producing one more unit, or the opportunity cost of producing the last unit. (On a cost curve graph, the marginal cost is the slope of the tangent at one particular production level.)
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Margine di contribuzione
Ricavi
Risultato operativo(EBIT)
Costi fissi(CF)
Costi variabili
(CV)Margine di contribuzione
(MC)
EBIT = R – (CF + CV) = MC - CFΔ EBIT = ΔMC
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Il break-even in valore : un esempio al fast-food
• Il fast-food McDonalds di Parma ha costi fissi giornalieri per 800 €– Calcolare il fatturato minimo giornaliero di pareggio alle ipotesi
riportate nella tabella che segue– Calcolare il valore massimo dei costi fissi nell’ipotesi che le vendite
effettive siano pari a quelle previste in tabella
Total
Happy Meal
Big Mac Menu
1501,903,00
550
400
Previsionevendite
(N)
2,50
Costo var (CVu)
(€)
4,50
Prezzo (Pu)(€)
Nota : I dati relativi al costo per unità sono puramente indicativi
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Riclassificazione del conto economico
10
-8
18
-2
20
-1
-9
30
-10
40
-60
100
- Oneri / proventi finanziari
EBTEarnings Before Taxes
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
UTILE NETTO
- Imposte
EBITEarnings Before Interest & Taxes
RISULTATO OPERATIVORicavi – Totale Costi Operativi
-Stanziamenti, svalutazioni
-Ammortamenti
EBITDA(Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization)
MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL)Ricavi – Spese (esclusi i fatti di natura finanziaria e fiscale, svalutazioni e ammortamenti)
-Costo del personale
VALORE AGGIUNTO
-Costo delle materie e servizi esterni
RICAVI
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EBIT in funzione del volume
area di perdita
EBITtarget = Qtarget MCu - CF
- CF
Q(Volume di vendita)
EBIT(Risultato Operativo)
area di profitto
Volume di pareggio ( Qbe break-even)
da “Sistemi di Controllo”, Anthony et alt.
Qtarget
EBITtarget
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Costi diretti ed indiretti
COSTI DIRETTI• Costi che possono essere
facilmente ed oggettivamente attribuibili ad esempio ad un prodotto o ad un reparto.
• Esempio: il costo della vernice nel reparto di verniciatura della Citroen Xsara Picasso èattribuibile direttamente al costo del modello stesso
COSTI INDIRETTI• Costi che non sono direttamente
riconducibili ad un solo prodotto o ad un reparto, ma debbono essere allocati (suddivisi) in modo opportuno.
• Esempio: il costo della campagna pubblicitaria istituzionale della catena di alberghi Hyatt non èriconducibile direttamente, ad esempio, allo Hyatt Hotel di Las Vegas
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Confronto tra costi diretti e costi variabili
• Sebbene molto spesso i costi diretti di un prodotto (materiale e lavoro) sono anche costi variabili, i due concetti sono distinti:– “diretto” significa oggettivamente attribuibile– “variabile” significa dipendente dai volumi produttivi
• Allo stesso modo, sebbene molti dei costi indiretti sono fissi, i due concetti sono distinti:– “indiretto” significa non direttamente riconducibile ad un prodotto o ad
un reparto– “fisso” significa non dipendente dai volumi produttivi
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Confronto tra costi diretti e costi variabili
Oggetto: Assemblaggio BMW X5Esempio : Costo del leasing dello stabilimento
Oggetto: Assemblaggio BMW X5Esempio : stipendio del supervisore della linea di assemblaggio
Costo fisso
Oggetto: Assemblaggio BMW X5Esempio: energia (se i consumi sono rilevati per l’intero stabilimento con più linee di assemblaggio funzionanti); la manutenzione degli impianti
Oggetto : Assemblaggio BMW X5Esempio:costo dei pneumaticiCosto
variabile
Costo indirettoCosto direttoTipo di costo
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Le fasi del processo di misurazione dei costi
Costi attribuitiAttribuzione
(Cost tracing)
Costi allocatiAllocazione
(Cost allocation)
Fase 2Assegnazione dei costi
Fase 1Rilevazione dei costi
Costi diretti
(Direct cost)
Costi indiretti
(Indirect cost)Oggetto del costo
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Costi diretti ed indiretti
Quali dei seguenti costi dovrebbe essere considerato un costo diretto nella produzione di serie della Ferrari 360 Challenge?
A. Lo stipendio dei collaudatori di linea della 360B. L’assicurazione dello stabilimento di MaranelloC. Il costo del navigatore satellitare (optional)D. Lo stipendio di Luca di Montezemolo (presidente della società)E. Le quote di ammortamento dell’impianto di verniciatura dedicato
Ferrari : www.ferrari.it
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Costi di produzione e costi di periodo
COSTI DI PRODUZIONE(COSTI INVENTARIABILI)
• Comprendono i materiali diretti, la manodopera diretta, i costi generali di produzione
• Esempi: il costo degli operai addetti al montaggio, il costo dei pneumatici, la quota di ammortamento di un impianto di tornitura a controllo numerico
COSTI NON DI PRODUZIONE( COSTI DI PERIODO O
COSTI NON INVENTARIABILI)
• I costi di periodo sono tutti i costi non inclusi nei costi di produzione.
• Esempi: I costi necessari all’acquisizione degli ordini, alla spedizione dei prodotti, il costo dell’amministratore delegato.
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Costi di produzione e costi di periodo
Quali dei seguenti costi dovrebbe essere considerato un costo di periodo per la Ferrari?
A. Il costo dell’energia elettrica del reparto montaggio della 360B. Lo stipendio di Luca di Montezemolo (presidente della società)C. I costi della vernice rosso-FerrariD. La quota di ammortamento di una chiave dinamometricaE. L’olio di lubrificazione dei motori
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Costi di produzione
• Costo dei materiali indiretti– Il costo dell’olio di lubrificazione delle presse alla General Motors– Il costo delle spezie usate nel ristorante di Gualtiero Marchesi
• Costo della manodopera diretta– Il costo degli operai della fonderia Mazzucconi addetti alla fusione della
scatola del cambio– Il costo del sistemista che installa Microsoft IIS sul vostro server di rete
• Altri costi diretti– Il costo dell’energia alla Dalmine-Tenaris– Il costo di confezionamento esterno dei capi di Giorgio Armani
• Costi generali di produzione– Il costo del direttore di stabilimento della Gildemeister– L’ammortamento di un sistema di produzione flessibile (FMS) alla
Brembo
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Costi di periodo (o costi non di produzione)
• Costi commerciali– Il costo della campagna di marketing dei “4 salti in padella” di Findus– Il costo del personale addetto alle vendite di Same (stipendi e rimborsi
spese)– Il costo di gestione del magazzino prodotti finiti di Gewiss– Il costo della consegna ai clienti del treadmills di Technogym
• Costi generali ed amministrativi– La remunerazione del Rettore all’Università degli Studi di Bergamo– Il costo del debito (interessi passivi) di Telecom Italia– Il costo delle attività di ricerca e sviluppo alla Yomo
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Classificazione dei costi
Materiali diretti
(Direct material cost)
Manodopera diretta
(Direct labor cost)
Costi generali di produz.(Indirect production cost -
Overhead cost)
Costi diretti
(Direct costs)
Costi di trasformazione
(Conversion costs)
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Costi pieni
(Full cost)
Materiali diretti(Direct material cost)
Manodopera diretta(Direct labor cost)
Costi generali di produz.(Indirect production cost -
Overhead cost)
Costo pieno di produzioneo costo inventariabile
(Prime cost – Inventory cost)
Costi non di produzione(Non production cost -
Period cost)
Costi generali, commerciali e amministrativi (costi di ricerca e sviluppo (R&D), interessi passivi, imposte)
Classificazione dei costi
Costi di trasformazione
Valorizza le rimanenze di prodotto finito e misura il
costo del venduto
Non diventano un’attività e non sono rinviati al futuro,
ma sono di competenza dell’esercizio
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Diagramma di flusso dei costi
Costi generali di produzione
Acquisto dei materiali
Manodopera diretta
Stato patrimonialeAttivo > Rimanenze
Prodotti finiti(C-I-4)
Costo del venduto
Conto Economico
Costi generali, commerciali ed amministrativi
Costi generali, commerciali e amministrativi
Costi non di produzione
Semilavorati(C-I-2)
Materie prime(C-I-1)
Costi
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COSTO PIENO(FULL COST)
Dove si utilizza il costo pieno (full cost)
• Bilancio : è la base per valorizzare nello stato patrimoniale le rimanenze di semilavorati e prodotti finiti e nel conto economico il costo del venduto
• Analisi di redditività : è la base per conoscere la redditività di singole parti dell’impresa (es. un prodotto o una divisione)
• Consuntivo : permette di rispondere alla domanda “quanto è costato?” (es. quanto costa a Poste Italiane la consegna di una lettera in Posta Prioritaria da Roma a Pinzolo?)
• Definizione dei prezzi stabiliti per contratto o regolamentati: ove i prezzi di vendita sono stabiliti dai prezzi pieni cui applicare una marginalità concordata (es. Authority vs. Enel o contratti OEM tra IBM e terzisti)
• Verifica dei costi di prodotto per definire il prezzo “normale” (fair value)
Materiali diretti
(Direct material cost)
Manodopera diretta
(Direct labor cost)
Costi generali di produz.
(Manufacturing overhead)
Costi commerciali
(Sales cost)
Costi generali,commerciali e amministrativi
(G&A cost)
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Il prezzo “normale” (normal price)
Il prezzo di vendita di un prodotto deve essere in grado di:• Recuperare i costi diretti• Recuperare una quota adeguata dei costi indiretti ad esso riconducibili• Remunerare il capitale investito in misura pari alla remunerazione ordinaria
del capitale investito (vedi rendimento delle emissioni obbligazionarie Stati)• Conseguire una extraremunerazione di medio-lungo periodo del capitale
soddisfacente a copertura del rischio di impresa
Remunerazione di emissioni obbligazionarie governative
Japan (Yen)USA ($)UK (£)Germany (€)Italy (€)Bonds yield
2,42%4,55%4,23%3,63%3,94%30 Years
1,37%4,24%4,23%3,13%3,33%10 Years
0,62%4,01%4,18%2,58%2,70%5 Years
0,32%3,91%4,19%2,36%2,42%3 Years
0,02%-4,27%2,12%2,14%1 Year
da Il Sole 24 Ore (17.09.2005)
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USA ($) T-bond Yield
da Bloomberg www.bloomberg.com (17.09.2005)
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Classificazione dei costi : riepilogo (1/3)
• Direct costA cost of a resource or activity that is acquired for or used by a single cost object (a cost object is something for which a cost must be computed).
• Indirect costA cost of a resource that was acquired to be used by more than one cost object.
• Variable (or flexible) costsThose costs that vary with production or sales volume.
• Fixed costsThose costs that don’t vary with production or sales volume.
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Classificazione dei costi : riepilogo (2/3)
• Marginal costCost of producing one more unit, or the opportunity cost of producing the last unit (on a cost curve the slope of the tangent at one particular production level)
• Average costTotal costs divided by number of units produced (on a cost curve the slope of the line drawn from the origin to total cost for a particular production level)
• Sunk costsCosts which were incurred in the past and cannot be changed no matter what future action is taken. Sunk costs are totally irrelevant for decision making and might be useful for control purposes.
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Classificazione dei costi : riepilogo (3/3)
• Product costsThose costs incurred to produce the volume and mix of products made by during the period.
• Period costsThose costs related to non-manufacturing costs, including administrative and marketing costs.
• Manufacturing costsThose costs incurred inside the factory associated with transforming raw materials into a finished product
• Direct manufacturing costsCosts that can be traced easily to the product manufactured or service rendered.
• Indirect manufacturing costsAll manufacturing costs other than direct manufacturing costs.
• Non manufacturing costsThe costs of an organization other than those incurred to produce a product
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Obiettivi della presente Lezione
• Comprendere il concetto di costo come elemento base nell’ambito dei sistemi di Controllo di Gestione
• Spiegare la differenza tra costi fissi e costi variabili e analizzare le relazioni tra costi e volumi
• Descrivere il significato di margine di contribuzione, punto di pareggio e le relative relazioni
• Comprendere la classificazione dei costi, diretti ed indiretti, di produzione e di periodo.
• Comprendere i concetti che presiedono alla determinazione dei costi
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Slide della presente Lezione
• Alcune slide fanno riferimento ad aziende ed organizzazioni realmente esistenti ed operative; spesso sono riportati in calce i riferimenti web per consentire allo studente di approfondire la conoscenza.
• Altre slide fanno direttamente riferimento al contenuto di testi indicati nella bibliografia del corso o sono di accompagnamento ai medesimi testi; èconsigliabile che lo studente faccia riferimento ai singoli testi per studio ed approfondimento.
• Alcune slide contengono i riferimenti ad articoli scientifici attorno ai concetti espressi oppure esercitazioni esemplificative.